San Severino Marche

La voce degli alunni dell'Itis di San Severino: "Cerchiamo insieme una soluzione"

La voce degli alunni dell'Itis di San Severino: "Cerchiamo insieme una soluzione"

“Carissimi tutti, Sabato 12 novembre, ore 17:00, ritroviamoci tutti alla scuola media Padre Tacchi Venturi di San Severino Marche. Ci sarà un incontro tecnico tra istituzioni e delegazione senatoriale, tra cui l'ex ministro dell'istruzione Gelmini; tema centrale Terremoto e Scuole. Noi studenti abbiamo il dovere di partecipare e far partecipare, tanto che redigeremo delle richieste e avanzeremo problemi e soluzioni”.Questo il post scritto e tanto condiviso da Marco Lipari, uno dei motori trainanti e rappresentante degli alunni dell' ITIS E. Divini di San Severino Marche. Il plesso risultato inagibile lascia sfollati 1000 persone tra giovani e personale.Riprendendo le parole dell'ex presidente degli studenti Andrea Lombardini "prima di essere studenti siamo cittadin, ci siamo sentiti in dovere di collaborare con tutti per far fronte a quest'enorme ferita e siamo sicuri che sia assolutamente importante essere presenti nelle scelte e nel fare visto che i diretti interessati siamo noi - continua lo stesso - subito ci siamo trovati uniti dalla paura e dalla voglia di risolvere tanto da organizzarci in un gruppo operativo di 50 ragazzi e ad ora stiamo facendo sentire la nostra voce che sempre di più sta crescendo grazie alle stampe e ai media ( che invito a sostenerci ) e siamo anche presenti come gruppo pubblico su Facebook denominato "salviamo il nostro futuro (Itis)”.  

11/11/2016 10:49
Civitanova Marche per il sisma: un pranzo ittico per aiutare San Severino

Civitanova Marche per il sisma: un pranzo ittico per aiutare San Severino

Iniziativa di solidarietà a San Severino Marche presso la mensa attigua al Palazzetto che ospita gli sfollati colpiti dal sisma, dove oggi si è tenuto un pranzo a base di pesce per 300 coperti organizzato dall'Asso Ittico (presente il presidente Giuliano De Santis) - che rappresenta, grossisti, ristoratori, commercianti al dettaglio di pesce e ambulanti che si forniscono dal Mercato Ittico di Civitanova Marche – insieme ai rappresentanti delle due marinerie civitanovesi “Casa del Pescatore” (presente il presidente Giuseppe Emili) e “Associazione dei produttori della Piccola Pesca” (presente il presidente Francesco Gentile).Le marinerie hanno fornito il pesce e va sottolineato che nella storia di Civitanova Marche è la prima volta che si uniscono tutte le categorie di produttori e commercianti per collaborare a realizzare iniziative di solidarietà, fatto questo riferito con soddisfazione dai presidenti presenti.“Il mare continua ad aiutare la montagna” è il nome dell'iniziativa coordinata da Primo Recchioni e dall'Amministrazione comunale di Civitanova Marche, presente il vicesindaco Giulio Silenzi, che è stata portata avanti per cinque volte a Pescara del Tronto e oggi a San Severino Marche. Tale iniziativa vedrà una fornitura di pesce ogni settimana in un comune diverso della nostra provincia di Macerata, colpito dal dramma del terremoto.Un piccolo gesto, considerati i bisogni di questi territori, ai quali vogliamo far sentire la nostra vicinanza in quanto fratelli colpiti da un drammatico evento.Il menu comprendeva un primo piatto con pasticcio con gamberi rosa; un secondo piatto di brodetto a chilometri zero con seppie, pannocchie, gattucci e razze; dolci e crostate offerte da Andrea e Marco del ristorante Sandwich Time che ha curato anche la cottura del pesce.

10/11/2016 19:15
Il Cagliari in campo per la Settempeda

Il Cagliari in campo per la Settempeda

Il sisma, che ha interessato le nostre zone e che ha bloccato anche le attività sportive (campionati di calcio fermi fino al 26 novembre) avvicina Cagliari e Settempeda.Il club isolano di serie A scende in campo per la solidarietà. Oggi pomeriggio(ore 15.00) il tradizionale test in famiglia di metà settimana tra la prima squadra e la formazione primavera, che si giocherà presso lo stadio di Decimomannu, assumerà una valenza particolare. In una giornata di sport dove saranno presenti tanti ragazzi della scuola calcio del Cagliari, il pensiero verrà rivolto alla città di San Severino Marche.L’incasso della partita, infatti, verrà interamente devoluto alla Settempeda. Obiettivo quello di portare un aiuto concreto ad una delle tante società sportive della provincia di Macerata colpite dal terremoto. La somma che verrà raccolta consentirà alla Settempeda di acquistare materiale e attrezzature sportive. La sensibilità mostrata dalla società rossoblù, in cui gioca il maceratese Federico Melchiorri, ha molto colpito i dirigenti biancorossi i quali inviano un sentito ringraziamento al club sardo, un grazie che viene esteso anche agli agenti del centravanti marchigiano che hanno avuto l’idea del match a scopo benefico. Sono stati, infatti, il settempedano Matteo Rossetti e Simone Settembri ad impegnarsi per far sì che la partita avesse uno scopo diverso dal solito, trovando piena e totale disponibilità da parte del Cagliari.

