Provincia Macerata

Federcontribuenti, no alla chiusura della stazione dei carabinieri di Ussita

Federcontribuenti, no alla chiusura della stazione dei carabinieri di Ussita

"Le stazioni dei carabinieri sono presidi fondamentali per la sicurezza e la legalità del territorio, e per questo è importante preservarle. Il progetto di togliere questo presidio ad Ussita va contro ogni logica di Sicurezza e controllo di tutto il perimetro comunale che conta ben 17 frazioni a fronte delle 11 frazioni del vicino Comune di Visso dove la locale Stazione dei carabinieri andrebbe a coprire il controllo anche di Ussita". E' quanto afferma, in una nota, la Segretaria di Federcontribuenti Marche Maria Teresa Nori sulla ventilata ipotesi della chiusura del presidio di Ussita.  "Un presidio di legalità che è fondamentale - precisa Maria Teresa Nori -  perché copre un territorio molto vasto, che comprende tutta la parte montagnosa e le frazioni  ed è l’unico punto di riferimento per le problematiche legate alla sicurezza e al monitoraggio del territorio, in considerazione anche della ricostruzione in atto in tutto il perimetro ussitano".   La stazione dei CC di Ussita si trova in un punto strategico del territorio comunale, nelle immediate vicinanze del municipio e del centro abitato  con vari insediamenti dei cantieri per la ricostruzione. Inoltre si trova nell'adiacenza della strada che conduce a Frontignano e alle piste da sci.  "Facciamo appello alle istituzioni, in primis al Commissario Castelli e al comando provinciale dell'Arma - conclude l'esponente di Federcontribuenti - per far si che Ussita non perda questo fondamentale presidio di Sicurezza". 

13/04/2025 10:20
La Lube si scioglie al tie-break: Perugia passa anche a Civitanova e vola 2-0 nelle semifinali scudetto

La Lube si scioglie al tie-break: Perugia passa anche a Civitanova e vola 2-0 nelle semifinali scudetto

Nemmeno un Eurosuole Forum traboccante di entusiasmo e di tifo è servito alla Cucine Lube Civitanova per avere la meglio della Sir Susa Vim Perugia in gara 2 delle semifinali scudetto. Gli umbri si sono imposti in 5 set (21-25, 25-18, 23-25, 25-20, 10-15), al termine di una battaglia durissima durata più di due ore e mezza di gioco. Si tratta della seconda sconfitta stagionale interna per i ragazzi di Medei dopo quella subita nei quarti di finale contro Milano. Una sconfitta che, però, fa malissimo.  Ora le ultime speranze, per i biancorossi, sono riposte nella sfida in programma tra quattro giorni al PalaBarton Energy (mercoledì 16 aprile alle 20:30, ndr). Una sfida da "dentro o fuori" per Civitanova: per allungare la serie avrà l'obbligo di vincere.  Mvp del match viene eletto l'ucraino Plotnytskyi, autore dei tre ace consecutivi che hanno tagliato le gambe alla Lube nel quinto set. Per lui 15 punti e 7 servizi vincenti. Il top scorer della sfida è, però, Ben Tara con ben 23 punti a referto. Ottima anche la prestazione di Semeniuk (15 punti e 3 ace). Per Civitanova i migliori sono Bottolo e Lagumdzija con 17 punti a testa.  LE FORMAZIONI - Cucinieri in campo con Boninfante al palleggio e Lagumdzija terminale offensivo, Bottolo e Nikolov in banda, Chinenyeze e Podrascanin (in veste di capitano) al centro, Bisotto libero. Visto l'infortunio di Balaso, in panchina nel gruppo Lube come secondo libero c’è anche Diego Gatto, atleta del vivaio classe 2008. Coach Lorenzetti (sempre privo del centrale Russo) schiera Perugia con Giannelli in cabina di regia e Ben Tara in posto 2, Plotnytskyi e Semeniuk in banda, Loser e Solé al centro, Colaci libero. LA CRONACA - Spettacolari le coreografie ideate da entrambe le tifoserie, con i 'Predators' che confermano il tema 'One Piece' e la risposta dei supporters umbri, giunti a Civitanova in massa, con lo striscione "Affondiamoli". La partenza della Lube è delle migliori. Due pipe di Bottolo valgono il break immediato, con il vantaggio che raggiunge il +3 sulla schiacciata di Nikolov che costringe Lorenzetti al time-out subitaneo (4-1).  La replica perugina è tutta nei colpi di Ben Tara, autore di quattro dei primi cinque punti ospiti (tra cui un ace). L'opposto tunisino con passaporto polacco dà l'esempio ai suoi e la Sir in men che non si dica ritrova la parità con Plotnytskyi (8-8). La partita si infiamma e gli scambi divengono selvaggi.  Uno dei rari errori di Ben Tara nel set vale il nuovo break cuciniero (16-14). A questo punto del parziale, la mossa ideata da Medei di inserire alla battuta Gargiulo per Chinenyeze porta dividendi. La flottante a raso rete del centrale azzurro mette in crisi la ricezione perugina e vale il +3 (19-16).  Sembra fatta, e invece la Sir si ridesta. Il servizio fulminante di Plotnytskyi porta due ace di fila e il contro-sorpasso (19-20). Civitanova si disunisce, Lagumdzija spara fuori (20-22). Ospiti che beneficiano di ben 3 set point consecutivi: basta il primo, ace di Ben Tara (21-25). L'efficacia umbra in battuta risulta decisiva: 4 punti diretti per gli uomini di Lorenzetti, zero per quelli di Medei. Tanti quanti i punti che separano le due squadre.  SECONDO SET -  Anche nel secondo set Civitanova prende il largo per prima. Una gran botta di Lagumdzija dai nove metri fa esplodere il palas. È più tre (9-6). Perugia prova a farsi sotto di nuovo, ma stavolta i cucinieri non ci stanno. L'ace di Bottolo ricaccia la Sir a meno tre, dopo che si era riportata a una sola lunghezza di distacco (14-11).  Scivolata sino a -4, la Sir prova a sparigliare le carte inserendo Ishikawa al posto di Plotnytskyi. Nikolov, però, è straripante. Il giovane schiacciatore bulgaro non dà il tempo ai tifosi biancorossi di alzarsi in piedi ad applaudirlo che già regala nuove perle: saranno 6 i punti personali nel set con il 75% in attacco. Civitanova scappa via (20-13). Una Lube superlativa annichilisce gli avversari. È uno a uno (25-18).  TERZO SET - Avvio di terzo set a ritmi meno elevati. Ne approfittano gli ospiti che, complice un'invasione a rete di Nikolov, trovano il break (5-7). Giannelli coinvolge molto di più i propri centrali, la scelta ripaga. L'ace di Semeniuk vale il +3 umbro (7-10). Nel momento di difficoltà, Medei spedisce in campo Loeppky per Nikolov. Civitanova sbaglia troppo al servizio e soffre maledettamente i primi tempi di Loser, senza riuscire a elaborare contromosse. Medei, quindi, cambia ancora sostituendo la propria diagonale e inserendo la coppia Orduna/Dirlic. Il secondo sestetto produce la sterzata sperata dal coach di casa. La Lube ricuce (17-19). Due ace consecutivi di Boninfante riaccendono definitivamente il Forum (20-21). Il muro di Loeppky significa aggancio (23-23). Semeniuk, però, non trema: due punti in fila del polacco consegnano il set a Perugia (23-25).  QUARTO SET - Nel quarto set Medei sceglie di lasciare in campo Gargiulo e Loeppky (restano in panchina Nikolov e Podrascanin, ndr). Proprio da loro arrivano i muri che danno la scossa a Civitanova dopo un inizio stentato di parziale. Ora il gioco di Giannelli è più prevedibile per i cucinieri che fanno la voce grossa sotto rete. Lagumdzija dà il break (13-11).  Lube spumeggiante e più reattiva in questa fase. Il mani out di Bottolo costringe al time-out Lorenzetti (16-13). Pure Bisotto si esalta in difesa, Civitanova vince quasi tutti gli scambi lunghi e stampa a terra ben 6 muri. Si va al tie-break (25-21).  QUINTO SET - La Sir si presenta nel tie-break con tre ace di Plotnytskyi. Il mani out di Ben Tara scrive addirittura 0-4 sul tabellone luminoso. Medei non può esimersi dal chiamare time-out e fermare il gioco. Al cambio campo Perugia conserva quattro punti di vantaggio e si dimostra chirurgica in contrattacco (4-8).  La Lube inizia a perdere di lucidità e affonda sino al -7 (4-11). Un margine impossibile da colmare. All'Eurosuole Forum a fare festa sono i "Sirmaniaci", che pregustano la possibilità di assicurarsi il pass per la finale tra le mura amiche.  Tabellino Cucine Lube Civitanova - Sir Susa Vim Perugia 2-3 (21-25, 25-18, 23-25, 25-21, 10-15) Cucine Lube Civitanova: Boninfante 3, Bottolo 17, Chinenyeze 9, Lagumdzija 17, Nikolov 11, Podrascanin 5, Gargiulo 5, Loeppky 6, Orduna 0, Bisotto (L), Hossein Khanzadeh 1, Dirlic 0. N.E. Tenorio, Dolcini (L). All. Medei. Sir Susa Vim Perugia: Giannelli 2, Plotnytskyi 15, Solé 7, Ben Tara 23, Semeniuk 15, Loser 12, Herrera Jaime 0, Ishikawa 2, Zoppellari, Colaci (L). N.E. Candellaro, Piccinelli (L), Usowicz, Cianciotta. All. Lorenzetti. ARBITRI: Curto Giuseppe, Carcione Vincenzo (Caretti Stefano) NOTE: Durata: 32’, 31’, 38’, 32’, 19’. Totale: 2h 32’. Perugia: battute sbagliate 20, ace 14, muri 5, attacco 53%, ricezione 43% (23% perfette). Civitanova: battute sbagliate 20, ace 8, muri 12, attacco 56%, ricezione 43% (24% perfette). Spettatori: 4.035. MVP:  Plotnytskyi. (Credit foto: Spalvieri) 

