Gemellaggio etico fra Jesi e San Severino Marche per restituire una casa agli oltre 100 judoka settempedani che non hanno più, a causa del terremoto, una palestra dove allenarsi. Il Samurai Club di Jesi-Chiaravalle ha lanciato una raccolta fondi a favore dell’associazione sportiva J-Etic di San Severino Marche che, da oltre un mese, ha perso il dojo, cioè la palestra, resa impraticabile a causa del terremoto. La vecchia palestra di San Severino, dove si allenavano i judoka della J-Etic, è stata dichiarata inagibile e non è possibile accedervi per recuperare il vecchio tatami, peraltro in condizioni ormai molto precarie a causa della caduta di calcinacci. Una nuova palestra è stata individuata in un vecchio capannone industriale alla periferia di San Severino, che però deve essere allestito per potervi svolgere il judo.Il gemellaggio etico, proposto dall’associazione Judo Samurai di Jesi-Chiaravalle in collaborazione con tutto il settore Judo Uisp Marche, prevede una serie di iniziative per raccogliere i fondi necessari all’acquisto di un tatami, la tradizionale pavimentazione giapponese, composta da materassini incastrati fra loro, utilizzata per le competizioni di judo e di altre discipline orientali.La prima iniziativa di raccolta fondi a favore dell’immediata riapertura dell’attività di judo a San Severino Marche è prevista sabato 26 novembre al palasport di Chiaravalle (via Firenze, ore 15.30) dove si svolgerà uno stage tecnico condotto dal maestro Alfredo Vismara, considerato una delle figure di riferimento del judo italiano ed europeo e fondatore dell’associazione “Amici del judo”, cui seguirà una cena.Info: Pietro Balducci – 348 5637 015
"Non nascondiamo la forte preoccupazione in una fase che per i beni culturali è ancora in piena emergenza e sappiamo tutti quanto aver investito in cultura, in particolare per i vostri territori, significhi restituire economia, lavoro, turismo. Per questo vogliamo tenere alta l'attenzione e costruire un percorso condiviso". Così l'assessore regionale Moreno Pieroni in un incontro con gli assessori alla Cultura e i sindaci dei comuni danneggiati."Vogliamo ricalibrare i messaggi di comunicazione - ha continuato - per fondare le basi di una ricostruzione qualitativa, attraverso iniziative culturali di respiro nazionale e internazionale per valorizzare il patrimonio delle aree interne colpite. Intanto la proposta è creare un gruppo di lavoro ristretto, operativo da subito, tra gli amministratori locali e la Regione Marche. L'idea è anche quella di coinvolgere la Conferenza episcopale marchigiana dal momento che gran parte del patrimonio colpito dal sisma è di proprietà ecclesiastica" (ANSA).
Il sisma non ferma la cultura a San Severino Marche. Giovedì prossimo (24 novembre), con una cena conviviale presso il ristorante “Cavallini” di viale Bigioli, riprende vigore il progetto “Amare un’ombra”, promosso dall’associazione Archivio storico tipolitografia “C. Bellabarba” con il patrocinio del Comune di San Severino Marche, per celebrare i 50 anni dalla pubblicazione degli Xenia I di Eugenio Montale, componimento poetico stampato in città proprio dalla tipolitografia Bellabarba. La cena sarà la prima di una serie di iniziative conviviali che proseguiranno il 2 dicembre con un incontro al ristorante “Da Piero” e l’11 dicembre al ristorante “Junò”.Il progetto “Amare un’ombra”, con il sostegno del Consiglio regionale delle Marche, di Slow Food Marche, dell’Università di Macerata, dell’Accademia delle Belle Arti di Macerata, vede confermato anche l’atteso incontro con Serge Latouche che il 2 dicembre sarà intervistato da Roberto Mancini nell’auditorium dell’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi” a partire dalle ore 18. Si parlerà della società odierna e dei tanti problemi ad essa collegati.Ad aprire la programmazione degli eventi collegati a questo progetto nelle scorse settimane, in occasione della prima Giornata nazionale dello Spettacolo dal Vivo, erano stati un convegno con la partecipazione di Pietro Gibellini dell’Università di Venezia Ca’ Foscari e di Giuseppe Benelli e l’inaugurazione della mostra “Eugenio Montale, le linee della mano” allestita nella Pinacoteca civica “P. Tacchi Venturi”.
