"Il primo fine settimana di luglio, le Marche sono state tra le regioni con più alto tasso di occupazione nelle strutture ricettive (81%) secondo Assoturismo, con un aumento significativo delle prenotazioni dei turisti stranieri". Ad annunciarlo il presidente della regione, Francesco Acquaroli, in un post sulla sua pagina facebook.
"Anche il dato dei primi mesi dell'anno è positivo - prosegue il presidente -, registra un +72,69 sugli arrivi e +39,63 sulle presenze rispetto al 2021". Dati, relativi a turisti italiani e stranieri, che "confermano che la nostra regione sta riprendendo i livelli pre-pandemia. Questo pomeriggio sono a Marina di Altidona per l'inaugurazione della Ciclovia Adriatica e del nuovo tratto di spiaggia reso possibile dalla posa in opera delle nuove scogliere, opera finanziata daIl'amministrazione che mi ha preceduto e attuata ora".
"Una Regione che cresce - sottolinea Acquaroli - e che punta molto sul territorio, a confermarlo ci sono anche i primi dati dei turisti che mostrano una tendenza positiva e di ripresa per le Marche. Noi che conosciamo la nostra regione sappiamo che non può essere altrimenti - aggiunge - ma dobbiamo costruire sempre di più un'offerta attrattiva che sappia intercettare flussi che finora non ci conoscevamo. Siamo sulla buona strada!".
Impennata di ricoveri legati al covid nelle Marche: +15 in 24 ore, secondo i dati della regione. Complessivamente sono 159, di cui 6 in terapia intensiva, 17 in semintensiva, 136 in reparti non intensivi. Sono 2.827 i nuovi positivi rilevati nell'ultima giornata, mentre il tasso di incidenza continua a salire e arriva a 1.230,98 su 100mila abitanti (ieri 1.179,72).
Nelle ultime 24 ore ci sono stati 3 decessi, che fanno salire il totale delle vittime a 3.953, Negli ospedali ci sono anche 34 persone in osservazione nei pronto soccorso, sono 6 invece gli ospiti di strutture territoriali di area post critica. Continua salire anche il numero delle persone in isolamento domiciliare o quarantena: sono 25.826 (ieri 25.024), di cui 298 con sintomi.
Tragedia in mare questa mattina a Fano: morto un papà 46enne insieme al figlio di 8 anni, mentre il fratello di 12 si trova ricoverato in ospedale. Il fatto è avvenuto, intorno alle 7:30, nel mare antistante la spiaggia dei Fiori nel quartiere Gimarra a Fano. La famiglia è originaria della Valmetauro.
In base a una ricostruzione, il papà sarebbe andato a fare il bagno in compagnia dei figli, forse sottovalutando le condizioni del mare (oggi con bandiera rossa per i bagnanti). Le onde e la forte corrente potrebbero aver prima travolto e poi impedito al padre 46enne e ai figli di tornare a riva
A lanciare l'allarme la moglie del 46enne che si trovava in spiaggia. L'uomo è stato ritrovato vicino agli scogli, purtroppo privo di vita. Poco lontano è stato recuperato il figlio 12enne. Per soccorrerlo in un primo momento era intervenuta anche l'eliambulanza, ma poi il ragazzino ha reagito bene alle prime cure ed è stato ricoverato in Pediatria all'ospedale Salesi di Ancona.
Sul posto sono confluiti mezzi navali e aerei della Capitaneria di porto e Guardia Costiera, oltre ai Nuclei sub di Vigili del fuoco e Guardia Costiera, alla ricerca disperata del figlio di 8 anni della coppia che risultava ancora disperso. Poi nel primo pomeriggio il drammatico epilogo: un soccorritore ha individuato il corpo del piccolo vicino agli scogli e anche per lui non c'é stato più nulla da fare. La madre, in forte stato di choc, è stata ricoverata all'ospedale di Fano.
Nuova tappa nelle Marche per il ministro degli Esteri Di Maio. Dopo i ministri Giovannini e Guerini, il 30 luglio il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio sarà a Pesaro per firmare un accordo per "Comune adotta Comune", il progetto lanciato da Ali (Autonomie Locali Italiane) e che vede la città marchigiana tra i protagonisti.
Grazie al Conservatorio Rossini, diversi bambini ucraini scappati dalla guerra hanno avuto la possibilità di continuare a studiare a Pesaro. Tra questi anche la piccola e talentuosa pianista Diana, fuggita insieme alla mamma dai bombardamenti di Kharkiv, "come noi Città Creativa della Musica Unesco, realtà che abbiamo deciso di adottare e alla quale abbiamo dedicato la vittoria di Capitale Italiana della Cultura 2024".
