Ha iniziato ieri a sudare sotto gli ordini di mister Senigagliesi anche Manuel Francesco Manari, esterno classe 1997 dal promettente avvenire.
Figlio d’arte, il brevilineo attaccante, cresciuto nel Settore Giovanile dell’Ascoli, dopo le esperienze in C con Gubbio e Juve Stabia, si è messo in grande evidenza nella scorsa stagione con le casacche di Notaresco e Avezzano. Ben 26 le presenze con sei reti all’attivo.
Un curriculum di tutto rispetto, nonostante la giovanissima età.
Manari arriva con una grande voglia di confermare quanto di buono evidenziato negli scorsi mesi e con la consapevolezza sicuramente di dover crescere ed imparare ancora tanto.
“Un tassello importante in una zona di campo fondamentale. Non lo conoscevo personalmente – lo ha battezzato il Dg Cossu - ma conoscevo bene il padre (grandi trascorsi con le maglie di Fano, Civitanovese, Sambenedettese, Teramo etc) quando diede gran filo da torcere alla mia Jesina. Giovanni è stato un ottimo giocatore, ma prima di questo una bravissima persona. Anche Manuel ha delle grandi qualità: arriva a far parte del nostro gruppo proprio per mettersi a diposizione dell’allenatore e per migliorare ancora nonostante abbia già ottime basi. Sarà sicuramente una pedina molto utile nel nostro scacchiere”.
“La Sangiustese – ha confermato Manari - è una Società importante che ha creduto tantissimo in me e che mi ha contattato subito alla fine dello scorso campionato. Sentire questa grande fiducia mi ha convinto a intraprendere questa avventura Sono molto contento della scelta fatta e mi aspetto un bel campionato. Anche l’anno scorso la squadra di Senigagliesi mi aveva fatto un’ottima impressione: il mister fa giocare bene, vuole disciplina ed ordine ed i risultati del bel gioco e della serietà della Società in questi anni sono sotto gli occhi di tutti. Speriamo di continuare così: io ce la metterò tutta!”.
Partita la stagione 2019/2020 della Sangiustese, che, prima tra tutte le compagini marchigiane della Serie D, si è ritrovata oggi alle 15.00 allo stadio “Mariotti” di Montecosaro per lo start ufficiale.
“Era nostra intenzione fermarci in rispetto al lutto del Presidente Tosoni che oggi ha perso la mamma – ha dichiarato il DG Cossu a margine del discorso introduttivo fatto alla squadra prima dell’allenamento – ma è stato proprio lui a pregarci di andare avanti. Partiamo con il consueto entusiasmo e motivazioni altissime per interpretare un anno calcistico importante e soprattutto fondato sui valori che ci hanno sempre contraddistinto, rispetto, educazione, correttezza e stile”.
Ed ecco la rosa dei giocatori ufficializzati ed aggregati ad oggi al ritiro rossoblù.
PORTIERI: William Apolloni (2002), Mauro Chiodini (1980), Alessio Piergiacomi (2004), Lorenzo Raccio (2002).
DIFENSORI: Mattia Basconi (2002), Vittorio Guzzini (2002), Hellstrom Merkel (2000), Savino Orazzo (2002), Marco Passalacqua (1997, dal Montegiorgio), Luca Patrizi (1989), Raffaele Santagata (2001), Vincenzo Scognamiglio (1992).
CENTROCAMPISTI: Selim Doci (2001), Matteo Ercoli (2002), Douglas Kwane Gyabaa (1999), Alessio Palladini (1999, dal Porto Sant’Elpidio), Lorenzo Perfetti (1988), German Daniel Pomiro (1990), Nikolas Proesmans (1992, dal Montegiorgio), Simone Soprano (2000), Diego Zannini (2000, dalla Jesina).
ATTACCANTI: Gianluca Boschetti (1997, dalla Pergolesi), Filippo Chiussi (2001, dal Bellaria Igea Marina), Manuel Francesco Manari (1997), Marco Mingiano (1995, dal Nardò), Ndiakhate Niane (2001), Odishelidze Roin (2001), Vincenzo Romano (2001).
Questi invece i membri dello Staff tecnico
ALLENATORE: Stefano Senigagliesi
VICE ALLENATORE: Fabio Roscioli
PREPARATORE PORTIERI: Andrea Armellini
PREPARATORE ATLETICO: Tiziano Bovetti
FISIOTERAPISTA E RECUPERO INFORTUNI: Massimo De Reggi
DOTTORE: Luigi Manzetti
SEGRETARIO: Massimo Formentini
DIRETTORE GENERALE: Alessandro Cossu
TEAM MANAGER: Emanuele Trisciani
RESPONSABILE COMUNICAZIONE: Marta Bitti
MAGAZZINIERE: Bruno Marcattili
"Siamo qui per dare un aggiornamento ai tifosi e alla cittadinanza sulla scelta della Sangiustese di giocare a Civitanova Marche. Noi non abbiamo cacciato nessuno, lo spazio c'è per tutti". Così il sindaco di Monte San Giusto Andrea Gentili ha voluto chiarire tramite una conferenza stampa indetta nella mattinata odierna al Romcaffè Macerata, la posizione dell'amministrazione comunale riguardo il "trasloco" del club rossublù al Polisportivo di Civitanova Marche per la stagione 2019/2020 di Serie D.
"Trovo scandaloso - aggiunge Gentili - che il presidente di una squadra che gioca in serie D, non si presenti mai agli appuntamenti con l'amministrazione comunale mentre invece sono 5/6 mesi che incontra i colleghi di Civitanova Marche. La dirigenza della Sangiustese non è stata mai disponibile al dialogo. Tre anni fa Tosoni non voleva far allenare la propria squadra Allievi su un campo distante 6 chilometri da Monte San Giusto, oggi gli chiedo: è possibile che la prima squadra si alleni a Montecosaro e giochi le proprie partite casalinghe a Civitanova?"