Il Comune di San Severino Marche, grazie anche alla collaborazione dei verificatori della Protezione Civile regionale e nazionale, del personale messo a disposizione dalla Regione Emilia Romagna e dei tanti tecnici volontari, ha avviato la ricognizione a tappeto in diverse zone della città per la verifica degli effetti del sisma del 30 ottobre scorso.“L’indagine, che viene svolta in modo massivo grazie a diverse squadre Fast e Aedes - spiega il sindaco, Rosa Piermatti - sta delineando uno scenario che non ci aspettavamo da cui emerge un dato su tutti: solo il 42% dei 211 edifici esaminati in tre giorni è risultato agibile. Fino ad oggi credevamo che il terremoto avesse risparmiato il centro storico e, invece, le verifiche ci stanno dicendo l’esatto contrario”.Il lavoro dei tecnici è molto articolato ed è suddiviso per macro gruppi di attività. Due le fasi dell’organizzazione: la prima mira a certificare quelli che sono gli edifici agibili, la seconda ad approfondire lo studio delle strutture non agibili e a rilevare il grado di danno per avviare, poi, le misure conseguenti.“Per i fabbricati che risultano non agibili, l’ultima fase – spiega l’ing. Enrico Altran, coordinatore delle attività tecniche verso i clienti e quelle di ingegneria sui servizi a rete della società di servizi pubblici locali per le province di Trieste, Gorizia, Udine e Padova – si conclude con l’emissione di un’ordinanza da parte del sindaco. Spesso si tratta di un’ordinanza di sgombero o, se vi è necessità, anche di immediata messa in sicurezza dell’edificio. Questa è una tappa fondamentale per i rimborsi ma anche per avviare tutto il sistema degli aiuti, a partire dai contributi per l’autonoma sistemazione o l’accoglienza in alberghi e in altre strutture”.Le prime zone della città interessate dai sopralluoghi dei tecnici sono state quelle del centro storico, del rione Di Contro e, nelle ultime ore, del quartiere Settempeda. Seguiranno l’area del Glorioso e il quartiere Scaloni. Intanto si è già all’opera per pianificare le verifiche nelle frazioni.“Al Comune sono state presentate quasi 4mila domande di verifica di agibilità - spiega ancora il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei – Grazie all’aiuto che ci è stato messo a disposizione dal servizio nazionale di Protezione Civile, con l’invio di un supporto tecnico e logistico dalla Regione Emilia Romagna e, ancora prima, dalla Regione Marche, siamo riusciti ad organizzare un lavoro che è realmente immane. Dopo lo svolgimento di questa prima ricognizione andranno raccolti i risultati e, successivamente, dovranno essere pianificate le azioni per la messa in sicurezza degli edifici. A queste seguirà, ovviamente, la ricostruzione vera e propria”.Il Comune di San Severino Marche comunica infine che a breve verranno elaborate le prime dichiarazioni di agibilità degli edifici. I richiedenti saranno contattati da personale tecnico e di segreteria e invitati a ritirare le stesse presso l’ufficio della Polizia Municipale.
