Una delegazione della Fondazione Giustiniani Bandini e della Diocesi di Macerata, guidata dal vescovo Nazzareno Marconi e da don Gianluca Merlini, vicepresidente della Fondazione, mercoledì scorso è stata accolta da Papa Francesco in Vaticano, in occasione dell’udienza generale.
La delegazione era composta anche da alcuni sacerdoti della Diocesi che celebravano il 25° e il 50° di sacerdozio, nonché da Paolo Carpera e Gabriele Ciurlanti della Fondazione Giustiniani Bandini e Gianni Fermanelli della Fondazione Carima.
Al termine dell’udienza il Pontefice ha benedetto la pianta di olivo che, con la collaborazione del Vivaio Bellesi di Urbisaglia, la Fondazione e la Diocesi hanno appositamente condotto in piazza San Pietro affinché potesse ricevere una speciale benedizione.
I due Enti avevano infatti espresso il desiderio di collocare nel Parco della Vita, all’Abbadia di Fiastra, un olivo dedicato al Papa, il quale ha accolto con favore la proposta rendendosi disponibile a benedire la pianta prima della sua definitiva messa a dimora.
Il Parco della Vita, pregevole iniziativa voluta dalla Fondazione Giustiniani Bandini, accoglie piante che chiunque può dedicare a una persona cara o a un evento particolare. Ogni albero diventa quindi il silenzioso e imperituro testimone di una nuova vita, o il custode del ricordo di qualcuno, o di qualcosa.
Il prossimo 30 novembre si terrà una simbolica cerimonia per celebrare una seconda tornata di piantumazioni, che fa seguito a quella dello scorso mese di aprile.
Saranno anche stavolta oltre cento piante, alle quali ora si aggiungerà l’olivo dedicato a Papa Francesco e da lui benedetto, che d’ora innanzi diverrà per l’Abbadia, e per tutti i suoi visitatori, un simbolo di fede, oltre che di amore per l’ambiente e la natura ispirato all’enciclica «Laudato si’».
Collaborazione con la Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi e manifestazione di interesse per il nuovo direttore artistico, questi i temi trattati dal Consiglio di amministrazione dell’Associazione Arena Sferisterio, presieduto dal sindaco Sandro Parcaroli, riunitosi oggi.
In riferimento alla nuova figura di sovrintendente, proseguono e prendono corpo la collaborazione e la sinergia nelle attività teatrali e culturali tra il Comune di Macerata e il Comune di Jesi, concordata tra i due sindaci nel corso di un incontro di alcuni giorni fa.
"A tal proposito, i due Enti stanno lavorando a un protocollo istituzionale per fissare i vari ambiti e gli aspetti della collaborazione, dai musei al teatro fino alla musica: l’Associazione Arena Sferisterio si aggiunge quindi a questo progetto di collaborazione come tassello fondamentale", si legge in una nota dell'Ente.
"Il Consiglio di Amministrazione ha, infatti, deliberato la richiesta di disponibilità a poter condividere con la Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi la professionalità del direttore generale Lucia Chiatti che, oltre a garantire competenza e capacità consolidate e un risparmio reciproco di spesa, permetterà di gestire e ottimizzare la collaborazione e il raccordo fra i due enti in un’ottica di valorizzazione e promozione delle risorse del territorio".
"Si è quindi deciso di annunciare il programma completo del Macerata Opera Festival 2025 con una prossima conferenza stampa nella quale saranno presenti sia il direttore artistico Paolo Gavazzeni, che ha già comunicato la disponibilità a salutare così la città, sia il futuro direttore artistico per l’individuazione del quale è stata già pubblicata su www.sferisterio.it una manifestazione d’interesse con scadenza delle domande fissata per il 28 novembre (ore 12)".
Si è tenuta questa mattina, a partire dalle ore 8:30, la discussione delle prime tesi di laurea del corso in "Tecniche della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva" dell'Università Politecnica delle Marche, alla Domus San Giuliano di Macerata; la cerimonia si è conclusa con la proclamazione delle neo laureate e dei neo laureati.
"A voi l'augurio di proseguire con entusiasmo questo percorso di vita - afferma il rettore prof. Gian Luca Gregori - consapevoli delle competenze acquisite all’Università Politecnica delle Marche. Nel nostro Ateneo le studentesse e gli studenti possono trovare ascolto e supporto, qui trovano spazio il merito, l’impegno e la serietà negli studi". Il corso di laurea triennale, inaugurato a Macerata nel 2021, prevede un percorso didattico fortemente legato alle nuove esigenze del settore sanitario, appartiene alla Classe delle Lauree in Professioni sanitarie della riabilitazione della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'UnivPM; ha lo scopo di formare operatori sanitari impegnati in attività dirette alla prevenzione, alla cura, alla valutazione funzionale, all’abilitazione e alla riabilitazione di bambini e adolescenti con disturbi dello sviluppo evolutivo di natura neuro e psicomotoria, neuropsicologica e psicopatologica, promuovendo uno sviluppo equilibrato ed armonico del bambino nelle sue funzioni cognitive, psichiche e motorie.
Tra le tesi discusse: "Dalla carta fatta a mano al libro d'artista: trattamento neuropsicomotorio sperimentale dedicato a bambini/e con sintomi di ADHD, attraverso un percorso di Arte Terapia"; "Studio sperimentale non controllato sul processamento sensoriale nel Disturbo dello Spettro dell'Autismo in terapia neuro e psicomotoria: influenze sulle funzioni adattive"; "Il ruolo del TNPEE e della Terapia della Neuro e Psicomotricità dell'Età Evolutiva nella regolazione emotivo-comportamentale in bambini con disturbi del neurosviluppo"; "Il gioco: l'attività ludica come strumento di potenziamento delle competenze prassiche in bambini di età compresa tra 36 e 48 mesi". Elenco l’elenco dei laureati e delle laureate:
Carfagno VirginiaCeramicoli SaraComodo MartinaCudini ElenaCuppoletti AuroraDi Giorgio ValentinaFlamini MichelaGabucci BeatriceMaggini AriannaMaurizi MiriamNardini AriannaNicolini ElisaPacetti SusannaPasquali AriannaPignani FrancescaSilla Enrico Maria
Da oggi all’interno della Biblioteca Mozzi Borgetti c’è Altrove, uno spazio sperimentale diretto ai giovani del territorio, una realtà resa possibile grazie al progetto "B.live. Biblioteca da Vivere" finanziato sul bando "Giovani in Biblioteca", del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il comune di Macerata è capofila di un partenariato composto da Università degli Studi di Macerata, Associazione Gruca, Labs Laboratorio Sociale, Associazione Amici Allievi Minimo Teatro, Red Rete Educazione Digitale, Associazione Officine Mattoli.
