«Non potevo mancare al venticinquennale della Fondazione Francesca Rava». Con queste parole il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, ha voluto sottolineare la gratitudine che lega la sua comunità alla onlus milanese, protagonista di un sostegno concreto e decisivo dopo il sisma che colpì il territorio.
«Nei momenti più bui, quando la ricostruzione sembrava una chimera – ha ricordato Gentilucci – la Fondazione Rava ha scelto di esserci, aiutando una popolazione in grande difficoltà. Il loro intervento è stato determinante: grazie al contributo di tanti donatori è stato possibile ricostruire la scuola dell’infanzia e il palazzetto dello sport, restituendo speranza a tutta la comunità».
Il primo cittadino ha partecipato al concerto celebrativo per i 25 anni della Fondazione, tenutosi nel Duomo di Milano, un appuntamento che ha riunito amici, sostenitori e istituzioni per rendere omaggio al lavoro svolto dalla onlus in Italia e nel mondo.
«Partecipare a questo anniversario è soprattutto un atto di riconoscenza – ha aggiunto Gentilucci –. A Maria Vittoria Rava e a tutto lo staff ci lega un rapporto speciale, basato sulla solidarietà e sulla concreta vicinanza che hanno saputo dimostrarci. La comunità di Pieve Torina non dimentica e ringrazia, e io sono qui a testimoniarlo».
Un solo giocatore rimasto e un'infinità di volti nuovi. E’ un Cus Macerata totalmente rifatto quello che si accinge ad iniziare il secondo campionato di fila nella Divisione Regionale 1 di pallacanestro. Dopo aver festeggiato la salvezza, la squadra è stata oggetto di un profondo restyling per esigenze di budget ma anche per il dna universitario del team, con studenti che arrivano e lasciano, una volta laureati.
Tanta la curiosità nel gruppo, acuita dall’altra novità: la panchina affidata a Matteo Palmioli. Anzi, ri-affidata, perché si tratta di un ritorno: una figura che ha sempre operato per il Cus come dirigente e selezionatore della rappresentativa di basket ai Campionati Nazionali Universitari.
Della vecchia rosa è rimasto solo Edoardo Mandozzi (studente di Economia Aziendale), che indosserà i gradi di capitano del rinnovato e giovane gruppo.
Siete reduci dalla partecipazione al 22° Memorial “Toti Barone” e da diverse amichevoli contro squadre di DR1, cosa rimane di questi test?
“Nonostante le due sconfitte credo che abbiamo raccolto molte indicazioni positive – risponde Mandozzi – e mi sono sorpreso di constatare che siamo più avanti del previsto a livello atletico”.
Venerdì alle 21.45 al PalaVirtus aprite il campionato contro Ascoli, formazione contro cui la scorsa primavera avete evitato i playout. Che partita sarà?
“E’ una squadra che da anni mantiene la stessa struttura e quindi a livello di chimica sarà più avanti rispetto a noi. Dovremo difendere forte e provare a correre, inoltre servirà intelligenza nelle scelte d'attacco”.
Com'è coach Palmioli?“Chiaramente già lo conoscevo e devo dire che come allenatore è molto preparato, sicuramente tra i più pronti e bravi nella categoria. Ha già saputo plasmare il gruppo a livello di spogliatoio e secondo me ci farà togliere soddisfazioni”.
L'obiettivo comunque rimane la salvezza?
“Assolutamente”.
La rosa del Cus Macerata 2025-2026: play Tommaso Strappa e Lorenzo Nanni; guardia Geronimo Stellon, Corrado Malvestiti, Andrea Salvucci, Ettore Cantarini, Marco Brambatti e Lorenzo Mogetta; ali Michele Ciccarelli, Alessio Bernardini, Simone Urselli, Edoardo Mandozzi e Luca Pranzetti; pivot Illia Dubrovin, Tommaso Palmucci, Leonardo Zannoni e Filippo Storani.
La vela come strumento di rinascita e condivisione: prende il via a Civitanova, dal 3 al 5 ottobre, il progetto pilota “Giro di Boa”, in occasione della campagna Ottobre Rosa 2025, mese internazionale per la prevenzione del tumore al seno.
L’iniziativa, promossa dal Wonderful Sailing Team insieme all’A.N.D.O.S. (Associazione Nazionale Donne Operate al Seno) di Milano e Roma, è realizzata con il sostegno del Club Vela Portocivitanova (CVP), che ha messo a disposizione spazi e corsi, e con il patrocinio dell’Ordine delle psicologhe e degli psicologi delle Marche.
Per tre giorni, cinque donne con un passato da pazienti oncologiche si ritroveranno al CVP per vivere un’esperienza unica: un corso gratuito di vela d’altura, come percorso simbolico e concreto di rinascita. Dopo due giornate di lezioni teoriche e pratiche, domenica mattina le partecipanti scenderanno in mare per prendere parte alla regata conclusiva delle veleggiate sociali del CVP, momento che unisce sport, socialità e passione per il mare.
“Giro di Boa è nato dall’idea di coinvolgere donne che hanno affrontato il tumore al seno, offrendo loro l’esperienza della vela come momento di riflessione, condivisione e cambiamento” – ha spiegato Daniela Bossi, chirurgo senologo e presidente del Comitato A.N.D.O.S. di Milano. “Ci auguriamo sia solo il primo passo verso un appuntamento stabile e diffuso in tutta Italia”.
Sulla stessa linea la presidente del CVP, Cristiana Mazzaferro, che ha evidenziato “la capacità della vela di trasmettere valori ed esempi di vita”, mentre il vicesindaco di Civitanova, Claudio Morresi, ha ribadito la vicinanza dell’amministrazione a iniziative di grande valore sociale e umano.
Il corso sarà condotto da Valentina Stronati, istruttrice federale CVP, affiancata dalla psicologa e psicoterapeuta Serena Peroni. Le partecipanti saranno ospitate a bordo dell’imbarcazione dell’armatore Valfredo Marsili, che da due anni sostiene con generosità i progetti del Wonderful Sailing Team.
