Pesaro

Saltarmartini saluta i 30 anni del 118. “Segnale importante, rimettiamo la sanità al centro”

Saltarmartini saluta i 30 anni del 118. “Segnale importante, rimettiamo la sanità al centro”

"Vedere rappresentanti di tutte le forze politiche partecipare ad una stessa manifestazione è un segnale importante del fatto che è ora di mettere la sanità al centro". Così l'assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini da Piazza Cavour ad Ancona - in contemporanea con le altre di Macerata, Pesaro, Fermo e Ascoli Pieno - per celebrare i 30 anni del 118, insieme a operatori e volontari che nel corso della giornata hanno animato gli stand effettuando dimostrazioni delle principali manovre di primo soccorso e fornendo informazioni sul corretto uso del servizio d'emergenza. "La riforma della Legge 13 sulla quale si sta aprendo la discussione - ha aggiunto l'assessore - porterà di fatto alla fine dell'Asur, con un ritorno alla centralità delle province ma importanti saranno gli atti aziendali, con la rivisitazione degli organigrammi nelle aziende che terranno conto ad esempio del numero dei medici, degli infermieri, e poi ci sarà il nuovo piano socio-sanitari. Sanità significa diritto alla vita, perché essere soccorsi coi modi e nei tempi giusti può fare la differenza".

04/06/2022 19:11
Covid, 421 nuovi casi e nessun decesso oggi nelle Marche: in leggera risalita i ricoveri (+3)

Covid, 421 nuovi casi e nessun decesso oggi nelle Marche: in leggera risalita i ricoveri (+3)

Nelle Marche tornano a crescere i ricoveri legati al covid che arrivano a 70 (+3): sono però solo 2 i pazienti in terapia intensiva in tutta la regione (-1), 6 quelli in semi intensiva (invariato), 62 quelli in reparti non intensivi (+4), secondo l'ultimo bollettino, che indica anche 9 dimessi nell'ultima giornata. L'occupazione delle intensive scende a 0,9%, quella dei non intensivi sale a 6,9%. Non ci sono stati nuovi decessi e il totale resta fermo a 3.914. Sono 421 i nuovi positivi rilevati nell'ultima giornata, il 22,2% dei 1.896 tamponi diagnostici (su 2.531 tamponi totali), mentre il tasso di incidenza cumulativo continua a scendere e arriva a 194,68 (ieri 207,87) su 100mila abitanti. La provincia di Ancona resta la prima con 144 casi, seguita da Macerata con 89, Pesaro Urbino con 79, Ascoli Piceno con 48, Fermo con 43, oltre a 18 casi di fuori regione. Le fasce di età più colpire restano 25-44 anni con 107 casi e 45-59 anni con 104, seguite da 60-69 anni con 68. Sono 7 le persone in osservazione nei pronto soccorso, 26 gli ospiti di strutture territoriali (a Galantara e Ripatrasone). I positivi alla data di oggi sono 3.654, tra ricoverati e isolamenti, le persona in quarantena o isolamento domiciliare 5.848, di cui 111 sintomatici. I dimessi/guariti dall'inizio della pandemia salgono a 466.709

02/06/2022 17:47
Marche, l'annuncio di Acquaroli: "Riforma sanitaria entro autunno, conterà il merito"

Marche, l'annuncio di Acquaroli: "Riforma sanitaria entro autunno, conterà il merito"

“Entro il prossimo autunno siamo fiduciosi di poter portare a termine: una riforma sanitaria non rivoluzionaria, ma assolutamente razionale ed equilibrata, che oltre a fare chiarezza, tenda a cercare di restituire il merito e ad abbattere gli egoismi e i campanili, per veder riconosciuti a tutti, ma soprattutto ai cittadini più deboli, i diritti garantiti dalla Costituzione".  Lo annuncia, via social, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli. "In 19 mesi al governo regionale di cui almeno 12 quasi totalmente assorbiti dalla gestione della pandemia, continua Acquaroli, non ho sottolineato la grave crisi del sistema sanitario nazionale, che tocca l'Italia e che non esime neanche la nostra regione - spiega -. “Una crisi che deriva da molteplici fattori, aggravata certamente dall'evento pandemico, ma che merita una analisi attenta". Il governatore cita poi "la carenza dei medici a tutti i settori, ma soprattutto nei territori e nei pronto soccorso", causata "dall'incapacità di programmare a livello nazionale gli accessi indispensabili ai corsi universitari e alle borse di specializzazione" per i quali bisogna "invertire la tendenza sia nelle università che nel finanziamento delle borse di specializzazione. Per quello che è di nostra competenza interverremo". Ma la crisi "è generata anche da altri fattori più di natura organizzativa e di assetto complessivo di sistema”. “Solo ottimizzando le sinergie e l'operatività alla luce di uno studio sul fabbisogno sanitario, si può raggiungere un livello di assistenza migliore". Il presidente annuncia, inoltre, anche appuntamenti "in tutto il territorio regionale e sulle pagine social per raccontare i dati che abbiamo fatto studiare e le proposte e i progetti che metteremo in campo". "In questi mesi abbiamo lavorato silenziosamente, con l'assessore Saltamartini e con molti altri tra dirigenti e tecnici. Molti sono anche coloro che si sono sentiti di dare un contributo spontaneo molto gradito”, conclude il presidente regionale.

