Una sinergia per battere l’emergenza. Da affrontare insieme.È l’iniziativa dello staff della piscina Blugallery di San Severino per sostenere la “gemella” di Camerino, con cui i settempedani condividono anche diversi atleti. L’occasione sarà un torneo di pallanuoto maschile Under 13 che si terrà alla piscina settempedana il giorno dell’Immacolata Concezione, giovedì 8 dicembre, con in vasca i giovani protagonisti di: Rari Nantes Florentia, Vela Nuoto Ancona, Libertas Perugia, Pallanuoto Jesina, President Bologna, Team Osimo Nuoto e Team Marche Pallanuoto Moie, oltre ovviamente ai ragazzi del Blugallery di Stefania Giuliani.“Per tutta la giornata di festa – spiega l’organizer principe, Luca Sorcionovo – si susseguiranno le partite fra le 8 squadre, divise in due gironi da 4 compagini ciascuno. Si qualificheranno alle semifinali incrociate le prime due di ogni raggruppamento. Quindi la finalissima. Ogni società partecipante offrirà un contributo da devolvere alla piscina camerte che lamenta penuria di iscritti dopo la partenza post sisma di molti per gli alberghi della costa. È da sottolineare che funzioneranno anche degli stand esterni al Blugallery in cui sarà possibile acquistare prodotti tipici della zona quali insaccati, olio e miele. Auspichiamo un afflusso massiccio di pubblico che potrà godersi un bello spettacolo sportivo e dare una mano a chi da tempo sta lottando contro le terribili conseguenze del terremoto”.
La storica norcineria Fattobene di San Severino riparte da un furgone. È questa la storia di Nunzio e Paolo Fattobene, allevatori della Coldiretti proprietari dell'attività che è stata duramente colpita dal terremoto.Nunzio e Paolo hanno deciso di comperare di tasca loro un furgone da adibire a negozio per continuare l'attività, salvare i prodotti aziendali e i posti di lavoro dei propri dipendenti. Una storia che racconta bene la voglia di ripartire delle aziende agricole marchigiane danneggiate dal sisma.I due fratelli nella loro norcineria vendevano salumi ma anche panini con i prodotti fatti in azienda, circa 40 ettari di terreno con 800 maiali nelle campagne della zona: un'attività che dà lavoro a ben 9 persone. Questo il motivo per cui Nunzio e Paolo hanno deciso di ripartire con un'investimento non da poco, un furgone che è diventata da oggi la loro "norcineria mobile" collocata vicino l'ospedale, in zona Rione Miliani.
Si riparte! Torna il calcio giocato. Il girone F dopo quasi un mese di stop (ultima gara il 12 novembre) riapre i battenti con la 12° giornata.Sabato 3 dicembre si riprende perciò da quanto stabilito dal calendario, dopo che i turni rinviati sono stati tre: il nono, il decimo e l’undicesimo. Tutte le squadre sono attese da tre recuperi, anche se qualcuna ne dovrà giocare quattro, come la Settempeda, che ha dovuto posticipare anche il match casalingo contro la Folgore Castelraimondo (data ancora da fissare). Dopo i difficili momenti del sisma che ha visto coinvolto anche il mondo dello sport, il calcio si rimette in moto. Di pari passo proseguono le iniziative di solidarietà e quelle benefiche.E’ questo lo scopo che ha spinto i ragazzi dei “Boys”, lo storico gruppo dei tifosi della Settempeda, a riunirsi per tornare sugli spalti del “Soverchia”. In occasione del match contro la Robur (sabato 3) il tifo organizzato biancorosso si ritroverà compatto, non solo per sostenere la propria squadra, ma per qualcosa di significativo e lodevole. L’iniziativa partita dai “Boys”, e appoggiata dalla società biancorossa, è stata denominata: “Vin brulè allo stadio…..ripartiamo più forti di prima”. Iniziativa che sarà rivolta a coloro che sono stati colpiti dal sisma e servirà per dare un sostegno importante. Chi sarà presente alla partita potrà contribuire al pomeriggio di beneficenza recandosi presso lo stand allestito all’interno dello stadio per lasciare una offerta e ricevere del vin brulè. L’intero ricavato verrà utilizzato per l’acquisto di beni di prima necessità da devolvere alla popolazione terremotata di San Severino Marche. I responsabili del gruppo dei tifosi biancorossi fanno sapere che sarà la prima di una serie di iniziative che sono già in “cantiere” e che dovrebbero essere presentate per le prossime partite casalinghe della Settempeda. Tornando al calcio giocato, possiamo già rendere note le date relative ai recuperi, due dei quali avverranno in questo mese, mentre per il terzo e ultimo se ne riparlerà nel nuovo anno. Calendario che per forza di cose sarà fittissimo. E’ previsto, infatti, un vero e proprio tour de force. Cinque le gare nell’arco di venti giorni(dal 3 al 23 dicembre) e di queste la Settempeda ne avrà tre in trasferta.Dopo la Robur Macerata, i biancorossi avranno il primo recupero (9° giornata), mercoledì 7 ore 20.30 a Macerata contro il Rione Pace. A tre giorni di distanza(sabato 10), la Settempeda giocherà di nuovo, ancora fuori casa, a Corridonia contro il CSKA. I match lontano da casa proseguiranno, poi, sabato 17 quando i settempedani si recheranno a far visita all’Urbisaglia. Ciclo di gare che terminerà venerdì 23 ore 14.30, antivigilia di Natale, con il secondo recupero(giornata 10), quello in casa contro il Fabiani Matelica. Per il terzo recupero(giornata 11), l’appuntamento sarà per il 16 aprile 2017 con la visita alla Belfortese. La formazione di Ruggeri, ovviamente, non è stata ferma in questo lungo periodo di stop del campionato e l’attività è andata avanti spedita. Oltre alle tre sedute settimanali, i biancorossi sono stati impegnati in alcune amichevoli. Si sono avuti riscontri positivi, dato che sono giunte tutte vittorie. Si è iniziato contro il Fiuminata(1-0, rete di capitan Rossi), poi c’è stata la trasferta a Cingoli(3-1, a segno Mulinari, due volte, e Fattori) e, infine, contro il San Ginesio(4-2, reti di Fattori, doppietta, Gianfelici e Broglia). Un avvicinamento alle partite che contano positivo e che ha fornito buone indicazioni da parte di tutto il gruppo e sotto vari aspetti e così In vista della Robur c’è fiducia nel poter vedere una Settempeda in forma e pronta a ripartire con il piglio e il passo giusto.
