Importante ricorrenza a Montecosaro in questo 2025: si festeggiano i 900 anni della chiesa S. Maria a Pie' di Chienti, più comunemente chiamata chiesa dell'Annunziata e molti sono stati gli eventi organizzati in suo onore, coordinati dal Comune di Montecosaro.
Anche il Settembre Musicale Montecosarese, serie di concerti di musica classica, ha voluto dare il suo contributo, uscendo per la prima volta nella sua storia dal Centro Storico per spostarsi nella chiesa dello Scalo per effettuare il concerto "Mater Jubilaei - Concerto per l’Annunziata". Titolo scelto anche per il fatto di essere stata scelta come Chiesa Giubilare.
Il concerto si terrà domenica 21 settembre, alle ore 16:45 e sarà eseguito dalle corali montecosaresi "Santa Cecilia" e "Agape", con voci soliste di Federica Pantanetti, Anna Sabbatini, Elena Macellari e Daniele Mazzoccolo. Ad accompagnare il tutto il quartetto d'archi "Gigli". Introduzione storica del professor Marco Iommi del Centro Studi Montecosaresi.
Particolarità dell'evento, il fatto che, fra le varie musiche mariane che saranno eseguite, ci saranno, per la prima volta in assoluto, anche quelle di cinque compositori montecosaresi, dal 1500 ai giorni nostri. Ingresso libero.
Montecosaro - Grande partecipazione martedì sera al Teatro delle Logge per l’incontro dal titolo “La politica al femminile, un confronto tra le esperienze e l’impegno oggi delle donne”, promosso dal Laboratorio di idee. L’evento, moderato da Michela Verdecchia, ha riunito numerose esponenti della politica locale e regionale, che hanno condiviso riflessioni, testimonianze e proposte.
La prima a intervenire sul palco è stata Ninfa Contigiani, segretaria del Pd di Macerata e consigliera di minoranza, che ha sottolineato come preferisca la politica militante a quella istituzionale. Nel suo intervento ha evidenziato le difficoltà che le donne incontrano nel conciliare lavoro, vita privata e impegno pubblico: “La donna porta con sé il peso del cambiamento, ma non deve farsi schiacciare: deve fare il possibile per emergere”.
Un pensiero condiviso anche dalla vicesindaca di Montecosaro, Stefania Lufrano, che ha ricordato come solo con la vittoria di Lorella Cardinali il paese abbia avuto la sua prima sindaca donna dopo decenni di amministrazioni al maschile. "La parola politica – ha detto – è declinata al femminile, ma rimane ancora un terreno in salita per le donne, che devono sgomitare più degli uomini, non solo negli incarichi pubblici ma anche nel lavoro". Lufrano ha inoltre richiamato l’importanza di riscoprire la dimensione collettiva della partecipazione in una società sempre più individualista.
Successivamente sono intervenute le candidate al Consiglio regionale: Patrizia Sagretti e Laura Ciommei per Avs, Simona Galiè e Clara Maccari per il Pd, Jacqueline Diaz Mercedes per il Movimento 5 Stelle e Rosita Platinetti per il progetto Marche Vive, tutte appartenenti alla coalizione a sostegno del candidato presidente della Regione Matteo Ricci.
Al centro del confronto è emerso il tema della fuga dei giovani dall’Italia: nel 2024 sono stati ben 191.000 i ragazzi e le ragazze ad aver lasciato il Paese in cerca di opportunità migliori. Secondo le candidate, per invertire questa tendenza è necessario offrire lavoro qualificato, salari più competitivi, formazione moderna e sostegno all’imprenditorialità. Ricorrente, inoltre, la questione della sanità marchigiana, con particolare riferimento alle lunghe liste d’attesa.
La discussione si è poi allargata ad altre priorità per il territorio, come la cura del verde pubblico, l’aumento dei consultori e il rafforzamento dei servizi per disabili e malati di Alzheimer, con la necessità di strutture più adeguate.
La serata si è chiusa con un auspicio condiviso da tutte le protagoniste: "donne unite dall’impegno per una società più giusta e inclusiva". Il Laboratorio di idee ha già annunciato un nuovo appuntamento: venerdì 19 settembre, presso la Casetta di legno del centro anziani “G. Cavalieri” di Montecosaro Scalo, si terrà un altro incontro informativo in vista delle elezioni regionali.
Come un sogno dentro un sogno, se in Pasolini Sofocle diventa cinema, nell’Edipo Re dei Sibillini il cinema torna a farsi teatro: una troupe cinematografica diretta da Pasolini torna a “girare” le sequenze dell’Edipo Re tra i monti dell’Appennino.
La tragedia è nota: nel tentativo di fuggire alla profezia dell’Oracolo di Delfi, Edipo si reca inconsapevolmente nel luogo della sua nascita e, inconsapevolmente, nel tragitto uccide il padre, arriva a Tebe, dove si congiunge con la Regina vedova, sua madre Giocasta.
