San Severino Marche

San Severino: riprendono le lezioni anche per i ragazzi dell'ITT Divini

San Severino: riprendono le lezioni anche per i ragazzi dell'ITT Divini

Riprese oggi le lezioni per le classi quarte e quinte del ITT “Divini” di San Severino Marche, si sta lavorando per la sistemazione delle aule del plesso Luzio per l’avvio anche per le classi prime, seconde e terze.È l’affermazione unanime della dirigenza della scuola e del sindaco di San Severino Rosa Piermattei comunicata ieri mattina ai docenti, studenti e genitori, presenti con nutrite delegazioni, nel corso di una conferenza aperta (a cui era stato invitato anche il presidente della Provincia Antonio Pettinari) tenuta presso la scuola media “Tacchi Venturi”. Con estrema chiarezza è stata ribadita l’agibilità dei due piani della scuola Luzio - come stabilito dalla perizia del prof. Nuti - che viene messa a completa disposizione del Divini da parte dell’Amministrazione comunale (che ne occuperà una parte per i suoi uffici). È una soluzione che già il Consiglio di Istituto aveva approvato e confermato decisamente dopo la visita da parte degli studenti e genitori dei locali della “Luzio”, che consente il normale orario scolastico, svolto interamente nella mattinata – senza improponibili rientri o doppi turni, vista la provenienza degli studenti. Un’ottima soluzione per affrontare questa prima fase di emergenza,  in attesa dei moduli o prefabbricati (pronti nei primi mesi del 2017) in cui spostare tutto l’istituto per la durata della ricostruzione della scuola. Per questa seconda fase il sindaco Piermattei ha detto di aver già individuato l’area e comunicato la disponibilità.Sarebbe stata auspicabile una presenza diretta ed ufficiale da parte dell’amministrazione provinciale (che ha la competenza riguardo le strutture scolastiche degli istituti superiori) in questo percorso in cui scuola e comune hanno concordemente cercato ed individuato sistemazioni efficaci, in un percorso sicuramente impegnativo, ma che vuole garantire, nella sicurezza, l’attività scolastica di una comunità che coinvolge, tra studenti, docenti e personale oltre 800 persone. Per ora invece solo indicazioni ufficiose, che comunque non risultano adeguate alla situazione perché prevederebbero spazi insufficienti e con orari pomeridiani.È comunque stato precisato che, non avendo la Provincia competenza riguardo l’organizzazione scolastica, non potrà rallentare il riavvio dell’attività, anche se in locali non di propria competenza.All’incontro di ieri mattina ha partecipato anche il consigliere regionale Zura Puntaroni Luigi che ha assicurato il sostegno della Regione Marche per ogni azione che agevolerà la completa ripresa delle attività dell’Istituto Tecnico Tecnologico “Divini”.Fin da subito quindi il trasferimento dei materiali necessari e la sistemazione delle aule alla “Luzio”, in  collaborazione tra gli uffici comunali ed il personale del “Divini” per ricominciare entro la prossima settimana le lezioni anche con le classi prime, seconde e terze.

17/11/2016 10:28
Sisma, aumenta contributo autonoma sistemazione

Sisma, aumenta contributo autonoma sistemazione

Aumenta il contributo di autonoma sistemazione per gli sfollati del terremoto che hanno avuto la casa distrutta o danneggiata: il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio ha firmato un'ordinanza che prevede un contributo di 400 euro a persona (fino ad oggi era 200) fino ad un massimo di 900 euro (era 600) a nucleo familiare.In particolare, il contributo è di 400 euro per i nuclei di una sola persona, 500 per le famiglie di 2 persone, 700 per quelle da 3, 800 per quelle da 4 e 900 per quelle composte da cinque o più persone. Nel caso in cui nel nucleo familiare vi siano ultra 65enni, portatori di handicap o disabili con un'invalidità superiore al 67%, è concesso un contributo aggiuntivo di 200 euro per ogni persone, anche oltre il limite massimo di 900 euro previsto per ogni famiglia, come già disposto dall'ordinanza 388/2016 (ANSA).

16/11/2016 19:25
Sisma: il Santo Stefano di Camerino si trasferisce a Matelica, quello di Tolentino a San Severino.

Sisma: il Santo Stefano di Camerino si trasferisce a Matelica, quello di Tolentino a San Severino.

“Siamo vicini alla popolazione in questo momento così difficile”.Le responsabili dei Centri Santo Stefano di Camerino, Roberta Ferranti, e Tolentino, Mariella Grassettini, esprimono parole di vicinanza alla cittadinanza, colpita così duramente dal sisma.“Gli effetti li stiamo vivendo direttamente anche noi. Alcune nostre fisioterapiste hanno dovuto abbandonare la loro abitazione. Noi stessi abbiamo dovuto lasciare il Centro Ambulatoriale e siamo attualmente ospiti presso la sede ambulatoriale di Matelica (in viale Europa 1, nell’Ospedale Civile E. Mattei) e presso quella di San Severino (in via Taccoli). I nostri servizi sono rimasti invariati”.“Per quanto riguarda i nostri pazienti che hanno dovuto lasciare le proprie case, possiamo raggiungerli nelle loro nuove sistemazioni. Oppure, se si sono trasferiti come molti lungo la costa, possiamo accoglierli presso le nostre sedi ambulatoriali di San Benedetto del Tronto, Civitanova Marche, Porto Potenza Picena”.“Appena le condizioni logistiche lo consentiranno – concludono la Ferranti e la Grassettini - torneremo nelle nostre sedi di Camerino e Tolentino. È un impegno, oltre che una promessa”.Un segnale di speranza. Anche questo può servire.

