La Regione Marche ha ammesso a finanziamento il progetto di formazione I.F.T.S. (istruzione formazione tecnica superiore), presentato dall'Ente di formazione Lacam, con sede a Matelica.
Il corso interamente gratuito, denominato “Digital Social Media Specialist”, prevede il rilascio della certificazione IV° livello e avrà durata di 800 ore, fra le quali 270 di stage tradizionale presso aziende ed enti del territorio regionale, per permettere la migliore offerta ai fruitori e con la novità un viaggio studio e di un viaggio studio-stage internazionale a Malta.
Il Presidente dell'Ente di formazione Lacam, Ivana Marchegiani dichiara:”I corsisti, attraverso questa specifica, alta formazione, svilupperanno competenze operative di progettazione e realizzazione di sistemi tecnologicamente innovativi”.
Agli allievi, saranno dati i mezzi conoscitivi teorici e pratici, con docenti d'alto profilo professionale provenienti sia dal mondo accademico che da quello professionale. Partners del progetto sono: l’Univerità degli studi di Camerino, l'Istituto d'Istruzione Superiore “A. Divini” di S. Severino Marche (sede del corso per la parte pratica), Cna della provincia di Macerata, l’Halley Informatica, la Federazione provinciale Coldiretti Macerata.
Il corso prevede la modalità in e-learning e in presenza: le lezioni si svolgeranno il pomeriggio dal lunedi al venerdi. Possono presentare domanda di partecipazione al corso, entro il 19 aprile: occupati, disoccupati, inoccupati. Sono 25 i posti previsti. Sul sito www.scuolartiemestieri.com sono pubblicati i documenti e l’avviso pubblico con i dettagli.
Va in archivio con una sconfitta indolore per la classifica ma bruciante per il modo in cui è arrivata la regular season della Halley Matelica, che, già certa della seconda piazza, è scivolata nei secondi finali sul campo della Robur Osimo dopo una partita tutt’altro che spettacolare ma comandata per lunghi tratti.
I biancorossi, sempre privi di capitan Caroli, hanno mostrato il loro volto nei primi due quarti, sfoderano una difesa monstre che teneva i padroni di casa a soli 5 punti segnati nel primo periodo e appena 18 nei primi 20’. Coach Cecchini ha cercato di ruotare gli uomini gestendo le energie anche in vista della semifinale di Coppa Italia di mercoledì contro Foligno, mentre Osimo, con l’acqua alla gola visto che un ko rischiava di farla scivolare indietro in classifica rispetto al terzo posto in sua controllo, ha cambiato marcia nella ripresa. Reimundo e Dubois salgono di giri, la Vigor si blocca e pian piano la Robur ricuce lo strappo, fino ad arrivare all’ultimo giro di lancette sul 47-47.
I biancorossi hanno in mano la palla del vantaggio a 15” dalla sirena, ma la buttano malamente, sul ribaltamento di fronte Manojlovic fallisce a sua volta, ma il rimbalzo d’attacco carambola nelle mani dell’ultimo arrivato in casa osimana, Maggi, che con freddezza manda a bersaglio il canestro del sorpasso. La Halley avrebbe qualche spicciolo di tempo per rimettere in zona d’attacco e cercare il canestro del pareggio o addirittura della vittoria, ma il tiro di Bugionovo non vede la luce. Con il secondo posto in regular season, la Halley guadagna il diritto ad entrare nei playoff direttamente ai quarti di finale, che scatteranno nel weekend del 7-8 maggio: l’avversaria uscirà dalla serie del primo turno tra New Fortitudo Isernia e Pisaurum Pesaro.
Questo il commento di coach Cecchini a fine partita: «Venivamo da una settimana dura soprattutto psicologicamente, volevamo una risposta soprattutto al brutto approccio che avevamo avuto sabato scorso contro il Bramante. Oggi i ragazzi hanno risposto bene da quel punto di vista ma erano un fascio di nervi e ciò si è riflesso nelle pessime percentuali che abbiamo avuto. Allo stesso tempo per noi non era una partita vitale per cui è vero che cercavo risposte da alcuni, ma ho cercato di non tirare il collo ad altri, per questo Falzon ha giocato solo 15’ e Bugionovo una ventina. Abbiamo cercato di provare qualche esperimento che ci potrebbe servire in ottica playoff, come ad esempio tornare ad utilizzare Provvidenza da 4 dopo un mese in cui ha giocato solo da esterno. Sono soddisfatto per la prova difensiva che abbiamo offerto, anche perché Osimo da questo punto di vista in casa aveva quasi sempre fatto molto bene. Eravamo riusciti ad andare ben oltre la doppia cifra di vantaggio giocando un buon basket, sono dispiaciuto perché vincere la partita in un punto a punto fuori casa sarebbe stato prezioso dal punto di vista del morale. Però non caricherei troppo di significati questa sconfitta: pensiamo alla semifinale di Coppa Italia di mercoledì e poi ai playoff».
L’Ancona Matelica entra matematicamente nei playoff impattando 1-1 all’Artemio Franchi di Siena con i bianconeri di mister Padalino. Padroni di casa reduci dallo 0-0 di Grosseto, biancorossi scottati dal 2-0 interno con il Gubbio.
All’andata per i marchigiani proprio quella con il Siena fu la gara della svolta dopo un periodo difficile, con Avella e compagni capaci nella ripresa di recuperare due reti e di ribaltare l’incontro. Anche in Toscana ben 130 i tifosi biancorossi giunti a sostenere la squadra.
Assenti per infortunio Del Sole, Palesi e Moretti, squalificato Faggioli, mister Colavitto sceglie Bianconi per comporre la coppia centrale di difesa con Masetti, lascia inalterato il centrocampo di sette giorni fa con il Gubbio, avanza in attacco D’Eramo a comporre il tridente con Rolfini e Sereni.
Risponde il Siena tra le cui fila, out lo squalificato Crescenzi, tornano disponibili Terzi e Terigi, con quest’ultimo in panchina. Scelte obbligate in attacco in cui tra assenze e infortuni vari l’unica alternativa è rappresentata dalla coppia Guberti e Fabbro.
LA CRONACA - Ottimo l’avvio dei ragazzi di mister Colavitto con Iannoni vicino al gol dopo appena pochi secondi. Primi 20’ di grande intensità con i padroni di casa pericolosi con Cardoselli da due passi su cui fa buona guardia Avella.
Meno emozioni nella seconda parte del primo tempo, con la ripresa che inizia subito con il botto. A sbloccare l’incontro è il match winner dell’andata Delcarro. Serie di angoli consecutivi nei primi minuti per gli ospiti e sfera in fondo al sacco per il numero 8 biancorosso che a breve diventerà papà e dedica la rete al nascituro. Ancora Delcarro sfiora il bis poco dopo, imitato da Bianconi e Rolfini che non riescono, intorno al quarto d’ora, a spingere il pallone in gol in piena area per il secondo sigillo.
Per i bianconeri era ancora Cardoselli il più temibile: il suo colpo di testa al 27’ del secondo tempo sorvola la traversa con Avella che sembra controllare. Mister Colavitto nel finale getta nella mischia Vrioni, Gasperi, Maurizii e Iotti con Sereni che a tu per tu con Lanni si faceva ipnotizzare e falliva il raddoppio.
