C'è il primo guarito da coronavirus nel comune di Tolentino. A comunicarlo è il sindaco Giuseppe Pezzanesi nell'aggiornamento odierno, che segnala anche l'aumento dei casi positivi: ora sono 17, mentre scendono a 28 le persone in quarantena.
"Continuiamo a mantenere alta l’attenzione e restiamo a casa - dice Pezzanesi -. Rispettiamo tutte le semplici disposizioni che ci evitano il rischio di contagio".
Anche a Porto Recanati si registra la prima guarigione a fronte di una situazione generale che vede stabilità sostanziale nel numero di persone contagiate (22, di cui 6 ricoverati).
Stesso dicasi per la diffusione del coronavirus a Recanati dove i casi positivi sono 53 e 45 le persone in quarantena preventiva. "Richiede grande attenzione la situazione all'interno della Casa di Riposo - sottolinea, però, il sindaco Antonio Bravi -, dove dopo il caso di un'ospite ricoverata all'Ospedale di Civitanova e risultata positiva al Covid-19, non si conosce ancora ufficialmente il risultato dei tamponi eseguiti nei giorni scorsi a tutti gli operatori e a parte degli ospiti, ma in via informale si apprende che tra gli ospiti ci sarebbero alcuni altri casi di positività. I responsabili degli IRCER stanno facendo di tutto per affrontare in modo adeguato la situazione e a tale scopo stanno anche cercando nuovo personale sia infermieristico che medico per assicurare un supporto all'organico esistente".
A Civitanova Marche i numeri indicano complessivamente 73 casi positivi e 80 persone in isolamento domiciliare. "La situazione è abbastanza stabile, ma guai ad abbassare la guardia - commenta il sindaco Ciarapica -. La strada da fare è ancora lunga e servono ancora più impegno e responsabilità per non vanificare gli sforzi finora fatti. Continuiamo a rispettare le regole".
Da Recanati la cultura e l’intrattenimento, ai tempi del coronavirus, viaggiano sul web. Sono molte le iniziative organizzate dal Comune per valorizzare il patrimonio, per informare, per intrattenere e per approfondire temi d’interesse collettivo.
"In questi tempi di segregazione forzata non dobbiamo scoraggiarci ma anzi reagire e creare azioni positive che possano generare benessere per tutta la comunità. - ha dichiarato l’Assessora alla cultura Rita Soccio - Su questa scia che è nata l'idea del gruppo facebook #RecantiBellezzaInfinita che ancora una volta dimostra come la Cultura e la Bellezza siano nel DNA dei recanatesi. Anche il nostro polo bibliotecario A. Bonacci Brunamonti, con la mediateca e biblioteca si è convertito al digitale con offerte di letture e laboratori per tutte le età. Sono convinta che impegnandoci tutti insieme e facendo ognuno la propria parte, possiamo superare questo momento e dare un contributo importante per una crescita culturale e sociale di Recanati".
Una vasta offerta didattica e culturale recanatese che parte dalla nuova pagina Facebook #RecanatiBellezzaInfinita che mette in rete i migliori contributi di arte, letteratura, storia, design, proposti dalle tante associazioni culturali, enti, artisti e appassionati per far conoscere e riscoprire il grande patrimonio artistico culturale del territorio che già dalla sua apertura ha riscosso immediati consensi e migliaia di partecipazioni.
Dalla Mediateca parte un vero e proprio palinsesto con un’attenta programmazione di contenuti informativi e attività ludiche, creato sulla pagina Facebook “Mediateca Recanati” per grandi e picciniche ha preso il via questa settimana. La programmazione parte il lunedì con la rubrica dedicata ai più piccoli "#Stiamoacasa per creare!" dove vengono pubblicati dei tutorial che spiegano come realizzare dei lavoretti semplici e pedagogici da fare a casa con i bambini, in collaborazione con le maestre delle scuole dell'infanzia e delle primarie di Recanati.
Si prosegue il mercoledì con “Mi leggi una storia?" la pubblicazione di video con letture di storie e di racconti per bambini, in collaborazione con le librerie di Recanati.
Il venerdì si parla di arte con "Pillole d'Arte" con video relativi ad artisti, siti archeologici e archivi storici del patrimonio culturale. Nella migliore tradizione della Mediateca lo spazio di sabato è dedicato alle presentazioni dei libri con la rubrica "Ti presento il mio libro" dove tutti gli autori che hanno scritto un libro possono inviare un breve video di presentazione.
Nel frattempo un grande successo sta riscuotendo l’attività della Biblioteca di Recanati che grazie all'accesso gratuito online mette a disposizione del pubblico un grande patrimonio di ebook, quotidiani, audiolibri e periodici con una semplice iscrizione.
Nella pagina Facebook “Recanati Città dell'Infinito” si possono fare visite virtuali ai capolavori d’arte presenti nel Museo di Villa Colloredo Mels e partecipare ai giochi organizzati con i famosi dipinti come “CATturami” il laboratorio artistico ispirato al gatto del capolavoro dell'Annunciazione di Lorenzo Lotto.
Astea Energia mette in guardia sulle truffe telefoniche.
In questi giorni sono diverse le segnalazioni che sono arrivate ad Astea Energia, azienda che distribuisce servizi in vari comuni marchigiani, da parte di clienti che sono stati contattati da un call center che si definisce incaricato da Astea Energia e da molteplici operatori che dicono di far parte dell’azienda. Al telefono una voce che sostiene di essere un dipendente della società informa che, visto l’epidemia in corso, Astea Energia avrebbe deciso di modificare i contratti dell'energia elettrica e del gas. Segue la richiesta di confermare i propri dati tramite il codice fiscale.
“Dobbiamo segnalare a tutela dei nostri clienti – spiegano i vertici di Astea - che si tratta di un comportamento assolutamente scorretto e lesivo degli interessi dei clienti che si possono così ritrovare titolari di un contratto con altro fornitore senza conoscerne i costi e le caratteristiche del contratto.
Astea Energia consiglia sempre in questi casi di non dare alcun dato sensibile, chiedendo il nominativo del consulente che chiama ed il suo numero agente al fine di verificare con il servizio clienti di Astea Energia. Potete telefonare al call center Astea Energia al numero 800 99 26 27 e verificare se effettivamente sia stato contattato dal proprio personale”.
