Hanno preso il via, lo scorso 26 luglio, i lavori per la realizzazione di nuovi loculi al cimitero comunale.
Sono stati appaltati, alla ditta Mammoli Edilizia Srl, i lavori di realizzazione di n.144 sepolture private e n.40 loculi comunali in un’area ubicata nel settore n. 4 del civico cimitero comunale.
La ditta aggiudicatrice, di Todi, eseguirà i lavori per un importo netto di € 249.998,30, di cui € 239.805,60 per lavori ed € 10.192,70 per oneri relativi alla sicurezza.
Venerdì 4 agosto a Recanati si terrá la seconda serata della #DolceVia Falleroni che proporrà la Notte Popolare.Dopo il largo e positivo consenso della scorsa serata anche in questa non mancheranno artisti d'eccezione
Ci saranno infatti I “Musicanti del Piccolo Borgo” - Quintetto che sono considerati una formazione storica del folk revival italiano. Silvio Trotta ed il suo gruppo proporranno un repertorio musicale tradizionale con l’uso degli strumenti più strettamente legati al nostro mondo agropastorale, come il piffero, la zampogna, la chitarra battente, l’organetto e, recentemente, il “bufù”, il grande tamburo a frizione molisano.
Inoltre la serata sarà allietata da "Tangoquartet" - Quartetto che attraverso Giacomo Medici e la sua formazione faranno ascoltare “Passione e Canto” in quanto sono queste le due anime della performance composta da musicisti attivi da anni nel mondo del tango.
Infine il duo "Etnoproject" composto da Domenico Candellori e Gionni Di Clemente che propongono un originale incontro tra le sonorità mediterranee e mediorientali e i sapori più squisitamente europei: una musica che si esalta nell’uso di molteplici strumenti e nella ricerca di ritmiche e di elaborazioni melodiche originali.
Una serata popolare all'insegna di musiche coinvolgenti ed emozionanti con artisti professionisti che sapranno lasciare il segno. Negozi aperti e mercatini.
Grande finale di Lunaria 2017 domani sera giovedì 3 agosto a Recanati nella suggestiva piazza Giacomo Leopardi con Arisa.
Dopo la straordinaria apertura della rassegna estiva di Musicultura organizzata con il Comune di Recanati di Fabrizio Moro e lo strepitoso concerto dell’ astro nascente del folk-rock britannico, Jack Savoretti, e i leggendari The Stars from the Commitments dal famoso film di Alan Parker, domani giovedì 3 agosto sarà Arisa ad esibirsi sul palcoscenico stellato di Lunaria. Da giovane promessa, la cantante lucana è diventata nel giro di pochi anni una certezza nell’olimpo della canzone italiana: un talento cristallino, una voce indiscutibile, da sempre al servizio di brani mai banali che le hanno fatto scalare le classifiche di vendita e vincere le kermesse canore come il Festival di Sanremo. A condividere con Arisa il palcoscenico di Lunaria, Giovanni Veronesi autore e regista di numerosi film di successo tra cui quali la trilogia di Manuale d’amore, L’ultima Ruota del Carro e Una donna per amica, fino al recente Non è un paese per giovani ispirato all’omonima trasmissione radiofonica in onda su Rai Radio 2, che affronta i temi drammatici e attuali del nostro Paese: la disoccupazione giovanile e l’abbandono della terra natia alla ricerca di fortuna. Un inedito e imperdibile incontro tra due grandi artisti, peculiarità da sempre di Lunaria, chiamati a confrontare i rispettivi codici espressivi, sull'onda dell'emozione e del divertimento. Arisa, cantante, autrice, attrice, scrittrice, personaggio televisivo, un percorso sempre illuminato dal talento e dalla voglia di mettersi costantemente in discussione, ha all’attivo cinque album, e la vittoria di due edizioni del Festival di Sanremo, nel 2009 con “Sincerità” e nel 2014 con “Controvento”. Nel 2016 sullo stesso palco ha portato il brano “Guardando il cielo”. Dal 7 luglio scorso Arisa è impegnata nel tour estivo che prende il nome da “Ho perso il mio amore”, il brano - prodotto e arrangiato da Fabio Gargiulo, scritto da Cheope, Federica Abbate, Giuseppe Anastasi con agli archi Davide Rossi - realizzato per la colonna sonora dell’ultimo film di Max Croci “La Verità, vi spiego, sull’amore” e candidato ai Nastri d’Argento.
Assolutamente da non perdere l’ultimo grande appuntamento in cartellone della la rassegna estiva recanatese Lunaria 2017 alle ore 21,30 in Piazza Giacomo Leopardi a Recanati ad ingresso libero.
Dal Comitato Salviamo il punto di Primo Intervento dell’ospedale Santa Lucia di Recanati riceviamo
Sono 3386 i firmatari della petizione per la salvaguardia del Punto di Primo Intervento dell’ospedale Santa Lucia e per il ritiro della delibera 139 del 22 febbraio 2016 con la quale si stabilisce che le case della salute di tipo C, fra cui l’ospedale di Recanati, si trasformi in ospedale di comunità con la conseguente modifica dei posti letto da ospedalieri in cure intermedie.
A queste firme se ne aggiungono altre 1446 arrivate on line.Il risultato della petizione e delle battaglie condotte sino ad oggi dal Comitato è stato trasmesso alle più alte cariche dello stato (presidente della Repubblica, presidente del Consiglio e ministro della sanità) nonché al presidente della Regione e al sindaco di Recanati.Il fallimento di tale delibera è, peraltro, sotto gli occhi di tutti e non solo nella nostra “Area Vasta n. 3”: manca il personale sanitario (drasticamente ridotto), mancano i servizi e le strutture territoriali adeguate, non possono essere rispettati i tempi dell’emergenza, né quelli delle visite diagnostiche.
La permanenza del Punto di Primo Intervento è di vitale importanza perché dota l’ospedale recanatese di un servizio di emergenza indispensabile per una città meta costante di turismo (soprattutto religioso e culturale) e quindi non solo punto nevralgico per gli oltre 21.000 residenti e per il proprio ampio bacino d’utenza dei Comuni limitrofi (Porto Recanati, Montefano, Montelupone, Potenza Picena e altri comuni), pari a più di 90.000 persone, che nel periodo estivo raddoppiano.Il Punto di Primo Intervento di Recanati nell’anno 2016 ha effettuato quasi 8000 interventi tra “codici bianchi, verdi e gialli”, senza considerare peraltro i “codici rossi”, che hanno inevitabilmente transitato, e non conteggiando le innumerevoli uscite dell’ambulanza del 118; quest’anno 2017 siamo ad oggi già arrivati a più di 4500 interventi. Se tutta questa mole di lavoro dovesse ricadere nei vari Pronto Soccorso di Macerata, Civitanova Marche o dell’Ospedale regionale di Torrette, porterà a un vero ingolfamento degli interventi di urgenza.
Un'esperienza immersiva, autentica e unica nella terra di Giacomo Leopardi, il più grande tra i poeti della letteratura italiana, e Beniamino Gigli, famoso tenore. Tutti i venerdì passeggiate “notturne” per scoprire, di notte, ciò che di giorno è nascosto.