10/11/2016 18:08
Sclavi scrive ad Alfano: "Lasciate le case agibili ai lavoratori del posto e spostate i migranti sulla costa"

Sclavi scrive ad Alfano: "Lasciate le case agibili ai lavoratori del posto e spostate i migranti sulla costa"

Dall'ex presidente del consiglio comunale di Tolentino, Mauro Sclavi, arriva una proposta destinata a sollevare inevitabili discussioni.Sclavi, infatti, ha scritto una lettera aperta al ministro dell'Interno Angelino Alfano, al prefetto di Macerata Roberta Preziotti e al sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, nella quale invita le istituzioni a spostare lungo la costa i migranti alloggiati in abitazioni agibili delle zone colpite dal sisma, per lasciare le case alla gente del posto rimasta senza casa e consentirle di raggiungere più agevolmente i luoghi di lavoro."Dopo le prime fasi dell’emergenza" scrive Sclavi "sarà necessario prestare attenzione alle famiglie ed ai lavoratori sfollati, perché l’attuale sconvolgimento dovuto al sisma sta mettendo a dura prova la nostra proverbiale forza e laboriosità.Considerando che molti concittadini sono stati costretti a mettersi in salvo sulla costa ed in altri luoghi molto lontani dalle abitazioni e dal posto di lavoro, ". Spostando i rifugiati sulla costa, le strutture da loro occupate, che risulteranno agibili potrebbero essere destinate a coloro che garantiscono una normale attività lavorativa e che al momento compiono centinaia di chilometri. Le nostre aziende vivono del lavoro degli operai che se pur spauriti e senza casa continuano a lavorare con la caparbietà e l’abnegazione che caratterizza da sempre la gente delle Marche". 

10/11/2016 17:02
Vaccinazione antinfluenzale gratuita per i terremotati

Vaccinazione antinfluenzale gratuita per i terremotati

Prende avvio, nelle Marche, la campagna di vaccinazione antinfluenzale per la stagione 2016-2017. Nel corso della settimana i vaccini antinfluenzali, inizieranno a essere somministrati dai medici di Medicina generale e dai Servizi vaccinali dell'Asur.La Regione Marche garantirà l'offerta gratuita della vaccinazione antinfluenzale a tutti coloro che si trovano nelle strutture di accoglienza e quanti altri, nelle zone terremotate, ne faranno richiesta, rivolgendosi agli operatori sanitari presenti sul posto.A seguito degli ultimi eventi sismici, il sistema sanitario regionale ha ulteriormente potenziato l'assistenza sanitaria per raggiungere, in modo capillare, tutta la popolazione ospitata nelle strutture alberghiere del litorale e nelle strutture emergenziali allestite localmente dai Comuni.Molti medici volontari si sono già resi disponibili per agevolare la vaccinazione dei cittadini anche nel caso si trovino al di fuori del comune di provenienza.(ANSA)

10/11/2016 11:44
San Severino: solidarietà dalla città gemellata di Balmaseda

San Severino: solidarietà dalla città gemellata di Balmaseda

Solidarietà al sindaco Rosa Piermattei, e alla popolazione settempeda colpita dal terremoto, è stata espressa da Joseba Mirena Zorrilla Ibañez, primo cittadino di Balmaseda, cittadina spagnola gemellata con San Severino Marche fin dal 1999.“Vorremo far giungere la nostra vicinanza e il nostro affetto a voi tutti - ha scritto in una lettera il sindaco della cittadina dei Paesi Baschi -  Siamo a vostra disposizione sperando di poter collaborare in qualche maniera per alleviare la terribile situazione che state vivendo”.Nell’atto che ufficializzava il gemellaggio fra San Severino e Balmaseda le due comunità si erano promesse di mantenere cordiali rapporti di amicizia, fratellanza e unione fraterna impegnandosi per il benessere di entrambe le comunità attraverso reciproci atti di coesistenza. Il terremoto ha così rinsaldato il fraterno legame.

10/11/2016 11:09
Sisma, a San Severino si torna a scuola il 14 novembre

Sisma, a San Severino si torna a scuola il 14 novembre

“A partire da lunedì 14 novembre le scuole comunali di San Severino Marche riprenderanno la normale attività. D’intesa con la dirigenza dell’Istituto comprensivo “Padre Tacchi Venturi” abbiamo apportato modifiche organizzative che ci consentiranno di ripartire in sicurezza, seppure con qualche piccolo sacrificio”.Il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, ha reso nota la nuova organizzazione scolastica, “che - si legge in una nota - sarà senza oneri aggiunti a carico dell’erario pubblico e varrà per il tempo strettamente necessario a superare il momento d’emergenza. Vista l’inagibilità dichiarata dell’edificio che ospita il plesso dell’Infanzia “Virgilio”, considerata la situazione di estremo disagio manifestata dalle famiglie in merito alla permanenza degli alunni nel plesso “Luzio” ma anche l’esigenza prioritaria di assicurare la validità dell’anno scolastico, e tenuto conto di non poter reperire sul territorio altre strutture adeguate ad ospitare gli alunni – sottolinea il sindaco – abbiamo deciso di ricollocare gli studenti nei plessi “Gentili”, “Cesolo” e “Tacchi Venturi” fin da subito”.Questi i trasferimenti che verranno messi in atto in concomitanza col ritorno sui banchi previsto per lunedì 14 novembre: due sezioni (A - B) del plesso Infanzia “Virgilio” si trasferiranno presso il plesso “Gentili”, due sezioni (C - D) del plesso “Luzio” presso il plesso “Tacchi Venturi”, tre sezioni (A-B-E) del plesso “Luzio” presso il plesso “Cesolo”, nove classi della Primaria “Luzio” a tempo ordinario (di cui 7 già presenti dal 26 settembre a seguito sisma 24 agosto e successiva chiusura per lavori secondo piano dell’edificio) presso il plesso “Tacchi Venturi” e altre undici classi della Primaria “Luzio”, a tempo pieno, presso il plesso “Tacchi Venturi”.Per la scuola dell’Infanzia sarà garantito l’intero orario di funzionamento comprensivo del servizio mensa (dalle ore 8 alle 16) in tutte le sedi. Per la scuola Primaria verranno effettuati doppi turni garantendo l’offerta formativa per tutti. Per la scuola Secondaria rimarrà, invece, invariata l’attuale organizzazione.La proposta dell’Amministrazione comunale, elaborata con la collaborazione dell’Istituto Comprensivo “P. Tacchi Venturi”, è stata sottoposta al vaglio dei responsabili per la sicurezza del Comune, Stefano Tallei, e del responsabile per la sicurezza dell’Istituto Comprensivo, Massimo Corona, anche al fine della regolamentazione dei Certificati Prevenzione Incendi.Sindaco e Amministrazione comunale, d’intesa con i dirigenti scolastici, i presidenti dei Consigli di istituto e quelli degli enti proprietari degli immobili che ospitano le scuole in questione, stanno pianificando il rientro in classe anche degli studenti delle superiori. Il piano, in fase di elaborazione, sarà reso noto a breve.L’ufficio Servizi alla Persona del Comune di San Severino Marche informa che in vista della riapertura delle classi dell’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi” e delle scuole dell’Infanzia “Virgilio” e “Gentili”, in programma per lunedì 14 novembre, le famiglie interessate al servizio di trasporto scolastico sono invitate a contattare l’ufficio sito in piazza Del Mercato n. 1 (tel. 0733641305) o via mail all’indirizzo servizisociali@comune.sanseverinomarche.mc.it entro sabato 12 novembre. 

