A me quello che fa più impressione di quanto sta avvenendo con il terremoto sono i rumori. Per esempio del crollo sordo e cupo del capanno davanti casa che usavo come ripostiglio. Oppure quello forte e acuto delle tegole che cadevano sulla veranda, dal tetto sovrastante. Ma più di tutti, mi rimbomba negli orecchi quello degli scarponi dei Vigili del Fuoco. È un toc toc cadenzato ed ininterrotto.Risuona forte, nel silenzio surreale dei paesi fantasma che ho visitato, assieme al suono acciottolante dei pezzi di tegole che, quegli scarponi scansano davanti ai loro passi. Forte e deciso, quando camminano sui detriti sassosi che schiacciano e, andando avanti, riducono in poltiglia. Sono passi pesanti di una via crucis che parte dalla piazzetta di una valle ancora vivibile, ancorché in tende o container e si inerpica, dritto per dritto, su cocuzzoli spettrali, ormai ridotti in cumuli di pietre dove pure le croci delle chiese, in un immaginario calvario, sono rovinate a terra, dalle loro sommità ove l'uomo le aveva amorevolmente piazzate. E lì giacciono abbandonate, alla mercé di un vento freddo e sacrilego che le percuote in un vortice di fogliame e breccia. Li indossano, questi scarponi, uomini speciali che mai smetterò di ringraziare anche a nome dei tanti concittadini, che la sventura del terremoto, ha unito. Ieri mattina ho sentito il dovere di farlo di persona a Visso, al sottosegretario, presso il Ministero degli Interni Giampiero Bocci, un caro e vecchio amico. L'ho fatto anche a nome di tutto il mondo dell'informazione, per sottolineare e metterlo al corrente della disponibilità, la pazienza, e la squisita cortesia che tutti i Vigili del Fuoco, ma in particolare i funzionari di Macerata, mettono quotidianamente a nostra disposizione. Poi sono tornato alla via crucis degli scarponi che camminavano le strade di Ussita. Stavolta per documentare un sopralluogo finalizzato ad effettuare un eventuale, possibile trasloco.Succede, che sin dal mattino presto, la richiedente si mette in fila davanti al gabbiotto dei Vigili del Fuoco, poi procede alla formale richiesta e, giunto il suo turno viene accompagnata (una volta indossato l'elmetto protettivo), da due agenti in piena zona rossa. In questo caso si trattava di una madre con suo figlio. Di mezza età lei, molto giovane lui. Chiediamo ai vigili, ma soprattutto ai due interessati il permesso di poter documentare. Il villino è a due passi dalla piazzetta, in località Pieve. Proprio nella parte di sopra è venuto giù tutto. La chiesa ha un buco enorme sulla facciata principale. Per accedere al villino occorre fare un centinaio di metri di salita. Si entra in un piccolo giardino recintato da noccioli. C'è pure un agrifoglio. Sul vialetto due alti pini incorniciano il panettone del monte Bove appena innevato. Un panorama mozzafiato adesso, figuriamoci con dappertutto il bianco della neve invernale o col tramonto in arancione di mezza estate. Per terra, solitaria, una margherita dal gambo incerto prova a resistere al vento freddo dell'inverno che soffia infido. Dentro il garage hanno ammassato già degli oggetti. Un alpenstock è uno zaino appesi alla parete attirano la mia attenzione. Fabrizio ed Alessandro sono i Vigili del Fuoco di Livorno incaricati per l'operazione. Fanno una breve riunione con tutti per stabilire le modalità: prima andranno da soli al primo e poi al secondo piano, quindi, a seconda delle condizioni che troveranno, si potrà eventualmente procedere al recupero degli oggetti. I militari salgono ai piani e dopo qualche minuto tornano al piano terra. Fabrizio dice che al primo piano il pavimento presenta rilievi e avvallamenti. Può salire una sola persona ed in tutta fretta recuperare il possibile. Al secondo piano invece non può salire nessuno. Il pavimento è completamente distaccato dalle pareti laterali e c'è pericolo che crolli tutto. Sale la signora assieme a Fabrizio. Noi aspettiamo tutti di sotto. La signora riempie ad ogni viaggio tre o quattro sporte di plastica. Suo figlio ha steso dei lenzuoli per terra per raccogliere ogni cosa. Lampade, vasi, qualche quadro. Oggetti di una quotidianità domestica che adesso mi sembra di non rispettare con la mia curiosità. Mi sento fuori posto e mi viene naturale voltarmi dall'altra parte e mettermi a discutere del più e del meno con l'altro Vigile del Fuoco. Una casa distrutta comporta pure una privacy, una intimità - per quanto domestica - violata. I Vigili del Fuoco ci sono abituati e sanno come comportasi, io non ne sono in grado. I lenzuoli si chiudono con dei nodi alle estremità. Diventano sacchi che vengono caricati in macchina. Uno, due viaggi, poi la porta del garage si chiude come un sipario nel suo ultimo spettacolo. La processione di elmetti variopinti riprende la via del ritorno. Nel silenzio del crepuscolo si distingue solo il rumore degli scarponi che scansano pezzi di coppi e spaccano pietruzze bianche riducendole in polvere.