(Credit photo: Adnkronos)
Pagare il bollo auto con un click. Tutto questo è ora possibile grazie ad AppIO, l'applicazione che permette a tutti i cittadini di avere un unico accesso telematico ai servizi della pubblica amministrazione e ricevere notifiche, promemoria e avvisi relativi a tributi, con la possibilità di provvedere al pagamento direttamente dal telefonino in modo semplice, rapido e sicuro.
La Regione Marche ha aderito ad AppIO e il primo servizio reso disponibile sulla piattaforma sono gli avvisi di scadenza del bollo auto con la possibilità di pagamento: i cittadini marchigiani possessori di veicoli che avranno scaricato l'applicazione sul proprio smartphone potranno ricevere notifiche inerenti la tassa automobilistica ed essere tempestivamente informati su scadenze, procedimenti di rateizzazione, avvisi bonari e avvisi di accertamento, scegliendo di procedere al pagamento direttamente da app. Sono stati già inviati più di 50.000 messaggi relativamente a questo nuovo servizio.
La ricezione della notifica consente al cittadino di non dimenticarsi del bollo, senza dover verificare ogni volta la data di scadenza, ed evitare la fila allo sportello per effettuarne il saldo. “Tutto è a portata di app – dichiara l'assessore regionale ai Servizi pubblici locali, Guido Castelli - questo è il valore aggiunto del servizio che diventa strumento rapido e utile per poter accedere a informazioni, documenti e metodi di pagamento, rendendo il contatto con la Pubblica Amministrazione più facile e veloce”.
Con l'ingresso in AppIO, la Regione Marche compie un ulteriore passo avanti verso servizi sempre più evoluti, sfruttando le tecnologie digitali e confermando la propria centralità nel processo di trasformazione digitale del territorio. “La Regione Marche procede speditamente sulla via della digitalizzazione – dice Castelli – Migliorano le modalità di erogazione dei servizi ai cittadini e alle imprese, attraverso un impiego utile ed efficace delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione”.
Dopo avere accompagnato, attraverso il progetto DigiPalm, l’ingresso di 187 Comuni marchigiani sull'AppIO nazionale, ora è la stessa Regione Marche ad essere presente con il primo servizio di notifica ai cittadini. Dalla sua attivazione, a gennaio 2022, tramite l'utilizzo della piattaforma IOService, sono stati già inviati oltre 90 mila messaggi: di questi, 63.382 sono stati inoltrati dall’Ufficio Speciale Ricostruzione per la notifica di avanzamento delle pratiche di ricostruzione privata e 52.114 dai Comuni marchigiani in relazione ai servizi demografici, tributi, cultura, tutela ambiente, politiche educative, SUAP. Numeri che riflettono un sempre maggiore utilizzo a livello locale di IoService e che confermano la Regione Marche nel ruolo di intermediario tecnologico e di facilitatore alla transizione digitale degli enti territoriali.
Performance in peggioramento sul fronte covid nelle Marche nella settimana dal 29 giugno al 5 luglio per i casi attualmente positivi per 100mila abitanti (981) e aumento del 59,2% dei nuovi casi rispetto alla settimana precedente. Il dato emerge dal monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe.
Sopra media nazionale i posti letto in area medica (13,8%) occupati da pazienti covid, mentre sono sotto media nazionale i posti letto in terapia intensiva (3,5%). La percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è pari al 8,3% (media Italia 7,1%) a cui aggiungere la popolazione over 5 anni temporaneamente protetta, in quanto guarita da Covid-19 da meno di 180 giorni, pari al 6,5%.
La percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto la terza dose di vaccino è pari a 11,4% (media Italia 11,4%) a cui aggiungere la popolazione over 5 anni guarita da meno di 120 giorni, che non può ricevere la terza dose nell'immediato, pari al 6,1%. Il tasso di copertura vaccinale con quarta dose (persone immunocompromesse) è del 31% (media Italia 44,2%).
Il tasso di copertura vaccinale con quarta dose (over 80, ospiti Rsa e fragili fascia 60-79) è del 10,2% (media Italia 21,1%). La popolazione 5-11 anni che ha completato il ciclo vaccinale è pari 20,3% (media Italia 34,9%) a cui aggiungere un ulteriore 2,2% (media Italia 3,3%) solo con prima dose. L'elenco dei nuovi casi per 100mila abitanti dell'ultima settimana suddivisi per provincia: Ascoli Piceno 1.068 (+71,4% rispetto alla settimana precedente); Ancona 1.008 (+51,3%); Macerata 984 (+63,2%); Fermo 959 (+66,5% ); Pesaro Urbino 746 (+58,2%).
Approvato il bilancio della Svem, la Società Sviluppo Marche che ha preso il posto della Svim dopo la riforma voluta dalla Regione Marche. “Abbiamo chiuso con un utile di 2,4milioni di euro”, sottolinea Andrea Santori, presidente del Cda composto da Monica Mancini Cilla e Tablino Campanelli.
