Nuovo importante appuntamento venerdì 17 giugno a Pieve Torina organizzato dall’Europe Direct Unione Montana Marca di Camerino in collaborazione con la stessa Unione Montana: si parlerà di green deal europeo come “chiave per la ripresa e opportunità per il territorio”.
Diversi i relatori che parteciperanno, sia in presenza che in remoto, "a significare l’importanza del tema, strategico per il futuro dell’alto maceratese come di tutto il Paese" sottolinea Alessandro Gentilucci, presidente dell’Unione.
"Sono ormai numerosi gli incontri che con l’Europe Direct abbiamo promosso, proprio per stimolare idee, confronti, riflessioni e portare l’Europa alla portata di tutti, anche in termini pratici, informando su finanziamenti e opportunità in vari ambiti, dal mondo imprenditoriale a quello culturale", aggiunge Gentilucci.
"Venerdì affronteremo scenari complessi che vertono sulla grande sfida del cambiamento climatico e su quali strategie dobbiamo adottare, ai diversi livelli, per tentare di arginare i rischi che ne conseguono: sviluppo sostenibile è la parola chiave, quindi decarbonizzazione dell’economia, biodiversità, innovazione...temi sui quali ospiteremo qualificati contributi", conclude Gentilucci.
Oltre ai saluti istituzionali affidati a Gentilucci e al sindaco di Fiastra, Sauro Scaficchia, una sezione del convegno sarà dedicata al green deal raccontato dalle istituzioni con interventi di Salvatore De Meo, deputato al Parlamento europeo, Andrea Vettori, della DG Ambiente della Commissione europea, Guido Castelli, assessore regionale Marche.
Successivamente interverranno Elena Torri, referente ASviS per le aree interne e montagna, Andrea Stella, manager dell’innovazione, di Ecopro Srl, e Andrea Spaterna, presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. A chiudere, l’intervento del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli. L’appuntamento è per le ore 10 di venerdì 17 giugno presso il centro civico di via De Gasperi. Sarà possibile seguire il convegno anche in diretta facebook al seguente link: clicca qui
Grande soddisfazione nelle parole del sindaco Alessandro Gentilucci nell’annunciare che il comune di Pieve Torina ha ottenuto il primo posto, a livello regionale, per un progetto a valere sul Pnrr.
“Grazie al lavoro di squadra realizzato dagli uffici e alla progettualità convincente siamo riusciti a ottenere un finanziamento di 312.000 euro, avvalendoci di un bando Pnrr, che ci consente di offrire un altro servizio che arricchisce il nostro territorio”.
“Si tratta di una struttura che sarà realizzata con pareti esterne a vetro e ad alta efficientazione energetica. Sarà costruita aggiungendo un piano all’attuale edificio che ospita scuola primaria e secondaria di primo grado in via De Gasperi, e conterrà una sala refezione, la cucina, la dispensa e uno spogliatoio wc per il personale. “Risultare primi nelle Marche su 600 domande ammesse a finanziamento a livello nazionale, ci conferma della bontà del nostro lavoro” conclude Gentilucci.
Venerdì 3 giugno, ultimo giorno di scuola per i bambini della primaria dell’Istituto comprensivo di Pieve Torina, presso il palazzetto polivalente di Valfornace, si è svolta la giornata conclusiva del progetto del Coni “Scuola attiva kids”, dedicata al gioco-sport.
Hanno partecipato tutti gli alunni delle classi quarte e quinte dell’Istituto comprensivo, che durante l’anno scolastico hanno svolto il progetto del Coni. I ragazzi sono stati guidati dall’istruttrice Eleonora Santoni e dal maestro Leonida Panichelli che hanno organizzato i giochi, coadiuvati dagli altri ragazzi del Coni, Olaf Micucci e Francesco Palombi. I bambini, suddivisi in gruppi misti tra i diversi plessi, hanno partecipato a giochi e percorsi molto ben organizzati, si sono divertiti ed hanno trascorso una giornata di festa diversa dal solito.
E’ intervenuto, a nome dell’Amministrazione, che ha sostenuto il progetto, il sindaco di Valfornace Massimo Citracca, che ha ricordato agli alunni quanto sia importante impegnarsi nello sport, per acquisire uno stile di vita sano e come valida alternativa alla vita sedentaria, anche a seguito delle chiusure dovute al lockdown.