12/04/2025 20:45
Tre set da incorniciare: Pallavolo Macerata travolge  Ravenna e si prende i quarti di finale

Tre set da incorniciare: Pallavolo Macerata travolge Ravenna e si prende i quarti di finale

La Banca Macerata Fisiomed vince anche Gara 2 della Del Monte Coppa Italia contro la Consar Ravenna e vola ai quarti di finale. I biancorossi sfornano un’altra grande prestazione dopo quella al Pala Costa e senza troppo patire rifilano un netto 3-0 alla terza in regular season, chiudendo la serie sul 2-0 e prendendosi il pass. Gioco perfetto, pragmatico e senza sbavature nel corso dei tre set, mentre la Consar Ravenna sicuramente ha sofferto un Guzzo a mezzo servizio, uno dei mattatori nella sfida di andata oltre al blackout del secondo set. La stagione quindi per i biancorossi continua, con la speranza che vi siano altre emozioni. Si torna sul taraflex dopo Pasqua.  La gara Primo set Castellano si affida a capitan Marsili, Valchinov, Ottaviani, Fall, Klapwijk, Sanfilippo e Gabbanelli come libero, mentre gli ospiti si affidano a Tallone, Canella, Russo, Zlatanov, Bertoncello e Grottoli con Goi a difendere. Inizio sprint dei romagnoli, col 3-6 firmato dall’ace di Zlatanov. Replica però dei maceratesi che trovano prima la parità (7-7) poi passano con il diagonale fuori di Tallone (9-8). Il +2 firmato da Klapwijk viene vanificato da due muri di fila su Fall e Valchinov (13-14). Due invasioni e un ace di Sanfilippo spingono i biancorossi sul 23-19 ma Ravenna annulla tutto col turno in servizio di Canella e due contrattacchi a segno di fila (23-23). Fall mura due volte di fila però e consegna l’1-0 ai suoi (25-23). Secondo set Si torna in campo e Macerata domina il set: i biancorossi piazzano subito un break di 8-1 sul turno dai 9 metri di Sanfilippo (due ace e tre muri firmati da Fall e Klapwijk). Prosegue il parziale, che il sestetto di Castellano gestisce senza tanto soffrire, anzi: Zlatanov attacca out, Klapwijk invece contrattacca in campo (13-4). Un ace di Marsili e un altro attacco ospite fuori bersaglio ampliano il distacco (20-7). Non basta un tentativo di recupero giallorosso: Ichino mura per il 24-12 e l’ex Klapwijk chiude per il 25-14, che significa 2-0. Terzo set Nel terzo set torna la battaglia vera: Banca Macerata Fisiomed scatta meglio, tra ace di Ottaviani e muro di Sanfilippo (3-0), ma la Consar Ravenna replica e con due servizi vincenti di Zlatanov prima e Bertoncello poi torna in linea di galleggiamento (7-7). Punto a punto da qui in poi. Valchinov picchia al servizio e Ottaviani in contrattacco (14-11). Tallone riavvicina ma Ottaviani quando va a servire fa sempre male (19-15). Zlatanov attacca ancora fuori, mentre Sanfilippo firma un altro ace (22-16). Chiude set e match Dimitrov (25-20) BANCA MACERATA FISIOMED 3: Pozzebon, Marsili 2, Ichino 1, Ferri, Valchinov 7, Ottaviani 11, Fall 10, Sanfilippo 8, Dimitrov 1, Klapwijk 18, Gabbanelli (L). NE: Berger, Palombarini (L). All. Castellano. CONSAR RAVENNA 0: Selleri, Guzzo, Tallone 7, Canella 7, Russo 1, Zlatanov 10, Bertoncello 7, Grottoli 9, Goi (L), Pascucci (L). NE: Copelli, Vukasinovic, Feri. All. Valentini. PARZIALI: 25-23 (27’), 25-14 (23’), 25-20 (28’). ARBITRI: Cecconato, Mazzarà. Ace: Macerata 11, Ravenna 3. Errori in battuta: Macerata 12, Ravenna 9. Muri: Macerata 6, Ravenna 5. Attacco: Macerata 53 %, Ravenna 41 %. Ricezione: Macerata 59 % (31 % perfetta), Ravenna 50 % (19 % perfetta)

12/04/2025 19:50
“Gagliole in uno scatto”, il borgo si racconta con la fotografia: al via il primo concorso aperto a tutti

“Gagliole in uno scatto”, il borgo si racconta con la fotografia: al via il primo concorso aperto a tutti

Il 1° Concorso Fotografico intitolato “Gagliole in uno scatto” organizzato dal Comune di Gagliole e dal Circolo fotografico “Progetto Immagine” di Camerino ha preso il via oggi, sabato 12 aprile. L’assessore all’Istruzione, alla Cultura, al Turismo e ai Servizi Sociali del Comune di Gagliole Catia Eliana Gentilucci ha così commentato l’iniziativa, sottolineandone lo scopo: “Gli appassionati di fotografia o coloro che visiteranno Gagliole nel corso degli eventi, potranno scattare ed inviare foto per il contest. È un modo per promuovere a livello turistico il nostro territorio”. Le sezioni previste sono: natura, urban landscape, eventi ma anche tema libero.  Le fotografie dovranno essere inviate entro il 9 settembre 2025 (poi si terrà la premiazione), alla mail eventi.gagliole@gmail.com. L’iscrizione è gratuita. Gli scatti potranno essere utilizzati per creare prodotti (non a scopo di lucro) i quali hanno soltanto l’obiettivo di promuovere le bellezze del Comune di Gagliole. Le fotografie potranno inoltre essere esposte alla mostra “Il Novecento a Gagliole”. 

12/04/2025 19:30
San Severino,' L'Anello della vita' dona all'Hospice letti e arredi per un valore di 40mila euro

San Severino,' L'Anello della vita' dona all'Hospice letti e arredi per un valore di 40mila euro

