Martedì 15 luglio, in seconda serata, Rai2 trasmetterà la finalissima della XXXVI edizione di Musicultura, Festival della Canzone Popolare e d’Autore che, in scena dallo Sferisterio di Macerata, vede sfidarsi otto giovani artisti vincitori: Alessandra Nazzaro (Napoli) con “Ouverture”, Elena Mil (Milano) con “La ballata dell’inferno”, Frammenti (Treviso) con “La pace”, Ibisco (Bologna) con “Languore”, ME JULY (Benevento) con “Mundi”, Moonari (Roma) con “Funamboli”, Abat-jour (Rieti) con “Oblio”, Silvia Lovicario (Nuoro) con “Notte”.
La conduzione delle due serate conclusive è affidata a Carolina Di Domenico e, per la prima volta, a Fabrizio Biggio. Gli ospiti sul palco dello Sferisterio sono Vinicio Capossela, Riccardo Cocciante, Eugenio Finardi, Valerio Lundini, Antonella Ruggiero e Tricarico.
A impreziosire l’appuntamento televisivo di Musicultura è il reading di Simone Cristicchi di "Ninna nanna della guerra", poesia di Trilussa. Il cantautore festeggia quest’anno il 20° anniversario del brano “Studentessa universitaria”, con il quale ha vinto il Festival nel 2005.
Lo speciale Musicultura 2025 è firmato da Matteo Catalano, con la collaborazione di Carolina Catalano e per la regia di Duccio Forzano.
La Rai in veste di main media partner segue l’evento attraverso Rai Radio1, Rai2, Rai TGR, Rainews24, Rainews.it, Rai Italia e RaiPlay. Rai Radio1 è la radio ufficiale del Festival con Duccio Pasqua Marcella Sullo e John Vignola. Rai Italia diffonderà il programma in ambito internazionale, con uno speciale a cura di Roberta Ammendola. Un piano editoriale integrato tramite il coordinamento di tutte le attività social. Rainews24, Rainews.it e TGR, completano il quadro dell’informazione e dell’approfondimento con dirette, servizi e rubriche della XXXVI edizione di Musicultura.
I vincitori di Musicultura arrivano da una lunga selezione cominciata nel novembre scorso con il vaglio delle 2.352 canzoni iscritte al Concorso. Gli ascolti hanno richiesto oltre tre mesi di tempo, dopo di che, le 60 proposte più meritevoli sono state convocate per esibirsi dal vivo di fronte al pubblico nel corso delle Audizioni Live: 10 serate sold out al Teatro Lauro Rossi di Macerata (5.000 spettatori), seguite da 2 milioni di utenti in streaming. Al termine delle Audizioni Live, la direzione artistica di Musicultura ha proclamato e presentato ufficialmente i 16 artisti finalisti nell’ambito di due concerti al Teatro Persiani di Recanati, trasmessi in diretta da Rai Radio1 e in streaming da Rainews.it. Le canzoni finaliste sono raccolte nel CD Compilation “Musicultura XXXVI ed. 2025”, distribuito da EgeaMusic e su tutte le principali piattaforme digitali.
Gli otto vincitori sono stati designati dal prestigioso Comitato Artistico di Garanzia di Musicultura, i cui primi firmatari furono nel 1990 Fabrizio De André e Giorgio Caproni, e che in questa XXXVI edizione, è composto da: Francesco Amato, Enzo Avitabile, Claudio Baglioni, Diego Bianchi, Francesco Bianconi, Maria Grazia Calandrone, Giulia Caminito, Luca Carboni, Guido Catalano, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Gaetano Curreri, Dardust, Teresa De Sio, Cristina Donà, Giorgia, Mariangela Gualtieri, La Rappresentante di Lista, Ermal Meta, Mariella Nava, Susanna Nichiarelli, Piero Pelù, Vasco Rossi, Ron, Sydney Sibilia, Tosca, Paola Turci, Roberto Vecchioni, Sandro Veronesi e Margherita Vicario.
I protagonisti e le protagoniste del concorso si ritrovano a Macerata. È il test democratico del voto del pubblico dello Sferisterio a decretare il vincitore assoluto di Musicultura, al quale andranno i 20.000 euro del Premio Banca Macerata.
"Un gesto d’amore. Un atto di fede. Una promessa". Con queste parole la Maceratese ha lanciato la campagna abbonamenti per la stagione 2025/26, intitolata "Saremo sempre con te".
L’immagine scelta per accompagnare il lancio è uno scatto dei festeggiamenti per la promozione in Serie D: i colori biancorossi che sventolano nel cielo di Macerata, con la torre civica sullo sfondo. Un’immagine dal forte valore simbolico, come spiegato dalla società: "I colori biancorossi sventolano con orgoglio nel cielo di Macerata, dominato dalla torre civica. Un simbolo forte del legame tra squadra, città e tifosi. Il tricolore ci ricorda che da quest’anno la Rata tornerà a 'girar lo stivale', sospinta dal calore della sua gente".
Per celebrare il ritorno in un campionato nazionale, la Maceratese ha introdotto una fase di pre-abbonamento a prezzo agevolato, sottoscrivibile presso la segreteria dello Stadio dei Pini e attiva dal 5 al 23 luglio. Il via sarà dato sabato, in occasione della 16ª edizione della Old Lions Cup (LEGGI QUI), tradizionale appuntamento molto sentito dai tifosi della Curva Just, che per la prima volta si svolgerà allo Stadio dei Pini. "Sarà un modo per rinnovare da subito il proprio amore verso i colori biancorossi, sottoscrivendo l’abbonamento ad un prezzo agevolato fino al 23 luglio", si legge nella nota ufficiale del club, che si conclude con un invito rivolto “a quelli che ci sono sempre, che amano e sostengono la Maceratese in maniera incondizionata”.
Per quanto riguarda i prezzi, sono previste tariffe differenziate sia per la Curva Just che per la Tribuna, con agevolazioni per fasce d’età, donne e over 70. In Curva Just, l’abbonamento sarà gratuito per tutti i bambini nati dal 2013 in poi. I ragazzi nati tra il 2007 e il 2012 potranno usufruire della tariffa ridotta, fissata a 50 euro. Per chi è nato nel 2006 o prima, il costo dell’abbonamento intero sarà di 100 euro. Anche le donne e le persone over 70 potranno accedere alla tariffa ridotta di 50 euro. Passando alla Tribuna, anche qui l’ingresso sarà gratuito per i nati dal 2013 in poi. I ragazzi tra il 2007 e il 2012 potranno acquistare l’abbonamento ridotto al prezzo di 80 euro. Per chi è nato nel 2006 o prima, l’abbonamento intero avrà un costo di 160 euro. Le donne e gli over 70, come in Curva, potranno usufruire della riduzione a 80 euro.
