Come consuetudine, la Federcaccia di Montelupone, in collaborazione con l'amministrazione comunale, organizza una giornata ambientale per la pulizia ed il ripristino delle numerose fonti rurali sparse su tutto il territorio.
Quest'anno, causa l' emergenza Covid19, la manifestazione è stata rimandata, ma grazie alla sensibilità del Comune e di alcuni Federcacciatori, con tutte le precauzioni richieste, la pulizia è stata comunque effettuata.
“Non si potevano lasciare queste storiche fonti senza un'adeguata pulizia – spiega Federcaccia Montelupone - .
Negli anni passati, attorno ad ognuna di esse, gli agricoltori locali coltivavano i propri orti ed erano essenziali per abbeverare tutto il bestiame presente nelle stalle.
Queste fonti sono una memoria storica della civiltà contadina del nostro territorio e vanno tutelate e conservate.
Oggi rappresentano dei punti strategici per tutta la fauna selvatica che trova su queste fonti acqua pulita e disponibile specialmente in questi periodi siccitosi.
Un ringraziamento anche all'Ambito Territoriale di Caccia di Macerata 2 che fra i miglioramenti ambientali ha previsto anche il ripristino delle fonti rurali.
La gestione del territorio deve prevedere una effettiva salvaguardia dell' ambiente.
Per far sì che il tutto si concretizzi non bastano le belle parole ma abbiamo bisogno di fatti concreti senza "ma" o senza "se"; bisogna rimboccarsi le maniche ed agire di conseguenza, conclude Federcaccia - .
A distanza di 20 anni dagli ultimi lavori sugli argini del fiume Potenza, la Regione Marche ha ravvisato la necessità di alcune opere di consolidamento dell’argine specialmente nella parte terminale, opere che sono iniziate a fine luglio. Una necessità dettata anche da situazioni rischiose come l’inondazione del 2013 quando le acque di piena fuoriuscite a valle del ponte della Barchetta hanno inondato il campo sportivo, dirigendosi anche nel sottopassaggio verso i condomini della zona a mare. Nel 2018 con un finanziamento della UE, finalizzato alla riduzione del rischio dei territori costieri più urbanizzati, il Genio Civile di Macerata, nel pieno rispetto della normativa vigente, ha redatto il progetto di riduzione del rischio esondazione. Un progetto che riguarda un tratto fluviale di circa 3 km dalla foce e prevede il consolidamento dell’argine nella sponda sinistra che costeggia la strada comunale e una robusta manutenzione dell’alveo di piena ordinaria. Le scelte progettuali sono state condotte con il massimo rispetto ambientale e del paesaggio: il consolidamento dell’argine esistente ha mantenuto le piante di maggior pregio quali le querce secolari, ha previsto la rimozione di piante infestanti e di minor pregio e di ridotto diametro del fusto. Si ricorda che la normativa, ormai centenaria, vieta la presenza di piante sugli argini perché le radici indeboliscono la stabilità e ne limitano il controllo e la manutenzione.
Come si arrivati all’attuale situazione del Potenza?
Storicamente il corso del fiume Potenza, nel 1400 circa, ha subito da parte dei Benedettini lo spostamento dell’alveo naturale; ad 8 km dalla foce il corso d’acqua dal tracciato che attualmente è riconducibile sulla strada Regina è stato spostato dal lato nord, nella zona ai piedi della collina recanatese. Tale spostamento provocava delle controllate esondazioni nel centro della valle e per questo motivo era stato realizzato, per l’intera lunghezza dello spostamento, un argine, distaccato dall’ordinario corso d’acqua, che arrivava fin alla foce a mare. Con il tempo l’argine è stato in parte demolito, rovinato e tagliato tanto che alla fine degli anni 90 non assolveva più alla sua funzione. Nel 1998 e 1999 ci sono state due esondazioni con danneggiamenti alle industrie che sorgono a ridosso dell’argine ma anche l’interruzione della strada Regina per inondazione della sede stradale. Si arriva così al 2000, anno degli ultimi lavori.
