Fuga dorata a Santo Domingo per otto latitanti, finisce con il rimpatrio in Italia.
Dopo mesi di indagini e attività congiunta di Interpol Italia e Interpol Santo Domingo sono stati scovati sull'Isola caraibica 8 latitanti italiani, sette uomini e una donna, con alle spalle diverse storie criminali. L’operazione Open World, che doveva concludersi già a marzo e congelata per lo scoppio della pandemia, si è chiusa ieri con il rientro degli 8 latitanti. Le imputazioni vanno dall’associazione a delinquere di stampo mafioso, alle truffe agli anziani, al traffico internazionale di droga, alla bancarotta fraudolenta, con pene che oscillano dai circa 4 agli oltre 13 anni di reclusione.
Tra gli otto latitanti c’era anche Sergio Cerioni, 64enne di Montecassiano, condannato per spaccio in Italia, e poi fuggito come gli altri 7 a Santo Domingo, dove si era dedicato alla ristorazione.
Tra gli arrestati anche Teresa Amante, 57 anni, che ha la pena più lunga da scontare: condannata in sette procedimenti in diversi posti d'Italia (Genova, Roma, Palermo, Rapallo, Albenga) per reati di truffa aggravata, estorsione e furto per oltre 13 anni di reclusione. La Amante è stata rintracciata in un residence riservato a 150 km dalla capitale Santo Domingo, dove aveva documenti intestati ad un'altra cittadina italiana.
C'è poi Oliviero Zilio, 67enne imprenditore edile padovano ex vicepresidente del Padova Calcio, condannato ad oltre 4 anni per bancarotta fraudolenta e reati finanziari: ha costruito un resort a circa 60 km da Santo Domingo, dove viveva e dove è stato fermato.
I buoni rapporti tra gli uomini dell'Interpol Italia e i colleghi della Repubblica Dominicana hanno consentito che non fosse vanificata la maxi operazione a causa del blocco degli spostamenti in tutto il mondo, imposto a marzo dall'emergenza coronavirus.
(foto credit Adnkronos)
I consiglieri comunali di minoranza del comune di Montecassiano Ludovico Giaconi, Simone Cingolani e Claudio Carbonari dal gruppo Consiliare "Centro destra unito per Montecassiano" hanno presentato un'interpellanza al Consiglio Comunale riguardante la situazione della Strada “Corta Montefanese" che ad oggi, benché da oltre un anno sono stati ultimati i lavori, non è stata ancora riaperta al pubblico transito veicolare.
Nonostante i lavori di ripristino della sede stradale, con un intervento da parte dell’Amministrazione economicamente importante anche in considerazione che la strada è a servizio solo di due case disabitate ricadenti nel nostro territorio, ancora nono si conoscono i motivi - si legge nella nota - per i quali la strada non è stata riaperta al pubblico transito.
Brutto incidente sul lavoro quello che si è verificato nella primo pomeriggio di oggi a Montacassiano
Un uomo di 40 anni, mentre svolgeva lavori di manuntenzione su un capannone in zona Villa Mattei, è caduto da un'altezza prossima ai 7 metri .
Sul posto sono immediatamente intervenuti un'ambulanza del 118 e un'auto medica: l'uomo ha riportato un grave trauma toracico ed è stato trasportato in un primo momento al Pronto Soccorso di Macerata acusa della indisponibilità dell'eliambulanza e li è stato stabilizzato. Successiviamento è stato trasferito con Icaro all'Ospedale Torrette di Ancona in codice rosso.
Il sindaco di Montecassiano Leonardo Catena ha emanato nel pomeriggio odierno un'ordinanza dal carattere urgente, a seguito del crollo parziale della copertura in amianto di uno dei capannoni dell'ex Fornace Smorlesi (leggi qui).
Il provvedimento arriva a seguito del sopralluogo avvenuto alla presenza del servizio ISP (Igiene e Sanità Pubblica) dell'Asur Marche Area Vasta 3 e del dipartimento provinciale di Macerata dell'ARPAM. Si è evinto come il crollo della porzione di copertura si sia verificato in occasione dei lavori di rimozione del materiale ferroso presente nell'area, eseguiti dalla Ditta Mancini Leonardo di Pollenza (come dichiarato dalla ditta stessa) e commissionati dalla curatela fallimentare.
Proprio la ditta Mancini si è resa disponibile ad effettuare i lavori di rimozione dell'amianto mediante ditta specializzata (La.G.F. di Montecassiano). Nell'ordinanza emanata dal sindaco si prevede di procedere alla rimozione del materiale in amianto crollato e alla messa in sicurezza dell'area interessata entro il 25 maggio.
In caso di inosservanza di quanto prescritto, si procederà all’esecuzione in danno, impregiudicato l’esercizio dell’azione penale da parte della competente Autorità Giudiziaria.
