Pesaro

INTERVISTA - Pira (Unime): "Tra isolamento e sessualità, ecco come sta cambiando la vita dei ragazzi con la pandemia"

INTERVISTA - Pira (Unime): "Tra isolamento e sessualità, ecco come sta cambiando la vita dei ragazzi con la pandemia"

L’avvento della pandemia sta generando ancora più difficoltà comunicative tra famiglie e figli in età adolescenziale. Dal sempre più diffuso vamping al fenomeno dell’hikikomori, si tenta di recuperare in Rete le mancanze di una quotidianità limitata da quarantene e assenza di socialità. Un fenomeno che sta prendendo piede in modo importante anche nelle Marche, come sottolineato dalla Caritas di Macerata.  “C’è un maggiore isolamento da parte dei più giovani e una fragilità degli adolescenti cresciuta nel corso degli ultimi due anni”, spiega Francesco Pira, professore associato di Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l’Università degli Studi di Messina e saggista.Pira è anche autore di “Figli delle App”, un volume nel quale ha condotto vari studi per cercare di fotografare questi fenomeni: “Nelle famiglie ogni comunicazione si esplicita tra Facebook e gruppi Whatsapp e questo determina un maggiore isolamento comunicativo. E’ così che dilagano vamping e hikikomori”. “Se con il vamping si tende a vivere in modalità “vampiri” sfruttando maggiormente le ore notturne incollati davanti a smartphone e videogames, il fenomeno dell’hikikomori è ancor più preoccupante. Si tratta di persone che hanno scelto di scappare fisicamente dalla vita sociale, spesso cercando livelli che possono raggiungere il totale isolamento o confinamento”, spiega Pira.  Un fenomeno già presente in Giappone dalla seconda metà degli anni '80 e che da un ventennio si sta diffondendo tra Europa e Stati Uniti, con picchi raggiunti proprio nel corso degli ultimi due anni, con l’età dei ragazzi coinvolti che si sta gradualmente abbassando. “Si cerca nell’online ciò che non si riesce a trovare nella vita reale e questo comportamento si esplicita in due segmenti: una costruzione di un “Io iperfluido” dove noi non siamo quello che rappresentiamo nella nostra vita ma ci costruiamo un profilo per ottenere consenso; un nascondersi nell’opacità dell’anonimato dietro profili falsi”. Entrambi fenomeni riconducibili al mondo dei social network. “E se preadolescenti e adolescenti trascorrono tantissime ore su Instagram e WhatsApp, è TikTok il social che sta coinvolgendo sempre più bambini dai 7 ai 12 anni. Atteggiamenti alla ricerca di condivisione con spinte che possono essere legate all’emulazione e che possono esplicitarsi in patologie psicologiche. Sono tante le ragazze nelle scuole che si sottopongono a diete assurde e lo fanno solo per stare dietro a challenge di TikTok. E stanno nascendo centri anche per curare questi tipi di patologie mentre sono in corso studi interdisciplinari con psicologi, pediatri ed esperti di comunicazione per tentare di arginare il fenomeno. Un ultimo passaggio riguarda la sessualità, con l’iperconnessione che sta allargando quel divario tra vita reale e mondo virtuale: “Quello riguardante la sessualità è a mio avviso il dato più sconcertante: sono sempre di più infatti i ragazzi che creano profili falsi sui vari social network per avere i loro primi rapporti sessuali online anziché di persona. E questo lo si fa anche per diminuire la pressione riguardante queste esperienze che però si vivono una volta sola nella vita”. 

26/01/2022 10:15
Marche,  immunità di gregge: ecco quando sarà raggiunta

Marche, immunità di gregge: ecco quando sarà raggiunta

Indipendentemente dai numeri segnati a livello nazionale, nella Regione Marche è stato prospettato il termine della campagna vaccinale. E, secondo l’Associazione OnData nell’ambito della campagna #datiBeneComune, anche il conseguimento della cosiddetta immunità di gregge. La data di riferimento sarebbe il prossimo 25 febbraio 2022, tenendo conto dell’andamento attuale delle somministrazioni. Nelle Marche la campagna vaccinale è partita ufficialmente – come nel resto d’Italia - il 27 dicembre 2020. A oggi, risultano somministrate 2.326.739 dosi, ma ne mancano 57.650 per vaccinare l' 80% della popolazione – e quindi raggiungere l’immunità - con una media di circa 2 dosi a testa (98,5% con doppia dose e 1,5% monodose, in base alle attuali forniture nazionali). Al ritmo di 1.879 somministrazioni al giorno tenuto nell’ultima settimana, mancherebbe circa 1 mese prima di raggiungere l'obiettivo. Attualmente le persone vaccinate sono 1.177.903 (1.103.956 con doppia dose e 73.947 monodose, una media di 864 al giorno), pari al 78,5% della popolazione complessiva e al 98,1% dell'obiettivo di copertura vaccinale. Di queste però 773.975 persone (il 65,7%) sono state vaccinate più di  6 mesi fa e attendono il booster. LO ZOCCOLO DURO DEI NO VAX E GLI OSPEDALI PIENI. Parliamo di più di 5 milioni e mezzo di persone in Italia che ad oggi non hanno ancora ricevuto la prima dose. Se si escludono i pazienti con particolari patologie, immunodepresse o semplicemente fragili – per le quali il vaccino è da escludersi onde evitare gravi complicazioni – la platea di coloro che non hanno ancora seguito la profilassi comprende la fascia dei 40-49enni (1.221.454 di individui), quella dei 50-59enni (1.038.570) e dei 12-19enni (854.716). Si tratta di numeri legati al periodo dal 24/12/21 al 24/01/22), quindi suscettibili di variazioni in base all’andamento della campagna vaccinale. Non solo. Andando ad analizzare il caso specifico delle Marche, la possibilità di una tracciabilità veritiera rimane difficile se si mettono sullo stesso tavolo il numero dei ricoveri effettivo (circa 350), certe dichiarazioni istituzionali e le testimonianze dei singoli ospedali che continuano ad essere in “over booking”. Sono 250 in tutto nella regione i posti letto disponibili, 70 dei quali ad oggi occupati per le terapie intensive. Per l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini i rischi di mandare in tilt il sistema sanitario e slittare nella zona arancione sono direttamente proporzionali al numero minimo di ricoveri gravi che si dovrebbero raggiungere (80/83 unità). Non va dimenticata però sia la presenza dei pazienti con lievi sintomi, sia quella dei malati oncologici. Oltre al fatto che la contagiosità del Covid-19 risponde a parametri che possono bypassare la copertura vaccinale: il rischio di infettarsi e contrarre la malattia cala se si segue la profilassi, ma non quello di potersi e poter contagiare.

