Al recente 16° Memorial “Toti Barone” il quintetto di Alberto Sparapassi aveva già destato una buona impressione, pur cedendo nel finale dello scontro decisivo. Stavolta la Rhütten San Severino invece fa sul serio e si impone a mani basse all’esordio del torneo di serie D, davanti al pubblico amico, ai danni del giovane Sporting Basket Porto Sant'Elpidio con l’eloquente score di 83-54.
Mai in discussione il risultato di un confronto che ha visto i biancorossi settempedani partire con l’acceleratore ben pigiato nonostante le assenze di Fucili, Foglia e Rossi. Dopo il primo periodo capitan Cruciani e soci conducono già di 20 lunghezze: 30-10. All’intervallo la sfida sembra decisa in favore dei padroni di casa che dilatano il gap a 29 lunghezze: 49-20. I ragazzi di Sparapassi, come sempre spalleggiati dal “Toro” Tortolini, recente campione del mondo Over 50, rimangono concentrati in difesa e precisi in attacco dove si mette in luce il nuovo acquisto Alessio Magrini.L’esordio del cecchino è da incorniciare e dà nuova linfa alle bocche da fuoco biancorosse. Nei restanti due quarti i sanseverinati gestiscono il vantaggio e controllano senza problemi la gara, nel corso della quale coach Sparapassi concede minuti a tutti e 12 gli effettivi. Prossima sfida venerdì 18 ottobre, alle 21.30, al Pala Risorgimento di Civitanova con gli 88Ers sconfitti di 5 lunghezze all’esordio a Pedaso.RHÜTTEN SAN SEVERINO: Giuliani 6, Severini 6, Magrini 25, Cruciani 11, Tortolini 13, Massaccesi 3, Ortenzi 10, Potenza 4, Callea 4, Grillo, Valeri, Buttafuoco. All. Sparapassi
Note: parziali 30-10, 49-20, 64-34, 83-54.
Sei abitazioni, tre locali commerciali e un ufficio sono tornati agibili nella centralissima piazza del Popolo di San Severino Marche dopo i lavori di riparazione dei danni e rafforzamento locale che hanno fatto seguito alle scosse di terremoto dell’ottobre 2016.
Il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, ha firmato la revoca dell’Ordinanza con la quale aveva dichiarato non utilizzabile l’intero stabile interessato da opere per un importo complessivo di 350mila euro.
E sempre a San Severino Marche è tornato utilizzabile, dopo la revoca dell’Ordinanza di sgombero, un accessorio agricolo sito in località Agello. In questo caso la struttura è stata interessata da lavori per un importo di 30mila euro.
In occasione della Settimana nazionale della Dislessia domani, sabato 12 ottobre, il teatro Italia di San Severino ospita lo spettacolo “Tutti uguali, tutti diversi” della compagnia Ruvido Teatro, per la regia di Fabio Bonso, promosso dalla sezione maceratese dell’Ail, l’Associazione Italiana Dislessia, nell’ambito di un articolato programma di eventi di informazione e sensibilizzazione.
Tutti siamo, allo stesso tempo, uguali e diversi: abbiamo tutti gli stessi diritti ma ognuno di noi ha le proprie caratteristiche. Le persone con disturbi specifici dell’apprendimento, ad esempio, hanno un diverso modo di apprendere o di svolgere il proprio lavoro ma hanno lo stesso diritto di poterlo fare rispetto a chi non ha necessità di utilizzare i loro stessi strumenti.
Lo spettacolo “Tutti uguali, tutti diversi” intende proporre alcune riflessioni sul rapporto che ogni essere umano ha con le sue imperfezioni, con le sue caratteristiche che rendono l'individuo unico, come tutti, di fronte alla vita. La rappresentazione, patrocinata dal Comune di San Severino Marche, sarà riservata a studenti e docenti dell’Itts Istituto tecnico tecnologico statale “Divini”.
L’Uteam, l’Università della Terza Età dell’Alto Maceratese, compie 30 anni d’attività e festeggia lo speciale traguardo con uno spettacolo eccezionale e, soprattutto, presentando una rinnovata offerta didattica, fatta di ben 130 corsi, per il nuovo anno accademico.
La doppia cerimonia si terrà domenica prossima (13 ottobre) al teatro Feronia dove, alle 16:30, salirà sul palco il comico e mattatore Max Giusti.
