La SìConTe Attila Porto Recanati torna alla vittoria nell'ottava giornata del Girone E di Serie B Interregionale, superando una coriacea Valdiceppo per 80-78 al termine di una partita avvincente e combattuta punto su punto. Un successo che assume un peso specifico rilevante per i ragazzi di coach Nicola Scalabroni, soprattutto dopo la pesante sconfitta subita a Senigallia la settimana scorsa.
La gara al PalaMedi è stata caratterizzata da grande equilibrio e intensità, con entrambe le squadre che si sono affrontate a viso aperto, senza mai risparmiarsi. Il primo tempo si è chiuso con i padroni di casa leggermente in svantaggio, 52-54, dopo due quarti dove Valdiceppo ha saputo trovare buone soluzioni in attacco, grazie soprattutto alla precisione di Meschini (24 punti a riferimento) e Bonucci (16 punti) .
Nel terzo quarto, la reazione dell'Attila è stata guidata da un'ottima prestazione di squadra, con Leonardo Ciribeni e Filippo Cicconi Massi sugli scudi. È stato proprio in questo frangente che Porto Recanati ha iniziato a costruire il suo vantaggio, chiudendo il parziale avanti 68-65.
Nel quarto periodo, il match è rimasto in bilico fino agli ultimi secondi. A decidere le sorti della partita ci ha pensato Leonardo Ciribeni, autore di una prestazione straordinaria con 23 punti. A un minuto dalla sirena, il suo canestro in penetrazione ha spezzato l'equilibrio e fissato il punteggio sul definitivo 80-78, regalando alla sua squadra una vittoria fondamentale.
“Era una partita che volevano vincere a tutti i costi”. Afferma l’eroe di serata Ciribeni nel post-partita. “Venivamo da un periodo difficile e credo che la vittoria sia meritata. Siamo soddisfatti e pensiamo già alla partita di Loreto che sarà un’altra battaglia”.
“Faccio i complimenti a tutta la squadra e tutto lo staff per questa vittoria”. Dichiara Coach Scalabroni nelle interviste post-partita. “Come detto anche da Ciribeni siamo in un periodo brutto, in cui siamo decimato. La nostra forza di volontà però è andata oltre le situazioni sfavorevoli e ci ha portato a fare una grande prestazione di cuore. Nonostante una partita tecnicamente brutta, abbiamo messo in campo fisico e carattere, cercando di fare qualcosa in più per portarla a casa. Ci meritiamo questo successo per tutto il lavoro che facciamo in settimana”.
Presentata nel pomeriggio di sabato, presso l’area verde del Ponte del Diavolo, la mostra "Da scarto ad Opera" realizzata dal Cea Legambiente "Il Pettirosso" di Tolentino, insieme alle ragazze e ai ragazzi Legambiente Junior: Sofia Palmieri Giulia Bacaloni, Elisa Pacioni, Lorenzo Vipera, Francesco Salvucci, Marco Santecchia e Filippo Pisani, coordinati dal professor Luigi Ferretti.
La mostra, è stata realizzata nel mese di settembre, utilizzando scarti di lavorazione industriali di legno forniti da Poltrona Frau. L’idealizzazione di queste installazioni è stata frutto di diversi laboratori didattici e brain-storming durante il centro estivo "La città e il fiume" 2024 che ha visto la partecipazione anche di ragazzi e ragazze dai 7 ai 14 anni di età.
“Il risultato finale, le opere appunto, strizzano l’occhio all’arte astratta, con manufatti e installazioni che, volutamente non sono state trattate artificialmente, per consentirne la naturale trasformazione ed osservarne i mutamenti del legno nel tempo - ha dichiarato Fabiola Cavarischia, CEA Legambiente “Il pettirosso” -. Il laboratorio è stato un percorso di economia circolare a tutti gli effetti, con materiali di scarto concessi dalla Poltrona Frau, diventati materia prima seconda necessaria per la realizzazione delle opere elaborate dai nostri ragazzi e dalle nostre ragazze".
Le opere sono state collocate lungo un percorso itinerante all’interno del "Parco fluviale del Ponte del Diavolo" e rappresentano la circolarità della natura, dove non esistono scarti, ma ogni materia, trova una sua funzionalità nell’ambiente, armonizzandosi con esso.
Un Don Giovanni inedito, contemporaneo, ambientato e trasportato nelle suggestioni degli anni Ottanta per caricare ulteriormente le attitudini comportamentali, gli atteggiamenti e le personalità dei protagonisti. Ieri, sabato 9 novembre, è andata in scena al teatro Rossini di Civitanova la prima rappresentazione in cartellone della sesta edizione di Civitanova all’Opera.
Il Don Giovanni, uno dei massimi capolavori di Mozart e in generale della musica di tutti i tempi, è stata la nuova produzione di Civitanova all’Opera, in cui tutta l'opera, dalla messa in scena ai costumi fino alla regia, è realizzata appositamente per la serata. Uno dei nobili intenti che da sempre caratterizzano questa stagione lirica: realizzare i propri allestimenti nel territorio.
Apprezzatissimo dal pubblico il cast di alto profilo, composto dal basso Mirco Palazzi nel ruolo di Don Giovanni; poi, Gianpiero Ruggeri e Paola Antonucci provenienti dalla scuola del grande basso-baritono civitanovese Sesto Bruscantini, oltre ad altri affermati artisti quali Gian Luca Pasolini, Clementina Regina, Jessica Ricci, Raffaele Costantini e Davide Bartolucci.
La regia è stata di Mirco Michelon, le scene di Sauro Maurizi e la direzione del maestro Alfredo Sorichetti, con l'Orchestra Sinfonica dell’Adriatico e il Coro Ventidio Basso, maestro del coro Pasquale Veleno.
"Il Don Giovanni è un’opera difficile, complicata da cantare, da suonare, da mettere in scena - le parole del maestro Sorichetti -. Portarla a Civitanova è una missione culturale, una missione che proseguiamo ormai da sei anni".
Prossimo appuntamento della Stagione, il Nabucco di Giuseppe Verdi, il 25 gennaio 2025 sempre al teatro Rossini. Biglietti online su Ciaotickets, nei punti vendita del circuito e alla biglietteria dei Teatri di Civitanova.
