“Diciamo ADDIO a Yorchi, Ugo, Giosuè e Haicn, cani anziani, ammalati, che non hanno resistito alla grave ondata di gelo che ha colpito inesorabilmente anche il CANILE DI MORROVALLE.
In un box del canile, dove si ha solo una cuccia come riparo, senza coperte, senza una mano calda a riscaldare, è facile lasciarsi andare.
E loro, cani invisibili, invisibilmente se ne sono andati.
Non pubblichiamo le foto per non turbare la sensibilità di chi ci legge ma quei corpi senza vita, avvolti nel ghiaccio, alcuni vicini ai loro compagni ancora vivi, resteranno impresse nei nostri cuori per sempre”.
Non siamo in Puglia. Né ad Amatrice. Ma a Morrovalle. A un passo da casa nostra. Non possiamo voltarci dall’altra parte comodamente al calduccio nelle nostre case mentre dei poveri innocenti muoiono in modo atroce ed ingiusto.
Questo l’accorato appello dei volontari dell’associazione Amici Animali di Osimo che ieri in canile con grande determinazione, sotto choc hanno ricacciato indietro le lacrime e con il gelo nel corpo e nell’anima hanno cercato di portare conforto a chi è ancora lì, in cerca di speranza.
L’associazione ha urgente bisogno di VOLONTARI.
E’ ora il momento di dare una mano.
I recapiti da contattare sono :
335/8048623 – 333/8607575
www.amicianimali.orginfo@amicianimali.org
Al CANILE DI CAMERINO non ci sono stati decessi, ma tanti cani anziani hanno bisogno, come quelli ancora vivi a Morrovalle, di uno stallo temporaneo: un garage, una cantina, una stanza che non utilizzate. Temporaneo vuol dire soltanto finchè non passerà l’ondata di freddo. I cani anziani sono tranquilli, dormono per la maggior parte del tempo, richiedono un minimo impegno.
Inoltre a Camerino le scorte di cibo per i cani sono esaurite e c’è bisogno di crocchette e pappe.
Chi può porti del cibo direttamente al canile oppure per il ritiro contatti l’associazione Amici di Fido al 338/1198455 o al 334/2448739 o ancora si rechi presso il punto di raccolta del negozio Zampe e Baffi di Montecosaro.
Infine chi fosse più vicino alla costa, può dare una mano presso il CANILE DI RECANATI aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 13.00 o contattando il numero 3663017481.
E ricordate: gli animali non stanno bene di fuori al freddo. Anche se ce li avete abituati fateli entrare in casa o in garage in queste gelide notti.
Questo è nonno Gerry. Ora in stallo presso l’associazione Amici di Fido.
Tanto spavento, ma fortunatamente nessuna conseguenza fisica per il nipote di Enrico Mattei, vittima la notte scorsa di un singolare incidente stradale.
Osvaldo Mattei, 20 anni, recanatese, intorno alle 3.30 di questa mattina stava tornando a casa a Villa Gigli, quando, mentre percorreva a bordo della sua Fiat la strada dei Pali fra Porto Recanati e Recanati, a causa del fortissimo vento un albero si è sradicato finendo addosso al cofano della sua auto. Solo per un puro miracolo, il giovane recanatese è riuscito a mantenere il controllo del mezzo e a non subire conseguenze fisiche gravi dall'incidente. Osvaldo Gigli è uscito da solo dall'auto e ha subito chiesto aiuto.
Sul posto sono stati chiamati ad intervenire i vigili del fuoco che, non senza fatica, dopo oltre tre ore di lavoro, sono riusciti a liberare la sede stradale dall'albero.
La Recanatese è interessata Diego Allegretti. L’attaccante della Maceratese, match winner dell’ultimo derby giocato allo stadio “Riviera delle Palme” che ha consentito ai biancorossi di tornare a casa con la vittoria dalla trasferta di San Benedetto del Tronto cinquant’anni dopo il gol messo a segno Stelvio Attili, da qualche settimana viene corteggiato dalla società leopardiana, che ha come consulente esterno l’ex presidente della Maceratese, Maria Francesca Tardella.Allegretti, originario di Recanati, è molto apprezzato dal tecnico Matteo Possanzini, che ha avuto modo di saggiarne le qualità a Porto Recanati.Quest’anno con la Maceratese in Lega Pro Allegretti ha totalizzato dieci presenze, di cui tre da titolare, ed un gol. Nella passata stagione con la maglia della Vibonese in serie D aveva messo a segno diciannove reti.
Grave incidente questo pomeriggio, intorno alle 17.30 a Recanati. Una donna di 76 anni, L.G., residente a Loreto, mentre stava percorrendo via Nazario Sauro ha perso il controllo della sua vettura ed è finita fuori strada, rimanendo intrappolata fra le lamiere.Immediatamente sono scattati i soccorsi e la ferita è stata estratta dall'abitacolo della vettura dai vigili del fuoco. I sanitari del 118 ne hanno disposto il trasferimento a Torrette dove si trova tuttora ricoverata.