Il presidente dell’Uteam, Adriano Vissani, la direttrice dei corsi, Anna Vissani, e il rettore, Giammario Borri, presenteranno le nuove attività di un sodalizio che, da sempre, organizza studi e corsi teorici e pratici in varie sedi che nel tempo si sono aggregate alla sede centrale e amministrativa di San Severino Marche. Ad oggi, oltre questa sede, infatti, sono attive anche le sedi di Camerino, Castelraimondo, Cingoli, Fiuminata, Montefano, Pioraco, Treia, Valfornace e Visso.
Tra le tante materie che vengono proposte dall’Uteam figurano storia dell’arte, melodramma e letteratura, storia antica, medievale, contemporanea e locale, psicanalisi, ecologia, sociologia, antropologia, lingua italiana per stranieri e poi inglese, spagnolo, botanica, economia, calligrafia, informatica, cinematografia, pittura, attività teatrali, canto, psicomotricità, attività motorie, ballo, fotografia, cucito, cucina, ricamo. Sono inoltre previste, come ogni anno, anche uscite didattiche, iniziative turistiche e manifestazioni culturali.
Dieci ecografi, un ecografo portatile, un letto ergometro e treadmill, un arco a C, un sistema di monitoraggio e un aggiornamento del sistema di laparoscopia. La Fondazione Carima rinnova il proprio impegno in favore della salute della collettività maceratese, che concretamente si traduce in un programma pluriennale di donazioni sanitarie all’Area Vasta 3.
L’iniziativa, denominata CARIMA HEALTHCARE, è stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa. 700 mila euro stanziati, 5 presidi ospedalieri interessati (Camerino, Civitanova, Macerata, Recanati, San Severino) e 16 tecnologie donate per un valore di circa 1,2 milioni di euro. Il prossimo anno verrà perfezionata anche la donazione della risonanza magnetica aperta all’Ospedale di Civitanova, che fa riferimento a una precedente richiesta dell’ASUR Marche, per la quale la Fondazione ha stanziato ulteriori 500mila euro. Il piano, che troverà attuazione nel biennio 2019-2020, si fonda su una progettualità coerente e condivisa con i vertici dell’azienda sanitaria unica regionale.
“Parliamo di un piano di donazioni che nasce da un monitoraggio attentissimo di tutte le strutture – ha spiegato la Presidente della Fondazione Carima Rosaria Del Balzo Ruiti -. Non ci sono stati figli e figliastri ma la volontà di spalmare le risorse in modo equo su tutto il territorio, senza tralasciare nulla ed eliminando così le disuguaglianze di modo che le persone possano avere, in un zona o in un’altra, lo stesso servizio. Abbiamo infatti eseguito delle valutazioni in sinergia con i primari che hanno richiesto degli specifici macchinari.”
“Promuoviamo così il cosiddetto Welfare di comunità con dei tempi che sono certamente più celeri rispetto all’acquisto normale di attrezzature – ha sottolineato la Presidente -. Il settore della salute pubblica è sempre stato un ambito di intervento prioritario della Fondazione Carima e abbiamo sempre riservato grande attenzione sia in termini di risorse economiche che di operatività della strutture e miglioramento della qualità.” Dal 2015 ad oggi infatti, con la nuova Presidenza alla guida della Carima, la Fondazione ha destinato complessivamente all’ASUR Marche, nello specifico all’Area Vasta 3, oltre due milioni di euro in dotazioni tecnologiche per gli ospedali della provincia di Macerata.
“Voglio ringraziare lo sforzo e l’impegno della Fondazione Carima per la possibilità di aiuto che ha dato ai concittadini – le parole del Direttore dell’Area Vasta 3 Alessandro Maccioni -. Soprattutto la nuova risonanza magnetica permetterà di raddoppiare la possibilità di fare questo tipo di esami.”
“Siamo grati a chiunque dona e a chiunque permette alla sanità di fare un vero e proprio salto di qualità – le parole del Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli -. Parliamo di un importo significativo e di qualità delle donazioni che si vanno perfettamente a integrare con il sistema operativo in atto. La Fondazione Carima ha dimostrato e continua a dimostrare uno spirito alta e nobile, in grado di apportare molti risultati al territorio e di corrispondere ai bisogni delle persone. Concludo esortando a continuare su questa strada, mantenendo sempre alto il livello di confronto e di collaborazione perché sono certo che i cittadini ne saranno poi grati.” Presente anche l’Assessore regionale Angelo Sciapichetti.
