Anche nelle Marche è arrivata l’educazione finanziaria. Andrea Delle Foglie, studente portorecanatese, laureato in economia all’Università di Macerata, ha scelto di condividere insieme ad un suo collega calabrese, l’idea di un blog che promuova l’educazione finanziaria e la gestione intelligente dei risparmi. Questi ragazzi vogliono esportare la loro idea su tutto il territorio nazionale iniziando proprio dai loro territori.
Da parecchi anni sono molti i programmi attivati dalla Banca d’Italia e dal MIUR, che attraverso l’introduzione della materia nel Decreto Salva-Risparmio, hanno l’obiettivo di pianificare una strategia nazionale di sviluppo della disciplina, partendo dai giovani.
Questa è la l’idea alla base di Investimento Custodito, che ha visto in anticipo le potenzialità di questa risorsa, e da diversi anni opera in alcune zone del centro-sud Italia, seguendo ed educando parecchi curiosi. Negli ultimi tempi, sempre più numerosi sono i casi in cui i piccoli risparmiatori vedono i risparmi di una vita svanire a causa di scelte di investimento sbagliate, nella maggior parte dei casi dovute alla scarsa conoscenza della materia, la quale spinge ad affidarsi alle persone sbagliate (il più recente è il caso Banca Marche). Questi episodi generano una totale mancanza di fiducia verso il sistema.
InvestimentoCustodito® nasce proprio per aiutare queste persone, attraverso l’educazione finanziaria e l’attivazione di un percorso di tutoring nella scelta delle decisioni di gestione intelligente e sicura dei propri risparmi, affidandosi a persone competenti, indipendenti e libere da qualsiasi conflitto di interesse.
Questi ragazzi hanno infatti deciso insieme di mettere a disposizione di tutti le conoscenze in materia di economia, banche e finanza, maturate durante la loro esperienza di studio, con la pubblicazione di articoli e attraverso la consulenza diretta. Il loro progetto guarda infatti alla costruzione di un rapporto di fiducia tra il risparmiatore ed il vasto e “avido” mondo della finanza, fornendo una forma innovativa di assistenza che permetta l’allocazione diretta delle proprie risorse e che superi l’esigenza di rivolgersi ad intermediari finanziari. Questo sistema consente quindi una generosa riduzione dei costi di gestione richiesti dagli operatori e l’azzeramento del rischio di frodi di ogni tipo, che purtroppo sono dietro l’angolo.
Per qualsiasi informazione o curiosità rimandiamo alla visita del sito internet www.investimentocustodito.com o alla pagina Facebook Investimento Custodito.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del Capogruppo di Fratelli d'Italia al Consiglio regionale Marche, Elena Leonardi.
Nel giorno che vede ripresentare in Consiglio Comunale la variante alla lottizzazione del Burchio ad intervenire sulla questione è il Consigliere Regionale Elena Leonardi.
“Non credo che il futuro di Porto Recanati possa basarsi sulla costruzione di una nuova lottizzazione sul cui destino sono emersi diversi dubbi e sul cui recente passato pesa una sentenza sfavorevole del Consiglio di Stato. Non mi stupisce affatto che l'amministrazione Mozzicafreddo la stia ripresentando, era più che prevedibile nonostante in campagna elettorale alle specifiche domande in tal senso abbiano fornito risposte non altrettanto chiare. Ed è proprio su una diversa visione del paese che si sono divise le nostre strade, oltre che su un modo di fare politica ambiguo, testimoniato dalla recente nomina dell'ex assessore PD Dezi alla presidenza della farmacia comunale.“
“Lo strumento dell'urbanizzazione del territorio quale cardine delle politiche di sviluppo era attuabile 15-20 anni fa – prosegue la capogruppo di Fratelli d'Italia - quando c'erano aree da riqualificare anche al centro del paese come “i Cementi”, molte erano le zone non urbanizzate, ed eravamo in presenza di condizioni socio economiche molto diverse da quelle attuali. Se ci guardiamo intorno oggi però, troviamo molte lottizzazioni incompiute che ci parlano non solo della crisi del settore edile ma anche di come sulle costruzioni ci siano state purtroppo anche vere e proprie speculazioni, la questione di Banca Marche che ci tocca così da vicino testimonia proprio questo secondo aspetto. Abbiamo già assistito negli anni a trasformazioni urbanistiche di aree agricole in turistico-ricettive con la promessa di veder realizzato in breve tempo resort di lusso, posti di lavoro e opere per la città, ma quelle promesse sono rimaste tutte sulla carta a fronte di varianti approvate dal consiglio, pensiamo che l'esperienza debba insegnarci.