L’attuale progetto, al fine di non disturbare l’habitat delle querce salvaguardate, prevede la scelta progettuale di effettuare rinterri nella zona di ombra della chioma e setti metallici al di fuori. Un’impostazione che trova la principale motivazione nella salvaguardia dei contenuti ambientali, rispettando pienamente quelli del paesaggio che non sarà danneggiato in nessun modo dai lavori di consolidamento che si sostanziano in un continuo morfologico di minimo impatto visivo, in considerazione dell’esistente e della sua altezza che solo in alcuni punti supera il metro dalla campagna circostante. Inoltre, i lavori che renderanno solido l’argine, in sicurezza idraulica ed il suo facile controllo permetteranno di rendere carrabile la sommità dell’argine che potrà permettere anche la realizzazione di una ciclovia lungo fiume in sicurezza stradale.
Le scelte progettuali sono state esaminate ed approvate dalle Autorità competenti sia in ordine alla valutazione ambientale e paesaggistica, sia sotto il profilo dei regolamenti comunali. Non è superfluo, infine, ricordare che mantenere in funzione l’argine è un dovere previsto dal codice civile nella apposita sezione delle acque pubbliche.
(Foto di archivio)
Morrovalle e Montelupone in allerta coronavirus. Due giovani sono risultati positivi al Covid-19 dopo essere rientrati da un viaggio in Grecia, organizzato per festeggiare il raggiungimento della maturità.
I neo-diplomati si trovavano in una comitiva composta da altri giovani di Morrovalle e Montelupone.
Dopo il rientro dalla vacanza, avvenuto circa una settimana fa, uno dei ragazzi (di Morrovalle) - a seguito della richiesta del padre e in via preventiva - si è sottoposto ad un tampone che ha dato esito positivo. Da qui è stato predisposto dalla Asur lo screening che riguarderà anche il resto dei ragazzi presenti nella comitiva, che ora si trovano tutti in quarantena.
Il bilancio complessivo è, al momento, di due giovani positivi (due di Morrovalle, uno di Montelupone): le loro condizioni di salute sarebbero buone.
Il sindaco di Montelupone, Rolando Pecora, tramite un post pubblicato su Facebook ha avvisato la propria cittadinanza del ritorno del virus nel paese dopo "un periodo di calma" in via ufficiale: "Da fine luglio - ha scritto il primo cittadino - ci sono tre persone in quarantena e un nuovo caso positivo, mentre da martedì 4 agosto si sono aggiunte due persone in quarantena e un ulteriore caso positivo (uno dei ragazzi rientrati dalla Grecia, ndr)".
Montelupone festeggia un dottore da 110 e Lode. E' stato un momento devvero speciale quello della laurea di Nicolas Spaccesi, 26enne iscritto all’Universita di Camerino che il 30 luglio ha concluso il suo percorso di studi magistrale in Architettura nella sede distaccata di Ascoli Piceno con il massimo dei voti, discutendo una tesi dal titolo “City Port Link. Il caso studio di San Benedetto del Tronto“.
I migliori auguri arrivano dal babbo Antonio, la mamma Marzia Bernacchini, la sorella Nicol, la fidanzata Gloria, gli amici e i parenti.
Nel primo pomeriggio di oggi, intorno alle 14, la squadra dei Vigili del Fuoco di Macerata è intervenuta in Via Peschiera a Montelupone per spegnere le fiamme che avevano avvolto due autovetture a seguito di un incidente stradale.
Ancora in fase di accertamento le cause che hanno generato il sinistro, in quanto le due auto hanno preso fuoco a seguito di un violento scontro. I Vigili del Fuco sono giunti sul luogo dell'incidente con due autobotti ed un mezzo 4x4 e hanno prontamente spento l'incendio e messo in sicurezza la zona dell'intervento.
Presenti sul posto anche gli operatori sanitari del 118 che hanno prestato le cure del caso ai conducenti dei due mezzi.
Il capogruppo della lista civica "Progetto Montelupone" Pietro Quatrini e i consiglieri di minoranza chiedono le scuse ufficiali al vicesindaco Orietta Mogliani per quanto accaduto nel corso della seduta del Consiglio Comunale del 20 maggio scorso.
A seguito delle interrogazioni presentate dall'opposizione, nelle quali si chiedeva agli Assessori di relazionare sulla loro attività nel primo anno di mandato e, soprattutto, sulle iniziative per affrontare l’emergenza sanitaria ed economica in corso - al termine di una risposta che i consiglieri di minoranza definiscono "priva dei contenuti e dei chiarimenti richiesti" - la vicesindaco "si è lasciata andare ad affermazioni ritenute a dir poco inconcepibili".