A pochi istanti dal termine il Siena resta in dieci per il doppio giallo a Favalli ma riesce a pareggiare in mischia con Ardemagni dopo una punizione. Per l’ultimo match casalingo della regular season l’Ancona Matelica riceverà giovedì alle ore 21:00 la visita del Teramo.
E’ una delle poche donne con un ruolo dirigenziale presenti nel mondo del calcio italiano. I suoi modi vulcanici hanno animato lo spirito dei tifosi prima a Matelica e dopo ad Ancona, dove oggi Roberta Nocelli riveste il ruolo di direttore generale della società. E sogna in grande con l’arrivo in città dell’imprenditore malese Tony Tiong.
“Una passione nata da bambina la mia, poi l’incontro con Mauro Canil che mi ha cambiato la vita. Dagli inizi a Matelica, società con la quale abbiamo conquistato una Coppa Italia in Serie D e ottenuto ottimi piazzamenti in Lega Pro, fino all’Ancona Matelica, dove al primo anno è stato raggiunto l’obiettivo stagionale che per noi era la salvezza”.
E’ orgogliosa della crescita della sua squadra, Roberta Nocelli, figura riconfermata anche nella dirigenza della nuova proprietà malese che a giorni completerà il closing con l’acquisto del 95% delle quote. L’obiettivo è ricreare entusiasmo attorno alla squadra che dalla stagione 2022/2023 tornerà a chiamarsi “Ancona”, come chiesto a più riprese dagli ultras della Curva Nord.
“Abbiamo dei progetti ambiziosi con questa nuova società, ma ripartiremo dal territorio e dal desiderio di fare emergere nuovi talenti marchigiani”, spiega il dg di origini maceratesi. Ripartire dalla costruzione di un settore giovanile importante per puntare al ritorno immediato in una Serie B che - tra fallimenti e mancate iscrizioni - è assente da Ancona ormai da 12 anni.
La voglia di sognare c’è e si respira anche nella pancia del “Del Conero”, dove i gagliardetti appesi alle pareti - “quelli che non sono stati rubati durante i fallimenti”, raccontano - ricordano sfide del passato dal sapore agrodolce e anni più recenti di intense delusioni. “Se dovessi esprimere un desiderio, da simpatizzante bianconera, sogno di incontrare la Juventus in questo stadio. Ma tutto va costruito passo dopo passo".
Niente da fare. Il big match con in palio il primo posto è di nuovo del Bramante Pesaro, che sbanca un palasport di Castelraimondo gremitissimo (circa 400 i presenti) mandando al tappeto la Halley Matelica e conquistandosi matematicamente la vetta del campionato. Nonostante le assenze di Gurini e Pipitone, i biancoblu comandano di fatto sin dall’inizio, tenendo a bada i tentativi di rimonta di una Vigor (a sua volta senza capitan Caroli) mai doma ma che non ha mai dato davvero la sensazione di poter fare sua la partita.
In un quarto iniziale pirotecnico, con poca intensità e mani caldissime (il primo fallo fischiato arriva solo dopo 9’), il Bramante prende il comando delle operazioni poco prima della prima sirena: Ferri è imprendibile, ma è tutto il quintetto biancoblu a martellare con continuità nonostante le triple di Bugionovo (4/4 nel primo tempo). Gli ospiti toccano il +14 in apertura di secondo quarto (20-34) con Ferri e Centis a devastare una Vigor troppo contratta e rapsodica nelle scelte offensive. Ma d’improvviso i ragazzi di coach Cecchini si accendono: due triple di Tosti e un incontenibile Falzon producono il parziale di 4-18 che riporta la Halley addirittura in parità a quota 38.
I biancorossi pagano lo sforzo ma all’intervallo lungo è solo -4 (41-45) e alla ripresa delle ostilità il Bramante pare non riuscire a scrollarsi di dosso una Vigor che, pur tra tanti errori, sembra essere sul pezzo. È sul finire del terzo quarto che i pesaresi danno la nuova spallata: Ricci e Ferri producono uno 0-8 di parziale negli ultimi due minuti che ricatapulta la capolista in doppia cifra di vantaggio (55-65). La Halley vacilla e quando, con 8’ da giocare, Panzieri punisce dall’arco per il 58-72 la gara sembra ormai in ghiaccio. Ma il Bramante non ha fatto i conti con Falzon, che praticamente da solo riporta Matelica fino al -3 (70-73 a 4’ dalla fine). Ai biancorossi manca però il killer instinct di Ricci, che con un paio di invenzioni in 1vs1 ridà ai suoi quei 6-7 punti di vantaggio che di fatto chiudono i conti.
Queste le parole di coach Cecchini a fine partita: «Siamo mancati proprio a livello di approccio. Ci siamo allenati tutta la settimana con grande intensità, poi alla palla a due invece ecco le gambe pesanti e tutti timorosi e rinunciatari. Subire 27 punti nel primo quarto è la conseguenza di questo. Se andiamo a guardare in attacco il nostro lo abbiamo fatto, 76 punti è la nostra media abituale: ma ne subiamo 61 di solito, se ne concediamo 83 la differenza sta lì. In una partita che volevamo vincere mettendo loro pressione addosso abbiamo lasciato loro la capacità di poterla gestire come sanno fare benissimo. Poi è chiaro che ci sono stati due canestri di Ricci e uno di Giampaoli che sono stati di altissima qualità e ci hanno tagliato le gambe, ma ci sta e lo metti in conto quando giochi contro di loro.
Quelli che non metti in preventivo sono i canestri facili, abbiamo preso anestri da piccoli di forza sotto canestro. E questo è inaccettabile e che ha a che fare con un aspetto più emozionale e di pressione che tecnico. Chiudiamo al secondo posto e reputo nel complesso la stagione positiva in termini di risultati, siamo arrivati qua a giocarci il primo posto e abbiamo vinto molte partite anche largamente, esprimendo a tratti anche un basket divertente e aggressivo. Dall’altro lato, però, negli unici due appuntamenti di cartello siamo stati al 20% di quello che dovremmo essere. Siamo stati aggrediti, cestisticamente parlando, da una squadra cui invece bastava gestire. E questo fa male».
Al Del Conero è il Gubbio ad imporsi, agganciando al sesto posto a quota 50 punti l’Ancona Matelica. Entrambe reduci da due sconfitte le due formazioni, rispettivamente con il Modena i locali nel posticipo di lunedì e con la Viterbese gli umbri.
Ottima la cornice di pubblico, con il bel colpo d’occhio dei ragazzi della società affiliate ai colori biancorossi a sostenere i propri beniamini sugli spalti. Eugubini in emergenza: squalificati Di Noia, Bonini e Sarao, Mister Torrente concede fiducia a Sainz Maza in mediana, mentre in avanti è Doudou a comporre il tridente con Spalluto ed Arena.
Risponde mister Colavitto con Avella tra i pali, difesa con il rientro di Masetti al centro e Noce a destra, capitan Papa a dettare i tempi nella zona nevralgica con Iannoni e Delcarro, attacco composto da Sereni, Rolfini e Del Sole. Assenti per infortunio Palesi e Moretti.
Buoni ritmi e ospiti subito in vantaggio con Bulevardi che, con un tiro a giro dal limite dell’area, sblocca l’equilibrio al 7’. La reazione locale passa per i piedi di Del Sole: una conclusione alta sul montante e una ben contenuta sul primo palo da Ghidotti sono il bilancio dell’attaccante dopo il primo quarto d’ora.