“In questo momento critico per tutto il nostro Paese e anche per la nostra cittadina recanatese, occorre fare una riflessione. Le nostre paure e le nostre menti sono giustamente focalizzate sugli effetti del Coronavirus e nel poter attuare le giuste procedure per trattare tale pandemia dilagante; ciononostante non può e non deve essere dimenticato il fatto che i singoli cittadini non soffrono e non muoiono solo di Coronavirus”. Lo scrive, in una nota, Marco Buccetti, portavoce del comitato per la difesa del punto di primo intervento dell’ospedale di Santa Lucia di Recanati, il quale chiede strategie chiare per strutturare percorsi clinico-terapeutici differenziati per pazienti Covid e no Covid.
“Di questa tragica situazione – prosegue Buccetti - se ne stanno rendendo conto tutti quei cittadini che, pur avendo bisogno, si vedono negare visite o indagini mediche, si vedono procrastinare le prenotazioni già fatte da mesi od operazioni chirurgiche già in programmazione; peraltro si osserva anche nella titubanza che hanno molti pazienti che, pur necessitando di indagini o trattamenti per patologie croniche gravi, cercano di rinviarle nel timore di essere contagiati all’interno della struttura residuale del nostro vecchio Ospedale (ormai quasi vuoto con solo la presenza di alcuni pazienti positivi al virus). Ne sono anche testimonianza tutti i medici di famiglia che hanno difficoltà a far effettuare indagini o trattamenti specialistici a soggetti “non infetti”; come ne sono ulteriormente testimoni anche gli operatori del Punto di Primo Intervento e dell’Emergenza che stanno in difficoltà nell’operare in un ambito territoriale caotico e senza chiari punti di riferimento.
Pertanto, il nostro Comitato sollecita gli organi competenti ad individuare strategie chiare e utili per strutturare percorsi clinico-terapeutici differenziati (Covid e non-Covid) agevolmente accessibili per la nostra cittadinanza”.
“In particolare – spiega Buccetti - suggeriamo la scelta di individuare nella nostra struttura del Ex Ospedale di Recanati un concreto punto sanitario “Non-Covid” per poter avere in tal modo un utile presidio di riferimento per tutti i pazienti che lo necessitano; in tal modo la nostra Struttura del “Santa Lucia” potrebbe essere, assieme all’Ospedale di San Severino Marche, un adeguato strumento clinico-terapeutico Non-Covid nel percorso differenziato di risposta alle necessità della popolazione; in tal modo sarebbe data giusta copertura alla zona costiera (Recanati) e alla zona interna (San Severino) della nostra Area Vasta n.3.
Il comitato chiede, inoltre, che venga potenziato il Punto di primo Intervento con medici dedicati, considerata anche la estrema carenza di personale medico interno all’ospedale Santa Lucia, e con adeguate attrezzature diagnostiche.
Infine, considerata la grave situazione creatasi alla RSA e che sta coinvolgendo anche la Casa di Riposo, sollecita la predisposizione, con particolare urgenza, di uno specifico servizio medico con regolare incarico a personale dedicato (attrezzato con strumentazioni e presìdi idonei alla prevenzione e primo trattamento Covid-19) che operi nell’arco delle 24 ore per assistere al meglio i pazienti presenti, supportando il medico già presente nella struttura IRCER e garantendo una continuità terapeutica nella RSA”.
“Il sindaco di Recanati si faccia reale portavoce di tutti i recanatesi chiedendo formalmente alla Regione di riaprire l’ospedale cittadino riattivandone tutti i reparti. Si prenda finalmente atto che, sia in condizioni estreme come la terribile pandemia che stiamo vivendo, sia nel futuro socialmente incerto che ad esse consegue, il ruolo degli ospedali territoriali è fondamentale”.
A formulare l’invito ad agire per il ripristino dell’Ospedale Santa Lucia, a lungo presidio di qualità della sanità marchigiana e maceratese, Simone Merlini, responsabile provinciale della Lega e il coordinatore cittadino della città leopardiana Benito Mariani.
“Disporre di un pronto soccorso e di reparti in grado di fornire, in sicurezza, la prima, fondamentale assistenza, sarebbe stato decisivo per fronteggiare il contagio che in città ha colpito pesantemente anche la RSA – aggiungono Merlini e Mariani – È sempre più evidente dagli interventi degli epidemiologi anche dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che la convivenza con Covid-19 e le sue tragiche conseguenze non sarà breve. È una circostanza che deve indurre la politica a riflettere sulla necessità di rivedere le proprie priorità programmatiche in campo sanitario. I consiglieri regionali della Lega hanno giù richiesto di riaprire e potenziare presidi come quello di Recanati che per logistica, caratteristiche e storia clinica potrebbe essere di importante supporto a tutta la filiera medica”.
Merlini e Mariani si augurano che il sindaco risponda all’appello attivandosi, come hanno fatto i consiglieri regionali della Lega, perché possano essere date garanzie ai cittadini la cui salute appare sempre più subordinata alla risposta al Covid-19 dell’attuale assetto sanitario della provincia e della regione.
“La Regione che ha chiuso ospedali che oggi sarebbero stati provvidenziali come il Santa Lucia di Recanati, sta facendo poco o nulla per garantire la continuità e la sicurezza delle cure fondamentali, in particolare quelle oncologiche. Anziché ad una nuova programmazione si affida al senso di responsabilità di medici e personale che agiscono anche a rischio della propria vita per la mancanza di adeguati presidi di protezione. Servono percorsi puliti per la cura delle patologie più comuni che, non solo non stanno regredendo per magia, ma rischiano di attivare un ulteriore allarme sanitario. Le istanze dei recanatesi e di quanti chiedono di non abbassare la guardia sulla gestione ordinaria delle patologie devono essere al più presto accolte”.
Primo caso di Covid-19 all’Ircer di Recanati. L’esito del tampone è stato comunicato al personale della struttura nella mattina del 2 aprile scorso, la direzione ha tempestivamente richiesto il trasferimento del caso Covid 19 presso un’altra struttura sanitaria, trasferimento avvenuto nella tarda mattinata dello scorso 2 aprile.
“In data odierna gli ospiti della struttura socio sanitaria Ircer sono 65 ed al momento non si ha la presenza di altri casi Covid 19 accertati, in ogni caso la situazione è continuamente monitorata dallo staff interno della struttura che è in stretto contatto con i Medici di Medicina Generale e con la centrale operativa del 118” – fanno sapere della Direzione - .
