Prosegue lo scambio culturale tra Matelica e la città belga di Maarkedal. Tra le due realtà è nata da tempo una bella amicizia che si sta cercando di trasformare in un gemellaggio. In questo contesto si inserisce l’ultima iniziativa dello scorso venerdì (29 settembre) che ha visto alcuni studenti della città fiamminga in visita a Matelica per conoscere meglio la sua ricchezza storica, culturale ed enogastronomica.
Si tratta di Sepe e Korneel, due ragazzi belgi che hanno soggiornato per una settimana a Gubbio per uno scambio tra i licei del comune umbro e Oudernarde (città vicina a Maarkedal dove tutti si recano per frequentare il liceo). I due giovani sono stati invitati a trascorrere un pomeriggio a Matelica: accolti dagli assessori Maria Boccaccini e Giovanni Ciccardini, dalla preziosa Gabriela della Pro Loco e da alcuni membri dell’associazione GErMINA odv, hanno visitato il centro storico, apprezzando la Cattedrale, la piazza – si sono persino cimentati nei 7 giri per il raggiungimento della “Patente da Mattu” – i vicoli, il teatro, i mosaici e la Beata Mattia, raggiungendo infine il Giardino del Tempo dove, proprio al calar del sole, hanno potuto conoscere la storia del Globo per cui hanno mostrato particolare interesse e apprezzamento.
Non è mancato il momento ufficiale con l’accoglienza in Comune da parte del sindaco e degli assessori, la firma del Registro degli ospiti e – ovviamente – il momento enogastronomico: l’insegnante Inge (ma anche Korneel oramai maggiorenne) ha apprezzato particolarmente il nostro Verdicchio. Ripercorrendo con ordine le tappe dell’amicizia tra Maarkedal e la nostra città, vale la pena ricordare le reciproche visite del novembre 2021 a Matelica da parte di alcuni membri dell’amministrazione fiamminga e dell’aprile 2023 a Maarkedal di una delegazione di cui hanno fatto parte oltre all’assessore Boccaccini anche alcuni componenti dell’associazione GErMINA odv (organizzazione di volontariato con lo scopo di riprendere, promuovere, rendere sempre più vivi i gemellaggi che Matelica ha in essere o potrebbe attivare in futuro).
A fine giugno scorso alcuni rappresentanti del Comitato per il gemellaggio di Maarkedal, Peter e Yves, sono tornati per partecipare all’Encuentro Amigos de Partagas e venerdì è stata la volta dei due ragazzi Sepe e Korneel. «In un momento in cui il mondo intero sembra impazzito e la stessa Europa stenta a trovare quei motivi ideali di coesione che l’hanno vista nascere, ciò cui abbiamo assistito venerdì è qualcosa di assolutamente fondamentale – spiegano dall’associazione -. Ad accompagnare Sepe e Korneel, oltre agli “adulti” dal ruolo cultural-istituzionale, c’erano alcuni ragazzi di Matelica, loro coetanei.
Ora, il vedere la facilità con cui comunicavano (ovviamente in lingua inglese), la familiarità con cui si confidavano esperienze, si raccontavano le giornate e soprattutto si sono dati appuntamento sui loro canali di comunicazione, credo che debba essere preso come la più grande lezione di vita. Occorre puntare su questo: sui giovani, sulla reciproca conoscenza, sullo scambio sincero e disinteressato di esperienze… questo è costruire il futuro! Questo è costruire un “giardino del tempo” che dalla ricchezza del passato sappia offrire uno sguardo semplice ed entusiasta sul futuro».
Sconfinata era la passione per il calcio giocato ed insegnato a grandi e piccoli che aveva Glauco Caponi, prematuramente scomparso 10 anni fa. Per mantenere viva la sua memoria, sabato 7 ottobre alle ore 18: 30 all'Autopalace di Mogliano si terrà un incontro patrocinato dal Comune e dalla Pro loco. Grazie ad interventi, foto e video dell'epoca si cercherà di ricostruire la duplice carriera di Caponi, giocatore ed allenatore di varie squadre e categorie non solo moglianesi, ma anche di paesi limitrofi (Loro Piceno, Monte San Giusto, Montappone).
Si parlerà anche della sua vita fuori dal rettangolo verde. Alle pareti del locale, riproduzioni di articoli tratti da quotidiani e riviste sportive anche nazionali, riferiti in modo particolare agli anni 1983/ 84 quando si instaurò una stretta collaborazione con la AC Fiorentina, scaturìta con la creazione di un centro sperimentale per giovani calciatori, visitato da Italo Allodi (manager con trascorsi in molte squadre di serie A) e affidato a stages tenuti da quotatissimi tecnici della squadra toscana. Le giovanili della Moglianese, allenate da Caponi ed altri tecnici, ebbero il privilegio di recarsi tre giorni al centro tecnico federale di Coverciano dove disputarono alcuni incontri con i pari età della società viola.
Da salotto buono della città a distesa di saracinesche abbassate: la sconfortante trasformazione di corso della Repubblica dove un tempo si faceva a gara per aprire e che ora appare più simile a una scena tratta da "Highlander". Non si può che definire così quei commercianti che ancora oggi mantengono vivo uno dei luoghi simbolo di Macerata, i cui scorci mozzafiato hanno riempito rullini e rullini di macchine fotografiche.
Dall'altro lato, quello degli sconfitti, l'ultima attività - in ordine di tempo - ad arrendersi è stata quella di Ottica Martinelli. Un punto vendita presente da oltre 50 anni in centro, tanto da diventarne parte integrante, da poter essere definito senza remore un pezzo di storia.
"Era il 1971 quando ho aperto qui, ero felicissimo - ricorda il titolare Giannalberto Martinelli - Purtroppo negli anni il centro storico è diventato un non luogo, un posto inadatto a sviluppare un’attività commerciale".
"Aver creato i parcheggi in piazza non ha portato nessun aumento di clientela - riflette -, anzi l'ha portata ancor di più lontano dal centro. Una scelta che si è rivelata un boomerang per noi commercianti. Ecco perché abbiamo preso la decisione di spostarci in via Roma, lì gli affari vanno meglio e i nostri clienti ci hanno seguito senza problemi".
Giannalberto non nasconde l’amarezza provata nel dover dire addio al suo storico negozio ed esprime il rammarico per essersi sentito quasi come "cacciato via dal centro". Una realtà in evidente dissonanza con la promessa elettorale di creare nel cuore di Macerata un "centro commerciale a cielo aperto" più volte paventata dal sindaco Sandro Parcaroli. Al massimo, tra breve, si potrà trovare - al posto delle vetrine addobbate - un nuovo negozio automatico h24, come recita uno sgualcito cartellone pubblicitario. Lo chiamano progresso, toccherà farsene una ragione. O forse no?
Nell’anno in cui è diventata sagra di Qualità, la Sagra dei Sughitti ha registrato un successo senza eguali. La 48^ edizione è stata straordinaria: nel weekend appena trascorso migliaia di persone hanno raggiunto il centro storico di Montecassiano. «Un variegato programma, una fantastica Pro loco e gli immancabili sughitti sono stati i giusti ingredienti per la riuscita di uno dei più importanti eventi di Montecassiano», ha commentato con soddisfazione il sindaco Leonardo Catena.
