Lo sapevamo sin dall’inizio: perdere non sarebbe stato un dramma per la Halley Matelica, già certa del 12° posto e quindi più interessata a riprendere il ritmo partita dopo il turno di riposo e a recuperare gli infortunati (si è rivisto in panchina Seck, ormai prossimo al rientro) che al risultato del match contro la Pallacanestro Fiorenzuola. Ma perdere così, dopo una partita condottapraticamente per 40’, brucia lo stesso, è inutile negarlo. È uno scatenato Preti (31 punti) a sparigliare le carte nel finale con quattro triple e a regalare una vittoria preziosissima per i gialloblu.
Le due squadre partono al piccolo trotto, con tanti errori da ambo le parti. La differenza la fa il solo Riccio: 10 punti in un amen della guardia avellinese scavano il primo solco in favore della Vigor (11-4 al 4’). Fiorenzuola spara a salve, tenendo percentuali da minibasket, così alla Halley basta il minimo sindacale per controllare il match. Una tripla di Adeola in avvio di secondo periodo spinge la Vigor fino al +12 (22-10 all’11’), ma inevitabilmente le medie al tiro degli emiliani salgono e così la fuga non si materializza, anzi. Fiorenzuola risale fino al -3 (32-29 al 18’ con canestro di Ricci nel pitturato), ma Matelica non è in vena di regali e tiene il naso avanti alla sirena di metà gara (39-35).
Il terzo quarto è tripudio di falli e tiri liberi, con la Halley che esaurisce il bonus in un paio di minuti consentendo così agli emiliani non solo di rosicchiare terreno, ma pure di mettere per la prima volta il naso avanti (46-49 al 25’). I biancorossi potrebbero anche mollare la presa, visti gli stimoli non certo ai massimi, e invece rispondono con un parziale di 12-0 che ricaccia indietro Fiorenzuola, che nel cuore del quarto periodo scivola fino al -10 (65-55 al 35’ con Enihe a trafiggere a ripetizione la difesa a zona degli ospiti). Le tripla di Preti e Caverni tengono in piedi la squadra di coach Lottici nel momento più difficile della serata e i gialloblu arrivano a impattare a quota 71 all’imbocco dell’ultimo minuto. Giacché sorpassa dall’arco a 45” dalla fine (73-74) e fa saltare sulla sedia tutta la tribuna con un gestaccio rivolto al pubblico, Provvidenza risponde dalla media con 25” da giocare (75-74) ma è di nuovo un immenso Preti a colpire dall’arco quando mancano 8” dalla fine (75-77). Timeout biancorosso, coach Trullo disegna la rimessa in attacco per il tiro della vittoria o almeno del pareggio, ma ne esce fuori un mezzo pasticcio e così a esultare sul parquet di Castelraimondo alla fine sono le api gialloblu.
Come detto, non cambia nulla nella classifica della Vigor, che però ora conosce la sua avversaria negli spareggi con in palio la B D’Elite. Jesi, infatti, esce sconfitta da Ozzano, ma la contemporanea sconfitta di Piacenza non fa scendere la General Contractor oltre il 5° posto, imbastendo così un derby ad alta tensione: chi vince la serie (al meglio delle cinque partite) vola in B d’Elite, chi perde si accasa in B Interregionale. Si parte domenica dal PalaTriccoli, date e orari saranno annunciati nei prossimi giorni.
Così coach Trullo a fine partita: "Siamo stati quasi sempre avanti, non siamo bravi a chiuderla quando siamo saliti a +10 a pochi minuti dalla fine. Dovevamo essere più lucidi nel gestire alcuni attacchi, ma oggi abbiamo praticamente giocato senza il nostro playmaker, Gallo: ce l’hanno buttato subito fuori per falli, è rientrato e se n’è visto fischiare altri due. È stata una partita nervosa, non siamo stati scaltri nell’adeguarci al metro arbitrale, che a mio avviso ha un po’ esagerato coi fischi, ma ci può stare. Ora dobbiamo resettare tutto e cercare di giocarci questo play-in al meglio. Mi è piaciuto l’atteggiamento, ma sicuramente siamo stati molto più concentrati nella partita contro Jesi di due settimane fa, poi è chiaro che le motivazioni fossero diverse e questo pesa tanto nel nostro sport. Fiorenzuola si giocava il fattore campo negli spareggi, ma quando giochi una partita in cui sei avanti per 39’ non c’è molto da imputare alla squadra".
"Abbiamo concesso qualche tripla a Preti che potevamo evitare, abbiamo avuto brutte percentuali da fuori coi nostri esterni - prosegue Trullo - ma sono sicuro che saliranno di colpi nella serie con Jesi. La General Contractor la conosciamo, è una squadra assemblata per lottare per entrare nei playoff per l’A2 ma li abbiamo già battuti due settimane fa. Hanno tanto talento, che riescono a dispiegare soprattutto quando giocano in casa, come hanno dimostrando domenica scorsa asfaltando Ancona. È chiaro che loro hanno nettamente i favori del pronostico, ma siamo stati squadra vera in tutto il girone di ritorno, penso che abbiamo armi da giocarci e ce le giocheremo fino in fondo. Proveremo a mettere qualche granello di sabbia nei loro ingranaggi e provare, se possibile, a vincerne una delle prime due in casa loro".
Tanta gente al teatro Piermarini per "Buonasera Marche Show", il talk itinerante della regione Marche targato Filodiffusione di Paolo Filippetti. Numerose le testimonianze per una serata che ha mostrato le eccellenze del territorio, con importanti ospiti e con il solito bravissimo Maurizio Socci a condurre.
Onori di casa con il sindaco Massimo Baldini e il presidente dell'Unione Montana Potenza Esino Musone Matteo Cicconi che hanno parlato delle sinergie e delle collaborazioni tra i vari comuni del territorio.
Sul palco anche il presidente della Pro Loco di Matelica Claudio Marani, che ha esposto i progetti della Pro loco e le varie iniziative che ci saranno questa estate nelle "città del Verdicchio", il responsabile di Astea Energia Marco Cardinali per sottolineare e far capire la validità del concetto di comunità energetiche sia tra comuni che tra attività commerciali, e il presidente del Consorzio del Verdicchio Umberto Gagliardi che non poteva non parlare di Verdicchio e delle sue straordinarie qualità.