02/06/2022 11:34
Marche, Leonardi: "Sì all'arretramento ferroviario, ma non penalizziamo turismo e ambiente"

Marche, Leonardi: "Sì all'arretramento ferroviario, ma non penalizziamo turismo e ambiente"

“Il gap infrastrutturale delle Marche deve essere colmato in tempi celeri. Ed è in questa precisa direzione che la Regione si sta muovendo sia per quel che riguarda la rete stradale che ferroviaria. Tanti i progetti da seguire, da migliorare e, soprattutto, da realizzare con il concorso di tutti, ponendo la massima attenzione alla concertazione, alla sostenibilità e alla non penalizzazione della vocazione turistica dei territori”. Questo il commento del consigliere di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale delle Marche, Elena Leonardi, coordinatrice regionale del partito per le Marche, a seguito di incontri che hanno visto il coinvolgimento degli Enti territoriali su questa importante tematica. “Una delle stelle polari del nostro modo di intendere la politica è quella di coinvolgere le realtà territoriali nelle decisioni più impattanti e strategiche". "È il caso dell’arretramento ferroviario della dorsale Adriatica che ha visto la Regione a guida Francesco Acquaroli organizzare da subito degli incontri con tutti i sindaci dei Comuni coinvolti dal progetto di incremento dei traffici merci sulla direttrice ferroviaria. E ciò perché è preciso interesse di questa maggioranza di centrodestra favorire lo sviluppo infrastrutturale senza penalizzare l’ambiente e la vocazione turistica dei territori”. “La nostra posizione non è mai mutata come ha più volte ribadito il presidente Acquaroli e va nella direzione di un progetto complessivo nel quale vogliamo che siano ascoltate e tutelate le nostre legittime richieste, visto che stiamo parlando del futuro sviluppo delle Marche. Diciamo si a un arretramento complessivo della rete ferroviaria nella Regione o all’interramento nei tratti più fortemente urbanizzati che deve essere portato a termine, finalmente, visto e considerato il piano di aumento del traffico merci lungo la dorsale Adriatica. Ma ciò non vuol dire non ultimare questo progetto senza tenere nelle debite considerazioni due aspetti fondamentali: ambiente e turismo”. “Per questo, rimaniamo propensi alla soluzione dell’arretramento e interramento dei binari nell’area del maceratese. Così facendo, infatti, si salvaguardano entrambi gli aspetti. Dal punto di vista ambientale, si eviterebbe il posizionamento delle barriere anti-rumore che sono chiaramente antiestetiche e, soprattutto, non risolverebbero completamente la problematica”. “E andando a impattare, inoltre, nel secondo nostro aspetto da tutelare. Vale a dire la vocazione di un’area turistica, Porto Recanati, Potenza Picena e Civitanova Marche, che ne uscirebbe fortemente penalizzata. A tal proposito, gli incontri promossi dalla Giunta regionale con gli Enti comunali interessati hanno determinato una ritrovata sintonia e unità di intenti, prova ne è la discussione odierna della tematica nel Consiglio comunale di Porto Recanati, che mi auguro – conclude Elena Leonardi – possa portare a un fronte comune per il conseguimento dell’obiettivo finale”.

31/05/2022 16:51
Caro gasolio, Acquaroli incontra operatori pesca: "Si rischia di desertificare settore"

Caro gasolio, Acquaroli incontra operatori pesca: "Si rischia di desertificare settore"

"Il rischio è quello di desertificare un intero settore produttivo. Senza un massiccio intervento del Governo nazionale, l’intera filiera ittica è a rischio". Lo ha affermato il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli che, nel tardo pomeriggio odierno, ha incontrato gli operatori della pesca presso la Cooperativa pescatori al porto di Ancona, sul tema del caro gasolio. "Le Marche sono l’unica regione italiana ad aver destinato risorse proprie per fronteggiare la questione", ha ricordato il governatore. "Abbiamo messo subito a disposizione mezzo milione di euro - ha precisato il vicepresidente Mirco Carloni, assessore alla pesca - che saranno autorizzati nel prossimo Consiglio regionale e appena possibile, insieme a voi e concertando con le categorie, metteremo a terra il bando per destinarli alle attività ittiche più in difficoltà". Carloni ha anche anticipato che, presiedendo le Marche la Commissione attività produttive della Conferenza delle Regioni, chiederà al Governo un’audizione per individuare soluzioni definitive. “Il Governo regionale è al vostro fianco - ha assicurato Acquaroli -. Il mezzo milione stanziato è un segnale, un piccolo aiuto che però non può risolvere un problema innescato dalla speculazione, come asseriscono tutte le istituzioni. Chiediamo al Governo una risposta immediata e definitiva per contrastare il caro gasolio". "Il tema dell’economia del mare, nel nostro paese, è dirimente, perché l’Italia è una penisola. Senza interventi strutturali, il settore non può uscire da questa grave crisi. La capacità produttiva e competitiva nazionale è messa in discussione perché dall’altra parte dell’Adriatico c’è un sistema produttivo che opera in condizioni più favorevoli. Non è ammissibile”, ha concluso Acquaroli. Anche secondo Carloni, “la politica Ue sulla pesca è sbagliata. Ci chiedono di ridurre lo sforzo di pesca, ma non si riduce il pescato importato. Abbiamo di fronte a noi 30 milioni di euro di fondi Fearp per programmare il futuro della pesca marchigiana: insieme a voi elaboreremo la strategia migliore”.

30/05/2022 21:08
Costringere la compagna a non interrompere la relazione vale una condanna?

Costringere la compagna a non interrompere la relazione vale una condanna?

Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato maggiormente il tema dei rapporti di coppia e le loro evoluzioni. Ecco la risposta del legale Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di Mogliano che chiede: “Costringere la propria compagna a non interrompere la relazione può comportare delle responsabilità penali? A tal proposito risulta utile portare la recente vicenda risolta poi in Cassazione dopo che i giudici di merito hanno ritenuto palese l'inaccettabile condotta aggressiva tenuta da un uomo nei confronti della compagna, condotta mirata a «non farsi lasciare dalla donna». Per i giudici di primo e di secondo grado infatti è logico catalogare i comportamenti dell'uomo come vera e propria violenza privata nei confronti della donna. Dalla Cassazione ribadiscono richiamando il principio secondo cui «l'elemento oggettivo del reato di violenza privata è costituito da una violenza o da una minaccia che abbiano l'effetto di costringere taluno a fare, tollerare, od omettere una determinata cosa». Ciò significa anche che «la condotta violenta o minacciosa deve atteggiarsi alla stregua di mezzo destinato a realizzare un evento ulteriore», ossia, come detto, «la costrizione della vittima a fare, tollerare od omettere qualche cosa». Per quanto concerne la vicenda, i Giudici della Cassazione condividono in pieno le valutazioni compiute in appello: in sostanza, è evidente «il comportamento intimidatorio» dell'uomo che ha tenuto una condotta concretizzatasi nella «minaccia, anche di morte, rivolta alla compagna se quest'ultima avesse interrotto la loro relazione». Per l’appunto, è logico catalogare come «violenza privata» il modus agendi dell'uomo, diretto «ad imporre un comportamento determinato alla compagna», ossia la prosecuzione della relazione e della convivenza. Pertanto, in risposta alla domanda della nostra lettrice si può affermare che: “È violenza privata non accettare la decisione della compagna di interrompere il loro legame e pretendere attraverso una condotta aggressiva che il partner porti avanti per forza la relazione e non vada via di casa” (Cass. Pen., Sez. V, sentenza n. 20346/2022). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.

29/05/2022 11:05
Pesaro, cade dal capanno e precipita in una scarpata. Uomo trasportato d'urgenza al Torrette di Ancona

Pesaro, cade dal capanno e precipita in una scarpata. Uomo trasportato d'urgenza al Torrette di Ancona

L'incidente è avvenuto oggi pomeriggio verso le 15 a Tavoleto (Pesaro Urbino): un uomo di 62 anni percorreva la passarella per salire sul proprio capanno da caccia, quando ha perso improvvisamente l'equilibrio ed è caduto da un'altezza di 2mt, per poi scivolare per altri 15-20mt in una scarpata. Ricevuta la segnalazione, sono intervenuti rapidamente i Vigili del fuoco con la squadra Saf (Speleo-alpino-fluviale) che, una volta recuperato il ferito, lo hanno consegnato ai sanitari del 118, giunti anche loro sul posto. L'uomo, rimasto cosciente per tutto il tempo, ha riportato varie lesioni ed è stato trasportato d'urgenza in eliambulanza presso l'ospedale Torrette di Ancona. (foto ANSA)

28/05/2022 18:30
Eutanasia legale: Fabio diffida l’Asur Marche sul farmaco per il proprio ‘suicidio assistito’

Eutanasia legale: Fabio diffida l’Asur Marche sul farmaco per il proprio ‘suicidio assistito’

Fabio Ridolfi, il 46enne di Fermignano (Pesaro Urbino) immobilizzato da 18 anni a letto a causa di una tetraparesi, ha diffidato l'Asur Marche ad effettuare "in tempi brevissimi le dovute verifiche" sul farmaco da utilizzare per accedere al suicidio assistito. Fabio ha avuto il parere favorevole del Comitato Etico Regione Marche sulle condizioni previste dalla sentenza della Corte Costituzionale Cappao-dj Fabo per procedere all'aiuto al suicidio, ma senza indicazioni sul farmaco. "Indicazioni che invece sono presenti nella diffida", ha spiegato l'Associazione Luca Coscioni, che assiste Fabio. "Anche Il via libera ottenuto da 'Mario' - 43enne tetraplegico marchigiano - conteneva la stessa mancanza. Così, per rendere più celere la procedura di verifica, il collegio difensivo di Fabio Ridolfi, coordinato dall'avvocato Filomena Gallo, segretario nazionale dell'ass. Coscioni, ha nuovamente allegato anche la relazione del consulente medico dr. Mario Riccio, relativamente al tipo farmaco individuato, le quantità e le modalità di somministrazione, con la specifica indicazione dell'idoneità, dell'aspetto farmacologico e della valutazione della correttezza della procedura relativamente al caso specifico del paziente". (foto ANSA)

27/05/2022 19:08
Reddito cittadinanza, nelle Marche ne beneficiano oltre 45 mila persone: + 5% rispetto al 2020

Reddito cittadinanza, nelle Marche ne beneficiano oltre 45 mila persone: + 5% rispetto al 2020