Le affermazioni al centro della polemica sono le seguenti: "Permettetemi di aggiungere una cosa, volevo dare un consiglio - ha affermato la vicesindaco rivolta all'opposizione durante il Consiglio -. Credo che sia ora di elaborare il lutto, perché i lutti vanno elaborati in genere, e per il resto ho finito".
"A seguito della richiesta di spiegare il significato di quelle espressioni assolutamente irrituali - dicono i consiglieri -, non rispettose dei ruoli e assolutamente inopportune, il Vicesindaco Orietta Mogliani, invece di provare a rimediare alla caduta di stile, ha continuato nel sua azione ingiustificabile con tono beffardo"
Questa la replica della vicesindaco durante il Consiglio: "Innanzitutto non è offensivo dire elaborare un lutto, anche un po' per deformazione personale (il vicesindaco Mogliani è un'infermiera, ndr), quando uno subisce una sconfitta è un po' come dire un lutto...in psicologia si dice così, si usa questo termine. A livello politico purtroppo la gente si è espressa e ha scelto noi, per cui c'è qualcosa, forse, da elaborare. Non penso di essere stata offensiva, per il resto penso di aver parlato italiano".
“Abbiamo richiesto al Segretario Comunale le scuse ufficiali del Vicesindaco Mogliani o del sindaco Pecora”, dichiara il Capogruppo Quatrini, “sperando sia stata una deprecabile azione solitaria e non condivisa con gli altri Consiglieri, perché queste parole formulate con il solo intento di sbeffeggiare e irridere il nostro Gruppo e tutti i cittadini che ci hanno sostenuto, in considerazione del delicato momento che stiamo vivendo e, soprattutto, del prezzo pagato, in termini di vite umane, dalla nostra comunità per colpa della catastrofe sanitaria in corso, sono di una gravità e di una bassezza politica e umana, inaccettabili nelle più becera delle diatribe, figuriamoci se pronunciate nel corso di un’istituzione democratica come il Consiglio Comunale”.
Ecco il video del Consiglio Comunale del 20 maggio scorso, dal minuto 41:00 al minuto 42:00 è possibile rivedere la replica della vicesindaco Orietta Mogliani:
Un’altra vittima del Covid-19 a Montelupone. Si è spenta Armida, la storica fondatrice e cuoca del Ristorante “Da Armida” e, con lei, se n’è andato un altro pezzo autentico della storia di Montelupone. Anzi, il nome “Da Armida”, con il suo quasi mezzo secolo di storia, è molto conosciuto in tutta la provincia e oltre.
Armida, al secolo Alma Paoltroni, era nata il 19 marzo del 1931. Avviato con coraggio in contrada Le Cervare il ristorante, divenuto presto famoso, pur decentrato, per la grande cucina tradizionale marchigiana e per la cacciagione, anni fa aveva trasmesso i propri saperi culinari al figlio Germano che, tra gli insegnamenti della mamma e la partecipazione a specifici corsi, ha continuato a espandere sapientemente l’impresa ideata da Armida che, con l’avanzare dell’età, aveva dovuto lasciare le fatiche della cucina.
"Alma Paoltroni, alias Armida, è stata una gran donna dei tempi andati - ricorda l'amministrazione comunale in una nota - una donna sempre laboriosa, con il suo fare modesto e sorridente, sempre pronta al sacrificio per il bene dei suoi figli prima, attaccatissima ai nipoti poi.
Lascia i figli Germano, Marcello, Luigino, le relative nuore e sette nipoti. Da tempo era entrata in ospedale per tutt’altra causa, ma poi è stata contagiata dal famigerato Covid-19. Sembrava in condizioni abbastanza buone, pur avendo perso la funzionalità di un polmone, ma alla fine, seppure in modo improvviso e inatteso, ha ceduto.
Come per tutte le altre vittime del Covid-19, grande è il dispiacere dei famigliari per la solitudine patita dalla povera Armida, così amata da tantissimi e così sola deceduta".
Riportiamo l’affettuoso addio, colmo d’amore, che una delle nipoti ha postato su FaceBook:
“Questa sera alle 22,15 se ne va un pezzo di storia ... Un pezzo di me. Sei stata una nonna speciale, una mamma di cuore..sei stata fondamentale per il tuo ristorante, con la tua semplicità e bontà sei riuscita a creare tutto ciò..Ti porterò dentro di me come ho sempre fatto. Ti auguro nonna di stare serena lassù, dove tutto è più semplice grazie per quello che hai creato, grazie per tutto quello che hai fatto per me. Ciao nonna, come te nessuno mai... Ciao Nonna Armida ❤️”.