Ampio spazio è stato dato alle eccellenze dello sport con l’assessore Graziano Falzetti che ha elogiato e consegnato targhe per l’impegno e per il lustro che danno alla città, alle società del Gruppo ciclistico, gli arcieri e i ragazzi della Vigor Basket Matelica. Giovani e meno giovani che con impegno e passione, sono eccellenze nei vari sport, con interventi simpatici e che hanno strappato applausi al numeroso pubblico presente a teatro.
Lino Secchi e Carlo Pasqualini hanno invece parlato di Bike Hospitality, un progetto che è nato a Matelica e che ormai è diffuso in tutta la regione, facendo ormai del cicloturismo una risorsa fondamentale per il territorio.
Un bel momento inoltre è stato il coinvolgimento e il saluto all’associazione Opere Caritative Don Angelo Casertano che raccoglie e distribuisce cibo per chi ne ha più bisogno. Il comune di Matelica poi, tramite l’assessore al commercio Maria Boccaccini ha voluto premiare le attività più longeve della città, con una bella targa ricordo, per l’impegno e il servizio offerto alla cittadinanza.
Tanti applausi per questi commercianti che hanno superato tanti momenti difficili, e con costanza hanno lavorato assiduamente da tantissimi anni. Davvero un bella serata a Matelica grazie al "Buonasera Marche show".
I carabinieri della stazione di Matelica, al termine di una lunga attività di indagine, hanno denunciato all’autorità giudiziaria quattro persone per i reati di falso e di indebita percezione del reddito di cittadinanza.
Gli stessi, tramite false dichiarazioni nelle quali omettevano i loro precedenti penali e le loro pendenze con la giustizia ancora in corso, erano riusciti a percepire -fin dal 2019 in alcuni casi- migliaia di euro di sussidio.
Nello specifico tra i deferiti vi è una donna pluripregiudicata settantatreenne, residente ad Alba Adriatica, che tra il 2019 e il 2022 aveva ottenuto 39 mensilità per un ammontare di oltre trentamila euro; un sessantaseienne che con 22 mensilità aveva raggiunto la cifra di quindicimila euro; un cinquantacinquenne che arriva ad ottenere quarantamila euro e infine un trentaquattrenne di Silvi che era arrivato alla cifra di ventiduemila euro.
La cifra complessiva di 108.000 euro risultava quindi sottratta dalle casse dello Stato dai soggetti che avevano prodotto artificiosamente la falsa documentazione.
'Buonasera Marche Show', il "talk" itinerante della regione Marche targato 'Filodiffusione' di Paolo Filippetti, arriva a Matelica, per una puntata interamente dedicata al territorio, come sempre condotta da Maurizio Socci e voluta fortemente dall’amministrazione comunale.
Tante le testimonianze per una serata che, come spesso con il 'Buonasera Marche Show', mescola informazione a sorrisi. A fare gli onori di casa ci saranno il sindaco Massimo Baldini e il presidente dell'Unione Montana Potenza Esino Musone Matteo Cicconi. Con loro sul palco il presidente della Pro Loco Claudio Marani e il responsabile di Astea Energia Marco Cardinali per parlare di comunità energetiche e il presidente del consorzio dei vini del Verdicchio Umberto Gagliardi.
Ci saranno poi momenti dedicati allo sport con i ragazzi del 'Gruppo ciclistico', con gli 'Arcieri di Matelica' e con i cestisti della Vigor Basket accompagnati sul palco dall’assessore Graziano Falzetti. Spazio anche al cicloturismo, divenuto in queste zone particolarmente importante con Carlo Pasqualini. Merita una menzione anche l’associazione Opere Caritative Don Angelo Casertano.
"Buonasera Marche show" inoltre diventa anche l’evento giusto per premiare alcune storiche attività. Il comune, infatti, tramite l'assessore Maria Boccaccini, consegnerà delle targhe ai titolari di attività che da oltre 25 anni operano e lavorano a Matelica. L'appuntamento è per sabato 6 maggio, alle ore 21:15, al teatro Piermarini. Ingresso gratuito.
Saranno premiati il 4 maggio, alle ore 16:00, nella Sala consiliare del Comune di Macerata, i sindaci delle stazioni ferroviarie ad alta valenza turistica, ambientale e archeologica individuate dall’Associazione Europea dei Ferrovieri A.E.C.
A essere coinvolte e a ricevere il premio "Euroferr" saranno le stazioni ferroviarie di Macerata, Sforzacosta, Matelica, Morrovalle e Tolentino che sono state selezionate dall’Association Europeenne des Cheminots (AEC), dall’Associazione Utenti del Trasporto Pubblico (UTP) e dall’Associazione nazionale ferrovieri del genio (ANFG), con il supporto del Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani (CIFI). La finalità del premio è valorizzare a fini turistici e storici i territori delle stazioni premiate.
"Siamo onorati di ricevere questo importante riconoscimento europeo, nel caso della nostra città per Macerata e per Sforzacosta, che valorizza e promuove la valenza turistica, ambientale e archeologica delle stazioni - ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. È importante preservare le piccole stazioni che ci consentono di essere collegati al mondo fisicamente ma anche socialmente”.
"Siamo convinti che le stazioni non sono solo punti di transito ma anche magiche porte d’ingresso a meravigliosi e suggestivi territori ad alta valenza storica, turistica, ambientale e archeologica - ha commentato Antonio Garruto, segretario regionale dell’Associazione Europea dei Ferrovieri -. Le stazioni ferroviarie europee non sono solo il simbolo massimo di quella che è stata la rivoluzione industriale europea ma rimangono delle strutture, quando ben tenute, piene di fascino e di atmosfera che permettono di accedere facilmente ai nostri bellissimi borghi, a una ricca rete enogastronomica e all’ospitalità diffusa".
Scalare il Kilimangiaro e aprire una raccolta fondi con l’obiettivo di costruire un pozzo nella regione di Dodoma, una zona estremamente arida della Tanzania. È l'obiettivo che si è data Sara De Simone, giovane di Matelica in servizio civile da 10 mesi in Africa per contro del Centro Mondialità Sviluppo Reciproco (Cmsr), ente del terzo settore, nato a Livorno nel 1979 e operante nel paese nell'ambito della cooperazione internazionale. Al momento conta 11 volontari e volontarie in Servizio Civile Universale tra Italia ed estero.