Il sindaco di San Severino Marche Rosa Piermattei, ha firmato la revoca dell’Ordinanza di inagibilità con la quale, dopo le scosse di terremoto dell’ottobre 2016, aveva dichiarato non utilizzabile un edificio lungo la “corta” che conduce alla frazione di Serripola. L’immobile, un’abitazione singola, è stato interessato da lavori di riparazione dei danni finanziati dall’Ufficio speciale per la Ricostruzione della Regione Marche per un importo di 35mila euro. Le opere hanno permesso il rientro a casa da parte di una famiglia.
Assunzione di 3 istruttori direttivi tecnici (cat. D, posizione economica D1, a tempo determinato) per esigenze connesse al sisma (assunzione ai sensi dell’art. 50 bis DL189/2016). L'avviso è stato emesso dal Comune di San Severino. La selezione avverrà per solo colloquio.
"La durata della singola assunzione è prevista fino al 31 dicembre 2020 - fa sapere in una nota il Comune - ed è comunque subordinata alle esigenze disciplinate dalla normativa sul terremoto del centro Italia 2016 che potrà disporre anche eventuali proroghe per la gestione commissariale. L’assunzione, pertanto, non verrà effettuata o verrà posticipata qualora la normativa, in generale, non la consenta o nello specifico l’Ente non rispetti i parametri richiesti. Il candidato dovrà provvedere, qualora iscritto e nel caso di assunzione, alla cancellazione dall'elenco di cui all'art. 34 del D.L. 189/2016.
Per l’ammissione alla selezione i concorrenti devono essere in possesso di alcuni specifici requisiti tra cui il possesso del titolo di studio di laurea in ingegneria civile o ingegneria edile o titolo equipollente.
La domanda di ammissione alla selezione, redatta in carta semplice e debitamente firmata (a pena di esclusione), deve essere compilata in base allo schema allegato al bando ed indirizzata al Comune di San Severino Marche, Ufficio Protocollo, piazza del Popolo 45, 62027 San Severino Marche entro e non oltre lunedì 21 ottobre".
Il bando completo è disponibile sul sito istituzionale dell’Ente www.comune.sanseverinomarche.mc.it alla voce Concorsi. Ogni informazione sul bando può essere richiesta al Servizio Personale (tel. 0733 641296 o 641228)
Sabato 12 e domenica 13 “Io non rischio”, campagna di comunicazione nazionale sulle buone pratiche di Protezione Civile, fa tappa in piazza Del Popolo a San Severino Marche. I volontari del gruppo comunale allestiranno un gazebo per l’intera giornata di sabato e nel pomeriggio di domenica allo scopo di informare la popolazione, in particolare sulle azioni da mettere in atto in caso di terremoto.
Il rischio sismico è stato il primo ad essere portato in piazza fin dall’edizione del 2011, grazie alla collaborazione tra il Dipartimento di Protezione Civile, l’Anpas - Associazione Nazionale delle Pubbliche Assistenze, l’Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e il Consorzio ReLuis - Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica. Sarà spiegato a tutti cosa occorre sapere, cosa fare prima, quando arriva e dopo una scossa di terremoto e saranno distribuiti materiali informativi.
Al centro dell’allestimento di “Io Non Rischio” ci sarà un totem: un’installazione composta da scatoloni sovrapposti, colorati e illustrati, che contiene giochi e interazioni sul rischio sismico, per facilitare la comunicazione tra volontari e cittadini.
Sabato 12 ottobre, nel supermercato Coop di via Virgilio a San Severino, sarà possibile aderire alla raccolta di generi di prima necessità “Dona la spesa” che Coop Alleanza 3.0 organizza a favore delle associazioni territoriali impegnate nell’assistenza alle famiglie in difficoltà economica, anche su segnalazione dei Servizi sociali comunali.
Le raccolte di prodotti di prima necessità annualmente sono due: una a maggio e una a ottobre. Volontari dell’associazione ben riconoscibili all’ingresso del punto vendita informeranno i clienti sullo scopo dell’iniziativa e recupereranno i prodotti donati all’uscita.