Il Santo Stefano Kos Group di Porto Potenza Picena espugna il PalaCastrum di Giulianova in un match a dir poco al cardiopalma e resta solo in vetta alla classifica del campionato italiano di Serie A di basket in carrozzina.
A risolvere il derby dell’Adriatico proprio sul filo della sirena di fine partita è stata una tripla di Amit Vigoda, su appoggio di Andrea Giaretti, sigillando così il final score sul 51 a 52.
I ragazzi di coach Roby Ceriscioli hanno fatto registrare un primo quarto da dimenticare, dominato da tanti errori e dal preciso gioco dell’Amicacci Giulianova. Già dal secondo quarto i marchigiani cambiano marcia e con tenacia e determinazione avviano la rimonta partendo da un meno 17 punti. Il resto è storia.
Il tiro da tre punti di Vigoda spegne definitivamente i sogni di gloria degli abruzzesi e segna anche la quarta vittoria su quattro del Santo Stefano, ancora imbattuto e saldamente capolista. Questi i tabellini dei neroverdi: Raimondi 9, Vigoda 11, Giaretti 10, Becker, Bedzeti 13, Henriot, Balsamo, Scandolaro, Bassoli 2, Watson, Cini 7, La Terra. All. Ceriscioli. Sabato prossimo i portopotentini ospiteranno al PalaPrincipi (ore 15:30) la Dinamo Lab Sassari nella quinta del girone di andata.
Kamala Harris celebra tanto il libero mercato quanto le derive transumaniste e arcobaleno, Trump difende il primo e critica le seconde: ma si tratta comunque di una posizione contraddittoria, se si considera che le derive di cui si diceva sono il frutto del fanatismo del libero mercato, cosicché celebrare libero mercato criticando le derive arcobaleno equivale a combattere gli effetti dei quali si celebrano e si coltivano le cause.
Mi pare questa, in sintesi, la contraddizione in cui resta incagliato il modus operandi di Trump. Il blocco oligarchico neoliberale puntava principalmente sulla Harris, questo è innegabile: ma troverà comunque un modo di scendere a patti anche con Trump, il quale, lo ripetiamo, non è un antagonista dell'ordine egemonico ma ne è soltanto una anomalia.
Nel 2017, ad esempio, il codino biondo deregolamnetò la finanza, facendo un immenso dono ai padroni di Wall Street, anzi di War Street. Per questo motivo, l'abbiamo detto più volte, dobbiamo guardare con speranza ai paesi disallineati rispetto al nuovo ordine mondiale, ben sapendo che la salvezza non arriverà in ogni caso da Washington, con Trump o con Harris.
La speranza è oggi quella della genesi e del potenziamento di un mondo poliarchico, in cui finalmente al monopolarismo della civiltà dell’hamburger si contrappongano uno o più poli alternativi, in grado di ripristinare un equilibrio com’era, mutatis mutandis, prima del 1989. Questo e non altro è da sperare nell’esplosivo contesto in cui siamo oggi proiettati.
La Iasp (International Association for the Study of Pain - 1986) definisce il dolore come "un’esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata a danno tissutale, in atto o potenziale, o descritta in termini di danno". Il dolore è un sintomo secondario di molte patologie di vario genere ed eziologia.
Alcuni tipi di dolore possono essere trattati e ridotti con interventi fisioterapici specifici e mirati, complementari a volte a trattamenti farmacologici, ma comunque sempre efficaci per una risoluzione delle cause che può essere definitiva e che, se ben attuati non comportano nessun effetto collaterale negativo. Ne parliamo con il fisioterapista Vincenzo Di Costanzo, operatore presso il centro medico Associati Fisiomed di Macerata.
Qual è il ruolo della fisioterapia nella gestione del dolore cronico?
"La fisioterapia è una risorsa fondamentale per la gestione del dolore cronico, che spesso riguarda condizioni come la lombalgia, la cervicalgia e le artrosi. Attraverso un approccio personalizzato, il fisioterapista combina tecniche come la terapia manuale, l’esercizio terapeutico e le terapie strumentali per alleviare il dolore e migliorare la qualità della vita. In alcuni casi, vengono utilizzate anche tecnologie avanzate come le onde d’urto per ridurre l’infiammazione e favorire la rigenerazione dei tessuti. Inoltre, i fisioterapisti educano i pazienti a svolgere esercizi a casa per migliorare la mobilità e gestire autonomamente il dolore, riducendo la dipendenza dai farmaci".
Come la fisioterapia può aiutare gli anziani a gestire il dolore e migliorare la qualità di vita?
"Negli anziani, la fisioterapia svolge un ruolo chiave nella gestione del dolore legato a problemi muscolo-scheletrici come l’artrosi e le patologie degenerative. Attraverso esercizi di rinforzo muscolare, allungamento e tecniche di mobilizzazione articolare, il fisioterapista aiuta a migliorare la mobilità e ridurre la rigidità. Per il dolore cronico, tecniche come la terapia manuale e la laserterapia possono essere efficaci per ridurre le infiammazioni. Inoltre, i fisioterapisti specializzati in riabilitazione vestibolare possono lavorare e migliorare l'equilibrio, insegnano agli anziani movimenti sicuri per evitare sforzi eccessivi e prevenire le cadute, migliorando l’autonomia e la qualità della vita anche in età avanzata".
In che modo la fisioterapia contribuisce alla gestione del dolore negli atleti?
"La fisioterapia è essenziale nella gestione del dolore negli atleti, che spesso affrontano lesioni da sovraccarico o infortuni acuti. I fisioterapisti usano tecniche di terapia manuale per alleviare tensioni muscolari e migliorare la mobilità delle articolazioni, associandole a trattamenti con terapie strumentali e il taping neuromuscolare per ridurre il dolore e favorire la guarigione. Gli atleti ricevono anche programmi di esercizi personalizzati per rafforzare i muscoli coinvolti, prevenendo ricadute. La fisioterapia sportiva aiuta non solo a trattare il dolore esistente ma anche a ridurre il rischio di nuovi infortuni, permettendo agli atleti di mantenere una prestazione ottimale".
Quali sono i benefici dell’esercizio terapeutico nella gestione del dolore?