Nell'impresa Sara, non sarà sola, ma bensì accompagnata da un'altra volontaria, Federica Racioppi, di origini lucane. Le due ragazze hanno deciso di scalare insieme il Kilimanjaro (5.895 mt) la vetta più alta del continente africano, per raccogliere i fondi necessari alla costruzione di un pozzo profondo nel distretto di Dodoma dove operano. L’obiettivo di raggiungere 11.790 euro (il doppio dell’altitudine del Kilimanjaro).
Federica e Sara documenteranno il loro viaggio passo a passo con l’obiettivo di sensibilizzare le persone a donare, e dare risalto all’importanza dell’acqua e dell’accesso alla risorsa idrica per tutti nel mondo. Sarà possibile seguire l’avventura delle volontarie, che partiranno il 29 maggio, tramite le pagine Facebook e Instagram dell'associazione Centro Mondialità Sviluppo Reciproco (Cmsr).
"La presenza di una fonte idrica sicura porterebbe grandi benefici su più fronti: eviterebbe la diffusione di malattie che spesso risultano fatali e contribuirebbe a migliorare la qualità della vita di tutte le persone del villaggio", dice Sara. "Il progetto del pozzo andrà a beneficiare direttamente su un intero villaggio ma a livello indiretto farà molto di più - aggiunge -. In un mondo disilluso, precario e che ci chiede di accontentarci noi vogliamo mostrare che se si vuole davvero fare qualcosa basta passione e determinazione. Vogliamo che questa diventi una storia di speranza che incentivi l’iniziativa e che porti ad un cambio di prospettiva. Siamo il risultato delle nostre azioni e dei nostri pensieri. Noi siamo ottimismo, intraprendenza, ambizioni e anche un pizzico di follia.
Con una donazione minima di 10 euro sarà possibile accompagnare, seppur a distanza, Federica e Sara grazie ad una speciale e personalizzata Carta di viaggio che verrà inviata per e-mail. Per dare sostegno all’iniziativa saranno attivate delle raccolte fondi on-line e sarà inoltre possibile donare tramite bonifico bancario al seguente Iban: IT 15 I 03069 09606 1000 0001 0541 con la causale "Donazione KiliMaji".
Mattinata densa di significato e molto partecipata a Matelica per la festa della Liberazione. Alle ore 10 un corteo composto dalle autorità e anche da un nutrito gruppo di giovani, tra cui anche il sindaco del consiglio comunale dei ragazzi, si è mosso dalla sede del Comune di Matelica verso il vicino Monumento ai Caduti situato all'interno dei giardini pubblici.
Lì il sindaco Massimo Baldini ha deposto una corona d'alloro insieme al vicesindaco Denis Cingolani e al "baby" sindaco Elia Pacini. Significativa la partecipazione di molti ragazzi che hanno commemorato i Caduti e riflettuto insieme ai più grandi sull'importanza della festa della Liberazione e del ricordo di eventi passati che hanno segnato la storia del paese.
Correva il 18 dicembre 2022. La Halley Matelica rimediava un sonoro -29 al PalaTriccoli di Jesi, incassando la 13° sconfitta su 13 partite giocate. Ultimo posto in classifica con 0 punti, pensare alla salvezza allora sembrava utopia. Quattro mesi dopo, contro lo stesso avversario di quel giorno, la General Contractor Jesi, i biancorossi, privi di Seck e Paglia, firmano il capolavoro: vittoria su una squadra che veniva da otto vittorie nelle ultime nove partite e 12° posto garantito con due turni di anticipo.
Un’impresa ciclopica che premia squadra, staff tecnico e società per non essersi mai disuniti nel corso dei mesi più bui e che ha trovato nella gara odierna il suo punto più alto: una partita di squadra, con il sangue agli occhi in difesa ma anche con grande lucidità nei momenti cruciali.
Eppure era stata Jesi ad approcciare meglio il cosiddetto “derby del Verdicchio”. Le triple di Ferraro e Calabrese portano subito su di giri la General Contractor, ma pian piano anche Matelica esce dal guscio, trovando in Polselli un insperato faro. Il pivot laziale, pur subendo la maggior taglia fisica dei vari Filippini e Varaschin, lotta come un leone e la Halley resta in scia per tutto il primo quarto. La bomba di Vissani che inaugura il secondo quarto segna il primo sorpasso matelicese e dà lì la Vigor prende fiducia. I biancorossi salgono anche a +8 (32-24 al 15’), la General Contractor si aggrappa a rimbalzi d’attacco e tiri liberi per restare dentro la partita, ma una fiammata di Riccio poco prima dell’intervallo lungo porta la Halley negli spogliatoi con un meritato +7 (42-35).
Al rientro dagli spogliatoi la tensione sale e la quantità di errori aumenta da ambo le parti. La Halley ci mette 4’ per sbloccarsi, la General Contractor fa appena meglio ma quel poco basta agli ospiti non solo per ricucire tutto lo strappo ma anche per rimettere il naso avanti (44-45 al 25' con tripla di Merletto). Nel momento di massima difficoltà, però, sono i big biancorossi a rimettere la macchina in carreggiata: Riccio e Gallo suonano la carica, Polselli e Mentonelli sono preziosi e la Halley si riguadagna un tesoretto di 5-6 punti da difendere con le unghie e con i denti in vista del rush finale.
È un duello rusticano, la General Contractor ci prova sia con la clava che col fioretto ma non trova la chiave per scardinare l’eroica difesa di una Vigor che maschera con un’abnegazione incredibile l’evidente deficit a livello fisico. La resa dei conti si avvicina e la sfida viaggia su un filo sottile che non sembra voler spezzarsi, un filo spesso 4-5 punti col quale Matelica entra negli ultimi 5’ di partita. Serve carattere in un finale così, in una partita così. E di carattere Vissani ne ha da vendere: bomba del +8 (71-63 a 4’ dalla sirena) ad assestare il primo montante, bomba del +11 (78- 67 a meno di 2’ dalla fine) a centrare Jesi in pieno volto e mandarla una volta per tutte ko.
In realtà gli ospiti non mollano la presa fino al 40’ e i biancorossi in campo restano sul pezzo senza concedere nulla, ma sugli spalti ormai l’orecchio è teso verso San Miniato: con la sconfitta di ieri di Empoli contro Faenza, mancherebbe solo il ko interno dei toscani con la Andrea Costa Imola per festeggiare il 12° posto con due giornate di anticipo. E quando anche la notizia tanto attesa arriva sugli smartphone dei presenti, la festa può dirsi davvero completa.