Oltre alla recente denominazione DE.C.O., ovvero di prodotto di Denominazione Comunale di Origine, lo scorso marzo al Senato della Repubblica la Sagra dei Sughitti è stata insignita del riconoscimento di sagra di Qualità che è stato consegnato formalmente sabato con una cerimonia alla quale hanno partecipato il responsabile Unpli nazionale degli ispettori di sagre di Qualità Rino Furlan, il presidente regionale Unpli Marco Silla e la presidente provinciale Silvia Pazzelli. «Con il riconoscimento conseguito – ha aggiunto il primo cittadino – è stato premiato il grande impegno dei volontari della Pro loco che da anni portano avanti la tradizione dei sughitti. Grazie alla passione, al tempo messo a disposizione per la comunità dai volontari e all'unione di tradizione e idee nuove la sagra è cresciuta così tanto e questa edizione ne è stata la conferma».
Sono stati tantissimi gli appuntamenti che hanno animato l’edizione 2023: la tradizionale cena “Co' lo lesso” del venerdì, lo spettacolo di stornelli, la Fiera d’autunno con bancarelle di artigianato, hobbistica e prodotti tipici, il laboratorio di balli popolari, i Folkappanka in concerto, i gruppi folkloristici Martinicchia, La Cocolla de Mojà e Li Pistacoppi, e poi dj set, spettacoli per bambini e la merenda con i ragazzi dell’“apittu”. La blogger di TRIPPAdvisor ha passeggiato per le vie del borgo e assaggiato i piatti serviti nelle 3 taverne aperte per l'occasione.
Sabato pomeriggio divertente e gustoso è stato lo “Show cooking SUGHIT... PARADE! Assaggi d’autore che non ti aspetti” presentato da Beppe Convertini al chiostro degli Agostiniani che per l’occasione è andato sold out. Involontaria spalla di Convertini è stato il presidente della Pro loco Fiorenzo Pergolesi strappando più di un sorriso ai presenti che hanno assistito alla preparazione dei sughitti tradizionali e delle rivisitazioni realizzate per l'occasione dagli chef dell'Accademia di tipicità. Tutte le proposte, da quella tradizionale all’ultima rivisitazione, la pizza ai sughitti, sono state degustate e apprezzate dai partecipanti. Per le vie del centro e nelle taverne del borgo il “gelato ai sughitti”, le frittelle di polenta, castagne, sughitti e vinocotto hanno addolcito i visitatori.
In tanti hanno visitato la mostra di pittura in ricordo di Teresita Sgolacchia nella chiesa di San Marco e la Prima Marguttiana dei piccoli con i disegni realizzati dai bambini degli asili nido. Per questa particolare edizione della sagra, domenica c'è stato anche l'Annullo filatelico in collaborazione con Borghi più belli d’Italia. Immancabili, poi, sono stati la vigna in piazza e quest'anno anche la rievocazione della vendemmia con i più piccoli. Ma ad apprezzare il centro storico con i tanti eventi organizzati e arricchito dagli addobbi curati dal Cif di Montecassiano, dai fiorai che hanno decorato i birocci e dalle decorazioni a tema realizzati dai residenti, sono stati anche numerosi camperisti. Quest’anno infatti, la Sagra dei Sughitti ha coinciso con la Festa nazionale del Plein air: nel fine settimana 50 equipaggi di camper hanno raggiunto Montecassiano che ha ospitato due raduni di camper club. Il Pesaro-Camper club ed il Camper club Riviera Picena sono stati graditi ospiti e hanno riempito il borgo con la loro allegria e voglia di conoscerne bellezze e tradizioni locali.
Infine, domenica, la 31^ Marcialonga della solidarietà organizzata dalla Polisportiva Montecassiano, sezione di Atletica leggera, ha visto alla partenza 400 iscritti. «Ringraziamo – ha concluso il sindaco Catena – anche i dipendenti comunali e i ragazzi dell'Ufficio turistico che hanno seguito i preparativi e accompagnato i tanti turisti ma un grandissimo ringraziamento va ai tanti volontari, dai veterani ai più giovani, che davanti e dietro le quinte hanno lavorato instancabilmente per giorni e giorni affinché la festa riuscisse e i tanti presenti potessero godere di un weekend di gusto e divertimento».
Non più soltanto un piccolo gruppo di amici tifosi romanisti, ma una nuova realtà riconosciuta, ufficiale e pronta a riempire di passione gli spalti dello Stadio Olimpico: è nato a San Ginesio il Roma Club “Franco Sensi”, che nel nome rende omaggio all’indimenticabile presidente della squadra, che nella sua vita aveva dato grande valore alle sue origini marchigiane e di Visso, diventando anche sindaco del piccolo paese. Sono oltre 40 gli iscritti del primo minuto, non soltanto cittadini di San Ginesio, ma anche dei paesi limitrofi, e non è difficile pensare che il gruppo crescerà nei prossimi mesi.
All’inaugurazione è stata consegnata una targa di ringraziamento al bar “Hospitality Giorgio”, di Passo San Ginesio, per aver sponsorizzato le magliette personalizzate per tutti gli iscritti. “Questo club è il risultato del lavoro e della dedizione di molte persone - ha ringraziato durante l’inaugurazione il presidente del Roma Club San Ginesio, Riccardo Zecchini – La vostra passione è la linfa vitale di questo club, e vi incoraggio a portarla avanti con orgoglio”.
D’ora in avanti lo striscione ufficiale del club ginesino potrà avere un posto d’onore allo stadio così come il gagliardetto AS Roma Club. “Inauguriamo oggi un nuovo inizio - ha concluso Zecchini - un'opportunità per crescere e migliorare. Siamo qui per onorare la tradizione gloriosa della Roma, la fede giallorossa e per creare nuovi ricordi indimenticabili insieme”.
L’effetto “WoW” è nell’unicità di un territorio fatto di paesaggi sorprendenti, prodotti enogastronomici straordinari e di un progetto che vuole testimoniare l’autenticità della gente di montagna e di un entroterra pronto a fare del suo meglio sempre, anche dopo essere stato messo a dura prova da fatti eccezionali.
Con queste premesse giovedì 5 ottobre, nella sala consiliare del Comune di Ussita, è stata ospitata la conferenza stampa di presentazione del progetto “Territori Forti e fluidi”, che vede in aggregazione i comuni di Ussita capofila, Castelsantangelo sul Nera, Serrapetrona, Valfornace, Visso, in risposta al Bando indetto da Atim Marche, Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione delle Marche, per la realizzazione di eventi promozionali e di valorizzazione a fini turistici nei Comuni del cratere del sisma, nell’ambito dell’intervento “#destinazionemarche – The ideal place for a better life”, con risorse afferenti al Por Fesr 2014-2020, destinate al sisma e derivanti da economie di spesa. “Territori Forti e Fluidi” nasce esclusivamente in risposta al Bando Atim ed è incentrato alla valorizzazione turistica dei comuni che sono all’interno del progetto.