Accanto al primo cittadino anche il vicesindaco Gigliola Bordoni, assessore allo Sport, che commenta con amarezza l'esito negativo delle trattative avviate negli ultimi mesi: "Siamo dispiaciuti come amministratori comunali di non essere riusciti a trovare un accordo tra le due società calcistiche di Monte San Giusto. Con la Sangiustese il nostro interlocutore, purtroppo, non è mai stato il presidente Andrea Tosoni. Di volta in volta erano i cittadini che facevano da portavoce al patron. Abbiamo tentato in tutti i modi far rimanere la società a Monte San Giusto, ma non siamo stati trattati con lo stesso rispetto riservato al comune di Civitanova Marche. Ogni sforzo è risultato vano. Peraltro siamo venuti a conoscenza, tramite il gestore del campo di Villa San Filippo (il Ponte San Giusto, ndr), di come gli impegni economici presi nel corso della scorsa stagione siano stati disattesi".
Il sindaco Gentili si rivolge, poi, direttamente ai tifosi: "Chiedo loro di di capire il nostro sforzo, anche io sono un tifoso rossoblù ma prima di tutto un primo cittadino. La Sangiustese ha persino inviato una lettera in cui si diceva disposta a una spesa di 10 mila euro annui per avere la disponibilità completa del campo di Villa San Filippo: una proposta indecente, utilizzata soltanto come pretesto per il trasferimento già concordato a Civitanova. Parliamo di una decisione legata ad interessi personali: non penso che il trasferimento a Civitanova sia avvenuto soltanto perchè si è più vicini al mare. Inoltre è noto come Tosoni si augurasse la mia sconfitta all'ultima tornata elettorale".
"Con Ciarapica c'è un rapporto di stima reciproca, ma se io mi fossi trovato nella condizione di accogliere - come pare - una società inadempiente nel mio stadio, non l'avrei fatto. L'anno prossimo non credo che lo scenario calcistico della provincia sarà lo stesso tra Sangiustese, Maceratese e Civitanovese. Magari qualcuna di queste squadre, mio malgrado, non ci sarà più" conclude Gentili.
Sono state rese note le motivazioni della sentenza che lo scorso 16 aprile ha condannato a dieci di reclusione Marouane Farah, il 34enne marocchino che lo scorso 3 marzo - guidando ubriaco e sotto l'effetto di droga - provocò lo scontro in cui morì a Porto Recanati la giovane coppia di Castelfidardo composta da Gianluca Carotti e Elisa Del Vicario.
Il giudice Daniela Bellesi, presidente del collegio giudicante che arrivò alla decisione dopo oltre quattro ore di camera di consiglio, ha così motivato la scelta tracciando il profilo psicologico di Farah: "Una personalità priva di scrupoli - si legge nella sentenza - in grado di porsi alla guida in violazione delle più elementari norme del codice della strada, esponendosi al rischio di commetterne altre e di causare conseguenze anche mortali, poi purtroppo effettivamente verificatesi. Un fatto di una inaudita gravità".
"La dinamica del fatto e il precedente a carico dell’imputato non consentono di concedere le attenuanti. Non risultano sufficienti neppure le scuse e il dichiarato pentimento, in quanto non consentono di dedurre un’effettiva resipiscenza e un ravvedimento, esclusi anzi dal tentativo di minimizzare la propria responsabilità con circostanze prive di riscontro, manifestazione di uno strenuo tentativo di difesa" conclude nelle motivazioni il giudice Daniela Bellesi.
Centrocampista classe 1999 originario di San Benedetto, cresciuto nel Settore Giovanile del Teramo, prima di vestire le maglie di Grottammare, Giulianova e Porto Sant’Elpidio (33 le presenze complessive nell’ultima stagione), Palladini, oltre ad essere figlio d’arte (suo padre è lo stimatissimo mister Ottavio), è un profilo di assoluto rilievo nel panorama calcistico interregionale. Nonostante i vent’anni da compiere, il ragazzo ha già doti, carisma ed esperienza da vendere.
“In Palladini crediamo molto – ha dichiarato il DG Cossu dopo la firma – è stato fortemente voluto dalla Società e dal mister, lo abbiamo visto in parecchie partite tra cui lo spareggio a Poggibonsi e crediamo assolutamente di non sbagliare ad investire su di lui. In Alessio facciamo molto affidamento: è un ragazzo serio, che ha voglia di credere e viene da una famiglia dove si è respira calcio. E’ un arrivo importante, di grande prospettiva. Dire che sia un fuoriquota è assolutamente riduttivo. Sicuramente sarà all’altezza delle nostre aspettative e ci darà e si prenderà delle grandi soddisfazioni con la Sangiustese”.
Entusiasta Palladini. “È da un po’ che sapevo di essere seguito dalla Sangiustese – ha dichiarato il ragazzo - e questa cosa mi ha sempre lusingato. Appena mi hanno detto della possibilità di entrare a far parte di un progetto importante come quello rossoblù non ho esitato e ho quasi subito dato la mia disponibilità. Già dallo scorso anno mi avevano colpito il gioco e l’organizzazione del team di mister Senigagliesi. Sono contento di aver fatto questa scelta e di iniziare a lavorare con un tecnico così preparato che mi ha sempre dato un’impressione più che positiva. Arrivo con tutta l’umiltà di imparare e mi metterò a disposizione qualsiasi cosa mi verrà chiesta di fare per la squadra. Ringrazio i Presidenti e il direttore Cossu che mi hanno fatto sentire subito importante e dentro al progetto. Non vedo l’ora di iniziare la preparazione con tutta la squadra”.