La società ha reso noti anche i prezzi dei biglietti singoli per la stagione 2025/26. In Curva Just, i nati dal 2013 in poi entreranno gratuitamente, mentre i ragazzi nati tra il 2007 e il 2012 pagheranno il biglietto ridotto di 8 euro, più i diritti di prevendita. Per chi è nato dal 2006 in poi, il costo del biglietto intero sarà di 10 euro, sempre più i diritti di prevendita. Le donne e gli over 70 potranno accedere con biglietto ridotto a 8 euro, più prevendita. In Tribuna, l’ingresso sarà gratuito per i nati dal 2013 in poi, mentre per i ragazzi del 2007–2012 il biglietto ridotto sarà di 10 euro, più diritti di prevendita. Il biglietto intero per chi è nato dal 2006 in poi costerà 15 euro, sempre con l’aggiunta dei diritti di prevendita. Anche in questo settore, donne e over 70 potranno usufruire del ridotto a 10 euro.
La grande cavalcata della scorsa stagione, culminata con il ritorno della Maceratese in Serie D ha riacceso grandissimo entusiasmo in città. Ci si attende dunque subito una grande risposta di adesioni alla campagna abbonamenti, in segno di fiducia nei confronti della società, che intanto sta lavorando costantemente per definire la rosa a disposizione di Mister Possanzini. Già nei prossimi giorni dovrebbero essere comunicate altre novità.
Un evento importante per la Helvia Recina Volley Macerata è in arrivo giovedì 10 luglio, data in cui ricorre il decimo anniversario dalla scomparsa di Tito Antinori, storico fondatore e presidente del Club arancionero. Sarà un momento per ricordare tutti insieme la figura di Tito, il grande amore che aveva per la pallavolo, l’enorme lavoro dedicato prima a gettare le basi e poi a far crescere, per tutta la sua vita, quella che oggi è diventata una delle realtà pallavolistiche più grandi di tutte le Marche.
L’appuntamento è per il prossimo giovedì (10 luglio) alle ore 18.30 presso il piazzale che si trova tra via dell’Acquedotto e via Giovanni Palatucci, a Villa Potenza: si terrà la cerimonia di intitolazione della piazza proprio al grande Tito Antinori, deliberata dalla Giunta nello scorso marzo, alla presenza dei rappresentati dell’Amministrazione comunale di Macerata e dei dirigenti dell’Helvia Recina Volley. Prevista, inoltre, l’inaugurazione del nuovo parco giochi realizzato nell’area.
Un momento rilevante per la HR Macerata, in memoria di Tito Antinori, proprio nella frazione della Città da cui è iniziata nei primi anni ’90 tutta l’attività della società arancionera, partita dai campionati provinciali e arrivata fino ai massimi livelli nazionali, la Serie A1. Antinori negli anni è anche diventato un vero e proprio pilastro del movimento pallavolistico maceratese, nonché punto di riferimento della FIPAV Marche, in cui ha ricoperto il ruolo di consigliere e poi di vice presidente del Comitato regionale.
“Come presidente attuale dell’Helvia Recina Volley – dice Pietro Paolella – ricordo ancora quando Tito Antinori mi ha proposto questa opportunità, pensando di averlo vicino a lungo con la sua passione e competenza. Purtroppo ci ha lasciato poco dopo, ma in questi anni abbiamo sempre voluto tenere vivo il suo ricordo nel mondo del volley provinciale e regionale. Ringrazio la famiglia Antinori, sperando che l’Helvia Recina Volley viva sempre in sua memoria, continuando a raggiungere traguardi ancora più importanti. Per me non è stato facile ereditare il suo ruolo, e ho cercato sempre di portarlo avanti nel rispetto di Tito e del suo modo di fare: lo avrò sempre nel cuore”.
La pedana del lancio del disco dello stadio Guidobaldi di Rieti ha decretato il suo verdetto: è Beatrice Stagnaro la nuova Campionessa Italiana Allieve 2025. Nella gara che si è svolta domenica 29 giugno, sotto il sole rovente delle 12, la portacolori dell’Atletica Avis Macerata ha messo in fila tutte e 27 le avversarie per conquistare il suo terzo Titolo Italiano consecutivo, dopo quello Cadette dello scorso anno a Caorle e quello U20 di questo inverno, sempre a Rieti.
Beatrice, la più piccola di età tra tutte le partecipanti, si presentava in gara come la primatista stagionale, forte del 45.15 di primato personale, ma con risultati recenti non ottimali per un grande evento. La cronaca della gara evidenzia però il carattere di questa atleta, che se pur di giovane età, sa già quello che vuole.
Dopo essere salita in testa alla gara già al secondo lancio, al quinto turno la Stagnaro viene scavalcata dalla campionessa uscente, Emma Veronese del gruppo sportivo Fiamme Oro Padova che piazza un 44.61, a pochi centimetri dal proprio personale. La risposta della Stagnaro arriva immediatamente, con un lancio da 46.18 metri che nessuna riesce a superare all’ultimo giro di lanci. Titolo Italiano, Record regionale marchigiano Allieve e Record Sociale Assoluto dell’Atletica AVIS Macerata, questo il bottino dell’atleta maceratese, a dimostrazione del carattere agonista di questa bravissima atleta di soli 15 anni.
Grande soddisfazione per tutto il team biancorosso, per il tecnico ascolano Nazzareno Di Marco che segue Beatrice e per la famiglia che, con sacrificio, accompagna la ragazza almeno due volte a settimana a San Benedetto ed Ascoli per gli allenamenti di tecnica.
Bella prestazione di Michela Pierantoni, la velocista di Esanatoglia che da quest’anno veste i colori biancorossi, lei che proviene dal vivaio dell’Atletica Fabriano e allenata da Massimiliano Poeta, ex quattrocentista dell’Atletica Avis Macerata. La Pierantoni corre la batteria in 12.01, a soli 3 centesimi dal suo PB, al fianco del nuovo talento italiano della velocità, Doualla Edimo Kelly Ann Maevane e con il secondo posto guadagna la Finale. Dopo 4 ore si torna in pista per la Finale dove l’atleta maceratese chiude al settimo posto con il tempo di 12.09 e per lei c’è la medaglia e la foto sul podio dei Campionati Italiani Allievi/e.