Da sabato 7 a domenica 29 ottobre, si svolgeranno eventi dallo spiccato taglio naturalistico, si valorizzeranno le piccole attività artigianali, le produzioni enogastronomiche che vedono in questi luoghi le massime eccellenze, le figure importanti dei paesi, coloro che hanno il compito di testimoniarne le tradizioni, la storia, i racconti. “Territori forti e fluidi” metterà al centro anche la parte culturale ed artistica, rappresentata sia dalle risorse locali che da quelle provenienti da fuori da queste terre, perché gli scambi sono utili alla crescita. Presenti in conferenza stampa i sindaci di Ussita Silvia Bernardini, di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci, di Valfornace Massimo Citracca e di Visso Gian Luigi Spiganti Maurizi. Assente per un precedente impegno istituzionale il sindaco di Serrapetrona Silvia Pinzi.
Tutti gli amministratori sono stati concordi nel valorizzare l’aspetto aggregativo insito nel bando e la volontà di Regione Marche ed Atim di far vivere queste terre anche in un periodo di destagionalizzazione, per proporre al visitatore attività, cose da fare ed emozioni da poter vivere in montagna e nei fondo valle, valorizzando l’unicità dei luoghi. Partners del progetto Arci Macerata, che si sta occupando della organizzazione, rappresentata in conferenza da Massimiliano Sport Bianchini, Presidente Regionale e di Arci Macerata; Confartigianato Imprese Macerata, Ascoli Piceno, Fermo, Coldiretti Macerata, Consorzio Apistico Provinciale Macerata, Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Associazione Operatori Turistici Altonera.
Tutto il progetto ha un costante rimando all’elemento acqua: diversi eventi si svolgeranno in parte a bordo fiume o a bordo lago. Il termine “Fluidi” presente nel titolo non è solo riferito alle acque che scorrono lungo i paesi interessati dal progetto ma è stato scelto anche per indicare l'evoluzione naturale, o spinta dai terremoti, verso i cambiamenti che donne e uomini che vivono questi luoghi, continuano a fare nel loro percorso. I fluidi nel progetto sono raccontati anche nelle essenze che “il profumiere dell’anima” Mauro Malatini ha realizzato per l’occasione e che si è potuto annusare per la prima volta in conferenza stampa: un profumo ispirato alla montagna e a ciò che rappresenta “Territori Forti e Fluidi”, per lasciare un ricordo olfattivo del progetto e dei giorni da trascorrere insieme.
Si comincia sabato 7 ottobre a Serrapetrona con una serata di apertura straordinaria dell'Osservatorio Astronomico di Villa d’Aria, spettacolo e pic-nic. Domenica 15 ottobre Piazza Maria Cappa a Visso ospita “I Sibillini Raccontano: eccellenze e territorio. Mostra Mercato di prodotti artigianali” e una passeggiata narrata fino alle Torri, musica e richiami medioevali. Sabato 21 ottobre a Castelsantangelo sul Nera, escursione alle Cascate del Pisciatore, performance teatrale, concerti, laboratorio per bambini e immagini della natura.
Domenica 22 ottobre a Valfornace, passeggiata al lago di Boccafornace con attori nel percorso, stand con i produttori di Coldiretti Macerata e la “smielatura” con il Consorzio Apistico Provinciale di Macerata, passeggiata tra i castagneti, caldarroste e racconti. Sabato 28 ottobre al Lago di Caccamo, concerto e degustazione “Le caratteristiche dei fluidi: la Vernaccia di Serrapetrona DOCG e Serrapetrona DOC e l’olio Coroncina”. Domenica 29 ottobre passeggiata narrata dal torrente Ussita con storie, con guide e botanici, con artigiani e poeti incontrati nel percorso, tra rime e musica, giocolieri e maghi per i più piccoli ed esperienza olfattiva con “Il profumo meraviglia dei sensi”.
Debutto da incorniciare per Overtime, il Festival nazionale del giornalismo, del racconto e dell’etica sportiva che nella giornata di mercoledì ha dato ufficialmente il via a una tredicesima edizione come al solito ricca di appuntamenti e protagonisti dello sport.
Sul palco di un Teatro della Filarmonica tutto esaurito, il pubblico di Overtime ha potuto riabbracciare un grande amico del Festival, tornato anche quest'anno a Macerata per presentare l’ultimo atto di una premiatissima trilogia.
In compagnia di Marta Elena Casanova e de "La discesa degli dei", forte di una cultura sportiva pressoché sconfinata e dello stile narrativo inconfondibile che fa di lui un’autentica colonna del giornalismo italiano, Marino Bartoletti ha incantato la platea maceratese con le storie di grandi personaggi dello sport e dello spettacolo, guadagnandosi un’emozionante standing ovation riservata dal pubblico maceratese a uno dei volti più amati del Festival.
La passione per lo sport raccontata dalla viva voce dei protagonisti, da sempre la formula vincente di Overtime, che quest'anno ha potuto contare sul sostegno di Alperia e sulla straordinaria esperienza umana e professionale di mister Zdeněk Zeman.
Dai gradoni dei suoi stadi ai gradini della Filarmonica, il maestro boemo, accompagnato dal giornalista e coautore Andrea Di Caro, ha presentato "La bellezza non ha prezzo". Un libro che è anche un "regalo ai sentimenti", dedicato a 50 anni di carriera fatti di soddisfazioni, rispetto delle regole, grande passione per lo sport e nessun rimpianto.
«Il calcio, per me, deve essere spettacolo - spiega mister Zeman - Voglio che la gente venga allo stadio e si diverta, al di là del risultato. La più grande soddisfazione? Uscire in trasferta tra gli applausi della gente, anche dopo una sconfitta. A Pescara sto bene, così come sono stato bene 12 anni fa. In squadra ci sono tanti ragazzi giovani che hanno talento e che, migliorando in questa stagione, spero possano fare un salto importante nella loro carriera».
A inaugurare domani, venerdì 6 ottobre, il cartellone eventi della giornata sarà la campionissima Sara Simeoni, che alle 9 incontrerà gli alunni dell’Ite Gentili in un incontro promosso in collaborazione con il Dipartimento Dipendenze patologiche AST Macerata e il progetto "La vita si suda".
A seguire, alle 10:30, Manuela Nicolosi, arbitro internazionale di calcio dal 2010 e testimonial del progetto "Allenarsi per il futuro", si confronterà con gli studenti a partire dalla sua esperienza professionale e di vita.
Nel frattempo, alle 10, nel Dipartimento Spocri Unimc (via Don Minzoni, 22/A) il social media manager del Cosenza Calcio Marco Michelin sarà ospite dell’incontro "La fantasia sui social che infiamma la passione sportiva", con il professor Giacomo Gistri (Unimc).
Si prosegue poi alle 11 in biblioteca Mozzi Borgetti con la presentazione de "Lo sport e l’arte di allenare i sogni", il libro di Simone Rosi, promossa in collaborazione con l’associazione I Fuoriclasse. Nel pomeriggio, alle 16 la Galleria Antichi Forni ospiterà la presentazione del libro "Ma che Coppa abbiamo noi. La maledizione europea della Juventus" di Giuseppe Pastore.