La Sangiustese puntella anche la zona mediana del campo con l’arrivo dalla Jesina del giovane Diego Zannini.
Millennial classe 2000, Zannini, appena diciottenne, è una vecchia conoscenza del Direttore Cossu che lo ha fortemente voluto in rossoblù.
“Un ragazzo che conosco sin da bambino – ha infatti dichiarato l’esperto DG – e che ho portato alla Jesina quando, esordiente, proveniva dal San Francesco Cingoli. Conosco bene lui e la sua famiglia. Ritrovo un ragazzo che nel frattempo è cresciuto bene, grazie alle sue qualità e al buon lavoro che è stato fatto con lui. Se in pochi anni ha già fatto oltre 30 presenze e qualche rete in Serie D, evidentemente avevo visto giusto. Ha ancora ampi margini di miglioramento e può crescere tantissimo: credo che questa Società e questo mister siano i migliori per aiutarlo a trarre il meglio da questa opportunità. Con grande umiltà Diego si metterà infatti a disposizione dello staff e dei compagni e cercherà di giocarsi le sue carte per guadagnarsi il posto e la stima di tutto l’ambiente. Sono sicuro che, con lo spirito giusto, potrà avere il rendimento di due anni fa mettendosi in buona evidenza”.
Già un paio infatti, nonostante la verde età, le stagioni di Zannini nel Campionato Interregionale: in quella 2017/18, a fronte di 22 gettoni di presenza anche la bella soddisfazione di mettere a segno due reti. Dodici invece gli ingressi ed una sola marcatura per varie vicissitudini nella stagione conclusa lo scorso maggio.
“A convincermi ad intraprendere questa nuova avventura – le parole di Zannini dopo la firma – è stato in primis il DG, che già conoscevo per essere stati insieme alla Jesina, ma anche la grande organizzazione e serietà della Società rossoblù, che viene da ottimi campionati, e la grande stima per un tecnico come Senigagliesi, sempre capace di valorizzare i giovani. Sono davvero contento per questa scelta e non vedo ora di iniziare e mettermi a disposizione per la causa. Felice anche perché si tratta della prima esperienza per me fuori casa: sarà sicuramente stimolante e formativa e cercherò di ripagare la fiducia accordatami”.
La Sangiustese continua la sua campagna acquisti mettendo a segno un altro colpo di rilievo nel reparto offensivo. E’ infatti appena arrivato in rossoblù Marco Mingiano, classe 95, prima punta, mancino puro.
Un ragazzo dalle grandi doti, cresciuto nel Settore Giovanile del Casarano prima di passare all’Under 19 del Crotone e da lì nell’ Eccellenza pugliese con il Gallipoli, dove ha realizzato 15 gol in 32 presenze, raggiungendo la finale play/off.
Molto positiva l’ultima stagione, dove, nel difficile girone H della Serie D, con avversari di rango quali il Taranto, il Picerno e il Cerignola, con la casacca del Nardò ha messo a segno 5 reti in 25 apparizioni.
“Abbiamo seguito e fortemente voluto Mingiano proprio per le sue caratteristiche e perché pensiamo possa essere la figura congeniale al gioco di mister Senigagliesi che stavamo cercando – ha commentato il DG Cossu – anche se molto giovane il ragazzo ha già alle spalle esperienze di rilievo e in piazze importanti. Ha una grande voglia di dimostrare le proprie qualità e siamo orgogliosi che abbia accettato la nostra proposta. Speriamo si trovi bene con noi e possa contribuire al nostro progetto”.
“Ho avuto modo di conoscere i Presidenti e il DG ricevendone una grande impressione e confermando la buona opinione che già avevo di loro e della Società in generale – sono state invece le prime parole di Mingiano – sono stato felice di fare questa scelta. Spero di riuscire a migliorare e dare il mio contributo per raggiungere insieme risultati importanti. Non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura e sono pieno di motivazioni”.
La Sangiustese disputerà le proprie gare interne allo Stadio Polisportivo di Civitanova Marche.
Con l’invio della documentazione valida per l’iscrizione al prossimo campionato, di cui uno dei punti focali era proprio l’identificazione di un impianto di gioco omologato, si ufficializza di fatto il passaggio dei calzaturieri in riva all’Adriatico.
“La situazione in atto con il Comune di Monte San Giusto e con l’Ente gestore dello Stadio di Villa San Filippo non si è purtroppo risolta e la conseguenza naturale è stata quella di dover trovare un altro impianto di gioco per disputare le nostre gare interne. A questo proposito – le parole del Presidente Tosoni – colgo l’occasione per ringraziare il Sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica che, con mentalità aperta e lungimirante, ha accolto favorevolmente la nostra richiesta, pensando in prospettiva futura per la crescita della sua città in termini di incremento di presenze e di visibilità. Avere una squadra che disputa il campionato di Serie D rappresenterà un’occasione e un’opportunità in più per Civitanova e la sua gente, sotto molteplici punti di vista, sportivo, economico e sociale. La Sangiustese si impegnerà sempre ad avere il massimo rispetto della struttura, dei tifosi e della storia di questa città".
La Sangiustese, attivissima sul mercato, si è assicurata in giornata le prestazioni di un altro promettente attaccante, il classe 2001, ex Bellaria Igea Marina, Filippo Chiussi.
“Un profilo che seguivamo da tempo e che speriamo possa essere congeniale al nostro gioco e al nostro progetto tecnico”, il battesimo del DG Cossu.