«Edipo Re è tragedia della vista: Edipo guarda ma non vede, mentre l’indovino Tiresia è cieco ma vede - afferma il regista Giorgio Felicetti -. La cecità di Edipo simboleggia la nostra incapacità di vedere anche le situazioni più drammatiche che succedono intorno a noi. Pasolini affronta la tragedia di Sofocle nella sua versione freudiana, e la parabola del re di Tebe è parabola del poeta sia nel sentimento d’amore per la madre Susanna che nella condanna al vagare e a poetare, per via di una sua natura di cui è colpevole e innocente a un tempo. Immaginiamo che Pasolini, in uno dei suoi tanti sopralluoghi per il suo nuovo film Edipo Re, decida di girare tra i Sibillini le parti più poetiche della tragedia. Il luogo della tragedia è quella Grecia antica ripensata all’interno di un teatro e tra la montagna dei Sibillini, fatta di mostruose o ingannevoli sfingi, rocce, alture e dirupi. È la nostra Sibilla a fare le veci dell’Oracolo di Delfi. E Tiresia il cieco veggente, giunge a noi dalla cultura arcaica e mitica dei pastori poeti, per predire e cantare il destino di Edipo, che cieco alla fine sarà costretto a vagare per il nostro Appennino».
In scena con Giorgio Felicetti, sono gli attori Simona Ripari, Moira Ciccioli, Gian Paolo Valentini e gli allievi del laboratorio “Pasolini nelle Marche”: Cesare Maurizi, Ugo Felicetti, Angela Polverini. I commenti sibillini dal vivo a cura della poeta Elisa Des Dorides.
«Ho voluto mettere insieme un collettivo di attori, attrici e poeti di tre generazioni diverse, affidando il ruolo di Edipo ad un giovanissimo attore, un adolescente alle prime armi che ignora: proprio l’innocenza e l’ignoranza credo saranno ingredienti fondamentali per attraversare la conoscenza che la tragedia edipica richiede: scoprire il segreto del proprio destino così come si scopre la vita che cresce - aggiunge Felicetti -. E lo stesso vale per il suo alter ego, Creonte, ancor più giovane. Questo scontro tra ragazzi – la meglio gioventù pasoliniana – viene osservato dagli adulti, attori e pubblico che assistono ad un mistero, come si guarda una nuova generazione di cui non si colgono più i bisogni e i codici segreti. A far da contrappunto a questi corpi adolescenti in azione drammatica, la mia presenza in scena diventa corpo e voce di Pasolini, fino al punto che la tragedia sofoclea si fa tragedia personale di Pier Paolo, culminante nella notte del 2 novembre 1975 con il massacro del poeta. A cinquant’anni dall’uccisione di Pier Paolo Pasolini».
Lo spettacolo Edipo Re dei Sibillini è l’evento principale che apre il Festival Marchestorie 2025, a Montecosaro, dove durante il weekend molti saranno gli appuntamenti, a cominciare sabato 13 alle ore 18:30 presso i Giardini del Cassero con Scritture di Marca, incontro poetico tra Marco Di Pasquale, Alessio Alessandrini e Mauro Barbetti.
Nell’occasione, gli autori presenteranno di fronte al tramonto le loro sillogi appena pubblicate, rispettivamente: Come gli assiderati ricordano la neve (Puntoacapo editrice), Poligrafiche di stati (Seri editrice) e La mano del mondo (Puntoacapo editrice), l’incontro è a cura di UmaniEventi.
Domenica 14 alle ore 17:30 presso i Giardini del Cassero, Francesca Borroni proporrà un intrattenimento pratico per bambini sulla Poesia Ludica; a seguire lo storico prof. Alfredo Maulo accompagnerà gli spettatori alla scoperta di “Un piccolissimo teatro con una grande storia: il Teatro delle Logge”, escursione itinerante nei luoghi segreti del borgo, dove fu costruito questo gioiello architettonico di teatro all’italiana.
Alle ore 21 presso il Teatro delle Logge, andrà in scena Edipo Re dei Sibillini, evento gratuito fino ad esaurimento posti. Il progetto, primo classificato nel Bando Marchestorie 2025, è diretto da Giorgio Felicetti e curato da Esteuropoavest, sostenuto dalla rete di Comuni di Montecosaro, Bolognola e Fiastra. Tutti gli eventi sono gratuiti.
Li Matti de Montecò si sono esibiti dappertutto in questi anni, ma mai lo avevano fatto “davanti” a 60mila persone come una rockstar e dinanzi nientemeno che ad un pontefice. Ecco, è successo pure questo. Il gruppo folk di Montecosaro è appena stato in Vaticano e in Piazza San Pietro ha avuto la possibilità di cantare e suonare gli stornelli della tradizione marchigiana sotto lo sguardo e l’ascolto di Papa Leone XIV.
