A un mese e mezzo dalle scosse del 26 e del 30 ottobre, di chiaro, francamente, c'è ancora poco. La stragrande maggioranza dei cittadini che si è procurata una autonoma sistemazione attende ancora di vedere un centesimo dopo aver improntato cifre inevitabilmente alte per traslochi improvvisi e inaspettati, così come tante strutture ricettive, molte delle quali ospitano gli sfollati fin dalla scossa del 24 agosto. Fra dieci giorni o poco più sarà Natale, ma sarà un Natale strano, inevitabilmente dimesso, soprattutto per l'aspetto economico che dopo il terremoto per tante famiglie è diventato ancora più stringente.
Poi ci sono le analogie e le differenze con altri eventi simili in Italia. Ad esempio, il Decreto legge 6 giugno 2012, n. 74 recante “Interventi urgenti per le popolazioni colpite dagli eventi sismici nelle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo il 20 e il 29 maggio 2012” convertito dalla Legge n. 122 dell'1 agosto 2012 contiene la disciplina della c.d. ricostruzione nei territori delle regioni Emilia Romagna, Veneto e Lombardia colpiti dal terremoto nel 2012.
In questa sede cercheremo di individuare le differenze rispetto alle disposizioni che riguarderanno la nostra regione.
A un primo colpo d’occhio, una differenza notevole rispetto ai decreti 189 e 205 del 2016 che regolamentano la situazione nelle nostre realtà da poco investite da ben tre terremoti: un decreto a fronte di uno, con la metà di articoli. Il tutto nell’ottica della politica emergenziale che giustifica interventi rapidi e semplificati.
In secondo luogo l’esigenza di ritornare alla normalità, soprattutto “ in termini di indotto economico” emerge con evidenza nelle disposizioni della disciplina:
All’articolo 1 “Ambito di applicazione e coordinamento dei Presidenti delle Regioni” al comma 2 si legge che “Ai fini del presente decreto i Presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto operano in qualità di Commissari delegati.
I presidenti delle Regioni sono direttamente nominati commissari delegati, e non un commissario esterno che non conosce il territorio e la sua realtà.
Inoltre il comma 11 dell’articolo 3 stabilisce che “ I Direttori regionali, rispettivamente, dell'Agenzia regionale di Protezione civile della Regione Emilia-Romagna, della Direzione generale di Protezione civile, polizia locale e sicurezza della Regione Lombardia, nonché dell'Unità di progetto di Protezione civile della Regione Veneto, provvedono, anche per il tramite dei Sindaci, per le occupazioni di urgenza e per le eventuali espropriazioni delle aree pubbliche e private occorrenti per la delocalizzazione totale o parziale, anche temporanea, delle attività. Qualora per l'esecuzione delle opere e degli interventi di delocalizzazione sia richiesta la valutazione di impatto ambientale ovvero l'autorizzazione integrata ambientale, queste sono acquisite sulla base della normativa vigente, nei termini ivi previsti ridotti alla metà”.
Espropriazioni consentite senza privilegiare quelle di suolo pubblico rispetto al privato, come invece previsto per il sisma del 2016.
All’articolo 3 “Ricostruzione e riparazione delle abitazioni private e di immobili ad uso non abitativo; contributi a favore delle imprese; disposizioni di semplificazione procedimentale”, comma 5 si dice chiaramente e senza tanti giri di parole che “5. Al fine di favorire il rapido rientro nelle unità immobiliari ed il ritorno alle normali condizioni di vita e di lavoro nei comuni interessati dal sisma del 20 e 29 maggio 2012, nelle more che venga completata la verifica delle agibilità degli edifici e strutture ordinari effettuate ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 maggio 2011, i soggetti interessati possono, previa perizia e asseverazione da parte di un professionista abilitato, effettuare il ripristino della agibilità degli edifici e delle strutture”. Già nelle more dunque del completamento della verifica di agibilità si può procedere ai lavori.
Inoltre il comma 7 aggiunge che
“ Al fine di favorire la rapida ripresa delle attività produttive e delle normali condizioni di vita e di lavoro in condizioni di sicurezza adeguate, nei comuni interessati dai fenomeni sismici iniziati il 20 maggio 2012, di cui all'allegato 1 al presente decreto, nonché per le imprese con sede o unità locali al di fuori delle aree individuate dal presente decreto che abbiano subito danni a seguito degli eventi sismici, accertati ai soli fini di cui al presente comma sulla base delle verifiche effettuate dalla protezione civile o dai vigili del fuoco o da altra autorità od organismo tecnico preposti alle verifiche, il titolare dell'attività produttiva, in quanto responsabile della sicurezza dei luoghi di lavoro ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e successive modifiche e integrazioni, deve acquisire, nei casi di cui al comma 8, la certificazione di agibilità sismica rilasciata, a seguito di verifica di sicurezza effettuata ai sensi delle norme tecniche vigenti (cap. 8 - costruzioni esistenti, del decreto ministeriale 14 gennaio 2008), da un professionista abilitato, e depositare la predetta certificazione al Comune territorialmente competente. I Comuni trasmettono periodicamente alle strutture di coordinamento istituite a livello territoriale gli elenchi delle certificazioni depositate. Le asseverazioni di cui al presente comma saranno considerate ai fini del riconoscimento del danno”.
Il professionista certifica l’agibilità sismica e l’attività riparte.
Il comma 7-bis. Precisa poi che “In relazione a magazzini, capannoni, stalle e altre strutture inerenti alle attività produttive agroalimentari, adibite alla lavorazione e conservazione di prodotti deperibili oppure alla cura degli animali allevati, eccetto i prefabbricati, è necessaria e, sufficiente, ai fini dell'immediata ripresa dell'attività, l'acquisizione della certificazione dell'agibilità ordinaria e ancora sul punto il comma 8 bis “ Ai fini della prosecuzione dell'attività produttiva o per la sua ripresa, nelle more dell'esecuzione della verifica di sicurezza effettuata ai sensi delle norme tecniche vigenti, in via provvisoria, il certificato di agibilità sismica può essere rilasciato dal tecnico incaricato, in assenza delle carenze di cui al comma 8 o dopo che le medesime carenze siano state adeguatamente risolte, attraverso appositi interventi, anche provvisionali”.
La verifica di sicurezza ai sensi delle norme vigenti dovrà essere effettuata entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto (comma 9).
Sui crediti vantati dalle imprese l’articolo 7 bis introduce un’altra importante novità:
“1. La pubblica amministrazione, inclusi le regioni, gli enti locali e gli enti del Servizio sanitario nazionale, provvede al pagamento dei crediti certi, liquidi ed esigibili vantati dalle imprese fornitrici di beni e servizi o esecutrici di opere pubbliche, ubicate nei territori colpiti dagli eventi sismici del maggio 2012 di cui all'allegato l al decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 1° giugno 2012, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 130 del 6 giugno 2012, entro il termine di sessanta giorni, fermo restando il rispetto dei saldi di finanza pubblica e, per gli enti territoriali, compatibilmente con i vincoli derivanti dall'applicazione del patto di stabilità interno”. Articolo inserito dalla legge di conversione 1° agosto 2012, n. 122.
Interessante è poi l’articolo 19 bis introdotto dalla legge di conversione che parla di “zone a burocrazia zero”:
“In via sperimentale, fino al 31 dicembre 2013, nei territori delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, interessati dagli eventi sismici dei giorni 20 e 29 maggio 2012, si applica, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, la disciplina delle zone a burocrazia zero prevista dall'articolo 43 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 12”. .