Chiussi, 18 ani da compiere il prossimo novembre, ha alle spalle già due campionati attivi con la maglia della sua città tra Prima Categoria e Promozione ed ha già indossato la fascia da capitano. Nella scorsa stagione è riuscito a mettere a segno il ragguardevole bottino di cinque reti.
“Arrivo veramente pieno di entusiasmo e motivazioni. Anche se sono molto giovane, spero di riuscire a dare una mano ai miei nuovi compagni e a far vedere le mie qualità. Della Sangiustese mi hanno subito impressionato serietà e organizzazione. Sentire di godere della fiducia della Società è molto importante. E’ la prima volta che mi approccio ad una categoria importante come la D e spero onestamente di ambientarmi e fare bene, consapevole delle difficoltà e delle grandi differenze di gioco e mentalità che comporta un campionato così competitivo. Spero davvero che questo possa essere un trampolino di lancio e che insieme ai rossoblù possiamo disputare una stagione positiva e brillante”.
Altro arrivo per la Sangiustese. Marco Passalacqua è un nuovo difensore della Sangiustese.
Ottimo fisico, classe 1997, 22 anni da compiere ma una carriera già da veterano da Serie D ed Eccellenza, dopo i campionati da protagonista con le maglie di Civitanovese, Fermana e Montegiorgio, senza considerare il bottino degno di nota di almeno un paio di reti all’anno, Passalacqua arriva a completare il reparto difensivo rossoblù insieme ai riconfermati Scognamiglio e Patrizi.
“Passalacqua è un giocatore del territorio, che ci permette di essere completi nel terzetto centrale del nostro pacchetto arretrato. Il ragazzo – così lo ha accolto il DG Cossu - ha delle qualità che secondo noi possono essere quelle giuste. Siamo convinti che riuscirà nel corso dell’anno ad integrarsi alla grande e a dare il suo apporto alla nostra causa”.
“Ho scelto la Sangiustese perché ho sentito subito un grande interesse e quando ho avuto modo di parlare sia con il Direttore sia con il Presidente – ha dichiarato dopo la firma Passalacqua - ho avuto la conferma di quello che già pensavo, ovvero che fossero delle persone molto serie e competenti. Tirerò sempre fuori il meglio di me e non farò mai mancare l’impegno. Sono sicuro di trovare un ottimo gruppo e una Società organizzata. Mi auguro una stagione positiva, in cui trovare continuità e soddisfazioni”.
È avvenuto nel pomeriggio di oggi, tra i comuni di Montegranaro, nel territorio di Fermo, e Monte San Giusto.
Miracolato il conducente della Opel che in quel momento stava percorrendo il tratto di strada in questione: a causa del maltempo che è imperversato sulla Provincia infatti, una grande quercia è caduta sull'auto dell'uomo.
Fortunatamente l'albero ha colpito solo la parte anteriore della vettura e il conducente è uscito dall'abitacolo illeso.
Sul posto i Vigili del Fuoco che hanno messo in sicurezza l'area.
La Sangiustese continua il suo mercato in entrata andando ad arricchire il suo reparto avanzato con l’arrivo di Vincenzo Romano.
Classe 2001, campano, dopo aver effettuato il Settore Giovanile con la Salernitana, il ragazzo, seppur fuoriquota, si è già messo in luce disputando da protagonista due campionati “con i grandi” della Polisportiva Santa Maria, portandola due anni fa a vincere i playoff ed approdare in Eccellenza (suo il gol decisivo e il rigore procurato in finale) e realizzando nella scorsa stagione ben cinque reti e due assist con la maglia giallorossa.
Acquistato a titolo definitivo, il cilentano, più volte visionato negli scorsi mesi, gode già della piena fiducia dell’entourage rossoblù.
“In lui abbiamo visto caratteristiche interessanti su cui lavorare – ha commentato il DG Cossu dopo la firma – una pedina che sarà di certo utile nel nostro scacchiere. Allo stesso modo ci auguriamo che la la Sangiustese possa essere utile a lui nel suo percorso di crescita e maturazione”.
Entusiasta Romano: “Per me è la prima esperienza in Serie D. Sono contentissimo di essere arrivato in una Società seria e ambiziosa come la Sangiustese e non vedo l’ora di mettermi alla prova e cercare di fare emergere le mie qualità. Darò sempre il massimo e non farò mai mancare il mio impegno per una stagione che mi auguro possa portare tante soddisfazioni”.
Un grande colpo in casa Sangiustese: arriva quest’oggi la riconferma del centrale difensivo partenopeo già da due anni in casacca rossoblù, Vincenzo Scognamiglio, autore di due grandi stagioni con i calzaturieri e corteggiato da diverse compagini di categoria superiore.
“Vincenzo per noi è come se fosse un nuovo acquisto. Non me ne vogliano gli altri importantissimi riconfermati, il grande capitano Perfetti, l’Uomo Ragno Chiodini e The Wall Patrizi, Scognamiglio è un ragazzo giovane che rinuncia ad andare in Lega Pro pur di rimanere con noi. Tanto di cappello. Vuol dire che qualcosa di buono abbiamo fatto – ha dichiarato con grande soddisfazione dopo il nero su bianco il DG Cossu - creando un clima sereno e un gruppo coeso. I nostri ragazzi hanno sviluppato in questi mesi un fortissimo senso di appartenenza. È questo, insieme alle loro qualità, il segreto per arrivare a grandi risultati. Sono particolarmente contento per la riconferma di Scognamiglio: una ciliegina sulla torta che blinda il reparto difensivo dove nelle prossime ore verrà aggiunto anche un altro elemento”.