25/01/2022 17:30
Bonus per l'acquisto di pc: la Regione Marche in aiuto di quasi 4 mila famiglie

Bonus per l'acquisto di pc: la Regione Marche in aiuto di quasi 4 mila famiglie

La Regione Marche ha messo in campo un intervento di 2,5 milioni di euro per l’acquisto di pc, per famiglie residenti nelle Marche, aventi reddito inferiore a 18 mila euro e almeno un figlio iscritto a scuole che vanno dalle primarie all’università. Il contributo singolo previsto è pari a 600 euro per l’acquisto di pc portatili e 570 euro per l’acquisto di pc fissi. Ad oggi sono stati acquistati e rimborsati i contributi per l’acquisto di pc a 3.700 famiglie. Si tratta di una misura di ausilio alle famiglie residenti nelle Marche, nelle quali vi siano uno o più figli che frequentano scuola o università che, a causa del riacutizzarsi della diffusione del virus, sono state di nuovo costrette ad attivare la didattica a distanza, grazie all’ausilio di piattaforme informatiche. “Molte famiglie - commenta l’assessore regionale all’Istruzione Giorgia Latini - si sono trovate in difficoltà, specie quelle più numerose, di fronte alla necessità di dotare i propri figli di personal computer aggiornati, performanti e adatti allo scopo. Per venire incontro a tale esigenza, la Regione Marche ha emanato un avviso pubblico prevedendo uno stanziamento di 2.500.000 euro del Fondo Sociale Europeo”. “Certamente - prosegue l’assessore - la posizione che ho espresso in diverse occasioni è in favore della didattica in presenza, tuttavia, viste le regole previste per le scuole, serve dare un aiuto alle famiglie in difficoltà. Aggiungo che nell’ultima settimana il numero delle classi in quarantena ha subito una lieve ma incoraggiante flessione se si considera che soltanto una settimana prima avevamo registrato un raddoppio. Siamo passati da 645 classi in quarantena a 630, che rappresentano il 6% delle classi complessivamente presenti in regione, ovvero 10.464”.  I ragazzi che hanno beneficiato del contributo, grazie ad un supporto informatico più adeguato potranno seguire con maggior attenzione e profitto le lezioni (tanti sono gli studenti costretti a seguire le lezioni con lo smartphone) e il sistema di istruzione trarrà beneficio da questo adeguamento dei mezzi. “Crediamo - conclude l’assessore Latini - che questo sia uno dei passi importanti che consentirà il passaggio dalla semplice didattica a distanza alla didattica digitale integrata (DDI) che davvero potrà far fare un salto di qualità al nostro sistema formativo anche quando, e speriamo accada presto, il coronavirus sarà definitivamente sconfitto”.    

25/01/2022 15:45
Infermieri, venerdì lo sciopero nazionale: “Due anni di silenzi da parte del Governo”

Infermieri, venerdì lo sciopero nazionale: “Due anni di silenzi da parte del Governo”

Dopo quasi due anni di richieste inascoltate, gli infermieri italiani scendono in piazza per protestare contro la gestione della pandemia da parte della sanità pubblica e per chiedere aiuti al Governo. Lo faranno anche nelle Marche, ad Ancona, con un sit-in venerdì 28 gennaio dalle 10 alle 11,30 in Piazza Cavour davanti a Palazzo delle Marche, sede dell’Assemblea Legislativa.  Turni estenuanti, zero giornate di riposo, ferie cancellate, paura e continui contagi tra i colleghi, quarantene e straordinari su straordinari che hanno sfiancato gli operatori dell’ambito sanitario. L’ultimo baluardo per tentare di tenere a galla il Paese, messo in ginocchio dal fuoco incrociato di (in)decisioni politiche e mancato riconoscimento dei fondi spettanti ai sanitari. “L’indennità specifica infermieristica non è stata svincolata dalla Legge di Bilancio del 2022. Una forte delusione – spiega Donato Mansueto, segretario regionale Nursind  – , l’esecutivo del Governo Draghi ha completamente ignorato le nostre richieste. Nessun segnale di vicinanza agli operatori sanitari (infermieri, ostetriche, OSS, professionisti sanitari), che si aspettavano già da questo mese l’erogazione delle risorse stanziate a dicembre 2020”. Già lo scorso novembre la Nursind si era espressa in merito alla condizione di totale disagio nella quale versano gli operatori della sanità pubblica, proclamando uno stato di agitazione. Fra le richieste avanzate dal Nursind, che stima per le Marche una carenza di infermieri di circa 3mila unità, c’è anche quella di prevedere più posti nelle università per infermieri e ostetriche, superare il vincolo di esclusività per poter garantire standard assistenziali in tutte le strutture sanitarie pubbliche e private, normare le prestazioni aggiuntive per la carenza di personale infermieristico.

25/01/2022 12:00
Covid, quasi 8mila nuovi contagi oggi nelle Marche: più della metà nella fascia 25-59 anni

Covid, quasi 8mila nuovi contagi oggi nelle Marche: più della metà nella fascia 25-59 anni