Continuano le polemiche intorno al contributo di autonoma sistemazione, destinato a tutte quelle persone che, rimaste senza casa a causa dei tragici eventi sismici, si sono trovati costretti a trovare una nuova sistemazione. Per fare chiarezza abbiamo chiesto delucidazioni sull'argomento all'assessore regionale Angelo Sciapichetti, anche a seguito delle recenti esternazioni di alcuni primi cittadini che lamentavano l'assenza della Regione e la mancanza di liquidità."Ci tengo a chiarire - dice Sciapichetti - che da agosto al 20 dicembre la Regione Marche ha liquidato 15.770.332,77 di euro ripartiti tra contributo di autonoma sistemazione (circa 4 milioni) strutture alberghiere e ricettive (oltre 3 milioni), interventi in emergenza, pagamenti agli enti locali per lavori di somma urgenza, pagamenti a ditte private e anticipazioni agli enti locali (circa 7 milioni). Questi soldi sono stati già liquidati a chi ne ha fatto richiesta nella maniera opportuna. Va chiarito infatti che la pubblica amministrazione non può pagare a prescindere e i Comuni che fanno richiesta per quel che riguarda il CAS devono prima rendicontare: se si sono verificati dei ritardi è solo perché la Regione per liquidare deve verificare che tutto sia in regola da parte dell'ente richiedente"."In Regione - continua Sciapichetti - c'è un ufficio preposto che si è occupato finora di ricevere le richieste e, laddove fosse tutto in regola, liquidare i pagamenti. Ci sono delle regole che impediscono alla pubblica amministrazione di pagare quando le pratiche non sono complete o inesatte. Voglio però rassicurare sul fatto che i soldi ci sono e che è nostro preciso impegno continuare a liquidare secondo le necessità". A seguire una tabella con i pagamenti effettuati dalla Regione Marche alla data del 20 dicembre 2016.Euro 15.770.332,77 così ripartiti: - Pagamento Contributo Autonoma Sistemazione (rendicontato dai Comuni da agosto fino al 19 dicembre 2016): EURO 3.900.967,35 -pagamento alberghi,agriturismi,campeggi ecc: EURO 3.125.984,16 - Pagamento agli Enti Locali per lavori di somma urgenza: Euro 978.852,22 - pagamento interventi in emergenza Euro 503.072,03 - pagamento lavori somma urgenza ditte private: Euro 287.388 - Anticipazioni 30% agli Enti Locali per lavori di somma urgenzaEURO 6.907.069.00 TOTALE PAGAMENTI EFFETTUATI FINO AL 20 DICEMRE 2016 EURO 15.770.332,77POPOLAZIONE ASSISTITA - palestre,scuole,palazzetti dello sport, centri sociali,tensostrutture MC 1.160 - FM 168 - AP 212 - AN 0 = Totale 1.540 . autonoma sistemazione CAS MC 11.663 - FM 1.324 -AP 2.676 - AN 533 = Totale 16.196 - alberghi,campeggi,agriturismi ecc MC 5.037 - FM 124 - AP 752 - AN 205 = Totale 4.388 TOTALE POPOLAZIONE ASSISTITA NELLA REGIONE n. 29.304
Una nuova vita che viene alla luce e l'emozione di un operatore del 118 , Andrea Bonifazi, che ha raccontato la sua avventura a lieto fine proprio sul suo profilo Facebook.“Sul nostro lavoro beh!, c’è poco da dire: purtroppo a volte è veramente brutto e quando rientri con l’ambulanza ti chiedi se veramente hai fatto di tutto e di più e alla fine sai perfettamente che più di così non potevi fare. Invece a volte, come oggi, vedi sul divano di casa venire al mondo un bimbo stupendo e capisci che il nostro lavoro è il più bello di tutti in assoluto.”Questa mattina verso le ore 9, è partito dal Punto di Primo Intervento di Recanati verso il condominio sopra l’ex “Green Leaves” chiamato da un giovane papà alla cui moglie si erano rotte le acque. All’arrivo, gli operatori del 118 hanno trovato la donna, accudita dalla zia e dalla nipote, che stava partorendo e infatti alle 9.15 è nato Martin.Mamma e bimbo sono poi stati trasportati subito al reparto di ostetricia dell’Ospedale di Civitanova Marche.
E’ tempo di bilanci per l’Atletica Leggera e l’anno che si sta per chiudere, per il marciatore dell’Atletica Recanati Michele Antonelli, è quello da mandare a futura memoria!Il giovane maceratese, seguito dal Tecnico Specialista Nazionale Diego Cacchiarelli, ha infatti compiuto un importante passo in avanti che l’ha catapultato nel gotha internazionale della specialità. Ripercorriamone la stagione partendo dal 31 gennaio quando, in quel di Catania, ha portato a casa due splendidi titoli Italiani, sia quello Assoluto sia quello Promesse sulla prestigiosa prova della 50 km.Con una condotta di gara attendista Michele ha ripreso, man mano che i km passavano, tutti gli avversari per chiudere con la corona del vincitore con un crono di valenza mondiale: 3 ore 56’57”, minimo Olimpico, con un miglioramento di oltre 7’ sul personale! Galvanizzato dalla prestazione l’alfiere dell’Atletica Recanati ha poi messo al collo, a Cassino, l’argento ai Campionati Italiani Promesse sulla 20 km col suo record di 1 ora 23’55”, sempre minimo Olimpico. Tutto ciò gli ha permesso di debuttare nella prima Coppa del Mondo a squadre, a Roma, sulla distanza più breve, dovendo lasciare spazio, purtroppo, sulla 50 km al rientrante Schwazer, giungendo 60°, terzo degli azzurri in gara nonostante una caduta al giro di boa. Quindi ha limato anche il record dei 10 km su pista con 41’24”12, arrivando 6° ai Campionati del Mediterraneo under 23 a Tunisi. Passata l’estate sui libri, è infatti uno studente modello all’Università di Urbino, Facoltà di Scienze Motorie, e ad allenarsi, ha chiuso col botto in Germania. Ad Andernach ha colto il bronzo nella “sua” 50 km, miglior straniero in gara, con un fantastico 3 ore 53’08” tempo che rappresenta la terza prestazione italiana di sempre per gli under 23, la 4^ mondiale dell’anno e la 2^ in Europa! Ora l’obiettivo si sposta al 2017 quando in gioco ci saranno sia la Coppa Europa sia i Campionati del Mondo individuali e, con questa determinazione e voglia di essere protagonista, nulla sembrerebbe precluso per il marciatore maceratese! Infine un grazie a tutti coloro che lo hanno supportato dai dottori: Mariano Avio, Andrea Cocchi e Barbara Rossi alle aziende: Garmin Italia, Neotrofic, Ottica Cotognini, Tre Valli deposito di Macerata, Azienda Agraria Michele di Manuele Michilli, Il Forno di Matteo Paparelli, Caseificio Lanfredini, Azienda Agraria bio di Mauro Mochi. Record Marchigiani Assoluti:10 km su pista 41’24”12 Tunisi20 km su strada 1 ora 23’55” Cassino50 km su strada 3 ore 53’08” Andernach5 maglie azzurre (3 assolute: Podebrady – Murcia – Roma e 2 Under 23: Tallinn – Tunisi)
L’ordinanza n. 9 del 14 dicembre 2016 del Commissario per la ricostruzione interviene dopo che la n. 7 e la n. 6 hanno disciplinato il finanziamento della ricostruzione degli edifici e traccia il quadro sulla “Delocalizzazione immediata e temporanea delle attività economiche danneggiate dagli eventi sismici del 24 agosto, 26 e 30 ottobre 2016”.
