Via dagli alberghi chi non ha i requisiti. E' questo il senso della nuova circolare firmata dal capo dipartimento della protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, che riguarda le procedure per assicurare un’adeguata assistenza alle popolazioni colpite dai terremoti di agosto e ottobre presso strutture alberghiere che si sono rese disponibili a garantire tale ospitalità transitoria, anche al di fuori del territorio comunale o regionale di provenienza dei cittadini. Così, chi dopo il terremoto è ospitato negli alberghi ma non ha più i requisiti, dal 7 gennaio avrà 5 giorni di tempo per trovare un’altra sistemazione o potrà restare nella struttura pagando di tasca propria. L'unica eccezione riguarda chi ha dei figli che stanno frequentando la scuola nel comune dove hanno trovato ospitalità.L'ordinanza di Curcio recita: “A seguito dei terremoti del 26 e 30 ottobre, infatti, per tutelare la pubblica incolumità è stato deciso, anche in forma generalizzata e non formalizzata, – ricorda la prociv nazionale – di allontanare le persone dagli edifici e dai centri abitati interessati dalle scosse e di accoglierle in strutture al coperto, data l’evoluzione delle condizioni meteoclimatiche nelle aree interessate e della conseguente impossibilità di assistere adeguatamente i cittadini stessi attraverso l’allestimento di aree attendate. Come noto, l’assistenza alberghiera era stata esplicitamente ricompresa, dopo il terremoto del 24 agosto con l’art. 4 dell’ordinanza n. 394/2016, tra le diverse misure attivabili per garantire una assistenza transitoria, dopo la chiusura delle aree di accoglienza in tenda, ai residenti in edifici valutati, a seguito delle verifiche di agibilità, con un esito “diverso da A”, ovvero non agibile”.Dopo i terremoti del 26 e 30 ottobre, che hanno comportato un’estensione del territorio interessato e un conseguente incremento del numero degli edifici da controllare, le verifiche di agibilità degli immobili attraverso le schede Aedes e con procedure speditive FAST sono in corso e richiederanno, necessariamente, diverse settimane. In questo periodo di tempo, quindi, la perdurante precarietà è riconosciuta quale elemento che dà accesso alla fruizione dell’ospitalità alberghiera in forma generalizzata fino alla messa a regime delle procedure di verifica di agibilità/utilizzabilità delle abitazioni. In tal senso, fino al 6 gennaio 2017 (incluso), i Comuni interessati dagli eventi sismici dovranno attestare, alla data dei terremoti, la semplice condizione di residenza/dimora abituale delle persone ospitate segnalate, tramite le Regioni, dalle strutture alberghiere. Tale attestazione sarà necessaria per coprire, con le risorse disponibili per la gestione dell’emergenza, le spese sostenute.Contemporaneamente, sempre entro il 6 gennaio prossimo, le Regioni e i Comuni devono predisporre delle procedure univoche per individuare, non più in modo generalizzato ma puntualmente, le persone che possono essere ospitate nelle strutture ricettive in quanto: residenti/dimoranti in edifici classificati con esito diverso da “A” delle schede AEDES, o per i quali risulti presentata la relativa richiesta di sopralluogo residenti/dimoranti in edifici classificati con esito “non utilizzabile” nella scheda FAST residenti/dimoranti per i quali risulti presentata la relativa richiesta di sopralluogo o risulti programmata, da parte del Comune, una verifica a tappeto residenti/dimoranti in edifici ricadenti all’interno di “zone rosse” Tutte le persone che non rientreranno in questi casi, a partire dal 7 gennaio avranno cinque giorni per organizzare il rientro in abitazioni agibili/utilizzabili o, comunque, per lasciare la sistemazione in albergo, termine dopo il quale le spese saranno poste a loro carico. Il termine dei cinque giorni verrà applicato anche ogni qualvolta le condizioni specificate verranno meno in date successive al 6 gennaio 2017, con il procedere delle verifiche di agibilità.Questa procedura non si applica per le famiglie ospitate in alberghi di Comuni diversi da quelli di residenza che, per l’anno scolastico in corso, hanno figli iscritti a Istituti scolastici nei Comuni di accoglienza. Per loro, infatti, permane il diritto di rimanere nelle strutture alberghiere ad esse assegnate". Secondo quanto si apprende dalla stessa protezione civile nazionale, sono in campo 164 squadre di tecnici ed esperti abilitati per le verifiche di agibilità con procedura FAST (Fabbricati per l’Agibilità Sintetica post-Terremoto) sugli edifici privati attivata, dopo gli eventi sismici del 26 e del 30 ottobre, nelle Regioni Umbria, Abruzzo, Marche e Lazio. Nella Regione Marche dalle 10.210 verifiche effettuate risultano 3.778 (46%) edifici agibili e 365 che, pur non essendo danneggiati, risultano “non utilizzabili” per solo rischio esterno. Sono invece 4.112 (50%) gli edifici “non utilizzabili” mentre 1.955 le verifiche senza esito.