A seguire, Manuela "Manù" Benelli, la più titolata giocatrice di pallavolo della storia italiana, "Fuori dal corpo. La voglia e la forza di essere unici", preziosa testimonianza dei momenti salienti della sua carriera.
Alle 18, da Macerati, mister Giovanni Pagliari della Recanatese Calcio e il professor Emanuele Ciabocco discuteranno del rapporto tra calcio e passione, con la moderazione di Andrea Capretti e la degustazione gratuita di vini. Alla stessa ora, nella Galleria Antichi Forni, spazio al convegno "Sport, bandi e territori: come valorizzarsi, come promuoversi", con ospiti il professor Enrico Nicosia (Unime), il direttore artistico di Overtime Michele Spagnuolo (Unime), Vincenzo Lupattelli (Aces Europe), Marco Cardinaletti (Eurocube) e Stefano Belardinelli (Cus Camerino).
Non mancheranno poi appuntamenti dal sapore vintage, che celebreranno il fascino della Serie A degli anni '80 e '90: alle ore 19, in un evento in collaborazione con progetto Welfare Cult di Avis Marche, Aldo Serena presenterà la sua biografia, “I miei colpi di testa” sul palco dell’Overtime Arena. Alle 20, al Teatro della Filarmonica, spazio alla degustazione di vini prodotti dall’azienda "Chiamami quando piove" di Luigi Valori, riservate ai possessori di Donor Pass.
Gran finale in programma alle 21:30, quando al Teatro Lauro Rossi sarà di scena Ciro Ferrara, grande difensore ricordato dai tifosi del Napoli e della Juventus per i trofei conquistati e dagli attaccanti avversari per i suoi fulminanti anticipi. A dialogare con lui sarà il giornalista Pierluigi Pardo, ormai affezionatissimo ospite di Overtime.
Sferisterio Live sale sul gradino più altro del podio. A confermarlo sono i numeri che sfiorano le 20.000 presenze per i 10 concerti che si sono alternati, da giugno a ottobre, sul palcoscenico dell’arena maceratese, con ben 5 sold out, protagonisti, nell’ordine, The Lumineers, Simply Red, Deep Purple, David Garrett, Mr. Rain, Robert Plant, Madame, Massimo Ranieri e Venditti&DeGregori con due serate.
“Anche quest’anno mettiamo a segno un altro grande successo con Sferisterio Live che ha registrato numeri record con un grande coinvolgimento di pubblico e un enorme ritorno di immagine a livello nazionale e internazionale per Macerata e per lo Sferisterio – ha commentato il sindaco Sandro Parcaroli -. La kermesse ha saputo coniugare qualità e quantità ed è stata in grado, grazie ai dieci appuntamenti unici, di dare continuità lavorativa a un team di persone che si è spesa con passione ed energia nel progetto; un progetto pronto a crescere sempre più, di edizione in edizione”.
“Una stagione da incorniciare quella di Sferisterio Live 2023 - commenta l’assessore agli Eventi Riccardo Sacchi -. Visti i numeri possiamo affermare, senza alcun dubbio, che è stata un’edizione di cui l’Amministrazione comunale è particolarmente orgogliosa. Ha portato i brand di Macerata, dello Sferisterio e di Sferisterio Live oltre i confini nazionali, generando un indotto rilevante sia per il numero delle presenze che per la valorizzazione, anche economica, della città e dell’intero territorio. Sferisterio Live è diventato a tutti gli effetti un format in grado di camminare con le proprie gambe assumendo una propria identità, con un linguaggio musicale capace di intercettare i gusti di un pubblico eterogeneo e intergenerazionale che ha risposto con entusiasmo alla nostra offerta e che ha visto coinvolti musicisti apprezzati su palcoscenici internazionali”.
Per quanto riguarda Facebook e Instagram, 5.000 sono state le visite ai profili social dedicati alla kermesse, 235.000 le visualizzazioni dei contenuti e 2.700 le interazioni.
“Non appena calato il sipario sull’edizione 2023 di Sferisterio Live con un altro grande successo per il concerto di De Gregori e Vendititti, un’operazione assolutamente virtuosa, a costo zero e addirittura con un evidente ritorno economico che ha portato nelle casse dell’Associazione 95.000 euro tra servizi e fee per i biglietti venduti, nonché ulteriori giornate lavorative per le maestranze – conclude l’assessore Sacchi – stiamo già lavorando sulle proposte della prossima edizione che si preannuncia altrettanto sorprendente”.
La provincia di Macerata ha avviato il cantiere relativo agli interventi di posa in opera di nuove barriere per la sicurezza e per la manutenzione straordinaria sulle barriere di sicurezza esistenti lungo la strada provinciale 127 "San Severino Marche - Tolentino".
Gli interventi riguardano il tratto compreso dal chilometro 0+500 al chilometro 8+000. Per i lavori il dirigente dell'ufficio tecnico viabilità e patrimonio ha messo un'ordinanza che prevede l'istituzione del limite di velocità di 40 chilometri/orari e il senso unico alternato regolamentato da impianto semaforico e da movieri dalle ore 7 alle 18. Le opere sono state affidate alla ditta Gmc Strade Srl.
Uno strumento di crescita personale, un programma che annienta la nostra creatività. Un facilitatore per la nostra conoscenza, un nemico che rimpiazza le nostre competenze. Miti e falsi miti sull’Intelligenza Artificiale, un’innovazione tecnologica che sta diventando sempre più centrale nel dibattito culturale ma che ancora divide l’opinione pubblica, forse perché realmente poco conosciuta.
Di questo e di molto altro ancora si parlerà nel percorso formativo e laboratoriale L’alba dell’AI, voluto a Civitanova Marche per analizzare caratteristiche e implicazioni dell’intelligenza artificiale. Promosso dal Rotary Club Civitanova Marche e dall’associazione Veder Crescere con il Dialogo, assieme all’associazione Red Rete Educazione Digitale di Macerata, al Dipartimento Dipendenze Patologiche AST di Macerata e con il patrocinio del Comune, avrà il suo clou sabato 7 ottobre 2023, alle 10 all’Aula Magna del IIS Da Vinci di Civitanova, con un appuntamento aperto a studenti, insegnanti e cittadinanza.
Ospite d’onore, il professor Emanuele Frontoni, professore ordinario di Informatica all’Università di Macerata e co-director del VRAI Vision Robotics & Artificial Intelligence Lab del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università Politecnica delle Marche. “In un mondo in cui l'intelligenza artificiale si fa sempre più presente - le sue parole - è fondamentale comprendere le sue potenzialità e sfide. Esploreremo insieme tanti applicazioni industriali dell'IA, nonché quelle che toccano un aspetto fondamentale della nostra vita: la salute e il benessere dell'uomo".