Giacomo "Jack" Bonaventura, Fabrizio Castori, Alberto Giuliani: tre 'figli' di San Severino Marche, tre grandi uomini di sport capaci di conquistare la ribalta nazionale a suon di risultati.Il centrocampista della Nazionale e del Milan, il tecnico del Carpi e l'allenatore del Piacenza Volley hanno voluto prestare la loro immagine per un breve video che sta facendo il giro degli smartphone tramite Whatsapp. "Facciamo squadra contro il terremoto" è il messaggio lanciato a gran voce da Bonaventura, Castori e Giuliani.[video width="480" height="320" mp4="http://picchionews.it/wp-content/uploads/2016/11/IMG_5938.mp4"][/video]
"Dov'è il ministero dell'Istruzione, dove sono le istituzioni? La scuola dobbiamo costruirla noi con le nostre forze, e se le istituzioni non interverranno velocemente ricostruiremo anche le case. Sono passati giorni e giorni, abbiamo ascoltato promesse e parole. E' ora di vedere anche i fatti". Così il sindaco di San Severino Marche Rosa Piermattei, che oggi, alla riapertura delle scuole della città dopo il terremoto di ottobre, ha visitato l'Istituto comprensivo 'Padre Tacchi Venturi'. San Severino, uno dei centri marchigiani più colpiti dal sisma, si è organizzato per ridistribuire gli studenti che non possono rientrare nelle loro scuole inagibili in altri istituti, anche con il ricorso ai doppi turni. Ma il sindaco lamenta scarsa attenzione da parte del Governo, un messaggio lanciato a distanza al ministro Stefania Giannini, oggi in visita a Camerino e Macerata. "Vogliamo una scuola nuova e ora dobbiamo muoverci e lottare per averla. Siamo già in ritardo". (Ansa)
Mille paia di calze, un centinaio di paia di ciabatte, un centinaio di body. Poi sciarpe, felpe e altri capi di biancheria intima.La solidarietà dell'associazione Venerdì Gnoccolaro di Castel Goffredo, in provincia di Mantova, è arrivata fino al cuore dei terremotati settempedani. Il sodalizio, che ogni anno organizza una delle feste di Carnevale più note del nord Italia, è giunto con il suo carico di aiuti anche a Cingoli, Camerino e Tolentino.La missione speciale è stata accolta, a San Severino Marche, dall'abbraccio del sindaco, Rosa Piermattei, che ha voluto ricevere personalmente il promotore di questa straordinaria iniziativa, Claudio Zanella. Con lui anche il sindaco di Cingoli, Filippo Saltamartini. “La solidarietà unisce i nostri Comuni e i nostri territori” – hanno commentato i due primi cittadini che si trovano ad amministrare due delle realtà del Maceratese maggiormente colpite dalle scosse di terremoto di queste settimane.
di Monica MogettaUna delegazione di studenti e alcuni genitori hanno visitato il plesso scolastico Luzio di San Severino. A fare da cicerone nella scuola c’è era il vicesindaco Giovanni Meschini accompagnato dall’ing. Tallei (che di recente aveva seguito personalmente i lavori di messa in sicurezza nella stessa scuola).Inoltre erano presenti anche due professori dell’Itis tra cui il professor Corona e la vicepreside Angeloni. Meschini ha guidato la visita del Luzio mostrando a ragazzi, docenti e genitori le varie aule al 1° e 2° piano, il 3° piano verrà, ha detto, sistemato e ci andranno messi alcuni uffici comunali, tra alunni genitori e professori è stata fatta circolare la perizia di agibilità redatta dal professor Camillo Nuti (uno dei più grandi esperti in materia), Meschini ha anche dichiarato che anche il suo stesso ufficio si trasferirà al Luzio. Io da mamma ho fatto una domanda secca a Meschini: “Signor Vicesindaco, lei manderebbe i suoi figli qui dica la verità?” e la risposta è stata “Assolutamente sì, tanto che ci verrò anche io con il mio ufficio”. Dopo la visita alla scuola ci siamo trasferiti presso le scuole medie dove c’è stato l’ incontro con la ministra Gelmini e altri due senatori i quali hanno detto tutti in sostanza che ora non è il momento di guardare il colore politico ma è il momento di aiutare la popolazione. Hanno poi preso la parola gli studenti dell’Itis e il loro rappresentante ha letto un loro comunicato: hanno ricevuto i complimenti anche dalla ministra Gelmini, meritati perché hanno dimostrato di avere coraggio voglia di fare e di non essere dei bamboccioni (parole mie queste non della ministra). Ha poi parlato la sindaca Piermattei la quale ha dichiarato di sentirsi abbandonata dalle istituzioni e di aver poco prima dovuto visitare le 5 zone rosse di San Severino Marche da sola perché non c’è personale addetto che lo faccia (una grande donna!), alla fine della conferenza sono stati consegnata dei fiori alla sindaca Piermattei, alla ministra Gelmini e ad un’altra signora presente nella delegazione.