L’iniziativa non si limita all’aspetto sportivo: il messaggio è più ampio e profondo. Attraverso la navigazione, le protagoniste vivranno una metafora di vita, fatta di complessità, sfide, resilienza e nuovi orizzonti. “La felicità non come un traguardo, ma come uno stile di vita fondato su esplorazione e accettazione” – questo lo spirito che anima Giro di Boa, esperienza che unisce mare, solidarietà e empowerment femminile.
"Il nemico è vinto, battuto. Ma guai ai vincitori". Anche se l’Acquaroli II inizia con più certezze che dubbi, soprattutto per quello che riguarda il primissimo impegno: la composizione della Giunta.
Una maggioranza coesa, un partito – Fratelli d’Italia – sempre più leader della coalizione, altri cinque anni per scaricare a terra le cose avviate durante il primo giro di giostra, a partire dalla riforma della Sanità, meno problemi per scegliere la sua squadra rispetto ai suoi esordi nel 2020.
In base alle sue dichiarazioni i "magnifici sei" saranno quelli che risponderanno a tre requisiti: competenza, radicamento sul territorio e consensi ricevuti nella propria provincia di riferimento. Scorriamo i nomi e tentiamo il 6 al Superenalotto della nuova Giunta regionale.
Pantaloni di Ascoli (FdI): assessore al Comune Capoluogo, quota Sindaco Fioravanti, donna, elemento fondamentale per rispettare le quote rosa, miss preferenze. Calcinaro di Fermo (MpA - Marchigiani per Acquaroli): mister preferenze, colma il vuoto del fermano nell’Acquaroli I, figura espressione della società civile che mancava ad un partito, come FdI, che ha sempre faticato a sfondare sull’elettorato moderato, restando troppo appiattito sul premiare la fedeltà, non sempre amica della competenza.
Bugaro di Ancona (FdI): assessore in pectore da mesi, manager con esperienza politica a vari livelli e con esiti alterni, una figura di quell’Ancona che chiedeva a gran voce un punto di riferimento dopo il "buco" dei primi due anni, colmato poi con l’assessore Brandoni di Falconara negli ultimi tre. Ma Ancona è Ancona, non tollera surrogati benché eccellenti.
Baldelli di Pesaro (FdI): tra tutti è quello che risponde pienamente a tutti e tre i requisiti, ha stravinto in terra nemica, in una provincia che esprimeva il candidato antagonista di Acquaroli, riscuotendo ovunque i successi del suo primo assessorato che, a detta di tutti, è stato quello che ha fatto la differenza per la vittoria con ampio margine del centrodestra.
Fin qui le certezze (quasi) assolute sui nomi. Troppo presto per sbilanciarsi sulle deleghe. Sugli altri due nomi, quota Lega e Forza Italia, formuliamo alcune ipotesi. In pole per la Lega, uscita fortemente ridimensionata rispetto al 2020, c’è l’uomo dell’On. Carloni, il pesarese Enrico Rossi: giovane, Sindaco di Cartoceto, un volto nuovo rispetto agli altri due eletti in quota carroccio, Marinelli e Antonini, a cui andrebbero altri incarichi istituzionali.
Per Forza Italia, c’è Pasqui, già Vice Presidente del Consiglio Regionale e Sindaco di Camerino, persona equilibrata che ha vinto una concorrenza spietata in provincia, dentro e fuori il suo partito. Dovrebbe vincere il derby con l’anconetano Consoli: chi dei due perde potrebbe rientrare ai vertici del Consiglio Regionale.
Questi i nomi che più di altri risponderebbero meglio ai requisiti acquaroliani, rispettando anche un certo equilibrio territoriale e gli attuali rapporti di forza nella coalizione.Fuori Giunta c’è al vertice dei desiderata la Presidenza del Consiglio, nei primi cinque anni assegnata a Dino Latini (UDC). Continuità indurrebbe a pensare a Luca Marconi, stesso partito, lunga esperienza e garanzia di moderazione, ma potrebbe anche arrivare una nomina da Lega e Forza Italia.
Gli altri esclusi sarebbero accontentati con incarichi che facciamo fatica a ritenere di seconda fascia, considerato che nell’Acquaroli I hanno causato non poche grane al Presidente.Ne cito due: SVEM e ATIM.
SVEM, ci si aspetta un cambio di passo, con una figura che sia espressione autentica delle categorie economiche del territorio: qui, forse, la scelta ricadrà su un esterno - imprenditore appartenente a Confindustria? - un super partes, competente e di caratura internazionale.
ATIM, è pur vero che c’è un direttore, ma ci vorrebbe un Consiglio di Amministrazione in grado di dettare una linea politica chiara. Non sarebbe male affidare la guida a Brandoni, che ha guidato il Bilancio della Regione Marche con competenza e professionalità.
Questo il borsino, che dovrà tener conto anche di una novità: gli assessorati passeranno da 6 a 8. Quando non si sa, ma il +2 garantisce ad Acquaroli di tenere a bada oggi chi ha ottenuto risultati eccellenti (Putzu a Fermo, Ausili ad Ancona, Borroni a Macerata, Cardilli ad Ascoli, che è in quota senatore Castelli), ma che per il momento sono un gradino sotto ai sei citati e, soprattutto, hanno un problema: sono tutti di FdI.
Meritano un discorso a parte le due città orfane di rappresentanti: Pesaro e Macerata. A Pesaro, tutto sommato, non hanno di che lamentarsi: qui Baldelli, molto presente a Pesaro, ha triplicato i suoi consensi, è stato il più votato in assoluto in provincia, ed è oggi considerato il vero leader territoriale dopo aver spodestato lo stesso Ricci, portando a casa risultati impensabili come assessore delle Infrastrutture: basterebbe citare la Fano-Grosseto, Galleria della Guinza in primis, e il nuovo ospedale di Pesaro.