Nella serata di ieri il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Civitanova Marche, durante un servizio di controllo del territorio in località Fonte Bona del Comune di Montelupone, ha fermato una Alfa Romeo Mito con a bordo tre giovani: un ventiquattrenne e due ventisettenni di Montecassiano.
Durante i preliminari controlli di routine, il conducente è subito apparso in evidente stato di alterazione psicofisica a causa di presumibile assunzione di stupefacenti, mentre i due passeggeri hanno cominciato ad assumere atteggiamento nervoso ed insofferente, tanto da attirare l’attenzione dei militari che hanno deciso di approfondire la verifica e, all’esito di una perquisizione personale sul posto, il passeggero che occupava il sedile posteriore veniva trovato in possesso di un involucro nascosto nei pantaloni contenente 59 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana. Mentre, l’altro trasportat, aveva occultata nelle sue parti intime all’interno del pantalone la somma in contanti di oltre 1.600,00 euro in banconote di vario taglio, evidente provento dell’attività di spaccio.
La successiva perquisizione, anche mediante l'intervento della pattuglia della Stazione di Montelupone, è stata quindi estesa alle abitazioni dei tre montecassianesi, e proprio presso la casa del detentore di droga sono state trovate altre sei confezioni di marijuana per ulteriori 220 grammi, oltre a due grammi di hashish.
Sono scattate le manette nei confronti del conducente dell'Alfa Romeo Mito per l’ipotesi di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, quindi, dopo le formalità di rito, è stato accompagnato presso la sua abitazione e sottoposto agli arresti domiciliari, ove permarrà in attesa della fissazione dell’udienza di convalida.
I suoi due complici sono stati invece deferiti in stato di libertà per concorso nel medesimo reato, inoltre, il solo conducente, è stato denunciato anche ai sensi dell’art. 187 comma 8 del codice della strada per il rifiuto di sottoporsi ad accertamenti clinici per la verifica dell’assunzione di sostanze stupefacenti.
La droga ed il denaro sono stati sequestrati per il successivo deposito presso il Tribunale di Macerata, a disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica Dott.ssa Stefania Ciccioli che ha assunto la direzione delle indagini.
“Oggi a Montelupone è successo un fatto gravissimo, dopo un anno che ricevo minacce e intimidazioni verbali per la mia attività di Consigliere di Minoranza, che porto avanti con l’unico intento di mettere a conoscenza dei cittadini quello che succede nella nostra vita amministrativa priva di trasparenza e equità di trattamenti, sono passati all’intimidazione fisica con un’azione che ricorda i metodi criminali e mafiosi nei confronti di un membro della mia famiglia." ha denunciato Pietro Quatrini, Capogruppo Consiglieri di Minoranza del Comune di Montelupone.
"Nella notte del 25 Maggio alla macchina di un mio congiunto parcheggiata per le mura del paese sono state spaccate due gomme con un arma da taglio, proprio dopo una settimana in cui avevo fatto presente agli esponenti dell’Amministrazione e alle Autorità preposte che la Legge deve essere uguali per tutti e da tutti rispettata - ha reso noto Quatrini - Un’azione gravissima e intollerabile in qualsiasi paese democratico e civile, in cui ognuno ha il diritto di esprimere le proprie opinioni e il proprio dissenso in modo civile e democratico, cosa che a Montelupone da quando c’è questa Amministrazione non sembra più essere concesso; e se questo accade in una piccola comunità come quella di Montelupone il messaggio che 'qualcuno' ha voluto dare assume un significato ancor più pericoloso e allarmante"
"Nonostante questo atto indegno e vile nei mie confronti e della mia famiglia - ha concluso il consigliere di minoranza - continuerò a portare avanti al mia azione con coraggio, correttezza e trasparenza come ho fatto sempre fino ad oggi, perché la correttezza e la trasparenza ritornino ad essere valori imprescindibili e fondamentali a Montelupone”.
L’assessorato all’ambiente di Montelupone, in collaborazione con l’Izsum (Istituto Zooprofilattico Umbria e Marche), ha ottenuto che il Comune venisse inserito in un percorso di monitoraggio della zanzara tigre (Aedes Albopictus), per stabilire e individuare le aree da sottoporre agli interventi di disinfestazione attraverso larvicida.