“In attesa che arrivi l'Esercito a presidiare le Zone Rosse, non so ormai da quanti giorni continuo a sollecitare l'invio dei militari, ci siamo organizzati come abbiamo potuto. Il mio grazie di cuore va a chi, giorno e notte, garantisce controlli su tutto il territorio contro fenomeni di sciacallaggio già registratisi in altre realtà terremotate”.Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, si rivolge alle istituzioni ma anche a chi sta offrendo il proprio servizio di volontariato in supporto alle forze dell’ordine. “Coordinati dall’Associazione Nazionale Carabinieri settempedana da giorni stanno svolgendo egregiamente un lavoro unico le associazioni di Controllo del Vicinato, PitBull SoftAir Club, Black Scorpions biker group e Prima Ridotta. Ogni associazione copre un vasto territorio sia di rioni cittadini che frazioni, mettendo in campo propri mezzi e proprie persone, in maniera del tutto gratuita, a favore della comunità locale. Sono facilmente riconoscibili poiché indossano sia uniformi sociali della propria associazione che pettorine catarifrangenti”.I gruppi sono costituiti da 3-5 persone ed alcuni automezzi sono dotati di lampeggiante giallo/arancione. I turni di sorveglianza, sia con auto che a piedi, si svolgono per tutta la notte. "Uno dei motti dell'Arma è “tra la gente, con la gente e per la gente” - ricorda il referente dall'Associazione Nazionale Carabinieri, Francesco Cicconi, che sottolinea - Il nostro gruppo di volontari di San Severino Marche lo ha fatto proprio fin dalla nascita, avvenuta nel 2009. In occasione dei recenti eventi sismici i nostri soci volontari sono stati chiamati a svolgere servizi di viabilità, e anche di sorveglianza, nei vari Centri di accoglienza. Successivamente, sia al comando della Polizia Municipale sia allo stesso comando stazione Carabinieri, sono giunte offerte di supporto da parte di altre associazioni cittadine, soprattutto per la sorveglianza notturna. I comandanti Capaldi e Lupo hanno quindi invitato la nostra associazione a coordinare tutti questi volontari. I referenti Valter Bianchi, Giampaolo Abosinetti, Luciano Roccetti e Alessio Aringolo non ci hanno pensato due volte ad offrire il loro supporto. Ogni giorno viene inviata una e-mail alle forze dell'ordine indicante sia i dati dei volontari partecipanti, le zone coperte nonché le targhe degli automezzi, in modo che siano ben identificabili durante il loro servizio. Tutti i volontari sono persone impagabili - conclude Francsco Cicconi - ed è un vero piacere collaborare insieme con loro”. Anche a tutti questi volontari va il grazie dell'Amministrazione comunale di San Severino Marche che si fa portavoce dell'intera città. Le forze dell'ordine ricordano ai cittadini di avvisare sempre il “112” in caso di necessità.
“La scuola è il nostro futuro, i nostri ragazzi sono il nostro futuro. Vogliamo una scuola nuova e ora dobbiamo muoverci e lottare per averla. Siamo già in ritardo”.Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, attende all'ingresso dell'Istituto comprensivo “Padre Tacchi Venturi” il suono della prima campanella dopo l'interruzione delle lezioni a causa del terremoto. “E' un lento e graduale ritorno alla normalità la cui importanza va sottolineata ed è per questo che sono qui” - dice a qualche genitore che l'avvicina per salutarla e ringraziarla dell'impegno speso in questi giorni. Le scosse non hanno fermato il sindaco che nel piazzale del Comprensivo, prima di correre alla scuola di Cesolo, saluta le divise della Polizia Municipale e dell'Associazione Nazionale Carabinieri. Oggi sono qui anche loro per il ritorno dei tanti alunni settempedani nelle scuole di proprietà del Comune. Svolgono servizio di viabilità e danno sicurezza a chi è alle prese con un nuovo “primo giorno”.Gli alunni della scuola elementare “Alessandro Luzio” hanno ripreso le lezioni, organizzate al momento con i doppi turni, nelle aule messe a disposizione all'interno dell'Istituto comprensivo “Padre Tacchi Venturi” sia nella sede centrale che nel plesso di Cesolo.Per giorni il sindaco Piermattei ha lavorato, insieme a tutta l'Amministrazione e ai dirigenti scolastici, per trovare una soluzione al problema scuola. Il Comune ha anche rinunciato ai moduli che avrebbero dovuto accogliere gli uffici dell'ente, visto che il Municipio è stato dichiarato in parte non utilizzabile, proprio per alleviare i disagi degli alunni alle prese con i doppi turni. “Dov'è i Ministero dell'Istruzione e dove sono le istituzioni? - continua a chiedersi il sindaco - La scuola dobbiamo costruirla noi con le nostre forze. Se le istituzioni non interverranno velocemente ricostruiremo anche le nostre case. Sono passati giorni e giorni. Abbiamo sentito promesse e parole. E' ora di vedere anche i fatti”.
