San Severino Marche

Sisma, sindaco Piermattei: "Abbiamo bisogno di generi di prima necessità"

Sisma, sindaco Piermattei: "Abbiamo bisogno di generi di prima necessità"

Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha lanciato un appello chiedendo di poter aiutare i senzatetto inviando generi di prima necessità: “In questo momento a causa del terremoto, che tanto ci ha impaurito e preoccupato, ci sono moltissime famiglie rimaste senza casa che hanno bisogno della nostra solidarietà. Per loro chiediamo alimenti e generi di prima necessità, che attraverso le nostre mense e il nostro ufficio Servizi alla Persona, serviranno per affrontare la quotidianità. Servono olio, pomodori e prodotti in scatola, parmigiano, pasta, frutta e verdura, mozzarelle, prosciutto, carne e altro. Vi ringrazio a nome della città di San Severino Marche, sappiamo di poter contare su di voi” – scrive il sindaco Piermattei in un messaggio. Per informazioni e per l’invio dei materiali si prega di contattare il responsabile della funzione volontariato presso il C.O.C. Centro Operativo Comunale, Dino Marinelli: 339/8565699.Intanto, in queste ore, sono arrivati i primi aiuti. Fra le associazioni che hanno prontamente risposto anche il corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta.Il Comune di San Severino Marche, inoltre, ha attivato una raccolta fondi per l’emergenza terremoto. Chi volesse dare un aiuto può farlo utilizzando il conto corrente intestato a Comune di San Severino Marche – servizio Tesoreria piazza Del Popolo, 45 – 62027 San Severino Marche presso Nuova Banca Marche Iban IT63Y0605569151000000007432 Codice Bic/Swift: BAMAIT3AXXX CIN: Y ABI: 06055 CAB: 69151 N. CONTO: 000000007432 specificando la causale “Pro Terremoto”.Il Comune di San Severino Marche ha inoltre reso noto un elenco di numeri utili a cui rivolgersi in caso di necessità. Per le emergenze, o il pericolo di crolli, si può contattare il tel. 115 dei Vigili del Fuoco che hanno aperto un presidio in piazza del Popolo, oppure chiamare lo 0733641313. Per le istanze di sopralluogo e il front office ci si può rivolgere, invece, all’ufficio Terremoto al piano terra del Municipio, in piazza del Popolo 45 presso ufficio Tributi (tel. 0733641222). Per gli alloggi e le sistemazioni alternative all’abitazione principale (contributi autonoma sistemazione, alberghi, ecc.) si può contattare l’ufficio Servizi Sociali che ha un presidio anche al palazzetto dello Sport (tel. 3204082044). Per le segnalazioni di danni alle attività commerciali, produttive e agricole (il servizio viene svolto in collaborazione tra le associazioni di categoria e l’ufficio Attività Produttive) ci si può rivolgere all’associazione di riferimento o telefonare allo 0733641225. Per informazioni tecniche e per il ritiro delle ordinanze di inagibilità non ancora notificate l’ufficio Ordinanze, sito in viale Bigioli 25 presso la sala Sisto V (sopra i Vigili Urbani), resterà aperto al pubblico dalle 10 alle 12 dal lunedì al sabato (tel. 0733641313). I tecnici e i volontari per il supporto alle attività ispettive (sopralluoghi) sono disponibili al numero di telefono 3463650839. 

03/11/2016 17:55
Sisma, niente sarà più come prima: siamo forti, non invincibili. Fate presto

Sisma, niente sarà più come prima: siamo forti, non invincibili. Fate presto

Sono passati pochissimi giorni da quando due violente scosse di terremoto hanno cambiato per sempre la provincia di Macerata. Eppure, c'è la sensazione condivisa che i riflettori su quella che è senza ombra di dubbio una tragedia immane, si stiano già spegnendo. Forse si sono già spenti. Eppure, qui niente sarà più come prima.Il giorno dopo il terremoto di agosto, abbiamo mangiato amatriciane solidali anche per colazione, in ogni posto d'Italia. Dopo L'Aquila tutti i grandi artisti italiani hanno inciso anche una canzone. Oggi i fari sono accesi solo su Norcia e Cascia. Abbiamo visto decine e decine di volte le immagini delle suore che vengono accompagnate fuori. Non abbiamo visto un fotogramma su una Muccia devastata, su una Pieve Torina fantasma, su una San Severino a pezzi. Qualcuno vi ha detto che a Cessapalombo ci sono state intere frazioni isolate per giorni? Niente di tutto questo. E non cominciamo col solito buonismo e con le frasi di circostanza per cui "adesso non è il momento di fare polemiche" e "ora bisogna stare tutti uniti". Sì, tutti uniti ci stiamo. Noi cittadini e solo noi. Perchè altre attenzioni non ne vediamo. Certamente, non vogliamo pensare che Acquacanina o Muccia siano un bacino elettorale troppo esiguo, non sia mai. Francamente, delle visite "private" (che poi che senso abbia definire privata una visita di un capo di Stato) ce ne facciamo poco. Molto poco.E non dimentichiamoci che solo poche settimane fa, questi stessi territori avevano subito un altro durissimo colpo con l'apertura della superstrada fino a Foligno per via della quale paesi interi venivano tagliati fuori dal traffico veicolare, con le comprensibili conseguenze ricadute negative su un tessuto economico già fragile. Però, vuoi mettere... arrivare a Foligno e metterci un quarto d'ora di meno... Oggi la stragrande maggioranza di questi paesi non esiste più.Tutti i media aprono con "una forte scossa di terremoto è stata avvertita a Roma"... quasi che vien voglia di scusarsi coi romani se il terremoto ci ha devastato e si è avvertito anche nella capitale... Sentiamo dire troppo spesso "Meno male, non ci sono stati morti", quasi fosse una sorta di appagamento, una excusatio non petita, di fronte a un dramma che invece coinvolge migliaia di persone. E più calano le luci dei media, più cresce il numero della gente che per colpa di questo sisma ha perso la casa, la cosa più cara e a cui tutti siamo più legati nella vita. No, non ci sono stati morti. Ma c'è una provincia in ginocchio, devastata nel suo cuore più bello, distrutta non solo nelle macerie dei crolli ma anche nell'anima. Chi scrive è sufficientemente vecchio per ricordarne diversi di terremoti forti, ma, anche questa sensazione comune, come quello di mercoledì sera alle 21.18 non si era mai sentito prima. Siamo provati tutti, dagli anziani ai bambini che hanno visto cadersi addosso qualsiasi cosa nelle loro case: sono cicatrici indelebili nell'anima che non si potranno mai cancellare.E poi, inutile girarci intorno, c'è un entroterra che rischia molto concretamente l'estinzione. Il tempo che sarà necessario per ricostruire quanto è stato devastato, potrebbe essere letale per paesi dove l'età media è alta e di lavoro ce n'è sempre meno. Non solo Castelsantangelo, Ussita e Visso, ma Camerino, Muccia, San Ginesio, Ripe San Ginesio, Pieve Torina, Pievebovigliana, Treia, Serravalle, Matelica, Castelraimondo, Gagliole, Colmurano, Caldarola, Serrapetrona, Loro Piceno, Pollenza, Cessapalombo, Camporotondo, Belforte, Cingoli, Sarnano, Gualdo, Fiastra, Monte San Martino, Penna San Giovanni, Pioraco, Sefro, Fiuminata, Monte Cavallo, Acquacanina, Bolognola, le stesse Tolentino e San Severino dove centinaia e centinaia di persone non hanno più una casa. E poi quella splendida Camerino, profondamente provata e ferita dal terremoto del 1997, capace di rialzarsi e ripartire, di creare un polo universitario di eccellenza in tutta Italia e nel mondo. E' quasi commovente lo sforzo immane del rettore Flavio Corradini nel cercare di diffondere tranquillità agli studenti e alle loro famiglie. Corradini, un rettore dinamico e "mediatico" è stato sempre attentissimo a fornire l'immagine più bella di Camerino e della sua Università, riuscendo sotto il suo rettorato a raggiungere probabilmente i migliori picchi di sempre per l'ateneo camerte, sia sotto l'aspetto qualitativo che quantitativo. Il rettore è persona profondamente intelligente e colta e sa che questo colpo sarà durissimo da assorbire per quella che è una fabbrica di cultura, ma anche un volano fondamentale e determinante per l'economia di tutto l'entroterra.L'Università di Camerino deve diventare il simbolo della forza della nostra gente, della capacità di rimboccarsi le maniche e di saper offrire qualcosa che non si trova da nessun'altra parte nel nostro Paese. Anche la cultura e la preparazione che offre Unicam non si trovano in nessun'altra Università: lo dicono dati nazionali, non certo noi giornalisti di provincia. E che nessuno pensi di strappare l'Università a Camerino: lì nasce tanti secoli fa e lì deve rimanere, sotto la guida illuminata di Flavio Corradini. Questa è una battaglia che porteremo avanti senza soluzione di continuità, perchè la provincia di Macerata deve continuare ad avere i suoi due poli di eccellenza universitaria, ognuno con le sue specializzazioni, ognuno con le sue peculiarità. La storia non si cancella: neanche un sisma devastante può cancellarla. E da quella storia oggi si deve ripartire, facendo dell'Università di Camerino il traino di una rinascita difficile, ma non impossibile per gente come noi.Stringe il cuore vedere tanti sindaci che lontani dalle luci della ribalta ma con le mani sporche e i capelli impolverati, si affannano per dare una mano ai loro concittadini, per infondere speranza, per provare a dare un pizzico di tranquillità. Sono veri "eroi", costretti ad affrontare un'emergenza imprevista e imprevedibile, senza più un ufficio, senza più nessuna certezza sul futuro della loro terra. Vicino non hanno avuto e non hanno nessuno. Devono combattere contro una burocrazia soffocante, contro un dramma sociale ed economico senza pari. Se dovessimo essere più realisti del re, non possiamo nasconderci dietro le frasi di circostanza e i meme sui social dove "ce la faremo" "ci riprenderemo" "non molliamo". Stavolta rialzarsi sarà dura: da Tolentino in poi c'è il rischio concreto dello spopolamento definitivo, dell'estinzione di perle rare e dal valore inestimabile. Un patrimonio immenso è stato perso per sempre, è sotto gli occhi di tutti. Già dopo le scosse di agosto, superando la burocrazia si sarebbe potuto salvare tanto. Non è stato fatto nulla e oggi non si può più tornare indietro. Per non parlare di edifici pubblici inaugurati non più di tre-quattro anni fa e oggi inagibili: quando saranno aperte le inchieste dalle procure per trovare i responsabili di certi scempi?Oggi dobbiamo urlarlo tutti insieme: nel cratere sismico siano inserite tutte, tutte le città e i paesi colpiti. Si faccia in fretta, si faccia subito. La nostra gente non chiede soldi. Chiede una parvenza di normalità. Siamo marchigiani, maceratesi, tignosi, ignoranti, ma fiaccati nell'anima e nel corpo. Non ci abbandonate. 