Agosto alla scoperta delle bellezze di Recanati tra arte, poesia e musica. Sono tre i tour tematici, curati da Sistema Museo, attraverso i luoghi caratteristici della città di Giacomo Leopardi, uno dei più grandi poeti della letteratura italiana, e Beniamino Gigli, noto cantante lirico. Un'esperienza immersiva, autentica e unica nelle tipicità di Recanati, in grado di catapultare i visitatori nelle realtà artistiche e storiche della città marchigiana. Il primo tour, “Il favoloso ‘800 a Recanati”, guiderà il visitatore alla scoperta delle vie e degli scorci più belli del centro storico attraverso gli occhi di Leopardi, nei luoghi che il poeta ha reso immortali nelle sue opere. Il secondo percorso “Quattro passi con Beniamino Gigli” permetterà di passeggiare dove è cresciuto il noto tenore, visitando quei posti in cui puntualmente, dopo aver girato il mondo, tornava a trovare gli amici. L’ultimo tour guidato, invece, è “Recanati sotto le stelle”: una vera e propria passeggiata in notturna armati di torce, come ai tempi di Leopardi, per ammirare luoghi, respirare emozioni e scoprire tutti quei dettagli che restano nascosti alla luce del sole. Le visite, condotte da guide esperte e abilitate, permetteranno di conoscere e passeggiare attraverso i suggestivi vicoli della città, tra archeologia e paesaggio, e si concluderanno con un aperitivo o degustazione di prodotti tipici del territorio. Ciascun tour costa 15 euro a persona (8 euro fino a 19 anni) con l’aggiunta di un extra di 3 euro per le visite in lingua inglese. È possibile acquistare online i tour con l’operatore ItalyToLive collegandosi al sito www.italytolive.it oppure rivolgendosi all’Ufficio IAT –Tipico.tips in via Leopardi 9 al numero telefonico 071 981471 o inviando una mail a recanati@sistemamuseo.it
Tour tematici
- Il favoloso '800 a Recanati
Quando: 3 - 31 agosto – durata esperienza 1,5 h Partenza: Torre Civica ore 18:00 – Arrivo: Ufficio Iat-tipico.tips ore 19:30 con aperitivo.
- Quattro passi con Beniamino Gigli
Quando: 2 – 9 - 16 agosto – durata esperienza 1,5 hPartenza: Museo Villa Colloredo Mels ore 18:00 – Arrivo: Ufficio Iat-tipico.tips ore 20:00 con aperitivo.
- Recanati sotto le stelle
Quando: tutti i venerdì di agosto – durata esperienza 1,5 hPartenza: Torre Civica ore 21:00 – Arrivo: Ufficio Iat-tipico.tips ore 22:30 con degustazione.
Infinito Recanati
Infinito Recanati prevede la creazione di un circuito uniforme tra le risorse culturali, museali e turistiche. Obiettivo generale è quello di promuovere non la singola realtà museale o collezione ma il patrimonio culturale nel suo complesso, come un unico museo diffuso da percorrere e scoprire. A tale scopo è stato già creato un circuito museale con biglietto unico che comprende il Polo museale ed espositivo di Villa Colloredo Mels, la Torre Civica, il Museo “Beniamino Gigli”, il Museo Diocesano, la Chiesa di San Vito e, in prospettiva, la futura postazione di accoglienza e informazione nell’area sottostante il Colle dell’Infinito. Per informazioni sul progetto visitare il sito ufficiale www.infinitorecanati.it
Mercoledì 2 agosto nel quattrocentesco cortile di Palazzo Venieri di Recanati andrà in scena la “Tosca” di Giacomo Puccini con una rivisitazione di Villa InCanto per il Gigli Opera Festival. Grande attesa per la performance del noto tenore Piero Giuliacci nei panni del pittore Cavaradossi che dopo aver interpretato questo ruolo nei più prestigiosi teatri del mondo viene a celebrare il grande tenore recanatese“Beniamino Gigli”. A fianco a lui la bellissima e giovane leccese Maria Luisa Lattante che sarà la gelosa Tosca, voce sicura e svettante che ha già interpretato più volte questo ruolo con grande successo, toccherà invece al fabrianese Ferruccio Finetti, voce scura e potente, il ruolo del crudele Barone Scarpia, baritono artisticamente nato fra le fila di Villa InCanto prossimamente impegnato nel ruolo di Escamillo in tournée con il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto.
Piena la soddisfazione del Maestro Riccardo Serenelli creatore del format Villa InCanto “ il tutto esaurito dell’esordio ci conferma che il format Villa InCanto è vincente…”. “Recanati vuole celebrare con la musica il suo Beniamino” dice l’assessore Rita Soccio “questo è l’inizio di un cammino che vede già una grande crescita di pubblico in special modo fra i giovani che potranno conoscere questo grande artista orgoglio della città di Recanati”. Spetterà alla Dott.ssa Chiarenza Gentili Mattioli raccontare la storia della prestigiosa location dal cui balcone è possibile ammirare un meraviglioso panorama marchigiano. All’insegna del coinvolgimento di tutti i sensi gli ospiti saranno avvolti dalle fragranze olfattive di Danhera nell’ambiente abbellito da Mamamour, si potranno gustare i vini della cantina Conti degli Azzoni, l’olio Poldo, le prelibatezze di Stachys e Si.Gi.
Una notte di sogno sotto le stelle.
Per info e prenotazioni tel 3492976471, per acquistare i biglietti www.liveticket.it/villaincanto
L’UdC Recanati fa seguito a quanto già proposto e approvato dal Consiglio Comunale nell’aprile dell’anno scorso sulla necessità di prestare maggiore attenzione alla manutenzione ordinaria e pulizia del territorio e al decoro cittadino proponendo all’attenzione del Consiglio Comunale una mozione con la quale s’invita il Sindaco e la Giunta a eliminare o, almeno limitare, ogni forma di accattonaggio molesto, con qualunque modalità, in ogni spazio pubblico o aperto al pubblico del territorio comunale.
Il consigliere Massimiliano Grufi, firmatario della mozione, ricorda che nell’aprile 2011 il sindaco ha sottoscritto l’ordinanza n° 76 in cui, tra l’altro, si fa divieto su tutto il territorio comunale di ogni forma di questua nonchè di pressione molesta sul pubblico. Nonostante ciò, scrive Grufi, “si nota che in città il fenomeno è ancora presente e che, nei giorni di mercato o di grande affluenza di pubblico per iniziative o manifestazioni, specie il centro storico si riempie di persone che chiedono aiuto con insistenza, tallonando i cittadini o vessandoli, simulando deformità o malattie o adoperando altri mezzi fraudolenti (ad esempio l’utilizzo di animali) per suscitare l’altrui pietà.” Un fenomeno che si ripete puntualmente anche all’ingresso dei supermercati cittadini o davanti alle chiese al momento dell’entrata o dell’uscita dalle funzioni religiose.
Il capogruppo UdC pone l’attenzione anche sul fatto che “sono sempre gli stessi i questuanti presenti e, ad un occhio critico seppur non informato, l’impressione è che per ognuno di loro ci sia un territorio di appartenenza ben distinto tanto che, pur in presenza di una diversa dislocazione del mercato cittadino, ognuno rimane al proprio posto anche se lontano dalle bancarelle. Analogo fenomeno si può rilevare per quel che riguarda gli ingressi di supermercato e chiese: ognuno quotidianamente al suo posto e se, malauguratamente, un centro commerciale chiude chi perde la propria postazione è costretto ad adattarsi a quel che capita non provando neanche ad invadere il territorio di un altro.” Forse che dietro il fenomeno dell’accattonaggio si nasconde un’organizzazione ben precisa che sfrutta minori, disabili, anziani e immigrati per lucrare in maniera disonesta?