09/11/2016 17:19
Terremoto: censimento edifici e scheda Fast per un più rapido ritorno alla normalità

Terremoto: censimento edifici e scheda Fast per un più rapido ritorno alla normalità

Si è svolto oggi presso il Multiplex di Piediripa l’incontro tra i rappresentanti de la protezione Civile regionale e nazionale ed i Sindaci dei comuni della Regione Marche per l'illustrazione della scheda "Sisma Fast". Si tratta della scheda tecnica per il rilevamento sui fabbricati per l’agibilità sintetica post-terremoto. "Fast" sta infatti per "Fabbricati per l’Agibilità Sintetica post-Terremoto". In merito alla richiesta dei moduli abitativi per i piccoli comuni è stata evidenziata l'esigenza di procedere al censimento dei fabbricati danneggiati nel minor tempo possibile e d'ausilio è appunto la scheda Fast. Legata alla compilazione della scheda è la relativa procedura che è stata attivata in conseguenza della pubblicazione del documento della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento di protezione Civile del 4 novembre 2016 (prot. n. CENS/TERAG 16/0059235) e che si concretizza in una rapida ricognizione  o su singoli edifici o indifferentemente su tutti i fabbricati che si trovano in aree perimetrate che sono preventivamente indicate dai Sindaci. Erano presenti il Capo della Protezione civile Regionale di Cesare Spuri e l''ingegnere Dolce del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale. E' stato innanzitutto chiarito che la compilazione della scheda FAST non sostituisce la scheda Aedes. Anzi, laddove l'edificio La scheda FAST (nella versione 01/2016) ha un’unica facciata che ricalca la prima facciata della scheda Aedes ed in cui vanno inserite le seguenti informazioni sull'edificio che si è verificato: Identificativo dell’edificio Mappa dell’aggregato strutturale Caratteristiche geometriche Destinazione d’uso Struttura portante Giudizio/Esito FAST In quest ultimo caso le opzioni possibili sono: ◦ AGIBILE ◦ NON UTILIZZABILE ◦ NON UTILIZZABILE SOLO PER RISCHIO ESTERNO ◦ SOPRALLUOGO NON ESEGUITO, in questo caso occorre specificare il motivo per cui non è stato possibile condurre il sopralluogo. La scheda non serve nel caso in cui i sindaci abbiano già provveduto al censimento ed alla dichiarazione di inagibilità a mezzo ordinanze. Di seguito il link per scaricare la scheda http://www.protezionecivile.gov.it/resources/cms/documents/Scheda_FAST.pdf

08/11/2016 17:14
Affitti d'oro per gli sfollati: troppi sciacalli del dolore

Affitti d'oro per gli sfollati: troppi sciacalli del dolore

Fermateli! Subito. Con pene esemplari.In questo momento di emergenza totale, dove migliaia di persone non hanno più casa e cercano una sistemazione che, purtroppo, molto probabilmente si protrarrà per mesi e mesi, ci troviamo di fronte a uno scenario condito da un continuo pericolo di sciacallaggio e proprietari di immobili che vorrebbero affittare o vendere ad un prezzo molto superiore al canone di mercato, approfittando dell’esigenza abitativa di migliaia di persone.L’allarme sciacallaggio arriva anche dal sindaco di Belforte, Roberto Paoloni, che scrive "Considero sciacalli anche chi chiede cifre indecenti per affittare casa a chi ha perso la propria ed è in mezzo la strada".Si vocifera di rincari consistenti, percentuali importanti. In un momento come questo, invece, sarebbe opportuno mantenere un livello normale di prezzo per non mettere in difficoltà chi soffre per un disagio grave come il terremoto. Ci sarebbe addirittura chi, per liberarsi degli inquilini e rimettere sul mercato gli immobili a prezzi più alti, ha “stracciato” contratti di locazione regolari. Fortunatamente, accanto al rialzo dei prezzi, ci sono anche proprietari che si sono messi una mano sul cuore e hanno addirittura abbassato il canone richiesto. Segnalazioni arrivano anche per rialzi improvvisi del prezzo di noleggio di camper e roulottes.Insomma, dopo gli enormi danni all’economia locale causati dal sisma, il mattone è diventato inevitabilmente il bene più pregiato. Per chi ha pensato di speculare sui drammi anche dei suoi stessi concittadini il sindaco di Belforte non trova altra definizione che “sciacalli”. 