03/11/2016 15:41
4 novembre, nessun corteo a San Severino

4 novembre, nessun corteo a San Severino

L’osservanza di un minuto di silenzio e la deposizione di una corona di alloro al monumento ai Caduti di tutte le guerre celebrerà domani, 4 novembre, la Festa dell’Unità Nazionale e della Giornata delle Forze Armate a San Severino Marche.Il Comune, vista l’emergenza terremoto che ha portato anche alla chiusura temporanea delle scuole, ha preferito non organizzare cortei e ritrovi al fine di non intralciare il lavoro della macchina dei soccorsi e delle forze dell’ordine da altri compiti urgenti. Il sindaco, Rosa Piermattei, in mattinata si recherà comunque presso il documento di via Roma per una breve cerimonia. Istituita nel 1919 per commemorare la vittoria italiana nella prima guerra mondiale, la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate è festeggiata ogni 4 novembre, data dell'entrata in vigore dell'armistizio di Villa Giusti

03/11/2016 15:03
Sciacalli in trappola: fermati tre marocchini e un romeno

Sciacalli in trappola: fermati tre marocchini e un romeno

Nell’ambito dei servizi predisposti dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Macerata, finalizzati a contrastare il fenomeno dello “sciacallaggio” nelle aree interessate dai recenti eventi sismici, i militari delle Stazioni di Penna San Giovanni e di San Severino Marche, dipendenti dalla Compagnia di Tolentino, hanno sorpreso nel territorio dei rispettivi comuni e a Monte San Martino 4 giovani (di cui 3 di origine marocchina e un romeno), tra i 23 e i 27 anni, domiciliati nelle province di Perugia e Grosseto, gravati da precedenti specifici per reati contro il patrimonio, mentre si aggiravano con fare sospetto tra alcune abitazioni.I 4 soggetti sono stati pertanto proposti per l’applicazione della misura di prevenzione personale del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nei citati comuni.Continua l’incessante attività di monitoraggio, di prevenzione e repressione dei reati predatori in tutta la provincia di Macerata da parte dei militari dell’Arma.

03/11/2016 14:29
Sisma, AAto 3: "Sospensione pagamento bollette energia elettrica, gas e acqua"

Sisma, AAto 3: "Sospensione pagamento bollette energia elettrica, gas e acqua"

L’AEEGSI, a seguito degli eventi sismici del 26 e 30 di ottobre del 2016 che hanno colpito tutto il maceratese, ha disposto la sospensione del pagamento delle bollette per la fornitura di energia elettrica, gas e quelle relative al servizio idrico integrato.“Mi preme ringraziare tecnici e operai – dice il Presidente dell’AAto 3 Francesco Fiordomo – che in questi giorni drammatici stanno lavorando incessantemente per garantire il servizio idrico. Le aziende di gestione operanti nel territorio montano (ASSEM di San Severino Marche e ASSM di Tolentino), in stretto coordinamento con le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e la Protezione Civile si sono prontamente attivate per garantire un adeguato livello dei servizi idrici, non solo nei comuni direttamente gestiti ma in tutte le realtà duramente colpite dal terremoto”.Dal 31 ottobre è stato messo fuori servizio l’Acquedotto del Nera per un eccessivo intorbidimento delle acque, in attesa che l’acqua torni limpida. Tra oggi e domani l’Acquedotto verrà ripristinato. Questa è la situazione nei vari comuni I Comuni di Tolentino, Caldarola, Camporotondo, Cessapalombo e Serrapetrona non rilevano problemi di approvvigionamento idrico né sono state emesse ordinanze di non potabilità dell’acqua.Non si riscontrano criticità di approvvigionamento idrico né di non potabilità nei Comuni di Montecavallo e Fiordimonte e Serravalle del Chienti.Nei Comuni di Castelsantangelo sul Nera ed Ussita è stato chiuso l’acquedotto pubblico ma i Comuni risultano totalmente evacuati.Nel Centro storico del Comune di Camerino (comunque totalmente evacuato), per ordine del COC (centro operativo comunale) è stata sospesa la distribuzione idrica al fine di evitare rotture ed allagamenti. Non si rilevano ulteriori criticità negli altri quartieri del Comune.Per i Comuni di Belforte del Chienti e Pievetorina si riscontrano criticità nell’approvvigionamento a causa di perdite che ancora non sono state identificate e quindi non è stato possibile ripararle. I serbatoi sono vuoti (per Pievetorina n. 3 serbatoi risultano anche lesionati) e nelle prossime ore potranno presentarsi casi di assenza di acqua nelle abitazioni. Attualmente la risorsa idrica è assicurata alla popolazione tramite la fornitura di acqua imbustata e bottiglie di acqua minerale.Nel Comune di Visso è stata emessa un’ordinanza di non potabilità. L’acqua è garantita nel campo di accoglienza da n. 2 autobotti e da una fornitura di acqua imbustata e bottiglie di acqua minerale.Nei Comuni di Fiastra, Pievebovigliana e Sefro non si riscontrano criticità di approvvigionamento ma si riscontrano problemi di qualità dell’acqua. La distribuzione è assicurata dalla fornitura di acqua imbustata e bottigliette di acqua minerale.Nei comuni di San Severino Marche, Castelraimondo, Fiuminata, Gagliole e Pioraco non si riscontrano problemi di approvvigionamento. Si evidenzia un intorbidimento dell’acqua proveniente dalla sorgente San Chiodo che tuttavia, a seguito delle analisi del 31.10, non ha compromesso la potabilità dell’acqua. 