Quando il dolore si trasforma in dono per gli altri è capace di portare frutti di bene tangibili. Così è stato per la donazione di quaranta mila euro all’Hospice di San Severino da parte della Fondazione L’anello della Vita Onlus del presidente Marco Massei ufficializzata stamattina con una conferenza stampa alla quale sono intervenuti il direttore generale dell’Ast di Macerata Alessandro Marini, la sindaca di San Severino Rosa Piermattei, il comandante della locale stazione Massimiliano Lucarelli, rappresentanti delle locali Croce Rossa e Avis  e molti medici dell’Ospedale settempedano, tra i quali i dottori Giorgetti, Lombardello, Faloppi, Poloni. Una donazione importante attraverso la quale sono stati comprati nuovi letti e arredi, frutto della generosità di tante famiglie di pazienti che hanno soggiornato all’Hospice e hanno voluto ringraziare con un’elargizione benefica la struttura ospedaliera per la qualità delle cure ricevute.  “L’ Hospice di San Severino è parte integrante della nostra realtà – ha affermato il sindaco della città settempedana Rosa Piermattei - un luogo di cura dove si incontrano grandi professionalità e straordinaria umanità nell’attenzione rivolta ai pazienti e alle famiglie. Faloppi ha parlato di un modello esistente a San Severino che dovrebbe essere riprodotto, nella fattispecie si tratta delle cure simultanee, cioè di quella presa in carico a 360 gradi del paziente oncologico in un’integrazione multidisciplinare tra oncologia attiva e fine vita, tra gli specialisti palliativisti e oncologi per garantire efficacia delle cure e qualità della vita.  “Ringrazio di cuore tutte le famiglie che hanno donato e che hanno permesso l’acquisto di nuovi arredi per rendere l’attività terapeutica che qui si svolge ancora più confortevole – ha esordito l’avvocato Marco Massei della Fondazione l’Anello della Vita. – Il diritto alla Salute è anche potersi curare adeguatamente, anche quando non si può guarire”.  “L’Ospedale di S. Severino è un punto di riferimento importante per le cure, che noi vorremmo implementare per essere vicini ai pazienti, anche nelle cure a domicilio. Stiamo investendo cifre importanti nel presidio settempedano, stiamo completando l’adeguamento alla normativa antincendio per un importo di 1 milione e 219 mila euro, abbiamo già realizzato la Centrale Operativa Territoriale (COT) per un importo di 173mila euro, che funge da collegamento tra ospedale e territorio, e sono in corso i lavori di realizzazione della Casa di Comunità Hub  per un importo di 3 milioni e 264 mila euro.  E Marini spiega – “Dobbiamo ragionare in termini di offerta sanitaria di qualità e in rete con gli altri Ospedali dell’Ast, mantenendo i servizi, perché all’Ospedale di San Severino lavorano 185 persone e rappresentano un patrimonio di competenze importanti, che vanno valorizzate. Da gennaio ho fatto 100 assunzioni, è un piano occupazionale di grande impegno, ma vi assicuro che faremo il possibile per avere le dotazioni organiche che servono”. “Non per caso siamo qui oggi a parlare di un Ospedale che è stato difeso nel tempo attraverso battaglie istituzionali dove anch’io ero presente in diverso ruolo – ha esordito il Vice Presidente della Giunta e Assessore alla Sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini - perché abbiamo lottato perché San Severino avesse il suo Ospedale di Base, con la sua autonomia e i suoi finanziamenti dedicati, previsti ora anche nel Piano Socio Sanitario che abbiamo approvato. 1245 sono i ricoveri di San Severino, mentre gli accessi al Punto di Primo Intervento sono stati 12678. Cifre importanti per un ospedale riferimento di un intero territorio". L’assessore ha poi ricordato che la Regione Marche vanta  di essere seconda in Italia, dopo la Provincia di Bolzano, per tecnologie sanitarie d’avanguardia. “La domanda di Sanità è una domanda indefinita, ma noi come Regione abbiamo investito nella formazione dei Medici finanziando 150 borse di studio in più l’anno e garantendo il numero dei medici che serviranno per gli anni a venire, 2027 e 2028. Nell’Ospedale di San Severino ci sono eccellenze nazionali, basti pensare all’Oculistica guidata dal Dr. Vincenzo Ramovecchi e all’Oncologia Genetica guidata dal Dr. Luca Faloppi.Voglio annunciare con orgoglio che stiamo lavorando per fare di San Severino un Centro per la cura del tumore al pancreas in collaborazione con altri prestigiosi Centri a livello nazionale, a testimonianza della caratura professionale dei medici che lavorano nel presidio di San Severino”.  

12/04/2025 18:35
San Severino, la Climacalor cede al C.S. 93 Basket Vadese in Gara 1: l’obiettivo è il riscatto in casa

San Severino, la Climacalor cede al C.S. 93 Basket Vadese in Gara 1: l’obiettivo è il riscatto in casa

Lotta strenuamente per tre quarti di gara, rimanendo a lungo in partita pur senza poter contare sullo squalificato Vissani, ma ciò non basta per acciuffare il successo. La Climacalor San Severino deve inchinarsi (69-49) al C.S. 93 Basket Vadese in gara 1 del primo turno dei play-off promozione ed ora si prepara a vender cara la pelle in gara 2, prevista giovedì 17 al palasport Ciarapica, con palla a due alle 21.00. «La sconfitta è giusta – analizza con sportività il diesse biancorosso Gabriel Cingolani -  anche se il risultato finale è troppo pesante per come i ragazzi hanno affrontato la partita, su un parquet scomodo per la distanza chilometrica dal nostro centro e difficile, perché i vadesi sono arrivati ad un passo della prima posizione nel girone A, fatto che la dice lunga sul loro livello tecnico. Squadra avversaria molto fisica, tosta in difesa, ficcante nel gioco offensivo dove il “terminale” è un certo Rodolfo Rombaldoni, medaglia d’argento olimpica ad Atene nel 2004, giocatore che ha “masticato” tanta serie A, un piacere guardarlo giocare nonostante l’età (49 anni), coadiuvato da Matteucci, ottimo pivot e Alvear, ex compagno di squadra a Porto San Giorgio del nostro dirigente “Toro” Tortolini, che ci ha puniti dall’arco nei momenti topici. Il confronto – prosegue nella sua disamina Cingolani - è risultato equilibrato fino all’ultimo quarto, quando i nostri avversari hanno sferrato la spallata decisiva. Voglio comunque fare i complimenti ai ragazzi, che hanno giocato un buon basket, di squadra, con la giusta intensità, senza innervosirsi con la coppia arbitrale, brava anch’essa. Resta il rimpianto per l’eccessiva imprecisione al tiro e per gli errori di gioventù in alcune fasi del match dove avevamo riagguantato il risultato. Non abbiamo mai mollato e – sprona infine Cingolani - non bisognerà farlo giovedì prossimo!».   C. S. 93 BASKET VADESE - CLIMACALOR 69-49  C.S. 93 BASKET VADESE: Carciani 2, T. Galavotti 2, Tasselli, Marini 8, Vanni 9, Massani 4, G. Rossi, Rombaldoni 8, Matteucci 19, A. Galavotti, Alvear 12, Lulaj 5 All. BorsellaCLIMACALOR: Magnatti 2, Bottacchiari n.e., Belli 2, Severini 12, Potenza 17, Uncini 5, Della Rocca 4, Corvatta, Tiranti 4, Ortenzi 3, Strappaveccia All. CampetellaNOTE: parziali: 18-15/17-8/13-14/21-12; progressivi: 18-15/35-23/48-37/69-49; uscito per 5 falli Matteucci (C.S. Basket Vadese)        

12/04/2025 18:30
Matteo Ricci a Camerino : "Chi si prende il merito dei fondi dovrebbe portare con sé il santino di Legnini"

Matteo Ricci a Camerino : "Chi si prende il merito dei fondi dovrebbe portare con sé il santino di Legnini"

“Ci tenevo molto a fermarmi a Camerino. Perché è il comune che più di tutti è rimasto indietro nella ricostruzione post sisma”. Così Matteo Ricci, europarlamentare PD e candidato alla presidenza della regione Marche, dopo la sua visita al centro storico comunale ancora chiuso, nel cuore dell’entroterra marchigiano, per la terza tappa del suo tour in bici “Ricucire le Marche”, partito da Cantiano e diretto ad Arquata del Tronto: un viaggio tra i territori colpiti dal terremoto, dalla crisi economica e dallo spopolamento, che questa mattina lo ha visto partire da Fabriano mentre stasera lo vedrà arrivare a Comunanza. “Qui il terremoto ha lasciato ferite enormi e le risposte sono arrivate con troppo ritardo. Girare per il centro oggi è un colpo al cuore. Ancora oggi un terzo degli edifici danneggiati non ha presentato domanda per la ricostruzione e dovremmo domandarci il perché di questo. La burocrazia è troppo lenta e la politica regionale non è stata all’altezza”, afferma Ricci.Durante la visita è stato accompagnato da un ristoratore, il primo ad aver riaperto l’attività dopo il sisma:“Ci ha raccontato cosa significa vivere in una città dove il centro storico, che prima era il punto di riferimento per studenti universitari e famiglie, è ancora chiuso. È una situazione che non può più essere tollerata”.Poi la stoccata a chi rivendica meriti non propri: “Vorrei dire a chi oggi si prende il merito dei fondi arrivati che dovrebbe portare con sé il santino di Giovanni Legnini. È stato lui a sbloccare le procedure e a ottenere 14 miliardi per la ricostruzione. Il resto sono chiacchiere”. Ma per Ricci il tema della ricostruzione è solo uno dei punti centrali. L’obiettivo del tour è anche denunciare il divario crescente tra costa ed entroterra: “Il terremoto ha accelerato un fenomeno globale che già esisteva. Solo da Camerino sono andate via mille persone e non è detto che torneranno. Dobbiamo creare le condizioni affinché restare o tornare diventi una scelta possibile”.Le proposte? Quattro misure chiare e già testate in altre regioni: “Contributi a fondo perduto per giovani coppie che acquistano casa nelle aree interne, trasporto scolastico gratuito, incentivi per tenere aperte le scuole nei piccoli comuni e asili nido gratis. Sono cose che funzionano in Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia. Le faremo anche qui. E i fondi li avremo azzerando sprechi come l’Atim, 12 milioni buttati per un ente turistico senza visione e senza risultati”. Sulle università ha poi ribadito come “la regione dovrebbe pensare a far collaborare le università marchigiane e invece l’attuale governo ha come unica priorità di lasciar spazio a quelle private che non danno nessun contributo al nostro territorio”.Altro punto critico è la sanità: “A Camerino, se chiedete ai cittadini, scommetto che nove persone su dieci vi diranno che la sanità è peggiorata. Liste d’attesa infinite, mobilità passiva in aumento. La Regione che spende 34 milioni per curare marchigiani fuori dal proprio territorio regionale. Un marchigiano su dieci che rinuncia a curarsi. Così non si può andare avanti. La sanità pubblica va rifinanziata: deve ricevere il 7% del PIL regionale. Quando governavamo noi la sanità privata era integrativa di quella pubblica, ora la destra la sta rendendo sostitutiva. Dobbiamo fermare questa deriva”. Ricci rivendica anche una nuova visione politica: “Il presidente di Regione deve rappresentare i marchigiani a Roma e in Europa. Se oggi non ci conosce nessuno è perché chi ci governa non sa farsi sentire. Dobbiamo lavorare affinché le Marche possano diventare protagoniste in Europa”.Infine, un messaggio chiaro: “Basta con questa tendenza di vassallaggio e logiche di partito, con i ringraziamenti ai ministri nei comunicati stampa. Bonaccini e Zaia hanno sempre difeso le loro regioni, al di là del colore politico del governo. Noi faremo lo stesso”.Il tour continuerà oggi fino ad arrivare a Comunanza, per affrontare il tema delle crisi insiste con un focus sulla situazione Beko, domani poi si concluderà ad Arquata del Tronto, il comune più colpito dal sisma.Questa iniziativa rappresenta però solo la prima di tante come lo stesso Ricci racconta, annunciando già che “Il 22 aprile saremo al teatro di Civitanova Alta, e nei prossimi mesi presenteremo nuove proposte. Ma intanto iniziamo con cose concrete”.“Abbiamo scelto la bicicletta per rappresentare questa iniziativa perché è come vivere nelle aree interne, bellissimo ma faticoso e noi dovremo rendere vivere qui meno faticoso” dice Ricci.“Se per noi il simbolo è quello della bici, il loro invece è quello del divano, di chi si accontenta della mediocrità – afferma – Noi invece abbiamo l’ambizione di non accontentarci per far diventare questa regione grande!”