Lo dissi già con chiarezza nella campagna elettorale delle ultime amministrative, dopo quattro anni dalla presentazione della prima variante il quadro generale è totalmente cambiato, sulla contrarietà alla lottizzazione la cittadinanza si espresse chiaramente alle elezioni del 2014 che perdemmo proprio sul tema del Burchio, credo sia necessario essere capaci di rivedere le proprie posizioni anche a fronte della sentenza emessa dal Consiglio di Stato. A quei dubbi che pure espressi all'allora sindaco Ubaldi oggi si è aggiunta la grave situazione del sisma che ci ha fatto toccare pesantemente la vulnerabilità del nostro territorio e l'allargamento dei vincoli del PAI sulla non edificabilità di parte delle aree ricomprese nella lottizzazione del burchio.”
“Le priorità per Porto Recanati – conclude Leonardi - dovrebbero essere altre, una maggiore cura del paese e del centro storico, uno sviluppo del turismo che non si basi solo su nuove lottizzazioni ma sulla valorizzazione e riqualificazione delle aree periferiche come la zona sud e la pineta e tutta l'area di Scossicci, la realizzazione delle scogliere che consenta di avere nuovamente una spiaggia degna di attrarre ed ospitare nuovi turismi, attraverso un recupero del patrimonio edile esistente e maggiori politiche di sicurezza, illuminazione e decoro urbano per restituire spazi ai cittadini, alla legalità ed a chi sceglie Porto Recanati quale meta delle proprie vacanze.”
Fratelli d'Italia ha deciso di non aderire al nascente comitato contro l'edificazione del Burchio, “pur pensando che molti concittadini si siano dichiarati contrari a questa costruzione, i risultati delle amministrative del 2014 lo testimoniano, reputiamo che un comitato che si definisce cittadino dovrebbe appunto nascere dalla base e non essere pianificato a tavolino da partiti e movimenti politici” .
Nel cuore della notte, tra sabato e domenica, sono state ritirate 15 patenti di guida tutte per guida in stato di ebbrezza.
La polizia stradale di Macerata ha effettuato controlli nella zona costiera, dove si concentrano locali frequentati dai più giovani, all'interno di un serrato programma di prevenzione alle stragi del sabato sera condotto dalle forze dell'ordine. I conducenti delle auto ai quali sono stati ritirate le patenti sono stati trovati con un tasso alcolemico superiore a quello consentito.
La raccomandazione è sempre quella di non mettersi alla guida dopo aver bevuto.
Farà tappa il 21 marzo a Porto Recanati ed il 22 a Camerino la 4^ edizione di “Una vita da social”, la campagna educativa itinerante della Polizia di Stato sui temi dei social network, del cyberbullismo, dell’adescamento online e sull’importanza della sicurezza della privacy che, partita da Roma il 5 febbraio u.s., sosterà in 45 città sul territorio nazionale ed europeo.
Nel 2015 la campagna educativa aveva fatto tappa a Macerata, in Piazza Mazzini, riscuotendo un grande entusiasmo nelle scolaresche partecipanti. Quest’anno il Dipartimento della P.S. ha dedicato alla provincia di Macerata ben due incontri, al fine di favorire nel miglior modo possibile la partecipazione degli alunni delle scuole dei comuni colpiti dal sisma. L’iniziativa prevede la presenza di un truck, lungo 18 metri e largo 5, che nelle città in cui fa tappa si trasforma in un’aula multimediale, in grado di ospitare i ragazzi delle scuole per potervi svolgere l’attività didattica.