Ogni giorno al lavoro, domeniche comprese, per dare una mano alla comunità. Sono i volontari della sezione settempedana del Cai, il Club Alpino Italiano, che dopo il sisma del 30 ottobre hanno autonomamente deciso di rimboccarsi le maniche e mettersi a disposizione dell’Amministrazione comunale per la gestione, d’accordo con il Dipartimento della Protezione Civile, del magazzino dove vengono raccolti gli aiuti alimentari destinati ai terremotati.“Ogni giorno – spiega Stefano Tartuferi, presidente del Cai di San Severino Marche - riceviamo prodotti alimentari provenienti da tutta Italia. A donarli ai terremotati settempedani sono tanti privati ma anche associazioni, club, aziende, dopolavoro aziendali e parrocchie. Una gara senza uguali per non far mancare nulla a chi ha bisogno. Insieme agli alimenti spesso arrivano anche generi di prima necessità che dirottiamo tramite chi gestisce tale funzione. Una volta giunti nel nostro magazzino gli aiuti alimentari vengono scaricati e subito catalogati e stoccati, poi divisi e preparati in base alle necessità del momento per essere utilizzati soprattutto nella cucina da campo, allestita dal Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta presso il palasport comunale “Albino Ciarapica” di viale Mazzini, o nei campi di Serrapetrona, Caccamo e nelle tante frazioni del territorio. Lavorando da giorni nel nostro magazzino - spiega ancora Tartuferi - ci siamo resi conto in prima persona di quanto sia grande la solidarietà nei confronti della nostra città. E’ stato bello, in particolare, ricevere l’aiuto da parte di quei settempedani che, trasferitisi in Italia e all’estero tanti anni fa in un momento di bisogno economico, si sono subito mossi per aiutare i terremotati di casa nostra. Come dire che il vero cuore dei settempedani, quello che li lega alla propria terra d’origine, batte sempre molto forte”.Domenica scorsa i volontari hanno ricevuto anche la visita del sindaco, Rosa Piermattei, accompagnata dal coordinatore dei volontari del gruppo comunale di Protezione Civile, Dino Marinelli.“L’impegno dei soci Cai è straordinario – sottolinea il primo cittadino – A nome di tutti i settempedani non smetterò mai di ringraziarli. Quella che stanno svolgendo è un’opera veramente preziosa. Spesso le figure che lavorano dietro finiscono in secondo piano ma il loro contributo è di fondamentale importanza in questa difficile fase dell’emergenza legata al terremoto”.
Dopo quasi un mese la scuola ha comunicato che le lezioni dell’ITTS “E. Divini” riprenderanno finalmente - grazie all'impegno della Dirigenza e di tutto il personale che ha reso possibile la sistemazione dei nuovi plessi ed al Comune di San Severino Marche che li ha resi disponibili - per tutte le classi il giorno mercoledì 23 novembre con orario ridotto (8.20-12.50) e con la seguente dislocazione, sempre a San Severino Marche:Plesso Luzio (Piazzale A. Luzio, 1) – Biennio, Elettrotecnica, Informatica, Meccanica. Plesso UTEAM/IPSIA (Via Salimbeni, 6) – Chimica, Telecomunicazioni.A partire da lunedì 28 novembre, le lezioni riprenderanno regolarmente secondo l’orario consueto (8.20-13.44). Tuttavia, si precisa che tale allocazione costituisce una sistemazione temporanea prima del trasferimento nelle unità abitative ad uso scolastico, già richieste ufficialmente dagli organi di competenza a favore dell’ITTS “Divini”.Con l’augurio di una buona e proficua ripresa, dirigenza e personale porgono un caloroso saluto a tutti gli alunni e rispettive famiglie, scusandosi per eventuali disagi causati dall’improvvisa interruzione delle attività scolastiche.