Con la mozione presentata dall’UdC si impegna l’Amministrazione Comunale "ad intervenire nel merito contrastando ogni forma di accattonaggio molesto e, nel contempo, ad intervenire nelle reali situazioni di indigenza che inducono la persona all’accattonaggio, ponendo in essere ogni aiuto possibile per ridare la giusta dignità alla persona".
Non esiste forse nel mondo della letteratura un luogo geografico tanto reale e al tempo stesso astratto e interiore come l’“ermo colle” di Giacomo Leopardi. Uno spazio fisico definito e chiuso, “finito”, che suscita per contrasto il concetto d’infinito, tema della più famosa tr ale poesie leopardiane.
A Recanati è stato firmato un importante accordo tra il Comune di Recanati, il FAI – Fondo Ambiente Italiano, il Centro Nazionale di Studi Leopardiani e il Centro Mondiale della Poesia e della Cultura “Giacomo Leopardi”, grazie al quale verrà affidata al FAI la valorizzazione culturale e la successiva concessione per la gestione di una parte degli spazi del Centro Nazionale di Studi Leopardiani e di quella porzione del Colle meglio definita come “Orto delle Monache”.
È un progetto che mette in relazione i due aspetti del Colle, quello paesaggistico e quello filosofico, poetico e spirituale, per un lavoro di tutela, conservazione e promozione del patrimonio immateriale costituito dal pensiero e dalla sensibilità di Giacomo Leopardi. Un’opera dedicata a un pubblic oquanto più ampio possibile, in Italia e nel mondo, perché possa vivere pienamente le emozioni che da sempre suscitano i luoghi leopardiani e in particolare il piccolo orto-giardino sul colle di Recanati adiacente alla casa del poeta: il luogo dove Leopardi concepì nel 1819 “L’Infinito”, la sua lirica più celebre e rappresentativa, ispirata dalla “siepe che da tanta parte dell’ultimo orizzonte il guardo esclude”.
Come ha spiegato Francesco Fiordomo, Sindaco di Recanati: “L’accordo parte dalla necessità di affidare un ruolo preciso – spirituale e interiore prima di tutto - a un luogo che l’arte di Leopardi e la fama universale della sua poesia hanno reso eterno. Un progetto di recupero ambientale e di forte rilancio culturale al quale abbiamo lavorato con passione e impegno per diversi mesi ci ha condotto oggi a sottoscrivere un accordo che rende ufficiale la volontà di collaborare, di unire le forze per fare di Recanati un punto di riferimento nazionale, con l'ambizione di aprirci al mondo intero. La sensibilità del MiBACT e del FAI rendono più solida e qualificata una progettualità che guarda al recupero dei luoghi dell'anima per suscitare emozioni e momenti educativi, di crescita individuale e di comunità.” “Il progetto del FAI – ha affermato Marco Magnifico, Vicepresidente Esecutivo FAI - si propone di restituire all’orto-giardino, cuore del Colle dell’Infinito, la sua funzione originaria, di spazio scarno, essenziale, privo di ogni elemento di rilievo, distrazione e spettacolarità, chiuso verso l’esterno, per permettere al visitatore una riflessione individuale – una sorta di “esercizio spirituale” - e rivivere, con i propri mezzi e la propria sensibilità, l’esperienza interiore di Leopardi.
Il nostro intento è quello di attenerci alla natura semplice, spontanea e autentica di questo spazio, conservandone la vocazione originaria e tutelandone l’identità storica”. Pensiero condiviso anche da Fabio Corvatta, Presidente del Centro Nazionale di Studi Leopardiani: “Sono molto felice di firmare questa intesa che rappresenta la conclusione di un percorso iniziato anni fa. Con questo accordo, oltre che valorizzare, si pone una fondamentale garanzia sul futuro dei luoghi leopardiani tanto cari all’intera umanità e sul territorio di una città come Recanati resa unica dalla poesia di Leopardi”. Ha mostrato approvazione anche il Sottosegretario del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo Ilaria Borletti Buitoni: “Il Paesaggio italiano è finalmente sempre più riconosciuto come parte integrante della nostra identità nazionale. Affacciarsi sul Colle dell'Infinito è infatti come gettare lo sguardo su uno dei suoi simboli più significativi. La firma di questo accordo con il FAI per la sua valorizzazione è dunque di grande importanza. Non solo nello specifico, ma anche come indicazione nazionale, dove è ancora troppo incerta l'approvazione della legge sul consumo di suolo prima della fine della legislatura”.
Il restauro e il progetto di valorizzazione culturale - L’intervento del FAI sull’Orto delle Monache è stato affidato all’architetto Paolo Pejrone, uno dei più celebri paesaggisti europei, da anni generoso collaboratore della Fondazione. L’obiettivo è restaurare il luogo con le sue piante, i muretti, il prato, gli orti, le siepi e renderlo regolarmente e facilmente fruibile dal pubblico e mantenendolo comunque il più possibile semplice e discreto come è ora. Ma l’intervento di recupero dello spazio verde è solo un aspetto del progetto del FAI: parallelamente si lavorerà alla valorizzazione del patrimonio culturale, spirituale ed emotivo che quel luogo è capace di suscitare in tutti coloro che lo visitano e che, in quanto luogo geografico e dell’anima, facendo in modo che ognuno possa, in un certo senso, riconoscerlo proprio.
Per questo all’interno del Centro Nazionale di Studi Leopardiani, uno spazio sarà restaurato e riallestito a cura del FAI, e proporrà una breve e semplice presentazione della vicenda filosofica e spirituale di Leopardi e dei suoi scritti, attraverso l’esperienza di un viaggio intimo e profondo alla scoperta dell’interiorità del poeta e dell’individuo in generale che, proprio come Leopardi, da sempre s’interroga sui grandi temi dell’esistenza e della natura. Il progetto di risistemazione dell’Orto-giardino messo a punto da Paolo Pejrone si propone di conservarne le caratteristiche, riqualificando con interventi mirati alcuni elementi in modo da restituire allo spazio quel senso di semplicità che gli è connaturato.
Così che ciascuno, mentre si trova in quel luogo, sia messo nelle condizioni di immergersi nelle sensazioni del poeta. La qualità e la vocazione di questo Orto-giardino consistono nell’essere uno spazio semplice. Proprio per questo l’intervento del FAI sarà caratterizzato più dal sottrarre che dall’aggiungere, ricreando così il forte contrasto che nasce tra una dimensione umana e quotidiana e il senso dell’infinito suscitato dal metaforico affacciarsi sulla vastità del mondo “oltre la siepe”. L’aspetto finale dell’orto non si discosterà molto da quello attuale e, in un’apparente e spontanea casualità, sarà in grado di ricreare il fascino di questo spazio così come era quello curato dalle monache. La fase iniziale del progetto di valorizzazione culturale del FAI si concentrerà sulla creazione di un patrimonio di conoscenza aggiornato e completo, volto a ricostruire la storia del luogo nella sua evoluzione.