08/11/2016 11:22
Basta col terrorismo mediatico: non aiuta a rialzarsi

Basta col terrorismo mediatico: non aiuta a rialzarsi

Ora siamo di fronte a una scelta di campo. Assodato che (con tutto il doveroso rispetto) due morti per una tromba d'aria a Roma occupano più spazio nei media di 30mila persone sfollate, dobbiamo decidere se piangerci addosso e commiserarci con le vite da ricostruire o se capire una volta per tutte che viviamo in un territorio dove il terremoto è di casa e può manifestarsi in qualsiasi momento e imparare a conviverci. Che significa provare anche ad esorcizzare la paura, comprensibile ed umana, ma spesso alimentata da link, articoli, post sui social che non fanno altro che aumentare l'ansia in una popolazione colpita come non mai nella storia da un evento, comunque, naturale.Dall'inizio della sequenza sismica, dal 24 agosto, si sono susseguite qualcosa come 24mila scosse di terremoto. E dal 24 agosto sono tornati in auge "santoni" e "veggenti" che ogni giorno, in piena sequenza, pontificano: "Presto sicuramente ci sarà una scossa...". Ma va? Veramente? Roba da non credere. Così come è roba da non credere che ad ogni scossa superiore allo spostamento di un divano da parte dell'inquilino del piano superiore, parta la corsa all'articoletto acchiappaclick che solitamente finisce con "... torna la paura". No, la paura non torna. La paura c'è ed è il sentimento più naturale e umano che si possa avere in queste situazioni. Però dobbiamo evitare di tornare al medioevo e alla superstizione. Siamo piombati in una situazione dove si crea allarme se si sentono due cani abbaiare o se le temperature sono sopra la media stagionale. Ogni tuono durante un temporale diventa un allarme catastrofe. E' ora di finirla: e qui anche noi media dobbiamo giocare la nostra parte, per quanto ci è possibile. A noi spetta il compito di amplificare la nostra richiesta di aiuto alle istituzioni,  di non spegnere i riflettori sul dramma che stiamo passando, di metterci a disposizione tutte le risorse che saranno necessarie per (provare a) ripartire. Non forniamo aiuto a nessuno scrivendo due righe su "nuova scossa 3.5 a Preci". Anzi, continuando a scrivere queste cose, rischiamo di allontanare ancora di più le persone che invece dobbiamo tornare ad attrarre con le nostre bellezze storico-architettoniche (le poche che si sono salvate, dopo i colpevoli ritardi seguiti alla scossa del 24 agosto), con i nostri paesaggi unici e con le specialità eno-gastronomiche che ci hanno resi famosi nel mondo. La scossetta l'abbiamo sentita tutti qui e più o meno tutti abbiamo l'app che ci dice in tempo quasi reale magnitudo ed epicentro. Non amplifichiamola.La crisi sismica che stiamo attraversando è la più importante dal 1703: è evidente che si è trattato di qualcosa di epocale. Ma proprio per questo dobbiamo renderci conto che le scosse che si stanno susseguendo rientrano nella normalità. Non sono ovviamente un tecnico, ma ho acquisito in questi giorni dialogando a lungo con studiosi decisamente ferrati in materia, elementi sufficienti per poter affermare che dopo un evento talmente forte come quello di domenica scorsa, le repliche, i cosiddetti aftershocks, si manifesteranno anche con magnitudo superiore al 4 di questa sera e potranno farlo per diverse settimane, forse mesi. Nel 1997 la crisi sisma durò quasi un anno. Si tratta di eventi che rientrano nella assoluta normalità dopo quanto si è verificato. Nessuna faglia nuova si è attivata, niente cavalieri dell'apocalisse in arrivo. Non possiamo conoscere ovviamente l'imponderabile ma dobbiamo affidarci alla scienza e a chi questi fenomeni li studia per mestiere da anni. Gli stessi che dopo L'Aquila ci avevano avvertito con precisione millimetrica che il terremoto avrebbe colpito poi a Norcia - Preci. Ci sono studi precisi (dei quali disponiamo e sui quali sta lavorando Francesca Testella) che pubblicheremo nelle prossime ore e che indicano come l'allerta era stata data con ampio preavviso. Sono studi scientifici. Non allarmismi probabilistici che chiunque di noi oggi come oggi potrebbe lanciare. Chiunque può scrivere un bel post su facebook "siamo convinti che nell'arco di 24-48 ore ci sarà un evento di magnitudo superiore a 3" e poi dire di averlo previsto. Viviamo in zona sismica e vi ripropongo la mappa completa della classificazione sismica dei Comuni marchigiani.Nel 2003 sono stati emanati i criteri di nuova classificazione sismica del territorio nazionale, basati sugli studi e le elaborazioni più recenti relative alla pericolosità sismica del territorio, ossia sull’analisi della probabilità che il territorio venga interessato in un certo intervallo di tempo (generalmente 50 anni) da un evento che superi una determinata soglia di intensità o magnitudo.Il provvedimento detta i principi generali sulla base dei quali le Regioni, a cui lo Stato ha delegato l’adozione della classificazione sismica del territorio (Decreto Legislativo n. 112 del 1998 e Decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001 – “Testo Unico delle Norme per l’Edilizia”), hanno compilato l’elenco dei comuni con la relativa attribuzione ad una delle quattro zone, a pericolosità decrescente, nelle quali è stato riclassificato il territorio nazionale. Zona 1 – E’ la zona più pericolosa. Possono verificarsi fortissimi terremoti Zona 2 – In questa zona possono verificarsi forti terremoti Zona 3 – In questa zona possono verificarsi forti terremoti ma rari Zona 4 – E’ la zona meno pericolosa. I terremoti sono rari Dei Comuni in provincia di Macerata, sei sono stati inseriti in fascia 1: Castelsantangelo sul Nera, Monte Cavallo, Muccia, Pieve Torina, Serravalle di Chienti e Visso. Tutti gli altri risultano inseriti nella zona 2.E' chiaro e evidente che con questa "bestia" dobbiamo imparare a convivere: viviamo in una zona altamente sismica. Che si "balli" spesso è non solo normale ma anche probabile. La paura è naturale ma per provare a tornare alla normalità dobbiamo esorcizzarla. E soprattutto dobbiamo pretendere che le nostre case siano ricostruite con severi criteri antisismici ed evitare che il sisma possa diventare una scusa per spogliare il territorio di servizi essenziali. Basta col terrorismo mediatico, non continuiamo a farci del male.P.S.: firmato uno sfollato

07/11/2016 23:43
“Anche i teatri vittime del sisma” : Rai News 24 arriva a San Severino