Lavorano fianco a fianco delle istituzioni già da giorni ed erano presenti a scuola, nelle scorse settimane, anche in occasione del rientro degli alunni all’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi” per tranquillizzare i più piccoli e, insieme a loro, i loro professori e le famiglie. Sono gli psicologi del Corpo italiano di soccorso dell'Ordine di Malta (Cisom) che stanno affrontando l’emergenza insieme ai colleghi psicologi della Croce Rossa Italiana e alle crocerossine volontarie con indosso la divisa blu. La mattina prestano la loro opera anche a scuola poi mattina, pomeriggio e sera nei Centri d’accoglienza.“Si percepisce una grandissima paura trasversale: colpisce tutti, dai più piccoli agli anziani. Si avverte soprattutto una grande insicurezza a riprendere l'attività quotidiana”. Così uno degli psicologi del Corpo italiano di soccorso dell'Ordine di Malta (Cisom) ha raccontato all'agenzia di stampa AdnKronos come vive la gente colpita dalle terribili scosse di fine ottobre e che cosa si sta facendo per aiutare le persone a superare il trauma della distruzione. Un lavoro di squadra con i tanti volontari del Cisom tra cui soccorritori, psicologi appunto ma anche sanitari e operatori del Malteser International che arrivano da Germania, Austria e Francia.“Lavoreremo sul territorio fino a che ci sarà bisogno di noi. Stiamo approntando vari servizi per far tornare la gente a vivere normalmente. In particolare aiutiamo le persone del posto (ci sono tanti anziani, così come bambini) a superare la paura, a riprendere sicurezza affinché si torni alle attività di routine: dal lavoro, allo studio, alla vita familiare di tutti i giorni. Quel che spieghiamo innanzitutto alle persone - riferisce l'esperto - è che il cervello reagisce d'impulso di fronte a un evento imprevisto e destabilizzante: una reazione naturale che purtroppo manda in tilt la sicurezza, ma che non ha niente a che fare con il cambiamento della personalità. Questa è un'informazione molto importante, perché molti pensano che non si possa tornare a essere più come prima. Quindi insegniamo loro tecniche di pronto intervento psicologico per evitare che la preoccupazione si trasformi in ansia. I bambini reagiscono più rapidamente - evidenzia lo psicologo - Questo perché davanti a sé hanno una prospettiva del futuro e quindi ogni stimolo è per loro fonte di gratificazione. Più difficile è il lavoro con gli adulti che hanno consolidato una vita. Si pensi a un anziano che ha costruito attorno a sé tutta una serie di sicurezze (casa, lavoro, routine familiare) e poi da un momento all'altro c'è il crollo. Più si è grandi, più si pensa che manchi il tempo di ricostruire la vita: un dolore aggiunto per gli anziani che sentono di non potersi più riprendere ciò che hanno perso”.
A Marina Palmense si è tenuta la conferenza organizzata dal Comitato Salviamo il Verde mare, campeggio che come noto, è stato posto sotto sequestro con l’accusa di lottizzazione abusiva. Il Comitato, che nato da meno di un mese e grazie alla volontà del suo direttivo oggi conta oltre 230 iscritti e gode dell'appoggio e del favore di esercenti e commercianti di centri cittadini limitrofi, ha potuto contare sulla presenza alla manifestazione, oltre a campeggiatori, negozianti ed esercenti della zona e di lavoratori del campeggio, anche della presenza del vicesindaco di Fermo, Francesco Trasatti, in rappresentanza del sindaco, che ha ribadito la volontà del Comune di ascoltare le difficoltà provenienti dal turismo, e dell'assessore regionale al Turismo, Moreno Pieroni che, oltre a portare i saluti del presidente Luca Ceriscioli, ha dichiarato che "è piena preoccupazione della Regione Marche quanto sta accadendo al Campeggio Verde Mare, in quanto tutto il turismo all'aria aperta della regione è connotato dalle stesse condizioni e tipologie turistiche, e che pertanto, i problemi che ora toccano al Verde Mare, e le contestazioni mosse dalla procura di Fermo, se non dovessero trovare una soluzione, interesserebbero tutta la costa marchigiana, comportando ad effetto domino, la chiusura di tutti i campeggi, con enormi conseguenze sul sistema economico della regione.Toccante anche l'intervento di un rappresentante dei lavoratori che, ha messo in evidenza che il sequestro del Verde Mare ha creato una situazione paradossale, dove una azienda florida è costretta a chiudere in forza di un provvedimento, neppure definitivo della magistratura, sottolineando quindi che lavoratori che avrebbero il loro lavoro si trovano in cassa integrazione, togliendo risorse e diritti a queli lavoratori che invece non hanno più lavoro perchè le loro aziende sono state distrutte dal terremoto. Il presidente del Comitato Fulvio Riccio, residente a San Severino dove, come ha detto, vive quotidianamente in uno “stato di guerra” dopo il terremoto, ha ribadito : «Qui è tutto il turismo che rischia, e nemmeno per l’emergenza terremoto è stato possibile utilizzare le roulotte, richiesta che è stata rigettata". Il presidente ricorda che sull'appello avverso il provvedimento del Tribunale di Fermo, la Cassazione dovrebbe esprimersi presumibilmente nel mese di gennaio, ma che, comunque, anche in caso di accoglimento, la questione non può dirsi ancora risolta, fino alla decisione del giudizio di merito. All'incontro era anche presente il legale del signor Chiesa, direttore del campeggio, avv. Savino Piattoni che ha ribadito l'assoluta certezza della infondatezza dell'accusa mossa contro il suo assistito e la certezza che presto la giustizia trionferà, ed ha invitato Pieroni affinchè solleciti la Regione a dare una interpretazione autentica della norma regionale in modo tale che vengano dissipati una volta per tutte interpretativi che hanno dato luogo al procedimento da parte della Procura di Fermo.