Il larvicida risulta meno impattante da un punto di vista ambientale ma più efficace dell’adulticida che, di norma, viene usato comunemente avendo risultati poco duraturi nel tempo. Con un trattamento di disinfestazione adulticida, la schiusa delle uova darà un numero uguale o maggiore di zanzara tigre prima del trattamento.
Il monitoraggio, iniziato il 21 maggio, terminerà a novembre 2020. Andrà di pari passo con una sensibilizzazione rivolta ai cittadini sui potenziali rischi di focolai larvali della zanzara, facendo presenti alcune semplici misure di bonifica primaria e di igiene ambientale e mantenendo l’attenzione a non lasciare i sottovasi pieni di acqua, monitorare eventuali focolai in vasche di acqua stagnate usata per l’irrigazione di orti e giardini.
Nel nuovo scenario pandemico che stiamo attraversando, non va sottovalutata la presenza massiccia della zanzara tigre (Aedes albopictus), come vettore dell’Arbovirosi.
In considerazione della complessità del ciclo biologico dell’Arbovirosi la sorveglianza mirata a rilevare la quantità di individui presenti di zanzare e la rara ma potenziale circolazione virale, rende indispensabile l’interazione tra diverse realtà: Comuni, Istituti Zooprofilattici e cittadini unendo professionalità e l’integrazione dei sistemi di sorveglianza in diversi ambiti.
Dalla prossima settimana, tra lunedì 25 maggio e martedì 26, riapriranno tutte le 12 casette dell’acqua installate da Astea tra Osimo, Loreto, Recanati, Potenza Picena, Porto Recanati e Montelupone. Dopo il periodo di sospensione per il lockdown e la difficoltà per la ditta che gestisce la manutenzione di intervenire come necessario, il servizio sarà ripristinato con un protocollo di sicurezza a garanzia dei fruitori.
La società che si occupa della gestione delle casette sarà chiamata a comunicare all'Asur la riapertura, provvedere alla sanificazione, effettuare gli autocontrolli analitici preventivi e riaprire solo gli erogatori che garantiscono la distanza minima di sicurezza di almeno un metro tra le persone durante il prelievo, anche eventualmente tenendone chiuso qualcuno.
“Abbiamo chiesto - spiega l’amministratore delegato Fabio Marchetti - un’attenta sanificazione periodica degli impianti ed una frequente pulizia della struttura con particolare riguardo alle superfici maggiormente utilizzate, mentre gli utenti dovranno usufruire delle fontane con guanti e, in caso di rischio assembramento, anche mascherine”.
Nella scuola primaria di Potenza Picena tutti i bambini e le bambine in questi mesi di lockdown sperimentano la didattica a distanza dietro i monitor e sulle piattaforme apposite, ma nella classe IIIA vanno anche…oltre lo schermo, mettendosi in gioco con attività di giardinaggio, cucina, cura degli animali.
Gli “angeli con le ali”, come si ascolta nel video realizzato grazie alla maestria tecnica e alla collaborazione di un genitore, si sono reinventati, hanno dato riprova della loro vitalità e simpatia con sorrisi e sguardi che nessun virus può affievolire.
Orgogliose le docenti Mirna Bernabiti, Paola Bernabiti, Michela Parigi e la Prof.ssa Alessandra Gattari che da settembre dirige il Comprensivo “G.Leopardi”, che include i Comuni di Potenza Picena e Montelupone.
Intanto l’Istituto da alcuni giorni ha avviato l’erogazione della didattica a distanza anche per i fanciulli delle Scuole dell’Infanzia dei due Comuni e, in settimana, completerà la fornitura di devices in comodato d’uso gratuito a circa 40 famiglie della scuola primaria e secondaria di primo grado che ne hanno fatto richiesta.
Per motivi di sicurezza si devono chiudere le strutture ma le scuole non si fermano, e le distanze fisiche indispensabili si declinano in vicinanze d’affetti solidali.
Ecco il video che vede protagonista gli alunni della III A:
Profondo il senso di gratitudine espresso dalla Prof.ssa Alessandra Gattari, a nome dell’utenza del Comprensivo “G. Leopardi” di cui è Dirigente Scolastico e che al suo interno include i Comuni di Potenza Picena e Montelupone.