Federico Ulissi si veste di tricolore. Il pilota di San Severino tiene fede alla tradizione motoristica di famiglia confermandosi pilota di indubbio talento tanto da ottenere un grande risultato. Campione italiano di enduro.E’ il primo alloro in carriera a livello nazionale, risultato che impreziosisce un 2016 da ricordare visto che ha portato anche il titolo regionale. Il centauro settempedano in sella alla KTM ha trionfato nella 250 cc 4 tempi categoria Senior correndo con i colori del Moto Club Ostra Vetere. E’ stato un impegno probante poi finito in trionfo per Ulissi che ha dovuto sostenere cinque prove dislocate in varie località d’Italia. La partenza è stata eccellente con il successo riportato a Chieve(CR), poi nelle altre prove(tre secondi posti e un quarto) Ulissi ha gestito con sagacia il vantaggio accumulato, controllando nel modo giusto il principale avversario, quel Guido Conforti che è campione d’Europa in carica.“Dopo averlo sfiorato diverse volte, finalmente questo titolo è arrivato-racconta visibilmente soddisfatto Federico Ulissi-e sono particolarmente contento per un risultato importante a cui tenevo molto. E’ una gratificazione personale enorme che è conseguenza dell’impegno profuso e degli sforzi fatti negli ultimi anni. Ho dovuto gestirmi tra studio, lavoro, allenamenti e gare e non è stato semplice. Adesso, però sento di aver ottenuto tanto, specie da me stesso e questo dà ancora più valore alla vittoria conquistata”. E’ stato un campionato duro, vinto all’ultimo appuntamento. Quale gara ti ha dato più “gusto”? “Può sembrare ovvio che dica l’unica che sono riuscito a vincere, ovvero quella d’esordio. In realtà è proprio così, perché l’aver iniziato bene è stato determinante. Sono riuscito ad impormi in una giornata particolare a Chieve, perché resa complicata dal meteo(pioggia e fango), terminata però al meglio e in cui ho trovato il modo di correre nella maniera che apprezzo di più, ovvero divertendomi. Alla fine la vittoria è stato il coronamento ad una giornata molto positiva” Cosa ha fatto la differenza nel campionato? “Credo che la mia continuità di rendimento e la costanza di risultati avuta in tutte le gare siano state decisivi per portare a casa il titolo”. Ringraziamenti e dediche di rito? “Il pensiero corre alla mia famiglia. Questo successo mi ha aiutato a capire quanto essa sia importante e, soprattutto, mi ha fatto pensare che molto spesso ci si ricorda delle persone più vicine quando è ormai troppo tardi. Una dedica particolare e piena di affetto va a mia madre Anna Maria e a mia sorella Lucia che sono le donne più importanti della mia vita”. “Per i ringraziamenti, tra i tanti, mi preme menzionare: il M.C. Ostra, il team Bad Urban, la ditta F.A.I. di Claudio Cervigni”. Non solo campionato italiano per Federico Ulissi, ma anche un altro impegno importante. Nel bel mezzo delle gare tricolori, infatti, il pilota settempedano ha preso parte alla “Sei giorni”, corsa di enduro a squadre che si svolge in Spagna. Per l’edizione 2016 è stata la regione Navarra ad ospitare i 500 e oltre partenti che si sono sfidati nelle varie categorie previste. Ulissi, alla prima partecipazione, è stato chiamato all’ultimo dal moto club veneto “Ardosa”(sponsorizzato Xausa) per completare la squadra. Ebbene, Ulissi si è reso protagonista di un’ottima performance tanto da piazzarsi 16°nella sua categoria e 121° assoluto. “Si è avverato il sogno che tenevo nel cassetto-confessa Federico-e che ho coltivato praticamente da sempre. Quest’anno è diventato realtà e l’esperienza resterà per sempre impressa nella mia mente. E’ stata un’avventura eccitante e importante, della quale devo ringraziare Antonio Xausa e la sua famiglia che mi hanno dato la possibilità di esserci, l’intera squadra con cui sono stato in Spagna, peraltro benissimo, e per finire il mio amico Mirco Serra che ha proposto il mio nome per prendere il posto del pilota che ha rinunciato per infortunio”. Adesso, quali programmi? “Ora vivo un periodo di stop per quanto concerne le gare. Dovrò programmare l’attività futura con calma e attenzione. Oggi non è una priorità, anche perché ho iniziato una mia attività a Macerata(Ulissi Engineering, preparazione moto da gara) e poi sto frequentando un master di ingegneria legato al settore motociclistico, per cui le priorità in questo momento sono altre, ma è ovvio che la mia passione non verrà tralasciata e conto di essere protagonista in altre importanti gare anche nel 2017”.