Un viaggio che partirà dall’impianto della prima Chiesa di Santo Stefano per passare alla costruzione del Monastero delle Clarisse – con il primo “Orto delle Monache”, noto da fonti documentarie e iconografiche – e alla vita quotidiana al suo interno, fino all’epoca delle frequentazioni leopardiane, raccontate a partire dai numerosi testi del poeta che fanno riferimento a Recanati e ai luoghi a lui noti e cari. Questo patrimonio di informazioni storiche sul luogo sarà, assieme alla presentazione dei cardini fondamentale della riflessione leopardiana, al centro di un video-racconto della durata di circa 15 minuti, proiettato in un apposito spazio al piano terra del Centro Studi, che avrà l’obiettivo di introdurre il pubblico alla permanenza nell’Orto: una via d’accesso semplice e coinvolgente, capace di trasmettere con immediatezza nozioni e sensazioni necessarie ad affrontare con consapevolezza la successiva visita, che non richiederà ulteriori strumenti se non a discrezione di chi vorrà approfondire determinati temi. Dopo questa introduzione, i visitatori potranno raggiungere l’Orto attraverso il viottolo percorso a suo tempo da Leopardi.
Qui la visita sarà libera: sarà un luogo di pace e di silenzio, con poche sedute e spazi ombrosi, dove il pubblico potrà passeggiare o fermarsi, rievocando l’esperienza di Leopardi e facendone tesoro con la propria sensibilità. L’Orto del Colle dell’Infinito non sarà quindi proposto al pubblico nella sua sola apparenza semplice e “graziosa” di giardino coltivato, ma come uno spazio di sospensione, capace di ispirare un momento di riflessione individuale suggerita dalle parole di Leopardi, che per primo usò questo luogo per interrogarsi su se stesso e sulla vita. Così, immersi tra storia, ambiente e pensiero, l’Orto del Colle sarà di nuovo e per sempre un “mare” dove il “naufragar m’è dolce”.
Saranno ben due le voci marchigiane a contendersi la vittoria al prestigioso “Premio Bianca d'Aponte – Città di Aversa”, che quest'anno, oltre ai diversi riconoscimenti in denaro in forma di borse di studio, darà diritto a un tour di otto concerti in luoghi di spicco in Italia e all'estero.
Confermando le anticipazioni fornite tre giorni fa da Picchio News, tra le dieci finaliste prescelte da una giuria di superesperti c'è la poetessa e performer di Recanati Marta De Lluvia, in pole position con la canzone "Mai abbastanza". Ma, nell'elenco appena diffuso dagli organizzatori, è entrata anche Frida Neri, voce eclettica e interprete di valore di Fano, sulla scena musicale da una decina di anni, che ripropone una canzone suo cavallo di battaglia, "Di porpora e neve". Proprio ieri sera, Frida Neri si è esibita in terra della contendente Marta De Lluvia, a Recanati, per la prima serata della rassegne "Dolce via Falleroni" dove ha presentato il suo album "Alma", un viaggio tra espressioni e paesi del Mare nostrum.Un'anticipazione del confronto tra le due brave artiste alla 13a edizione del concorso riservato a sole cantautrici, e dedicato all'astro nascente Bianca D'Aponte scomparsa a soli 23 anni.
Nelle serate finali al Teatro Cimarosa di Aversa il 27 e il 28 ottobre 2017, saranno in campo altre otto artiste provenienti da tutta Italia: Patrizia Capizzi da Caltanisetta con “Meu jogo”, Marialuisa De Prisco da Gesualdo (AV) con “Va tutto bene”, Francesca Marì da Taranto con “Clochard”, Fede ‘N’ Marlen da Napoli con “Le cose restano lì”, Federica Morrone da Castel San Giorgio (SA) con “Alice”, Ilaria Mureddu da Torino con “Il nostro universo”, Nòe da Menfi (AG) con “Manifesto di un giorno X”, Francesca Romana Perrotta da Lecce con “Io sono l’egoista”.
Il grande soul dublinese dei protagonisti del film The Commitments è arrivato dritto al cuore del pubblico di Lunaria.
Un coinvolgente concerto che ha fatto scatenare i presenti sulle note soul delle piu’ famose canzoni della colonna sonora del film e della grande musica internazionale.
The Stars from the Commitments l’attesissima band irlandese protagonista del leggendario film di Alan Parker, “The Commitments", tratto dal romanzo del 1987 I Commitments di Roddy Doyle che raccontava la tortuosa strada di una band alla ricerca del successo, con un esplosivo repertorio ispirato agli intramontabili classici della soul music ha omaggiato il pubblico di Recanati con Natural Woman, Hard to Handle, Mustang Sally, In The Midnight Hour, Try a Little Tenderness, Destination Anywhere, Chain of fools, Take Me To The River, solo per citare alcuni brani.
Una fantastica band composta da Kenneth McCluskey alla chitarra, Myles Hiland voce principale, Paula Size voce, Sandra Hyland voce, Serge Stavila al sassofono, Ronan Dooney alla tromba, Paul Maher alla batteria, Andreas Nolan al basso e Michael Aherne alle tastiere, tutti grandi musicisti con il soul nel sangue, e si sa il soul e’ un modo per interpretare la musica che arriva direttamente al cuore perché parte proprio dal cuore di chi la interpreta.
Sul palcoscenico di Lunaria insieme alla band John Vignola giornalista e critico musicale di Radio 1 Rai che con un brindisi alla forza e alla potenza della musica soul ha coinvolto i due membri originali del film Ken McCluskey e Michael Aherne in un colloquio più intimo con il pubblico.
“La musica soul è diretta, è pura emozione arriva diretta al cuore e ci rende migliori” ha dichiarato il tastierista Michael Aherne.
“Il mondo senza la musica sarebbe piu solo e piu infelice, - ha detto Ken McCluskey - la musica puo’ renderlo il migliore, noi abbiamo la fortuna di fare musica e siamo molto grati a tutti voi per essere qui stasera ”
E in un’intervista Ken McCluskey, ha cosi’ commentato la serata “ c’è stato un pubblico stupendo, ha apprezzato la nostra musica sia quando era seduto nell’ascolto e sia quando abbiamo cominciato a crescere con il ritmo e si è alzato a ballare e cantare insieme a noi. E’ stato davvero bellissimo essere a Recanati.”
Tra l’entusiasmo sfrenato del pubblico, la band irlandese ha chiuso i bis in coro con i tanti presenti con la leggendaria Land of a Thousand Dances di Wilson Pickett.
Prossimo e ultimo appuntamento con Lunaria a Recanati, giovedì prossimo 3 agosto con Arisa e il regista Giovanni Veronesi alle 21, 30 in Piazza Giacomo Leopardi ad ingresso libero.
Ci siamo! Memorabilia 2017 scalda i motori. Solo poche ore al debutto della IX edizione della Festa della Musica Artigiana e Indipendente in programma il 29 e 30 luglio, al Centro Culturale Fonti San Lorenzo di Recanati.
Come ormai da tradizione, in omaggio al cantautore marchigiano Oliviero De Quintajé, ben dieci band si daranno appuntamento sul mitico palco della rassegna, dove ad andare in scena saranno i protagonisti del panorama musicale outsider italiano del momento.
Partenza affidata sabato 29 a Matteo Polonara & Mataara Trio (Jazz Fusion | ore 20:30), a seguire gli altri tre gruppi usciti vincitori dalle selezioni del contest Live on Stage: Workless Academy (Hardcore melodico, Punk Rock | ore 21:10), Hapnea (Psychedelic Alternative Rock | ore 21:50) e Aimed (Noise, Rock ‘n’ Roll, Psych, Dub, Stoner, Math | ore 22:30).