“Anche i teatri vittime del sisma” : Rai News 24 arriva a San Severino

“Anche i teatri vittime del sisma” è il titolo di uno speciale che Rai News 24 ha voluto dedicare al terremoto nelle Marche. L'inviato Enzo Cappucci, accompagnato dal direttore artistico dei Teatri di Sanseverino, Francesco Rapaccioni, ha fatto visita, ovviamente, al prestigioso Feronia, luogo simbolo della cultura settempedana che, fortunatamente, è scampato alla furia distruttrice delle scosse di queste settimane.Nel servizio completo, andato in onda domenica 6 novembre ma disponibile in internet all'indirizzo http://www.rainews.it/dl/rainews/media/Terremoto-Marche-anche-i-teatri-vittime-del-sisma-392ec87c-5cc3-4c57-9662-65e30e165460.html, si parte con una bella immagine del sipario storico abbassato che mostra i cartoni della pittura opera del pittore Filippo Bigioli realizzati da Raffaele Fogliardi.“Le Marche possono essere tranquillamente definite “terra di teatri” - ha spiegato dal palco del Feronia il direttore dei teatri settempedani Rapaccioni - perché hanno la più alta concentrazione al mondo di teatri storici. Attualmente se ne contano circa 74. Facciamo riferimento a una tradizione che arriva dall'epoca medioevale, quindi dalle corti ducali e signorili, che c'erano nelle Marche”. Pieno di ammirazione il racconto dell'inviato di Rai News 24, Cappucci, per il prestigioso Feronia: “Questo teatro, uno dei meravigliosi teatri che ci sono a San Severino – ricorda il giornalista in video - ha sostanzialmente retto alle scosse tranne alcuni evidenti danni nel palcoscenico e nel soffitto”. La stagione dei Teatri di Sanseverino, al momento sospesa, riprenderà molto presto con tantissimi protagonisti di un cartellone come sempre ricco e molto diversificato per venire incontro a tutti i gusti del pubblico.Il teatro Feronia, opera dell'architetto Ireneo Aleandri, presenta una struttura elegante e slanciata verso l'alto, con pianta a ferro di cavallo, tre ordini di palchi e loggione. La decorazione pittorica è opera di Filippo Bibiena e Raffaele Fogliardi, mentre i cartoni delle pittura, che ornano la volta e il bozzetto del sipario, sono opera del pittore sanseverinate Filippo Bigioli e vengono realizzati da Raffaele Fogliardi. Terminati i lavori, il teatro viene solennemente inaugurato nel 1828. Chiuso nel 1961, perché pericolante, il teatro viene riaperto dopo un lungo e complesso lavoro di restauro, nel 1985 con un concerto  del soprano Katia Ricciarelli. Ha una capienza di 442 posti. Il Teatro comunale Feronia, affacciato sulla monumentale Piazza del Popolo, è considerato un gioiello dell'architettura teatrale marchigiana. Le condizioni di degrado della prima fabbrica, risalente alla prima metà del XVIII secolo, spinse la Società dei condomini a commissionare un nuovo progetto per la ristrutturazione o, per meglio dire, per la ricostruzione vera e propria all'architetto sanseverinate Ireno Aleandri (1795 -1885), uno tra gli interpreti più significativi nello stato pontificio del fenomeno purista nell'ambito del movimento culturale del Neoclassicismo europeo.I lavori di costruzione ebbero inizio nel 1823 e furono eseguiti da Domenico, Pietro e Vincenzo Mochi, capomastri di fiducia dell'Aleandri a San Severino. L'elegante ambiente si compone di 19 palchi per ciascuno dei tre ordini, caratterizzati da eleganti balconate a fascia. Il loggione è risolto formalmente come un s quarto ordine di palchi con caratteristiche dimensionali identiche ai tre inferiori; su di esso s'imposta la volta ad unghie di tipo bibienesco. L'arco scenico è impostato su un ordine gigante di due lesene composite che racchiudono i palchi di proscenio. L'intera decorazione pittorica della sala, in particolare la volta, il sipario e le balconate, fu commissionata al pittore settempedano Filippo Bigioli (1798 - 1878) formatosi, come l'Aleandri, all'Accademia di San Luca a Roma. Egli elabora i bozzetti per le decorazioni che poi furono materialmente tradotti in pittura dal decoratore ascolano Raffaele Fogliardi, tra cui il sipario storico che si richiama al mito della dea Feronia. Dopo cinque anni il teatro era pronto e fu inaugurato il 31 maggio 1828 con l'opera "Matilde di Shabran" di Gioacchino Rossini. Dal 1985, anno della riapertura a seguito di lunghi lavori di restauro, il teatro ospita una prestigiosa stagione teatrale. 

07/11/2016 12:53
Sisma, a San Severino attivato servizio consulenza psicologica

Sisma, a San Severino attivato servizio consulenza psicologica

Nel punto di accoglienza allestito dal Comune di San Severino Marche nel palazzetto dello sport “Albino Ciarapica” di viale Mazzini, è stato attivato un servizio di consulenza psicologica per i terremotati con psicologi specializzati nella gestione delle emergenze.Chiunque avesse bisogno di aiuto può rivolgersi direttamente alla struttura aperta dalle ore 10,30 alle 18. Al palasport, inoltre, è stato attivato anche un servizio di guardia medica aperto dalle ore 8 alle 14.Il Comune di San Severino Marche ha individuato una nuova area parcheggio per camper e roulotte, destinata ai soli residenti, nel piazzale dell'ospedale “Bartolomeo Eustachio” dove si stanno approntando i necessari servizi (acqua, scarico wc e corrente elettrica). Un pozzetto per scarichi a mano è in funzione in via Trattati di Roma, nei pressi del cimitero di via San Michele.  