Sarebbero 46 i comuni maceratesi inseriti nel cratere del terremoto: restano fuori undici comuni della fascia costiera, mentre entrano città come Macerata, Tolentino, San Severino e Camerino. Sono queste le disposizioni della nuova geografia del cratere sismico disegnato dal commissario straordinario Vasco Errani nella relazione tecnica che accompagna il decreto per la ricostruzione post terremoto. L’elenco sarà ufficializzato in giornata (ma potrebbe slittare a mercoledì): la bozza conferma quanto assicurato nei giorni scorsi dallo stesso Errani, che ha sostanzialmente raddoppiato il cratere disegnato dopo la scossa del 24 agosto. Il decreto originario, infatti, prevedeva sessanta comuni, quindici dei quali nel Maceratese.Questi i 31 comuni aggiunti da Errani: Apiro, Belforte, Caldarola, Camerino, Camporotondo, Castelraimondo, Cingoli, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fiuminata, Gagliole, Loro Piceno, Macerata, Matelica, Mogliano, Monte San Martino, Montecavallo, Muccia, Petriolo, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenza, Ripe San Ginesio, San Severino, Sefro, Serrapetrona, Serravalle, Tolentino, Treia, Urbisaglia. Nel cratere iniziale figuravano: Acquacanina, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Fiastra, Fiordimonte, Gualdo, Penna San Giovanni, Pievebovigliana, Pieve Torina, San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Ussita, Visso.Restano fuori soltanto Appignano, Civitanova, Montecassiano, Montecosaro, Montefano, Montelupone, Monte San Giusto, Morrovalle, Potenza Picena, Porto Recanati, Recanati.Un discorso a parte merita Macerata per la quale Errani precisa che «le misure di sostegno al reddito dei lavoratori e quelle in materia fiscale saranno riconosciute soltanto a soggetti effettivamente danneggiati, che comprovino il danno subito». Questo perché – spiega il commissario – i danni di Macerata (ma anche di Teramo, Rieti, Ascoli e Spoleto) sono di «portata minima rispetto al numero della popolazione e risulta che sostanzialmente il tessuto economico-sociale è rimasto inalterato». Nei comuni del cratere sarà concentrato il grosso dei finanziamenti per la ricostruzione e qui verranno applicate le norme introdotte dal decreto.Il decreto prevede poi fondi per 1,1 miliardi di euro, da spalmare nei prossimi sei anni. Il provvedimento rafforza i poteri dei sindaci, i quali potranno portare avanti in tempi celeri le opere di messa in sicurezza. I Comuni, poi, potranno sfondare i tetti di spesa per il personale, assumendo fino a 350 persone a tempo determinato. Sul fronte scuole, i presidi potranno derogare al numero minimo e massimo di alunni per classe. Per quanto riguarda le case, nel cratere saranno risarciti al 100% i danni ad attività produttive, prime e seconde case. Fuori dal primo cerchio, il 100% resta per le attività produttive, le prime case e le seconde abitazioni nei centri storici, mentre per il resto delle seconde case la copertura è al 50%. Previsto il prestito d’onore per il riavvio delle attività produttive, cassa integrazione in deroga per i lavoratori delle attività produttive coinvolte e rinvio di imposte e tasse.
Venerdì architetti, ingegneri, geometri e geologi si sono incontrati a Tolentino al bar Pistacchi per un confronto sulla ripresa e sulla ricostruzione post terremoto. Dall'iniziativa, partita dall'architetto tolentinate Alessia Scarpeccio, è nata subito una proposta importante, sicuramente utile per chi è ancora alla ricerca di una casa dopo essere stato costretto a lasciare quella dove viveva a causa del sisma."Abbiamo organizzato insieme ad altri colleghi una rete di proprietari di immobili agibili ed agenzie immobiliari sia sulla costa che nell'entroterra" spiega Alessia Scarpeccio "che hanno disponibilità di appartamenti in affitto! Chi fosse interessato può inviare una mail a: casapertutti2016@gmail.com, specificando Comune di residenza, dove si cerca l'immobile e particolari esigenze! Ovviamente l'attività da parte nostra è completamente gratuita. Possono inviarci le proprie disponibilità anche agenzie e privati che ancora non sono in rete! Sarà nostra cura inviare le numerose richieste arrivate. Speriamo di essere utili in questo momento! casapertutti2016@gmail.com
A causa del terremoto gli uffici comunali sono inutilizzabili, quindi il Comune sarà trasferito alla scuola “Luzio” al più presto.È in corso il potenziamento della connettività informatica e il trasferimento degli uffici. I moduli cui il Comune ha diritto sono stati chiesti per la scuola, che li utilizzerà nel modo opportuno per alleggerire la nuova organizzazione didattica che prevede il doppio turno. Nel frattempo l’Amministrazione comunale continuerà ad adoperarsi per la costruzione della nuova scuola.