Tale risultato oggi permette alla società di guardare con fiducia al futuro e a un percorso che vede la Svem impegnata su più fronti: gestione pratiche della Regione; gestione del fondo complementare sisma destinato alle imprese (Linea B) insieme con Regione, Invitalia e ufficio del commissario Giovanni Legnini; consulenza per Comuni e privati sui bandi europei.
“Sono questi – riprende Santori – alcuni dei compiti che su indicazione del presidente della regione Francesco Acquaroli, e degli assessori Guido Castelli e Mirco Carloni, svolgeremo in questo 20220 e negli anni a seguire. Di certo fondamentale è il tema della Linea B, misura all’interno del Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Attraverso un accordo con le altre agenzie di sviluppo di Umbria e Abruzzo cercheremo di pianificare, sui temi strategici, dei progetti condivisi per rilanciare il centro Italia”.
Il quadro economico approvato dall’assemblea conferma che la strada del risanamento dei conti intrapresa è quella giusta. “Questo ci permette di pianificare missioni all’estero e di riprendere progetti che meritano di essere migliorati e completati, come Appennino outdoor per cui già è uscita una pubblicazione. Il tutto, riorganizzando gli uffici, che stiamo potenziando internamente e anche a livello di consulenze”, chiarisce il presidente del Cda.
“Nel corso di quest’anno – prosegue Santori – abbiamo già iniziato a lavorare sulla comunicazione della società, investendo anche sul sito internet. È determinante che le persone, pubblico e privato, comprendano il potenziale della Svem. Noi possiamo davvero fornire servizi fondamentali in maniera gratuita al pubblico, o a prezzi competitivi al privato, in modo da non far perdere occasioni di finanziamento. Il nostro compito è anche quello di fare da raccordo tra la Regione, che avoca a sé la gestione dei fondi europei, e le imprese, così da evitare perdite di tempo e bandi non legati a vere necessità”.
In questo campo, stretta la collaborazione tra Svem e Regione per la programmazione dei fondi Por Fesr 2021/2027. Nel dettaglio, in merito alla Linea B del Pnrr, la Svem si occuperà di orientamento e consulenza tecnica durante la fase di attuazione degli interventi, ma anche per partecipare ai bandi e avvisi grazie a uno sportello accessibile a titolo gratuito per il settore pubblico. “Per questo organizzeremo in autunno eventi informativi - aggiunge il n.1 di Svem - inclusi seminari e workshop anche per favorire progetti unitari tra operatori locali differenti”.
Il prossimo step, inoltre, sarà la scelta del direttore generale della Svem, una figura chiave per l’operatività della società. Uno dei criteri chiave è di aver maturato almeno cinque anni di esperienza nella pubblica amministrazione o in enti di diritto privato se con mansioni dirigenziali.
“Abbiamo deciso di non limitarci all’esperienza nel pubblico, proprio per non precludere la possibilità d intercettare figure competenti che provengono dal privato. L’importante – conclude Santori – è che il candidato abbia competenze nel campo dei fondi europei e nazionali nel settore della cooperazione agricola, dell’innovazione e dello sviluppo. per la Svem sarà la persona capace di predisporre gli atti diprogrammazione negoziata, con una predisposizione a sviluppare azioni anche all’estero, in ogni caso dove serve assistenza agli investitori e dove si possono intercettare risorse poi da mettere in campo per il bene di aziende e Comuni”.
Aumentano del 30,6% gli infortuni sul lavoro nelle Marche nel periodo gennaio-maggio 2022 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. A crescere soprattutto gli infortuni di under 19 (+116,5%) e donne 41,9%, rispetto agli uomini con un +23,1%. Gli infortuni con esito mortale nelle Marche sono stati nove, in aumento rispetto all'anno precedente.
E' il quadro che emerge dai dati Inail elaborati dalla Cgil Marche, relativi a gennaio-maggio 2022. L'aumento degli infortuni più consistente nel settore dei trasporti e nel magazzinaggio (+241%), ma anche in sanità e assistenza sociale (+61%), nelle Costruzioni (+51,9%).
Nell'industria, la Meccanica registra un aumento del 26% mentre nella chimica e nella gomma plastica l'aumento è del 14,4%, nella lavorazione del legno e mobili +10,8%. In calo, -13,2%, gli infortuni nel calzaturiero e nell'abbigliamento, conseguente alla crisi del settore (anche per gli effetti delle sanzioni che hanno colpito l'export nelle aree interessate dal conflitto russo-ucraino) e nel settore del commercio -9,9%.