Complessivamente, nel 2021, nelle Marche, il reddito di cittadinanza ha coinvolto 19.966 mila nuclei familiari, per un totale di 45.131 individui. È quanto emerge dai dati INPS elaborati dall’IRES Cgil Marche. Rispetto al 2020 c’è stato un aumento della platea dei nuclei beneficiari (+5,1%), in buona parte dovuto agli effetti della pandemia da Covid-19. Una crescita tuttavia minore di quella verificatasi nelle regioni del Centro e nell’Italia in generale. Tra le province, Fermo è quella ad aver registrato il maggior aumento relativo rispetto al 2020 (+7,4%). In riferimento ai nuclei percettori, quelli con minori diminuiscono del 4% rispetto al 2020;  i nuclei senza minori, invece, aumentano del 10,4%. Infatti, osservando la ripartizione per componenti, le famiglie con un componente, ovvero il 44,3% del totale delle famiglie beneficiarie, crescono del 16%, seguite dai nuclei con 2 componenti (+4,1%). Dall’altra parte, le famiglie più numerose osservano invece un calo generalizzato piuttosto significativo. Osservando invece l’impatto della misura sul mercato del lavoro attraverso i dati resi noti da Anpal, nelle Marche il tasso di occupazione (al 12° mese dal primo beneficio) dei beneficiari soggetti al patto per il lavoro è del 33,6%, ovvero dieci punti percentuale al di sopra della media italiana (23,2%). Tuttavia, analizzandoil fenomeno, emergono notevoli differenze tra i beneficiari: quelli con caratteristiche più vicine al mercato del lavoro registrano un tasso di occupazione del 49,3%, che si abbassa al 9,2% per quelli distanti dal mercato del lavoro. Questi dati  evidenziano il modesto appeal dei beneficiari sulla reale domanda di lavoro, in quanto contrassegnati da problemi pregressi di natura extra-lavorativa e da condizioni non favorevoli per l’inserimento (immediato) nel mercato del lavoro. Al 31.12.2021, i beneficiari occupati sono 3.179 (su una platea di occupabili di 8.400 unità) e sono per la maggior parte donne (50,6%), di cittadinanza italiana (63,7%) e aventi un età compresa tra 40 e 49 anni (27,8%). “È paternalistico e stucchevole l’atteggiamento prevalente in queste ore di colpevolizzazione della povertà e di banalizzazione degli ostacoli che una larga parte della popolazione si trova ancora oggi ad affrontare per garantire  possibilità di accesso ad un lavoro dignitoso e opportunità di uscita da condizioni di privazione, isolamento e disuguaglianze”, dichiara Rossella Marinucci, segretaria regionale Cgil Marche.“Soprattutto alle istituzioni chiediamo di sottrarsi a questa rappresentazione e lavorare insieme alle soluzioni per rimuovere questi ostacoli, dalle politiche attive alle misure di inclusione sociale, per le quali le risorse pubbliche in questa fase non mancano” . Secondo Barbara Lucchi, segretaria generale Filcams Cgil Marche,“da un’analisi di questi dati emerge come la narrazione sul reddito di cittadinanza, preferito rispetto ad una stabile occupazione nel turismo, sia non solo falsa ma anche infondata”. Il turismo rappresenta, continua Lucchi, “una  filiera articolata e diffusa che impatta ed è impattato dalle reti infrastrutturali, industriali e commerciali in un interscambio dei diversi fattori e settori economici”. Un settore strategico “dove non è più sopportabile ascoltare quanto viene proferito rispetto alla scarsa attitudine al lavoro delle persone, così come non è accettabile l’ipotizzata reintroduzione dei voucher”.    

26/05/2022 15:42
Latini contro la teoria gender. Mochi: “Non sa di cosa parla, alimenta odio e discriminazione”

Latini contro la teoria gender. Mochi: “Non sa di cosa parla, alimenta odio e discriminazione”

Il 17 maggio 2022 è ricorsa la “Giornata internazionale contro l’omolesbobitransfobia”, che anche quest'anno ha alimentato il dibattito politico anche nelle Marche. Oltre ai comunicati e alle dichiarazioni diffuse via web, a scatenare le reazioni più accese sono stati i commenti dell’assessore - con deleghe anche alle pari opportunità e all’istruzione - Giorgia Latini, in merito alla Circolare del Ministero rivolta agli ambienti scolastici. “Il timore fondato di tante famiglie, condiviso dalla Lega e dal Sottosegretario Rossano Sasso, è che dietro la lotta contro le discriminazioni si nasconda in realtà la volontà di propagandare la teoria gender tra bambini e ragazzi”, ha specificato in particolare Latini. E se dai reparti del centrosinistra la condanna di stampo politico è stata in poche ore immediata, va sottolineato come nessuno sia voluto entrare ulteriormente nel merito di certe argomentazioni – quali 'natura', 'cultura' e 'identità di genere' – interpellando i diretti interessati: la comunità Lgbt+. “Il problema di base è endemico non solo delle destre italiane, visto che il ddl Zan concepito per tutelare in sede legale anche le minoranze vittime di abilismo viene ostacolato anche da altre fazioni politiche“, ha spiegato la presidente di Agedo Marche Mariacristina Mochi. Un problema dunque legato a una certa cultura dell’odio e dell’oscurantismo, fatta di parole e azioni che rischiano di alimentare una confusione culturale piuttosto conclamata nelle Marche. Innanzitutto, è giusto parlare di 'teoria gender'? Il concetto in sé non esiste, ed è grave che un assessore come Latini alimenti nelle famiglie dei timori infondati. O è ignorante in materia oppure è in malafede e una manipolatrice, vista anche la corrente politica che rappresenta. L’espressione corretta è “gender theory”, nata in America negli anni ’70 con i movimenti femministi e che in realtà non rappresenta un’ideologia, ma una serie di opinioni e studi sull’ampio significato che può avere la parola “genere”. Quindi secondo lei cosa temono queste famiglie cui si riferisce Latini? Sono persone semplici, convinte che i loro figli possano in qualche modo diventare gay o lesbiche o trans, che considerano in generale l’omosessualità una deviazione, un male da epurare. Tutto parte da quelle figure istituzionali che vogliono mantenere un certo conservatorismo figlio del patriarcato e dell’antropocentrismo. E quindi insistono – sia in termini politici sia religiosi – nella pura e semplice distinzione tra uomo e donna. Qual è invece la verità? Che l’essere umano per sua natura è complesso e la complessità muove l’evoluzione, come sostiene anche la sociologa Chiara Saraceno. L’unico interesse che si può avere nel rifiutare questo assunto sta nel voler mantenere il controllo e il potere, dimenticando però il rispetto dovuto ai cittadini. Consiglierei a Latini di leggere “Il genere di Dio” della teologo Bendetta S. Zorzi. Con lo stipendio che contribuisco a pagarle anch’io con le mie tasse, direi che può permetterselo. Insomma, le dichiarazioni del 17 maggio scorso non le sono andate giù. Sinceramente? Mi hanno fatto molto male, soprattutto perché provenivano da una donna responsabile di istruzione e pari opportunità. Ma se la corretta informazione non parte dalle scuole, di cosa ci meravigliamo? Persino la Chiesa contemporanea ha dimostrato di essere più comprensiva e inclusiva. A differenza di certi politici che, probabilmente, non vogliono ammettere di avere degli irrisolti personali. E questo rende più difficile anche il vostro lavoro come associazione Agedo Marche? I sovranisti e le agende europee sono particolarmente presenti nella nostra regione: oggi come in futuro sarà fondamentale l’unità fra noi e le altre realtà che si adoperano nel rispetto dei diritti umani. Nel frattempo, continueremo a sensibilizzare e sostenere le persone che si rivolgono ad Agedo, anche in vista del prossimo Marche Pride il 18 giugno. Abbiamo programmato incontri con psicologi e linguisti, oltre ad eventi dove sarà possibile esprimere se stessi attraverso il linguaggio dell’arte. Qual è il messaggio corretto da diffondere? Lo stesso che mi ha convinto a guidare l’associazione sin dall’inizio, oltre a sostenere mio figlio e tutte le persone Lgbt: cambiare la società, e ricordare a tutti che l’evoluzione passa per i diritti inalienabili di cui disponiamo sin dalla nascita. Come vi difenderete dai prossimi “attacchi politici”? Io personalmente continuerò a metterci la faccia e a rispondere ogni volta che potrò. I vari Mario Adinolfi, Giuliano Amato o chi per loro sono persone anche disoneste a livello intellettuale: non si fanno scrupoli a strumentalizzare figure culturalmente di spicco come Judith Butler o Simone De Beauvoir per divulgare false informazioni. E questo, naturalmente, rende molto difficile anche il nostro intervento di sensibilizzazione nelle scuole. E quindi anche per chi ha bisogno di rivolgersi a voi. Certamente. La provincia di Pesaro in questo senso è più attiva: riceviamo dalle 15 alle 20 richieste l’anno, che oggi possiamo gestire grazie anche all’hub gratuita Paricentro di Fano (in collaborazione con il Comune). Ad Ancona o nel maceratese ci sono molte più incognite: nel 2021 abbiamo ricevuto diverse segnalazioni legate al cyberbullismo nelle scuole e alle discriminazioni sul lavoro. Anche qui, manca la formazione del personale scolastico e in generale un’adeguata sensibilizzazione alla cultura del rispetto e dell'inclusività Quale messaggio occorre trasmettere oggi alla politica e alla società civile? Dal punto di vista religioso, riconoscere la portata evolutiva dell’espressione evangelica “ama il prossimo tuo come te stesso”. In tutti gli altri casi, semplicemente recuperare i valori della nostra Costituzione: ci dice tutto, ma non viene applicata.

