La fiera di Brescia, Dentro Casa Expo, in questi giorni sta dedicando una grande attenzione sia agli arredi e complementi per la casa, sia all'outdoor. Lorenzo Corneli, marchigiano doc, designer e progettatore, ha presentato il suo Biocamino un oggetto interamente made in Italy ottenendo molto successo e curiosità da parte dei presenti.
Progettato dallo stesso Corneli, nonché fondatore della Hot Design Innovation di Porto Recanati, Biocamino è innanzitutto un oggetto artistico originale e made in Italy, realizzato a mano e declinato in differenti modelli, oltre che in esclusive edizioni limitate destinate ai maggiori estimatori.
Costruito con argille di qualità cotte a oltre 1.000 °C, il Biocamino è un oggetto fatto a mano, con una tale cura artigianale da essere annoverato fra le migliori ceramiche artistiche di alto livello. «Ogni Biocamino spiega il designer Lorenzo Corneli è un pezzo unico. Ed è anche un esemplare di avanzata tecnologia ecosostenibile e brevettata». Infatti, il Biocamino, benché abbia piccole dimensioni che lo rendono facilmente trasportabile e versatile, sviluppa una potenza di 1,7 kW, sufficiente a integrare uniformemente di 5-6 gradi un ambiente di 25 mq. «Inoltre prosegue Lorenzo Corneli , il calorifero è alimentato esclusivamente da un biocombustibile certificato di nuova generazione, atossico e inodore, che non emette fumo, ha bassi consumi e costi contenuti».
Sempre presente ai principali eventi dell’interior design e del benessere, Hot Design Innovation è impegnata nell’innovazione e nella promozione dello sviluppo sostenibile. Questa infatti utilizza soltanto materiali a basso impatto, biocombustibili e packaging 100% riciclabili. Localizzata nelle Marche, anche di fronte agli avvenimenti che hanno colpito la regione negli ultimi mesi, Hot Design Innovation continua a lavorare per far crescere il proprio territorio e valorizzare l’eccellenza il saper-fare italiano.
Alla presenza di un migliaio di persone, il vescovo di Ascoli Piceno Giovanni D'Ercole ha celebrato nella chiesa di San Paolo a Pagliare del Tronto i funerali di Emidio Diomede e Antonella Viviani, i coniugi morti giovedì scorso nel crollo del ponte sull'A14.
"Non dimenticherete mai il dolore per aver perso tragicamente mamma e papà, ma se guarderete la luce della fede potrete scorgere quell'umile fiammella che vi permetterà di andare avanti insieme" ha detto mons. D'Ercole rivolgendosi ai figli dei coniugi Diomede, Daniele e Daniela. Il vescovo, rompendo il cerimoniale, ha voluto che a fine cerimonia funebre fossero i figli a incensare le due bare (ANSA).
Sono morti sul colpo per un politrauma complesso da decelerazione, con lesioni da schiacciamento in particolare su torace e addome, i coniugi Emidio Diomede e Antonella Viviani, vittime del crollo del ponte sull'A14. L'autopsia è stata eseguita dal medico legale incaricato dalla Procura di Ancona Mauro Pesaresi. Tra i quesiti posti dalla Procura anche se i coniugi indossassero o meno le cinture di sicurezza, che sarà approfondito con esami istologici e controlli sull'auto.
In ogni caso l'esito dell'incidente sarebbe stato comunque mortale. "Al momento non ci sono persone iscritte nel registro degli indagati, perché stiamo aspettando il resto della documentazione. La situazione è da esaminare sotto diversi punti di vista". Così il pm Irene Bilotta, titolare dell'inchiesta sul crollo del cavalcavia in A14. "Importante - ha aggiunto - sarà vedere cosa c'è sotto i monconi rimasti in piedi", per avere elementi in più utili alla ricostruzione della dinamica dell'incidente. "Ma non escludo di poter individuare, prima, responsabilità a carico delle ditte e dei vari soggetti coinvolti". Bilotta sta aspettando anche la relazione degli ispettori dell'Asur.