Due strutture prefabbricate, frutto di donazione, e una ventina di moduli, richiesti al Miur tramite la Protezione Civile nazionale, ospiteranno gli studenti terremotati settempedani che, ad oggi, seguono le lezioni in doppi turni o in sistemazioni provvisorie trovate dall’Amministrazione comunale, insieme ai dirigenti scolastici, in piena emergenza sisma.A renderlo noto, durante le comunicazioni che hanno aperto l’ultima seduta del Consiglio comunale, è stato il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che ha fatto il punto sulla prima fase, ancora in atto, che ha impegnato la macchina amministrativa subito dopo le scosse del 26 e 30 ottobre scorsi.“L’emergenza scolastica – ha sottolineato la Piermattei nel corso dell’Assise ospitata provvisoriamente presso l’Auditorium dell’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi” - ha rappresentato fin da subito una priorità dell’Amministrazione. Ovviamente la prima attività posta in essere è stata quella della chiusura, con apposite ordinanze, dei plessi scolastici che dovevano essere verificati a seguito delle pesanti sollecitazioni subite in conseguenza degli eventi sismici. Successivamente, terminata la prima fase di valutazione dei danni, si è provveduto, sempre in stretto accordo con i dirigenti dei vari istituti scolastici e con il Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari visto che questo ente è proprietario dell’immobile che ospita l’Istituto Tecnico Tecnologico “Eustachio Divini”, a trovare soluzioni alternative necessarie a risolvere i problemi dei plessi scolastici comunali del Luzio e del Virgilio e pure del Divini. Le criticità sono state risolte con l’istituzione temporanea dei doppi turni presso l’Istituto comprensivo e con il contestuale utilizzo di alcuni locali agibili del Luzio, dell’Uteam e dell’Istituto Professionale. Attualmente – ha anche spiegato il sindaco Piermattei siamo in attesa dei moduli ad uso scolastico chiesti sia direttamente dal Comune, per ripristinare la normale attività precedentemente garantita dalla piena agibilità del plesso Luzio, sia tramite la Provincia di Macerata”.Ad inizio settimana il Comune di San Severino Marche ha ricevuto però due importanti donazioni che, in parte, dovrebbero risolvere l’emergenza: i Frati minori Cappuccini delle Marche aiuteranno la comunità con la realizzazione di una scuola prefabbricata antisismica di 300 metri quadrati mentre il Rotary Club di Tolentino – San Severino Marche si è già impegnato a realizzare il basamento su cui poggiare la struttura che sarà destinata ad accogliere la materna “Virgilio” all’interno del giardino del plesso “Gentili”Una seconda struttura prefabbricata, che fino allo scorso anno scolastico ha accolto la scuola elementare e materna del Comune di Ravello, nel Salernitano, sarà invece smontata e rimontata a San Severino Marche. Anche in questo caso la preziosa donazione aiuterà gli studenti settempedani in questa fase.“Questa scuola prefabbricata ci assicurerebbe otto aule in più ma dobbiamo attendere l’ok della Protezione Civile in quanto vanno sostenuti i costi per lo smontaggio, il trasporto e il rimontaggio delle strutture da Ravello a San Severino Marche”.E proprio oggi i responsabili del Miur hanno effettuato un sopralluogo in zona per capire esigente e problematiche mentre il sindaco tornerà ad incontrare, in questi giorni, la dirigente e i componenti del Consiglio dell’Istituto Tecnico Tecnologico “Eustachio Divini” per affrontare insieme l’emergenza in corso.