Macerata però diventa un caso politico, su cui centrodestra e centrosinistra dovrebbero riflettere, soprattutto in vista delle elezioni comunali della prossima primavera. La città capoluogo del candidato Presidente non è stata in grado di esprimere un consigliere che uno.
Al già Sindaco Carancini non ha giovato un’opposizione costante e puntuale per ottenere un bis che avrebbe lenito il dolore per la sconfitta. Gli succede il Sindaco di Montecassiano Catena, figura tutta da scoprire e che dovrà dimostrare di essere all’altezza di un ruolo difficile e che lascia pochi margini di manovra.
La doppia sconfitta in casa Pd, Ricci-Carancini, dovrebbe aprire un capitolo sanguinoso dentro un partito dove già scalpitano esponenti centristi, disposti a tutto, compreso a digerire il mattone del Campo Largo, ma non a sparire nelle linee politiche di un partito che continua a dare la colpa all’astensionismo.
Sul versante del centrodestra le cose non vanno meglio. Qui a Macerata ha perso vincendo, un risultato che in pochi riuscirebbero a conseguire. Non avere rappresentanti in Regione nella città dove è iniziata la vera svolta dell’era pre-meloniana, dove la Lega aveva una quota importante di consensi di chi nel 2020 chiedeva un cambiamento radicale, è l’unica macchia sul vestito della vittoria di Acquaroli.
Guai ai vincitori non riflettere sulle cause di questa macchia, da cui potrebbero risorgere le mire di un centrosinistra che si presenterà molto agguerrito ai prossimi appuntamenti: le comunali e, nel 2027, le politiche.
Una prima lettura è quella più facile: è mancato il ruolo di collante e di leadership del Sindaco-imprenditore Parcaroli, colui che nel 2020 aveva rappresentato plasticamente il cambiamento, ma che, alla lunga, ha sofferto troppo l’inesperienza, pagando a caro prezzo la litigiosità tra i componenti della sua stessa coalizione, in Giunta e in Consiglio, prigioniero di uno slancio emotivo che lo ha portato a fare annunci frettolosi e dichiarazioni eccessivamente ottimistiche (nuovo ospedale su tutte).
"Macerata, la città dove amerai vivere e lavorare" – per citare il suo slogan e la sua promessa del 2020 – è oggi la città dove Acquaroli dovrà lavorare molto per evitare che diventi la sua Ohio delle Marche.
Per la cura e la sicurezza del territorio del comune di Valfornace arriva un nuovo mezzo operativo polivalente destinato all'Ufficio tecnico per i servizi di manutenzione. L'amministrazione comunale, grazie alla partecipazione al bando della Regione Marche "Comuni dei territori interni", ha da poco acquistato un autocarro, una macchina operatrice polivalente Multicar M31 a passo lungo, dalla ditta Mi&P Srl.
Si tratta di un mezzo a trazione integrale, emissioni Euro 6, dotato anche di braccio decespugliatore. Un macchinario ad alta versatilità, particolarmente idoneo per le esigenze di un territorio montano come quello del comune di Valfornace e delle sue numerose frazioni. Il veicolo potrà essere utilizzato per il servizio di sgombero neve e spargimento sale in inverno, ma anche per la pulizia delle strade e per lavori di trasporto, essendo dotato di un cassone ribaltabile.
Il costo dell’autocarro, per un importo complessivo di 140mila euro circa, per 90mila euro è stato coperto dai fondi regionali e per la restante parte con i fondi comunali.
"L'acquisto di questo nuovo mezzo polivalente rappresenta un passo fondamentale per la cura del nostro territorio. Le nostre sono strade di montagna, con esigenze specifiche legate sia all'inverno, come lo sgombero neve e lo spargimento del sale, sia alla manutenzione ordinaria e straordinaria nelle tante frazioni del Comune – sottolinea il sindaco Massimo Citracca, che ringraziando la Regione Marche per la concessione di un finanziamento che coprirà gran parte dell’acquisto, spiega – Questo investimento si traduce in una maggiore sicurezza per i cittadini e in una migliore qualità della vita per tutta la comunità".
La Giunta comunale di Tolentino ha approvato il progetto esecutivo per la riqualificazione della pista di pattinaggio e la realizzazione di un nuovo skate park in zona Sticchi, nelle vicinanze della piscina comunale.
Il progetto, del valore di 71.000 euro, sarà finanziato attraverso fondi comunali e il contributo di sponsor. I lavori inizieranno entro la fine del mese e prevedono la realizzazione delle strutture necessarie, come ostacoli, e le opere edili connesse.
Durante il Consiglio comunale del 25 settembre scorso, è stata inoltre approvata l’integrazione al piano di valorizzazione patrimoniale riguardante l’area interessata. Grazie alla collaborazione con Assm spa, attuale proprietaria dello spazio della pista di pattinaggio, il Comune disporrà di un diritto di superficie a titolo gratuito per 10 anni, permettendo così di procedere con i lavori.
"Siamo molto soddisfatti – dichiarano il sindaco Mauro Sclavi e l’assessore allo sport Alessia Pupo – perché l’intervento permetterà di migliorare e riqualificare un’area già a vocazione sportiva, facilmente raggiungibile anche a piedi, creando un ulteriore spazio di socialità e aggregazione dedicato ai giovani".
L’amministrazione comunale sottolinea inoltre come "a Tolentino non era mai stata presente una struttura di questo tipo. Il progetto è stato sviluppato ascoltando e condividendo le esigenze dei ragazzi del comitato locale, che avranno finalmente un luogo idoneo dove coltivare e condividere la passione per lo skate, uno sport diffuso e molto praticato nel territorio".
(Foto di repertorio)
Si apre con MarcheStorie la stagione autunnale di Pieve Torina. La dinamicità del comune dell’entroterra maceratese si sostanzia con due spettacoli che vedranno protagoniste, sabato e domenica prossimi, la Compagnia della Marca e lo Sperimentale Teatro A.