Poi il passaggio di testimone agli headliner Fast Animals and Slow Kids (Alternative Rock | h 23:30), unica data marchigiana della band umbra, che promette di infiammare il cuore più rock della periferia recanatese.
Domenica 30 si replica con una line-up che vedrà alternarsi sul far della sera Claudia is on the sofa (Cantautorato | ore 20:30), Pulsatilla (Indie Rock | ore 21:10), The Groots (Alternative Rock | ore 21:50), Barrakuda Mc (Rap | ore 22:30), gruppi anche questi selezionati dai giurati di Live on Stage.
Fiato sospeso per il gran finale con Claver Gold e TMHH (Rap | ore 23:00) fenomeni del Rap made in Marche con il compito di chiudere, all’insegna di rime e beat, la due giorni di musica live e divertimento ed entrare così negli annali del Festival.
Nel club delle cose memorabili anche numerosi artisti di strada che fra teatro, giochi per bambini, giocoleria, letture e musica, allieteranno i partecipanti ogni sera dalle ore 18:00. Anche cucina e bar aperti fin dal primo pomeriggio, con specialità locali e tipicità da non perdere.
Memorabilia è un evento organizzato dall’Associazione di volontariato CCFSL con il patrocinio del comune di Recanati (Mc) e la collaborazione di CSV Marche - Centro Servizi per il Volontariato. A sostegno del Festival anche la campagna crowdfunding 2017, il progetto di raccolta fondi attivato dal Centro Fonti San Lorenzo e concluso con successo, per contribuire a trasformare la manifestazione in una realtà tra le più importanti della Regione.
Ingresso gratuito.
Info e news:
FB Centro Fonti San Lorenzo | https://www.facebook.com/memorabiliadequintaje/
e mail info@centrofontisanlorenzo.it
Da domani 28 luglio, a Recanati ripartirà "La Dolce Via", la manifestazione organizzata da Via Falleroni in collaborazione con il comune. Recanati non è solo Leopardi o Gigli ma ha nel suo centro storico (quello che da queste parti chiamano Borgo) un tesoro che esprime notevoli potenzialità e capacità di attrazione grazie alle sue piccole attività commerciali, agli scorci panoramici suggestivi, agli angoli pieni di storia passata e recente, alla buona aria.
In questo scrigno, poco conosciuto ai più, dal 2013 è nata una iniziativa che si è trasformata in evento, festa e attrattiva turistica , apprezzata sia dai cittadini che dai visitatori provenienti da fuori città. "La Dolce Via" è alla sua quinta edizione e si svolge in 250 metri di strada (pedonalizzata) del centro di Recanati, a metà tra il Corso e la Cattedrale. Via Falleroni, questo è il suo nome, è suggestiva per la sua forma allungata, per i suoi palazzi, per l’ospitalità di residenti e commercianti che dedicano 4 venerdì d’estate all’Ospite , coccolandolo con negozi aperti ricchi di novità, stands di artigianato, tavoli di trattorie, bar e ristoranti all’aperto, addobbi floreali, musica e attrazioni per famiglie, grandi e piccoli, per passare un piacevole pomeriggio e una bellissima serata all’insegna del giusto mix tra Cultura, buon Cibo e Shopping.
"La Dolce Via" si svolge in Via Falleroni a Recanati a partire dalle ore 19:00: è facilmente raggiungibile e con comoda possibilità di parcheggio. La manifestazione proporrà serate a tema con artisti di rilievo. La prima serata sarà il 28 luglio con "La notte latina" e prevederà i seguenti artisti: Alma Negra - Trio – Sara Marini - voce e percussioni Paolo Ceccarelli - chitarra classica, cavaquinho, tres cubano Michele Fondacci – Cajon. Il trio propone l'incontro di musicisti provenienti da molteplici e diverse esperienze musicali che si uniscono in un viaggio sonoro fatto di brani presi dalle tradizioni popolari dell'America Latina , esplorando le vie del son cubano, del landó peruviano, dello choro e del samba de morro brasiliani, del tango argentino.
I brani proposti, sono accomunati da composizioni intense ed equilibrate che rendono ciascuna esibizione un momento di raffinatezza sonora in cui le varie tradizioni musicali si evolvono e si fondono con il meglio del panorama jazz. Molteplici sonorità che si mescolano nella diversità dei luoghi, interpretando in chiave del tutto personale e affacciandosi in punta di piedi a quello che sono le tradizioni e la cultura di un luogo attraverso la musica, linguaggio universale in tutto il mondo. Frida Neri - Trio Frida Neri - voce e chitarra Enea Sorini - voce, salterio, percussioni Marco Tarantelli - contrabbasso, chitarra "Alma" è un viaggio fra le terre che si stringono intorno al Mare Nostrum; terre diverse, lingue e suoni differenti, eppure accomunati dalla medesima urgenza espressiva. Cantare i moti dell'anima, l'amore, la lontananza ed il dolore, ci svela vicini nonostante le distanze. Composizioni originali e reinterpretazioni di musiche dal Portogallo, passando per il nostro sud fino alla Grecia, ai Balcani.
Uno spettacolo coinvolgente grazie alla musica fortemente ritmata ed alla presenza vocale femminile praticamente costante in grado di restituire attraverso il brio e la freschezza di uno spettacolo live uno spaccato della cultura musicale di questa terra magnifica. I gruppo vanta musicisti che a lungo hanno studiato il repertorio brasiliano con particolare attenzione ai linguaggi improvvisativi in stile. Il concerto si presta a situazioni in cui è possibile sia ascoltare buona musica che ballare o animare la serata con una moderata ed elegante partecipazione fisica. Seguiranno altre 3 serate: il 4 agosto"La notte popolare", l’11 agosto "La notte romantica" e il 18 agosto "La notte magica", tutte serate che proporranno artisti di vario genere dalla musica al teatro a spettacoli di magia e giocoleria accompagnati da mercatini e negozi aperti nonchè ristoranti tipici. "La Dolce Via, un’esperienza unica, d’estate, in una delle Capitali della cultura italiana".
Firmato un accordo di valorizzazione del Colle dell'Infinito, tra il Comune di Recanati, il Fai (Fondo Ambiente Italiano), il Centro Nazionale di Studi Leopardiani e il Centro Mondiale della Poesia e della Cultura "Giacomo Leopardi". Al Fai verrà affidata la valorizzazione culturale e la concessione per la gestione di una parte degli spazi del Centro Nazionale di Studi Leopardiani e della porzione del Colle conosciuta come "Orto delle Monache".
"Il paesaggio italiano è finalmente sempre più riconosciuto come parte integrante della nostra identità nazionale - commenta il sottosegretario Ilaria Borletti Buitoni -. Affacciarsi sul Colle dell'Infinito è come gettare lo sguardo su uno dei suoi simboli più significativi". L'intervento è stato affidato all'architetto Paolo Pejrone, uno dei più celebri paesaggisti europei. L'obiettivo è restaurare il luogo con le sue piante, i muretti, il prato, gli orti, le siepi e renderlo fruibile dal pubblico tramite il viottolo percorso da Leopardi.