La presenza sul podio sfugge di un soffio invece ad un altro atleta avisino, Marsel Provenziani nella gara dei m 1500. L’atleta aveva sicuramente aspirazioni da medaglia, ma una condotta di gara non ottimale lo vede chiudere complessivamente al nono posto con il tempo di 4:02.88. Non è andata meglio il giorno dopo nei m 3000, gara che lo poteva vedere sicuramente tra i protagonisti, per lui invece un non posto in batteria con 9:02.05, tempo che lo relega nelle posizioni distanti dal podio.
Prima esperienza ad un Campionato Italiano per Matteo Sbaraglia, al primo anno da allievo. L’atleta che proviene dall’ Asd Crazy Sport Tolentino, società che collabora da molti anni con la l’Atletica Avis Macerata, chiude la gara dei m 2000 siepi al nono posto in batteria con il tempo di 6:34.73
Duro affondo di Mattia Orioli, coordinatore provinciale di Macerata per Base Popolare Marche, contro il candidato di centrosinistra Maurizio Ricci e la sua coalizione, definita “confusa, ideologica e priva di una visione chiara per il governo delle Marche”.
“In questi giorni – dichiara Orioli – assistiamo alla confusione nel campo del centrosinistra, che dimostra come il vero obiettivo non sia governare la Regione ma semplicemente sconfiggere il centrodestra, per preconcetti e logiche da tifo politico. Ricci non vuole costruire un progetto per i marchigiani, ma guidare una coalizione ideologicamente spinta solo per vincere”.
Secondo Orioli, la coalizione a sostegno di Ricci è “sotto scacco di Verdi, M5S e Sinistra Italiana” e avrebbe ormai abbandonato ogni ancoraggio al centro, “schiacciata da posizioni radicali”. Una deriva che, sottolinea il coordinatore, rende incompatibile ogni dialogo con Base Popolare: “Ci siamo presentati con un nostro programma, fondato sui valori del popolarismo, con serietà e volontà di confronto. Ricci ha rifiutato l’incontro, definendolo uno show. Ora, vedendo la confusione che regna nella sua coalizione proprio sul programma, comprendiamo meglio quel rifiuto: paura e imbarazzo nel confrontarsi con una proposta concreta e moderata”.
Orioli rivendica invece il percorso compiuto con il presidente Francesco Acquaroli, che guida attualmente la Regione: “Con lui si è avviato un dialogo reale. Ha ascoltato il nostro programma, ha mostrato apertura e riconosciuto il valore delle nostre proposte. Questo è il modo di costruire una coalizione: su una visione, su contenuti, su un progetto comune”.
L’esponente di Base Popolare conclude sottolineando la distanza tra i due modelli in campo: “Da una parte Ricci che rincorre una sinistra estrema; dall’altra Acquaroli che ha accolto il mondo popolare, democratico e cristiano, e che si confronta su temi reali. Noi siamo al fianco del presidente per rendere le Marche forti, libere e competitive, con umiltà e capacità. I fatti parlano chiaro”.
I Campionati Italiani “Herbalife” appena andati in scena a Riccione hanno posto la parola fine alla stagione natatoria in piscina per gli atleti d’età maggiore. Tricolori romagnoli che hanno ampliato il bottino di medaglie vinte dal Centro Nuoto Macerata in questi mesi.
Agli Assoluti la ribalta se l’è presa tutta Alessandra Lolli che ha saputo addirittura conquistare il titolo nazionale nei 100 metri rana categoria M25. Un super risultato e certo non casuale, anzi la brava Lolli ha ribadito il feeling con la specialità finendo al terzo posto nei 200.
Il trionfo di Riccione ha fatto diventare 4 le medaglie d’oro conseguite dai nuotatori maceratesi in stagione e complessivamente sono state 29, 8 delle quali d’argento e 17 di bronzo. Un bottino cospicuo, la gratifica per il lavoro degli allenatori Eleonora Brandi, Daniele Bibini più Lorenzo Menchi.
Una bella sfilza iniziata in occasione della 20° edizione del “Trofeo Città di Riccione”. I Master del CNMacerata avevano ottenuto l’argento e il bronzo grazie a Luca Cirioni (M35), rispettivamente negli 800 stile e nei 100 delfino, più i bronzi con Giorgia Scoccia nei 100 rana M20 e Debora Belli nei 100 misti M45.
Al 23° “Città di Ravenna” era stato archiviato il terzo posto di Giorgio Bormioli nei 100 dorso M55, quindi le 10 medaglie e la ciliegina dei 3 ori al Campionato Regionale Invernale. A Fabriano infatti il Centro Nuoto Macerata aveva festeggiato gli splendidi primi posti di Debora Belli nei 200 misti, di Giorgia Scoccia nei 100 misti e di Sandro Silvestri nei 100 farfalla M60.
Altre 5 medaglie erano state aggiunte in bacheca a Fano, per la seconda edizione del “Trofeo Città della fortuna”. A mettersele al collo due volte Giorgia Scoccia, seconda sia nei 100 misti che nei 100 dorso. Seconda anche Martina Petruzzellis nei 50 dorso M20. Sul gradino più basso del podio Nicolò Ottaviani nei 50 rana M20 e Malvina Gilles nei 100 rana M20.
L’ultimo appuntamento prima di Riccione era stato il 18° “Trofeo San Marino”. L’associazione presieduta da Mauro Antonini aveva spedito 6 atleti rientrando con un settebello di medaglie. Due argenti: Monica Zafrani nei 400 stile libero M45 e Alessandra Lolli nei 50 farfalla. Cinque bronzi: Debora Belli nei 50 farfalla, Monica Zafrani nei 50 rana, Luca Cirioni nei 400 stile libero e 100 farfalla, ancora Alessandra Lolli nei 100 rana.
La notizia è apparsa oggi e sta già facendo discutere l’opinione pubblica. Al centro del caso la decisione del tribunale di sospendere l’espulsione di Ibii Ngwang, ex calciatore della Cluentina Calcio e residente a Macerata.
Classe 1998, circa due mesi fa Ngwang aveva girato un video davanti alla Prefettura di Macerata, pronunciando frasi offensive contro le istituzioni, contro Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Il tutto in perfetto stile trap, con toni provocatori: «Melo’, ho saputo che hai una bella figlia. Io sono nero, bello figo, con mio fratello Bello Figo. Mangiamo gratis, dormiamo gratis, non paghiamo l’affitto e poi scop… le ragazze italiane».