“Ossi duri si diventa” è il titolo della Campagna di prevenzione contro l'osteoporosi che domani, giovedì 10 ottobre, verrà presentata al Circolo ricreativo pensionati. L’incontro, aperto a tutti, si terrà a partire dalle ore 15:30 e sarà introdotto da Margherita Gubinelli della Commissione pari opportunità della Regione Marche che promuove l’iniziativa, patrocinata dal Comune, insieme ai Coordinamenti donne pensionate Fnp – Spi – Uil. I lavori, coordinati da Oriana Mari, si apriranno con l’illustrazione del progetto regionale a cura di Vilma Bontempo, segretaria regionale di Spi – Cgil. A seguire si parlerà di osteoporosi e fattori di rischio con il dottor Oriana Mercante, dirigente medico dell’Inrca di Ancona. Seguiranno gli interventi e il dibattito dopo il quale sarà possibile effettuare il test Defra per una prima valutazione della situazione di rischio fratture da sottoporre all’attenzione del proprio medico di medicina generale. Le conclusioni della giornata saranno affidate a Teresa Brazzini del Coordinamento donne Uilp – Uil.
L’osteoporosi è una malattia molto diffusa, soprattutto tra le donne oltre i cinquant’anni di età, ma anche gli uomini specie in età avanzata possono esserne colpiti. Tuttora, però, non è sufficientemente conosciuta a fondo. Molto spesso non dà segni e sintomi importanti sino a che non provoca fratture, il più delle volte dei polsi, delle vertebre o del femore. Le conseguenze sono spesso molto gravi e invalidanti. Prevenire questa malattia e le complicanze più gravi è possibile conoscendo meglio i fattori di rischio e i modi per controllarli.
La Regione Marche, assieme alle aziende del Servizio Sanitario Regionale, l’Università Politecnica delle Marche, le donne dei sindacati pensionati di Cgil, Cisl, Uil e la Commissione Pari Opportunità, persegue da tempo uno specifico programma di prevenzione rivolto a cittadini, care giver ed operatori sanitari, attualmente inserito nel Piano Regionale della Prevenzione.
Al via questa sera, alle 21,00, il percorso pensato, voluto e curato dall'associazione HELP S.O.S. Salute e Famiglia ODV di San Severino Marche. “Progetto Donna Oggi” darà il via ad una rassegna di incontri formativi e informativi gratuiti dedicata al mondo della Donna che è madre, moglie, ma anche cittadina, lavoratrice ed osservatrice attenta della società che la circonda. Con professionisti e specialisti che arriveranno da tutta l'Italia, il progetto ideato dall'associazione HELP promuoverà il dialogo e l'ascolto per affrontare temi attuali, legati alla vita di tutti i giorni, spaziando dall'Educazione alla Terapia, dalla Ricerca Olistica alla Comunicazione. La presidente Cristina Marcucci ci tiene a precisare che in ogni conferenza ci sarà uno spazio dedicato all'approfondimento teorico ed uno lasciato al dibattito.
La sede degli incontri non è casuale, l'Istituto Comprensivo “P. Tacchi Venturi” di San Severino è la prova che per essere presenti nel territorio e creare una realtà significativa sia necessario fare rete, collaborare e mettere in circolo competenze e ruoli diversi: il genitore, l'insegnante, il terapeuta, il medico ed in ultimo, ma non per importanza il personaggio famoso; basti pensare al contributo di Carolina Bocca per la serata nella quale è stata affrontata la problematica della tossicodipendenza. Numerose le associazioni, enti e realtà che collaborano al Progetto con una grande sinergia tra loro: dall’associazione RED rappresentata da Raffaele Daniele Ispettore Superiore della Polizia Postale di Macerata a Ema PesciolinoRosso, da Centro Esserci a Genitori & Figli per mano, dalla Quattro Maggio all’Apid, dalla J-Etic al Centro Culturale Andrej Tarkovskij, e con il patrocinio del Comune di San Severino Marche.
Il primo incontro sarà quindi questa sera con quattro relatori d'eccezione: il Dottor Perri Francesco (pediatra), Foglia Eleonora (ostetrica), Giordani Carla (dietista) e Pelati Elisa (laureanda dietista), che sapranno coinvolgere i partecipanti parlando di “Alimentazione dalla gravidanza all'allattamento”.
“C’è voglia di ripartenza dopo il terremoto, questo è evidente, I giovani settempedani stanno scommettendo su quelli che per il nostro territorio sono settori trainanti, come quello dell’agricoltura. Ogni volta che essi avviano un’attività è una grande festa perché è solo grazie a loro che possiamo guardare al futuro con fiducia e ottimismo”.
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha preso parte ai festeggiamenti per l’avvio di due nuove attività in città: il birrificio agricolo “L’Ultimo Piceno” di Simone Fattobene e “La Dolce San Severino” di Juri Piermattei.