Le occasioni più ghiotte per il pari capitano sui piedi di Delcarro e Iannoni, murati sul più bello, con il Gubbio che non sta a guardare, provando a far male in contropiede.
Nella ripresa pronti via e gli ospiti trovano il raddoppio con la rasoiata di Arena. Al 55’ scocca l’ora di Faggioli che rileva Del Sole. L’Ancona Matelica prova a spingere, il Gubbio sfiora il tris con Cittadino.
Nell’ultimo quarto d’ora mister Colavitto prova ad inserire Gasperi e D’Eramo, ma purtroppo per le continue interruzioni il tempo di gioco si riduce notevolmente e su un paio di contatti dubbi in area eugubina il fischietto Catanoso lascia sempre proseguire.
Ultimi scampoli di match per il classe 2004 Vrioni che si rende subito pericoloso, tentando la girata. Nel prossimo turno l’Ancona Matelica sarà di scena a Siena: appuntamento a sabato 09 Aprile alle ore 14:30.
Parte il nuovo corso malese dell'Ancona, il 95% del club biancorosso passa ufficialmente nelle mani del magnate Tony Tiong. Alla conferenza stampa di presentazione, tenutasi mercoledì, alla Mole Vanvitelliana, si è celebrata la conclusione della trattativa.
"Del mio curriculum da imprenditore sapete già, come sapete che sono un grande appassionato di calcio. Amo la serie A e i suoi giocatori ma il mio preferito è sempre stato Roberto Baggio, per le doti in campo e l’umiltà al di fuori. Ha fatto sognare il mondo", ha esordito Tiong.
"A novembre mi hanno presentato il progetto Ancona e a gennaio sono arrivato di persona in città per conoscere Canil, imprenditore serio e intelligente e i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti - ha aggiunto -. Abbiamo capito di condividere i valori più importanti, come il sogno di costruire un progetto a lungo termine. Ci siamo poi incontrati con sindaco e assessore, che ci hanno testimoniato la volontà della città di sostenerci ed eccoci qui. Sono emozionato di iniziare questa avventura con tutti voi”.
"Ad oggi siamo perfettamente in regola con tutti i conti - ha precisato Mauro Canil -. In tanti si sono avvicinati per intrufolarsi in qualche modo, ma, come avevo detto nella conferenza stampa precedente, le società sono belle dispari e inferiori a tre. Per cui abbiamo parlato con tutti, ma con molti si è deciso di non dar seguito agli incontri".
"A dicembre è entrato in scena Roberto Ripa: mi ha spiegato l'intento di Tiong, un imprenditore malese con passaporto australiano, che voleva fare calcio in Italia - ha raccontato Canil -. Ci siamo riservati di prendere informazioni sul suo curriculum e le sue attività e, una volta verificate le garanzie, abbiamo parlato di persona. Lì ho capito la sua passione per il calcio e la possibilità con le sue forze economiche di poter far fare un salto di qualità alla società e all’intera comunità".
"Dopo una attenta valutazione ci siamo resi conto che aveva tutte le carte in regola per essere un treno da non perdere e su cui era giusto salire, potendo rappresentare una svolta importante - ha spiagato Canil -. Non sono venuto ad Ancona per fare business, anche in questa occasione voglio mettere la faccia. Anche in questo nuovo progetto continuerà l’importanza data al settore giovanile, senza dimenticare l’impulso alla prima squadra per la quale Tiong darà ulteriori garanzie di successo".
"Il mio non è un disimpegno ma una volontà di impegnarmi ancora di più per tutelare Tiong dalle cattive compagnie e fare in modo che le sue risorse siamo impegnate bene - ha concluso -. Dico sempre ai miei collaboratori che anche un centesimo va spaccato a metà per cercare di risparmiare sempre senza buttare via niente. Canil non va via ma resta. Amo questa città, ancora di più dopo il bel percorso fatto insieme e spero che le cose in futuro vadano ancora meglio. La persona più delusa da questo passaggio è mia moglie Sabrina e speriamo di riportarla presto allo Stadio”.
È stata poi la volta di Roberta Nocelli: “Ringrazio per la fiducia Canil che mi ha voluto al suo fianco qualche anno fa, facendomi entrare nel mondo del calcio e che mi ha permesso poi nel mio percorso di circondarmi a mia volta di persone di fiducia. Ancona mi ha subito conquistata."
"Ho voluto guardare occhi negli occhi Tony Tiong prima del closing per capire se potesse essere una persona di fiducia per noi, perché a questa Società tengo davvero e ne sento la responsabilità - ha concluso Nocelli -. Se resto è perché ci credo, continuerò a mettere la stessa passione e serietà di questi mesi. Da oggi si va avanti e si continua, non so se sarò all’altezza dei vostri desideri, ma di sicuro ce la metterò tutta. Saremo sempre Noi&Voi”.
Allo Stadio Braglia è la capolista Modena ad imporsi nettamente sull’Ancona Matelica, con tre reti nella prima frazione che riscattano le ultime due prove interne con Siena ed Olbia.
Davanti ad una grandiosa cornice di pubblico (quasi 7000 i presenti e oltre 250 i supporters ospiti) è stato un Monday night di prestigio quello che, in diretta su Rai Sport, ha visto contrapposte la capolista e la sesta forza del girone B.
Entrambi reduci da vittorie le due formazioni: i marchigiani nel match interno con la Carrarese, i canarini, inarrestabili fuori casa, con la Vis Pesaro.
Squalificato Masetti (al suo posto Bianconi), assente Papa, mister Colavitto sceglie Avella tra i pali, centrocampo a tre con Iannoni, Gasperi e Delcarro, tridente offensivo composto da Rolfini, Moretti e Sereni.
Gli risponde mister Tesser che, ritrovato Azzi dalla squalifica ma persi Ponsi per la convocazione azzurra e Ciofani appiedato dal Giudice Sportivo, si affida all’esperienza dei suoi senatori capitanati dall’affidabile Pergreffi. È proprio lui a blindare il pacchetto arretrato con Silvestri, con a destra Oukhadda e a sinistra Azzi. In avanti Mosti e Tremolada a supporto dell’unica punta Minesso. A centrocampo Magnino, Gerli e Armellino.
LA CRONACA - Subito pericolosi i gialli di casa, con una partenza ad alto ritmo, il pallino del gioco costantemente tra i piedi e una grande aggressività (ben sei gli angoli battuti nel primo quarto d’ora). Qualche errore di precisione per i biancorossi, che faticano invece a trovare le misure e perdono dopo appena 10’ Moretti per infortunio (al suo posto Faggioli).
Micidiali i 3’ dal 15’ al 18’ con il Modena che trova prima il vantaggio con Armellino e poco dopo il raddoppio con Tremolada. I ragazzi di Colavitto provano a scuotersi con le tre frecce avanzate, ma è ancora un super Avella a evitare un passivo più pesante sbarrando lo specchio in maniera prodigiosa in un paio di occasioni, un un caso con la complicità di un legno.
Nulla può però il numero 22 su Magnino, che al 38’ portava a tre le marcature. Ritmi più bassi nella ripresa, con Rolfini a provare a far male: la sua sfera al 6’ attraversa tutta l’area piccola senza qualcuno a sospingerla in rete per riaprire l’incontro.