Lunedì 20 aprile la 114° Squadriglia radar remoto dell’Aeronautica Militare di Potenza Picena ha donato all’Istituto quattro computer da consegnare alle famiglie in comodato d’uso gratuito affinché gli studenti possano fruire della Didattica a Distanza, erogata in sostituzione dell’insegnamento in presenza, in aggiunta a quanto già disposto dall’Istituto, vista l’attuale situazione di emergenza.
“Un bel gesto” sottolinea il Dirigente Gattari “in un momento che definire critico equivarrebbe a un eufemismo. A onor del vero è bene evidenziare che la Squadriglia di Potenza Picena già da settembre aveva reso concreta la volontà di collaborare con la comunità scolastica mettendo a disposizione i suoi uomini e i suoi mezzi (in aggiunta al già notevole impegno di risorse che le rispettive Amministrazioni Comunali garantiscono) per uscite didattiche e visite alla Caserma e sul territorio. Purtroppo il Covid-19 ha impedito la realizzazione di ciò ma non ha impedito alla sezione A.M. di Potenza Picena di far sentire la presenza grazie al competente ed efficiente Capitano Alessandro Grossi, affiancato in tal contesto dal Luogotenente Vincenzo Tammaro”.
Astea Energia mette in guardia sulle truffe telefoniche.
In questi giorni sono diverse le segnalazioni che sono arrivate ad Astea Energia, azienda che distribuisce servizi in vari comuni marchigiani, da parte di clienti che sono stati contattati da un call center che si definisce incaricato da Astea Energia e da molteplici operatori che dicono di far parte dell’azienda. Al telefono una voce che sostiene di essere un dipendente della società informa che, visto l’epidemia in corso, Astea Energia avrebbe deciso di modificare i contratti dell'energia elettrica e del gas. Segue la richiesta di confermare i propri dati tramite il codice fiscale.
“Dobbiamo segnalare a tutela dei nostri clienti – spiegano i vertici di Astea - che si tratta di un comportamento assolutamente scorretto e lesivo degli interessi dei clienti che si possono così ritrovare titolari di un contratto con altro fornitore senza conoscerne i costi e le caratteristiche del contratto.
Astea Energia consiglia sempre in questi casi di non dare alcun dato sensibile, chiedendo il nominativo del consulente che chiama ed il suo numero agente al fine di verificare con il servizio clienti di Astea Energia. Potete telefonare al call center Astea Energia al numero 800 99 26 27 e verificare se effettivamente sia stato contattato dal proprio personale”.
La tradizionale Festa di San Firmano, patrono di Montelupone, si terrà nel periodo che va dall’8 al 15 marzo, con l’auspicio che il Virus non ci metta lo zampino e, anzi, confidando che San Firmano lo debelli.
Come sempre, sarà una festa che coniugherà la rituale religiosità del luogo con momenti di sano divertimento popolare, per grandi e piccini, con la cultura, con lo sport, con l’enogastronomia e, soprattutto, con un partecipato “stare insieme” che, da sempre, a San Firmano, intende rinverdire e consolidare la tradizione più virtuosa.
Ci sarà un prologo sabato 7, quando alle ore 15 i pellegrini, saliranno a piedi a Montelupone accompagnando le reliquie del Santo.
Domenica 8, alle ore 17.30, verrà assegnato il Premio San Firmano 2020, attribuito quest’anno a monsignor Giancarlo Vecerrica, vescovo emerito di Fabriano Matelica, “per aver fatto conoscere l’Abbazia di San Firmano a livello nazionale, grazie al pellegrinaggio Macerata-Loreto”. L’evento, presentato da Alessandra Gattari, vedrà l’esibizione del Coro Pueri Cantores di Macerata diretto dal M° Luca Paolucci, mentre interverranno Rolando Pecora sindaco di Montelupone, don Giacomo Ippolito parroco di San Firmano, Cinzia Mandolesi presidente del Comitato L’Abbadia, Ivano Palmucci dell’archivio diocesano di Macerata e il premiato monsignor Vecerrica.
Alle ore 20, seguirà la cena “tuttinsieme” per la Festa della Donna.
Martedì 10, alle ore 18,30 Santa Messa presieduta dal vescovo di Macerata monsignor Nazzareno Marconi, a cui seguirà la processione con il SS Sacramento. Nella serata, poi, dalle ore 21, si balla con l’Organetto a cUkù.