16/11/2016 18:48
A San Severino 12 funzionari dall'Emilia Romagna per assistenza alla popolazione

A San Severino 12 funzionari dall'Emilia Romagna per assistenza alla popolazione

La città di San Severino Marche chiama, il servizio nazionale di Protezione Civile attraverso la Regione Emilia Romagna risponde. Da questa mattina, per fornire un supporto all’amministrazione comunale e dare assistenza alla popolazione, sono arrivati nella sede provvisoria del Municipio dodici funzionari: otto dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la Protezione Civile, la maggior parte dei quali in servizio nella sede di Modena, gli altri dai Comuni di San Possidonio e Concordia sulla Secchia e dal Gruppo Hera. La richiesta di personale era stata presentata direttamente dal sindaco, Rosa Piermattei, attraverso la Direzione di comando e controllo di Rieti.“L’aiuto di uomini e mezzi servirà – spiega il primo cittadino settempedano – per fornire una grossa mano alla nostra struttura comunale e dare risposta alle domande che provengono direttamente dal territorio. Oltre a diverse figure che saranno di supporto alla Protezione Civile già presente da settimane in città con funzionari e tecnici inviati sia dal Dipartimento nazionale che da quello regionale, è arrivato anche personale tecnico e amministrativo perché ho segnalato come una delle necessità maggiori sia quella di collaborare con i nostri uffici che devono anche affrontare il quotidiano oltre all’emergenza”.A San Severino Marche il personale inviato dalla Regione Emilia Romagna avrà una rotazione ma resterà comunque a prestare aiuto in questa fase d’emergenza.   

16/11/2016 15:34
San Severino e Visso nel docu-video de "La Repubblica" sul post sisma

San Severino e Visso nel docu-video de "La Repubblica" sul post sisma

È il primo docu-video in realtà virtuale, che consente una visione a 360 gradi, realizzato da “La Repubblica” nelle zone colpite dal sisma del 30 ottobre. Le telecamere mostrano la situazione nei giorni successivi alla spaventosa scossa di magnitudo 6.5 attraverso la particolare tecnica di ripresa in un’esperienza immersiva. Fra i centri visitati anche San Severino Marche, insieme Visso e Castelluccio di Norcia. La regia è a cura di Haider Rashid, la produzione di Stefano Mutolo (Berta Film) e Haider Rashid (Radical Plans). Per visualizzare il video http://video.repubblica.it/dossier/terremoto-30-ottobre/terremoto-la-telecamera-a-360-ci-porta-dentro-visso-castelluccio-e-san-severino/259229/259530.“Abbiamo avuto gravi danni in tutta la città, interi quartieri hanno avuto dei collassi delle strutture” – spiega nel video il vice sindaco, Giovanni Meschini. Le telecamere de “La Repubblica” sono andate al quartiere Settempeda ma anche al palasport comunale “Albino Ciarapica” dove sono state girate immagini di alcuni momenti di accoglienza e socializzazione. Qui Amedeo Boffa, capo campo dell’Ordine di Malta, spiega la gestione delle strutture d’accoglienza allestite dal Comune di San Severino Marche e che ancora oggi continuano a dare ospitalità a circa 600 persone. “Siamo volontari che vengono da ogni parte d’Italia, facciamo assistenza alla popolazione e forniamo il vettovagliamento dalla colazione, al pranzo e alla cena e assistiamo le persone anche nei dormitori”.“Non abbiamo avuto feriti e morti ma il morale è sottoterra - spiega nel video don Aldo Romagno, parroco e vicario del vescovo - Incontrando le persone è un pianto. Speriamo pian piano di ricostruire la speranza”.

16/11/2016 15:12
Da Cattolica "Col Sorriso" in aiuto dei senzatetto settempedani

Da Cattolica "Col Sorriso" in aiuto dei senzatetto settempedani

Sono stati i primi ad arrivare per portare aiuto alla popolazione settempedana colpita dal terremoto. Gli amici dell’associazione “Col Sorriso” di Cattolica hanno consegnato in questi giorni un intero bilico con tante cose utili raccolte dai Comuni di Cattolica, San Giovanni in Marignano, Gabicce Mare e Gradara. Ad accompagnare questo straordinario gesto di solidarietà il sorriso di Omar Bernardini e dei giovani volontari dell’associazione.“Ringrazio di cuore queste persone per quello che hanno fatto per noi - sottolinea il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che pubblicamente ha chiesto di estendere il ringraziamento di tutta la comunità settempedana al collega primo cittadino di Cattolica, Mariano Gennari - questo terremoto ci ha fatto sentire quanto è grande il cuore di tante e tante persone. Ho avuto modo di abbracciare i ragazzi dell'associazione “Col Sorriso”. Sono tutti ragazzi veramente straordinari. Vorrei che questo mio abbraccio – ha concluso il sindaco – giungesse anche a chi non è potuto arrivare fino a San Severino Marche ma che ci ha comunque mostrato tutta la propria vicinanza con questo gesto dal valore veramente grande”.