02/11/2016 18:14
Sisma, anche a San Severino scuole chiuse fino al 5 novembre

Sisma, anche a San Severino scuole chiuse fino al 5 novembre

Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha emesso una nuova ordinanza con la quale è stata disposta la proroga della chiusura delle scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio comunale fino a sabato 5 novembre compreso.“Sulla carta ad oggi abbiamo 1140 alunni senza una scuola dove andare. Al capo della Protezione Civile nazionale, Fabrizio Curcio, al commissario straordinario del Governo per la ricostruzione, Vasco Errani, al presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, abbiamo chiesto che si disponessero immediate verifiche di tutti gli edifici di proprietà comunale e non solo. Servono certificatori Aedes che ci dicano se gli immobili sono o non sono agibili. Di certo tutto l’intero complesso dell’Itts, l’Istituto Tecnico Tecnologico “Eustachio Divini”, che è di proprietà della Provincia di Macerata, non potrà essere riaperto in tempi brevi. Lì ci sono 600 studenti senza più una sede. Poi dobbiamo verificare la struttura della scuola elementare “Alessandro Luzio”. Avevamo già liberato il terzo piano, chiuso a scopo precauzionale la mensa e la palestra ma le scosse di questi giorni impongono, come abbiamo chiesto e richiesto, verifiche in tempi brevi. E, infine, ci sono gli edifici comunali di via Talpa che sono la scuola materna statale e l’asilo nido. Quando abbiamo detto che va pensata fin da ora una soluzione ci è stato detto che verrà attivato il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Qui serve qualcuno che venga da Roma per fargli vedere e per valutare insieme possibili soluzioni – commenta il sindaco Piermattei – Dobbiamo fargli vedere se possiamo usare capannoni, quale area scegliere e tanto altro ancora. Ma prima di tutto servono i sopralluoghi dei tecnici”.Intanto il Comune di San Severino Marche ha attivato una raccolta fondi per l’emergenza terremoto. Chi volesse dare un aiuto può farlo utilizzando il conto corrente intestato a Comune di San Severino Marche – servizio Tesoreria piazza Del Popolo, 45 – 62027 San Severino Marche presso Nuova Banca Marche Iban IT63Y0605569151000000007432 Codice Bic/Swift: BAMAIT3AXXX CIN: Y ABI: 06055 CAB: 69151 N. CONTO: 000000007432 specificando la causale “Pro Terremoto”. 

02/11/2016 16:43
Lo sfogo del sindaco Piermattei: "Solo carte da compilare e nessun aiuto"

Lo sfogo del sindaco Piermattei: "Solo carte da compilare e nessun aiuto"

“La città sta cadendo e nessuno interviene, le istituzioni ci chiamano in continuazione per sapere qual è la situazione. Continuiamo a fornire numeri su numeri, schede su schede. Ma che se ne fanno di tutta questa carta? Ma che stanno aspettando? E, soprattutto, quanto ancora dobbiamo aspettare? Vogliono vedere la nostra città rasa al suolo e con le macerie ovunque?”.Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, il giorno dopo la visita del commissario straordinario del Governo per la ricostruzione, Vasco Errani, e del capo della Protezione Civile nazionale, Fabrizio Curcio, è ancora un fiume in piena. “Ho già detto queste cose a Errani e Curcio, alla presenza anche del governatore Ceriscioli, ma stamattina c’è stata un’altra forte scossa che ha peggiorato tutto il quadro. Ogni ora contiamo e ricontiamo i danni. E a ogni verifica aumenta il numero delle case che siamo costretti a dichiarare inagibili. Ci sono cinque zone rosse in città, sono centinaia gli immobili distrutti dalle scosse. Abbiamo bisogno di tutto. Servono uomini della Protezione Civile, dei vigili del fuoco e, soprattutto, serve un coordinatore che abbia l’esperienza per affrontare l’emergenza e, successivamente, la ricostruzione. Questo è un lavoro che non può fare un sindaco anche se, da primo cittadino, sono il responsabile della Protezione Civile. Solo questa mattina, in un paio d’ore, ho firmato più di cento ordinanze di sgombero. Alcune le ho scritte anche a mano, direttamente in strada. Stiamo facendo tutto da soli, prendendo decisioni in autonomia. E’ come vivere isolati da tutto e da tutti. Nel bilancio del Comune sono disponibili solo i soldi del mio stipendio, a cui ho rinunciato praticamente all’indomani della mia elezione. I Comuni, come il nostro, hanno bisogno di fondi per questa emergenza ma di fondi subito perché non possono permettersi di anticipare nulla. Abbiamo cinquantaquattro fra frazioni e locali, un territorio di oltre 195 chilometri quadrati di territorio e anche quando non siamo in emergenza facciamo fatica ad arrivare ovunque. Il terremoto – conclude il suo sfogo il sindaco Piermattei – peggiora le cose, non le migliora”.

01/11/2016 17:11
San Severino, il sindaco invita i cittadini sfollati ad utilizzare gli alberghi

San Severino, il sindaco invita i cittadini sfollati ad utilizzare gli alberghi

Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha emesso un avviso pubblico con il quale, a seguito delle continue scosse di terremoto che hanno determinato una grave situazione di pericolo per l’incolumità delle persone, invita i cittadini proprietari di immobili destinatari di ordinanze di inagibilità totale dei propri edifici ad utilizzare, quale accoglienza provvisoria, gli alberghi e le strutture ricettive messe a disposizione dall’Amministrazione comunale.“Ci stiamo adoperando – spiega il sindaco Piermattei - perché tali sistemazioni siano il più vicino possibile alle strutture danneggiate comprendendo gli inevitabili disagi che la cittadinanza, comunque, dovrà sopportare in questo periodo di emergenza.Abbiamo già fatto appello a tutte le istituzioni perché, nel più breve possibile, sia trovata una sistemazione alternativa che non sia provvisoria”.Per ulteriori informazioni, e per la compilazione delle schede di richiesta, ci si può rivolgere direttamente all’Ufficio Servizi alla Persona presso il C.O.C. Centro Operativo Comunale allestito al palasport “Albino Ciarapica” in viale Mazzini (tel. 3204082044).

01/11/2016 13:08
Sisma, Errani, Curcio e Ceriscioli a San Severino. Quattro rioni sono zona rossa