All’interno del truck gli agenti della Polizia Postale e delle Telecomunicazioni terranno una lezione sui pericoli della rete. Nelle vicinanze del turck saranno allestiti altri due punti informativi: in uno vi sarà personale dell’ASUR Area Vasta nr.3 Dipartimento per le Dipendenze patologiche in cui si parlerà di social network e l’altro allestito dalla Questura di Macerata dove i ragazzi potranno assistere a una lezione in materia di “Educazione alla Legalità” con brevi dimostrazioni a cura della Polizia Scientifica. Coinvolto nella giornata educativa anche il Reparto Cinofili della Polizia di Stato i cui operatori effettueranno alcune dimostrazioni con l’utilizzo di cani antidroga e antiesplosivo.
Il giorno 21 a Porto Recanati il truck sosterà di fronte al castello Svevo, grazie all’ospitalità del Comune, dove saranno presenti gli studenti che sono ospiti di scuole ubicate nei comuni della fascia costiera, anche fuori della provincia di Macerata, a causa dell’inagibilità, dei plessi scolastici originari situati nei comuni montani. A Camerino parteciperanno gli alunni del comune ospitante, ma anche dei paesi limitrofi, che hanno conservato in qualche modo la sede scolastica nelle sedi originarie.
Per agevolare la partecipazione, gli studenti dell’Istituto comprensivo Mons. Paoletti scuola secondaria di primo grado di Visso e Muccia, ospiti per le attività scolastiche presso la casa Loreto dei Missionari Scalabriniani, verranno accompagnati con un pullman della Polizia di Stato da Loreto a Porto Recanati e ritorno. All’evento di Porto Recanati parteciperanno altresì circa n.12 studenti dell’Istituto Comprensivo Ugo Betti, scuola secondaria di primo grado “Fratelli Ferri” di Fiastra, ospiti per le attività scolastiche presso la Parrocchia “preziosissimo sangue” a Porto Recanati; e circa 50 studenti dell’Istituto Comprensivo Enrico Medi, scuola secondaria di primo grado, di Porto Recanati.
Il giorno 22 il truck si porterà a Camerino, grazie alla disponibilità data oltre che del comune anche dalla Contram, che ha gentilmente concesso i propri spazi in Via Le Mosse. Nella giornata gli studenti coinvolti saranno quelli delle delle scuole secondarie di primo grado dei seguenti istituti:
Istituto comprensivo Ugo Betti scuola secondaria di primo grado di Camerino con un gruppo di circa nr.120 studenti
Istituto comprensivo Mons. Paoletti, scuole secondarie di primo grado di Pievetorina e di Valfornace con un gruppo di circa nr.60 studenti.
“Una vita da social” è la più importante campagna educativa itinerante realizzata dalla Polizia di Stato, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e con il Patrocinio dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della Rete per i minori.
Un progetto al passo con i tempi delle nuove generazioni, che nel corso delle tre edizioni precedenti ha raccolto un grande consenso: gli operatori della Specialità della Polizia Postale hanno incontrato oltre 1 milione di studenti sia nelle piazze che nelle scuole, 106.125 genitori, 59.451 insegnanti per un totale di 8.548 Istituti scolastici, 30.000 km percorsi e 150 città raggiunte sul territorio e una pagina facebook con 108.000 like e 12 milioni di utenti mensili sui temi della sicurezza online.
E proprio a dicembre 2016, “Una Vita da Social”, è stata selezionata dalla Commissione Europea tra le migliori pratiche a livello europeo. Obiettivo della due giorni all’insegna della “Educazione alla Legalità”: è quello di fare in modo che i gravi episodi di cronaca, alcuni dei quali culminati con il suicidio di alcuni adolescenti ed il dilagante fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie, non avvengano più. L’obiettivo dell’iniziativa, infatti, è quello di prevenire episodi di violenza, prevaricazione, diffamazione, molestie online attraverso un’opera di responsabilizzazione in merito all’uso della “parola”.Tutti gli operatori coinvolti della Polizia di Stato e dell’ASUR incontreranno gli studenti ma anche gli insegnanti per sviluppare insieme i temi della sicurezza online e dell’uso corretto della rete che puo’ anche rappresentare per i giovani una grande opportunità e non un limite.