"L’innovazione tecnologica sta già trasformando la produzione industriale, migliorando l'efficienza e contribuendo a soluzioni sostenibili. Nel campo della salute, l'IA sta rivoluzionando la diagnosi precoce, il trattamento e la ricerca, offrendo speranze e possibilità finora inimmaginate. Come ogni potente strumento, l’IA porta con sé questioni etiche di fondamentale importanza. Chi decide come e quando utilizzare questa tecnologia? Come possiamo garantire che venga usata per il bene comune e non per interessi ristretti? E come possiamo assicurare che non amplifichi le disuguaglianze esistenti o crei nuove barriere? È solo attraverso la conoscenza e la riflessione condivisa che possiamo navigare in questo futuro promettente e complesso, garantendo che l'intelligenza artificiale sia al servizio dell'umanità, e non il contrario”.
A coordinare l’evento, Andrea Foglia, di Veder Crescere con il Dialogo e referente per la rete Red. “Mi preme sottolineare una questione, al di là del tema dell’AI, peraltro di assoluta attualità e rilevanza. Ovvero il valore sociale della cultura per lo sviluppo del territorio e per il benessere del cittadino. Ecco allora la necessità di produrre, senza sosta, contenitori di dibattimento pubblico sui temi che riguardano l’individuo e la collettività. Quindi il sostegno personale, ma anche di quell’associazionismo che rappresento, nasce in buona sostanza da una convinzione: se cresce la cultura crescono i cittadini e cresce ed evolve l’intera comunità".
"È quindi fondamentale acquisire conoscenze attraverso dibattiti pubblici come quello di sabato per sviluppare le competenze. Quelle stesse competenze sociali e civiche indispensabili per agire come cittadini responsabili e quindi per partecipare al meglio alla vita comunitaria. Ma è fondamentale, inoltre, creare occasioni per sviluppare la consapevolezza della complessità delle cose, per accogliere i pensieri di altri, per ampliare la propria visione e i propri sentimenti. Insomma, per diventare Comunità Educata”.
Il presidente del Rotary Club Civitanova Marche, Pio Amabili ha proprio ricordato l’urgenza “di osservare con attenzione i mutamenti in atto nella società e accoglierli con spinta prepositiva. È forviante parlare di una nuova tecnologia solamente con il chiacchiericcio e con il “sentito dire”, perché dobbiamo essere capaci di analizzare pro e contro di un progresso, cogliendone gli aspetti che in futuro potranno rivoluzionare in positivo il nostro modo di vivere e ragionare. Per questo il Rotary, come associazione legata al territorio, ha scelto di farsi promotore di un percorso altamente formativo, che ci darà subito validi strumenti per ampliare il nostro sguardo”.
“Da primo cittadino di Civitanova esprimo tutta la soddisfazione per poter ospitare in città un evento così altamente formativo - le parole del sindaco Fabrizio Ciarapica - che ci permette di accendere un faro su un tema così complesso ma al contempo affascinante come quello dell’intelligenza artificiale. Le nuove tecnologie interessano tutta la popolazione, nessuno escluso, e come Amministrazione ci preme dare il nostro contributo nel promuovere qualsiasi dibattito capace di far crescere la comunità”.
All’incontro hanno partecipato anche Paolo Nanni, comunicatore dell’AST Macerata, Francesco Giachetta, dirigente dell’IIS Da Vinci, e Andrea Capozucca, docente e divulgatore scientifico.
Dopo il riuscitissimo primo appuntamento del festival "Colline da ri-scoprire. Un viaggio tra cultura, cibo e natura" a Ripe San Ginesio con l’evento "I fumi cotti", il prossimo fine settimana sarà la volta di Gualdo e della produzione del formaggio.
Sabato 7 e domenica 8 ottobre saranno tantissimi gli appuntamenti da non perdere, a partire dalla mostra mercato di prodotti tipici a cura di Copagri. Dalle ore 15 e per tutto il pomeriggio spettacoli itineranti e sarà possibile cenare con le tipicità del territorio presso lo stand gastronomico. Grande attesa anche per lo spettacolo, con ingresso libero e posti a sedere fino ad esaurimento, del poliedrico artista Max Giusti, a partire dalle ore 21:30 presso il Parco Comunale.
Domenica 8 ottobre invece, alle ore 9:00 apertura della Mostra Mercato di prodotti tipici e alle ore 10:00 il convegno del titolo "Il formaggio: storia, proprietà, innovazioni culinarie" alla presenza dello chef stellato Enrico Mazzaroni, il nutrizionista dottor Vincenzo Longobardi e la ricercatrice Unicam professoressa Laura Alessandrini.
Saranno presenti anche Giocondo Anzidei, responsabile presidi Slow Food Marche, e Andrea Passacantando, presidente regionale Copagri. Modererà il convegno il giornalista di Ètv Marche Maurizio Socci. Per tutta la giornata di domenica, oltre allo stand gastronomico, attrazioni per bambini, spettacolo itinerante, spettacolo di magia e contest artistici e fotografici.
Domenica 8 ottobre nei comuni Bandiera Arancione torna la più grande e divertente caccia al tesoro mai vista. Anche Valfornace, in mattinata, ospiterà l’iniziativa che permetterà di divertirsi, stare all'aria aperta, conoscere e apprezzare il territorio partendo dalla scoperta delle sue bellezze e dei suoi sapori.
L'appuntamento quest’anno presenta molte novità, con tanto di passeggiate nei boschi, mete sensoriali e consegna gratuita di gadget, e verrà proposto insieme alla 28esima Sagra della Castagna, in programma per il pomeriggio.
Sei le tappe previste, con partenza e ritorno al palazzetto dello sport, di fronte alla sede della Croce Rossa. I quesiti della caccia al tesoro porteranno a visitare alcuni luoghi del paese e a scoprire piccole curiosità: dai segreti dell'apicoltura a quelli dei famosi ingredienti usati per la produzione del mistrà e dei distillati di casa Varnelli, fino ai lavori artigianali al telaio della Pieve e ai presepi di Stefano Pintucci.
Forse non tutti sanno, infatti, che Valfornace dalla prima metà dell’Ottocento, e fino al Novecento, ha ospitato un sito produttivo all’avanguardia che oggi avrebbe fatto invidia alle moderne case di moda o che sotto all’edificio posto alla sommità del Castello si nasconde un tesoro o, ancora, che di recente è stato realizzato uno spazio, frutto di una donazione della città veneta di Rosolina, che ospita un ponticello che unisce le comunità di Vittorio Veneto e Giovanni XXIII o che, in un preciso luogo, è iniziata la storia del famoso "sovrano correttivo del caffè" o, ancora, che proprio a Valfornace esiste un laboratorio dove si eseguiva il tradizionale lavoro con tecnica a liccetti che vanta ormai secoli di tradizione.
Dalla tarda mattinata e per tutto il pomeriggio, organizzata dalla Pro Pieve e dal Comune presso gli impianti sportivi con apertura degli stands gastronomici a partire dalle 12, tornerà invece la Sagra della Castagna, giunta alla 28esima edizione. Insieme alle caldarroste di stagione si potranno degustare tagliatelle con farina di castagne, piatti di polenta, grigliata mista, panini, dolci, vino e vin brulè.
