Ieri pomeriggio una quarantina di ciclisti ha dato il benvenuto ai Giardini Diaz ai quattro ciclo ambasciatori protagonisti della Bike Long Ride Marche-Londra, i quali sono giunti a Macerata. Un’iniziativa unica nel suo genere che vedrà per due settimane quattro ciclisti in sella lungo 18 tappe e 2000 chilometri di percorso.Tutti insieme si sono poi recati allo Sferisterio, dove era in programma il Bici Flash Mob. Tra loro anche il vicesindaco Stefania Monteverde.Il teatro è stato oggetto di scambio di saluti con il sindaco Romano Carancini e l'assessore all'ambiente Mauro Iesari. Il vicesindaco ha descritto ai presenti i beni culturali della città, a partire dallo Sferisterio fino ai musei, sottolineando quanto sia importante la cultura nell'unione fra le diverse identità.Agli ambasciatori del nostro territorio è stato consegnato materiale che faccia promozione alla città e alla stagione lirica del prossimo anno, in modo da portarlo fino a Londra, per far si che Macerata venga conosciuta anche all'estero.Il Bike Long Ride Marche Londra ha rappresentato, dopo Panorama d’Italia, un altro momento importante nel processo di conoscenza del ricco potenziale turistico della nostra città.Nel pomeriggio la carovana è arrivata a Recanati. Grande accoglienza in piazza da parte dei cittadini, dell’assessore al Turismo del Comune di Recanati Armando Taddei e del direttore marketing dell’associazione Riviera del Conero Massimo Paolucci.“Questa iniziativa ci proietta in una dimensione nazionale ed europea, anche in vista della candidatura di Recanati a città della cultura 2018 - ha affermato Taddei - Recanati è la città del buon vivere e il ciclismo è un’attività salutare in linea con questo stile di vita. Una città da vivere slow, da assaporare: niente di meglio che farlo in sella a una bici”.Protagonista dell’iniziativa, ideata da Mauro Fumagalli, il territorio e le sue eccellenze produttive. Proprio l'amore per la nostra terra ha portato l’ex ciclista a organizzare con la sua Marchebikelife, in collaborazione con il tour operator Cinevel-Viaggi d’Autore e con il sostegno della compagnia Tws (trans world shipping).A fianco di Fumagalli altri tre ciclisti d'eccezione: Antonella Rutigliano (atleta paralimpica di bicicletta, 6 titoli italiani all’attivo e partecipazioni in coppa del mondo), Giampiero Talamonti e Roberta Bernardini. Non saranno solo le pedalate a connotare questa prima edizione della long ride: tra i protagonisti infatti anche lo chef Franco Taruschio, originario di Montefano che ha gestito i migliori ristoranti del Regno Unito e che a Covent Garden per la tappa conclusiva proporrà a una platea selezionata una cena a base di prodotti Made in Marche.Il viaggio è accompagnato dalle telecamere di Sky Sport e raccontato attraverso radio, web e social network. Le prossime tappe della pedalata saranno Jesi, Senigallia, Pesaro, Ferrara, Cremona, Milano, Laveno Mombello, Brig, Montreux, Besancon, Dijon, Saint Florentin, Parigi. Da qui i ciclisti attraverseranno la grande “Avenue Verte” la ciclabile che dopo circa 200 chilometri e un traghetto a Dieppe per scavalcare la Manica, li porterà dritti dritti nel cuore di Londra. L’intera esperienza sarà poi raccolta in un libro e in una mostra fotografica.