Inoltre è intervenuto il presidente provinciale della F.I.G. e S.T. (Federazione Italiana Giochi Tradizionali) Patrizio Romaldini, il quale ha invitato i bambini a conoscere e partecipare agli sport che praticavano i nonni, come il gioco della ruzzola e altri, svolti interamente all'aperto.
Un sentito ringraziamento le docenti delle scuole di Valfornace lo esprimono alla Pro-loco e all’Amministrazione Comunale, che hanno permesso di utilizzare la struttura del palazzetto e gli spazi sportivi adiacenti all’aperto. Un grazie anche alla Dirigente dell’Istituto che ha permesso ad alunni ed insegnanti di partecipare a questa bella giornata dedicata allo sport all’aria aperta.
“Sono molto felice di constatare che il sistema di controllo sul reddito di cittadinanza stia funzionando. Molto meno di vedere quanto in basso si possa cadere per questioni di soldi”. Queste le parole dell’on. Mirella Emiliozzi (M5s) all’indomani dei controlli scattati presso i comuni maceratesi di Castelraimondo, Pieve Torina, Montelupone, Potenza Picena, Montecosaro e Pollenza, e che hanno portato alla denuncia di 9 'furbetti' (leggi qui).
“Mi chiedo se questi truffatori – prosegue nella nota Emiliozzi - si rendano conto che sottraggono risorse a gente che è costretta a rivolgersi al reddito di cittadinanza per far trovare qualcosa in tavola ai propri figli. Una misura di civiltà che finalmente ci ha allineato al resto dell’Europa e che peraltro ci ha posto al riparo da tensioni sociali che sarebbero state inevitabili a seguito della pandemia”.
“Le denunce dimostrano semplicemente che i controlli stanno funzionando. Di certo non si può pensare di eliminare una misura di sostegno tanto importante, seppur sempre perfettibile, solo perché ci sono dei truffatori che se ne approfittano e che mi auguro paghino a caro prezzo.
Purtroppo c’è chi continua a portare avanti una campagna di disinformazione sostenendo che a percepire il reddito siano soprattutto giovani che non hanno voglia di lavorare. Ma i dati veri dimostrano qualcosa di molto diverso: 2/3 dei percettori non sono occupabili, e il 20% di quelli che sono occupabili lavora già, ma con uno stipendio al di sotto della soglia di povertà, che quindi viene integrato dal rdc fino a raggiungere 780 euro.
Inoltre – conclude l’onorevole pentastellato - c’è un’ampia fascia di persone tra i 55 ed i 65 anni, difficilmente ricollocabili. Questa è la verità! È da sciocchi credere a una tale fesseria ed è da bugiardi e irresponsabili sostenere una tesi diversa da quella che i dati ci riferiscono”.
Due operai edili, di 67 e 56 anni, sono precipitati da un cestello mentre erano al lavoro in un cantiere a Pieve Torina. Uno dei due uomini è stato trasportato a Torrette. L'incidente sul lavoro è avvenuto intorno alle 14: 15.
Da una prima ricostruzione, gli operai stavano lavorando su di una piattaforma mobile quando, per cause da accertare, una parte del cestello avrebbe ceduto facendoli cadere da un'altezza di circa 4 metri. Soccorsi dal 118, il 67enne è stato portato a Torrette in eliambulanza, mentre il 56enne è stato trasferito al nosocomio di Camerino per accertamenti.
La dinamica dell'incidente è ancora in fase di analisi da parte dei Carabinieri e dello Spasal dell’Asur. A quanto risulta, nessuno dei due uomini sarebbe in pericolo di vita.
Dalla cultura passa la rinascita dei territori marchigiani colpiti dal sisma del 2016. Succede grazie ad iniziative come il progetto Cantieri aperti, organizzato dal Segretariato Regionale per le Marche del Ministero della Cultura, che tra sabato 28 e domenica 29 maggio ha permesso a più di quattrocento persone di visitare i cantieri di ricostruzione dei luoghi della cultura danneggiati dal terremoto del Centro Italia.
Un primo weekend di attività (ce ne sarà anche un altro) denso di visite guidate e workshop, con protagonisti il Complesso di Sant’Agostino di Pieve Torina, il Palazzo dei Priori di Visso e la sempre vissana Collegiata di Santa Maria. Siti importanti non solo perché carichi di storia e tradizione ma anche – e soprattutto – perché hanno rappresentato per anni un punto di incontro e di ritrovo per la gente delle loro comunità. Le stesse persone che hanno potuto toccare con mano i progressi fatti in questi sei anni nei lavori di restauro, scoprendo le tecniche utilizzate e parlando con i tecnici e gli esperti che le hanno adoperate sul campo.