Avella evitava il poker di Minesso, ripetendosi ancora nelle ultimissime battute, mister Colavitto getta nella mischia l’estro di Del Sole, provando a inserire maggiore vivacità senza che purtroppo i biancorossi riuscissero mai a impensierire Gagno e con il Modena sempre in controllo. Nel finale subentrano anche Noce, Maurizii e D’Eramo.
Subito testa alla prossima. Domenica l’Ancona Matelica tornerà a giocare tra le mura amiche: avversario di giornata sarà il Gubbio, settimo in classifica, distanziato di tre punti.
Missione compiuta. Ieri ci aveva pensato il Bramante, battendo Osimo, a consegnare la certezza del secondo posto alla Vigor Matelica. Oggi, però, ci hanno pensato i biancorossi a tenere vive le speranze di agganciare la vetta dei pesaresi sbancando nettamente Porto Sant’Elpidio. Tutto facile per i ragazzi di coach Cecchini, che hanno sofferto solo nei primi 10’ prima di scappare via senza voltarsi più indietro contro una squadra ridotta ai minimi termini dall’assenza di 4/5 di quintetto: Morresi, Torresi, Di Angilla e Boffini.
Nonostante le assenze, però, i biancoazzurri hanno fatto il possibile per arginare l’evidente disparità di valori in campo. La Vigor (a sua volta senza il lungodegente capitan Caroli) dà la prima spallata al match sul finire del primo quarto, quando le bombe di un caldissimo Bugionovo (19 punti con quattro triple a bersaglio) e le invenzioni di un positivo Mentonelli scavano il primo solco, largo 10 lunghezze (13-23 al 9’). Una tripla di Sagripanti sul finire del quarto tiene i biancoazzurri a -7 (16-23), ma nel secondo periodo la Halley scappa via. Il parziale di 0-7 che apre il periodo fa lievitare i biancorossi a +14 (16-30 al 12’ su tripla di Provvidenza), Porto Sant’Elpidio tiene botta per qualche minuto, poi la Vigor affonda il colpo e con il parziale di 0-11 marchiato a fuoco da due guizzi di Falzon che chiude la prima metà di gara va al riposo lungo su un confortante 23-43.
Il secondo tempo, di fatto, è di puro garbage time. I padroni di casa alla lunga pagano dazio per le numerose assenze, la Halley mette il pilota automatico e controlla senza patemi fino alla sirena. Sesta vittoria in fila per la Halley, che quindi è già certa dell’accesso ai quarti di finale playoff. Con quale posizione, se la seconda o la prima, dipenderà in gran parte dal match di sabato prossimo, quando a Castelraimondo salirà la capolista Bramante Pesaro.
Queste le parole di coach Cecchini a fine partita: «Sapevamo dell’assenza di Torresi già alla vigilia, a questa si sono aggiunte quelle di Boffini e Di Angilla, per cui il compito ci è stato di parecchio facilitato, permettendoci di non spremere eccessivamente alcuni giocatori a livello di minutaggio, per cui molto bene così. Con la partita di oggi ci siamo dati la chance di arrivare alla partita contro il Bramante con ancora la possibilità di agguantare il primo posto. Sono contento del fatto che sarà partita vera anche se non sarà un dentro o fuori: un bel banco di prova in vista dei playoff. Ci rimboccheremo le maniche e cercheremo di fare il meglio possibile, loro rispetto a noi sicuramente sono bravi a selezionare gli appuntamenti: nelle gare in cui hanno perso abbiamo visto una Bramante svogliata che prende un po’ sotto gamba l’avversario, mentre nelle partite che contano hanno sempre saputo alzare l’asticella dell’intensità. Ci abbiamo già sbattuto i denti nella gara di andata, spero che sapremo fare tesoro di quella lezione per fare una gara diversa sabato».
Domenica prossima (27 marzo) prima edizione della San Vicino Marathon e del San Vicino Trail, gara di trail running promossa dall’Asd Trail Adventure Marche in collaborazione con il Comune di Apiro, il comitato di Ancona e il comitato di Macerata della Uisp e con il patrocinio del Comune di San Severino Marche, del Comune di Matelica, del Comune di Gagliole e della Regione Marche.
Si tratta di una doppia competizione di km 43 D + 2350 e di Km 21 D + 1350 in semi autosufficienza su tratti impegnativi in salita e discesa, ripidi pascoli, canaloni con pietrame e carrarecce con attraversamento, in alcuni punti, di strade aperte al traffico.
E’ previsto un tempo massimo di 9 ore e ci saranno due cancelli orari al km 16 a 3,30 ore e al km 28 a 6 ore dal via. Si richiede una buona preparazione fisica. Il regolamento completo è disponibile sul sito www.trailadventuremarche.it
La gara sarà su due percorsi: la San Vicino Marathon, lunga 43 km con un dislivello di 2.350 metri, e la San Vicino Trail, lunga 21 km con un dislivello di 1.300 metri. Partenza e arrivo saranno nel piazzale antistante la palestra di Frontale. Lo start della Marathon è previsto alle ore 7 mentre per il Trail si parte alle ore 9. Premi ai primi tre atleti. Lungo il percorso presteranno servizi i volontari di Anpas Marche e della Piros di Apiro insieme agli uomini del soccorso alpino Cai.
L’Unione montana Potenza Esino Musone di San Severino Marche provvederà alla sostituzione e all’ammodernamento delle vasche di accumulo antincendio presenti nell’area della faggeta di Canfaito, all’interno della Riserva naturale regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito.
L’intervento, per un importo complessivo di circa 120mila euro, si è reso necessario al fine di garantire la sicurezza in un habitat unico nel suo genere. Perizie geologiche, affidate ad esperti incaricati dall’ente comunitario, hanno infatti escluso la possibilità di portare acqua nel millenario bosco.
La decisione è stata ratificata nel corso dell’ultima riunione del Comitato d’indirizzo della Riserva alla presenza del presidente dell’Unione Montana, Matteo Cicconi, dei sindaci di San Severino Marche, Rosa Piermattei, di Matelica, Massimo Baldini, di Gagliole, Sandro Botticelli, dell’assessore al Turismo del Comune di Apiro, Roberto Morelli, dei rappresentanti delle associazioni di categoria degli agricoltori, dell’Anpi e delle associazioni di protezione ambiente.
Gazie ai fondi propri dell’Unione Montana si sta completando la sostituzione, in parte già avviata e che terminerà entro il prossimo anno, di tutti gli elementi in ferro, come balaustre e staccionate, con strutture in legno più consone all’ambiente. In questo caso la spesa preventivata è di circa 20mila euro.
Non si ferma la corsa della Halley Matelica. Pur privi di capitan Caroli (in panchina a sostenere i compagni alla vigilia dell’intervento chirurgico di martedì al ginocchio), i biancorossi centrano la sesta vittoria consecutiva mandando al tappeto una combattiva Lucky Wind Foligno. Ci mette un tempo, però, la squadra di coach Cecchini a scrollarsi di dosso la ruggine di due settimane senza giocare, facendo però emergere alla lunga tutto il proprio valore.