Dietro richiesta dell’ Ircer, sono stati programmati dall’AsurAv3 i tamponi faringei per tutti gli operatori presenti nella struttura socio-sanitaria e per i 10 ospiti. I tamponi per i restanti ospiti saranno effettuati nella mattinata di lunedì del 6 aprile prossimo, pertanto a tutti gli operatori e a tutti gli ospiti in Ircer sarà eseguito il tampone. Tutto ciò risulta particolarmente importante per effettuare una prima mappatura della situazione sanitaria dentro la struttura.
L’Ircer ricorda che per le informazioni assistenziali i familiari dei suoi ospiti si potranno rivolgere al personale sanitario, invece per avere contatti diretti con i loro cari, la struttura ha messo a disposizione fin dal 5 marzo alcuni canali alternativi di comunicazione. A supporto della comunicazione è presente per quattro ore al giorno un operatore appositamente dedicato che funge da facilitatore ospite/ familiare per i collegamenti attivi quali videochiamate, skype o voce. Invece in caso di informazioni strettamente cliniche i familiari si dovranno rivolgere al medico curante.
Il Comune di Recanati ha deliberato oggi la modalità di distribuzione della cifra di 120.000 euro sotto forma di buoni spesa per generi alimentari e beni di prima necessità alle famiglie in difficoltà. .Fondi che il governo ha stanziato ai Comuni per le misure urgenti di solidarietà alimentare per chi è rimasto senza lavoro e senza reddito.
“Ci siamo attivati subito per la distribuzione dei buoni spesa che partono da 100 euro a persona fino a 485 euro per le famiglie più numerose, supporti che verranno erogati immediatamente ai cittadini che ne fanno richiesta. - ha dichiarato il Sindaco di Recanati Antonio Bravi – Un primo piccolo contributo per assicurare tempestivamente alle nostre famiglie, messe più a dura prova dall’emergenza coronavirus, l'accesso ai beni di prima necessità. Per tutti i cittadini che hanno problemi ad uscire, abbiamo previsto la consegna di pacchi alimentari direttamente a casa, saranno i volontari della protezione Civile a consegnare le scatole con le provviste nelle case.”
I fondi saranno erogati sotto forma di “buoni spesa multiuso” per l’acquisto di prodotti alimentari e beni di prima necessità presso gli esercizi commerciali di Recanati accreditati per la gestione dell’emergenza, il cui elenco è disponibile nel sito web del Comune.
Lo stato di bisogno del nucleo familiare deve essere auto- dichiarato dai cittadini e valutato dall’Ufficio Servizi Sociali sulla base dei criteri economici presentati.
Potranno avere accesso al fondo tutti coloro che abbiamo avuto nel mese di marzo 2020 una riduzione della propria disponibilità economica che parte da un’autocertificazione di un’entrata di massimo 500 euro al mese per un solo componente e dalla dichiarazione di avere un patrimonio mobiliare (conti correnti, titoli di stato etc..) con un saldo totale al 31 marzo non superiore a € 6.000,00.
Il valore della disponibilità economica del nucleo familiare corrisponde alla somma delle entrate effettivamente percepite nel mese di marzo 2020 da tutti i componenti.
La domanda di assegnazione dei “buoni spesa multiuso” dovrà essere presentata inviando l’apposito modulo compilato, presente nel sito web del Comune, sottoscritto con firma autografa o digitale, corredato di copia del documento di identità, all’indirizzo e.mail: covid19.aiutialimentari@comune.recanati.mc.it.
Nell’istanza i cittadini devono presentare un’autodichiarazione relativa a tutti i componenti del nucleo familiare, con riferimento a: dati anagrafici, eventuale condizione di disabilità, ogni tipo di entrata economica effettivamente percepita nel mese di marzo, spese sostenute per rata affitto o mutuo. Può essere presentata una sola domanda per nucleo familiare.
Nel caso in cui i cittadini abbiano difficoltà di tipo tecnico o linguistico nella compilazione e nell’invio del modulo, potranno formalizzare la propria richiesta del beneficio contattando telefonicamente le operatrici dei Servizi Sociali ai numeri 071.7587292- 7587277- 7587200 – 7587204, la domanda potrà essere sottoscritta dai cittadinidirettamente alla consegna dei buoni spesa multiuso.
"Abbiamo perso un familiare, tra l'altro sordo, senza possibilità di informarlo su quello che stava accadendo a causa della mancanza di strumenti adeguati per metterci in contatto con lui in ospedale, ed ora siamo in attesa dei tamponi da più di una settimana. Questo è un modo per ricordarlo degnamente, vista l'impossibilità di celebrare un funerale e salutarlo come meritava". A raccontare il suo dolore, a nome dell'intera famiglia Borsella/Severini, è Chiara, una nipote alla quale il coronavirus ha strappato in maniera improvvisa l'adorato zio Armando, affetto da sordità, all'età di 88 anni dopo soltanto due giorni di ricovero ospedaliero.
IL RICORDO - "Mio zio era una persona viva e solare. Era piuttosto attivo, curava il nostro orto e frequentava assiduamente il circolo anziani di Recanati. Quel posto sembrava ancora un paradiso a fine febbraio. Sono cresciuta con lui, nella stessa casa - racconta Chiara -, eravamo molto legati. Aveva un modo di esprimersi tutto suo. Pur non conoscendo la lingua dei segni, aveva un linguaggio con cui riusciva benissimo a farsi comprendere attraverso i gesti, sia dalla sua famiglia che dagli amici. Io non ho mai avvertito la difficoltà di comunicare con lui, sin da piccola".
"Gli infermieri che abbiamo avuto modo di sentire, ci hanno riferito come fosse tranquillo e solare anche durante il ricovero. Utilizzava come al solito il suo corpo per comunicare - spiega Chiara -. Fino all'ultimo ha mostrato tutta la sua energia e con la solarità ha mostrato di riuscire a superare la sofferenza".
LA MALATTIA - Armando si è ammalato il 15 di marzo, giorno in cui ha iniziato a mostrare i primi sintomi. "Fino all'ultimo abbiamo sperato che si trattasse di un'influenza stagionale. Poi il 22 marzo, una domenica, ha accusato una crisi respiratoria - dice Chiara - che ci ha costretto a chiamare il 118 e ha reso necessario il ricovero al Covid-Hospital di Civitanova Marche. Soltanto una volta arrivato in ospedale è stato effettuato il tampone, da cui è risultata la positività al coronavirus".
"Se avessimo saputo prima del contagio, magari avremmo agito con ancora più accortezza nel periodo in cui è rimasto in isolamento a casa".
