Missione compiuta, il PalaBadiali è espugnato e la Medea Montalbano prosegue la sua corsa in testa al girone F della Serie B di volley, con un 3-0 importantissimo sotto tutti i punti di vista inferto alla Volley Game Falconara.
Nei fatti la gara dura solo un set, il primo. Montalbano parte a razzo (sul 0-4 coach Capitani è costretto subito a chiamare il discrezionale) e va al primo time out tecnico avanti di 5 (3-8). Falconara però si desta dal torpore: un lungo turno al servizio di Catalani mette in apprensione la ricezione maceratese mentre l’opposto Morichelli sale di quota. La Volley Game riesce a ricucire un gap di 6 punti e a chiudere il secondo time out tecnico in vantaggio 16-15. Ultima frazione di set giocata punto a punto fino ad un finale pirotecnico ai vantaggi, con la Volley Game che si guadagna ben 5 palle set ma se le vede tutte annullare dalla Medea che, al primo set ball, mette la palla a terra e porta a casa il parziale (28-30.
La sconfitta sul filo di lana innesca un effetto domino nella formazione di Falconara, con due set che scorrono via con lo stesso copione: Medea perfetta in attacco e a muro-difesa, Volley Game che piano piano implode su se stessa. 16-25 e 13-25 i parziali che consegnano alla capolista una preziosa vittoria in casa della quarta in classifica.
Con questa gara termina il girone di andata e la Medea, saldamente al comando a quota 33, accede alla Coppa Italia Serie B, che mette in competizione le prime di ogni girone. L’avversario dei quarti di finale è la Cis Reti Tlc Hydra Latina, che ha 35 punti in classifica contro i 33 della Medea, che però ha giocato una gara di meno ed ha un miglior quoziente di punti in classifica su gare disputate (2.75 contro 2.69), che le permetterà di giocare in casa la gara di ritorno e l’eventuale set spareggio.
IL TABELLINO
VOLLEY GAME FALCONARA-MEDEA MONTALBANO 0-3
VOLLEY GAME FACONARA: Bastianelli, Federici, Giuliani, Stoico, Concetti, Catalani, Clementi, Furia, Tomassetti, Mariotti, Morichelli, Marchetti (L). All. Capitani.
MEDEA MONTALBANO: Molinari A., Sarnari, Miscio, Gemmi, Medei, Bruno, Molinari M., Scuffia, Scarpi, Saltarelli, Cacchiarelli (L). All. Pasquali.
ARBITRI: Di Virgilio-Tosti.
PARZIALI: 28-30, 16-25, 13-25.
C'è preoccupazione nella popolazione terremotata dopo quanto accaduto negli ultimi giorni, fra emergenza neve e blackout elettrici. Problematiche che sono andate ad aggiungersi a quelle già ben note per un entroterra maceratese che continua a soffrire. Ne abbiamo parlato con la parlamentare maceratese Irene Manzi (Pd).
Onorevole Manzi come commenta le vicende di questi ultimi giorni ?Siamo reduci da giornate molto difficili per le quali mi sento di ringraziare gli amministratori locali, le forze dell'ordine, i volontari della Protezione Civile che hanno prestato e stanno continuando a prestare il loro servizio senza sosta provando a risolvere le tante criticità presenti, primo tra tutti il problema legato al venir meno dell'elettricità in una parte consistente della nostra provincia che lascia sconcertati e rispetto al quale - insieme ai colleghi marchigiani del Pd - abbiamo tenuto un contatto costante con il Governo per sollecitare l'impegno dell'Enel ad intervenire. Detto questo, di fronte ad un'emergenza neve senza precedenti e al ripetersi di nuove scosse, senza sottovalutare le criticità serie che dobbiamo impegnarci a risolvere, trovo intollerabile lo sciacallaggio di alcune forze politiche e l'accavallarsi di notizie spesso false ( cito l'esempio delle bufale diffuse sulla mancata destinazione della raccolta fondi della Protezione civile ancora in corso) che continuano ad alimentare la confusione nei cittadini. Mentre qualcuno - come Matteo Salvini- andava in televisione con i doposci, noi parlamentari erano impegnati a lavorare con il Governo per risolvere i problemi che ci venivano segnalati. Fa meno notizia, ma è la realtà.Detto questo, però, non si può però dire che non ci siano problemi nella gestione del post sisma.Non nego che ci siano dei problemi. Però c'è un principio che voglio rimarcare: la legge che abbiamo approvato a dicembre stanzia, a meno di due mesi dal sisma, risorse e strumenti significativi per intervenire non solo sulla gestione dell'emergenza e sulla ricostruzione, ma su tutto il recupero delle nostre comunità. Dobbiamo renderlo effettivo, diffondere tutte le informazioni utili a conoscere gli strumenti a disposizione (penso alle risorse per le attività produttive, in parte ancora poco conosciute, su cui proprio in questi giorni ho presentato un'interrogazione per sollecitare il commissario straordinario e il governo a costituire strutture informative chiamate a dare sostegno ed assistenza alle imprese, anche in sinergia con le Regioni, le Camere di Commercio, il Ministero dello sviluppo economico). Detto questo, riconosco che ci sono delle serie criticità nella fase del post sisma (che le precipitazioni di questi giorni hanno aggravato) e che dobbiamo impegnarci insieme a segnalare e a risolvere.Nella settimana appena trascorsa con i colleghi del Senato e a quelli della Camera abbiamo predisposto alcuni emendamenti al decreto milleproroghe per correggere proprio alcuni aspetti della legge sul terremoto ( come i problemi legati all'applicazione della busta paga pesante a favore dei soggetti colpiti, o quelli relativi alla sospensione dei termini processuali nei Comuni del cratere o il nodo del dimensionamento scolastico), lavorando spesso in stretto contatto con il Governo. Lunedì come parlamentari marchigiani avremmo un incontro con il Presidente Ceriscioli per aggiornarci sulla situazione. Personalmente penso che, in questo momento, sia più importante concentrarsi sul lavoro da fare piuttosto che inseguire le polemiche visto che è il primo a poter portare