"L’esercizio terapeutico è una componente fondamentale della fisioterapia per la gestione del dolore, sia cronico che acuto. Attraverso movimenti specifici e progressivi, il fisioterapista guida il paziente a migliorare forza, flessibilità e resistenza, riducendo la percezione del dolore. Gli esercizi terapeutici aiutano a rafforzare i muscoli di sostegno e a stabilizzare le articolazioni, prevenendo ulteriori danni e favorendo un recupero più rapido. Inoltre, l’esercizio fisico rilascia endorfine, sostanze naturali che agiscono come antidolorifici, migliorando il benessere psicofisico. Questo approccio non solo allevia il dolore, ma aiuta i pazienti a recuperare fiducia e autonomia".
Non si arresta la sequenza di furti che stanno interessando il comune di Porto Recanati. Questa notte è stato il turno del balneare "Blù Bebo's", situato sul lungomare Scarfiotti. Un ladro è stato ripreso dalle telecamere del locale mentre, a volto scoperto, ha forzato l'apertura della porta d'ingresso per poi trafugare il fondo cassa del bar.
È subito scattato l'allarme installato nell'attività e, sul posto, sono intervenuti i carabinieri della locale stazione. In corso le indagini per risalire all'identità del malvivente. Un episodio che arriva a soli cinque giorni dal furto con scasso avvenuto ai danni del bar-gelateria Guido, e che va a sommarsi con quelli avvenuti a danno dell’ottica Mauri e della gioielleria Matassini in estate.
Un'escalation criminale che desta forte preoccupazione tra i commercianti e i residenti che avvertono un sentimento di costante insicurezza e richiedono maggiore attenzione e un rafforzamento delle pattuglie di polizia sul territorio, soprattutto nelle ore notturne.
In questo senso, come anticipato dal nostro quotidiano, è attesa a Porto Recanati nelle prossime ore la visita del prefetto di Macerata, Isabella Fusiello, per fare un punto sulla situazione della sicurezza nel comune rivierasco e valutare eventuali misure preventive.
Chi, se non un accendino, potrebbe sapere come far scoccare quella fiamma che illuminerà il nostro cammino? Quante persone nel corso della nostra vita ci sono passate accanto per un attimo e in quell’attimo sono riuscite a lasciarci qualcosa di importante. Persone che hanno acceso in noi una scintilla, permettendoci di intraprendere quella determinata strada che ci ha poi condotto dove siamo ora.
Anime di passaggio che, senza chiedere nulla in cambio, ci hanno fatto un dono prezioso, di cui soltanto oggi vediamo il reale valore. A volte basterebbe soffermarci un po' di più ad osservare con occhi nuovi le persone che ci circondano, per andare oltre e scoprire la loro essenza più profonda.
Ho voluto esplorare questo concetto attraverso la lente dell’esistenza di un accendino, dando a questo oggetto una sua anima.
"Sono Accendino, per gli amici Dino, sono rosso come il fuoco e non è un caso: la mia missione in questa vita è accendere!
Amaro destino il mio, tutti mi vogliono nel bisogno, per poi dimenticarmi ovunque, al tavolo di un bar, dentro ad un cassetto o nascosto tra mille effetti sul fondo di una borsa…
Posso rimanere per mesi, a volte anni, dimenticato tra un rossetto, un pettine o una vecchia penna, senza che nessuno avverta la mia mancanza, ebbene sì, sono facilmente sostituibile!
Passo spesso di mano in mano e questo crea in me un forte senso di castrazione, direi vere e proprie crisi d’abbandono. Sempre in allerta, cercando di prevedere chi sarà il mio successivo e incauto proprietario: sarà un accanito fumatore in crisi d’astinenza, o un ragazzino ancora adolescente che, con mani tremanti, tenta di accendere la sua prima sigaretta, piuttosto che un fascinoso uomo che con fare sicuro e gentile si prodiga ad accendere una bella sconosciuta.
Qualcuno potrà mai comprendere il mio reale valore? Ho il dono innato di accendere fuochi: il fuoco dell’amore, della passione, dell’amicizia. Potrei illuminare le vostre menti e far luce sul sentiero dell’esistenza.
Sono un fedele amico, vi ho accompagnato in tutti i momenti importanti della vita. Io c’ero quando avete acceso le prime candeline di compleanno, quando avete cenato a lume di candela con il vostro primo amore, quella sera quando vicino al camino vi siete raccontati, riscaldati dal dolce tepore del fuoco. Quanti ricordi!!
Ad ogni accensione la mia anima vibrava sentendomi parte della vostra esistenza, mi sentivo vivo, il mio spirito brillava di gioia! Troverò mai qualcuno che possa riconoscere il mio talento e mi permetta di vivere degnamente il mio essere accendino?!
Amerei incontrare una persona che rispetti la mia natura, che riesca a far brillare la luce ed il fuoco che è in me. Un individuo che sappia comprendere quando sono giù di energia e desideri sostenermi con una nuova Ricarica invece di buttarmi via e sostituirmi senza un grazie o un addio!
Io porto la mia luce là dove c’è buio, vi do’ la possibilità di andare oltre, quando tutto intorno a voi è oscuro e confuso. Anche un accendino può avere un’anima ed io ce l’ho, sono Dino!
Torna come ogni domenica la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana "Chiedilo all'Avvocato". Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa ai rapporti interpersonali e nello specifico alle problematiche inerenti le separazioni dei coniugi.
Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da un lettore di Civitanova Marche che chiede: "Se la moglie contrae comunque matrimonio nonostante l’incertezza dei propri sentimenti verso il futuro marito e poco dopo infatti viene lasciato il marito ha diritto ad un risarcimento danni?".
Il caso di specie ci porta ad analizzare una vicenda di recente affrontata dalla Suprema Corte nella quale, a sei mesi dalle nozze, lei chiede e ottiene in un Tribunale ecclesiastico la nullità del vincolo matrimoniale. A tale scopo sono decisive le parole della donna, la quale riconosce di «avere escluso il bene della indissolubilità del matrimonio e di essersi sposata con l'intenzione di rimanere tale per lo stretto tempo necessario a fare una prova, onde verificare se l'unione potesse reggere», e spiega che «tale intendimento» è stato da lei «totalmente sottaciuto al marito, che ne è venuto a conoscenza soltanto in occasione della causa canonica per la nullità del matrimonio religioso».