«MarcheStorie ci offre l’opportunità di aprirci a un pubblico ampio e far sapere che Pieve Torina è ripartita: lo testimoniano le abitazioni e gli edifici già recuperati e ricostruiti e i tanti cantieri attivi che stanno disegnando quella che sarà la cittadina del futuro» sottolinea il sindaco, Alessandro Gentilucci.
Sabato sera, alle ore 21, la Compagnia della Marca racconterà la storia di Pieve Torina attraverso gli occhi di un giovane che darà voce alla memoria, ai ricordi, alle tradizioni del territorio con coreografie originali e brani musicali live. Tra gli interpreti un pievetorinese doc, Nicolò Pelagalli, anche ideatore dell’evento.
Domenica, alle ore 17, lo Sperimentale Teatro A metterà in scena uno spettacolo che trae ispirazione dalla poetica leopardiana e dedicato al teatro che rinascerà a Pieve Torina risorgendo al posto del vecchio teatro di Sant'Agostino. Gli eventi, a ingresso libero, si terranno presso il Palazzetto dello Sport dove sarà possibile anche usufruire di degustazioni di prodotti tipici.
«Continuiamo a lavorare sulla ricostruzione immateriale per raccontare il nostro paese e il territorio, far conoscere la storia e le tradizioni di questi luoghi, ma anche» conclude Gentilucci «proiettarci al futuro, in una sempre più concreta prospettiva di rinascita».
L’Ufficio Elettorale del Comune di Macerata ricorda ai cittadini che, in vista delle prossime elezioni amministrative, è possibile presentare la domanda di iscrizione all’albo dei presidenti di seggio e all’albo degli scrutatori per l’anno elettorale 2026.
Le scadenze sono diverse: c’è tempo fino al 31 ottobre 2025 per presentare la domanda di iscrizione all’albo dei presidenti di seggio, mentre le domande per l’iscrizione all’albo degli scrutatori potranno essere inviate fino al 30 novembre 2025.
Le richieste devono essere compilate utilizzando la modulistica dedicata, scaricabile dal sito istituzionale del Comune, allegando la copia di un documento di riconoscimento in corso di validità. Le informazioni e i moduli sono disponibili sul portale comunale alle sezioni dedicate all’iscrizione all’albo degli scrutatori e all’iscrizione all’albo dei presidenti di seggio.
Per ulteriori chiarimenti è possibile rivolgersi direttamente all’Ufficio Elettorale del Comune di Macerata, scrivendo all’indirizzo e-mail elettorale@comune.macerata.it, oppure contattando i numeri 0733 256 420 / 0733 256 269. È disponibile anche la PEC: comune.macerata.demografici@legalmail.it.
Dopo la scalata raccontata nel nostro precedente articolo "La scalata di Alessandro Valeri: il pilota recanatese pronto al debutto nel Mondiale MXGP", la stagione 2025 si chiude con un sorriso per il giovane pilota recanatese, residente a Villa Potenza. Alessandro Valeri ha conquistato un prestigioso secondo posto nella classifica generale del Campionato Italiano Fast MX2, coronando un’annata intensa e ricca di soddisfazioni.
L’ultimo atto si è svolto domenica ad Arco di Trento, dove Valeri ha confermato la propria costanza di rendimento. «Sono abbastanza soddisfatto di questo risultato – commenta – ho commesso alcuni errori durante la stagione che non mi hanno permesso di raggiungere la prima posizione, ma ho comunque lottato al massimo e questo risultato ci ripaga di tutti gli sforzi fatti durante l’anno».
Un piazzamento che certifica la crescita del giovane talento marchigiano, capace di imporsi tra i protagonisti della categoria e di guadagnarsi la stima del paddock nazionale.
Determinante il lavoro svolto insieme al team Pedica Racing, con cui Valeri ha già rinnovato l’accordo per la stagione 2026: «Ringrazio moltissimo tutto il team, proseguiremo insieme anche il prossimo anno – aggiunge –. Un grande grazie va anche a tutti gli sponsor, perché senza di loro nulla di questo sarebbe possibile».
Per Valeri la stagione non è però ancora del tutto terminata: resta infatti un ultimo impegno nel campionato regionale, dove guida la classifica e punta a chiudere in bellezza con un altro successo.
Il 2025, intanto, si archivia con la certezza di avere posto un tassello importante in un percorso di crescita che punta sempre più in alto, tra traguardi nazionali e nuove prospettive internazionali.
Dopo il collegamento in diretta con lo streaming dell’abbordaggio da parte dell’esercito israeliano delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla, nella serata di mercoledì le Marche hanno risposto con presidi e cortei spontanei. Ad Ancona il traffico di via Marconi è stato bloccato per alcuni minuti da un corteo improvvisato, mentre a Pesaro un sit-in si è svolto davanti alla Prefettura in piazza del Popolo.
Anche Macerata ha fatto sentire la propria voce. Ieri sera, intorno alle 23:15, un gruppo di manifestanti si è radunato spontaneamente in piazza della Libertà per esprimere solidarietà al popolo palestinese e denunciare quello che gli attivisti definiscono un “genocidio” in corso a Gaza.
La mobilitazione cittadina non si è fermata lì. Oggi alle 14, l'associazione studentesca Officina Universitaria ha dato vita a un’assemblea permanente nell’aula 11 del Dipartimento di Giurisprudenza. "La Global Sumud Flotilla chiama stato di emergenza e noi rispondiamo. Organizziamoci. La scelta del Dipartimento non è casuale, dato che piace molto agli israeliani. Tutti gli occhi su Gaza. Tutti gli occhi sulla Global Sumud Flotilla”, hanno dichiarato gli studenti.
Le iniziative proseguiranno nelle prossime ore. Stasera, alle 21, i sanitari dell’ospedale cittadino parteciperanno all’iniziativa nazionale “100 ospedali per Gaza”: non avendo ricevuto l’autorizzazione a manifestare nei pressi del nosocomio, il presidio si terrà in corso Cairoli.
In parallelo, la CGIL Macerata ha annunciato un nuovo appuntamento: venerdì mattina, dalle 9:30 alle 12:00, un presidio in piazza della Libertà in occasione dello sciopero generale indetto a livello nazionale “in difesa della Flotilla per Gaza”.