Parte l’iniziativa “Un dono per un sorriso” volta a raccogliere regali che andranno ad allietare il Natale dei bambini e delle famiglie colpite dal sisma.Molte attività del territorio si sono rese disponibili per effettuare la raccolta dei doni che verranno consegnati da diversi Babbi Natale, durante le festività nei centri di accoglienza.A chi facesse piacere partecipare può consegnare i doni presso i centri di raccolta, entro il 15 dicembre 2016, specificando sul pacchettino età e se il destinatario è maschio o femmina.Un’iniziativa volta a far passare dei momenti di gioia in un periodo così difficile.Centri di raccolta:Sant’Elpidio A Mare: Semauto, via Faleriense 2080/bCivitanova Marche: Exe Fit, via Enauidi 394Ancona: Inlingua Ancona, via Ludovico Menicucci 1Corridonia: DanzaPiù Arte e Cultura, via dell’Industria 215Piediripa: The Bern Store, via Domenico Concordia 32Tolentino: Trepuntozero Architettura, contrada Colmaggiore 16Belforte del Chienti: Bernabei Parquet, via Fonte Moreto 2San Severino Marche: Cristiana Antonini, via Mattei 7
Arriva nella città di San Severino Serge Latouche, padre della decrescita felice, per un incontro pubblico in programma il 2 dicembre alle ore 18 presso il cinema teatro Italia, ad ingresso gratuito, dal titolo “Oltre la religione della crescita; verso un’altra società” nel segno della ripartenza da parte di un territorio così provato dagli eventi sismici.Condurrà l'incontro il professor Roberto Mancini, dell'Università di Macerata. La proposta culturale di Latouche, economista pentito, noto teorico della decrescita serena, è un invito a riflettere sui nostri stili di vita e sui nostri modelli culturali. Una sollecitazione individuale e collettiva di pressante attualità dopo un terremoto, che ha generato danni materiali e psicologici. La decrescita serena, con le sue ipotesi di cambiamenti qualitativi, di un rapporto più intenso tra popolazione e territorio, di rilocalizzazione delle attività produttive con un contatto più diretto con i produttori e i mercati vicini, di riciclo riuso e recupero di componenti da trasformare in materie prime, è di certo un pensiero divergente e stimolante.Ripartire dalla cultura è la proposta che il progetto “Amare un’ombra. Omaggio a Montale poeta e pittore” condivide e sostiene e per questo l’ Archivio storico tipolitografia C. Bellabarba riconferma l’incontro già precedentemente fissato, facendo suo il compito che Latouche assegna alla cultura, agli intellettuali ed agli artisti: “reincantare” il mondo verso un nuovo modo di intendere il benessere, per un nuovo atteggiamento verso la terra e la società.
Più di 250 persone sedute a tavola per raccogliere fondi a favore dei terremotati. Ha riscosso grande successo l’iniziativa “Ripartiamo di gusto… col sorriso”, lanciata dai ristoratori settempedani e ospitata nella suggestiva cornice del chiostro di San Domenico. Il pranzo solidale ha permesso di raccogliere ben 5mila euro che sono stati destinati per metà al Comune di San Severino Marche e per l’altra metà al Comitato locale della Croce Rossa Italiana. All’iniziativa, organizzata con il valido supporto di Sabrina Piantoni, hanno aderito i ristoranti Casal Villanova, Cavallini, Da Francesco, Due Torri, Junò, La Lucciola, Le Borgianelle, LK Ristoro, Locanda del Castello, Marisa, Oasi del Gusto, Pineta country house, Ponte dei Canti.“Vorrei ringraziare i promotori di questo bellissimo evento che è stato non solo occasione per raccogliere fondi ma anche momento unico e straordinario per trascorrere insieme alcune ore. Profonda la motivazione che ha spinto gli organizzatori, cui non smetterò mai di dire grazie insieme a tutti quelli che stanno aiutando la nostra città, a proporlo”. Per l’Amministrazione comunale hanno preso parte all’iniziativa anche gli assessori Tarcisio Antognozzi e Sara Bianchi.
Un’App per tenersi in contatto e coordinarsi durante i controlli anti sciacallaggio nelle varie zone della città e, soprattutto, nelle tante frazioni del Comune di San Severino Marche. Armati di smartphone i volontari che ogni notte svolgono una preziosa opera di presidio del territorio adesso hanno a loro disposizione uno strumento in più. L’applicazione è stata sviluppata da Michele Cipolletti del PitBull SoftAir Club, una delle tante associazioni che si sono messe a servizio, da giorni ormai, della comunità settempedana. Nessuna ronda in azione ma controlli mirati a supporto della puntuale presenza delle forze dell’ordine aumentata grazie anche all’intervento della Prefettura. Carabinieri e Polizia Municipale, in particolare, hanno organizzato turni specifici, con tante più pattuglie rispetto al normale, ma poi ci sono anche i volontari.“Grazie al lavoro delle forze dell’ordine e dei volontari ma anche alla collaborazione dei cittadini, fino ad oggi non abbiamo registrato episodi di sciacallaggio - spiega il comandante della Polizia Municipale del Comune di San Severino Marche, capitano Sinobaldo Capaldi - Tra l’opera delle forze dell’ordine e quella dei volontari, che sono almeno una quindicina ogni sera e che si muovono dinamicamente su tutto il territorio comprese le frazioni, abbiamo una copertura pressoché totale”.Un ringraziamento per il lavoro fin qui svolto arriva anche dal consigliere comunale delegato alla sicurezza, Jacopo Orlandani: “I volontari, che operano opportunamente coordinati con le forze dell’ordine, ogni notte sono a fianco della popolazione. E’ un lavoro impegnativo perché il Comune ha uno dei territori più vasti fra tutti i Comuni delle Marche, misura esattamente 195 chilometri quadrati. Servono tante pattuglie e tante squadre per arrivare ovunque e presidiare tante zone”.Diversi i gruppi e le associazioni del volontariato impegnati nei controlli: dall’Anc, l’Associazione Nazionale Carabinieri, al PitBull SoftAir Club, dai gruppi di Controllo del Vicinato al Black Scorpions Biker Group, all’associazione di fuoristradisti Prima Ridotta. La loro è una presenza costante che va avanti dalla notte del 30 ottobre, la prima notte del terremoto che ha duramente colpito anche il territorio del Comune di San Severino Marche.
Contributo sì, contributo no, forse prima ma poi se lo tolgono... Com’è nostra consuetudine, cerchiamo ancora una volta di fornire delle informazioni precise e serie alle tante persone che si trovano nella condizione di “sfollati”, fuori, se non lontani, dunque dalle proprie abitazioni, costrette a sobbarcarsi i costi di un affitto non preventivato e senza un chiaro orizzonte temporale di riferimento.