A fronte di tale quadro, il marito reagisce citando in giudizio la moglie al fine di ottenere un adeguato risarcimento, addebitandole la colpa di «avergli celato la determinazione di sposarsi per prova». Per i giudici di merito però, la pretesa avanzata dall'uomo è priva di fondamento. Così, sia in primo che in secondo grado, si vede respinta la richiesta risarcitoria avanzata.
In Tribunale e in Appello infatti, i giudici sottolineano «l'irrilevanza per l'ordinamento italiano dell'esistenza di una causa di invalidità del matrimonio religioso». La vicenda finisce in Cassazione, e gli stessi magistrati pongono in evidenza, come fatto anche dai giudici d'Appello, «l'assenza di un comportamento da parte della donna che possa essere configurato quale produttivo di un danno ingiusto, o altrimenti pregiudizievole sulla base di una sorta di responsabilità prenegoziale».
L'assunto di fondo dell'uomo è «la denuncia della portata dannosa della mancata comunicazione da parte di uno dei coniugi, prima della celebrazione delle nozze, della riserva mentale di contrarre il matrimonio per prova, ossia quale esperimento derivante dalla condizione di incertezza della futura sposa circa la possibilità dell'insorgenza di fatti che avrebbero potuto rendere intollerabile la prosecuzione della convivenza».
Per quanto concerne la responsabilità risarcitoria per la mancata comunicazione, da parte della donna, della riserva mentale sulla possibile dissolubilità del matrimonio a causa del ravvisato concreto rischio di emersione di fatti che avrebbero potuto rendere intollerabile la prosecuzione della convivenza.
Rischio che la futura sposa si era rappresentata al punto di contrarre il matrimonio per prova, i magistrati osservano che «la libertà matrimoniale è un diritto della personalità, sancito anche dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo» e «benché il matrimonio sia un atto di autonomia privata, non può esservi attribuito l'effetto impegnativo del vincolo» previsto in materia di efficacia dei contratti, anche perché non si può ignorare l'esistente «diritto di chiedere la separazione giudiziale al cospetto di un fatto tale da rendere intollerabile la prosecuzione della convivenza».
Non a caso, in materia di famiglia è previsto «il diritto di ciascun coniuge, a prescindere dalla volontà o da colpe dell'altro coniuge, di separarsi e divorziare, in attuazione di un diritto individuale di libertà riconducibile alla Costituzione». Per fare chiarezza poi, sottolineano che «l'atto di impegno matrimoniale è rimesso alla libera e responsabile scelta del soggetto, quale espressione della piena libertà di autodeterminarsi al fine della celebrazione del matrimonio».
»Tale libertà non può essere limitata da un obbligo giuridico di comunicare al proprio coniuge uno stato soggettivo quale l'incertezza circa la permanenza del vincolo matrimoniale, avvertendo il soggetto il rischio concreto della sua dissoluzione ed effettuando la scelta matrimoniale nella consapevolezza di tale rischio, ciò che in altri termini comporta un tentativo o prova di convivenza matrimoniale - si legge ancora -. Affinché tale libertà non sia compromessa dall'incombenza di una conseguenza quale la responsabilità risarcitoria derivante dall'inottemperanza ad un dovere giuridico, la comunicazione, in quanto relativa alla sfera personale affettiva, può comportare esclusivamente un dovere morale o sociale».
Pertanto, in risposta alla domanda del nostro lettore e in adesione con il più autorevole orientamento della Suprema Corte, si può affermare che «la riserva mentale circa la concreta possibilità della dissoluzione del matrimonio è così improduttiva di effetti per l'ordinamento italiano, sia dal lato del coniuge portatore della riserva, che non può avvantaggiarsene fino a conseguire la nullità del matrimonio – in conformità, del resto, alla generale irrilevanza della riserva mentale in materiale negoziale –, sia dal lato dell'altro coniuge, che non è titolare di un interesse meritevole di tutela risarcitoria per l'ordinamento, per avere fatto affidamento sulla mancanza di quella riserva» (Cass. Civ. Sez. III, Ord. 05.11.2024 n. 28390).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Bel colpo esterno per la CF Maceratese sul campo dell’Ancona Respect nell’anticipo valevole per la quinta giornata del Campionato di Eccellenza femminile.
Le ospiti partono guardinghe, subiscono lo svantaggio, ma non si scompongono, delegando alla ripresa i propositi di rimonta. Le anconetane iniziano subito con il giusto piglio e trovano la rete del vantaggio con Lisica appena superata la prima mezz’ora di gioco.
La Maceratese reagisce immediatamente e costruisce tre occasioni pericolose nell’ultima parte del primo tempo. Il goal del pari è opera di Fodali che permette alle proprie compagne di andare al riposo sul punteggio di 1-1.
Nel secondo tempo l’Ancona attacca a testa bassa creando diverse occasioni pericolose, la Maceratese trova la forza di risalire la china e completa il sorpasso con Stollavagli che sigla la doppietta personale e fissa il punteggio sul 3-1 finale. Nel finale le doriche cercano la disperata rimonta ma impattano sulla retroguardia ospite che fa buona guardia fino al triplice fischio.
Prima battuta d’arresto stagionale per l’Ancona Respect che scivola al terzo posto in classifica. Tre punti di prestigio per le ragazze allenate da Mister Claide Torresi che superano un banco di prova importante portandosi a due sole lunghezze dalla capolista Recanatese.
La Cbf Balducci Hr fa suo il big match con la Valsabbina Millenium Brescia con un netto 3-0, una prestazione concreta e soprattutto cinica nei finali dei tutti e tre i set: grazie a questo risultato le arancionere agganciano le lombarde in classifica al terzo posto del Girone A della Serie A2 Tigotà.
Mvp di giornata la schiacciatrice Valeria Battista (11 punti e 2 muri), determinante nei momenti decisivi del match, in doppia cifra anche Decortes (16 con il 52%). L’attacco marchigiano gira quasi al 50% grazie anche ad una Bonelli ispirata in regia. Dal lato bresciano non bastano i 14 punti di Davidovic e i 12 di Meli (3 muri).