25/05/2022 11:00
Covid, 'effetto domenica' sui contagi: 273 nuovi positivi oggi nelle Marche, in calo i ricoveri (-10)

Covid, 'effetto domenica' sui contagi: 273 nuovi positivi oggi nelle Marche, in calo i ricoveri (-10)

Ricoveri legati al covid e contagi in calo nelle Marche nell'ultima giornata: i pazienti sono scesi complessivamente a 110, dieci meno di ieri, 3 in terapia intensiva (-1), 20 in semi intensiva (-2), 87 in reparti non intensivi (-7). Questo quanto emerge dai dati della Regione Marche, che indicano anche 14 dimessi. L'occupazione delle intensive da parte di malati covid è in diminuzione all'1,3% e in area medica al 10,7%. Quattro i decessi nelle ultime 24 ore che fanno salire il totale a 3.899 dall'inizio dell'emergenza sanitaria: sono morti 2 uomini e 2 donne, di età compresa tra 77 e 92 anni, tutti con patologie pregresse. Effetto domenica per ila rilevazione dei nuovi casi che sono solo 273, il 28,6% dei 954 tamponi diagnostici analizzati (su 1.152 complessivi). Continua a scendere anche il tasso di incidenza cumulativo che arriva a 370,35 su 100mila abitanti (ieri 379,32). Con 84 nuovi casi Ancona guida la classifica delle province, seguita da Ascoli Piceno con 61, Macerata con 43, Pesaro Urbino con 39, Fermo con 36, e 10 casi di fuori regione. Il contagio circola maggiormente nelle fasce di età 45-59 anni con 71 casi e 25-44 con 63, seguite da 60-69, molto distanziata con 29 casi. Ci sono 12 persone in osservazione nei pronto soccorso, 52 ospiti nelle strutture territoriali. I positivi alla data di oggi sono 4.121 tra ricoverati e isolamenti, le persone in quarantena 10.101, di cui 211 sintomatici. I dimessi/guariti dall'inizio della pandemia salgono a 461.210.

23/05/2022 17:17
Covid Marche, nessun decesso nelle ultime 24 ore. Stabili i ricoveri, scende l'incidenza

Covid Marche, nessun decesso nelle ultime 24 ore. Stabili i ricoveri, scende l'incidenza

Resta invariato a 120 il numero dei ricoveri legati al covid nelle Marche: 599 379,32 (ieri 392,89). Sono 4 i pazienti in terapia intensiva (invariato), 22 quelli in semi intensiva (-3), e 94 quelli in in reparti non intensivi (+3).La percentuale di occupazione rimane stabile al 1,7% per le intensive e al 11,6% per i non intensivi. Nessun decesso da segnalare nelle ultime 24 ore, con il totale che resta fermo a 3.895. Sono 599 i nuovi casi rilevati, con il tasso di incidenza cumulativo che continua a scendere fino a 379,32 su 1000mila abitanti (ieri 392,89). I positivi sono il 22,9% dei 2.615 tamponi diagnostici (3.007 quelli complessivi). Il maggior numero di casi, come sempre in provincia di Ancona, 156, seguita da Macerata con 113, Ascoli Piceno 107, Pesaro Urbino 104, Fermo 100, fuori regione 19. Le fasce di età più colpite sono 45-59 anni con 149 casi e 25-44 anni con 135 casi, a seguire 60-69 anni con 80 casi. Ci sono 11 persone in osservazione nei pronto soccorso, 48 ospiti nelle strutture territoriali. I positivi ad oggi risultano 4.205 tra ricoverati e isolamenti, le persone in quarantena o isolamento domiciliare sono 10.257, di cui 220 sintomatici. I dimessi/guariti dall'inizio della pandemia salgono a 460.857.