Anche l’associazione di promozione sociale Bethel Italia onlus, cui fa capo la chiesa cristiana evangelica pentecostale di San Severino guidata dal pastore Massimo Masi, ha portato vestiario, cibo, stufe e coperte, e insieme a tanto materiale pure un po’ di animazione, al palasport comunale “Albino Ciarapica”.La raccolta, destinata ai terremotati settempedani, ha interessato Napoli, la Puglia e la città di Lodi ed è giunta fino a San Severino Marche attraverso una catena umanitaria cui, ogni giorno, continua ad aggiungersi qualcuno. I volontari sono stati ricevuti dal consigliere delegato Piero Pierandrei.Da anni l’associazione Bethel aiuta, per statuto, le vecchie e le nuove povertà prendendosi cura dei senzatetto, dei senza famiglia, dei disoccupati, degli anziani e di chi è rimasto senza lavoro o di chi un lavoro non riesce a trovarlo promuovendo diversi progetti che vanno dalle raccolte alimentarti all’assistenza diretta alle famiglie indigenti, dalla raccolta di indumenti e giocattoli, all’assistenza nelle case circondariali, dalle raccolte di farmaci alla realizzazione di bomboniere solidali.
La solidarietà a favore dei terremotati settempedani viaggia anche su quattro ruote. Domani (domenica 20 novembre) la cittadina di Torre de’ Passeri, in provincia di Pescara, organizza un raduno di auto e moto storiche e sportive per raccogliere fondi da destinare al Comune di San Severino Marche. L’appuntamento è stato reso possibile grazie ad alcuni amici dei motori legati all’associazione settempedana “Gruppo Amatori 500”, presieduta da Giovanni Cavallini. Merito di questa iniziativa va anche a Paolo Piaggesi, nato a San Severino, un ex ferroviere in pensione che da tempo vive a Torre de’ Passeri e che insieme ad altri due amici, Carmine Chiola, maresciallo dei Carabinieri, e Giorgio Di Gregorio, carrozziere, ha pensato di rinnovare un gemellaggio che con i cinquecentisti settempedani è vivo da tempo.Il ritrovo sarà in piazza Giovanni XXIII, a Torre de’ Passeri, domani alle ore 10. Seguiranno una colazione e il saluto delle autorità. Poi giro turistico, foto ricordo e, infine, pranzo sociale.
Si intensifica l'attività di risposta del Comune di San Severino Marche alle necessità legate al terremoto. Grazie anche alla messa a disposizione di personale da parte della Regione Emilia Romagna, si stanno organizzando sia gli aspetti tecnici ma anche quelli legati alla assistenza alla popolazione. Presso gli uffici del Comune si ricevono, e si stanno organizzando, le richiesta per il Cas, il contributo per l'autonoma sistemazione, ma anche domande per l’assistenza alberghiera e per l'assistenza provvisoria in attesa delle verifiche in tutti gli edifici. Da alcune ore sono in azione numerose squadre di verificatori, sono 17 quelle impegnate per la predisposizione delle schede Fast. Sono poi al lavoro anche le squadre di verificatori Aedes che hanno iniziato verifiche e analisi sugli edifici pubblici e nelle Aree Rosse. E' poi iniziata anche l'attività del nucleo speciale per quanto riguarda le opere provvisionali, da svolgere da parte Vigili del Fuoco, come gli abbattimenti di strutture pericolose. “Stiamo lavorando su più fronti dopo l'arrivo del personale messoci a disposizione dal servizio nazionale del Dipartimento della Protezione Civile - sottolinea il sindaco Rosa Piermattei, che spiega - Al lavoro dei tecnici per la predisposizione delle schede Fast e delle schede Aedes, si affianca quello di chi è impegnato nel fornire assistenza alla popolazione. Stiamo facendo un grande lavoro per ridurre il numero di chi vive, da giorni ormai, presso i Centri di accoglienza provvisori. Nostro obiettivo è portare la gente, prima che arrivi il freddo, in altre sistemazioni”.