12/04/2025 18:20
Francesco Silla si laurea con lode: festa in redazione per il giovane collaboratore di Picchio News

Francesco Silla si laurea con lode: festa in redazione per il giovane collaboratore di Picchio News

Redazione di Picchio News in festa. Nella giornata di venerdì 11 aprile, Francesco Silla, giovane collaboratore del nostro quotidiano online e punto di riferimento della sezione video, ha conseguito brillantemente la laurea magistrale in "Politiche europee e relazioni euromediterranee"  all'Università degli Studi di Macerata.  Un risultato brillante, coronato dalla votazione di 110 e lode, che premia l’impegno, la passione e la serietà con cui Francesco ha affrontato il suo percorso accademico. Davanti alla commissione ha discusso una tesi in Pensiero Politico europeo e dello spazio globale, dal titolo "Narrazioni e identità nazionali ai tempi della Cancel Culture". A Francesco, entrato da quest'anno a far parte della nostra famiglia, vanno i più sinceri auguri dell'intera redazione, con a capo il direttore responsabile Guido Picchio, per il grande traguardo raggiunto e per una splendida carriera da percorrere nel mondo del giornalismo.

12/04/2025 18:10
Il trombonista Matteo Paggi, 'Nuovo talento 2024': "La banda di Fiuminata la tengo nel cuore"

Il trombonista Matteo Paggi, 'Nuovo talento 2024': "La banda di Fiuminata la tengo nel cuore"

Matteo Paggi, classe 1997, originario di Fiuminata, è un trombonista. Si è aggiudicato il premio di “Nuovo Talento 2024” in Italia per la rivista Musica Jazz. L’artista marchigiano ha studiato prima in Olanda, poi anche negli Stati Uniti, iniziando così molte collaborazioni nel settore, finché  Enrico Rava non gli ha proposto di entrare nei “Fearless Five”. “Ham and Sun” è il suo ultimo singolo, uscito recentemente, il quale anticiperà il disco. Matteo, com’è nata la tua passione per la musica e… per il trombone? “La mia passione per la musica è nata inizialmente dalle influenze di mio zio Eugenio e di mio fratello che si ascoltavano il rap di Caparezza o dei brani rock degli ACDC o dei Kiss. Per molto tempo sono stato un rocckettaro, era quel periodo in cui dovevi scaricare la musica e poi averla o su un computer, o su un telefono o su un lettore audio. Mio zio mi scaricava i brani che volevo e mio fratello, di tre anni più grande di me, che mi indirizzava proprio sugli ascolti. Poi dopo io ho preso tutto il mio filone metal degli Iron Maiden, dei Nightwish, dei Pantera, sono stato un metallaro per anni, con tanto di cresta rossa ed anfibi con le catene (ride, ndr).  Per la musica come passione da suonare, anche quella nasce dai miei zii che suonavano nella banda cittadina di Fiuminata, un paese di 800 abitanti, dove la banda suona sia nelle feste religiose che in quelle politiche. Io ho casa in piazza nel piccolo paese dell’entroterra maceratese, quindi la banda l’ho sempre vista fin da piccolo, ricordo che le marce religiose mi toccavano molto, anche ai funerali. Ricordo che ero a casa di nonna, proprio sopra alla mia (costruita da nonno Sabatino), dalla finestra della cucina c’era la banda che suonava questa marcia che poi ho imparato essere “Il pianto della mamma”, e a 6-7 anni, ogni volta che lo ascoltavo piangevo, mi toccava tantissimo. Dopo quando sono entrato in banda capii che brano fosse, dopo tanti anni, mi commuoveva sempre, così come tanti altri brani. La banda di Fiuminata aveva un repertorio antico e molto ricercato, che non ho visto in altre bande della zona. Ho iniziato dunque il corso della banda con il maestro Sergio Giuli che tengo sempre nel cuore e poi la passione per la musica è scoppiata sin da quando egli mi ha dato lo strumento in mano, avevo 8 anni, con il flicorno tenore, già sapevo che avrei voluto fare il musicista. Ho girato in tantissime bande e da lì l’ho voluto fare professionalmente, ma già lo sapevo da quando frequentavo le elementari/le medie che volevo fare questo. La banda mi ha dato proprio la sensazione di unione, la banda ancora oggi per me è famiglia, sono molto legato a loro, ogni volta che posso vado a suonare per loro. Per anni il giorno più bello dell’anno è stato la prova generale del concerto di Natale, dove tutti i bandisti si riunivano con le loro famiglie, si faceva la prova mentre le moglie cucinava questa pasta all’arrabbiata su un mega pentolone (ride, ndr) poi si mangiavano formaggi e salumi tipici, vini e liquori fatti in casa, e al termine, tutti mezzi ubriachi si suonava il jazz fino alle 5 del mattino. Un ricordo che porto sempre dentro il cuore. Dalla banda ho preso la passione per la musica e la passione dello stare insieme che è importantissima, ma poi anche quella per il jazz, quindi gli devo veramente tanto.  La passione per il trombone è poi nata perché io suonavo il flicorno, e volevo studiare seriamente già da giovanissimo, e la classe di flicorno non esisteva, quindi inizia il trombone che era lo strumento di zio Eugenio, me lo prestava lui per studiare. Me ne sono innamorato, è uno strumento anche più flessibile e versatile del flicorno quindi potevo suonare tanti generi, infatti nel corso degli anni ho suonato di tutto”. “Nuovo Talento 2024” in Italia per la rivista Musica Jazz, te l’aspettavi? Qual è stata la tua reazioni alla notizia? “La mia reazione alla notizia è stata emozionante, ero felice, fiero, mi ha dato un po’ di relift, perché comunque tutti noi musicisti lavoriamo tanto e facciamo tanti sacrifici, lavoriamo tanto con noi stessi per avere un buon rapporto tra il nostro essere umani ed il nostro essere artisti. Quando si ha ricevimenti di questo genere fa bene all’anima. Ti dà soddisfazione e senti che stai andando nella direzione giusta. C’è da dire che non me l’aspettavo di vincerlo, ma quando ho visto ciò non ero alla fine così sorpresa perché quest’anno sono stato nel gruppo di Enrico Rava e mi ha dato tantissima visibilità. Penso che in Italia suonare nel quintetto di Rava sia la cosa che ti possa dare più visibilità in assoluto. Quindi io credo nelle mie potenzialità ed abilità che coltivo ogni giorno, avere questo tipo di esposizione è importante, combinata con tutto il lavoro che si fa ed il fatto che ci si crede di star facendo qualcosa di buono. Come premio lo apprezzo tanto, sento tanta gratitudine per questo periodo e per tutto quello che sta accadendo, ho pubblicato contemporaneamente anche il disco “Words” che ha avuto una risonanza importante grazie al lavoro svolto dal team, dal press office e dall’etichetta, questo ha giocato anche un ruolo. Mi ha fatto un po’ inserire nel panorama italiano, io continuo a produrre e vediamo come va”. L’8 aprile è uscito il singolo “Ham and Sun”, qual è la sua genesi? “”Ham and Sun” è il brano che io scrissi per fare l’ammissione al conservatorio di Amsterdam. Inizialmente era diverso da come lo sentirete registrato, lo scrissi nel 2018, volevo un brano di effetto per riuscire ad accedere, in quel conservatorio che in quel momento era il mio sogno, il mio obiettivo più grande. È una bella storia perché descrive un’esperienza molto specifica, io che sono cresciuto nelle Marche, dietro casa ho un giardino dove si vedono tutti gli appennini marchigiani, il ricordo è quello di mangiarmi un bel panino al prosciutto fatto in casa da mio nonno, in primavera, dove c’è il venticello fresco, il sole che ti accarezza e riscaldo, seduto sulla cassapanca di legno dove teneva gli attrezzi, il legno si scaldava con il sole e c’erano tutti questi colori verdi e blu, con qualche nuvola qua e là ed il rumore degli insetti intorno a te che ti fanno compagnia e questo gusto del prosciutto di nonno. “Ham and Sun” cerca di descrivere me da piccolo che mangio questo panino e che uso l’energia che mi ha dato quel momento di pausa dal mangiare una cosa buonissima, stare in un posto bellissimo ed avere quei cinque minuti di calma per ricaricarmi. Usare tutta quell’energia per sfociare quindi nel gioco da solo o con mio fratello”. Ti manca Fiuminata? Se sì… che cosa? “Fiuminata mi manca certo, ma per adesso non ci tornerei. Del mio paese sento la mancanza della tranquillità, la semplicità ed il fatto che è circondata da montagne e tutto sembra essere così sereno e non complesso in qualche modo, si conoscono tutti quelli che incontri per strada. È il tipo di tranquillità di un paese piccolo di montagna, questo mi manca, ma non tornerei ora, perché ho bisogno proprio del contrario, di giungla, di inaspettato, di arte e sicuramente lì l’influenza artistica e le ispirazioni motivazioni artistiche mancano. Proprio per questo mi sto traferendo a Parigi che è una metropoli ben più grande e questo è quello che cerco in questo momento”. Hai in programma qualche data nella tua regione d’origine? “Per questo tour con le “Giraffe” ho in programma ben tre date nella mia regione. L’11 giugno suoniamo a Macerata e sono molto contento perché suonerò con i ragazzi della “Musicamdo” con cui sono cresciuto, li conosco tutti e gli voglio molto bene, li stimo, sono le persone che nel nostro territorio cercano di portare bella musica e tengono al jazz. Nel mio percorso mi hanno influenzato molto. A luglio suonerò a Fano Jazz, perché è una città che conosco benissimo, ho avuto lì una ragazza storica, sono un fan numero uno della “Moretta” un caffè che fanno solo lì ed ogni volta che torno è fantastico. Tra l’altro con mio figlio e la mia ragazza andremo in vacanza proprio lì perché è economico, bellissimo e si sta proprio bene (ride, ndr), il giorno dopo grande sorpresa avrò il concerto proprio a Fiuminata. Questo deriva proprio dal top jazz, perché in paese tutti mi conoscono e sono fieri di questo riconoscimento. Quindi ho detto ‘No, dobbiamo fare un concerto’, suonerò proprio nel palco davanti casa, dove da piccolo sono venuti tanti artisti. Penso che senza ombra di dubbio sarà il concerto più emozionante del tour anche se suoniamo in palchi importanti. Quello di Fiuminata sarà molto emozionante, suonare davanti a persone che ti conosco fin da quando sei piccolo, sentirò un sacco di amore”.      