Ma, anche se è presto per fare valutazione, per l'avv. Vincenzo Maccarone, legale dei familiari dei Diomede, "non è stata una fatalità: un fatto così eclatante si poteva prevenire ed evitare". (Ansa)
La Capogruppo di Fratelli d'Italia al Consiglio Regionale, Elena Leonardi, sta seguendo con interesse e attenzione, lei che è proprio di Porto Recanati, la vicenda legata alla crisi del Gruppo Ghergo e degli effetti che questa potrebbe avere sul futuro di tante famiglie e sull'intera area territoriale.
“Reputo un fatto importante questo spiraglio che si è aperto nella vicenda Ghergo e la tregua tra i lavoratori dello stabilimento e la proprietà con la sospensione dello stato di agitazione che era sfociato nello sciopero dei giorni scorsi. La questione è rilevante soprattutto se teniamo conto della previsione di un piano di esubero per 69 dipendenti su 175, l'obbiettivo è quindi quello di trovare formule adeguate per il rilancio della produzione e la riqualificazione che consentano di scongiurare i pesanti licenziamenti.”
“Il perdurare della crisi ha colpito molto duramente l’economia del nostro territorio, travolgendo le piccole e medie imprese artigiane, da sempre colonna portante della produzione marchigiana, ma anche aziende di grande valore. Credo sia necessario tentare di individuare soluzioni, sopratutto in casi di crisi aziendale, in grado di salvaguardare l'occupazione, auspico pertanto – conclude Leonardi – che proprietà, lavoratori, parti sociali e politica possano arrivare ad un accordo in grado di dare ancora un futuro di lavoro e di sviluppo.”
"Ora è il momento del dolore, che non finirà mai: dovrò abituarmi a conviverci". Così Daniele Diomede, figlio dei coniugi morti in autostrada per il crollo del cavalcavia.
"Abbiamo perso due persone eccezionali - ha aggiunto -, che facevano solo del bene". "Sapere le cause della morte - ha detto ancora, al termine dell'autopsia sui corpi dei genitori - cambia poco. Se fosse stato per un loro errore allora saprei con chi prendermela, invece così non lo so". "Avrei voluto che vivessero per conoscere mio figlio, che dovrebbe nascere il 21 maggio. Mio padre era nato il 28 maggio; spero che la gravidanza vada avanti qualche giorno in più perché possa nascere lo stesso giorno di papà", ha detto ancora il giovane.
Intanto è terminata l'autopsia sui corpi dei coniugi Emidio Diomede e Antonella Viviani. L'esame autoptico è stato eseguito dal medico legale Mauro Pesaresi. A breve dovrebbe essere dato il nulla osta per la restituzione delle salme ai familiari. Ad attendere fuori dall'obitorio dell'ospedale di Torrette, ad Ancona, c'erano il figlio, il cognato e altri parenti. (ANSA).
Stamattina si è reso necessario un intervento dei Vigili del Fuoco di Civitanova nella Pineta di Porto Recanati, alla foce del fiume Potenza.
Alcune sterpaglie, infatti, sono andate a fuoco, non si sa se per causa di qualche piromane e il forte vento ha rischiato di far propagare l'incendio. L'intervento dei vigili del fuoco ha spento le fiamme e bonificato la zona.