dei risultati concreti, come la sottoscrizione- proprio ieri- da parte del Ministero dell'economia della convenzione per la concessione degli ammortizzatori sociali a favore dei lavoratori colpiti dal sisma. Tenere conto delle critiche e dei suggerimenti e non sottovalutarli, ma lavorare per migliorare la situazione.Nei giorni scorsi i giornali hanno pubblicato un accorato appello degli ordini professionali rivolto al Commissario Errani, ieri nel corso di una affollatissima riunione con l'ing. Spuri i tecnici hanno evidenziate alcune criticità rispetto ai sopralluoghi da effettuare, trovando però anche delle soluzioni migliorative. Non sarebbe forse meglio affrontare preventivamente i problemi prima che si verifichino ?Una premessa: i tecnici in questi mesi hanno dato un contributo importante, e spesso volontario, per gestire la fase più critica dell'emergenza. Penso che possano offrire un contributo significativo anche alla fase della ricostruzione e proprio per questo ho presentato i giorni scorsi un'interrogazione, rivolta al Governo e al commissario straordinario, per sollecitare una riconsiderazione dell'ultima ordinanza riguardante gli incarichi professionali e la fissazione di un limite quantitativo, a mio avviso, troppo penalizzante per chi opera nel nostro territorio e per l'impegno ricostruttivo a cui saremo chiamati nei prossimi anni.L'incontro di ieri a Macerata è' stato un passaggio importante a cui, mi auguro, segua a breve anche un incontro con il commissario straordinario. Errani sta svolgendo un lavoro molto importante in stretto contatto con gli amministratori locali. Penso però che possiamo migliorare e perfezionare l'operato dei prossimi mesi, trovando modalità operative che tengano in adeguato conto le esigenze e le peculiarità del nostro territorio, coinvolgendo preventivamente le nostre comunità e alleggerendo alcuni pesi burocratici che rendono spesso più difficile il lavoro della ricostruzione e la risoluzione dei problemi.Ieri pomeriggio la CISL Marche ha organizzato a Castelraimondo un momento di approfondimento dedicato a progetti di futuro per l'entroterra maceratese. Cosa è' emerso dall'incontro?
È' stato un lungo ed interessante pomeriggio quello trascorso insieme alla Cisl ieri, condotto anche in modo franco, senza nascondersi i problemi o le paure che toccano le comunità colpite dal sisma. Si sono raccolte idee e proposte provenienti dai tanti soggetti che in questi mesi si sono impegnati per mantenere vivi i territori coinvolti. Penso che sia compito delle istituzioni raccogliere quanto di positivo sta emergendo " dal basso" ed unificarlo in un progetto integrato di ricostruzione di questa provincia, sfruttando, insieme alle risorse stanziate nella legge, anche i fondi europei della programmazione regionale. E per questo trovo significativo quanto proposto dall'assessore Sciapichetti sulla volontà di convocare, a primavera, una conferenza programmatica, provinciale e regionale, sulla ricostruzione. Può essere una tappa importante. La vera scommessa per tutti i soggetti coinvolti sarà renderlo una reale occasione di confronto ed elaborazione e non solo un momento obbligato e formale.
Curioso episodio questa mattina, fortunatamente senza conseguenze per nessuno, a Macerata dove un pulmino senza nessuno a bordo si è sfrenato ed ha terminato la sua corsa fermandosi quasi verticalmente.
Il pulmino, da quanto si è appreso, aveva trasportato alcuni bambini alla Chiesa della Pietà. Quando i piccoli sono stati fatti scendere, il mezzo ha iniziato a prendere velocità fino a fermarsi in fondo alle scalette vicine alla chiesa. Danni, quindi, solo al mezzo e nessuno, per fortuna, si è fatto male.
Dodicesima vittoria consecutiva per la Roana CBF Macerata che questa volta, tra le mura di casa conquista un 3 a 0 contro Il VolleyArno Montevarchi e resta in vetta alla classifica nel campionato di B2 femminile, chiudendo il girone di andata con 36 punti a tre punti di distanza dalla Pieralisi Jesi che insegue.
Primo set molto combattuto. Le toscane sanno di giocare contro la prima del girone e tirano fuori tutte le armi a loro disposizione, battono in maniera ficcante e attaccano senza paura, con la consapevolezza di chi non ha nulla da perdere. Le maceratesi giocano a fase alterne, molto bene in attacco ma faticano in ricezione e a prendere il solo ritmo di gioco travolgente. Si chiude 26 a 24 con un ace di Anna Grizzo che torna titolare dopo due partite lasciata a riposo.
Nel secondo parziale si gioca ancora ad armi pari fino al 6 a 5 per Armellini e compagne, poi la Roana Cbf torna a far la voce grossa in campo, soprattutto a muro con Tozzo che non fa passare più nessuno. Coach Piazzese prova con cambi e time out ma ormai le maceratesi hanno preso la via del rullo compressore e sbagliano pochissimo. Peretti firma il venticinquesimo punto con un palleggio d'astuzia tipico dell'estrosa e giovane regista.
Stesso copione nel terzo set. Si inizia in equilibrio nei primissimi scambi poi le ragazze di mister Giganti diventano le uniche protagoniste dell'incontro, le ospiti cercano di non mollare, scambi lunghi e combattuti, trovano anche qualche break, ma la Roana Cbf non lascia speranze e vince 25 a 16 e anche questa volta è un tocco di seconda, questa volta di Pieristè a porre fine al set e alla partita.
Con questa vittoria Giorgi e compagne mantengono la testa della classifica in solitaria e si aggiudicano la possibilità di giocare la Coppa Italia, uno storico traguardo per la società di Paolella che per la prima volta disputerà questa manifestazione.
Prossimo appuntamento, sabato 28 gennaio sempre al Fontescodella per la prima gara di ritorno, Macerata aspetta Rimini, l'unica squadra ad aver battuto la Roana Cbf in questa stagione, è arrivata l'ora della vendetta.