Per le denunce di malattie professionali, si registra nel complesso una riduzione del 3% tenendo conto che la flessione riguarda la popolazione maschile (-4,8%); nell'occupazione femminile le denunce di malattia professionale sono in aumento del 1,4%. "Occorre accelerare i controlli da parte degli organi ispettivi, ma soprattutto - ha dichiarato Giuseppe Galli, segretario regionale Cgil Marche - va ricercata una nuova collaborazione tra tutti gli attori della sicurezza in azienda per migliorare gli ambienti di lavoro e renderli più sicuri".
Prosegue l'ondata di contagi da coronavirus nelle Marche dove, nell'ultima giornata, si sono rilevati 2.885 casi di positività che hanno fatto schizzare l'incidenza ogni 100mila abitanti oltre quota mille (da 999,73 a 1.062,70).
Notizie migliori, però, comunica la Regione, sul fronte ricoveri (ieri +13), dove invece si è registrato un calo: in un giorno -8 degenti che ora sono 136 di cui sei in Terapia intensiva (-2), 12 in Semintensiva (-11) e 118 in reparti non intensivi (+5).
Quattro i decessi correlati al Covid-19 e il totale regionale di vittime sale a 3.946. I 2.885 positivi (il dato settimanale è di 15.983) sono emersi da 6.126 tamponi. Oltre ai ricoverati ci sono 52 persone in osservazione nei pronto soccorso e sei ospiti di strutture per post-critici. Ancora un'impennata di isolamenti domiciliari che passano da 20.197 a 21.869 (+672).
“Fare impresa sta diventando sempre più un atto eroico. Ogni giorno - afferma Daniele Zucchini presidente del settore Benessere di Confartigianato Marche - dobbiamo combattere contro costi che ormai stanno arrivando a situazioni non sopportabili. Basti pensare al caro energia. Le nostre aziende sono sottoposte a balzelli di ogni tipo".
Il Pos per esempio (dal 30 giugno sono entrate in vigore delle sanzioni per chi non consente i pagamenti con la moneta elettronica), è un sistema al quale guardiamo con favore ma per le piccole imprese il costo è troppo elevato. Le banche devono fare la loro parte perché il peso delle commissioni ricade solo sugli artigiani. È necessario, dunque, un impegno di Governo e Istituti di credito nel rivedere l’impatto di questi oneri che appaiono ingiustificati. Se la moneta elettronica è come quella cartacea, perché caricarci di costi?
Quello che serve per incentivare – prosegue Zucchini - i pagamenti elettronici non sono le multe, ma una netta riduzione delle commissioni e degli oneri a carico di consumatori ed imprese. Siamo favorevoli al pagamento elettronico ma occorre difendere la correttezza, combattendo abusivismo ed evasione. Dal lockdown in poi sono proliferati nel nostro settore - rimarca il Presidente Daniele Zucchini - l’abusivismo e il lavoro nero. Chiediamo che il Governo sia attento a salvaguardare le imprese oneste”.
Le Marche dichiarano lo stato d’emergenza. La siccità e la conseguente crisi idrica hanno portato il Consiglio regionale ad approvare all’unanimità l’ordine del giorno, seguendo le sorti di Veneto, Emilia Romagna, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Piemonte. L'atto è stato sottoscritto da tutte le forze politiche, primi firmatari Fabrizio Cesetti (Pd) e Renzo Marinelli (Lega).
L'odg sollecita inoltre sostegni e ristori per i danni subiti dal comparto agricolo, oltre che azioni utili per una migliore ottimizzazione delle risorse idriche. Di seguito l'Aula ha approvato all'unanimità i cinque atti di indirizzo, condivisi anche dall'assessore alla protezione civile Stefano Aguzzi. Le mozioni impegnano ad investire sulla manutenzione degli invasi e degli acquedotti e ad adottare comportamenti virtuosi e tecniche di raccolta sostenibili.
Le mozioni, presentate tra il settembre del 2021 e il luglio 2022, erano a firma delle consigliere Marta Ruggeri (M5s) e Simona Lupini (Gruppo misto): "Programmazione e tutela della risorsa idrica", del Gruppo Pd, primo firmatario Andrea Biancani, "Interventi per contrastare la riduzione della disponibilità di acqua potabile nelle Marche ed in particolare nella provincia di Pesaro e Urbino", dei consiglieri Dino Latini (Udc), Gianluca Pasqui e Jessica Marcozzi (FI), Giacomo Rossi (Civici Marche), Luca Santarelli (Rinasci Marche) "Provvedimenti per superare la crisi idrica delle Marche", quest'ultimo firmatario anche della mozione "Contrasto alla siccità", e la mozione presentata dal consigliere Latini "Crisi idrica nelle Marche". Al termine del confronto via libera unanime del Consiglio.