Ed ora, dopo il danno la beffa? Stavolta no. O meglio. Non sarà così. Ci spieghiamo.
Il contributo per l’autonoma sistemazione assolve alla funzione di permettere a chi ha dovuto lasciare la propria abitazione non per propria volontà ma per effetto di una ordinanza sindacale di inagibilità della stessa o di dichiarazione dell’intero quartiere o abitato come “zona rossa”.
Dalla data di emanazione del provvedimento del Sindaco che impedisce al legittimo proprietario o all’affittuario di rientrare in casa propria anche solo per recuperare i beni di prima necessità, da allora dunque si ha diritto o ad un alloggio sostitutivo o al contributo previsto dall’ordinanza del Capo della Protezione civile Nazionale per la Ricostruzione n.388 del 26 agosto 2016 e poi innalzato negli importi fino ad un massimo di 900 euro per nucleo familiare dalla recente ordinanza n. 408 del 15 novembre 2016.
Nello specifico:
“Il Contributo di Autonoma Sistemazione destinato alle famiglie la cui abitazione sia stata distrutta in tutto o in parte, oppure sia stata sgomberata a seguito del terremoto è elevato, a partire dalla data di entrata in vigore dell’ordinanza, a un massimo di 900 euro mensili. In particolare, il contributo ammonta a 400 euro per i nuclei familiari composti da una sola unità, 500 euro per quelli composti da due unità, 700 euro per quelli composti da tre unità, 800 euro per quelli composti da quattro unità e 900 euro per quelli composti da cinque o più unità.
Nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti persone di età superiore ai 65 anni, o portatrici di handicap, o disabili con una percentuale di invalidità non inferiore al 67%, è concesso un contributo aggiuntivo di 200 euro mensili per ciascuna persona, anche oltre il limite massimo dei 900 euro mensili previsti per famiglia, come già disposto dall’ordinanza 388/2016.
Le disposizioni relative al contributo di autonoma sistemazione si applicano anche agli studenti iscritti agli anni accademici 2015/2016 e 2016/2017 presso Istituti universitari ed Istituti superiori di grado universitario che rilasciano titoli di studio aventi valore legale con sede nei comuni interessati dagli eventi sismici.
Saranno i Comuni, che effettuano l’istruttoria e gestiscono le attività correlate all’assegnazione dei contributi per l’autonoma sistemazione, a rideterminare i contributi secondo le nuove disposizioni, anche quelli in via di erogazione”.
Il problema postosi di recente circa la successiva conferma dello stato di inagibilità a mezzo della redazione della scheda Aedes non va a toccare quanto di spettanza per il periodo di cui sopra.
Il contributo, anche se non ancora erogato, spetta di diritto “alle famiglie la cui abitazione sia stata distrutta in tutto o in parte, oppure sia stata sgomberata a seguito del terremoto”.
Abitazione distrutta, anche parzialmente, oppure sgomberata, quindi con ordinanza appunto di “sgombero”.
Laddove invece la scheda Aedes riscontrasse un esito difforme dalla valutazione del sindaco, e dunque in caso di dichiarata agibilità dell’abitazione sia possibile per i proprietari o affittuari rientrarvi, si verificherà un contrasto tra i due provvedimenti riguardo ad oggi al quale non sussiste pacifica soluzione.
Deve prevalere cioè la scheda Aedes sulla precedente valutazione del tecnico comunale oppure il primo provvedimento rappresenta la base da cui la successiva valutazione non può comunque discostarsi come presupposto di partenza e da cui magari può variare solo in termini di grado di inagibilità?
A prescindere dall’esito circa tale disputa, in nessun caso potrà essere messo in discussione retroattivamente il diritto già acquisito di ricevere il contributo per l’autonoma sistemazione per il periodo di dichiarata inagibilità dell’abitazione.
Contributo che invece cesserà, ma solo successivamente, laddove vi sia un provvedimento che dichiari la definitiva agibilità dell’abitazione.
Dubitiamo invece che il problema si ponga per le c.d. zone rosse.
Se infatti anche una o qualche abitazione fosse dichiarata agibile, non sarebbe possibile tornare ad abitarvi prima che tutta la zona sia resa sicura attraverso la ricostruzione degli edifici inagibili.
E dunque, a nostro avviso, il contributo di autonoma sistemazione in questo caso spetta anche nel caso in cui la propria abitazione sia agibile.
La ratio infatti alla base del contributo è quella di permettere a chi non può più abitare nella propria casa di sistemarsi altrove, sia nel caso di dichiarata inagibilità, sia in caso di pericolosità di tutta l’area su cui insiste l’abitazione, eventualmente anche agibile.
Ovviamente sarebbe auspicabile una nota di chiarimento in merito da parte delle autorità competenti al fine di fugare ogni dubbio.
L’associazione Consorzio Carrozzieri Italiani di Santa Croce sull’Arno, in provincia di Pisa, ha donato tre roulottes alla Caritas di San Severino Marche destinandole ai settempedani marchigiani. Una quarta roulotte è stata consegnata dalla stessa associazione, che aderisce alla Federcarrozzieri, a una famiglia di San Severino Marche rimasta senzatetto a causa del terremoto del 30 ottobre. Un gesto, questo, che ha permesso di dare vita a un primo contatto fra il sodalizio e l’Amministrazione comunale.A ricevere la delegazione del Consorzio Carrozzieri Italiani per la consegna delle roulotte sono stati il sindaco, Rosa Piermattei, e il coordinatore dei volontari del gruppo comunale di Protezione Civile, Dino Marinelli. Per rappresentare l’associazione di Santa Croce sull’Arno sono invece arrivati in città il presidente, Oscar Zari, e gli altri membri del direttivo. Non è la prima volta che il Consorzio viene incontro alle popolazioni italiane che si trovano in difficoltà: oltre ai terremotati settempedani i carrozzieri pisani hanno aiutato, in passato, anche gli alluvionati di Genova, e i terremotati di Amatrice e, prima ancora, quelli dell’Emilia.