Nelle ultime 24 ore i nuovi contagi Covid nelle Marche sono stati 7.806 (ieri 2.268) su 20.034 (5.747 ieri) tamponi esaminati. La percentuale di positività è del 39% (ieri 39,5%) e il tasso di incidenza cumulativa su 100mila abitanti è 2.667,97 (ieri 2.664,10). L'incidenza del virus nelle Marche cresce ancora, anche se in modo minore ogni giorno. Questo, quanto emerge dai dati rilasciati dall’osservatorio epidemiologico delle Marche. Resta la provincia di Ancona quella dove il Covid continua ad infettare di più, nelle ultime 24 ore i nuovi casi sono 2.185. Seguita nell'ordine da quelle di Pesaro Urbino con 1.980, Macerata con 1.463, Ascoli Piceno con 990 e infine quella di Fermo con 909. Sono 279 i nuovi positivi di fuori regione.  Restano le fasce 25-44 anni e 45-59 anni, quelle che registrano più contagi. Su 7.806 casi nelle ultime 24 ore sono 4.006, più della metà. La fascia di età 25-44 anni ne conta 2.169, quella 45-59 invece 1.837. Resta ancora alto il numero dei nuovi contagi in età scolastica, con 790 casi nella fascia 6-10 anni. Da 0 a 18 anni sono complessivamente 2.452. Tra i nuovi contagiati 741 presentano sintomi; sono 2.507 i contatti stretti di positivi e 2.362 i contatti domestici, 114 in ambiente di scuola/formazione, 8 di lavoro, 34 di vita/socialità, 2 in setting assistenziale e 3 sanitario; 2.017 i casi in corso di approfondimento epidemiologico. Nelle ultime 24 ore sono aumentati a 354 i ricoverati per Covid-19 nelle Marche (+4 rispetto a ieri), dei quali 59 in Terapia intensiva (+5 rispetto a ieri) e 295 in Area medica; in particolare i pazienti in Semintensiva sono 76 (+1) e quelli in reparti non intensivi 219 (-2 rispetto a ieri) mentre 21 persone sono state dimesse nell'ultima giornata. Dal bollettino dell'Osservatorio epidemiologico regionale risultano, purtroppo 11 decessi correlati al Covid: un 88enne di Chiaravalle, un 79enne di Senigallia, un 60enne di Fermo, una 76enne di Loreto, una 85enne di Morrovalle, un 92enne di Civitanova Marche, un 86enne di Serra De Conti, una 78enne di Campofilone, un 74enne di Matelica, una 83enne di Fermo e una 98enne di Fermo. 

25/01/2022 10:59
INTERVISTA - Elezioni: “Zero intesa fra i partiti, incertezza tra gli onorevoli maceratesi per il Quirinale”

INTERVISTA - Elezioni: “Zero intesa fra i partiti, incertezza tra gli onorevoli maceratesi per il Quirinale”

E' ufficialmente cominciata la corsa per la poltrona del Quirinale. 1009 grandi elettori, di cui 630 deputati, 321 senatori e 58 delegati regionali. E come ci si aspettava, il primo scrutino alla Camera si è concluso con una maggioranza di schede bianche. Manca ancora l’intesa fra i partiti mentre dall'est Europa spirano venti di guerra con la crisi Ucraina e l'aumento del costo delle materie prime che sta rappresentando uno choc per l'economia italiana. E mentre l’ipotesi più acclarata rimane per ora quella di un Mattarella bis - che confermerebbe di riflesso Mario Draghi alla presidenza del Consiglio -, i due deputati maceratesi Tullio Patassini (Lega)  e Mirella Emiliozzi (M5s) fanno i loro pronostici, intercettati fuori dai cancelli di Montecitorio. Quanto sono importanti queste elezioni in questo momento storico?Patassini: Sono le elezioni più importanti di sempre: i due schieramenti politici più grandi sono equilibrati per ora, la partita è aperta. Confidiamo in una persona di alto livello istituzionale, che rappresenti l’Italia al meglio. Emiliozzi: Sono onorata ed emozionata nel rappresentare il mio Paese e la mia terra nell’elezione del nostro Presidente della Repubblica. Da sempre, il Quirinale è simbolo di unità per tutta la nazione: è necessario che chiunque sia chiamato a ricoprire un simile ruolo abbia la capacità di riunificare il Paese. All’interno dei vostri gruppi, quali sono i nomi messi in campo?Patassini: Al momento stiamo ancora studiando in queste ore, non abbiamo alcuna certezza. Purtroppo, Berlusconi si è reso indisponibile. E se Letta continua a rifiutare le nostre proposte, trovare una sintesi sarà difficile. Emiliozzi: Il Movimento 5 Stelle si sta adoperando come sempre per cercare la figura giusta su cui convergere. Siamo il partito di maggioranza relativa, quindi gli altri partiti non possono prescindere da noi e questo ci attribuisce una grande responsabilità. Come stando andando i confronti con le altre forze politiche?Patassini: Matteo Salvini, innanzitutto, sta cercando di mantenere salda la coalizione di centrodestra: dobbiamo rimanere uniti, anche se il rischio di scontri interni è possibile. Emiliozzi: Il nostro leader, Giuseppe Conte, è impegnato in una serie di incontri destinati a trovare una convergenza: il nuovo presidente non può essere espressione di questo o di quel partito, ma, ora più che mai, deve rappresentare un’intera comunità. Voi personalmente su quali figure puntereste? Patassini: Mario Draghi rimane il nome potenziale sia per continuare come Presidente del Consiglio sia per salire al Colle. Ci sono molte cose sul piatto nel futuro del Paese, e le soluzioni tampone finora adottate non bastano più: serve un’azione di bilancio per togliere dalla crisi le famiglie e le imprese. Emiliozzi: È ancora presto per indicare un nome, per questo oggi ho votato scheda bianca, in linea con il mio gruppo.  Qualora le vostre aspettative venissero deluse, come porterete avanti il vostro programma?Patassini: Noi punteremo tutto sui fondi del PNRR e su un confronto costruttivo con l’Europa. A questo si aggiungono la questione energetica e del caro bollette, oltre alla ricostruzione post sisma che riguarda la Regione Marche. Siamo disposti a scontrarci con gli altri partiti, se sarà necessario. Emiliozzi: Dobbiamo innanzitutto gestire la pandemia, che sul fronte sanitario continua a preoccuparci. Sicuramente il PNRR è un’occasione imperdibile di rilancio e di rafforzamento del nostro Paese. E soprattutto c’è da ricostruire il tessuto sociale segnato dal Covid-19. Noi continueremo ad agire per tornare alla normalità il prima possibile.

25/01/2022 08:30
Marche, dramma lavoro: “Il 90% dei contratti sono precari, boom di Cig in tutti i settori”

Marche, dramma lavoro: “Il 90% dei contratti sono precari, boom di Cig in tutti i settori”

