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Dante Cecchi, il 'maestro' e quel sì a malincuore alla Cassa di Risparmio: quando Macerata era (davvero) 'granne'

12/06/2025 17:00
Dante Cecchi, il 'maestro' e quel sì a malincuore alla Cassa di Risparmio: quando Macerata era (davvero) 'granne'

Dante Cecchi, quando Macerata era (davvero) 'granne'. E il capoluogo che fu grande lo ha finalmente 'riscoperto' intitolando la 'sala grande' - l'auditorium della Biblioteca comunale. Il Professore, come bene ha lumeggiato nella ben precisa relazione ufficiale lo storico Alberto Meriggi, non è stato solo colui che negli anni '60 rese popolare Macerata per il tramite della Rai (cfr 'Campanile sera' con i suoi milioni di telespettatori), non e' stato 'solo' il maestro (al Liceo Classico e all'Universita'), di generazioni di giovani ("Era un piacere andare alla cattedra con lui che ti ascoltava...non ti 'interrogava' e davi cosi' il meglio di te" ricorda un'antica studentessa: Anna Maria Verdenelli), non era stato 'solo' un allievo perfetto 'figlio' di san Giovanni Bosco, non e' stato autore di 230 titoli e di quella bella dozzina di capolavori sotto forma di altrettanti commedie sul mondo rurale che diventava urbano.

Non era stato solo ed ancora consigliere ed assessore comunale aderendo allo Scudocrociato ma, caso straordinario, non alle sue correnti. Era stato agli inizi degli anni '80, presidente della Super Cassa di Risparmio. Aveva detto 'si' a malincuore forse presago della 'tempesta perfetta' che da lì a poco sarebbe scoppiata. Un buco da 13 miliardi!

"Me ne vado, non sono un uomo per tutte le stagioni. Dico no a Bankitalia che vuole che rimanga per garantire fiducia, legalita' e ripartenza. La Cassa non e' stata intaccata, d'accordo, tanto è robusta: un minuscolo bruco non ha prodotto - puo' averlo fatto - danni strutturali ad una mela ancora piena. Tuttavia occorre che le cose mutino radicalmente", ha rivelato alla platea della BMB, Maurizio Verdenelli, cronista investigatore del caso finanziario più eclatante di quel decennio, ricordando l'incontro esclusivo che ebbe con il Professore. "Il quale tuttavia mi chiese il riserbo sulla sua decisione e su quelle gravi motivazioni" 

Lui, in realtà, più che alla Cittadella del Potere, apparteneva alla Città della Cultura, quella eternamente con il futuro (il Futurismo non era stato fenomeno casuale) negli occhi e l'orgoglio d'essere Città capoluogo e di riferimento. 

Verdenelli poi ha fatto memoria di un'intervista in Rai insieme con il Professore. "Ci chiese in conclusione, il conduttore, perchè ci piacesse Macerata. E Cecchi: "Mi piace perchè chi è davanti, la strada se la cape". Intendendo in quel caso da commediografo, che chi ha qualità, talento le può far valere. E fece l'esempio del carrettiere che in via don Minzoni, un giorno aveva visto, era riuscito a tener dietro di sè un'auto veloce per non perdere una preziosa precedenza. Altri tempi, certamente, ma belli!

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