22/05/2022 18:22
Macerata, dal 23 maggio il taser in dotazione alle Forze dell'Ordine. "Garantiamo maggiore sicurezza"

Macerata, dal 23 maggio il taser in dotazione alle Forze dell'Ordine. "Garantiamo maggiore sicurezza"

 A partire da lunedì 23 maggio, il taser sarà operativo anche a Macerata e Fano (Pesaro Urbino). "E' la finalizzazione di una lunga fase - ha spiegato il sottosegretario all'Interno Nicola Molteni - iniziata nel 2014 quando il Parlamento ha dato il via libera per la prima volta all'introduzione dell'arma nella dotazione effettiva delle nostre Forze dell'Ordine e proseguita, a partire dal 2018, con una attenta e articolata sperimentazione". "Gli operatori della sicurezza a cui verrà assegnata la pistola a impulsi elettrici - prosegue Molteni - hanno seguito un iter formativo qualificante per l'utilizzo di questo strumento non letale, che è innanzitutto un mezzo di difesa a tutela della incolumità di chi è impegnato nei servizi di vigilanza e controllo del territorio. L'utilizzo operativo del taser - conclude il sottosegretario - è stato avviato lo scorso 14 marzo e sta seguendo un cronoprogramma serrato. Siamo orgogliosi di aver offerto alle Forze di Polizia uno strumento in più per svolgere nel migliore dei modi, e con la massima sicurezza possibile, il loro fondamentale lavoro per la collettività".

22/05/2022 16:08
"Criminali si diventa", il film 'Made in Marche' premiato a Cannes. Trovellesi: "Vittoria incredibile"

"Criminali si diventa", il film 'Made in Marche' premiato a Cannes. Trovellesi: "Vittoria incredibile"

“Criminali si diventa”, l'action comedy diretta da Luca Trovellesi Cesana e Alessandro Tarabelli è una produzione cinematografica tutta 'Made in Marche' che ha saputo dare risalto alla regione e ottenere premi degni di nota. Il film marchigiano ha avuto riconoscimenti in Italia e all'estero: presentato al Festival di Venezia, ha vinto il premio della Sezione Lungometraggi al 75° Festival del Cinema di Salerno e la categoria Best Foreign Film del Cannes World Film Festival 2022, superando i confini nazionali e arrivando quindi in Francia. “La vittoria a Cannes è stata una notizia inaspettata, – ha affermato il regista Trovellesi Cesana – ci hanno contattati e poi spedito la targa. Per noi è stata una sorpresa e al contempo un traguardo importante poiché il film non era nato per il mercato, ma per tornare a credere nel settore del cinema, dopo anni difficili di restrizioni per il Covid.” Non è stato semplice avviare la produzione di un film in un periodo di pandemia: “L'idea di girare la nostra commedia nelle Marche è stata anche una conseguenza, dopo il lockdown abbiamo deciso di soffermarci in questa regione poiché i decreti non ci permettevano di spostarci”, ha puntualizzato Trovellesi. Nasce così l'idea di basare la trama su un fatto di cronaca marchigiano, il furto di un'opera di Raffaello. Nella notte tra il 5 e il 6 febbraio del 1975, sono stati rubati dal Palazzo Ducale di Urbino tre famosi dipinti: "La Flagellazione", "La Madonna di Senigallia" di Piero Della Francesca e appunto "La Muta" di Raffaello. “Ho già realizzato nel 2020 un documentario su quel furto, ma per il film lo abbiamo pensato come se fosse avvenuto oggi, - ha spiegato il regista - aggiungendo poi la volontà di coinvolgere nel progetto colleghi e amici marchigiani; a eccezione degli attori di punta, il cast è tutto regionale. Da qui una pellicola 'Made in Marche' a 360°.” La commedia rappresenta un’importante occasione di promozione per i territori in cui è ambientata: i campi base sono stati Fermo, Fano e Civitanova Alta. Tra le numerosissime recensioni ricevute, tanti sono stati i commenti riguardo i luoghi scoperti con la visione di “Criminali si diventa”, che dà valore a quella definita da uno spettatore come una “parte bellissima d'Italia”. “Io amo la mia terra, sono di Civitanova, Alessandro Tarabelli è di Filottrano e ho sempre desiderato fare un film qui. Dal punto di vista professionale è stato fantastico, abbiamo coinvolto anche studenti e stagisti”, continua Trovellesi. “Questo è stato il nostro primo film, siamo più che soddisfatti – puntualizza infine il regista – Abbiamo sempre lavorato a documentari e docufiction; ora abbiamo in progetto un paio di nuove pellicole ambientate probabilmente all'estero, ma niente spoiler!”