A verificare la corretta e tempestiva osservanza del provvedimento saranno la Polizia Municipale e il Dipartimento di Prevenzione dell’ASUR Marche – Area Vasta n. 3.
Nella serata di venerdì 15 maggio è crollata una parte di tetto presso l’ex stabilimento produttivo "Fornace Smorlesi" in località Vallecascia di Montecassiano. Un episodio che ha generato forte preoccupazione tra i residenti della frazione, visto che il manto in eternit è rovinato a terra.
In zona, infatti, sono presenti molte abitazioni.
"Da subito abbiamo chiamato i vigili urbani, i carabinieri, l'Asur e il sindaco Leonardo Catena - ci dicono i cittadini -. Da gennaio assistiamo a un continuo via vai di persone che svolgono dei lavori nello stabilimento. Più volte abbiamo chiesto informazioni in merito, visto che l'azienda è in fallimento e ha un custode fallimentare. Ci è stato risposto che i lavori in questione riguardano la pulizia dell'azienda, ma niente di più specifico ci è stato detto. Non sappiamo come vengano svolti i lavori né chi li svolga".
Molta è l'apprensione nei riguardi di una situazione di cui i cittadini non riescono a comprendere i contorni: "Dopo il crollo del tetto, gli operai presenti all'interno dello stabilimento sono subito fuggiti. Alle nostre richieste iniziali, in un primo momento, è stato risposto soltanto di chiudere le finestre - raccontano -. Vorremo conoscere in maniera più dettagliata la situazione visto che i nostri bambini, dopo essere stati in quarantena a causa del coronavirus, ora sono costretti a restare in casa per timore dell'amianto. Siamo molto preoccupati, anche perché questo non è il primo grave episodio che riguarda la ditta. Il capannone non può rimanere a lungo in queste condizioni: vanno presi provvedimenti immediati".
A seguito delle continue segnalazioni da parte dei residenti, nella mattinata di ieri - intorno alle ore 9:45 - la responsabile dell’Ufficio tecnico comunale di Montecassiano ha eseguito un sopralluogo per la verifica dello stato di consistenza e accertamento dei luoghi.
Non riuscendo a contattare il curatore fallimentare, inizialmente è stato fatto un sopralluogo speditivo esterno. È stata quindi contattata la proprietà Smorlesi, la quale ha fornito telefonicamente le seguenti informazioni:
- Nell’insediamento sono in corso i lavori di smantellamento dei macchinari e pulizia dell’area per recupero di tutto il materiale in ferro; i suddetti lavori sono stati commissionati direttamente dalla curatela fallimentare;
- Sono altresì in corso le vendite dei laterizi presenti;
- Il referente per tali lavori è esclusivamente la curatela in quanto la proprietà non ha più possibilità di gestire alcuna operazione sia in merito di vendite che di lavori.
Alle ore 10.15 è stato aperto lo stabilimento permettendo all’Ufficio Tecnico di entrare e di fare l’accertamento dello stato dei luoghi. Parte del tetto è crollata in quanto è caduta metà della capriata in ferro e di conseguenza il manto in eternit è rovinato a terra.
A seguito di questo primo sopralluogo speditivo, si è evito che i lavori di smantellamento hanno probabilmente provocato danni alla struttura portante del tetto e pertanto risulta necessario ed urgente che venga rimosso sia tutto ciò che è caduto a terra sia la restante parte del tetto attualmente pericolante.
"A tal fine, dopo essere riuscito a raggiungere telefonicamente la curatela - sottolinea il sindaco di Montecassiano Leonardo Catena -, è stato convocato il liquidatore per lunedì 18 maggio alle ore 9.30. A lui è stato chiesto di far presenziare anche la ditta esecutrice del lavori, per l’accertamento formale di quanto verificato oggi. Alla luce di quanto accertato, lunedì 18 maggio emanerò immediatamente un’ordinanza per la rimozione dell'amianto. Nel frattempo come misura precauzionale (non abbiamo un’analisi tecnica che ci dica se e quanto sia pericoloso il materiale caduto) si invita la cittadinanza residente nelle immediate vicinanze della fornace Smorlesi a tenere chiuse le finestre".
"Prenderemo subito tutti i provvedimenti rendendoli esecutivi più rapidamente possibile. Faccio anche presente che l'amministrazione comunale ha chiesto e ottenuto un piano di monitoraggio delle condizioni del capannoni della fornace Smorlesi, in particolare sullo stato di conservazione delle coperture in amianto. Così come negli anni scorsi sono stati bonificati quelli indicati come pericolosi dall'Asur, il piano ci indica tempi e modalità di intervento da qui in avanti. Quindi vi posso assicurare che la situazione viene costantemente seguita dall'amministrazione per gli aspetti ambientali e di salute pubblica" ha concluso il sindaco.