Il provvedimento trae origine dalla “ necessità di impartire ulteriori disposizioni per determinare un quadro generale e complessivo delle misure volte all’immediato avvio degli interventi di delocalizzazione temporanea delle attività produttive, industriali e artigianali aventi sede nei territori colpiti dagli eventi sismici e che erano ubicate in edifici risultati distrutti o gravemente danneggiati per effetto degli eventi medesimi, con danni non riparabili mediante interventi immediati di rafforzamento locale” e “dalla constatazione che analoga necessità si pone per gli edifici di proprietà o in disponibilità dei comuni interessati, adibiti a magazzini, depositi od officine a servizio di attività economiche dei comuni medesimi, i quali del pari siano stati distrutti o abbiano riportato gravi danni, non riparabili mediante interventi immediati di rafforzamento locale”.
Ciò premesso, l’articolo 1 dell’ordinanza delinea innanzitutto l’ “Ambito di applicazione” della disciplina alle “imprese industriali, artigianali o commerciali, di servizi, turistiche ed agrituristiche con sede operativa nei comuni di cui all’articolo 1 del citato decreto legge n. 189 del 2016, nonché nei comuni di cui all’elenco aggiuntivo approvato con l’ordinanza del Commissario straordinario n. 3 del 15 novembre 2016, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 283 del 3 dicembre 2016, emessa ai sensi dell’articolo 1 del decreto legge n. 205 del 2016, nonché attività economiche comunali ubicate in edifici distrutti o che hanno subito danni gravissimi, non riparabili con interventi di rafforzamento locale”.
La delocalizzazione riguarda le attività economiche in essere alla data degli eventi sismici suindicati ubicate in edifici che risultano oggetto di ordinanza di sgombero totale a seguito di verifica di agibilità tramite schede AeDES o GL-AeDES.
E lo spostamento è possibile:
a) in altro edificio agibile sito nello stesso comune;
b) all’interno del lotto di pertinenza dell’insediamento danneggiato o nelle aree immediatamente adiacenti;
c) all’interno di una struttura unitaria all’uopo predisposta in attuazione di quanto previsto dall’articolo 3 dell’ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile n. 408 del 15 novembre 2016 ;
d) all’interno di un’area pubblica attrezzata dal Presidente della Regione interessata, in qualità di Vice Commissario.
L’ordinanza chiarisce che la misura della delocalizzazione è soltanto temporanea e che “gli impianti e le strutture temporanee delocalizzati a norma della presente ordinanza sono finalizzati esclusivamente ad assicurare l’immediata ripresa delle attività economiche e la continuità produttiva per il tempo strettamente necessario alla realizzazione dei lavori di ripristino con miglioramento sismico o ricostruzione dell’edificio gravemente danneggiato o distrutto”.
Quanto alle modalità operative:
La delocalizzazione
in altro edificio agibile sito nello stesso comune (lett. a) è attuata tramite l’affitto di altro edificio esistente agibile, non abusivo, equivalente per caratteristiche tipologiche e dimensionali a quello preesistente, ubicato nello stesso comune in area ritenuta idonea ad ospitare l’attività produttiva come attestato con perizia asseverata dal tecnico incaricato. Agli effetti della presente ordinanza, sono considerati equivalenti gli edifici aventi eguale dimensione per pianta ed altezza, con margine di tolleranza del 20%;
all’interno del lotto di pertinenza dell’insediamento danneggiato o nelle aree immediatamente adiacenti (lett. b) avviene tramite la realizzazione, direttamente ad opera del titolare dell’attività economica interessata ed anche in deroga alle disposizioni degli strumenti urbanistici comunali, di una struttura provvisoria realizzata all’interno del lotto di pertinenza o nelle aree immediatamente adiacenti all’insediamento danneggiato, della quale sia dimostrata la disponibilità con apposita perizia asseverata. In caso di documentata impossibilità di delocalizzazione sul lotto di pertinenza o in area immediatamente adiacente determinata dalla presenza di strade o corsi d’acqua, la delocalizzazione può essere autorizzata, acquisito il parere favorevole del comune, su altra area in disponibilità del richiedente purché sita a una distanza non superiore a ml 100 dall’edificio o insediamento distrutto o danneggiato;
Per questi due tipi di delocalizzazione (1 e 2) , i soggetti legittimati possono provvedere alla stipula dei contratti di locazione, al relativo trasloco e/o alla fornitura ed installazione delle strutture provvisorie, previa autorizzazione e percependo il successivo rimborso ai sensi dell’articolo 3, comma 7, del decreto legge n. 205 del 2016 secondo le modalità e le procedure stabilite dai successivi articoli 8 e 9.
all’interno di una struttura unitaria all’uopo predisposta in attuazione di quanto previsto dall’articolo 3 dell’ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile n. 408 del 15 novembre 2016 (lett. c) è attuata come stabilito dall’articolo 3 dell’ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile n. 408/2016;
Per tale delocalizzazione temporanea i soggetti legittimati possono provvedere al trasloco presso la struttura predisposta dalla Regione, previa autorizzazione e percependo il successivo rimborso ai sensi dell’articolo 3, comma 7, del decreto legge n. 205 del 2016 secondo le modalità e le procedure stabilite dai successivi articoli 8 e 9.
all’interno di un’area pubblica attrezzata dal Presidente della Regione interessata, in qualità di Vice Commissario (lett. d) è attuata tramite la predisposizione a cura della Regione di un’area pubblica attrezzata, all’interno della quale i singoli operatori aventi diritto possono realizzare una struttura temporanea.
