MACERATA – Tempo di passaggio del martelletto al Rotary Club Macerata Matteo Ricci. La festa all'insegna dell'amicizia e dello spirito d'iniziativa che caratterizza questa "Magia del Rotary", com'è nello slogan rotariano dell'anno che volge al termine, ha visto l'insediamento ufficiale del nuovo presidente, architetto Tobia Sardellini, che guiderà il sodalizio per l'anno rotariano 2025-2026 al via dal primo luglio.
La cerimonia si è svolta il 26 giugno presso il ristorante La Case, alla presenza di autorità, soci ed ospiti. La past president del Rotary Club Macerata Matteo Ricci, Barbara Antolini, non senza emozione, ha volutamente impostato la cerimonia in modo semplice ma quanto mai significativo, ricordando le tante iniziative dell'anno appena concluso e ringraziando tutti i soci per l'impegno e la dedizione dimostrata durante il suo mandato.
Antolini ha idealmente trasmesso in perfetta continuità al presidente Sardellini un importante impegno al servizio della città, del suo miglioramento, del settore sociale e dei meno fortunati, con tanti progetti da realizzare per l'anno rotariano prossimo che vede sempre più partecipazione e coinvolgimento nella comunità maceratese, con la consapevolezza di portare contributi, idee e solidarietà al servizio di tutti.
L'architetto Sardellini, nel ricevere il simbolo della presidenza, ha espresso gratitudine per la fiducia accordatagli e ha presentato la squadra che lo affiancherà nel governo del club per il prossimo anno rotariano. Il nuovo consiglio direttivo vede Francesca Accorsi nel ruolo di presidente Incoming, Renzo Tartuferi come segretario, Andrea Cirilli quale Tesoriere, Giuseppe Vitali nel ruolo di prefetto e Guido Grandinetti come comunicatore. Il gruppo dirigenziale è completato dai consiglieri Luana Capparuccini, Massimiliano Fraticelli, Gianni Giuli, Lucia Isolani, Sabrina Morresi e Paolo Piccardoni, mentre Barbara Antolini assume il ruolo di past president.
Per quanto riguarda la struttura operativa, sono stati nominati i presidenti delle diverse commissioni: Paolo Giustozzi guiderà l'amministrazione del Club, Giorgio Caraffa si occuperà delle Relazioni Pubbliche, Graziano Grelloni avrà la responsabilità dell'Effettivo, Massimiliano Fraticelli dirigerà la commissione Rotary Foundation, Marco Sigona coordinerà i progetti e Laura Ricci sarà alla guida dell'Azione Giovani.
“Il nuovo anno rotariano sarà caratterizzato dal motto del Presidente Internazionale Francesco Arezzo ‘Uniti per fare del bene’ – si legge in una nota del Club - un messaggio che invita tutti i rotariani del mondo a essere una forza di unità in un contesto globale sempre più frammentato da divisioni politiche, geografiche e ideologiche. La cerimonia del 26 giugno ha segnato un momento di forte continuità per il Rotary Club Macerata Matteo Ricci, ribadendo l'impegno costante del sodalizio verso il service e i valori fondamentali del Rotary di "Service Above Self" e la promozione della pace e della comprensione internazionale attraverso l'azione concreta sul territorio”.
Una tavolata lunga quanto un anno di lavoro, denso di incontri, fatiche, sorrisi e crescita. Così si è concluso l’anno scolastico del Convitto “Giacomo Leopardi” di Macerata: con una cena di fine anno all’insegna della convivialità e del calore umano, tenutasi mercoledì 25 giugno a Macerata, dove tutta la comunità del Convitto si è riunita per festeggiare e salutarsi prima della pausa estiva.
Una vera e propria “famiglia allargata”, composta dala dirigente scolastica, Roberta Ciampechini, dallo staff dirigenziale, dagli educatori, dai docenti di primaria e secondaria, da collaboratori scolastici, personale ATA, cuochi, infermiera, guardarobiere e da coloro che ogni giorno contribuiscono con passione e dedizione alla vita del Convitto: tutti hanno voluto condividere questo momento per brindare non solo alla fine dell’anno, ma anche a due figure che hanno lasciato un segno profondo.