Il primo set si tinge di arancionero sin dai primi scambi, grazie ad una battuta pungente e un attacco che gira quasi al 50% (Decortes 6 punti nel parziale): Brescia arriva fino al -1 (16-15) con Davidovic sugli scudi ma la Cbf Balducci Hr tiene bene in cambio palla e chiude 25-22. Le lombarde sistemano la ricezione e trovano buone risposte dal servizio nel secondo set: il break dell’11-17 però non basta, le maceratesi rientrano fino al -1 (18-19) e poi dal 18-21 piazzano un tremendo 7-0 per il 25-21 finale con una super Battista. Nel terzo set è battaglia fino al cuore del parziale (16-16), poi il finale è tutto arancionero (25-21).
LA PARTITA - Coach Lionetti riparte con Bonelli-Decortes, Mazzon-Caruso, Battista-Fiesoli, Bresciani libero. Per coach Solforati dentro Scacchetti-Davidovic, Meli-Tonello, Siftar-Pistolesi, Scognamillo libero.
Inizio sprint per la Cbf Balducci Hr con Mazzon al servizio: 4-0 con Fiesoli in contrattacco. Pistolesi ferma Caruso (6-4) ma Decortes risponde su Tonello per il nuovo +4 (9-5), vantaggio che le arancionere nere tengono con Fiesoli (13-9), l’attacco di Pistolesi finisce sull’asta ed è 15-10.
L’attacco out di Mazzon e Tonello portano Brescia al -2 (16-14), Pistolesi firma il 16-15, Fiesoli il 18-15. Siftar riporta lì le lombarde (19-18), Decortes mette la pipe del 21-19, Battista il contrattacco del 22-19, Meli a filo rete fa 22-21. Battista piazza il lungolinea del 24-21, l’invasione di Brescia chiude il set 25-22.
Avvio di secondo set più in equilibrio (3-3), l’errore di Fiesoli e due punti consecutivi di Meli lanciano però Brescia sul 4-8. Pistolesi non trova la riga (7-9) e sbaglia anche Davidovic (9-10), Tonelli riporta le lombarde al +3 (10-13) e la stessa Pistolesi si rifà con l’ace del 10-14.
Decortes stavolta non trova il campo (10-15), Pistolesi in pipe fa 11-17: le arancionere risalgono sul 13-17 e poi sul 15-18 col muro di Fiesoli. Decortes tiene lì le arancionere (16-19), Caruso mura Meli (17-19) e poi contrattacca il 18-19 ma Brescia torna sul +3 (18-21). Battista non ci sta e ferma Davidovic a muro (20-21) per poi mettere giù il 21-21, il 22-21 e anche il 23-21, Caruso fa 24-21 e la neo entrata Stroppa tira out il 25-21.
Nel terzo parziale Brescia prova a reagire con Meli protagonista in attacco e a muro (3-6), la Cbf Balducci Hr rientra sul 6-7 col muro di Caruso e aggancia con il contrattacco di Battista (8-8), Siftar sbaglia ed è 9-8. Meli mura ancora (10-11), ora si va punto a punto (14-14) fino all’ace di Davidovic (14-16) a cui risponde dai nove metri Braida entrata proprio per il servizio (16-16). Mazzon contrattacca (17-16), Battista anche (18-16) e sempre lei mura il 20-17, Fiesoli allunga ancora (22-18). Mazzon c’è (23-19), Siftar sbaglia (24-20), Caruso chiude a muro 25-20.
IL TABELLINO
CBF BALDUCCI HR MACERATA - VALSABBINA MILLENIUM BRESCIA 3-0 (25-22 25-21 25-21)
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Mazzon 7, Decortes 16, Fiesoli 9, Caruso 7, Bonelli, Battista 11, Bresciani (L), Braida 1, Morandini. Non entrate: Busolini (L), Bulaich Simian, Sanguigni, Orlandi. All. Lionetti.
VALSABBINA MILLENIUM BRESCIA: Pistolesi 5, Tonello 5, Scacchetti 1, Siftar 12, Meli 10, Davidovic 14, Scognamillo (L), Trevisan, Stroppa. Non entrate: Franceschini, Veglia, Romanin, Riccardi (L), Bikatal. All. Solforati.
ARBITRI: Pazzaglini, Sumeraro.
NOTE - Spettatori: 380, Durata set: 26', 28', 23'; Tot: 77'. MVP: Battista.
(Credit foto: Roberto Bartomeoli)
Minacce nei confronti degli operatori sanitari: i carabinieri della Stazione di Corridonia hanno arrestato un 58enne residente a Civitanova Marche, attualmente ospite presso una casa di cura del luogo e già noto alle forze di polizia, a seguito di un'ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Ascoli.
La misura restrittiva è giunta dopo reiterati episodi di intemperanze e minacce messi in atto nei confronti degli operatori della struttura sanitaria, dove era già sottoposto alla misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali. Il 58enne, dopo le formalità di rito, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Fermo, come disposto dall’autorità giudiziaria competente.
Nuovo successo per gli studenti dell’IPSEOA “Varnelli” alla Competizione Internazionale dell'AEHT L’AEHT (Associazione Europea di Istituti Alberghieri e Turistici) ha recentemente concluso la sua 37° Conferenza annuale, un evento prestigioso che vede la partecipazione di oltre 400 istituti alberghieri provenienti da tutta Europa.
Quest’anno la conferenza si è svolta a Riga, concludendosi con una serata di gala l’8 novembre 2024. L’IPSEOA “Varnelli” ha partecipato alla manifestazione con studenti e studentesse di tutti gli indirizzi: da Accoglienza turistica ad Enogastronomia Cucina, da Sala bar e vendita a Pasticceria.
Anche in questa edizione, dopo i risultati eccellenti degli anni precedenti, gli studenti dell'IPSEOA "Varnelli" di Cingoli hanno confermato il loro talento e la loro preparazione, distinguendosi e conquistando posizioni di rilievo nella competizione. La conferenza offre un ambiente unico, dove i partecipanti si immergono in un contesto multiculturale, collaborando in team internazionali e affrontando prove di alto livello sotto l’occhio esperto di giudici qualificati. Le competizioni hanno coperto varie discipline professionali, dalla preparazione di cocktail alla gestione del front office. Tra gli studenti dell’IPSEOA "Varnelli", Cristina Chitarroni della classe 5^AC si è aggiudicata la medaglia di bronzo nella categoria Culinary Art, dimostrando grande abilità e creatività.