Eppure l’avvio di gara lasciava presagire un agile successo per la Vigor. Un Genjac incontenibile (10 punti nei primi 5’), innescato con costanza da Bugionovo, scava un solco largo 11 punti e sembra già far spiccare il volo ai matelicesi (18-7 al 5’). I due falli che tolgono presto dall’incontro il play fabrianese e Falzon inceppano però l’attacco biancorosso, che resta a secco per 6’ e aprono le porte al terribile parziale folignate: lo 0-16 griffato dai canestri di Cimarelli e Gandolfo fa salire la Ubs anche a +5 (18-23 all’11’). Ma il ritorno di Falzon, i primi guizzi del grande ex Tosti e una difesa che torna a ringhiare girano di nuovo l’inerzia e sul finire del secondo periodo Matelica è tornata a +8 (38-30).
La Halley prova a dare il colpo di grazia nel terzo quarto e con la quarta tripla di serata di uno scatenato Tosti ritocca il massimo vantaggio sul +12 (52-40 al 26’), ma la Lucky Wind risponde colpo su colpo e all’imbocco dell’ultimo quarto di fatto la situazione è invariata (54-46). Nel quarto periodo, però, i biancorossi scappano via. Entra in partita anche Provvidenza, gli fa compagnia Vissani e il vantaggio vigorino man mano si dilata. Foligno non molla, ci prova con la pressione a tutto campo, ma non ce n’è: la Halley tiene salde le mani sul volante e chiude sull’86-70.
Un successo preziosissimo, perché la Halley ora è vicinissima a centrare almeno il secondo posto in classifica, obiettivo importante perché significa saltare il primo turno di playoff per entrare direttamente in gioco nei quarti di finale. E quindi giocarsi le tre partite finali della regular season con molte meno ansie.
Queste le parole di coach Lorenzo Cecchini a fine partita: «Veniamo da un periodo che speravamo di utilizzare per mettere benzina nel serbatoio e invece abbiamo fatto due settimane ancora di più in emergenza a causa del noto problema di Caroli. Siamo riusciti a recuperare Mentonelli in extremis, ma di fatto non abbiamo mai giocato un 5vs5 in queste settimane e questo si è visto tutto. Siamo stati molto impacciati nella prima metà di gara, poi ci siamo sciolti nel terzo quarto. Foligno con l’aggiunta di Gandolfo e Ribeiro è diventata una squadra “vera”: il Bramante non perdeva in casa dal 2019, non ci vinci per caso. Sono contento della vittoria perché ci consente di affrontare e preparare il pre-playoff con serenità, visto che affronteremo squadre con obiettivi veri. Utilizzeremo queste gare che mancano e la Coppa Marche per farci trovare pronti alla post season».
HALLEY MATELICA-LUCKY WIND FOLIGNO 86-70
MATELICA: Provvidenza 6, Fianchini ne, Mentonelli 7, Bugionovo 11, Falzon 11, Vissani 12, Caroli ne, Ciampaglia, Genjac 21, Poeta ne, Tosti 18, Pecchia ne. All.: Cecchini.
FOLIGNO: Baldinotti, Gandolfo 21, Rath 12, Mariotti 5, Ribeiro 14, Madeo ne, Guerrini, Cimarelli 8, Donati 10, Razzi. All.: Pierotti.
ARBITRI: Ciaralli, Talotta.
PARZIALI: 18-20, 20-10, 16-16, 32-24.
Il Del Conero torna a sorridere all’Ancona Matelica che accende la scintilla, battendo tra le mura amiche la Carrarese e salendo a 50 punti, consolidando così il sesto posto in classifica. In diretta davanti alle telecamere di Rai Sport due formazioni affamate di punti, seppur per motivi diversi.
Ancona Matelica reduce dallo stop di Chiavari nel turno infrasettimanale e dal pareggio interno sette giorni fa con la Viterbese, con il tecnico Colavitto che, assente per squalifica il leader Delcarro, affidava le chiavi del centrocampo a capitan Papa affiancato da Palesi e Iannoni. In difesa tornava Avella tra i pali e Noce a presidiare la corsia di competenza. In avanti le bocche da fuoco Rolfini, Moretti e Sereni, in rete dal dischetto nel match di andata contro i toscani. Carrarese decima a braccetto con la Lucchese a quota 39 punti, in attesa prima della salvezza e poi magari di acciuffare un treno playoff.
Mister Totò Di Natale schierava un undici incerottato viste le assenze per squalifica di Rota, Figoli e Semprini, masticando ancora amaro per i due punti buttati via pochi giorni fa negli ultimi 40’’ con l’Olbia.
Pronti via ed era Rolfini a mettere il suo sigillo sull’incontro: assist al bacio di Papa a saltare la difesa e Vettorel battuto in spaccata per il vantaggio locale. Al 17’ era ancora il Cobra a marcare per la sedicesima volta il cartellino in stagione, spedendo il 2-0 in fondo al sacco e capitalizzando il suggerimento di Iotti. Solo sul finale di tempo la formazione toscana provava a scuotersi, con la retroguardia locale sempre attenta in chiusura.
Nella ripresa l’Ancona Matelica restava in dieci al 10’ per il rosso diretto comminato a Masetti, reo di una trattenuta al limite dell’area, giudicata fallo da ultimo uomo. Mister Colavitto correva ai ripari scegliendo di inserire Gasperi e Bianconi. I marmiferi si facevano insidiosi al 26’ con la traversa di Doumbia, imitato da Energe al 40’. Nell’ultimo quarto d’ora spazio a Tofanari, Maurizii e Faggioli, con il numero 18 che provava a insidiare Vettorel senza fortuna. Appuntamento prestigioso nel prossimo turno: per il Monday night lunedì sera l’Ancona Matelica sarà di scena al Braglia per sfidare la capolista Modena.
Al Comunale Gastaldi di Chiavari è la Virtus Entella, quarta forza del campionato, ad avere la meglio sull’Ancona Matelica. Entrambe reduci da un pareggio nel turno di sabato scorso le due formazioni: l’Entella raggiunta nel finale dall’Imolese, i biancorossi sul doppio vantaggio dalla Viterbese.
Mister Colavitto confermava Vitali tra i pali, avvicendava sulla corsia destra Tofanari per Noce, schierando in attacco Rolfini, Faggioli e Sereni. Novità di giornata l’avanzamento di Bianconi sulla linea del centrocampo per ovviare alle molteplici defezioni (Papa squalificato, D’Eramo infortunato e Gasperi non al meglio) e ai tanti appuntamenti ravvicinati di questo scorcio di stagione.
Mister Volpe rispondeva con l’estroso Schenetti a supporto della coppia avanzata Lescano – Merkaj. Presenti anche in terra ligure i supporter biancorossi, giunti in più di 50 a sostenere con il solito calore la squadra, esponendo uno striscione dedicato alla memoria di Sasà Gnisci, storico massaggiatore biancorosso, scomparso in mattinata.
Emozionante la prima frazione con le due formazioni ad affrontarsi a viso aperto, con ritmi godibili, un buon atteggiamento e diverse occasioni su entrambi i fronti. Interessante la manovra ospite con un Delcarro subito sugli scudi ed una bella conclusione di Sereni ad impegnare Borra.
L’Ancona Matelica provava a far male negli spazi, ma nel finale era la squadra di casa a salire in cattedra, sfruttando le palle inattive. Dopo il palo colpito da Palmieri, sugli sviluppi di un altro calcio d’angolo Merkaj capitalizzava una mischia in area spedendo il pallone in fondo al sacco. La squadra marchigiana provava subito a reagire con Iannoni e Rolfini, ma entrambi non riuscivano a riequilibrare il risultato prima dell’intervallo.