Ora per la Halley c’è il turno di riposo, poi fra due domeniche l’ininfluente gara interna contro Fiorenzuola: una lunga marcia di avvicinamento verso gli spareggi salvezza, che vedranno la Halley sfidare la squadra che chiuderà al 5° posto nel girone con il fattore campo avverso.
Così coach Trullo nel post partita: "Per come eravamo messi, è un’impresa nella quale probabilmente tre mesi fa nessuno credeva davvero. Forse sono presuntuoso, ma oggi credo che abbiamo fatto un clinic in difesa, siamo stati perfetti sulle cose che abbiamo preparato in questi mesi e in questa settimana nello specifico. Giocavamo contro una squadra che era forse la più forma del campionato e che si sta giocando il 4° posto, con un grande talento offensivo. In attacco abbiamo fatto ottime letture e limitato quelle palle perse che troppo spesso ci zavorrano. Ora ci godiamo questo mezzo miracolo, poi ci aspetterà l’impresa titanica, ma andiamo un passo alla volta. E non ci dimentichiamo che veniamo da diversi infortuni seri: Seck è fuori da un mese, Paglia probabilmente non lo rivedremo più, oggi anche Adeola è uscito malconcio. Tutti coloro che sono andati in campo hanno dato un contributo, anche a inizio terzo quarto quando non facevamo canestro pur costruendo buoni tiri abbiamo retto dietro e questo ci ha dato il la per vincere. Oggi abbiamo meritato di vincere, l’inerzia l’abbiamo avuta quasi sempre noi in mano".
"Sono stati mesi di grande lavoro, la squadra non ha mai mollato, ma ci abbiamo creduto sempre e senza inserire nessuno di importante perché nessuno voleva venire a Matelica qualche mese fa. Tutti hanno messo un mattoncino per questo risultato: purtroppo, però, a causa della riforma dei campionati non abbiamo fatto nulla, vedremo chi sarà la squadra da affrontare negli spareggi sperando di recuperare qualcuno. Ora abbiamo la sosta e poi una partita con Fiorenzuola che ovviamente giocheremo per vincere, ma con un occhio anche alla gestione dei carichi di lavoro per essere pronti per il playout. Comunque oggi sono molto contento per la società, lo sponsor Halley con Giovanni Ciccolini e la signora Giovanna che ci hanno sempre seguito e dato fiducia, la presidentessa Monica e tutti i dirigenti che non ci hanno mai messo pressione ma ci hanno aiutato in ogni modo".
Finte intestazioni di autovetture e indebita percezione del reddito di cittadinanza: due denunciati. I carabinieri di Matelica, al termine di certosine indagini, hanno denunciato un cinquantatreenne ascolano e una trentasettenne teramana.
Tramite la riproduzione di documenti di identità, i due erano arrivati ad intestarsi fittiziamente numerose auto, poi cedute a terze persone verosimilmente dietro pagamento di denaro.
Contemporaneamente la coppia ha falsificato la propria dichiarazione dei redditi, riuscendo ad ottenere il reddito di cittadinanza. Ad organizzare materialmente il raggiro, alterando i documenti, secondo la ricostruzione dei militari, era l'uomo mentre la donna, nullatenente, offriva le sue generalità e incassava il reddito.
La truffa, in atto a partire dal settembre del 2020, aveva fruttato oltre ventimila euro di sussidi e la proprietà di quindici autovetture in possesso solo formalmente alla 37enne ma, di fatto, in uso a terze persone. Entrambi sono stati denunciati alla Procura della Repubblica.
Una Halley Matelica in emergenza, priva di Seck e con Provvidenza ed Enihe in campo debilitati da un virus influenzale, lotta fino in fondo ma non riesce a compire l’impresa al PalaRuggi contro la Andrea Costa Imola. I padroni di casa controllano la gara praticamente dall’inizio, ma i biancorossi non mollano mai la presa: è mancato soltanto il guizzo finale per provare davvero a prendersi una vittoria che, alla luce del clamoroso ko di San Miniato a Cervia, avrebbe potuto essere decisiva nella volata per il 12° posto.
La Vigor approccia bene il match, mettendo il naso avanti per la prima e unica volta della serata con le triple di Adeola e Caroli (5-8 al 3’), ma pian piano Imola esce dal guscio. Corcelli scalda presto la mano e la Andrea Costa prende il comando delle operazioni. I padroni di casa scappano via in apertura di secondo quarto, con la Halley che pare già con la spia dell’energia sul rosso fisso a precipitare a -13 (29-16 al 14’ con tripla di Marangoni). E invece le bombe di Paglia e i guizzi di Riccio rimettono in carreggiata la Halley, che a metà gara ha rosicchiato quasi tutto lo svantaggio (37-34).
La Halley non molla la presa al ritorno sul parquet, torna più volte a -1 ma fallisce un paio di occasioni per il sorpasso. I romagnoli ringraziano e cambiano marcia a inizio quarto periodo: Corcelli e Cusenza suonano la carica, ma è la tripla del +10 (62-52) firmata da Ranuzzi a lanciare la fuga imolese. Stavolta la Vigor è davvero al gancio, ma trova la forza di riaffacciarsi fino a -4 all’ultimo giro di lancette con la quarta tripla della serata di Paglia (72-68). Corcelli, però, è implacabile anche dalla lunetta sui falli sistematici matelicesi e i padroni di casa possono festeggiare per una vittoria preziosa nella corsa al miglior piazzamento in zona spareggi.
Per la Halley un weekend che lascia tutto invariato nella corsa al 12° posto: le sconfitte di San Miniato ed Empoli lasciano ancora i biancorossi padroni del proprio destino con due partite ancora da giocare. Ma il margine di errore si riduce sempre di più.