Il terremoto non ferma San Severino Blues, anche se proprio l’area geografica d’azione del festival è stata colpita fortemente. La musica non si ferma, anzi servirà da dicembre ad aprile a tenere accese le luci su questo territorio. Sarà un’edizione durante la quale si raccoglieranno offerte pro terremotati, la destinazione delle quali sarà concordata con le Amministrazioni Pubbliche. Il primo appuntamento dell’XI edizione Winter del festival, il cui programma sarà presentato nei prossimi giorni, è sabato 10 dicembre alle ore 21 a Tolentino nel Club dell’Hotel 77 e sarà una cena con concerto, una cena solidale durante la quale ai partecipanti verrà richiesto un contributo extra per i terremotati. Ospite dell’evento è il quintetto degli americani James & Black. Il loro soul in bianco e nero e le loro eccezionali voci avevano già entusiasmato gli spettatori che, con successo, sono accorsi l’estate scorsa al loro concerto di Gagliole. Bruce James, pianista e cantante, è un artista immerso nel meglio della tradizione musicale popolare afroamericana: la sua voce può ricordare Joe Cocker, Dr. John, Otis Redding, Van Morrison o Tom Waits, pur rimanendo fedele a se stesso. Bella Black con la sua voce potente e profonda, strappata al gospel, e il suo eclettico mix di generi musicali tra cui R&B e soul, ti spiazza con la sua classe e la sua passionalità. Il duo si è formato ad Austin, le loro radici musicali affondano nel gospel e nel southern soul del Texas, di New Orleans e di Memphis, ma senza nostalgie del passato, anzi con lo sguardo rivolto anche all’elettronica e al moderno hip hop, tant’è che autodefiniscono la loro musica “Guerrilla Soul”. L’album di debutto “Dirt for the Flowers” è uscito negli USA nel 2012, anno durante il quale si stabiliscono in Europa dove tengono, da allora, 150 concerti l’anno soprattutto in Belgio, Olanda, Germania, Italia, Spagna e Francia, anche aprendo eventi e festival con artisti del calibro di Candy Dulfer, Gregory Porter, New Yorkers, The Slackers, Sister Sledge, Bobby Rush, Lennie Williams. Nel 2015 è uscito l’album "How Long is Now". James & Black sono un originale e affascinante mix di soul, New Orleans, rhythm’n’blues, jazz al servizio di due voci straordinarie. L’evento è su prenotazione che può essere effettuata telefonicamente al 0733.967400 o al 339.6733590.Bruce James tastiere/voce Bella Black voce Max Benassi chitarra Matteo Monti batteria Andrea Taravelli basso/moog
L’Amministrazione comunale di San Severino Marche congiuntamente agli incontri pubblici con la cittadinanza, iniziati in alcune frazioni e rioni e che andranno avanti anche nei prossimi giorni, ha voluto incontrare anche i tecnici settempedani già impegnati in questa prima fase dell’emergenza ma che saranno soprattutto coinvolti nella futura e delicata fase della ricostruzione post terremoto.All’iniziativa, in risposta a una richiesta da parte di alcuni geometri, architetti e ingegneri della città, hanno preso parte il sindaco, Rosa Piermattei, il vice sindaco, Giovanni Meschini, l’assessore comunale all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici, Sara Bianchi, e il consigliere Piero Pierandrei, insieme ad alcuni tecnici del Comune, fra cui l’arch. Andrea Pancalletti, l’ing. Mario Poscia e l’arch. Giuseppe Ballini, oltre che i referenti dell’Anci Regione Emilia Romagna, Alfio Rabeschi e Gian Paolo Artioli, in rappresentanza di chi sta aiutando la struttura comunale presso l’ufficio sisma.L’incontro è stato aperto dal consigliere Pierandrei che, dopo aver ringraziato i partecipanti, ha spiegato le ragioni dell’incontro volto a dare risposta a numerosi quesiti di carattere tecnico, ma non solo, giunti in queste settimane dai professioni e dalla popolazione.Fra le numerose domande quelle che hanno interessato, anzitutto, le due tipologie di ispezioni tecniche negli edifici con la compilazione delle cosiddette schede Fast e delle schede Aedes. Così come è avvenuto per altri argomenti che hanno interessato molte persone in questa prima fase dell’emergenza, non ultimo l’argomento Cas ovvero il contributo per l’autonoma sistemazione, l’Amministrazione si è impegnata a realizzare un breve vademecum con la risposta alle domande più frequenti.Nel corso dell’incontro sono state presentate anche alcune risultanze tecniche ed è stato fornito un dato su tutti: ad oggi è stato completato il 51% dei sopralluoghi Fast. Più lenta la compilazione per le schede Aedes per le quali mancano ancora tecnici come più volte fatto presente dall’Amministrazione comunale e dal sindaco, Rosa Piermattei.
“Gli studenti del Divini aiutano gli studenti del Divini”. E’ questo il titolo di una interessante proposta presentata al sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, dagli alunni della classe 4G, e dai colleghi del triennio della stessa sezione oltre che da quelli della 3E, in occasione di un incontro voluto dalla scolaresca e svoltosi alla presenza della dirigente dell’Istituto Tecnico Tecnologico Statale, Rita Traversi, e dei docenti Carlo Corneli, Paola Fiori e Mariano Maponi nella sede provvisoria ospitata presso il plesso “Alessandro Luzio”.“L’idea che è venuta a noi ragazzi – ha spiegato, facendosi portavoce per tutti, l’alunno Carlo Soverchia – è stata quella di acquistare una struttura prefabbricata in legno, una casetta, da destinare quale dimora a una famiglia di cinque o sei persone che magari si trovi oggi in difficoltà a causa del sisma. Prioritariamente vorremo aiutare la famiglia magari di un ragazzo iscritto al nostro Itts”.Gli studenti del “Divini” hanno già lanciato una raccolta fondi, attivando di fatto un crowdfunding su internet, cui collegheranno anche altre iniziative come i mercatini di Natale a qualche festa d’istituto, magari anche una lotteria. Altri iscritti all’Itts si sono già mossi, o si stanno muovendo diversamente: chi ha potuto ha chiesto subito l’aiuto di società e imprese come nel caso di chi ha bussato alla porta di una importante ditta di calcestruzzi per farsi promettere la realizzazione del basamento in cemento su cui sarà poggiato il prefabbricato.“Nel progetto – spiegano a scuola – saranno coinvolti anche ex studenti del Divini”.Soddisfazione per l’intraprendenza mostrata dai giovani studenti è stata subito espressa dal sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che ha immediatamente sposato l’iniziativa e si è dichiarata pronta a mettere a disposizione un’area o comunque a far in modo che la procedura amministrativa e autorizzativa per sistemare il prefabbricato sia la più spedita possibile.“Questi gesti, soprattutto perché pensati dai giovani per altri giovani – ha spiegato – vanno sposati in pieno. Sono orgogliosa della proposta che mi è arrivata dai ragazzi dell’Itts, giovani molto motivati che stanno facendo veramente tanto per la società. In questo prestigioso istituto San Severino ha da sempre visto nascere e crescere menti dalla grande creatività e comunque studenti che si sono molto bene inseriti nel mondo del lavoro arrivando a diventare anche capitani di grandi e importanti imprese. Siamo ancora all’inizio ma il progetto promettere realmente bene e speriamo tutti che prima di Natale ci siano importanti novità”.