12/04/2025 17:45
Civitanova, rinviato a giudizio per lesioni verso una dipendente il presidente della Civita. S

Civitanova, rinviato a giudizio per lesioni verso una dipendente il presidente della Civita. S

CIVITANOVA - Il presidente del Consiglio di Amministrazione della Civita.S, Antonio Carusone, è stato rinviato a giudizio con l'accusa di aver causato gravi lesioni personali alla dipendente Lusi fattori. L'incidente è stato oggetto di un procedimento penale pendente presso il Tribunale di Macerata, con il giudice Domenico Potetti che ha disposto la prosecuzione del processo per il dibattimento. Carusone è difeso dall'avvocato Gabriele Cofanelli, mentre Fattori si è costituita parte civile con l'avvocato Olindo Dionisi. Secondo l'accusa del Pubblico Ministero,  Rosanna Buccini, Carusone avrebbe agito con “imperizia, negligenza e imprudenza, nonché nell'inosservanza delle norme in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro”, causandole “lesioni personali gravi”, che hanno avuto un impatto significativo sulla vita quotidiana di Fattori. Il danno psichico, riconosciuto e certificato dall'INail come malattia professionale, si sarebbe manifestato "con disturbi psicosomatici e psicologici gravi". Il fatto si inserisce nel contesto di un più ampio scontro tra Fattori e la Civita.S, la società comunale che si occupa dell'accertamento e riscossione dei tributi locali, e il licenziamento di Fattori avvenuto il 29 gennaio 2020. Fattori, inquadrata al I livello come capo dei servizi tributi, ha denunciato di aver svolto mansioni superiori e sproporzionate rispetto alla sua qualifica, con l'aggravante di una gestione che ha comportato gravi problematiche psicologiche e professionali. Il licenziamento, giudicato nullo e ritorsivo da Fattori, è oggetto di un processo separato, con Fattori assistita dall'avvocato Luca D'Andrea del Foro di Ancona. Nel frattempo, un’altra vicenda giudiziaria ha visto Fattori vittoriosa. Gli avvocati Francesco Acquaroli e Stefano Filippetti hanno ottenuto una sentenza favorevole nella causa di giustizia contabile relativa alla mancata riscossione della tassa rifiuti dovuta dall’ospedale per gli anni 2006/2012. La Corte dei Conti ha escluso la responsabilità di Fattori, definendo "inammissibile" l’appello della Procura regionale, e confermando che non vi sono profili di responsabilità a suo carico. Nel giudizio, la Corte ha sottolineato il “clima di ostilità” nei confronti di Fattori, determinato dal suo impegno nella definizione della vicenda legata all'A.S.U.R., nonostante la sua sanzione disciplinare per essersi esposta pubblicamente sulla questione. (L'avvocato Francesco Acquaroli) La vicenda legale che ha visto coinvolta Fattori per anni sembra  giungere a una svolta, con i legali che parlano di un “Davide contro Golia” e si dichiarano fiduciosi nell’ottenere giustizia. "La lunga battaglia legale sta mettendo in luce la competenza e onestà di Fattori, che per anni ha guidato la Civita.S con serietà e dedizione", conludono. (Lusi Fattori) 

12/04/2025 17:35
Civitanova, screening visivo per i più piccoli: prevenzione e salute partono dai banchi di scuola

Civitanova, screening visivo per i più piccoli: prevenzione e salute partono dai banchi di scuola

Prosegue nelle scuole cittadine l’iniziativa dedicata alla prevenzione visiva nei bambini di 5 e 6 anni, promossa da Progetto Salute con il patrocinio del Comune di Civitanova Marche. Questa mattina il sindaco Fabrizio Ciarapica ha fatto visita alla scuola dell’infanzia di Via dei Mille, uno dei plessi coinvolti nello screening, per portare il suo saluto e sottolineare l’importanza del progetto. Insieme a lui anche il dirigente dell’Istituto Comprensivo Via Ugo Bassi, Maurizio Armandini, Samantha Belardoni, responsabile del Centro Medico Progetto Salute e Alessandro Carducci, amministratore delegato del medesimo.“Prevenire significa dare ai nostri bambini la possibilità di crescere più sani, intercettando eventuali problematiche in età precoce – ha dichiarato il Sindaco –. È un dovere delle istituzioni sostenere iniziative come questa, che mettono al centro il benessere e la salute dei più piccoli. Ringrazio i responsabili di Progetto Salute e tutte le scuole che hanno aderito”.Tante le scuole coinvolte,  gli Istituti Comprensivi  Statali "Via Regina Elena",  "Ugo Bassi" e "Sant'Agostino" per un totale di circa 200 bambini tra la scuola dell’infanzia e il primo anno della primaria. L’obiettivo è intercettare eventuali problematiche visive sin dai primi anni di vita, fornendo una risposta immediata e una valutazione specialistica ai genitori.Lo screening è completamente gratuito e viene effettuato all’interno delle scuole, con l’autorizzazione delle famiglie, da un team di esperti che collaborano con il Centro Medico Progetto Salute composto dalla dottoressa Katia Menghi e dal dottor Stefano Ciuccarelli.Al termine di ogni screening, i genitori ricevono un referto dettagliato con l’esito della valutazione, così da poter eventualmente approfondire la diagnosi. “Siamo molto soddisfatti dell’accoglienza che il progetto sta ricevendo – ha commentato Samantha Belardoni –. I bambini si avvicinano allo screening con curiosità e serenità, grazie a un approccio pensato proprio per loro. Il nostro obiettivo è duplice: da un lato, fare prevenzione vera e concreta, dall’altro, sensibilizzare le famiglie sull’importanza della salute visiva sin dalla primissima infanzia”.