Infine da notare la tempistica degli interventi sul sisma:
Il sisma si è verificato nei giorni 20 e 29 maggio 2012 ed il Governo ha emanato il D.P.C.M. del 21 maggio 2012 con cui è stato dichiarato il rischio di compromissione degli interessi primari, ai sensi dell'art. 3, comma 1, del decreto-legge 245/2002. Con tale D.P.C.M. è stato disposto il coinvolgimento delle strutture operative nazionali del Servizio nazionale della protezione civile ed al Capo del Dipartimento della protezione civile è stato dato l'incarico di Commissario delegato per l'adozione di ogni indispensabile provvedimento su tutto il territorio interessato dal sisma per assicurare ogni forma di assistenza e di tutela degli interessi pubblici primari delle popolazioni interessate, nonché ogni misura idonea al superamento del contesto emergenziale e per la salvaguardia delle vite umane.
Con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 22 maggio 2012 è stato quindi dichiarato lo stato di emergenza in ordine agli eventi sismici nelle province di Bologna, Modena, Ferrara e Mantova della durata di 60 giorni, a partire dal 22 maggio 2012, ovvero fino al 21 luglio 2012 (art. 1).
Per tutta la durata dello stato di emergenza, viene attribuita al Capo Dipartimento della Protezione Civile la funzione di emanare ordinanze per l’attuazione degli interventi finalizzati a: organizzare e coordinare i servizi di soccorso ed assistenza alle persone colpite dagli eventi; soddisfare le prime necessità delle popolazioni colpite attraverso la realizzazione di interventi provvisionali; ripristinare e reintegrare i beni di pronto impiego utilizzati nelle zone terremotate, per garantire l’operatività del Servizio nazionale di protezione civile in caso di future emergenze. Tali provvedimenti sono emanati d’intesa con le regioni interessate, in deroga ad ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi dell’ordinamento giuridico (art. 2). Allo scadere dello stato di emergenza, le Regioni Emilia-Romagna e Lombardia provvedono, ciascuna per la propria competenza, a coordinare in via ordinaria gli interventi per il superamento della situazione emergenziale in atto (art. 3).
Con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 30 maggio 2012, lo stato di emergenza è stato esteso territorialmente alle province di Reggio Emilia e Rovigo e temporalmente fino al 29 luglio 2012 ed è stata disposta la delega al Capo del Dipartimento della protezione civile ad emanare ordinanze in deroga ad ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico. Successivamente lo stato di emergenza è stato prorogato fino al 31 maggio 2013 (art. 1, comma 3, del decreto legge n. 74 del 2012).
Seguono:
il D.M. Economia e finanze 1° giugno 2012 , la deliberazione del Consiglio dei Ministri del 4 luglio 2012, la Con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 4 luglio 2012, il D.P.C.M. del 9 agosto 2012, il D.M. Economia 24 agosto 2012 , la proroga, al 30 novembre 2012, la delibera del Consiglio dei ministri del 16 ottobre 2012, la delibera del Consiglio dei Ministri 4 luglio 2012, il D.P.C.M. 16 ottobre 2012, la delibera del 31 gennaio 2013, il D.P.C.M. 8 febbraio 2013, la deliberazione del Consiglio dei Ministri del 15 febbraio 2013 ed il D.P.C.M. 28 dicembre 2012.
Sotto invece le ordinanze:
ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile (O.C.D.P.C.) n. 1 del 2012 del 22 maggio , l'O.C.D.P.C. n. 2 del 2 giugno 2012, l'O.C.D.P.C. n. 3 del 2 giugno 2012 , l'O.C.D.P.C. n. 9 del 15 giugno 2012, l'O.C.D.P.C. n. 15 del1° agosto 2012 , l'O.C.D.P.C. n. 29 del7 dicembre 2012 che ha così novellato l'art. 3 dell'O.C.D.P.C. n. 15 del 1° agosto 2012., l'O.C.D.P.C. n. 42 del 24 gennaio 2013.
Ciò che emerge è un intervento normativo rapido e diretto a livello di governo centrale che ha ridotto l’esigenza da parte del Capo Dipartimento della Protezione civile di ricorrere allo strumento emergenziale per eccellenza: le ordinanze di protezione civile.
A oggi invece nelle zone colpite dal sisma di ottobre e novembre 2016 non abbiamo ancora un decreto convertito in legge ma già una decina di ordinanze emergenziali.
Fra queste, quella del commissario straordinario Errani sulla "riparazione dei danni lievi". Manca, però, il provvedimento con il cui il Commissario “d’intesa con il Ministero dell’economia e delle finanze” definisce “i criteri e le modalita’ attuative” del contributo pubblico “anche per garantire uniformita’ di trattamento e un efficace monitoraggio sull’utilizzo delle risorse disponibili, e assicurare il rispetto dei limiti di spesa allo scopo autorizzati”. E deve essere ancora emanato il prezziario, ovvero il provvedimento che stabilisce “la metodologia di calcolo del contributo basata sul confronto tra il costo convenzionale al metro quadrato per le superfici degli alloggi, delle attivita’ produttive e delle parti comuni di ciascun edificio e i computi metrici estimativi redatti sulla base del prezzario unico interregionale”, che deve essere “predisposto dal Commissario straordinario d’intesa con i vice commissari nell’ambito del cabina di coordinamento di cui all’articolo 1, comma 5, tenendo conto sia del livello di danno che della vulnerabilità”.
Lo sfogo di un professionista maceratese la dice lunga sul sentore che c'è... "Dopo aver letto e riletto l'ordinanza 17 novembre 2016 (Riparazione immediata di edifici e unita' immobiliari ad uso abitativo e produttivo danneggiati dagli eventi sismici del 24 agosto 2016 e successivi, temporaneamente inagibili) del Commissario Errani, elenco i miei dubbi principali: 1. possibile che per i paesi tipo Tolentino per cui non sono state avviate le procedure fast, bisognerà attendere le schede Aedes per iniziare i lavori di riparazione dei danni lievi, nonostante una ordinanza di non agibilità temporanea / agibilità con provvedimenti? 2. possibile che i lavori di pronti intervento/messa in sicurezza (mai nominati nell'ordinanza) non saranno ammessi al contributo? 3. possibile che un cittadino che abbia voglia di effettuare i lavori di messa in sicurezza / riparazione dei danni lievi prima della certificazione dei tecnici Aedes dei danni, a fronte di un'ordinanza di non agibilità temporanea / agibilità con provvedimenti, non avrà diritto di accedere ai contributi? A questo punto mi è venuto in mente di andare a cercare l'ordinanza dello stesso Commissario Errani ai tempi del sisma in Emilia (Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012) ed ho trovato le risposte che cercavo: 1. Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012, art. 2, comma 2: il contributo può essere richiesto purchè il comune abbia emesso un'ordinanza di inagibilità temporanea, parziale o totale. La scheda o una valutazione effettuata dai tecnici comunali o regionali è necessaria per stabilire la tipologia del danno e le modalità di intervento. 2. Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012, art. 3, comma 4: le opere di pronto intervento e per la messa in sicurezza dell'edificio rientrano nel costo dell'intervento ammesso a contributo. 3. Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012, art. 9, comma 1bis: anche gli interventi eseguiti senza scheda AeDES subito dopo il sisma, prima della pubblicazione o entrata in vigore delle ordinanze, è sufficiente una perizia asseverata di un professionista che dichiara di aver effettuato gli interventi per recuperare l'agibilità dell'immobile, purchè abbia tenuto traccia (documentazione fiscale e documentazione fotografica dei danni subiti e correlati al sisma). A questo punto mi chiedo: come mai le ordinanze sono diverse nonostante il Commissario sia lo stesso e (presuppongo) sia i marchigiani che gli emiliani-romagnoli sono comunque cittadini italiani?". Ce lo chiediamo tutti.