Potenziamento dei servizi sanitari sul territorio e centralità dei cittadini per il riequilibrio dell'offerta sanitaria regionale. Ha preso il via, con l’approvazione della revisione dell'organizzazione degli enti del servizio sanitario regionale, approvata ieri in giunta, l’iter che porterà entro la fine dell’anno alla soppressione della Azienda sanitaria unica regionale, alla valorizzazione delle aree vaste attraverso la creazione di cinque AST, Aziende Sanitarie Territoriali, ciascuna con propria personalità giuridica e alla riconfigurazione dell'Agenzia Sanitaria Regionale (ARS).
Di questo si è parlato oggi nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Leopardi con il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini e il dirigente del Dipartimento Salute Armando Gozzini, durante la quale è stata presentata la riforma: ”Ritorniamo ad un modello più vicino ai territori – ha spiegato Acquaroli -. Nel 2003 quando venne istituita l’Asur si effettuò un’opera di centralizzazione: un’unica grande azienda da Ancona gestiva tutta la regione. Oggi vediamo la redistribuzione in cinque aziende sanitarie territoriali che avranno la possibilità di individuare la governance migliore in base al loro contesto, e di sviluppare una trasversalità e una sinergia tra la rete ospedaliera e i servizi territoriali.
Si tratta di un’azione moto importante che rende protagonisti i territori - continua il presidente delle Marche -. È un’inversione di tendenza per cui ovviamente non basta solo una legge, sarà un iter che ci porterà nei prossimi mesi a porre le basi del nuovo modello di sanità che vogliamo, che abbia come presupposto il miglioramento delle risposte nei confronti dei cittadini anche in vista del nuovo piano socio-sanitario e di una seria spending review. L’approccio di questa riforma è programmatico e scientifico, si basa sugli studi di settore in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche e vuole riorganizzare le risorse evitando doppioni in funzione delle reali esigenze di una comunità che negli ultimi venti anni è profondamente cambiata dal punto di vista demografico (bassa natalità e allungamento della vita media) sviluppando nuove esigenze e bisogni per cui dobbiamo programmare soluzioni in termini di servizi e personale”.
"Dopo 20 anni una riforma significativa dell’assetto sanitario della nostra Regione. Abbiamo previsto una riorganizzazione del sistema sanitario in base alla domanda – ha proseguito Saltamartini –. Avremo aziende sanitarie più aderenti ai rispettivi territori con disponibilità di risorse finanziarie, strumentali e personale e che saranno chiamate ad essere autosufficienti in base al principio di prossimità delle cure. Nel modello che perseguiamo è previsto anche un intervento sul sistema delle prenotazioni: dal medico di medicina generale direttamente al presidio ospedaliero. Questo richiede un ammodernamento del sistema che potremo avviare con le risorse del PNNR. Obiettivo, prestazioni adeguate e abbattimento delle liste d’attesa. Mettiamo in campo tutte le risorse del nostro sistema per giocare una partita che speriamo possa cambiare la sanità che abbiamo conosciuto finora”.
Nella nuova organizzazione sono Enti del Servizio sanitario regionale: - le 5 Aziende Sanitarie Territoriali (AST): AST Ancona; AST Ascoli Piceno; AST Fermo; l’Ast Macerata; l’AST di Pesaro-Urbino - l’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche; - l'Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico per anziani (INRCA) di Ancona. Ciascuna AST si articolerà in: - distretti: articolazioni territoriali delle AST che assicurano il coordinamento e l’erogazione dei servizi di assistenza primaria relativi alle attività sanitarie e socio-sanitarie; - dipartimenti, tra cui il Dipartimento di prevenzione per l'organizzazione e la promozione della tutela e della salute della popolazione e il miglioramento della qualità della vita (funzioni di prevenzione collettiva e sanità pubblica, veterinaria e sicurezza alimentare); - uno o più presìdi ospedalieri. Per ciascuna AST è prevista una delimitazione territoriale che riprende l’articolazione delle precedenti Aree Vaste. Le AST subentrano in tutti i rapporti e le competenze in precedenza facenti capo all’ASUR.
L'Azienda ospedaliera "Ospedali Riuniti Marche Nord" viene incorporata nell’AST di Pesaro e Urbino. Gli organi degli Enti del SSR sono: il direttore generale; il collegio di direzione; il collegio sindacale. Il Direttore Generale è coadiuvato Il direttore generale è coadiuvato nell’esercizio delle proprie funzioni dal direttore amministrativo e dal direttore sanitario. Nelle AST il direttore generale è coadiuvato anche da un direttore socio-sanitario con compiti di direzione e di coordinamento delle attività di integrazione socio-sanitaria. Gli Enti hanno una organizzazione in forma dipartimentale e integrata in reti. Per ottimizzare ed efficientare la spesa riconducibile agli Enti del SSR, si prevede di costituire all’interno dell’Agenzia Regionale Sanitaria, una apposita unità organizzativa, altamente specializzata, a supporto del soggetto aggregatore regionale (SUAM) nell’espletamento delle procedure di acquisto da avviare nell’interesse di uno o più Enti del SSR.