“E’ stata una giornata lunga - afferma Monia Scocco, vice presidente de Li Matti de Montecò - tanto calda e stancante quanto intensa ed emozionante. Papa Leone XIV? Forse è più rigido e austero rispetto a Bergoglio e infatti l’unico rammarico che abbiamo è quello di non aver potuto fare una foto. Però si è avvicinato, ci ha salutati e ha ascoltato i nostri canti. Non ci hanno consentito di ballare ma solo suonare, abbiamo comunque potuto lasciare il materiale che abbiamo realizzato in questi anni, come libri e dischi, più una serie di documenti sulla città di Montecosaro. Nonostante le non poche restrizioni legate alla sicurezza e al Giubileo, è stato bellissimo essere lì, senz’altro il punto più alto nella storia de Li Matti de Montecò”.
Alla gita romana hanno preso parte in tutto una trentina di partecipanti. Oltre ai membri del gruppo, adulti e giovani, c’erano anche rappresentanti dell’Amministrazione Comunale di Montecosaro capeggiati dal sindaco Lorella Cardinali, quindi l’assessore Filippo D’Alterio e il consigliere Roberto Martinelli.
All’uscita, percorrendo Via della Conciliazione, Li Matti de Montecò hanno continuato a divertirsi, a quel punto anche inscenando i balli del passato come il saltarello. E sono stati oggetto di tanta curiosità da parte dei moltissimi turisti, specie stranieri.
Sono stati allontanati con cinque fogli di via emessi dal Questore di Macerata, Luigi Mangino, i cinque cittadini sudamericani – tre uomini e due donne, di età compresa tra i 20 e i 40 anni – denunciati per tentato furto ai danni di un cittadino all’interno del parcheggio dell’Eurospin di Montecosaro, lo scorso 8 agosto.
L’intervento dei Carabinieri della Stazione di Civitanova Alta, prontamente allertati dalla vittima che era riuscita a memorizzare modello e colore dell’auto dei sospetti, ha permesso di intercettare e fermare il veicolo poco dopo, nonostante un primo tentativo di eludere il controllo.
A bordo, i militari hanno identificato i cinque individui, tutti residenti a Roma e già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio. Nessuno di loro ha legami con il territorio maceratese. Gli investigatori li ritengono appartenenti al circuito dei cosiddetti “trasfertisti del furto”, soggetti che si muovono tra città diverse con l’obiettivo di colpire clienti distratti nei parcheggi dei centri commerciali, specialmente durante le fasi di carico della spesa.
Durante l’ispezione dell’auto, è stata rinvenuta anche una borsa schermata, strumento usato abitualmente per eludere i sistemi antitaccheggio all’interno dei punti vendita.
Oltre alla denuncia all’autorità giudiziaria per tentato furto, i cinque sono stati oggetto di un provvedimento da parte della Divisione Polizia Anticrimine della Questura, che ha predisposto i fogli di via obbligatori con divieto di ritorno nei comuni di Civitanova Marche e Montecosaro per un periodo variabile da uno a tre anni.
Quando il coraggio diventa rete anche il silenzio più ostinato può essere spezzato. È da questa convinzione che nasce “La carica delle 32. Sindache unite contro la violenza di genere”, un’idea pensata per portare alla luce una violenza troppo spesso ignorata: quella che si consuma negli ambienti di lavoro. Subdola, invisibile, quotidiana. Reale. Il progetto, nato dalla linea di editoria indipendente per il progresso economico e sociale Fall in Lov, intende coinvolgere tutte e trentadue le prime cittadine del territorio marchigiano con l’obiettivo di fare rete e di non abbassare più lo sguardo di fronte al sopruso.
L’esordio sarà giovedì 21 agosto presso L’orto dei frati di Montecosaro e a partire dalle ore 18:00 andrà in scena la prima tappa dell’unico talk editoriale ed istituzionale regionale. L’evento d’apertura di questo innovativo itinerario - che vuol promuovere ambienti lavorativi sicuri ed inclusivi, contrastando ogni forma di molestia e discriminazione sui posti di lavoro- è organizzato in collaborazione con la Cooperativa Sociale “Il Faro” di Macerata.
Durante l’iniziativa verrà presentato “Oltre il silenzio. [Ri]conoscere la violenza” (ed. Fall in Lov), la prima guida italiana volta a riconoscere e sconfiggere gli abusi in contesti lavorativi di Elisabetta Pieragostini, attivista, scrittrice e imprenditrice Ceo di Dami, suolificio situato nel fermano.