Nelle Marche terremotate il Giubileo della Misericordia si chiude all'aperto, come a Fabriano davanti alla Cattedrale di San Venanzio, o in un tendone degli Alpini, come a San Severino.Scelte dettate a volte dalla necessità o dalla paura della gente, che potrebbe fuggire in modo disordinato in caso di nuove scosse. ''La lettura del Vangelo di oggi - osserva mons. Stefano Russo, vescovo di Fabriano - è del tempo ordinario ma sembra scelta apposta, nel suo disegnare scenari apocalittici''. Il brano di Luca 21 infatti dice: "Verranno giorni in cui, di tutto quello che ammirate, non resterà pietra su pietra che non venga distrutta", ''Ma noi - aggiunge il presule - sappiamo che non è così, che la vita vera non muore, e non dobbiamo aver paura''.''Celebreremo davanti alla porta santa, guardandola dall'esterno. Un segno di quello che Dio vuole da noi: 'state per strada, nel mondo'. Un invito a prendere coraggio e a vincere l'angoscia portando la buona notizia che lui ci ha dato'' (ANSA).
Sono 130 in totale i Comuni di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo che figurano nel cratere sismico: il commissario per la ricostruzione Vasco Errani firmerà la nuova ordinanza lunedì 14 novembre.Lo ha annunciato lo stesso Errani negli incontri avuti con il presidente delle Marche Luca Ceriscioli e i sindaci del Fermano, dell'Ascolano e della provincia di Ancona. Oltre ai 62 Comuni già inseriti nell'ordinanza emessa dopo il sisma del 24 agosto, ce ne sono altri 68 che hanno subito danni con le scosse di ottobre.
“Le istituzioni non possono abbandonare il territorio in un momento così difficile come quello che stiamo vivendo a causa anche del terremoto”. Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, fa sentire la propria voce, che si aggiunge a quella di altri amministratori del territorio, a difesa dei lavoratori ma anche del servizio reso fino ad oggi dall'agenzia Inps di Tolentino che dal 31 ottobre scorso risulta chiusa per inagibilità della sede e trasferita presso la filiale provinciale di Macerata.“Gli sportelli di Tolentino, con dodici unità di personale – sottolinea in una nota il sindaco Piermattei – sono a servizio di un bacino d’utenza di circa 70mila persone che va da Corridonia, a Pollenza, alla stessa San Severino, San Ginesio e arriva fino a Sarnano. Il trasferimento improvviso degli uffici ha creato un ulteriore disagio ad una popolazione già stremata dal continuo sisma. Insieme ad altri sindaci di questo territorio chiedo, pertanto, al direttore regionale e a quello provicniale dell'Inps di riattivare immediatamente, e senza indugi, una struttura capace di dare risposte in materia pensionistica, erogare sussidi e aiuti per maternità, disoccupazione insieme a servizi alle attività commerciali. Non credo – conclude il sindaco Piermattei – che si possa approfittare dell’emergenza terremoto per chiudere definitivamente, e in silenzio, l’agenzia Inps di Tolentino e di questo nostro territorio”.
Con convocazione di urgenza si è riunito stamattina il Collegio dei docenti dell’ITT “Divini” di San Severino Marche. I docenti confermano la ripresa delle lezioni per le classi quarte e quinte per giovedì 17 novembre nel plesso individuato in via Salimbeni e chiedono di avere la disponibilità del plesso “Luzio” entro pochi giorni per le altre classi.Il corpo docente ha unanimemente espresso una forte preoccupazione per il disagio che stanno vivendo studenti e famiglie per la chiusura dovuta ad inagibilità della scuola, chiedendo di definire una soluzione adeguata.Intanto occorre affrontare immediatamente questa emergenza trovando sistemazioni provvisorie, ma che garantiscano un regolare svolgimento delle lezioni, evitando ipotesi di trasferimenti in altre città che provocherebbero grande danno a tutta la comunità scolastica, vista la provenienza degli studenti da molti centri della provincia.Per questo i docenti hanno preso visione degli esiti di una perizia effettuata lo scorso 3 novembre dal prof. Camillo Nuti (docente di Tecnologia delle costruzioni dell’Università Roma Tre, coordinatore di progetti di ricerca nazionali ed internazionali, uno dei maggiori esperti di Meccanica del suolo ed Ingegneria geotecnica), sullo stabile della scuola “Luzio” di San Severino, da cui emerge l’agibilità piena di tutti gli spazi destinati alla didattica e l’opportunità di piccoli interventi in altri.Insieme alla disponibilità di aule presso l’Istituto Professionale e l’Uteam, in via Salimbeini, si hanno aule sufficienti per l’attività didattica di tutto il Divini. Inoltre i due plessi sono sufficientemente vicini per il trasferimento dei docenti da uno all’altro.Tengono infine a precisare che questa deve essere assolutamente una soluzione provvisoria per rispondere all’emergenza e chiedono che parallelamente si proceda alla individuazione e preparazione dell’area in cui dovrà essere costruito in pochi mesi il prefabbricato che riunirà tutte le classi ed attività scolastiche, in attesa della ricostruzione totale dell’istituto.