Roana Cbf - VolleyArno Montevarchi 3-0 (26-24 // 25-15 // 25-16)
Roana Cbf Macerata: Grilli, Lombardi, Armellini, Tozzo, Foglia, Recine, Bellucci, Peretti, Grizzo, Giorgi, Pieristè, Micheletti. Allenatori: Giganti - Santoni
VolleyArno Montevarchi Arezzo: Ginepri, Massi, Bonechi, Mantelli, Ori, Manna, Manetti, Michelini, Bertozzi, Becucci. Allenatore; Piazzese
Arbitri: Stazio - Casciato
Una nuova denominazione per il PalaFontescodella. L'azienda Marpel di Tolentino, attiva da 40 anni nell'import-export di pellami in tutto il mondo, ha deciso di legare il suo nome a quello della struttura, casa storica della pallavolo maceratese.
Il Marpel Arena è il segno tangibile del legame tra la pallavolo maceratese ed il territorio, tanto auspicato ad inizio stagione. Investendo sul palazzetto, la Marpel ha investito sui giovani, sullo sport e sul futuro.
Un futuro che si spera roseo, visto che il volley maceratese, come testimoniano i risultati della Medea Montalbano ma anche della Roana Cbf Helvia Recina Macerata, ha tutta l'intenzione di ripagare chi in esso ripone la sua fiducia.
È ora di fare di più è il titolo della campagna di informazione che il Comune di Macerata e Cosmari hanno avviato in città per lanciare l’invito a produrre meno rifiuti, informare i cittadini sui risultati raggiunti e sugli strumenti a disposizione arrivare a tale obiettivo.
Anticipata dall’affissione di un manifesto generico con il solo logo del Comune e lo slogan "È ora di fare di più" , la campagna è proseguita in questa settimana con l’affissione di manifesti contenenti quattro diversi messaggi rivolti ai cittadini, Differenzia, Ricicla e riusa, Rispetta giorni e orari di conferimento, Risparmia, Informati e partecipa e con la consegna dell’Eco-calendario 2017.
“Abbiamo voluto avviare questo percorso di sensibilizzazione per incrementare la raccolta e per dire ai cittadini che unendo le forze possiamo raggiungere percentuali più alte nel riciclo dei rifiuti e, di conseguenza, smaltirne in discarica meno quantità” ha spiegato l’assessore all’ Ambiente Mario Iesari durante la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa.
Infatti, se da una parte è vero che i risultati ottenuti da Macerata nel campo della differenziazione dei rifiuti solidi urbani sono molto confortanti e che, grazie al contributo dei cittadini, la città è prima in Italia per Ecosistema urbano e settima per la raccolta differenziata dei rifiuti nell’indagine 2016 di Legambiente, si può ancora migliorare e raggiungere obiettivi più alti che permetterebbero vantaggi di natura economica per gli utenti e ambientale per il territorio.
“L’Amministrazione comunale ha voluto a questo scopo fissare mete più ambiziose per i prossimi anni” ha proseguito Iesari “raggiungere cioè l’80% di raccolta differenziata (attualmente siamo al 75,27%) e un peso di 75 kg annui per ogni abitante di rifiuto indifferenziato smaltito in discarica (attualmente siamo a circa 106 chili annui per ogni abitante). Un risultato che potrà introdurre la tariffa puntuale, un sistema per premiare chi si comporta meglio nella differenziazione a cui tende l'Amministrazione comunale”. Con l’estensione del sistema di raccolta porta a porta, la percentuale di differenziazione è cresciuta a Macerata di oltre il 20%; la quantità dei rifiuti smaltiti in discarica si è più che dimezzata (9.367 t nel 2013, 4.546 t nel 2016) e, di conseguenza, la Tassa Rifiuti è diminuita di oltre il 17% (con riferimento ad una famiglia di 3 componenti che occupa un’abitazione di 100 mq).
Una collaborazione ancora più stretta tra i cittadini, il Comune e il Cosmari per produrre meno rifiuti permetterebbe quindi una maggiore salvaguardia dell’ambiente e, dal punto di vista economico, una riduzione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti.
“E’ un obiettivo che possiamo raggiungere” ha spiegato Marco Ciurlanti presidente del Cosmari “Nei sacchetti dell’indifferenziato si gettano molti rifiuti recuperabili, non per una questione tecnica ma culturale. L’informazione è fondamentale per far capire che il rifiuto serve per altri scopi, deve diventare più pulito e più economico possibile. Attraverso questa Campagna forniremo risposte tecniche rispetto ai migliori comportamenti da seguire.”
Diversi sono i soggetti che ogni giorno intervengono nella raccolta e nell’avvio al riciclo o allo smaltimento dei rifiuti. C’è una grande varietà di strumenti per promuovere atteggiamenti virtuosi che sono a disposizione del cittadino per tenere un comportamento corretto, tra cui il Centro di raccolta e il Centro del riuso di Fontescodella dove portare beni che non si usano più ma che potrebbero risultare utili ad altre persone.
La campagna informativa E’ ora di… fare di più si conclude con un’iniziativa pubblica, nel suo genere realizzata per la prima volta, che avvicina l’Amministrazione a tutti coloro che offrono servizi e promuovono la cultura della sostenibilità e dell’economia circolare.
Nel prossimo fine settimana, venerdì 27 e sabato 28 gennaio, nella Galleria Scipione sono previste due giornate di approfondimento sui temi ambientali e del riciclo dei rifiuti.
“In questo momento non ci sono novità di calcio mercato”. Il direttore sportivo della Maceratese, Fabrizio Benassi, risponde lapidario alla domanda su possibili trattative in corso.
Ci potranno essere novità prima della chiusura ufficiale del calcio mercato?
“Stiamo ancora guardando”.
Si vocifera che Perna potrebbe lasciare la Maceratese.
“Per Perna non ho ricevuto alcuna richiesta”.
E per Allegretti?
“Lo hanno richiesto, ma non lo vendiamo”
L’attaccante Ingretolli si sta allenando agli ordini di mister Giunti. Sarà lui uno dei nuovi arrivi?
“Vogliamo prima vedere di che pasta è fatto”.
Proprio Ingretolli ha messo a segno una doppietta nell’amichevole disputata questa mattina dalla Maceratese contro la Sangiustese a Villa San Filippo. La partita è terminata sul risultato di 6 a 0 per i biancorossi. Le altre segnature portano la firma di Palmieri, Malaccari, Allegretti e Cannoni.