I recenti eventi sismici hanno modificato pesantemente non solo il volto della nostra terra, ma anche la realtà economica e sociale delle province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, in particolar modo le zone dell’entroterra, cuore di gran parte del mondo produttivo artigianale marchigiano, luoghi che custodiscono un patrimonio artistico e culturale a rischio scomparsa. Il terremoto, oltre a produrre migliaia di sfollati, disagi ai servizi, alla viabilità, centri storici pericolanti (laddove non siano totalmente scomparsi, con la conseguente necessità di messa in sicurezza delle opere d’arte), sta provocando lo spopolamento di borghi e cittadini, una gravissima battuta d’arresto della produttività e dell’economia turistica legata alle peculiarità della zona dei Sibillini.Da quel 24 agosto, gli uffici CNA ricevono le richieste di aiuto e supporti degli imprenditori: da allora, siamo al lavoro sul campo per diffondere informazioni, dare supporto logistico, mettere in contatto la domanda e l’offerta di servizi, di condivisione di laboratori e magazzini, di affitto di abitazioni e locali; dal 25 agosto giriamo il territorio per incontrare cittadini e imprese e discutere del decreto governativo, per aiutare nell’interpretazione di quanto previsto. Insomma, per capire cosa fare, e farlo subito.Anche per questo, per aiutare il territorio a non mollare, è partito “Vetrine Sibilline – Ci ritorNiAmo”, progetto targato Cna Marche Sud, avviato per sensibilizzare l'acquisto dei prodotti tipici e tradizionali delle zone del Fermano, Maceratese e Ascolano colpite dagli eventi sismici. CNA propone una vetrina di aziende che aderiscono al progetto, con l'obiettivo di promuovere l'acquisto dei prodotti enogastronomici quale veicolo di rilancio, economico ma anche turistico, dei territori che in questo momento sono in grande difficoltà a seguito del terremoto. Si tratta di imprese del settore agroalimentare, aziende agrituristiche, vitivinicole, oleifici, birrifici, produttori di miele, confetture, prodotti di norcineria, dolci e liquori. Lo slogan del progetto è "Ci ritorNiAmo" perché siamo convinti che sia fondamentale ritornare a rivivere quelle zone, ridandogli il valore che meritano. Basta cercare Vetrine Sibilline sui siti delle CNA territoriali di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, consultare l'elenco delle imprese, scegliere i prodotti e contattare le aziende. In occasione delle prossime festività, CNA Macerata promuove cesti regalo solidali realizzati in collaborazione con il Circuito Marchex e con il portale web Marca Camerino: per informazioni www.mc.cna.it oppure 0733/27951.
Netta la vittoria del No nelle Marche.Il commento a caldo del segretario regionale del Pd, Francesco Comi, lascia poco spazio alle interpretazioni: "Peccato per il risultato. Sono amareggiato dell'esito e non ho motivo di nasconderlo. Abbiamo perso un'occasione. Chi ha votato contro la riforma si è caricato sulle spalle una grande responsabilità. Questo Paese aveva e ha bisogno di proposte costruttive".A votare per il referendum costituzionale, in tutta la regione, è stato quasi il 73% degli aventi diritto. La percentuale più alta in provincia di Pesaro Urbino (74,87%) quella più bassa in provincia di Macerata (70,84%) che ha registrato a sua volta la più bassa affluenza alle urne nel comune di Pieve Torina (47,21%), quella più alta, invece, a Muccia (89,84%).A Camerino domina controtendenza il Sì con il 53,71. Anche a Sefro vince il Sì con il 51.77 per cento, a Caldarola con il 50,28 (uno scarto di cinque voti), ad Apiro con il 55,59 e ad Appignano con 50,65 per cento.Incredibile parità a Poggio San Vicino con 63 voti al Sì e 63 voti al No: annullata una scheda.Trionfo del No a Bolognola: 50 voti (76,92 per cento) contro i 15 del Sì.Nel capoluogo di provincia, tendenza nazionale rispettata: a Macerata il No si afferma con il 54,85 per cento.Anche a Civitanova domina il No con un netto 58,05 per cento.A Loro Piceno è un voto a fare la differenza a favore del No: 641 a 640 con una percentuale del 50,04. A Cingoli il No si afferma con il 56,46 per cento, a Tolentino con il 53,16, a Porto Recanati con il 57,59, a San Severino con il 58,83, a Visso con il 61,59, a Serravalle con il 57,12, a Serrapetrona con il 57,22, a San Ginesio con il 52,18, a Ripe San Ginesio con il 58,74, a Pioraco con il 57,07, a Pievebovigliana con il 62,26, a Penna San Giovanni con il 58, a Morrovalle con il 56,57, a Montecassiano con il 54,39, a Monte Cavallo con il 51,67, a Mogliano con il 52, a Gagliole con il 61,11, a Fiordimonte con il 59,52, a Fiastra con il 54,10, a Esanatoglia con il 59,29, a Cessapalombo con il 63,44, a Camporotondo con il 52,74, a Belforte con il 54,19, a Urbisaglia con il 55,49, a Treia con il 55,46, a Sant'Angelo in Pontano con il 54,13, a Muccia con il 57,23, a Montecosaro con il 59,39.Nei comuni di Acquacanina, Castelsantangelo sul Nera e Ussita, colpiti dagli eventi sismici, non sono state costituite le sezioni elettorali. Nei comuni di Fiastra e Pieve Torina, colpiti dagli eventi sismici, è stato costituito un numero ridotto di sezioni elettorali, pari a 1.