Il video era esploso in rete suscitando forti polemiche. La Cluentina Calcio aveva annunciato immediatamente la rescissione del contratto con il calciatore, ma il caso ha avuto ulteriori sviluppi: Ngwang e l’amico che lo riprendeva, un 24enne, sono stati denunciati per vilipendio.
Pochi giorni dopo, sono arrivate le scuse pubbliche di Ngwang:«Non volevo offendere l’Italia e gli italiani che mi hanno accolto con solidarietà e amicizia, né il ministro Salvini e la presidente Meloni, né la Polizia».
Nonostante le scuse, il questore di Macerata ha proposto l’espulsione dal territorio nazionale. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha accolto la proposta, firmando un decreto motivato con parole molto dure: «Atteggiamento indegno e spregevole da parte del cittadino camerunense verso i minori e il genere femminile [...] un irrispettoso scherno alla società civile italiana che, di fatto, gli consentirebbe di vivere sul territorio nazionale senza doveri né oneri [...] una totale mancanza di rispetto verso l’istituzione della Polizia di Stato».
Contestualmente è stata revocata la carta di soggiorno e firmato l’ordine di accompagnamento alla frontiera. Tuttavia, il 7 maggio, la giudice Alessandra Filoni del tribunale di Ancona non ha convalidato il decreto di accompagnamento alla frontiera, ritenendo che il comportamento del giovane non fosse «idoneo a giustificare un’esecuzione immediata e coattiva del provvedimento di allontanamento». La giudice ha inoltre rilevato che Ngwang si era «più volte scusato per le dichiarazioni rese, che non intendeva come offensive».
Il caso a quel punto è finito in Cassazione, mentre i legali del giovane camerunense hanno impugnato il decreto di espulsione. Ricevuto il ricorso, la giudice Silvia Albano ha fissato l’udienza per il 23 dicembre e, in attesa della pronuncia definitiva, ha sospeso il decreto di espulsione motivando così la decisione: «Non può evincersi che lo straniero, figlio di cittadino italiano, abbia tenuto comportamenti che costituiscono una minaccia concreta, effettiva e sufficientemente grave ai diritti fondamentali della persona o all’incolumità pubblica».
Secondo la giudice, è necessario tener conto del fatto che Ngwang risiede regolarmente in Italia da quando era minorenne, convive con il padre cittadino italiano, non ha precedenti penali e svolge attività lavorativa come calciatore professionista, ricevendo una regolare retribuzione. A ciò si aggiunge l’elemento delle scuse pubbliche rilasciate subito dopo l'accaduto.
La decisione ha scatenato reazioni sui social, dove molti utenti hanno criticato duramente la sospensione del provvedimento, accusando la magistratura di essere troppo indulgente. La posizione del tribunale si inserisce comunque in un quadro giuridico che richiede l’esame puntuale e individuale dei casi, tenendo conto della proporzionalità della misura rispetto al comportamento contestato.
La Polizia Locale ha disposto due ordinanze per modificare temporaneamente la viabilità cittadina in via Zara e via Pirandello, al fine di consentire lavori alla struttura universitaria e alla nuova realizzazione del sottovia ferroviario di via Roma.
Per quanto riguarda via Zara, nelle prime due mattine di luglio, precisamente il 5 e il 12, dalle 5:00 alle 7:30, il divieto di transito sarà in vigore per tutti i veicoli tranne quelli della ditta incaricata, che dovranno seguire una svolta obbligatoria a destra verso via Armaroli.
Nello stesso arco di tempo sarà attivo un senso unico alternato, regolato da movieri, nelle vie Garibaldi, Tommaso Lauri, corso Matteotti, piazza della Libertà e via Don Minzoni. Per raggiungere piazza della Libertà, piazza Strambi e le vie limitrofe così come piazza Mazzini e zone affini, sarà necessario seguire percorsi deviati attraverso piazza Annessione, via Garibaldi, corso Matteotti e, rispettivamente, via Don Minzoni o corso della Repubblica.
Inoltre, permane il divieto per tutti i veicoli con massa superiore a 3,5 tonnellate di transitare nel centro storico, anche se in possesso di autorizzazioni.
Spostandosi su via Pirandello, dal 7 al 26 luglio la strada compresa tra via Roma e via Montale sarà completamente chiusa, con sbarramento fisico, eccezion fatta per i mezzi da cantiere. In via Ungaretti verrà istituito il senso unico di marcia, valido da via Cardarelli fino alla biforcazione dei civici 70‑72, e per i veicoli in uscita dalla zona commerciale sarà prevista una svolta obbligatoria a destra verso via Verga. Infine, i mezzi di peso superiore a 3,5 tonnellate diretti al quartiere Collevario dovranno seguire un tragitto alternativo che passa da via Bartolini, via Cardarelli, via Ungaretti e via Verga per poi uscire su via Cardarelli, via Bartolini e infine via Roma.
Anche il trasporto pubblico subirà variazioni: l’APM dovrà adeguare il servizio urbano in conformità a queste disposizioni e informare la cittadinanza delle modifiche previste.
Tommaso Fabi torna a Macerata. Con una nota stampa il club annuncia l'ingaggio del centrale: "D’altronde si sa. Gli amori fanno giri immensi e poi ritornano. La nostalgia poi fa la restante parte. La seconda new entry tra i centrali della Banca Macerata Fisiomed per la prossima stagione è il maceratese Tommaso Fabi! Classe 1996, 200 cm di altezza, dopo una lunga trafila nelle giovanili della Cucine Lube Civitanova, Tommaso ha intrapreso un cammino che lo ha portato a maturare esperienze in giro per tutta Italia, che gli hanno permesso di crescere e di maturare dentro e fuori dal rettangolo di gioco".
Una carriera che va da Aversa a Brescia, da Lagonegro a Tuscania, passando per Motta, Reggio Emilia e Ortona - società con cui è rimasto quattro stagioni consecutive -, queste realtà sono stati tutti i suoi nidi prima dell’arrivo alla Energytime Campobasso, con cui ha concluso l’ultimo campionato di A3.
"Ora per lui è tempo di tornare “all’ovile”. Indossare la maglia della squadra della propria città, respirare l’aria di casa, vivere il campo con un coinvolgimento emotivo diverso: tutto questo ha avuto un peso nella sua scelta. Tra le varie proposte ricevute, quella di Macerata è stata valutata secondo criteri differenti, perché quando si parla di casa, di radici e di affetti, il cuore entra in campo prima ancora della testa. - spiega la nota del club.