Quella che Chiara vuole mettere in luce è la componente emotiva e psicologica di chi si trova a convivere con il dramma della perdita di un familiare, senza che sia nemmeno concesso dargli un ultimo saluto.
Lo stato di abbandono e sofferenza a cui si deve far fronte, una vera e propria lotta per la sopravvivenza, soprattutto quando perdi un familiare, per lo più con una disabilità sensoriale, e rimani confinato in casa nel dolore e nella paura, senza che nessuno venga a farti il tampone, con la paura di contagiare o essere contagiato dai tuoi stessi familiari.
"Richiediamo un tampone davvero da tanto tempo - spiega Chiara -, anche attraverso i solleciti del nostro medico di famiglia, ma ancora nulla. Ormai ci restano pochi giorni di quarantena e abbiamo quasi perso la speranza. Crediamo che, qualora si verifichi il decesso di un familiare, sia scontato effettuare il tampone, invece assistiamo a continui rinvii. Questa situazione riguarda molti. È assurdo".
"Siamo in quarantena da domenica 22 marzo, quindi domenica 5 aprile dovremmo finire il periodo di isolamento ma senza la certezza di essere stati contagiati perché nessuno ci ha fatto un tampone.
"In una condizione di sofferenza come quella del ricovero in ospedale abbiamo anche chiesto se fosse possibile mettersi in contatto con zio Armando, vista la sua particolare condizione di disabilità sensoriale, attraverso un telefono o un tablet, ma non è stato possibile - aggiunge Chiara -. Il ricovero è durato appena 2 giorni, tutto è degenerato in fretta. Si è spento improvvisamente nel sonno, durante la notte. Probabilmente il suo cuore non ha retto. Speriamo che il nostro esempio possa permettere di fare qualcosa sotto questo aspetto. I dottori continuavano a tenerci informati, ma riuscire a comunicare con la persona cara in prima persona sarebbe un toccasana per le famiglie".
Armando Severini, recanatese, è stato stroncato dal coronavirus ad 88 anni, senza soffrire di alcuna patologia pregressa. Soltanto un mese prima della scomparsa aveva svolto degli esami che avevano riportato un quadro clinico ottimale.
Dietro la maxi fornitura di mascherine ai cittadini di Recanati (leggi qui) c'è una bellissima storia che ruota intorno ad un pallone di calcio.
Il grande gesto di solidarietà della città di Xiangcheng è la diretta conseguenza di un rapporto di amicizia cresciuto negli anni grazie ad una scuola di calcio che la US Recanatese impiantò in Cina con il determinante aiuto del Gruppo Guzzini che è stato sempre vicino allo sport cittadino ed oggi è ancora più presente per le esigenze del territorio in un momento difficile come questo.
I primi approcci al progetto di collaborazione della US Recanatese con la città di Xiangcheng risalgono al 2013 quando Alberto Virgili all'epoca Responsabile del Settore Giovanile dell US Recanatese entrò in contatto con Dario Marcolini della Via Soccer, da lì l'idea di una collaborazione/scambio culturale per contribuire a promuovere il calcio nella Città di Xiangcheng e contemporaneamente offrire ai giovani l'opportunità di una crescita attraverso lo scambio e confronto di esperienze e culture diverse.
Durante l'estate 2014 due tecnici della US Recanatese, Alberto Virgili e Gianni Secchiari, si recano a Xiangcheng dove realizzano un primo programma di formazione rivolto agli insegnanti della scuola primaria, sulle metodologie di formazione e allenamento della durata complessiva di 15 giorni.
Successivamente nel 2015, nel periodo a cavallo dei mesi di giugno e luglio, per altri 15 giorni Virgili e Secchiari proseguono l'esperienza con un secondo step di formazione sempre rivolta agli insegnanti della scuola primaria.
Nel 2016 Alberto Virgili, in rappresentanza della US Recanatese, è di nuovo a Xiangcheng per accompagnare una Delegazione della Città di Recanati composta dal Sindaco Francesco Fiordomo, Vice Sindaco Antonio Bravi e dal Consigliere Delegato allo Sport Mirco Scorcelli e qua inizia la fase di reciproca conoscenza e scambi culturali che porterà poi nel 2018 alla firma del gemellaggio tra le due Città e che avviene presso la sede della iGuzzini illuminazione.
Nella stessa occasione sono stati sottoscritti dei protocolli di collaborazione culturale con il Liceo Giacomo Leopardi di Recanati e l'ITIS E. Mattei di Recanati già sponsor del settore giovanile della US Recanatese.
Successivamente poi c'è stata anche l'occasione di ospitare a Recanati presso lo Stadio Tubaldi un incontro di calcio tra una rappresentanza di giovani calciatori provenienti da Xiangcheng ed una squadra giovanile dell US Recanatese. Un vero e proprio sodalizio amichevole che ha potuto contrare sulle forza dello sport e l'aiuto dei contatti che il Gruppo Guzzini intrattiene da sempre con la Cina.
Il 2 aprile è la giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo. Si tratta di una sindrome complessa che può avere manifestazioni molto diversificate, tanto che anche la diagnosi non è cosa semplice. Nell’ICD10 – manuale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che riporta la classificazione internazionale delle malattie e dei problemi sanitari correlati - è descritto nella sezione V, denominata “Disturbi psichici e comportamentali”. I codici sono di seguito descritti:
I disturbi a cui vanno soggette le persone con sindrome autistica sono caratterizzati da compromissioni qualitative delle interazioni sociali e delle modalità di comunicazione e da un repertorio limitato, stereotipato e ripetitivo di interessi e di attività. Nelle situazioni di autismo infantile, si può associare un ritardo mentale e altri problemi specifici, come fobie, disturbi del sonno e dell’alimentazione, carattere collerico e (auto)aggressività. Fa parte di questo gruppo, anche la Sindrome di Asperger, caratterizzata dallo stesso tipo di compromissione qualitativa dell’interazione sociale che è propria dell’autismo, ma differente in quanto non è presente un ritardo globale del linguaggio o dello sviluppo cognitivo.
Le famiglie che hanno al loro interno un componente affetto a sindrome autistica, infatti, stanno pagando un prezzo enorme per continuare a sostenere i propri cari, in assenza dei normali sostegni che provengono dalla scuola, dall’assistenza domiciliare, dalla frequentazione di centri, dalla possibilità di accedere ai spazi aperti.