Per questa forma di delocalizzazione temporanea i soggetti legittimati possono provvedere alla realizzazione a proprie spese della struttura provvisoria ed al relativo trasloco, previa autorizzazione e percependo il successivo rimborso ai sensi dell’articolo 3, comma 7, del decreto legge n. 205 del 2016 secondo le modalità e le procedure stabilite dai successivi articoli 8 e 9.
In casi eccezionali la delocalizzazione può essere autorizzata su area sita in territorio di comune confinante, sentito il parere anche di quest’ultimo. Questo però soltanto laddove il richiedente documenti che la delocalizzazione della propria attività nell’ambito del medesimo comune è eccessivamente onerosa, in modo da rendere l’intervento oggettivamente antieconomico rispetto alle esigenze di continuità e salvaguardia dell’attività,
I soggetti legittimati (art. 3) agli interventi di delocalizzazione sono:
soggetti privati, persone fisiche o giuridiche, che risultino titolari di imprese industriali, artigianali o commerciali, di servizi, turistiche ed agrituristiche in essere alla data degli eventi sismici di cui all’articolo 1, i quali avessero sede a tale data in edifici, detenuti a qualsiasi titolo, che siano risultati danneggiati o distrutti;
i comuni in relazione a edifici in loro proprietà o disponibilità, adibiti a depositi, magazzini od officine a servizio di attività economiche gestite dall’amministrazione comunale, che si trovino nelle condizioni di cui al precedente comma 1, in modo da rendere necessario il trasferimento di macchinari e attrezzature in essi contenuti in altro immobile sito nello stesso comune.
I titolari di attività economiche site all’interno di edifici ubicati in aree classificate come “zone rosse” dall’autorità di protezione civile e interdette all’accesso, per i quali pertanto non si è proceduto a classificazione AeDES.
soggetti legittimati che abbiano proceduto a delocalizzazione di attività economiche prima dell’entrata in vigore della presente ordinanza.
Gli edifici presi in locazione dai comuni potranno essere impiegati anche per il deposito temporaneo di mobili e suppellettili di soggetti privati sgomberati dalle proprie abitazioni, secondo le modalità e procedure che saranno stabilite con successiva ordinanza del Commissario straordinario.
Quanto alla procedura per l’autorizzazione di delocalizzazione (art. 5) la richiesta è presentata all’Ufficio speciale per la ricostruzione competente entro quindici giorni dall’entrata in vigore dell’ordinanza. La richiesta può essere presentata a condizione che sia stata emessa ordinanza di inagibilità totale, a seguito di verifica con scheda AeDES, integrata da apposita perizia giurata.
Fino all’istituzione dei predetti Uffici speciali, le comunicazioni sono depositate presso gli uffici regionali provvisoriamente individuati dai Presidenti delle Regioni, in qualità di Vice Commissari. La domanda è presentata dai soggetti legittimati ai Presidenti delle Regioni nel termine di trenta giorni decorrenti o dalla stipula del contratto di locazione o nelle altre ipotesi, dalla conclusione degli interventi di delocalizzazione. Alla domanda devono essere allegati l’elenco delle attività svolte con il computo delle eventuali lavorazioni resesi necessarie per la funzionalità del nuovo edificio e delle spese effettivamente sostenute, nonché le fatture, anche non quietanzate, degli acquisti o noleggi di attrezzature nonché dei lavori, delle forniture e delle spese tecniche.
L’Ufficio che riceve la comunicazione a norma del comma 1 ne informa il Comune territorialmente competente.
L’autorizzazione è rilasciata previa sommaria istruttoria dell’Ufficio speciale per la ricostruzione, sentito il comune, in ordine alla compatibilità urbanistica dell’intervento di delocalizzazione ovvero all’autorizzabilità della deroga eventualmente richiesta agli strumenti urbanistici richiesti, nonché all’autorizzabilità dell’intervento richiesto sotto il profilo ambientale e sanitario. Ottenuta l’autorizzazione si può provvedere immediatamente a svolgere gli adempimenti necessari per la locazione del nuovo edificio e l’acquisto o il noleggio dei macchinari e delle attrezzature indispensabili per la ripresa dell’attività produttiva, secondo le prescrizioni indicate nel medesimo provvedimento autorizzativo.
In termini economici, il rimborso mensile massimo ammissibile per la delocalizzazione, per la durata della locazione fino al ripristino o ricostruzione dell’edificio preesistente, è pari al canone medio di locazione determinato nella perizia asseverata, tenendo conto delle valutazioni di mercato.
Per gli interventi di delocalizzazione di cui all’articolo 2, commi 2 e 4: il rimborso massimo ammissibile per la realizzazione della struttura temporanea sul lotto di pertinenza o nelle aree immediatamente adiacenti ovvero nelle aree attrezzate poste a disposizione dalla Regione è pari al minor importo tra il costo dell’intervento quale ricavabile dal computo metrico estimativo di cui all’articolo 5, comma 4, lettera b), ed il costo convenzionale determinato in misura di euro 280/mq. per una superficie equivalente a quella dell’edificio gravemente danneggiato o distrutto, come indicata nella perizia asseverata.