“Faccio di nuovo appello ai settempedani proprietari di edifici agibili ma non occupati e a tutti gli imprenditori edili o del settore immobiliare che hanno strutture disponibili perché mettano le loro case a disposizione delle tante famiglie rimaste senzatetto. Li invito a mettersi subito in contatto con il nostro ufficio Servizi alla Persona”.A lanciare la richiesta è il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che ha presentato domanda per i container dove ospitare le tante famiglie rimaste senza una casa.“Queste strutture sembrano dei bunker, non possono che essere l’ultima spiaggia. Si tratta di strutture destinate a nuclei di tre o quattro persone, con il rischio di dividere anche le famiglie, che prevedono spazi comuni come bagni, mensa, lavanderia e una sala ricreativa. In simili spazi la convivenza sarà veramente difficile. Noi non vogliamo creare delle new town, dei quartieri non quartieri dove oggi rischiano di finire i terremotati in quella fase che precederà l’arrivo delle casette in legno. Per questo torno a dire che chi può è bene che chieda magari di essere alloggiato in albergo o faccia ricorso al contributo per l’autonoma sistemazione. Abbiamo già fatto l’esperienza dei container nel terremoto del 1997. I senzatetto dovevano restarci per poco tempo, finirono per essere piazzati lì per anni. Il Comune sta facendo di tutto per far rientrare le famiglie nelle abitazioni. Presto avvieremo anche le operazioni che consentiranno di liberare strutture chiuse solo perché le case accanto vanno abbattute. Il nostro lavoro – precisa il sindaco – è veramente senza sosta ma abbiamo bisogno della collaborazione di tutti, anche quella di chi potrebbe mettere a disposizione un alloggio per i terremotati”.Nel nuovo decreto legge del Commissario delegato per la ricostruzione è previsto che i Sindaci dei Comuni interessati dal sisma indichino al Dipartimento della Protezione Civile le aree da destinare ai containers per la popolazione.“Dopo aver individuato un’area nel rione di San Michele - aggiunge il sindaco - abbiamo avuto un incontro con il Genio guastatori dell’Esercito che seguirà le attività di predisposizione del sito. Si tratta di un’area di 5mila metri quadri che andrà ad ospitare circa duecento persone. Prima di dare il via alle ruspe però vogliamo fare un ultimo tentativo per dare una sistemazione dignitosa a chi è rimasto senza un tetto. L'inverno è realmente arrivato e non possiamo pensare di affrontare a cuor leggero quella che può trasformarsi in un’emergenza nell’emergenza”.
Anche la ruzzola è tornata in “strada” riprendendo l’attività dopo che il sisma aveva imposto un lungo stop. La Polisportiva Serralta, rispettando il calendario, come avviene ormai da anni ha organizzato l’appuntamento di apertura della prova provinciale di qualificazione ai Campionati Italiani, previsti per il mese di luglio 2017 (sede ancora da stabilire). La gara di singolo si è svolta sulle strade del comune di San Severino Marche, precisamente tra le località di Cesolo e di Sant’Elena. Circa 80 sono stati i partecipanti che si sono affrontati per diverse ore sul tracciato perfettamente preparato dai responsabili della società gialloblù.Alla fine della competizione, il risultato di spicco è quello raggiunto dall’atleta di casa Primo Corsi, che grazie alle sue ottime prestazioni è riuscito ad imporsi nella propria categoria, la B, strappando così il pass per partecipare al torneo nazionale. Il portacolori del Serralta avrà così la soddisfazione di ripetere l’esperienza nel torneo tricolore dove arriverà con l’obiettivo di essere protagonista e con la concreta possibilità di puntare ad un risultato di prestigio.La giornata si è conclusa con altri due verdetti che hanno visto la vittoria nella categoria A di Bruno Meo di Castelraimondo e nella categoria C di Marcello Boarelli di Matelica.
Niente Imu per le case inagibili. Il 16 dicembre scade la seconda rata Imu, ma per i proprietari delle case danneggiate dal terremoto la scadenza non sarà un problema in più da affrontare.Il decreto 189 prevede infatti che tutti i fabbricati che si trovano nei comuni del cratere, distrutti oppure oggetto di ordinanze sindacali di sgombero per inagibilità totale o parziale, non concorrano alla determinazione del reddito al fine del pagamento delle imposte su persone e società, e siano esenti dal pagamento di Imu e Tasi, a partire dalla scadenza del 16 dicembre.Nel caso in cui non ci sia una ordinanza di sgombero per la mancanza di verifica da parte dei Comuni, ancora in corso per l'enorme mole di edifici da valutare, ai fini dell’esenzione i contribuenti possono dichiarare al Comune la distruzione dell’immobile o la sua inagibilità.I ministeri degli Interni e dell’Economia dovrebbero emanare a giorni un provvedimento per compensare i Comuni del mancato introito dell’imposta sugli immobili e sui servizi indivisibili. L’esenzione di Imu e Tasi è prevista dall’articolo 48 comma 16 del decreto 189, non modificato nel corso dell’esame in Senato. L’approvazione definitiva del provvedimento, che è comunque già in vigore, è prevista per lunedì o martedì e rispetto al testo approvato dal Senato non sono previsti cambiamenti.
È stata una partita godibilissima, divertente, piena di emozioni e di gol quella andata in scena al campo sportivo “Ex Enaoli” di Corridonia dove i locali del CSKA hanno avuto la meglio sulla Settempeda(4-2). Non è riuscita a cambiare marcia ed a far finire il periodo negativo la squadra biancorossa che, pur giocando una gara con generosità, voglia, impegno e di buon calcio, continua a non fare punti, tanto che la classifica resta precaria e sicuramente non bella. Rispetto alle ultime due uscite, la formazione di Ruggeri ha dimostrato di saper reagire al momento no portando in campo un piglio e un atteggiamento diverso e più consono alla situazione, ma ciò non è bastato per tornare a casa con un risultato positivo. Episodi contrari, un pizzico di sfortuna, il cinismo degli avversari e le troppe disattenzioni difensive, sono gli elementi che hanno causato la sconfitta. Il CSKA ha fatto la partita che doveva e voleva fare, trovando un alleato prezioso dal fulmineo vantaggio che ha permesso di avere la gara in discesa dal punto di vista tattico(attesa e ripartenza). Nota di merito per i locali è stata quella di aver avuto percentuali presso che perfette tra occasioni costruite e finalizzate e questo ha permesso loro di costruire il 2-0 prima e di allungare poi respingendo i tentativi ospiti di riaprire il match. Vittoria dell’undici di Corridonia che vale parecchio sia come spinta motivazionale per la serie positiva che va avanti sia per la posizione in classifica sempre più verso la zona che conta.LA CRONACA – Al secondo impegno nell’arco di quattro giorni, trasferta numero due delle tre di fila in calendario, la Settempeda si presenta con una formazione ancora diversa da quella precedente. Oltre a Elisei, Gheroni e Rossi, è assente anche D’Ascanio e così tra i titolari nel 4-4-2 entrano Fattori, come centravanti, e Rocci, come terzino sinistro; vengono confermati, invece, Meschini come laterale di difesa, Bonifazi in mezzo al campo e Giorgi sulla destra del centrocampo. Padroni di casa con il 4-3-3. L’avvio di partita non potrebbe essere peggiore per i settempedani, dato che si ritrovano sotto dopo pochi secondi. Ne passano per la precisione 27 quando Mariucci sfonda a destra. Il numero 10 locale non trova opposizione e va al cross. Pallone teso che incoccia sul corpo di Mulinari e quindi schizza in porta. 