12/04/2025 16:35
Pale eoliche da 180 metri a San Severino e Gagliole, sindaci: "Sì al rinnovabile, no al deturpamento"

Pale eoliche da 180 metri a San Severino e Gagliole, sindaci: "Sì al rinnovabile, no al deturpamento"

Il teatro Italia di San Severino Marche ha ospitato l’incontro, promosso dal Comune, per discutere della proposta di realizzazione di un impianto eolico di grandi dimensioni da parte della società Wind Energy Gagliole Srl che prevede la costruzione di nove aerogeneratori, per una potenza complessiva di 29,7 MW di potenza, da ubicare nei territori comunali di San Severino Marche e Gagliole. L’iniziativa nasce a seguito della richiesta di un’inchiesta pubblica, presentata dall’Amministraazione settempedana alla Regione Marche, per l’attivazione di quanto previsto dall’articolo 24-bis del Decreto Legislativo 152/2006, con l’obiettivo di garantire la massima trasparenza e partecipazione dei cittadini. Durante l’assemblea è stato illustrato nel dettaglio il progetto, sono stati analizzati i possibili impatti ambientali, con particolare attenzione alle numerose criticità emerse finora, ed è stato dato ampio spazio agli interventi del pubblico, che ha potuto esprimere opinioni, porre domande e consegnare osservazioni scritte. L’incontro è stato moderato dal dirigente del settore Valutazioni e autorizzazioni ambientali della Regione Marche, Roberto Ciccioli, affiancato dalla responsabile del procedimento, Silvia Sternini. Presenti, tra gli altri, il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, il sindaco di Gagliole, Sandro Bonicelli, e quello di Fiuminata, Vincenzo Felicioli, il presidente del Consiglio comunale settempedano, Sandro Granata, il vice sindaco e assessore alla Cultura, Vanna Bianconi, gli assessori Sara Clorinda Bianchi, Jacopo Orlandani e Paolo Paoloni, e i consiglieri Tarcisio Antognotti, Alessandra Aronne, Francesco Borioni e Tiziana Gazzellini. “Come Amministrazione comunale – ha spiegato il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, aprendo l’incontro - ci siamo sentiti in dovere di avviare questo confronto pubblico per coinvolgere direttamente la cittadinanza. Lo abbiamo fatto perché crediamo in una politica che ascolta, che condivide e che non impone dall’alto scelte che rischiano di compromettere in modo irreversibile il nostro patrimonio paesaggistico e ambientale. Abbiamo sempre dichiarato, con chiarezza e determinazione, la nostra totale contrarietà a qualsiasi progetto che deturpi il nostro territorio.  Così ci  siamo già espressi in Consiglio comunale, che rappresenta la sede istituzionale più alta per la vita democratica della nostra comunità.  La posizione dell’Amministrazione è netta, ed è condivisa anche dalla Soprintendenza, che proprio di recente ha espresso un parere contrario all’intervento”. Il primo cittadino settempedano ha poi proseguito: “Siamo consapevoli della necessità di uno sviluppo sostenibile, che tenga conto anche delle energie rinnovabili. Ma la sostenibilità non può mai andare a scapito dell’identità e della bellezza dei luoghi che abitiamo, né ignorare le esigenze e le opinioni delle persone che vivono quotidianamente questi territori”. Contrario al progetto anche il sindaco di Gagliole, Sandro Botticelli: “Il nostro Piano regolatore vieta impianti nelle aree protette. Questo impianto ci preoccupa molto, sia per le pale alte fino a 180 metri, sia per la viabilità prevista a servizio dello stesso. Non diciamo no alle energie rinnovabili, ma vogliamo tutelare un territorio su cui sono stati investiti fondi importanti del Pnrr”. A presentare il progetto per conto della Wind Energy Gagliole Srl, è stato Emanuele Mainardi, responsabile del settore energie rinnovabili del gruppo Carlo Maresca, il quale ha ricordato come l’azienda, attiva da oltre 60 anni nelle costruzioni e nel turismo, operi da tempo anche nel campo delle nuove fonti energetiche tramite la holding Blunova: “Come imprenditori ci troviamo a immaginare percorsi che non sempre sono i più condivisi  - ha sottolineato Mainardi lamentando - Tutte le regioni italiane sono in ritardo nell’individuazione delle aree idonee non facciamo guerre di religione con nessuno ma siamo aperti al confronto e speriamo di poter trovare un percorso condiviso da tutti. Questo progetto – ha poi spiegato – è nato nel 2021 con l’Università Politecnica delle Marche alla quale è stato affidato uno studio delle potenzialità eoliche della regione. Lo studio sulla ventosità e la produzione energetica ha permesso di estrarre dati da un modello matematico di mesoscala molto sofisticato che ha ricostruito cinque anni meteorologici. Dalle analisi condotte è emersa una ventosità media pari a 7,6 metri al secondo e un numero di ore equivalenti pari a 3175 a P75. Il progetto – ha concluso Mainardi - sta seguendo un iter autorizzativo che è tutto regionale”. Il progettista Roberto Lorenzotti ha illustrato i dettagli tecnici, spiegando che gli aerogeneratori – prodotti da una società danese – avranno un diametro di 136 metri e un’altezza massima di 180 metri. Le piattaforme di appoggio saranno di 30 x 26 metri, con viabilità di accesso di circa 5 metri di larghezza, prevalentemente su strade esistenti, ad eccezione di un tratto nei pressi di Gagliole. La sottostazione sarà realizzata in località Mascioli, a Camerino. “La zona di impianto – è intervenuto il professionista – non vede la presenza di insediamenti di tipo abitativo essendo i terreni a destinazione agricola ma solamente case sparse o edifici rurali abbandonati e rifugi. Nella zona sono inoltre presenti diverse infrastrutture tra cui una cava attiva oggetto di sfruttamento, un cementificio, la strada provinciale SP 361 e la strada di scorrimento veloce SS 256. Ogni parco eolico – ha spiegato Lorenzotti - ha un impatto ambientale ma il quadro normativo impone di raggiungere l’obiettivo della copertura, entro il 2030, del 30% del consumo di energia da fonti rinnovabili. Nelle Marche la quota di incremento assegnata è pari a 2,3 GW e allo stato attuale siamo a 0,3 GW”. L’area oggetto dell’intervento per la costruzione di un mega impianto eolico risulta essere una zona agricola montana sita sulla seconda dorsale montuosa della Regione con un’altitudine compresa tra i 700 e i 900 metri sul livello del mare. L’impianto, in base al progetto, verrà connesso in antenna a 132 kV su una nuova stazione elettrica di Terna nel comune di Camerino che si inserirà sulla linea “Valcimarra – Camerino” e “Valcimarra Cappuccini”. Durante l’assemblea sono stati sollevati diversi interrogativi: dalla mancanza di uno studio preliminare sull’avifauna, alle garanzie finanziarie per il ripristino ambientale e delle misure compensative, dai rischi idrogeologici ad altri temi.

12/04/2025 16:30
Fiuminata, dall’etologia alla terra: la visione di Giusy Mazzalupi prende vita nella 'Tenuta San Leonardo – Villa Dubios'

Fiuminata, dall’etologia alla terra: la visione di Giusy Mazzalupi prende vita nella 'Tenuta San Leonardo – Villa Dubios'