L’ordinanza pone dei limiti al rimborso, prevedendo che “In tutti i casi di delocalizzazione di cui all’articolo 2, inoltre:
a) per gli interventi su macchinari, attrezzature ed impianti, volti a ripristinare la piena funzionalità dell’impresa, il rimborso è pari all’80% del costo indicato nella perizia asseverata;
b) per il ripristino delle scorte il rimborso è pari al 60% del valore di quelle distrutte o danneggiate, come attestato nella perizia asseverata.
In tutte le ipotesi di delocalizzazione, le spese sostenute per il trasloco di macchinari e attrezzature sono rimborsate nel limite dell’80% dei costi documentati.
Le spese tecniche documentate sono in ogni caso rimborsate nel limite del 5% del costo delle opere eseguite.
Il rimborso è in ogni caso determinato al netto dell’eventuale indennizzo assicurativo già percepito dal richiedente o in corso di determinazione”.
Il rimborso viene successivamente erogato, previa verifica dell’esecuzione degli interventi e della documentazione presentata in conformità all’autorizzazione regionale mediante accredito sul conto corrente indicato nella domanda.
Recentemente si è svolto ad Ostia presso il Centro Olimpico Federale “Pellicone “ il seminario nazionale di Aikido della FIJLKAM, Federazione Italiana Judo Lotta ed Arti Marziali, al quale ha partecipato la Takemusu Aikido Recanati A.S.D.Ad accompagnare il nutrito gruppo dei suoi praticanti sono stati i due insegnanti tecnici dell’associazione che hanno sostenuto in tale evento i relativi esami di passaggio di grado, conseguendo pertanto Argeo Caferri la cintura nera di 4° dan e Fabio Rita quella di 3° dan.Il maestri Fabio Rita e Argeo Caferri sono co-fondatori della Takemusu Aiki Dojo Macerata ASD e della Takemusu Aikido Recanati ASD, associazioni che praticano la disciplina dell’Aikido nelle città di Macerata e Recanati.I due maestri hanno da anni incrementato la loro attività sportiva nella città di Recanati favorendo la crescita della compagine recanatese e facendo salire il livello tecnico dei praticanti riuscendo così a far crescere sia il numero delle cinture nere accreditate sia il numero dei suoi praticanti, lasciando così ben sperare per il futuro di questa giovane associazione nata e cresciuta per il lavoro e lo spirito comune dei suoi fondatori e di tutti i suoi praticanti.
L’Ospedale di Recanati, oggi Ospedale di Comunità, dall'1 dicembre garantisce assistenza per trenta posti letto di cure intermedie. Venti posti sono gestiti dai medici dipendenti già in precedenza impegnati nella lungodegenza e dieci sono a carico dei sette medici di medicina generale che hanno aderito all’accordo regionale e che quindi ora prestano servizio anche all’interno della struttura.Una parte dei letti è attualmente occupata da pazienti provenienti dalle zone terremotate e in questo particolare momento ciò limita la possibilità di garantire il turnover. La situazione è destinata tuttavia a regolarizzarsi nel momento in cui questi pazienti potranno essere ricoverati in strutture più vicine ai luoghi di residenza.Il sistema emergenza-urgenza è così strutturato: dalle ore 8 alle 20 sono presenti un medico dipendente (lo stesso che contemporaneamente garantisce l’assistenza nei posti letto), un medico del 118, un infermiere del PPI, un infermiere della PoTES (ambulanza medicalizzata), un Operatore Socio Sanitario.Dalle 20 alle 8 sono presenti due medici del 118 di cui uno per il PPI, un infermiere del PPI, un infermiere della Potes, un medico di continuità assistenziale.Nei giorni festivi dalle 8 alle 20 sono in servizio un medico dipendente dell’AV3 in forza al pronto soccorso di Civitanova, un medico del 118, un infermiere del PPI, un infermiere della PoTES (ambulanza medicalizzata), un Operatore Socio Sanitario, un medico di continuità assistenziale (ex guardia medica).I medici dipendenti che garantiscono l’assistenza per i venti posti letto di cure intermedie e contemporaneamente la presenza al PPI feriale diurno sono al momento due, ma la Direzione dell’AV3 ha già avviato le procedure per il reclutamento di un ulteriore dirigente medico da destinare anche alle attività specialistiche.
Tappa recanatese per il progetto Green School dell’Aaato 3 Macerata, che questa mattina ha fatto visita alla scuola primaria San Vito. Circa 100 studenti hanno seguito con molta attenzione la lezione sul risparmio idrico tenuta dall’esperto del settore Fulvio Riccio. Con il supporto di slide, i piccoli della prima, seconda, terza e quarta classe hanno compiuto un viaggio nel mondo dell’acqua, acquisendo informazioni e preziosi consigli per non sprecare questa vitale risorsa: preferire la doccia al bagno, per esempio, chiudere i rubinetti, compresi quelli delle scuole, quando ci laviamo le mani, i denti o i capelli; ricordare ai genitori che la macchina va lavata con spugna e secchio e che lavatrici e lavastoviglie vanno accese solo a pieno carico.I piccoli, molto preparati sull’argomento, hanno risposto in modo corretto a quasi tutte le domande del gioco quiz finale. Terminata la lezione, l’Aato 3 ha assegnato alcuni compitini da fare: prendere nota del contatore per tenere sott’occhio i consumi, verificare se ci sono rubinetti difettosi e quindi eventuali perdite da sistemare. Tra qualche mese l’Aato 3 tornerà nella scuola, verificherà i dati raccolti e sistemerà tutte le perdite di acqua, istallando anche i riduttori di flusso. Il mese successivo gli studenti potranno misurare la riduzione del consumo di acqua grazie agli interventi dell’Aato 3. Il progetto si chiude con l’installazione di un dispenser erogatore di acqua in sostituzione dei distributori di acqua imbottigliata.In quattro mesi Green School toccherà dieci istituiti ricadenti nell’ambito insieme a centinaia di studenti.