Gli infermieri marchigiani si sono incontrati nella bellissima location dell’aula magna del Comune di Recanati, che fu inaugurata niente meno che da Giosuè Carducci, per un momento di riflessione e crescita professionale nel convegno."La decisione clinica, il pensiero critico e il ragionamento diagnostico nella pratica infermieristica", organizzato dal Collegio Ipasvi di Macerata in concomitanza con il patrocinio del Comune di Recanati, è stato presentato dall'esperta docente Dottoressa Annalisa Pennini di Trento, la quale ha affrontato il tema riguardante il pensiero critico, le decisioni e il ragionamento in un momento storico in cui è sempre più importante prendere decisioni e fare scelte per aiutare gli ammalati e infermi.La partecipazione è stata attiva e costante con momenti di altro confronto professionale. La platea, composta da infermieri prossimi alla pensione e neo-laureati, ha apprezzato l’evento formativo e i valori espressi dal docente: il tutto nella splendida cornice della città di Recanati. Il Collegio Ipasvi di Macerata, sempre attento all’aggiornamento professionale dei propri iscritti, in quest’ultimo periodo si è dimostrato molto prolifico, avendo organizzato quattro eventi diversi che hanno attirato molti infermieri da tutte le parti della regione. Inoltre, la scelta di organizzare eventi presso i luoghi più attraenti della provincia di Macerata, che siano teatri, castelli o residenze d’epoca, risulta essere anche un elemento valorizzante delle meraviglie storico-architettoniche della nostra provincia, fungendo da ottimo volano per il turismo.
Recanati è sotto choc per la tragedia che si è consumata questa mattina.Gianluca Caporaletti, l'imprenditore di 48 anni che si è tolto la vita impiccandosi all’interno della sua ditta nella zona industriale, nell’area ex Eko pare che da tempo avesse problemi con la sua azienda.Un'ennesima vittima della crisi. Il corpo senza vita è stato trovato questa mattina intorno alle otto da due operai che iniziavano il turno di lavoro. Probabilmente l’estremo gesto era stato compiuto poco prima. Tempestivo l’intervento del 118 sul posto: i sanitari, però, non hanno potuto far altro che constatare la morte dell’uomo. Gianluca lascia la moglie Milena, impiegata nella ditta del cognato "Paprika", nel settore abbigliamento e due figli.In città tutti lo ricordano come un uomo molto buono e gentile, con una famiglia molto unita. Grande amante di auto d'epoca, Gianluca aveva sfilato, la settimana scorsa con una Mercedes alla manifestazione Mille Miglia.
Assolto Fabio Corona, il caposquadra dei Vigili del Fuoco che il 18 giugno 2014 coordinò le operazioni durante il rogo al mobilificio recanatese Gfl nel quale riportò gravi ferite e perse la vita, nel gennaio successivo, il vigile Roberto Torregiani di Montelupone.Il tribunale ha archiviato le accuse contro il Corona che era intervenuto insieme alla sua squadra per spegnere un incendio divampato in un silo pieno di segatura. In quel frangente, dopo aver domato l'incendio per più di due ore, due vigili vennero fatti salire sulla piattaforma, per controllare la situazione. Nessuno poteva prevedere un'esplosione che scaraventò a terra i due vigili. Torregiani, riportò ferite gravissime e dopo mesi di coma morì nel gennaio 2015.La Procura aprì un fascicolo, in cui, tra gli indagati risultava anche Fabio Corona, il caposquadra.L'ing. Luca Marmo effettuò la perizia che scagionarono subito Corona così la Procura chiese l'archiviazione per l'accusa di omicidio colposo. La famiglia della vittima, difesa dall'avv. Pietro Siciliano, aveva chiesto la riapertura.Martedì si è tenuta l'udienza nella quale si è ridiscusso circa l'accaduto e nella quale il Giudice Enrico Pannaggi ha definitivamente assolto il caposquadra. Il Giudice Pannaggi ha condiviso le motivazioni del PM Buccini adducendo che "tra la condotta del caposquadra e l'evento lesivo non c'era alcun nesso di causalità e che il caposquadra aveva posto in essere tutte le azioni che andavano eseguite nel caso di specie, non ravvisando nel suo comportamento alcun profilo di colpa specifico".I difensori dell'indagato, gli avvocati Fabrizio Giustozzi e Olindo Dionisi, unitamente ai consulenti di parte prof. dott. Alberto Andreani e ing. Carlo Gelsomini, esprimono soddisfazione per l'esito del procedimento. Corona si è sempre dichiarato non colpevole e ritiene di aver fatto tutto ciò che la propria coscienza gli ha suggerito di fare. "È la fine di un incubo per lui - hanno dichiarato i legali -perché oltre ad aver perso una persona cara e un validissimo collega si è trovato ingiustamente accusato della sua sfortunata sorte"
Un imprenditore di 48 anni di Recanati si è tolto la vita impiccandosi all'interno della sua ditta nella zona industriale, nell'area ex Eko.La vittima è Gianluca Caporaletti, imprenditore recanatese nel ramo elettrico. Che sia un ennesimo disperato suicidio dovuto alla crisi non possiamo affermarlo con certezza. Gianluca non ha lasciato nulla di scritto per spiegare il gesto anche se sembrerebbe che da mesi avesse problemi con la sua attività La vittima Gianluca CaporalettiIl corpo senza vita è stato trovato questa mattina da due operai, intorno alle otto che iniziavano il turno di lavoro. Probabilmente l'estremo atto era stato compiuto poco prima. Tempestivo l'intervento del 118 sul posto che non ha potuto far altro che constatare la morte dell'uomo. I carabinieri sul luogo stanno effettuando i rilievi del caso.Gianluca lascia la moglie e due figli.