Con grande emozione è stata infatti festeggiata Maria Carpineti, storica collaboratrice scolastica prossima alla pensione, da decenni punto di riferimento per generazioni di studenti, colleghi, educatori e docenti. A lei sono stati dedicati applausi affettuosi e parole colme di stima: per la sua instancabile operosità, la professionalità, la gentilezza mai venuta meno e quella capacità rara di far sentire ogni luogo, anche una scuola, un po’ casa. La serata ha rappresentato anche un momento di gratitudine per la dirigente scolastica, Roberta Ciampechini, alla conclusione del suo triennio di reggenza al Convitto. "Il suo stile di guida, autorevole ma sempre dialogante, saldo ma attento alle persone, ha lasciato una traccia luminosa nella storia recente dell’istituto", si legge in una nota del Convitto.
Un momento di festa, certo, ma anche di passaggio. Perché ogni fine è anche un nuovo inizio, e il Convitto Leopardi, forte delle sue radici e della sua umanità, è pronto a scrivere, con entusiasmo e coesione, le prossime pagine del suo cammino.
La prima impressione è: “Ma che roba è?”. Passati indenni il primo shock: “Ma come si può?”. Per chi arriva incolume al terzo stadio: “Una vergogna”. È la sintesi del processo mentale che si attiva di fronte alla vista del City Brand di Macerata, una cosa che difficilmente si può raccontare, figuriamoci se la si può dimenticare (in negativo).
Un gatto spiaccicato in tangenziale o un bisognino di cane incautamente calpestato? Ognuno attivi la sua forma più spiccata di fantasia. Ma, per quanto sia possibile azzardare, questo scarabocchio tutto può evocare meno che la bellezza della nostra città di Macerata ed il desiderio, da parte di turisti e visitatori, di conoscerla.
Nota bene: parliamo di promozione. È questo lo scopo di un City Brand, vero? E’ una domanda rivolta a chi lo ha commissionato e anche a chi lo ha realizzato. Davvero una vergogna. Anzi un vilipendio per chi ha conosciuto la bellezza delle opere del Maestro Tulli (emme maiuscola), a cui gli autori hanno detto di ispirarsi.
Un brand è storia, racconto, fascino. Cos’ha di tutto questo – anche solo in parte – lo scarabocchio opera del “professorone di stirpe” di turno, quello che addirittura si spinge a sfottere i maceratesi che confondono la “c” con la “g”.
Davvero una vergogna. Un brand è molto più serio di un gioco di parole, colori e forme. ˆÈ la nostra identità, che va rispettata e non vilipesa con tentativi per dimostrare una superiorità professionale che non ha bisogno di misurarsi qui, in una città nobile, dove le cose belle le sappiamo fare da secoli.
Negli occhi di chi lo osserva, un brand deve riportare subito, istintivamente, con decisione e senza equivoci ciò che vuole rappresentare. Ora ditemi: dov’è la Macerata che conosciamo in quel scarabocchio?
E non mi si spieghi i colori con i mattoncini dei palazzi e il colore di quelli dello Sferisterio. Una penosa giustificazione di una cosa indecifrabile. E non mi si dica che sono le forme grafiche che ci proiettano nel futuro, quelle che vanno di moda, che sono in linea con i trend attuali. Quale futuro per un brand che potrebbe essere tranquillamente associato ad un marchio di giocattoli, di cibi per cani o gatti, di pennarelli o zainetti per ragazzi?
Ispirarsi allo Sferisterio anche no?
Quanti soldi si spendono per promuovere il simbolo orgoglio di Macerata? Perché avventurarsi in queste sperimentazioni da “addetti ai lavori”, quasi come fosse il prezzo da pagare per la sudditanza psicologica verso pseudo-esperti di settore, notoriamente non residenti nelle Marche.
Se quello scarabocchio fosse frutto del genio di Andy Warhol, allora ci sarebbe da inginocchiarsi di fronte al risultato. Perché basterebbe promuovere l’autore del brand al posto del brand. Ma qui di Warhol c’è ben poco, anzi nulla.
E, come era solito dire il maestro della pop art di fronte ad un disegno di un suo allievo: “Beautiful! Fantastic! It’s ok … do it again”. Ecco: provaci ancora.
Macerata – È stato annunciato in questi giorni il lancio ufficiale di Compagnia Marca Libera, nuova realtà territoriale promossa all’interno del movimento Mondo al Contrario, ispirato dal generale Roberto Vannacci. A guidare l’iniziativa sono due figure già attive nella politica locale: Luca Buldorini, vicepresidente della Provincia di Macerata e vicesegretario regionale della Lega Marche, e Luca Paolorossi, sindaco di Filottrano.