In particolare, per l’occasione, sarà possibile collegarsi su youtube nella serata del 2 aprile per seguire il documentario, prodotto da Ushuaia Film con la regia di Niccolò Maria Pagani, ispirato al libro di Fulvio Ervas “Se ti abbraccio non aver paura”. Il film sarebbe dovuto uscire al cinema proprio in questi giorni, ma ora che tutti dobbiamo stare nelle nostre case, i produttori hanno pensato di fare un regalo organizzando una "premiere" sui social network, mettendo a disposizione il documentario, gratuitamente. Circa un anno Franco e Andrea Antonello, infatti, padre e figlio con autismo, si sono messi in moto, letteralmente, per affrontare un nuovo viaggio, un viaggio lungo 9.000 km, che dall'Italia ha portato Franco e Andrea fino al deserto del Sahara.
Franco e Andrea Antonello sono diventati famosi in tutta Italia. Il primo ha messo in piedi la fondazione ‘I bambini delle fate’, un’impresa sociale che dal 2005 si occupa di assicurare sostegno economico a progetti e percorsi di inclusione sociale gestiti da partner locali a beneficio di famiglie con autismo e altre disabilità .Attraverso una capillare rete di collaboratori, coinvolgono attivamente imprenditori e cittadini affinché “adottino a vicinanza” e accompagnino nel tempo un progetto di inclusione. Un modo per permettere a tutti di viaggiare, con gli occhi e con la mente, anche in questi giorni così difficili.
Nelle Marche, l’Associazione Omphalos Autismo & Famiglie Odv grazie proprio alla campagna Fare Impresa nel Sociale de “i Bambini delle Fate” e grazie all’adesione di tante aziende del territorio, ha creato 3 anni fa a Fano il laboratorio “Batti5!”. L’Associazione è fortemente impegnata per replicare una simile esperienza anche nei nostri territori, grazie a numerose collaborazioni.
Il Comune di Recanati, l’Università di Macerata, la Ditta Clementoni S.p.A. e l’Associazione Omphalos Autismo & Famiglie OdV hanno siglato da poco un accordo che prevede una sperimentazione con l’utilizzo in contesti educativi dei Social Assistive Robot – SAR. Il robot, infatti, assumendo il ruolo di mediatore (sociale), può favorire l’esercizio delle abilità sociali, contribuendo a superare alcune difficoltà, con l’intento di promuovere nei bambini e nelle bambine con sindrome autistica ottenendo, una migliore comprensione del mondo fisico e sociale. La sperimentazione avrà avvio non appena la situazione dovuta alla pandemia si sarà normalizzata.
Come già negli scorsi anni, l’Amministrazione comunale aderisce a questa giornata con l’intenzione di divulgare una informazione corretta e diffondere una cultura dell’accoglienza e della comprensione, soprattutto nella fase che stiamo attraversando. A tal proposito si invita la popolazione a tenere d’occhio i canali YouTube o Facebook Franco e Andrea Antonello o dei Bambini delle fate.
Aderendo alla campagna Light it up the blue (accendi di blue), la torre del Passero solitario sarà illuminata di blue, come moltissimi altri monumenti nel mondo, nella serata del 2 aprile, in segno di vicinanza ai nostri speciali concittadini e concittadine con sindrome autistica e alle loro famiglie.
Grande gesto di generosità da parte di tre importanti famiglie imprenditoriali della città di Recanati.
Ottaviani Mauro per il tramite della Onlus “Il cuore di Dio”, Clementoni Patrizia e Guzzini Adolfo per il tramite della Fondazione “Italia per il dono” hanno donato all'Area Vasta 3 tre ecografi palmari Vscan Extend per il valore di circa 8.500 cadauno.
I tre apparecchi sono stati già consegnati alla UOC Ginecologia dell'Ospedale di Macerata (l'ecografo donato dalla Famiglia Ottaviani), alla UOC Rianimazione di Macerata (l'ecografo donato dalla famiglia Clementoni) e alla UOC Rianimazione dell'ospedale Covid di Civitanova Marche (l'ecografo donato dalla famiglia Guzzini).
Queste attrezzature consentono di effettuare ecografie con immagini di qualità, estremamente utili nell'attuale situazione di emergenza, in quanto, accedendo direttamente al posto letto dei pazienti, si ottimizza altresì l'attività del personale sanitario che vede semplificato il proprio flusso di lavoro.
Poter avere a disposizione questa tecnologia anche dopo la fase emergenziale è estremamente importante e pertanto esprimo un sincero ringraziamento alle famiglie Clementoni, Ottaviani e Guzzini per questo gesto di solidarietà e vicinanza a tutti gli operatori e pazienti dell'Area Vasta 3.
L’intera Giunta di Recanati, capitanata dal sindaco Antonio Bravi e 100 volontari tra Associazioni e privati cittadini tra cui anche la contessa Olimpia Leopardi si sono mobilitati oggi per la consegna diretta, casa per casa, agli 8.500 nuclei familiari del Comune, delle 60 mila mascherine donate dalla città cinese Xiangcheng alle famiglie recanatesi.
“Il prezioso dono della nostra città gemellata di Xiangcheng è stato molto gradito dalle famiglie, - ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi - sono arrivati numerosi messaggi di ringraziamento a me e a tutta la Giunta. La macchina organizzativa mobilitata per la distribuzione immediata è stata importante e senza l’aiuto spontaneo dei cittadini che si sono offerti e che sono stati formati secondo tutte le norme di sicurezza, non saremmo mai riusciti a compiere la complessa operazione in tempi così brevi .”
È stato il sindaco Bravi a consegnare ad una famiglia di Piazza Leopardi la prima dotazione, sotto i riflettori dei media a cui l'iniziativa ha destato molto interesse, insieme all'Assessore alla Protezione Civile, Mirco Scorcelli, all'Assessore alla Cultura Rita Soccio, alla contessa Olimpia Leopardi che ha risposto con entusiasmo all’invito del primo cittadino a dare un mano e ha dichiarato :“"In questi momenti di gravissima difficoltà, la solidarietà tra popoli - quella vera, che supera tutte le barriere - è la più potente della armi a nostra disposizione; l’umanità, solamente “stretta in social catena”, può far fronte e sconfiggere questo nemico silenzioso ed invisibile."
Un plauso corale alla citta di di Xiangcheng per la grande solidarietà dimostrata, un aiuto concreto che in termini economici si aggira sui 100 mila euro tra i costi delle mascherine e le spese per il trasporto nella citta di Recanati.