Sisma, Errani, Curcio e Ceriscioli a San Severino. Quattro rioni sono zona rossa

Nuova visita nel Comune più grande del Maceratese colpito dal terremoto, quello di San Severino Marche, da parte del commissario straordinario del Governo per la ricostruzione, Vasco Errani, del capo della Protezione Civile nazionale, Fabrizio Curcio, e del presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli. A mezzogiorno in punto l’elicottero dell’Esercito Italiano è atterrato allo stadio “Soverchia”.Il primo cittadino ha incontrato la delegazione, composta anche dall’assessore regionale alla Protezione Civile, Angelo Sciapichetti, presso il C.O.C., il Centro Operativo Comunale, allestito all’interno del palasport “Albino Ciarapica”. Qui il sindaco Piermattei ha presentato l’ultima conta dei danni con 500 edifici crollati, più di 1000 fabbricati dichiarati totalmente inagibili o agibili con provvedimenti di pronto intervento. Alla fine è stato effettuato anche un sopralluogo per rendersi conto della reale situazione per non fermarsi a quello che sta divenendo un bollettino di guerra.“Quasi la metà delle abitazioni presenti nel territorio di San Severino Marche risulta danneggiata. E’ un grandissimo numero visto che, in città e nelle frazioni, abbiamo circa 6500 immobili. Ma la nostra vera preoccupazione, prima che per le case, è per le persone. Abbiamo 1500 persone che sono state evacuate dalle proprie abitazioni, 3mila persone che hanno trascorso la scorsa notte in auto in città e altre 2mila persone che hanno passato la notte in auto nelle frazioni. Altre 400 persone hanno dormito, invece, nei 100 camper che abbiamo ospitato nelle aree di sosta attrezzate. Abbiamo garantito un posto letto a 500 persone nei cinque Centri d’accoglienza che abbiamo allestito e che sono stati tutti utilizzati. Quattro famiglie sono state alloggiate in albergo, ma a Martinsicuro. Altri nuclei hanno rifiutato per non andare in Abruzzo. Poi, grazie a un intervento del Governatore Ceriscioli, sono state trovate altre sistemazioni lungo la costa marchigiana e più vicine a noi. Ma sono ancora troppo poche. L’albergo per la Protezione Civile sembrava essere la soluzione migliore per affrontare questa prima emergenza ma molti preferiscono restarsene in auto perché non vogliono lasciare le vie e i quartieri dove fino a ieri sono stati. La paura è stata tanta anche perché le scosse continuano e continuano. I danni sono incalcolabili, ogni ora la lista aumenta con numeri a due e tre cifre. Le scosse delle ultime ore, l’ultimo sciame sismico, ci hanno intanto costretto a dichiarare “rosse” quattro zone della città: il rione Uvaiolo, da via Mazzini lungo la strada provinciale 502 che porta a Serrapetrona, il rione Mazzini, da via Raffaelo a via Da Vinci, via Alighieri e via Leopardi. Poi il rione Settempeda, da via Padre Giuseppe Zampa a via della Libertà a via Crivelli e la zona che va da via Settempeda a via Pergolesi, via Rossini fino a villa Collio. Infine la zona del centro storico da via Massarelli, via Lazzarelli e diverse altre vie e vicoli di collegamento laterale. Poi abbiamo tantissime aziende danneggiate: da quelle storiche, impegnate nella lavorazione del marmo, a quelle agroalimentari e vitivinicole. Poi ci sono crolli di capannoni agricoli e di strutture che ospitano allevamenti. Infine abbiamo le attività artigianali e quelle commerciali. Nelle prossime ore – ha concluso il sindaco - dovrò chiudere due bar perché inagibili”.“Comprendiamo la paura di tutti ma non possiamo trasformare la città di San Severino Marche in un campeggio visto che si sta anche avvicinando l’inverno – hanno spiegato il commissario Errani e il governatore Ceriscioli, sottolineando – Oggi la Protezione Civile nazionale installerà una grande tenda che darà ospitalità a 350 persone. Ci raccomandiamo solo di non autorizzare la sistemazione di moduli abitativi o di abitazioni in legno nei pressi delle abitazioni. In questo caso ci vedremo costretti ad intervenire perché si tratta di un abuso edilizio. La paura non può andare nei moduli e non ha senso dormire nelle auto o nelle tende. Dobbiamo capire la reale situazione visto che i danni sono evidenti, cercheremo di fare i sopralluoghi il prima possibile ma dobbiamo anche guardare alla sicurezza dei certificatori e delle persone impegnate nel portare soccorso alle popolazioni”.Capitolo a parte, sull’argomento si è incentrata quasi tutta la seconda parte del summit, è stato da ultimo destinato alle scuole: sono più di 800 gli studenti dell’Itts, l’Istituto tecnico tecnologico statale “Eustachio Divini”, che hanno una sede inagibile. La struttura, di proprietà della Provincia di Macerata, è stata transennata dopo il sopralluogo dei tecnici. Inagibili le strutture comunali dell’asilo “Virgilio” e della materna di via Talpa. Altri 540 alunni del plesso “Alessandro Luzio” stanno attendendo i sopralluoghi dei tecnici della Protezione Civile regionale, sollecitati più volte in queste ore dal Comune, per avere una risposta. “Abbiamo strappato da Errani e dal governatore Ceriscioli, con loro anche l’assessore Sciapichetti, la promessa di una verifica ulteriore in tempi rapidissimi. Dalla Protezione Civile abbiamo avuto anche una promessa: una cucina da campo, capace di garantire un pasto a 500 persone, e un’altra struttura, se sarà necessario, per dare un tetto alle persone per trascorrere le prossime notti”. 

31/10/2016 18:02
Il terremoto di Norcia - Preci: "occorre studiare le caratteristiche della faglia così come si è realmente mostrata"

Il terremoto di Norcia - Preci: "occorre studiare le caratteristiche della faglia così come si è realmente mostrata"

In queste ore si susseguono notizie ed ipotesi su quanto sta accadendo nel Centro Italia. Dopo il sisma si ipotizza di tutto. Confusione, notizie falsate, bombardamento mediatico sensazionalistico. Questo è quello che non vogliamo. Alimenta il panico ed il senso di incertezza in una popolazione già stremata. Doveroso ci appare un contributo scientifico serio sulla attuale situazione. E non possiamo non chiederlo al prof. Emanuele Tondi, che a pochi giorni dal terremoto di Amatrice del 24 Agosto aveva indicato la zona tra Norcia e Preci come la possibile area epicentrale di futuri terremoti distruttivi (http://www.picchionews.it/il-geologo-tondi-intervista-choc-sapevamo-dal-2009-che-il-terremoto-avrebbe-colpito-in-quel-punto/ PUNTO 5: “Da una personale valutazione, se si verificasse questa seconda evenienza, la zona che ha la probabilità maggiore di generare un terremoto è quella a nord di Norcia, nell’area di Preci”). “Innanzitutto l’unica certezza che c’è sempre stata e che resta ferma nel marasma di informazioni è che non può essere previsto quando un terremoto colpirà. Il nostro territorio, come ormai tristemente di conoscenza comune, è ampiamente e fortemente sismico e ciò che sta accadendo si è verificato già nel passato. Purtroppo abbiamo avuto secoli per prepararci ma non l'abbiamo fatto. Stiamo accusando il colpo di anni di ritardo nella messa in sicurezza delle strutture e del territorio. In secondo luogo, la geologia, giovane scienza in evoluzione, ci ha fornito una base di dati da utilizzare, dati che però devono essere progressivamente aggiornati studiando i fenomeni naturali quali appunto i movimenti delle faglie. I terremoti di Amatrice e Preci non sono stati previsti in termini temporali; sulla base dei concetti scientifici che riguardano la meccanica delle faglie, erano state individuate le faglie candidate a riattivarsi prima di altre, ovviamente sempre in termini probabilistici, perché le variabili, come sappiamo, sono molte. Questo tipo di analisi, permetterebbe di ottimizzare ed indirizzare con criteri tecnico-scientifici (e magari non politico-clientelari) le opere di prevenzione (miglioramento ed adeguamento sismico degli edifici), che ovviamente non possono essere svolte in tutta Italia contemporaneamente. Il concetto a cui mi riferisco è più o meno quello sviluppato dal laboratorio sismologico dell’Università di Berkeley in California: http://seismo.berkeley.edu/blog/2008/10/10/earthquake-probabilities-in-the-bay-area.html. Chiaramente stiamo sempre parlando di probabilità, che non è una certezza, come dimostrato dall’evento del 30 mattino di magnitudo 6,5, considerato improbabile ma che si è invece verificato. Per concludere, quando si afferma che c’è il rischio dell’attivazione di altre faglie (e questo lo dicono tutti), visto che si sa dove sono, si può dire anche quali sono. Bisognerebbe avere un po’ più di coraggio ad utilizzare i risultati delle ricerche scientifiche in questo campo. Valutare la pericolosità sismica con gli stessi criteri per un area in cui il terremoto è avvenuto l'altro ieri o 400 anni fa, ai giorni nostri, è un concetto superato. “ Doveroso appare da parte nostra ringraziare il prof. Tondi per la pazienza con cui ci fa partecipi di concetti scientifici ignoti ai più, facendo crescere in tutti noi la consapevolezza del rischio sismico e quindi la richiesta prioritaria di prevenzione. Questa è l’informazione che dobbiamo richiedere agli studiosi, non miracoli o risposte salvifiche, ma la verità ricavabile dal dato oggettivo. Abbiamo conosciuto il presupposto da cui la geologia muove: non ci sono certezze quanto ai terremoti in termini di previsioni temporali. Le faglie si sanno dove sono, quanta energia massima possono rilasciare, ma non si può stabilire con certezza né quando né con quale frequenza si attiveranno. In molti si chiedono ora cosa ci si può aspettare. Due sono le risposte che si possono dare. La prima viene dalla scienza e su questo risponde Tondi: “Si sono avuti eventi multipli “mainshocks” sempre lungo la stessa zona di faglia, quella che si estende da Pescara del Tronto fino a nord di Castel Sant’Angelo, nota come il Sistema di Faglie del Monte Vettore-Monte Bove. Con l’evento del 24 Agosto si è attivata la porzione meridionale, poi il 26 Ottobre si è attivata la parte centro-settentrionale e il 30, purtroppo, si è riattivata in tutta la sua lunghezza, con il terremoto di magnitudo 6,5, il più forte degli ultimi 300 anni in questa zona dell’Appennino centrale. Ora occorre studiare al più presto e nella forma più approfondita possibile le caratteristiche della faglia così come si è realmente mostrata ed estendere i risultati di questi studi, laddove possibile, ad altre faglie dormienti che potrebbero riattivarsi. Rendere il dato che la scienza naturale ci offre il più certo e sicuro possibile ai fini della sua utilizzazione in chiave di prevenzione e non, come erroneamente si vuol credere o ci si vuole illudere, in termini di previsione”. La seconda risposta ve la forniamo noi e deve venire dalle istituzioni e da noi collettività: cominciare a costruire una differenza per il futuro, PRIORITA' NAZIONALE sicurezza in termini di risposta ai sismi ma anche al dissesto idrogeologico. Oggi è un terremoto. Domani sarà un alluvione. E noi stessi rendiamoci protagonisti: investiamo in prevenzione, formiamoci e pretendiamo che l'informazione in funzione di prevenzione continui e diventi un "modello stabile". Tutti: amministrazioni, aziende e cittadini. La prevenzione pretendiamola e facciamola. Sequenza sismica iniziata il 24 Agosto 2016 ed epicentro dell’ultimo evento di magnitudo 6,5 del 30 Ottobre 2016 (da www.ingv.it) Nastro scuro alla base della faglia a Nord del Monte Vettore che indica la sua riattivazione di oltre mezzo metro in superficie (da Paolo Galli, https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10210570561410750&set=g.50026449082&type=1&theater). Dettaglio del movimento lungo la faglia (da Paolo Galli, https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10210570561410750&set=g.50026449082&type=1&theater) "Spostamento sulla faglia di oltre un metro" (da Paolo Galli, https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10210570561410750&set=g.50026449082&type=1&theater)