Il progetto, spiegano i promotori, si presenta come uno spazio aperto e inclusivo, con l’obiettivo di costruire un percorso politico a partire dai bisogni concreti del territorio.
«Tanti cittadini, una sola voce: quella del territorio», affermano Buldorini e Paolorossi. «Qui non conta la tessera, conta il coraggio di esserci. Conta la voglia di partecipare, confrontarsi, costruire insieme qualcosa di nuovo».
Secondo i due amministratori, la nuova iniziativa punta a dare risposta a una domanda di partecipazione che non trova spazio nei modelli tradizionali. «Compagnia Marca Libera nasce con una missione precisa: rimettere al centro le persone, trasformare le esigenze dei cittadini in idee, e le idee in atti amministrativi capaci di affrontare problemi concreti».
Nel mirino non ci sono grandi temi globali, ma questioni quotidiane spesso trascurate. «Siamo stanchi di una politica che si occupa solo dei grandi scenari internazionali mentre ignora ciò che tocca davvero la vita delle famiglie: un pediatra che manca, il decoro urbano inesistente, un figlio che deve andarsene per lavorare, una madre che si occupa da sola degli anziani, una bolletta che pesa troppo a fine mese».
L’iniziativa coinvolgerà un primo nucleo di dieci persone, tra cui amministratori locali, giovani, imprenditori e consiglieri comunali. La presentazione ufficiale avverrà nel corso di un evento pubblico a Macerata, alla presenza di esponenti nazionali del movimento Mondo al Contrario.
«Abbiamo alle spalle esperienze di amministrazione, ma oggi vogliamo fare un passo in più: creare uno spazio libero, dove nessuno è escluso e tutti possono contribuire. Non promettiamo miracoli, ma un impegno serio, costante e trasparente».
I promotori sottolineano l’importanza del confronto diretto con i cittadini: «La buona politica nasce dal contatto reale, non dai palchi. E noi vogliamo costruirla insieme a chi vive ogni giorno i problemi del territorio».
Nel pomeriggio di mercoledì, gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Macerata hanno tratto in arresto un giovane italiano di 25 anni, destinatario di un Mandato di Arresto Europeo emesso dalle autorità giudiziarie francesi. L’uomo era ricercato per i reati di rapina e associazione a delinquere, commessi a Nizza circa due mesi fa.
L’operazione è scattata a seguito di un'attenta attività di indagine e cooperazione internazionale. Gli investigatori, grazie a un tempestivo intervento, sono riusciti a localizzare il ricercato in un B&B del centro di Macerata. Dopo aver individuato la stanza in cui si trovava, gli agenti hanno proceduto all’identificazione e all’immediato arresto dell’uomo.
Determinante è stato il supporto del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia – Divisione S.I.Re.N.E. del Ministero dell’Interno, che ha confermato la validità del provvedimento europeo e collaborato all’organizzazione dell’intervento.
Il giovane è stato condotto presso la Casa Circondariale di Ancona, a disposizione della Corte di Appello, competente per la procedura di estradizione. Il provvedimento restrittivo è stato eseguito anche in considerazione del concreto pericolo di fuga, evidenziato dal fatto che il soggetto non risiedeva stabilmente nella provincia di Macerata.
L’operazione rappresenta un ulteriore esempio dell’efficacia degli strumenti di cooperazione internazionale e dell’impegno costante della Polizia di Stato nella tutela della sicurezza pubblica.
I Carabinieri della Stazione di Macerata hanno denunciato un giovane tunisino di 25 anni, domiciliato in città, per tentato furto su autovettura e per falsità ideologica commessa da privato.
Il caso è emerso dopo che una donna di 79 anni si è recata ieri pomeriggio presso la caserma dei Carabinieri per denunciare un tentato furto subito nella notte. La sua vettura, parcheggiata sotto casa, era stata oggetto di effrazione: all’interno era stato messo tutto a soqquadro, ma nulla risultava asportato. La donna ha però consegnato ai militari un telefono cellulare rinvenuto nell’abitacolo, presumibilmente appartenente all’autore del gesto.
Le indagini avviate immediatamente dai Carabinieri hanno permesso, attraverso la verifica dei dati anagrafici della SIM inserita nello smartphone, di risalire al presunto responsabile: un 25enne tunisino, che poche ore prima si era presentato presso lo stesso comando per denunciare lo smarrimento del proprio telefono.