Nel secondo anno di pandemia, l’occupazione nelle Marche segna nuovi dati negativi e difficili da contrastare in vista della ripresa. Ad oggi il 90% dei nuovi contratti di lavoro è di natura precaria, con particolare riguardo per la tipologia di quelli cosiddetti “stabili”: in questo senso, la Regione si colloca al 17esimo posto rispetto alla media nazionale. Aumenta invece l’incidenza per le assunzioni part time (36%) e a intermittenza (16,9%). A pesare ulteriormente nel 2021 è stata la forte richiesta degli ammortizzatori sociali: sono state 77 milioni le ore di Cassa integrazione raggiunte, insieme a Fis (Fondo integrazione salariale) e altri fondi di solidarietà. Il 92% delle richieste tutte legate al Covid-19. «Risulta evidente quanto sia stato pesante l'impatto della crisi pandemica anche nel corso di tutto il 2021  - ha dichiarato Rossella Marinucci di CIGIL Marche - con una rilevante richiesta di Cassa Integrazione in tutti i settori. Risulta difficile immaginare una ripartenza senza conseguenze per i lavoratori e le lavoratrici: occorrono soluzioni tangibili contrastare una precarietà ormai insostenibile». In particolare, la Cig (ordinaria, straordinaria e in deroga) si è attesta a 59,8 milioni di ore nonostante la riduzione rispetto al 2020 (102,2 milioni di ore), soprattutto considerando che nel 2019 le ore autorizzate furono solo 14 milioni. Il ricorso a Fis e altri fondi, invece, è arrivata a 17,7 milioni". Nello specifico, è il settore dell'industria, a segnare le maggiori richieste di attivazione degli ammortizzatori (44.103.801 ore di Cig): meccanica (15,9 milioni nella meccanica, 11,3 per il calzaturiero e 6,1 per l’abbigliamento. Segue il mondo del terziario, in cui si sono registrate 5 milioni di ore per il commercio, 4,3 per alberghi e pubblici esercizi, 2,9 per studi professionali, vigilanza e case di cura e 1,3 nell'edilizia.

24/01/2022 16:30
È ufficiale: nuovo blocco dei mutui per i comuni colpiti dal terremoto del 2016

È ufficiale: nuovo blocco dei mutui per i comuni colpiti dal terremoto del 2016

C'è una nuova proroga per la sospensione dei mutui nei comuni coinvolti nel cratere sismico che ha colpito il Centro Italia nel 2016. La decisione del Governo arriva con il Decreto sostegni ter che ha confermato il blocco fino al 31 dicembre 2022 dopo che il provvedimento non era rientrato nella legge di bilancio. Una richiesta che era giunta a più riprese nel corso degli ultimi mesi dal commissario per la ricostruzione, Giovanni Legnini, e da parte dei presidenti delle regioni coinvolte che avevano definito questo provvedimento come una manovra essenziale per la ripartenza di un territorio messo in ginocchio in seguito agli ingenti danni subiti. "Si tratta di una decisione fondamentale - ha detto la presidente di Anci Marche Valeria Mancinelli - che va incontro alle esigenze dei Comuni del cratere di 4 regioni". "Il provvedimento - ha aggiunto ai micvrofoni dell'Ansa - era particolarmente atteso e proroga la sospensione del pagamento dei mutui fino al 31 dicembre 2022".    

24/01/2022 13:00
Vaccini ai bambini, Burioni: "Benefici indiscutibili, vanno somministrati il prima possibile"

Vaccini ai bambini, Burioni: "Benefici indiscutibili, vanno somministrati il prima possibile"

"Il virus in questa ondata sta circolando notevolmente tra i bambini, cosa mai successa prima. Quindi dobbiamo pensare a vaccinarli, considerando i rischi e benefici”. Questa, in sintesi, la lezione di Roberto Burioni, virologo pesarese del San Raffaele di Milano, andata in onda ieri sera su Rai 3 nel corso della trasmissione Che tempo che fa in cui ha spiegato perché è sicuro oltre che importante vaccinare i bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni. “I rischi li conosciamo – ha spiegato Burioni -. Sappiamo che in 1 caso su 4000 circa qualche settimana dopo la guarigione dal Covid può venire al bambino una malattia infiammatoria cronica che può essere anche grave. Abbiamo dati recenti che ci indicano come negli under 18 nel mese successivo alla guarigione c'è maggiore incidenza del diabete. Infine, in questa ondata Omicron ci sono dati che ci mostrano in vari Paesi come i bambini finiscano in ospedale, come succede per esempio in Spagna. Per fortuna non vengono ricoverati per patologie gravi, in genere si risolvono, però penso sia doveroso risparmiare a un bambino il ricovero soprattutto per il peso psicologico che questo potrebbe avere”.  Burioni ha, quindi,  evidenziato come i vantaggi della vaccinazione siano indiscutibili: “Il Paese più avanti con la campagna sono gli Stati Uniti con 9 milioni di dosi tra i 5 e gli 11 anni. Sostanzialmente non sono stati riscontrati effetti collaterali di rilievo. Appena 12 miocarditi in totale (1,4 casi per milione), per esempio, oltretutto molto lievi". "Contraendo l'infezione da Covid invece, secondo il virologo, la probabilità miocardite aumenta enormemente (146 su centomila), di conseguenza "il rapporto rischio-beneficio è molto favorevole, quindi il vaccino va somministrato il prima possibile".

24/01/2022 12:24
Marche, “Se sei madre non lavori”: nel 2022 aumenterà la disoccupazione femminile

Marche, “Se sei madre non lavori”: nel 2022 aumenterà la disoccupazione femminile

Nonostante la leggera ripresa del tasso di occupazione nel 2021 dovuta all’allentamento delle restrizioni anti-Covid, la disparità di genere continua a penalizzare in maniera sensibile le donne lavoratrici. A confermarlo sono il rapporto dell’Osservatorio sul precariato (INPS) e il “Gender Policies Report 2021” (INAPP). A pari condizioni, in Italia le donne attive arrivano solo al 49,5%, contro il 67,8% degli uomini. Il fattore determinante è sempre più quello della “genitorialità”, per cui oggi 1 donna su 2 è costretta a rinunciare a prospettive di lavoro per mettere su famiglia. I dati sono influenzati anche dalla mancanza di politiche lungimiranti e dalla generale percezione della questione come “di parte”: lo sviluppo economico del Paese, oggi legato ai fondi del PNRR, continuerà ad escludere la partecipazione delle donne. Nelle Marche, già nel 2020 l’occupazione femminile aveva accusato una forte inflessione: -3% rispetto al -1,6% di quella maschile. Si tratta di numeri che non si registravano dal 2013, e che attualmente includono anche le donne più giovani. Nonostante la maggiore qualifica – basti pensare che oggi le donne laureate sono il 22,4% contro il 16,8% degli uomini – il comparto femminile sconta su tutto il territorio marchigiano un’attivazione dei contratti di lavoro (determinato e indeterminato) inferiore alla media: si parla del 32,7% rispetto al 37,8% per gli uomini solo nel I° semestre del 2021. Pertanto, essendo la soglia nazionale di incidenza del tempo indeterminato sul totale dei contratti a donne del 14,5%, le Marche si collocano al terzo posto con una soglia del 10,6%. Peggio solo Valle D’Aosta (8,5%) e Trentino Alto Adige (7,2%). Fonti: INPS, INAPP