Patners dell’inziativa condotta dalla Polizia di Stato sono alcune aziende come Baci Perugina, Facebook, Fastweb, FireEye, Google, Italiaonline con i portali Libero, Virgilio e SuperEva, Microsoft, Poste Italiane, Skuola.net, Norton by Symantec, Tim, Vodafone, Wind Tre, Youtube che sono scese in campo insieme alla Polizia di Stato per il raggiungimento dell’obiettivo sopra menzionato.
Gli studenti partecipanti inoltre potranno lanciare il loro messaggio positivo attraverso un diario di bordo 2.0. Infatti, grazie alla collaborazione con Baci Perugina, da sempre messaggero d’amore, nasce #unaparolaeunbacio, l’hashtag per dire no al cyberbullismo documentando le tappe di Una Vita da Social attraverso la condivisione di foto e frasi di tutti gli studenti coinvolti. Testimonial d’eccezione della due giorni l’attore Simone Riccioni protagonista di numerosi spot pubblicitari e film, nonchè autore di libri, l’anno scorso protagonista e co-produttore del film “Come saltano i pesci” che ha riscosso un notevole successo nelle sale cinematografiche italiane. Quest’anno l’attore è impegnato nelle riprese del film “Tiro libero” interamente girato nelle Marche, di prossima uscita nelle sale cinematografiche.
Preoccupa in maniera più forte il fenomeno del cyberbullismo: circa 2 ragazzi su 3 dichiarano di aver avuto esperienza diretta o indiretta di fenomeni di questo tipo. Per questo motivo accolgono con favore gli incontri gli operatori della Polizia Postale per formare/informare all’uso dei social.
E proprio successivamente a questi incontri è stato riscontrato un aumento consistente delle denunce. Il Dipartimento della P.S. diffonde il seguente messaggio. “Una Vita da Social è un progetto indirizzato principalmente ai giovani, che sono i principali fruitori della Rete. L'iniziativa si pone l’obiettivo di divulgare il messaggio che Internet possa essere vissuto come un'opportunità e non come un pericolo.
Il divario fra la conoscenza digitale dei giovani e degli adulti è enorme ed è per questo indispensabile fornire loro tutti quegli strumenti utili ad evitare le insidie che la rete può nascondere.”
Si riportano sotto i casi trattati nell’anno 2016 dalla Polizia di Stato a Macerata.
I giorni scorsi si sono svolti in Prefettura una serie di incontri con l’interessamento delle Forze di Polizia presenti sul territorio nel corso dei quali sono state affrontate le problematiche riguardanti i complessi residenziali Hotel House e River Village di Porto Recanati.
A seguito di tale attività, sono stati pianificati servizi mirati alla suindicata zona volti al contrasto dei reati in genere e in particolare dei reati connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel pomeriggio di ieri, con l’impiego di un consistente numero di agenti e di mezzi della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza con al seguito unità cinofile antidroga, sono stati effettuati servizi di controllo del territorio che hanno interessato l’area dove insistono i suindicati complessi residenziali. Nel corso dell’operazione, sono state effettuate 12 perquisizioni personali, identificare 45 persone e sottoposti a controllo 8 veicoli. Sono stati sequestrati 10 grammi di cocaina fatto in relazione al quale è tuttora al vaglio la posizione di alcune persone.
Sarà la Società Autostrade per l'Italia il primo soggetto ad essere audito, martedì 21 marzo alle 13:30, dalla Commissione d'inchiesta sugli infortuni sul lavoro, che ha aperto una propria indagine in relazione al crollo del ponte 167 sull'autostrada A14. La Commissione, ha spiegato nei giorni scorsi la presidente Camilla Fabbri, si concentrerà sul ''delicato tema della sicurezza dei cantieri stradali, cercando di illuminare la catena degli appalti e dei subappalti per chiarire le responsabilità in materia di sicurezza. Un impegno doveroso verso la famiglia delle vittime, i lavoratori e tutti i cittadini che, quotidianamente, usufruiscono di un'infrastruttura strategica quale l'A14".