Mercoledì 11, giornata ufficiale dedicata a San Firmano: alle 10.30 verrà celebrata la Santa Messa solenne con autorità civili ed ecclesiastiche; alle ore 15,30 processione con le reliquie del Santo e la partecipazione delle Confraternite e della Banda cittadina. Dalle ore 17, la musica di Andrea Bonifazi.
Si passa poi al weekend. Sabato 14, alle ore 15, 42^ edizione della Marcialonga di San Firmano e alle ore 21 esibizione della Banda filarmonica comunale “P. Giorgi” di Montecassiano.
Infine, domenica 15 alle ore 17, Commedia dialettale della compagnia “Attori x caso” e alle 19, estrazione della ricca lotteria.
Durante la festa, Il Comitato L’Abbadia, formato da valenti volontari guidati dalla dott. Cinzia Mandolesi, provvederà anche ad arricchire il tutto con tendoni riscaldati, giochi popolari, luna park, pesca di beneficenza.
++ AGGIORNAMENTO 4 MARZO ++
La Festa di San Firmano risentirà di cambiamenti organizzativi, legati all'emergenza sanitaria da coronavirus. Tenendo conto dell'Ordinanza Regionale del 3 marzo 2020 non saranno previste le seguenti manifestazioni:
- 7 marzo: Pellegrinaggio da Montelupone a San Firmano
- 8 marzo: "Premio San Firmano" e cena "Tuttinsieme"
In accordo con il Parroco Don Giacomo Ippolito e il sindaco Rolando Pecora, il Comitato "L'Abbadia" per i giorni dal 9 al 15 marzo ha annullato tutte le manifestazioni civili previste, rimandandole a data da destinarsi, compresa la pesca di beneficienza e l'estrazione della lotteria; resteranno le manifestazioni religiose come da programma, salvo diversa comunicazione o Ordinanza Regionale.
L'incidente è avvenuto questa mattina lungo la strada che dal comune di Montelupone conduce a Porto Potenza. Due auto provenienti da direzioni opposte si scontrate frontalmente per ragioni ancora in corso di accertamento.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118, che hanno soccorso uno dei due soggetti coninvolti portandolo al Pronto Soccorso di Macerata dove gli è stato assegnato un codice giallo.
Presenti sul luogo dell'incidente anche gli agenti delle forze dell'ordine, per regolare la circolazione stradale.
In un incontro presso la scuola media “Benedettucci” di Montelupone, il referente per la comunicazione del Cosmari Luca Romagnoli, ha fatto riflettere gli studenti sull’importanza del riuscire a produrre meno rifiuti possibili. I ragazzi sono stati omaggiati con una borraccia in alluminio per diminuire i rifiuti in plastica, mentre i bambini delle elementari riceveranno lo stesso omaggio il prossimo 22 febbraio. Inoltre, il Comune, in collaborazione con l’ATO3, si prefigge di installare degli erogatori di acqua per riempire le suddette borracce.
L'obiettivo dell’Amministrazione non è solo quello di eliminare la plastica “usa e getta". Con il “Protocollo Plastic Free”, che è in fase di definizione, il Comune di Montelupone, sarà impegnato in prima linea insieme ai ristoratori, esercizi commerciali, associazioni del territorio, attività ricettive ed Istituto Comprensivo a dare una svolta positiva attraverso l’uso di materiali bio-compostabili, per la riduzione dei rifiuti.
L'incendio è divampato,intorno alle 12.45, in Contrada Cervare a Montelupone.
A prendere fuoco, per cause da accertare, un capanno nel quale all'interno sono depositate diverse macchine agricole e delle balle di fieno.
Una volta lanciato l'allarme, sono accorsi sul posto i Vigili del Fuoco. I pompieri hanno prontamente domato le fiamme. Nei pressi del capanno pare vi fosse sistemata anche una bombola a gas, per tale motivo la zona circostante è stata fatta inizialmente evacuare. Non si registrano feriti o intossicati.
Sequestrati beni per 700mila euro nei confronti di un soggetto indagato per caporalato.
I militari del nucleo di polizia economico-finanziaria di Ancona, nell’ambito dell’operazione denominata “Girasole”, hanno dato esecuzione nei giorni scorsi al sequestro preventivo ex art. 321 c.p.p. di beni per settecentomila euro nei confronti di un imprenditore agricolo di origini pakistane emesso, su richiesta del Procuratore della Repubblica di Macerata Giovanni Giorgio e dal g.i.p. Bonifazi.