Queste le parole di coach Trullo a fine partita: «Considerando le condizioni fisiche in cui eravamo, abbiamo disputato una buona partita. Abbiamo giocato con l’intensità giusta, creandogli molti grattacapi con la nostra difesa. Purtroppo in attacco abbiamo fatto troppe palle perse soprattutto quando hanno alzato la pressione e la fisicità con i loro esterni e nel momento in cui eravamo tornati anche a -1 qualche errore di troppo ci è costato caro. Tutto sommato, però, per la settimana che abbiamo vissuto e quello che abbiamo messo in campo è stata una buona prestazione. Per fortuna la sconfitta di San Miniato con Cervia lascia la situazione inalterata: siamo padroni del nostro destino e possiamo giocarci le nostre carte a casa nostra, ma non sarà facile contro una squadra in piena forma come Jesi e poi con Fiorenzuola. Ho visto spirito e mentalità giusti, speriamo che il virus ci lasci in pace e così di poter preparare la partita di domenica al meglio».
ANDREA COSTA IMOLA-HALLEY MATELICA 76-68
IMOLA: Restelli, Fazzi 2, Barbieri ne, Ranuzzi 10, Corcelli 21, Marangoni 7, Cusenza 12, Tognacci 8, Montanari 15, Trentin 1. All.: Grandi.
MATELICA: Provvidenza 10, Fianchini ne, Mentonelli 3, Vissani, Caroli 10, Offor ne, Polselli 4, Riccio 9, Adeola 7, Paglia 12, Enihe. All.: Trullo.
PARZIALI: 21-14, 16-20, 14-13, 25-21.
Subito dopo il ponte pasquale, a Matelica partiranno due cantieri stradali in due diversi punti della città. Il primo a partire da martedì 11 aprile e per i successivi due giorni che prevedrà un restringimento della carreggiata sul tratto della SP 256 “Muccese” in località Passo Gabella (zona centro direzionale Lidl).
Il cantiere sarà regolamentato con un semaforo temporaneo. Il secondo mercoledì 12 aprile interesserà la strada comunale vocabolo Monacesca che rimarrà chiusa al traffico veicolare nelle ore della mattina dalle 9:00 a 12:00 per consentire un intervento di manutenzione del sottopasso ferroviario esistente.
La ditta incaricata dalla RFI disporrà apposita segnaletica e movieri per dare indicazioni ai veicoli provenienti dalla frazione Piane e/o dalla SP 256 “Muccese”. Il Comune di Matelica “fa presente che in entrambi i casi si tratta di interventi necessari alla sicurezza stradale, sia per coloro che viaggiano sulle arterie principali che per chi percorre le strade comunali verso le frazioni.
Se il campionato finisse oggi, la Halley Matelica sarebbe agli spareggi salvezza. Un risultato impensabile tre mesi fa e che invece, qui e ora, è realtà. I biancorossi coronano la lunga rincorsa che era iniziata proprio nel match di andata battendo a domicilio i Tigers Romagna e, in virtù del ko di San Miniato contro Fabriano, sono al momento solitari al 12° posto, l’ultimo buono per accedere ai playout.
Ci ha messo due quarti però, ed è servito un maestoso Riccio, per venire a capo della matassa Cervia, che non ha fatto sconti finché ha potuto. Ma la differenza di motivazioni alla lunga ha giocato un ruolo cruciale. Che i romagnoli non ci stiano a fare le vittime sacrificali lo si capisce sin dai primi minuti.
La partita corre sui binari dell’equilibrio, con la Halley, priva di Seck, che soffre l’impatto fisico di Lovisotto e Bracci sotto canestro ma trova continuità offensiva, salendo fino al +4 (14-10 al 5’). La musica cambia drasticamente nel secondo quarto, quando la difesa a zona dei Tigers manda in confusione i matelicesi, che si sgonfiano anche difensivamente lasciando praterie agli scorer arancioneri.
Qualche guizzo di Adeola tiene in piedi la baracca e i Tigers sigillano il primo tempo da incubo di capitan Caroli e compagni col canestro e fallo sulla sirena di Hidalgo che dà il +11 ai suoi (39-50). I presagi sembrano foschi e invece, come era accaduto 10 giorni fa contro Rieti, la Vigor cambia volto al rientro sul parquet.
Due canestri di Riccio suonano la carica, Cervia perde la fluidità offensiva dei primi 20’ e in un amen la Halley ha già richiuso il gap. Si fa vedere anche Gallo, limitato dai falli nel primo tempo, e in avvio di quarto periodo la Halley vola via. Coach Conti ritenta la carta della zona, che tanti dividendi aveva pagato nel primo tempo, ma stavolta i ragazzi di coach Trullo hanno un’altra faccia.
Ed è quella cattiva di Riccio, che apre il quarto periodo con 12 punti in un amen e scava il solco che si rivela decisivo. La Vigora tocca il +13 (77-64) a 6’ dalla sirena, una bomba di Favaretto in risposta è l’ultimo sussulto romagnolo, poi è solo Halley. E quando al palas di Castelraimondo arriva la notizia del canestro nel finale che salva Fabriano a San Miniato la serata si completa come meglio non si poteva sognare.
I biancorossi si regalano una Pasqua serena, ma guai ad abbassare la guardia: restano tre partite da giocare e bisognerà pensare a portare a casa più punti possibili, a partire dal match di domenica 16 aprile sul campo dell’Andrea Costsa Imola, ultima trasferta di una stagione che ci chiuderà con la doppietta casalinga contro Jesi e Fiorenzuola.
HALLEY MATELICA-TIGERS ROMAGNA 85-71
MATELICA: Provvidenza 11, Mentonelli, Vissani 3, Gallo 6, Caroli 16, Polselli 8, Riccio 28, Adeola 10, Paglia, Enihe 3. All.: Trullo.
CERVIA: Brighi 6, Lovisotto 18, Stella ne, Chiapparini ne, Favaretto 8, Hidalgo 11, Bracci 4, Poggi, Rossi 12, Lombardo 10, Tamani 2. All.: Conti.
ARBITRI: Mamone, Lenoci.
PARZIALI: 20-20, 19-30, 27-10, 19-11.
Si è chiusa oggi la 55esima edizione del Vinitaly che si è tenuta a Verona negli ultimi giorni a partire da domenica. In rappresentanza del Verdicchio di Matelica e del territorio comunale erano presenti ben 5 aziende, ovvero Belisario, Bisci, Borgo Paglianetto, Colpaola e Provima.