23/01/2022 10:00
Covid, anche oggi quasi 6mila casi nelle Marche: la metà dei contagi nella fascia 25-59 anni

Covid, anche oggi quasi 6mila casi nelle Marche: la metà dei contagi nella fascia 25-59 anni

Restano alti i numeri della quarta ondata, spinti dalla variante Omicron, anche se la curva continua a mostrare una fase di stabilizzazione. Questo quanto emerge dai dati giornalieri diffusi dall’Osservatorio Epidemiologico delle Marche. Oggi il Gores ha segnalato 5.952 nuovi positivi (ieri erano 5.853), il 38,7% (il tasso di positività ieri era del 38%%) dei 15.362 (15.406) tamponi analizzati. L'incidenza scende a 2.609,65 (2.985,12) casi settimanali ogni 100mila abitanti. Sono 633 persone con sintomi; i casi comprendono anche 3.004 contatti stretti di positivi, 1.199 contatti domestici, 59 in ambienti di scuola/formazione, 4 in ambiente di lavoro, 3 di vita/socialità, 1 in setting sanitario e 1 assistenziali; oltre mille (1.034) i contagi sui quali è in corso un approfondimento epidemiologico.ì È ancora la provincia di Ancona la più colpita con 1.583 casi. Seguono: Pesaro-Urbino (1.456), Macerata (1.174), Ascoli (800), Fermo (704) e 235 da fuori regione. La fascia d’età fra 25-44 anni fa registrare 1.648 casi, quella 45-59 fa registrare 1.339 casi. Sono ben 1.642 quelli tra i ragazzi da zero a 18 anni, 334 tra 19-24enni, 989 tra over 60.  Nelle ultime 24 ore sono scesi a 349 i ricoverati per Covid-19 nelle Marche (-4 rispetto a ieri), dei quali 53 in Terapia intensiva (+2 rispetto a ieri) e 293 in Area medica; in particolare i pazienti in Semintensiva sono 75 (-1) e quelli in reparti non intensivi 218 (-4 rispetto a ieri) mentre 39 persone sono state dimesse nell'ultima giornata. Dal bollettino dell'Osservatorio epidemiologico regionale risultano cinque decessi correlati al Covid: un 91enne di di Potenza Picena, una 94enne di Ripatransone, una 85enne di Porto Recanati, un 79enne di Monteprandone e una 83enne di Ancona.   

22/01/2022 11:29
Marche, stop zona arancione. Acquaroli comunica il dietrofront: "Si rimane in zona gialla"

Marche, stop zona arancione. Acquaroli comunica il dietrofront: "Si rimane in zona gialla"

Niente più passaggio in arancione: le Marche rimarrà anche per la prossima settimana in zona gialla. A comunicarlo è il presidente della Regione Francesco Acquaroli: "Alla luce dei dati degli ultimi tre giorni, l’andamento sta cambiando soprattutto nelle terapie intensive. Pur non trattandosi di un'inversione di tendenza netta, questa settimana siamo tornati al di sotto della soglia della zona arancione, considerando anche i parametri realtivi all'Area Medica. uindi per questa settimana restiamo in zona gialla". Dietrofront dunque, nonostante le percentuali rese note solo due giorni fa (23% saturazione Intensive e 28,5% Area Medica), che avevano dato ormai per scontato il passaggio di colore entro il 24 di gennaio (leggi qui). Nel frattempo, proseguono le difficoltà in termini di tracciamento dei contagi e di assistenza medica - causa il deficit di risorse tecniche e umane conclamate.    

21/01/2022 19:16
Monoclonali, Saltamartini elogia gli anticorpi per il Covid. "Siamo tra i primi in Italia"

Monoclonali, Saltamartini elogia gli anticorpi per il Covid. "Siamo tra i primi in Italia"

Secondo i dati relativi alla settimana compresa fra il 12 e il 18 gennaio, la Regione Marche ha raggiunto quota 226 somministrazioni degli anticorpi monoclonali - 60 in più rispetto i giorni precedenti. Il risultato è stato accolto con plauso dall'assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, accompagnando agli stessi numeri anche quelli relativi al Molnupiravir: nello stesso periodo, la pillola anti-Covid è stata ricevuta da 81 pazienti, dimostrando la diffusione capillare del farmaco presente sul mercato già dal 4 gennaio. "Dopo la Valle D'Aosta, siamo tra i primi con il maggior numero di prescrizioni - ha dichiarato Saltamartini - I monoclonali hanno da tempo dimostrato la loro efficacia, e sono il contributo più valido per curare il Covid a livello ambulatoriale specie nei soggetti fragili". Per la prossima settimana - secondo quanto comunicato dalla Regione - sono già previste 229 prescrizioni: un aumento che va di pari passo anche con l'utilizzo del Remdesivir Precoce in somministrazione ambulatoriale, riducendo di conseguenza quello del farmaco utilizzato in regime ospedaliero. "Da metà febbraio - ha aggiunto l'assessore -  è atteso anche l'arrivo del nuovo vaccino Novavax basato su proteine ricombinanti, destinato a coloro i quali hanno avuto dubbi sui vaccini vettoriali e a base Rna. Questo ci permetterà di proseguire al meglio la campagna vaccinale".      

21/01/2022 18:23
Marche, entro un anno milioni di persone senza lavoro. Il PD alza la voce contro Acquaroli (FOTO)

Marche, entro un anno milioni di persone senza lavoro. Il PD alza la voce contro Acquaroli (FOTO)