Contro la Sangiustese Giunti ha mandato in campo dal primo minuto Forte, Marchetti, Gattari, Gremizzi, Broli, Franchini, Quadri, Malaccari, Petrilli, Allegretti, Palmieri. Nella ripresa sono entrati Moscatelli, Ventola, Ramadani, Bondioli, Massei, De Grazia, Mestre, Bangoura, Cannoni, Colombi, Ingretolli.
Nella mattinata di ieri, durante il normale servizio di controllo del territorio, in piazza Pizzarello a Macerata, nei pressi del terminal degli autobus, gli agenti della “Volante” hanno controllato un giovane appena 18enne che alla vista dell’auto di servizio aveva tentato di defilarsi.
Addosso al ragazzo gli agenti hanno rinvenuto alcuni grammi di marijuana, motivo per cui la perquisizione è stata estesa anche all’abitazione situata nella zona di Loro Piceno. Durante le operazioni sono stati trovati alcuni ulteriori grammi della stessa sostanza stupefacente, un bilancino di precisione e alcune centinaia di euro in contanti per il cui possesso il giovane non forniva giustificazioni plausibili. Tutto è stato sottoposto a sequestro, mentre il ragazzo è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
Dopo lunghi anni di carriera, il luogotenente Bottalico Tommaso, già comandante della stazione di Macerata, lascia oggi il servizio attivo per raggiunti limiti di età. Il luogotenente era approdato al comando della stazione nel 2010 proveniente dal nucleo carabinieri Banca d’Italia di Macerata.
L’incarico viene assunto dal maresciallo aiutante Petroselli Andrea. 47enne, sposato e padre di un bambino di 2 anni, originario di Monte San Giusto, il maresciallo Petroselli ha trascorso alcuni anni in zone operative della Campania e poi al nucleo operativo di Macerata ove ha partecipato a svariate operazioni.
Tentato furto nella filiale di Piediripa del Credito Cooperativo di Recanati e Colmurano. Nella notte appena trascorsa ignoti, dopo essersi introdotti all'interno dellan banca, hanno cercato di aprire la piccola cassaforte che si trova nella postazione degli impiegati.
Fortunatamente l'allarme e il tempestivo arrivo dei Carabinieri che erano nelle vicinanze hanno messo in fuga i malviventi.
Sul posto per i rilievi il personale del nucleo investigativo provinciale. Sono in corso gli accertamenti.
Il veleno sta nella coda. E infatti nel conciliante comunicato, consegnato alla stampa nella tarda serata di ieri, che nella prima parte contiene solo miele ed alkermes, il segretario regionale del PD, Francesco Comi chiude "auspicando maggiore semplificazione burocratica e il pieno coinvolgimento di tutti territori”. Evidentemente le antenne dem hanno registrato che le farraginose procedure burocratiche si stanno rivelando un freno alla ricostruzione, così come il procedere in solitaria del commissario straordinario, Vasco Errani, non soddisfa appieno le attese dei marchigiani. Sindaco di Tolentino a parte.
Sicuramente Errani non deve aver affatto gradito i contenuti delle indiscrezioni relative agli intendimenti di Comi, in occasione dell'incontro con tutti i dirigenti regionali e provinciali del partito e verosimilmente deve aver fatto i suoi passi e mosso i suoi uomini. D'altra parte adesso la parola d'ordine che gira in tutti i Palazzi è silenziare assolutamente ogni forma di polemica e richiamare tutti all'unità.
Se ancora capisco qualcosa di politica, mi viene da pensare (ma non lo scriverei mai...) che tra Comi ed Errani ci sia stato un confronto serrato. Al di fuori di ogni ufficialità di facciata. E che, pure in presenza di pressioni che autorevolissime figure hanno messo in campo, Comi abbia strappato ad Errani l'impegno di snellire le procedure e di tenere conto della specificità e della complessità delle Marche. Il coinvolgimento dei territori, lascia aperta infatti ogni tipo di interpretazione. In politica quando si parla di territori si intendono tantissime cose: anche e soprattutto, per dirne una, le categorie produttive, le organizzazioni sindacali, oltre naturalmente ai sindaci e agli amministratori locali.
Si tratterebbe, in questo caso, di un cambio radicale di passo. Il coinvolgimento e la responsabilizzazione dei sindaci, nel '97 si è rivelata l'arma vincente. Mai si sono registrati allora odiosi difetti di comunicazione, al contrario di quanto oggi sta accadendo.
Mai la burocrazia ha fermato gli spazzaneve, come invece è accaduto pochissimi giorni fa, in piena emergenza neve a Camerino. La verità è che forse Errani dovrebbe rilassarsi e smettere di produrre ordinanze che, volente o nolente, danno l'impressione che l'entroterra maceratese sia una sorta di penitenziario a cielo aperto, popolato da truffatori e malfattori, potenzialmente pronti a sottrarre anche ogni singola pietra delle macerie. Macerie che il sole dell'estate ha seccato, la pioggia d'autunno dilavato, la neve d'inverno oggi ha coperto. Scommetto qui che a primavera saranno ancora tutte al loro posto e che su quei mucchi di pietra nasceranno dei fiori.
Si eviti allora quel pullulare di timbri, visti e firme che fanno tanto Bulgaria anni sessanta e la si smetta una volta per tutte, di richiedere anche per ogni piccolo intervento, il nulla osta dell'antimafia, dell'anticorruzione e perfino dell'antimuffa.
Comunque e aldilà delle impressioni personali, qualcosa si sta muovendo e la politica - in questo caso il Partito Democratico - sta raccogliendo le diffuse lamentele che si registrano sui territori colpiti dal sisma e le sta girando al commissario Errani.
Sarà il breve periodo a stabilire se la dialettica, tutta interna al PD, darà buoni frutti. Soprattutto nell'interesse dei terremotati. Noi stiamo qui e vigiliamo, dando al contempo voce a chi si trova ancora nel disagio.