Il commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani ha incontrato questo pomeriggio all'Hotel 77 di Tolentino i sindaci e gli amministratori della provincia di Macerata per illustrare il decreto. Siamo riusciti a scambiare alcune battute con Errani al termine della lunga riunione, soprattutto per fare chiarezza in merito a una questione sulla quale in questi giorni si sta creando molta confusione: il credito d'imposta utile al pagamento dei lavori per la ricostruzione."E' stata una riunione molto importante e anche positiva. Stiamo avviando la ricostruzione, gestendo ancora l'assistenza. Tuttavia" ha sottolineato Errani "stiamo già impostando la ricostruzione: le scuole, le imprese, e cominceremo anche con le abitazioni e i danni lievi.Il credito d'imposta è uno strumento relativo ai rapporti fra Ministero dell'Economia, Cassa depositi e prestiti, Agenzia delle Entrate: un cittadino terremotato, danneggiato, presenta il progetto attraverso il professionista e l'impresa che deve essere iscritta alle white list e deve avere l'approvazione dell'Ufficio Ricostruzione. Dopo di che va in banca e la banca pagherà il saldo all'impresa che costruisce. Il cittadino non deve fare null'altro: tutto in bianco e in maniera assolutamente trasparente.E' chiaro che per valutare i lavori stiamo costruendo un nuovo prezziario che fa la sintesi dei diversi territori, perchè come sapete il terremoto riguarda quattro regioni".
Sono 131 in tutto i comuni di Marche, Lazio, Umbria e Abruzzo che figurano nel cratere del sisma che dal 24 agosto al 30 ottobre ha interessato l'Italia centrale. La gran parte dei Comuni, 87, si trova nelle Marche.Il presidente della Regione Luca Ceriscioli assicura che ''per i cittadini non ci sarà differenza tra dentro e fuori cratere: tutti i danni diretti causati dal sisma ad abitazioni o ad attività commerciali, edifici pubblici saranno risarciti al 100 per cento. Fatta eccezione per le seconde case fuori cratere che non si trovino nei centri storici e nei borghi, e per cui è previsto comunque un risarcimento al 50 per cento''. Ma i cittadini e le imprese che ricadono nel cratere possono chiedere il rinvio dei pagamenti dei tributi: un'agevolazione che nei Comuni più grandi (Teramo, Rieti, Ascoli Piceno, Macerata, Fabriano e Spoleto) si applicherà però solo a chi ha subito danni diretti dal sisma. E i sindaci potranno sforare il pareggio di bilancio e rinviare il pagamento dei mutui. (Ansa)
L'unione dei bikers fa la forza. Sono arrivati praticamente da tutta Italia per portare aiuto alla città terremotata di San Severino Marche. Numerosi club e associazioni di motociclisti si sono messi a disposizione per raccogliere fondi in denaro, dare una mano, mettere insieme generi di prima necessità.All'appello, lanciato dal Black Scorpions biker group di San Severino Marche, hanno subito risposto gli Amici del Motoclub Route 50 di Primiero (San Martino di Castrozza) insieme al Campo Biker di Verona, ai Rebel Brothers di San Marino, agli Steel Roses di Macerata, al gruppo Curnaias Biker di Cuneo, ai Lowlanders Mc di Modena, agli Harleysti Paracadutisti di Bondeno e Cento, agli Amici di Canedole, al club Route 73 di Urbania.
“Vorrei rassicurare tutti i cittadini invitandoli a stare tranquilli e a contare sulla presenza delle forze dell'ordine che, lo posso assicurare, sono impegnate sia di giorno che di notte nei controlli anti sciacallaggio su tutto il territorio”.Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ringrazia il Prefetto, Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Corpo Forestale dello Stato, ma anche volontari dell'Associazione Nazionale Carabinieri e Protezione Civile, per la straordinaria opera svolta fin dall'inizio dell'emergenza sisma. “Da alcuni giorni la Prefettura ha inviato sul territorio, in attesa dell'arrivo dell'Esercito nelle Zone Rosse, alcune unità in più. E' stato così attivato un controllo dinamico che può contare sull'ulteriore apporto di sei, otto pattuglie. E non è cosa da poco”.Il primo cittadino settempedano sottolinea anche il grande impegno dei tanti volontari che, soprattutto di notte, tolgono ore al sonno per mettersi a servizio della comunità. Coordinati dall’Associazione Nazionale Carabinieri di San Severino Marche, i volontari fanno riferimento alle associazioni di Controllo del Vicinato, PitBull SoftAir Club, Black Scorpions biker group e Prima Ridotta. Si alternano, soprattutto nelle frazioni, per scongiurare e prevenire, anche in questo caso, episodi di sciacallaggio.“La loro attività è preziosa e straordinaria e vanno ringraziati per tutto quello che fanno – sottolinea il sindaco di San Severino Marche, che aggiunge - Ogni associazione ci mette del suo con i propri mezzi e tanti volontari che, in maniera del tutto gratuita, si mettono così a servizio della comunità locale”.I volontari sono facilmente riconoscibili poiché indossano sia uniformi sociali della propria associazione che pettorine catarifrangenti. A pensare al loro aiuto è stato per primo il consigliere delegato alla Polizia Municipale, Jacopo Orlandani. I turni di sorveglianza, sia con auto che a piedi, si svolgono per tutta la notte. Le forze dell’ordine ricordano comunque ai cittadini di avvisare sempre il “112” in caso di necessità.