“La popolazione può vedere questi luoghi chiusi da anni e avere informazioni sulle attività in corso”, ha commentato Giovanni Issini, soprintendente all’Archeologia, alle Belle Arti e al Paesaggio delle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata. “Questi contenuti sono solitamente noti soltanto agli addetti ai lavori e invece, grazie al progetto Cantieri aperti, ora saranno rivelati anche ad un pubblico più ampio” ha aggiunto Issini.
Molto soddisfatte dell’iniziativa, cui hanno preso parte visitatori provenienti da tutte le Marche, anche le comunità ospitanti. “Per noi questa iniziativa ha essenzialmente un valore sociale, rappresenta un momento di rinascita che ci dà quella forza necessaria che stiamo perdendo, quella speranza che è venuta meno” , è il commento di Alessandro Gentilucci, sindaco di Pieve Torina.
“Non solo visite guidate, però: nella tappa di Visso di Cantieri aperti c’è stato spazio anche per la tradizione. Ad accogliere i visitatori c’erano infatti i ragazzi del “Torneo delle Guaite”, che con i loro elaborati costumi medioevali hanno accompagnato il pubblico alla scoperta delle bellezze della Comune. “Il viaggio di Cantieri aperti, però, non si ferma qui.
C’è grande attesa per il secondo weekend di appuntamenti, in programma l’11 e il 12 giugno prossimi, tra il Palazzo Saladini di Rovereto di Ascoli Piceno e Castel di Luco, ad Acquasanta Terme. Visite guidate nei cantieri ma non solo: sono tanti gli eventi in programma. Come “Note di Restauro”, che a Palazzo Saladini vedrà protagonisti i segreti del restauro in corso e le melodie dei ragazzi dell’Istituto Musicale “Spontini”. O “Trasformare ascoltando”, che in collaborazione con “Officina dei Sensi” permetterà ai non vedenti di vivere l’arte scultorea attraverso il tatto e l’udito. Perché la ricostruzione è soprattutto partecipazione.
Un viaggio alla scoperta di luoghi rimasti inaccessibili per anni, per consolidare le radici di una comunità che dal terremoto è rimasta profondamente provata. È questo il progetto “Cantieri aperti”, iniziativa finanziata dall’Unione Europea e dal Segretariato per le Marche del Ministero della Cultura, che ha preso il via oggi (28 maggio, ndr) a Pieve Torina, presso il Complesso di Sant’Agostino.
“Per noi questa iniziativa ha essenzialmente un valore sociale” – ha commentato il sindaco Alessandro Gentilucci. “Rappresenta un momento di rinascita che ci dà quella forza necessaria che stiamo perdendo, quella speranza che è venuta meno”.
Danneggiato seriamente dal sisma del 2016, il sito ha riaperto – per la prima volta dopo sei anni - le sue porte alla cittadinanza, che attraverso la guida esperta dei tecnici impiegati nel restauro, ha potuto toccare con mano l’avanzamento dei lavori e scoprire tutti i segreti delle attività di ripristino in corso.
Una passeggiata lunga quasi un’ora all’interno del Complesso, tra impalcature e affreschi, che ha permesso ai presenti di riappropriarsi degli spazi che il sisma aveva sottratto loro, osservando da una prospettiva privilegiata la macchina della ricostruzione. L’iniziativa, inoltre, è volta a fornire anche conforto a chi è stato privato di spazi comunitari essenziali come la chiesa o la casa di riposo locale che, prima del terremoto del 2016, erano ospitate proprio nel Complesso di Sant’Agostino.
“La popolazione può vedere questi luoghi chiusi da anni e avere informazioni sulle attività in corso”, ha commentato il Soprintendente all’Archeologia, alle Belle Arti ed al Paesaggio delle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata Giovanni Issini. “Questi contenuti sono solitamente noti soltanto agli addetti ai lavori e invece, grazie al progetto ‘Cantieri aperti’, ora vogliono essere rivelati anche ad un pubblico più ampio”.
Il viaggio di "Cantieri Aperti", però, non si ferma qui. Domani (29 maggio, ndr) il progetto farà tappa a Visso, nella Collegiata Santa Maria e presso il Collegio dei Priori. Contemporaneamente, altre attività saranno organizzate anche nel centro storico di Monte San Martino. Il prossimo 11 e 12 giugno, poi, gli eventi conclusivi ad Ascoli Piceno ed Acquasanta Terme.