1-0 e duro colpo per la Settempeda che si aspettava ben altro inizio. Il CSKA continua ad essere insidioso e lo dimostra sui calci piazzati. Al 7’ appena fuori area è Carletta a battere rasoterra con Sorichetti pronto alla presa a terra. Stesso copione poco dopo su tiro defilato di Mariucci che vede il portiere biancorosso parare con sicurezza. L’altro colpo da ko per gli ospiti giunge al 18’. Rimessa laterale da destra che, viste le ridotte dimensioni del terreno di gioco, rappresenta una sorta di corner con le mani. Amaolo svetta in area e prolunga di testa la traiettoria della palla che cade verso il secondo palo dove Bianchi, in anticipo su tutti, esegue una battuta al volo che trafigge Sorichetti. Difesa ospite statica e sorpresa e il 2-0 è cosa fatta. La Settempeda ha il merito di reagire al meglio e prontamente. Al 23’ una punizione da sinistra viene calciata da Broglia con traiettoria tesa. Pettinari, coperto dai tanti giocatori che stazionano davanti a lui e probabilmente infastidito dal sole “contro”, non riesce a bloccare. La smanacciata in tuffo viene ripresa da Mulinari che da pochi passi spinge dentro. 2-1. Gara riaperta e biancorossi ora più decisi e convinti, anche se il CSKA quando conclude è sempre molto pericoloso. Testimonianza ne è il palo colpito al minuto 26. Punizione dalla distanza con Amaolo che spedisce il destro sul montante alla sinistra di Sorichetti. L’azione continua dall’altra parte del campo con Meschini che tocca dentro per Gianfelici. Il giovane esterno tenta il sinistro in corsa, ma il tiro è debole e Pettinari ribatte. Al 32’ la Settempeda rischia. Una indecisione in disimpegno fa partire il contropiede di Amaolo. Sorichetti esce fuori area e rinvia di piede. Il pallone giunge in zona Bianchi che prova il “golazo” con un destro di prima intenzione verso la porta vuota. Parabola di poco alta. Al 37’ un bello scambio di prima tra Giorgi e Fattori porta quest’ultimo alla conclusione. Pallone che sfiora la traversa. Al 40’ ecco arrivare il secondo legno di giornata per i locali. Bianchi tira da sinistra. Il diagonale si abbassa fino ad incocciare sul palo più lontano con Sorichetti fuori causa. Prima dell’intervallo il CSKA allunga di nuovo portandosi sul 3-1 e lo fa nel momento più convincente dei rivali. Punizione che spiove in area dove Amaolo spizza di testa trovando alle sue spalle il terzino Battista spintosi in avanti. Il numero 2 fa rimbalzare la sfera e poi la mette in diagonale a fil di palo. Altra dura botta per le speranze della Settempeda che si trova costretta a ricominciare da capo e giocare una ripresa con il doppio svantaggio. E le difficoltà non sono affatto finite….. Dopo soli tre minuti del secondo tempo, infatti, gli ospiti restano in dieci. Sugli sviluppi di un corner a favore la palla arriva a Bonifazi, ultimo uomo, che la ferma e cerca di smistarla. Il centrocampista, però, sbaglia e si fa soffiare la sfera da Mariucci che parte in velocità. La situazione di superiorità numerica in favore dei locali(3 contro 1) viene arginata dallo stesso Bonifazi che sulla trequarti entra in scivolata per fermare l’avversario lanciato. Palla e gambe colpite e intervento arbitrale. Punizione e espulsione per il giocatore settempedano. Strada sempre più in salita per i ragazzi di Ruggeri che sembrano chiamati ad un’impresa a dir poco ardua. Al 15’ Mariucci va in contrasto con Mulinari. Lo vince e si presenta da solo davanti a Sorichetti. Errore clamoroso con sinistro largo. Al 22’ si riaccendono le speranze della Settempeda. Pallone in area su rimessa laterale dalla destra. Mulinari stoppa a seguire con il petto e poi da posizione quasi impossibile(fondo campo) gira in porta un diagonale che dopo aver toccato il palo interno carambola in rete. 3-2. Ancora una volta, quindi, gli ospiti rialzano la testa quando pareva tutto perso e ore il finale di gara è senz’altro da seguire. Per molti minuti si lotta e l’agonismo emerge sul resto. La Settempeda manovra e ci prova, ma grosse palle gol non ne produce. Con il passare del tempo, però, le energie vengono meno, cosa inevitabile visti gli sforzi profusi per accorciare le distanze e così il CSKA ne approfitta. Al 41’ Amaolo viene pescato in area. Il centravanti, spalle alla porta, trova il modo di appoggiare all’indietro per l’accorrente Centioni che scarica un potente destro che si insacca sotto la traversa. 4-2 e fine dei giochi. C’è tempo per registrare un bel tiro(calcio piazzato) di Fattori che centra il palo e l’espulsione per proteste di Centioni (terzo minuto dei cinque di recupero), prima che arrivi il triplice fischio finale che manda tutti a casa.MARCATORI: pt 1’ Mulinari aut., pt 18’ Bianchi, pt 23’ Mulinari, pt 43’ Battista, st 22’ Mulinari, st 41’ CentioniCSKA CORRIDONIA: Pettinari, Battista, Bellesi, Ciccioli, Valenti(5’st Tombesi), Rocco, Carletta, Damiani, Amaolo, Mariucci(23’st Centioni), Bianchi(37’st Tantalocco). A disp. Del Bianco, Luciani, Barbabella, Cesca. All. StoraniSETTEMPEDA: Sorichetti, Meschini, Rocci(8’pt Cruciani), Montironi, Latini, Mulinari, Giorgi, Bonifazi, Fattori, Broglia(44’st Vignati), Gianfelici(9’st Selita). A disp. Palazzetti, Rapaccioni, Cambertoni, Dialuce. All. RuggeriARBITRO: Speranza di FermoNote: spettatori 50 circa. Espulsi: 3’st Bonifazi per gioco violento, 48’st Centioni per proteste. Ammoniti: Tombesi, Mariucci, Ciccioli, Broglia, Latini. Angoli: 2-4. Recupero: pt 1’, st 5’
Nancy Brilli regina e padrona della scena che incita il pubblico ad applaudire non al suo spettacolo ma alla ripartenza, con forza, dopo il terremoto. La “prima” della nuova stagione di prosa de “i Teatri di Sanseverino”, ospitata in via del tutto eccezionale al Persiani di Recanati, ha registrato applausi a scena aperta in un pomeriggio, che per molte persone rimaste senza una casa dopo il sisma, è stata anche occasione per distrarsi e sorridere. Cinque pullman, messi a disposizione dalla società Contram, sono partiti alla volta della città di Leopardi. Un viaggio di tutti gli abbonati dei Teatri settempedani, vista la risposta corale, vissuto in un’atmosfera da gita fuoriporta. Per i fedelissimi, come da tradizione, la direzione artistica aveva preparato l’omaggio, borse shopper per tutti, che segna l’avvio di ogni nuova stagione.Lo spettacolo, iniziato dopo i saluti iniziali del direttore artistico, Francesco Rapaccioni, dell’assessore alla Cultura del Comune di San Severino Marche, Vanna Bianconi, del sindaco di Recanati, Francesco Fiordomo, dell’assessore alla Cultura della città leopardiania, Rita Soccio, e del vice sindaco Macerata Stefania Monteverde, ha fatto registrare tantissimi applausi a scena aperta.“Siamo ospiti di una città amica e vicina, candidata a capitale italiana della cultura per il 2018 che generosamente ci accoglie in un momento per noi non facile – ha portato il proprio saluto sul palco del Persiani il direttore artistico dei Teatri di Sanseverino, Francesco Rapaccioni, sottolineando - Da oggi faticosamente e con coraggio ripartiamo. consapevoli del fatto che la strada davanti è ancora in salita, ma le sfide non ci debbono spaventare. Ma state tranquilli che dai prossimi appuntamenti vi aspettiamo tutti al Feronia in quanto vogliamo rientrare a casa per il Concerto di Natale del 17 dicembre”.Intanto per gli abbonati la direzione dei Teatri settempedani comunica che il turno di recupero di “Filumena Marturano” è previsto al Feronia per giovedì 5 gennaio alle 21 e lo spettacolo “Diamoci del tu” è stato sostituito con la commedia “Il Bagno” che sarà interpretata da Stefania Sandrelli e Amanda Sandrelli e andrà in scena lunedì 6 febbraio, alle 21, sempre al Feronia.