Fattobene propone una birra agricola, la prima in tutta la regione Marche, prodotta con ingredienti a centimetri zero. Nel nome, la bevanda richiama il popolo italico alleato dei Romani che nelle campagne settempedane ha lasciato alcune importanti testimonianze. Quattro le varianti: la Bionda Picena, la Pitana che è una doppia rosso malto dedicata alla frazione di Pitino, la Hostiliana dedicata alla frazione di Stigliano e la Numa che viene dedicata alla città di Numana. Simone, figlio del titolare della notissima Norcineria Sant’Elena, ha organizzato un vernissage in grande stile realizzando anche un panino triplo da 12 metri con 120 chili di pane poi farcito con 50 chilogrammi di porchetta, 20 chili di affettato e 20 chili di braciole. Insieme al primo cittadino settempedano al mega party, svoltosi nel piazzale del Commercio, sono intervenuti anche il presidente della Coldiretti provinciale, Francesco Fucili, il direttore, Giordano Nasini, il presidente interprovinciale di Confartigianato, Renzo Leonori.
Presenze dei vertici di Coldiretti, del sindaco, di altre autorità e di tanti cittadini anche all’apertura, in via Roma, del nuovo punto vendita dell’azienda Campagna Magna che produce e confeziona, sempre a chilometri zero, confetture, sughi, olio, miele, ortaggi, erbe aromatiche, legumi e cereali. Piermattei con le sue bacche di goji risultava, pochi mesi fa, tra i finalisti dell’Oscar Green Coldiretti.
Si è svolta sabato 5 ottobre, alle ore 11, presso il monumento ai caduti di San Severino Marche, “Una rosa per Norma Cossetto”, la manifestazione promossa in tutta Italia dal Comitato 10 Febbraio per onorare la memoria della giovane istriana, seviziata e uccisa nel 1943 dai partigiani comunisti slavi.
L’evento, che si è svolto con il patrocinio gratuito dell’amministrazione comunale, ha visto la presenza del Vicesindaco Vanna Bianconi, del comandante della polizia municipale e di molti cittadini.
“È stata una cerimonia semplice ma partecipata – dichiarano gli organizzatori del Comitato 10 Febbraio e dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – abbiamo ricordato degnamente il sacrificio di Norma Cossetto, la giovane studentessa istriana che nel lontano 1943 venne sequestrata, stuprata e gettata in una foiba dai partigiani comunisti slavi. Ogni partecipante ha deposto in silenzio una rosa rossa ai piedi del monumento ai caduti, disponendosi poi all’ascolto di un’allocuzione con cui è stata ricordata la vita e l’eroica fine della giovane studentessa".
"Durante la commemorazione – concludono gli organizzatori – è stato chiesto all’amministrazione comunale di intitolare una via, una piazza, un giardino o una scuola a Norma Cossetto, insignita nel 2005 della medaglia d’oro al merito civile dall’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. A sostegno di questa richiesta siamo pronti ad avviare una raccolta di firme tra la popolazione”.
Una cerimonia ricca di commozione ha visto intitolare al piccolo Simone Forconi di San Severino Marche, il tredicenne ucciso dalla mamma alla vigilia di Natale di cinque anni fa, la nuova fontana donata alla comunità settempedana dagli amici pugliesi che, in diverse realtà del Maceratese colpite dal terremoto dell’ottobre 2016, hanno portato in questi mesi tantissima solidarietà realizzando campi da calcetto e spazi giochi per i più piccoli.
“Così Simone rivivrà ogni giorno negli occhi di tanti bimbi. Lui non ci ha mai lasciati”, sono state le parole del papà del bimbo, Enrico Forconi. Commozione anche nelle frasi pronunciate da Giulio Mazzoni, vivaista di Polignano a Mare che guidava la delegazione pugliese giunta fino a San Severino Marche: “Abbiamo realizzato questo manufatto in pietra, del peso di 15 quintali, dopo aver conosciuto la storia del piccolo Simone. In un paio di settimane, grazie al sostegno di alcuni amici, siamo arrivati qui. Per noi è un piacere immenso fare queste azioni”.