Si svolge stamani nell'ospedale di Torrette di Ancona l'autopsia sui corpi di Emidio Diomede e Antonella Viviani, la coppia morta nel crollo del ponte 167 avvenuto il 9 marzo lungo l'A14, all'altezza di Camerano. La procura di Ancona, che conduce l'inchiesta, procede contro ignoti per il reato di omicidio colposo plurimo. Stando alle prime ipotesi di indagine, il crollo del cavalcavia sarebbe avvenuto per un errore, materiale o strumentale, durante i lavori di sollevamento e stabilizzazione del ponte, con un'errata distribuzione dei pesi che avrebbe poi provocato il cedimento. I tre operai della ditta appaltatrice, dei lavori, la Delabech srl di Roma, sentiti come gli ingegneri e i responsabili del cantiere a sommaria informazione dalla polizia stradale, hanno detto, fra molti ''non ricordo'', di aver sentito un forte rumore, come uno scricchiolio, e di essere scappati via dopo aver raccolto gli attrezzi. Verranno interrogati la prossima settimana (ANSA).
Video non adatto a persone impressionabili.
Un video amatoriale, girato pochi minuti dopo il crollo del ponte sulla A14, riprende le immagine dell'auto schiantata contro il ponte stesso prima che, sul luogo dell'incidente, fossero arrivati i soccorsi.
Autostrade per l'Italia comunica che sull'A14 Bologna Taranto "è stato riaperto il tratto tra Ancona sud e Loreto chiuso ieri a causa del cedimento della struttura provvisoria di sostegno del cavalcavia dove erano in corso lavori di adeguamento dell'infrastruttura, in seguito all'ampliamento a tre corsie dell'autostrada".
Sul luogo dell'evento, dove per tutta la notte sono intervenute le squadre di Autostrade per l'Italia per ripristinare la viabilità in sicurezza, è stata inizialmente riaperta la corsia di sorpasso in direzione sud intorno alle ore 8:00, per poi riaprire alle 8:45 anche la direzione nord riducendo i disagi per la viabilità del tratto.
A seguito della denuncia presso la Stazione CC di Porto Recanati del ritrovamento nel giardino di un'abitazione di un gatto, morto, che presentava, a dire della persona che aveva segnalato il fatto, segni di avvelenamento e che non si trattava del primo episodio, la Compagnia Carabinieri di Civitanova Marche ha proceduto all’attivazione del Nucleo Cinofili Antiveleni Carabinieri-Forestali, alle dipendenze del Coordinamento Territoriale CC per l’Ambiente del P. N. Monte Sibillini a Visso che, nella mattinata di ieri, ha proceduto all’ispezione della zona di Montarice, della relativa strada principale e dei perimetri della varie abitazioni con due cani addestrati alla ricerca di bocconi avvelenati.
La ricerca ha dato esito negativo e la popolazione residente è stata sensibilizzata affinchè in futuri analoghi casi siano immediatamente informate le Forze dell’Ordine così da attivare subito il Servizio Veterinario dell’ASL per comprendere quali siano le cause reali delle morti ed eventualmente quale tipo di veleno così da indirizzare le successive attività investigative nei confronti degli autori degli avvelenamenti.
Nel frattampo è stato informato ufficialmente il Sindaco di Porto Recanati per l’adozione dei provvedimenti ritenuti necessari in qualità di Autorità Sanitaria locale.
Martedì scorso, una guardia zoofila di Legambiente M.V. è stata contattata telefonicamente da una volontaria, a sua volta avvertita da un’abitante di Via dei Pini di Porto Recanati, che un gatto salito su un albero da venerdì scorso non riusciva più a scendere e fino a quel momento nessuno era intervenuto.
La guardia zoofila ha contattato i vigili del fuoco di Macerata che, fin da subito, si sono attivati per soccorrere l’animale rimasto intrappolato. Nonostante fossero impegnati anche per altri interventi causati dal maltempo, i vigili si sono ugualmente resi disponibili recandosi sul luogo per mettere in sicurezza l’animale, che poi è stato dato in affido alla segnalatrice.Legambiente ringrazia a nome dei cittadini i vigili del fuoco, sottolineando che sono l’unico dipartimento riconosciuto a livello nazionale per il soccorso pubblico e per la tutela delle persone, degli animali e delle cose.