C'è comprensibile grande interesse intorno al decreto legge firmato ieri dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la ricostruzione post terremoto. Il decreto non contiene ancora l'elenco dei Comuni inseriti nel cosiddetto "cratere", per il quale è stato incaricato il commissario straordinario Vasco Errani. Per questo decreto legge sono già stato depositati ieri gli emendamenti "per gli interventi urgenti a favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del Centro Italia". A spiegare le richieste fatte al governo sono i parlamentari marchigiani del Partito Democratico. "Intenso è stato il lavoro dei parlamentari marchigiani PD" spiega Lodolini "per migliorare il provvedimento.Il decreto è in discussione al Senato e per evitare ulteriori modifiche quando approderà alla Camera con la necessità di restituirlo ai senatori per una seconda votazione i deputati del Partito Democratico hanno ritenuto bene di fornire da subito utili indicazioni.I senatori del PD hanno presentato una ventina di emendamenti.Fra le proposte più significative si segnalano:1. possibilità per il Commissario Straordinario di estendere l’elenco dei Comuni del c.d. “cratere” sulla base di parametri prefissati, riferiti a dati oggettivi di entità del danno rilevato e del numero dei residenti evacuati al termine della fase di redazione delle schede di rilevamento;2. possibilità di cumulare il contributo del 50 per cento (previsto per le seconde case fuori dal cratere e dai Centri storici) della parte restante della spesa con le misure di detrazione fiscale concesse per gli interventi di ristrutturazione edilizia, di efficientamento energetico e di adeguamento antisismico degli edifici (per le seconde case dei Comuni del cratere e nei Centri storici di tutti gli altri il risarcimento è già previsto al 100%);3. innalzamento dei limiti della S.O.A. da 150.000 a 300.000 euro per favorire la partecipazione agli appalti delle piccole e medie imprese locali;4. riconoscimento ai Sindaci dei Comuni che sono ormai impegnati a tempo pieno di una indennità speciale di funzione, per la durata delle gestione Commissariale, pari a quella percepita per la carica alla data del 24 agosto 2016;5. possibilità di utilizzo dei fondi per le scuole anche alla riprogrammazione del Piano triennale di edilizia scolastica 2017-2019;6. estensione fino al soddisfacimento dell’intero fabbisogno delle forniture per l’acquisizione di moduli abitativi per gli allevatori;7. deroghe alle imprese agricole colpite dagli eventi sismici per la conclusione dei procedimenti amministrativi autorizzatori e di accesso agli aiuti, con particolare riferimento ai tempi di presentazione della documentazione;8. accesso anche ai titolari di reddito di impresa industriale, commerciale, del turismo, agli esercenti attività agricole e ai titolari di reddito di lavoro autonomo, che hanno sede operativa o domicilio fiscale nonché il proprio mercato di riferimento nei comuni del “cratere”, ai contributi già previsti dal decreto purchè dimostrino di aver subito un danno economico diretto dagli eventi sismici del 24 agosto 2016 e successivi;9. messa a carico della gestione Commissariale delle spese degli ERSU per garantire la sicurezza e la continuità dei servizi relativi al diritto allo studio universitario e di quelle relative agli interventi di adeguamento sismico e messa in sicurezza delle residenze studentesche universitarie;10. interventi specifici per l’Università di Camerino: a) spese di trasporto degli studenti a carico dello Stato; b) contributo straordinario per la fruizione dello streaming audio-video a supporto dell’attività didattica; c) la cessione a titolo non oneroso all’Università del presidio militare delle “Casermette” di Torre del Parco di Camerino e di proprietà del Demanio dello Stato per la creazione di un Polo scientifico-tecnologico a supporto delle attività di formazione e ricerca finalizzate all’innovazione delle imprese e delle Pubbliche Amministrazioni; d) contributo straordinario di 5 milioni per alloggi per universitari; e) bonus annuo fino a 1.000 euro per studente per la locazione di alloggi nel Comune di Camerino o in altro dell’Unione dei Comuni Montana della Marca di Camerino;11. esonero per i Comuni dall'obbligo di alimentare il Fondo di solidarietà comunale per il triennio 2017-2019;12. riconoscimento delle perdite ai Comuni proprietari di centrali idroelettriche o di impianti sportivi in concessione dichiarati inagibili totalmente o parzialmente e proroga di un anno dei termini per la manutenzione tecnica ordinaria e straordinaria.13. possibilità per i Comuni, ricorrendo prioritariamente alle graduatorie a tempo indeterminato e poi a quelle a tempo determinato dei Comuni e delle Province-Enti di Area Vasta della stessa regione, di assumere personale a tempo determinato;14. sostegno economico fino a 50.000 euro al coniuge e ai familiari delle vittime degli eventi sismici;15. rateizzazione dei tributi e dei mutui, ora sospesi, per 36 mesi (attualmente 18); 16. estensione dei termini di sospensione dei procedimenti giudiziari a tutti i Comuni dei Circondari di Macerata, Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Spoleto.La proficua collaborazione che ha visto impegnati i parlamentari marchigiani del PD per elaborare le proposte ha cercato di cogliere le istanze dei tanti amministratori locali, delle Categorie produttive, delle OO.SS., del mondo delle professioni e delle Università per migliorare la qualità e l’efficacia degli interventi del decreto-legge che, ovviamente dovrà essere coordinato con quello di imminente pubblicazione.L’auspicio, ovviamente" concludono i parlamentari del Pd "è che le tante proposte trovino ora accoglimento e che si giunga ad una rapida approvazione del provvedimento".