Il successo raggiunto in queste competizioni testimonia l’importanza del lavoro di squadra e delle competenze collaborative. La creatività, la resistenza e la capacità di adattarsi a un ambiente internazionale sono qualità fondamentali, e tutti i partecipanti dell’istituto “Varnelli” hanno dimostrato grande impegno e competenza. Un plauso speciale, quindi, va ai ragazzi e alle ragazze che hanno rappresentato con orgoglio l’Istituto: Oluwadamilola Marvelous Bakari (5^AS) nella categoria Barista, Armin Skrijelj (5^BS) nella categoria Cocktail, Anastasia Troiano (5^AP) nella categoria Pastry, Alessio Anibaldi (5^ATBTs) nella categoria Tourist Destination e, naturalmente, Cristina Chitarroni.
La partecipazione alla competizione è stata, al di là del risultato, una vittoria personale, un’esperienza che contribuirà sicuramente alla loro crescita professionale e umana. Un ringraziamento va anche ai docenti accompagnatori Gianfilippo Grasselli e Patrizia Corvatta, che hanno seguito il team con dedizione e professionalità, supportando i ragazzi in ogni fase dell’evento. L'IPSEOA "Varnelli" di Cingoli si conferma una scuola d’eccellenza, un modello educativo e professionale riconosciuto a livello europeo, capace di formare talenti di alto livello.
Ci hanno sempre creduto i ragazzi di coach Samuele Campetella, sorretti dal credo del trainer che alla fine ha avuto ragione. La Climacalor San Severino va sotto anche di 18 lunghezze nel corso del secondo periodo ma non stacca mai la presa e viene premiata. Come la formichina dopo aver toccato il fondo inizia un nuovo match, fatto di briciole da portare nella tana e, mattone su mattone, realizza un “pavimento” perfetto, anche se all’overtime, compiendo il capolavoro e consolidando il secondo posto nel Girone B di Divisione regionale 1 alle spalle di Pedaso e P.S.Giorgio, in tandem con il Picchio Civitanova.
Il bello, ovviamente per i biancorossi, è nella coda. Una bomba di Vissani, accesosi nel finale, porta i biancorossi del presidente Francesco Ortenzi sul +4 (63-59) ad un minuto dalla sirena. I rivieraschi, forti del doppio totem Valerio e Ciccio Amoroso, recuperano e trascinano i settempedani all’overtime. Capitan Severini e soci non demordono neanche quando la coppia arbitrale, opinabile in alcune decisioni sui falli e poco attenta agli sconfinamenti sul parquet (due piedi sulla riga da parte dei neri ospiti non vengono visti…), affibbia la quinta penalità personale a Vissani e Potenza. Sorci fa il boia e l’impiccato chiudendo con 5 conclusioni positive dall’arco e 28 punti di bottino personale, trascinando tutto l’organico dei padroni di casa ad una strepitosa vittoria. Davide abbatte Golia con il collettivo ed alcune punte di diamante ancora una volta determinanti. «L’ho ripetuto più volte ai ragazzi anche se può apparire retorica – rivela coach Campetella -: dovevamo giocare di squadra ed avere pazienza. E siamo stati premiati anche grazie ad una prova strepitosa dei nostri lunghi che hanno tenuto botta ai due Amoroso. Un compito tutt’altro che facile. Ora ci godiamo il meritato successo e ci prepariamo a sfidare la capolista Pedaso sabato prossimo, alle 21.15, al palazzetto di via Niccolò Tommaseo».
CLIMACALOR SAN SEVERINO - 88ERS CIVITANOVA 77-73 dts
CLIMACALOR: Magnatti, Belli 4, Severini 2, Potenza 11, Uncini, Della Rocca 5, Corvatta, Tiranti 3 (1 tiro da 3 punti), Ortenzi 16 (2t. da 3p.), Vissani 8 (1t. da 3p.), Sorci 28 (5t. da 3p.), Cantani n.e.
All. Campetella88Ers CIVITANOVA: Angelomè n.e., Malloni 14, Cognigni 14, Andrenelli, Lamponi 5, Tappatà 4, Valerio Amoroso 20, Francesco Amoroso 16, Primitivo, Macellari, Pascolini
All. Palmieri
Arbitri: Tritarelli-Tortolini
NOTE: parziali: 16-17/14-25/19-10/14-11/14-10; progressivi: 16-17/30-42/49-52/63-63/77-73; usciti per 5 falli: Potenza e Vissani (Climacalor)
PRIMO TEMPO:
La Vigor parte bene riversandosi nei primi minuti all’interno dell’area locale ma i biancorossi passano al primo vero affondo. Bartolini mette un cross pennellato dalla sinistra, l’arbitro vede un fallo di mano ed assegna la massima punizione. Plateali le proteste dei giallo-rossi in campo e dalla tribuna. Borrelli parte dagli undici metri e spiazza Calligari, è 1-0.
Gli ospiti reagiscono e al 19’ recriminano ancora all’indirizzo del direttore di gara. Regueyra stende Cicconofri, il fallo avviene in prossimità della linea che delimita l’area di rigore e l’arbitro assegna semplice punizione.
Al 19’, Marcantoni prova ad approfittare di un errore di Frascarelli in uscita ma Bartolini si supera compiendo un salvataggio provvidenziale sulla linea.
Al 32’ è l’Aurora a riportarsi in avanti: Marini tenta la sponda per Giuli che non riesce a capitalizzare in rete da pochi passi.
Al minuto 36’, Montecchia viene servito in area da Borrelli ma il pallone colpito di testa si stampa sul palo.
Sul calare del primo tempo l’Aurora rimane in inferiorità numerica a seguito dell’espulsione di Filacaro. Sul calcio di punizione che ne scaturisce si presenta Pepi che vede negarsi la gioia del goal da un poderoso intervento di Frascarelli.