La singolare coincidenza ha portato i militari a ricostruire rapidamente i fatti e a denunciare l’uomo per tentato furto e per aver falsamente attestato al Pubblico Ufficiale il presunto smarrimento del cellulare. Lo smartphone e la SIM sono stati sottoposti a sequestro e messi a disposizione dell’atorità giudiziaria.
Presentato ufficialmente il city brand di Macerata, il nuovo sistema di identità visiva ideato dallo Studio di Leonardo Sonnoli, eccellenza internazionale del graphic design, che da oggi rappresenterà Macerata, promuovendo la sua identità, la sua cultura, la sua storia e il suo potenziale turistico.
All’evento di presentazione, dopo i saluti istituzionali da parte della vicesindaco Francesca D’Alessandro, del Rettore Unimc John McCourt, del direttore dell’Accademia di Belle Arti Piergiorgio Capparucci e della direttrice dell’Atim Marina Santucci, a prendere la parola è stato l’assessore al Turismo e agli Eventi Riccardo Sacchi: “L’Amministrazione comunale, in coerenza con il programma elettorale, ha avviato e portato a termine, grazie ai fondi europei del programma ITI, un'importante iniziativa di city branding per valorizzare l'identità di Macerata e promuovere la città – ha detto -. Si è trattato di una strategia che ha portato alla creazione di un'immagine distintiva della città grazie alla figura centrale di questo percorso - fatto di un ampio lavoro di ricerca scientifica, artistica, sociale e culturale e di analisi - che è stata quella dell'esperto incaricato di sviluppare la brand identity, Leonardo Sonnoli, professionista di riconosciuto valore internazionale nel campo dell’identità visiva e della comunicazione. Si tratta di una nuova identità pensata per parlare a tutti”.
Alla presentazione hanno portato il loro contributo Emilio Macchia docente nell'ambito del design per la comunicazione visiva dell’Accademia di belle Arti di Macerata e la docente di Graphic design dell’Accademia di Belle Arti di Macerata Simona Castellani che ha posto l’accento sul fatto che le città sono in dialogo continuo con la cittadinanza, con i turisti, con gli studenti universitari e che questo avviene anche attraverso strategie di comunicazione che aiutano i luoghi, i servizi e la cultura a rendersi visibili, da qui la necessità delle città di munirsi di un city brand.
Leonardo Sonnoli ha invece ripercorso i passaggi del percorso identitario, spiegando la visione alla base del branding di Macerata e la formula che ne è scaturita: “Il logotipo che firma le attività del Comune di Macerata è innanzitutto un sistema di scrittura che contiene la parola Macerata in neretto e una seconda dicitura, che precede o segue, che ne definisce l’ambito. L’uso del tutto minuscolo rende informale e amichevole la “conversazione” con il pubblico. A questo sistema di scrittura si affianca un marchio composto da tre forme astratte che altro non sono che il disegno dei perimetri del comune, del centro abitato e del centro storico; tre aree che possono cambiare il loro rapporto di dimensione e relazione, seguendo il dinamismo della società maceratese. Il punto di partenza di questa scelta è stato la riflessione sul paesaggio di questo territorio, un elemento di forte valenza storica e naturalistica. Questa scelta ha portato a considerare come un importante artista maceratese, Wladimiro Tulli, avesse espresso questi concetti nei suoi paesaggi astratti che avevano sempre un riferimento alle sue radici. Nella scelta cromatica - che deve molto alla tavolozza di Tulli - l’azzurro corrisponde alla visione prepotente del cielo che domina sul rosso dei coppi e sul bianco caldo e rosato degli intonaci e delle pietre che caratterizzano i palazzi nobiliari e lo Sferisterio”.
“Un city brand è prima di tutto un simbolo: la sua forza sta nella capacità di evocare un immaginario condiviso, coerente e riconoscibile – ha affermato Alessia Bertolazzi docente Unimc delegata del Rettore per la Comunicazione -. Non è una mera azione promozionale, ma un processo partecipativo che coinvolge istituzioni, cittadini e saperi accademici. Macerata oggi si racconta come città aperta e dinamica e il brand deve riflettere questa identità. L’Università di Macerata, sempre più proiettata verso l’Europa e il mondo, è partner attivo in questo percorso, anche grazie ad iniziative di co-branding con la Città. Il futuro del brand dipenderà dalla nostra capacità di costruirlo insieme, con visione e corresponsabilità”.