Il progetto si rivolge a giovani tra i 14 e 35 anni che potranno partecipare a numerose attività laboratoriali in maniera gratuita e nello stesso tempo contribuire ad arricchire il centro "Altrove" che si trova in via Crispi 101 e che, dopo l’inaugurazione di oggi pomeriggio, sarà aperto dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 22 (e-mail: altrove.spaziosperimentale@gmail.com).
Lo spazio si inserisce all’interno di un percorso che ha visto la Biblioteca Mozzi Borgetti aprirsi a diverse attività gratuite che hanno coinvolto molte associazioni del territorio con l’intento di facilitare lo spirito di partecipazione e condivisione nei giovani. Un percorso di partecipazione partito nel 2023 e che ha gettato le basi per la creazione di uno spazio informale di incontro e crescita dove i giovani del territorio possano accedere liberamente, partecipare e promuovere attività.
“Grazie al contributo ottenuto con il progetto B.Live la Biblioteca Mozzi Borgetti si caratterizza sempre di più come spazio civico aperto alle associazioni e ai tanti giovani che partecipano alle iniziative - interviene l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta -. Altrove è un tassello ulteriore, che raccoglie la sfida di avere all’interno di una biblioteca un’anima sperimentale, votata alla progettazione e partecipazione, che punta ai giovani e alla loro capacità di aggregare”.
Punto di riferimento dello spazio saranno infatti due giovani under 35 Simona Mastrangelo e Marco del Gobbo, selezionati dal Comune di Macerata per il ruolo di Youth Worker (operatori giovanili) e con lo scopo di promuovere attività, agevolare lo scambio tra i ragazzi e le ragazze e soprattutto contribuire alla creazione di uno spazio sperimentale, espressione delle esigenze dei tanti giovani che a Macerata sono alla ricerca di spazi dove fare e comunità.
“’Altrove. Un punto di incontro, lontano dagli schemi, vicino alle persone’. Questo lo slogan scelto da Simona e Marco a rappresentare l’idea di un laboratorio fatto di persone, esperienze, voglia di fare e costruire insieme – afferma l’assessore alle Politiche giovanili Marco Caldarelli -. Altrove è anche una scommessa, quella di sostenere la nascita di uno spazio e lasciarlo alla gestione di due giovani, affinchè possano aggregare, fare comunità e perché no, magari gettare le basi per la costruzione di nuovi percorsi di partecipazione giovanile”.
B.live è anche un progetto a forte vocazione inclusiva. Oltre al laboratorio di italiano L2 e altri ludico - ricreativi pensati per essere frequentati anche da giovani con disabilità, con il progetto sono stati attivati 2 TIS (Tirocini di Inclusione Sociale), rivolti a giovani under 35.
“Si tratta di un’occasione importante per i due giovani selezionati - interviene il vice sindaco e assessore alle Politiche giovanili Francesca D’Alessandro - che avranno quindi modo di partecipare attivamente alla costruzione dello spazio, interfacciandosi con i 2 Youth Worker e con gli uffici coinvolti e dando il proprio contributo alla nascita di una nuova realtà cittadina”.
Spazio Altrove rappresenta una risposta importante a un’esigenza di aggregazione che con il post Covid si è rivelata sempre più imponente. In questo senso l’Amministrazione comunale è impegnata a dare risposte concrete verso un’inclusione positiva e totale attraverso attività che assicurano la partecipazione attiva di tutti quindi anche di persone disabili”.
“Altrove è un luogo nel quale, attraverso momenti anche semplici come un torneo di ping pong, un gioco da tavolo insieme, un tandem linguistico o un incontro culturale, si favorisce la socialità, il confronto e la condivisione dei giovani - afferma Simona Mastrangelo, la Youth Worker - e dove non si abbia timore di parlare di futuro, di gentilezza, di fragilità e di talenti. Spero fortemente che sia i ragazzi che le realtà territoriali vedano in questo spazio un’occasione virtuosa per fare rete e colgano al volo questa nuova opportunità”.
Macerata, 7 novembre 2024 - Questa mattina, presso il bar Nino Caffè, è stata presentata la lista civica "Futuro per Macerata", promossa dal consigliere comunale Giordano Ripa, già membro di Fratelli d'Italia e in passato parte della maggioranza, prima di passare al gruppo misto per dar vita a una nuova visione politica per la città. Insieme a Ripa, hanno preso parte alla presentazione dei rappresentanti di una squadra ancora non completa ma già variegata, tra cui la professoressa Carla Baldoni, il laureato in Scienze della Comunicazione Jacopo Rossetti, il direttore dell'ufficio postale di Macerata ed ex coordinatore provinciale della Lega Simone Merlini e l'ingegnere Marco Pesaola.
Ripa ha chiarito sin da subito la visione alla base della nuova lista: "Vogliamo portare a Macerata un forte segnale di cambiamento e un nuovo modo di concepire la politica, superando i criteri che hanno guidato la politica comunale e regionale negli ultimi anni. La politica è stata troppo spesso orientata dai giochi di palazzo e da fini elettorali, piuttosto che dalle reali esigenze dei cittadini".
Avendo trascorso quattro anni nella maggioranza, Ripa afferma di aver vissuto personalmente le dinamiche che vuole combattere: "Io tutto questo l'ho vissuto in prima persona e ho visto quanto i partiti siano sordi rispetto alle istanze dei cittadini. Noi non siamo contro i partiti , né tantomeno li vogliamo demonizzare però il loro modo di fare politica".
Proprio questa insoddisfazione lo ha portato a prendere le distanze dalla maggioranza: "Questo è anche il motivo che tre mesi fa mi ha portato a uscire dalla maggioranza per cercare di costruire qualcosa di alternativo, una lista civica per l'appunto. Per il momento non è ancora completa, ma abbiamo deciso comunque di presentarci e iniziare a darci un'identità".