SECONDO TEMPO:
La ripresa di apre nel segno dell’Aurora Treia. Dopo pochissimi secondi, Pepi tocca il pallone con la mano e l’arbitro assegna il secondo penalty giornaliero alla squadra di casa.
Allegretti si presenta dal dischetto e trasforma nonostante l’intuizione del portiere ospite.
La Vigor Montecosaro si riversa tutta in avanti costringendo l’Aurora a serrare i ranghi in difesa.
Al 62’, Allegretti può chiudere definitivamente la contesa ma il pallone finisce sull’esterno della rete.
Il match si riapre ad otto minuti dalla fine: Romagnoli commette un fallo di mano all’interno della propria area e costringe il Signor Caporaletti ad assegnare il terzo rigore.
Tulli supera Frascarelli rimettendo tutto in discussione.
I giallo-rossi attaccano con grande intensità ma l’Aurora si difende con ordine portando a casa il risultato. L’arbitro dichiara la fine delle ostilità al termine di cinque minuti di recupero.
Tre punti preziosi per l’Aurora che sale a quota 11 punti in classifica lasciandosi alle spalle la zona playout, la Vigor resta tre punti avanti nonostante la battuta di arresto odierna.
AURORA TREIA: Frascarelli, Regueyra (42’ Bontempo), Bartolini, Rozzi, Filacaro, Marini, Giuli (80’ Romanzetti), Romagnoli (86’ Petrini), Allegretti, Borrelli, Montecchia (45’ Kheder).
A disposizione: Tiberi, Candidi, Ibii, Morresi. Allenatore: Giovanni Cornacchini.
VIGOR MONTECOSARO: Calligari (52’ Taffi), Rossini (66’ Mazzetti), Tidei, Pepi, Marcantoni (66’ Di Biagio), Cicconofri, Poggi (52’ Morbidoni), Tulli, Guermandi, Mancini, Sanchelli (66’ Natali). A disposizione: Beruschi, Baiocco, Boccanera, Consoli. Allenatore: Gilberto Pierantoni.
MARCATORI: Borrelli 7’ (RIG), Allegretti 46’ (RIG), Tulli 82’ (RIG).
ARBITRO: Caporaletti – Sezione di Macerata.
ASSISTENTI: Compagnucci – Sezione di Macerata; Micheli – Sezione di Jesi.
NOTE: ammoniti Frascarelli, Filacaro, Romagnoli, espulsi Filacaro e Pierantoni (dalla panchina), angoli 3 – 5, recuperi 3-5, presenti oltre 200 spettatori al “Leonardo Capponi” di Treia.
L’Aurora Treia ritrova il successo al termine di una sfida combattuta contro la Vigor Montecosaro.
Una partita dove tutte e tre le segnature sono arrivate dal dischetto.
I padroni di casa schierano tra i pali Frascarelli dal primo minuto, Montecchia va a formare il tridente d’attacco con Borrelli e Allegretti.
Mister Pierantoni è costretto a rinunciare a Renzi, Lopez e Gattafoni.
Alessandro Gentilucci, presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino, è stato uno dei protagonisti della giornata conclusiva di Eco Mondo, il salone internazionale della green economy e dell’economia circolare. “The blue way: il mare inizia dalla montagna”, questo il titolo della conferenza in cui si sono confrontate a Rimini le esperienze dei Centri Europe Direct italiani sulle politiche di sostegno promosse dall’Europa.
Gentilucci non ha mancato di evidenziare le criticità vissute dalle zone montane successivamente agli eventi sismici del 2016: «grazie allo spirito di resilienza delle nostre genti siamo riusciti a essere protagonisti della rinascita di un territorio. Lo abbiamo fatto lavorando su più ambiti: i servizi quali la scuola, il poliambulatorio, le poste, la banca, essenziali per riportare la gente a vivere nelle aree interne. E poi il turismo, dove abbiamo puntato sulla qualità del nostro ambiente, sull’esperienzialità del food e della biodiversità come chiavi per garantire il benessere psicofisico. Il percorso kneipp di Pieve Torina, che ha portato decine di migliaia di persone a conoscere le nostre aree interne, rappresenta una delle buone pratiche dell’Appennino, e non solo. Ed ancora le opportunità derivanti dalla capacità di sapersi relazionare con l’Europa e con i fondi che mette in disponibilità, non solo alle istituzioni ma anche ai privati: è il caso dei Centri Europe Direct di cui quello dell’Unione Montana Marca di Camerino rappresenta un’eccellenza a livello nazionale"
"Infine- prosegue Gentilucci- la valorizzazione della risorsa idrica, sempre più un bene prezioso e strategico, attuata anche attraverso la manutenzione del bosco e i meccanismi di gestione dei servizi ecosistemici per calmierare le problematiche derivanti dai cambiamenti climatici. Con la consapevolezza che l’acqua oligominerale dei nostri monti non può essere usata per gli scarichi ed usi non potabili». Tanti i temi toccati da Gentilucci nel suo intervento. «Fondamentale» ha proseguito «è però la capacità dell’uomo di saper fare, di saper incidere. Questo fa la differenza. E noi abbiamo dimostrato di saper fare la differenza attuando una buona amministrazione del territorio in un’ottica di green economy che ci ha portato sin qui, a Rimini, a confrontarci a livello nazionale e internazionale con stakeholder, opinion leader, il mondo della ricerca e delle istituzioni. Un traguardo non da poco».
Partecipata cerimonia questa mattina in occasione del 21° anniversario della strage di Nassiriya, organizzata dal Comune di Civitanova Marche presso la piazza dedicata al ricordo degli italiani uccisi in Iraq il 12 novembre 2003.
La manifestazione ha visto anche quest’anno la preziosa collaborazione della sezione locale dell’Associazione nazionale Carabinieri, con la regia e il coordinamento del suo presidente Roberto Ciccola, e la partecipazione di una rappresentanza di studenti degli istituti comprensivi via Ugo Bassi e Regina Elena, con le classi terze A e C dei plessi Annibal Caro e Pirandello.