“Che non si possa escludere un evento più forte è una cosa, che si vada verso un evento più forte è un'altra”.
Così il professor Emanuele Tondi prende chiaramente posizione nei confronti del titolo di stamattina di un quotidiano che ha allarmato tanti cittadini. "Non si va verso nulla, anche perché non è possibile affermare una cosa del genere da un punto di vista scientifico."
“Mai fatta un’affermazione del genere” chiarisce Tondi.
Il geologo ha sempre affermato che nella zona tra Montereale e Campotosto non si possono escludere scosse più forti di quelle di mercoledì, cosa nota e condivisa anche da INGV e che vale per tante zone in Italia.
E la nostra intervista che per coincidenza è stata pubblicata stamattina lo conferma: (qui)
“Se un altro evento importante si verificherà in quest'area è chiaro che le candidate più probabili sono loro (faglia di Capitignano e del Gorzano). Che l’evento di magnitudo 4,4 sia un foreshock che precede un evento importante generato dalla faglia del Gorzano o di Capitignano non è dato saperlo.
Osservando la mappa dei terremoti avvenuti negli ultimi 90 giorni (immagine a destra), l’evento di questa sera sembra, anche se nell’estremità sud, rientrare nella zona di instabilità che sta generando aftershocks dal 24 agosto.
Voglio sperare che sia così, non è obbligatorio che si attivino in così poco tempo tutte le faglie presenti nell’area.”
Questo si legge nel nostro articolo. Ed il concetto è chiarissimo.
“Consegno la mia smentita ufficiale a Picchio News, in quanto le dichiarazioni che ho rilasciato a questa testata sono state sempre riportate integralmente e con una chiarezza encomiabile, laddove qualche modifica ad affermazioni non sensazionalistiche avrebbe di certo incrementato il numero dei lettori”. Questo non può che farci piacere, ma ciò che più ci preme evidenziare è che laddove un emerito studioso come Emanuele Tondi si esprime chiaramente e sempre allo stesso modo sui medesimi concetti in interviste a giornali, radio e nella sua pagina facebook, ci si chiede come si possa essere arrivati ad un titolo del genere.
Fra l'altro, il presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni, proprio questa sera ha dichiarato all'Ansa "Non sorprenderebbe se nelle zone colpite dai terremoti del 18 gennaio si verificasse una scossa di intensità pari o superiore a quelle avvenute. «Non sappiamo quanta possa essere l'energia ancora da liberare, ma è più che legittimo dire che non è da escludere un evento più importante, ma non è possibile dire quando».
Il giornalismo cede in questo modo il passo al sensazionalismo, provocando però sgomento e preoccupazione in una popolazione già duramente provata dagli eventi degli ultimi mesi. Tra l’altro ancora non è chiaro che Tondi è un geologo e non un sismologo!
Il compito del comunicatore è quello di informare correttamente la gente su ciò che è noto alla scienza ed evidenziare il limite di incertezza oltre il quale non possono farsi affermazioni insindacabili.
Gli studiosi si prestano alla divulgazione per permettere alla popolazione di avere un quadro il più possibile comprensibile in una situazione in cui non c’è stata da parte delle amministrazioni pubbliche una preparazione a simili eventi né una puntuale informazione. Anche domani mattina ad esempio il Prof. Tondi ribadirà gli stessi concetti in un seminario divulgativo per la popolazione organizzato nel comune di Loro Piceno dal titolo “Conoscere il terremoto”.
Questo fa il professor Tondi: spiega cosa sia il terremoto, non lo prevede!
Ma ormai sono in pochi a non saperlo. O a far finta che non sia chiaro.. (?)
Con la Maceratese si sta allenando un volto nuovo. Si tratta di Cristiano Ingretolli, classe ’94, attaccante, cresciuto nelle giovanili del Lecce prima e del Pescara poi.
Ingretolli ha iniziato la stagione con la maglia del Fano dove ha collezionato quattro presenze. In precedenza ha militato nelle file di Ischia, Barletta, Catanzaro e Melfi.
Alcuni addetti ai lavori danno per certo il trasferimento in prestito di Ingretolli dal Pescara alla Maceratese, ma dal sodalizio biancorosso non trapelano notizie di calcio mercato.
Countdown verso l’apertura della XXVIII Edizione di Musicultura.
Mancano pochi giorni all’inizio delle attese audizioni live dei 60 concorrenti selezionati sugli 800 iscritti al Festival 2017, gli artisti avranno l’opportunità di esibirsi davanti alla giuria di Musicultura eseguendo rigorosamente dal vivo tre brani del proprio repertorio, dodici giorni di spettacolo aperti al pubblico e distribuiti nei quattro week end di fine gennaio e inizi febbraio nell’ormai storico Teatro della Società Filarmonico Drammatica di Macerata. Un emozionante viaggio sulle diverse realtà musicali del paese che per il 2017 toccherà tutti i venerdì, sabato e domenica compresi fra il 27 gennaio e il 19 febbraio e che porterà a Macerata oltre i 300 musicisti da tutta Italia, i grandi ospiti amici di Musicultura, in qualità di padrini. Ad inaugurare l’apertura il prossimo 27 gennaio Alberto Fortis, il grande cantautore che con canzoni come “La sedia di lillà”, “Il Duomo di notte”, “Milano e Vincenzo” e “Settembre” ha dato un contributo significativo nell’arricchimento del grande canzoniere della musica d’autore italiana. Venerdì 3 febbraio sarà la volta di Mario Venuti che torna come ospite di Musicultura a undici anni di distanza dall'esibizione allo Sferisterio in coppia con Niccolò Fabi. Indimenticabile anche il set tutto siciliano in coppia con Carmen Consoli risalente a qualche edizione prima del Festival. Venerdì 17 febbraio direttamente da Sanremo, Maldestro, vincitore della XXV edizione di Musicultura, salirà sul palco della Filarmonica sette giorni dopo l'esperienza all'Ariston, dove con il brano Canzone per Federica, gareggia fra le nuove proposte del Festival di Sanremo 2017.