Per la rapida distribuzione delle mascherine in città sono scesi in campo oltre 100 volontari, divisi in 50 squadre, tra Protezione Civile Recanati, Carabinieri in congedo, New Social Group Porto Recanati, la Giunta comunale, i Consiglieri di maggioranza e minoranza, e i molti cittadini tra cui anche Massimo Scalmati Presidente dell’ Astea che hanno risposto alla chiamata d’emergenza per la consegna alle circa 21 mila persone residenti a Recanati, tra città, contrade rurali e frazioni. Ai volontari sono stati assegnati degli stradari con i relativi nominativi dei capi famiglia, da spuntare alla consegna diretta delle mascherine, dove non è stata possibile la distribuzione per la mancanza di risposta al suono dei campanello verrà effettuato un giro successivo di recupero
I cittadini hanno risposto con grande gratitudine alla consegna delle mascherine, alcuni in vestaglia e pantofole, altri vestiti, tutti hanno accolto con piacere i volontari fuori dei condomini (venivano fatti scendere uno alla volta) o sulle soglie di casa, rispettando le norme di sicurezza. Soprattutto per le persone sole, sentire suonare il campanello e parlare per qualche attimo con i volontari, dopo settimane di isolamento, è stato un momento sociale importante.
"Purtroppo ancora una volta ci troviamo a comunicare la perdita di due nostre concittadine, decedute all'Ospedale di Civitanova Marche. Esprimiamo la nostra vicinanza ai familiari, ai parenti e agli amici". Così il sindaco di Recanati Antonio Bravi si trova a dover tristemente registrare la sesta e settima vittima da coronavirus nel proprio comune.
A ciò si aggiunge la conferma di 10 casi di positività al Covid-19 nell'Ospedale di Comunità, a seguito dei risultati dei tamponi effettuati sui pazienti ricoverati. La buona notizia riguarda il mancato aumento del contagio sul resto del territorio comunale.
"Non possiamo fare a meno di citare le parole forti del Papa, in una piazza così simbolicamente vuota come quella che in molti hanno visto ieri sera - ha dichiarato il sindaco a margine dell'aggiornamento odierno -: ' Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda. Su questa barca… ci siamo tutti". Nella nostra barca, nella nostra città, domani a remare con noi i 100 e più volontari e volontarie che distribuiranno le mascherine casa per casa (leggi qui). È un segnale della potenza della solidarietà, che ci aiuta a superare qualche tristezza e qualche paura, che di tanto in tanto ognuno di noi prova. Le mascherine sono importanti dispositivi per proteggere la nostra salute".
L’intera Giunta di Recanati, capitanata dal Sindaco Antonio Bravi e 100 volontari domani (domenica 29 marzo), saranno in prima linea sulle strade di Recanati per la consegna porta a porta delle 60 mila mascherine donate dalla città cinese Xiangcheng alle famiglie recanatesi.
Un’operazione complessa che interesserà la città di Recanati le frazioni e le zone rurali e che prevede la consegna di due mascherine per ogni componente degli 8500 nuclei familiari residenti a Recanati.
“Io e la mia Giunta abbiamo deciso di evitare qualsiasi spostamento che potesse mettere in pericolo i cittadini di Recanati e di portare direttamente casa per casa le mascherine regalateci dalla citta di Xiangcheng – ha dichiarato il Sindaco di Recanati Antonio Bravi - Ringrazio tutti i numerosi volontari della Protezione Civile e i privati cittadini che si sono offerti per aiutarci nella distribuzione e mi auguro che il suono del campanello per ricevere un indispensabile dono, possa essere un’iniezione di fiducia per i nostri concittadini”.
Una prima parte dei dispositivi di protezione sono stati già assegnati ai soggetti più esposti al rischio di contagio, agli operatori sanitari, agli ospiti della Casa di Riposo, alle Forze dell'Ordine, alla Protezione Civile, alle Associazioni di volontariato, ai servizi comunali essenziali e agli operatori commerciali aperti per generi di prima necessità.
Durante la giornata di domani, i volontari - muniti di segni di riconoscimento - suoneranno i campanelli delle abitazioni per la consegna dei dispositivi di protezione alle famiglie che si invitano a tenere pronto un contenitore pulito in cui le mascherine saranno depositate direttamente dalla persona incaricata.
E’ importante evitare che più persone si trovino contemporaneamente all’ingresso dell’edificio e rispettare scrupolosamente le distanze di sicurezza anche dai volontari. Per chi fosse impossibilitato a recarsi all’ingresso dell’abitazione si prenderà nota e si provvederà in altro modo alla consegna delle mascherine.
Vista la vastità del territorio interessato, le operazioni di distribuzione potrebbero continuare anche nella giornata di lunedì, in caso non si riuscisse a coprire l'intera area in una sola giornata.
Le 60 mila mascherine sono state donate al Sindaco di Recanati da Mr. Lee, Capo del Dipartimento delle entrate della città cinese gemellata Xiangcheng, grazie al fondamentale supporto della Via Soccer che si è fatta ambasciatrice delle due culture.
Questo un estratto della lettera di solidarietà inviata dal capo del distretto di Xiangcheng Mr. Zhang Yongqing al Sindaco di Recanati Antonio Bravi insieme ai 30 scatoloni contenenti le protezioni contro il coronavirus “…Il nostro distretto è disposto a condividere esperienze e supportare le difficoltà insieme a Recanati. Crediamo che sotto la guida del Sindaco, la città di Recanati potrà superare questo periodo di epidemia e ripristinare prosperità e stabilità, speriamo sinceramente che l’epidemia finisca presto e i nostri due paesi riprendano il normale ordine economico e sociale il più presto possibile.”
Il capo del distretto di Xiangcheng, si è reso inoltre disponibile a produrre e spedire in tempi velocissimi materiali di protezione per tutti coloro che ne hanno la necessità.
"L'emergenza Covid -19 ha colto tutti noi, sanitari e cittadini, impreparati. Sapevamo dell'allarme dato dal nuovo Coronavirus ma nessuno, neppure tra gli organi di governo superiori, aveva previsto che sarebbe arrivato nelle nostre vite e nelle nostre case con tale velocità ed intensità.
Non ho potuto, letteralmente, fare alcuna dichiarazione prima perché costantemente impegnata nella titanica impresa di seguire i malati di sempre, che pure ci sono, e i "nuovi" pazienti.
Individuare i casi sospetti, monitorarli, alcune volte visitarli e attivare le procedure del caso, con una casella email ogni giorno piena di un protocollo differente o di nuove indicazioni, è stato ed è un lavoro molto impegnativo.