La Procura di Ancona ha aperto un'inchiesta sul crollo del ponte sull'A14. Titolare è il pm Irene Bilotta, che ha aperto un fascicolo. L'ipotesi di reato è, per il momento, di omicidio colposo plurimo. L'area è stata posta sotto sequestro. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sta predisponendo l'istituzione di una commissione ispettiva di esperti del dicastero per analizzare e valutare quanto accaduto.
Il decreto di nomina verrà firmato dal Ministro Graziano Delrio. Piena volontà di collaborazione con la magistratura è stata espressa da Autostrade per l'Italia. ''Le strutture tecniche della Condirezione Generale Nuove Opere di Autostrade per l'Italia stanno acquisendo tutte le informazioni necessarie, che sono state prontamente richieste alla Delabech'', la ditta che eseguiva la manutenzione.
Sono una coppia, marito e moglie originari della provincia di Ascoli Piceno, le due vittime del crollo del ponte sull'A14 fra Ancona sud e Loreto. Lo ha confermato all'ANSA il dirigente della Polizia stradale delle Marche Alessio Cesareo.
Emidio Diomede e la moglie Antonella erano titolari dell'azienda Dnp Confezioni S.r.l. di Colli del Tronto.
La coppia viaggiava a bordo di una Nissan Qashqai, travolta dal crollo del ponte, lungo il quale erano in corso lavori di manutenzione, a cura di due diverse ditte. I feriti, ricoverati nell'ospedale di Ancona, sono due operai impegnati nei lavori.
I feriti sono due operai romeni di 56 e 46 anni. Sono precipitati da un'altezza di circa sei-sette metri: il più anziano si è fratturato un polso e ricorda tutto quanto è accaduto. L'altro invece apparentemente non avrebbe riportato fratture, ma non ricorda gli attimi dell' incidente.
( Fonte ANSA )
Articolo in aggiornamento
Emidio "Mimmo" Diomede e Antonella Viviani, morti nel crollo del ponte che ha travolto la loro auto mentre transitavano sull'A14, vivevano a Spinetoli (Ascoli Piceno), in un'abitazione nei pressi dell'ufficio postale. Sposati da 36 anni, gestivano insieme un'azienda di confezioni con sede a Colli del Tronto. La polizia ha informato nel pomeriggio i familiari della tragedia avvenuta. I coniugi Diomede lasciano due figli, Daniela e Daniele, quest'ultimo ex team manager della Sambenedettese calcio. I due coniugi stavano per diventare nonni.
Antonella era diretta all'ospedale di Ancona per una visita di controllo. ''La notizia della tragedia che ha colpito la famiglia Diomede rattrista immensamente non solo me, ma tutta la comunità di Spinetoli, città alla quale Emidio e Antonella erano legatissimi e noi tutti a loro" dice il sindaco Alessandro Luciani.
***
Sono tre operai romeni i feriti nel crollo del ponte provvisorio lungo l'A14, avvenuto fra Ancona e Loreto. Il più anziano si è fratturato un polso e ricorda tutto quanto è accaduto; un altro invece apparentemente non avrebbe riportato fratture, ma non ricorda gli attimi dell'incidente. I primi due si trovano nel pronto soccorso dell'ospedale di Torrette ad Ancona, dove sono sottoposti ad accertamenti. Il terzo, ferito lieve, è stato portato nell'ospedale di Osimo. Sono dipendenti della Delabech, la società romana incaricata dei lavori di manutenzione del ponte. ''Le strutture tecniche della Condirezione Generale Nuove Opere di Autostrade per l'Italia stanno acquisendo tutte le informazioni necessarie, che sono state prontamente richieste alla Delabech'', fa sapere Autostrade per l'Italia.
Autostrade per l'Italia spiega in una nota che il ponte crollato lungo l'A14 era una struttura provvisoria posizionata a sostegno del cavalcavia, che era chiuso al traffico. Il crollo è avvenuto nell'ambito dei lavori di ampliamento a tre corsie dell'A14 nel tratto tra Ancora Sud e Loreto.