"Un’aggressione contro navi civili che trasportano cittadini non è un incidente, è un fatto di grande gravità", commenta Giuseppe Santarelli, segretario generale Cgil Marche. "E’ un colpo all’ordine costituzionale che ha impedito un’azione umanitaria e solidale verso la popolazione palestinese, sottoposta dal governo israeliano a una vera e propria operazione di genocidio. E’ un attacco diretto alla sicurezza dei lavoratori e dei volontari imbarcati".
Per questo, la Cgil proclama lo sciopero generale nazionale di tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata di venerdì 3 ottobre. Durante lo sciopero, saranno garantite le prestazioni indispensabili, come previsto dalla regolamentazione del settore.
Macerata - Dal 3 al 5 ottobre oltre 2.000 volontari saranno presenti in 20 regioni italiane con la vendita solidale dei cantucci artigianali della storica Pasticceria Bonci, realizzati per sostenere le attività umanitarie di Emergency, che da trent’anni cura le vittime della guerra e della povertà nel mondo.
L’iniziativa arriva in occasione della Giornata del Dono e coinvolgerà anche diversi comuni della provincia di Macerata. Con un’offerta sarà possibile ricevere una confezione di cantucci e, in omaggio, il braccialetto “Ripudia la guerra”, simbolo dell’articolo 11 della Costituzione italiana.
A Civitanova Marche i volontari saranno presenti venerdì 3 ottobre alla Clinica Villa dei Pini e all’Ospedale Civile (anche sabato mattina), mentre sabato 4 e domenica 5 ottobre sarà allestito un banchetto in Corso Umberto. Domenica mattina l’iniziativa approderà anche alla chiesa di San Gabriele in via Friuli.
A Macerata i banchetti saranno in Largo Amendola sabato e domenica pomeriggio, mentre domenica mattina l’appuntamento sarà presso la chiesa di San Francesco. A Tolentino sabato pomeriggio, dalle 16.30, la raccolta si terrà in piazza Nicolò Mauruzi, mentre domenica sarà la parrocchia Santa Famiglia a ospitare l’iniziativa durante la Messa delle 11.
Infine, domenica i volontari saranno presenti anche all'Abbazia di Chiaravalle di Fiastra in occasione delle Messe.
Dal 2024 Emergency è operativa con una propria clinica nella località di al-Qarara, nel governatorato di Khan Younis, nella Striscia di Gaza. Qui garantisce cure alla popolazione civile colpita dalla guerra. Inoltre l’associazione collabora con la Culture & Free Thought Association nella clinica di medicina di base ad al-Mawasi e con la nave Life Support, che ha fornito supporto medico e logistico alla missione di pace della Global Sumud Flotilla.
La scelta del cantuccio come simbolo non è casuale. Nato come galletta per i soldati romani, sotto i Medici divenne un dolce arricchito di mandorle, legato alla convivialità e ai momenti di festa. Oggi viene proposto da Emergency come segno di pace e riconciliazione, per lasciare alle spalle la sua origine bellicosa.
Chi acquisterà i cantucci riceverà anche il braccialetto "Ripudia la guerra", un invito a far sentire la propria voce per la pace, nel segno dell’articolo 11 della Costituzione.
Il Bar Teatro si prepara ad accendersi di pura energia rock, venerdì 3 ottobre dalle ore 21, con l’edizione 2025 della Festa della Musica, un progetto che porta da sempre la firma di Eliseo Mozzicafeddo.
È da anni che Villa Potenza, grazie al re dei service audio, è diventata il foyer della musica dal vivo, senza età: classici rock, evergreen e leggende riproposte esclusivamente sul palco del Bar Teatro. Qui si sono esibiti chitarristi leggendari, icone internazionali e giovani talenti. Chi ama il rock sceglie il Bar Teatro di Villa Potenza, spesso luogo di session improvvisate in cui i gruppi si uniscono per suonare insieme.
Il casting musicale è in evoluzione e per scoprire quali band saliranno sul palco bisognerà esserci. Al momento sono stati annunciati due nomi di spicco: gli LTA e i The Rumore.
Gli LTA sono una band giovane e determinata che mescola rock anni ’80, melodie taglienti e testi in italiano e inglese. Porteranno sul palco sei brani originali dal sound deciso, tra cui “Lorelei”, “Perdiamoci di vista” e “L’uomo nero”.
I The Rumore, invece, ripercorrono il meglio del rock dagli anni ’60 a oggi, con Cristian Del Gobbo alla voce, Simone Forani e Giammario Fabiani alle chitarre, Lorenzo Eugeni alla batteria, Marco Blunno alle tastiere e Roberto Vitali al basso. Freschi del successo al contest Lizad con la loro versione di “High & Dry” dei Radiohead, promettono uno show pieno di energia e potenza sonora.
Ma la festa non sarà solo musica: il Bar Teatro unisce rock e gastronomia in un mix esplosivo. Tra un riff e un assolo, il pubblico potrà gustare panini, hamburger, antipasti all’italiana e primi piatti sfiziosi, accompagnati da birre artigianali, vini locali e cocktail dedicati alla serata.
Una serata di grandi vibrazioni, un appuntamento che celebra il piacere autentico della musica dal vivo in una cornice accogliente, dove il rock incontra la convivialità. La Festa della Musica 2025 sarà un evento imperdibile per chi vuole vivere, ascoltare e assaporare il rock in tutte le sue forme.
Martedì scorso, durante un controllo di routine in centro, due agenti della polizia locale di Recanati hanno rischiato di essere feriti con un’arma da taglio. Un episodio che, secondo la Cisl Fp Marche, non è purtroppo isolato ma rappresenta “l’ennesima, drammatica testimonianza di una realtà non più tollerabile”.