16/11/2016 12:02
Il distacco d'intonaco nel Duomo antico di San Severino rischia di danneggiare il coro ligneo dell'Indivini

Il distacco d'intonaco nel Duomo antico di San Severino rischia di danneggiare il coro ligneo dell'Indivini

Un immenso patrimonio di arte e di fede danneggiato dalle scosse di terremoto di queste settimane. Le chiese di San Severino Marche fanno i conti con il sisma. Gran parte di esse risulta inagibile. Difficilissima la conta dei danni perché al momento l’emergenza, che è ancora in atto, consiglia anzitutto di tentare di salvare il salvabile e cioè le tele, i polittici e le tante opere custodite in edifici scampati per miracolo alla furia devastatrice del 1997. La minaccia di crolli è ovunque evidente e se le strutture, di cui è disseminato il territorio settempedano, dovessero collassare il rischio è che nel cumulo di macerie possano finire anche opere d’arte e arredi di valore inestimabile. Piccoli crolli proprio in questi giorni hanno interessato, miracolosamente sfiorandolo, il prezioso coro ligneo intarsiano da Domenico Indivini e custodito all’interno del Duomo antico di Castello al Monte. Il distacco di parte dell’intonaco dalla navata centrale, proprio dietro l’altare, è però assai evidente. Riaperto nel giugno del 2010, dopo un lungo restauro durato praticamente vent’anni, il Duomo è stato subito chiuso al culto in via precauzionale e il coro verrà presto messo in sicurezza. Altissimo è il suo valore visto che è considerato dagli esperti un manufatto di riferimento per la comprensione dell’evolversi dell’arte dell’intarsio in area umbro marchigiana al passaggio fra Quattrocento e Cinquecento. “Il primo documento d’archivio in cui compare il nome di Domenico Indivini quale artefice del coro della chiesa di San Severino - come racconta lo storico settempedano Raoul Paciaroni in una pubblicazione dedicata proprio all’antico manufatto - risale 1483. Il maestro a quella data aveva alle spalle un’affermata attività di intagliatore e gestiva un’avviata bottega”. Il coro dell’Indivini ha subito, attraverso i secoli, trasferimenti, mutilazioni e restauri: “I diversi interventi del passato hanno contribuito a rendere estremamente difficoltosa la lettura del manufatto che nella storia critica è sempre stato considerato come organismo ligneo unitario. Quantunque non possa gareggiare con quello della chiesa superiore di San Francesco in Assisi – conclude comunque Paciaroni nel suo studio – il coro sanseverinate rivela tuttavia il progresso e la maturità spirituale dell’artista e rappresenta uno dei momenti più felici della sua arte, improntata al nuovo spirito del classicismo, ma attaccata ancora per alcuni aspetti all’arte gotica.

16/11/2016 11:48
CNA: aperti e operativi tutti gli uffici, in particolare quelli di Camerino, San Severino e Tolentino

CNA: aperti e operativi tutti gli uffici, in particolare quelli di Camerino, San Severino e Tolentino

CNA Macerata, dopo aver ascoltato quotidianamente le esigenze delle micro imprese e delle aziende colpite dai sismi degli ultimi due mesi, chiede immediati decreti attuativi per sbloccare i 5.000,00 euro per il 2016 e la concessione di contributi per 18.000,00 euro per il 2017. Inoltre chiede una concessione di provvidenze per il mancato reddito per i prossimi mesi.“Una richiesta – dice il Direttore Provinciale Luciano Ramadori - che rivolgeremo ai parlamentari del nostro territorio, perché i nostri imprenditori non possono aspettare lungaggini burocratiche”.La provincia di Macerata, con le sue 970 attività economiche inattive, ha subìto un vero e proprio terremoto economico, di entità esponenziale, se questi numeri vengono confermati , di 20-30 volte superiore alle province limitrofe.Cesare Spuri, Capo del Dipartimento di Protezione Civile delle Marche lo scorso sabato, nell'ambito di un'iniziativa CNA, ha incontrato il Presidente CNA di Macerata Giorgio Ligliani:“E' stato un colloquio molto positivo, avvenuto a poche ore dalla firma del secondo decreto post terremoto da parte del Governo, rispetto al quale accogliamo con favore l'inserimento di alcune delle osservazioni presentate dalla CNA. Tuttavia per la CNA di Macerata è una priorità assoluta l’emanazione di decreti attuativi riferiti ai decreti legge post terremoto, perché troppi provvedimenti restando sospesi e di difficile interpretazione. La CNA inoltre chiede l'aumento fino a 300.000 euro della soglia di attestazione SOA, per favorire l'azione delle imprese locali, sempre nel rispetto della trasparenza e della legalità. Inoltre chiede di chiarire e di semplificare la procedura di accesso alle cosiddette 'white list' per gli interventi di immediato ripristino”.Giorgio Ligliani ha ribadito all'ingegner Spuri quanto già fatto presente in sede di confronto regionale e locale, ricordando come la nostra associazione di categoria si sia messa a disposizione dei cittadini e delle istituzioni: “ Tutti gli uffici CNA sono aperti e operativi, con i funzionari che possono dare la propria consulenza sul fronte fiscale, tributario, della gestione del personale, del credito, oltre che riguardo alle pratiche di cassa integrazione e sugli affitti, altro aspetto su cui c'è bisogno di essere supportati”. Il Presidente ha proposto a Spuri la creazione di un tavolo di coordinamento permanente dedicato al mondo della piccola e media impresa artigiana, a cui prendano parte l'assessorato regionale alle Attività Produttive e quello alle Politiche per la montagna e le aree interne, la Protezione Civile e le associazioni di categoria: “Necessario – dice – per discutere in maniera concreta delle problematiche del settore manifatturiero e artigiano del territorio”.Aggiunge il Direttore Provinciale Luciano Ramadori: “CNA Macerata è parte della task force attivata a livello regionale con funzionari dedicati alla raccolta delle segnalazioni delle imprese e all'assistenza nella compilazione delle schede necessarie. Al momento emerge forte la necessità di poter condividere spazi, laboratori e servizi: per questo abbiamo attivato sul sito www.mc.cna.it lo sportello “emergenza terremoto”, attraverso il quale gestiamo le richieste e le offerte, sia per ospitare la produzione o la vendita o per concordare il conto lavorazione”. Aggiunge inoltre che sono state programmati incontri in tutto il territorio provinciale interessato dal sisma.”  