"Spetta a me indicare le priorità del governo. La prima è senz'altro l'intervento nelle zone colpite dal terremoto".Lo dice il premier Paolo Gentiloni in Aula alla Camera. "Abbiamo avuto - sottolinea - una risposta straordinaria ma siamo ancora in emergenza e dalla qualità della ricostruzione dipende la qualità del futuro di una parte rilevante del territorio dell'Italia centrale e da questi passi che faremo dipende anche la forza che avremo nel programma a lungo termine su Casa Italia, che interviene sugli elementi più profondi dei danni che vengono provocati dagli eventi sismici nel Paese"(ANSA).
E' finita in manette la coppia ritenuta responsabile di una serie di furti in abitazioni e centri commerciali (8 quelli contestati) in Valmusone, nei comuni di Osimo, Castelfidardo, Recanati e Porto Recanati, dove i due, che si erano nascosti al Green River Village, sono stati arrestati dai carabinieri di Osimo dopo numerose denunce da parte di negozianti per furti di sigarette, gratta e vinci, gioielli e denaro contante, auto.Ambra Guzzini, 34 anni, di Jesi, e Saidi Housine, 30 anni, recanatese di origine tunisina, sono ora in carcere per furto aggravato continuato in concorso. Gli investigatori, coordinati dal pm di Ancona Irene Bilotta, sono risaliti a loro grazie anche ai fotogrammi delle telecamere della video sorveglianza pubblica e privata. Secondo gli inquirenti, i due, conosciuti come tossicodipendenti, si rifornivano di droga pagandola con i proventi dei furti consumati. (Ansa)
Dopo il successo avuto è stata messa in cantiere la seconda ristampa dei calendari benefici per il centro rieducativo l'Infinito di Recanati in quanto i primi 400 sono andati letteralmente a ruba. Naturalmente non sono stati i soggetti che in maniera goliardica hanno messo la faccia per il calendario a farne un oggetto da avere nelle vostre case, ma il cuore di chi ha donato e partecipato a farsì che questo piccolo evento si trasformasse in un momento di solidarietà importante per dei ragazzi che chiedono alla vita e a tutti noi di essere loro vicini.Il cuore di chi, donando, permetterà con il ricavato dei calendari di poter fare qualcosa di utile (di cui tutti saranno partecipi) per i ragazzi della "Coop l'Infinito".Grazie a tutti coloro che hanno partecipato a questo piccolo ma grande successo nato da un'idea di solidarietà perché crediamo che far del bene fa bene al nostro cuore ed alla nostra anima.
La Recanatese esce immeritatamente sconfitta dalla sfida del Tubaldi contro il Campobasso. Gli ospiti si impongono con il minimo scarto di 1-0 grazie alla rete messa a segno da Gulin al 24′ del primo tempo.Gol vittoria, va detto, scaturito da un’ingenuità del reparto arretrato che ha permesso al giocatore molisano, tutt’altro che longilineo, di colpire di testa indisturbato a pochi centimetri dalla linea di porta. E’ proprio la formazione allenata da Matteo Possanzini a fare la partita fin dall’inizio, ma uno schiacciante possesso palla e diverse conclusioni in porta (a fine partita ne abbiamo contate 27 di cui 12 sullo specchio, contro le 6 di cui 4 sullo specchio della porta da parte della squadra allenata da Novelli) non sono bastati per evitare l’ottavo stop in campionato. Sull’economia della gara pesano come macigni due episodi molto dubbi accaduti nell’area di rigore del Campobasso; ad inizio ripresa Villanova viene steso da Esposito ma il direttore di gara fa proseguire il gioco non giudicando falloso il contatto tra l’attaccante della Recanatese ed il difensore del Campobasso.Rimanendo sempre nel secondo tempo ,ancora più clamorosa è sembrata la svista del direttore di gara nel non fischiare un rigore a Mordini letteralmente placcato da un difensore del Campobasso. Altro episodio topico della partita è stato l’espulsione di Frezzi che in pochi minuti ha collezionato due cartellini gialli ed è quindi stato costretto ad abbandonare il campo al 12′ della ripresa. La seconda parte della gara è stato un vero monologo della Recanatese che ha schiacciato gli avversari nelle propria metà campo, ma non è bastato per portare a casa almeno un punto che sarebbe già stato un bottino stretto per quello che si è visto oggi al Tubaldi. Domenica i giallorossi sono impegnati in una sfida fondamentale a Pineto.
Nell'ambito delle feste natalizie nel Quartiere Montemorello di Recanati e a sostegno delle Missioni estere dei Cappuccini delle Marche, anche quest'anno è stata organizzata l'iniziativa "Il Gusto del Natale" che dal 4 al 18 dicembre animerà il centro recanatese.Per l'occasione Domenica 11 dicembre 2016 alle ore 19 il Coro Vox Phoenicis diretto da Carlo Paniccià si esibirà nella Chiesa S.Maria in Montemorello, che si trova nella Piazza del Sabato del Villaggio, nel concerto "Arriva Natale". Dal 4 al 18 dicembre sarà possibile visitare i presepi per le vie dell'antico quartiere di Montemorello di Recanati, il mercatino di Natale, il museo missionario e poter pregare la statua della Madonna di Loreto pellegrina nella chiesa del convento dei Cappuccini (fino all'11 dicembre).