Le audizioni proseguiranno poi, con un calendario ancora da stabilire, con la Polizia Stradale delle Marche, le ditte coinvolte negli appalti, gli operai rimasti feriti, ''non solo per accertare, in tempi brevi, ruoli, cause e responsabilità, ma anche per evitare che si possano ripetere simili tragedie'' (ansa).
Ulteriore operazione dei finanzieri della Tenenza di Porto Recanati a contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, messa a segno nell’ambito di un dispositivo permanente di contrasto ai traffici illeciti, recentemente rafforzato dal Comando Generale del Corpo.
Appostamenti e pedinamenti, anche notturni, hanno fatto sì che venisse individuato un appartamento, abitato da extracomunitari, posto all’undicesimo piano del condominio multietnico dell'Hotel House di Porto Recanati, dove si pensava fosse nascosto lo stupefacente destinato allo spaccio locale.
A nulla è valso, però, utilizzare come ripostiglio un appartamento posto in uno degli ultimi piani del grattacielo. Infatti, i finanzieri, appostati e nascosti in vari punti di osservazione, nelle ore notturne, seguendo i movimenti dei sospettati, hanno individuato il nascondiglio dove poteva essere custodito lo stupefacente.
Scattato il blitz, i finanzieri hanno fatto irruzione cogliendo di sorpresa gli spacciatori, uno dei quali, vistosi scoperto, ha tentato di disfarsi di un pacchetto, successivamente rivelatosi contenere eroina, lanciandolo dal balcone.
Ma il tentativo è risultato inutile, in quanto altri finanzieri erano appostati anche all’esterno, in vari punti nevralgici, in modo da tenere sotto controllo ogni possibile movimento e garantire anche una cornice di sicurezza ai militari che stavano operando nell’appartamento.
Nelle perquisizioni eseguite sui soggetti e nell’appartamento, è stata rinvenuta altra eroina, parte della quale nascosta all’interno e dietro la cornice di uno specchio. Nel complessivo sono stati sequestrati circa 27 grammi di eroina ed un bilancino di precisione.
I 5 soggetti occupanti dell’appartamento sono stati tutti tratti in arresto e posti ai domiciliari, per detenzione ed occultamento di sostanze stupefacenti per fini di spaccio.
Gradita visita stamane prima dell'inizio dei lavori del Consiglio Regionale, di due classi della V° elementare dell'Istituto Scolastico Comprensivo “E.Medi” di Porto Recanati. Gli alunni, accompagnati dalle insegnanti, hanno assistito ad una parte della seduta consiliare, inseriti in un progetto Istituzioni-Scuola, che porta alla formazione di un apposito calendario di visite formative programmate durante le sessioni consiliari. Ad accogliere i ragazzi delle elementari di Porto Recanati, oltre al Presidente del Consiglio, anche il Consigliere regionale Elena Leonardi, anche lei di Porto Recanati.“Lo scambio con le nuove generazioni è sempre un momento stimolante ed interessante - commenta la Leonardi – i ragazzini animati da una grande curiosità per questo mondo della politica, ci hanno fatto pervenire una serie di domande affatto scontate frutto di un lavoro svolto nelle loro classi, su temi importanti come il sisma che ha colpito la nostra Regione e le problematiche relative alla costa portorecanatese, partecipando con attenzione ed interesse ai lavori dell'Aula.”“Reputo davvero positiva – conclude la Leonardi – la costruzione di un rapporto Istituzione-Scuola. Le classi che partecipano ai lavori dell'Aula lo fanno con forte interesse e forniscono anche stimoli alla classe politica regionale; il legame con il territorio e la fiducia nelle Istituzioni e nella politica si costruisce anche così, coinvolgendo le nuove generazioni dentro le quali ci saranno i politici del domani.”