Attività educative sospese fino a mercoledì 16 novembre compreso presso il nido comunale di via Virgilio da San Severino.Il sindaco, Rosa Piermattei, ha firmato una nuova ordinanza che consente un breve rinvio della chiusura a causa del terremoto al fine di permettere piccole opere di sistemazione della struttura.
Alberto Quadri tiene in ansia la Maceratese. Il capitano non si è allenato con i compagni nella rifinitura di questa mattina effettuata sul manto erboso dell’Helvia Recina. Quadri potrebbe dare forfait domani sera nella partitissima con il Parma (fischio di inizio alle ore 20,30).Come è oramai abitudine da qualche settimana a questa parte solo il direttore sportivo, Gianluca Stambazzi, ha rilasciato dichiarazioni. Silenzio stampa voluto dalla società invece per squadra e allenatore.Il vittorioso match di Coppa Italia con la Casertana può aver dato indicazioni probanti per mister Giunti? “Il nostro tecnico aveva già le idee chiare su quale potesse essere lo schieramento anti Parma. Tuttavia il confronto con i campani ha confermato a Giunti che ha dei giovani pronti come sicure alternative. Il dato di mercoledì è importante, i ragazzi si sono confermati pronti per qualsiasi evenienza per la gara con il Parma”.Quali sono i punti di forza del Parma?“I punti di forza degli emiliani li troviamo in ogni ruolo ed in ogni reparto. È una squadra con un peso specifico importante e nel girone B non vedo avversari importanti come i gialloblù. Faranno il salto di categoria al termine del campionato. All’inizio hanno avuto qualche problema per acclimatarsi alla categoria. Ora hanno trovato il passo giusto ed hanno risalito la classifica fino alla posizione che compete loro. Il Parma non ha punti deboli. Noi dovremo fare la gara perfetta, con errori e sbavature limitate al minimo, per evitare che ci infilino e per avere le opportunità per far male”.Possiamo etichettare questo confronto come uno di quelli che si preparano da soli?“Per noi quella con il Parma è una partita importante, ma non è vero che non abbiamo nulla da perdere. È anzi un confronto importante in cui dobbiamo raccogliere punti, muovere la classifica, anche perché è alle porte, subito dopo il match con gli scudocrociati, il confronto con il Bassano capolista. Un’altra partita difficilissima. A livello di stimoli dovremo avere una maggiore determinazione rispetto ai nostri avversari per sopperire al gap tecnico. Dalla nostra avremo l’entusiasmo di chi sulla carta non è favorito, che ci potrà essere utile per recuperare quel quid sul piano tecnico a loro favore”.La tifoseria potrà essere il biancorosso in più?“I nostri tifosi non ci hanno mai fatto mancare il dovuto apporto. Domani sono sicuro che lo dimostreranno ancora. Proprio per questo vorremmo dare loro la gioia che meritano”.La squadra risente ancora dell’incubo terremoto?“Questa settimana è stata del tutto normale, anche se parlare di normalità in questa situazione non è facile. Speriamo soltanto che la partita di domani alleggerisca almeno per un paio d’ore il clima di angoscia che si sta vivendo a pochi chilometri da noi”.Alle 18.00, al Foro Boario di Villa Potenza, gli Amici della Rata si incontreranno con la tifoseria parmigiana, che raggiungerà Macerata con due pullman in occasione della partita Maceratese-Parma, per consumare insieme una merenda a base di specialità marchigiane e parmensi. Per l’occasione, e soprattutto per aiutare le aziende dei territori maggiormente colpiti dal recente terremoto, sono stati acquistati direttamente a Cupi, Macereto e Visso formaggi e salumi tipici da degustare insieme ai tifosi provenienti da Parma.Inoltre, dal sito dei “Boys Parma 1977”, si apprende che i tifosi parmigiani della Curva Nord hanno aderito all’iniziativa promossa dalla Curva Just in favore dei terremotati raccogliendo quanto richiesto dalla Protezione Civile per i presìdi di Tolentino e San Severino. Bicchieri, posate e piatti di plastica, vaschette mono porzione e tovaglioli che sabato sera, dopo il match tra Maceratese e Parma, verranno consegnati dalla Curva Just alla Protezione civile. La Curva Just omaggerà i tifosi provenienti da Parma con delle magliette realizzate per ricordare l’occasione. Tutti possono partecipare all’iniziativa!Il ringraziamento profondo e sincero delle popolazioni maceratesi colpite dal terremoto giunga ai tifosi di ambo le squadre per la spiccata sensibilità che connota i veri tifosi di calcio. I convocati per il match con il Parma 1)Moscatelli, 2)Gremizzi, 3)Broli, 4)Bondioli, 5)Marchetti, 6)Gattari, 7)De Grazia, 8)Quadri (Cap), 9)Colombi, 10)Turchetta, 11)Petrilli, 12)Cantarini, 13)Marco Massei, 14)Ventola, 15)Allegretti, 16)Palmieri, 17)Amedeo Massei, 19)Malaccari, 20)Mestre, 21) Bangoura, 22)Forte, 23)Franchini, 24)Perna, 25) Ramadani.Il numero 18 Erwin Quadrini è stato convocato nella formazione Berretti.