Sembra impossibile ciò che è successo a Marina Romoli, ciclista nata a Recanati nel 1988, che nel pieno della sua attività sportiva, mentre percorreva la strada che porta ai grandi sogni, poco più che ventenne ha avuto un incidente in allenamento: un’auto le ha tagliato la strada e l'ha travolta. Marina ha subito una lesione al midollo spinale, la perforazione di un polmone e ferite al volto per cui sono stati necessari 500 punti di sutura.Dalla luce al buio, dal sogno all’incubo, il passaggio è stato breve e Marina si è ritrovata su una sedie a rotelle con le gambe paralizzate. La vice-campionessa mondiale in linea tra le juniores del 2006 si è risvegliata bloccata in un futuro che non sembrava più il suo. Ma chi è abituato a pedalare per chilometri e chilometri, chi sa affrontare la montagna in solitaria, utilizzando solo la forza fisica e quella mentale, non è sicuramente una persona abituata ad arrendersi, così la giovane ciclista ha iniziato a lavorare per un nuovo obiettivo. Da quella tragica mattina non c’è più la ricerca di arrivare per prima a quella striscia bianca orizzontale che ti dice “ce l’hai fatta!”, ora si lavora per tornare a camminare.“Di notte sogno un traguardo, di giorno faccio di tutto per raggiungerlo” ecco la motivazione di Marina, della campionessa che lavora per tornare a sognare. Non è facile ritrovarsi di punto in bianco, dal gareggiare per vincere, a lavorare per riacquisire l’uso delle gambe. Ci vuole tanta forza di volontà, tanto amore per la vita e per se stessi e per chi vive una situazione simile alla propria, così la recanatese ha deciso di fondare una onlus, Marina Romoli Onlus We can do it, together!, per sensibilizzare e raccogliere fondi a supporto della ricerca di una Cura per la paralisi causata da lesione spinale cronica ma anche per dare un concreto aiuto a giovani atleti diventati disabili scientifica “Io so che prima o poi tornerò a camminare – afferma decisa Marina – E desidero che tutti quelli che hanno vissuto drammi come il mio la pensino così. Ce la farò, ce la faremo. La medicina, al riguardo, corre per noi. Ogni giorno fa una scoperta, fa un passo avanti nell’individuare soluzioni. Ma per progredire sempre di più la medicina ha bisogno della ricerca. La ricerca può ridarci quello che il destino ci ha tolto”.Il 5 dicembre in rete arriva il video di un grande risultato: Marina che torna a pedalare. Sono passati più di sei anni da quel tragico incidente del primo giugno del 2010, la caparbietà della ciclista è arrivata fino a qui, ma non è ancora abbastanza e lei lo sa: “è un risultato straordinario per me ma che comunque sono e rimango con una lesione spinale grave e quindi la mia vita rimane legata ad una carrozzina e ad altri problemi connessi alla paralisi. Per questo continuo a credere nella ricerca perché lei sola può dare una vera cura alla paralisi/lesione spinale. Ma sono fiduciosa che prima o poi insieme ce la faremo! We Can Do It!”. La pedalata magari non è fluida come un tempo, ma le gambe girano e questa emozione è indescrivibile, è un pò come vincere quei tapponi di montagna, in molti prima si sono arresi, pochi hanno avuto la forza di continuare a soffrire per raggiungere la vetta.La sua lotta è diventata un esempio, una bandiera, una gara in cui Marina ha tanti gregari, così la salita fa meno paura, così la cadenza di pedalata è meno dura, la strada sale sempre un po’ di più ma l’obiettivo è troppo importante per arrendersi: "Non c'è nessun miracolo: riesco a pedalare da un pò di tempo, ma ci lavoro da anni con la mia fisioterapista. Ho solo reso la cosa nota ieri perché volevo regalare una speranza a chi come me vive cn lesione spinale e ringraziare chi da sempre sostiene me e la mia battaglia. La lesione spinale ad oggi non è curabile e ho postato il video per far capire che sì, con tenacia dopo anni sono riuscita a pedalare un pò, ma comunque rimango paralizzata e vivo in sedia a rotelle. Per questo da anni la Marina Romoli Onlus lavora per finanziare progetti di ricerca scientifica che possano curare la paralisi. Quindi rimaniamo con i piedi per terra, continuiamo a lavorare e a sostenere la ricerca, perché l'unico miracolo per tutti lo può fare la scienza". [video width="400" height="400" mp4="http://picchionews.it/wp-content/uploads/2016/12/marina-romoli.mp4"][/video]
Sabato 10 dicembre la galleria IDILL’IO arte contemporanea di Pio Monti a Recanati presenta La Fantasima, mostra personale di Massimo Kaufmann.L’artista si è ispirato ad un episodio narrato da Leopardi nei Pensieri, realmente avvenuto a Firenze nel 1831. Protagonista è il suo amico Antonio Ranieri, il quale, una sera passando per Via Buia, trova “presso alla piazza del Duomo, sotto una finestra terrena che ora è de’ Riccardi, fermata molta gente, che diceva tutta spaventata: ih, la fantasima!”Ranieri, volendo vederci chiaro, dopo essersi arrampicato, scopre che in realtà la spaventosa apparizione non è altro che uno svolazzante grembiule nero. Leopardi si serve dell’aneddoto per mettere in ridicolo chi, nel XIX secolo, nella città considerata più colta e civile d’Italia, sia ancora vittima della superstizione. Ma d’altra parte, ricollegandosi a un dibattito in voga sulle riviste culturali d’epoca, ammonisce gli stranieri di quelle nazioni “marchent à la tete de la civilisation”, che nessun’altra nazione come l’Italia crede di meno ai fantasmi.In mostra troviamo le pagine in cui è riportato il racconto leopardiano, ma sono fogli scritti in alfabeto Braille, il codice tattile che consente a chi è privo della vista di leggere un testo. Le opere esposte sono quindi le superfici di carta traforata che si trasformano in tavole dipinte.L’artista si chiede da cosa nasca la superstizione, da dove abbiano origine i pregiudizi e da quali codici siamo guidati. Kaufmann recupera la dimensione rituale dell’arte nella sua complessa simbologia e nei suoi significati multipli, stratificati, attraverso il personalissimo gesto del dipingere per creare immagini poetiche con la pienezza della sua energia.In linea con la mostra “The Golden age. "Nato per vedere, chiamato a guardare (...)” presentata nella galleria romana di Pio Monti nel 2013, La Fantasima trasforma lo spazio in luogo dell’avventura personale e collettiva come esperienza sensibile dell’in-visibile, ripercorrendo la riflessione leopardiana.