Nella ripresa era invece ancora la formazione ligure a trovare la rete: Palmieri questa volta battezzava bene l’angolino e al 7’ con una rasoiata dal limite siglava il raddoppio. Mister Colavitto provava a cambiare l’inerzia della gara con quattro cambi simultanei: Moretti, Palesi, Gasperi e Del Sole prendevano il posto di Bianconi, Rolfini, Sereni, Delcarro, con l’ex Olbia di testa a sfiorare subito in due occasioni la rete buona per provare a riaprire l’incontro. Negli ultimi 10’ di gioco si rivedeva in campo anche il giovanissimo centrocampista classe 2003 Ruani, autore di buone trame.
Testa subito al prossimo impegno. Sabato, in diretta su Rai Sport alle ore 15:00, i biancorossi torneranno al Del Conero per sfidare la Carrarese di mister Antonio ‘Totò’ Di Natale.
Tabellini:
VIRTUS ENTELLA (4-3-1-2): 24 Borra; 21 Coppolaro (32’ st 2 Cleur), 15 Pellizzier, 19 Chiosa, 3 Barlocco; 17 Karic, 23 Paolucci (15’ st 14 Lipani), 27 Palmieri (32’ st 28 Rada); 10 Schenetti (40’ st 36 Sadiki); 32 Lescano (15’ st 9 Magrassi), 33 Merkaj. A disposizione: 22 Siaulys, 7 Dessena, 11 Morra, 26 Silvestre, 34 Meazzi, 35 Pavic. Allenatore Gennaro Volpe.
ANCONA MATELICA (4-3-3): 12 Vitali; 14 Tofanari, 25 Masetti, 6 Iotti, 3 Di Renzo; 8 Delcarro (17’ st 19 Palesi), 5 Bianconi (17’ st 17 Moretti), 4 Iannoni (36’ st 26 Ruani); 9 Rolfini (17’ st 7 Gasperi), 18 Faggioli, 10 Sereni (17’ st 21 Del Sole). A disposizione: 22 Avella, 15 Sabattini, 28 Maurizii, 33 Noce, 34 Pecci. Allenatore Gianluca Colavitto.
ARBITRO: Signor Simone Taricone della sezione di Perugia.
ASSISTENTI: Sig.ri Carmine De Vito della sezione di Napoli e Simone Asciamprener Rainieri della sezione di Milano.
QUARTO UFFICIALE: Sig. Gabriele Restaldo della sezione di Ivrea.
RETI: 43’ pt Merkaj, 7’ st Palmieri.
NOTE: spettatori totali 553 per un incasso di euro 3515.50; locali in divisa bianco celeste pantaloncini e calzettoni bianchi e portiere verde, ospiti in divisa rossa, pantaloncini e calzettoni rossi e portiere grigio; ammoniti Ruani, Coppolaro, Lescano, Merkaj e Delcarro; corner 4-2; recupero 2’ pt, 5’ st.
Torna a muovere la classifica davanti al proprio pubblico l’Ancona Matelica impattando con la Viterbese, con lo stesso risultato dell’andata e dopo essere stata in vantaggio per 2-0 nel primo tempo, essersi vista annullata la rete del possibile 3-0 ed aver centrato un legno.
Gialloblù con il ritorno di mister Dal Canto in panchina: fatale a mister Punzi la caduta con la Lucchese. Formazione laziale costruita per recitare un altro ruolo in campionato, con un tasso di esperienza ulteriormente innalzato nel mercato di gennaio.
Il tecnico veneto per il nuovo esordio tornava al suo 3-5-2, in avanti le certezze Bianchimano e Volpicelli, miglior marcatore dei suoi ed ex di giornata. Mister Colavitto riportava Vitali tra i pali, a centrocampo, out Gasperi e D’Eramo, sceglieva l’esperienza di capitan Papa, in avanti Faggioli nel tridente con Moretti e Del Sole.
Pronti via e dopo appena 10’ era proprio il numero 18 a sbloccare l’incontro: corner di Papa, assist di Moretti ed incornata vincente per l’1-0. Al 27’ il raddoppio: palla arpionata da Delcarro, fuga di Moretti sulla sinistra, fendente a fil di palo e 2-0. Nel finale di tempo, l’Ancona Matelica, sempre in controllo, sfiorava anche il tris con Papa, la cui conclusione dalla sinistra si infrangeva sul palo.
Nella ripresa cambiava completamente il volto della gara. Annullato per fallo di mano ravvisato dall’assistente il gol del 3-0 di Del Sole, la Viterbese all’8’ rientrava in partita con il pallonetto di Mungo che sorprendeva Vitali. Appena 5’ più tardi, rocambolescamente i laziali trovavano anche il pareggio. Dopo il salvataggio di Vitali su Volpicelli, sul corner seguente Martinelli di testa insaccava il 2-2 e la compagine gialloblù sfiorava persino il clamoroso vantaggio con Murillo.
Mister Colavitto gettava nella mischia anche Sereni e Rolfini, ma il risultato non cambiava più. Poco il tempo per leccarsi le ferite: l’Ancona Matelica tornerà in campo martedì alle ore 21:00 a Chiavari per la sfida contro l’Entella.
TABELLINO
ANCONA MATELICA (4-3-3): 12 Vitali; 33 Noce, 25 Masetti (32’ st 8 Rolfini), 6 Iotti, 3 Di Renzo; 4 Iannoni, 27 Papa (15’ st 5 Bianconi), 8 Delcarro; 21 Del Sole (15’ st 10 Sereni), 18 Faggioli, 17 Moretti. A disposizione: 22 Avella, 14 Tofanari, 15 Sabattini, 19 Palesi, 26 Ruani, 28 Maurizii, 34 Pecci.
Allenatore Gianluca Colavitto.
VITERBESE (3-5-2): 33 Fumagalli; 13 D’Ambrosio, 4 Ricci (1’ st 11 Murillo), 3 Martinelli; 17 Pavlev (1’ st 35 Semenzato),19 Calcagni, 88 Megelaitis, 10 Mungo (46’ st 8 Adopo), 5 Urso; 7 Volpicelli (31’ st 67 Alberico), 20 Bianchimano (29’ pt 18 Polidori). A disposizione: 77 Bisogno, 2 Polito, 6 Iuliano, 27 Marenco. Allenatore Alessandro Dal Canto.
ARBITRO: Sig. Mattia Pascarella della sezione di Nocera Inferiore.
ASSISTENTI: Sig.ri Mattia Regattieri della sezione di Finale Emilia e Simone Piazzino della sezione di Prato.
QUARTO UFFICIALE: Sig. na Deborah Bianchi della sezione di Prato.
RETI: 11’ pt Faggioli, 27’ pt Moretti, 8’ st Mungo, 13’ st Martinelli.
NOTE: spettatori totali 1183 per un incasso di 20.099,54 €; locali in divisa rossa pantaloncini e calzettoni rossi e portiere grigio, ospiti in divisa nera, pantaloncini e calzettoni neri e portiere giallo; ammoniti Megelaitis, Rolfini, Fumagalli, Ricci, Martinelli e Papa; corner 3-4; recupero 1’ pt, 3’ st.