Giusy Mazzalupi è un’etologa formata all'Università di Pisa dove ha insegnato ai master di Etologia e di Medicina Comportamentale. È una studiosa di bioetica ed è la titolare dell’azienda agraria "Tenuta San Leonardo".Puoi raccontarci un po’ la storia della Tenuta San Leonardo - Villa Dubios?“L’azienda nasce in Umbria a Montefalco nel 2005, ed è stata poi trasferita a Fiuminata in provincia di Macerata, mio paese d'origine. L’azienda è dal 2024 anche azienda agrituristica e vivaistica, iscritta al registro ruop della Regione Marche. Vengono coltivate soprattutto rose antiche e rose inglesi, una grandissima passione da sempre sin dai tempi di Montefalco, una varietà molto adatta in zone come Fiuminata e dintorni dove le giornate sono scandite dal sole ma anche ore di ombra originata dai molti alberi. Alle rose sono dedicati molti corsi formativi, loro gestione,  cura, potatura ecc…”L’agriturismo “Villa Dubios” è a gestione familiare e rispecchia la vostra filosofia di vita… vuoi parlarcene?“L’agriturismo "Villa Dubios" dell'azienda agraria “Tenuta San Leonardo” è un piccolo agriturismo, che intende riprendere l’idea originaria dell’agriturismo ovvero un'integrazione di reddito dell’azienda agricola, un aiuto per l’imprenditore agricolo, dove le persone si sentono a casa, riscoprendo quel senso di comunità che purtroppo si sta perdendo. Spesso un ristorante in campagna viene frainteso per un agriturismo, quando sono realtà assolutamente distinti. Esso offre agli ospiti cibo di produzione propria o acquistata da altre aziende agrarie, nel nostro caso siamo molto attenti anche all'aspetto etico”. Nel vostro menù c’è una particolarità, niente carne… da cosa nasce questa scelta? E qual è la vostra offerta?“Nel nostro agriturismo non cuciniamo carne, sia io che la mia famiglia siamo da tantissimi anni vegetariani per una scelta precisa. Non potrebbe essere diversamente essendo un’etologa ho acquisito scientificamente la consapevolezza di come e quanto gli animali comprendono, del loro livello cognitivo, della loro percezione del dolore sarebbe inconcepibile per me mangiarli e i miei figli sono cresciuti in questo clima culturale seguendomi in molti ambienti che riflettono questa mia stessa sensibilità.Proponiamo piatti che rappresentano la nostra storia di famiglia dai molto piatti insegnati da mia suocera di Mogliano, piatti della mia infanzia a Fiuminata, moltissimi piatti umbri avendo vissuto molti anni a Montefalco: vini marchigiani e umbri di qualità; Verdicchio, Rosso Piceno, Montefalco Rosso e Sagrantino. Pecorini con miele e composte di nostra produzione, focacce, cresce. Bruschette con olio di Mogliano e olio di Montefalco. Gnocchi al Sagrantino, ravioli ai formaggi, burro e salvia, tagliatelle al tartufo, ai funghi, lasagnette con le verdure, zuppe ecc… Parmigiana di verdure secondo stagionalità, melanzane, gobbi, finocchi gratinati con besciamella e farinata di ceci. Tra i dolci sempre tutto fatto in casa tiramisù, zuppa inglese, crema catalana e tozzetti con le mandorle”.Agriturismo sì, ma non solo… è presente un “Garden Rose”. Com’è nata questa idea? Perché proprio giardino di rose? Raccontaci di ciò…“In azienda si può visitare il giardino espositivo di rose inglesi, tantissime varietà della collezione di Davide Austin, si possono acquistare o prenotare se non disponibili. Si può prenotare una visita anche solo per avere delle consulenze in materia di giardinaggio o cura delle proprie piante. Uno spettacolo dalla primavera all’autunno dove si può anche mangiare all'aperto vivendo un’esperienza sensoriale unica”.Avete anche un giardino/vivaio giusto?“In agriturismo possono essere acquistati i miei libri sempre sull'etologia. Si può partecipare ai tanti eventi culturali  organizzati dall’azienda in tema di etologia e di gardening. Animali e piante che sembrano temi così differenti hanno molti più punti in comune di quanto si possa pensare, tanto che ora si parla sia di Etologia animale che di Etologia vegetale in quanto anche le piante hanno dei loro tipici comportamenti. Provano emozioni, hanno memoria tanto che la scienza parla oggi di intelligenza delle piante ed è proprio questo ambito di interesse che negli ultimi anni mi ha portato a dedicarmi alla produzione e studio delle piante per approfondire questi studi”.   Da voi è possibile anche seguire dei corsi…“In azienda sempre coerentemente con tutto ciò che ho fatto, studiato ed insegnato nella mia vita, mi dedico a molte altre attività connesse tra cui la formazione, in primis corsi di Etologia, per cercare di far comprendere maggiormente il comportamento degli animali con cui conviviamo, sia per facilitarne la relazione e comunicazione cercando di garantirne un sano benessere non solo fisico ma anche e soprattutto etologico, ma anche per evitare morsicature o aggressioni proprio a causa di una mancanza di conoscenza dei segnali di avvertimento che ci inviano gli animali soprattutto i nostri animali domestici come i cani”.  

12/04/2025 16:13
Macerata, riapre la Chiesa dei Cappuccini dopo il sisma del 2016: completato il restauro da 1,39 milioni

Macerata, riapre la Chiesa dei Cappuccini dopo il sisma del 2016: completato il restauro da 1,39 milioni

Riapre oggi al culto, dopo i lavori per riparare i danni del terremoto del 2016, la chiesa dei Cappuccini a Macerata, uno degli edifici religiosi più importanti del territorio. Dopo anni di chiusura a causa dei gravi danni subiti con il sisma, la struttura è stata completamente restaurata e messa in sicurezza grazie a un intervento del valore complessivo di 1,39 milioni di euro.  Il complesso, di proprietà della provincia Picena dei Frati Minori Cappuccini, si trova in via largo Cappuccini e ospita una parrocchia molto attiva nel contesto della diocesi di Macerata. Presenti all’inaugurazione, tra gli altri, il commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli, Fra Sergio Lorenzini ministro della Provincia Picena dei Frati Minori Cappuccini, il vescovo di Macerata Nazzareno Marconi, il rettore di Unimc John Mc Court, la vicesindaco di Macerata Francesca D’Alessandro, l’architetto Rosella Bellesi per la Soprintendenza, Fra Fabio Furiasse. Il commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli: «Oggi è una giornata di festa, che segna la riapertura di un luogo caro alla comunità. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a questo risultato, dal presidente della Regione Francesco Acquaroli con cui lavoriamo ogni giorno per il bene del territorio, l’Usr, i Frati Minori Cappuccini che hanno realizzato una ricostruzione di grandissimo valore. Vivo profondamente il valore simbolico di questa chiesa: un luogo che ci ricorda l'importanza della bellezza, della luce e dello sguardo rivolto in alto, come insegna lo stile gotico. Nelle Marche ci stiamo occupando di ricostruire oltre 600 chiese e negli ultimi due anni abbiamo svolto 188 Conferenze dei servizi. Lavoriamo a testa bassa perché sappiamo bene che una chiesa che riapre è un tassello della nostra storia e della nostra identità che torna al suo posto». Il ministro della Provincia Picena dei Frati Minori Cappuccini Fra Sergio Lorenzini: «Una giornata meravigliosa per tutta la comunità dei Cappucini, per tutti i parrocchiani, l'occasione di poter riavere finalmente il nostro luogo di culto, di incontro per tutta la comunità, che è stato rimesso a nuovo, è stato anche direi trasformato, cercando di recuperare quella che era l'intenzione originaria dell'architetto e che oggi viene restituita ai fedeli. Una chiesa bella, luminosa, accogliente, calda e certamente la gioia di tutti i parrocchiani è grande perché l'attesa è stata molto lunga e per cui oggi siamo veramente felici di questa opportunità». Il vescovo di Macerata Nazzareno Marconi: «L’importante collaborazione tra le Istituzioni, in particolare con l’USR e il commissario Castelli, continua in questo anno giubilare a offrire segni di speranza – ha detto - e tanti altri arriveranno. Fra alcuni anni le persone potranno affermare che si è andati nel verso giusto della ricostruzione dopo il dramma del terremoto. Potremo dire che da quel male è venuto un bene che oggi celebriamo qui alla chiesa dei Cappuccini, dove c’è un evidente spirito di attaccamento da parte della comunità, grazie anche alla capacità dei frati di stare in mezzo alla gente e di ribadire sempre una delle loro qualità migliori che è l’accoglienza». Il sisma aveva provocato gravi lesioni alle murature, agli archi e alle volte, con danni strutturali accentuati dall’interazione con il corpo annesso al convento, anch’esso lesionato. Le criticità riguardavano anche il campanile a vela, che presentava profonde fratture orizzontali sui montanti. L’intervento ha previsto un importante lavoro di consolidamento strutturale e miglioramento sismico: realizzati collegamenti con tiranti in acciaio, rinforzi con reti in acciaio basalto e geomalta, consolidamenti delle volte e delle murature, oltre alla demolizione e ricostruzione del corpo annesso per interrompere le interferenze statiche. Sono stati eseguiti anche lavori di restauro estetico, con intonaci e tinteggiature a base di calce nel rispetto della sobrietà storica dell’edificio.  

12/04/2025 15:47
Tragedia a San Severino: ciclista 33enne muore travolto da un mezzo agricolo

Tragedia a San Severino: ciclista 33enne muore travolto da un mezzo agricolo

Un drammatico incidente si è verificato nel primo pomeriggio di oggi, intorno alle 13:30, lungo la Strada Settempedana, non lontano dall’ospedale di San Severino Marche. Un giovane ciclista di 33 anni, Pietro Fabiani, residente a Montecassiano, ha perso tragicamente la vita dopo essere stato travolto da un mezzo agricolo. Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri della Compagnia di Tolentino, il 33enne avrebbe perso il controllo della bicicletta, finendo a terra. Successivamente è stato travolto da un mezzo agricolo che viaggiava nella stessa direzione. Sul posto sono intervenuti tempestivamente i sanitari del 118 e i militari dell’Arma, ma per il giovane non c’è stato nulla da fare: è deceduto sul colpo. I soccorritori hanno potuto soltanto constatarne il decesso. Il tratto di strada interessato è stato chiuso al traffico il tempo necessario per consentire i rilievi tecnici e garantire la sicurezza dell’area. Le forze dell’ordine stanno lavorando per chiarire con esattezza la dinamica dell’accaduto. La notizia ha profondamente scosso le comunità di San Severino e Montecassiano. Il magistrato ha disposto un accertamento medico legale sul corpo del 33enne.

12/04/2025 14:28
Serrapetrona, auto si schianta contro i dissuasori all'uscita della superstrada: interviene l'eliambulanza

Serrapetrona, auto si schianta contro i dissuasori all'uscita della superstrada: interviene l'eliambulanza

Un incidente stradale si è verificato questa mattina, poco prima delle 12, sulla superstrada (SS 77 della Val di Chienti) in direzione mare, all'uscita di Serrapetrona. Per cause da accertare, un’automobilista ha perso il controllo del veicolo, finendo contro i dissuasori di sicurezza posti lungo la carreggiata. L’impatto ha causato diversi danni al mezzo e ha coinvolto due persone a bordo, che sono state prontamente soccorse dai sanitari del 118. Vista la gravità della situazione, è stato richiesto anche l'intervento dell'eliambulanza per il trasporto di uno dei feriti verso l'ospedale. Entrambi i coinvolti sono stati trasportati in ospedale, ma le loro condizioni non sembrano essere critiche. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti anche i vigili del fuoco per mettere in sicurezza l'area e la polizia stradale, che ha provveduto a ricostruire la dinamica dell'incidente e a gestire il traffico, che ha subito rallentamenti a causa dell’operazione di soccorso.