“Sono molto contento di essere rimasto. Trovare un accordo con i Presidenti e il DG è stato molto facile visto l’ottimo rapporto. In questi due anni – ha commentato il difensore classe 1992, ex Nuorese, Puteolana, Melfi – mi sono sempre trovato benissimo. La scelta è dipesa molto da questo. Non è facile trovare una Società seria e sana come la Sangiustese, composta da persone competenti e per bene che non ti fanno mai mancare nulla e che, anzi, danno sempre il massimo per far trovare ogni ragazzo nelle migliori condizioni possibili per esprimersi. Se in questi due anni ci siamo tolti tante soddisfazioni collettive e personali è grazie alla forte amalgama che si è creata tra dirigenza, staff tecnico e spogliatoio. Siamo diventati un vero e proprio gruppo di amici che si vogliono bene e non mancano mai di darsi consigli. Questa è una cosa rara. Ho rifiutato qualche offerta dalla Lega Pro e di altre realtà in Serie D, ma sento di potere essere ancora utile alla causa della Sangiustese. Continuerò a dare il massimo come ho sempre fatto: sarà un campionato ancora più difficile e dovremo essere sempre sul pezzo, trovando quanto prima la salvezza e poi provando ad alzare l’asticella”.
New entry importante anche per quanto riguarda il calendario delle amichevoli rossoblù: la Sangiustese farà il suo debutto stagionale a Cascia, mercoledì 24 Luglio, dove è stata espressamente invitata dal Siena Calcio a disputare la prima uscita dell’anno contro la prestigiosa formazione toscana, che affronterà il prossimo campionato di Serie C con grandi ambizioni.
È il centrocampista classe 1992 Nikolas Proesmans il primo volto nuovo in casa Sangiustese.
Nuovo non più di tanto, a dire il vero, visto che il belga aveva già militato in rossoblù nella seconda parte del campionato d’Eccellenza (s.s. 2016/2017) e nella prima stagione di Serie D con mister Senigagliesi due anni fa (32 presenze e 2 reti lo score finale).
Nella stagione scorsa Proesmans (178 cm per 70 Kg), dopo essere approdato in estate all’Anconetana, era stato uno dei migliori acquisti nel mercato dicembrino del Montegiorgio ed aveva aiutato la compagine di mister Paci a guadagnarsi con largo anticipo la salvezza in Serie D.
“Torno con grandi motivazioni. L’anno scorso ci siamo affrontati da avversari, ma ho potuto osservare comunque da vicino il grande cammino dei miei ex compagni. Ritrovo lo zoccolo duro formato da Chiodini, Perfetti, Patrizi e De Reggi (nel nuovo ruolo di fisioterapista), con i quali mi ero trovato molto bene, così come con mister Senigagliesi. La Sangiustese – ha dichiarato Proesmans dopo la firma – ha sempre avuto un bel gioco, riconosciuto e apprezzato da tutti ed è una Società seria composta da persone ambiziose e per bene. L’arrivo del Dg Cossu ha conferito maggiore professionalità e organizzazione al club e questo non può che essere un dato positivo. MI fa piacere tornare ad essere utile a questa causa e sono sicuro che insieme potremo toglierci delle belle soddisfazioni”.
Dopo le prime riconferme e le meritate vacanze, la Sangiustese torna al lavoro.
Ed ecco dunque svelarsi i nuovi volti che entreranno immediatamente a far parte dello staff tecnico rossoblù: tra qualche settimana il gruppo inizierà ufficialmente il ritiro.
Salutati il vice- allenatore Raffaele Gesuelli ed il preparatore atletico Marco Minnucci (“persone splendide con le quali abbiamo condiviso un percorso bellissimo” – ha dichiarato mister Senigagliesi), il tecnico osimano, al terzo anno sulla panchina dei calzaturieri, ritrova con sé un altro elemento di comprovato valore.
Sarà sicuramente all’altezza (vista l’enorme statura) Andrea Armellini, confermato per la terza volta come preparatore dei portieri della Sangiustese.
“Anche io tengo a ringraziare Gesuelli e Minnucci – ha dichiarato l’ex estremo difensore classe 1970, con un grande passato nei professionisti - persone straordinarie fuori dal campo, con le quali anche professionalmente ci siamo trovati alla grande, collaborando in maniera egregia e formando un gruppo molto affiatato. Amo le sfide e l’obiettivo condiviso con la Società è quello di provare a migliorare sempre. Ci proveremo anche quest’anno, anche se fare meglio della stagione passata sarà difficilissimo. Ritrovo Mauro Chiodini, professionista esemplare, che l’anno scorso non ha saltato una gara, sfoggiando sempre grandi qualità. Ci metteremo nuovamente alla prova”.
Ed ecco i volti nuovi.
Oltre a Massimo De Reggi, già annunciato in precedenza dalla dirigenza rossoblù nel nuovo ruolo di fisioterapista, sono ben due le new entries che entreranno nello staff che quotidianamente affiancherà mister Senigagliesi.
“Abbiamo già avuto diversi incontri – ha commentato il tecnico –due ragazzi splendidi, scelti proprio in base alle loro doti umane e professionali. Competenti, intelligenti, disponibili al dialogo e al confronto, vogliosi di crescere. Per la Sangiustese questo sarà una sorta di anno zero. Il nostro calcio rimarrà giovane e frizzante. Non vediamo l’ora di cominciare”.
Saranno Fabio Roscioli, vulcanico allenatore civitanovese doc, classe 1977 e Tiziano Bovetti, promettente preparatore atletico classe 1988, i suoi più stretti collaboratori nella prossima stagione di Serie D.