Il consigliere ha poi spiegato i principi fondanti di "Futuro per Macerata": "Innanzitutto, in questa lista non ci sono tesserati politici, di qualsiasi colore. Ci proponiamo al centro, equidistanti dal centrodestra e dal centrosinistra, pur restando apertissimi al confronto. Vogliamo però dare una sterzata alla politica maceratese".
Sul candidato sindaco, Ripa ha sottolineato: "Più avanti esprimeremo un candidato sindaco che verrà scelto all'interno del nostro gruppo, dove vige pari dignità e pari prospettiva. Non vogliamo essere una segreteria politica, ma una lista civica pura". Con questo spirito, la lista intende presentarsi non con etichette ma come un progetto inclusivo che coinvolga cittadini di varia estrazione.
Ripa non ha risparmiato critiche alla gestione politica di Macerata degli ultimi anni: "Veniamo da 20 anni di sinistra e dal 2020 abbiamo avuto il centrodestra. L'esperienza del centrosinistra è stata fallimentare: non c'è stata una crescita e una modernizzazione dei settori strategici. La nostra città per tanti anni è collassata, dal degrado del centro storico al decoro urbano, tra il 2010 e il 2020 ai minimi termini di aver portato avanti questi progetti senza arrivare a una conclusione. Dunque c'è una doppia responsabilità, sia da un verso che dall'altro".
Tra i temi principali, la lista civica si impegna a sostenere le associazioni locali, creare opportunità sociali e lavorative per i giovani e garantire maggiore sicurezza per i cittadini. Ripa ha riconosciuto un miglioramento nella gestione della sicurezza urbana sotto l'amministrazione Parcaroli, pur evidenziando nuove difficoltà: "Con l'amministrazione Parcaroli c'è stato un cambio rispetto al 'far west' dell'amministrazione precedente. Città che era stata lasciata all'abbandono totale, c'era paura a girare per Macerata. Con Parcaroli la situazione è migliorata, è innegabile, ma stanno riaffiorando problemi Dentro le mura sembra tutto perfetto, è fuori che sorgono i problemi C'è sicuramente da lavorare".
Non è mancata una riflessione critica sulla sanità: "La scorsa campagna elettorale è stata dedicata in larga parte alla sanità e alla riforma sanitaria. Poi è stata eliminata la ASUR regionale e sono stati costituiti gli AST. Sono state fatte scelte che penalizzeranno il nostro ospedale . Chirurgia della tiroide è stata trasferita a Civitanova, scelta scellerata fatta per motivi politici ed elettorali e non per motivi tecnici Non mi faccio problemi a dirlo".
Anche sul progetto del nuovo ospedale, Ripa ha espresso disappunto: "A dicembre del 2020 l'assessore Saltamartini annunciava il progetto del nuovo ospedale di Macerata. Le eccellenze di Macerata vanno mantenute, non si possono livellare i servizi portandoli a Camerino ea Civitanova. Promisero che l'ospedale sarebbe stato pronto entro tre anni. A distanza di 4 anni abbiamo solo l'aggiudicazione del bando per la progettazione. Mancano anche i fondi. Sono rimasti solo 65 milioni, tra l'altro lasciati dall'amministrazione precedente.
Durante la presentazione, anche gli altri membri della lista civica hanno avuto modo di esprimere i propri punti di vista. L'ingegnere Marco Pesaola ha posto l'accento sulle critiche delle opere pubbliche e sui continui ritardi nell'avanzamento dei cantieri. “Siamo contrariati dallo sviluppo delle opere pubbliche: da piscine olimpioniche a piscine ridotte e continui ritardi. Ritardi enormi anche per tanti altri cantieri. Riteniamo di avere le giuste competenze in questo senso. Macerata merita di più. Non credo che le necessità primarie siano il marciapiede che collega Macerata a Villa Potenza. Con i fondi a disposizione si poteva fare molto di più”.
La professoressa Carla Baldoni ha ribadito l'importanza della sicurezza, intendendola come una priorità che va dalle scuole alla lotta alla microcriminalità, con una collaborazione intensificata con le forze dell'ordine.
Jacopo Rossetti, invece, ha illustrato l'importanza di sviluppare opportunità per i giovani, con iniziative che promuovano l'occupazione e sostengono l'imprenditorialità, rafforzando i legami con l'Università di Macerata per creare occasioni di incontro tra giovani e aziende.
Simone Merlini ha espresso una visione critica dell'amministrazione Parcaroli, accusandola di non aver mantenuto le promesse elettorali, soprattutto in ambito culturale e sociale.“Bisogna ridare ai maceratesi la loro città. Macerata deve tornare ad essere il faro della provincia. Sostegno alle associazioni culturali, erogare finanziamenti al terzo settore. L’amministrazione Parcaroli ha fatto tutto il contrario di quanto aveva promesso. Tutti i loro buoni propositi sono andati a farsi friggere. Volevano portare gli sci a Macerata, ma a scivolare sono stati loro”.
La presentazione si è chiusa con un appello di Ripa alla città, manifestando la volontà di fornire a Macerata un'amministrazione forte e autonoma, in grado di prendere decisioni indipendenti e di guidare un vero cambiamento.“Vogliamo dare a Macerata un’amministrazione forte, non un sindaco che nelle decisioni più importanti si è rivelato un maldestro esecutore degli ordini che arrivano da Ancona. Umanamente non posso dirgli nulla, ma politicamente si è rivelato poco o niente”.
L’Assemblea Territoriale d’Ambito ATA ha deliberato, nella seduta odierna, l’approvazione (con oltre il 60% di voti favorevoli) del progetto sperimentale di raccolta differenziata dei rifiuti con cassonetti dotati di dispositivi elettronici per il riconoscimento dell’utenza e l’abilitazione al conferimento “smart” per il quartiere di Corneto dove insistono 500 utenze.