Secondo una prima ricostruzione, una sola autovettura sarebbe rimasta coinvolta, e due morti si sarebbero trovati a bordo di quell'auto. Feriti invece sarebbero due operai. Al momento il tratto interessato è chiuso in entrambe le direzioni. A quanto pare dovrebbero esserci due chilometri di coda: pertanto l'uscita consigliata è quella di Ancona Nord per chi è diretto a Pescara, mentre per chi è diretto ad Ancona, la Società Autostrade per l'Italia, suggerisce di uscire a Loreto per rientrare ad Ancona Sud.
Si sente "miracolata" Anna Maria Mancinelli, di Porto Sant'Elpidio (Fermo), che stava viaggiando sull'autostrada A14 su un'automobile che si è fermata "un centinaio di metri prima del ponte crollato. Prima abbiamo visto della macchine ferme - racconta all'ANSA -, poi un autoveicolo schiacciato e abbiamo capito che cosa era successo. Sono laica, ma stavamo tornando da un conferenza stampa di presentazione ad Ancona della Festa delle Pro Loco che si terrà il 12 marzo a Loreto, dove verranno benedetti i gonfaloni dell'Unpli. Questo e il fatto che ci troviamo nel territorio di Loreto mi fanno sentire una miracolata".
''Me lo sono trovato davanti caduto, all'improvviso, siamo tutti sotto choc. Poi abbiamo capito che sotto c'era una macchina con delle persone. Terribile...''. E' quanto riferisce all'Ansa Francesco, un giovane calabrese residente a Reggio Emilia che è stato tra i primi a fermarsi davanti al ponte crollato sulla A14. ''Siamo salvi per miracolo: una signora davanti a me era scossa davvero, ha fatto una frenata e si è fermata a 10 mt dal ponte. E' successo tutto di colpo'', racconta.
Crolla un ponte in autostrada, travolte alcune auto: 2 morti„“
(Fonte ANSA)
Servizio in aggiornamento
Due morti e due feriti in un crollo di un ponte, il 167, sull'autostrada A14. Le due vittime si trovavamo a bordo di un'automobile in transito sotto il ponte. I due feriti invece, stando alle prime informazioni, potrebbero essere invece coinvolti nella caduta di alcune impalcature.
Sul luogo ci sono due eliambulanza che non sono ancora rientrate all'ospedale di Torrette di Ancona. Il ponte è crollato al km 235+800, all'altezza di Camerano (Ancona), tra Loreto e Ancona Sud. Sul posto la polizia stradale, i vigili del fuoco e i mezzi del 118. L'autostrada è chiusa.
Sull’A14 Bologna-Taranto è stata disposta la chiusura del tratto tra Ancona sud e Loreto in entrambe le direzioni a causa del crollo di un ponte avvenuto alle ore 14 all’altezza del km 235,8. A darne comunicazione è il sito Autostrade per l’Italia.
All’interno del tratto chiuso il traffico è bloccato con 2 chilometri di coda verso Pescara ed un chilometro di coda verso Ancona. Ma è prevedibile un aumento delle code. Chi è diretto a Pescara, dopo l’uscita obbligatoria di Ancona sud, dove si è formato un chilometro di coda a partire da Ancona nord, è possibile rientrare in autostrada a Loreto dopo aver percorso la Strada Statale 16 Adriatica per circa 15 chilometri.
Percorso inverso per chi procede in direzione di Ancona.
Sul luogo dell’evento sono presenti il personale di Autostrade per l’Italia, la Polizia Stradale, i Vigili del Fuoco e tutti i mezzi di soccorso. Si temono dei morti a causa del crollo.
I Vigili del Fuoco, sulla pagina ufficiale Twitter, confermano il decesso di due persone. Interventi ancora in corso.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa dal gruppo (fdi-an) della Regione Marche.