Fabio Roscioli, ex tecnico della Juniores Nazionale del Montegiorgio e collaboratore di Mister Massimo Paci, autore della straordinaria cavalcata della Futura 96 dalla Seconda Categoria alla Promozione ed in tempi più recenti sulla panchina del Montecosaro, nuovo vice-allenatore, si dice già entusiasta della nuova esperienza.
“Senigagliesi è uno dei migliori tecnici del panorama marchigiano. Proverò a essere utile – ha dichiarato Roscioli - fornendo il mio contributo, ma al tempo stesso verrò quotidianamente arricchito dai suoi insegnamenti. La Società si sta muovendo bene da anni ed i risultati conseguiti parlano chiaro. Persone serie ed appassionate, che ogni anno cercano di migliorarsi e che mettono il cuore in quello che fanno. Una sfida che non vedo l’ora di iniziare con grandi stimoli e motivazioni”.
Sulla stessa falsariga anche il nuovo preparatore atletico Bovetti, laureato in Scienze Motorie.
“Per anni – ha dichiarato – ho fatto parte dello staff di Mister Zannini. In questa stagione ho deciso di cogliere al volo l’opportunità di fare una nuova esperienza in una Società seria e ambiziosa come la Sangiustese ed in una categoria importante e prestigiosa come la D. Entro a far parte di un nuovo staff: sarà interessante mettersi alla prova con nuove metodologie di lavoro e provare a crescere. Vedere giocare la Sangiustese dall’esterno in questi anni era bello e divertente: un progetto tecnico innovativo che proveremo a portare avanti”.
Sottoscritto l’accordo con l’Empoli. La società toscana di serie B ha scelto il Ponte San Giusto Academy, settore giovanile del Valdichienti Ponte, che può già vantare il titolo di Scuola calcio Elite e da anni lavora proprio col vivaio. Si tratta della prima affiliazione in assoluto nel Maceretese e Fermano da parte del club di serie B che affiancherà la società di Monte San Giusto e Morrovalle nel lavoro con i più giovani attraverso la formazione dei tecnici e lo sviluppo del settore giovanile. “Questa affiliazione nasce non solo dalla volontà di far seguire da vicino il nostro vivaio da una società professionistica – ha spiegato il dirigente Roberto Ercoli - ma da una realtà che rappresenta un esempio a livello nazionale.
L’Empoli da sempre fa della sua struttura un fiore all’occhiello che consentirà un’ulteriore crescita e passo in avanti per noi che mettiamo al centro del nostro progetto il settore giovanile. Terremo una serie di stage nei nostri impianti sportivi, con i tecnici dell’Empoli che saranno nelle nostre sedi almeno una volta al mese. Questi ultimi ci consegneranno un programma tecnico da seguire e che saranno messi in pratica dai nostri allenatori e istruttori direttamente sul campo con le squadre del vivaio. Inoltre – continua Ercoli – avremo la partecipazione di una delle loro squadre ai tornei organizzati da noi, il che sarà uno stimolo ulteriore di crescita dal punto di vista organizzativo e qualitativo. Naturalmente, l’Empoli avrà la priorità sulla scelta dei nostri giovani”.
Una formazione sul campo e in aula con l’obiettivo di condividere una metodologia di lavoro e migliorare le competenze dei tecnici per preparare al meglio i ragazzi del Ponte San Giusto Academy proiettati, in primis, alla prima squadra Valdichienti Ponte, che nella prossima stagione affronterà il Campionato di Eccellenza.
Prima della sentenza del Tar, i sindaci previdenti e lungimiranti, che ogni anno riservano risorse per stipulare Polizze Assicurative a tutela del Patrimonio immobiliare Pubblico, si ritrovavano penalizzati rispetto a quelli che non avevano assicurato niente.
"Grande soddisfazione per la Sentenza del TAR LAZIO sulla destinazione dei ristori assicurativi riscossi da una quarantina di Comuni Marchigiani" - commenta l’allora Presidente della Commissione ANCI Terremoto Franco Capponi da poco rieletto Sindaco di Treia (seppur sospeso a causa dell’applicazione della Legge Severino) promotore allora del ricorso insieme a molti altri Sindaci.
"Molti Sindaci virtuosi tra i quali Treia, Apiro, Camerino, Cingoli, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fiastra, Gualdo, Macerata, Mogliano, Monte San Giusto, Morrovalle, Pioraco, Pollenza, Sarnano, Serrapetrona, Serravalle del Chienti, Valfornace ed altri Ascolani e Fermani che avevano asscicurato i loro beni contro il danno da sisma, si sentirono allora beffati dall’ordinanza del Commissario per la Ricostruzione De Micheli (ORDINANZA N. 43 del 15 Dicembre 2017), in special modo da una norma contenuta all’Art. 5 ora completamente cassata, che prevedeva la decurtazione del finanziamento delle Opere Pubbliche finanziate dalla legge sulla ricostruzione delle somma percepite dai Comuni come ristoro dei danni subiti dal Sisma al proprio patrimonio pubblico - prosegue Capponi -. In pratica circa 60/70 milioni di Euro che venivano confiscati ai comuni senza tener conto che avevano sostenuto anche il costo delle polizze assicurative. A niente inoltre erano serviti gli incontri e le proposte di modifica avanzate dalla Commissione ANCI terremoto al Commissario della ricostruzione. Praticamente, i sindaci contestavano che le amministrazioni venivano beffate in quanto i primi cittadini previdenti e lungimiranti, che ogni anno riservano risorse per tutelare il patrimonio pubblico, si ritrovavano penalizzati rispetto a quelli che non avevano assicurato niente."