La ricostruzione fa rima con partecipazione: è tutto pronto per il primo weekend di "Cantieri aperti", l’iniziativa nata in seno al progetto “Ophera” del Segretariato Regionale MiC per le Marche per permettere alla cittadinanza di visitare i cantieri di ricostruzione dei luoghi della cultura, danneggiati dal sisma del 2016.
Si parte sabato 28 maggio dal Complesso di Sant’Agostino di Pieve Torina e domenica 29 maggio dal centro storico di Monte San Martino, proseguendo con la Collegiata Santa Maria e il Palazzo dei Priori di Visso.
Due giorni ricchi di attività, workshop e visite guidate con gli esperti e i tecnici che stanno curando il restauro dei siti compromessi dalle scosse telluriche che devastarono il Centro Italia tra agosto e ottobre 2016.
Dopo l’ottimo riscontro ottenuto dalla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, "Cantieri aperti" è dunque pronta a entrare nel vivo, restituendo alle comunità luoghi rimasti inaccessibili per anni.
“Gli obiettivi di Cantieri aperti sono quelli di comunicare alle comunità e a un pubblico più ampio possibile quali sono le attività in corso per il recupero e il restauro del patrimonio culturale marchigiano danneggiato dal Sisma” ha commentato Giovanni Issini, Soprintendente ABAP per le province di Ascoli Piceno, Macerata e Fermo e coordinatore del progetto “Ophera”.
Tante le attività in programma nei diversi spazi coinvolti dall’iniziativa. Il 28 maggio si comincia con “Il restauro in mostra”, una galleria fotografica allestita presso il Parco Rodari – antistante il Complesso di Sant’Agostino di Pieve Torina – per raccontare attraverso le immagini il processo di restauro del sito. Attività, questa, che sarà replicata anche il 29 maggio presso il centro storico di Visso. A Monte San Martino, invece, il centro si trasformerà in una galleria a cielo aperto, dove un percorso multisensoriale racconterà ai visitatori la Ricostruzione in atto.
La rassegna prosegue poi con “Voci di Cantiere” (a Pieve Torina e Visso), che permetterà ai presenti di interfacciarsi direttamente con i tecnici e gli esperti che stanno curando le attività di ripristino dei siti. Dello stesso calibro “Mani in arte”, workshop dedicato alle tecniche di restauro dei dipinti, curato dall’Istituto Centrale del Restauro, in programma il 29 maggio, a Visso. Spazio anche per i più giovani, col concorso fotografico a Monte San Martino dedicato ai luoghi colpiti dal sisma, “Condividere la rinascita”, per ragazzi dai 9 ai 14 anni.
Tutti gli eventi, a numero limitato, sono gratuiti. Per partecipare è possibile prenotarsi tramite il sito ophera.beniculturali.it dove si trova anche il programma dettagliato delle attività. “Cantieri aperti”, però, non si ferma qui. È infatti previsto anche un secondo weekend di attività presso il Palazzo dei Saladini di Ascoli Piceno (l’11 giugno prossimo) e Castel di Luco, ad Acquasanta Terme (il 12 giugno prossimo).
Si è concluso nei giorni scorsi, con la consegna degli attestati di partecipazione, il corso per il conseguimento dell’abilitazione alla raccolta dei funghi epigei spontanei tenutosi tra dicembre 2021 e aprile 2022 presso la sala Rubner di Pieve Torina.
Presenti il presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino, Alessandro Gentilucci, l’ente che ha organizzato il corso, e alcuni dei discenti. “Diciotto ore di lezioni per imparare a conoscere i funghi, altro straordinario tesoro di cui è ricco il nostro territorio” ha dichiarato Gentilucci.
“Una azione formativa che valorizza i prodotti della nostra terra, e consente a tanti di poter coltivare una passione che è sia scientifica che gastronomica ma anche d’interesse per l’ambiente e la natura”, ha aggiunto.
Una ventina circa gli iscritti, provenienti anche dall’Umbria, che sono stati accompagnati nella formazione da esperti indicati dal Cam Marche (Coordinamento Associazioni Micologiche). Gli attestati riconosciuti sono stati una dozzina di cui alcuni consegnati in presenza proprio dal presidente Gentilucci.