“Dobbiamo salvaguardare la continuità delle imprese, il loro valore sociale, economico e di tutela del patrimonio marittimo e della biodiversità”. Questo l’imperativo ad animare il vertice del Partito Democratico Regionale che si è tenuto ieri sera presso Il Veneziano di Civitanova Marche, ristorante rinomato del lungomare nord. Sul tavolo dell’incontro la tanto discussa direttiva Bolkestein promossa dall’UE: una manovra che rischia di penalizzare balneari e gestori di attività in aree demaniali marittime. Durante il dibattito intitolato "Per superare la Bolkestein", sono intervenuti i rappresentanti del Pd Umberto Buratti e Mario Morgoni (responsabili in Parlamento), Maurizio Mangialardi (capogruppo Pd della Regione) e Francesco Micucci (componente dell’assemblea nazionale per il Pd di Civitanova). Fra i presenti, anche la candidata sindaco del centrosinistra Mirella Paglialunga. «Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli – hanno dichiarato i dem - dovrà impegnarsi di più nella prossima Conferenza Stato-Regioni affinché il Parlamento giunga quanto prima a una legge nazionale che tuteli il lavoro e gli investimenti di migliaia di piccole imprese a conduzione familiare operanti nel settore balneare. Stiamo parlando della ricchezza prodotta nel territorio e che deve restare nel territorio, a differenza di quanto accadrebbe qualora le future concessioni fossero assegnate a grandi gruppi di carattere nazionale e internazionale». Pochi giorni prima era tornata ad esprimersi sull’argomento anche la rappresentanza di centrodestra delle Marche, nel corso dell’ultimo Consiglio Regionale tenutosi ad Ancona. «L’Europa pretende il rispetto del principio della concorrenza per le nostre micro concessioni balneari – ha dichiarato il consigliere Marco Marinangeli (Lega) -, ma poi non interviene quando si tratta di regolamentare quella dei giganti del web. La sentenza del Consiglio di Stato del 13 gennaio 2022 che prorogherebbe le concessioni a fine 2023 – e non più al 2033 come era stato richiesto – rischia di avere un serio impatto su tutto il settore interessato, con notevoli difficoltà economiche per gli operatori locali e la preclusione di ogni prospettiva imprenditoriale». A fare da èco alle parole di Marinangeli quelle della forzista Jessica Marcozzi e del presidente del consiglio regionale Dino Latini (UDC). «Ci aspettiamo che la giunta Acquaroli a solleciti e supporti ogni azione a favore delle migliaia di attività marittime, piccole e medie imprese, in larga parte a conduzione familiare. Allo stesso tempo, il Governo e il Parlamento dovranno impegnarsi in termini sia legislativi, sia di forte dialogo a livello europeo».  

21/01/2022 10:00
57esima Tirreno-Adriatico, la tappa dei Muri toccherà il Maceratese: ecco il percorso

57esima Tirreno-Adriatico, la tappa dei Muri toccherà il Maceratese: ecco il percorso

Si presenta con due novità, la 57a edizione della “Corsa dei Due Mari”, in programma dal 7 al 13 marzo 2022, con partenza da Lido di Camaiore e tradizionale arrivo, nelle Marche, a San Benedetto del Tronto. Oltre a concludersi con una tappa in linea (la cronometro aprirà invece la competizione), quest’anno la gara terminerà di domenica e sarà contraddistinta da un ritorno ai “Muri Bassi”, con un percorso agile ma impegnativo, senza dislivelli accentuati e arrivi in salita che non fanno parte della tradizione della competizione. Un rientro nella “classicità” della corsa, dove i distacchi, molto ristretti, valorizzeranno gli abbuoni di tappa accumulati dai ciclisti. La competizione è stata presentata, a livello nazionale, con una video conferenza organizzata da Rcs Sport, da Palazzo Li Madou della Regione Marche (Ancona). Erano presenti in sala l’assessore al Bilancio delle Marche Guido Castelli e dello Sport Giorgia Latini, insieme a Mauro Vegni (direttore ciclismo Rcs Sport) e Stefano Allocchio (direttore di corsa Rcs Sport). In collegamento sono intervenuti il presidente della Federazione ciclistica italiana Cordiano Dagnoni, il commissario tecnico della nazionale italiana ciclismo Daniele Bennati, i sindaci delle città di tappa (Lido di Camaiore, Sovicille, Murlo, Terni, Bellante, Sefro, Fermo, Apecchio, Carpegna, San Benedetto del Tronto). Nel suo saluto il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha parlato della corsa come di un “appuntamento fisso e imperdibile del calendario ciclistico internazionale. La Corsa dei Due Mari attraverserà l’entroterra marchigiano percorrendo luoghi e scenari incantevoli. Sarà un bel biglietto da visita per la nostra regione che punta anche sullo Sport per promuovere le proprie bellezze e peculiarità. Le aree interne delle Marche sono uno scrigno di tesori e suggestioni che la competizione saprà apprezzare e valorizzare, contribuendo a rilanciarne la vitalità”. L’assessore Latini ha parlato dello Sport come di “un grande volano di crescita per le Marche. Sport e turismo rappresentano un binomio vincente come evidenziato dalla scelta del testimonial Roberto Mancini, CT della nazionale di calcio. Con questo evento apriamo la stagione del ciclismo, offrendo l’occasione di scoprire le bellezze del nostro territorio”. L’assessore Castelli ha sottolineato come la volontà della Regione di puntare “ancora una volta sulla Tirreno Adriatico, rafforza la strategia di porre le Marche tra i luoghi ideali da scoprire sulle due ruote. L’arrivo di domenica colloca le tappe marchigiane nel week end, assicurando grande visibilità alla promozione della nostra regione”. Mauro Vegni ha parlato della conclusione domenicale della corsa come di “una novità assoluta, non solo per la visibilità delle Marche, ma per il prestigio della corsa stessa che assume una nuova prospettiva e maggiore interesse. Con la 57a edizione torniamo un po’ al passato: meno tappe di montagna, ma con un ritorno ai Muri che hanno fatto la storia di questa corsa. Non troppo lunghi, con pendenze normali e una sequenza tale da consentire di rimanere sulle gambe, rendendo la tappa di San Benedetto del Tronto non una passerella conclusiva, ma potenzialmente decisiva per la vittoria finale, come è già accaduto in passato”. Il CT Daniele Bennati ha parlato di un percorso “che mi piace molto. Si preannuncia una manifestazione spettacolare che offrirà spunti interessanti per valutare gli atleti”. Anche il presidente della Federazione ciclistica Cordiano Dagnoni ha parlato di “una manifestazione di altissimo livello che evidenzierà i risultati della preparazione invernale in vista della classicissima Milano Sanremo”.  TIRRENO-ADRIATICO 2022: TRA NOVITÀ E TRADIZIONE La Corsa dei Due Mari, per la prima volta nella sua storia, si disputerà da lunedì a domenica. L’unica cronometro, individuale, si svolgerà sulla Riviera della Versilia, nella prima tappa, con partenza e arrivo a Lido di Camaiore, mentre la frazione conclusiva a San Benedetto del Tronto sarà adatta ai velocisti. Nel mezzo due tappe adatte ai velocisti ma che si prestano anche a colpi di mano, una tappa per finisseur con arrivo sullo strappo di Bellante, la tradizionale tappa dei Muri nelle Marche da Sefro a Fermo e una tappa di Montagna (da scalare due volte il Monte Carpegna). Di seguito le sette tappe previste: 07.03.2022          Tappa n. 1           Lido di Camaiore - Lido di Camaiore (cronometro individuale), 13.9 KM 08.03.2022          Tappa n. 2           Camaiore – Sovicille, 219 KM 09.03.2022          Tappa n. 3           Murlo – Terni, 170 KM 10.03.2022          Tappa n. 4           Cascata delle Marmore – Bellante, 202 KM 11.03.2022          Tappa n. 5           Sefro - Fermo, 155 KM 12.03.2022          Tappa n. 6           Apecchio – Carpegna, 213 KM 13.03.2022          Tappa n. 7           San Benedetto del Tronto – San Benedetto del Tronto