Il progetto, che è complementare a quello “porta a porta” come previsto dal Piano d’Ambito, è stato avviato dal Comune di Macerata in via sperimentale nel marzo 2023 grazie a un co finanziamento della Regione Marche e ha interessato Collevario, Fontescodella, Corneto, Vallebona, Valteia e viale Trieste e Leopardi (queste ultime due postazioni dedicate agli studenti universitari fuori sede). Gli esiti della sperimentazione hanno mostrato una riduzione immediata e molto marcata del fenomeno dell’abbandono dei rifiuti e gli utenti hanno espresso soddisfazione e verificato la comodità di aver mantenuto un sistema di raccolta rifiuti che non li vincola al rispetto di giorni e orari di conferimento. Il progetto, svolto di concerto con il Cosmari, ha riportato risultati molto positivi in termini di migliore fruibilità dei contenitori per i residenti, riduzione degli abbandoni, differenziazione dei rifiuti e soddisfazione degli utenti.
“Finalmente, grazie al voto favorevole in ATA, Macerata può partire con il progetto sperimentale cassonetti smart nel quartiere di Corneto; è una grande soddisfazione che tanti comuni abbiano votato favorevolmente il nostro progetto e ringraziamo tutti i sindaci che ci hanno sostenuto – hanno commentato il sindaco Sandro Parcaroli e l’assessore all’Ambiente Laura Laviano -. Questo significa che c’è un’apertura alla sperimentazione dei cassonetti smart - aggiungiamo doverosa - dal momento che dobbiamo arrivare quanto prima a una tariffazione puntuale e premiare chi differenzia. Ricordiamo, infatti, che molti comuni, anche della regione Marche, si sono mossi o si stanno muovendo verso questa direzione".
"Dobbiamo prendere come esempio città virtuose come Ferrara che è stata la prima a sperimentare questo tipo di cassonetti e a oggi è il Comune che vanta la più alta percentuale di raccolta differenziata non solo in quantità ma anche in qualità. A Macerata, i dati ottenuti dalla sperimentazione nelle aree periferiche sono stati più che positivi e siamo convinti che applicare questo tipo di raccolta in un quartiere in cui oggi abbiamo il porta a porta non può che essere un passo in avanti. A breve, l’Ufficio Ambiente invierà una lettera con le relative indicazioni a tutti residenti di Corneto e i dati che otterremo dalla sperimentazione saranno comunicati puntualmente all’Assemblea ATA e al Cosmari di modo da poter studiare il sistema e approfondirlo in futuro” hanno concluso Parcaroli e Laviano.
Il progetto pilota avviato a Macerata nel marzo 2023 ha previsto, in zone extraurbane della città, un sistema in grado di riconoscere l’utente e misurare i rifiuti indifferenziati al momento del conferimento; nelle zone individuate i cassonetti, infatti, sono stati sostituiti con altri dotati di dispositivi elettronici. I dispositivi di chiusura elettronica dei cassonetti e le altre tecnologie di gestione sono stati forniti dalla ditta EMZ – Tecnologie Ambientali di Bolzano, che vanta un’ampia esperienza nel settore e che propone soluzioni innovative a servizio della gestione dei rifiuti”.
La tecnologia installata dalla ditta EMZ si è rilevata molto efficiente e funzionale, svincolando completamente dalla necessità di collegare i cassonetti alla rete elettrica e consentendo il loro libero posizionamento, peraltro modificabile in ogni momento. Tali condizioni permettono un significativo risparmio economico rispetto a soluzioni simili ma subordinate al rispetto di particolari prescrizioni tecniche.
Nella seduta odierna l’Assemblea Territoriale d’Ambito ATA ha espresso parere favorevole a estendere la sperimentazione anche a un quartiere urbano della città, Corneto, nel quale insistono circa 500 utenze; si passerà dal “porta a porta” al metodo di raccolta stradale tramite i cassonetti “smart”.
I poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Macerata, in seguito ad attività d’indagine, hanno denunciato 12 cittadini extracomunitari di origine peruviana per il reato di rissa, lesioni personali e percosse. L’indagine è scaturita da un episodio avvenuto nella notte fra il 21 e 22 ottobre quando, in una via centrale di Macerata, una pattuglia della polizia è intervenuta su richiesta di aiuto da parte di una cittadina peruviana per lite in strada fra connazionali.
I poliziotti della Squadra Mobile hanno sin da subito avviato le indagini e ricostruito la dinamica della vicenda, ed è emerso che all’origine della rissa vi erano futili motivi, legati alla restituzione di un telefono cellulare, che avrebbe provocato dei diverbi sfociati nell’aggressione del 20 ottobre.
Nello specifico, quella sera, la donna mentre si trovava in casa, aveva sentito delle urla provenire dalla strada e vedeva che un suo parente era stato accerchiato e picchiato da altri connazionali che poi si erano dati alla fuga. L’aggredito è stato, quindi, trasportato all’ospedale dove aveva riportato ferite guaribili in 30 giorni.
Dall’analisi degli atti e delle denunce sporte, i poliziotti sono risaliti alle singole responsabilità dei soggetti, individuando più condotte violente culminate nella notte tra il 20 e 21 ottobre quando un gruppo di cittadini peruviani sono stati coinvolti in una rissa, e in seguito uno dei soggetti che ne aveva preso parte aveva richiesto aiuto ad altri familiari connazionali che, immediatamente, avevano raggiunto il luogo dell’evento.
Esaminata la dinamica, gli agenti della Squadra Mobile hanno denunciato dodici persone di nazionalità peruviana, regolari sul territorio nazionale, richiedenti asilo e residenti a Macerata, alcuni con a carico precedenti reati della stessa specie.
Atti di autoerotismo davanti a una minorenne: disposto l'arresto per un 40enne residente in provincia di Macerata. L'uomo è stato condannato alla pena di un anno di reclusione a seguito dei fatti commessi nel settembre del 2019. Dopo essersi avvicinato con l'auto ad una ragazzina minorenne, aveva iniziato a masturbarsi.
Il 40enne, già gravato da precedenti di polizia per reati in materia di traffico di sostanze stupefacenti, è stato individuato a seguito di un'attività di indagine svolta dai carabinieri ed è stato associato alla Casa Circondariale di Fermo stante quanto disposto dal provvedimento emesso dall'ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica Ordinaria presso il Tribunale di Macerata.
Utilizzavano l'universo di società beneficiarie come "bancomat personali". Le Fiamme Gialle maceratesi hanno smascherato una significativa elusione fiscale posta in essere da un gruppo di società del maceratese: ammontano ad oltre 17 milioni di euro le somme incassate dall’Erario.