"La Capogruppo di Fratelli d'Italia al Consiglio regionale, Elena Leonardi, ha fatto visita ai padiglioni di “Tipicità” , la fiera dedicata all'agroalimentare, che è iniziata sabato 4 Marzo a Fermo. “Credo fermamente – dichiara la Leonardi – che la politica regionale possa dare un reale e concreto apporto a questo strategico settore in cui sono impiegate tante risorse umane ed economiche. La Regione, proprio in questo delicato tempo di emergenza post-sisma, può adottare atti e impegnare risorse finanziarie a sostegno e promozione dell'agroalimentare, contribuendo così a far risollevare le sorti di un comparto molto importante per tutto il territorio marchigiano.”
La Leonardi si è anche fermata nello stand di Portorecanati “Il brodetto di Portorecanati” per la promozione della settimana del brodetto che si terrà dal 10 al 17 giugno .
"Un Mia come quest'anno, d'inverno fa invidia pure alla Romagna": un commento che racchiude la straordinaria stagione del Mia Clubbing che anche sabato 4 marzo ha fatto registrare il tutto esaurito.
La partecipazione di Dj Fedde Legrand ha fatto affluire ancora una volta nel locale di Porto Recanati tantissime persone, confermando la grande qualità delle scelte artistiche. Il tutto, in vista di quello che si preannuncia come l'evento dell'anno: il 25 marzo, infatti, al Mia arriverà Gigi D'Agostino per una serata che si preannuncia imperdibile.
Quanti sono gli stranieri in provincia di Macerata? E quali sono le etnie maggiormente presenti? In quale città vive il maggior numero di stranieri? Una serie di interessanti statistiche è stata diffusa dal portale www.tuttitalia.it e abbiamo analizzato i dati più indicativi per quanto riguarda la provincia di Macerata.
Gli stranieri residenti in provincia di Macerata al 1° gennaio 2016 sono 32.477 e rappresentano il 10,1% della popolazione residente. La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 15,4% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dalla Repubblica di Macedonia (11,0%) e dall'Albania (10,2%). I cittadini provenienti dal Pakistan sono il 9,25%, mentre quelli che arrivano dalla Repubblica Popolare Cinese sono il 7.78%. Non molti i cittadini provenienti dall'Africa con l'etnia marocchina che risulta essere quella maggiormente rappresentata con poco più del 6%.
Va ricordato che sono considerati cittadini stranieri le persone di cittadinanza non italiana aventi dimora abituale in Italia.
La città della provincia con la più alta concentrazione di stranieri è Porto Recanati, oltre un quinto della popolazione complessiva: il 22,27%. Qui sono i senegalesi ad essere più presenti con il 15,7%, seguiti dai cittadini del Pakistan (15%) e da una nutrita rappresentanza proveniente dal Bangladesh: quasi l'11%. Gli europei più presenti sono romeni (8,61%) e albanesi (7,75%).
A Macerata, la percentuale di stranieri non arriva al 10%: sono il 9,2% della popolazione complessiva, per lo più provenienti dall'Est. I più presenti sono infatti gli albanesi (12%), i romeni (9.1%) e i macedoni (8,9%). La comunità africana più rappresentata è quella nigeriana (5,27%), seguita da quella marocchina (4,99%). Dal continente asiatico, invece, gli indiani sono il 6,85%. Ben rappresentata anche la comunità peruviana con il 6.64%.
A Civitanova, dove gli stranieri sono 4016, in totale il 9,6% della popolazione, sono i cinesi ad essere i più rappresentati al 16,5%, seguiti dai romeni (15,2%) e dai pakistani (13,3%). Decisamente meno rappresentate le altre etnie: Ucraina al 6,55%, Marocco al 3,49% ed Ecuador all'1,52%.