Riapre la piscina a Pieve Torina, una vera e propria oasi di benessere inserita in uno straordinario contesto naturale e con vari sistemi di idromassaggio.“Si tratta di un impianto innovativo che coniuga divertimento e socialità con l’obiettivo di soddisfare i nostri concittadini ma anche di attrarre turisti nei nostri borghi” sottolinea il sindaco Alessandro Gentilucci.
“È fondamentale avere infrastrutture ricettive di qualità che possano soddisfare le richieste di chi visita le nostre terre e invitarli a rimanere. La piscina di Pieve Torina va in questa direzione, con una serie di servizi che prevedono appunto esperienze benessere e l’apertura, per l’avvio della stagione, di un chiosco bar”.
Verranno riattivate le promozioni della scorsa estate rivolte alla cittadinanza, “come la tessera oro che consente a tutti i ragazzini che frequentano la scuola elementare e media l’accesso gratuito per tutto il periodo estivo, e la tessera argento per i ragazzi fino ai 18 anni, che consente tre ingressi gratuiti infrasettimanali” prosegue Gentilucci.
L’ingresso, per chi non dispone delle tessere, è di 5 euro al giorno comprensivo di ombrellone. “Per l’estate abbiamo in programma una serie di iniziative che troveranno qui una location perfetta: musica, spettacoli, attività per il benessere, insomma uno spazio da scoprire con tante proposte per tutti”.
«Pieve Torina ha una storia antica, che affonda le sue origini ben prima dei Romani, con popolazioni picene e umbre che l’hanno abitata sin dai primordi per la sua posizione di confine. Dai recenti reperti archeologici romani e preromani emersi durante i lavori di costruzione del palazzetto dello sport abbiamo preso spunto per dar vita al progetto "Pieve Torina: percorsi di storia", una proposta di escursionismo innovativo accompagnato da racconti sul passato del nostro paese».
Il sindaco Alessandro Gentilucci presenta questa nuova iniziativa che prevede la realizzazione di quattro passeggiate adatte a persone di tutte le età nel periodo maggio/ottobre. Il primo appuntamento, fissato per la mattina di domenica 22 maggio, sarà dedicato alla storia della mezzadria e del "Museo della nostra terra". Matteo Petracci, guida ambientale e storico del territorio, condurrà i percorsi e il racconto.
«Questo progetto punta a sviluppare un turismo naturalistico e culturale legato alla valorizzazione delle unicità presenti a Pieve Torina e nei suoi borghi» sottolinea Gentilucci. «L’obiettivo è duplice: contribuire al potenziamento dell’aspetto divulgativo e di conoscenza del territorio e favorire una proposta turistica di qualità. Dopo la mezzadria parleremo della presenza longobarda, di quella romana e picena sino agli insediamenti preistorici. Un viaggio indietro nel tempo per scoprire i passaggi cruciali del passato di Pieve Torina».
La partecipazione è gratuita e la prenotazione obbligatoria (per informazioni scrivere a girastorieraccontiincammino@gmail.com). Agli iscritti verranno successivamente comunicati orario e punto di ritrovo, oltre ad alcune semplici indicazioni da seguire per godere in tranquillità la passeggiata.
Domenica 15 maggio Pieve Torina ospiterà l’inaugurazione della mostra fotografica “Narrazioni Trasversali” realizzata dal fotografo Claudio Colotti all’interno del progetto Logusti. Alle ore 11, nel piazzale SAE, il sindaco Alessandro Gentilucci saluterà i convenuti presentando dodici gigantografie che sono state montate in diverse aree del paese. “Scatti di comunità li abbiamo chiamati - ha sottolineato il primo cittadino - perché raccontano le persone e i luoghi della nostra terra martoriata dal sisma, ma anche scatti di resilienza, di volontà di ripartenza, di desiderio di futuro".
"Abbiamo accolto Logusti - prosegue Gentilucci - interpretando la fotografia come spunto per tornare insieme a fissare lo sguardo su spazi che sentiamo appartenerci, come la piazza, e per ricreare una memoria condivisa attraverso l’archivio degli scatti di famiglia. Non solo, queste fotografie possono diventare motivo per conoscere il territorio come testimonia la presenza di alcuni blogger e influencer che sono venuti in visita proprio in questi giorni a Pieve Torina apprezzando soprattutto il percorso delle acque”.
Le foto saranno interpretate e rese vive grazie alle parole di Fabio Bonso di 'Ruvido Teatro'. Poi, dopo una degustazione offerta dalla Varnelli, partner del progetto, si proseguirà con la visita alla mostra itinerante.