L'INDAGINE - L'attività info-investigativa è stata avviata nel 2023 attraverso l’analisi dei bilanci riferiti a più annualità e della copiosa documentazione amministrativo-contabile delle imprese. Dati che hanno permesso di ricostruire le diverse fasi di una complessa riorganizzazione societaria terminata mediante l'operazione straordinaria di "scissione di sola cassa" posta in essere dalla capogruppo a favore di numerose società beneficiarie, in completo regime di neutralità fiscale, come previsto dalle norme civili e fiscali.
Nella pratica le società beneficiarie, strumentalmente costituite allo scopo di sfruttare la normativa prevista in materia di Holding, avrebbero dovuto realmente avviare un’attività imprenditoriale finalizzata all’impiego delle somme pervenute con la scissione di cassa, attraverso l’acquisizione di partecipazioni finanziarie, di beni immobili, di investimenti concreti e, comunque, di utilizzo della liquidità in forme idonee a svolgere effettivamente una reale attività d’impresa.
Invece, gli approfondimenti svolti dalla Guardia di Finanza hanno permesso di accertare che le beneficiarie erano dei meri "contenitori patrimoniali", prive di vitalità operativa e venivano utilizzate dai singoli soci/persone fisiche quali "bancomat personali" per sostenere rilevanti spese extra-imprenditoriali (acquisto di quadri di valore, autovetture di lusso, immobili di pregio), così da permettere il pieno ed incondizionato godimento della liquidità acquisita in maniera esente.
Il sistema elusivo sarebbe di fatto servito a trasferire gli utili in capo ai singoli soci (persone fisiche mascherate dietro le società beneficiarie appositamente create), alla stregua di una mera distribuzione di dividendi, in aggiramento della normativa fiscale (che prevede l’applicazione di una ritenuta alla fonte a titolo di imposta), consentendo agli stessi di realizzare un notevole ed effettivo risparmio di imposta.
Tuttavia, la minuziosa ricostruzione effettuata dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Macerata, ha fatto emergere la natura elusiva delle operazioni di riorganizzazione societaria poste in essere, risultate prive di sostanza economica e tra loro collegate dal solo fine di conseguire un indebito vantaggio fiscale.
Al termine dell’attività fiscale, il contribuente, accettando la ricostruzione delle Fiamme Gialle e sfruttando l'istituto deflattivo del ravvedimento operoso, ha ritenuto opportuno versare all’Erario una somma complessiva di oltre 17 milioni di euro.
Un’operazione di controllo, sgombero e bonifica del Convitto è stata messa in atto all'aba di oggi, dagli agenti della Polizia locale di Macerata, in totale 20, guidati dal comandante Danilo Doria, in collaborazione con i vigili del fuoco e che ha visto la partecipazione anche di altri operatori del Comune di Macerata, 12 operai e un coordinatore. Presente sul posto anche un’autoambulanza della Croce Rossa chiamata preventivamente per far fronte ad eventuali casi di necessità.
L’intervento si è reso necessario in seguito ad alcune segnalazioni di residenti nella zona, effettuate anche attraverso video, che denunciavano la presenza abusiva di persone all’interno dell’immobile di piazza Marconi, in modo particolare di giovani compresi nella fascia d’età 16 - 20 anni.
Gli agenti hanno proceduto al controllo di tutti e quattro i piani dell’edificio, risultato in quel momento privo di persone, individuando però, in particolare nel seminterrato, chiari segnali di occupazione abusiva.
Dopo la perlustrazione si è provveduto allo sgombero e alla messa in sicurezza dell’intero immobile provvedendo a sbarrare tutti gli accessi possibili ed evitare così eventuali future intrusioni.
"Abbiamo dato seguito alle segnalazioni dei cittadini che sono sempre preziose per la sicurezza della città. La zona era già monitorata e continueremo a tenerla sotto controllo per assicurarci che l’edificio rimanga in condizioni di sicurezza - interviene l’assessore alla Sicurezza Paolo Renna -. L’operazione si è svolta in tranquillità ed è stata frutto di un lavoro sinergico. Agli agenti e a tutti coloro che vi hanno preso parte va il ringraziamento dell’Amministrazione comunale per l’impegno a garanzia della sicurezza della cittadinanza. L’attenzione al tema della sicurezza - conclude Renna - è una delle nostre priorità ed è sempre massima”.
Sempre in mattinata la Polizia locale, su segnalazione del proprietario, ha provveduto allo sgombero e alla messa in sicurezza di un locale del centro storico - una cantina - occupato abusivamente da una persona alla quale è stata notificata la relativa ordinanza.
Gianluca Sacchi raggiunge un traguardo importante nella sua carriera arbitrale: la direzione della sua sessantesima partita in Serie A. L'arbitro maceratese è stato designato per Lecce-Empoli, match valido per la dodicesima giornata del massimo campionato italiano, in programma venerdì 8 novembre alle 20:45 allo stadio Via del Mare.
Sacchi, 40 anni compiuti da poco meno di un mese, ha esordito in Serie A il 24 maggio 2015 dirigendo Chievo-Atalanta, e da allora ha consolidato la sua presenza nel panorama arbitrale italiano, guadagnandosi la stima e il rispetto di giocatori e colleghi. L'ultima gara in Serie A da lui arbitrata è stata Juventus-Lazio, disputata lo scorso 19 ottobre.
Giovedì 7 novembre dalle ore 15, l’Auditorium UniMc ospiterà un incontro dedicato agli Studi Americani, con la partecipazione del Centro Studi Americani di Roma. L’evento segna l’avvio della recente convenzione tra l’Ateneo e il prestigioso istituto romano, una collaborazione volta a potenziare gli studi di americanistica, attraverso una maggiore integrazione accademica.
L’incontro, coordinato da Valerio Massimo De Angelis, docente di letteratura e cultura anglo americana, coordinatore del Centro Interdipartimentale di Studi ItaloAmericani dell'Università di Macerata e membro di diverse associazioni internazionali sugli studi Americani, si aprirà con i saluti istituzionali della prorettrice alla ricerca Silvana Colella, e proseguirà con una serie di interventi da parte di studiosi e studiose che si sono distinti nella promozione degli studi americani in Italia.