Agevolazioni tariffarie per le utenze ricadenti nei comuni colpiti dal sisma. E’ quanto l’Aato 3 Macerata chiede all’ AEEGSI (Autorità per l’energia Elettrica, il gas ed il sistema idrico), dopo il violento terremoto che ha profondamente colpito molti comuni maceratesi, soprattutto con riferimento ai comuni montani e pedemontani.Un ulteriore aiuto concreto, dunque, dopo la sospensione delle bollette di luce, gas e acqua emesse a partire dal 26 ottobre 2016 per tutte le utenze che si trovano nei comuni danneggiati dal sisma.Nel cratere sismico, infatti, ben 32 comuni sui 48 totali che appartengono all’ATO 3 di Macerata: Acquacanina, Apiro, Belforte del Chienti, Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelraimondo, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Cingoli, Corridonia, Fiastra, Fiordimonte, Fiuminata, Gagliole, Macerata, Montecavallo, Muccia, Pievebovigliana, Pieve Torina, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenza, San Severino, Sefro, Serrapetrona, Serravalle del Chienti, Tolentino, Treia, Ussita,Visso.“E’ indubbio - spiega Francesco Fiordomo Presidente dell’Aato 3 Macerata - che il sisma abbia provocato un impoverimento del tessuto produttivo locale con conseguente compromissione delle fonti di reddito primarie e, solo grazie ad un efficace meccanismo di agevolazioni tariffarie, da estendere per un congruo periodo temporale, sarà possibile diminuire le ripercussioni negative dovute agli eventi sismici sui bilanci delle famiglie”.L’Ente, dopo una lettera inviata all’ AEEGSI, andrà in missione a Milano per incontrare i responsabili dell’autorità ed ottenere un importante risultato per tutta la comunità maceratese.L’AEEGSI (Delibera n. 618/2016), infatti, a seguito degli eventi sismici del 26 e 30 di ottobre del 2016 che hanno colpito tutto il maceratese, ha disposto la sospensione del pagamento delle bollette per la fornitura di energia elettrica, gas e quelle relative al servizio idrico integrato.“Mi preme ringraziare tecnici e operai – dice il Presidente dell’AAto 3 Francesco Fiordomo – che in questi giorni drammatici stanno lavorando incessantemente per garantire il servizio idrico. Le aziende di gestione operanti nel territorio montano (ASSEM di San Severino Marche e ASSM di Tolentino), in stretto coordinamento con le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e la Protezione Civile si sono prontamente attivate per garantire un adeguato livello dei servizi idrici, non solo nei comuni direttamente gestiti ma in tutte le realtà duramente colpite dal terremoto”.
Sono 13 le sezioni dove il 4 dicembre prossimo si voterà per il Referendum costituzionale. Alle urne sono chiamati 10mila settempedani.Il dato complessivo, riferito agli elettori residenti in Italia e fornito dall’Ufficio elettorale del Comune di San Severino Marche, conta 5.172 donne e 4.829 uomini. A causa del terremoto è cambiata la mappa dei seggi. Gli elettori delle sezioni n. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10 e 11, che abitualmente si recavano presso l’Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Eustachio Divini” di viale Massini e presso la Scuola primaria di piazzale Luzio, infatti, per poter esercitare il proprio diritto di voto dovranno recarsi presso palazzo dei Governatori, in via Cesare Battisti (sezioni n. 1 e 11), presso la Scuola dell’infanzia “Gentili” di via Gentili (sezioni n. 2, 3, 4 e 9) e presso la Scuola primaria della frazione di Cesolo (sezioni n. 5, 6, 7, 8, 9 e 10).L’ubicazione delle altre sedi dei seggi n. 12 e 13 resterà invariata e gli elettori continueranno a recarsi presso la Scuola dell’infanzia della frazione di Cesolo.
Grande ritorno sulla scena per il Corpo Filarmonico “F. Adriani” di San Severino Marche.Dopo l’interruzione delle attività, dovuta agli eventi sismici che hanno colpito la città, la banda Adriani ha fatto ritorno con un tradizionale appuntamento: la festa di Santa Cecilia, patrona della musica.Come di consueto, la banda, nella giornata di domenica 27 Novembre, ha ricordato Santa Cecilia con una messa celebrata presso la Casa di riposo “Lazzarelli” di San Severino Marche.Terminata la cerimonia religiosa il Corpo filarmonico “F. Adriani” si è esibito davanti ad una platea di “nonnini” con brani e marcette varie, un momento musicale apprezzatissimo dai presenti.Alla giornata dedicata a Santa Cecilia è intervenuto anche l’assessore allo sviluppo culturale Vanna Bianconi, che ha ringraziato la banda e ha confermato l’appuntamento con il “Concerto dell’Epifania” previsto, dal cartellone della stagione teatrale, per Sabato 7 Gennaio 2017 al Teatro Feronia.Non sono mancati i momenti di commozione e felicità per l’incontro con il presidente onorario del Corpo Filarmonico “F. Adriani” Cav. Umberto Ferroni, che ha manifestato tutto il suo affetto per la banda in cui ha investito gran parte delle sue forze e del suo tempo.La banda Adriani ha in serbo ancora altre sorprese ed iniziative che vedranno coinvolti anche i cantori del coro “Tourdion Ensemble” nato dal corso di orientamento musicale, momenti che serviranno per tornare gradualmente alla “normalità”.