I vini matelicesi come sempre hanno attirato l’attenzione di buyers ed appassionati italiani e stranieri, sempre più interessati al Verdicchio e ai prodotti marchigiani in generale. Nella giornata inaugurale della manifestazione (domenica 2 aprile) al Vinitaly hanno presenziato anche diversi membri dell’amministrazione comunale matelicese, a partire dal sindaco Massimo Baldini, accompagnato dal vicesindaco Denis Cingolani e dagli assessori Maria Boccaccini e Graziano Falzetti.
Una presenza forte e importante a ribadire la vicinanza della città e dell’amministrazione alle aziende del territorio. Il sindaco e gli amministratori hanno partecipato anche al convegno sull’enoturismo che si è tenuto all’interno dello spazio riservato alla Regione Marche.
"Il Vinitaly da sempre è una grande vetrina per il nostro Verdicchio di Matelica e per tutte quelle realtà che non promuovono solo un vino, ma un intero territorio – ha commentato il sindaco Baldini – mi ha fatto molto piacere visitare gli stand delle aziende matelicesi che erano molto affollati a testimonianza dell’alta qualità e dell’interesse del mercato verso le nostre eccellenze".
Grande soddisfazione anche per il vicesindaco e assessore all’Agricoltura Denis Cingolani. "Le cantine matelicesi sono molto contente di questo Vinitaly – ha spiegato Cingolani – c’è stata una grande affluenza di operatori sia italiani che stranieri, per molti è un appuntamento fisso per degustare e scoprire le nuove annate di etichette già conosciute e acquistate, per altri invece è l’occasione per scoprire da zero le nostre realtà".
"Il padiglione delle Marche è stato uno dei più frequentati e le aziende matelicesi sono rimaste molto soddisfatte. Eventi come il Vinitaly rafforzano uno sviluppo economico basato sempre di più sull’enogastronomia di qualità, per Matelica in particolar modo per il settore della viticoltura, in quanto il nostro territorio è fortemente vocato alla produzione di vini premiati e riconosciuti in tutto il mondo".
No, nessuno scherzo, anche se era il 1° aprile. Nella partita da non fallire, la Halley Matelica sfodera una prestazione tutta cuore e attributi sul parquet della Computer Gross Empoli e, almeno per qualche ora in attesa della gara di San Miniato, aggancia il 12° posto.
Match ad alta tensione, con le due squadre che sentono molto l’importanza della posta in palio, ma nel complesso Vigor che si guadagna meritatamente il successo, cercando più volte lo strappo decisivo e trovandolo a cavallo tra terzo e quarto periodo.
La Halley si scioglie subito in avvio con tre triple in un amen firmate da Caroli, Riccio e Gallo e prende subito in mano il match (5-9 al 4’). L’attenzione è massima sullo spauracchio Casella (24 punti di media nelle ultime 8 partite) e finché lui gira a vuoto dal punto di vista realizzativo Empoli non ha grande continuità.
I padroni di casa si accendono nel finale del primo quarto salendo a +3 (14-11 all’8’ con canestro di Mazzoni), ma i biancorossi non si scompongono. Nel secondo quarto scendono le percentuali e aumentano le palle perse, ma la diga difensiva regge alla grande, la Use resta a secco per tutti gli ultimi 5’ del primo tempo e la Halley allunga fino al 21-28 di metà gara.
Sembrano le basi per lo strappo vigorino e invece le parti si invertono a inizio terzo quarto. La Vigor resta all’asciutto per oltre 5’ e perde pure Seck per un infortunio alla caviglia, Casella batte qualche colpo ed Empoli ne approfitta per piazzare un parziale di 10-0 che la riporta avanti (31-28 al 25’).
La Halley si scuote prima di fare danni peggiori e riprende il filo del discorso, dando un’altra spallata: a cavallo tra terzo e quarto periodo ecco il contro-parziale di 2-10 che gira di nuovo l’inerzia e lancia la fuga matelicese (38-47 al 32’ con la firma del preziosissimo Enihe del finale di gara).
La Computer Gross è alle corde, i montanti di Riccio e Gallo sembrano spedirla ormai al tappeto (43-55 a 3’ dalla sirena) ma c’è il +9 dell’andata da difendere e allora i toscani lottano con le unghie e con i denti fino in fondo. Una bomba di Costa entrando nell’ultimo minuto dà l’ultimo brivido a Matelica (51-57), ma i giochi, almeno per la partita, sono fatti.
Nei secondi finali la Halley avrebbe anche il tiro per il potenziale +9, che impatterebbe proprio la differenza canestri del match di andata, Riccio non realizza dalla media, ma per stasera va più che bene così.
La Halley stacca di nuovo i toscani in classifica, che ora sono a -2, e agguanta l’ultima piazza buona per entrare negli spareggi, quella occupata da San Miniato. Ritrovata la vittoria dopo 4 ko consecutivi, però, non ci si può fermare: mercoledì a Castelraimondo sale il fanalino di coda Tigers Romagna e non si possono fare sconti.
COMPUTER GROSS EMPOLI-HALLEY MATELICA 51-58
EMPOLI: Marchioli ne, Giannone 8, Baccetti, Costa 7, Agbortabi ne, Sesoldi 5, Menichetti ne, Nwokoye 10, Casella 10, Mazzoni 6, Cerchiaro 5, Antonini. All.: Valentino.
MATELICA: Provvidenza 8, Mentonelli 2, Seck 2, Vissani, Gallo 10, Caroli 3, Polselli, Riccio 13, Adeola 8, Paglia, Enihe 12. All.: Trullo.
ARBITRI: Doronin, Mammoli.
PARZIALI: 15-16, 6-12, 17-14, 13-16.
Si è concluso martedì il corso di istruzione e formazione tecnica superiore, che ha formato venti nuovi digital social media specialist. Il corso, interamente finanziato dalla Regione Marche e quindi totalmente gratuito per i partecipanti, si è svolto presso le aule e i laboratori dell'Itis Eustachio Divini di San Severino Marche. La qualifica professionale è pari al quarto livello, in riferimento agli standard del European Qualification Framework (E.Q.F), raggiunta attraverso un percorso intenso e partecipato di 800 ore.
Gli stage aziendali, sono stati svolti dagli allievi, all'interno di importanti realtà nazionali come ad esempio la Tod's Group - al fine di coniugare lezioni teoriche, pratica ed esperienza formativa nel contesto lavorativo. Il corso "I.F.T.S. Digital social media specialist", completato dall'ente di formazione Lacam di Matelica - attivo da oltre quindici anni nel settore della formazione - ha toccato tutte le unità di competenza necessarie al raggiungimento della certificazione, unica nel suo genere all'interno del contesto regionale.