31/10/2016 17:49
Quasi seicento scosse dopo quella tremenda di domenica mattina

Quasi seicento scosse dopo quella tremenda di domenica mattina

Dopo l’evento di ieri mattina, 30 ottobre, alle 07:40 ora italiana di magnitudo M 6.5, sono stati localizzati complessivamente circa 560 eventi sismici in tutta l’area interessata dalla sequenza di questi mesi. Alle ore 11:00 sono 207 i terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4 e 18 quelli di magnitudo compresa tra 4 e 5 localizzati dalla Rete Sismica Nazionale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) dopo il forte terremoto di ieri mattina. L’area interessata dalle scosse successive al terremoto di ieri alle ore 07:40 di magnitudo 6.5 (l’epicentro è la stella rossa). Le scosse più forti (magnitudo uguale o maggiore di 4.0) dalle 07.40 di ieri mattina sono riportate in tabella: In mappa la situazione complessiva di tutta la sequenza iniziata il 24 agosto 2016.

31/10/2016 15:51
Sisma, a San Severino una trentina di feriti

Sisma, a San Severino una trentina di feriti

Ci sono una trentina di feriti, con escoriazioni leggeri provocate dalle fughe di casa, abbiamo chiuso quattro rioni colpiti duramente, dove ci sono stati crolli parziali di case, moltissime sono inagibili per le lesioni che hanno subito, oltre alla caduta di cornicioni e materiali anche da chiese e campanili. Abbiamo aiutato diversi anziani che erano rimasti in casa dopo la scossa, per farli allontanare dalle abitazioni. Il centro storico è parzialmente chiuso. In piazza del Popolo abbiamo allestito una tenda per raccogliere le segnalazioni dei cittadini". il primo bilancio del sindaco di San Severino Marche (Macerata), Rosa Piermattei

30/10/2016 19:31
Sisma, Piermattei: "Tredicimila persone passeranno la notte fuori casa"

Sisma, Piermattei: "Tredicimila persone passeranno la notte fuori casa"

“Avremo intere vie, addirittura interi quartieri, che alla fine saranno dichiarati inagibili. Rischiamo di dover assistere tutto il paese, un po’ per la paura ma anche per gli ingenti danni. Le istituzioni devono esserci più vicine, sono in ritardo. Tredicimila persone passeranno la notte fuori casa”.La disperazione del sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, riassume l’emergenza sisma dopo le distruttive scosse di oggi. Dal rione Uvaiolo al quartiere Settempeda a quello di San Michele, la situazione che si registra nella prima periferia della città è disastrosa. Sono migliaia le richieste di sopralluoghi, a cui è impossibile per i tecnici del Comune fornire ormai una risposta, decine e decine le richieste di soccorso.“Da ore e ore, fin dalla prima scossa di questa mattina continuo a firmare ordinanze di inagibilità totale – spiega ancora il primo cittadino di San Severino Marche con le lacrime agli occhi – Stamattina con la forte scossa delle 7,40 abbiamo avuto palazzine che sono cadute. Ma quello che ci preoccupa è che le scosse continuano senza fine. Nessuno vuol passare la prossima notte a casa. Lancio un appello perché facciamo fatica a dare risposte a tutti i cittadini che sono allarmati. Ad oggi non avevamo avuto cedimenti, né necessità impellenti. Oggi chiedo alle istituzioni di essere presenti, facciamo fatica a metterci in contatto con le sale operative e con i numeri di pubblica utilità. Temiamo la notte, con il cambio dell’ora la notte adesso arriva prima. E’ difficile gestire 13mila persone, con anziani e bambini, il nostro è un territorio di ben 195 chilometri quadrati con oltre cinquanta frazioni”.Una serie di crolli di civili abitazioni si registra in viale Gioacchino Rossini, via Zampa, viale Mazzini. Danni anche alle chiese e alle attività economiche, ai fabbricati industriali e artigianali per la cui conta passeranno probabilmente anche giorni.Il Comune di San Severino Marche ha richiamato tutto il personale in servizio per poter dare assistenza alla popolazione. Sono stati allestiti cinque Centri di accoglienza, che fungono anche da punti di ritrovo, presso il palasport “Albino Ciarapica” di via Mazzini, la nuova e la vecchia palestra della scuola media, il parco pubblico del rione Di Contro e presso la palestra del plesso scolastico nella frazione di Cesolo. Per tutte le emergenze è disponibile il numero di telefono 0733641222.