“Ho perso mia madre lo scorso anno, Liana un mese fa. Mi sento mutilato, senza due madri ho davanti una vita da orfano”. Vittorio Sgarbi, il critico d’arte più famoso d’Italia, parla a cuore aperto nella Giornata in ricordo di Liana Lippi, l’ex soprintendente ai Beni Architettonici e Paesaggisti delle Marche scomparsa a 72 anni a causa di un male incurabile. La Città di San Severino Marche ha dedicato a questa sua illustre concittadina, donna di grande cultura e profonda conoscenza, una serata al teatro Italia preceduta da una santa messa celebrata dal cardinale Edoardo Menichelli, vescovo di Ancona – Osimo, originario di Serripola di San Severino Marche. Lo stesso Menichelli ha portato in sala poi la sua testimonianza insieme al sindaco, Rosa Piermattei, all’arcivescovo di Camerino – San Severino Marche, monsignor Francesco Giovanni Brugnaro, al direttore della Direzione generale educazione e ricerca del Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo e già soprintendente delle Marche, architetto Francesco Scoppola, al presidente della Fondazione Salimbeni, professor Stefano Papetti, all’ex sindaco di Civitanova Marche, Ivo Costamagna.“La professoressa Liana Lippi – ha ricordato nel suo saluto d’apertura il sindaco Piermattei – ha dato molto a questa comunità. Ho avuto poco tempo per conoscerla ma è stato sufficiente per capire la sua bontà, la sua voglia di dare e di fare, il suo impegno per far conoscere al mondo i tesori d’arte settempedani”.“Purtroppo ci accorgiamo delle persone che ci stanno vicine quando non sono più abbracciabili – ha sottolineato, invece, il cardinal Menichelli per aggiungere subito dopo – Liana era una persona che prendeva le cose di petto, ci lavorava cercando di essere sempre fedele al suo compito. Era di una onestà e di una rettitudine molto particolari, queste doti erano la sua caratteristica. E poi aveva un grande amore per questa città”.“La professoressa Lippi – ha fatto eco l’arcivescovo di Camerino – San Severino Marche, monsignor Brugnaro – è stata una delle prime persone che mi hanno raccontato delle bellezze di San Severino Marche. Nelle ultime settimane di vita, piagata dalla malattia, l’ho vista piangere e mi ha fatto piangere ma aveva ritrovato una profonda fede”.Commosso il ricordo dell’ex collega di lavoro, il soprintendente Francesco Scoppola: “Liana aveva qualcosa di speciale, non pensava né alla popolarità né al lustro. Liana era attenta all’interesse generale e lo faceva anche nel dubbio, aveva anche il dubbio di sbagliare talvolta. Oggi avrebbe detto smettetela di ricordarmi e vediamo che si può fare per le Marche”. Di una figura “portatrice di valori e non di dogmi - ha invece parlato l’ex primo cittadino di Citanova Marche, Ivo Costamagna – Ha fatto iniziare l’attività politica a Vittorio Sgarbi, sapeva che con lui la città di San Severino Marche sarebbe entrata in un circuito internazionale”.Il primo degli abbracci più sentiti in sala lo riserva a Liana Lippi l’amico “professore” Stefano Papetti: “Ho conosciuto la prima volta Liana – confida – nella condizione sfortunata di insegnante della figlia. Poi è nato il sodalizio a tre con lei e Sgarbi. Un sodalizio che funzionava perché Sgarbi immaginava la storia, Liana la metteva in pratica e poi arrivavo io a fare da mediatore e riparare. E’ stata sempre una situazione di squilibrio – equilibrio che ha perfettamente funzionato. Il terremoto ha risparmiato Liana dal veder rovinati monumenti e opere d’arte ma ci ha privato di una mente che ci avrebbe offerto un grande aiuto”. Papetti, Libbi e Sgarbi hanno organizzato, a San Severino Marche e non solo, tantissime mostre di successo.A chiudere la serata all’Italia è stato, da ultimo, il ricordo più atteso, quello dell’amico di sempre Vittorio Sgarbi: “Ho voluto personalmente questa serata, ho sentito discorsi sottili e laici – ricorda Sgarbi, prima di sottolineare subito dopo – La vostra città, la città di San Severino Marche è anche la mia. Il 3 novembre dello scorso anno ho perso mia madre, Liana l’ho persa un mese fa. Mi sento mutilato, senza due madri ho davanti una vita da orfano. Con lei mia madre si amava, lei poteva essere la sua supplente. Molte cose le ho dimenticate, lei era un pezzo della mia memoria. E’ una mutilazione grande”.Sul palco e nella sala del teatro Italia c’erano gli amici di sempre. Con loro anche le figlie di Liana, Michela e Cristina e l’amata nipotina. La città di San Severino Marche ha già deciso che alla professoressa Lippi saranno tributate altre iniziative nel segno dell’arte e della cultura, settori cui lei ha dedicato la vita intera.