La mattina, dalle ore 10, saranno organizzate anche passeggiate nei castagneti del territorio con servizio di navetta gratuito da parte della società Contram Spa. Inoltre verranno allestiti mercatini e la giornata sarà allietata dagli stornellatori e dalla musica dal vivo con Gianni e Roberto. Presso gli stands si potranno acquistare anche diversi prodotti tipici locali.
Insomma un doppio appuntamento da non perdere a Valfornace che nell’ultimo weekend di settembre ha aperto le porte anche alla Festa nazionale del PleinAir. Ad accogliere turisti, escursionisti e visitatori il vice sindaco, Ivan Cecola, che ha presentato a tutti le bellezze del territorio.
Mecoledì mattina, al termine della conferenza stampa di presentazione della Volley Banca Macerata 2023/2024, si è svolto l’atto conclusivo della prima edizione del progetto Borsa di studio sport e scuola "Paolo Mercuri": i genitori di Paolo hanno consegnato due borse di studio a due giovani studentesse, Anna Pinzi del Convitto Nazionale "G. Leopardi" e Martina Bedini del Liceo Linguistico "G. Leopardi".
L'iniziativa è stata ideata la scorsa stagione dalla Pallavolo Macerata e da Banca Macerata ed è intitolata a Paolo Mercuri, un amico della società sportiva biancorossa, di cui è stato scout man e allenatore, e che è tragicamente scomparso due anni fa. Per celebrare una persona che ha dato tanto allo sport maceratese e ai giovani, è nata quindi l’idea della borsa di studio, da destinare a studentesse e studenti iscritti alle scuole secondarie di primo e secondo grado del comune di Macerata.
I partecipanti dovevano essere tutti impegnati nello sport come dilettanti o professionisti di qualsiasi categoria ed essersi distinti sia per i risultati ottenuti a scuola sia per quelli nell’attività sportiva durante l’anno scolastico. Le due borse di studio hanno ciascuna un valore di 500 euro e i premi sono costituiti da buoni regalo da utilizzare presso tutti gli esercizi commerciali del Centro Commerciale Val di Chienti di Piediripa di Macerata.
La selezione è stata difficile ma ha permesso di individuare due studentesse meritevoli: Anna Pinzi di 12 anni, che pratica la ginnastica aerobica con la società Ginnastica Macerata, dove è iscritta dal 2018, e vanta già un curriculum sportivo di tutto rispetto, con ottimi risultati e premi in gruppo e nel singolo; Martina Bedini ha 16 anni, è iscritta all’associazione sportiva Pallanuoto Tolentino "Npn Tolentino" dal 2015, con la quale gioca in Serie B e ha esordito con la nazionale. Entrambe accompagnano i successi sportivi con altrettanti meriti scolastici.
Durante la premiazione è intervenuta la responsabile dell’Area Commerciale di Banca Macerata, Debora Falcetta, per raccontare gli obiettivi della Banca con questo progetto: "Sono orgogliosa di poter consegnare queste borse di studio a due ragazze, che sono la testimonianza di come si possa conciliare lo sport con lo studio e che ci permettono quindi di parlare di una tripla sinergia: Banca, sport e scuola, che sono tra i principali motori della nostra società. Banca Macerata aspira a sostenere tutti coloro che con determinazione, tenacia e ambizione si impegnano per raggiungere obiettivi importanti".
Quindi il presidente della Pallavolo Macerata Gianluca Tittarelli ha aggiunto: "Ringrazio Banca Macerata per il sostegno in un’iniziativa così importante per noi. È un progetto nato dalla volontà di ricordare un amico come Paolo Mercuri e valorizzare in suo nome l’impegno nello sport: è la prima edizione, certamente la ripeteremo, abbiamo ricevuto tante domande per le borse e la scelta non è stata facile”.
Galeotto fu Overtime. Ai margini della serata di apertura del festival nazionale del giornalismo, del racconto e dell’etica sportiva - oramai un must della vita culturale della città - che ha visto come grande protagonista Zdeněk Zeman, non è sfuggito l’avvicinamento tra il sindaco di 'oggi' e quello di 'ieri', Sandro Parcaroli e Romano Carancini. Sorrisi, pacche sulle spalle e quei visi che quasi vanno a intersecarsi e a diventar tutt’uno come ritratto dallo scatto della macchina fotografica di Guido Picchio, a cui non sono sfuggite le inattese confidenzialità.
Un’immagine che si fa icona e rappresentazione del sentimento di delusione che cova sempre più, sotterraneo, in parte della cittadinanza maceratese verso la politica cittadina tutta. Da più parti, infatti, rimbalzano echi di insoddisfazione di chi credeva in un deciso cambio di rotta rispetto alle precedenti amministrazioni e, invece, sotto la gestione Parcaroli si è ritrovato a riscontrare elementi di continuità con quanto portato avanti dall'amministrazione Carancini.
I parallelismi affiorano anche per quanto riguarda la gestione dei rapporti politici all’interno della Giunta e della maggioranza. I moti di scontento e le conflittualità presenti all’interno della squadra di assessori di Parcaroli (ultimo dei quali il caso Iommi) vanno riportati a una responsabilità del sindaco. Non dissimile a quella che è ascrivibile a Romano Carancini che, per lungo tempo, ha subito l’influenza di Stefania Monteverde durante il proprio mandato decennale. Il paragone tra i due, ora, ha trovato anche un'immagine simbolo.
L’Under 14 biancorossa supera tutte le rivali al Torneo di San Giustino. Lo scorso fine settimana l'Academy Volley Lube ha registrato un risultato brillante in trasferta nella manifestazione giovanile che riuniva settori giovanili di grande qualità e avversari di età leggermente maggiore.
Domenica mattina la formazione allenata da Matteo Zamponi ha sconfitto con un netto due a zero l’U15 padrona di casa di San Giustino, poi col medesimo punteggio si è imposta contro Arezzo. Nella Finalissima del pomeriggio i Lubini hanno avuto la meglio sui ragazzi della Consar Ravenna in due set con una performance importante.
Questi i nomi dei giovani atleti del gruppo Lube che hanno alzato al cielo la coppa: Borioni, Bucciarelli, Capozucca, Castellucci, Conti, Curletta, Orazi, Paniconi, Pirro, Primerano, Stankovic, Storini, Talevi e Tartabini.
«Il caos è il germe della vita, è potenziale; il potenziale di un'esistenza, la quale tra alti e bassi, pace e conflitto interiore, dolori e consolazioni, ne esce forte, vitale e grintosa, mai imbruttita ma sempre più brillante e libera». Si allontana, così, da un'accezione negativa del disordine, di cui a volte si è convinti, la scrittrice maceratese Giulia Prosperi, classe 1997, autrice della raccolta di liriche "Il caos di un’esistenza", edita nella collana "I Diamanti della Poesia" dell’Aletti editore.