All’incontro porterà i propri saluti la sindaca di Montecosaro Lorella Cardinali e interverranno, oltre all’autrice, l’editrice e giornalista Martina Tombolini e la coordinatrice dei Servizi antiviolenza della Cooperativa sociale “Il Faro” Elisa Giusti.
La serata vedrà la partecipazione delle donne supportate dalla cooperativa, la cui voce non teme più di essere spezzata (1522 è il numero gratuito a cui rivolgersi concretamente, valido per i centri anti violenza di ogni territorio). Una parola può essere sinonimo di cambiamento, trentadue di rivoluzione.
Habemus Li Matti de Montecò. Il mese di settembre si aprirà con un momento indimenticabile, l’esperienza più intensa e l’esibizione più emozionante in 18 anni di attività del gruppo folk di Montecosaro. Mercoledì 3 settembre infatti Li Matti de Montecò partiranno in pullman direzione Vaticano e in mattinata saranno ricevuti da Papa Leone XIV.
L’associazione che tutela, promuove e diffonde le tradizioni popolari marchigiane, avrà il privilegio dell’udienza privata e i suoi membri potranno incontrare di persona il primo pontefice statunitense. Nell'occasione Li Matti de Montecò non andranno da soli, bensì ci saranno anche i vertici dell'amministrazione comunale di Montecosaro e il parroco don Gionni Parmigiani.
Il gruppo si è esibito ovunque dalla fondazione avvenuta nel 2007, ad esempio è stato a Sanremo, più volte in Tv sulla Rai, ma stavolta l’appuntamento è gigante. E Li Matti de Montecò non perderanno l’occasione di cantare e danzare davanti al Papa. Suoneranno infatti brani della civiltà contadina maceratese e balleranno il saltarello. Inoltre, doneranno a Leone XIV prodotti realizzati in questi anni, come libri e dischi. Più una serie di documenti sulla città di Montecosaro.
Montecosaro si stringe nel lutto per la scomparsa di Giovanni Maurizi, figura di spicco nella comunità locale, venuto a mancare oggi all'età di 80 anni a seguito di una malattia. Noto antiquario, ex titolare con il fratello Tonino degli Arredamenti Maurizi, Giovanni ha lasciato un'impronta indelebile nella vita del paese.
Era un uomo di profonda cultura, con una passione smisurata per l'arte che lo ha portato a dedicare gran parte della sua vita alla promozione del patrimonio culturale maceratese. Nel suo negozio di antiquariato, 'Il Picchio', ha organizzato mostre ed eventi che hanno arricchito la vita culturale della comunità, facendo del suo spazio un punto di riferimento per gli amanti del bello.
Ma Giovanni non era solo un antiquario. Era un vero e proprio 'montanaro' nell'anima, un appassionato escursionista che conosceva a memoria ogni sentiero dei Monti Sibillini. Le sue avventure tra le cime e le valli dei Sibillini erano leggendarie, a testimonianza di un amore profondo e viscerale per la natura e per il territorio.
Padre di cinque figli, la sua scomparsa lascia un grande vuoto non solo nella famiglia, ma in tutta la comunità montecosarese, dove era un personaggio amato e rispettato per la sua vitalità, la sua saggezza e il suo spirito intraprendente. La camera ardente è allestita da oggi presso la S.o.f.t di Montecosaro Scalo. I funerali si terranno domani, mercoledì 13 agosto alle ore 17:30, nella chiesa di San Lorenzo a Montecosaro.
Con ben 189 iscritti nelle due gare, la decima edizione del Memorial Sergio Natalini si è conclusa con un successo che va oltre i numeri. Una partecipazione così ampia, favorita anche dalla nuova formula sperimentata quest’anno, conferma come l’evento sia diventato un appuntamento imperdibile per gli appassionati e un momento di grande coesione per la comunità.
Sul campo di gara, il protagonista assoluto è stato Luigi Mele: arrivato all’ultimo momento nella giornata di venerdì, ha impressionato con un 48 nella prima serie e un 50 nella seconda, totalizzando 98/100 e conquistando il primo posto nella classifica generale. Alle sue spalle, Stefano Pennoni di Umbertide, con 94/100, che ha preceduto per miglior serie l’inossidabile Albino Del Baldo (94/100).
La prima gara è andata ancora a Mele, perfetto con 50/50, mentre nella seconda si è imposto Giovanni Natalini con un eccellente 49/50. La sfida per il Trofeo Sergio Natalini si è decisa allo shoot-off, con il tiratore di casa Mauro Scarafoni capace di superare l’avversario grazie a tenacia e concentrazione, portando così l’ambito trofeo tra le mura amiche.
La cerimonia di premiazione ha visto la partecipazione del presidente provinciale Federcaccia Macerata, Nazzareno Galassi, che ha ricordato la figura di Sergio Natalini: uomo competente, professionale, profondamente legato al proprio territorio e sempre disponibile verso gli altri.