30/10/2016 17:34
Sisma, San Severino nel panico. Caduti alcuni palazzi

Sisma, San Severino nel panico. Caduti alcuni palazzi

Diverse le palazzine crollate a San Severino sulla provinciale 502 che collega la città a Serrapetrona. Quattro famiglie sono state tirate fuori e messe in salvo e fortunatamente nessuno è rimasto ferito.Terrore e panico in città già duramente provata dalle scosse del 26 ottobre. Le persone hanno quasi totalmente lasciato le loro case e si stanno radunando in piazza o nel palazzetto.Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha revocato l'ordinanza con la quale, ad inizio anno, era stata disposta la chiusura degli uffici comunali per il 31 ottobre, giornata di ponte in concomitanza con la festività di Ognissanti. L'emergenza legata al terremoto, e la necessità di effettuare tantissimi sopralluoghi presso edifici pubblici e privati, hanno fatto decidere l'Amministrazione per la revoca del precedente provvedimento con il ripristino del servizio per le giornate di domenica 30, lunedì 31 ottobre e martedì 1 novembre, almeno per le aree e gli uffici considerati strategici e di riferimento per tutte le pratiche relative al sisma.In un messaggio indirizzato ai dipendenti comunali, a firma del primo cittadino, Rosa Piermattei, e del segretario generale facente funzione, Pietro Tapanelli, si legge: “Siamo consapevoli delle enormi difficoltà che ognuno di voi sta vivendo ma crediamo sia importante dare un segnale di continuità e vicinanza a tutta la popolazione, garantendo il funzionamento della macchina comunale. In queste circostanze, infatti, diventa essenziale garantire l'operatività dei servizi, ma è vitale trasmettere un messaggio di protezione ai cittadini. Vi ringraziamo con tutto il cuore per quello che state già facendo e per tutto quello che farete, consapevoli che tutti insieme riusciremo a superare questo momento”.   

30/10/2016 11:25
Settempeda non passa con l'Esanatoglia

Settempeda non passa con l'Esanatoglia

Al Comunale di Esanatoglia la Settempeda conosce la quarta sconfitta del torneo e vede svanire i propositi di dare continuità ai risultati positivi dopo la prima vittoria in casa della stagione.Dall’altra parte festeggia il primato solitario l’Esanatoglia che mette in atto la prima fuga del torneo confermandosi imbattibile in sul campo amico, davvero un valore aggiunto. Non è stata una bella partita. È mancato lo spettacolo e le occasioni da rete sono state vicine allo zero (i pericoli per le due porte giunti da palle inattive, compresa quella che ha deciso il match). Gara prevalentemente tattica e giocata a centrocampo. Insomma, un tipico incontro di Seconda categoria nel quale si è vista tanta lotta, agonismo(alla fine ben 10 ammoniti, 5 per parte, anche se la partita non è stata cattiva) e molti palloni lunghi. Visto il quadro generale il risultato non poteva che essere deciso da un episodio e questo puntualmente si è verificato al terzo minuto della ripresa quando Francesco Fede ha trovato l’esecuzione perfetta su punizione dal limite.Non si è visto il miglior Esanatoglia, anche se alla fine è riuscito ugualmente a portare a casa il bottino pieno. Cinismo e grinta sono state le armi migliori mostrate dai ragazzi di Fabio Fede che nel primo tempo hanno faticato a costruire ed a trovare manovre fluidi. Merito anche della Settempeda che tatticamente non ha sbagliato niente. Squadra attenta, compatta, ben chiusa e pronta a ripartire. I biancorossi, inoltre, sono quelli che hanno creato di più e potevano andare al riposo in vantaggio, ma sfortuna e un bravo Costantini hanno mantenuto il risultato ad occhiali. La ripresa, poi, è stata diversa anche per il repentino vantaggio dei locali, fatto che ha contribuito a mutare il tema tattico. L’Esanatoglia ha potuto giocare in controllo e di rimessa e la Settempeda, dovendo fare la partita, ha incontrato difficoltà già viste e con gli spazi intasati gli ospiti hanno faticato a rendersi pericolosi pur provandoci fino alla fine con volontà. Al termine il verdetto è chiaramente molto positivo per i locali che incamerano un bottino prezioso e proseguono la marcia spedita, mentre per la Settempeda arriva l’ennesima gara piena di rammarico a conferma di un periodo un po’ così, ovvero poco favorevole specie negli episodi.Sono minime le novità nelle due formazioni. Nell’Esanatoglia, che presenta un 4-4-2 dai connotati molto offensivi, è assente Animobono al cui posto gioca il giovane Galassi; nella Settempeda sono out Broglia, Rocci e Dialuce ai quali va aggiunto Meschini che è in panchina, ma solo per far numero. Dall’inizio partono Gianfelici, come esterno sinistro, e Fattori, come seconda punta. Inizio con ritmi compassati e squadre poco propense a scoprirsi e a fare gioco. Regna un gran equilibrio e il match si dipana a centrocampo. Enorme l’attenzione tattica messa in campo dai 22 protagonisti e gli errori sono ridotti al minimo. Ovvio che con queste premesse si vedano pochissime azioni offensive e c’è la sensazione che qualcosa possa accadere soltanto su palla inattiva. E sarà così. Al 27’ Rossi si incarica di battere una punizione dalla trequarti. Destro a spiovere in area dove Gheroni salta ma non tocca e così la palla arriva direttamente in porta con Costantini attento e pronto a deviare con il piede. Intorno alla mezzora è D’Ascanio ad andare a prendere un pallone vagante per tentare poi il destro in corsa. Un difensore rimpalla in angolo. Un minuto dopo ancora Rossi su punizione. Destro di poco alto.Al 44’ dalla bandierina spiove un pallone a centro area dove Gheroni anticipa tutti e devia al volo con l’esterno destro. Ne viene fuori un tiro rasoterra insidiosissimo che fa gridare al gol qualche tifoso ospite, ma c’è l’ottimo Costantini a dire di non con un altro bell’intervento di piede a mettere in corner. L’azione, poi, continua e nasce una punizione per i biancorossi. Mulinari batte a sorpresa vedendo il portiere fuori dai pali. Pallonetto che Costantini va ad arpionare con un balzo plastico. Intervallo. Alla ripresa delle ostilità c’è un Esanatoglia più deciso e spigliato. Il ritmo dei locali è diverso e lo si nota. Al terzo minuto, poi, tutto cambia. Punizione dai 25 metri. Esegue Fede che fa partire un destro preciso e potente che, dopo aver superato la barriera, scende teso verso la porta per poi insaccarsi a mezza altezza alla sinistra di Palazzetti che va in volo ma non ci può arrivare. Sarà un gol pesantissimo. 1-0 Esanatoglia e match ora diverso.La Settempeda è chiamata a fare la partita e questa non è certo la situazione preferita dagli ospiti. I ragazzi di Ruggeri ci provano e per un quarto d’ora portano un buon forcing, anche se improduttivo. Il tecnico biancorosso cambia: dentro Cruciani per Fattori e passaggio alla difesa a 4 con Giorgi seconda punta. La Settempeda trova pochi varchi e prova con le palle inattive. Colpo di testa di Mulinari in mischia. Alto. Calcio piazzato di Rossi largo di poco. Oltre a ciò, si registra ben poco e soprattutto nulla di veramente pericoloso. Si va avanti così fino al termine con la gara che offre un tema scontato. Settempeda che prova ad attaccare, Esanatoglia che punge, specie con Jonuzi. Non accade nulla di rilevante fino al 94’(4’ di recupero) con i locali che si impongono con il minimo scarto.