20/01/2022 16:30
Green pass obbligatorio: ecco i negozi in cui sarà richiesto da febbraio

Green pass obbligatorio: ecco i negozi in cui sarà richiesto da febbraio

Il presidente del Consiglio Mario Draghi firmerà oggi il nuovo Dpcm sulle misure anticovid legate al possesso obbligatorio del Green Pass per accedere ai negozi dal 1° febbraio 2022. Oltre ai già annunciati parrucchieri, barbieri e centri estetici - per i quali sarà opportuno almeno il certificato base ottenuto con tampone antigenico o molecolare - è ampia la lista degli esercizi commerciali nei quali sarà obbligatorio esibirlo.  Tra questi i pubblici uffici, i servizi postali, bancari e finanziari, oltre ai tabaccai e le librerie. Già dal 7 gennaio, inoltre, è previsto l'obbligo della certificazione verde di base per accedere ai colloqui presso le carceri. A rimanere esclusi, invece, saranno tutti i negozi di alimentari (al dettaglio e i supermercati), compresi quelli di surgelati, prodotti ittici, bevande e mercati rionali.  Si aggiungono a questa lista farmacie, parafarmacie, negozi di prodotti per la cura del corpo, quelli igienico sanitari, gli ottici, i prodotti per animali, vendita del carburante (per i veicoli, ma anche per il riscaldamento) e le edicole all'aperto.  Dal 1° febbraio 2022 il Green Pass sarà valido per 6 mesi, sia per chi risulterà guarito dal Covid sia per chi si sarà vaccinato: alla scadenza dell'ultima somministrazione, la certificazione verrà automaticamente bloccata.

20/01/2022 13:30
Covid, 6905 contagi oggi nelle Marche: 103 casi nella fascia 0-2 anni, cala il numero dei ricoveri (-7)

Covid, 6905 contagi oggi nelle Marche: 103 casi nella fascia 0-2 anni, cala il numero dei ricoveri (-7)

Non si arrestano i contagi, in virtù della variante Omicron e del conteggio dei tamponi rapidi. Dopo i 5.850 casi di ieri, oggi si registrano 6.905 nuovi positivi. Il tasso di positività passa al 41,89% (ieri 39,1%) sui 16.528 tamponi analizzati. L'incidenza settimanale si attesta, invece, a 2.549,41 casi su 100mila abitanti: numero invariato rispetto a ieri. Il virus continua a correre soprattutto in due province: Ancona (1.859)  e Pesaro Urbino (1.713), seguite da Macerata (1.340), Ascoli Piceno (911) e Fermo (783); sono 299 i contagi provenienti da fuori regione. Per quanto riguarda le classi di età, le più colpite si confermano quelle tra i 25 e 44 anni con 1.985 casi e tra 45 e 59 anni con 1.564 nuovi casi. Resta alta l'attenzione anche per i contagi tra i più giovani: nelle tre fasce che comprendono bambini e adolescenti tra 6 e 18 anni, infatti, sono stati registrati 1.856 casi. Nella sola fascia 0-2 si hanno ben 103 contagiati. I non vaccinati rappresentano il 75% dei ricoverati nelle terapie intensive, il 67% di quelli nell'area medica.  I soggetti con sintomi sono 699, i casi in fase di approfondimento epidemiologico 1.655, 72 i positivi in setting scolastico/formativo. Sono 2.703 i contatti stretti di casi positivi, 1.746 i contatti domestici, 9 i contatti in ambiente di vita socialità, 6 in setting lavorativo, 11 casi extra regione. Nelle ultime 24 ore sono scesi a 342 i ricoverati per Covid-19 nelle Marche (-7 rispetto a ieri), dei quali 50 in Terapia intensiva (-5 rispetto a ieri) e 292 in Area medica (-2); in particolare i pazienti in Semintensiva sono 75 (+4) e quelli in reparti non intensivi 217 (-6 rispetto a ieri) mentre 26 persone sono state dimesse nell'ultima giornata. Dal bollettino dell'Osservatorio epidemiologico regionale risultano tre decessi correlati al Covid: una 90enne di Fano, una 63enne di San Costanzo e una 72enne di Fermignano. 

20/01/2022 11:35
"Marche in zona arancione tra una o due settimane": lo anticipa il presidente Acquaroli

"Marche in zona arancione tra una o due settimane": lo anticipa il presidente Acquaroli

"Con i parametri attuali le Marche sono praticamente certe della zona arancione o da lunedì 24 gennaio o da quello seguente". Ne è convinto il presidente della Regione Francesco Acquaroli che ricorda come i numeri attuali diano un "margine ristretto" (attualmente 23% saturazione Intensive e 28,5% Area Medica) e a meno di "un'inversione di tendenza improvvisa nelle positività o nelle ospedalizzazioni" per le Marche sarà zona arancione. "Difficile che si verifichi una inversione di tendenza netta - afferma Acquaroli - e in così poco tempo, il margine è ristretto. Se non avremo i numeri per la zona arancione questa settimana, quasi sicuramente li avremo per la prossima". D'altro canto, il governatore ribadisce la necessità di cambiare i parametri, partendo da quello dei "ricoveri", e le difficoltà di tracciamento con un numero di positivi "enorme". "Ho sempre detto che il super Green pass non avrebbe prodotto un effetto calmierante rispetto alla curva epidemiologica, che si sarebbe arrivati comunque a restrizioni di questo genere. Confidiamo - aggiunge Acquaroli - sul fatto che sia l'ultimo passaggio che ci apprestiamo a fare e che non ce ne siano altri". "Tracciare i contatti di 7 mila persone - osserva il presidente - significa per le Marche ogni giorno tracciare città intere. Non abbiamo né le risorse umane né tecniche per affrontare un'azione di questo genere. Tante persone, magari inconsapevolmente, - conclude - sfuggirebbero in ogni caso al tracciamento. Stiamo alla responsabilità di tutti. Il governo ne prenda atto".  . 