La fontana, alta due metri e mezzo e larga uno e mezzo, è stata installata nel parco giochi di via Lorenzo d’Alessandro, nel rione di Contro, insieme a tavoli e panche da pic-nic. Nello spazio giochi a giugno erano entrati in funzione scivoli ed altalene ricevuti, come la fontana e gli altri allestimenti, dall’associazione di volontariato Help Sos Famiglia e Salute presieduta da Cristina Marcucci che, in occasione della nuova inaugurazione, ha voluto ringraziare, insieme alle tante persone presenti, anche la settempedana Francesca Forconi senza la quale la nuova festa non sarebbe stata possibile. Ad installare le attrezzature ha provveduto l’ufficio Manutenzioni del Comune.
“La nostra riconoscenza per quello che avete fatto in memoria di Simone è grandissima ma vi ringraziamo anche per tutto quello che siete riusciti a fare per i terremotati delle Marche - è intervenuta il sindaco Rosa Piermattei, che ha voluto ricordare l’importanza della solidarietà ricevuta dopo il sisma -. L’Italia sa dimostrarsi straordinaria nel momento del bisogno e quando ci sono persone che vivono una difficoltà” - ha aggiunto il primo cittadino.
Presenti alla breve ma intensa cerimonia anche il presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, il vice sindaco e assessore alla Famiglia, Vanna Bianconi, l’assessore alle Manutenzioni, Paolo Paoloni, referenti e componenti l’associazione Help Sos Salute e Famiglia, il presidente del Comitato rione Di Contro, Stefano Stefanelli, i nonni e gli zii del piccolo Simone.
La quarta giornata di andata della Prima categoria metteva di fronte due delle protagoniste del girone C: la Settempeda e il Trodica. Ne è venuta fuori una bella sfida, combattuta, ben giocata su entrambi i fronti e con ottimi spunti tecnici. Alla fine l'ha spuntata la formazione di casa all'ultimo secondo del settimo minuto di recupero: una zampata sotto porta, quella di Walter Latini, appena entrato in campo, che ha spezzato l'equilibrio scaturito dalle splendide doppiette di Lorenzo Rocci e Luca Bracciotti. Il primo andato a segno nella frazione iniziale, siglando il doppio vantaggio dei locali; il secondo finito a bersaglio proprio a cavallo dell'intervallo, accorciando così le distanze e poi pareggiando il conto per gli ospiti. I tre punti, seppur conquistati in modo rocambolesco, permettono ora alla Settempeda di lanciarsi da sola all'inseguimento della capolista Fabiani Matelica, l'unica compagine a punteggio pieno.
SETTEMPEDA: Caracci, Del Medico, Scocchi (50' st Latini), Selita (34' st Broglia), Massi, Galuppa (37'st Paciaroni), Dejia, Rossi (10' st Gianfelici), Borioni, Fiecconi (10' st Montanari), Rocci. All. Ruggeri. A disposizione: Sorichetti, Minnucci, Panzarani, Prioglio.
TRODICA: Piergiacomi, Tidei, Marcaccio, Zanon, Reucci, Romagnoli, Cicconofri (37' st Canuti), Cardinali, Bracciotti (41' st Recanati), Gasparrini, Balloni (34' st Marchionni). All. Fermanelli. A disposizione Butteri, Berrettoni, Lambertucci D., Lambertucci F., Panico, Pollastrelli, Marchionni.
Arbitro: Bracone di Fermo.
Reti: 10' e 35' Rocci, 44' e 2' st Bracciotti, 52' st Latini.
Note: spettatori 200 circa, ammoniti Fiecconi, Scocchi, Del Medico e Ruggeri (allenatore) della Settempeda; Tidei, Reucci e Zanon del Trodica.
Domani, domenica 6 ottobre, terza e ultima tappa della “Coppa 100 Dollari”, trofeo goliardico per motorini a pedali e scooter di 50cc di cilindrata remake della storica competizione di motocross che richiamava, negli anni ’70, i più forti piloti del mondo mettendo in palio mille dollari tra i circuiti di Cingoli, San Severino, Esanatoglia e Apiro.
La sfida si sposta in località Serralta, presso lo stadio “Palazzesi”. La prima tappa della “Coppa 100 Dollari” si era svolta in primavera al “San Pacifico”, la seconda era stata ospitata in piazza Del Popolo.
I partenti si dovevano presentare non solo con mezzi adeguati ma anche con abbigliamento consono al tema dell’evento che sarà dedicato, questa volta, all’agricoltura e alla pastorizia. A promuovere il trofeo goliardico l’associazione “Due ruote un motore” insieme al Comune e alla Pro Loco di San Severino Marche anche collaborazione della Polizia Locale. Tra gli sponsor Officina Severini, centro ricambi Lu Maestro, Cantina degli Anibaldi, Lavorcarni, Gregorietti edilizia, Roberto Sorichetti rappresentanze, Piangiarelli e Quintabà.