"Beffati, ma solo per due anni, perché ora è arrivata la giustizia - ha proseguito Capponi -. Il Tar del Lazio ha dato ragione a questi Sindaci, dichiarando nulla l'ordinanza del dicembre 2017 del Commissario del Governo per la ricostruzione nei territori interessati dal sisma del 24 agosto 2016 nella parte in cui stabiliva che, in relazione agli interventi previsti ed ammessi a contributi pubblici, l'entità del contributo stesso fosse da considerarsi al netto dell'indennizzo assicurativo o di altri contributi pubblici percepiti per le stesse finalità. Certo, sarebbe stato meglio non dover ricorrere, perdendo così tempo e risorse, ma alla fine la vittoria è totale, visto che il Tar ha pure stabilito che le spese processuali spettano al Governo. Una sentenza molto articolata, di oltre 20 pagine che fa scuola e chiude una querelle in cui tornano a sorridere i sindaci più previdenti come ad esempio Treia, Sarnano, Amandola, Fermo, Servigliano, ed altri. Importante inoltre perché stabilisce un altro principio e cioè la necessità di una collaborazione stretta e concorde tra Commissario, regione ed Enti locali soprattutto quando trattasi di ricostruzione pubblica."
"La famosa INTESA sulle Ordinanze e sulle principali decisioni dei Commissari, ora azzoppata dal governo, doveva essere estesa anche alla rappresentanza dei COMUNI (ANCI) e non ridimensionata con l’esclusione, invece, addirittura delle REGIONI" ha concluso Capponi.
La Sangiustese, dopo il brillante finale della scorsa stagione, si è rimessa subito al lavoro, ufficializzando i primi movimenti.
Direttore in questi giorni sono arrivate le prime conferme. Che cosa ci aspetta nei prossimi giorni?
Dopo questa settimana in cui abbiamo sistemato alcune questioni importanti, nei prossimi giorni ci prenderemo un po’ di meritato relax, anche se continueremo comunque ad occuparci di questioni inerenti la Società, come l’iscrizione e l’organizzazione del ritiro. Colgo l’occasione per dire che presto saranno comunicati anche dei cambiamenti inerenti allo staff della prima squadra, oltre alla conferma nel campo della comunicazione e al cambio di ruolo per Massimo De Reggi, passato dal campo all’importantissimo ruolo di fisioterapista che curerà anche il recupero degli infortunati. Un ringraziamento particolare per il prezioso lavoro svolto va al viceallenatore Raffaele Gesuelli, al preparatore atletico Marco Minnucci e al massaggiatore Luigi Barlocci. Trascorse le vacanze, ci rimetteremo subito sotto e completeremo il lavoro.
Sono previsti anche dei movimenti in uscita?
Dopo Cheddira al Parma, ci saranno dei giocatori come Massaroni, Tizi e Argento che rientreranno alle rispettive Società di appartenenza per fine prestito ed altri come Carnevali, Papavero e Pluchino che a malincuore non saranno più noi perché non previsti nel nostro futuro progetto calcistico. Dobbiamo ringraziare tanto ognuno di loro per quello che ci hanno dato durante la scorsa stagione, sia dentro lo spogliatoio che in mezzo al campo, augurando loro le migliori fortune. Sono sicuro che, viste le loro qualità, non faranno fatica a trovare gli stimoli giusti.
Anche a livello di Juniores, dopo la positiva stagione scorsa, si sta muovendo qualcosa?
Inizieremo a riorganizzarci verso la fine di giugno, ma di sicuro continueremo a giocare ancora più sotto-età rispetto all’anno scorso, con i 2004 e 2003. Stiamo già lavorando per questo. Dopo il 30 di giugno si definiranno anche staff e organico della Juniores. Raccio, Ercoli, Doci Guzzini, Basconi e Niane, ragazzi virtuosi che si erano già aggregati nel finale della stagione passata alla prima squadra, partiranno con noi in ritiro e credo che faranno parte della futura rosa della prima squadra. Quando comunque dalla Juniores salgono 5/6 elementi vuol dire che si è lavorato bene e dunque rinnovo i complimenti a chi tanto bene ha lavorato nella scorsa stagione.
Non si interrompe la storia d’amore che lega Massimo De Reggi alla Sangiustese.
“Al Presidente Tosoni devo tanto – ha dichiarato il centrocampista - non mi sarei mai visto chiudere la carriera con un’altra maglia, magari in categorie inferiori. Avevo sempre detto che mi sarebbe piaciuto concludere il mio percorso agonistico conquistando qualcosa di bello. Una stagione come quella che abbiamo vissuto negli scorsi mesi è stata, come si dice adesso, tanta roba. Per questo, anche se ho un groppo in gola, ho deciso che è stata la mia ultima da giocatore. Ora parte però una nuova sfida”.
Eh già, perché Massimo De Reggi resta in rossoblù, ma con un nuovo ruolo.
In pieno accordo con la Società, il classe 1983 svestirà la casacca da gioco, ma indosserà quella di terapista della riabilitazione e si occuperà del recupero infortuni.
“Un percorso da me fortemente voluto e che mi permetterà di integrare il mio percorso di studi con la mia passione. Resterò comunque in un ambiente che amo – ha proseguito De Reggi - e insieme a persone con le quali da ben cinque anni mi sono trovato bene. Alla Sangiustese sono cresciuto e mi sono sentito valorizzato. Ho trovato professionisti validissimi, un mister innovativo, un Direttore responsabile e attento e dei compagni speciali. Non potevo davvero chiedere di più a questo calcio che per tutti questi anni è stato la mia vita e la mia occupazione principale”.