22/05/2022 12:00
Marche "regione dei teatri" al Salone di Torino: ospite dello stand Pino Insegno

Marche "regione dei teatri" al Salone di Torino: ospite dello stand Pino Insegno

Un colpo d’occhio bellissimo e accattivante accoglie i visitatori del Salone del libro, in corso di svolgimento al Lingotto di Torino. Subito si imbattono nello stand istituzionale delle Marche, sviluppato a teatro: per la logistica scelta, abbraccia le persone che entrano. “Importantissimo essere qua, subito visibili da tutti i visitatori che entrano". "Il primo stand che viene visto è quello delle Marche – rimarca l’assessore alla Cultura Giorgia Latini - Questo stand l’abbiamo fortemente voluto per dare un’identità alla nostra regione. Siamo la regione dei teatri e non casualmente siamo riusciti a entrare nella tentative list della candidatura Unesco come regione dei teatri e stiamo lavorando al dossier”.  I teatri marchigiani, ha evidenziato Pino Insegno, ospite dello stand regionale per la presentazione del Festival Marchestorie 2022, “rappresentano un patrimonio internazionale importante. Nelle Marche ho trovato persone che vogliono lavorare assieme, attraverso un percorso integrato, per dare maggiore forza alla regione”.  L’assessore Latini ha quindi rimarcato come “i teatri fanno parte della nostra identità. Abbiamo più teatri di tutta l’Italia del sud, rispetto al numero degli abitanti e al numero dei comuni. Significa che i teatri fanno parte della nostra identità, che sono da sempre un punto di riferimento della comunità. Quindi stiamo lavorando per fare ritornare il teatro al centro delle politiche di crescita regionali. Ci tenevamo che lo stand avesse come sfondo e come scenografia il teatro proprio per dare questo messaggio al resto de paese”.  Un filo conduttore, tra cultura e turismo, lega la partecipazione della Regione al Salone del libro, con un ricco programma di eventi presentati nello stand. “Turismo e cultura rappresentano un binomio perfetto che ci consente di conseguire risultati importanti, come abbiamo visto con la vittoria di Pesaro come capitale della cultura e con Ascoli Piceno tra le top ten – ha detto Latini - C’è un grande fermento culturale nei nostri territori. Lo abbiamo visto anche con le candidature dei piccoli comuni, dei borghi, ai grandi progetti finanziati dai bandi ministeriali. Ben 83 sindaci hanno presentato dei progetti culturali di rilancio di questi territori. Significa che si inizia a credere che la cultura possa rilanciare veramente la nostra regione, sotto il profilo turistico e attrattivo. Siamo felici che ci sia questo coinvolgimento dal basso. A Torino abbiamo presentato anche il risultato ottenuto dal Comune di Montalto delle Marche che, dopo le audizioni al Ministero, è stato riconosciuto anche come uno dei primi comuni con migliore progettualità a livello nazionale”.  Affrontando i temi dell’editoria, l’assessore ha ricordato che Torino “rappresenta una vetrina importante per il settore. Non tutte le Regioni sono presenti, la Marche sì, a sottolineare la vicinanza al comparto. A breve usciranno bandi per sostenere i nostri editori. Sono interlocutori fondamentali della nostra visione politica e culturale di rilancio delle Marche. Attraverso i nostri editori, possiamo far conoscere sempre più il nostro territorio”.

21/05/2022 19:20
Covid Marche: aumenta il numero dei ricoveri oggi, ma scende l'incidenza del virus

Covid Marche: aumenta il numero dei ricoveri oggi, ma scende l'incidenza del virus

In calo numero di contagi Covid, 667 nelle ultime 24 ore, e tasso di incidenza cumulativo che scende a 392,89 su 100mila abitanti (ieri era 415,63) nelle Marche, dove però aumentano i ricoveri, 120 (+6): invariato il numero dei pazienti in Terapia Intensiva (4), cresce quello dei degenti in semi intensiva, 25 (+2), e in reparti non intensivi 91 (+4) . I dati sono resi noti dalla Regione, che indica anche che ci sono stati 11 dimessi nell'ultima giornata. L'occupazione delle terapie intensive da parte di pazienti covid resta invariata a 1,7%, quella dei reparti non intensivi sale a 11,6%. Due i decessi legati al covid segnalati che fanno salire il totale a 3.895: sono morti un uomo di 88 anni e una donna di 72, affetti da patologie pregresse. I 667 nuovi positivi rappresentano il 25,9% dei 2.579 tamponi diagnostici. Ancona resta la provincia con più contagi, 191, seguita da Macerata con 133, Pesaro Urbino con 127, Ascoli Piceno con 114, Fermo con 87, oltre a 15 casi di fuori regione. Le fasce di età più colpite sono ancora 45-59 anni con 168 casi e 25-44 con 156, a seguire 60-69 anni con 78. Sono 12 le persone in osservazione nei pronto soccorso, 52 gli ospiti di strutture territoriali. I positivi alla data di oggi sono 4.345 (tra ricoverati e isolamenti), le persone in quarantena o isolamento domiciliare complessivamente 11.009, di cui 229 con sintomi. I dimessi/guariti dall'inizio della pandemia salgono a 460.118.