E' stata consegnata al consulente, l'ing. Luigino Dezi, docente dell'Università Politecnica delle Marche, tutta la documentazione sul crollo del ponte in A14. La Procura di Ancona ha infatti completato oggi l'acquisizione dei documenti e li ha trasmessi a Dezi, che ha 60 giorni di tempo per consegnare la sua relazione. Da qui alla conclusione degli accertamenti ci saranno degli step, in base ai quali il pm Irene Bilotta potrà mettere un primo punto fermo con l'iscrizione di una o più persone nel registro degli indagati. Il fascicolo aperto per omicidio colposo plurimo è ad oggi a carico di ignoti. In base all'andamento delle verifiche Bilotta deciderà poi se contestare anche il reato di disastro colposo.
Tra i quesiti posti al consulente, la corrispondenza dei lavori ai progetti. Quanto all'aspetto della sicurezza, e cioè se l'autostrada dovesse essere chiusa oppure no, il perito dovrà valutare a livello probabilistico quale rischio vi fosse in relazione all'eventuale specificità dei lavori su quel ponte.
La fiera di Brescia, Dentro Casa Expo, in questi giorni sta dedicando una grande attenzione sia agli arredi e complementi per la casa, sia all'outdoor. Lorenzo Corneli, marchigiano doc, designer e progettatore, ha presentato il suo Biocamino un oggetto interamente made in Italy ottenendo molto successo e curiosità da parte dei presenti.
Progettato dallo stesso Corneli, nonché fondatore della Hot Design Innovation di Porto Recanati, Biocamino è innanzitutto un oggetto artistico originale e made in Italy, realizzato a mano e declinato in differenti modelli, oltre che in esclusive edizioni limitate destinate ai maggiori estimatori.
Costruito con argille di qualità cotte a oltre 1.000 °C, il Biocamino è un oggetto fatto a mano, con una tale cura artigianale da essere annoverato fra le migliori ceramiche artistiche di alto livello. «Ogni Biocamino spiega il designer Lorenzo Corneli è un pezzo unico. Ed è anche un esemplare di avanzata tecnologia ecosostenibile e brevettata». Infatti, il Biocamino, benché abbia piccole dimensioni che lo rendono facilmente trasportabile e versatile, sviluppa una potenza di 1,7 kW, sufficiente a integrare uniformemente di 5-6 gradi un ambiente di 25 mq. «Inoltre prosegue Lorenzo Corneli , il calorifero è alimentato esclusivamente da un biocombustibile certificato di nuova generazione, atossico e inodore, che non emette fumo, ha bassi consumi e costi contenuti».
Sempre presente ai principali eventi dell’interior design e del benessere, Hot Design Innovation è impegnata nell’innovazione e nella promozione dello sviluppo sostenibile. Questa infatti utilizza soltanto materiali a basso impatto, biocombustibili e packaging 100% riciclabili. Localizzata nelle Marche, anche di fronte agli avvenimenti che hanno colpito la regione negli ultimi mesi, Hot Design Innovation continua a lavorare per far crescere il proprio territorio e valorizzare l’eccellenza il saper-fare italiano.
Alla presenza di un migliaio di persone, il vescovo di Ascoli Piceno Giovanni D'Ercole ha celebrato nella chiesa di San Paolo a Pagliare del Tronto i funerali di Emidio Diomede e Antonella Viviani, i coniugi morti giovedì scorso nel crollo del ponte sull'A14.
"Non dimenticherete mai il dolore per aver perso tragicamente mamma e papà, ma se guarderete la luce della fede potrete scorgere quell'umile fiammella che vi permetterà di andare avanti insieme" ha detto mons. D'Ercole rivolgendosi ai figli dei coniugi Diomede, Daniele e Daniela. Il vescovo, rompendo il cerimoniale, ha voluto che a fine cerimonia funebre fossero i figli a incensare le due bare (ANSA).
Sono morti sul colpo per un politrauma complesso da decelerazione, con lesioni da schiacciamento in particolare su torace e addome, i coniugi Emidio Diomede e Antonella Viviani, vittime del crollo del ponte sull'A14. L'autopsia è stata eseguita dal medico legale incaricato dalla Procura di Ancona Mauro Pesaresi. Tra i quesiti posti dalla Procura anche se i coniugi indossassero o meno le cinture di sicurezza, che sarà approfondito con esami istologici e controlli sull'auto.