Ai Campionati Regionali individuali Junior e Promesse, prova valida anche come 2^ fase del Campionato di Società Assoluto, brillano diversi ragazzi dell'Atletica Recanati.La squadra trainata dal marciatore Michele Antonelli, dominatore sui 10 km del titolo promesse col nuovo primato marchigiano assoluto di 41'24"12, ha messo nel carniere altri 5 scudetti e 3 podi oltre a vari primati personali.Ma vediamo gli altri vincitori partendo dagli junior: nella velocità Harri Olumakinwa Eguasa ha fatto suoi sia i 100 sia i 200, quindi nel mezzofondo Luca Antonelli si è imposto nei 5000 (pr. pers.di 17'16"84) mentre Lucia Pettinari non ha avuto rivali nel Disco. Dalle promesse titolo per Ibrahima Diallo nei 1500 col personale di 4'20"45. Argento invece per la promessa Daniele Capasso nei 5000 e bronzo, col personale, per gli junior Piergiorgio Rafaiani nei 200 (23"38) e Nicola Calcabrini negli 800 (2'00"58). A completare la squadra Davide Barone (allievo al personale nei 1500 4'31"37), Nicola Bartoli (allievo al personale nei 1500 4'39"29), Lorenzo Giacò (allievo col personale sia nei 1500 4'35"03 sia negli 800 2'11"29), Daniele Santucci (Sen.M40 nei 5000 16?48"19), Ilaria Pellicani (allieva personale sia nei 100 14"03 sia nei 200 28"97), Desiree Rocchi e Claudia Semplici (junior 4° d'un soffio nei 100 e 5^ col personale nei 200 27"23). Ora la preparazione si incentra sul 4-5 giugno per i Campionati Regionali Individuali Assoluti sperando però di avere altre buone notizie dalla marcia.
Tre auto si sono scontrate ieri sera intorno alle ore 22.15, lungo la strada provinciale 24 "dei Pali" fra Recanati e Porto Recanati.Sono entrate in collisione, per cause in corso di accertamento, un'Alfa 166, una Renault Clio e una Fiat Panda. Una delle auto scendeva da Loreto ed è andata a scontrarsi con le altre due che provenivano dalla direzione opposta. In una delle vetture coinvolte nello schianto si trovavano il presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, e il suo autista. I feriti, tutti non gravi, sono stati trasportati negli ospedale di Macerata e Civitanova.Pettinari si trova in osservazione in medicina d'urgenza: indossava la cintura di sicurezza al momento dell'incidente e quindi ha un paio di costole interessate.Oltre ai sanitari del 118, sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco per la messa in sicurezza dei veicoli, uno dei quali alimentato a metano.