Sarà dedicata alla memoria di Simone Forconi, il piccolo tredicenne di San Severino Marche ucciso dalla mamma alla vigilia di Natale di cinque anni fa, la nuova fontana che verrà inaugurata domani mattina, domenica 6 ottobre, alle ore 11, con una cerimonia ufficiale che si terrà all’interno del parco giochi di via Lorenzo d’Alessandro di San Severino.
La fontana, un manufatto in pietra del peso di 15 quintali, è stata donata, insieme a tavoli e panche da pic-nic, da un gruppo di benefattori pugliesi e andrà a completare l’allestimento dell’area già dotata, grazie all’aiuto di altri enti e associazioni, di numerosi giochi dall’associazione Help S.O.S. Salute e Famiglia con la collaborazione del Comune di San Severino Marche, della Polizia Municipale e dell’Ufficio Manutenzioni.
Una delegazione guidata da Giulio Mazzoni, vivaista di Polignano a Mare, arriverà in mattinata in città e sarà ricevuta per la cerimonia in via d’Alessandro dal primo cittadino Rosa Piermattei, e dal presidente dell’associazione Help, Cristina Marcucci.
Un’altra famiglia settempedana ha fatto ritorno a casa a quasi tre anni dalle scosse di terremoto dell’ottobre 2016. Il sindaco di San Severino Marche Rosa Piermattei, ha infatti firmato la revoca dell’Ordinanza con la quale aveva a suo tempo dichiarato non utilizzabile un edificio in località Parolito. Lo stabile che ospita un’abitazione singola, ha ottenuto un finanziamento pari a 60mila euro.
Per quanto riguarda la città di San Severino Marche, complessivamente oltre il 53% delle pratiche presentate all’Ufficio speciale della ricostruzione risulta ammesso a finanziamento. Nel 60% dei cantieri finanziati le opere di riparazione del danno sono terminate con il ripristino delle condizioni di piena utilizzabilità degli immobili.
Federica Tourn, giornalista professionista, negli anni si è occupata di migranti, religioni, diritti umani, mafie e femminismo. Ha scritto reportage da diversi paesi del mondo, ha collaborato fra gli altri con D Repubblica, Il Manifesto, Left, Rolling Stone, Vanity Fair, Eastwest e Jesus. Insieme ad altre donne ha pubblicato per l’editrice Claudiana "La Parola e le pratiche. Donne protestanti e femminismi". È lei l’autrice dei testi del lavoro “Anime Terremotate”, una mostra fotografica realizzata da Stefano Stranges e dedicata ai luoghi colpiti nel terremoto del centro Italia, in programma fino a domenica 6 ottobre dalle 16 alle 20 nel chiostro San Domenico, in via Gorgonero 6 a San Severino Marche.
Quando ha cominciato e come a capire che scrivere e raccontare era quello che faceva per lei?
Ho sempre saputo che mi sarebbe piaciuto scrivere. Scrivere e raccontare storie in particolare è sempre stata la mia passione, fin da quando ero piccola. Poi a 19 anni poi mi sono rivolta ad una redazione di un giornale perché volevo imparare il mestiere. Ho cominciato così nel modo più semplice. Ormai sono molti anni, circa 25 anni, che cerco di fare questo lavoro che amo.
Una vita piena, interessante. Come sono le sue giornate?
Non è sempre facile conciliare il lavoro di giornalista e quello della vita di tutti i giorni, soprattutto quando hai famiglia e figli. Ho deciso di fare la freelance dopo essere stata in redazione per molti anni. Ho scelto di fare quello che amo: realizzare reportage in giro per il mondo, quando è possibile. Non è facile soprattutto perché il mercato editoriale è molto limitato, soprattutto quando si parla del sociale. Le mie giornate scorrono in modo semplice, quando posso cerco di dedicare tutto il tempo che ho ai miei figli, nel frattempo scrivo e quando serve viaggio cercando di stando fuori solo qualche giorno. Non è facile fare questo lavoro se hai famiglia, ma se lo vuoi lo puoi fare. E’ un mestiere in cui serve dedizione, studio e preparazione.
Anime terremotate racconta la storia di chi dopo il dopo il terremoto vive in un territorio distrutto con molte problematiche da risolvere . Cosa ha provato vedendo tutta quella distruzione?