Come da tradizione, la giornata si è conclusa con la cena celebrativa in ricordo di Sergio, ancora una volta sold out: un segnale chiaro che, a dieci anni dalla sua scomparsa, il suo ricordo resta vivo e forte nella comunità.
Un ringraziamento speciale è andato agli sponsor, in particolare alle aziende Perazzi e Clever, che ogni anno sostengono la manifestazione. L’appuntamento è già fissato per il prossimo anno, con la promessa di un’edizione ancora più appassionante.
Da questo weekend inizia per il gruppo folk un agosto stile “riposo non ti conosco”.
Dal mare all’interno, in provincia o fuori regione, l’associazione di Montecosaro che recupera, diffonde e valorizza le tradizioni musicali e culturali contadine sarà davvero presente a tante iniziative.
La quantità di inviti ricevuti attesta la bravura e la capacità di attirare curiosità ed interesse. Anche perché le chiamate giungono da Comuni, borghi, enti di promozione ma pure da imprenditori per feste private e persino da villaggi turistici dove il bacino d’utenza è palesemente più giovane e magari fatto di stranieri.
Il lungo elenco di esibizioni comincia questo sabato 2 agosto quando Li Matti de Montecò saranno a Castelfidardo per la 10° rievocazione storica “Tracce di ottocento”. Domenica 3/8 ci si trasferirà a Magliano di Tenna, nel fermano, per partecipare alla prima Festa della trebbiatura.
Venerdì 8 festa privata a Montegranaro, il giorno dopo esibizione alla Sagra della sporbatura di Petritoli e il 10 tappa alla rievocazione della trebbiatura a Montegiberto. Per la vigilia di Ferragosto invece si scenderà in Abruzzo, alla festa patronale “Le antiche terrate” di Vallelonga, nel territorio dell’aquilano.
Intanto luglio si è chiuso con due importanti presenze, il gruppo folk infatti è stato invitato in Abruzzo e poi nel Lazio, manifestazioni importanti con tanto di gruppi folclorici dalla Polonia e pure da Colombia ed Ecuador.
Prima c’è stata la 24° Rassegna internazionale del folklore a Capistrello, provincia de L’Aquila. Poi il 19° Incontro internazionale del folklore a Pescorocchiano, provincia di Rieti. Due appuntamenti prestigiosi dove Li Matti de Montecò hanno promosso il saltarello e le tipicità della tradizione popolare marchigiana.
A vederlo salire sul palco capisci subito che Lucio Corsi non è come gli altri. Non è un cantautore, non è un performer: è un alieno sbarcato da un altro pianeta – forse da Saturno, o forse da una dimensione parallela fatta di vinili volanti, girasoli con i Ray-Ban e racconti surreali. Ed è proprio con questa astronave giradisco che ha fatto tappa al MIND Festival di Montecosaro, facendo salire a bordo un pubblico numeroso e partecipe (biglietti sold out da giorni) con uno show sospeso tra musica, teatro e immaginazione.
Il suo è un universo sonoro e visivo popolato da personaggi strambi e poetici, come Francis Delacroix, Rocco il bullo, il Re de Rave, e “quello troppo secco che col vento volava”. Lucio li fa vivere sul palco con grande naturalezza, trasformando ogni brano in un piccolo film, ogni verso in una favola.
Durante il concerto ha fatto tutto: ha cantato, recitato, suonato chitarra e pianoforte, si è svestito, cambiato d’abito, si è aggrovigliato nei cavi come un mimo uscito da un videoclip anni ’70. Ha proposto anche una sorprendente versione italiana di Short People di Randy Newman, dimostrando come anche la cover possa diventare qualcosa di personale, trasformata dal suo filtro caleidoscopico. Con "Nel cuore della notte" ha lasciato tutti in apnea, mentre con i pezzi più ritmati ha fatto scatenare la platea.
Lucio Corsi è una stella glam rock che non ha paura di mostrare le sue stranezze, anzi: le esalta, le canta, le trasforma in poesia. Voleva essere un duro, ma alla fine ha capito che non serviva: essere Lucio basta e avanza. Ed è proprio in quella sincerità, nel suo modo di restare autentico anche mentre gira nell’orbita della fantasia, che sta tutta la sua forza. Un alieno sì, ma con il cuore sulla Terra.
(Foto copertina Mind Festival)
Sabato 19 e domenica 20 luglio, il centro storico di Montecosaro si trasformerà in un mondo incantato fatto di personaggi stravaganti, scenografie spettacolari, spettacoli dal vivo e tanta meraviglia. Torna "Il Cappellaio Matto", l’evento che ogni estate conquista famiglie, bambini e sognatori di ogni età. Organizzata e promossa dalla Pro Loco Montecosaro, con la direzione artistica dell’associazione Lagrù Ragazzi, l’iniziativa è ormai diventata un appuntamento atteso e amato, capace di coniugare cultura, fantasia e comunità.