"La tua corsa più dura amore di babbo... torna presto a casa... io ti aspetto in cima alla salita piccolo mio": questo il commovente post su Facebook di Marco, il papà di Filippo Bartolacci, il ragazzo sedicenne di Treia ricoverato all’ospedale regionale di Torrette in seguito ad un incidente avvenuto ieri, lungo la strada Regina nel territorio di Recanati (leggi qui).Il ragazzo stava facendo allenamento in bici insieme alla sua squadra, sport che pratica con passione e talento, quando si è scontrato contro una Opel Zafira. Il papà ha corredato il post con una foto, scattata mentre il ragazzo affronta una salita, a testa bassa. Ora il babbo gli chiede di resistere e di non mollare, proprio come quando in bicicletta, si è trovato a dover scalare una dura salita.Le condizioni di Filippo sono molto gravi ma stazionarie: la forte tempra ed il fisico sportivo fanno sperare in un recupero del giovane perché, come ha scritto un amico su Facebook: "chi sceglie il ciclismo come sport non può che essere un ragazzo tenace un duro uno che sa cosa vuol dire lottare fino all'ultimo metro".Questo i tanti, tantissimi messaggi di supporto e di affetto sui social network chiedono a Filippo, di lottare e non arrendersi: "Filippo questa è la corsa più importante della tua vita, vinci da vero campione" e ancora, "siamo nati per andare in salita, ma tu in questo sei bravissimo! Non mollare campione!".
Un ragazzo di 16 anni di Treia, B.F., si trova ricoverato all'ospedale regionale di Torrette in condizioni gravissime a seguito di un drammatico incidente verificatosi intorno alle 17 lungo la "Regina" nel territorio del Comune di Recanati, a non molta distanza dal ristorante Anton.Il ragazzo era a bordo della sua bicicletta insieme ad un gruppetto di amici e viaggiava in direzione monti quando, per cause in corso di accertamento da parte della Polizia Stradale, è andato a scontrarsi con una Opel Zafira.Il ciclista è caduto a terra e ha battuto violentemente la testa, rimanendo incosciente sull'asfalto. Immediatamente sono stati allertati i soccorsi: una volta sul posto, i sanitari hanno chiesto l'intervento dell'eliambulanza con la quale il ferito è stato trasportato ad Ancona e ricoverato all'ospedale regionale di Torrette in prognosi riservata. Sono intervenuti anche i vigili del fuoco.Grossi disagi al traffico che è risultato rallentato per diversi minuti.
Un uomo di 67 anni, M.Z., si è tolto la vita questo pomeriggio buttandosi dal terzo piano della sua abitazione in via Vinciguerra a Recanati, non lontano dalla scuola materna.Ancora ignote le cause del gesto, anche se non ci sono dubbi sul fatto che il 67enne si sia tolto la vita volontariamente.M.Z. era sposato e padre di tre figli. Sul posto sono intervenuti i carabinieri per i rilievi di rito e i sanitari del 118 che, però, non hanno potuto far altro che constatare l'avvenuto decesso dell'uomo. La salma è ora a disposizione della competente autorità giudiziaria: dopo la ricognizione cadaverica sarà restituita alla famiglia per i funerali.
Ottima prova di Michele Antonelli nel Campionato del Mondo di Marcia a squadre svoltosi a Roma nel weekend appena trascorso. Il giovane maceratese, in forza all’Atletica Recanati, chiamato a rappresentare i colori azzurri nella prova dei 20km, ha infatti chiuso con il suo 2° crono di sempre (1h 25’10”) e ha portato punti alla squadra essendo stato il 3° sui cinque italiani in squadra a tagliare il traguardo.Nonostante una piccola caduta al secondo giro di boa, Michele ha dimostrato la sua netta e costante crescita tecnico agonistica, divenendo da un anno a questa parte un punto fermo della nazionale azzurra. Ora prima di affrontare ad autunno un’altra prova sulla sua gara preferita: la 50 km, si attendono le convocazioni per i prossimi Giochi del Mediterraneo dove, con molta probabilità verrà chiamato. Un ringraziamento particolare va poi ai suoi “sostenitori”: il Forno di Matteo, l’Ottica Cotognini a Macerata e la Società Agricola Michele srl a Montemonaco. Per un atleta (e studente universitario) non ancora inserito in nessun gruppo sportivo militare, è infatti importante poter contare su un sostegno concreto nell’attività grazie anche a prodotti di qualità e supporto.