In ogni caso l'esito dell'incidente sarebbe stato comunque mortale. "Al momento non ci sono persone iscritte nel registro degli indagati, perché stiamo aspettando il resto della documentazione. La situazione è da esaminare sotto diversi punti di vista". Così il pm Irene Bilotta, titolare dell'inchiesta sul crollo del cavalcavia in A14. "Importante - ha aggiunto - sarà vedere cosa c'è sotto i monconi rimasti in piedi", per avere elementi in più utili alla ricostruzione della dinamica dell'incidente. "Ma non escludo di poter individuare, prima, responsabilità a carico delle ditte e dei vari soggetti coinvolti". Bilotta sta aspettando anche la relazione degli ispettori dell'Asur.
Ma, anche se è presto per fare valutazione, per l'avv. Vincenzo Maccarone, legale dei familiari dei Diomede, "non è stata una fatalità: un fatto così eclatante si poteva prevenire ed evitare". (Ansa)
La Capogruppo di Fratelli d'Italia al Consiglio Regionale, Elena Leonardi, sta seguendo con interesse e attenzione, lei che è proprio di Porto Recanati, la vicenda legata alla crisi del Gruppo Ghergo e degli effetti che questa potrebbe avere sul futuro di tante famiglie e sull'intera area territoriale.
“Reputo un fatto importante questo spiraglio che si è aperto nella vicenda Ghergo e la tregua tra i lavoratori dello stabilimento e la proprietà con la sospensione dello stato di agitazione che era sfociato nello sciopero dei giorni scorsi. La questione è rilevante soprattutto se teniamo conto della previsione di un piano di esubero per 69 dipendenti su 175, l'obbiettivo è quindi quello di trovare formule adeguate per il rilancio della produzione e la riqualificazione che consentano di scongiurare i pesanti licenziamenti.”
“Il perdurare della crisi ha colpito molto duramente l’economia del nostro territorio, travolgendo le piccole e medie imprese artigiane, da sempre colonna portante della produzione marchigiana, ma anche aziende di grande valore. Credo sia necessario tentare di individuare soluzioni, sopratutto in casi di crisi aziendale, in grado di salvaguardare l'occupazione, auspico pertanto – conclude Leonardi – che proprietà, lavoratori, parti sociali e politica possano arrivare ad un accordo in grado di dare ancora un futuro di lavoro e di sviluppo.”
"Ora è il momento del dolore, che non finirà mai: dovrò abituarmi a conviverci". Così Daniele Diomede, figlio dei coniugi morti in autostrada per il crollo del cavalcavia.
"Abbiamo perso due persone eccezionali - ha aggiunto -, che facevano solo del bene". "Sapere le cause della morte - ha detto ancora, al termine dell'autopsia sui corpi dei genitori - cambia poco. Se fosse stato per un loro errore allora saprei con chi prendermela, invece così non lo so". "Avrei voluto che vivessero per conoscere mio figlio, che dovrebbe nascere il 21 maggio. Mio padre era nato il 28 maggio; spero che la gravidanza vada avanti qualche giorno in più perché possa nascere lo stesso giorno di papà", ha detto ancora il giovane.
Intanto è terminata l'autopsia sui corpi dei coniugi Emidio Diomede e Antonella Viviani. L'esame autoptico è stato eseguito dal medico legale Mauro Pesaresi. A breve dovrebbe essere dato il nulla osta per la restituzione delle salme ai familiari. Ad attendere fuori dall'obitorio dell'ospedale di Torrette, ad Ancona, c'erano il figlio, il cognato e altri parenti. (ANSA).
Stamattina si è reso necessario un intervento dei Vigili del Fuoco di Civitanova nella Pineta di Porto Recanati, alla foce del fiume Potenza.
Alcune sterpaglie, infatti, sono andate a fuoco, non si sa se per causa di qualche piromane e il forte vento ha rischiato di far propagare l'incendio. L'intervento dei vigili del fuoco ha spento le fiamme e bonificato la zona.