A denunciare la situazione è Alessandro Moretti, responsabile territoriale di Macerata per la Cisl Fp Marche: “Ogni giorno i 60mila uomini e donne della polizia locale rischiano la propria vita in strada senza avere le necessarie tutele e il giusto riconoscimento”. Secondo il sindacato, è “inaccettabile continuare a operare con una legge quadro vecchia di quarant’anni” e con un contratto non adeguato al ruolo che viene richiesto oggi alle polizie locali.
La Cisl Fp chiede con forza il rinnovo del contratto collettivo nazionale delle Funzioni Locali e una riforma normativa che equipari gli operatori della polizia locale alle altre forze dell’ordine, garantendo formazione, strumenti adeguati e protocolli aggiornati.
I dati Inail parlano chiaro: nel 2023 si sono registrati oltre 1.800 infortuni tra gli operatori della polizia locale in Italia. “Aggressioni, incidenti, organici ridotti all’osso: tutto grida l’urgenza di interventi immediati e concreti”, sottolinea Moretti. “Non è pensabile assicurare legalità, viabilità, protezione ambientale e sicurezza nelle nostre comunità con strumenti obsoleti”.
La Cisl Fp Marche sollecita inoltre il coinvolgimento delle Regioni, dei Comuni e delle Province per garantire uniformità operativa e formativa, a partire dai servizi più delicati come i TSO e gli ASO, e per prevedere adeguati interventi di welfare per gli operatori.
“Difendere la sicurezza delle donne e degli uomini della polizia locale significa difendere la sicurezza di tutti i cittadini”, conclude Moretti. “Non permetteremo che a pagare il prezzo siano i colleghi che ogni giorno rischiano la salute e la vita per garantire quella degli altri”.
Un brutto Chiesanuova cade 0-2 nei quarti di finale di Coppa Italia, trafitto da una Civitanovese tanto giovane quanto brillante. Il blitz fornirà un bel vantaggio ai rossoblù in attesa del ritorno tra due mercoledì al Polisportivo. Un passo indietro per i biancorossi, domenica bisognerà giocare tutta un’altra partita, sempre in casa, per la 5° di campionato contro la Sangiustese.
Cronaca. Tra i locali prima da titolari per Papa, Cappelletti e Sopranzetti, c’è Tacconi in difesa (domenica a Matelica come allenatore). Nelle fila ospiti 10/11 millennials, varie le seconde linee e esordisce Franco fresco di transfer. La Civitanovese approccia con un fraseggio più fluido e al 23’ passa. Filtrante per Marini sul filo del fuorigioco, assist sul secondo palo dove proprio Franco mette dentro: 0-1. Il gol non scuote un Chiesanuova che continua ad essere slegato e impreciso, invece al 36’ Marini sfiora il bis. Il mediano si destreggia dai 20 metri e spara un sinistro che si stampa sulla traversa.
Secondo tempo. Sotto di un gol, il Chiesanuova si ritrova pure sotto di un uomo. Al 4’ rosso per Tacconi sugli sviluppi di un corner, è rigore. Dal dischetto Franco va di potenza ma centrale, Monti ribatte e tiene in partita i suoi. Al 14’ palla persa da Mosquera in disimpegno, dalla sinistra rasoterra dentro e Ganev deposita per lo 0-2. Mobili inserisce qualche big e il neoentrato Mongiello serve una palla d’oro a Papa che sottomisura si divora la ghiotta chance. Avrebbe dato ben più speranze per la sfida del 15 ottobre. Con l’ingresso di Visciano gli ospiti badano a controllare il possesso fino al triplice fischio e conservano il doppio vantaggio.
Sette giorni in sella, 908 chilometri attraverso tre Paesi, tra fatica, pioggia, risate e la promessa di un brindisi memorabile. È l’avventura di quattro ciclisti recanatesi – Graziano Ricciardi, Alfredo Marconi, Maurizio Brandoni e Massimiliano Prenna – che, con il supporto tecnico dell’Asd Renzo Giuliodori, hanno pedalato da Recanati fino a Monaco di Baviera per coronare un sogno: festeggiare all’Oktoberfest.
L’idea è nata alcuni anni fa durante le pedalate estive in notturna organizzate dal gruppo, che terminavano davanti a una birra e a uno spuntino. Quella tradizione, ribattezzata “La notturna dei merendari”, ha cementato amicizie e acceso la voglia di andare oltre. Così, all’interno dell’“Associazione Merendari delle Piane”, è maturata la decisione di trasformare un rito conviviale in un’impresa vera e propria: pedalare fino a Monaco per celebrare insieme la passione per la bicicletta e per la buona compagnia.
La partenza è avvenuta mercoledì 24 settembre da piazza Leopardi. Ogni giorno tra i 100 e i 150 chilometri, con tappe già fissate e alberghi prenotati, per un itinerario che li ha condotti prima lungo le strade italiane e poi oltre confine. A Verona la prima sosta particolare: “Ci siamo fermati a una festa della birra, ci voleva proprio – raccontano – per ricaricare le energie e tornare in sella con più entusiasmo”.
Paesaggi da cartolina li hanno accompagnati lungo tutto il percorso: le valli alpine, il Brennero con l’acqua che scorreva a fianco della strada, il grande fiume Inn di Innsbruck, le lunghe ciclabili austriache e tedesche.
L’ultima giornata, però, è stata la più dura: “Ci siamo svegliati col sole, ma appena in bici è iniziata la pioggia battente. Non ci ha fermati, siamo andati avanti imperterriti”. Nel mezzo anche una gomma bucata, prontamente riparata.
A Monaco l’emozione dell’arrivo, anche se con qualche sorpresa: “Non ci hanno fatto entrare con le bici nell’area della festa, ci sarebbe piaciuto fare la foto proprio sotto il monumento, ma l’abbiamo fatta da lontano”. Poco male: la birra, questa volta non come scusa per una pedalata serale ma come traguardo vero e proprio, ha avuto il sapore della vittoria.
Proprio all’Oktoberfest hanno incontrato americani, italiani, un gruppo di Cupra Montana, un amico di Porto Recanati e persino un compagno delle pedalate notturne recanatesi che li aspettava lì. Momenti di convivialità che hanno trasformato la loro impresa sportiva in una festa di amicizia internazionale.