Un piccolo passo verso il ritorno alla normalità dopo il terremoto. La Pinacoteca civica "Padre Tacchi Venturi" di San Severino Marche, chiusa dopo le forti scosse di ottobre, è stata dichiarata agibile ed è stata riaperta dopo i sopralluoghi Aedes della Protezione civile. La Pinacoteca è un vero scrigno d'arte nel cuore degli Appennini. Conserva i polittici di Vittore Crivelli (1440-1502), Niccolò Alunno e Paolo Veneziano, un altarolo di Lorenzo Salimbeni, con il fratello Jacopo maestro del Gotico fiorito, e alcuni dipinti di Lorenzo d'Alessandro (1462-1503). Fra le opere esposte la bellissima Madonna della Pace di Pinturicchio, la Madonna del Soccorso di Bernardino di Mariotto. Di grande interesse sono poi gli affreschi staccati da alcune chiese urbane e extraurbane del XIV secolo, che insieme alle opere dei fratelli Salimbeni, nati proprio a San Severino, costituiscono un'antologia della pittura locale tardogotica. (Ansa)
Uniti nel segno della solidarietà, in una iniziativa a favore della popolazione settempedana colpita dal terremoto, ma anche dalla passione per le mitiche Fiat 500, i soci del Club 500 Story di Nocciano, Comune in provincia di Pescara, si sono ritrovati insieme agli amici del Gruppo amatori Fiat 500 di San Severino Marche nei giorni scorsi per la consegna di quattro tablet agli alunni della Primaria “Luzio”. Le apparecchiature serviranno ai piccoli studenti per affrontare al meglio quel che rimane dell’anno scolastico. Le lezioni, infatti, a causa del sisma oggi si svolgono in “doppio turno” presso l’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi”. Una delegazione del club abruzzese, composta dal presidente Gianfranco Di Giovanni e dai soci Gianni Mascioli, Claudio Finocchio e Lamberto Di Domizio, è arrivata a San Severino Marche e ha consegnato al dirigente scolastico, Sandro Luciani, alla referente della Primaria, Martina Prosperi, alle insegnanti e a un gruppo di bambini i quattro tablet che verranno utilizzati a scopo didattico nell’ambito dei progetti 2.0.“Abbiamo pensato ai bambini - hanno detto gli ospiti pescaresi - perché loro rappresentano il futuro di un paese che deve rinascere e partire dall’istruzione è la cosa più importante. Abbiamo potuto acquistare i tablet grazie anche al contributo del Gruppo Cipì Friends che, con Fabrizio Andrianò, ha sostenuto la nostra iniziativa tramite Facebook”.Alla cerimonia di consegna è intervenuto, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, l’assessore Vanna Bianconi che ha ringraziato il Club 500 Story per la generosità e la vicinanza dimostrata. Ad accogliere gli amici di Nocciano c’erano, ovviamente, pure il presidente degli Amatori Fiat 500 di San Severino Marche, Giovanni Cavallini, e alcuni membri del gruppo che hanno consegnato un omaggio-ricordo della loro ventennale amicizia. Il gemellaggio si rinsalderà a primavera quando, in piazza Del Popolo, tornerà ad essere ospitato l’annuale raduno delle Fiat 500.
“Ci avete mandato dodici angeli che hanno preso in mano la situazione, ci hanno spiegato, hanno messo in moto una macchina che non è ancora in grado di marciare spedita da sola ma che, finalmente, è partita e sembra procedere sulla strada giusta. Adesso, caro presidente, le chiediamo un ulteriore sforzo domandandole di adottare il progetto di una nuova scuola da consegnare a questa città. Noi faremo la nostra parte ma è solo con il vostro aiuto che questo nostro sogno potrà realizzarsi”.Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha accolto con il cuore in mano il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale all’Ambiente e alla Protezione Civile, Paola Gazzolo, ricevendoli in visita insieme al presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, al capo dipartimento della Protezione Civile nazionale, Fabrizio Curcio, del responsabile della Protezione Civile della Regione Marche, Cesare Spuri. Dalla Regione Emilia-Romagna sono stati inviati due settimane fa dodici funzionari per supportare la macchina organizzativa comunale.Il sindaco ha voluto personalmente accompagnare i vertici delle due regioni in visita nel quartiere Uvaiolo, uno dei più colpiti della città con tantissime abitazioni rase al suolo e con la quasi totalità degli edifici dichiarati inagibili.“Siamo arrivati a 6mila domande di sopralluogo, abbiamo tanto lavoro ancora da fare. La prima cosa che ci viene da dirvi, in questa fase dell’emergenza che continua e che si fa sempre più dura perché la terra trema ancora, è dirvi grazie per quello che avete fatto, per quello che fate, ma anche per quello che ancora farete – ha sottolineato, rivolto al presidente Bonaccini il sindaco Piermattei, sottolineando ancora - Insieme a questo, però, vi domandiamo di aiutarci a realizzare questo nostro sogno perché i nostri bambini e i nostri ragazzi hanno diritto a una nuova scuola che abbiamo intenzione di costruire. Abbiamo già trovato il terreno, presenteremo presto il progetto esecutivo”.La promessa del presidente Bonaccini è stata molto chiara: “Faremo il possibile ma intanto vorrei ringraziare voi per l’accoglienza e per le parole che ho sentito nei confronti del nostro personale. Di solito noi andiamo dove la Protezione Civile nazionale e il Commissario Errani ci chiede di andare. L’intesa con la Regione Marche, peraltro, è molto forte. Abbiamo già adottato il Comune di Montegallo nell’Ascolano e abbiamo dato una mano di aiuto a Caldarola. Quando sessanta dei nostri Comuni furono colpiti ricevettero molto dalle Marche. La tanta solidarietà ricevuta la vorremo proprio restituire”.
Un nuovo passo verso il ritorno alla normalità per il mondo della cultura settempedana che domani (sabato 10 dicembre) saluta la riapertura della pinacoteca civica “Padre Tacchi Venturi”. Dopo i sopralluoghi di una squadra della Protezione Civile, abilitata per la compilazione delle schede Aedes, la struttura tornerà ad essere riaperta. A dare l’annuncio l’assessore comunale alla Cultura, Vanna Bianconi.La Pinacoteca trae origine dall'esigenza di salvaguardare le opere raccolte dal Comune che, dopo la soppressione di molti enti religiosi a seguito del decreto del 7 luglio 1866, passarono alle amministrazioni comunali per essere poi destinate al pubblico godimento. La raccolta venne collocata in alcuni ambienti della Residenza Comunale dove rimase fino al 1974, anno dell'inaugurazione della nuova sede, il Palazzo Tacchi Venturi, costruzione del XV secolo che incorpora una antica torre di vedetta. Dedicata a Padre Tacchi Venturi, noto studioso sanseverinate di storia delle religioni i cui eredi donarono alla città gran parte del Palazzo dove attualmente è allestita, la Pinacoteca comprende, tra l'altro, i polittici di Vittore Crivelli (1440 - 1502), Niccolò Alunno (c. 1430 - 1502) e Paolo Veneziano, l'altarolo di Lorenzo Salimbeni (not. 1374) alcuni dipinti di Lorenzo d'Alessandro (not. 1462 - m. 1503) ed opere concesse dalla Curia Vescovile che ne conserva la proprietà. Tra queste un Cristo deposto del XIII secolo, la Madonna della Pace del Pinturicchio (c. 1454 - 1513) e la Madonna del Soccorso di Bernardino di Mariotto. Di grande interesse sono gli affreschi provenienti da chiese urbane ed extraurbane, alcuni del XIV secolo, che assieme alle opere dei fratelli Salimbeni di San Severino, Lorenzo e Jacopo, costituiscono una vera antologia della pittura sanseverinate tardogotica.