Le approfondite attività investigative sono state svolte nei confronti di Muhammad Malik di 45 anni, persona indagata, a seguito delle indagini dei carabinieri di Macerata coordinati dal p.m. . Brunelli della Procura della Repubblica di Macerata, per il reato di caporalato, previsto e punito dall’art. 603 bis del codice penale, tipologia di illecito che rientra tra quelli per i quali viene prevista la confisca dei patrimoni non giustificati dalla capacità reddituale dichiarata.
Le indagini hanno consentito, in particolare, di sottoporre a sequestro due immobili. Il primo, casale con annesso magazzino, per un totale di oltre 500 mq e il secondo composto da tre appartamenti, di circa 175 mq, e due terreni agricoli della superficie complessiva di tre ettari, ubicati tutti nella provincia di Macerata.
I minuziosi riscontri, durati alcuni mesi e coordinati dalla Procura di Macerata, hanno permesso di rilevare che la persona destinataria del provvedimento di sequestro aveva utilizzato presso i campi agricoli ubicati nei comuni di Montelupone e Recanati numerosi lavoratori tutti di etnia straniera, impiegati come braccianti agricoli per dodici ore al giorno, alcuni dei quali richiedenti asilo politico e in possesso di permesso di soggiorno provvisorio.
Le indagini hanno consentito di far luce sulle reali condizioni di lavoro a cui erano sottoposti i lavoratori impiegati nei campi agricoli, costretti a prestare lavoro senza percepire una retribuzione adeguata all’attività svolta, non potendo usufruire di riposo settimanale.
La situazione di fatto rilevata, unita alle altre irregolarità riscontrate relativamente agli obblighi di regolare tenuta del libro unico del lavoro ed alle violazioni delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, ha indotto la Procura di Macerata a richiedere e ottenere la misura del controllo giudiziario dell’azienda agricola riconducibile alla persona indagata, nominando un amministratore giudiziario ed evitando in tal modo ripercussioni negative sui livelli occupazionali.
A seguito del predetto percorso giudiziario e dopo aver effettuato approfondite indagini di carattere patrimoniale, le Fiamme Gialle hanno rilevato che la persona indagata aveva acquisito il cospicuo patrimonio immobiliare, in parte intestato al coniuge convivente, risultato sproporzionato rispetto alla posizione reddituale ufficialmente dichiarata e, per tale motivo, oggetto di apposito provvedimento di sequestro.
Tale misura disposta dal g.i.p. presso il Tribunale di Macerata ed eseguita dai finanzieri del comando provinciale di Ancona, testimonia l’importanza dell’aggressione ai patrimoni illeciti affidata alla guardia di finanza che mira, da un lato, a disarticolare le capacità operative dei soggetti responsabili di talune tipologie di reato e, dall’altro, ad assicurare, attraverso il successivo utilizzo per fini pubblici dei beni confiscati, un parziale risarcimento dei danni prodotti alla collettività dalle azioni criminali.
Il Cavaliere D'Italia è un uccello limicolo marcatamente bianco e nero con zampe estremamente lunghe di colore rosso rosate, becco fino e dritto che frequenta acque poco profonde.
Per la prima volta sta svernando, cioè trascorrendo l'inverno, nelle Marche e precisamente a Montelupone in un laghetto artificiale predisposto per la caccia agli acquatici.
Si ricorda come il Cavaliere D' Italia non è una specie cacciabile ed ha potuto svernare in questo laghetto artificiale curato e gestito dai cacciatori che hanno ripristinato una piccola zona umida lungo la vallata del fiume Potenza, dando la possibilità anche a tanti palmipedi e trampolieri di poter sostare durante la migrazione e lo svernamento.
Nello specifico, il Cavaliere D'Italia ha bisogno di acque piuttosto basse in cui l' ambiente circostante deve essere costantemente ripulito dalle erbe infestanti.
La Sezione Provinciale di Macerata ringrazia i propri soci di Montelupone che, con uno sforzo economico non indifferente e tanto lavoro, hanno permesso il ripristino ed il mantenimento di questa piccola zona umida permettendo a questo magnifico uccello di svernare in tutta tranquillità nella Provincia di Macerata.