Oggi, mentre i quattro facevano ritorno a casa, l’Oktoberfest è stata improvvisamente chiusa per un allarme bomba. Un episodio che ha fatto scattare l’allerta in tutta Monaco, con controlli serrati da parte della polizia. Fortunatamente la minaccia si è rivelata infondata e la festa è stata riaperta in sicurezza. Per i ciclisti recanatesi resta anche la consapevolezza di essere stati fortunati a vivere l’esperienza senza contraccolpi.
“È andata benissimo – concludono – ci portiamo a casa paesaggi meravigliosi, la fatica della strada, le risate tra amici e quel brindisi che ha ripagato ogni chilometro percorso”. Un’avventura nata davanti a una birra e conclusa con un boccale in mano: il cerchio perfetto di un viaggio che unisce sport, amicizia e memoria condivisa.
Nel primo pomeriggio di oggi, una spazzatrice stradale è rimasta incastrata sotto un cavalcavia della SS16 Adriatica in via Salvo D’Acquisto, a Porto Recanati. Sul posto sono intervenuti prontamente i vigili del fuoco del distaccamento di Civitanova Marche, che hanno provveduto a liberare il mezzo e a mettere in sicurezza l’area.
Per permettere le operazioni di soccorso, il cavalcavia è rimasto chiuso al traffico per circa due ore, ma fortunatamente non si registrano feriti. Ad affiancare i vigili del fuoco, anche la polizia locale di Porto Recanati e il personale Anas, impegnati nella gestione della viabilità e nella sicurezza dell’area.
L’incidente, pur non avendo provocato danni alle persone, ha inevitabilmente causato rallentamenti e disagi al traffico nella zona per tutta la durata dell'intervento.
I Mondiali di atletica paralimpica sono giunti al terzo giorno di gare e oggi a scendere in pista e in pedana sono stati anche due dei tre portacolori dell’Anthropos. Alle ore 6:30 italiane è scesa in pedana per il Disco categoria F11 la nostra Assunta Legnante.
La capitana azzurra, allenata dal tecnico Roberto Minnetti, archiviati i due nulli iniziali, trova un buon 35,36 m che la issa provvisoriamente in terza posizione. Al quarto tentativo arriva però la zampata dell'azzurra, che con 37,90 m scavalca la lituana Dobrovolskaja e si prende la medaglia d’argento. Per la campionessa del team civitanovese si tratta del terzo podio mondiale consecutivo nel disco, dopo l’oro conquistato a Dubai nel 2019 e il bronzo di Parigi 2023.
"Ancora una volta il risultato è in linea con quanto lanciato tutto l'anno, perché il mio stagionale fatto ad Ancona è di appena 6 cm in più - ha commentato Legnante -. Purtroppo, o per fortuna, conosco i miei limiti nel disco, ma anche la mia forza. So che potrei fare tanto di più, ma non ho quella concretezza e costanza che mi permettano di arrivarci". Alla cinese Xue Enhui la medaglia d’oro con uno stagionale di 39,51 m.
Alle ore 15:20 italiane è stata la volta di Ndiaga Dieng negli 800m categoria T20. Il mezzofondista dell’Anthropos è il nuovo campione del mondo. L’atleta, tesserato anche con il Gruppo Sportivo Paralimpico Difesa, allenato dal tecnico Maurizio Iesari dell’Atletica AVIS Macerata, con cui Ndiaga si allena, non si lascia sorprendere da un arrembante Maksim Angelov.
Dieng prende subito il comando delle operazioni e ai 600 metri si mette davanti a tutti per andare a tagliare il traguardo in prima posizione in 1:53.91. Quella conquistata tra le corsie dello stadio indiano è la sua prima medaglia iridata per il tesserato Anthropos, che sulla distanza detiene anche il primato mondiale.
"Sono felicissimo per questa prima medaglia mondiale, ho lavorato tanto per ottenerla anche se questa stagione non è stata facile - confida Dieng -. L'obiettivo era conquistare il podio e ci siamo riusciti. Questo mi riempie di orgoglio e festeggiare insieme alla squadra e ai tecnici è per me un grande onore”.
Sul secondo gradino del podio sale il portacolori dell’Arabia Saudita Meshal Mahutan in 1:54.26, mentre il bronzo va al turco Mehmet Emin Egilmez con il crono di 1:54.34.Il neocampione iridato tornerà in gara venerdì mattina per le semifinali dei 1500 metri.
I portacolori azzurri saranno nuovamente in gara con il seguente programma: venerdì 3 ottobre Ndiaga impegnato nelle semifinali dei 1500 metri e sabato 4 ottobre Ndiaga nell’eventuale finale dei 1500 metri, Assunta nella finale del Getto del Peso e Arjola Dedaj nella finale del Salto in Lungo.
Il presidente Nelio Piermattei commenta: "Grandi i nostri ragazzi. Assunta è una campionessa senza tempo che non smette mai di stupirci e regalarci vittorie e momenti da ricordare. Ndiaga oggi ha confermato che può raggiungere risultati ancora decisamente importanti nel futuro. Ora ci prepariamo a una chiusura del Mondiale che ancora tanto può regalare al mondo Anthropos e all’atletica paralimpica italiana".
Domenica 5 ottobre alle ore 17:30, il sipario del Teatro Feronia di San Severino Marche si alzerà su una serata speciale: l’apertura ufficiale della sesta edizione della rassegna nazionale “Fuori Misura – Premio Giovanni Soldini”, ideata e organizzata dalla compagnia teatrale Gli Smisurati di Treia.
“Fuori Misura” non è solo un festival teatrale: è un viaggio, un’occasione di incontro tra compagnie che fanno dell’arte un ponte di inclusione, un grido di libertà e di bellezza capace di travolgere palchi e comunità. Un luogo dove il teatro diventa strumento di partecipazione e liberazione, capace di trasformare la fragilità in forza e la diversità in un dono da condividere.