16/11/2016 10:45
Piermattei: “Istituzioni vicine a noi, amarezza per le parole che sono state travisate”

Piermattei: “Istituzioni vicine a noi, amarezza per le parole che sono state travisate”

Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, torna su una vicenda, quella della scuola, che ha lasciato spazio a libere interpretazioni.“In realtà le istituzioni - spiega il primo cittadino - hanno lavorato bene tanto che avremo i moduli richiesti. L'anno scolastico, dunque, non sarà perso. Ho ricevuto telefonate dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e dal commissario straordinario del Governo per la ricostruzione nei territori colpiti dal terremoto, Vasco Errani. Devo ringraziare il Governatore delle Marche, Luca Ceriscioli, per lo straordinario lavoro che sta facendo a favore degli studenti e di tutta la nostra popolazione insieme ad Errani e al capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. Credo che certe mie parole siano state generalizzate. A Macerata il ministro in persona, Stefania Giannini, ha rassicurato i nostri dirigenti scolastici sull'invio dei moduli e ha anche affermato che non vi sono problemi di natura economica, come già sapevamo. Ho apprezzato inoltre – prosegue il sindaco di San Severino Marche – le rassicurazioni sulla costruzione di nuove scuole attraverso un piano che metterebbe insieme fondi europei, fondi statali e fondi della Banca Economica degli Investimenti oltre a fondi degli enti locali che saranno sbloccati dal Patto di Stabilità”.  

15/11/2016 10:50
Il ritmo dei passi...

Il ritmo dei passi...