Ispirato all’universo di Alice nel Paese delle Meraviglie, il borgo si anima dalle 18:00 fino a sera inoltrata con un ricco programma di attrazioni fisse e itineranti: si potrà entrare nella Tana del Bianconiglio, attraversare la Porta Magica solo dopo aver bevuto una misteriosa pozione, sfidare la Regina di Cuori nel suo campo da Croquet, perdersi nella suggestiva Foresta di Tulgey, tra creature fantastiche, fiori parlanti, laboratori creativi e angoli di quiete come quello del Brucaliffo.
Il cuore pulsante dell’evento è fatto di incontri e narrazione. I visitatori potranno imbattersi in Pinco Panco e Panco Pinco, ascoltare le storie del Cappellaio Matto, ricevere la propria “patente da matto” dallo Stregatto, ballare con Capitan Libeccio, o farsi sorprendere dai trampolieri itineranti tra le vie del borgo. Spettacoli per tutti i gusti animeranno le serate, come “La Dolce Follia”, “Alice e il Mago”, “All’Incirco Varietà” e “Presto che è tardi!”, un’esplosione di teatro visuale, clownerie, magia e poesia che incanta grandi e piccoli.
A rendere tutto ancora più accogliente, l’Osteria del Tricheco offrirà un’area food attiva ogni sera dalle 19:30, con piatti gustosi per una pausa tra un’attrazione e l’altra. Non mancheranno neppure i laboratori creativi: dai fiori di carta della Regina alle frittelle del Cappellaio, ogni angolo invita a creare, giocare e partecipare.
L’intero evento è a ingresso libero, grazie al sostegno della Pro Loco e al contributo degli sponsor che hanno creduto in questa follia meravigliosa: Teknowool, Montecosaro Car Service, Foglia, Farmacia Pietro Cruciani, Idea Brillante, Banco Marchigiano, oltre ai partner Grafiche Fioroni e Lagrù Ragazzi.
Domenica 6 luglio i Matti de Montecò hanno preso parte alla sfilata di Pro Loco in Festa, l’evento organizzato dall’UNPLI Ascoli-Fermo, che ha visto la partecipazione di pro loco da tutta la regione Marche e di alcuni gruppi folkloristici.
Il gruppo, in rappresentanza della provincia di Macerata, ha animato la giornata con stornelli e canti popolari, regalando sorrisi, ritmo e un tuffo nelle radici della tradizione marchigiana. Un momento di festa e condivisione che ha saputo unire culture e territori sotto il segno della musica e della convivialità.
Guarda qui sotto il nostro reel con uno dei brani intonati durante la sfilata:
Quale miglior modo di iniziare i tanti appuntamenti estivi se non comparire in televisione? E addirittura su Rai1? Li Matti de Montecò lo hanno appena fatto, invitati nel corso della trasmissione “Unomattina Estate” che si è collegata da Numana.
Il programma condotto da Alessandro Greco ha mostrato il centro storico della città, ha seguito la liberazione di una tartaruga marina, ha fatto conoscere i prodotti gastronomici del territorio e ovviamente ha fatto ammirare le Due Sorelle. Il gruppo folk di Montecosaro è stato presente in tre dei quattro collegamenti e in due occasioni si è esibito, una volta ballando il saltarello e in un'altra circostanza cantando ritornelli popolari della nostra tradizione contadina.
Una pubblicità importante per Numana ma appunto anche per Li Matti de Montecò. Una bella emozione anche se ormai il gruppo folk montecosarese è ben abituato alle comparsate nel canale principale di Mamma Rai. Li Matti de Montecò infatti vantano già presenze in passato in altri programmi come “La prova del cuoco”, “Italia on the road” e “I soliti ignoti” e ancora su Rai2 a “Mezzogiorno in famiglia” e “Viva Rai2!”.
Prosegue l’esperienza americana per Riccardo Marzetti, giovane talento della Cestistica Montecosaro, che dopo due anni trascorsi alla St. Croix Lutheran Academy in Minnesota, è pronto a compiere un nuovo passo nel suo percorso sportivo e accademico negli Stati Uniti.
Dopo essersi diplomato con ottimi risultati sia sul campo da basket che tra i banchi di scuola, Marzetti ha ricevuto proposte da due università statunitensi: una a Milwaukee e l’altra nello stato del Kansas. La scelta è ricaduta su quest’ultima, e più precisamente sull’università di Fort Hays Tech North West, dove entrerà a far parte del team di basket e intraprenderà un percorso di studi in business.