A causa del Covid-19, si è spento all’ospedale di Camerino all’età di 69 anni Graziano Pallotto, uomo animato da una grande passione per il ciclismo, punto di riferimento del Velo Club Montecassiano di cui è stato presidente per molti anni nonché sindaco di Montecassiano per 13 anni ed ex consigliere provinciale di Macerata.
Sempre attivissimo e membro del direttivo, Graziano Pallotto lascia un vuoto incolmabile per tutto il Velo Club Montecassiano che ha dovuto fare i conti con l’annullamento del Gran Premio San Giuseppe per dilettanti a causa dell’emergenza coronavirus.
Il ciclismo marchigiano perde un grande dirigente dal comportamento sempre cortese e gentile, una gran brava persona come sottolinea in una nota il presidente regionale FCI Marche Lino Secchi: “Rimarrà indimenticabile per me l'ultima telefonata che gli ho fatto quando era a casa con la febbre, le sue parole di consapevolezza dei rischi per la sua persona e la preoccupazione rivolta anche alla propria anziana mamma non autosufficiente che assisteva con amore. Dopo alcuni giorni di ricovero, quando le sue condizioni non erano ancora gravi, saprà infatti della morte della mamma sempre per Coronavirus. Grazie alla sua illuminata guida il Gran Premio San Giuseppe, l'importante classica dilettantistica di primavera, ha raggiunto grandi successi con la partecipazione dei più promettenti corridori italiani e stranieri che poi diventavano spesso protagonisti di primo livello nel professionismo".
"Graziano era appassionato del ruolo di dirigente del suo Club. Un ruolo che svolgeva con grande competenza e passione seguendo in prima persona tutte le incombenze del sodalizio anche in questi due anni in cui aveva voluto rinunciare alla presidenza per far crescere qualche altro dirigente - aggiunge il presidente Lino Secchi -. All'inizio di quest'anno, era riuscito ad organizzare un evento propedeutico della ricorrenza della sessantesima edizione del Gran Premio San Giuseppe con la presenza di Vincenzo Nibali e aveva organizzato un secondo appuntamento per il 20 marzo. Un convegno sulla storia dei sessanta anni del Gran Premio insieme alla ricorrenza dei 60°anniversario dalla morte di Fausto Coppi con la presenza di relatori e giornalisti. Tutto fu rinviato per il coronavirus ma con la volontà di riproporlo dopo l'estate. Purtroppo non lo potrà fare di persona, ma speriamo che dall'aldilà possa aiutare i suoi colleghi della società, smarriti ed addolorati, a riprendere e continuare il cammino sportivo. A nome di tutto il consiglio regionale del ciclismo marchigiano e mio personale ci stringiamo attorno alla moglie, alla figlia ed a tutta questa famiglia, colpita tra l'altro alcuni anni fa dalla perdita improvvisa del giovane figlio”.
Il 25 aprile 1970 cadeva una pioggia incessante, ma Franco Balducci non se ne curava e continuava ad allestire la sua prima sartoria. La C.B.F. è nata così, battezzata da un temporale primaverile che consacrava lo spirito tenace del suo fondatore, allora trentenne. Cresciuto in una famiglia contadina, Balducci ha vestito i panni del pasticcere, del macellaio, dell’agricoltore, del meccanico, del lavandaio, del venditore, per poi abbracciare la sua natura di imprenditore e fare dell’abito da lavoro il suo mestiere.
Da allora, C.B.F. ne ha fatta di strada. Oggi l'azienda compie cinquant’anni ed è una delle maggiori realtà europee nel settore della progettazione e realizzazione di abbigliamento professionale, tecnico e certificato: 900 persone impiegate, sedi in 2 Paesi, più del 40% della produzione costituita da Dispositivi di Protezione Individuale, oltre 1.500.000 capi prodotti e distribuiti ogni anno a grandi aziende internazionali ed enti governativi.
Ironia del destino, questa ricorrenza così importante cade nel bel mezzo di un nuovo inaspettato temporale, o meglio una vera e propria tempesta. La pandemia ha gettato il mondo in un momento di profonda incertezza, ma proprio per questo è importante guardare con amore alle nostre radici e celebrare con gratitudine tutto ciò che ci ha condotto fin qui, per poi alzare di nuovo lo sguardo verso le sfide che ci attendono.
"Un’azienda è fatta di tutte le persone che ci lavorano - spiega il commendatore Franco Balducci - ognuno contribuisce a fare grande un’impresa e per questo è fondamentale che ci siano rispetto e fiducia reciproci, che l’entusiasmo e la voglia di fare siano condivisi, che il lavoro sia svolto con amore e passione".