“Non vedo comunque l’ora di ricominciare la stagione in questa nuova veste. Sarà un anno sicuramente difficile – ha concluso l’eclettico friulano d’origine, ma marchigiano d’adozione, sorriso sincero, occhi e piedi buoni, una sensibilità e un’ironia fuori dal comune, un carattere speciale che lo ha incoronato ovunque leader in campo, ma al tempo stesso idolo dei tifosi e beniamino di tutti i compagni – visto che la Serie D anno dopo anno si conferma sempre un campionato ricco di fascino e insidie”.
“Dovremo ripartire da zero. Il terzo anno è sempre il più complicato e noi veniamo da un’ascesa. Dopo una salvezza tranquilla al primo anno e la conquista dei play-off al secondo, ai prossimi nastri di partenza non dovremo commettere l’errore di cullarci sugli allori, ma dovremo essere bravi a resettare il passato, approcciandoci al campionato come una matricola, desiderosa di far bene e di mantenere la categoria senza soffrire. Ovviamente, proseguiremo però con la serenità e la determinazione che ci hanno sempre contraddistinto, facendo del coraggio delle idee e del bel gioco le nostre armi migliori e la nostra cifra stilistica. Sarà bello per me pensare di poter essere ancora utile e contribuire alla causa della Sangiustese da questa nuova prospettiva. Mi sento già pronto”.
Le strade dell'attaccante Walid Cheddira e della Sangiustese si separano, la lettera di ringraziamento del classe '98 al mondo rossoblù.
"Sono felice ed emozionato per l’avventura che mi aspetta nei prossimi mesi. Sin da quando ero piccolo, il mio sogno era fare il calciatore professionista. Ora che è arrivata questa straordinaria opportunità, sento il cuore pieno di gioia e riconoscenza per tutti. Oltre alla mia famiglia ed ai miei amici, che mi sono stati sempre vicini, vorrei spendere due parole anche pubblicamente per quello che la Sangiustese ha rappresentato per me in questi due anni. Dire semplicemente grazie a tutti sarebbe troppo riduttivo. Il Presidente Tosoni e tutto il mondo rossoblù hanno creduto in me quando ero poco più che un ragazzino di belle speranze cresciuto nella sua città, Loreto. Fare gol mi è sempre piaciuto e mi è sempre riuscito piuttosto bene, ma niente si conquista senza la fiducia e l’apporto di compagni, tecnici e dirigenti, che quotidianamente ti spronano a dare il meglio e spostano sempre più avanti i tuoi limiti. Ricordo tutte le mie 72 presenze e le 20 reti che ho messo a segno con la maglia della Sangiustese.
Di ognuna di esse porterò sempre con me un ricordo bellissimo. Un affetto profondo mi legherà sempre a questi colori di cui resterò sempre tifoso per la straordinaria possibilità di crescere che mi è stata data. Per i sorrisi, gli incoraggiamenti, le critiche costruttive, gli sfottò e l’allegria che non sono mai mancati in allenamento o in partita. Per tutti i campi in cui ho avuto l’onore di andare a giocare e tutti i grandi giocatori con cui è stato un piacere giocare contro o al fianco. Per la simpatia, la disciplina e l’impegno di tutti i collaboratori e coloro che giorno dopo giorno fanno sì che la Sangiustese migliori e si faccia conoscere per i suoi meriti, la sua correttezza, il suo stile e il suo bel gioco in tutta Italia.
Per i tifosi rossoblù che mi hanno sempre voluto bene e incitato a dare il meglio ogni volta che sono sceso in campo. E’ stato un onore per me. Per tutto questo e per mille altri motivi ancora, vorrei abbracciarvi uno a uno e dirvi che non vi dimenticherò mai. Grazie!”.
Proseguono le conferme in casa Sangiustese.
Dopo il veterano portiere Mauro Chiodini e l’inesauribile capitano Lorenzo Perfetti, un altro tassello importante è andato oggi al proprio posto nella retroguardia rossoblù.
Si tratta del “gigante buono” Luca Patrizi, difensore marchigiano doc, classe 1989, che dopo una vita nella sua Recanatese (ben dieci le sue stagioni con i leopardiani), ha deciso di legarsi per il terzo anno consecutivo alla Società del Presidente Andrea Tosoni e del vice Secondo Grandinetti.
“Il motivo della mia scelta è molto semplice –ha dichiarato Patrizi, più avvezzo a parlare con i fatti in campo che fuori dal rettangolo verde – della Sangiustese apprezzo da una parte la limpidezza e la sincerità di chi la gestisce e dall’altra il coraggio della stessa Società e del mister di proporre un modello di gioco innovativo e che difficilmente si vede in queste categorie”.
“Idee importanti e diverse che in Italia non sono semplici da trovare, specie in chi si deve salvare– ha proseguito il difensore – e preferisce altre tipologie di sistemi. Noi, così come lo scorso anno, punteremo prima di tutto a mantenere la categoria. A livello personale, invece, il mio obiettivo resta sempre quello di migliorarmi e proseguire nella crescita”.
“Onestà, consapevolezza dei nostri limiti, senso di appartenenza e condivisione dei valori – ha concluso Patrizi – sono state le molle che nella scorsa stagione ci hanno permesso di raggiungere all’ultimo secondo un traguardo che ci eravamo meritati. Quegli attimi di attesa in campo, dopo il fischio finale dell’ultima gara interna con la Jesina, mentre aspettavamo di sapere il risultato del Francavilla che avrebbe condizionato il nostro approdo ai playoff, restano indimenticabili. Un’emozione stupenda che ci ha fatto riflettere su come, quando si fa il proprio dovere e si cerca di superare i propri limiti, a volte i sogni si avverino”.