Il digital social media specialist è una figura professionale dotata di competenze trasversali sia nel marketing e comunicazione digitale che nei social media, molto richiesta da imprese e amministrazioni pubbliche, perché incide sul posizionamento competitivo di prodotti e servizi, sia a livello di mercato locale che nazionale ed estero. L’obiettivo dell’intervento è stato, infatti, formare nuove risorse professionali per avviare nel territorio processi legati ad una reale innovazione digitale, a supporto di un’imprenditorialità diffusa.
Gli allievi hanno svolto, al fine di acquisire maggiori competenze ed arricchire il proprio bagaglio di conoscenze uno stage internazionale a Malta, toccando con mano una realtà europea in forte espansione, sia sotto il punto di vista del lavoro nei settori della digital innovation, sia per quanto riguarda le proposte di comunicazione, valorizzazione e di promozione del proprio territorio. La sinergia tra i partner del progetto e il grande impegno profuso, ha dato l'opportunità agli allievi di intraprendere nuove collaborazioni lavorative e di implementare le propre skills.
Venerdì 31 marzo, alle ore 21:30, arriva sul palcoscenico del Teatro Piermarini di Matelica Pojana, celebre personaggio/imprenditore inventato dall’artista padovano Andrea Pennacchi, presenza fissa della trasmissione televisiva Propaganda Live, con "Pojana e i suoi fratelli", spettacolo scritto e interpretato da Andrea Pennacchi con le musiche di Giorgio Gobbo e Gianluca Segato, proposto nella stagione teatrale promossa dal comune di Matelica con l'Amat, realizzata con il contributo della Regione Marche e del Ministero della Cultura.
I fratelli maggiori di Pojana Edo il security, Tonon il derattizzatore, Alvise il nero e altri, videro la luce all’indomani del primo aprile 2014. In quel giorno, infatti, l’Italia scoprì che in un capannone di Casale di Scodosia (comune del veneziano noto per i mobilifici e per i carri allegorici) veniva costruito un secondo Tanko, una macchina movimento terra blindata, con un ‘cannoncino’ in torretta.
"Io e il mio socio, il musicista Giorgio Gobbo - racconta Andrea Pennacchi -, sentimmo subito la necessità di raccontare alla nazione le storie del nordest che fuori dai confini della neonata Padania nessuno conosceva. Il mondo deve sapere, pensavamo, come mai i laboriosi veneti costruiscono nei loro capannoni svuotati dalla crisi delle 'tecniche' degne dell'Isis".
La città di Matelica ha onorato con tre giorni di iniziative il 79° anniversario dell’eccidio di Braccano, avvenuto nella frazione matelicese il 24 marzo 1944. In quella triste data, truppe delle SS e della Wehrmacht tedesca spalleggiate da contingenti delle Brigate nere e della Guardia Nazionale Repubblicana della Repubblica di Salò lanciarono un'operazione di rastrellamento contro le locali bande partigiane della Resistenza italiana: cinque partigiani (tra cui il parroco di Braccano don Enrico Pocognoni) e un civile furono uccisi una volta fatti prigionieri dalle truppe nazifasciste.
Ogni anno la sezione locale dell’Anpi, con il patrocinio del Comune di Matelica, organizza degli appuntamenti per non dimenticare quanto avvenuto quel giorno. Questa volta si è deciso di dividere i momenti di ricordo in tre giornate. La prima venerdì (24 marzo) con un evento dedicato alle nuove generazioni presso l’aula magna dell’Ipsia Pocognoni, dove è stato proiettato un video documentario dedicato all’eccidio di Braccano dal titolo “24 marzo 1944” realizzato con il contributo degli studenti del professionale su regia di Lorenzo Paciaroni.
Sabato (25 marzo) la commemorazione si è spostata prima a Terricoli per la morte di Cesare Mosciatti e Ilio Cicculesse, ragazzi dilaniati dall’esplosione di alcuni residuati bellici nel 1946, poi a Casafoscola per l’inaugurazione di una lapide dedicata a Terenzio Terenzi e Wassili Niestarol, partigiani trucidati dai nazifascisti il 17 marzo 1944.
Domenica (26 marzo) appuntamento a Braccano. Prima è stato proiettato, presso il museo della Resistenza, il video documentario “24 marzo 1944” con l’intervento del professor Angelo Antonelli dell’Ipsia, poi c’è stato il corteo verso il monumento ai caduti con la deposizione di una corona d’alloro. A concludere la mattinata una Santa Messa presso la chiesa della frazione.
«Giustamente ricordiamo sempre coloro che non ci sono più, coloro che diedero la loro vita per consegnarci una nazione libera e democratica, senza dittatura e tirannide – commenta il sindaco di Matelica Massimo Baldini - ora, probabilmente non ci sono più neppure coloro che sono vissuti dopo questa tragedia e che purtroppo sono vissuti nel ricordo delle atrocità della guerra e degli stermini provocati dal nazifascismo».
«Vorrei ricordare anche tutte queste persone che hanno portato per tutta la vita il peso per quello che hanno visto e sopportato in quei tragici momenti della storia italiana, la seconda guerra mondiale, che io non ho vissuto personalmente, ma che mi sono stati raccontati da coloro che li hanno purtroppo vissuti e ce li hanno tramandati, tra questi mio padre Lamberto e il maestro Giuseppe Baldini, che con il grado di tenente ebbe un ruolo importante nella resistenza partigiana fatta su queste terre».
«Ricordo che ogni volta che mi parlava di questi eventi iniziava sempre dal giorno 8 settembre 1943; data in cui venne annunciato l’armistizio e subito dopo i partiti antifascisti si riorganizzarono dando vita al Comitato di Liberazione Nazionale. Infatti, dopo quella data, nelle zone controllate dai nazi-fascisti era iniziata la “resistenza”».
«Questa oltre ad essere stata una guerra di liberazione contro gli occupanti tedeschi fu anche una guerra civile, perché vide su fronti contrapposti italiani contro italiani divisi dalle scelte che avevano fatto dopo l’8 settembre 1943. I gruppi partigiani nacquero sotto diversi orientamenti politici, però durante la resistenza tutte le formazioni rimasero unite, tutte fecero riferimento al Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia».