A partire da lunedì 20 aprile vengono riaperti 15 Uffici Postali della provincia di Macerata, indicati nell’elenco allegato, il cui orario di apertura al pubblico era stato temporaneamente rimodulato in ottemperanza ai provvedimenti governativi in materia di contenimento del virus e distanziamento interpersonale.
In virtù di queste riaperture, la rete capillare degli Uffici Postali su tutto il territorio provinciale torna ad essere operativa e a disposizione dei cittadini.
La riapertura degli Uffici Postali della provincia di Macerata è stata possibile anche grazie all’adozione di idonee misure di sicurezza come, ad esempio, l’installazione di pannelli schermanti in plexiglass e il posizionamento di strisce di sicurezza che garantiscano il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro, nonché di accurate procedure di sanificazione delle sedi realizzate a tutela della salute di dipendenti e cittadini.
Poste Italiane invita i cittadini ad entrare negli uffici postali esclusivamente per compiere operazioni essenziali e indifferibili e ove possibile, dotati di misure di protezione personale come guanti e mascherina mantenendo obbligatoriamente le distanze di sicurezza, all’esterno e all’interno dei locali.
Questi gli uffici che riapriranno: Avenale; Cesi di Macerata; Chiesanuova di Treia; Civitanova Marche 1; Colferraio; Corridonia 1; Crispiero; Fiordimonte; Frontale; Macerata 1, 3, 5; Mergnano: Montecassiano; Piediripa.
Ripartono i cantieri della Provincia di Macerata. Dopo lo stop di 15 giorni fa dovuto all’intensificarsi dell’emergenza sanitaria causata dal corona virus, sono ripresi da questa mattina i lavori a Villa Potenza dove la Provincia di Macerata sta realizzando la strada che collegherà la provinciale 77 “Villa Potenza - Sambucheto” con la provinciale 361 “Villa Potenza - Montecassiano”. Inoltre è ripartito anche il cantiere sulla provinciale 136 “Pian Perduto” tra Castelsantangelo sul Nera (MC) e Castelluccio di Norcia (PG).
A Villa Potenza, l’Amministrazione provinciale sta realizzando un intervento che prevede la costruzione di un rettilineo a due corsie, di circa 300 metri, che partirà dalla rotatoria già esistente sulla provinciale 77, nei pressi del Foro Boario, e arriverà alla strada provinciale 361, con cui si collegherà per mezzo di un’altra rotatoria.
Il collegamento, realizzato dalla ditta Co.Ri di Loreto, porterà un miglioramento della viabilità della vallata perché decongestiona il traffico che insiste sulla frazione maceratese e in particolare su Borgo Pertinace, snodo di più provinciali. Con la nuova strada tutto il traffico proveniente da Macerata e diretto a Montecassiano, Montefano e Osimo, e viceversa si immetterà direttamente sulla variante di Villa Potenza, realizzata nel 2014, evitando così il passaggio a Borgo Pertinace.
Sulla “Pian Perduto”, invece, dopo la ripresa dei lavori dal 20 febbraio e alla successiva sospensione dovuta all’emergenza virus, si riparte con gli interventi sul tratto consolidato nei mesi scorsi, attraverso l’installazione di barriere, la realizzazione della zanella (utilizzata per far defluire le acque) e il completamento della massicciata della strada.
“Siamo anche pronti - afferma il Presidente Antonio Pettinari - a dare il via libera ad altri cantieri che riguardano l’asfaltatura di numerose strade provinciali: in questo caso i progetti sono stati appaltati nei mesi scorsi, e sono finanziati con le risorse messe a disposizione dal MIT (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) per le opere pubbliche a favore della sicurezza stradale, relativi al bilancio 2020. Sono interventi per un valore di 2 milioni e mezzo di euro”.
Astea Energia mette in guardia sulle truffe telefoniche.
In questi giorni sono diverse le segnalazioni che sono arrivate ad Astea Energia, azienda che distribuisce servizi in vari comuni marchigiani, da parte di clienti che sono stati contattati da un call center che si definisce incaricato da Astea Energia e da molteplici operatori che dicono di far parte dell’azienda. Al telefono una voce che sostiene di essere un dipendente della società informa che, visto l’epidemia in corso, Astea Energia avrebbe deciso di modificare i contratti dell'energia elettrica e del gas. Segue la richiesta di confermare i propri dati tramite il codice fiscale.
“Dobbiamo segnalare a tutela dei nostri clienti – spiegano i vertici di Astea - che si tratta di un comportamento assolutamente scorretto e lesivo degli interessi dei clienti che si possono così ritrovare titolari di un contratto con altro fornitore senza conoscerne i costi e le caratteristiche del contratto.
Astea Energia consiglia sempre in questi casi di non dare alcun dato sensibile, chiedendo il nominativo del consulente che chiama ed il suo numero agente al fine di verificare con il servizio clienti di Astea Energia. Potete telefonare al call center Astea Energia al numero 800 99 26 27 e verificare se effettivamente sia stato contattato dal proprio personale”.