06/11/2016 17:27
Sisma: "Qualcuno ci aiuti a recuperare i nostri ricordi prima che crolli casa"

Sisma: "Qualcuno ci aiuti a recuperare i nostri ricordi prima che crolli casa"

Continuano ad gli appelli delle famiglie colpite dal terremoto.  Sulla pagina web di "Sei di San Severino se" la famiglia Moretti racconta di come la propria casa stia definitivamente crollando senza che qualcuno consenta loro di recuperare ricordi e affetti personali. Una situazione dolorosa ma anche spinosissima da dirimere, perché ci sarebbe da capire quanto sia rischioso per i componenti della famiglia e per i Vigili del Fuoco introdursi nell'abitazione."Ad oggi 5/11/2016 la nostra casa sta finendo di crollare e nessuno ci aiuta in modo concreto e ragionevole. Siamo sempre stata una famiglia rispettosa, umile e silenziosa ma come al solito queste caratteristiche non portano da nessuna parte. Inizialmente ci hanno detto che sarebbe stata messa in sicurezza finito lo sciame sismico e avremmo potuto riprendere le nostre cose, ieri invece abbiamo avuto un'altra versione della situazione e, probabilmente, la più realistica: la casa sta scivolando a terra e non c'é la possibilità né di puntellarla né di sperare che rimanga in piedi a lungo. Cosa dovremmo fare secondo voi? Vedere il frutto dei nostri sacrifici morire già è abbastanza dura accettare di perdere anche i nostri ricordi solo perché non siamo abbastanza presi in considerazione è inaccettabile. Capiamo che la situazione è drammatica per tutti ma bisogna dare delle logiche priorità. Non possiamo credere che nel 2016 non ci sia un modo per farci recuperare qualcosa. Crediamo piuttosto che non ce ne sia la l'interesse. Chiediamo aiuto a chiunque sappia indirizzarci verso una strada concreta nel più breve tempo possibile. La famiglia Moretti" 

05/11/2016 16:36
Sisma, i teatri di San Severino sospendono tutte le attività

Sisma, i teatri di San Severino sospendono tutte le attività

La direzione artistica dei Teatri di San Severino ha decido di sospendere, fino a data da destinarsi, tutta l’attività della stagione 2016/2017. Gli spettacoli in cartellone saranno comunque recuperati.Rinviato anche lo spettacolo “Filumena Marturano” con Mariangela D’Abbraccio e Geppy Gleijeses, in programma al teatro Feronia per domani domenica 6 novembre.

05/11/2016 16:16
Sisma, parte da un conduttore di San Severino la racconta fondi di RDS

Sisma, parte da un conduttore di San Severino la racconta fondi di RDS

Valerio Scarponi, conduttore radiofonico di Rds con origini marchigiane, dopo i terribili avvenimenti che hanno sconvolto e devastato le Marche e l'Umbria, ha lanciato una raccolta fondi coinvolgendo i suoi colleghi dell'emittente radiofonica che, dalla pagina Fb lanciano un video-appello.I noti conduttori ricordano alla popolazione italiana il profondo e disperato bisogno che c'è in tanti comuni, troppi, comuni del maceratese e la loro decisione di patrocinare la ricostruzione di tutte le scuole danneggiate dal sisma, ricordando tra le tante l'istituto tecnico di San Severino.Tra le aziende, priorità per una ripartenza economica della nostra terra, viene nominata la distrutta cartiera di Pioraco, mentre tra le strutture che vanno assolutamente recuperate, viene menzionato l'ospedale di Tolentino, ancora totalmente inagibile. Un piccolo grande gesto per la ricostruzione.Per chi volesse fare una donazione ricordiamo che il numero solidale è 45500.

05/11/2016 15:53
Sisma, sindaco Piermattei: "Stop con raccolte generi di prima necessità"

Sisma, sindaco Piermattei: "Stop con raccolte generi di prima necessità"

Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, invita i cittadini a sospendere le raccolte di generi di prima necessità da destinare ai terremotati settempedani.“In riscontro a un appello lanciato in queste ore - sottolinea il primo cittadino in una nota – abbiamo avuto una risposta che sicuramente non potevamo aspettarci. La mobilitazione della cittadinanza, cui l’appello era rivolto, ha superato i confini di San Severino ed ha interessato l’Italia intera. Come Amministrazione vogliamo ringraziare tutti, ma proprio tutti – aggiunge il sindaco Piermattei, che prosegue - Ci sono persone, enti, aziende che ci hanno fatto sentire un’unica famiglia. Un gesto bellissimo che ci ha riempito d’orgoglio. L’Italia è un Paese straordinario e anche in questa situazione lo ha dimostrato. A nome di tutti i settempedani vorrei dire ancora grazie”.

05/11/2016 09:38
Sisma, Consiglio dei Ministri approva nuovo decreto ricostruzione

Sisma, Consiglio dei Ministri approva nuovo decreto ricostruzione

Il nuovo decreto sulla ricostruzione delle aree terremotate è stato finalmente approvato, salvo intese, questa mattina dal Consiglio dei Ministri, ma la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è prevista per lunedì prossimo. A quanto appreso i punti principali riguarderebbero innanzitutto la delimitazione del c.d. cratere del sisma e l’indicazione dei nuovi comuni ivi ricompresi, da aggiungere ai 62 già precedentemente inseriti nell’elenco. Per quanto riguarda la popolazione dei luoghi terremotati invece, dovrebbero essere introdotte procedure semplificate per edifici con danni lievi per permettere il rapido rientro nelle abitazioni. Per chi non potrà tornare nella propria casa, in vista dell’avvicinarsi dell’inverno, il decreto prevederebbe che il Dipartimento della protezione civile acquisisca ed installi rapidamente i container in accordo con i Comuni circa le aree dove collocarli. Per il patrimonio storico e culturale, i Comuni potranno procedere direttamente alla messa in sicurezza previa comunicazione al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Introdotta la possibilità per i Comuni di assumere a tempo determinato personale di tipo tecnico ed amministrativo per il disbrigo dei procedimenti ed anche la Protezione civile e la struttura del Commissario straordinario alla ricostruzione saranno potenziate e rafforzate. Quanto invece al ripristino della viabilità delle infrastrutture il compito di provvedervi spetta all’Anas. Il provvedimento dovrebbe intervenire anche sulla scuola disponendo misure urgenti per la prosecuzione delle attività didattiche. Infine, sempre a quanto appreso, sarebbero stati stanziati circa 11 milioni di euro per la ripresa delle attività zootecniche.