21/05/2022 18:28
Pesaro, l'appello di Fabio per il suicidio assistito. "Stato Italiano, mi aiuti a morire"

Pesaro, l'appello di Fabio per il suicidio assistito. "Stato Italiano, mi aiuti a morire"

"Gentile Stato italiano, da 18 anni sono ridotto così. Ogni giorno la mia condizione diventa sempre più insostenibile. Aiutami a morire". È l'appello di Fabio Ridolfi, 46enne di Fermignano (Pesaro Urbino), immobilizzato a causa di una tetraparesi da rottura dell'arteria basilare. Può muovere solo gli occhi e comunica attraverso un puntatore oculare. Fabio è stato sottoposto a tutte le visite mediche del caso, ma dal 15 marzo, quando la relazione medica è stata inviata al Comitato Etico Regione Marche, "ancora non è arrivato nessun parere, né sulle sue condizioni né sulle modalità per poter procedere con suicidio medicalmente assistito". A riferirlo è l'Associazione Luca Coscioni, che lo assiste.  Ridolfi è il terzo italiano a farne richiesta, dopo Mario e Antonio (nomi di fantasia di due tetraplegici, anche loro marchigiani). A differenza degli altri due, che hanno preferito l'anonimato, Fabio ha reso noto il suo nome e il suo volto, diffondendo un video in cui compone il suo appello con il puntatore oculare. E nel suo caso non è stato necessario l'ordine di un giudice affinchè l'Asur si attivasse.  (FOTO ANSA)  

20/05/2022 19:15
Marche, oltre 15 milioni per far risplendere l'architettura e il paesaggio rurale: prorogato bando

Marche, oltre 15 milioni per far risplendere l'architettura e il paesaggio rurale: prorogato bando

È  stata prorogata al 15 giugno la scadenza dell’avviso per il restauro e la valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale nell’ambito del PNRR finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU a titolarità regionale. La dotazione assegnata alle Marche è di oltre 15 milioni di euro per un minimo di 103 interventi finanziabili. Lo comunica l’ente regionale “Sono finanziabili gli interventi di risanamento conservativo e recupero funzionale di insediamenti agricoli, edifici, manufatti e fabbricati rurali storici ed elementi tipici dell’architettura e del paesaggio rurale, coniugati ad interventi per il miglioramento sismico e dell’efficienza energetica o volti all’abbattimento delle barriere architettoniche; interventi di manutenzione del paesaggio rurale; l’allestimento di spazi da destinare a piccoli servizi sociali, ambientali turistici (escluso l’uso ricettivo), per l’educazione ambientale e la conoscenza del territorio, anche connessi al profilo multifunzionale delle aziende agricole”. “La concessione del contributo è fino ad un massimo di 150.000 euro come forma di cofinanziamento per un’aliquota dell’80%. Il contributo è portato al 100% se il bene è oggetto di dichiarazione di interesse culturale, fermo restando la soglia massima di 150.000 euro. Le domande possono essere presentate fino al 15 giugno 2022 alle ore 16,59, utilizzando esclusivamente l’applicazione informatica predisposta da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. e accessibile all’indirizzo https://www.regione.marche.it/RicercaBandi/id_32790/5615”.      

19/05/2022 18:20
Covid, scende il numero dei ricoverati nelle Marche (-2): nessun decesso nelle ultime 24 ore

Covid, scende il numero dei ricoverati nelle Marche (-2): nessun decesso nelle ultime 24 ore

Nelle Marche due ricoverati in meno per Covid-19 (ora sono 114), nessun decesso correlato e 946 positivi registrati nell'ultima giornata con l'incidenza ogni 100mila abitanti che scende da 469,88 a 445,21. Lo comunica la Regione che dà conto di tre degenti in Terapia intensiva (numero invariato), 25 in Semintensiva (-2) e 86 in reparti non intensivi (invariato), a fronte di 14 dimessi nell'ultima giornata.Il tasso di occupazione Covid delle intensive (3 su 230 posti) resta all'1,3% mentre in Area Medica scende all'11,1% (111 su 996 posti letto). In un giorno eseguiti 4.112 tamponi tra cui 3.059 nel percorso diagnostico (30,9% positivi) e 946 nel percorso guariti. In un giorno sono stati registrati 236 casi nella fascia d'età 45-59 anni, 207 in quella 25-44 anni, 111 ciascuna per le fasce d'età 60-69 anni e 70-79 anni. In provincia di Ancona il numero più alto di casi (274), seguita da Macerata (217), Ascoli Piceno (150), Pesaro Urbino (146), Fermo (125) e 34 positivi provenienti da fuori regione. Il totale di positivi scende a 4.513 (-125), gli isolamenti domiciliari a 12.129 (-240) tra cui 254 persone con sintomi, e i guariti/dimessi salgono a 458.476 (+1.071  

19/05/2022 17:29
Covid, sotto quota mille il numero di contagi oggi nelle Marche: nessun decesso, +2 ricoveri

Covid, sotto quota mille il numero di contagi oggi nelle Marche: nessun decesso, +2 ricoveri

Prosegue nelle Marche il calo dei contagi covid, 899 nelle ultime 24 ore, e del tasso di incidenza cumulativo che arriva a 469,88 su 100mila abitanti (eri 494,88). In lieve aumento i ricoveri che arrivano a 116 complessivamente (+2 rispetto a ieri): secondo i dati della Regione i pazienti in terapia intensiva sono 3 (-1), quelli in semi intensiva 27 (+1), quelli in reparti non intensivi 86 (+2), i dimessi 13. L'occupazione dei posti letto di malati covid nelle intensive è in diminuzione all'1,3%, in aumento per i non intensivi all'11,3%. Nessun decesso legato al covid è stato segnalato nell'ultima giornata e il totale dall'inizio dell'emergenza sanitaria resta fermo a 3.892. I positivi sono il 28,8% dei 3.121 tamponi diagnostici, su un un totale di 3.895 tamponi analizzati. Ancona e provincia registrano il maggior numero di nuovi casi nell'ultima giornata: 283, seguita da Macerata con 178, Ascoli Piceno con 141, Pesaro Urbino con 140, Fermo con 121, oltre a 36 casi di fuori regione. Le persone in osservazione nei pronto soccorso sono 13, gli ospiti di strutture territoriali 62. I positivi alla data di oggi sono 4.638 tra ricoverati e isolamenti, le persone in quarantena e isolamento domiciliare 12.369, di cui 259 con sintomi. I dimessi/guariti dall'inizio della pandemia salgono a 457.405.

18/05/2022 19:15
Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.