“Apprendiamo dalla stampa - scrive il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei - che i pazienti dell’Hospice di Macerata saranno trasferiti da Montecassiano all’ospedale “Bartolomeo Eustachio” di San Severino Marche. (Leggi qui) Mi dispiace per gli ulteriori disagi che gli stessi dovranno subire in questo momento di grave emergenza anche se siamo sicuri che la struttura settempedana risulterà accogliente ed efficiente per loro e per le loro famiglie.
Ci chiediamo, però, se il trasferimento avverrà in sicurezza, per i pazienti stessi e per il personale medico e paramedico del nostro ospedale, memori di un’analoga operazione effettuata nelle scorse settimane dal nosocomio di Civitanova Marche e che ha già avuto, come conseguenza diretta, una serie di contagi. Cogliamo l’occasione per chiedere ai vertici dell’Asur, come ripetutamente già fatto in forma verbale e scritta in questi giorni, di conoscere l’esito dei tamponi che avrebbero dovuto essere stati fatti a tutti i medici, agli infermieri e agli operatori del nostro ospedale. Il “Bartolomeo Eustachio”, infatti, è l’unico ospedale no Covid-19 della provincia di Macerata e i cittadini dell’intera provincia dovrebbero poterne usufruire senza la paura di contrarre il contagio. Al suo interno sono perfettamente funzionanti la medicina, la lungodegenza, la week-surgery, la cardiologia, l’oncologia, l’oculistica, la radiologia, la dermatologia, il punto di primo intervento e tanti altri servizi”.
"Dopo più di due settimane di febbre e dolori e i primi otto giorni di ricovero ospedaliero arrivano i primi, seppur deboli, segnali incoraggianti con la febbre che se n’è andata (e che mi auguro non ritorni) così come diversi dolori. Purtroppo non sono ancora fuori pericolo di vita, ho una seria polmonite bilaterale interstiziale che mi obbliga a respirare livelli significativi di ossigeno per non desaturare”. Così il sindaco di Montecassiano, Leonardo Catena, aggiorna i propri concittadini riguardo le sue condizioni di salute attraverso uno struggente post apparso sulla propria pagina Facebook.
Il primo cittadino - uno dei 19 casi positivi al coronavirus nel comune di Montecassiano - da otto giorni si trova ricoverato al Covid-Hospital di Civitanova Marche. Una degenza che lo sta logorando dal punto di vista fisico e mentale, come lui stesso sceglie di raccontare.
Ecco il contenuto integrale del suo messaggio, che fotografa con realismo, sensibilità e grande sofferenza quanto il sindaco sta vivendo in questi giorni:
“Non vi nascondo che nei momenti più difficili e ce ne sono stati diversi - scrive -, quando la notte e la malattia mi facevano sprofondare nelle zone più ignote dei miei pensieri, ho pensato che non ce l’avrei fatta. Ho ripensato a tutta la mia vita, a tutte le persone incontrate, quelle perse e quelle con cui sono rimasto in contatto, al viaggio straordinario vissuto fin qui e all’amore per la vita. Ho scritto e inviato dei messaggi che sembravano d’addio ai miei familiari e ai miei amici più cari. Ho pianto pensando a quanto li avrei spaventati ma dovevo trovare il coraggio di dirgli addio. Se mi avessero intubato avrei potuto non averne più l’occasione. La paura di morire non quella astratta che noi tutti proviamo ma quella tangibile, reale, presente. Quella paura è ancora qui con me e non mi lascia mai".
Ho pianto da solo nella notte che non passa mai. Ho cercato gli occhi di medici e infermieri per sete di contatto umano. Certo gli operatori sanitari non sono tutti uguali quanti ad empatia e gentilezza ma tutti fanno un lavoro straordinario e molti si contraddistinguono per una umanità commovente. Una sera piangendo, con l’ossigeno a tenermi appeso alla vita, ho chiesto ad un’infermiera di poterle tenere un po’ la mano. Qua in ospedale ho visto l’inferno in terra. Disperazione, sofferenza e morte.
Un giorno subito dopo essere stato spostato di reparto ho dovuto consumare il pranzo con di fronte a me il corpo senza vita di un anziano. Ho sentito persone urlare che non volevano morire, lamenti.
Ma anche tanta speranza alimentata da uomini e donne che seppur spaventati hanno saputo mettere in campo oltre alla professionalità anche la loro umanità. Uomini e donne senza volto perché con il corpo e i visi quasi del tutto coperti dalle protezione, ma con gli occhi più comunicativi che abbia mai guardato. Ci ho visto di tutto, in realtà erano come fossero nudi. Coraggio, paura, amore, stanchezza.