Come promesso durante un’intervista, Giacomo, detto Jack, Bonaventura ha annunciato dal microfono di Radio 105 che “Le magliette del Derby andranno all’asta per aiutare i terremotati”.Dopo il goal nel match Milan – Pescara, dedicato alla sua terra e in particolare alla sua San Severino, il calciatore settempedano ha dichiarato: “C'è gente, i nostri connazionali”, aveva poi commentato, “che adesso stanno soffrendo per questo terribile terremoto. Sono di quelle zone e ci tenevo a dare loro un pensiero, ora che stanno soffrendo tanto. Adesso cercheremo di fare qualcosa di concreto anche a livello di squadra con i miei compagni".Jack, uomo di parola nei giorni successivi ha rinnovato la promessa con il supporto della Fondazione Milan: “Io vengo da San Severino Marche”, ha detto su Radio 105, “un paese che è stato colpito duramente e dove oltre alla mia famiglia ho molti amici. E’ un paese piccolo dove ci si conosce tutti, quindi ci tenevo a dedicare loro un gol perché sono stato male quando ho saputo che molte persone hanno dovuto lasciare la casa. Il mio è stato un gesto effimero, ma era per non far dimenticare alla gente che ora c’è bisogno di dare una mano. Con Fondazione Milan stiamo cercando di fare qualcosa proprio in quella zona, ci sono dei progetti in corso. Come squadra stiamo facendo tutto il possibile”.Il derby Milan - Inter ci sarà il 29 novembre e le maglie all’asta potranno essere acquistate su CharityStars.com(FOTO E VIDEO RADIO 105)
"Esenzione fiscale totale, bollette comprese, per almeno tre anni per tutte le persone che hanno perso tutto col sisma. Non vogliamo una semplice sospensione per tre, quattro mesi".A chiederlo è Matteo Salvini che questa mattina è in visita a Norcia e agli altri centri dell'Umbria, delle Marche e del Lazio colpiti dai terremoti del 24 agosto e del 30 ottobre scorso. "Il commissario alla ricostruzione Errani ha detto che l'Europa non permetterà l'esenzione dei tributi? E chi se ne frega, noi siamo noi, noi siamo l'Italia" ha detto il leader della Lega Nord, secondo il quale "se Renzi è in guerra con l'Ue, allora si faccia carico anche di questa battaglia. Noi lo sosterremo". (Ansa)
“Carissimi tutti, Sabato 12 novembre, ore 17:00, ritroviamoci tutti alla scuola media Padre Tacchi Venturi di San Severino Marche. Ci sarà un incontro tecnico tra istituzioni e delegazione senatoriale, tra cui l'ex ministro dell'istruzione Gelmini; tema centrale Terremoto e Scuole. Noi studenti abbiamo il dovere di partecipare e far partecipare, tanto che redigeremo delle richieste e avanzeremo problemi e soluzioni”.Questo il post scritto e tanto condiviso da Marco Lipari, uno dei motori trainanti e rappresentante degli alunni dell' ITIS E. Divini di San Severino Marche. Il plesso risultato inagibile lascia sfollati 1000 persone tra giovani e personale.Riprendendo le parole dell'ex presidente degli studenti Andrea Lombardini "prima di essere studenti siamo cittadin, ci siamo sentiti in dovere di collaborare con tutti per far fronte a quest'enorme ferita e siamo sicuri che sia assolutamente importante essere presenti nelle scelte e nel fare visto che i diretti interessati siamo noi - continua lo stesso - subito ci siamo trovati uniti dalla paura e dalla voglia di risolvere tanto da organizzarci in un gruppo operativo di 50 ragazzi e ad ora stiamo facendo sentire la nostra voce che sempre di più sta crescendo grazie alle stampe e ai media ( che invito a sostenerci ) e siamo anche presenti come gruppo pubblico su Facebook denominato "salviamo il nostro futuro (Itis)”.