Grande impegno da parte del corpo della Polizia municipale del Comune di San Severino Marche in questo periodo di emergenza terremoto. In aiuto alla struttura, coordinata dal comandante Sinobaldo Capaldi, da alcuni giorni sono arrivate pattuglie inviate dalla Regione Emilia Romagna che si avvicenderanno per un periodo dandosi il cambio ogni settimana.Uomini e mezzi sono utilizzati per il pattugliamento dinamico del centro storico e delle tantissime frazioni del Comune. La prima pattuglia di supporto, facente parte del corpo di Polizia Municipale dell’Unione Pedemontana Parmense e composta dall’ispettore capo Stefano Sassi e dall’agente scelto Matteo Pio Impagnatiello, è stata salutata al momento della partenza dal sindaco, Rosa Piermattei, che ha ringraziato gli agenti per la preziosa opera prestata a favore della popolazione colpita dal terremoto.
Pro Loco e Amministrazione comunale di San Severino Marche stanno lavorando intensamente alla realizzazione del progetto di addobbo per il Natale che, anche quest’anno, renderà ancora più bella la già suggestiva cornice di piazza Del Popolo.Superate tutte le questioni tecnico logicistiche, il presidente dell’associazione, Andrea Migliozzi, il sindaco, Rosa Piermattei, e l’assessore comunale allo Sviluppo Culturale, Vanna Bianconi, hanno effettuato un nuovo sopralluogo in piazza per dare le necessarie autorizzazioni alla predisposizione di quella che sarà la scenografia del Natale 2016.“Com’è stato per il Bosco Urbano che ha fatto arrivare in città tantissime persone, anche turisti da fuori regione – sottolinea il presidente della Pro Loco di San Severino Marche, Andrea Migliozzi – anche quest’anno daremo vita a qualcosa di veramente unico. Abbiamo lanciato un concorso di idee negli scorsi mesi ma poi è arrivato il terremoto ed abbiamo dovuto rivedere qualcosa. Ma non vogliamo indietreggiare e piangerci addosso. Per questo abbiamo lanciato il motto “non si molla mai”, nemmeno di un centimetro. Con il direttivo dell’associazione, e con tanti soci che si sono detti subito pronti a raccogliere la sfida, abbiamo detto sì trovando appoggio e sostegno pieno da parte dell’Amministrazione comunale e di molte altre associazioni che operano con noi in città”.Sindaco e Giunta si sono messi subito a disposizione. “Il Comune farà la sua parte in questo progetto a favore della città che vuole ridare speranza ai settempedani ma anche un aiuto ai commercianti di piazza del Popolo e delle vie limitrofe della nostra amata San Severino Marche - commenta il sindaco, Rosa Piermattei – Qualsiasi iniziativa che ci possa aiutare a ripartire sarà sempre sostenuta da questa Amministrazione comunale che si sta impegnando, e molto, per l’emergenza terremoto ma che sta guardando, con fiducia, anche al futuro. Il Natale poi è il periodo e la festa più bella dell’anno e non permetteremo che essa venga in qualche modo rovinata. Cercheremo, anche con tante altre iniziative, di alleviare il dolore di tanti, cercheremo di essere il più vicino possibili alla nostra popolazione, perché il Natale possa portare gioia e un po’ di spensieratezza. La comunità in questo momento ci chiede di poter restare unita e questa iniziativa va anche in questa direzione. Siamo partiti con un leggero ritardo – conclude il sindaco – ma sono certa che recupereremo anche questo e che presto potremo augurarci, in una piazza ancor più bella del solito, buone feste”.
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, torna a far sentire la sua voce a difesa delle istituzioni e del territorio: “Siamo in stato di allerta ma stavolta il terremoto non c’entra - fa sapere il primo cittadino settempedano, che annuncia - Voci di popolo, che si stanno facendo sempre più insistenti, danno la nostra unità operativa di Ginecologia a rischio e parlano di difficoltà ad attivare la lungodegenza che sarebbe dovuta partire, secondo quando scritto negli atti ufficiali, a fine dicembre.Ho chiesto per giorni alla direzione dell’Area Vasta 3 dell’Asur l’attivazione anticipata di quest’ultimo servizio dato che era stato trasferito qui in piena emergenza terremoto. Visto che a Matelica sarebbe stato comunque chiuso ho domandato di lasciare letti e pazienti al “Bartolomeo Eustachio” ma mi è stato risposto che c’era carenza di personale. Stesse argomentazioni mi vengono fornite ora, alla vigilia dell’attivazione definitiva. Si parlerebbe di carenza di personale infermieristico. Mentre mancherebbero i medici per la gestione ordinaria della Ginecologia. Due professionisti, infatti, avrebbero firmato per il trasferimento altrove e al nostro “Bartolomeo Eustachio” il reparto rimarrebbe scoperto. Mi auguro – sottolinea ancora il sindaco Piermattei – che queste notizie vengano smentite al più presto dalla direzione dell’Area Vasta e che la stessa provveda a rimpiazzare il personale necessario. Siamo pronti a fornire il nostro aiuto. Vorrei ricordare gli sforzi fatti, anche in questa emergenza terremoto - sottolinea da ultimo il primo cittadino settempedano – da tutto il personale del nostro ospedale. La struttura, fortunatamente, ha sempre lavorato senza interruzioni garantendo assistenza alla nostra cittadinanza e non solo e dando supporto anche altre strutture. Vorrei ringraziare gli operatori ma anche l’assessore regionale alla Sanità, il governatore Luca Ceriscioli, il direttore sanitario dell’Asur Marche, Nadia Storti, il direttore dell’Area Vasta, Alessandro Maccioni, la dirigente del presidio, Giovanna Faccenda”.