Quando la posizione del letto lo consentiva (sono stato spostato tre volte: da otorino a terapia semintensiva poi chirurgia) ho cercato gli squarci di paesaggio e vita che alzando lo schienale mi consentivano di alimentare la voglia di guarire e tornare a vivere. In quella piccola stanza che diventa il tuo mondo tutti i particolari diventano decisivi. La vicinanza del campanello l’unico modo per richiamare attenzione su di te, gli strumenti attaccati come protesi per leggere i parametri vitali e il loro andamento, le flebo che scorrono goccia goccia, il pappagallo da poter raggiungere facilmente così come salviette e tovagliolini, e i succhi di frutta che spesso sono stata l’unica cosa che riuscivo a buttar giù oltre alle decine di pastiglie.
Tanti amici e conoscenti mi hanno scritto, quasi mai avevo la forza di rispondere. Vi voglio ringraziare ora per i vostri pensieri. Ringrazio tutti quegli Oss, infermieri e infermiere, medici (tutti ma uno in particolare Yuri per la straordinaria vicinanza) che mi hanno tenuto in vita. Ve ne sarò sempre grato. Roberta che oltre a essermi vicina mi ha fatto arrivare cose che mi servivano. Ringrazio i miei familiari e amici più cari per la vicinanza ognuno espressa a proprio modo. E Chiara, con cui abbiamo avuto momenti difficili negli ultimi mesi, in questi giorni mi ha salvato la vita. Ha tenuto accesa la luce, rinunciando a dormire la notte, pur non farmi perdere nelle tenebre. Mi è stata vicina ogni secondo, incoraggiandomi, condividendo con me le emozioni, contattando i medici per avere informazioni. Non so se ce l’avrei fatta senza di te, davvero non lo so. La battaglia la gioca il corpo, ma una non da meno la mente. Può prendere la voglia di lasciarsi andare quando le cose peggiorano nonostante gli sforzi sanitari. Ma l’idea di non rivederti mai più non entrava in quello che potevo accettare, così come di non rivedere più i miei nipoti e la mia famiglia.
Con la speranza che arrivino nuovi segnali positivi, mando un saluto e un abbraccio ai miei straordinari amministratori locali che hanno lavorato benissimo in squadra per sostituirmi e a tutti gli amici montecassianesi e non e i colleghi accademici e amministratori che hanno fatto il tifo per me. Vi voglio bene”.
Nel comune di Montecassiano è iniziata la sanificazione straordinaria delle strade. Da giorni personale del Cosmari sta passando nel centro abitato e nelle zone limitrofe con spazzatricie lavastrade. Le spazzatrici sono attrezzate per spargere anche abbondante acqua addizionata di prodotto sanificante per igienizzare marciapiedi e strade. In base agli accordi presi con il consorzio i mezzi effettuano il servizio nei giorni di mercoledì e sabato (con possibili modifiche dei giorni in base alle necessità).
Una volta a settiman ail Cosmari effettua anche il lavaggio stradale con un mezzo che nebulizza abbondante acqua e un prodotto igienizzante a base di varechina assolutamente non nocivo né per le persone né per gli animali domestici.
Questo tipo di sanificazione viene effettuato dalle 22 alle 4 del mattino e dalle 4 alle 10, due turni per ogni comune.
Per Montecassiano, il problema sorge per il centro storico dove le strade sono troppo piccole per consentire il passaggio dei lavastrade, per questo motivo la sanificazione viene effettuata in modalità manuale, ovvero con un prodotto a spalla utilizzando un mezzo più piccolo. Il servizio di sanificazione proseguirà tutte le settimane fino alla fine dell’emergenza.
Il sindaco di Montecassiano, Leonardo Catena, ha aggiornato i propri concittadini sulle sue condizioni di salute a seguito del ricovero presso il Covid-Hospital di Civitanova Marche per l'accentuarsi di febbre alta e tosse dovute al Covid-19, del quale è risultato positivo nei giorni scorsi (leggi qui).
"Questa polmonite è dura, ma lotto per guarire. I parametri sono leggermente migliorati. Spero voi stiate bene" questa la dichiarazione del sindaco apparsa sui social del comune di Montecassiano, volta a rassicurare i tanti compaesani in apprensione, che quotidianamente dimostrano grande vicinanza nei suoi confronti.
Nella tarda serata di ieri il Comune di Montecassiano tramite la propria pagina Facebook ha comunicato i dati della Prefettura che, come fatto per la prima volta a tutti i Comuni della Provincia maceratese, ha reso noti i dati ufficiali e disaggregati trasmessi dal sistema sanitario regionale relativamente al Coronavirus.