Tra i relatori, Roberto Sgalla, direttore del Centro Studi Americani di Roma, che parlerà dell’impegno del CSA nella diffusione degli studi americani e dei valori culturali statunitensi in Italia. Marina Camboni e Benedetta Barbisan dell’Università di Macerata offriranno approfondimenti sulla rilevanza della cultura e della storia americana nel contesto attuale e sulla Presidenza Usa, in relazione alla recente sentenza "Trump v. USA".
Completano il programma Daniele Fiorentino dell'Università di Roma Tre, che esplorerà la rappresentazione dei presidenti americani nell’immaginario italiano, e Giorgio Mariani della Sapienza Università di Roma, con una riflessione critica sul ruolo degli Stati Uniti nell’era contemporanea. Questa giornata rappresenta un’opportunità unica per discutere la crescente rilevanza degli studi americani e le prospettive che l’incontro tra la cultura italiana e quella statunitense apre per la ricerca e la formazione accademica.
Uno dei due ascensori del centro storico di Macerata, che collega via Crescimbeni ai Giardini Diaz e ai parcheggi coperti, è fuori servizio. Il fatto ha creato qualche disagio ai cittadini che si sono visti costretti a utilizzare l'unico disponibile, incorrendo spesso a lunghe attese nei momenti di maggior afflusso.
Si è riscontrato il bisogno di una manutenzione straordinaria dell'impianto. I lavori termineranno, secondo la comunicazione apposta sull'ascensore, il 30 novembre: "Si comunica che l'ascensore è fuori servizio fino a fine lavori di manutenzione straordinaria da completarsi entro il 30 novembre, si legge nell'avviso pubblico. Ci scusiamo per il disagio".
L'Accademia di Belle Arti di Macerata (ABAMC) continua il suo percorso di crescita e innovazione, con il trasferimento di diversi corsi nei rinnovati Capannoni Rossini, spazi industriali che hanno subito una profonda opera di riqualificazione. Interior design, graphic e fashion design, storia dell'arte e arti applicate: sono solo alcune delle discipline che troveranno casa nei 1.700 metri quadri riconfigurati per accogliere sia la didattica teorica che quella pratica.
Questa trasformazione nasce da una convenzione triennale tra il Comune di Macerata e l'Accademia, che ha assegnato all'ABAMC la gestione degli spazi attraverso il progetto OWL (Open Working Lab). L'obiettivo è chiaro: creare un laboratorio accademico di alta formazione che combini la qualità della didattica con la professionalità delle risorse coinvolte. I numeri confermano il successo dell'istituto: per l'anno accademico 2024/2025 si registra un trend positivo con oltre 400 nuovi iscritti, per un totale di 1.600 studenti.
Oltre alle lezioni, i Capannoni Rossini ospiteranno mostre, convegni, workshop, seminari e conferenze, promuovendo eventi culturali che vedranno la collaborazione tra l'Accademia e il Comune. Si punta anche a progetti di integrazione sociale e a iniziative che stimolino l'innovazione imprenditoriale e i servizi educativi, contribuendo a una nuova vitalità per la comunità locale.
Gli spazi riconvertiti colpiscono per il loro stile industriale e per la generosa luce naturale che penetra dalle ampie vetrate. Tuttavia, alcune criticità sono già emerse, evidenziate dagli studenti. Per ovviare a questo problema, potrebbe essere utile l'introduzione di tende per regolare l'intensità luminosa.
Inoltre, l'assenza di cestini per i rifiuti, sia nelle aule che nei bagni, ha creato disagi. Per ora sono stati collocati dei secchi provvisori che stonano con la bellezza e la modernità degli ambienti, e nei bagni manca anche il sapone. Piccole accortezze di cui di certo, per usare un gioco di parole, “non ce se ne può lavar le mani".
Gli studenti propongono anche l'installazione di distributori automatici per snack e caffè, utili per affrontare le lunghe giornate di studio. Un altro aspetto critico è legato alla sicurezza: il tragitto verso i capannoni obbliga gli studenti a utilizzare il sottopassaggio di via Cincinelli, che necessiterebbe di strisce pedonali per un attraversamento più sicuro.
Le richieste degli studenti sono state già portate all'attenzione dei docenti e della direzione, con la speranza che vengano presto risolte. Correggendo questi piccoli aspetti, i Capannoni Rossini potranno davvero diventare un polo all’avanguardia e confortevole, perfetto per stimolare la creatività e l'apprendimento.
Vigili del fuoco in azione nel capoluogo di provincia per un incendio scoppiato questo pomeriggio, intorno alle 18.15, nell'appartamento di una palazzina sita in via Brigata Macerata.
In base a una ricostruzione, le fiamme sono divampate dalla cucina e hanno poi invaso l’intera stanza. La proprietaria dell’appartamento è riuscita a mettersi in salvo e non è rimasta intossicata o ferita.
Da stabilire ancora la causa del rogo, l’ipotesi più probabile è che si sia trattato di un corto circuito. L’appartamento, a causa dei danni agli impianti, non è fruibile fino al ripristino delle condizioni di sicurezza.
Questa notte ci sarà lo spoglio elettorale negli Stati Uniti e si scoprirà chi sarà il prossimo presidente americano tra Donald Trump e Kamala Harris. È una delle tornate elettorali più incerte della storia recente. I sondaggi, infatti, cambiano continuamente, con il risultato di alcuni Stati, come la Pennsylvania, che saranno determinanti.
Abbiamo chiesto ad alcuni studenti del dipartimento di Scienze Politiche, della Comunicazione e delle Relazioni Internazionali il loro pensiero sull'Election day. "Secondo me è favorito Trump, anche se credo che in queste elezioni si parli poco di politica e più delle uscite che fanno i due candidati" ci spiega un ragazzo, mentre per una studentessa "Trump vincerà contro Harris come ha vinto contro la Clinton, ha molti imprenditori dalla sua parte come Elon Musk, sfortunatamente vincerà lui".
"Secondo me vincerà la Harris, perché la scorsa esperienza di Trump da presidente ha portato ad un aumento della disoccupazione e della recessione. Credo però che i due candidati non rispecchiano il volere degli elettori. Sono due candidature che peccano di qualità" dichiara un altro studente. "Ne stavamo parlando con una compagna di corso. È un testa a testa in cui Trump è favorito, perché rispecchia l'ideologia di molti americani, mentre Harris, essendo donna e di colore, purtroppo, sarà penalizzata dal voto" aggiunge un ragazzo.