Il giovanissimo Alessandro Caprodossi, classe 2009, insieme a Marco Caprodossi e Matteo Grieco, si è diplomato campione provinciale di ruzzola a coppie. Il tredicenne ha conquistato l’oro nella finale di categoria categoria al Campionato provinciale promosso dalla Figest - la Federazione Italiani Giochi e Sport Tradizionali - e disputatosi sulle strade delle frazioni di Vari e Appennino, nel Comune di Pieve Torina, domenica scorsa.
Circa 60 le coppie iscritte in totale: 26 nella categoria A, 23 nella categoria B e 9 nella categoria C. Viste le condizioni meteo è stato possibile disputare le eliminatorie solamente nella prima e nella terza categoria, A e C. Per quanto riguarda la categoria B l’appuntamento è stato solo rimandato a sabato prossimo, 21 maggio.
Alessandro, giovane promettente del lancio della ruzzola, è stato decisivo con la sua speciale prestazione durante la finale della coppia composta da Marco Caprodossi e Matteo Grieco. Emozionato, ha ritirato il premio applaudito anche da alcuni familiari presenti per seguirlo durante la competizione. Dietro Caprodossi e Grieco, al secondo posto sul podio, Simone Marchetti e Luca Pintucci. Si sono dovuti accontentare, sempre nella categoria C, del terzo posto Pino Mantini e Sandro Baldini.
Per la categoria A, il titolo di campione provinciale per la provincia di Macerata, è andato a Filippo Cinti e Roberto Micheli, rispettivamente della Asd Polverina e dell’Asd GSR Monte Cavallo. Dietro di loro la coppia camerte composta da Gianfranco Vitali e Giovanni Carboni. Terzo posto per Filiberto Cinti e Claudio Troiani, entrambi della compagine di Polverina. Le premiazioni si sono svolte presso il circolo dell’associazione Amici Pro Appennino che con la grande disponibilità ha messo a disposizione i propri spazi.
“Portiamo di nuovo l’Europa nel nostro territorio, con un webinar dedicato ai fondi europei per il settore creativo e culturale. Imprese, giovani, scuole, turismo e, ora, anche cultura. È uno stimolo costante che proponiamo ai tanti interlocutori interessati a scoprire le opportunità che l’Europa può riservarci nei diversi ambiti”.
È il presidente dell’Unione Montana, Alessandro Gentilucci, a presentare l’incontro online sui bandi Europa Creativa 2021-27 che si terrà giovedì pomeriggio, a cominciare dalle 15, e a cui sarà possibile partecipare collegandosi al link seguente oppure seguendo la diretta Facebook sull’account Europe Direct Unione Montana Marca di Camerino: clicca qui.
“L’obiettivo” prosegue Gentilucci “è presentare le opportunità di finanziamento comunitarie disponibili per il settore creativo e culturale con relatori d’eccezione come Anna Conticello, del Ministero della Cultura, Giuseppe Massaro e Maria Cristina Lacagnina dell’Ufficio Media Roma di Cinecittà SpA”.
L’evento è organizzato dal centro Europe Direct Unione Montana Marca di Camerino con la partecipazione dei due desk italiani del programma Europa Creativa, l’ufficio Media e l’ufficio Cultura, e supportato dai centri Europe Direct Regione Marche, Montagna Veneta, Carnia, Vallée d'Aoste.
Il webinar si rivolge a tutti gli operatori del settore creativo, culturale e audiovisivo quali enti pubblici, università, soggetti promotori di festival e manifestazioni, associazioni, editori, operatori dell’audiovisivo.
Sulla facciata del palazzo Comunale di Potenza Picena sventola il vessillo della Croce Rossa Italiana: l’amministrazione risponde così all’iniziativa lanciata dall’Anci nella settimana che celebra l’associazione e che culminerà con la giornata ad essa dedicata il prossimo 8 maggio. “Un grande impegno, quello del nostro Comitato locale di Porto Potenza, – dichiara il sindaco, Noemi Tartabini – che abbiamo visto confermato in tante occasioni.
Ultima in ordine di tempo quella relativa alla gestione dei profughi provenienti dall’Ucraina. Siamo davvero grati a tutti i volontari per la collaborazione e per la grande professionalità dimostrata nei confronti delle persone ospitate sul nostro territorio”. “L’emergenza in Ucraina ha visto la Croce rossa italiana in campo sin dall’inizio – è il commento di Matteo Carlocchia, presidente del Comitato CRI di Porto Potenza - a supporto della popolazione civile colpita dal conflitto, degli sfollati in loco e di quelli che hanno cercato e cercano riparo nelle nazioni confinanti. Inoltre, con diversi convogli partiti dall’Italia, la CRI ha consegnato alimenti, coperte e trauma kit, oltre ad altri materiali logistici e sanitari”.