Attualmente rientrato in Italia, Riccardo è impegnato nella preparazione atletica e sta partecipando a diversi tornei estivi lungo la penisola. Nell’ultimo weekend ha trionfato in un torneo a Milano, confermando il suo ottimo stato di forma. Altri eventi lo attendono nelle prossime settimane, prima della partenza per gli Stati Uniti prevista per metà agosto.
Una nuova avventura lo aspetta oltre oceano, con l’ambizione di crescere ancora, sia come atleta che come studente.
Il Mind Festival 2025 annuncia un altro nome di livello internazionale e si prepara a vivere una delle sue serate più memorabili. Alok, leggenda della musica elettronica e autentica star globale, sarà protagonista domenica 27 luglio sul palco del Campo Sportivo Mariotti di Montecosaro. Una presenza che conferma l’ambizione crescente del festival, pronto a celebrare la sua decima edizione con una line‑up ricca di qualità, sorprese e visioni.
Con oltre 25 milioni di ascoltatori mensili su Spotify e una carriera ai vertici della scena dance, Alok occupa attualmente il 4° posto nella DJ Mag Top 100, la classifica più autorevole del settore. I suoi remix per artisti come Dua Lipa, Ed Sheeran e The Rolling Stones hanno conquistato le piattaforme di tutto il mondo, mentre brani come Hear Me Now, Deep Down e Wherever You Go sono diventati hit planetarie, capaci di raggiungere un pubblico trasversale e intergenerazionale.
Reduce da una delle performance più acclamate dell’ultima edizione del Coachella, Alok ha stupito il pubblico con uno spettacolo immersivo, impreziosito da una coreografia futuristica firmata Urban Theory e da un messaggio chiaro ed evocativo: “Keep Art Human”. Pochi giorni prima della sua partecipazione al Mind, sarà protagonista anche sul mainstage del Tomorrowland, a conferma del suo status di assoluto riferimento della scena elettronica mondiale.
Per la prima volta a Montecosaro, Alok porterà un set ad alta intensità, arricchito da laser show, scenografie e una produzione visiva e sonora di grande impatto, pensata per trasformare il Campo Sportivo Mariotti in una vera e propria arena dance sotto le stelle.
La sua partecipazione si inserisce in un cartellone già imponente, che ha visto annunciati Il Teatro degli Orrori per mercoledì 23 luglio, Lucio Corsi per giovedì 24, Psicologi e 999999999 per venerdì 25, e Tommy Cash insieme a okGiorgio per la serata di sabato 26. Non è escluso che nelle prossime settimane il programma si arricchisca ulteriormente con nuovi nomi, a suggellare un’edizione che promette di superare ogni aspettativa.
Tra le novità assolute dell’edizione 2025 spicca l’introduzione del Weekend Pass, un abbonamento valido per le ultime tre serate del festival – venerdì, sabato e domenica – proposto in prima release a 30 euro + diritti di prevendita. Resteranno attivi anche gli abbonamenti completi e i biglietti giornalieri, tutti disponibili su Ciaotickets.
Il Mind Festival, che ha ottenuto il patrocinio della Regione Marche, si terrà dal 23 al 27 luglio 2025 a Montecosaro, nella suggestiva cornice del Campo Sportivo Mariotti. Da dodici anni il festival è un punto di riferimento per il panorama musicale italiano, capace di unire artisti nazionali e internazionali, atmosfere suggestive, sapori locali e una comunità sempre più affezionata e trasversale.
Sono stati tantissimi i tifosi bianconeri che sabato 7 giugno hanno accolto Massimo Bonini, un’icona della Juventus negli anni ’80, durante la sua visita alla sede dello Juve Club di Potenza Picena e alla sezione di Montecosaro.
Il campione sammarinese, soprannominato 'il maratoneta' per la sua generosità in campo, ha trascorso gran parte del pomeriggio e la serata, chiusa con una cena conviviale, insieme a decine di supporter, raccontando aneddoti, firmando autografi, facendo foto e parlando del futuro della 'Vecchia Signora', che lo ha visto protagonista per 8 campionati di serie A e 192 partite all’attivo, nelle quali ha vinto 3 scudetti, Coppa Italia, Coppa dei Campioni e Coppa Intercontinentale.
“Quella con cui ho avuto il privilegio di giocare – ha detto Bonini - è stata la squadra più forte della storia bianconera. Era la Juve di Trapattoni ma anche e soprattutto di Michel Platini, di Boniek, Tardelli, Rossi, Zoff, Cabrini, Scirea”.
A salutare Massimo Bonini nella sede dello Juventus Club di Potenza Picena anche il vicesindaco Giuseppe Castagna e l’assessore Salvatore Palmiero. Soddisfazione per il partecipato evento è stata espressa dal Presidente del Club potentino Alessandro Caprani, che ha voluto ringraziare tutto lo staff organizzativo ed i tanti tifosi bianconeri arrivati anche dalle provincie di Ancona e Fermo.