Nuova impennata di nuovi casi covid nelle Marche: sono 3.686 in un giorno rispetto ai 1.017 di ieri (nei giorni corsi circa 2.000 ogni 24 ore), mentre continua a salire il tasso di incidenza cumulativo che arriva 999,73 su 100mila (ieri 917,22). Questo quanto emerge dai dati resi noti della Regione Marche.
Torna a salire anche il numero di ricoverati. Sono 144, +13 su ieri: 8 in terapia intensiva, 23 in semi intensiva, 113 in reparti non intensivi. Ci sono inoltre 41 persone in osservazione nei pronto soccorso, 6 ospiti in strutture territoriali di area post critica. Nelle ultime 24 ore non sono stati segnalati altri decessi legati legati al covid e il totale resta quindi fermo a 3.942. Boom infine di quarantene e isolamenti domiciliari che schizzano a 20.197, di cui 236 sintomatici.
Nel mese di giugno oltre 60 mila turisti stranieri, soprattutto olandesi e inglesi, hanno trascorso le vacanze nelle Marche, per un totale di 280 mila pernottamenti, con una media di quattro giorni di presenza, importante per la spesa turistica sul territorio.È quanto si apprende da un’indagine di Cna Commercio e Turismo.
I dati, superano quelli registrati nell'anno pre-Covid 2019. Per i turisti stranieri, non solo alloggi ma anche ristorazione, visite a città e borghi d'arte. Notevole anche la presenza di turisti italiani, per un giugno da tutto esaurito, dopo due estati anomale a causa delle restrizioni pandemiche. Due terzi dei turisti hanno privilegiato gli alberghi mentre il restante terzo si è diviso tra bed & breakfast e agriturismi.
Nelle Marche, ricorda Cna , le imprese impegnate nelle attività dei servizi di alloggio e ristorazione sono 9.738 (8.378 nella ristorazione, 1.400 nell'alloggio). Gli addetti sono 48.462 (oltre 40 mila nella ristorazione e 8.400 nell'alloggio.
A partire da domani 5 luglio, per il secondo anno consecutivo, il Servizio fitosanitario delle Marche effettuerà il rilascio nella regione della vespa samurai (Trissolcus Japonicus), insetto antagonista della cimice asiatica (Halyomorpha halys), per il controllo biologico del fitofago. Nel 2022 è prevista l’introduzione dell’agente di controllo biologico in 11 siti di lancio, distribuiti in due specifici areali frutticoli del territorio marchigiano, in funzione del monitoraggio preliminare effettuato per la cimice asiatica sul territorio: a partire da quest’anno, oltre la provincia di Pesaro e Urbino, sarà interessata anche quella di Ancona.
Come per il 2021, le introduzioni del parassitoide avverranno, nella quasi totalità, lungo corridoi ecologici (siepi, aree ripariali, ecc.), aree a basso o nullo input chimico, per garantire la sopravvivenza e la diffusione della vespa samurai. Per ogni sito di lancio e per ogni data di intervento, in totale verranno realizzati due lanci, verranno rilasciati 100 individui femmine già fecondate di vespa samurai e un 10 % di individui maschi tutti allevati dal Dipartimento di Scienze agrarie alimentari e ambientali dell’Università di Perugia, che fornisce il coordinamento e la consulenza scientifica sull’intera attività.
Le femmine deporranno le proprie uova all’interno di quelle della cimice asiatica uccidendole: al termine dello sviluppo embrionale, dall’uovo della cimice asiatica, invece di una neanide del fitofago, fuoriesce un adulto di vespa samurai. La vespa samurai non è aggressiva, si nutre di polline e nettare e non attacca gli alveari. Prima di poterla utilizzare come agente di controllo biologico della cimice asiatica, è stato necessario valutare il suo impatto sull'ecosistema regionale. La vespa samurai, seppure non autoctona, è arrivata in Italia viaggiando con le merci, con le stesse modalità della cimice asiatica.
Così il vicepresidente della Regione Mirco Carloni, assessore all'Agricoltura: "La tutela delle produzioni agroalimentari necessita di una strategia mirata che si pone l'obiettivo di garantire l'equilibrio del sistema. Anche in questo ambito la Regione Marche, attraverso Assam, tutela la salvaguardia delle produzioni agricole e vivaistiche a beneficio dei produttori e del territorio".