Una partenza faticosa ma coraggiosa. I “Teatri di Sanseverino” tirano su la testa dopo il sisma e alzano il sipario sulla nuova stagione di prosa che per la “prima” in assoluta, ma solo per la “prima”, si trasferisce al Persiani di Recanati dove giovedì 8 dicembre, alle ore 17,30, va in scena la “Bisbetica domata” con Nancy Brilli.“Si tratta di un temporaneo trasferimento, per la sola data dell’8 dicembre, perché poi torneremo al Feronia - spiega il direttore artistico, Francesco Rapaccioni, che sta organizzando pullman e abbonati per la “trasferta” - Mai come in questo periodo abbiamo tutti bisogno di incontrarci, restare uniti, confrontare l'un l'altro le proprie esperienze e guardare insieme al futuro – aggiunge Rapaccioni, che prosegue con un ringraziamento al sindaco di Recanati, Francesco Fiordomo, e a chi si è adoperato per la gentile concessione di un teatro per gli oltre 400 abbonati settempedani - Anche nel territorio, come accade in questi giorni in molte famiglie, chi può offre la propria casa temporaneamente al parente o al vicino in difficoltà. Ripartiamo questa volta da Recanati: il teatro Feronia si trasferisce dunque al teatro Persiani. Partiremo tutti insieme con i pullman da San Domenico alle 16”.La società Contram ha messo a disposizione dei pullman per il trasferimento mentre la Deltaprint sarà lo sponsor della serata inaugurale.“Per le altre date della stagione si tornerà comunque al Feronia”, rassicura la direzione artistica de “i Teatri di Sanseverino” che invita a prenotarsi entro domani, lunedì 5 dicembre.La “Bisbetica domata”, con Nancy Brilli ma anche Matteo Cremon, Claudio Castrogiovanni, Gianluigi Igi Meggiorin, Gennaro Di Biase, Anna Vinci, Dario Merlini, Maria Concetta Gravagno, Stefano Annoni e Valerio Santoro, è un’opera molto conosciuta che ha per protagonista una serie di personaggi che si districano in un frizzante crogiuolo di equivoci e travestimenti. Si tratta di una commedia ricca di colpi di scena che, col sorriso, porta a riflettere sui rapporti uomo-donna e che restituisce la contemporaneità e la grandezza di un autore senza tempo come Shakespeare. “Questo adattamento – sottolinea ancora Rapaccioni - è una rivisitazione in chiave femminile, adattata al nostro tempo con qualche punzecchiatura sulla propensione shakespeariana verso il personaggio di Petruccio, domatore di femmine disobbedienti. Lo spettacolo coinvolge e Nancy Brilli, molto bella e molto brava, è la Bisbetica che capeggia il cast dando vita a un doppio spettacolo in cui ognuno è sia attore che personaggio. Ricca di momenti comici, la pièce guarda in ugual modo i destini di attori e teatranti, come a voler dimostrare che la vita è teatro e il teatro continua nella vita”.
Anche se molti residenti hanno scelto di votare nelle zone in cui sono sfollati, l'affluenza alle urne per il referendum sulla riforma costituzionale è buona nelle zone terremotate delle Marche, dove i seggi (spesso accorpati) sono stati allestiti in sedi alternative, dalle tensostrutture alle palestre."Sì, la gente viene e sta votando" dice il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci. "Nonostante il cielo plumbeo" è serena la voce del sindaco di Pievebovigliana Sandro Luciani: "c'è una buona affluenza".Rallentamenti a Visso, che per il referendum raccoglie anche le sezioni elettorali di Ussita e Castelsantagelo sul Nera: "sono andato direttamente al seggio, nella palestra delle scuole - racconta il sindaco di Ussita Marco Rinaldi -, ma lì ho scoperto che prima bisognava ritirare un attestato presso il Comune, che si trova in un modulo in zona il Piano. Non è semplice spostarsi, ci sono varchi e controlli, perché il centro di Visso è zona rossa. Insomma, per votare ci ho messo un'ora".Secondo quanto appreso dall'Ansa, nelle Marche si attesta al 20,22% l'affluenza alle urne alle 12 per il referendum sulla riforma costituzionale. A Macerata ha votato il 19,14% degli aventi diritto al voto.
La Regione Emilia Romagna continua nell’invio di pattuglie di rinforzo al comando della Polizia municipale del Comune di San Severino Marche in questo periodo di emergenza terremoto. Nelle scorse ore c’è stato un nuovo cambio della guardia con la partenza, dopo una settimana di lavoro, degli agenti Stefano Piva e Katia Pinelli della Polizia Locale del Comune di Modena.Uomini e mezzi sono utilizzati per il pattugliamento dinamico del centro storico e delle tantissime frazioni del Comune. Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha voluto personalmente incontrare gli agenti per ringraziarli della preziosa opera prestata a favore della popolazione colpita dal terremoto.