Dopo aver infiammato l’Eurovision Song Contest 2025, anche Tommy Cash arriva al Mind Festival. Tra i protagonisti più discussi dell’ultima edizione della competizione europea – insieme a Lucio Corsi, atteso sul palco di Montecosaro giovedì 24 luglio – il performer estone sarà il centro della scena sabato 26, con uno show visionario e travolgente.
Con il suo ingresso in line-up, il Mind Festival aggiunge un altro tassello a un’edizione 2025 già ricchissima, che vede anche Il Teatro degli Orrori (mercoledì 23), Psicologi e 999999999 (venerdì 25).
Artista visionario e fuori dagli schemi, Cash ha trasformato il confine tra musica, arte e provocazione in un vero e proprio linguaggio. Nei suoi live, l’hip hop incontra la cultura post-sovietica, le installazioni digitali, l’ironia e l’assurdo. Il risultato è un’esperienza visiva e sonora che travolge.
La sinergia tra Li Matti de Montecò e Marche Full Experience fa un upgrade e diventa ancora più interessante e significativa. L’azienda di servizi turistici di Porto Sant'Elpidio presieduta da Alessia Brugnoni Tomassini, progetto dedicato al turismo esperienziale che intreccia memoria, identità e accoglienza, sta per inaugurare “Dimora”.
Si tratta di una vera e propria casa, realizzata nella stessa sede a Porto Sant'Elpidio, dove si potranno accogliere non solo i turisti stranieri, ma anche italiani emigrati all’estero, che tornano per riconnettersi con le proprie radici, con la lingua delle nonne, i sapori veri, le usanze antiche.
Ed ecco allora l'importanza della collaborazione con Li Matti de Montecò, gruppo folk da sempre attivo nel recupero, nella valorizzazione e nella diffusione delle tradizioni contadine della regione Marche.
Fare un salto nel passato per Li Matti de Montecò significa comprendere la storia delle Marche, un territorio capace di sorprendere. Alla scoperta insomma dei segreti, della cucina e delle tradizioni che più rappresentano l’identità del territorio, a contatto con la cultura locale.
In particolare il gruppo folk lo farà attraverso danze allegre e veloci della tradizione marchigiana che si fonda sulla società contadina, canti popolari e stornelli che parlano di vicende quotidiane della vita di un tempo.
Partecipazione, informazione e confronto. Sono state queste le parole chiave dell’incontro pubblico che si è svolto giovedì 22 maggio presso il Centro sociale “G. Cavalieri” di Montecosaro Scalo, promosso dal Laboratorio di Idee di Montecosaro per approfondire i cinque quesiti referendari dell’8 e 9 giugno.
A introdurre la serata è stato Reano Malaisi, esponente del Laboratorio ed ex sindaco della città, che ha sottolineato la necessità di una discussione seria e approfondita, anche sul tema migranti, vista la sfida demografica legata all’invecchiamento della popolazione.
Il cuore dell’incontro è stato l’intervento di Daniele Principi, segretario generale della CGIL provinciale, che ha illustrato nel dettaglio i contenuti dei cinque quesiti referendari, parlando di una “allucinazione collettiva” nella politica e nella società che ha portato a credere, dalla fine degli anni '90 in poi, che la maggiore flessibilità del lavoro avrebbe creato più occupazione stabile. “È ora di ripensare a questo punto e fare marcia indietro”, ha affermato.
Il primo quesito riguarda il contratto a tutele crescenti, introdotto con il Jobs Act, e punta ad abrogare la norma che, nelle aziende con più di 15 dipendenti, nega il diritto al reintegro per i licenziamenti illegittimi. Il secondo mira ad eliminare il tetto massimo di sei mensilità per il risarcimento in caso di licenziamento illegittimo nelle piccole imprese. Il terzo propone di reintrodurre l’obbligo della causale nei contratti a tempo determinato inferiori a 12 mesi, per arginare l’abuso della precarietà.
Il quarto quesito è legato al tema della sicurezza sul lavoro negli appalti, e chiede di estendere la responsabilità del committente anche ai rischi specifici delle attività svolte dalle imprese appaltatrici e subappaltatrici. Infine, il quinto quesito riguarda la cittadinanza: propone di dimezzare da 10 a 5 anni il periodo di residenza legale richiesto a uno straniero extracomunitario per poter presentare la domanda. “Solo un contratto su dieci oggi è a tempo indeterminato”, ha sottolineato Principi, evidenziando la fragilità delle attuali condizioni occupazionali.
L’incontro si è concluso con un dibattito aperto tra i presenti, che hanno espresso le proprie posizioni sul significato e le conseguenze dei quesiti referendari, a testimonianza di un vivo interesse per una partecipazione consapevole alla consultazione di giugno.