“Dopo dieci anni passati in serie A girando per l'Italia, tornare a casa è una sensazione difficile da esprimere. Ammetto che, quando sono tornato al palazzetto per la prima volta qualche giorno fa, è stata un'emozione fortissima: ho condiviso lì con i miei compagni probabilmente le esperienze più belle della mia vita. - le parole di Fabi - Non ho pensato un secondo all'offerta propostami dal Direttore Sportivo Vullo e da Coach Giannini, che mi ha chiamato in prima persona: la pressione nel giocare in casa è un po’ più alta perché normalmente si inizia sempre una stagione con la voglia di far bene, ma farlo per i colori della propria città vale il doppio. La frenesia di iniziare è immensa”.
Tommaso arriva motivato e pronto a dare tutto, in una stagione che per lui non sarà come le altre, conoscendo già alcuni compagni ed elementi dello staff: “Gianluca Paolorosso era il mio preparatore atletico del settore giovanile Lube, quindi, sarà bello ritrovarlo; troverò poi tante persone della vecchia guarda come Vincenzo Grassi che anche lui mi ha accompagnato in tutta Italia, come il coach con cui ho condiviso anche la sua esperienza da primo allenatore alla Lube, dato che mi ero aggregato con loro proprio in quel periodo. Tra gli altri, conosco personalmente Pedron e Diaferia, è solo un onore e un piacere tornare a giocare con loro dopo le ultime annate condivise (a Ortona col primo, a Campobasso col secondo, ndr)".
Continua poi il giocatore: "Credo che la società abbia allestito un gruppo di altissimo livello che può permettere ai giocatori di sognare un po’ a occhi aperti: io preferisco rimanere con i piedi per terra, però mi aspetto una grande annata e credo l'obiettivo come play off, per quanto non semplice, è giusto fissarlo per la squadra. Personalmente, decidere di tornare a casa dopo anni non è una decisione “fatta su due piedi”, vorrei tornare con l'ideale di rimanere, dimostrando sin da subito il mio valore in campo”.
La squadra da benvenuto al nuovo numero 1 che, nel frattempo, si è presentato così ai tifosi: “Basti vedere Ortona, io sono una persona che quando si trova bene e tende a innamorarsi dei processi e delle situazioni: arrivo a Macerata con grandissime ambizioni sia personali sia sportive che di vita. Saluto tutti i tifosi, credo che mi conosciate già un pochino anche perché ho sempre frequentato Macerata: la voglia di far bene è tanta, non vedo l’ora di conoscervi e spero che insieme possiamo fare grandi cose!”
Con il suo arrivo, la Banca Macerata Fisiomed aggiunge centimetri, esperienza e cuore al centro della rete, affidandosi a un giocatore maturo, affidabile e profondamente legato ai colori della propria città.
Nella notte tra ieri e oggi, due bancomat sono stati fatti saltare e svaligiati nelle province di Macerata e Fermo, mentre un terzo tentativo di furto è fallito.
Intorno alle 3 di notte, malviventi sono entrati in azione alla BCC Recanati e Colmurano di Piediripa di Macerata, in via Bramante. Secondo una prima ricostruzione, un gruppo di persone a bordo di un’auto è sceso, ha fatto esplodere il bancomat e si è poi dileguato con il bottino.
Un modus operandi simile è stato registrato anche a Porto Potenza Picena, in via Rossini, nel quartiere Musicisti, dove è stato fatto saltare il bancomat della Carifermo. Anche in questo caso, i ladri sono fuggiti con il denaro e hanno abbandonato l’auto usata per la fuga, poi ritrovata dalle forze dell’ordine.
Nella stessa notte, è stato segnalato un tentativo di furto in un bancomat a Porto Sant’Elpidio, che però non ha avuto successo.
Il bottino complessivo non è ancora stato quantificato e le autorità stanno valutando se gli episodi siano opera della stessa banda. Le indagini sono in corso da parte delle forze dell’ordine locali.
La CF Maceratese lancia un progetto di crescita strutturato e ambizioso. Tante le novità in vista per la prossima stagione per il club del presidente Massimiliano Avallone, a partire dal rafforzamento dello staff tecnico e dirigenziale, con l’ingresso di figure altamente qualificate pronte a scrivere un nuovo capitolo per il club biancorosso. A guidare la prima squadra sarà Luca Turtù, ex Recanatese, affiancato da Claide Torresi che ricoprirà anche il ruolo di direttore generale.
“Sono orgoglioso di questa opportunità – ha dichiarato Turtù – il progetto della Maceratese è solido e punta a far crescere tutto il movimento femminile. Vogliamo costruire una squadra giovane, un gruppo che sappia amalgamarsi con le ragazze già presenti, approcciando con professionalità a ogni possibile scenario, compresa la chance di un ripescaggio in Serie C. Nel futuro puntiamo a diventare anche un bacino per le società professionistiche, preparando le ragazze al meglio. Sono molto soddisfatto di come abbiamo costruito lo staff: collaborare in sintonia con persone di valore e fiducia è fondamentale per raggiungere obiettivi ambiziosi”.
A fargli eco Claide Torresi: “Siamo entusiasti e con tanta voglia di migliorare. Ognuno dei nuovi elementi saprà portare competenze importanti”.Alessandro Leita, anche lui proveniente dalla Recanatese, sarà il responsabile del settore giovanile e il tecnico dell’Under 17 Nazionale. Entrambi hanno tenuto a ringraziare il club giallorosso per il percorso fatto, ricco di soddisfazioni.
“Arrivo con motivazioni altissime. Insieme a mister Turtù abbiamo creduto subito in questo nuovo progetto, perché secondo noi a Macerata c’è un ambiente positivo e sano in cui si può coltivare davvero qualcosa di grande per il movimento marchigiano. Ogni bambina deve sognare di indossare un giorno la maglia biancorossa in prima squadra. Speriamo di avere sin dai prossimi open day tante adesioni”, ha sottolineato Leita.
Il progetto si arricchisce con nuovi volti anche per la preparazione atletica e tecnica: Marco Cruciani (ex Robur Macerata) sarà il preparatore dei portieri. Per lui prima esperienza con il mondo del calcio femminile e grinta da vendere, mentre Federica Romiti, in società da otto anni, sarà la preparatrice atletica della prima squadra.
“Spero di contribuire a innalzare la qualità del lavoro in un movimento che spesso invece trascura la parte della preparazione fisica”, ha spiegato Romiti. Completano la squadra Paolo Piccirillo come responsabile della Scuola Calcio e tecnico dell’Under 12 Nazionale, Clyde Torresi alla guida dell’Under 15 e del coordinamento motorio del settore giovanile, e Debora Trillini come nuova responsabile della segreteria.La CF Maceratese, reduce da un eccellente secondo posto nel campionato di Eccellenza, punta a consolidarsi come punto di riferimento per il calcio femminile nelle Marche, investendo sulle giovani e guardando con decisione al futuro.