04/11/2016 15:41
Sisma, sindaco Piermattei: "Abbiamo bisogno di generi di prima necessità"

Sisma, sindaco Piermattei: "Abbiamo bisogno di generi di prima necessità"

Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha lanciato un appello chiedendo di poter aiutare i senzatetto inviando generi di prima necessità: “In questo momento a causa del terremoto, che tanto ci ha impaurito e preoccupato, ci sono moltissime famiglie rimaste senza casa che hanno bisogno della nostra solidarietà. Per loro chiediamo alimenti e generi di prima necessità, che attraverso le nostre mense e il nostro ufficio Servizi alla Persona, serviranno per affrontare la quotidianità. Servono olio, pomodori e prodotti in scatola, parmigiano, pasta, frutta e verdura, mozzarelle, prosciutto, carne e altro. Vi ringrazio a nome della città di San Severino Marche, sappiamo di poter contare su di voi” – scrive il sindaco Piermattei in un messaggio. Per informazioni e per l’invio dei materiali si prega di contattare il responsabile della funzione volontariato presso il C.O.C. Centro Operativo Comunale, Dino Marinelli: 339/8565699.Intanto, in queste ore, sono arrivati i primi aiuti. Fra le associazioni che hanno prontamente risposto anche il corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta.Il Comune di San Severino Marche, inoltre, ha attivato una raccolta fondi per l’emergenza terremoto. Chi volesse dare un aiuto può farlo utilizzando il conto corrente intestato a Comune di San Severino Marche – servizio Tesoreria piazza Del Popolo, 45 – 62027 San Severino Marche presso Nuova Banca Marche Iban IT63Y0605569151000000007432 Codice Bic/Swift: BAMAIT3AXXX CIN: Y ABI: 06055 CAB: 69151 N. CONTO: 000000007432 specificando la causale “Pro Terremoto”.Il Comune di San Severino Marche ha inoltre reso noto un elenco di numeri utili a cui rivolgersi in caso di necessità. Per le emergenze, o il pericolo di crolli, si può contattare il tel. 115 dei Vigili del Fuoco che hanno aperto un presidio in piazza del Popolo, oppure chiamare lo 0733641313. Per le istanze di sopralluogo e il front office ci si può rivolgere, invece, all’ufficio Terremoto al piano terra del Municipio, in piazza del Popolo 45 presso ufficio Tributi (tel. 0733641222). Per gli alloggi e le sistemazioni alternative all’abitazione principale (contributi autonoma sistemazione, alberghi, ecc.) si può contattare l’ufficio Servizi Sociali che ha un presidio anche al palazzetto dello Sport (tel. 3204082044). Per le segnalazioni di danni alle attività commerciali, produttive e agricole (il servizio viene svolto in collaborazione tra le associazioni di categoria e l’ufficio Attività Produttive) ci si può rivolgere all’associazione di riferimento o telefonare allo 0733641225. Per informazioni tecniche e per il ritiro delle ordinanze di inagibilità non ancora notificate l’ufficio Ordinanze, sito in viale Bigioli 25 presso la sala Sisto V (sopra i Vigili Urbani), resterà aperto al pubblico dalle 10 alle 12 dal lunedì al sabato (tel. 0733641313). I tecnici e i volontari per il supporto alle attività ispettive (sopralluoghi) sono disponibili al numero di telefono 3463650839. 

03/11/2016 17:55
Sisma, niente sarà più come prima: siamo forti, non invincibili. Fate presto