Le conclusioni della giornata di presentazione sono state a cura dell’assessore alle Politiche giovanili Marco Caldarelli: “Cittadinanza attiva e sussidarietà sono due tematiche importanti per il nostro Comune - ha affermato Caldarelli - che si intrecciano profondamente con l’identità e il brand della nostra città. Nel corso degli ultimi anni, abbiamo assistito a una crescente consapevolezza collettiva riguardo all'importanza del nostro ruolo come cittadini attivi e responsabili e questo significa impegnarci, partecipare, contribuire al bene comune. È un impegno che va oltre i culmini delle istituzioni e si radica nelle nostre comunità, nei nostri quartieri, nei nostri gruppi e associazioni. Quando parliamo di city brand, ci riferiamo a ciò che ci rende unici, alla nostra storia, ai nostri valori e alle relazioni che costruiamo tra noi. Queste relazioni sono fortificate dalla nostra capacità di collaborare, condividere e mettere in pratica la sussidarietà, principio fondamentale del nostro agire quotidiano, ci invita a riconoscere e valorizzare le risorse e le competenze di ciascun individuo e della comunità. Questo approccio non solo arricchisce la nostra vita sociale, ma alimenta anche il brand della nostra città, rendendolo simbolo di un luogo dove le persone si prendono cura l'una dell'altra. Insieme, possiamo far crescere un city brand che non sia solo un marchio, ma un vero e proprio simbolo di orgoglio e appartenenza”.
Un nuovo “marchio” dunque per Macerata che diventa un veicolo di promozione turistica e culturale grazie anche alle attività di propaganda e comunicazione che si stanno avviando.
La Maceratese mantiene la parola data e annuncia la riconferma di Armin Nasic, centrocampista classe 2000, che lo scorso anno aveva subito un grave infortunio al ginocchio (LEGGI QUI). Un colpo durissimo, arrivato proprio in un momento decisivo della stagione, che ha costretto il giocatore a fermarsi ai box per mesi. Il club, dal canto suo, aveva scelto fin da subito da che parte stare: nessun dubbio, nessuna esitazione. Alla base, una promessa chiara: “Ti aspetteremo”. E oggi, quella promessa è diventata realtà.
«L’infortunio non ha mai fermato la sua voglia di tornare», fanno sapere dalla società. «Ha sopportato il dolore, ha lavorato in silenzio, trasformando ogni giorno in un passo verso il ritorno”.
L’infortunio di Nasic è stato sicuramente un duro colpo per la Maceratese, che è però subito corsa ai ripari rinforzando il reparto e chiudendo la stagione da protagonista, conquistando la promozione in Serie D. Un traguardo che ora si arricchisce di un nuovo inizio: quello di Nasic, pronto a rimettersi in gioco, con la stessa maglia, gli stessi colori e una motivazione ancora più forte, in una categoria superiore.
Il club ha voluto sottolineare la riconferma anche sui social, con un messaggio diretto e carico di significato: “Oggi possiamo dirlo: Armin resta con noi. Sta tornando, e lo sta facendo con lo sguardo di chi non si è mai arreso. Non vediamo l’ora di rivederlo lottare in campo per questi colori".
Dopo le riconferme di Lucero, Mastrippolito, Vanzan e Ciattaglia in difesa e quella di Marras in attacco, con Nasic la Maceratese mette un primo tassello anche a centrocampo. Sul fronte entrate, la società è ai dettagli per l’ingaggio del difensore classe 2007 Federico Perini, proveniente dal Chiesanuova. Diversi anche i sondaggi in corso per il ruolo di punta centrale, con Braconi del Castelfidardo tra i profili più apprezzati. La dirigenza è attualmente al lavoro per garantire a mister Matteo Possanzini una squadra competitiva in un campionato che si preannuncia di altissimo livello. L’inizio della stagione è previsto per domenica 7 settembre 2025, con chiusura il 3 maggio 2026, come stabilito dal Consiglio Federale FIGC.