Una Halley Matelica versione diesel prima lascia sfogare la E3Enery Todi, poi la stronca con un grande terzo quarto, chiudendo con un 3 su 3 l’intensa settimana che precede la sosta del campionato.
Eppure i padroni di casa ci hanno provato eccome a mettere i bastoni tra le ruote a una Vigor di nuovo priva di capitan Caroli (ginocchio dolorante) ma che ritrovava dopo un mese Genjac, subito incisivo uscendo dalla panchina (15 punti e 5 rimbalzi). Il grande protagonista della serata, però, è stato Falzon, letteralmente immarcabile per i lunghi tuderti e capace di chiudere con una doppia- doppia da 28 punti e 16 rimbalzi.
Todi ha approcciato meglio il match, prendendo il comando delle operazioni con i canestri da fuori dei soliti Marzullo e Trastulli, ma per gli umbri non si è mai davvero trattata di vera fuga. La E3Energy sfrutta la scarsa vena al tiro della Halley per salire fino al +7 nel cuore del secondo quarto, ma con Genjac e Falzon a banchettare nel pitturato i biancorossi sono di nuovo in scia all’intervallo lungo (36-35). La Vigor prende il largo nel terzo quarto, allungando verso la fine del periodo con le triple di Mentonelli e Falzon che valgono il primo vantaggio in doppia cifra (52-62).
Nel quarto periodo gli umbri mettono sul parquet tutto quello che hanno, ma Matelica controlla senza affanni e con un paio di guizzi di Bugionovo manda i titoli di coda. Vittoria consecutiva numero 5 per la Halley, che tiene la scia della capolista Bramante e ora può tirare il fiato per un paio di settimane: si tornerà in campo il 19 marzo a Castelraimondo contro Foligno.
Questo il commento di coach Cecchini a fine partita: «Todi è diventata strada facendo una squadra pericolosa, ma come tutte nel nostro campionato, e la partita è stata vera. Loro sono partiti forte offensivamente, facendo molto canestro da fuori, mentre noi abbiamo costruito spesso buoni tiri ma con basse percentuali. Siamo rimasti in partita coi rimbalzi d’attacco e qualche canestro al ferro, poi nel terzo quarto abbiamo messo la freccia e toccato anche il +13 nel quarto periodo gestendo senza troppi affanni il vantaggio. Siamo felici del ritorno di Genjac, subito molto dinamico e presente consentendoci di dare un po’ di riposo a Ciampaglia, che in questo ultimo periodo ha dovuto tirare la carretta. C’è da dire che questo infortunio per Haris non è stato così impattante sulla sua condizione perché comunque si è potuto allenare almeno sulla parte inferiore del corpo. Per cui si trattava solo di dover recuperare la condizione fisica. Di solito una pausa è deleteria per una squadra che ha infilato cinque vittoria consecutive, ma nel nostro caso è diverso. In questo momento dobbiamo pensare a superare gli acciacchi e queste due settimane ci serviranno davvero in questa ottica. Dobbiamo pensare al lungo periodo più che a domani mattina».
E3ENERGY TODI-HALLEY MATELICA 65-75
TODI: Pagliari ne, Simoni 6, Trastulli 15, Badalau 6, De Grossi ne, Oboichuk ne, Chinea G. ne, Rowland-Tchernev 10, Karapetrovic 2, Marzullo 10, Peralta 16, Chinea N. All.: Olivieri.
MATELICA: Provvidenza 2, Fianchini ne, Mentonelli 6, Bugionovo 8, Falzon 28, Vissani 7, Caroli ne, Ciampaglia 2, Genjac 15, Poeta ne, Tosti 7, Offor ne. All.: Cecchini.
ARBITRI: Pompei, Petritaj.
PARZIALI: 20-16, 16-19, 16-27, 13-13.
Al Bruno Recchioni, come all’andata, è la Fermana ad aggiudicarsi il derby con l’Ancona Matelica. Entrambi reduci da pari le due formazioni. La Fermana in fiducia dopo il risultato ad occhiali di Lucca, con il rigore parato nel finale da Ginestra a Belloni. Out Urbinati (frattura setto nasale per il capitano), mister Riolfo provava a cambiare le carte in tavola, variando modulo, passando al 4-4-2, con Pannitteri e Rodio esterni offensivi e Marchi e Cognigni in avanti.
Pochissimi i dubbi per mister Colavitto: fiducia all’undici capace di fermare sul pari e far preoccupare sette giorni fa la vice capolista Reggiana. Squalificato Faggioli, indisponibile D’Eramo, come unica variazione il tecnico riportava al centro dell’attacco l’ex Rolfini. Grande la cornice di pubblico, con il record di presenze stagionali al Recchioni.
Prima frazione senza particolari emozioni, ma con tanto agonismo in campo. Ospiti che perdevano Gasperi dopo pochi minuti, sostituito da Papa. A rompere l’equilibrio il match winner dell’andata Pannitteri che su cross di Sperotto cinicamente trovava il palo lontano portando in vantaggio i locali.
Nella ripresa stesso copione dei primi 45’ con una grande occasione capitata sui piedi di Delcarro e la palla che sfilava di poco a lato. Mister Colavitto sceglieva allora la carta Moretti con la Fermana brava però a chiudere tutti gli spazi. Solo un super Ginestra evitava il pari ai biancorossi: prodigioso il doppio intervento sulle incornate scaturite da due calci piazzati.L’Ancona Matelica tornerà in campo sabato prossimo, quando al Del Conero arriverà la Viterbese.
FERMANA (4-4-2): 1 Ginestra; 2 Rossoni, 99 Blondett, 14 Scrosta, 30 Sperotto; 77 Pannitteri (37’ st 23 Alagna), 24 Mbaye, 25 Graziano, 21 Rodio (41’ st 6 Spedalieri); 9 Cognigni (37’ st 18 Frediani), 7 Marchi (41’ st 16 Kyeremateng). A disposizione: 22 Moschin, 8 Sangiorgi, 11 Bugaro, 15 Giannó, 19 Pistolesi, 20 Capece, 29 Simonelli, 32 Tassi. Allenatore Giancarlo Riolfo.
ANCONA MATELICA (4-3-3): 22 Avella; 33 Noce, 25 Masetti, 6 Iotti, 3 Di Renzo; 4 Iannoni, 7 Gasperi (13’ pt 27 Papa, 40’ st 19 Palesi), 8 Delcarro; 21 Del Sole (21’ st 17 Moretti), 9 Rolfini, 10 Sereni (39’ st Vrioni). A disposizione: 12 Vitali, 35 Piergiacomi, 5 Bianconi, 14 Tofanari, 15 Sabattini, 26 Ruani, 28 Maurizii. Allenatore Gianluca Colavitto.
ARBITRO: Sig. Aleksandar Djurdhevic della sezione di Trieste.ASSISTENTI: Sig.ri Giorgio Lazzaroni della sezione di Udine e Marco Toce della sezione di Firenze.QUARTO UFFICIALE: Sig. Valerio Bocchini della sezione di Roma 1.RETE: 36’ pt Pannitteri.NOTE: spettatori 1851 di cui 166 abbonati e 557 ospiti per un incasso complessivo di 11500€ (rateo abbonati 527,67 euro); locali in divisa gialla, pantaloncini blu e calzettoni gialli e portiere grigio, ospiti in divisa rossa, pantaloncini e calzettoni rossi e portiere bianco; ammoniti Iannoni, Mbaye e Noce; corner 3-7; recupero 2’ pt, 6’ st.