Anche la popolazione lodigiana si è mossa per portare aiuto ai terremotati settempedani. L’ultimo carico di generi di prima necessità è stato consegnato dall’associazione “Operativi al Massimo”, onlus presieduta da Michele Di Stasi e rappresentata da Elena Agazzi e Cristina Cigolini che, insieme ad altri volontari, è arrivata a San Severino Marche con alcuni bancali di materiali già stoccati nel magazzino aperto dal Comune e gestito dai soci del Cai, il Club Alpino Italiano. E per i prossimi giorni è stato annunciato l’arrivo di nuovi aiuti raccolti da Elena Vacchini del Vespa club di Lodi e dal Vespa club Sirmione.A muovere la solidarietà dalla cittadina lombarda verso le Marche è stato un lodigiano trapiantato a Fano, Angelo Bertoglio, dirigente nazionale e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia nella nostra regione che nelle scorse settimane aveva lanciato, tramite i social e la stampa, un appello per chiedere come mai beni e materiali raccolti dai gruppi comunali di Protezione Civile in diversi Comuni dell’area di Lodi fossero ancora fermi nei magazzini.“Sapevo – spiega Bertoglio – che nelle Marche, che conosco bene, c’era grande necessità di materiali e prodotti e così ho contattato il sindaco che ha subito risposto a quella che ho definito un’iniziativa volontaria senza colori politici. Quello che mi sono detto è stato – conclude Bertoglio - facciamo qualcosa perché la solidarietà non rimanga ferma sugli scaffali. E la risposta è giunta immediata da Lodi e dal suo territorio attraverso nuove adesioni e iniziative. Il grazie è corale e a questo vorrei aggiungere quello a Nancy Capezzera, ex assessore provinciale di Lidi che ha fatto proprio e amplificato le richieste attraverso anche altri amministratori”.Intanto per il 2 dicembre alcune associazioni lodigiane hanno programmato una serata il cui incasso sarà devoluto in beneficenza alla città di San Severino Marche.
Batte sempre più forte il cuore della Ciociaria. Dopo aver portato una prima tranche di aiuti alla popolazione terremotata settempedana domani (venerdì 25 novembre), la città di Ferentino, gemellata con quella di San Severino Marche da tempo, tornerà per consegnare ai bambini un gonfiabile grazie al quale potranno trascorrere qualche ora di svago. A guidare la spedizione saranno il presidente della XV Comunità Montana “Valle del Liri”’, Gianluca Quadrini, il sindaco di Ferentino, Antonio Pompeo, il vice sindaco, Luigi Vittori. Con loro ci saranno anche il sindaco di Isola del Liri, Vincenzo Quadrini, Francesco Romano, Salvo Piccinini e la sua splendida famiglia, l’associazione donatori Policlinico di Roma est con Anna Mariani e Costanza Pamphili, l’Avis di Paliano e tutti coloro che hanno reso possibile, ancora una volta, la realizzazione di un gemellaggio nel segno della solidarietà che sembra non avere fine. Il gonfiabile, di 12 mq, sarà donato ai bimbi della scuola materna dell’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi” mentre agli alunni della Scuola elementare l’Aver di Ferentino, con Veronica Torre e Simona Torre, consegnerà una splendida sorpresa didattica.La delegazione sarà ricevuta in mattinata dal sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e dall’assessore all’Istruzione, con delega ai Servizi Sociali, Vanna Bianconi. “Continuiamo a lavorare assiduamente per le zone colpite dal sisma, con la consapevolezza che insieme si possono raggiungere mete importanti. La solidarietà e il grande cuore della nostra provincia ci permettono di ottenere questi ottimi risultati. Per queste cose servono capacità, passione e soprattutto grande animo” – dichiara, soddisfatto, il presidente del XV Comunità Montana “Valle del Liri”, Gianluca Quadrini.Oltre a ciò, saranno consegnati alle popolazioni di Umbria e Marche tutti i beni di prima necessità donati dai negozi della provincia, che hanno collaborato per l’ottima riuscita dell’iniziativa.
La città di San Severino Marche ricorderà la professoressa Liana Lippi, donna di grande cultura, già Soprintendente ai Beni Architettonici e Paesaggistici delle Marche.Il Comune ha organizzato una serie di iniziative che verranno ospitate sabato prossimo (26 novembre) con una santa messa, a partire dalle ore 16, che verrà celebrata dal cardinale Edoardo Menichelli, arcivescovo di Ancona – Osimo, presso la chiesa di Santa Maria della Pieve, nel rione Settempeda. A seguire, con inizio alle ore 17, al teatro Italia il professor Vittorio Sgarbi, critico d’arte legato da uno strettissimo rapporto con la professoressa Lippi, traccerà un ricordo subito dopo il saluto del sindaco, Rosa Piermattei. Nel corso dell’incontro sono inoltre previste le testimonianze del dottor Francesco Scoppola, già soprintendente delle Marche, del professor Ivo Costamagna e del professor Stefano Papetti, presidente della Fondazione Salimbeni con cui la Lippi organizzò a San Severino e nel territorio incontri e mostre di straordinario valenza.A San Severino Marche, grazie al contributo della professoressa Lippi, sono state organizzate tante esposizioni: da quella sui fratelli Salimbeni, a quelle su Lorenzo d’Alessandro e Bernardino di Mariotto. Mostre che hanno contribuito a far conoscere pittori di San Severino prima relegati a una élite di studiosi e, soprattutto, hanno consentito di restaurare affreschi ancora presenti nelle chiese settempedane. A queste si aggiungono le importanti mostre sul Barocco e su Filippo Bigioli.