“San Severino Marche è una città bellissima. Io ci ho fatto il sindaco in tempi lontani e ne ho ancora nostalgia”. Così Vittorio Sgarbi, il critico d'arte più famoso d'Italia, in un videomessaggio girato dall'associazione “Vivere San Severino” e dedicato a San Severino Marche e a tutti i settempedani.Una riflessione condivisa già da molti sui social che si apre con una riflessione: “E' una città difficile da raggiungere ma capace di resistere e scappare anche al terremoto. Alcuni abitanti, a causa del sisma, devono essere ospitati altrove per i danni che anche qui ci sono stati ma il cuore della città non è stato colpito. Il cuore della città è vivo - dice Sgarbi che lancia anche un appello - Evitare San Severino è come evitare sé stessi. In occasione magari delle vacanze natalizie non ci sarà niente di peggio che dire: “Non vado a San Severino perché c'è il terremoto”. Perché il terremoto è un nemico sconfitto, il terremoto non può vincere e, se dovesse essere più forte della vita degli uomini, allora è meglio che uno vada direttamente al cimitero a vivere. La città di San Severino Marche - prosegue il noto critico d'arte - è viva perché le persone che sono lì continuano a fare cose e viverla. Vedere la bellezza di San Severino significa vederla e viverla per sempre”. Poi, utilizzando un'espressione a lui cara, Sgarbi conclude con un messaggio a non avere paura: “Chi ha paura del terremoto - dice - è una capra”.
Hanno cominciato le proprie attività anche le società sportive, dopo lo stop causato dal sisma. Sono stati giorni impegnativi per tutti e anche la Polisportiva Serralta si è dovuta prodigata molto per organizzare la ripartenza dei vari gruppi e molti lo hanno fatto. Stessa cosa per il calcio con la Settempeda di nuovo a lavorare. La macchina organizzativa si è così rimessa in moto e a buon ritmo, anche se non si può viaggiare per vari motivi a pieno regime.Marco Crescenzi, Presidente del sodalizio cittadino, fa il punto della situazione. “Abbiamo voluto, non appena possibile, ricominciare le nostre attività, anche se è chiaro che le difficoltà ci sono state e continuano ad esserci. Molti impianti sono inagibili, altri sono stati giustamente destinati alle persone che hanno avuto bisogno di un nuovo “tetto”, altri ancora possono essere usati limitatamente. Tuttavia non ci siamo persi d’animo e piano piano siamo ripartiti. Possiamo dire che siamo messi abbastanza bene. Abbiamo cercato di fare abbastanza in fretta, anche perché volevamo ridare ai nostri tesserati l’opportunità di fare sport e, in particolare, il nostro pensiero era rivolto all’attività giovanile e ai nostri ragazzi e ragazze. Sono loro che più di tutti devono fare sport, stare insieme e poter pensare ad altro”. Crescenzi parla delle specifiche attività: “La prima squadra della Settempeda si allena di nuovo tre volte alla settimana e sta facendo amichevoli(la prossima sabato 19 a Cingoli) in attesa della ripartenza ufficiale del campionato(dovrebbe essere il giorno 26); anche il settore giovanile ha ripreso, ma ci sono turni per gli allenamenti e siamo stati costretti a modificare gli orari seguendo anche quelli scolastici. A breve, poi, sapremo quando ripartiranno i tornei di categoria, a cominciare da quello della Juniores”. “Per le attività del Serralta-prosegue Crescenzi-bisognerà capire quando la squadra del calcio a 5 potrà riprendere a giocare e, soprattutto, dove. Oggi, infatti, il palazzetto non è utilizzabile e allora potremmo muoverci per trovare una soluzione alternativa; stessa cosa per la ginnastica artistica, probabilmente l’attività più penalizzata, che deve rinunciare alla palestra usata abitualmente e ancora si sta cercando una struttura idonea, ma è davvero complicato, perché sono richieste determinate caratteristiche e spazi oltre allo spostamento degli attrezzi. Possibili inconvenienti, infine, potrebbero sorgere per il tiro alla fune. Per marzo 2017, infatti, era prevista a San Severino la prova del Campionato Italiano, occasione molto importante per noi e per i ragazzi e la stessa ad oggi è in forte dubbio. Essendo programmata al Palas non possiamo dire al momento nulla di definitivo e ne potremo sapremo di più solo fra qualche tempo”.