Oltre all’ ambito premio della giuria per la migliore esibizione della serata, anche quest’anno il pubblico della Filarmonica potrà dire la propria, votando gli artisti preferiti direttamente dal telefonino, grazie alla collaborazione con l’ Università di Camerino e all’apporto dato dagli studenti della facoltà d'informatica nell’ideazione del sistema di voto operativo dedicato alle audizioni live di Musicultura.
Al termine delle audizioni, verranno selezionati in nomi dei sedici finalisti le cui canzoni andranno a comporre il CD compilation della XXVIII edizione del concorso e saranno presentate in anteprima nazionale sabato 1 aprile al Teatro Persiani di Recanati.
Radio1 Rai, partner ufficiale di Musicultura, farà conoscere al grande pubblico le canzoni dei giovani talenti del Festival che saranno poi affidate al giudizio finale del prestigioso Comitato Artistico di Garanzia composto da:
Enzo Avitabile, Claudio Baglioni, Luca Carboni, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Gaetano Curreri, Teresa De Sio, Niccolò Fabi, Tiziano Ferro, Max Gazzè, Giorgia, Lo stato sociale, Maurizio Maggiani, Dacia Maraini, Mariella Nava, Gino Paoli, Vasco Rossi, Enrico Ruggeri, Paola Turci, Roberto Vecchioni, Antonello Venditti, Sandro Veronesi, Federico Zampaglione, Stefano Zecchi. Il lungo cammino di Musicultura 2017 terminerà a giugno quando gli otto vincitori finali saliranno sul palco dell’Arena Sferisterio di Macerata e al vincitore assoluto decretato dal pubblico andrà il Premio UBI – Banca Popolare di Ancona del valore di 20.000 euro.
Tra gli artisti selezionati due i marchigiani: Piero Romitelli di Morrovalle e il Gruppo La Base capitanato da Francesco Fioravanti di Ascoli Piceno.
GLI ARTISTI IN CONCORSO 2017
A seguire i nomi degli artisti selezionati e relative città di provenienza:
Francesco Balasso (Thiene – VI), Buva (Cerignola – FG), Ambra Calvani (Roma), Andrea Delrivo (Bologna), Nunzia Bi (Telese Terme – BN), T;nagai (Barletta – BT), Le Larve (Roma), Giulia Catuogno (Palermo), Cauteruccio (Arezzo), Bruschetta Brothers (Trento), Riccardo Ceres (Santa Maria Capua Vetere – CS), Lucio Corsi (Castiglione della Pescaia – GR), Shark e Groove (Siderno – RC), L'Armeria Dei Briganti (Capoterra – Cagliari), Bob Messini (Bologna), Il Grande Capo (Formia – LT), Makardia (Avellino), Giorgieness (Milano), Luca Dolci (Forlì), Doro Gjat (Dolmezzo – UD), Roberta Dragone (Monza), Antonio Ferrari (Piacenza), La Base (Ascoli Piceno), Punto e Virgola (Forlì), Nico Gulino (Erice – TP), Antonio Langone (Roma), Mirkoeilcane (Roma), Marte (Monza), Teo Manzo (Milano), Alfredo Marasti (Pistoia), Gigi Marras (Cagliari), Jess (Chianciano Terme – SI), Luca (Molfetta - BA), Peligro (Vignate – MI), Gian Piero Milanetti (Roma), Tano Mongelli (Toritto – BA), Frè Monti (Castellarano – RE), Luce (Bari), Amarcord (Scandicci – FI), Vincenzo Musto (Napoli), Francesco Papageorgiou (Parma), Salvario (Torino), Lovain (Grottaglie – TA), Eugenio Rodondi (Collegno – TO), Piero Romitelli (Morrovalle – MC), Lene (Vimodrone – MI), Nico Sambo (Livorno), Lorenzo Santangelo (Sydney), Francesca Sarasso (Vercelli), Irene (San Sebastiano al Vesuvio – NA), Simona Severini (Gorgonzola – MI), Jaspers (Asti), Alessandro Sipolo (Brescia), Lastanzadigreta (Torino), Marilisa Ungaro (Ischia – NA), Valeria Vaglio (Roma), Agnese Valle (Roma), Virginia Veronesi (Lodi), Lumanera (Avellino), Rachele (Caltanissetta).
Contrordine a Macerata: sabato si torna a scuola. Ad annunciarlo il sindaco Romano Carancini: "Conclusi i sopralluoghi per verificare eventuali danni dopo il recente terremoto. Le lezioni riprenderanno domani mattina sabato 21 gennaio in tutte le scuole, di ogni ordine e grado, compresi gli asili nido comunali, di Macerata, in anticipo ripetto a quanto previsto".
È la lingua più parlata al mondo ed è quindi molto importante conoscerla per comunicare specie per finalità lavorative. Con la globalizzazione e la stessa crisi economica è fondamentale imparare l’inglese e per chi vorrebbe poi andare oltre confine per lavorare è indispensabile.
Ogni occasione per esercitarsi va considerata. Certo il supporto di una scuola di inglese sarà sicuramente necessario per affinare la lingua, ma prima o durante le lezioni di inglese si può fare esercizio in vari modi, vediamone alcuni.
1. Leggere tutto quello che è possibile
Se abbiamo intenzione o stiamo già frequentando una scuola di inglese, potrà essere di grande aiuto il continuo esercizio nella lettura, ad esempio leggere i giornali online, siti web generalisti, qualche buon libro, praticare in sostanza quanto più possibile la lingua. Esercitarsi oltre le lezioni di inglese stimola ulteriormente l’apprendimento e s’imparano nuove parole e termini che torneranno molto utili. Un’altra buona pratica è di rivedere film inglesi con i sottotitoli in inglese, poi fare il contrario per sensibilizzare la pronuncia.
2. Annotare tutte le nuove parole e verificarne il significato
Durante la frequentazione della scuola di inglese, le lezioni seguono un percorso standard, quindi alcuni termini e parole saranno insegnati in differenti stadi di apprendimento. Per questo, seguendo il consiglio sopra citato, tutte le parole nuove che non riconoscete e che trovate, scrivetele e poi analizzatene il significato, infine, utilizzate queste parole in contesto per svilupparne frasi compiute. Fate questo con tutte le parole che vi sembrano strane o inconsuete, sarò molto utile nelle fasi successive e saranno di grande aiuto nelle future lezioni di inglese.