Nuova visita del commissario straordinario del Governo per la ricostruzione nei territori colpiti dal terremoto, Vasco Errani, che ha incontrato, insieme all’assessore alla Protezione Civile della Regione Marche, Angelo Sciapichetti, il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei. Alla riunione, durata un paio d’ore e svoltasi nella sede provvisoria del Municipio, hanno preso parte anche il vice sindaco, Giovanni Meschini, e gli assessori Sara Bianchi e Tarcisio Antognozzi.Al centro dell’incontro le difficoltà legate all’emergenza ancora in atto, a partire dai numeri dell’accoglienza con tante persone ospiti di alberghi, aree attrezzate per camper e roulotte e di altre sistemazioni provvisorie. Dal commissario straordinario è arrivata un’apertura per quanto riguarda le difficoltà di reperimento di tecnici per i sopralluoghi. Nel corso del summit sono state affrontati la necessità di nuovo personale da destinare all’ufficio sisma e l’argomento scuole.
Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, è atteso oggi a San Severino Marche per una visita istituzionale nell’ambito dei rapporti avviati, a seguito del terremoto dello scorso 30 ottobre, con il Comune dove è operativo un nucleo di 12 funzionari regionali emiliano romagnoli che sta fornendo un importante supporto all’Amministrazione locale e alla popolazione settempedana.Bonaccini, che sarà accompagnato dall’assessore regionale all’Ambiente e alla Protezione Civile della Regione Emilia-Romagna, Paola Gazzolo, sarà ricevuto dal sindaco, Rosa Piermattei, dalla Giunta comunale e dalla maggioranza consiliare. All’incontro istituzionale, che servirà anche a rinsaldare un forte legame già esistente tra le Marche e la vicina Emilia-Romagna, prenderanno parte anche il presidente della nostra Regione, Luca Ceriscioli, e il capo dipartimento della Protezione Civile nazionale, Fabrizio Curcio, oltre al responsabile della Protezione Civile Anci Emilia-Romagna, Marco Iachetta, fra i primi funzionari ad essere arrivati a San Severino Marche in piena emergenza terremoto.L’arrivo dei presidenti delle due Regioni è previsto per le ore 12 in piazza Del Popolo. In mattinata Bonaccini inaugurerà a Caldarola il polo scolastico provvisorio “Simone De Magistris”.
Un milione di luci a led, agganciate a qualcosa come dieci chilometri di cavi elettrici, da oggi illumineranno la bella piazza Del Popolo, luogo simbolo della città di San Severino Marche, per salutare il Natale 2016 e l’ingresso del nuovo anno. La sfida di Pro Loco e Amministrazione comunale è pienamente riuscita. Nonostante i tempi ridottissimi, nonostante l’emergenza terremoto ancora in atto, l’installazione urbana a cura di Andrea Tabocchini, Alessandro Donati e Leonardo Ottaviani, è stata ufficialmente inaugurata. Un progetto unico, realizzato interamente con materiali ecologici e riciclabili, che intende essere un omaggio al paesaggio marchigiano ricreando una serie di colline che di notte si illumineranno trasformandosi in un tappeto di luci e colori.Alla cerimonia ufficiale di accensione del milione di luci hanno preso parte il sindaco, Rosa Piermattei, il presidente della Pro Loco, Andrea Migliozzi, l’arcivescovo di Camerino – San Severino Marche, monsignor Francesco Giovanni Brugnaro, gli assessori Tarcisio Antognozzi e Sara Bianchi, il consigliere comunale Jacopo Orlandani e tantissimi cittadini.L’inaugurazione dell’installazione in piazza Del Popolo è coincisa anche con l’inaugurazione di altre mostre e iniziative in via e viale Eustachio. Fino all’Epifania adesso verrà proposto un ricco calendario di eventi che sabato prossimo (10 dicembre) attende i più piccoli nell’ovale di piazza per dare vita, a partire dalle ore 16, all’iniziativa “La collina dei bambini”. I bimbi dell’infanzia e della primaria addobberanno, infatti, alcuni spazi a loro dedicati ai piedi delle colline. Il 17 dicembre, invece, in mattinata vie e piazze del centro storico accoglieranno la musica degli zampognari mentre il 23 dicembre, alle ore 18, piazza Del Popolo accoglierà la danza iraniana. La vigilia di Natale, il 24 dicembre, appuntamento con vin brulè allo scoccare della mezzanotte e poi il 26 dicembre, a partire dalle ore 18, valzer sulla neve con spettacolo audio e video a cura di Agostino Maria Ticino e Filippo Ceci. Il 27 dicembre dalle ore 22,30 Radiobabylon con l’associazione “La Zattera” che, in collaborazione con la Pro Loco, proporrà il concerto della band “Radio Babylon” con la partecipazione di diversi artisti. Il 28 dicembre gli amici dei bambini di Rai Yo Yo saranno invece ospiti, nel pomeriggio, al teatro Italia per un pomeriggio tutto dedicato ai più piccoli. Il 30 dicembre premiazione dei vincitori del contest fotografico “RiscopriAMO le frazioni”. Infine il 6 gennaio, dalle 16, di nuovo tutti in piazza per l’appuntamento “Arriva la Befana”. Per tutto il periodo delle feste sono poi in programma mostre fotografiche, incontri e iniziative varie. Per seguirle basterà collegarsi alla pagina Facebook OneMillionLights.
E’ fitta l’agenda degli incontri che l’Amministrazione comunale di San Severino Marche ha programmato per informare e ascoltare la popolazione settempedana terremotata. Domani sera (venerdì 9 dicembre) alle ore 21 presso l’auditorium dell’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi” assemblea pubblica con i rioni. Gli incontri servono per portare a conoscenza la popolazione di quanto fino ad oggi è stato fatto ma anche per discutere insieme di progetti e proposte. Agli incontri prenderanno parte il sindaco e i componenti della maggioranza comunale.