Il giorno 26 marzo mi sono recata in Ospedale di Comunità, per svolgere il mio turno in corsia, dove erano stati spostati tutti i quattro anziani positivi e gli altri ancora in attesa di risposta del tampone. Subito mi sono adoperata affinché fossero prese, viste l'urgenza delle situazioni createsi, le precauzioni volte alla sicurezza degli infermieri, delle O.S.S. e alla individuazione di percorsi puliti. Il responsabile del servizio territoriale ha indetto una riunione per informare il personale sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione e per individuare i percorsi considerati puliti.
Si è inoltre deciso di mantenere i covid positivi e di dimettere appena possibile i pazienti negativi o a domicilio o in altre strutture disponibili come ad esempio Villa dei Pini. La nostra preoccupazione, a livello personale in qualità di medici, è di proteggere nel miglior modo possibile il servizio di dialisi che si è organizzato per seguire, tramite percorsi puliti, i malati da tutta la Regione.
Allo stato attuale il personale già presente all'Ospedale di Comunità è sufficiente a seguire i malati in esso ricoverati, non dovendo più scendere al Punto di Primo Intervento, dove le richieste si sono praticamente azzerate. Noi, medici di medicina generale, ci siamo resi disponibili ad assicurare la nostra presenza nella RSA per un attento monitoraggio sia dei pazienti covid che non-covid nell'intento primario di garantire la salute dei ricoverati e tranquillizzare i loro familiari.
Il Sindaco Antonio Bravi, che sta seguendo con grande attenzione e preoccupazione l'evolversi della situazione nelle due strutture sanitarie della Città, RSA e Ospedale di Comunità, esprime il pieno sostegno alla soluzione adotta che migliorerà la situazione sanitaria all'interno della RSA e il più sincero ringraziamento ai medici di medicina generale per la loro disponibilità, preziosissima in questo momento di difficoltà"
Dott.ssa Antonella Mariani - Consigliere con delega alla Sanità del Comune di Recanati
Dr. Maurizio Vitali - Coordinatore Medici di Medicina Generale all’Ospedale di Comunità
I musei civici di Recanati continuano a diffondere arte, poesia e musica. Nonostante il Dpcm delle scorse settimane, infatti, sulla pagina Facebook Recanati Città dell’Infinito sono state condivise attività culturali per regalare momenti di piacere, di conoscenza e di condivisione.
“L’arte è più forte del coronavirus – ha detto l’assessore alle Culture Rita Soccio - , in un periodo di isolamento come quello che stiamo vivendo, i nostri musei vogliono offrire delle “pillole di cultura” attraverso un’ apprendimento ludico che mescola tradizione e tecnologia. Disegnare, colorare e creare sono il nutrimento per menti desiderose di imparare giocando. Ringrazio lo staff di Sistema Museo che continua un grande lavoro di promozione culturale della nostra città”.
Video, racconti delle opere custodite nei musei cittadini, ma anche il laboratorio creativo “CATturami” rivolto a “bambini dai 2 ai 99 anni” ispirato alla nota Annunciazione di Lorenzo Lotto, custodita a Villa Colloredo Mels ed in particolare al gatto che scappo con un rapido balzo. L’attività invita ad inventare, disegnare, riciclare, modellare, colorare per realizzazione il dispettoso felino dell’opera. Una volta finita la creazione, basterà scattare una foto con lo smartphone, condividerla sulla tua bacheca Facebook taggando @Recanati.infinito oppure inviandola a recanati@sistemamuseo.it
Ma non finisce qui. Conserva e, una volta che i musei saranno riaperti, portaci la tua creazione perché allestiremo una speciale mostra per festeggiare insieme il ritorno alla normalità
"Da una comunicazione informale ci giungono notizie di alcuni casi di positività presso il nostro ospedale di comunità. Sembra chiaro quanto è spesso ribadito anche dagli esperti, e cioè che il virus attacca con più facilità persone in situazioni di fragilità, come anziani e ricoverati. La raccomandazione che ci sentiamo ancora una volta di fare è l'accurato rigore in termini di igiene delle mani e di rispetto del distanziamento sociale". Questa la comunicazione che il sindaco di Recanati Antonio Bravi ha diffuso attraverso la propria pagina social.
"Ad oggi nella nostra città i casi esistenti di positività al Covid-19 sono 37 e 54 le persone in quarantena preventiva presso le loro abitazioni per essere venute a contatto con soggetti contagiati, di queste 13 sono risultate negative al tampone - aggiunge il sindaco -. L'Amministrazione tutta è impegnata nell'organizzazione della distribuzione delle mascherine arrivate ieri, grazie alla generosità dei nostri amici cinesi di Xiangcheng (leggi qui)".
Proprio riguardo alle mascherine, il sindaco sottolinea come sia in via di eleborazione un piano che preveda la consegna a domicilio di alcune di esse, in base al numero dei componenti di ogni famiglia.
"Desidero esprimere la nostra gratitudine ai volontari e alle volontarie che hanno risposto numerosi alla nostra richiesta di collaborazione, per la loro distribuzione. Sulla pesantezza di queste giornate, la luminosità della solidarietà tiene accesa la speranza" conclude Bravi.
La sospensione delle attività commerciali, prevista dai Decreti Ministeriali, per il contenimento dell’epidemia da Covid -19, come era prevedibile, sta comportando grandi disagi economici alle imprese locali e alle famiglie di Recanati, con una conseguente notevole carenza di liquidità.
Pertanto l’Amministrazione comunale di Recanati ha disposto l’immediata sospensione delle scadenze fissate dalle norme regolamentari dell’ente per esonerare i cittadini e le imprese, dagli oneri del pagamento dei tributi e delle altre entrate comunali in scadenza in questi mesi.
“È doveroso per la nostra Amministrazione dare dei concreti segnali di aiuto alle attività produttive e alle famiglie del nostro territorio, limitatamente a quanto di nostra competenza in materia di fiscalità locale. – ha dichiarato il Sindaco di Recanti Antonio Bravi - La sospensione dei pagamenti comunali fino al 31 maggio è un primo passo per alleviare in parte le difficoltà economiche dei nostri cittadini generate dalla pandemia in corso".
Con l’approvazione di una delibera di Giunta di questa mattina, si dispone che i pagamenti spontanei relativi a tributi, tasse, imposte locali e canoni d’affitto degli immobili comunali, nonché a tutte le entrate provenienti dai servizi comunali, le cui scadenze sono comprese tra marzo e fine aprile, possano essere effettuati entro il prossimo 31 maggio senza applicazione delle sanzioni per tardivo versamento, anche con possibilità di rateizzazione.