Si svolge stamani nell'ospedale di Torrette di Ancona l'autopsia sui corpi di Emidio Diomede e Antonella Viviani, la coppia morta nel crollo del ponte 167 avvenuto il 9 marzo lungo l'A14, all'altezza di Camerano. La procura di Ancona, che conduce l'inchiesta, procede contro ignoti per il reato di omicidio colposo plurimo. Stando alle prime ipotesi di indagine, il crollo del cavalcavia sarebbe avvenuto per un errore, materiale o strumentale, durante i lavori di sollevamento e stabilizzazione del ponte, con un'errata distribuzione dei pesi che avrebbe poi provocato il cedimento. I tre operai della ditta appaltatrice, dei lavori, la Delabech srl di Roma, sentiti come gli ingegneri e i responsabili del cantiere a sommaria informazione dalla polizia stradale, hanno detto, fra molti ''non ricordo'', di aver sentito un forte rumore, come uno scricchiolio, e di essere scappati via dopo aver raccolto gli attrezzi. Verranno interrogati la prossima settimana (ANSA).
Video non adatto a persone impressionabili.
Un video amatoriale, girato pochi minuti dopo il crollo del ponte sulla A14, riprende le immagine dell'auto schiantata contro il ponte stesso prima che, sul luogo dell'incidente, fossero arrivati i soccorsi.
Autostrade per l'Italia comunica che sull'A14 Bologna Taranto "è stato riaperto il tratto tra Ancona sud e Loreto chiuso ieri a causa del cedimento della struttura provvisoria di sostegno del cavalcavia dove erano in corso lavori di adeguamento dell'infrastruttura, in seguito all'ampliamento a tre corsie dell'autostrada".
Sul luogo dell'evento, dove per tutta la notte sono intervenute le squadre di Autostrade per l'Italia per ripristinare la viabilità in sicurezza, è stata inizialmente riaperta la corsia di sorpasso in direzione sud intorno alle ore 8:00, per poi riaprire alle 8:45 anche la direzione nord riducendo i disagi per la viabilità del tratto.
A seguito della denuncia presso la Stazione CC di Porto Recanati del ritrovamento nel giardino di un'abitazione di un gatto, morto, che presentava, a dire della persona che aveva segnalato il fatto, segni di avvelenamento e che non si trattava del primo episodio, la Compagnia Carabinieri di Civitanova Marche ha proceduto all’attivazione del Nucleo Cinofili Antiveleni Carabinieri-Forestali, alle dipendenze del Coordinamento Territoriale CC per l’Ambiente del P. N. Monte Sibillini a Visso che, nella mattinata di ieri, ha proceduto all’ispezione della zona di Montarice, della relativa strada principale e dei perimetri della varie abitazioni con due cani addestrati alla ricerca di bocconi avvelenati.
La ricerca ha dato esito negativo e la popolazione residente è stata sensibilizzata affinchè in futuri analoghi casi siano immediatamente informate le Forze dell’Ordine così da attivare subito il Servizio Veterinario dell’ASL per comprendere quali siano le cause reali delle morti ed eventualmente quale tipo di veleno così da indirizzare le successive attività investigative nei confronti degli autori degli avvelenamenti.
Nel frattampo è stato informato ufficialmente il Sindaco di Porto Recanati per l’adozione dei provvedimenti ritenuti necessari in qualità di Autorità Sanitaria locale.
Martedì scorso, una guardia zoofila di Legambiente M.V. è stata contattata telefonicamente da una volontaria, a sua volta avvertita da un’abitante di Via dei Pini di Porto Recanati, che un gatto salito su un albero da venerdì scorso non riusciva più a scendere e fino a quel momento nessuno era intervenuto.
La guardia zoofila ha contattato i vigili del fuoco di Macerata che, fin da subito, si sono attivati per soccorrere l’animale rimasto intrappolato. Nonostante fossero impegnati anche per altri interventi causati dal maltempo, i vigili si sono ugualmente resi disponibili recandosi sul luogo per mettere in sicurezza l’animale, che poi è stato dato in affido alla segnalatrice.Legambiente ringrazia a nome dei cittadini i vigili del fuoco, sottolineando che sono l’unico dipartimento riconosciuto a livello nazionale per il soccorso pubblico e per la tutela delle persone, degli animali e delle cose.