La presenza della Croce Rossa a Potenza Picena potrà presto contare su un incremento dei mezzi di soccorso a disposizione. “Proprio la prossima domenica 8 maggio – spiega ancora il sindaco - in occasione della Giornata Nazionale della CRI, in piazza Douhet a Porto Potenza verranno inaugurati quattro nuovi mezzi di soccorso. Saremo presenti come amministrazione proprio per testimoniare l’importanza di questa iniziativa per l’intera comunità potentina”.
All’evento di domenica 8 maggio saranno presenti, oltre alle autorità locali e ai volontari della Croce Rossa, l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini e i principali rappresentanti delle istituzioni civili e militari regionali. Nel corso della mattinata, la CRI di Porto Potenza consegnerà degli attestati di ringraziamento a coloro che hanno offerto supporto all’accoglienza sul territorio dei profughi provenienti dall’Ucraina.
Resta in panne con l’auto, scende per spingerla e viene schiacciato dal mezzo contro un muretto. A perdere la vita l'80enne Giuseppe Pazzelli. Il tragico incidente, la cui dinamica è al vaglio delle Forze dell'Ordine, è avvenuto intorno alle 10:40 in via Le Piane a Pieve Torina, zona Sae.
In base a una prima ricostruzione, l'uomo sarebbe stato colto da malore mentre stava spingendo la vettura per farla ripartire e cadendo è stato poi schiacciato dal mezzo stesso contro un muretto che delimita la strada.
Lanciato l'allarme, sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118 e dei Vigili del Fuoco. Disperati i tentativi dei sanitari di rianimare l'uomo, ma per l'80enne non c'è stato più nulla da fare. In un primo momento era stata allertata anche l'eliambulanza, poi fatta tornare alla base senza paziente.
Saranno i Carabinieri intervenuti a ricostruire l'esatta dinamica di quanto avvenuto. L'uomo viveva in una Sae con sua moglie, in seguito al terremoto del 2016 che aveva lesionato la loro abitazione. La notizia ha lasciato sgomenta l'intera comunità di Pieve Torina.
"Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservare la Costituzione e le leggi dello Stato", questa la formula usata qualche giorno fa da due residenti nel comune di Pieve Torina davanti al sindaco Alessandro Gentilucci durante l'atto di riconoscimento della cittadinanza italiana.
"È un giuramento fondamentale che connota il grande senso di responsabilità che sta dietro a questa concessione. Accogliamo, con tutti i diritti e i doveri che ne conseguono, due nuove cittadine italiane, una originaria dell'india, l'altra della Romania.
Si arricchisce la nostra comunità di nuove esperienze e culture, è il segno dei tempi ma anche la consapevolezza di una realtà che, nonostante le difficoltà, continua a dimostrarsi solidale e inclusiva".
"L’aver ottenuto l’incremento del 25% del contributo parametrico per gli edifici L4 è frutto di un lavoro costante e sinergico che, come sindaci del cratere e come sistema Regione, abbiamo condotto insieme sollecitando il governo nazionale e il commissario straordinario Legnini, a prendere coscienza delle stringenti necessità dei nostri concittadini".
È soddisfatto il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, in prima fila nella richiesta di un adeguamento del preziario e del contributo parametrico che tenesse in maggior considerazione le realtà più devastate dal sisma (leggi qui). Insieme a una quindicina di altri sindaci la scorsa domenica Gentilucci aveva animato una conferenza stampa organizzata proprio a Pieve Torina per richiamare l’attenzione degli organi competenti sulla necessità di adeguare il contributo parametrico almeno del 30%.
“Il 25% è già un risultato importante che giudichiamo in modo positivo riservandoci però la facoltà di monitorare le dinamiche reali dell’andamento dei prezzi per valutare, se necessario, ulteriori richieste di integrazioni in futuro - aggiunge il sindaco di Pieve Torina -. Di certo l’attenzione e lo stimolo costante di chi vive e amministra questi territori ha ottenuto in questo caso un riconoscimento significativo: lo dobbiamo ai nostri cittadini, a quelli che, nonostante mille difficoltà, resistono e chiedono di poter ricostruire”.