«Ogni vita ha il proprio caos - spiega la giovane assistente sociale, che attualmente vive a Treia - in questo caso il suo ruolo ha un’accezione positiva. Solitamente, usiamo il termine “caos” per indicare un disordine che crea malessere ma provate a pensare alla noia di un costante e persistente ordine… impazziremmo tutti!».
Secondo l’autrice, l’ordine prende forma nel disordine e bisognerebbe allontanarsi dalla fissazione di una morbosa ricerca dell’ordine, legata alla convinzione che esso dia le chiavi d’accesso ad un definitivo stato di grazia. «Credo che oltre che impossibile sia insana e pericolosa, anzi proprio mortale, l’immobilità, anche qualora il tempo si fermasse nel momento "più bello"; in più sarebbe come rincorrere ossessivamente l’immortalità fisica, uno sforzo inutile e privo di senso. L’equilibrio è nel caos proprio perché l’ordine è parte di esso. Cosa ci sarebbe da equilibrare nell’ordine? Il caos è fermento, e il fermento è movimento, muoversi è il mantra più prezioso che potremmo dedicare a noi stessi».
Nell’opera vi è un’alternanza tra poesia e prosa, che la giovane autrice definisce una "non-scelta", ma il modo in cui l’espressione ha voluto forgiarsi. In questo, la scrittura riveste un ruolo importante, poiché quasi sempre basta ascoltarsi per comprendere "cosa" e "come".
«E’ come il flutto del mare che bagna la riva, leviga ogni sassolino, lo rende meno tagliente, lo abbellisce, lo scolpisce, creando. Ogni sasso della spiaggia è diverso, ognuno di esso è un’esperienza che diventa sapienza e bellezza costituendo la storia della nostra vita - spiega la giovane autrice -. La scrittura è il momento in cui quel flutto è tale, il quale a suo tempo fu cavallone, ma che solo arrivando delicato a riva è stato capace di modellare plasmando e non disintegrando. E’ l’espressione del flusso di emozioni che fa navigare lo scrittore dalla rabbia e dall’irrequietezza alla calma e alla saggezza».
A sottolineare questo aspetto è anche Alfredo Rapetti Mogol, figlio del noto paroliere, che ha curato la prefazione del libro. «La sensazione, leggendo il corpus poetico-psicoanalitico-filosofico, è di sentirsi un naufrago trasportato da onde maggiori senza una direzione precisa, preda di un moto ondoso che ti culla ma in ogni momento può sopraffarti: “piove è come se stessi sotto le mie lacrime”; il caos è polvere sottile che entra in ogni poro, che ci cambia prospettiva su cose, relazioni, sentimenti… è caustico e onnivoro, è nero e ancora nero e bianco quando più non te lo aspetti. È “amore elemento” creatore, e “amore sentimento” che forma i legami tra gli esseri, è “amore oggetto e soggetto di tutto e tutti”».
Il tema più ricorrente dei versi è la natura, la naturalezza, ma anche lo sgomento, il turbamento, il disorientamento, seguiti dal desiderio di ricerca di una sana semplicità. I temi vertono sul "perché", nessuna risposta, solo reazioni umili, dirette e spesso imparziali. «Vorrei indurre nel lettore un’autocritica costruttiva - conclude l’autrice Giulia Prosperi dal carattere versatile e alla ricerca di stimoli sempre differenti, che le permette di conoscersi, di conoscere, di sentire, di valutare e comprendere -. Vorrei che per una volta nessuno s’impegni nel cercare il cavillo per svalutare l’altro. Mi piacerebbe che il lettore si abbandoni all’esperienza di una lettura intrapresa mantenendo lo sguardo rivolto a sé stesso, cosicché, forse, riuscirebbe a percepire cosa si prova ad essere qualcun altro stupendosi di quanto egli sia suo simile».
La Sala Enrico Cecchetti della Biblioteca Comunale Zavatti, ospiterà sabato 7 ottobre, alle ore 17:00, un convegno sul tema "Nuovi servizi per l’Infanzia", iniziativa realizzata dal gruppo "Tagesmutter e nidi di famiglia autonomi" con il patrocinio della città di Civitanova Marche.
Dopo i saluti istituzionali dell’assessore alla Famiglia, Infanzia, Pari Opportunità e Scuola Barbara Capponi e di Deborah Pantana, consigliera di Parità della provincia di Macerata, la relatrice Alessandra Contigiani illustrerà il panorama europeo dei servizi, la normativa nazionale e regionale di riferimento, i servizi integrativi e/o innovativi attivati da enti locali e da privati, i costi in termini di bilancio e le opportunità imprenditoriali e lavorative soprattutto per quanto concerne gli incentivi all'occupazione femminile, le iniziative di auto mutuo aiuto e i servizi educativi e di cura per l'infanzia innovativi in un'ottica di conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro dei genitori.
Alessandra Contigiani, economista della cooperazione internazionale e dello sviluppo, professionista nei servizi all'infanzia dal 2010, già docente per la formazione nei servizi all'infanzia a Parma (con il patrocinio del Comune) e a Roma (con il patrocinio di Associazione Montessori Brescia e Opera Nazionale Montessori), ha collaborato con il Comune di Parma e quello di Roma (V Municipio, Commissione delle Elette), ideatrice e responsabile di “Tagesmutter e nidi di famiglia autonomi”, gruppo social nazionale di informazioni gratuite, in un'ottica di solidarietà, che conta oltre 1300 iscritti tra operatori e famiglie. Ingresso libero
Tolentino in lutto per la scomparsa di Don Vittorio Serafini. Il parroco si è spento all'età di 82 anni, proprio nella giornata in cui si celebra San Francesco, parrocchia della quale è stato sacerdote per molti dei suoi oltre 55 anni di sacerdozio. Don Vittorio lascia il fratello Renato, la cognata Mariella, i nipoti Andrea, Elidia, Gabriele, Antonella, Giuliano, Micaela e Giorgio. I funerali si svolgeranno venerdì 6 ottobre, partendo dalla Casa del Commiato Salvatori, per giungere nella Basilica di San Nicola dove, alle ore 15:00, sarà celebrata la funzione religiosa.
"Per molti anni - sottolinea il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi in una nota di cordoglio - Don Vittorio è stata la guida spirituale della nostra città. Vicario del Vescovo ha retto e animato la Parrocchia di San Francesco divenendo il punto di riferimento di tante famiglie e di tanti giovani. Ha svolto un importante lavoro pastorale anche all'interno del clero cittadino e non solo. Molto rilevante anche la sua attività di insegnante nelle scuole cittadine, dove ha contribuito a formare diverse generazioni di giovani".
"Di lui ci mancheranno la sua straordinaria umanità, la sua propensione nell'aiutare il prossimo e chi era in stato di bisogno o difficoltà e il suo sorriso - ha concluso Sclavi -. È stato un esempio di fede, disponibilità, sempre aperto alla comprensione e al dialogo. Tutta la comunità tolentinate che lui ha tanto amato e sostenuto nel nome del Signore, lo ricorderà con grande affetto e nostalgia, cercando di seguire il suo esempio".