Realizzazione a tempo di record per l’installazione urbana che contraddistinguerà il Natale 2016 in piazza Del Popolo, a San Severino Marche, e per le altre mostre e iniziative collaterali che interesseranno via e viale Eustachio e le vie limitrofe. Pro Loco, Amministrazione comunale e commercianti, inaugureranno l’imponente allestimento domani pomeriggio (8 dicembre), alle ore 19, con l’accensione di un milione di luci. Tanti sono infatti i led che illumineranno il progetto nato da un concorso di idee vinto da tre giovani marchigiani – Andrea Tabocchini, Alessandro Donati e Leonardo Ottaviani -. Sarà possibile seguire l’evento in diretta sulla pagina Facebook dedicata https://m.facebook.com/One-Million-Lights-37664419344115/?fref=ts e sarà anche possibile rilanciarlo utilizzando l’apposito hashtag dove tutti potranno partecipare a rendere ancora più bello e famoso il Natale settempedano.Nell’ovale simbolo della Città di San Severino Marche, in quella che è una delle piazze più belle d’Italia, sono state infatti ricreate alla perfezione le colline del Maceratese, la terra delle armonie. Lo spettacolo sarà assicurato sia di giorno, grazie alla riproposizione di un habitat unico, che di notte, con l’utilizzo di tantissime luci disposte tra la vegetazione.L’installazione ha permesso anche di creare delle aree dedicate ai più piccoli insieme ad altre progettate come spazi di condivisione e per eventi. Poi sono stati pensati spazi per la street art e una mostra fotografica che verrà allestita in alcune vie del centro storico. Tutto sarà realizzato con materiali ecologici e riciclabili per un basso impatto sull’ambiente e per un ulteriore stimolo alla creatività e alla rinascita dopo il terremoto che ha duramente colpito anche la città. L’installazione, da ultimo, sarà aperta per ospitare anche proposte di carattere artistico. Chi vorrà potrà prenotarsi con una email indirizzata alla Pro Loco di San Severino Marche all’indirizzo proloco.ssm@gmail.com oppure al numero telefonico 0733/638414.
Dalle Iene un messaggio di vicinanza e un appello a sostegno delle persone colpite dal sisma. Filippo Roma, da sempre amico della provincia di Macerata, ha lanciato un appello con un video-messaggio nel quale sottolinea la sua vicinanza alle persone colpite dal sisma, in particolare quelle di Camerino, San Severino e Tolentino dove più volete è stato protagonista di spettacoli apprezzatissimi dal pubblico, "Per i regali di Natale vi invito a comprare i prodotti provenienti da queste zone, il futuro non crolla e Le Iene portano bene".[video width="848" height="480" mp4="http://picchionews.it/wp-content/uploads/2016/12/IMG_6957.mp4"][/video]"
Via dagli alberghi chi non ha i requisiti. E' questo il senso della nuova circolare firmata dal capo dipartimento della protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, che riguarda le procedure per assicurare un’adeguata assistenza alle popolazioni colpite dai terremoti di agosto e ottobre presso strutture alberghiere che si sono rese disponibili a garantire tale ospitalità transitoria, anche al di fuori del territorio comunale o regionale di provenienza dei cittadini. Così, chi dopo il terremoto è ospitato negli alberghi ma non ha più i requisiti, dal 7 gennaio avrà 5 giorni di tempo per trovare un’altra sistemazione o potrà restare nella struttura pagando di tasca propria. L'unica eccezione riguarda chi ha dei figli che stanno frequentando la scuola nel comune dove hanno trovato ospitalità.L'ordinanza di Curcio recita: “A seguito dei terremoti del 26 e 30 ottobre, infatti, per tutelare la pubblica incolumità è stato deciso, anche in forma generalizzata e non formalizzata, – ricorda la prociv nazionale – di allontanare le persone dagli edifici e dai centri abitati interessati dalle scosse e di accoglierle in strutture al coperto, data l’evoluzione delle condizioni meteoclimatiche nelle aree interessate e della conseguente impossibilità di assistere adeguatamente i cittadini stessi attraverso l’allestimento di aree attendate. Come noto, l’assistenza alberghiera era stata esplicitamente ricompresa, dopo il terremoto del 24 agosto con l’art. 4 dell’ordinanza n. 394/2016, tra le diverse misure attivabili per garantire una assistenza transitoria, dopo la chiusura delle aree di accoglienza in tenda, ai residenti in edifici valutati, a seguito delle verifiche di agibilità, con un esito “diverso da A”, ovvero non agibile”.Dopo i terremoti del 26 e 30 ottobre, che hanno comportato un’estensione del territorio interessato e un conseguente incremento del numero degli edifici da controllare, le verifiche di agibilità degli immobili attraverso le schede Aedes e con procedure speditive FAST sono in corso e richiederanno, necessariamente, diverse settimane. In questo periodo di tempo, quindi, la perdurante precarietà è riconosciuta quale elemento che dà accesso alla fruizione dell’ospitalità alberghiera in forma generalizzata fino alla messa a regime delle procedure di verifica di agibilità/utilizzabilità delle abitazioni. In tal senso, fino al 6 gennaio 2017 (incluso), i Comuni interessati dagli eventi sismici dovranno attestare, alla data dei terremoti, la semplice condizione di residenza/dimora abituale delle persone ospitate segnalate, tramite le Regioni, dalle strutture alberghiere. Tale attestazione sarà necessaria per coprire, con le risorse disponibili per la gestione dell’emergenza, le spese sostenute.Contemporaneamente, sempre entro il 6 gennaio prossimo, le Regioni e i Comuni devono predisporre delle procedure univoche per individuare, non più in modo generalizzato ma puntualmente, le persone che possono essere ospitate nelle strutture ricettive in quanto: residenti/dimoranti in edifici classificati con esito diverso da “A” delle schede AEDES, o per i quali risulti presentata la relativa richiesta di sopralluogo residenti/dimoranti in edifici classificati con esito “non utilizzabile” nella scheda FAST residenti/dimoranti per i quali risulti presentata la relativa richiesta di sopralluogo o risulti programmata, da parte del Comune, una verifica a tappeto residenti/dimoranti in edifici ricadenti all’interno di “zone rosse” Tutte le persone che non rientreranno in questi casi, a partire dal 7 gennaio avranno cinque giorni per organizzare il rientro in abitazioni agibili/utilizzabili o, comunque, per lasciare la sistemazione in albergo, termine dopo il quale le spese saranno poste a loro carico. Il termine dei cinque giorni verrà applicato anche ogni qualvolta le condizioni specificate verranno meno in date successive al 6 gennaio 2017, con il procedere delle verifiche di agibilità.Questa procedura non si applica per le famiglie ospitate in alberghi di Comuni diversi da quelli di residenza che, per l’anno scolastico in corso, hanno figli iscritti a Istituti scolastici nei Comuni di accoglienza. Per loro, infatti, permane il diritto di rimanere nelle strutture alberghiere ad esse assegnate". Secondo quanto si apprende dalla stessa protezione civile nazionale, sono in campo 164 squadre di tecnici ed esperti abilitati per le verifiche di agibilità con procedura FAST (Fabbricati per l’Agibilità Sintetica post-Terremoto) sugli edifici privati attivata, dopo gli eventi sismici del 26 e del 30 ottobre, nelle Regioni Umbria, Abruzzo, Marche e Lazio. Nella Regione Marche dalle 10.210 verifiche effettuate risultano 3.778 (46%) edifici agibili e 365 che, pur non essendo danneggiati, risultano “non utilizzabili” per solo rischio esterno. Sono invece 4.112 (50%) gli edifici “non utilizzabili” mentre 1.955 le verifiche senza esito.