La Regione Marche si prepara a introdurre nuove misure per tutelare i lavoratori esposti alle alte temperature estive. Il presidente Francesco Acquaroli, insieme all’assessore al Lavoro Stefano Aguzzi, su sollecito delle opposizioni, ha annunciato la convocazione di un tavolo di concertazione previsto per giovedì con le parti sociali: sindacati, associazioni di categoria e rappresentanti datoriali.
L’obiettivo dell’incontro è la definizione di un provvedimento che preveda, come già avvenuto nell’estate del 2023, il divieto di svolgere attività lavorative all’aperto durante le ore più calde della giornata. Una misura resa necessaria dal crescente impatto dei cambiamenti climatici, che ogni anno porta con sé ondate di calore sempre più intense e frequenti. Anche per domani si prevede un'altra giornata di caldo intenso, con sei città marchigiane contrassegnate dal bollino rosso: Macerata, Fabriano, Jesi, Fermo, Ascoli e Pesaro. Le temperature massime supereranno i 35 gradi.
«Siamo al lavoro per replicare l’ordinanza che già l’anno scorso ha tutelato chi opera all’esterno – ha dichiarato il presidente Acquaroli –. Vogliamo dare una risposta concreta al tema della sicurezza, ma anche immaginare una soluzione strutturale, non solo emergenziale, per una criticità che ormai è diventata sistemica».
L’assessore Aguzzi ha sottolineato come le condizioni di caldo estremo rappresentino un pericolo reale per la salute dei lavoratori. «Già nel 2023 la Regione aveva disposto uno stop alle attività outdoor nelle fasce orarie più rischiose. Per questo motivo – ha spiegato – ho convocato tutte le parti interessate: vogliamo costruire insieme un accordo condiviso e tempestivo che tuteli la salute dei lavoratori, senza compromettere la continuità del sistema produttivo».
Il confronto mira dunque a conciliare sicurezza sul lavoro e tenuta economica, puntando su soluzioni condivise che possano diventare stabili nel tempo.
(Foto di repertorio)
L’edizione 2025 del torneo “Nando Cleti” è andata in archivio ieri sera con il trionfo dell'Academy Civitanovese, brava a far sua la finalissima della rinomata manifestazione di calcio giovanile categoria Esordienti (a 9).
L’Academy si è imposta 2-1 sulla Maceratese padrona di casa. Al Cleti il punteggio viene calcolato in base ai punti conseguiti nei tre tempi di gioco e allo Stadio della Vittoria l’Academy ha potuto iniziare i festeggiamenti già dopo due parziali. Si è aggiudicata infatti il primo per 2-0, quindi nella decisiva seconda frazione è volata sul 3-0 salvo subire la rimonta dei biancorossi. Ai ratini però è mancato l’ultimo guizzo e così il 3-2 è valso il successo dei civitanovesi. Un risultato che ha reso ininfluente il 2-1 a favore di una comunque orgogliosa Maceratese nel terzo periodo.
Questi gli organici protagonisti, applauditi, dell’ultimo atto della 39° edizione del “Nando Cleti”. Maceratese: Grifagno, Anzalone, Enoyoze, Alessandrini, Sbarbati, D’Orio, Pallotta, Renzi, Ripani, Polizzi, Musliu, Anderlini, Palmieri, Cicarè, Bossy, Baldi. All. Ricci
Academy Civitanovese: Gregori, Cocci, D. Biondi, Tisi, Gaggiano, Emmanuel, Carbone, T. Biondi, Maggiorana, Capponi. All. Valente
Il Macerata Opera Festival annuncia la cancellazione dell’Opera Gala previsto per il 31 luglio. La decisione è stata presa a causa di sopraggiunte ragioni di ordine logistico che, secondo l’organizzazione, non garantirebbero uno svolgimento dell’evento all’altezza della fama e della tradizione di eccellenza del Festival.
Piuttosto che compromettere la qualità artistica e produttiva dell'appuntamento, si è scelto con senso di responsabilità di rinunciare a un evento, pur di non scendere a compromessi che potrebbero danneggiare la reputazione complessiva della stagione in corso.
Il pubblico che ha già acquistato i biglietti potrà sostituirli, senza costi aggiuntivi, con ingressi validi per uno degli altri spettacoli in programma durante l’estate, compatibilmente con la disponibilità dei posti. In alternativa, sarà possibile richiedere il rimborso integrale presso la biglietteria del Festival oppure online attraverso il circuito Vivaticket.
L’organizzazione si scusa per il disagio e conferma il proprio impegno a mantenere elevato il livello qualitativo dell’intera manifestazione, invitando il pubblico a partecipare agli altri appuntamenti previsti nel ricco calendario dell’edizione 2025.
Prosegue sempre più nel segno della continuità la costruzione dello staff tecnico della CBF Balducci HR 2025/26. Arriva la conferma, infatti, nel ruolo di scoutman del Club maceratese per Marco Malatini, classe 1965 e marchigiano di Porto Potenza Picena, un vero e proprio veterano del team: per lui sarà la nona stagione consecutiva in arancionero. Con questi colori, dunque, Malatini può vantare un lunghissimo curriculum, nel suo palmares infatti ben due promozioni in Serie A1, una promozione in A2 e una Coppa Italia di A2. Lo scoutman arancionero sarà per un’altra stagione al lavoro a bordo campo durante le gare della CBF Balducci HR e darà il suo consueto prezioso contributo per la preparazione delle gare, in collaborazione con tutto lo staff guidato da coach Valerio Lionetti.
Per Marco Malatini, inoltre, non solo una lunga esperienza nei Club. Proprio in questi ultimi giorni è stato protagonista con la Selezione regionale femminile delle Marche al Trofeo delle Regioni 2025, da tre anni infatti fa parte dello staff tecnico marchigiano.
“Dopo l'esperienza appena conclusa sono ovviamente molto contento di continuare a lavorare con lo staff di Valerio Lionetti – dice Marco Malatini, pronto al nono anno consecutivo alla CBF Balducci HR - soprattutto perché quest'anno abbiamo raggiunto la promozione in Serie A1, cosa che non era scontata ma era comunque un obiettivo abbastanza preciso della scorsa stagione. È stato raggiunto, quindi adesso possiamo dire di avere una seconda chance rispetto all’avventura di 3 anni fa per dimostrare che possiamo mantenere la categoria. Si tratta di una nuova sfida, con una nuova squadra ma con uno staff che può vantare un anno di esperienza insieme: abbiamo legato e ci siamo trovati molto bene insieme”.