Madre, figlia, fidanzato, cane e gatto in fuga dalla guerra e salvati sul confine tra Ucraina e Slovacchia. Sono loro i protagonisti del trasporto straordinario che proprio in queste ore ha visto in prima linea la spedizione partita da Matelica e giunta ai confini della guerra. I tre adesso saranno ospitati nel B&B di uno dei promotori dell'iniziativa.
La conferma arriva da Fabio Barboni, tra gli organizzatori della spedizione: "Ieri notte abbiamo scaricato tutte le provviste e i materiali raccolti per i profughi e siamo riusciti a convincere una famiglia a salire sul nostro van per essere ospitati da noi nelle Marche. Erano estremamente provati".
Una missione umanitaria nata per caso grazie a un post su Facebook da parte di Ives-Heidi Van Couwenberghe-Bosmans, ragazzo belga proprietario di un B&B a Matelica. Da quel momento Fabio, Ives e Leonardo hanno radunato le forze e in poche ore, grazie all'intervento della comunità ucraina nelle Marche e dall’Associazione il Lume di Treia, hanno caricato il proprio furgoncino a Morrovalle dirigendosi al confine con l'Ucraina.
"Siamo partiti senza sapere chi caricare, poi lungo il viaggio un contatto ucraino ci aveva indicato delle persone da prelevare al confine tra la Slovacchia e l'Ucraina. Ma il nostro contatto è saltato e abbiamo dovuto cambiare i programmi e accogliere chi era lì e aveva bisogno - racconta Fabio. Tutto è stato fatto con fondi privati per lasciare sul posto beni di prima necessità e tornare indietro con gli amici ucraini che vorranno venire nelle Marche".
"Per i tre ucraini in fuga dalla guerra ci siamo già attivati per effettuare i pass sanitari e richiedere tutta la documentazione necessaria che consenta loro di poter accedere alle cure mediche e a un codice fiscale di riferimento", ha aggiunto Fabio, che ha coordinato la spedizione dall'Italia e promosso un crowfunding destinato ai bisogni della popolazione ucraina.
Un furgone pieno di aiuti umanitari. Destinazione: Ucraina. Questa l’iniziativa portata avanti nelle ultime ore da Fabio Barboni, Leonardo Profili, e Ives Van Couwenberghe e Heidi Bosmans, grazie al supporto ricevuto dai Matelicesi e dall’Associazione il Lume di Treia – che ha messo a disposizione il mezzo.
La richiesta – via social – era già partita nella giornata di mercoledì e, in appena 24 ore, ha raccolto centinaia di prime adesioni e donazioni (altre sono ancora in corso). Il gruppo ora è in viaggio verso il confine ucraino per portare cibo, coperte e altri beni di prima necessità ai profughi in fuga dalla guerra.
“Si tratta della più grande tragedia umanitaria dal dopoguerra – ha commentato Fabio – e per questo abbiamo voluto attrezzarci e mettere in piedi una rete di contatti con i residenti e le associazioni locali in modo da poter organizzare, per il futuro, altri viaggi. Grazie anche al coordinamento con la Comunità Ucraina delle Marche, abbiamo la possibilità di dare un contributo concreto.
Il nostro obbiettivo inoltre – ha aggiunto Fabio - è di riuscire a raggiungere il confine Polacco/Ucraino in modo da poter tornare indietro con almeno una famiglia di persone in fuga dall'invasione delle truppe russe. Chiunque voglia aiutarci economicamente, mettendo a disposizione mezzi di trasporto o fornendoci beni di prima necessità non esiti a contattarci attraverso i nostri canali social. C’è bisogno dell’aiuto di tutti”.
Vittoria più sofferta del prevedibile per la Halley Matelica, che, priva degli infortunati Genjac e Caroli, ci mette due quarti a prendere le misure al fanalino di coda Falconara Basket. Un mezzo passo indietro a livello di prestazione per i biancorossi, che evidentemente patiscono le fatiche degli impegni ravvicinati e degli acciacchi che stanno costellando le ultime settimane, ma con un terzo quarto “da Vigor” mettono in ghiaccio la partita e si regalano due punti più che preziosi.
Eppure a dare la prima spallata al match era stata la squadra di coach Reggiani, che dopo un avvio tutto firmato Tosti (suoi i primi 8 punti della Halley), trova la prima fuga con una fiammata marchiata a fuoco dai canestri di Petrilli: sono i suoi 9 punti consecutivi a lanciare gli ospiti al massimo vantaggio sul +7 (13-20 all’8’). La Vigor pare svagata e allora Falconara controlla per tutto il secondo quarto, nonostante Falzon inizi a prendere il controllo del match: all’intervallo lungo è 34-38.
La musica cambia drasticamente nel terzo quarto. La difesa vigorina spegne la luce a una Falconara che produce solo 2 punti nei primi 6’ del periodo e al contempo trova nelle triple di un ritrovato Bugionovo e nello strapotere di Falzon le chiavi per volare via (61-46 al 30’). Falconara non ne ha più e la Halley, pur senza brillare, controlla senza patemi fino alla sirena, cui si arriva con il vantaggio che si dilata oltre i 20 punti di distacco, punizione anche eccessivamente severa per i bianconeri.
Non è stata una serata di lustrini e paillettes, ma sono due punti che pesano eccome perché ora Matelica è di nuovo a -2 dalla capolista Bramante. E lo scontro diretto di ritorno non è poi così lontano…
Queste le parole di coach Cecchini a fine partita: «Avevamo una partita mettendo la squadra in guardia sul fatto che Falconara ha 2-3 qualità di ottimo livello da togliere dalla partita. E invece siamo entrati in campo lasciando loro fare proprio quello. Dopo 3’ avevamo concesso già sei rimbalzi offensivi e lì non c’è classifica che tenga. Poi quando abbiamo abbandonato l’idea che fosse una partita facile e non abbiamo più pensato al tabellino personale la partita è andata via un po’ più facilmente. Il ritorno di Bugionovo e Falzon? Loro sono stati i due migliori in campo per me, vengono da un lungo stop e hanno giocato senza allenamenti e di questo risente tutta la squadra, che ha giocato sotto ritmo per tutta la gara. Li abbiamo tenuti in campo anche più del previsto per le prove un po’ meno brillanti di Mentonelli e Ciampaglia, ma non è certo un problema: è che ci avevano abituato a ottimi standard nelle ultime partite, in cui sono stati determinanti per alcune vittorie. Domenica andiamo a Todi per sfidare una squadra che ha ritrovato entusiasmo andando sul mercato e acquistando anche il paraguaiano Peralta. Dovremo fare attenzione».
HALLEY MATELICA-FALCONARA BASKET 81-60
MATELICA: Provvidenza 19, Fianchini, Mentonelli 3, Bugionovo 12, Falzon 19, Vissani 7, Caroli ne, Ciampaglia 5, Genjac ne, Tosti 16, Offor. All.: Cecchini.
FALCONARA: Elling 2, Sebastianelli ne, Bini 11, Corleoni, Gonzalez 5, Grossi 6, Polonara 6, Giorgini 6, Montanari 7, Petrilli 17, Falaschi. All.: Reggiani.
ARBITRI: Ricci, Piancatelli.
PARZIALI: 14-20, 20-18, 27-8, 20-14.