«Anche Enrico Mattei ne faceva parte. Per combattere i partigiani, i nazifascisti compivano rastrellamenti in modo tale da catturarli e ucciderli; inoltre, per rappresaglia davano alle fiamme i paesi che ospitavano i partigiani e si accanivano contro la popolazione civile. Ricordo i 335 italiani fucilati il 24 marzo 1944 nelle Fosse Ardeatine nei pressi di Roma, fra questi anche il matelicese Carlo Mosciatti, a cui il 7 dicembre 2005 venne intitolata una via nei pressi del centro commerciale La Sfera, la strage di Boves vicino Cuneo, quella di Sant’Anna di Stazzema in Versilia, di Marzabotto vicino Bologna».
«Tanti concittadini e vicini alla città di Matelica vennero uccisi e perirono negli scontri che avvennero a Elcito, Valdiola, al Ponte dei Canti, a Casafoscola e a Braccano dove persero la vita quattro italiani: Demade Lucernoni, Ivano Marinucci, Temistocle Sabbatini, Don Enrico Pocognoni (Parroco di Braccano) e Mohamed Raghè e Thur Nur, due somali».
«Pochi giorni fa abbiamo assistito alla proclamazione di don Enrico Pocognoni a “Giusto dell’umanità” presso l’Ipsia di Matelica dove è nato anche un giardino dedicato, come si trova nello Yad Vashem a Gerusalemme il giardino dei “giusti delle nazioni”. Tutti questi fatti dovrebbero farci riflettere e tramandare ai giovani l’importanza della convivenza condivisa e della pace».
Distributori di sigarette sotto attacco degli hacker solidali con Alfredo Cospito. In varie parti d'Italia sui video delle macchinette sono comparse scritte come "Fuori Alfredo dal 41bis", mentre i pacchetti potevano essere acquistati a dieci centesimi, tanto che i tabaccai sono stati costretti a disattivare le macchine.
Gli episodi sono stati segnalati nelle Marche, al momento, a: Matelica, Fabriano, Pesaro e San Benedetto del Tronto. A quanto risulta, i distributori automatici colpiti sarebbero tutti di uno stesso marchio.
Grande partecipazione oggi al convegno di studi in onore di Stefano Cognetti, autorevole amministrativista dell’Università di Macerata, promosso dal professor Stefano Villamena, che ha reso così omaggio al suo Maestro.
L’incontro, dal titolo “Norma, potere e controllo della discrezionalità amministrativa”, organizzato in collaborazione con l’Ordine degli avvocati, ha visto la presenza di un folto pubblico ed è stato introdotto dalle parole del rettore John McCourt: “Stefano Cognetti, che per tanti anni ha insegnato diritto amministrativo presso la nostra università, è un Maestro della materia ed è per me un piacere presenziare a questo evento che offre grande lustro all’Ateneo e al nostro Dipartimento di Giurisprudenza, confermato dal Ministero come Dipartimento di Eccellenza.
Da rettore, mi trovo spesso ad applicare le “norme”, a misurarmi con il “potere” e la “discrezionalità” amministrativa. Son profili delicati e di grandissima importanza, che è sempre necessario riprendere e approfondire per rendere ancora più efficiente ed efficace la macchina amministrativa”.
Molti gli interventi di alcuni tra i più importanti studiosi e studiose della materia che si sono succeduti sia nella mattina che nel pomeriggio, diciotto docenti che hanno discusso di merito amministrativo, eccessi di potere, leggi e provvedimenti e molto altro riguardante la discrezionalità amministrativa: Sergio Perongini, Rosario Ferrara, Piera Maria Vipiana Perpetua, Margherita Ramajoli, Maria Immordino, Sebastiano Licciardello, Alfredo Contieri, Fabrizio Tigano, Francesco De Leonardis, Sara Spuntarelli, Enzo Cardi, Enrico Follieri, Diana Urania Galetta, Nino Paolantonio, Giuseppe Piperata e Alberto Zito.
A presiedere è stato Franco Gaetano Scoca, specialista di diritto amministrativo e fondatore dell'omonimo studio con sede nella capitale. Presenti anche il direttore del dipartimento di Giurisprudenza Stefano Pollastrelli, il direttore della Scuola di specializzazione per le Professioni Legali Enrico Damiani, il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Macerata Paolo Parisella e il presidente dell’Associazione Italiana Professori di Diritto amministrativo Francesco Manganaro.
Il 5 aprile ore 21,15, presso il teatro Piermarini di Matelica, andrà in scena "Bastarde senza gloria” di Gianni Quinto con Gegia, Manuela Villa, Valentina Olla, Sabrina Pellegrino, Giulia Perini, Elisabetta Mandalari, Eugenia Bardanzellu. Co-prodotto dall’Ass. Gold e UAO Spettacoli con il contributo del Nuovo IMAIE, l’adattamento e la regia dello spettacolo è di Siddhartha Prestinari.
“Bastarde senza gloria” è un testo contemporaneo che affronta tematiche sociali e vede, ancora una volta, delle donne sul ring della vita, combattere per difendere i propri diritti, in un braccio di ferro con i propri dirigenti d’azienda. A causa di insindacabili tagli al personale infatti, viene richiesto loro di nominare una collega da fare fuori. Questo spettacolo, che ha matrici drammatiche, è una commedia che vede l’eterno colpo di fioretto tra dramma e comicità, in un mix agrodolce in cui ridere è l’unica possibilità per sopravvivere.
È una lente d’ingrandimento sulla paura che, anarchica, compie scelte inaspettate e tira fuori il nero seppia dell’anima: io contro te. La donna in fabbrica: madre, moglie, amante, lesbica o straniera, non smette di essere donna con tutta la sua complessità e fragilità ma indossando sempre la sua fiera ironia. Si scaglia come un felino, ride di sé stessa, ferisce per sbaglio, uccide se necessario ma rinasce come una fenice, anche a costo di perdere.
Una nuova sfida. Un racconto tragicomico ricco di battute al vetriolo, in cui ridere e sbeffeggiare i piccoli, grandi drammi che la vita preserva. Sette donne da raccontare nelle loro fragilità e imperfezioni, nei loro cliché e desideri irrealizzabili. Una pausa caffè si trasforma in uno stillicidio di accuse, giudizi, condanne, in una lotta alla sopravvivenza in cui tutto è lecito.