“Speriamo di riuscire a conquistare l'obiettivo che, ovviamente, anche per la prossima stagione è molto preciso ma molto diverso da quello dell'anno precedente: parliamo di salvezza – prosegue lo storico scoutman arancionero – Dal punto di vista personale, posso dire che nella scorsa stagione sono riuscito a migliorare le mie conoscenze, ho imparato molto da coach Valerio e credo che l'anno prossimo sia un'ulteriore occasione per affinare le mie qualità di scoutman e metterle al servizio della squadra per raggiungere l'obiettivo della salvezza. Non vedo l'ora di confrontarmi con la categoria, conosco ormai l'ambiente e conosco molti degli scout di Serie A1”.
Nonostante il tasso variabile risulti oggi più conveniente grazie al calo del TAN medio rispetto all’inizio dell’anno, la maggioranza dei consumatori nelle Marche continua a preferire la sicurezza offerta dal tasso fisso. Secondo i dati dell’Osservatorio di MutuiOnline.it, nel secondo trimestre del 2025 il tasso fisso ha assorbito ben il 98,2% delle richieste di mutuo nella regione, una percentuale leggermente in calo rispetto al trimestre precedente, quando sfiorava il 99,8%. L’ultimo taglio dei tassi deciso dalla Banca Centrale Europea non ha ancora prodotto effetti visibili sulle scelte dei mutuatari, che potrebbero però farsi sentire nei prossimi mesi, con una crescita delle richieste a tasso variabile che sono passate dallo 0,2% allo 1,0% nel corso del trimestre.
Le finalità di finanziamento confermano l’acquisto della prima casa come motivo principale delle richieste, con oltre il 61% del totale dedicato a questo scopo, seguito dalla surroga che rappresenta quasi un quarto delle domande (25,8%). Più distanziate si collocano le richieste per l’acquisto della seconda casa (6,1%), per ristrutturazioni (4,5%) e per consolidamento debiti (2,4%). In questo contesto, l’importo medio richiesto ha subito un lieve calo, passando da 121.000 euro a 119.700 euro, mentre il valore medio degli immobili è invece salito, passando da 191.800 euro a 195.400 euro nel secondo trimestre. Anche la durata media dei mutui si è ridotta, da 24 anni e 5 mesi a 23 anni e 11 mesi, mentre l’età media dei richiedenti è leggermente aumentata, passando da 39 anni e 7 mesi a 39 anni e 10 mesi.
A livello provinciale si evidenziano alcune differenze significative. Pesaro-Urbino si conferma l’area con gli immobili più cari, con un valore medio che supera i 207.200 euro, e con l’importo medio richiesto più elevato, pari a 124.755 euro. Al contrario, la provincia di Ancona registra i prezzi degli immobili più contenuti, con una media di 187.395 euro, mentre ad Ascoli Piceno si chiede la somma più bassa per il mutuo, intorno ai 114.252 euro. È proprio a Macerata che si rileva la durata media più lunga dei finanziamenti richiesti, con una media di 24 anni e 3 mesi, mentre a Fermo si trovano i mutui più brevi, con una durata media di 22 anni e 6 mesi. Per quanto riguarda l’età dei richiedenti, Ascoli Piceno si distingue per la media più giovane, 38 anni e 6 mesi, mentre a Fermo si registra l’età media più alta, 42 anni e 3 mesi.
Quando si raggiunge un obiettivo, c’è sempre da festeggiare. Non importa se non si è raggiunta la prima posizione, ma anche il percorso è qualcosa che conta e questi ragazzi meritano davvero solo applausi.
Si è conclusa domenica 29 giugno la quarantesima edizione del Trofeo delle Regioni maschile e femminile di pallavolo, con i migliori talenti di ogni territorio che si sono dati battaglia sui campi di un territorio meraviglioso come quello pugliese. Dai trulli di Alberobello alle scogliere di Polignano a Mare, passando per la “pallavolisticamente storica” città di Castellana Grotte: la Lombardia nel maschile e il Veneto tra le donne hanno ricoperto la parte del leone, ma le Marche non sono certamente rimaste a guardare.
Mentre le ragazze hanno battagliato nella Pool B chiudendo in sedicesima posizione, i maschietti, guidati da coach Giannini e dal suo prossimo assistente in biancorosso Leoni – oltre che dal fidato supporto del presidente Tittarelli -, si sono spinti più in alto, volendo ripetere e migliorare il piazzamento ottenuto nella scorsa edizione. La rassegna 2024 aveva portato la dodicesima posizione, arriva invece un brillante nono posto in graduatoria quest’anno.
Dopo la prima giornata con solo vittorie nette su Molise e Sardegna, il livello si è certamente alzato nella seconda fase con una convincente vittoria sull’Abruzzo e una sconfitta contro i forti pari età dell’Emilia-Romagna. Il terzo giorno di gara ha visto le Marche essere inserite in un vero triangolare di ferro dove i ragazzi hanno combattuto, ma hanno dovuto lasciare il passo prima al Veneto (2-1) e poi ai campioni della Lombardia (2-0). La successiva vittoria per 2-0 ancora contro l’Abruzzo e la rivincita presa contro il Veneto sono valsi quindi il nono posto finale.
Al termine del Trofeo e proprio per questi motivi, Romano Giannini è decisamente raggiante: “Eravamo partiti con l’idea e l’obiettivo di fare un risultato migliore dell’anno scorso e l’abbiamo fatto. Mi è piaciuto dei ragazzi il fatto di averci messi tutto loro stessi e di averci creduto fino all’ultimo pallone. Non è la solita frase banale, ma quello che ho davvero visto.
Dico poi un’altra sincera verità, che non capita spesso nel Trofeo: ci sono state tante partite in pochi giorni, ma ho visto anche un miglioramento sia tecnico che tattico da parte di alcuni. Questo mi da sempre molta voglia e forza di supportarli anche in futuro!”
La chiosa poi arriva dal baby regista maceratese Tommaso Marcone: “Innanzitutto è stata un’esperienza che non dimenticherò mai. Ci siamo divertiti stringendo ancora più i rapporti e abbiamo conosciuto tante persone di altre regioni. Abbiamo giocato un grande Trofeo, potevamo ottenere un risultato migliore, ma ce l’abbiamo messa davvero tutta senza mai mollare!"