È un progetto che mette in relazione i due aspetti del Colle, quello paesaggistico e quello filosofico, poetico e spirituale, per un lavoro di tutela, conservazione e promozione del patrimonio immateriale costituito dal pensiero e dalla sensibilità di Giacomo Leopardi. Un’opera dedicata a un pubblico quanto più ampio possibile, in Italia e nel mondo, perché possa vivere pienamente le emozioni che da sempre suscitano i luoghi leopardiani e in particolare il piccolo orto-giardino sul colle di Recanati adiacente alla casa del poeta: il luogo dove Leopardi concepì nel 1819 “L’Infinito”, la sua lirica più celebre e rappresentativa, ispirata dalla “siepe che da tanta parte dell’ultimo orizzonte il guardo esclude”.
Come ha spiegato Francesco Fiordomo, Sindaco di Recanati: “L’accordo parte dalla necessità di affidare un ruolo preciso – spirituale e interiore prima di tutto - a un luogo che l’arte di Leopardi e la fama universale della sua poesia hanno reso eterno. Un progetto di recupero ambientale e di forte rilancio culturale al quale abbiamo lavorato con passione e impegno per diversi mesi ci ha condotto oggi a sottoscrivere un accordo che rende ufficiale la volontà di collaborare, di unire le forze per fare di Recanati un punto di riferimento nazionale, con l'ambizione di aprirci al mondo intero. La sensibilità del MiBACT e del FAI rendono più solida e qualificata una progettualità che guarda al recupero dei luoghi dell'anima per suscitare emozioni e momenti educativi, di crescita individuale e di comunità.”
“Il progetto del FAI – ha affermato Marco Magnifico, Vicepresidente Esecutivo FAI - si propone di restituire all’orto-giardino, cuore del Colle dell’Infinito, la sua funzione originaria, di spazio scarno, essenziale, privo di ogni elemento di rilievo, distrazione e spettacolarità, chiuso verso l’esterno, per permettere al visitatore una riflessione individuale – una sorta di “esercizio spirituale” - e rivivere, con i propri mezzi e la propria sensibilità, l’esperienza interiore di Leopardi. Il nostro intento è quello di attenerci alla natura semplice, spontanea e autentica di questo spazio, conservandone la vocazione originaria e tutelandone l’identità storica”.
Pensiero condiviso anche da Fabio Corvatta, Presidente del Centro Nazionale di Studi Leopardiani: “Sono molto felice di firmare questa intesa che rappresenta la conclusione di un percorso iniziato anni fa. Con questo accordo, oltre che valorizzare, si pone una fondamentale garanzia sul futuro dei luoghi leopardiani tanto cari all’intera umanità e sul territorio di una città come Recanati resa unica dalla poesia di Leopardi”.
Ha mostrato approvazione anche il Sottosegretario del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo Ilaria Borletti Buitoni: “Il Paesaggio italiano è finalmente sempre più riconosciuto come parte integrante della nostra identità nazionale. Affacciarsi sul Colle dell'Infinito è infatti come gettare lo sguardo su uno dei suoi simboli più significativi. La firma di questo accordo con il FAI per la sua valorizzazione è dunque di grande importanza. Non solo nello specifico, ma anche come indicazione nazionale, dove è ancora troppo incerta l'approvazione della legge sul consumo di suolo prima della fine della legislatura”.
Il restauro e il progetto di valorizzazione culturale
L’intervento del FAI sull’Orto delle Monache è stato affidato all’architetto Paolo Pejrone, uno dei più celebri paesaggisti europei, da anni generoso collaboratore della Fondazione. L’obiettivo è restaurare il luogo con le sue piante, i muretti, il prato, gli orti, le siepi e renderlo regolarmente e facilmente fruibile dal pubblico e mantenendolo comunque il più possibile semplice e discreto come è ora. Ma l’intervento di recupero dello spazio verde è solo un aspetto del progetto del FAI: parallelamente si lavorerà alla valorizzazione del patrimonio culturale, spirituale ed emotivo che quel luogo è capace di suscitare in tutti coloro che lo visitano e che, in quanto luogo geografico e dell’anima, facendo in modo che ognuno possa, in un certo senso, riconoscerlo proprio. Per questo all’interno del Centro Nazionale di Studi Leopardiani, uno spazio sarà restaurato e riallestito a cura del FAI, e proporrà una breve e semplice presentazione della vicenda filosofica e spirituale di Leopardi e dei suoi scritti, attraverso l’esperienza di un viaggio intimo e profondo alla scoperta dell’interiorità del poeta e dell’individuo in generale che, proprio come Leopardi, da sempre s’interroga sui grandi temi dell’esistenza e della natura.
Il progetto di risistemazione dell’Orto-giardino messo a punto da Paolo Pejrone si propone di conservarne le caratteristiche, riqualificando con interventi mirati alcuni elementi in modo da restituire allo spazio quel senso di semplicità che gli è connaturato. Così che ciascuno, mentre si trova in quel luogo, sia messo nelle condizioni di immergersi nelle sensazioni del poeta. La qualità e la vocazione di questo Orto-giardino consistono nell’essere uno spazio semplice. Proprio per questo l’intervento del FAI sarà caratterizzato più dal sottrarre che dall’aggiungere, ricreando così il forte contrasto che nasce tra una dimensione umana e quotidiana e il senso dell’infinito suscitato dal metaforico affacciarsi sulla vastità del mondo “oltre la siepe”. L’aspetto finale dell’orto non si discosterà molto da quello attuale e, in un’apparente e spontanea casualità, sarà in grado di ricreare il fascino di questo spazio così come era quello curato dalle monache.
La fase iniziale del progetto di valorizzazione culturale del FAI si concentrerà sulla creazione di un patrimonio di conoscenza aggiornato e completo, volto a ricostruire la storia del luogo nella sua evoluzione. Un viaggio che partirà dall’impianto della prima Chiesa di Santo Stefano per passare alla costruzione del Monastero delle Clarisse – con il primo “Orto delle Monache”, noto da fonti documentarie e iconografiche – e alla vita quotidiana al suo interno, fino all’epoca delle frequentazioni leopardiane, raccontate a partire dai numerosi testi del poeta che fanno riferimento a Recanati e ai luoghi a lui noti e cari. Questo patrimonio di informazioni storiche sul luogo sarà, assieme alla presentazione dei cardini fondamentale della riflessione leopardiana, al centro di un video-racconto della durata di circa 15 minuti, proiettato in un apposito spazio al piano terra del Centro Studi, che avrà l’obiettivo di introdurre il pubblico alla permanenza nell’Orto: una via d’accesso semplice e coinvolgente, capace di trasmettere con immediatezza nozioni e sensazioni necessarie ad affrontare con consapevolezza la successiva visita, che non richiederà ulteriori strumenti se non a discrezione di chi vorrà approfondire determinati temi. Dopo questa introduzione, i visitatori potranno raggiungere l’Orto attraverso il viottolo percorso a suo tempo da Leopardi. Qui la visita sarà libera: sarà un luogo di pace e di silenzio, con poche sedute e spazi ombrosi, dove il pubblico potrà passeggiare o fermarsi, rievocando l’esperienza di Leopardi e facendone tesoro con la propria sensibilità.