Gli ultimi due studenti, invece ragionano più sulla dimensione internazionale e sul modo di fare politica dei due candidati: "Trump punta a un ruolo degli Stati Uniti più isolato nel panorama internazionale, ma viste le attuali tensioni non so quanto sia preferibile un ruolo di secondo piano per gli Stati Uniti"."Trump ha una base elettorale solida per il suo modo di fare politica non in maniera tradizionale. Harris dalla sua ha una visione progressista che potrebbe dare una spinta a queste elezioni americane". Pensieri interessanti che vanno a indagare vari aspetti di questo voto fondamentale nell'equilibrio della politica internazionale.
La nuova biblioteca dell’ITE “Gentili” di Macerata è stata inaugurata il 30 ottobre scorso e a tagliare il nastro è stata la dirigente scolastica Alessandra Gattari insieme al presidente del Consiglio di Istituto, Massimo Marchionni.
Grazie ai fondi del Pnrr ed alla volontà di docenti, assistenti amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici, in primis Luigino Francavilla, Elisa Matellicani e Laura Orazi, i nuovi locali hanno preso vita, distribuiti in tre ampi e colorati spazi che ospitano numerosi volumi catalogati con certosina cura dal professor Fabio Natali.
Presenti alla cerimonia il vicario vescovile Don Andrea Leonesi, i membri del Consiglio d’Istituto, i rappresentanti degli studenti. Particolari riconoscimenti sono stati manifestati nei confronti del DSGA dottor Alessio Coli e della professoressa Marica Ialenti che hanno profuso tante energie per la realizzazione dell’imponente lavoro.
Alessandra Gattari ha sottolineato con entusiasmo come la biblioteca dell’ITE "debba essere un luogo vivo e pulsante per la comunità, uno spazio sicuro e confortevole dove fare ricerca, approfondimento, intessere relazioni sociali e sperimentare esperienze significative che arricchiscano la formazione delle ragazze e dei ragazzi".
Dopo l’esperienza positiva dello scorso anno l’organismo paritetico (composto da rappresentanti di Confindustria Macerata, Cgil, Cisl e Uil ai sensi dell’art.51 del D.Lgs. 81/08) ha riproposto, presso le sedi della Scuola Primaria “G.Natali” di Sforzacosta, della Scuola Primaria “Montessori” e della Scuola “Salvo d’Acquisto” dell’Istituto Comprensivo Enrico Mestica, il progetto “Napo per gli insegnanti”, progettualità che ha l’obiettivo di diffondere i primi concetti della Sicurezza sul Lavoro nelle scuole primarie.
Utilizzando il popolarissimo personaggio di Napo, l’Eu-Osha (l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro), unitamente al consorzio Napo, ha creato una serie di strumenti didattici per gli insegnanti atti a promuovere e diffondere la sicurezza e la salute sul lavoro.
La finalità è presentare agli studenti gli argomenti relativi alla salute e alla sicurezza con un approccio adatto alla loro età, didattico, ma divertente, utilizzando proprio gli episodi di Napo.
Nella mattinata i vari componenti l’Organismo hanno presenziato nelle classi interessate al Progetto (sono state coinvolte una classe 2°, due classi 3°, tre classi 4° ed una classe 5°) e hanno dialogato sui vari temi della sicurezza sul lavoro (sostanze chimiche, DPI, segnaletica, pericoli, ecc.) con i bambini attenti e partecipi.
L’intenzione dell’Organismo è di proseguire a diffondere in modo capillare il progetto, così da promuovere in modo sempre più efficace tra i più piccoli una vera e propria cultura di comportamenti corretti e virtuosi sul luogo di lavoro.
La nostra salute è influenzata dall’ambiente in cui viviamo e dalle nostre abitudini più delle cure mediche e della predisposizione genetica. Nel mondo l’inquinamento atmosferico è, infatti, al secondo posto come fattore di rischio per disabilità e morte, prima dell’ipertensione e dell’uso di tabacco.
Poiché l’innovazione corre incessante e i composti chimici prodotti dall’uomo si trovano ovunque nell’aria, nell’acqua, nel suolo e negli alimenti, oggi risulta difficile quantificare con precisione la porzione di malattie causate da uno specifico inquinante, perché tutte le patologie sono il risultato di molteplici fattori di rischio: stili di vita, attività fisica, fattori ambientali, psicosociali, per citarne alcuni.
Il compito di tutelare la salute umana dai rischi ambientali nella provincia di Macerata è competenza della U.O.C. Igiene Ambienti Aperti e Confinati del Dipartimento di prevenzione dell’Ast, diretta dalla dottoressa Maria Teresa Leoni.
“La multidisciplinarietà è il valore aggiunto del nostro lavoro,” dichiara la dottoressa Leoni “che raggiunge tutto il territorio dell’Azienda Sanitaria di Macerata. Siamo impegnati attivamente come soggetto competente in materia ambientale nelle varie fasi, anche interlocutorie, dei procedimenti autorizzatori a supporto della Regione, della Provincia e delle amministrazioni comunali, insieme all’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA Marche).
I procedimenti ambientali che richiedono la nostra valutazione dell’impatto sanitario sono molteplici, a cominciare dai siti contaminati, come quello di interesse regionale del “Basso Bacino del Fiume Chienti”, inoltre, in materia di igiene ambientale per il rilascio di Autorizzazioni Integrate/Uniche Ambientali (AIA, AUA) all’esercizio di impianti industriali e artigianali, tra cui quelle per la gestione dei rifiuti urbani e speciali, fino alle Valutazioni di Impatto Ambientale (VIA) e alle Valutazioni Ambientali Strategiche (VAS) relative al settore dell’urbanistica.
Emettiamo pareri sanitari per le modifiche dei Piani Regolatori Generali dei Comuni, per la mobilità sostenibile (PUMS) e per i grandi progetti, anche ministeriali, relativi alle modifiche e integrazioni infrastrutturali, associati alle energie rinnovabili con il Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) o presentati nell’ambito del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC).
Ogni anno la nostra Unità Operativa Ambienti Aperti e Confinati effettua controlli, partecipa a tavoli istituzionali ed emette pareri in numero superiore a mille, ai fini dell’istruttoria di oltre 700 pratiche”.