Domenica 15 maggio 2016, dalle ore 16 alle ore 18, si terrà presso la palestra della scuola media Patrizi, Via Aldo Moro 25, di Recanati, il primo evento benefico di ZUMBA, organizzato dalle istruttrici Vanessa Prenna e Federica Cingolani, in collaborazione con l’associazione sportiva culturale Ludart di Recanati ed il patrocinio del comune di Recanati. L’intero ricavato della manifestazione sarà devoluto all’associazione “IL CUORE DI DIO ONLUS” di Recanati, che ha lo scopo di assistere economicamente e moralmente i bambini che necessitano di cure e terapie risolutive e/o migliorative per il loro stato di salute, come Simone, il bambino “mascherato” di Macerata con gravi ustioni al corpo.All’evento parteciperanno 30 istruttori certificati della zona, che daranno vita ad una lezione molto coinvolgente di Zumba della durata di circa 2 ore. Vi faranno divertire con la loro energia, facendovi trascorrere una domenica all’insegna dell’allegria e della solidarietà. Ma che cos’è la ZUMBA?E’ un’attività fitness di gruppo, molto divertente e facile da eseguire, su musica latino-americana e internazionale. Creata verso la fine degli anni ’90 dal ballerino-coreografo colombiano Alberto Perez, in arte Beto, è oramai approdata in tutto il mondo: è la vera moda del momento. La manifestazione è aperta a tutti, sia a coloro che intendono "zumbare", sia a coloro che semplicemente vogliono assistere a questo splendido evento, il cui obiettivo è quello di aiutare i bambini in difficoltà, divertendosi.
Domenica 8 maggio, in occasione della Festa della Mamma, l’AIRC in piazza con il fiore simbolo della battaglia contro i tumori femminili. L’Azalea della Ricerca torna in 3600 piazza italiane per migliorare la qualità della vita delle donne. Sono 226 le piazze marchigiane interessate dall’iniziativa. A Porto Recanati, Recanati, Loreto, Numana, Sirolo, Potenza Picena, Civitanova, solo per citare le più vicine, con una donazione minima di 15 euro si porterà a casa un regalo speciale per festeggiare le mamme e non solo loro ma tutte le donne, un regalo importante per sostenere concretamente il lavoro di tutti i ricercatori AIRC impegnati a trovare le cure più adeguate da far arrivare, nel più breve tempo possibile, dal laboratorio al paziente. 600 mila coloratissime piantine che 20 mila volontari offriranno a tutti coloro che vorranno, con la loro donazione, aiutare la ricerca così da rendere i tumori femminili sempre più curabili. In Italia 63 mila donne ogni anno sono colpite dal tumore al seno o agli organi riproduttivi.Il cancro al seno, il più frequente, con 48 mila nuove diagnosi è la patologia per la quale la ricerca ha ottenuto i migliori risultati, portando la sopravvivenza, a cinque anni dalla diagnosi, dal 78 all’87 per cento solo negli ultimi vent’anni. Ma il traguardo del 100 per 100 è purtroppo ancora lontano tenendo conto dell’aumento dell’incidenza di questa malattia nella fascia di età 30-40 anni: sono infatti circa 3000 le giovani donne che ogni anno sono sottoposte a protocolli di cura per questo tumore e che potrebbero quindi vedere compromessa la possibilità di avere figli al termine delle terapie. L’Italia, grazie alla lungimiranza degli investimenti di AIRC, è stata tra i primi paesi al mando a effettuare studi volti alla preservazione della fertilità nelle pazienti colpite da cancro. Questi protocolli hanno potuto vedere la luce grazie alle importanti risorse destinate da AIRC che, nell’ultimo triennio, hanno sostenuto con 44 milioni di euro ben 404 progetti di ricerca sui tumori femminili.Domenica 8 maggio, insieme alla piantina di azalea, i volontari AIRC distribuiranno anche una speciale Guida dedicata a maternità e cancro con tutte le informazioni sugli studi più recenti, con i commenti degli esperti e le indicazioni sull’importanza di aderire agli screening raccomandati e sugli stili di vita più corretti da adottare. Comportamenti che, nel loro insieme, possono ridurre fino al 70/% l’insorgenza dei tumori. In copertina Maddalena Corvaglia mamma e ambasciatrice AIRC, all’interno anche la storia di Francesca che ha potuto realizzare il suo sogno di diventare mamma anche dopo la malattia.