29/10/2016 19:40
Terremoto: già attivati gli Uffici postali mobili a Visso e Pievetorina

Terremoto: già attivati gli Uffici postali mobili a Visso e Pievetorina

Per garantire la continuità dei servizi nelle località dove il sima ha reso inagibili gli uffici postali, da questa mattina (29 ottobre), sono già operativi gli Uffici postali Mobili a Visso e Pievetorina, in provincia di Macerata, ubicati proprio nelle adiacenze della sede originaria, ora inagibile.Aperti tutti i giorni, dotati di collegamento satellitare alla rete, gli Uffici Mobili offrono i principali servizi: il versamento o il prelievo da conto corrente e libretto postale, l’invio o il ritiro di vaglia e bonifici, il pagamento di bollettini e la riscossione della pensione.Intanto Poste Italiane sta lavorando in stretta collaborazione con la Protezione Civile e le altre Istituzioni per assicurare la continuità dei servizi postali e finanziari ai cittadini dei comuni colpiti. I tecnici di Poste Italiane sono impegnati a verificare l’efficienza delle strutture e delle tecnologie per ripristinarne la piena funzionalità in tempi brevi. Poste Italiane ha attivato immediatamente tutte le azioni necessarie a garantire il recapito ai cittadini della corrispondenza ordinaria e a firma, anche in caso di loro trasferimento dal comune di residenza ad altro domicilio o ricovero temporaneo. Poste ha predisposto infatti l’attivazione gratuita del servizio “Seguimi”, che prevede la consegna della corrispondenza al nuovo recapito delle persone trasferite dai comuni colpiti dal sisma per via della dichiarazione di inagibilità delle proprie abitazioni. Il servizio sarà applicato ai residenti nei comuni di Visso, Castelsantangelo sul Nera, Ussita, Tolentino, San Severino Marche, Castel Raimondo, Fiordimonte e Camerino, in provincia di Macerata.I cittadini interessati potranno fornire il loro nuovo indirizzo telefonando al numero verde gratuito 803.160 di Poste Italiane. Le informazioni saranno inviate alla Centrale operativa che provvederà a sua volta al reindirizzamento della corrispondenza. Saranno inoltre i portalettere e le strutture operative di Poste a poter dare indicazioni riguardanti la raccolta delle informazioni relative al nuovo domicilio dei cittadini.

29/10/2016 17:06
Sisma, a San Severino oltre il 42% delle abitazioni è inagibile

Sisma, a San Severino oltre il 42% delle abitazioni è inagibile

E' senza fine la conta dei danni, dopo il nuovo sciame sismico iniziato il 26 ottobre, anche a San Severino Marche. I tecnici comunali, insieme alle squadre incaricate della Protezione Civile, stanno svolgendo sopralluoghi ovunque nel vastissimo territorio che arriva a misurare quasi 195 chilometri quadrati, uno dei più vasti per estensione dell'intera regione Marche. Nel corso dell'ultima riunione operativa del C.O.C., il Centro Operativo Comunale, i verificatori hanno diffuso un dato allarmante: oltre il 42% delle abitazioni visitate nelle ultime tre giornate di sopralluoghi è risultata inagibile. Nell'elenco infinito non solo singole abitazioni ma anche intere palazzine in diversi rioni del centro e della periferia. Stessa situazione anche negli agglomerati e nelle singole case sparse in tutta la campagna settempedana.“Non solo questo terremoto è un terremoto senza fine – commenta quasi rassegnata il sindaco, Rosa Piermattei – Ma la conta dei danni sembra infinita. Ad agosto avevamo raccolto un migliaio di richieste di sopralluoghi, ogni giorno adesso ne arrivano anche tre, quattrocento. Abbiamo già fatto presente al commissario straordinario del Governo per la ricostruzione, Vasco Errani, che abbiamo una grande carenza di tecnici non solo per compilare le schede Aedes ma anche per effettuare le prime verifiche. Per questo vorrei fare appello a chi intendesse mettersi a disposizione gratuitamente della nostra struttura, professionisti qualificati siano essi geometri, ingegneri, architetti o altro, a presentarsi presso i nostri uffici. C'è anche un numero di telefono, che è lo 0733641222, cui potersi rivolgere. Abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti per garantire la sicurezza ai cittadini e per fornire risposte tempestive a chi è in attesa dei sopralluoghi”.Preoccupante anche la situazione delle chiese e dei cimiteri rurali. Molti edifici di culto, già danneggiati dal terremoto di agosto, sono stati interessati dalle violente scosse di questi giorni. Il risultato sono crepe, distacchi e crolli ovunque. “Rischiamo di perdere un patrimonio di inestimabile valore importante anche per la nostra economia visto che molti turisti arrivano a San Severino città d'arte e di cultura per ammirare le sue bellezze. E quel che preoccupa ancora di più – aggiunge il sindaco Piermattei – è che questo sisma ha danneggiato anche chiese sistemate dopo il terremoto del 1997”.

29/10/2016 14:53
San Severino, crollo al San Paolo blocca la stagione cinematografica

San Severino, crollo al San Paolo blocca la stagione cinematografica

Rinviata a data da destinarsi l'apertura della stagione cinematografica al San Paolo. La rassegna di film, promossa sempre da “i Teatri di Sanseverino”, in collaborazione con la direzione artistica dello stesso San Paolo, è stata bloccata dal crollo del controsoffitto della sala principale del cine-teatro. Presto i tecnici dovrebbero comunque riuscire a pianificare un intervento di ripristino.Il terremoto ha fatto rinviare a data da destinarsi, ma solo per ragioni di pubblica sicurezza e opportunità visto che il Feronia non ha riportato danni, l'atteso concerto della cantante Mafalda Minnozzi presente nel cartellone della nuova stagione de “i Teatri di Sanseverino”.L'appuntamento si sarebbe dovuto tenere domani (domenica  30 ottobre) al teatro Feronia, che dopo i controlli dei tecnici che hanno interessato anche il teatro Italia è stato comunque dichiarato agibile. Cantante e compositrice conosciuta come l’“ambasciatrice della musica italiana in Brasile”, Mafalda Minnozzi è cresciuta, da ragazzina, a San Severino Marche prima di volare a San Paolo. Alla città che l'ha adottata ha anche dedicato una memorabile video intervista (http://www.youtube.com/watch?v=EFlpR637b1k). Da tempo l'artista, che di recente ha portato in giro per il mondo il nuovo album dal titolo “eMPathia”, uscito poco dopo la raccolta dal titolo “Spritz”, è testimonial di San Severino nel mondo. Impegnata in tantissimi spettacoli al fianco del marito – manager, Marco Bisconti, non perde occasione per tornare spesso in città. A Natale aveva fatto ritorno per regalare un concerto gratuito ai nonnini della casa di riposo. E per la sua nuova esibizione live al Feronia aveva scelto di destinare l'incasso della serata, promossa con la collaborazione del Rotary Club, sempre in beneficenza. Se ne riparlerà nelle prossime settimane visto che l'artista ha già deciso di non cancellare l'evento.  

29/10/2016 10:47
Vasco Errani a San Severino. Le richieste del sindaco Piermattei