Sono state inoltre sospese, sempre fino al 31 maggio, i piani di rientro (rateizzazioni) concesse ai contribuenti titolari di attività commerciali, con riferimento ai tributi comunali e le rette relative al servizio Asilo Nido.
Rientrano nella sospensione, con rinvio al 30 giugno 2020, tutte le scadenze di pagamento degli atti di accertamento esecutivi e delle ingiunzioni fiscali emessi dal comune di Recanati o dal concessionario Abaco s.p.a., senza applicazione di ulteriori sanzioni ed interessi oltre a quelli già riportati nell’atto.
Didattica e sessioni d’esame on line. La Fondazione Its Recanati, punto di riferimento nelle Marche dei percorsi formativi di alta specializzazione post diploma, non si ferma e prosegue le sue lezioni in modalità distance learning.
Gli oltre 100 studenti dei sette corsi dislocati nelle sedi di Ancona, Pesaro, Fano, Recanati e Ascoli Piceno possono continuare così a tenere il passo, seguendo da casa il programma didattico.
Una soluzione strategica, in linea con le disposizioni ministeriali e le successive indicazioni regionali, adottata per consentire ai ragazzi, in questa fase di emergenza, la continuità della formazione, favorendo l’acquisizione delle competenze di cui il sistema economico avrà bisogno con il ritorno alla normalità.
Prosegue dunque, grazie all’utilizzo di diverse piattaforme on line, la formazione di figure professionali altamente qualificate da inserire nei settori strategici: Industria 4.0, meccanica, meccatronica, robotica, innovazione digitale, progettazione, design e marketing di processo/prodotto, industrializzazione e realizzazione di prodotti in materiali compositi.
”Ci siamo mossi in sintonia con tutti i coordinatori - spiega Patrizia Cuppini, direttore dei corsi di Recanati e Ancona della Fondazione Its - in modo da poter garantire ai nostri allievi la formazione da remoto. Con il blocco della didattica in aula abbiamo dovuto necessariamente sospendere i tirocini formativi in azienda, parte integrante e grande punto di forza degli Its, che saranno riattivati non appena la condizioni lo consentiranno. In ogni caso la scelta degli strumenti per la didattica online è in grado di garantire livelli adeguati di insegnamento/apprendimento anche di competenze professionali”.
E proprio on line, i primi di marzo, nel capoluogo marchigiano, si è conclusa la sessione degli esami finali del corso per supertecnici nel settore dell’Industria 4.0. Grazie al sistema digitale predisposto dall'Università di Camerino, partner della Fondazione, la prova orale si è svolta senza particolari problemi e con la piena partecipazione degli allievi, supportati dal professor Marco Cantarini, coordinatore didattico.
In particolare, grazie al sistema Cisco Webex, è stata utilizzata una stanza virtuale e la commissione è rimasta collegata in videoconferenza per tutta la durata della prova, dalle 8 del mattino alle 14. I candidati, dal canto loro, hanno atteso il proprio turno e si sono collegati, uno alla volta, dalla propria abitazione, ad eccezione di due studenti che, non disponendo delle attrezzature adeguate, hanno potuto contare sull’ospitalità di Confindustria di Ancona.
"Presso l’Ircer Assunta di Recanati alla data odierna, sono ospitati 66 anziani fragili con pluripatologie e nessun caso Covid-19 è presente. I familiari sono costantemente aggiornati sullo stato di salute e il rapporto familiari ospiti è attivo tramite canali alternativi di comunicazione messi a disposizione dal 5.3.2020, con l’individuazione di un operatore appositamente dedicato 4 ore al giorno, che funge da facilitatore ospite/ familiare per i collegamenti tramite videochiamate, skype o voce”. A chiarire sulla situazione della struttura per anziani, adiacente ma del tutto autonoma rispetto alla R.S.A dove sono stati riscontrati casi di contagio da Covid-19, è il sindaco Antonio Bravi.
“La Fondazione – prosegue Bravi in una nota - ha attuato già da alcune settimane e sta attuando misure di contenimento e gestione dell'emergenza da Covid 19 a tutela dei suoi ospiti e del personale.
Dal 5 marzo scorso è attivo un provvedimento di chiusura della struttura con il divieto di accesso a parenti e visitatori e relativo blocco di tutte le chiavette di accesso alla struttura date in dotazione ai familiari. A far data dallo stesso giorno, tutti i servizi ludico-ricreativi offerti dalle associazioni di volontariato, sono sospesi, così come le funzione religiose e le celebrazioni funerarie. È stato altresì interdetto l’accesso ai fornitori nei reparti. Per gli stessi motivi, la gestione degli spazi comuni interni è stata organizzata così da distanziare quanto più possibile gli ospiti presenti in struttura
Si provvede costantemente alla sanificazione degli ambienti, dei dispositivi, delle attrezzature e della biancheria con adeguate procedure anticontagio.
I processi organizzativi e lavorativi interni sono stati organizzati così da prevenire le possibilità di contagio, sia tra gli ospiti sia tra il personale sanitario. Quest’ultimo è stato dotato di dispositivi di protezione individuale”.
“È stata già predisposta in via cautelativa una procedura di isolamento – spiega il primo cittadino - nell’ipotesi di dover gestire ospiti con sospetta o accertata infezione da covid-19.
La Direzione Ircer ha informato di aver inviato espressa richiesta formale al dipartimento di prevenzione ufficio igiene territorialmente competente, affinché vengano fornite linee di indirizzo e indicazioni per prevenire la diffusione del virus nei percorsi condivisi e negli spazi confinanti con la R.S.A. adottando tuttavia, a scopo precauzionale, opportune misure per ridurre il rischio nei percorsi condivisi. La stessa Direzione ha inoltrato anche espressa richiesta scritta all'ufficio igiene di effettuare, in via cautelativa, i tamponi per la diagnosi di Covid 19 a tutti gli ospiti e a tutto il personale, richiesta per la quale è in attesa di riscontro.
Dalla Direzione riceviamo la comunicazione che si sta agendo attivamente e intensamente grazie alla sua squadra di lavoro, mettendo in campo tutti gli sforzi e risorse per salvaguardare la salute dei propri ospiti e la sicurezza del personale. Sarà cura della Fondazione – conclude Bravi - ragguagliare la cittadinanza per aggiornamenti sulla situazione, qualora se ne ravvisi l'opportunità o in presenza di un quadro mutato”.