E' in corso di svolgimento all'I.S.E. "Mattei" di Recanati un'iniziativa ideata dal professor Matteo Simonetti. Si tratta di un ciclo di conferenze denominato "Orientamenti" che vede protagonisti importanti nomi dell'informazione e della cultura.Di cosa si tratta professor Simonetti?"Si tratta di una serie di conferenze che si propone di riflettere sui due temi più scottanti ed importanti dell'attualità: il terrorismo e l'immigrazione, i quali sono intrecciati tra loro in maniera non sempre chiara ai più. Il dirigente scolastico ha sin da subito appoggiato questa idea che contribuisce a fare della scuola un luogo di incontro anche per la cittadinanza "adulta". Si tratta di promuovere quindi quel concetto di "formazione continua" degli individui che è un punto cardine della partecipazione alla vita civica e politica in un sistema democratico. Senza un continuo aggiornamento, senza un ripensamento critico di ciascuno di noi in merito a ciò che ci passa davanti agli occhi, in questa epoca della massmedialità, si rischia di essere trasportati dall'opinione comune per sentieri che non si scelgono ma vengono imposti alle coscienze".Non sembra molto fiducioso nell'obiettività dei nostri sistemi di comunicazione..."Beh, in un sistema in cui gran parte dei telegiornali è ormai un rotocalco di gossip, sport, moda e previsioni meteo; in cui nei maggiori programmi televisivi di approfondimento politico ci si comporta come gladiatori nell'arena senz'alcun reale e costruttivo confronto; in cui i quotidiani nella maggioranza dei casi si prostrano al pensiero unico, credo che il contatto diretto con i ricercatori, la possibilità di dialogare con loro e mettere in crisi le loro parole, esponendo i nostri dubbi, sia molto importante.Come ha scelto i relatori di questa serie di incontri?Innanzitutto, agendo come docente all'interno di una scuola pubblica, e non come spesso mi capita, come scrittore che presenta le sue tesi, ho dovuto porre particolare cura al fatto che l'offerta fosse equilibrata anche da un punto di vista politico. I relatori sono i più diversi tra loro, anche come collocamento politico, andando dal progressismo "comunista" di Chiesa al "Tradizionalismo" cattolico di Allam, dall'assoluta singolarità di Mazzucco al ruolo istituzionale di Morozzo della Rocca. Devo dire, e questo inizialmente mi ha stupito, che nessuno dei relatori coinvolti, né altri che avevo contattato in un primo momento, si è mostrato favorevole ad un dibattito a due con un esponente della "corrente" a lui avversa. Avevo addirittura convocato a Recanati Andrea Margelletti, analista geopolitico esponente "filo-occidentale", che però pretendeva che io andassi a Roma per conoscermi di persona e valutare cosa intendessi dire e fare, prima di accettare l'invito. Ovviamente l'ho subito depennato dalla lista. Questa fobia del confronto se da un lato è spiegabile con il tentativo di non spettacolarizzare in senso "polemico" uno scambio di idee, tipico della televisione, dall'altro tradisce la perdita di una buona pratica la quale, fuori dalla televisione, dovrebbe essere conservata.Il mio ruolo durante le conferenze è quindi quello di fare l'avvocato del diavolo, fare la veci cioè di un avversario che non c'è, soprattutto quando questa opposizione critica non emerga durante il dibattito, il quale è sempre al centro di ogni incontro.A proposito di dibattito, come è stata la partecipazione al primo incontro, quello con Giulietto Chiesa?L'incontro con Chiesa è andato molto bene, la sala multimediale era gremita e la fase delle domande e degli interventi dal pubblico è stata ben più ampia di quella occupata dai saluti inziali di preside e Assessore e dalla mia introduzione. ho dovuto ad un certo punto, dopo due ore e mezza di conferenza, porre fine alle domande del pubblico che altrimenti sarebbero durate fino a mezzanotte. E in effetti così è stato, visto che poi la conferenza, come spesso succede, è continuata al ristorante dove si sono spostata la compagnia dei più curiosi e i più attenti. Scarsa è stata invece, e di questo mi dispiace e spero che cambi nelle prossime conferenze, la presenza di alunni dell'Istituto.A parte questa iniziativa, a cosa ti stai dedicando in questo periodo?Continuo a girare per l'Italia parlando del mio libro "La verità sul Piano Kalergi" e sarò prossimamente a Pescara, a Padova, ad Udine, a Roma e a Treviso. Sto anche lavorando ad un nuovo libro, il quale vedrà la luce non prima dell'autunno, vista la mole di letture necessaria. Si tratta di uno studio sui "Quaderni neri" di Heidegger, tema al centro della riflessione filosofica mondiale degli ultimi due anni. Il mio lavoro parte da un approccio particolare, il quale credo potrà essere determinante per la comprensione filosofico-politica di un periodo importante come quello intorno alla seconda guerra mondiale.