Vasco Errani a San Severino. Le richieste del sindaco Piermattei

“Il terremoto ha reso ancor più fragili le nostre vite e scosso le nostre comunità. Abbiamo bisogno di dare aiuto e assistenza alla popolazione, ma anche fiducia e speranza nelle istituzioni. Lunga, anzi lunghissima, è la conta dei danni ma oggi mi sento di chiederle di esserci vicino nel sistemare le case e nell’aiutarmi a trasmettere anzitutto tranquillità. E’ per questo che vorrei domandarle rassicurazioni sul futuro della mia comunità. I settempedani sono tenaci, ci metteranno del loro, ma dobbiamo aiutarli a ricostruire”.Queste le parole con le quali il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha ricevuto nella sala del Consiglio del Municipio, il commissario straordinario del Governo per la ricostruzione nei territori colpiti dal terremoto, Vasco Errani, accompagnato dal presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, e dall’assessore regionale alla Protezione Civile, Angelo Sciapichetti. Una riunione operativa svoltasi a porte chiuse alla quale hanno preso parte solo gli staff, la Giunta comunale e, unici ospiti invitati, il sindaco di Matelica, Alessandro Delpriori, e l’arcivescovo di Camerino – San Severino Marche, monsignor Francesco Giovanni Brugnaro.“Il nostro Comune – ha esordito il primo cittadino settempedano - è uno dei più grandi della regione Marche. Ha un’estensione di 195 chilometri quadrati, conta più di 13mila abitanti. L’ultima delle tantissime frazioni di cui è composto dista dal capoluogo più di mezz’ora di macchina che diventa un’ora fra l’andare ed il tornare. Le chiedo di tenere in mente questo numero per ogni decisione che riguarderà San Severino Marche perché in questa emergenza questo numero ci ha veramente ossessionato. La notte del sisma ho fatto il giro di molte frazioni e, giunta l’alba, mi sono accorta che non avevo ancora finito di arrivare dappertutto”.Al centro del confronto anzitutto l’emergenza terremoto con le mille e più istanze di sopralluogo (esattamente 1.025) presentate al Coc, il Centro Operativo Comunale, dopo il sisma del 24 agosto. “Due mesi dopo, con lo sciame del 26 ottobre, le richieste sono raddoppiate in due giorni e ci siamo ritrovati con 350 persone da sistemare perché senza un tetto sotto il quale trascorrere la notte. Abbiamo subito attivato ben tre Centri d’accoglienza e garantito un pasto e un alloggio di fortuna ma la nostra comunità, che è fatta di tanta gente che sa arrangiarsi e ha addirittura trascorso le prime ore in auto senza domandare nulla alle istituzioni, si è trovata a vivere un’esperienza che neanche in occasione del sisma del 1997 si era trovava a vivere. La conta dei danni ogni giorno aumenta. Ci sono interi rioni dove avremo tantissime case, anche intere palazzine, che saranno dichiarate inagibili o che richiederanno dei provvedimenti seri per il loro recupero. Ma questo è anzitutto un terremoto che ha messo paura e lacerato gli animi visto il perdurare di forti scosse. La gente ha paura, ha tanta paura – ha più volte sottolineato il sindaco, lanciato un appello – La paura delle persone mi fa chiedere un intervento per accelerare il progetto di avere una nuova scuola che sostituisca il plesso “Luzio” nonostante sia sempre risultato agibile nelle verifiche fino ad oggi effettuate. Abbiamo un progetto di adeguamento della vecchia scuola, ma forse ci costerà meno realizzarne una nuova. Nel mentre ci stiamo portando avanti e abbiamo già identificato un’area nel nostro Piano regolatore generale per dare vita a un nuovo edificio. E poi il nostro secondo appello è per la difesa delle istituzioni oggi esistenti. A partire dal nostro ospedale di cui chiediamo l’immediata riparazione delle stanze chiuse. Cogliamo l’occasione per ricordare a Ceriscioli di dare più posti letto al “Bartolomeo Eustachio” per far sì che possano essere attivati tutti i servizi promessi in una delibera di Giunta regionale. Ricordo a tutti che ci siamo candidati quale realtà di riferimento per la realizzazione di un nuovo presidio unico di Area Vasta. San Severino è una realtà baricentrica rispetto a tutto l’entroterra, questo terremoto ci ha insegnato l’importanza di ciò. Infine – ha aggiunto il sindaco Piermattei - chiediamo l’aiuto del commissario per il terremoto per risollevare le sorti delle nostre attività produttive. Le nostre produzioni, specializzate prevalentemente nella lavorazione del marmo e della graniglia, hanno subito danni ingenti. Ho dovuto dichiarare l’inagibilità parziale di alcuni capannoni che danno lavoro a tante famiglie. Ci sono poi i danni alle attività turistiche, tutti gli agriturismi, le country house, i bed & breakfast presenti nel nostro territorio hanno registrato la disdetta di ogni prenotazione. E, da ultimo ma non per importanza, ci sono i danni provocati dal sisma al settore agricolo, settore di punta dell’economia settempedana. Le aziende del territorio ci segnalano danni gravi e diffusi che non riusciamo ancora a quantificare perché in un solo giorno, fra richieste di sopralluoghi da parte di aziende e semplici cittadini, ne abbiamo raccolte più di 500. Ci sono stati crolli di fienili, lesioni a stalle e strutture da cui le aziende traggono il loro sostentamento”.Come molti sindaci alle prese con il terremoto il primo cittadino settempedano ha da ultimo ricordato al commissario Errani la necessità di avere più tecnici a disposizione per la conta e la verifica dei danni: “Su mille istanze raccolte a seguito del sisma del 24 agosto siamo riusciti a compilare, perché ci è stata inviata una sola squadra in queste settimane, solo 17 schede Aedes da cui dipendono aiuti e finanziamenti. Di questo passo – ha concluso il sindaco, Rosa Piermattei - visti anche i danni provocati dal nuovo terremoto, iniziato il 26 ottobre, non arriveremo mai. E i danni veri sono quelli di queste ore, con scosse continue e molto forti che hanno distrutto anche il nostro patrimonio ecclesiastico e tanti cimiteri rurali”. 

28/10/2016 18:10
San Severino: più di 350 persone senza casa

San Severino: più di 350 persone senza casa

Più di 350 persone rimaste senza una casa, a cui occorre garantire alloggio e ospitalità in queste ore d’emergenza, poi centinaia e centinaia di richieste di sopralluogo per verificare la staticità degli edifici pubblici e privati. Sono questi i numeri del terremoto a San Severino Marche. Il sisma è arrivato, ieri sera, durante la seduta del Consiglio comunale che era comunque iniziata nonostante la scossa delle 19,10. In piena discussione l’Assise è stata interrotta dal presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, che ha deciso di sospenderla per consentire al sindaco, Rosa Piermattei, e agli assessori di attivare immediatamente il Centro Operativo Comunale e il primo centro di accoglienza per i senzatetto presso il palasport “Albino Ciarapica”. Per dare assistenza fin dalla prima notte sono stati poi attivati altri due centri presso il Circolo tennis di via Fiera e ai giardini pubblici del rione Di Contro. Senza fine i sopralluoghi da parte dei tecnici comunali, intervenuti insieme alla polizia municipale, ai carabinieri e ai volontari della Protezione Civile, che hanno interessato prioritariamente le scuole e gli edifici considerati strategici, compreso l’ospedale “Bartolomeo Eustachio” dove, in mattinata, si è svolto un summit alla presenza del sindaco Piermattei, del direttore di presidio, Giovanna Faccenda, del responsabile dell’ufficio tecnico dell’Area Vasta 3 Asur, Marco Sabbatini, dell’assessore ai Lavori Pubblici, Sara Bianchi, del tecnico incaricato dal Comune, Giorgio Giorgetti, e dei responsabili delle Unità Operative di Ginecologia e Medicina, Vincenzo Felicioli e Nazzareno Oddi. Completamente funzionanti, hanno lavorato anche oggi, le sale operatorie e i vari reparti che sono sempre restati aperti dando accoglienza anche ai malati arrivati dall’ospedale di Matelica evacuato a causa del sisma. La direzione medica ha aperto il terzo piano per ospitare i pazienti in lunga degenza mentre un ulteriore sopralluogo tecnico ha permesso, dalla tarda mattinata, la riapertura di alcune camere chiuse, in via precauzionale, nei giorni scorsi.“Fino a ieri l’altro in Comune erano arrivate – spiega il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei – 1.025 istanze di richieste di sopralluogo. Ne erano stati effettuati 856 che avevano portato ad emettere 50 provvedimenti di inagibilità e 71 di parziale inagibilità o di agibilità con provvedimento. Ci sono mancate squadre abilitate Aedes per svolgere i sopralluoghi definitivi dopo il terremoto del 24 agosto e adesso siamo daccapo. Questi numeri, in poche ore, potrebbero addirittura raddoppiare. Stiamo vivendo un dramma con tantissimi settempedani senzatetto. I tecnici hanno effettuato, a più riprese, diversi controlli sui plessi scolastici. Finora non è stata registrata alcuna situazione di allarme tuttavia, a tutela degli alunni, dei docenti e del personale, riteniamo di dover continuare con estrema cura le verifiche. Per questi motivi, ma anche per la diffusa paura più che è più che giustificata per via delle numerose scosse susseguitesi in così poche ore, ho ritenuto sospendere, sentito anche il parere dei dirigenti scolastici, ogni attività didattica fino al 2 novembre compreso in tutte le scuole di ogni ordine e grado e negli asili nido comunali. Intanto ci stiamo preparando a vivere un’altra notte con tante persone da ospitare. Abbiamo attivato Centri di accoglienza con brande e acqua al palasport “Albino Ciarapica”, alla vecchia palestra dell’Istituto comprensivo “Padre Tacchi Venturi” e alla scuola  elementare di Cesolo”.

27/10/2016 18:19
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