A me quello che fa più impressione di quanto sta avvenendo con il terremoto sono i rumori. Per esempio del crollo sordo e cupo del capanno davanti casa che usavo come ripostiglio. Oppure quello forte e acuto delle tegole che cadevano sulla veranda, dal tetto sovrastante. Ma più di tutti, mi rimbomba negli orecchi quello degli scarponi dei Vigili del Fuoco. È un toc toc cadenzato ed ininterrotto.Risuona forte, nel silenzio surreale dei paesi fantasma che ho visitato, assieme al suono acciottolante dei pezzi di tegole che, quegli scarponi scansano davanti ai loro passi. Forte e deciso, quando camminano sui detriti sassosi che schiacciano e, andando avanti, riducono in poltiglia. Sono passi pesanti di una via crucis che parte dalla piazzetta di una valle ancora vivibile, ancorché in tende o container e si inerpica, dritto per dritto, su cocuzzoli spettrali, ormai ridotti in cumuli di pietre dove pure le croci delle chiese, in un immaginario calvario, sono rovinate a terra, dalle loro sommità ove l'uomo le aveva amorevolmente piazzate. E lì giacciono abbandonate, alla mercé di un vento freddo e sacrilego che le percuote in un vortice di fogliame e breccia. Li indossano, questi scarponi, uomini speciali che mai smetterò di ringraziare anche a nome dei tanti concittadini, che la sventura del terremoto, ha unito. Ieri mattina ho sentito il dovere di farlo di persona a Visso, al sottosegretario, presso il Ministero degli Interni Giampiero Bocci, un caro e vecchio amico. L'ho fatto anche a nome di tutto il mondo dell'informazione, per sottolineare e metterlo al corrente della disponibilità, la pazienza, e la squisita cortesia che tutti i Vigili del Fuoco, ma in particolare i funzionari di Macerata, mettono quotidianamente a nostra disposizione. Poi sono tornato alla via crucis degli scarponi che camminavano le strade di Ussita. Stavolta per documentare un sopralluogo finalizzato ad effettuare un eventuale, possibile trasloco.Succede, che sin dal mattino presto, la richiedente si mette in fila davanti al gabbiotto dei Vigili del Fuoco, poi procede alla formale richiesta e, giunto il suo turno viene accompagnata (una volta indossato l'elmetto protettivo), da due agenti in piena zona rossa. In questo caso si trattava di una madre con suo figlio. Di mezza età lei, molto giovane lui. Chiediamo ai vigili, ma soprattutto ai due interessati il permesso di poter documentare. Il villino è a due passi dalla piazzetta, in località Pieve. Proprio nella parte di sopra è venuto giù tutto. La chiesa ha un buco enorme sulla facciata principale. Per accedere al villino occorre fare un centinaio di metri di salita. Si entra in un piccolo giardino recintato da noccioli. C'è pure un agrifoglio. Sul vialetto due alti pini incorniciano il panettone del monte Bove appena innevato. Un panorama mozzafiato adesso, figuriamoci con dappertutto il bianco della neve invernale o col tramonto in arancione di mezza estate. Per terra, solitaria, una margherita dal gambo incerto prova a resistere al vento freddo dell'inverno che soffia infido. Dentro il garage hanno ammassato già degli oggetti. Un alpenstock è uno zaino appesi alla parete attirano la mia attenzione. Fabrizio ed Alessandro sono i Vigili del Fuoco di Livorno incaricati per l'operazione. Fanno una breve riunione con tutti per stabilire le modalità: prima andranno da soli al primo e poi al secondo piano, quindi, a seconda delle condizioni che troveranno, si potrà eventualmente procedere al recupero degli oggetti. I militari salgono ai piani e dopo qualche minuto tornano al piano terra. Fabrizio dice che al primo piano il pavimento presenta rilievi e avvallamenti. Può salire una sola persona ed in tutta fretta recuperare il possibile. Al secondo piano invece non può salire nessuno. Il pavimento è completamente distaccato dalle pareti laterali e c'è pericolo che crolli tutto. Sale la signora assieme a Fabrizio. Noi aspettiamo tutti di sotto. La signora riempie ad ogni viaggio tre o quattro sporte di plastica. Suo figlio ha steso dei lenzuoli per terra per raccogliere ogni cosa. Lampade, vasi, qualche quadro. Oggetti di una quotidianità domestica che adesso mi sembra di non rispettare con la mia curiosità. Mi sento fuori posto e mi viene naturale voltarmi dall'altra parte e mettermi a discutere del più e del meno con l'altro Vigile del Fuoco. Una casa distrutta comporta pure una privacy, una intimità - per quanto domestica - violata. I Vigili del Fuoco ci sono abituati e sanno come comportasi, io non ne sono in grado. I lenzuoli si chiudono con dei nodi alle estremità. Diventano sacchi che vengono caricati in macchina. Uno, due viaggi, poi la porta del garage si chiude come un sipario nel suo ultimo spettacolo. La processione di elmetti variopinti riprende la via del ritorno. Nel silenzio del crepuscolo si distingue solo il rumore degli scarponi che scansano pezzi di coppi e spaccano pietruzze bianche riducendole in polvere.  

14/11/2016 22:42
"Facciamo squadra contro il terremoto": l'appello di Jack, Fabrizio e Alberto diventa virale

"Facciamo squadra contro il terremoto": l'appello di Jack, Fabrizio e Alberto diventa virale

Giacomo "Jack" Bonaventura, Fabrizio Castori, Alberto Giuliani: tre 'figli' di San Severino Marche, tre grandi uomini di sport capaci di conquistare la ribalta nazionale a suon di risultati.Il centrocampista della Nazionale e del Milan, il tecnico del Carpi e l'allenatore del Piacenza Volley hanno voluto prestare la loro immagine per un breve video che sta facendo il giro degli smartphone tramite Whatsapp. "Facciamo squadra contro il terremoto" è il messaggio lanciato a gran voce da Bonaventura, Castori e Giuliani.[video width="480" height="320" mp4="http://picchionews.it/wp-content/uploads/2016/11/IMG_5938.mp4"][/video]

14/11/2016 20:00
Lo sfogo del sindaco Piermattei: "Dalle istituzioni per le nostre scuole finora solo parole"

Lo sfogo del sindaco Piermattei: "Dalle istituzioni per le nostre scuole finora solo parole"

"Dov'è il ministero dell'Istruzione, dove sono le istituzioni? La scuola dobbiamo costruirla noi con le nostre forze, e se le istituzioni non interverranno velocemente ricostruiremo anche le case. Sono passati giorni e giorni, abbiamo ascoltato promesse e parole. E' ora di vedere anche i fatti". Così il sindaco di San Severino Marche Rosa Piermattei, che oggi, alla riapertura delle scuole della città dopo il terremoto di ottobre, ha visitato l'Istituto comprensivo 'Padre Tacchi Venturi'. San Severino, uno dei centri marchigiani più colpiti dal sisma, si è organizzato per ridistribuire gli studenti che non possono rientrare nelle loro scuole inagibili in altri istituti, anche con il ricorso ai doppi turni. Ma il sindaco lamenta scarsa attenzione da parte del Governo, un messaggio lanciato a distanza al ministro Stefania Giannini, oggi in visita a Camerino e Macerata. "Vogliamo una scuola nuova e ora dobbiamo muoverci e lottare per averla. Siamo già in ritardo". (Ansa)