La solidarietà verso le popolazioni colpite dal sisma non si ferma e questa volta arriva da Cuneo. Il messaggio arriva da Giovanni Bottero, un pensionato di 66 anni che, dalla pagina Facebook del suo ristorante, scrive a tutti i ristoratori del Centro Italia a cui il terremoto ha distrutto o reso inagibile il proprio ristorante mettendo a disposizione, a titolo gratuito, la propria attività.Questo il messaggio integrale che si legge su Facebook."Mi chiamo Giovanni Bottero, sono un pensionato di 66 anni che per molti anni ha lavorato come ristoratore. Vivo a Limone Piemonte, nota località turistica invernale in provincia di Cuneo, nota per il suo comprensorio (90km di piste da sci), sono proprietario di un locale “ristorante” che dopo il mio pensionamento e per motivi di salute è da più di un anno inattivo. Ieri sera, dopo aver visto, per l’ennesima volta, immagini catastrofiche delle zone terremotate del centro Italia, mi sono trovato a fare un pensiero. Mi sono immedesimato in uno di quei ristoratori che ad un tratto hanno visto il lavoro di una vita crollargli davanti agli occhi. Ho pensato a come mi sarei sentito se da un secondo all’altro, mi avessero detto che il mio ristorante non era più agibile e che ci sarebbero voluti mesi o forse anni per poter oltrepassare di nuovo la porta di ingresso. Sicuramente scoraggiato, disarmato, disperato. Quando investi tutto in un progetto che poi diventa un progetto di vita che da sostentamento a te ma soprattutto alla tua famiglia, per quanto possa calarmi nella situazione, non riesco e non posso quantificare lo stato d’amino che si possa provare. Sentire la terra che trema e che polverizza una tua creatura. Si perché, da ex ristoratore, credo fortemente che il proprio ristorante, sia una creatura, una parte di te, un’appendice di se stessi. Mentre facevo queste riflessioni, mi sono sentito pervaso da un sentimento di frustrazione e di rabbia e mi sono ritrovato a partorire quanto segue: per tutti i ristoratori (unici proprietari o famiglia) del Centro Italia a cui il terremoto ha distrutto o reso inagibile il proprio ristorante. Sono disponibile a dare in comodato d’uso gratuito il mio ristorante, totalmente attrezzato, fino a quando non sarete nella condizione di poter riappropriavi del vostro. Non voglio soldi, ne per l’affitto ne per altro. Dovrete solamente coprire personalmente le spese vive dell’utilizzo (luce, gas, tasse, imposte) Per il pernottamento, vi posso offrire ad un prezzo modico, un appartamento sito vicino all’attività ma non è un elemento vincolante. Per dirla in parole povere, potrete pernottare dove vorrete, il ristorante ve lo do in ogni caso. Non ci saranno condizioni legate alla durata. Appena potrete tornare a gestire la vostra attività, liberi di andare. Quello che vorrei, è dare la possibilità, a chi vorrà coglierla, di continuare il proprio mestiere e di sentirsi ancora parte di un progetto di vita. Il ristoratore è per sempre, io lo so bene! Info Tel. Giovanni 380 5332937"
I sindaci dei comuni terremotati di Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio, insieme al commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani e al capo della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio, prenderanno parte il 9 dicembre alle 21, nella Basilica di Loreto, a una messa per le popolazioni terremotate concelebrata dal segretario di Stato card. Pietro Parolin, dal card. Edoardo Menichelli, presidente della Conferenza episcopale marchigiana e dal card. Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale umbra.Interverranno anche mons. Domenico Pompili, vescovo di Rieti, della cui Diocesi fa parte anche il comune di Amatrice, e l'arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Domenico Boccardo. Al termine ci sarà una processione solenne di tutti i sindaci al seguito dell'immagine originale della Madonna di Loreto. "Si tratta di un momento di grande solennità e raccoglimento - ha detto il presidente di Anci Marche Maurizio Mangialardi - al quale noi sindaci ci avviciniamo con grande partecipazione" (ANSA).
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha inviato una segnalazione al capo dipartimento della Protezione Civile, al Commissario delegato alla ricostruzione, al presidente della Regione Marche e al presidente di Anci Marche, in merito alle notizie e alle segnalazioni con le quali alcuni cittadini denunciano un incremento notevole delle richieste per l’affitto delle abitazioni agibili.“Ciò potrebbe essere dovuto – ha scritto il sindaco nella segnalazione – a un perverso effetto collaterale dell’importante opportunità che il Governo ha voluto mettere a disposizione dei cittadini terremotati con il contributo per l’autonoma sistemazione. Al Comune – precisa il primo cittadino settempedano – sono giunte solo segnalazioni verbali senza riscontri concreti ma, se confermata, questa tendenza andrebbe contrastata subito”.Immediata la risposta da parte del capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, che in riscontro alla segnalazione del sindaco di San Severino Marche ha fatto sapere di aver informato il comando generale della Guardia di Finanza.
Oltre 10mila euro sono stati destinati dalla SIN, la Società Italiana di Neonatologia, al Comune di San Severino Marche per progetti di ricostruzione dopo il terremoto che ha duramente colpito la comunità settempedana. La somma è stata raccolta grazie a un’iniziativa lanciata in occasione del congresso nazionale svoltosi a Napoli.La Sin ha così raccolto l’appello lanciato dal sindaco, Rosa Piermattei, che è stato fatto subito dal presidente della Società Italiana di Neonatologia, Mauro Stronati, direttore della Struttura Complessa di Neonatologia, Patologia Neonatale e Terapia Intensiva della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia, originario di San Severino Marche.“E’ un gesto molto significativo per noi quello di cui si sono resi protagonisti i membri della Sin. Alla società aderiscono molti pediatri d’Italia. Il loro aiuto verrà utilizzato per progetti di ricostruzione cui stiamo già pensando. Vista la risposta ricevuta sicuramente faremo in modo che la Sin possa “adottare” una delle tante iniziative che resteranno per sempre alla città di San Severino Marche”.La donazione della Sin, grazie anche all’importante contributo della Biomedia, rappresenta un gesto di grande solidarietà e di speranza per il futuro.La Società Italiana di Neonatologia è una società, non a fini di lucro, che persegue e allarga gli scopi ed obiettivi del Gruppo di Lavoro di Neonatologia della Società Italiana di Pediatria. La Società vanta circa 2.350 soci, tra medici ed infermieri specialisti in neonatologia operanti in ambito universitario e ospedaliero. Fra i suoi scopi vi sono quelli di favorire e promuovere la ricerca, la didattica e l'assistenza nell'ambito della Neonatologia, intesa quale disciplina che si occupa del neonato sano e patologico, ivi inclusa l'emergenza, la terapia intensiva neonatale, il trasporto del neonato e il follow-up, ma anche di favorire lo sviluppo, la standardizzazione e la valutazione delle metodologie di ricerca e di applicazione clinica in Neonatologia, anche mediante la costituzione di gruppi di lavoro e task forces ad hoc.