Sisma, niente sarà più come prima: siamo forti, non invincibili. Fate presto

Sono passati pochissimi giorni da quando due violente scosse di terremoto hanno cambiato per sempre la provincia di Macerata. Eppure, c'è la sensazione condivisa che i riflettori su quella che è senza ombra di dubbio una tragedia immane, si stiano già spegnendo. Forse si sono già spenti. Eppure, qui niente sarà più come prima.Il giorno dopo il terremoto di agosto, abbiamo mangiato amatriciane solidali anche per colazione, in ogni posto d'Italia. Dopo L'Aquila tutti i grandi artisti italiani hanno inciso anche una canzone. Oggi i fari sono accesi solo su Norcia e Cascia. Abbiamo visto decine e decine di volte le immagini delle suore che vengono accompagnate fuori. Non abbiamo visto un fotogramma su una Muccia devastata, su una Pieve Torina fantasma, su una San Severino a pezzi. Qualcuno vi ha detto che a Cessapalombo ci sono state intere frazioni isolate per giorni? Niente di tutto questo. E non cominciamo col solito buonismo e con le frasi di circostanza per cui "adesso non è il momento di fare polemiche" e "ora bisogna stare tutti uniti". Sì, tutti uniti ci stiamo. Noi cittadini e solo noi. Perchè altre attenzioni non ne vediamo. Certamente, non vogliamo pensare che Acquacanina o Muccia siano un bacino elettorale troppo esiguo, non sia mai. Francamente, delle visite "private" (che poi che senso abbia definire privata una visita di un capo di Stato) ce ne facciamo poco. Molto poco.E non dimentichiamoci che solo poche settimane fa, questi stessi territori avevano subito un altro durissimo colpo con l'apertura della superstrada fino a Foligno per via della quale paesi interi venivano tagliati fuori dal traffico veicolare, con le comprensibili conseguenze ricadute negative su un tessuto economico già fragile. Però, vuoi mettere... arrivare a Foligno e metterci un quarto d'ora di meno... Oggi la stragrande maggioranza di questi paesi non esiste più.Tutti i media aprono con "una forte scossa di terremoto è stata avvertita a Roma"... quasi che vien voglia di scusarsi coi romani se il terremoto ci ha devastato e si è avvertito anche nella capitale... Sentiamo dire troppo spesso "Meno male, non ci sono stati morti", quasi fosse una sorta di appagamento, una excusatio non petita, di fronte a un dramma che invece coinvolge migliaia di persone. E più calano le luci dei media, più cresce il numero della gente che per colpa di questo sisma ha perso la casa, la cosa più cara e a cui tutti siamo più legati nella vita. No, non ci sono stati morti. Ma c'è una provincia in ginocchio, devastata nel suo cuore più bello, distrutta non solo nelle macerie dei crolli ma anche nell'anima. Chi scrive è sufficientemente vecchio per ricordarne diversi di terremoti forti, ma, anche questa sensazione comune, come quello di mercoledì sera alle 21.18 non si era mai sentito prima. Siamo provati tutti, dagli anziani ai bambini che hanno visto cadersi addosso qualsiasi cosa nelle loro case: sono cicatrici indelebili nell'anima che non si potranno mai cancellare.E poi, inutile girarci intorno, c'è un entroterra che rischia molto concretamente l'estinzione. Il tempo che sarà necessario per ricostruire quanto è stato devastato, potrebbe essere letale per paesi dove l'età media è alta e di lavoro ce n'è sempre meno. Non solo Castelsantangelo, Ussita e Visso, ma Camerino, Muccia, San Ginesio, Ripe San Ginesio, Pieve Torina, Pievebovigliana, Treia, Serravalle, Matelica, Castelraimondo, Gagliole, Colmurano, Caldarola, Serrapetrona, Loro Piceno, Pollenza, Cessapalombo, Camporotondo, Belforte, Cingoli, Sarnano, Gualdo, Fiastra, Monte San Martino, Penna San Giovanni, Pioraco, Sefro, Fiuminata, Monte Cavallo, Acquacanina, Bolognola, le stesse Tolentino e San Severino dove centinaia e centinaia di persone non hanno più una casa. E poi quella splendida Camerino, profondamente provata e ferita dal terremoto del 1997, capace di rialzarsi e ripartire, di creare un polo universitario di eccellenza in tutta Italia e nel mondo. E' quasi commovente lo sforzo immane del rettore Flavio Corradini nel cercare di diffondere tranquillità agli studenti e alle loro famiglie. Corradini, un rettore dinamico e "mediatico" è stato sempre attentissimo a fornire l'immagine più bella di Camerino e della sua Università, riuscendo sotto il suo rettorato a raggiungere probabilmente i migliori picchi di sempre per l'ateneo camerte, sia sotto l'aspetto qualitativo che quantitativo. Il rettore è persona profondamente intelligente e colta e sa che questo colpo sarà durissimo da assorbire per quella che è una fabbrica di cultura, ma anche un volano fondamentale e determinante per l'economia di tutto l'entroterra.L'Università di Camerino deve diventare il simbolo della forza della nostra gente, della capacità di rimboccarsi le maniche e di saper offrire qualcosa che non si trova da nessun'altra parte nel nostro Paese. Anche la cultura e la preparazione che offre Unicam non si trovano in nessun'altra Università: lo dicono dati nazionali, non certo noi giornalisti di provincia. E che nessuno pensi di strappare l'Università a Camerino: lì nasce tanti secoli fa e lì deve rimanere, sotto la guida illuminata di Flavio Corradini. Questa è una battaglia che porteremo avanti senza soluzione di continuità, perchè la provincia di Macerata deve continuare ad avere i suoi due poli di eccellenza universitaria, ognuno con le sue specializzazioni, ognuno con le sue peculiarità. La storia non si cancella: neanche un sisma devastante può cancellarla. E da quella storia oggi si deve ripartire, facendo dell'Università di Camerino il traino di una rinascita difficile, ma non impossibile per gente come noi.Stringe il cuore vedere tanti sindaci che lontani dalle luci della ribalta ma con le mani sporche e i capelli impolverati, si affannano per dare una mano ai loro concittadini, per infondere speranza, per provare a dare un pizzico di tranquillità. Sono veri "eroi", costretti ad affrontare un'emergenza imprevista e imprevedibile, senza più un ufficio, senza più nessuna certezza sul futuro della loro terra. Vicino non hanno avuto e non hanno nessuno. Devono combattere contro una burocrazia soffocante, contro un dramma sociale ed economico senza pari. Se dovessimo essere più realisti del re, non possiamo nasconderci dietro le frasi di circostanza e i meme sui social dove "ce la faremo" "ci riprenderemo" "non molliamo". Stavolta rialzarsi sarà dura: da Tolentino in poi c'è il rischio concreto dello spopolamento definitivo, dell'estinzione di perle rare e dal valore inestimabile. Un patrimonio immenso è stato perso per sempre, è sotto gli occhi di tutti. Già dopo le scosse di agosto, superando la burocrazia si sarebbe potuto salvare tanto. Non è stato fatto nulla e oggi non si può più tornare indietro. Per non parlare di edifici pubblici inaugurati non più di tre-quattro anni fa e oggi inagibili: quando saranno aperte le inchieste dalle procure per trovare i responsabili di certi scempi?Oggi dobbiamo urlarlo tutti insieme: nel cratere sismico siano inserite tutte, tutte le città e i paesi colpiti. Si faccia in fretta, si faccia subito. La nostra gente non chiede soldi. Chiede una parvenza di normalità. Siamo marchigiani, maceratesi, tignosi, ignoranti, ma fiaccati nell'anima e nel corpo. Non ci abbandonate. 

03/11/2016 15:41
4 novembre, nessun corteo a San Severino

4 novembre, nessun corteo a San Severino

L’osservanza di un minuto di silenzio e la deposizione di una corona di alloro al monumento ai Caduti di tutte le guerre celebrerà domani, 4 novembre, la Festa dell’Unità Nazionale e della Giornata delle Forze Armate a San Severino Marche.Il Comune, vista l’emergenza terremoto che ha portato anche alla chiusura temporanea delle scuole, ha preferito non organizzare cortei e ritrovi al fine di non intralciare il lavoro della macchina dei soccorsi e delle forze dell’ordine da altri compiti urgenti. Il sindaco, Rosa Piermattei, in mattinata si recherà comunque presso il documento di via Roma per una breve cerimonia. Istituita nel 1919 per commemorare la vittoria italiana nella prima guerra mondiale, la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate è festeggiata ogni 4 novembre, data dell'entrata in vigore dell'armistizio di Villa Giusti

03/11/2016 15:03
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