3. Esercitarsi nel parlato
Altra buona pratica da seguire è quella del parlato, occorre trovare un amico/a che parli fluentemente l’inglese, e conversare sostituendo l’italiano, in questo modo l’amico può aiutarci stimolando quando appreso alla scuola di inglese, nello stesso tempo correggerci quando necessario per la pronuncia. Infatti, uno dei problemi maggiori almeno nella parte iniziale dell’apprendimento è esattamente quello della pronuncia, spesso sappiamo perfettamente quali parole usare ma non avendo ancora padronanza della lingua la pronuncia è del tutto errata.
Un’ottima idea è quella di esercitarsi a parlare anche al di fuori della classe con i compagni. Scegliete i vostri corsi di inglese a Macerata e utilizzate al meglio le nuove conoscenze che farete.
4. Imparare con il buon umore
Quando ci si diverte tutto sembra più facile e le nozioni vengono memorizzate meglio poiché ne abbiamo un ricordo favorevole e piacevole. Si possono, per esempio, seguire i canali TV Commedy in lingua originale, sono in genere dedicati ai giovani, quindi hanno un linguaggio veloce e spiritoso, con battute graffianti e molto divertenti. Questo è un buon metodo per apprendere anche la dialettica della sottocultura inglese, che ovviamente poi si potrà esporre nelle lezioni di inglese per approfondirla con gli insegnanti.
5. Un viaggio negli USA o in Inghilterra
Questo è sicuramente un ottimo metodo per integrare la lingua, un supporto alla scuola di inglese che accelera le basi dell’apprendimento. Si tratta di gioco forza ovviamente, perché quando non si ha alternative e tutti parlano inglese, occorre uno sforzo in più per farsi comprendere e capire cosa dicono gli altri. Solitamente da 3 a 6 settimane in uno di questi paesi offre ottime basi da integrare con le lezioni di inglese, per ottimizzare e portare a termine l’apprendimento.
Domani alle 17 presso gli spazi del circolo Ordine Futuro in via Don Minzoni 19, a Macerata, si svolgerà la presentazione del libro “Strade di Belfast, tra muri che parlano e sogni di libertà”.
Interverrà l’autore, Fabio Polese, reporter freelance, ha scritto di tutte le situazioni di crisi del mondo d’oggi, dalla Birmania alla Siria, dal Libano all’Irlanda del Nord.
Strade di Belfast è un reportage fotografico condito con interviste esclusive a militanti dell’Ira e protagonisti della lotta indipendentista irlandese, a circa 19 anni dagli accordi di pace del Good Friday Agreement.
Tutti i cittadini sono invitati a partecipare.
Il geologo Emanuele Tondi anche stavolta aveva descritto in anticipo quello che si sta verificando in Abruzzo.
La considerazione che prevedere i terremoti non sia possibile comincia così a starci un po’ stretta, nel momento in cui si conoscono le faglie dormienti e i tempi di ritorno.
A conferma di questo infatti depone l’ennesima valutazione precisa e scientificamente fondata del responsabile della Sezione di Geologia dell’Università di Camerino.
Per le precedenti si riportano i link delle nostre interviste al professore:
https://picchionews.it/cronaca/il-geologo-tondi-intervista-choc-sapevamo-dal-2009-che-il-terremoto-avrebbe-colpito-in-quel-punto
https://picchionews.it/cronaca/il-geologo-tondi-ha-pochi-dubbi-la-zona-piu-a-rischio-quella-a-nord-di-amatrice
E in diverse altre interviste anche in tv, sia ad agosto scorso che dopo le scosse di ottobre 2016, Tondi affermava con certezza che fosse assolutamente plausibile la riattivazione di altre faglie.
E spiegava che come peraltro si è già verificato in altri terremoti e, nel momento in cui una faglia si risveglia e dunque si attiva, tutta una zona diventa instabile ed altre faglie vicino potrebbero riattivarsi. Ne è esempio il terremoto dell’Aquila in cui si sono attivate sia la faglia a sud che quella a nord, fino al lago di Campotosto.
Il geologo dunque non escludeva il contagio per la faglia di Campotosto. In tal caso la sequenza sismica ricomincia e si conclude con il mainshock.
Il 29 novembre, il professor Tondi scriveva" "A sinistra trovate un’immagine presente nel “SECONDO RAPPORTO DI SINTESI SUL TERREMOTO DI AMATRICE ML 6.0 DEL 24 AGOSTO 2016 (ITALIA CENTRALE)” pubblicato da INGV il 19 Settembre scorso. Sono rappresentate le faglie con i rispettivi nomi e l’effetto che l’attivazione della faglia che ha generato il terremoto del 24 Agosto (colorata in rosso e verde) ha indotto in quelle vicine, in particolare quelle a nord e a sud (con i valori del CFF positivi). Sono gli effetti di interazione di cui si parlava in un post precedente e che possono “caricare” le faglie vicine a quella che ha generato un terremoto. Queste simulazioni indicano esclusivamente quali faglie sono sottoposte a “stress” aggiuntivi rispetto ad altre e non il fatto che si attivino sicuramente, in quanto bisognerebbe sapere (e non lo si può sapere) a che punto stanno della "carica“. Tuttavia, poi ci sono stati i terremoti del 26 e 30 Ottobre generati dalla Faglia del Monte Vettore-Monte Bove con epicentro tra Norcia-Preci e Visso.
A sud, come potete vedere, ci sono le faglie del Gorzano e di Capitignano. Se in futuro un altro terremoto di una certa magnitudo si verificherà lungo questa zona, è chiaro che le candidate più probabili sono loro.