Lavorano fianco a fianco delle istituzioni già da giorni ed erano presenti a scuola, nelle scorse settimane, anche in occasione del rientro degli alunni all’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi” per tranquillizzare i più piccoli e, insieme a loro, i loro professori e le famiglie. Sono gli psicologi del Corpo italiano di soccorso dell'Ordine di Malta (Cisom) che stanno affrontando l’emergenza insieme ai colleghi psicologi della Croce Rossa Italiana e alle crocerossine volontarie con indosso la divisa blu. La mattina prestano la loro opera anche a scuola poi mattina, pomeriggio e sera nei Centri d’accoglienza.“Si percepisce una grandissima paura trasversale: colpisce tutti, dai più piccoli agli anziani. Si avverte soprattutto una grande insicurezza a riprendere l'attività quotidiana”. Così uno degli psicologi del Corpo italiano di soccorso dell'Ordine di Malta (Cisom) ha raccontato all'agenzia di stampa AdnKronos come vive la gente colpita dalle terribili scosse di fine ottobre e che cosa si sta facendo per aiutare le persone a superare il trauma della distruzione. Un lavoro di squadra con i tanti volontari del Cisom tra cui soccorritori, psicologi appunto ma anche sanitari e operatori del Malteser International che arrivano da Germania, Austria e Francia.“Lavoreremo sul territorio fino a che ci sarà bisogno di noi. Stiamo approntando vari servizi per far tornare la gente a vivere normalmente. In particolare aiutiamo le persone del posto (ci sono tanti anziani, così come bambini) a superare la paura, a riprendere sicurezza affinché si torni alle attività di routine: dal lavoro, allo studio, alla vita familiare di tutti i giorni. Quel che spieghiamo innanzitutto alle persone - riferisce l'esperto - è che il cervello reagisce d'impulso di fronte a un evento imprevisto e destabilizzante: una reazione naturale che purtroppo manda in tilt la sicurezza, ma che non ha niente a che fare con il cambiamento della personalità. Questa è un'informazione molto importante, perché molti pensano che non si possa tornare a essere più come prima. Quindi insegniamo loro tecniche di pronto intervento psicologico per evitare che la preoccupazione si trasformi in ansia. I bambini reagiscono più rapidamente - evidenzia lo psicologo - Questo perché davanti a sé hanno una prospettiva del futuro e quindi ogni stimolo è per loro fonte di gratificazione. Più difficile è il lavoro con gli adulti che hanno consolidato una vita. Si pensi a un anziano che ha costruito attorno a sé tutta una serie di sicurezze (casa, lavoro, routine familiare) e poi da un momento all'altro c'è il crollo. Più si è grandi, più si pensa che manchi il tempo di ricostruire la vita: un dolore aggiunto per gli anziani che sentono di non potersi più riprendere ciò che hanno perso”.
A Marina Palmense si è tenuta la conferenza organizzata dal Comitato Salviamo il Verde mare, campeggio che come noto, è stato posto sotto sequestro con l’accusa di lottizzazione abusiva. Il Comitato, che nato da meno di un mese e grazie alla volontà del suo direttivo oggi conta oltre 230 iscritti e gode dell'appoggio e del favore di esercenti e commercianti di centri cittadini limitrofi, ha potuto contare sulla presenza alla manifestazione, oltre a campeggiatori, negozianti ed esercenti della zona e di lavoratori del campeggio, anche della presenza del vicesindaco di Fermo, Francesco Trasatti, in rappresentanza del sindaco, che ha ribadito la volontà del Comune di ascoltare le difficoltà provenienti dal turismo, e dell'assessore regionale al Turismo, Moreno Pieroni che, oltre a portare i saluti del presidente Luca Ceriscioli, ha dichiarato che "è piena preoccupazione della Regione Marche quanto sta accadendo al Campeggio Verde Mare, in quanto tutto il turismo all'aria aperta della regione è connotato dalle stesse condizioni e tipologie turistiche, e che pertanto, i problemi che ora toccano al Verde Mare, e le contestazioni mosse dalla procura di Fermo, se non dovessero trovare una soluzione, interesserebbero tutta la costa marchigiana, comportando ad effetto domino, la chiusura di tutti i campeggi, con enormi conseguenze sul sistema economico della regione.Toccante anche l'intervento di un rappresentante dei lavoratori che, ha messo in evidenza che il sequestro del Verde Mare ha creato una situazione paradossale, dove una azienda florida è costretta a chiudere in forza di un provvedimento, neppure definitivo della magistratura, sottolineando quindi che lavoratori che avrebbero il loro lavoro si trovano in cassa integrazione, togliendo risorse e diritti a queli lavoratori che invece non hanno più lavoro perchè le loro aziende sono state distrutte dal terremoto. Il presidente del Comitato Fulvio Riccio, residente a San Severino dove, come ha detto, vive quotidianamente in uno “stato di guerra” dopo il terremoto, ha ribadito : «Qui è tutto il turismo che rischia, e nemmeno per l’emergenza terremoto è stato possibile utilizzare le roulotte, richiesta che è stata rigettata". Il presidente ricorda che sull'appello avverso il provvedimento del Tribunale di Fermo, la Cassazione dovrebbe esprimersi presumibilmente nel mese di gennaio, ma che, comunque, anche in caso di accoglimento, la questione non può dirsi ancora risolta, fino alla decisione del giudizio di merito. All'incontro era anche presente il legale del signor Chiesa, direttore del campeggio, avv. Savino Piattoni che ha ribadito l'assoluta certezza della infondatezza dell'accusa mossa contro il suo assistito e la certezza che presto la giustizia trionferà, ed ha invitato Pieroni affinchè solleciti la Regione a dare una interpretazione autentica della norma regionale in modo tale che vengano dissipati una volta per tutte interpretativi che hanno dato luogo al procedimento da parte della Procura di Fermo.
Il terremoto non ferma San Severino Blues, anche se proprio l’area geografica d’azione del festival è stata colpita fortemente. La musica non si ferma, anzi servirà da dicembre ad aprile a tenere accese le luci su questo territorio. Sarà un’edizione durante la quale si raccoglieranno offerte pro terremotati, la destinazione delle quali sarà concordata con le Amministrazioni Pubbliche. Il primo appuntamento dell’XI edizione Winter del festival, il cui programma sarà presentato nei prossimi giorni, è sabato 10 dicembre alle ore 21 a Tolentino nel Club dell’Hotel 77 e sarà una cena con concerto, una cena solidale durante la quale ai partecipanti verrà richiesto un contributo extra per i terremotati. Ospite dell’evento è il quintetto degli americani James & Black. Il loro soul in bianco e nero e le loro eccezionali voci avevano già entusiasmato gli spettatori che, con successo, sono accorsi l’estate scorsa al loro concerto di Gagliole. Bruce James, pianista e cantante, è un artista immerso nel meglio della tradizione musicale popolare afroamericana: la sua voce può ricordare Joe Cocker, Dr. John, Otis Redding, Van Morrison o Tom Waits, pur rimanendo fedele a se stesso. Bella Black con la sua voce potente e profonda, strappata al gospel, e il suo eclettico mix di generi musicali tra cui R&B e soul, ti spiazza con la sua classe e la sua passionalità. Il duo si è formato ad Austin, le loro radici musicali affondano nel gospel e nel southern soul del Texas, di New Orleans e di Memphis, ma senza nostalgie del passato, anzi con lo sguardo rivolto anche all’elettronica e al moderno hip hop, tant’è che autodefiniscono la loro musica “Guerrilla Soul”. L’album di debutto “Dirt for the Flowers” è uscito negli USA nel 2012, anno durante il quale si stabiliscono in Europa dove tengono, da allora, 150 concerti l’anno soprattutto in Belgio, Olanda, Germania, Italia, Spagna e Francia, anche aprendo eventi e festival con artisti del calibro di Candy Dulfer, Gregory Porter, New Yorkers, The Slackers, Sister Sledge, Bobby Rush, Lennie Williams. Nel 2015 è uscito l’album "How Long is Now". James & Black sono un originale e affascinante mix di soul, New Orleans, rhythm’n’blues, jazz al servizio di due voci straordinarie. L’evento è su prenotazione che può essere effettuata telefonicamente al 0733.967400 o al 339.6733590.Bruce James tastiere/voce Bella Black voce Max Benassi chitarra Matteo Monti batteria Andrea Taravelli basso/moog