Gradimento in calo per il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli (FdI), secondo il sondaggio Noto effettuato per la governance poll del Sole 24ore sui presidenti di regione. Acquaroli è al 13/o posto con il 45% di consensi: -4% rispetto alla stessa rilevazione del 2021, e -4,1% rispetto al giorno delle elezioni per le regionali del 2020.
“I marchigiani bocciano Acquaroli e il centrodestra", ha commentato il Commissario regionale del Pd Marche, Alberto Losacco. "I dati del Sole 24 ore sul gradimento dei presidenti di regione collocano Acquaroli in piena zona retrocessione, con il 55% dei cittadini che esprime insoddisfazione per l'operato della sua giunta. Ma che non si tratti solo di sondaggi lo dimostrano i risultati delle amministrative, con il forte segnale lanciato in particolare dagli elettori di Jesi e di Fabriano. Sono bastati pochi mesi per dimostrare l'inadeguatezza del centrodestra rispetto al governo del territorio. Le Marche meritano di meglio”.
Nuovo balzo di ricoveri per Covid-19 nell'ultima giornata nelle Marche, dove i degenti sono saliti a 121 (+9 rispetto al giorno precedente): raddoppiati i ricoverati in Terapia intensiva (da 3 a 6), stabile il numero in Semintensiva (11) e 104 nei reparti non intensivi (+6). I positivi rilevati in un giorno, fa sapere la Regione, sono 1.997 su 4.809 tamponi, mentre l'incidenza ormai sfiora i 900 ogni 100 mila abitanti (in 24ore è passata da 848,20 a 895,68).
Un decesso nell'ultima giornata, e il totale regionale di vittime si è portato a 3.941. Ci sono 24 persone in osservazione nei pronto soccorso e 19 ospiti in strutture territoriali per post-critici. Aumenta il numero di isolamenti domiciliari (17.827; +764). Il totale di positivi registrati in una settimana ha superato quota 13mila (13.471).
“Un’estate fa….” eravamo già a corto di gas. Chiedo venia agli estimatori di Franco Califano, e per aver scomodato una simile perla della canzone italiana d’autore. La stagione attuale, però, un po’ lo esige; e ad essere onesti, anche le prospettive che ci attendono nel prossimo inverno, non proprio così rosee.
Basti considerare che per il terzo semestre del 2022 le stime di Nomisma Energia hanno appena confermato un nuovo aumento delle bollette di luce e gas: le prime del 17% e le seconde di ben il 27%. “Un aumento importante – ha spiegato in un'intervista il presidente Davide Tabarelli – causato dalla decisione del 16 giugno da parte della Russia di tagliare le forniture a Germania e Italia”. Tradotto: il prezzo sui consumi della luce aumenterà di 194,4 euro (in base ai 2.700 kWh all’anno di una famiglia tipo), mentre quello del gas arriverà fino a 462 euro (secondo 1.400 mc all’anno per nucleo famigliare).
Eppure il governo italiano ci ha assicurato di stare correndo ai ripari, al netto dei pacchetti di sanzioni al Cremlino che si ostina a promuovere insieme al resto della compagine Ue (oltre all’invio costante di armi all’Ucraina, s’intende). La prima delle soluzioni, come già dichiarato negli ultimi mesi e in più di un vertice del Cdm dal premier Mario Draghi, è il riscatto dal gas russo tramite nuovi accordi con altri fornitori. Il tutto, affidandosi alla diplomazia dei ministri Luigi Di Maio e Roberto Cingolani e del capo dell’Eni Claudio Descalzi.
Ma chi sono questi nuovi fornitori? Tutti amici della Russia, in primis. L’Algeria, ad esempio, ha promesso a Draghi (dopo l’11 aprile) di aumentare la sua quota di fornitura fino a 30 mld di mc di gas. Ma va considerato che il presidente Abdelmadjid Tebboune oggi è uno dei più forti alleati di Mosca nel Maghreb: non a caso, l’astensione dell’Algeria dal condannare – come richiesto dall’Onu – la famosa “operazione speciale” nei confronti dell’Ucraina, è valsa alla stessa un condonato di 4,7 miliardi di debito in cambio dell’accesso privilegiato ai russi su alcune esportazioni. Oltre al fatto che le aziende Gazprom e Sonatrach sono già legate da un recente memorandum d’intesa.
La missione italiana ha quindi proseguito, fino a maggio-giugno, per Libia (3 mld di mc), Congo ex francese (5 mld di mc), Angola (oltre 4,5 mld di mc di GNL), Egitto (appena 1mld di mc di GNL), Azerbaigian (7-10 mld di mc), Kazakistan (2 mld di mc) e infine Qatar (8-9 mld di mc). Secondo un prospetto che – a voler essere ottimisti – potrebbe effettivamente compensare l’affrancamento dalle riserve di Putin. Ma tra il dire e il fare, c’è di mezzo una guerra dagli esiti geopolitici ancora incerti.