C’era anche una delegazione della Cbf Balducci Hr Macerata, composta dal presidente Pietro Paolella, dal direttore operativo Lucia Bosetti e dal capitano Alessia Fiesoli, tra i protagonisti della "Stagione stellare" della Lega Pallavolo Serie A Femminile: una presentazione ricca di emozioni andata in scena oggi nella prestigiosa Sala delle Colonne del Museo della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" di Milano.
Tanti ospiti si sono avvicendati sul palco dando metaforicamente il via ai Campionati di Serie A1 e Serie A2. L’evento, andato in onda su Rai Sport + HD a partire dalle 11, è stato condotto come sempre da Simona Rolandi e Consuelo Mangifesta.
Ad aprire le danze è stato il cantautore Giovanni Caccamo, che si è esibito con il suo brano "Il Cambiamento". Sono seguiti sul palco il direttore dello Sviluppo del Museo Giovanni Crupi e il Vicepresidente Fipav Luciano Cecchi, prima del presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile Mauro Fabris, che ha preceduto il Presidente del Coni Giovanni Malagò e l’amministratore delegato di Master Group Sport Giovanni Carnevali.
Poi, è stato il turno di diverse giocatrici di Serie A1 e Serie A2, le stelle della pallavolo femminile. Restando in tema spaziale, è intervenuto con un videomessaggio l’astronauta Luca Parmitano, che ha raccontato della sua vita da atleta, del gioco di squadra e della forza di gravità. Il microfono è passato poi ad Andrea Moccia, direttore editoriale del progetto multicanale Geopop, che ha spiegato, con l’aiuto di Cristina Chirichella, gli effetti che subisce il pallone a seguito del servizio, e nuovamente a Giovanni Caccamo, che ha presentato il suo progetto "Parola ai Giovani", in cui ha preso parte anche Paola Egonu.
Si è poi tornati alla pallavolo giocata, con la consegna dei premi relativi alla scorsa stagione: dal momento di celebrazione di Conegliano e di Daniele Santarelli a quelli delle neopromosse Trento e Roma. Infine, prima dell’intervento in chiusura del direttore generale della Lega Pallavolo Serie A Femminile Enzo Barbaro, un momento amarcord del Mondiale 1990 con Julio Velasco, Lorenzo Bernardi e Iacopo Volpi sul palco. In conclusione, l’appuntamento a tutti gli appassionati sul taraflex rosa: da sabato 7 ottobre parte ufficialmente la "stagione stellare" dei Campionati di Serie A.
La Regione Marche celebra con una serie di eventi il 60° della morte di Luigi Bartolini, il poliedrico artista, scrittore, poeta e incisore nato a Cupramontana nel 1892 e morto a Roma nel 1963. “L’anniversario è l’occasione per ricordare uno dei figli illustri delle Marche – spiega l’assessore alla Cultura Chiara Biondi alla presentazione pubblica - considerato, insieme a Giorgio Morandi e Giuseppe Viviani, tra i maggiori incisori italiani del Novecento.
È poi l’autore del romanzo ‘Ladri di biciclette’ che ha offerto a Vittorio De Sica lo spunto per l’omonimo film del 1948”. “Lavorando in rete, modalità consolidata ed efficace del nostro operare, con i rappresentanti istituzionali dei principali luoghi marchigiani legati all’artista – aggiunge l’assessore Biondi – che sono Cupramontana, Urbino, Osimo, Camerino, con capofila il Comune di Macerata, abbiamo organizzato una serie di eventi che vogliono ridare ‘la vita a Bartolini, ben oltre l’effimera fugacità della fama’, come ha ben visto Vittorio Sgarbi, sottosegretario di Stato alla Cultura, da cui è nata l’idea accolta con entusiasmo dalla Regione. Un omaggio dovuto per riscoprire i legami con le Marche e far conoscere anche alle nuove generazioni un grande marchigiano”.
Le iniziative in programma per la riscoperta dell’autore sono state illustrate nel corso della conferenza stampa da Katiuscia Cassetta, assessore alla Cultura del Comune di Macerata, insieme a Enrico Giampieri, sindaco del Comune di Cupramontana, Antonella Nalli, assessore alla Cultura di Camerino, Mauro Pellegrini, assessore alla Cultura del Comune di Osimo ed Elisabetta Foschi del Comune di Urbino (in collegamento da remoto).
“In qualità di capofila dei Comuni chiamati a celebrare il 60° della morte di Luigi Bartolini – ha dichiarato Cassetta - Macerata è onorata di poter contribuire con la professionalità dei nostri servizi alla realizzazione di un progetto di rete che valorizza uno dei più importanti artisti della prima metà del Novecento italiano. Il comitato di studio presieduto da Vittorio Sgarbi e sostenuto da Luciana Bartolini, figlia dell’artista, ha dato vita a un importante momento di analisi e valorizzazione i cui risultati saranno presentati nel fitto calendario di iniziative promosse dalla Regione”.
“Questa ricorrenza – scrive Luciana Bartolini che ha espresso gratitudine alla Giunta Regionale e a tutti i membri coinvolti nel progetto per la promozione delle iniziative di celebrazione per i sessant’anni dalla morte del padre Luigi – è una preziosa occasione per sottolineare lo stretto legame tra la regione di origine, le Marche, e uno dei suoi interpreti più appassionati e profondi. Bartolini artista versatile, colto, in grado di governare tecniche e linguaggi diversi che le nuove generazioni potranno apprezzare attraverso una lettura contemporanea e innovativa”.
Mostre, convegni e incontri programmati tra il 2023 e 2024 per raccontare l’artista:
Osimo
CONFERENZA 7 ottobre 2023 - ore 17.30, Palazzo Campana Piazza Dante, 1 - Aula Magna: ‘La poesia di Luigi Bartolini in relazione con le esperienze poetiche contemporanee’ con la partecipazione di Francesca Bernardini, già docente di Letteratura italiana presso l'Università ‘La Sapienza’ di Roma.
Cupramontana
TAVOLA ROTONDA - 15 ottobre 2023 - ore 16.30 – 19.00; Teatro Concordia viale della Vittoria, 25: Luigi Bartolini, incisore, pittore, scrittore. Tavola rotonda nei sessant’anni della scomparsa’. Interverrà il Sottosegretario del Ministero della Cultura Vittorio Sgarbi.
Camerino
CONFERENZA - 24 ottobre 2023 - ore 16,30 , sede Comunale - Via Conti di Altino n. 19 - Sala consiliare: ‘Luigi Bartolini a Camerino. Professore innamorato e brigante gentile delle Muse’ relatore Francesco Maria Orsolini”.
Macerata
MOSTRA - 28 ottobre 2023 - 7 aprile 2024: Musei Civici Palazzo Buonaccorsi, via Don Minzoni 24 - Sale mostre : ‘Luigi Bartolini. Attraverso il colore’ a cura di Manuel Carrera.
Urbino,
MOSTRA - 30 Novembre 2023 – 1 aprile 2024, Palazzo Ducale, Sale del Castellare. ‘Al vivo nero: segni come poesia. Luigi Bartolini incisore’ a cura di Luca Cesari e Alessandro Tosi.