Ecco tutti i numeri relativi ai contagiati di Montecassiano e il testo completo della comunicazione fatta i cittadini dal Comune:
"In tarda serata la Prefettura, che ringraziamo per l'attivo interessamento, ha comunicato per la prima volta a noi come a tutti gli altri Comuni della nostra Provincia i dati ufficiali e disaggregati trasmessi dal sistema sanitario regionale relativamente al Coronavirus.
Riteniamo opportuno, per trasparenza e per doverosa informazione, portarli a vostra conoscenza.
I dati sono quelli di seguito riportati.
Attualmente a Montecassiano abbiamo per il Coronavirus
53 soggetti segnalati dei quali:
- 6 positivi;
- 11 in isolamento con sintomi;
- 36 in isolamento per contatti con soggetti positivi.
Questi sono i dati ufficiali.
Aldilà delle valutazioni eccessivamente catastrofiche o spensieratamente troppo ottimistiche, questi dati ci confermano che il Coronavirus è tra noi. Ma questi dati ci ammoniscono anche con evidenza che ciascuno di noi, per la sua salute personale e per la salute di tutta la nostra comunità, deve continuare a rispettare costantemente e rigorosamente tutte le prescrizioni e i divieti impartiti a livello nazionale.
Stare in casa, stare in casa, stare e far stare in casa"
"Dopo 8 giorni di febbre alta, con sintomi persistenti e l'accentuarsi della tosse che mi creava qualche difficoltà a respirare normalmente, considerando che sono stato solo in quarantena con tutte le difficoltà del caso, questa mattina - dopo aver consultato il medico di famiglia - ho chiamato il 118 e gli operatori hanno deciso di portarmi in ospedale per i controlli del caso". Così il sindaco di Montecassiano Leonardo Catena, con un posto pubblicato sui social, aggiorna i propri concittadini sulle sue condizioni di salute a seguito del riscontro della sua positività al coronavirus.
Una notizia che ha profondamente colpito Montecassiano, generando numerosi messaggi di solidarietà: "In tanti mi hanno scritto o telefonato nei giorni scorsi per chiedermi delle mie condizioni di salute. Mi scuso con i tanti a cui non sono riuscito a rispondere. Ringrazio tutti coloro che mi hanno inviato messaggi di vicinanza".
"Sono fiducioso che questo brutto periodo passerà. Continuate a rispettare le regole volte a limitare la diffusione del contagio" conclude Catena, rivolgendosi ai propri concittadini.
++ AGGIORNAMENTO ++
Il vice-sindaco di Montecassiano, Antonio Coppari, ha comunicato che il sindaco Leonardo Catena è ricoverato al Covid-Hospital di Civitanova Marche "in condizioni stazionarie" per accertamenti clinici legati al decorso della patologia da coronavirus da cui è affetto.
"Nessuno sarà lasciato solo". Il messaggio è più di una semplice promessa, è l’impegno preso dall’Amministrazione Comunale in queste settimane particolarmente delicate per tutti i cittadini chiamati ad affrontare responsabilmente l’emergenza Coronavirus. In particolare, l’amministrazione comunale di Montecassiano, vicina alle persone anziane che più di tutte debbono adottare le indispensabili precauzioni previste dal decreto “Io resto a casa” per evitare la diffusione del contagio del virus Covid-19, ha istituito un numero ad hoc per aiutare quanti sono soli e non hanno la possibilità di essere assistiti da parenti per le necessità primarie come la spesa o il ritiro dei medicinali presso le farmacie.
Èstato quindi attivato il servizio di consegna a domicilio da parte di personale del Comune.
Le richieste del servizio di ritiro e consegna di spesa o medicinali già prenotati nei punti vendita o nelle farmacie del territorio dovranno essere effettuate al numero telefonico 320.0193017, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13.
Marzo doveva essere il mese della ripresa a pieno regime delle corse ciclistiche in tutti i settori e in tutte le categorie del ciclismo: la lista delle gare rinviate per l’emergenza sanitaria del Covid-19 si allunga con il Gran Premio San Giuseppe per dilettanti élite ed under 23 che era in programma domenica 22 marzo.
Ribattezzata dagli addetti ai lavori la Milano-Sanremo marchigiana, per la collocazione temporale a ridosso della festività in onore di San Giuseppe, si va alla ricerca di una nuova data per celebrare in grande stile la 60°edizione di una classica che è un’eccellenza del movimento ciclistico marchigiano e nazionale.
Chi ha vinto a Montecassiano, ha trovato la strada spianata nel passare professionista come capitato a Fabio Roscioli (1986), Moreno Di Biase (1997), Enrico Battaglin (2010-2011), Gianni Moscon (2015), Nicola Bagioli (vincitore nel 2016 e secondo nel 2015) e Daniel Savini (2017) ma anche per chi è riuscito a salire sul podio: solo per citarne alcuni Adriano Malori terzo nel 2009 (campione del mondo a cronometro under 23 nel 2008) e Filippo Ganna terzo nel 2015, recentemente agli onori delle cronache per la conquista del titolo iridato su pista nell’inseguimento individuale a Berlino in Germania nonché bronzo al mondiale di Harrogate nel 2019 in Gran Bretagna nella prova a cronometro élite.