Si è svolto questa mattina (martedì 26 aprile) presso l’Aula Magna del Comune di Recanati l’Its Day, la cerimonia di consegna dei diplomi agli studenti che hanno chiuso con profitto il biennio di corsi ad alta specializzazione della Fondazione Istituto Tecnico Superiore di Recanati. La premiazione ha riguardato entrambi i percorsi formativi organizzati dalla Fondazione Its: quello di “Tecnico superiore per il marketing e l’internazionalizzazione delle imprese”, svoltosi all’IIS Mattei di Recanati, e quello in “Project leader per i settori della nautica, dell’impiantistica avanzata e dei sistemi elettronici e meccatronici”, tenutosi all’IIS Volterra Elia di Ancona. 26 gli studenti diplomatisi quest’anno, molti dei quali erano assenti alla premiazione perché già impegnati nelle rispettive realtà aziendali: circa il 75% dei diplomati Its trovano infatti immediatamente lavoro alla fine degli studi. Tra gli studenti che hanno ritirato il proprio titolo di studio c’erano: Davide Barbone, Abdel Ben Khalifa, Edoardo Conte, Giovanni Cuttano, Riccardo Guerra, Francesco Morresi, Taryn Piccinini, Marco Principi, Asmir Sahovic e Alessio Silvi.La cerimonia è stata introdotta dai saluti del sindaco di Recanati, Francesco Fiordomo, e di Gianluca Fenucci, presidente della Fondazione Its. e ha visto anche la presenza di Mauro Guzzini, imprenditore e vice presidente della Fondazione Its. Prima della consegna spazio inoltre al dibattito e all’approfondimento con un workshop dedicato alla rivoluzione digitale in atto nel settore manifatturiero organizzato dalla Fondazione Its, da sempre attenta agli sviluppi del mercato del lavoro e del mondo imprenditoriale, al quale sono intervenuti Fabrizio Luciani, presidente della Consulta Terziario Innovativo di Confindustria Marche; Ferdinando Cannella dell’Istituto Italiano di Tecnologia; Mohamad El Mehtedi e Mauro Bottiglione dell’Università Politecnica delle Marche, Rocco Santoleri di Coesum di Idea e Sviluppo srl, Diletta Romana Cacciagrano dell’Università di Camerino; Gianni Grottini di Blupura Srl ed Elisa Lanciotti di Vega Style Lift Srl.Quelli organizzati dalla Fondazione Its sono corsi di istruzione post secondaria con l’obiettivo di formare dei giovani professionisti in grado di soddisfare la domanda di competenze che viene dalle aziende del territorio. Per questo la maggior parte delle 1.800 ore di studio viene spesa in stage e tirocini, in Italia e all’estero, immergendo fin da subito i ragazzi nel mondo del lavoro. Un metodo didattico che sembra piacere sia a studenti che imprese.
Martedì 26 aprile alle ore 10 nel corso della trasmissione di RaaiTre “Mi manda RaiTre”, diretta dalla giornalista Elza Di Gatti, sarà coinvolto il partigiano Carlo Manente, uno dei cinque superstiti dell'Eccidio di Montalto del 1944.Carlo racconterà una parte della sua vita e soprattutto l’evento storico dove venne coinvolto con i suoi compagni nella fucilazione di Montalto, quando 27 ragazzi ventenni vennero fucilati dai nazifascisti.La maggioranza di quei ragazzi era di Tolentino, senza dimenticare coloro che venivano da Montelupone, Potenza Picena, Villa Potenza, Camerino, Pesaro, Recanati, Montecassiano, Chiaromonte Gulfi, Ragusa, Terrasini e altre città."Storicamente" dice il presidente dell'Anpi di Tolentino, Lanfranco Minnozzi "l’evento televisivo ci riporterà indietro di 71 anni e, con il racconto del protagonista, potremo rivivere per un momento una tragedia che colpì profondamente nell’animo la popolazione maceratese".