Un incidente stradale si è verificato oggi in zona Pace, fuori dal centro abitato. Secondo le prime ricostruzioni, un veicolo avrebbe invaso la corsia opposta di marcia, per cause da accertare, causando uno scontro che ha portato al ferimento di due persone.
Uno dei feriti è stato assistito direttamente sul posto dal personale sanitario, mentre l'altro è stato trasportato in ospedale per accertamenti. Le loro condizioni non sono gravi.
Le forze dell’ordine stanno effettuando i rilievi per chiarire la dinamica dell’accaduto. Il traffico ha subito rallentamenti nella zona. Sul posto è intervenuta la Polizia locale per i rilevamenti del caso.
Si è svolta questa mattina, nella suggestiva cornice del cortile di Palazzo Buonaccorsi, la cerimonia ufficiale di saluto al questore di Macerata Gianpaolo Patruno, che dopo poco più di un anno lascia l'incarico per assumere un nuovo ruolo a Ravenna. Un momento partecipato e sentito, alla presenza della sua famiglia, del prefetto Isabella Fusiello, del comandante provinciale dei Carabinieri Raffaele Ruocco, del prefetto della Repubblica di Macerata Giovanni Fabrizio Narbone, del comandante della polizia locale Danilo Doria, oltre a numerosi rappresentanti delle istituzioni civili e militari.
Nel suo intervento, il questore uscente ha ripercorso con orgoglio il lavoro svolto: «Ritengo di aver fatto il possibile e di aver lavorato ultra vires, con le risorse a disposizione e grazie all’impegno di tutti, a partire dalla Polizia di Stato che ho avuto l’onore di organizzare e guidare. Ho trovato una squadra affiatata e voglio ringraziare anche l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco e tutte le forze dell’ordine locali. I risultati ottenuti non li misuro solo nei numeri, ma dalle valutazioni positive ricevute dal Ministero».
Con un sorriso ha condiviso anche un aneddoto: «Un cittadino mi ha detto, scherzando, che sono stato come Claudio Ranieri per la Roma». A proposito del legame con il territorio, Patruno ha sottolineato la tranquillità di Macerata, definendola «una città vivibile, inserita in una provincia complessa, tra le difficoltà della ricostruzione post-sisma e i fenomeni legati alla mala movida civitanovese, che abbiamo sempre fronteggiato con tempestività».
Tanti i ringraziamenti, rivolti al prefetto Fusiello, a tutte le forze dell’ordine e ai sindaci, ma soprattutto «a tutti i poliziotti che hanno condiviso con me questa frenetica e intensa cavalcata».
Al termine della cerimonia, a suggello del saluto, il prefetto Fusiello ha donato al questore Patruno, a nome dell’amministrazione comunale e delle forze dell’ordine, un quadro realizzato dall’artista maceratese Stefano Calisti, simbolo della città.
Domani, invece, l’insediamento del nuovo questore Luigi Mangino. Romano, 58 anni, compirà 59 in ottobre, vanta oltre trent’anni di carriera nella Polizia di Stato. Entrato giovanissimo nel terzo corso quadriennale per vice commissari nel 1986, si è laureato in Giurisprudenza nel 1991 all’Università La Sapienza di Roma. Ha ricoperto incarichi in città come Torino, Verona e Roma, dove nel 1992 ha diretto la sezione operativa antiterrorismo e operazioni speciali del NOCS. Dal 2010 al 2012 ha lavorato al Servizio Relazioni Internazionali, maturando un'esperienza anche in ambito estero: da Vienna a Varsavia, da Dublino a Vancouver, partecipando a gruppi di lavoro internazionali e corsi di formazione. Ha ricoperto ruoli di docenza tecnica in corsi operativi interforze, ed è anche paracadutista, con una specializzazione in "manovra di corda" ottenuta al Centro Addestramento Alpino di Moena.
Macerata si prepara quindi ad accogliere un nuovo dirigente con un curriculum ricco e articolato, chiamato a proseguire l’opera di presidio e sicurezza del territorio nel solco tracciato dal suo predecessore.
Macerata ha un nuovo brand. Peccato che nessuno lo voglia.
È stato presentato in pompa magna, in una conferenza stampa con tanto di sorrisi istituzionali, slide patinate e frasi fatte sull’identità, sul futuro, sull’essere “competitivi”. Ma a distanza di una settimana, di competitivo qui c’è solo il record di insulti e sarcasmo piovuti sui social.
Il logo non piace a nessuno. O forse sì, a qualcuno sì: a chi l’ha ideato. Perché per i maceratesi – studenti, professionisti, artisti, giovani, commercianti, pensionati – questo simbolo non rappresenta nulla. Peggio: è stato definito un affronto, uno schiaffo all’immagine, alla storia, persino al buonsenso.
E la domanda è semplice: possibile che nessuno, prima di piazzarlo ovunque, abbia chiesto “Vi piace?” Spoiler: no, non è stato chiesto. O se è stato chiesto, di sicuro non è stato ascoltato.
Il silenzio dell’amministrazione. Ma la parte più imbarazzante non è nemmeno il logo in sé. È il silenzio. Da giorni la città chiede di ritirarlo. Chiede un confronto, una spiegazione, una parola. Silenzio.
Intanto Facebook, Instagram, gruppi Whatsapp e bacheche varue sono diventati la sede di un referendum popolare – e virtuale – a colpi di meme, battute e petizioni. Una contestazione trasversale come poche se ne erano viste a Macerata.
Chi paga davvero questo rebranding?In tutto questo, un altro dettaglio fastidioso: quanto è costato? E a chi serve davvero? Forse ai professionisti che ci hanno lavorato. Forse a chi voleva un titolo in conferenza stampa. Di certo non serve a chi vive qui, perché l’identità di una città non si compra su un file PDF.
Cosa succede ora? Succede che Macerata si ritrova un logo che non vuole, una polemica che non finisce e un’amministrazione che (ancora) non risponde.
Ma il tempo dei silenzi è finito: chi guida una città dovrebbe avere almeno il coraggio di dire “Abbiamo sbagliato”. Magari di ritirare un logo che, più che un simbolo di rinascita, sembra un autogol perfetto.
Un consiglio: ascoltare
Se questo logo ha insegnato qualcosa, è che la bellezza – quella vera – nasce dall’ascolto. E Macerata non è un disegno su una cartellina stampa. È una città viva, pensante, ironica, orgogliosa. E stavolta ha parlato chiaro.
Riuscirà qualcuno, là in alto, a sentirla?