Recanati fa registrare una delle percentuali più basse di presenza di stranieri in provincia di Macerata: 1593 pari al 7,5% della popolazione.Quasi la metà è di etnia albanese (20,7%) e romena (20,7%). Presenti anche macedoni (12,5%), marocchini (8,16%) e pakistani (6,65%).
A Tolentino gli stranieri sono 2322, pari all'11,6% della popolazione. Il 14,9% è albanese, il 12,1% macedone, il 10,4% kosovaro e il 9,78% romeno. Presenti anche diversi cinesi (8,27%), indiani (6,72%), senegalesi (8,66%) e una esigua rappresentativa peruviana: l'1,89%.
Potenza Picena conta l'8,5% di stranieri sul proprio territorio comunale, con ampie presenze dalla Romania (15,3%), Macedonia (11,9%) e Albania (11,3%).
Per quanto riguarda le altre città, si conferma una larga presenza di pakistani a Corridonia (il 27,2%) su un totale di 1696 stranieri: l'11% della popolazione. A San Severino gli stranieri sono l'8,9% del totale con ben il 32,7% di albanesi, il 17,4% di romeni e l'8,2% di indiani. A Camerino la percentuale di stranieri è dell'11%: il 14,8% arriva dalla Romania, l'11,4% dalla Cina e l'8,8% dall'Ucraina. Curioso a Gagliole: gli stranieri sono appena 45, il 7,3% della popolazione e quasi il 30% arriva dalla Repubblica Popolare Cinese.
E' evidente che, alla luce degli eventi sismici degli ultimi mesi, la situazione potrebbe essersi modificata sensibilmente.
Consueta notte di controlli nel fine settimana da parte della Polizia Stradale lungo le arterie costiere maggiormente percorse soprattutto dai giovani, allo scopo di prevenire le cosiddette "stragi del sabato sera".
Nella notte fra sabato e domenica, gli agenti della Stradale hanno ritirato complessivamente cinque patenti ad altrettanti guidatori risultati positivi all'etilometro. Rilevati anche alcuni incidenti, fortunatamente, senza conseguenze fisiche per le persone coinvolte.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Jessica Marcozzi e Elena Leonardi:
"L'Amministrazione regionale si faccia immediatamente carico delle problematiche della marineria che con i suoi esponenti locali si è unita ai colleghi di tutta Italia nella protesta generale a Roma. Le attività produttive legate alla pesca, infatti, e non lo scopriamo certo oggi, stanno vivendo anni di profonda crisi. I pescatori, che con il loro duro lavoro tramandato di padre in figlio, hanno gettato le basi della storia illustre della nostra Regione, da sempre sono basilari per la produttività, l'eccellenza gastronomica, la forza lavoro e la tipicità regionale. Sono altresì sentinelle del nostro Adriatico perché con il mare lavorano, in mare vivono gran parte delle loro giornate fatte di impegno e dedizione, in mare, putroppo, hanno sacrificato le loro vite. Meglio di chiunque altro conoscono le dinamiche dell'Adriatico. E invece, da anni, sono costretti a combattere con una burocrazia dalle maglie sempre più strette, con normative Comunitarie che piovono dall'alto, con un ricambio generazionale che, a causa della tassazione sempre più pressante, è in progressivo declino, con costo del carburante e accise che rendono sempre più spesso controproducente l'attività lavorativa, con i pagamenti dei fermi biologici, i mancati provvedimenti sulla semplificazione in materia di licenze di pesca. E ultima pesantissima tegola la Legge 154 che comporta per loro, sulla base di normative comunitarie, l'inasprimento delle multe. L'Amministrazione si faccia dunque immediatamente carico della vicenda tutelando i nostri lavoratori e sollecitando il Governo centrale affinchè, non solo riveda la normativa dettata dalla L.154/2016 per i pescatori ma si attivi per avviare un percorso normativo e economico a sostegno della categoria a cui manifestiamo tutta la nostra vicinanza e a cui ribadiamo la nostra piena disponibilità a farci carico delle sue problematiche".