San Severino Marche, città d’arte della provincia di Macerata, tra i tanti motivi di interesse ha una serie di dimore storiche, quasi tutte realizzate tra ‘700 e ‘800, che il terremoto ha gravemente danneggiato. Fra queste vi è anche Villa Collio, un ex Casino della famiglia Collio, attribuito dagli storici locali a Pietro da Cortona, già crollato nel 1799 a causa di un sisma e ricostruito nel 1812 da Giambattista Collio nello stesso sito dove sorgeva l’edificio originario. L’architetto pittore moglianese Giuseppe Lucatelli progettò la nuova villa, oggi di proprietà degli eredi Miliani Raimondi, in stile neopalladiano.Per la prima volta dopo le scosse del 30 ottobre le telecamere del Tg3 delle Marche sono entrate nella dimora insieme ad alcuni tecnici e al giornalista Massimo Veneziani. Con loro anche Francesco Rapaccioni, console del Touring Club Italiano per la provincia di Macerata e direttore de i Teatri di Sanseverino.“Villa Collio ha avuto danni importanti proprio alla struttura muraria – spiega Rapaccioni, che sottolinea - Si è staccato l’intonaco, ma questo sarebbe un danno facilmente recuperabile. Il fatto grave è che in questo caso sotto si vedono chiaramente i muri fessurati ma anche completamente spanciati. Danni si registrano anche al pavimento d’ingresso e a quello del giardino all’italiana, che si è evidentemente abbassato. In uno dei tempietti laterali si vede che l’edificio ha subito una torsione su se stesso, che ha dunque ruotato provocando distacchi fra le strutture con fessurazioni di diversi centimetri. Ci sono addirittura chiavi di tiraggio, messe dopo altri terremoti, che sono uscite fuori ma che prima erano nascoste sotto l’intonaco. Il soffitto delle scale ha ceduto e il tamburo della cupola è completamento venuto giù”.“Il danno culturale è enorme - spiega il sindaco, Rosa Piermattei, che insieme ai tecnici comunali sta cercando di verificare la situazione anche delle dimore storiche disseminate in tutto il vasto territorio settempedano - Villa Collio è un bene preziosissimo per tutta la regione Marche. In questo caso si registra pure un danno di tipo economico perché la villa era sede di un’attività ricettiva che, ovviamente, si è dovuta fermare. Altri invece sono riusciti a rialzarsi da soli, come il caso dell’imprenditore settempedano Sandro Teloni che, con la sua famiglia, gestisce il relais “La Villa” in quella che fu l’ex villa Coletti Battibocca a Cesolo”.La storica villa Collio è un edificio a pianta quadrata, come “La Rotonda” del Palladio a Vicenza, dalle quattro facciate uguali, che riprendono gli elementi del tempio classico, con le lesene che sorreggono un timpano e inquadrano la cupola ottagonale. All’interno custodisce un giardino all’italiana fra i più apprezzati della penisola.
"Il patrimonio culturale si deve ricostruire, un'eccellenza si deve tutelare": è questo lo slogan del progetto Coraggio Marche, nato come risposta concreta all'emergenza sisma che ha sconvolto il centro Italia."Coraggio Marche" è un sito con un grande cuore che racconta e fornisce informazioni sulla condizione delle piccole aziende del territorio colpite dal sisma e costrette ad affrontare enormi difficoltà economiche. A ideare il sito, l'agenzia di comunicazione Marvel Adv in collaborazione con lo chef Errico Recanati del Ristorante Andreina."L'iniziativa nasce dalla volontà - racconta lo chef Recanati - di dare visibilità ai produttori di qualità che, in questo momento, da soli non hanno la forza di poter comunicare il loro lavoro nella giusta maniera. Attraverso la rete di colleghi e di associazioni di settore e al lavoro di promozione messo in atto da Marvel Adv, il sito continua giorno dopo giorno a dare voce alle aziende e a questi produttori che a causa del terremoto rischiano di perdere il lavoro di una vita intera. L'idea è stata quella di mettere in piedi qualcosa che fosse più duraturo e continuativo di una o più cene, che comunque in futuro verranno sicuramente organizzate con i prodotti presenti nel sito, una sorta di vetrina per le aziende che, attraverso il web, possono sicuramente raggiungere un pubblico molto vasto".I criteri di selezione delle aziende sono due: il fatto di essere state tutte duramente colpite dal sisma e di produrre vere e proprie eccellenze del territorio. Tra le aziende troviamo la Norcineria Altonera, di Castelsantangelo Sul Nera (Macerata), l'Apicoltura di Filippo Solibazzi di Amandola, l'azienda agricola Le Spiazzette sempre di Amandola, che produce confetture di frutta. E la pasta secca di Terra Nostra, pastificio e ristorante/pizzeria di San Ginesio."Il sito è in continuo aggiornamento - continua Errico Recanati - e la selezione delle aziende è stato anche per me un modo di conoscere personalmente storie e prodotti di qualità. Una conoscenza che vorremmo trasmettere al consumatore attraverso le storie che nel sito vengono raccontate. I produttori possono essere contattati personalmente dagli utenti interessati ad acquistare il prodotto, una possibilità in più per le aziende di farsi conoscere, di stringere legami diretti con i consumatori e di affrontare questo momento drammatico. Senza queste aziende le Marche sarebbero ancora più povere di quanto non le abbia rese il sisma, per questo crediamo fermamente nel fatto che vadano aiutate nel migliore dei modi".