12/04/2025 13:39
"La Dimora del Borgo",  apre a Montecassiano la prima struttura ricettiva nel cuore del paese

"La Dimora del Borgo", apre a Montecassiano la prima struttura ricettiva nel cuore del paese

Taglio del nastro per quella che sarà, a tutti gli effetti, la prima struttura ricettiva nel cuore del borgo di Montecassiano. Questa mattina il sindaco Leonardo Catena è stato presente all'apertura al pubblico de "La Dimora del Borgo", gestita da Luca Luzi. Il primo cittadino augura alla nuova attività il meglio per il futuro, con la convinzione che una struttura di questo tipo possa permettere a un numero ancora più grande di turisti di scoprire Montecassiano e di pernottare al centro di uno dei Borghi più belli d'Italia. «Queste iniziative contribuiscono a potenziare la nostra ricettività in centro storico e si collocano nel solco della promozione turistica portata avanti in questi anni dall’amministrazione comunale con tante iniziative e riconoscimenti».  Tutto è nato da un’idea del giovane gestore Luca Luzi, che ha pensato di offrire ai numerosi turisti che visitano il paese uno spazio di accoglienza degno della sua storia e con una attenzione anche alle persone che arrivano nel territorio per motivi di lavoro. Un meticoloso progetto di riqualificazione che ha aperto gli spazi interni ed il cortile privato di una delle più caratteristiche abitazioni del centro storico, utilizzata in passato anche nell’ambito della nota rievocazione del Palio Dei Terzieri.    «Si tratta di una vera e propria dimora storica, parzialmente distrutta dai bombardamenti del 1945, ristrutturata nel tempo apportando le modifiche necessarie affinché oggi possa essere utilizzata per l’ospitalità in una cornice che rimanda immediatamente al tardo medioevo, pur essendo ispirata alla contemporaneità negli spazi interni con i più moderni servizi – spiega Luca Luzi, il giovane imprenditore gestore de La dimora del Borgo, che ne ha curato personalmente la ristrutturazione – destinata ad accogliere turisti e viaggiatori che avranno voglia di scoprire Montecassiano attraverso la visita dei tanti luoghi caratteristici del nostro paese o che vorranno assistere alle numerose manifestazioni organizzate nell’arco dell’anno».  La struttura si trova proprio di fronte all’ingresso della residenza municipale in via Rossini e a due passi da piazza Unità d’Italia, luogo che ospita anche la pinacoteca comunale, il cine-teatro Camillo Ferri, la Chiesa Collegiata, la chiesa di San Marco, il Palazzo dei Priori ed altri spazi caratteristici di Montecassiano veramente meritevoli di essere visitati.

12/04/2025 13:26
“Donna Capelli Argento”: al Politeama di Tolentino un viaggio nella menopausa tra prevenzione e consapevolezza (FOTO e VIDEO)

“Donna Capelli Argento”: al Politeama di Tolentino un viaggio nella menopausa tra prevenzione e consapevolezza (FOTO e VIDEO)

Un’occasione per rompere i tabù, informare e promuovere la salute femminile. Si è tenuto venerdì 11 aprile al Politeama di Tolentino l’evento “Donna Capelli Argento – Il viaggio attraverso la menopausa”, una serata di approfondimento e confronto su una fase cruciale della vita di ogni donna, spesso sottovalutata o affrontata con imbarazzo. L’iniziativa, organizzata in collaborazione con il centro medico Fisiomed, ha visto la partecipazione di professionisti ed esperti, che hanno offerto spunti preziosi sulla menopausa e sull’importanza della prevenzione. A sottolineare il valore dell’incontro è stato Enrico Falistocco, amministratore unico di Associati Fisiomed, che ha dichiarato: “Sono molto contento che questo evento si sia svolto proprio a Tolentino, la mia città natale. Abbiamo trattato un tema fondamentale come la menopausa, che riguarda la salute e la qualità della vita di tante donne. Fisiomed è ormai un punto di riferimento per il territorio, ed è nostro dovere essere vicini alle donne e sostenerle. Dobbiamo fare uno sforzo collettivo, non solo su questo fronte, ma anche rispetto a ciò che purtroppo sentiamo sempre più spesso nei fatti di cronaca, come i femminicidi. È necessario continuare a parlare e dare supporto”. Tra gli interventi più apprezzati, quello di Melissa Falistocco, ostetrica e figlia di Enrico, che ha affrontato con chiarezza e sensibilità uno degli aspetti più delicati della menopausa: “Ho parlato dell’atrofia vaginale, della secchezza, che è uno dei problemi più frequenti ma anche più taciuti. Sono temi ancora poco discussi e purtroppo spesso trascurati dalle donne stesse. Fortunatamente, grazie alla continua informazione, le cose stanno cambiando”. La serata ha rappresentato un momento di riflessione collettiva, in cui scienza, esperienza e ascolto si sono intrecciati per dare voce a una trasformazione fisiologica che può – e deve – essere vissuta con maggiore serenità e consapevolezza. Un altro passo avanti, a Tolentino, verso una cultura della salute più inclusiva e attenta ai bisogni delle donne.

12/04/2025 13:09
Maceratese a riposo, ma l'Helvia Recina no: avanti con il restyling della pista, installate le nuove recinzioni

Maceratese a riposo, ma l'Helvia Recina no: avanti con il restyling della pista, installate le nuove recinzioni

Mentre la Maceratese osserva una pausa di tre settimane — complice lo stop per il Torneo delle Regioni e la festività di Pasqua — lo stadio Helvia Recina “Pino Brizi” continua a vivere giorni intensi. Il restyling dell’impianto cittadino non si ferma, anzi: entra nel vivo con diversi cantieri aperti che puntano a restituire alla città uno stadio più moderno e funzionale. Circa un mese fa sono iniziati i lavori per la ricostruzione della pista di atletica, con la completa rimozione del vecchio manto. Oggi il cantiere è in piena attività: oltre alla posa della nuova pista, le opere si sono estese anche al terreno sottostante, per consolidarne la stabilità e prevenire eventuali cedimenti futuri. L’intervento mira a ottenere nuovamente l’omologazione da parte della Federazione italiana di atletica leggera, requisito fondamentale per poter ospitare gare ufficiali. Nel frattempo, sono state installate le nuove recinzioni in grigliato con offendicolo lungo tutto il perimetro del campo, nel pieno rispetto delle normative di sicurezza vigenti. Un intervento che garantisce maggiore ordine e protezione per atleti e spettatori. Un altro tassello importante riguarda gli spogliatoi. È infatti in corso la realizzazione di un nuovo complesso che comprenderà due spogliatoi per le squadre e due per gli arbitri. Questi ambienti saranno collegati internamente agli spogliatoi già presenti sotto la gradinata, consentendo così alle squadre di continuare a fare ingresso in campo dal tunnel centrale. I nuovi locali, realizzati a raso, saranno pienamente accessibili anche ai portatori di handicap, grazie all’assenza di barriere architettoniche. Prevista anche una rinfrescata al look dello stadio: è in programma la tinteggiatura dei gradoni nelle gradinate locali, ospiti e nella curva. Tutti i settori saranno inoltre dotati di nuovi seggiolini monoblocco biancorossi, per una capienza totale di 4.229 posti a sedere (1.526 in tribuna locale, 1.020 nella gradinata riservata ai tifosi di casa, 1.017 in quella degli ospiti e 666 nella curva). Un intervento a 360 gradi che proietta l’Helvia Recina verso il futuro, rendendolo più sicuro, accogliente e pronto ad ospitare eventi sportivi di alto livello. Mentre la squadra ricarica le energie in vista dell'ultima giornata di campionato, lo stadio continua a trasformarsi. I lavori sono seguiti dalla ditta Edilizia Crocioni, guidata proprio dal presidente biancorosso Alberto Crocioni, a testimonianza di un legame sempre più stretto tra la Maceratese e la sua casa.

12/04/2025 12:52
Camerino, rubano generi alimentari in un supermercato: denunciati tre uomini

Camerino, rubano generi alimentari in un supermercato: denunciati tre uomini

i carabinieri del N.O.R.M. – Aliquota Radiomobile – della Compagnia di Camerino hanno denunciato in stato di libertà tre cittadini di nazionalità macedone, rispettivamente di 51, 46 e 20 anni, tutti residenti nel comune di Camerino, per il reato di furto aggravato. Nel pomeriggio di ieri, all’interno di un noto supermercato situato nel centro cittadino, i tre sono stati sorpresi mentre tentavano di asportare diversi prodotti alimentari. I militari, prontamente intervenuti, hanno accertato che la merce rubata era stata occultata all’interno dei cappotti indossati dai soggetti.   La refurtiva è stata interamente recuperata e restituita all’attività commerciale. I tre sono stati deferiti all’autorità giudiziaria competente.

12/04/2025 12:17
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