14/11/2016 14:04
Da Castel Goffredo: calze, felpe e sciarpe per chi è senza casa

Da Castel Goffredo: calze, felpe e sciarpe per chi è senza casa

Mille paia di calze, un centinaio di paia di ciabatte, un centinaio di body. Poi sciarpe, felpe e altri capi di biancheria intima.La solidarietà dell'associazione Venerdì Gnoccolaro di Castel Goffredo, in provincia di Mantova, è arrivata fino al cuore dei terremotati settempedani. Il sodalizio, che ogni anno organizza una delle feste di Carnevale più note del nord Italia, è giunto con il suo carico di aiuti anche a Cingoli, Camerino e Tolentino.La missione speciale è stata accolta, a San Severino Marche, dall'abbraccio del sindaco, Rosa Piermattei, che ha voluto ricevere personalmente il promotore di questa straordinaria iniziativa, Claudio Zanella. Con lui anche il sindaco di Cingoli, Filippo Saltamartini. “La solidarietà unisce i nostri Comuni e i nostri territori” – hanno commentato i due primi cittadini che si trovano ad amministrare due delle realtà del Maceratese maggiormente colpite dalle scosse di terremoto di queste settimane.

14/11/2016 12:51
Il sopralluogo al Luzio di San Severino nella testimonianza di una mamma

Il sopralluogo al Luzio di San Severino nella testimonianza di una mamma

di Monica MogettaUna delegazione di studenti e alcuni genitori hanno visitato il plesso scolastico Luzio di San Severino. A fare da cicerone nella scuola c’è era il vicesindaco Giovanni Meschini accompagnato dall’ing. Tallei (che di recente aveva seguito personalmente i lavori di messa in sicurezza nella stessa scuola).Inoltre erano presenti anche due professori dell’Itis tra cui il professor Corona e la vicepreside Angeloni. Meschini ha guidato la visita del Luzio mostrando a ragazzi, docenti e genitori le varie aule al 1° e 2° piano, il 3° piano verrà, ha detto, sistemato e ci andranno messi alcuni uffici comunali, tra alunni genitori e professori è stata fatta circolare la perizia di agibilità redatta dal professor Camillo Nuti (uno dei più grandi esperti in materia), Meschini ha anche dichiarato che anche il suo stesso ufficio si trasferirà al Luzio. Io da mamma ho fatto una domanda secca a Meschini: “Signor Vicesindaco, lei manderebbe i suoi figli qui dica la verità?” e la risposta è stata “Assolutamente sì, tanto che ci verrò anche io con il mio ufficio”. Dopo la visita alla scuola ci siamo trasferiti presso le scuole medie dove c’è stato l’ incontro con la ministra Gelmini e altri due senatori i quali hanno detto tutti in sostanza che ora non è il momento di guardare il colore politico ma è il momento di aiutare la popolazione. Hanno poi preso la parola gli studenti dell’Itis e il loro rappresentante ha letto un loro comunicato: hanno ricevuto i complimenti anche dalla ministra Gelmini, meritati perché hanno dimostrato di avere coraggio voglia di fare e di non essere dei bamboccioni (parole mie queste non della ministra). Ha poi parlato la sindaca Piermattei la quale ha dichiarato di sentirsi abbandonata dalle istituzioni e di aver poco prima dovuto visitare le 5 zone rosse di San Severino Marche da sola perché non c’è personale addetto che lo faccia (una grande donna!), alla fine della conferenza sono stati consegnata dei fiori alla sindaca Piermattei, alla ministra Gelmini e ad un’altra signora presente nella delegazione.

14/11/2016 12:33
Terremoto: volontari in azione per controllare il territorio

Terremoto: volontari in azione per controllare il territorio

“In attesa che arrivi l'Esercito a presidiare le Zone Rosse, non so ormai da quanti giorni continuo a sollecitare l'invio dei militari, ci siamo organizzati come abbiamo potuto. Il mio grazie di cuore va a chi, giorno e notte, garantisce controlli su tutto il territorio contro fenomeni di sciacallaggio già registratisi in altre realtà terremotate”.Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, si rivolge alle istituzioni ma anche a chi sta offrendo il proprio servizio di volontariato in supporto alle forze dell’ordine. “Coordinati dall’Associazione Nazionale Carabinieri settempedana da giorni stanno svolgendo egregiamente un lavoro unico le associazioni di Controllo del Vicinato, PitBull SoftAir Club, Black Scorpions biker group e Prima Ridotta. Ogni associazione copre un vasto territorio sia di rioni cittadini che frazioni, mettendo in campo propri mezzi e proprie persone, in maniera del tutto gratuita, a favore della comunità locale. Sono facilmente riconoscibili poiché indossano sia uniformi sociali della propria associazione che pettorine catarifrangenti”.I gruppi sono costituiti da 3-5 persone ed alcuni automezzi sono dotati di lampeggiante giallo/arancione. I turni di sorveglianza, sia con auto che a piedi, si svolgono per tutta la notte. "Uno dei motti dell'Arma è “tra la gente, con la gente e per la gente” - ricorda il referente dall'Associazione Nazionale Carabinieri, Francesco Cicconi, che sottolinea - Il nostro gruppo di volontari di San Severino Marche lo ha fatto proprio fin dalla nascita, avvenuta nel 2009. In occasione dei recenti eventi sismici i nostri soci volontari sono stati chiamati a svolgere servizi di viabilità, e anche di sorveglianza, nei vari Centri di accoglienza. Successivamente, sia al comando della Polizia Municipale sia allo stesso comando stazione Carabinieri, sono giunte offerte di supporto da parte di altre associazioni cittadine, soprattutto per la sorveglianza notturna. I comandanti Capaldi e Lupo hanno quindi invitato la nostra associazione a coordinare tutti questi volontari. I referenti Valter Bianchi, Giampaolo Abosinetti, Luciano Roccetti e Alessio Aringolo non ci hanno pensato due volte ad offrire il loro supporto. Ogni giorno viene inviata una e-mail alle forze dell'ordine indicante sia i dati dei volontari partecipanti, le zone coperte nonché le targhe degli automezzi, in modo che siano ben identificabili durante il loro servizio. Tutti i volontari sono persone impagabili - conclude Francsco Cicconi - ed è un vero piacere collaborare insieme con loro”. Anche a tutti questi volontari va il grazie dell'Amministrazione comunale di San Severino Marche che si fa portavoce dell'intera città. Le forze dell'ordine ricordano ai cittadini di avvisare sempre il “112” in caso di necessità.