Che l’evento di magnitudo 4,4 sia un foreshock che precede un evento importante generato dalla faglia del Gorzano o di Capitignano non è dato saperlo. Osservando la mappa dei terremoti avvenuti negli ultimi 90 giorni (immagine a destra), l’evento di questa sera sembra, anche se nell’estremità sud, rientrare nella zona di instabilità che sta generando aftershocks dal 24 Agosto. Voglio sperare che sia così, non è obbligatorio che si attivino in così poco tempo tutte le faglie presenti nell’area. Comunque, come ripeto da mesi, in quella zona è necessario verificare la vulnerabilità sismica degli edifici, chiamando per un sopralluogo un ingegnere affiancato da un geologo. Se l’edificio è a norma, non c’è nulla da temere, in caso contrario è necessario prendere provvedimenti. Si può convivere con la pericolosità sismica ma non con il rischio!".
Quanto sopra deve però sollecitare un’ulteriore riflessione: laddove esiste una carta di pericolosità sismica contenente l’indicazione delle zone a rischio, appare inescusabile la mancanza di predisposizione di misure di messa in sicurezza pre emergenza delle stesse.
Ciò vuol dire che non si deve e non si può aspettare che il sisma si verifichi e produca dei danni per poi fare prevenzione attraverso la ricostruzione successiva.
La carta di pericolosità sismica è uno strumento fondamentale per poter intervenire in anticipo laddove si sa che in base ad un determinato tempo di ritorno si verificherà un sisma.
I danni del terremoto dell’Emilia Romagna ad esempio si sarebbero potuti evitare se si fosse tenuto conto del tempo di ritorno della faglia di Mirandola, in una zona certo a bassa pericolosità sismica, ma comunque in cui era dormiente da 300 anni una faglia che si sarebbe riattivata.
La stessa situazione nella Regione Marche, come ci dice Tondi, riguarda la zona del pesarese, dove si potrebbe già intervenire con dei progetti di messa in sicurezza pre sisma.
La mappa di pericolosità sismica è però datata ed è necessario rivederla ed aggiornarla. E gli strumenti esistono. Ed è già pronto un progetto per realizzarla a cui necessita però il finanziamento necessario, tra l’altro non rilevante – 100 mila euro (!!!) che il Professore sta cercando di reperire.
100 mila euro a fronte dei 15 milioni di euro di cui ha parlato in una trasmissione televisiva il sismologo Alessandro Amato, necessari per acquistare strumenti di perforazione del terreno che permettono di studiare con precisione le faglie e attualmente in uso solo in Giappone e in California. Comunque deprimente ascoltare le parole di uno studioso che dichiara che in Italia non ci sono soldi per la ricerca...
A quanto pare però la Regione Marche sembra non essere interessata a finanziare il progetto di aggiornamento delle mappe di pericolosità sismica, dato che allo stato attuale al riguardo tutto tace.
A ciò si aggiunga un'altra circostanza, già segnalata (https://picchionews.it/cronaca/nominato-il-comitato-tecnico-scientifico-per-la-ricostruzione-non-c-e-la-geologia ), a nostro avviso singolare se non addirittura grave: nella compagine di esperti facenti parte del Comitato Tecnico Scientifico nominati di recente dal commissario Errani c’è un solo professore dell’Università di Camerino, esperto di urbanistica e architettura.
E c’è un solo geologo.
E soprattutto non c’è il professor Tondi, la persona che maggiormente conosce il territorio della Regione Marche in termini di faglie attivabili.
A tale riguardo un dubbio è dunque lecito: che si voglia davvero fare prevenzione nella ricostruzione?
Si vogliono mettere le persone giuste al posto giusto?
Da quanto sopra non sembra sia così.
Le abbondanti nevicate delle ultime 24 - 48 ore stanno determinando in tutte le aree montane dell'Appennino centrale situazioni di forte emergenza. Ce ne parla Renzo Marianelli, capo stazione del soccorso alpino di Macerata che, impiegato nell'ascolano, sta cercando di far fronte alle diffuse situazioni di criticità che stanno interessando tutta la zona.
Renzo Marianelli, assieme alla sua squadra, lavora ininterrottamente dal 24 di agosto e lo avevamo già incontrato in occasione delle ricognizioni con i droni per la messa in sicurezza delle strade nel post - terremoto. È di ritorno dall'Abruzzo dove ha partecipato ai soccorsi nell'hotel di Rigopiano. È sceso da poco dall'elicottero e ha appena qualche minuto per dirci qualcosa sulla situazione nel versante appenninico marchigiano.
"Ci sono circa 25 operatori - racconta Marianelli - che provengono sia dal maceratese, che dal fermano, dall'ascolano e da Ancona. Oggi sono arrivati rinforzi anche dall'Emilia, precisamente da Parma. La situazione comporta un dispiegamento di forze importante perché tutte le zone dell'ascolano, al confine con il Lazio e l'Abruzzo, hanno bisogno di interventi. Moltissime frazioni sono rimaste isolate a causa della neve e, proprio oggi, abbiamo effettuato il recupero di due adulti e un bambino, isolati da diverse ore".
"Le strade sono bloccate - continua Marianelli - e anche se la situazione sta lievemente migliorando qua c'è davvero tantissimo lavoro da svolgere. Da un lato si deve pensare alla messa in sicurezza dei versanti e al rischio valanghe, dall'altro si deve arrivare in quelle frazioni che sono isolate e dove ci sono abitanti che hanno bisogno di ogni genere di prima necessità che, tra l'altro, sono difficili da individuare a causa delle interruzioni delle comunicazioni e dell'erogazione dell'energia elettrica".
"Per domani mattina - conclude Marianelli - le strade dovrebbero ricominciare ad essere transitabili. Quello che però raccomandiamo vivamente è di non svolgere attività all'aperto, né sport di montagna perché il rischio valanghe è grado 5 (il massimo è 'Molto forte' 5)".
Cambia l'orario di inizio del derby. La Lega, vista la richiesta avanzata dalla società Ancona, in relazione ad esigenze organizzative, a ratifica degli accordi intercorsi tra le società interessate, ha disposto che la gara Ancona-Maceratese prevista per domenica 29 gennaio presso lo Stadio “Del Conero” di Ancona, abbia inizio alle ore 16,30, anziché alle ore 18,30.
La squadra allenata da Federico Giunti, lo ricordiamo, non scenderà in campo domenica contro il Modena; la partita è stata rinviata a data da destinarsi a causa della neve.