Per tutto l'anno scolastico 2016-2017 le scolaresche provenienti dalle zone terremotate potranno visitare la Biblioteca Leopardi a Recanati e la mostra 'Giacomo dei libri' beneficiando di una riduzione sul biglietto di ingresso. "Centottanta anni fa, Giacomo ne 'La Ginestra', davanti al potere distruttivo della natura, riconosceva la grandezza dell'uomo nel sentimento di solidarietà di cui è capace 'l'umana compagnia' nell'affrontare le avversità - afferma la contessa Olimpia Leopardi, discendente del poeta -.Oggi probabilmente, di fronte agli ultimi eventi, scriverebbe lo stesso. Come lui, siamo convinti che la ricostruzione del paesaggio naturale e urbano ma soprattutto quella del paesaggio umano, che è in ciascuno di noi, dipenda anche dalla nostra capacità di aiutare e di aiutarci". La Biblioteca, aperta al pubblico nel 1812, ha rappresentato per Monaldo, padre del poeta, e per i figli un impegno lungo una vita. Gli eredi hanno mantenuto e valorizzato la raccolta di oltre 20 mila volumi. (Ansa)
Non vi è niente al mondo di così irresistibilmente contagioso come il Natale! Muove la sua bacchetta magica ed ecco che tutto è più dolce e più bello perché Natale non è una data ma uno stato d'animo! Lo sentiamo nell’aria: è alle porte o per meglio dire, a Porta Marina di Recanati!L’allestimento scenico si sta delineando in tutta la sua originalità, Babbo Natale è già lì, appeso, pronto ad accogliere chi attraversa lo storico portone ed vuole immergersi nell’atmosfera delle Feste in una Casa di Babbo Natale completamente rinnovata.La Casa aprirà i suoi battenti a grandi e piccini il giorno 8 dicembre per poi replicare l’ 11-18 dicembre dalle 16,30 alle 20,00. Come vuole la tradizione l’8 dicembre Babbo Natale arriverà su una bellissima carrozza condotta dal fedele cocchiere Giovanni Meriggi scortato dalle amazzoni ed al loro passaggio ci spalancherà il portone. Una volta a “casa”, Babbo Natale accoglierà i bambini e tutti i suoi ospiti. Novità di quest’anno sarà la Christmas Parade: Babbo Natale si recherà in Piazza G. Leopardi per l’accensione dell’Albero ma vorrà essere scortato e seguito da tanti, tanti bambini! Per esserne protagonisti sarà sufficiente indossare un simbolo del Natale o un costume a tema. Il corteo, poi, scorterà nuovamente Babbo Natale nel rientro, sempre in carrozza, nella sua Via XX Settembre. A guidarli durante la parata sarà l’Associazione “ Artelibera” di Stefano Bianchi. A conclusione di questo esilarante pomeriggio verso le 19,30 si potrà ammirare la “Cascata musicale di giochi pirotecnici”.A sottolineare l’importanza e la magia di questa giornata ci sarà pure l’apertura della “Mostra di ceramiche” del Maestro ceramista Vanni Gurini. Durante le sue iniziative il Comitato per Porta Marina è sempre presente con iniziative filantropiche e solidali: anche quest’anno non potevano mancare la pesca di beneficenza della Croce Gialla di Recanati e l’Associazione Studio Malattie Metaboliche Ereditarie che proporrà le comete di cioccolata, il ricavato andrà all’associazione stessa.Nei giorni 11 e 18, poi Babbo Natale arriverà nella sua Casa per accogliere tutti, accompagnato dagli asinelli, dell’associazione “ La Carovana”. Gli asinelli potranno così accompagnare in passeggiata i bambini, per i suggestivi vicoli della zona. I piccoli, in cambio, potranno partecipare al loro accudimento. Accanto alla Casa di Babbo Natale ci sarà la Cassetta per la Posta a Babbo Natale dove infilare le letterine che saranno successivamente consegnate in Comune per la tradizionale festa. Durante questi pomeriggi i piccoli ospiti potranno divertirsi con Mini Christmas Hockey a cura di Hockey Club di Potenza Picena. Per tutte e tre le date: 8-11-18 dicembre 2016 si potranno apprezzare gli allestimenti fotografici a cura di Stefano Galassi con Paesaggi “ di” frutta e di Roberto Gasparrini con “ Nell’occhio l’ironia della vita”. Si replica con VI^ edizione del Concorso fotografico aperto a tutti “ Cartolina di Natale” (regolamento su FB).Arricchiranno il tutto cartoline, degustazioni e allestimenti natalizi di Via XX Settembre, dei Vicoli degli scultori e dei negozi: il 18 dicembre si chiuderà tra l’armonia delle note con , alle ore 17.00, l’ esibizione della Schola Cantorum Virgo Lauretana di Recanati, dirigeranno i maestri Francesco Cingolani e Alice Fabretti, seguirà la premiazione della VI^ edizione di Cartolina di Natale…E non dimenticate a Casa di Babbo Natale potete farvi consegnare il vostro regalo proprio da lui!Ci piace pensare che La casa di Babbo Natale è un modo per trascorrere piacevolmente insieme i giorni di festa, per fugare le paure che ci hanno fatto tremare, per contribuire alla piacevolezza del soggiorno recanatese per tanti turisti e per dare a Recanati un piccolo contributo per la sua candidatura a “ Capitale delle cultura 2016”. Chi volesse ulteriori informazioni FB “Comitato Per Porta Marina o scrivete a comitatoperportamarina @yahoo.it