"Sono sempre stato consapevole che prima o poi questo momento sarebbe arrivato. Lo sono sempre stato io, lo è sempre stata Antonella, ed abbiamo educato i figli a questa consapevolezza. E’ arrivato il momento. Il momento del saluto".Inizia così il post su Facebook che il maresciallo dei Carabinieri della stazione di San Severino, Pierluigi Lupo, ha scritto agli amici per dare la notizia della sua partenza. Ecco il testo: “Dopo 23 anni da cittadino settempedano, di cui oltre 20 quale Comandante della Stazione dei Carabinieri, con questo semplice post vorrei salutare tutti i concittadini di San Severino, ed in particolar modo tutti coloro con i quali in questi anni ho condiviso momenti di vera e sincera amicizia. Motivazioni strettamente personali e familiari mi hanno condotto fin da questa estate alla decisione di inoltrare domanda di trasferimento . Farò rientro nella regione che oltre 30 anni fa mi vide partire arruolato, ventenne, nell’Arma dei Carabinieri. Dopo anni di sacrifici, sia fisici che sentimentali, è giusto cominciare a pensare all’età che avanza e alle esigenze che cambiano.Tutto ciò dando la precedenza, sempre e comunque, alle aspirazioni e ai bisogni dei miei figli. La ricerca di una stabilità definitiva è umana, e cominciare, passo dopo passo, a ricongiungermi con la mia famiglia di origine è sempre stato un fine sin dall’inizio. Il prestigioso nuovo incarico a Pescara, che mi accingo a ricoprire entro la fine dell’anno in corso, non può che non darmi nuovi stimoli professionali, mettendomi nuovamente in gioco Non sarà facile, ci sarà da ricominciare da zero, non solo per me ma anche per la mia famiglia. Le radici qui a San Severino sono profonde, i miei figli sono cresciuti qui, e queste radici hanno dato vita ad una splendida pianta rigogliosa e carica di frutti. Sto per intraprendere una nuova avventura, ma qui, nella città di San Severino, ho vissuto forse gli anni più importanti e formativi della mia vita. Lascio San Severino in un momento particolarmente triste, in quanto duramente colpita dal terremoto, ma voglio essere convintamente fiducioso di poter in futuro tornarvici e trovarla ancor più bella di prima!"
Un pomeriggio davvero speciale quello di ieri alla Tigamaro di Tolentino. Infatti, grazie alla vicinanza fra l'azienda tolentinate e la Grana Padano, sono stati consegnati cinque quintali di grana da distribuire alle popolazioni terremotate, in particolare dei territori di San Severino e Tolentino.A fare gli onori di casa è stato il titolare di Tigamaro, Luca Bortolami, che ha accolto il sindaco di San Severino Rosa Piermattei e quello di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, insieme alla titolare di Multiradio Oriana Forconi che è stata il trait d'union di tutta l'operazione, i quali hanno rappresentato la gratitudine dei loro cittadini verso il gesto di grande solidarietà arrivato dall'Emilia nelle Marche.L'intero pomeriggio è stato trasmesso in diretta sulle frequenze di Multiradio e con le voci di Giusi Minnozzi e Luca Eboli che, fra interviste e musica, hanno raccontato un altro bellissimo momento di solidarietà e unione fra cittadini.https://www.youtube.com/watch?v=nQ4qT-jXt3E
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del personale dell’ITT “E. Divini” di San Severino Marche:"Tutto il personale dell’ITT “E. Divini” di San Severino Marche, dalla dirigenza, al personale ATA, al corpo docente, al comitato studentesco, esprime la più viva preoccupazione per il destino del proprio Istituto, vista l’inerzia delle Istituzioni, chiamate e sollecitate più volte a dare risposte concrete alla grave emergenza.Pensando in primis alle esigenze di studenti e famiglie in ordine alla formazione, che la scuola si sente in obbligo di fornire, la dirigenza e i docenti sono stati concordi nel dover agire in emergenza e dover quindi prendere decisioni urgenti, ma pur sempre razionali.Siamo disposti tutti a lavorare anche in condizioni difficili, purché praticabili, pur di fornire quel servizio che spetta ai nostri ragazzi e per rispondere alla situazione di emergenza.Chiediamo però in modo chiaro e deciso che le autorità competenti forniscano la loro risposta concreta, esprimendosi tempestivamente e ufficialmente riguardo al sito, in cui iniziare da subito i lavori per la messa in posa dei moduli/prefabbricato, per i quali ci risulta sia stata già inoltrata richiesta da parte dell’Amministrazione Provinciale.Facciamo presente che, per quanto si sia riusciti presso una scuola dell’Infanzia e Primaria detta “A. Luzio”, già fortemente criticata dai genitori dei bambini, ad intraprendere, dal 17 novembre ad oggi, un cammino di “normalizzazione”, che ha permesso in modo graduale agli studenti di rientrare in classe, permangono forti criticità e problematiche aperte: inidoneità delle aule e degli spazi per normativa relativa a cubatura, metri quadrati e capienza, non idoneità dei servizi igienico-sanitari e soprattutto assenza di spazi collettivi e di laboratori che sono parte indispensabile del curriculum e dell’identità di un Istituto Tecnico come il nostro, anche in base alla riforma scolastica in corso; infine il disagio di operare in due sedi non attigue, una delle quali promiscua con altro Istituto cittadino.Rischiamo che tali criticità, insorte in un periodo dell’anno scolastico particolarmente importante per l’attività di orientamento, possano implicare una grave perdita di nuove iscrizioni, che può essere scongiurata solo dall'assicurazione di ricostruzione da parte degli organi di competenza, con immediato avvio delle procedure necessarieSottolineiamo che il nostro Istituto era stato già identificato per la ricostruzione dei laboratori, con progetto dell’Amministrazione Provinciale di Macerata in accordo con la Protezione Civile, approvato e in via di attuazione nella sede storica dell’Istituto, perché ubicato in sede strategica per interventi in caso di calamità.Siamo compatti nel dire che l’Istituto Tecnico "Divini" non si sposterà da San Severino e in nessun modo il personale, supportato dagli Organi Comunali e soprattutto da studenti e famiglie, permetterà che ulteriori e gravi ritardi compromettano una istituzione così importante e di lunga tradizione nel nostro territorio e che si possa rischiare di impoverire l’entroterra maceratese, cancellandone l’identità economica, storica e socio-culturale e togliendo dignità a territori che hanno dato tanto alla Nostra Regione e al Paese intero".