Da domani (sabato 19 novembre) le bancarelle del mercato settimanale di San Severino Marche si sposteranno provvisoriamente, a causa del sisma, nel piazzale Don Minzoni, in via San Sebastiano e nel parcheggio della stazione ferroviaria adiacente alla stessa via San Sebastiano.La decisione è stata assunta con provvedimento del responsabile dell’area Vigilanza del Comune di San Severino Marche, il comandante della Polizia Municipale cap. Sinobaldo Capaldi, al fine di garantire la sicurezza e l'incolumità delle persone.
Un messaggio carico di speranza quello lanciato dal caposquadra Marino Colonna, portavoce del gruppo di Vigili del Fuoco che, dopo una settimana passata a San Severino Marche, ha deciso di salutare gli abitanti della cittadina attraverso un video pubblicato su Facebook e girato da Gianluca Bonifazi."Volevo ringraziarvi perché abbiamo percepito il rispetto e l'ammirazione che voi avete per noi. Vi posso assicurare però - dice il portavoce del gruppo - che anche noi vi abbiamo osservato con la stessa ammirazione e lo stesso rispetto perché abbiamo trovato persone sempre dignitose, sempre tolleranti e sempre molto educate e gentili"."Vi abbiamo osservato - continua - e abbiamo visto che non avete mai perso un colpo. Manteniamo allora la sinergia tra questo stupendo paese e la sua popolazione e i vigili del fuoco e gli abitanti. Mi raccomando rimanete sempre come siete, non perdete la speranza per il futuro e vedrete che le cose andranno nel verso giusto e che insieme riusciremo a ricostruire tutto".
La carovana della solidarietà di don Alfonso Raimo, sacerdote di San Bartolomeo, parrocchia della cittadina di Eboli, realtà campana resa nota dal libro di Carlo Levi, è arrivata a San Severino Marche. Un camion carico di viveri è stato consegnato ai terremotati settempedani.“Torneremo presto” – è stata la promessa di don Alfonso che ha voluto abbracciare il sindaco, Rosa Piermattei, con cui si è intrattenuto per alcuni minuti nella sede provvisoria del Municipio per parlarle anche di quanto vissero i cittadini di Eboli nel 1980, quando il terremoto dell’Irpinia causò morti, feriti e tanta devastazione.Gli ebolitani in pochi giorni hanno messo da parte 25 quintali di alimenti. Si tratta di viveri di ogni genere: pasta, acqua, verdura e frutta offerti dalle famiglie ma anche da alcune aziende agricole campane. Alla raccolta di viveri hanno partecipato anche il sindaco di Eboli e alcuni politici locali.E nelle scorse ore a San Severino Marche, ricevuta dal consigliere comunale Piero Pierandrei, è arrivata anche la donazione di beni di prima necessità da parte dell’associazione di volontariato Misericordia Firenze di cui fa parte la settempedana Emma Rotini, da anni residente nel capoluogo toscano. Questa, come altre donazioni, è stata immagazzinata nel centro stoccaggio allestito dal Comune e da alcune associazioni e gestito dal Cai, il Club Alpino Italiano, e dalla Protezione Civile di San Severino Marche.