Ad inaugurare la rassegna sarà la Compagnia Mayor Von Frinzius di Livorno, tra le realtà di maggior rilievo a livello nazionale, recentemente vincitrice del Premio Giovanni Soldini 2023 e protagonista di tournée applaudite in tutta Italia insieme a Paolo Ruffini.
La compagnia porterà in scena la sua nuova e attesissima produzione, “Sfiorarsi – toccarsi è complicato”, un mosaico teatrale che alterna momenti di poesia a esplosioni di comicità, dialoghi filosofici a confessioni intime, fino ad arrivare a provocazioni che non lasciano indifferenti.
Sul palco, 40 attori e attrici, ragazze e ragazzi, anche con disabilità, daranno vita a un racconto corale emozionante e disorientante, guidati dalla regia di Lamberto Giannini insieme a Rachele Casali, Silvia Angiolini, Allegra Sartoni e Sofia Puccini. Il tema centrale è quello dello sfiorarsi: l’atto delicato e rivoluzionario di incontrarsi senza annullarsi, di rispettare e valorizzare la diversità come possibilità di crescita comune.
Dopo l’appuntamento inaugurale, “Fuori Misura” proseguirà il suo cammino nei mesi successivi, attraversando sei teatri comunali del territorio. Un festival itinerante che, oltre a portare in scena spettacoli, costruisce relazioni tra amministrazioni, associazioni, artisti e cittadini, rendendo l’arte un patrimonio condiviso e accessibile.
Il cartellone completo sarà presentato proprio al termine della serata inaugurale, alla presenza delle istituzioni e dei partner che sostengono il progetto. Con l’apertura al Feronia, Gli Smisurati vogliono lanciare un segnale forte: il teatro come bene comune, spazio di libertà e occasione di riflessione collettiva.
Un ringraziamento particolare va al Comune di San Severino Marche e al suo direttore artistico, che hanno scelto di credere nella forza di questo percorso e di affidare alla città il ruolo di apripista della rassegna.
Un intervento tempestivo della polizia locale di Recanati ha evitato che un giovane seminasse il panico nel centro cittadino. L’episodio è avvenuto ieri, 30 settembre, nei pressi di Porta Pesa, dove un recanatese in preda a una crisi non ancora diagnosticata ha dato in escandescenze brandendo un coltello.
Gli agenti, giunti sul posto dopo l’allerta lanciata da personale sanitario già intervenuto, hanno trovato il giovane in stato di forte agitazione. Il ragazzo ha tentato di colpire gli agenti con pugni e calci, cercando al contempo di usare l’arma bianca, un coltello di medie dimensioni nascosto sotto gli abiti. Con grande sangue freddo, i vigili urbani sono riusciti a disarmarlo e metterlo in sicurezza, evitando che venissero coinvolte le persone presenti, alcune delle quali erano accorse credendo che si trattasse di una crisi epilettica.
Durante l’intervento alcuni agenti hanno riportato lesioni e hanno dovuto ricorrere alle cure mediche, ma la loro azione ha impedito conseguenze ben più gravi. La dinamica dell’episodio è ora al vaglio degli inquirenti, sotto la direzione della comandante della polizia locale, Gabriella Luconi, che ha espresso orgoglio e riconoscenza per la professionalità dimostrata dai propri collaboratori.
Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco Emanuele Pepa, che ha voluto ringraziare personalmente gli agenti: "Sono profondamente turbato dall'increscioso episodio avvenuto ieri in città - ha dichiarato - ma al tempo stesso voglio esprimere il mio più sentito ringraziamento alla polizia locale. Hanno dimostrato eccezionale coraggio, straordinaria prontezza e grande professionalità nel gestire una situazione di estrema pericolosità. Il loro intervento risolutivo ha permesso di disarmare il giovane, garantendo l'incolumità di tutti i presenti e dello stesso ragazzo in difficoltà. Questo è l'esempio lampante dell’alto senso del dovere con cui la nostra polizia locale opera quotidianamente per la sicurezza della comunità".
L’episodio, che ha scosso la città, si è concluso senza conseguenze per i passanti grazie alla prontezza e al coraggio degli agenti, che hanno trasformato un potenziale dramma in un caso di professionalità e tutela della collettività.
Montelupone ha celebrato nei giorni scorsi una delle sue cittadine più longeve: Pierina Micucci, che ha spento 105 candeline nella sua casa del borgo natio. Una vita lunga e intensa, segnata da amore, famiglia e un legame profondo con le proprie radici.
Nata a Montelupone nel 1920, Pierina cresce tra le stradine del borgo, dove incontra l’amore della sua vita, Trento. La storia dei due è segnata dall’avventura e dal coraggio: Trento parte per l’Argentina in cerca di lavoro e opportunità, e Pierina, intorno ai 25 anni, decide di seguirlo. A Buenos Aires, i due si sposano e condividono trent’anni di matrimonio, costruendo insieme una vita lontano dall’Italia.
Dopo la scomparsa del marito, Pierina sceglie di tornare a Montelupone per ritrovare la famiglia e le proprie radici. Accolta dalla sorella Ada, trascorre gli anni successivi immersa nella comunità e nell’affetto di amici e parenti. Oggi vive ancora nella sua abitazione, circondata dai nipoti e accompagnata dalla sua badante peruviana, con la quale ama scambiare qualche parola in spagnolo, piccolo ricordo dei suoi anni trascorsi in Sud America.
La festa per i 105 anni di Pierina è stata calorosa e partecipata anche dall’Amministrazione comunale: il sindaco Rolando Pecora ha portato i saluti e l’abbraccio dell’intera comunità, sottolineando come Pierina rappresenti un esempio di forza e tenacia.
«Pierina è un esempio di forza e tenacia. A nome di tutti i cittadini, le auguriamo tanta serenità e ancora buona vita», ha dichiarato il sindaco. Un traguardo straordinario, che rende Pierina Micucci una delle persone più longeve della provincia di Macerata, testimone di una vita ricca di affetti, ricordi e storia.