Gianna Nannini sarà la guest star della serata di apertura della XXVII edizione di Musicultura, il festival della canzone popolare e d'autore italiana in programma all'Arena Sferisterio di Macerata il 23, 24 e 25 giugno.La Nannini regalerà al pubblico un set ad hoc, accompagnata dalla propria band e da una sezione orchestrale di archi. L'artista sarà poi insignita dai rettori delle Università di Macerata e di Camerino del Premio Unimarche, che i due atenei conferiscono annualmente a personalità italiane e internazionali che si sono distinte nelle loro carriere per gli alti meriti artistici. Il festival renderà quindi omaggio ai 40 anni di "musica ribelle" di Eugenio Finardi, che sarà sul palco il 24 giugno. Tra gli altri ospiti, James Senese/Napoli Centrale, sempre venerdì, e, il 25 giugno, Simone Cristicchi e Nino Frassica. Protagonista anche la poesia e la letteratura con Dacia Maraini, membro di lunga data del comitato artistico di garanzia. (Ansa)
Si è spento a Civitanova Marche, alla casa di cura Villa Pini il recanatese Sandro Bara.Personaggio molto conosciuto in città, Sandro lavorava come artigiano costruendo giocattoli in legno: il suo laboratorio sembrava essere uscito da un'epoca lontana ed era per questo molto apprezzato dai turisti.Sandro negli anni '70 era anche stato scelto come testimonial per la pubblicità dell'amaro Jägermeister. Compariva con la barba, bottiglia alla mano e nell'altra un bicchierino. La scritta: “Bevo Jägermeister perché quando l'aria è secca la mia mucca fa il latte in polvere”. Questa pubblicità faceva parte di un concorso dell'epoca in cui le persone venivano sollecitate a mandare immagini e frasi. Le più divertenti venivano pubblicate.Il ricordo di Sandro Bara resterà in quella réclame e nella sua bottega al centro di Recanati.Lascia il fratello Attilio e i nipoti Alberto, Agnese e Alessia.
I Vigili del Fuoco di Macerata e di Civitanova Marche sono intervenuti questa mattina intorno alle 7 nel comune di Recanti per un incendio di un'abitazione privata sita in Via San Pietro.Due le persone tratte in salvo. L'incendio è partito da una stanza dell'abitazione ed è poi divampato in tutto l'edificio. Dodici le unità di Vigili del Fuoco impegnate nelle operazioni di spegnimento.
Da una recente indagine de La Polis-Università di Urbino, coordinata da Ilvo Diamanti, su ''Come sono cambiati i marchigiani'' sono emersi dati poco rassicuranti.Secondo questa ricerca infatti presentata all'Istao ad Ancona, in collaborazione con il Consiglio regionale nell'ambito dei seminari per amministratori locali ''#Marcheuropa'' il 45% del campione di mille intervistati teme per il lavoro (il 57% pensa siano venute meno le opportunità di occupazione), il 55% segnala un declino della qualità dei servizi. Anche se l'83% è ancora contento di vivere qua.Le Marche hanno perso fiducia, hanno paura del futuro, soprattutto del lavoro che non c'è, hanno perduto la ''complicità fra economia e società, il legame fra imprese, famiglia, comunità'', che ne facevano il tratto distintivo, non si vivono più come un pezzo, sostanzialmente soddisfatto, dell'Italia di mezzo, ma ''sono ormai in mezzo all'Italia'': una regione in crisi, come molte altre.I marchigiani si sentono "in sintonia con l'Umbria anzitutto, poi con l'Emilia Romagna e la Toscana. Circa meta' dei cittadini vede con favore la creazione di una grande regione dell'Italia centrale, l'Italia di mezzo, con i vicini umbri e toscani, che si affianca a un crescente sentimento di appartenenza al riferimento territoriale e simbolico del 'Centro Italia'".(ansa)