Anime terremotate nasce, come capita spesso, da un innamoramento. Dopo aver visto tutta quella distruzione nelle zone colpite dal terremoto, ho deciso, insieme a Stefano Stranges, di fare un lavoro più ampio, andando nel centro Italia, cercando di raccontare quello che era successo durante il terremoto del 2016 e quello che era rimasto invariato dopo tanto tempo. Siamo stati anche all’Aquila per vedere che cosa era cambiato dopo 10 anni. Quello che mi è piaciuto è parlare a lungo con le persone. È questo che cerco sempre, è questo che mi colpisce, perché a me piace raccontare e non far dimenticare le storie delle persone comuni, le loro emergenze e i loro pensieri.
Ha realizzato reportage in giro per il mondo, qual è il lavoro in cui si rivede di più?
Non c’è un lavoro in cui mi rivedo. Sono tante le esperienze che mi sono rimaste dentro. Ringrazio le persone che ho incontrato e se devo citare una esperienza particolare mi viene in mente Lesbo nel 2016 quando molte persone, come accade anche ora, arrivavano dalla Turchia. Persone che scappavano dalla guerra facendo un viaggio di fortuna, senza niente, molto spaventati. Vedere quel gommone arrivare la mattina presto non è stato facile, è difficile guardare tutte quelle persone in difficoltà perché sai che per loro sarà un percorso lungo e pieno di ostacoli.
Anime terremotate l’ha portata a conoscere piccoli borghi, realtà di provincia dove il terremoto ha cambiato molte cose. Cosa le rimane dentro dei luoghi che ha visto e delle persone che ha incontrato?
Di questo lavoro mi porto dietro una grandissima sensazione di riconoscenza verso le persone che, anche se in difficoltà, non hanno lesinato la loro disponibilità anzi ci hanno accolti in casa e sono stati molto disponibili, pieni di calore e affetto. Tutto questo sarà nei miei ricordi insieme alla distruzione, alle immagini dolorose di luoghi danneggiati e che forse non verranno mai più ricostruiti.
Ha lavorato con Stefano Stranges, quanto è importante per la buona riuscita di un pezzo avere accanto un fotografo professionista.
Una grande parte della bellezza di questo lavoro e poterlo condividere con un altro professionista. Il legame con un fotografo, amicale, professionale, è molto importante. Uno vede e l’altro ascolta, se possiamo dire così. È molto bello fare un lavoro insieme, si vedono aspetti che magari da soli non si riuscirebbe a cogliere.
“Un Caffè per sentirsi meno soli” è il titolo dell’incontro pubblico che sarà ospitato sabato 5 ottobre, a partire dalle ore 18, a palazzo Governatori a San Severino Marche.
All’iniziativa, promossa dalla Caritas settempedana in collaborazione con la onlus Afam Alzheimer Uniti Marche e con il patrocinio del Comune di San Severino Marche, saranno presenti, oltre ai referenti dell’associazione, il vicario don Aldo Romagnoli, il sindaco Rosa Piermattei, il cardinale Edoardo Menichelli che terrà una lectio magistralis sul valore della comunità.
Inoltre interverranno il dottor Osvaldo Scarpino, che parlerà del peso della solitudine degli anziani, e la dottoressa Susanna Cipollari, che illustrerà l’importanza dei Caffè Alzheimer. Gli interventi saranno introdotti e moderati da Anna Benigni, assistente sociale dell’Ambito Territoriale Sociale 17 di San Severino Marche.
L’incontro intende annunciare l’avvio del ciclo di Caffè Alzheimer anche in città, per iniziativa della Caritas e dell’Afam, spiegando cosa sono. Intorno a un caffè, infatti, si può parlare della malattia, di come gestirla meglio ma si possono anche organizzare momenti di condivisione e aggregazione per uscire dall’isolamento.
“Due anni fa - spiega Susanna Cipollari dell’Afam - nei territori di Camerino, San Severino e Matelica abbiamo avviato l’esperienza dei Caffè Alzheimer. Per volontà della Caritas e di don Aldo Romagnoli questa esperienza viene ripristinata. Ultimamente andando nelle case, don Aldo si è reso conto di situazioni molto drammatiche. Coniugi e famiglie di persone malate che vivono sole con soggetti affetti da demenza e isolati dalla comunità. Per questo ci si è mossi affinché si potesse fare qualcosa insieme”.