Si è conclusa la due giorni di scherma di Pieve Torina che ha visto impegnati in pedana oltre 200 giovani schermidori dai 6 ai 14 anni provenienti da tutta la regione. Superiore alle aspettative la presenza del pubblico nel nuovo Palazzetto dello Sport con quasi ottocento presenze nelle due giornate di gara.
Sono stati assegnati 18 titoli di campione regionale in altrettante categorie di scherma Under 14, ma l'aspetto più importante è stato l'interesse che la manifestazione ha destato nel pubblico e nelle autorità presenti.
Sono intervenuti il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci, il consigliere provinciale pari opportunità Deborah Pantana, il presidente del Coni regionale Fabio Luna, Il fiduciario provinciale Coni di Macerata Fabio Romagnoli, il presidente del comitato regionale Marche Scherma Stefano Angelelli e la campionessa olimpica di fioretto Elisa Di Francisca.
Perfetta l'organizzazione della manifestazione da parte dell'amministrazione di Pieve Torina e della Macerata Scherma che si sono adoperate con il massimo impegno per assicurare il miglior svolgimento possibile della gara, la prima nella Marche con la possibilità di accesso per il pubblico fino alla completa capienza dell'impianto sportivo.
Fortunatamente la struttura dispone di una ampia vetrata che ha consentito di seguire la gara a chi non ha trovato posto sugli spalti. La scherma marchigiana si è distinta ancora una volta per qualità tecnica e organizzativa, consentendo ad una delle aree più colpite dal sisma del 2016 di ricevere un grande afflusso di persone che hanno potuto apprezzare la bellezza dei luoghi, al di là dei danni ancora evidenti del terremoto, e gustare le specialità culinarie locali.
In tanti hanno operato per lo svolgimento della manifestazione, tra essi sono stati infaticabili Claudia e Giuseppe Carnevali, consiglieri della Macerata Scherma, pronti ad intervenire per ogni esigenza della gara, ma non vanno dimenticati la Protezione Civile, la Croce Rossa e tutti i dipendenti del Comune di Pieve Torina.
La scelta di effettuare la gara a Pieve Torina è stata dettata dalla volontà di richiamare l'attenzione sullo stato delle aree terremotate e sulla necessità di non ritardare oltre la ricostruzione. Per ora è certo che lo sport può essere un veicolo trainante per superare gli ostacoli della burocrazia e per infondere entusiasmo non solo in chi lo pratica, ma anche in chi lo sostiene.
Soddisfazione è stata espressa al termine della gara dal sindaco Alessandro Gentilucci, che ha auspicato di ospitare una nuova gara di scherma nella prossima stagione agonistica.
"L'incremento del costo parametrico, non è sufficiente a garantire la ricostruzione, almeno in questi territori. Abbiamo di intervenire in maniera diretta per cercare di far incrementare questo contributo, che oggi di fatto non soddisfa più le esigenze di una ricostruzione che stenta a ripartire".
A dirlo è il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, capofila della protesta che ha coinvolto stamane ben 13 sindaci del cratere sismico, nella cornice di piazza Santa Maria Assunta, propria a Pieve Torina, dove - a distanza di 6 anni dagli eventi sismici - "non c'è nulla", ha osservato laconicamente Gentilucci. Al loro fianco anche il presidente della provincia di Macerata Sandro Parcaroli.
Secondo i sindaci le misure contenute nella bozza di ordinanza del commissario Legnini (leggi qui), non ancora approvata dalla Regione Marche, non sono sufficienti a compensare gli incrementi del costo dei materiali edili: "Siamo fermi al 2012 - puntualizza Gentilucci -. L'energia elettrica dal 2020 ad oggi è aumentata del 300%, l'acciaio dell'80%, il legno di oltre il 100%. È evidente da questi dati l'impossibilità di costruire abitazioni dalle fondamenta".
Quello che si richiede è un aumento del 30% del contributo alla ricostruzione per sbloccare i cantieri (leggi qui): non basta quello paventato del 20%, secondo i primi cittadini. "Abbiamo delle ditte che si sono fermate ed altre che hanno disdetto l'appalto - ha evidenziato il sindaco di Visso Spiganti Maurizi -. Bisogna mettere qualche soldo in più, altrimenti questi territori non ripartiranno mai". "Dopo tutti questi anni le persone iniziano ad essere stanche - ha aggiunto Silvia Bernardini, sindaco di Ussita -, e preferiscono andarsene", il suo monito.