14/11/2016 12:03
Il sindaco Piermattei presente al suono della prima campanella dopo il sisma

Il sindaco Piermattei presente al suono della prima campanella dopo il sisma

“La scuola è il nostro futuro, i nostri ragazzi sono il nostro futuro. Vogliamo una scuola nuova e ora dobbiamo muoverci e lottare per averla. Siamo già in ritardo”.Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, attende all'ingresso dell'Istituto comprensivo “Padre Tacchi  Venturi” il suono della prima campanella dopo l'interruzione delle lezioni a causa del terremoto. “E' un lento e graduale ritorno alla normalità la cui importanza va sottolineata ed è per questo che sono qui” - dice a qualche genitore che l'avvicina per salutarla e ringraziarla dell'impegno speso in questi giorni. Le scosse non hanno fermato il sindaco che nel piazzale del Comprensivo, prima di correre alla scuola di Cesolo, saluta le divise della Polizia Municipale e dell'Associazione Nazionale Carabinieri. Oggi sono qui anche loro per il ritorno dei tanti alunni settempedani nelle scuole di proprietà del Comune. Svolgono servizio di viabilità e danno sicurezza a chi è alle prese con un nuovo “primo giorno”.Gli alunni della scuola elementare “Alessandro Luzio” hanno ripreso le lezioni, organizzate al momento con i doppi turni, nelle aule messe a disposizione all'interno dell'Istituto comprensivo “Padre Tacchi Venturi” sia nella sede centrale che nel plesso di Cesolo.Per giorni il sindaco Piermattei ha lavorato, insieme a tutta l'Amministrazione e ai dirigenti scolastici, per trovare una soluzione al problema scuola. Il Comune ha anche rinunciato ai moduli che avrebbero dovuto accogliere gli uffici dell'ente, visto che il Municipio è stato dichiarato in parte non utilizzabile, proprio per alleviare i disagi degli alunni alle prese con i doppi turni. “Dov'è i Ministero dell'Istruzione e dove sono le istituzioni? - continua a chiedersi il sindaco - La scuola dobbiamo costruirla noi con le nostre forze. Se le istituzioni non interverranno velocemente ricostruiremo anche le nostre case. Sono passati giorni e giorni. Abbiamo sentito promesse e parole. E' ora di vedere anche i fatti”.

14/11/2016 11:19
L'elenco completo dei Comuni inseriti nel cratere: c'è anche Macerata