L’Orto del Colle dell’Infinito non sarà quindi proposto al pubblico nella sua sola apparenza semplice e “graziosa” di giardino coltivato, ma come uno spazio di sospensione, capace di ispirare un momento di riflessione individuale suggerita dalle parole di Leopardi, che per primo usò questo luogo per interrogarsi su se stesso e sulla vita.
Così, immersi tra storia, ambiente e pensiero, l’Orto del Colle sarà di nuovo e per sempre un “mare” dove il “naufragar m’è dolce”.
La cantautrice marchigiana Marta De Lluvia è tra le dieci finaliste di quest'anno al premio Bianca D'Aponte, l'unica competizione italiana per sole donne, considerato un "Tenco" al femminile, giunto alla tredicesima edizione. La giuria di esperti ha unanimemente promosso la sua canzone alla fase conclusiva del premio che si svolgerà nel teatro Cimarosa di Aversa a fine ottobre.
Poetessa, scrittrice, performer e insegnante, Marta De Lluvia, al secolo Marta Natalini, è nata trentatré anni fa a Recanati dove vive e compone. Nel 2013 ha pubblicato la sua prima raccolta di versi "In sé maggiore". Dotata di una poetica efficace e struggente, di una voce limpida e versatile, unisce alla intensa vena compositiva una grande capacità di interpretazione, accompagnandosi alla chitarra. Ma ama anche rendere più espressive le sue performance con il movimento del corpo. Tutte caratteristiche che la vedono in pole position al D'Aponte di quest'anno.
Sono sette le filiali di Nuova Banca Marche che chiuderanno in provincia di Macerata, trentacinque quelle marchigiane che vedranno cambiare l’insegna in Ubi. Questa la decisione che è stata presa dall'establishment dell'istituto di credito che provvederà al riordino entro la fine dell'anno.
Complessivamente sono 190 le filiali nelle Marche: in provincia di Ancona quindici filiali chiuderanno i battenti e tre diventeranno uffici di consulenza.
Queste le sette chiusure previste nel Maceratese: Camerino (via Favorino), Matelica (corso V. Emanuele II), Tolentino (via Brodolini), Civitanova, Porto Recanati (via Valentini), Recanati (via Aldo Moro), Villa Strada di Cingoli. Altre quattro filiali saranno riconvertite in sola consulenza: Corridonia, Porto Potenza Picena, Potenza Picena (piazza Matteotti) e Monte San Giusto.
A Bergamo intanto prosegue la trattativa tra i vertici Ubi e i sindacati sui tagli al personale Nuova Banca Marche (2.700 dipendenti) in corso di incorporazione al gruppo bergamasco.
Il Sindaco Francesco Fiordomo ha firmato la convenzione con il CONI, grazie alla quale si potranno erogare le risorse stanziate dal Governo nel Piano "Sport e Periferie". Il contributo rientra nell'ambito della proposta pluriennale, istituita dalla legge 185 del 2015, che prevede un investimento complessivo di 100 milioni nel triennio 2015-2017. La firma è avvenuta nella Sala Polifunzionale a Largo Chigi - 19 alla presenza del ministro dello Sport, Luca lotti, del presidente dell'Anci, Antonio Decaro e del presidente del Coni, Giovanni Malagò.
Segnato l'avvio di un nuovo tratto di strada che porta alla realizzazione dei 183 progetti selezionati in tutta Italia nel piano sport e periferie attraverso le convenzioni tra i comuni ed enti locali che consentirà l'erogazione delle risorse ai primi 32 progetti per i quali i comuni proponenti hanno concluso tutto l'iter procedurale.
“Insieme ad altri 31 sindaci di varie regioni italiane abbiamo appena sottoscritto a Palazzo Chigi la convenzione per l'utilizzo dei fondi del progetto Sport e periferie fortemente voluto dal Governo Renzi - dice il Sindaco Francesco Fiordomo accompagnato a Roma dal delegato allo sport Mirco Scorcelli -. Il Ministro per lo Sport Luca Lotti ed il Presidente del Coni Malagò hanno così erogato il contributo di un milione e 200 mila euro per l'ampliamento del PalaCingolani che diventerà così più funzionale per l'attività sportiva e adatto ad ospitare anche iniziative assembleari e di aggregazione".
Presenti a Roma una rappresentanza dei sindaci e assessori di 25 comuni italiani (Acireale, Bari, Barletta, Cartoceto, Catanzaro, Caltanissetta, Crucoli, Cursi, Dueville, Firenze, Loreto, Macerata Feltria, Matera, Monopoli, Pesaro, Pescara, Poggibonsi, Recanati, Savona, Sant'Isidoro, Sinalunga, Siracusa, Teramo, Terracina, Varese, Verona e Vibo Valentia) che vedono così concretizzati sui territori la realizzazione di opere infrastrutturali permanenti. Il fondo, finanziato per la prima volta con 100 milioni di euro dal governo Renzi e illustrato alla stampa nell’ ottobre scorso, Sarà rinnovato con un ulteriore impegno di 100 milioni di euro dall'attuale esecutivo con un bando che sarà pubblicato a settembre.
Si tratta di un piano che ha a cuore la riqualificazione e la valorizzazione del territorio ponendo l'accento sulle aree più disagiate delle nostre città ma è anche soprattutto un intervento diretto a rafforzare il potere sociale dello sport come veicolo di valori positivi e come straordinario strumento di integrazione e di inclusione.
Entro l'autunno tutti i comuni dovranno provvedere a compilare le procedure amministrative per poter accedere alle risorse assegnate per i singoli progetti. «Oggi facciamo tutti un passo importante- afferma il Ministro Lotti- , inizia un percorso dal quale non si torna indietro. Per il prossimo anno confermiamo un altro bando (in uscita a settembre) di ulteriori 100 milioni per partecipare ad altri progetti e che sarà rivolto a enti locali e per la prima volta a società sportive dilettantistiche».
La ditta Assembla, di Giovanni Leonardi di Montelupone, ha stipulato una convenzione con l’Istituto di Istruzione Superiore “Enrico Mattei” di Recanati che prevede, da parte dell’Azienda, un contributo economico alla scuola incentivato dallo School Bonus della Legge 107 del 2015 tramite un credito di imposta del 65% in caso di donazione liberale.
Tale contributo è destinato al potenziamento delle infrastrutture scolastiche ed alla acquisizione di strumentazione di laboratorio che permettono all’IIS Mattei di essere sempre all’avanguardia tecnologica come il mercato impone.
Il titolare della Assembla, Giovanni Leonardi, già diplomato presso l’Istituto, ha accettato con entusiasmo la collaborazione in quanto vede l’IIS Mattei polo di formazione locale d’eccellenza,come dimostrato dal continuo incremento di iscritti; infatti, per il prossimo anno scolastico, si costituiranno complessivamente 40 classi, numero mai raggiunto in precedenza.
Da parte della Scuola, viene offerta la massima disponibilità nella realizzazione di progetti congiunti, attività culturali, convegni con le Università del territorio. A tal proposito, la sezione di Elettronica e Manutenzione dell’Istituto, ha realizzato per la Assembla un cronometro digitale minuti-centesimi, per il controllo dei tempi e metodi delle linee di montaggio, basato sulla piattaforma “Arduino”. Il progetto software e hardware e la produzione dei dispositivi sono stati realizzati totalmente all’interno dell’Istituto in collaborazione con gli studenti del terzo anno dell’IPSIA e coordinati dalla Prof. Monica Massi e dal Prof. Piero Morresi con il supporto dell’assistente tecnico Pierluigi Sabbatinelli.