Così Enrico Bravi, neo presidente del Velo Club Montecassiano e a capo del comitato organizzatore: “La situazione critica nel nostro paese in ambito sanitario impone scelte di responsabilità sociale e civile dove il mondo del ciclismo non può e non deve sottrarsi. Siamo costretti ad annunciare con immenso dispiacere il rinvio del 60° Gran Premio di San Giuseppe ad altra data. Questo a tutela della salute e del benessere dei partecipanti, delle squadre e dei tanti spettatori che sarebbero accorsi numerosi ma tutti devono comprendere le motivazioni di questa scelta”.
E' il Sindaco Leonardo Catena il primo caso di positività al Coronavirus nel comune di Montecassiano. A comunicarlo è stato proprio lui questa mattina tramite un messaggio postato sul proprio profilo Facebook:
"Da giorni sono a lavoro per prepararci all’emergenza sanitaria del Coronavirus e questo mi aveva distratto dal fatto che anch’io potessi essere contagiato. Da domenica 8 in tarda serata ho cominciato a non sentirmi bene e per precauzioni mi sono messo in isolamento a casa senza avere più contatti. Visto che la febbre continuava a restare alta con il medico di famiglia si è deciso di fare il tampone i cui risultati sono arrivati questa mattina: sono positivo. A parte febbre alta e dolori articolari non ho altri sintomi per il momento. Con il servizio igiene dell’Asur abbiamo provato a ricostruire i miei contatti delle ultime due settimane a ritroso da domenica 8 marzo. Scrivo questo post sia per rassicurarvi sulle mie condizioni di salute che per dare modo a chi si è relazionato con me in modo ravvicinato di contattare il proprio medico di famiglia nel caso in cui manifesti sintomi.
Chiaramente il fatto che sia entrato in contatto con diversi dipendenti comunali e che ciò implica per loro un isolamento per due settimane questo significa che alcuni servizi potrebbero non funzionare regolarmente in questo periodo.
Colgo l’occasione per ringraziare gli operatori sanitari che stanno facendo un lavoro straordinario"
Aumento della produzione, richiesta di aiuto ai partners europei ed internazionali: il sistema sanitario italiano, impegnato a reggere l’urto del COVID-19, cerca disperatamente maschere monouso Ffp3, “ma l’impennata della richiesta non riguarda solo farmacie ed ospedali”.
A parlarne è Luca Bartoli, General Manager Gema Group, azienda associata alla Compagnia delle Opere Marche Sud che da 10 anni seleziona e commercializza prodotti per la sicurezza e l’igiene negli ambienti di lavoro.
“Non ci eravamo mai trovati difronte ad una situazione simile – prosegue Bartoli – e da un mese cerchiamo di far fronte alla richiesta di sistemi di respirazione facciali filtranti, quelle “mascherine” che continuano a dover essere utilizzate dai lavoratori di molti comparti produttivi. Ad oggi, non abbiamo più mascherine in magazzino: non è un’iperbole, non ne abbiamo nemmeno un pezzo”.
Il rapporto tra il periodo pre-COVID 19 e l’attuale è chiaro, “abbiamo esaurito in una settimana il quantitativo che avremmo venduto in un anno e parlo di ogni tipo di sistema di respirazione facciale filtrante, non solo delle maschere Ffp3 adesso note al grande pubblico a causa dell’epidemia, anche di maschere Ffp1, Ffp2, con valvole e senza, con carboni attivi e senza”.
Considerando la necessità dei lavoratori di farne uso nelle attività quotidiane, “purtroppo gli attuali tempi di consegna sono dilatati nel tempo. Continuiamo a lavorare per privilegiare le aziende che hanno bisogno di questi sistemi per mantenere alta la sicurezza dei propri lavoratori, penso a chi fa saldature o lavora prodotti chimici ad esempio, non stiamo fornendo farmacie ed aziende ospedaliere. Per ora con dei disagi limitati e dovuti alle tempistiche di reperimento, in futuro molto dipenderà dai tempi di ritorno alla normalità”.
A differenza dei tentativi speculativi rilevati, soprattutto da parte di aziende che vendono online, con rincari delle mascherine fino a 100 volte il loro prezzo di partenza.
“Noi – conclude Luca Bartoli – non abbiamo mai modificato i prezzi di listino e non lo facciamo a maggior ragione in momenti come questi, di emergenza nazionale, seguendo il nostro codice etico ed il rispetto che sempre dev’essere tributato alle aziende ed ai lavoratori”.