Dopo lo schieramento delle più alte autorità civili e militari davanti alla stele e intorno al Gonfalone civico e alle bandiere delle associazioni, Ciccola ha voluto invitare due ragazzi, Davide e Chiara, a raggiungere l’area principale per assistere più da vicino alla cerimonia che, come tradizione, si è aperta con l’omaggio alla signora Giovanna Paolone vedova Piermanni, Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria, accompagnata dal Generale Tito Baldo Honorati, ispettore regionale Anc. Dopo l’alzabandiera e gli onori ai Caduti, è stata deposta una corona di alloro a ricordo dei diciannove connazionali, di cui dodici carabinieri, cinque uomini dell’esercito e due civili, tragicamente uccisi e a ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace.
Ciccola quindi ha lasciato la parola al sindaco Fabrizio Ciarapica per il saluto istituzionale.
“Ringrazio chi oggi si è unito a noi per ricordare una delle pagine più dolorose della nostra storia recente – ha detto il primo cittadino nel suo discorso-. Un giorno tragico in cui abbiamo perso vite preziose, tra cui molti dei nostri valorosi militari che si sono sacrificati per la pace e la sicurezza del nostro Paese e del mondo. Il nostro pensiero va alle famiglie delle vittime, che non debbono essere lasciate sole, e va a voi giovani nella consapevolezza che tutti insieme dobbiamo continuare a promuovere la pace, la cooperazione e il dialogo tra i popoli. Mettere impegno e responsabilità nelle scelte quotidiane è la maniera più significativa per onorare il ricordo di chi ha perso la vita per proteggere gli altri”.
“Rinnovo con orgoglio la mia partecipazione a questa commemorazione organizzata dalla Città di Civitanova Marche – ha dichiarato il gen. Honorati – In passato ci fu una spiacevole polemica politica legata a queste morti, noi vogliamo invece sottolineare che i nostri soldati furono semplicemente degli eroi che hanno fatto conoscere il valore degli italiani nel mondo. A voi ragazzi chiedo: portiamo la pace con il nome dell’Italia nel cuore”.
“Ringrazio davvero tutti voi – ha detto l’assessore Barbara Capponi salutando le autorità militari e civili e le scuole presenti – Il ricordo dei martiri di Nassiriya ci fa riflettere sul valore dell’essere operatori di pace, che vuol dire che ognuno di noi può fare la differenza in modo concreto agendo per il bene degli altri. La vedova Piermanni, di cui mi preme evidenziare la sua continua e preziosa testimonianza, perse giovanissima suo marito in un conflitto a fuoco, un uomo che uscì di casa lasciando la sua famiglia per salvare la nostra città; proprio vicino a noi abbiamo l’esempio più alto del valore di un uomo”.
Presenti tra gli altri anche il vicesindaco Claudio Morresi, i consiglieri comunali Paola Fontana, Paola Campitelli, Roberto Pantella, Giorgio Pollastrelli e Silvia Squadroni, il presidente della Fondazione Carima Francesco Sabatucci Frisciotti Stendardi.
Prima della conclusione, i ragazzi hanno letto i loro lavori ed hanno ricevuto la litografia del luogotenente Colucci.
Un tragico incidente stradale ha scosso la comunità di Cingoli: Un uomo di 59 anni, Fabio Elmi, ha perso la vita dopo essere uscito fuori strada con la sua moto da enduro, mentre si trovava in zona Diga, a causa dell'attraversamento di un animale selvatico (forse un capriolo). L'incidente è avvenuto intorno alle 12:30 di oggi.
Secondo quanto ricostruito, il 59enne ha perso il controllo del mezzo ed è finito in una scarpata. Nonostante l'intervento tempestivo dei sanitari del 118 e di una squadra dei vigili del fuoco volontari di Apiro, per il motociclista non c'è stato nulla da fare: i medici non hanno potuto far altro che constatare il decesso.
Per supportare le operazioni di soccorso, era stato attivato anche il reparto volo di Pescara con l’elicottero Drago VF-158. La salma è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria per gli accertamenti di rito. Sul posto presenti anche i carabinieri e il soccorso alpino.
Donna in difficoltà sul ponte di Chienti: intervengono i carabinieri e un'ambulanza. Questa mattina, una donna nigeriana di circa 40 anni, senza fissa dimora, in evidente stato confusionale e di forte disagio emotivo, ha attirato l'attenzione di alcuni automobilisti, mentre barcollante si sporgeva dal guard rail del viadotto che collega Porto Sant'Elpidio a Civitanova Marche, lungo la SS16. La situazione di evidente difficoltà ha immediatamente fatto scattare l'allarme.
Sul posto sono intervenuti prontamente i carabinieri e un'ambulanza del 118. I militari, dopo aver rassicurato la donna e averla tranquillizzata, l'hanno affidata alle cure dei sanitari che l'hanno poi trasportata all'ospedale di Civitanova per accertamenti e controlli.
Domani (domenica 10 novembre) nella chiesa di Santa Maria Madre di Dio, nella frazione di Taccoli, ospiterà il tradizionale Memorial Alessio-Luca-Cristina, in ricordo di tre giovani settempedani prematuramente scomparsi in un incidente d’auto. Giunto alla sua 18esima edizione l’evento annuale, patrocinato dal Comune di San Severino Marche, riunisce appassionati di moto per un momento di ricordo, condivisione e beneficenza. Tutto il ricavato della giornata sarà devoluto all'associazione Sorrisi per l'Etiopia, che opera a favore delle comunità etiopi con progetti di sviluppo e assistenza.
Questo il programma della giornata: alle ore 8,30 apertura delle iscrizioni, alle 9,30 inizio della prova speciale, un'esperienza adrenalinica dedicata a chi ama le sfide su due ruote. I partecipanti avranno inoltre l'opportunità di prendere parte a un giro guidato su strada di circa 110 km, un percorso suggestivo pensato per moto attuali ed epoca.Al termine della mattinata, sarà offerto un pranzo conviviale alle 12,30, occasione per condividere esperienze e rendere omaggio ai tre protagonisti del Memorial. La giornata si concluderà con una Santa Messa commemorativa alle ore 17.
Per partecipare è richiesto un certificato medico non agonistico o superiore. Le iscrizioni prevedono diverse quote: 35 euro per l'accesso al cross test con pranzo incluso, 15 euro per il solo accesso al cross test, 25 euro per il pranzo.