L’Azienda ha ribadito inoltre la disponibilità ad ospitare gli studenti della sezione IPSIA in occasione del periodo di alternanza scuola-lavoro per svolgere attività di collaudo basate sulle nuove apparecchiature acquisite dalla Assembla.
Oggi, il dirigente scolastico Prof. Giovanni Giri ed i Prof. Massi e Morresi, hanno consegnato i dieci dispositivi al Sig. Giovanni Leonardi che ha accettato con entusiasmo lo strumento fondamentale per il rilievo dei tempi di produzione dell’Azienda.
Si schiudono le porte del professionismo per Denis Perpepaj.
L’attaccante esterno giallorosso, classe 1999, dalla U.S. Recanatese va all’Ascoli Picchio in serie B con la formula di cessione temporanea con diritto di riscatto.
La società di Recanati fa un grande in bocca al lupo al giocatore per la nuova opportunità.
Si è conclusa da qualche ora l’ottava edizione di AmAnticA Folk Festival, una rassegna che anima da anni il rione di Castelnuovo di Recanati ospitando artisti nazionali e internazionali legati al mondo del folk.
Quella del 2017 è stata un’edizione da record, nei numeri dei partecipanti, nell’offerta artistica e nelle novità che ne hanno tratteggiato un aspetto ancor più originale, nella scelta dell’accoglienza enogastronomia e nell’energia che lo stesso quartiere ha potuto vivere grazie all’immersione totale nelle note e nelle danze.
“E’ stata la consacrazione di AmAnticA, - afferma il sindaco Francesco Fiordomo - un’edizione capace di innovare e stupire con la qualità delle proposte artistiche, del cibo con la presenza di Slow Food, della sperimentazione teatrale e con il racconto della storia di Castelnuovo e dell’omaggio a Gigli”.
“Un vero trionfo – continua l’Assessore alle Culture Rita Soccio – con la presenza di tantissime persone che hanno voluto partecipare e scoprire il quartiere più antico di Recanati e la sua storia. Il ringraziamento va all’Associazione AmAnticA di Castelnuovo per l’organizzazione, alla compagnia teatrale dei Superpoteri per la proposta teatrale, all’Associazione culturale Iris per l’animazione e la promozione del Festival, al Circuito Slow Food per l’offerta enogastronomica e a tutti coloro che hanno reso possibile questi due giorni favolosi!”.
“Non potevamo aspettarci di più – spiega la Presidente dell’Associazione AmAnticA Donatella Baiocco -: una piazza così gremita non l’avevamo mai vista, e una forza, una passione nell’espressività degli artisti così profonda da incantare tutti. Lamorivostri sono state una scoperta e una sorpresa importantissima tale che la loro grinta poteva tranquillamente condurre tutta la serata fino alla fine. Del Canzoniere, che dire? Una garanzia! E la cosa che ha fatto grande questa edizione è stata proprio la capacità di tutti gli artisti di far convogliare a Castelnuovo amanti del folk da tutta Italia: c’erano persone dal nord Italia, dal Salento e addirittura dall’estero. Questo è quello che ci auguriamo per i prossimi anni: l’internazionalizzazione dei protagonisti, lo sguardo verso artisti e panorami stranieri che portino nel nostro quartiere e a Recanati il vento di innovativo di altre culture”.
Anche per l’Associazione Iris un successo: da tre mesi fino a ieri, infatti, le ragazze dell’Associazione recanatese hanno curato la comunicazione sui social e i contenuti del sito e la costanza e il contatto diretto con il pubblico che ha seguito tutti gli aggiornamenti in un count down quotidiano, è stato ripagato dalla presenza del pubblico della due giorni. “Un lavoro mediatico - spiega l’Associazione Iris - che si è rivelato essere la chiave di volta capace di creare un ponte tra il pubblico, gli artisti e il particolare mondo di Castelnuovo”.
Senza dubbio un’edizione da incorniciare, inaugurata sabato con il partecipato stage di organetto con François Heim, con il bal folk di Two Half dogs, Marca da Ballo, del Solstizio Mediterraneo e con l’animazione de I Passeri solitari. Emozionante e coinvolgente l’omaggio alla “Voce d’angelo di Castelnuovo” Beniamino Gigli proposto da Villa InCanto e dal Maestro Riccardo Serenelli e due tenori ospiti che si sono esibiti di fronte la casa natale di Gigli. Piacevole serata di musica e note grazie alla simpatia e maestria di Roberto Lucanero e Marco Meo che hanno fatto da apripista al Duo Heim di François e della figlia Camille all’arpa celtica.
Nel caldo torrido che ha accompagnato tutte le fasi della preparazione e che non ha fatto risparmiare il lavoro dei volontari dell’Associazione AmAnticA che ogni anno si impegnano nell’allestimento di tutto il rione e nell’organizzazione logistica, anche la seconda giornata del Festival ha dato modo alle persone intervenute di assaporare il folk e le sue infinite declinazioni. Se la novità del sabato è stata dedicata all’omaggio al Gigli, ieri, domenica, la novità è stata la rappresentazione teatrale dedicata alla storia di Castelnuovo e alla giovane Nicolina. Ma gli eventi che hanno surriscaldato ulteriormente gli animi, e i piedi, sono stati i due concerti che davanti una chiesa millenaria ferita dal terremoto, ha fatto battere le mani e ballare fino ad oltre la mezzanotte. Lamorivostri e la grinta delle musiciste si è unita alla potenza surreale della musica del Canzoniere Grecanico Salentino che hanno, come previsto, infervorato anche i più reticenti mentre in ogni angolo nascevano piccoli gruppi intenti in pizzica e balli folk di ogni genere.
Una chiusura di edizione quindi degna di AmAnticA, che ha riunito il popolo del folk, i curiosi, le Autorità e la comunità castelnovese tutti sotto lo stesso cielo, quello della passione per la musica.
Grazie a tutti coloro che hanno collaborato nell’ideazione, organizzazione, realizzazione, promozione e … ci vediamo l’anno prossimo!
Parte ufficialmente la stagione della Recanatese. Il gruppo a disposizione di mister Potenza si è ritrovato questa mattina al Tubaldi per la preparazione in vista del prossimo campionato. In attesa del comunicato ufficiale delle formazioni ripescate in Serie D, per il quale bisognerà attendere forse un’altra decina di giorni, si può tranquillamente dire che per l’undicesima stagione consecutiva la Recanatese disputerá il massimo campionato dilettantistico. La società leopardiana infatti è quarta nella graduatoria generale tra tutte le formazioni che hanno presentato domanda di ripescaggio e visti i cinque posti lasciati vacanti da formazioni che hanno rinunciato all’iscrizione, è certo che la Recanatese giocherà di nuovo in D.Dopo il saluto e l’in bocca al lupo da parte del presidente giallorosso Adolfo Guzzini e del direttivo, i ragazzi hanno iniziato a lavorare sotto la guida di mister Potenza e del preparatore atletico ChinèIn allegato alcuni scatti del primo giorno di preparazione (foto di Carlo Bertini) e l’elenco dei giocatori e dello staff tecnico. È previsto ancora qualche altro innesto in una rosa molto giovane, assemblata con grande ponderazione ed attenzione dal direttore tecnico Josè Cianni e dal mister Alessandro Potenza.