Dal 2024 l’attività della U.O.C. è in crescita per il lavoro del PNRR relativo alla ricostruzione delle zone interne della Provincia, per i grandi progetti infrastrutturali associati al PNIEC, ad esempio i parchi fotovoltaici ed eolici con le relative opere, nonché per i potenziamenti della rete viaria e ferroviaria.
Una parte importante dell’attività è poi rappresentata dai controlli sulle strutture sanitarie, nel 2023 ne sono state autorizzate 113 dopo aver verificato la rispondenza ai requisiti minimi per la qualità delle cure, ma anche le strutture ricettive, le piscine, o le scuole, di cui controlliamo le caratteristiche strutturali, igieniche e organizzative - spiega la direttrice della U.O.C Ambienti Aperti e Confinati.
A questo elenco si aggiungono la vigilanza sulle manifestazioni di pubblico spettacolo e l’attività di polizia mortuaria, la valutazione dello stato di conservazione dei manufatti contenti amianto, l’identificazione di industrie insalubri e la prevenzione delle Arbovirosi trasmesse dalle zanzare e delle patologie dovute al batterio Legionella.
“È strategica l’attività di prevenzione svolta dall’Unità Operativa Ambienti Aperti e Confinati della nostra Azienda per tutta la Provincia di Macerata, perché nella complessità rappresentata del suo ambito di competenza garantisce ai cittadini la salubrità di tutti gli ambienti di vita” – dichiara il Direttore Generale dell’Ast di Macerata Marco Ricci.
“La Regione Marche è impegnata in un’opera di rafforzamento delle attività di prevenzione a tutela della salute pubblica – dichiara il vicepresidente della Giunta e Assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini – Investiamo in prevenzione guardando al benessere e alla salute dei cittadini marchigiani e delle generazioni future”.
Il Macerata Humanities Festival si conferma come un importante punto di riferimento per il dialogo culturale e sociale, come dimostrano i numeri della sua seconda edizione. Con il tema “Scoprire la pace: percorsi di giustizia per la guarigione del mondo”, il festival ha affrontato questioni di grande rilevanza attraverso dibattiti, laboratori, spettacoli e mostre, attirando oltre 3.500 presenze in quattro giornate intense.
“Sono profondamente orgoglioso - commenta il rettore John Mc Court - dei risultati ottenuti da questa edizione del Macerata Humanities Festival. Non è solo una questione di numeri. Le tante presenze di studenti e di cittadini testimoniano non solo la qualità e la varietà degli eventi, ma anche la crescente attenzione che il festival sta riscuotendo, affermandosi come un appuntamento di rilevanza nazionale. Il nostro obiettivo è rendere il festival sempre più ricco e accessibile, e auspico che il territorio possa supportarci con ancora più forza.
Questo evento è una straordinaria opportunità per qualificare ulteriormente Macerata come luogo di cultura, con l'Ateneo che ne costituisce il cuore pulsante da secoli, e per dare spazio a temi di grande attualità che toccano la società. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito al successo di questa edizione e sono convinto che, con il sostegno della comunità locale, ma anche, mi auguro, di ulteriori sponsor di livello, il festival possa crescere ulteriormente”.
La manifestazione ha proposto più di 40 eventi, tra cui laboratori, spettacoli teatrali, formazione aziendale, mostre e concerti, distribuiti in luoghi chiave dell'Ateneo e della città, proposti e organizzati dai docenti dei cinque dipartimenti con il coordinamento della delegata del rettore Fabiola Falappa. “La proposta - sottolinea la stessa - ha permesso di mettere in luce il contributo che può essere donato alla comunità, grazie agli studi e alle ricerche condotte all'interno dell'Università, non solo per una migliore comprensione dell'attualità, ma anche per trovare vie euristiche concrete per agire più consapevolmente come persone e cittadini”.
Il festival ha visto la partecipazione di circa 190 tra studiosi e ricercatori, artisti e personalità di spicco del mondo della cultura e della scienza, come Lella Costa, Edoardo Leo, Giovanni Grasso, Franco Arminio, Pasquale Ferrara, Giuseppe Civati, Adrian Bravi e William Parete. Il Festival ha acceso l'interesse anche a livello nazionale, con articoli dedicati su Repubblica e il Corriere della Sera.
Quest'anno il Premio letterario Humanities, destinato agli studenti delle scuole superiori e delle università, ha registrato un'importante partecipazione con 50 domande di candidatura, suddivise tra la categoria poesia e la categoria narrativa. I componenti dei vincitori e le riflessioni degli autori intervenuti alla premiazione – Franco Arminio, Adrian Bravi, Evita Greco e William Wall - saranno raccolti in una pubblicazione curata dalla casa editrice Eum, Edizioni Università di Macerata, in uscita il prossimo dicembre.
La fiera ha accolto 14 case editrici universitarie provenienti da tutta Italia, da Bolzano a Cagliari. La tavola rotonda conclusiva, intitolata “Open Science e democrazia del sapere: il ruolo delle University Press”, ha visto la partecipazione di rappresentanti del mondo accademico e dell'editoria, i quali hanno proposto la candidatura di Macerata come sede annuale di un forum sulle politiche editoriali più innovative a supporto della ricerca universitaria.
Il festival ha beneficiato della collaborazione con numerosi partner, a partire dal Comune di Macerata, la Regione, in particolare con Fondazione Marche Cultura, il Comune di Tolentino e il Museo internazionale di Arte Umoristica, e i sostenitori privati tra cui Lube cucine, Bper Banca, Bcc Recanati e Colmurano, Simonelli Group e Fior di Grano, che hanno sostenuto l'Università di Macerata nell'organizzazione. Grazie alla sinergia con istituti scolastici, compagnie teatrali, scuole di danza e librerie locali, l'evento ha coinvolto un pubblico ampio e variegato, attirando studenti, cittadini e visitatori interessati ai temi del festival.
Con il successo di questa edizione, il Macerata Humanities Festival si conferma come un appuntamento centrale per il dialogo culturale e l'Università di Macerata rinnova il proprio impegno a promuovere eventi capaci di unire conoscenza e riflessione su temi di grande rilevanza sociale.