19/01/2022 15:05
INTERVISTA - La LAC contro Acquaroli: "La caccia al lupo è illegale, la sua Giunta tutela i bracconieri"

INTERVISTA - La LAC contro Acquaroli: "La caccia al lupo è illegale, la sua Giunta tutela i bracconieri"

Ha suscitato scalpore negli ultimi giorni il ritrovamento di tre lupi brutalmente uccisi nella zona di Corinaldo (AN), vittime di un bracconaggio illecito sempre più diffuso nelle Marche. Ad alimentare l'escalation di violenza quella che dalle associazioni animaliste è stata definita come una "sistematica campagna di terrore e odio". Nel frattempo, Regione e ATC (Ambito Territoriale Caccia) fanno muro: nascosti i dati sulle uccisioni degli animali. "Siamo di fronte a politici scellerati", racconta Danilo Baldini della LAC (Lega Abolizione Caccia), da anni in prima linea per la salvaguardia delle specie protette. Da almeno tre o quattro anni è in corso una vera e propria campagna di demonizzazione della figura del lupo nelle Marche. I media e i social continuano a riportare notizie e informazioni per lo più false, anche perché spesso quelli avvistati non sono nemmeno dei veri e propri lupi, ma semplicemente dei cani dalle caratteristiche fisiche simili. Perché questa campagna ha raggiunto livelli così ampi? Ci sono degli interessi politici di fondo all'interno della giunta Acquaroli. Le informazioni vengono volontariamente distorte ed esasperate per tornaconto elettorale, avallando le richieste dei cacciatori più incalliti che soffrono la competizione con il lupo, soprattutto per quel che riguarda il cinghiale. Chi, secondo lei, fomenta le ragioni dei cacciatori? Gente come l’assessore regionale Stefano Aguzzi, anche lui cacciatore: nell’ultimo Consiglio Regionale ha fatto delle dichiarazioni assurde, parlando della pericolosità dei lupi per l’uomo, per i bambini. Ma senza alcun fondamento logico o scientifico. La dieta principale del lupo è basata su cinghiale e capriolo, quindi è pressoché impensabile che attacchi l’essere umano con l’intento di cibarsene. È pur vero che soprattutto nell’ultimo anno abbiamo assistito a una grande proliferazione di cinghiali sul territorio marchigiano. Fino a 50 anni fa il cinghiale era presente in Italia in poche zone della Maremma, e per di più aveva dimensioni più piccole. Poi all’inizio degli anni '70 i cacciatori hanno importato dall’Est Europa la specie ungherese che è molto più prolifica e di grandi dimensioni. Questo fatto ha permesso anche al lupo di ripopolarsi. Quali sono le argomentazioni dell’assessore Aguzzi per giustificare la pericolosità del lupo?  Nell’ultimo Consiglio Regionale si è limitato a rispondere a un’interrogazione del consigliere Giacomo Rossi - noto paladino degli “odiatori di lupi”. Inoltre, recentemente l’assessore alla caccia Mirco Carloni è riuscito a far approvare due emendamenti. Il primo per incentivare i giovani a prendere la licenza di caccia, esentandoli dal pagare la tassa dovuta nei primi due anni di iscrizione; il secondo è volto a coprire le spese delle squadre di cinghialai attraverso le risorse regionali, quindi denaro pubblico. Cosa sarebbe più opportuno fare per una corretta sensibilizzazione sull’argomento? Smettere di dire che il lupo è pericoloso per l’uomo, perché per natura è molto elusivo. Poi è ovvio che può approfittare di un gregge incustodito. Sarebbe più opportuno fare prevenzione, adeguare gli allevamenti con recinzioni e cani da guardia adatti come i pastori abruzzesi. Il 2021 che anno è stato per questo tipo di caccia? Un anno tremendo: in giro ci sono molti bracconieri, e alcuni di essi uccidono semplicemente per divertimento. A livello di indagine, poi, per noi è complicato risalire ad un profilo definito del tipico cacciatore marchigiano. Quel che è certo è che queste persone hanno dei referenti politici che li tutelano, noi animalisti no. E tanto meno gli animali. Avete richiesto dei dati alla Regione per poter eseguire un approfondimento sul fenomeno? Ci siamo rivolti a più riprese a Carloni e all’ATC, ma schivano sempre queste nostre richieste. Non avendo dati a sufficienza in realtà non si potrebbe nemmeno programmare la stagione venatoria, ma guarda caso lo fanno lo stesso. Cosa vi proponete di fare nel prossimo futuro? Continueremo con i nostri ricorsi al TAR, al Consiglio di Stato, chiedendo degli interventi concreti anti bracconaggio. Noi vorremmo intensificare il controllo sul territorio marchigiano, visto che oltre alle armi e i bocconi avvelenati spesso i lupi finiscono in trappole che non sono neppure riservate loro.  

19/01/2022 10:00
Scuola, Latini: "Sono 645 le classi in quarantena". Numero raddoppiato in una settimana

Scuola, Latini: "Sono 645 le classi in quarantena". Numero raddoppiato in una settimana

"Sono 645 attualmente le classi messe precauzionalmente in quarantena nelle Marche", un numero più che doppio rispetto alla situazione di una settimana fa (313), su un totale di 10.464 classi complessive. Lo riferisce l'assessore regionale all'Istruzione Giorgia Latini (Lega), a margine della seduta del Consiglio Regione. "Però - osserva Latini - se pensiamo che nelle Marche abbiamo circa 10.500 classi ovviamente è una percentuale ancora bassa. I dati che abbiamo sono ancora in crescita - ammette l'assessore - però la stragrande maggioranza della popolazione scolastica è in presenza ed è il risultato che c'interessa perché sappiamo che le misure che abbiamo messo in campo sono volte a far sì che i nostri studenti quest'anno svolgano il più possibile le lezioni in presenza".  "Sappiamo quanto sono stati penalizzati purtroppo dalla didattica a distanza: ce lo dicono le prove Invalsi, i medici in merito all'aumento dei casi di depressione e le problematiche di tipo caratteriale che insorgono nelle nuove generazioni e per le quali in questi due anni hanno influito in negativo - afferma l'assessore Latini -. Anche in questo momento critico della pandemia dobbiamo andare avanti". 

18/01/2022 14:45
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