L'elenco completo dei Comuni inseriti nel cratere: c'è anche Macerata

Sarebbero 46 i comuni maceratesi inseriti nel cratere del terremoto: restano fuori undici comuni della fascia costiera, mentre entrano città come Macerata, Tolentino, San Severino e Camerino. Sono queste le disposizioni della nuova geografia del cratere sismico disegnato dal commissario straordinario Vasco Errani nella relazione tecnica che accompagna il decreto per la ricostruzione post terremoto. L’elenco sarà ufficializzato in giornata (ma potrebbe slittare a mercoledì): la bozza conferma quanto assicurato nei giorni scorsi dallo stesso Errani, che ha sostanzialmente raddoppiato il cratere disegnato dopo la scossa del 24 agosto. Il decreto originario, infatti, prevedeva sessanta comuni, quindici dei quali nel Maceratese.Questi i 31 comuni aggiunti da Errani: Apiro, Belforte, Caldarola, Camerino, Camporotondo, Castelraimondo, Cingoli, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fiuminata, Gagliole, Loro Piceno, Macerata, Matelica, Mogliano, Monte San Martino, Montecavallo, Muccia, Petriolo, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenza, Ripe San Ginesio, San Severino, Sefro, Serrapetrona, Serravalle, Tolentino, Treia, Urbisaglia. Nel cratere iniziale figuravano: Acquacanina, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Fiastra, Fiordimonte, Gualdo, Penna San Giovanni, Pievebovigliana, Pieve Torina, San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Ussita, Visso.Restano fuori soltanto Appignano, Civitanova, Montecassiano, Montecosaro, Montefano, Montelupone, Monte San Giusto, Morrovalle, Potenza Picena, Porto Recanati, Recanati.Un discorso a parte merita Macerata per la quale Errani precisa che «le misure di sostegno al reddito dei lavoratori e quelle in materia fiscale saranno riconosciute soltanto a soggetti effettivamente danneggiati, che comprovino il danno subito». Questo perché – spiega il commissario – i danni di Macerata (ma anche di Teramo, Rieti, Ascoli e Spoleto) sono di «portata minima rispetto al numero della popolazione e risulta che sostanzialmente il tessuto economico-sociale è rimasto inalterato». Nei comuni del cratere sarà concentrato il grosso dei finanziamenti per la ricostruzione e qui verranno applicate le norme introdotte dal decreto.Il decreto prevede poi fondi per 1,1 miliardi di euro, da spalmare nei prossimi sei anni. Il provvedimento rafforza i poteri dei sindaci, i quali potranno portare avanti in tempi celeri le opere di messa in sicurezza. I Comuni, poi, potranno sfondare i tetti di spesa per il personale, assumendo fino a 350 persone a tempo determinato. Sul fronte scuole, i presidi potranno derogare al numero minimo e massimo di alunni per classe. Per quanto riguarda le case, nel cratere saranno risarciti al 100% i danni ad attività produttive, prime e seconde case. Fuori dal primo cerchio, il 100% resta per le attività produttive, le prime case e le seconde abitazioni nei centri storici, mentre per il resto delle seconde case la copertura è al 50%. Previsto il prestito d’onore per il riavvio delle attività produttive, cassa integrazione in deroga per i lavoratori delle attività produttive coinvolte e rinvio di imposte e tasse.

14/11/2016 10:35
Una casa per tutti: iniziativa per mettere in rete alloggi vuoti o sfitti a disposizione degli sfollati

Una casa per tutti: iniziativa per mettere in rete alloggi vuoti o sfitti a disposizione degli sfollati

Venerdì architetti, ingegneri, geometri e geologi si sono incontrati a Tolentino al bar Pistacchi per un confronto sulla ripresa e sulla ricostruzione post terremoto. Dall'iniziativa, partita dall'architetto tolentinate Alessia Scarpeccio, è nata subito una proposta importante, sicuramente utile per chi è ancora alla ricerca di una casa dopo essere stato costretto a lasciare quella dove viveva a causa del sisma."Abbiamo organizzato insieme ad altri colleghi una rete di proprietari di immobili agibili ed agenzie immobiliari sia sulla costa che nell'entroterra" spiega Alessia Scarpeccio "che hanno disponibilità di appartamenti in affitto! Chi fosse interessato può inviare una mail a: casapertutti2016@gmail.com, specificando Comune di residenza, dove si cerca l'immobile e particolari esigenze! Ovviamente l'attività da parte nostra è completamente gratuita.  Possono inviarci le proprie disponibilità anche agenzie e privati che ancora non sono in rete! Sarà nostra cura inviare le numerose richieste arrivate. Speriamo di essere utili in questo momento! casapertutti2016@gmail.com

13/11/2016 21:44
Sisma, gli uffici comunali di San Severino trasferiti alla scuola "Luzio"

Sisma, gli uffici comunali di San Severino trasferiti alla scuola "Luzio"

A causa del terremoto gli uffici comunali sono inutilizzabili, quindi il Comune sarà trasferito alla scuola “Luzio” al più presto.È in corso il potenziamento della connettività informatica e il trasferimento degli uffici. I moduli cui il Comune ha diritto sono stati chiesti per la scuola, che li utilizzerà nel modo opportuno per alleggerire la nuova organizzazione didattica che prevede il doppio turno. Nel frattempo l’Amministrazione comunale continuerà ad adoperarsi per la costruzione della nuova scuola.

13/11/2016 18:20
Sisma, è all'aperto la chiusura del Giubileo

Sisma, è all'aperto la chiusura del Giubileo

Nelle Marche terremotate il Giubileo della Misericordia si chiude all'aperto, come a Fabriano davanti alla Cattedrale di San Venanzio, o in un tendone degli Alpini, come a San Severino.Scelte dettate a volte dalla necessità o dalla paura della gente, che potrebbe fuggire in modo disordinato in caso di nuove scosse. ''La lettura del Vangelo di oggi - osserva mons. Stefano Russo, vescovo di Fabriano - è del tempo ordinario ma sembra scelta apposta, nel suo disegnare scenari apocalittici''. Il brano di Luca 21 infatti dice: "Verranno giorni in cui, di tutto quello che ammirate, non resterà pietra su pietra che non venga distrutta", ''Ma noi - aggiunge il presule - sappiamo che non è così, che la vita vera non muore, e non dobbiamo aver paura''.''Celebreremo davanti alla porta santa, guardandola dall'esterno. Un segno di quello che Dio vuole da noi: 'state per strada, nel mondo'. Un invito a prendere coraggio e a vincere l'angoscia portando la buona notizia che lui ci ha dato'' (ANSA).

13/11/2016 15:12
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