Nessuno dei Paesi elencati, poi, è sicuramente da considerarsi un campione di democrazia (c’è chi non nasconde le proprie simpatie filo-sovietiche, e chi magari ancora non ha pagato per la morte di Giulio Regeni), ma questo non sembra costituire un problema per le urgenze nostrane: ci penseranno le varie formule di cooperazione industriale "do ut des" a sopperire, anche alla coscienza sporca.
E quali soluzioni, invece, nel breve-medio periodo? Incremento della produzione nazionale, dal carbone alle nuove perforazioni nell’Adriatico (con buona pace della transizione ecologica), e razionamento del gas nelle case, nelle aziende e negli uffici, soprattutto nella prossima stagione invernale. Ma se nel primo caso i rallentamenti burocratici saranno inevitabili, nel secondo possiamo pure cominciare a metterci l’anima in pace e a vestirci pesante in vista del freddo. Coscienti del fatto che, contemporaneamente, continueranno a lievitare anche i prezzi dell’energia elettrica: fino a due anni fa, l’Italia raggiungeva quasi l’83% del totale termoelettrico grazie proprio al gas naturale in larga parte importato.
E dire che già nel settembre del 2021 (e qui torniamo all'incipit "canoro" di questo editoriale), analisti e dirigenti di aziende si erano messi in allarme sugli aumenti del prezzo del gas, sebbene al tempo fosse stato individuata nella transizione ecologica la causa principe. Solo in un secondo momento si è dovuto ammettere che il problema fosse il calo – ai minimi storici dal 2013 - delle riserve in tutta Europa: un po’ per il forte consumo nelle case durante le fasi più acute della pandemia, e un po’ per la minore produzione di eolico, la chiusura di alcune centrali a carbone, la mancanza di alternative valide.
Quello che sappiamo con certezza, è che l’Italia si trova oggi scoperta per due terzi del proprio fabbisogno energetico, tamponati dalle importazioni: e determinando, per forza di cose, maggiori difficoltà nel tenere sotto controllo i prezzi in generale dell’energia. Nel frattempo, la Russia può dormire sonni tranquilli: a dispetto delle sanzioni, la soluzione è incrementare l’esportazione di gas verso i paesi asiatici, a cominciare dalla Cina. Quest'ultimma, particolarmente interessata ad accrescere le proprie riserve, indipendentemente dagli esiti della guerra.
Poco prima delle 13:30 circa sull'autostrada A14 Bologna-Taranto, nel tratto compreso tra Marotta e Senigallia in direzione di Ancona è stato attivato un cantiere per consentire lavori inderogabili di ripristino del piano viabile in corrispondenza del km 194. Lo ha reso noto la stessa Autostrade per l’Italia.
La necessità di intervento - informa - è emersa duranAte un sopralluogo condotto stamane da tecnici della Direzione VII Tronco di Autostrade per l'Italia. “Al fine di ridurre i disagi alla circolazione è stata attivata una corsia in deviazione sulla carreggiata opposta in modo da garantire due corsie per senso di marcia durante tutta l'esenzione dei lavori il cui termine è previsto entro la giornata di lunedì 4 luglio”.
“Sono previsti accodamenti anche in ragione degli elevati flussi di traffico attesi per l'intero fine settimana. Per questo motivo è stato potenziato il numero di squadre in presidio lungo la tratta dedicate all'assistenza agli utenti, conclude Autostrade per l'Italia".
"Le varianti Omicron 4 (BA.4) e soprattutto Omicron 5 (BA.5) sono diventate prevalenti nelle Marche". Lo afferma il virologo Stefano Menzo, spiegando che le due nuove varianti del Sars-Cov-2 hanno raggiunto "una prevalenza dell'80% e stanno rimpiazzando la variante Omicron 2".
E proprio la diffusione di Omicron 4 e Omicron 5, secondo il direttore del Laboratorio di Virologia degli Ospedali Riuniti di Ancona, "è responsabile, insieme all'allentamento delle misure di contenimento della pandemia, della nuova risalita dei contagi e dell'incremento dei ricoveri dei pazienti postivi al virus negli ospedali".
Risalgono a una settimana fa le ultime dichiarazioni del virologo, incentrate sull'evoluzione attuale del Coronavirus e l'ipotesi di una nuova ondata di contagi durante la stagione estiva (leggi qui). "Entro metà luglio l'ondata di casi positivi alle varianti Omicron BA.4 e BA.5 potrebbe raggiungere il picco ed entrare nella fase di regressione". Un prospetto, definito, prevedibile: soprattutto in virtù del calo anche di controlli e tamponi.