(Foto di Francesco Tartari)
L'azienda saniaria territoriale di Macerata vuole ricordare la dottoressa Daniela Del Bello, ex medico del 118 recentemente scomparsa all'età di 71 anni. "Era andata in pensione dall’agosto del 2022 - ha affermato l’amico e collega Ermanno Zamponi, direttore del Servizio di Emergenza Territoriale 118 dell’Ast di Macerata -. Daniela è stata insieme al sottoscritto, una delle fondatrici del 118, dove ha svolto servizio attivo presso la Centrale Operativa di Macerata e la PoTES di Tolentino ininterrottamente sin dal primo giorno di attivazione del servizio, nel lontano 1 luglio 1996, e dove ha ricoperto il ruolo di Vicedirettore e responsabile della Centrale Coordinamento Trasporti".
"Durante questo lungo periodo ha messo a servizio degli assistiti tutta la propria professionalità in un quotidiano contesto di sofferenza altrui, mostrando sempre competenza, cortesia, rispetto e gentilezza verso chi si trovava in difficoltà. Non si è mai risparmiata e per questo è stata di esempio per i colleghi e tutto il personale, pur mantenendo sempre il suo carattere gioviale e sereno", ha aggiunto Zamponi.
Come volontaria in ambito sanitario, era iscritta all’Associazione Regionale Emergenza Sanitaria (Ares), con la quale ha partecipato a varie missioni operative in occasione di calamità sia all’estero, in Pakistan nel 2004, che in Italia. Era presente a Roma per i Funerali di Papa Giovanni Paolo II° nel 2005 e a L’Aquila nell’ospedale da campo, in occasione del terremoto del 2009.
Sempre come volontaria si è dedicata alle attività dell'Avis di Tolentino per molti anni e attraverso l’associazione tolentinate SERMIT, fondata da Don Rino Ramaccioni, ha dato aiuto ai bambini poveri, orfani o malati accolti in istituti gestiti da religiosi.
Al funerale la Chiesa di San Catervo era gremita di parenti, amici e numerosi colleghi che hanno voluto stringersi in un ultimo abbraccio a Daniela per ricordare la collega, amica e professionista che ha saputo aiutare tutti, senza tenere conto di orari e festività, ponendo sempre al primo posto la salute del paziente.
"Esempi di vita come quello della Dr.ssa Daniela Del Bello sono testimonianze preziose per ognuno di noi e dimostrano come la professione del medico, quando è frutto di autentica vocazione, permea l’intera vita della persona, che diventa capace di mettersi al servizio degli altri, sempre e ovunque", ha dichiarato il direttore generale dell’Ast di Macerata Alessandro Marini.
Nella mattinata di ieri, gli agenti della squadra mobile della Questura di Macerata hanno arrestato una donna di 42 anni, di origine georgiana, residente in provincia di Macerata e incensurata, per il reato di possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi.
L’operazione rientra in un’indagine di più ampio respiro condotta su scala nazionale e mirata a smantellare un sodalizio criminale composto da cittadini extracomunitari. Il gruppo, secondo gli inquirenti, avrebbe fornito documenti d'identità falsi a connazionali per eludere la normativa del cosiddetto Decreto Flussi e lavorare in Italia senza averne i requisiti.
Durante una perquisizione personale e domiciliare presso l’abitazione della donna, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato un documento d’identità polacco, risultato manifestamente falso. Dopo il sequestro, la donna è stata condotta in Questura, dove, all’esito dei rilievi fotodattiloscopici, è stata confermata la non autenticità del documento.
Informato il Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Macerata, la donna è stata formalmente arrestata per il reato di possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi. Tuttavia, su disposizione dello stesso magistrato, è stata immediatamente rimessa in libertà.
A carico della 42enne è scattata anche una denuncia per violazione delle norme sull’immigrazione, in quanto irregolare sul territorio nazionale. È stata quindi segnalata in stato di libertà ai sensi dell’articolo 10 bis del Testo Unico sull’Immigrazione. L’indagine prosegue per individuare eventuali altri soggetti coinvolti nel traffico di documenti falsi.
Dopo il Velox, è arrivato il momento clou anche al "Nando Cleti", il fratellino più piccolo. La 39° edizione del torneo di calcio giovanile organizzato dalla Maceratese e riservato alla categoria Esordienti a 9, domani vedrà la disputa delle semifinali. Sempre allo Stadio della Vittoria di Macerata, in campo alle 18 Real Elpidiense- Maceratese, quindi alle 21 Vigor Senigallia-Academy Civitanovese.
Le vincenti domenica, ore 21, si sfideranno per alzare il trofeo. Dalle 39 formazioni iniziali al via, dunque si è arrivati a quattro. Nel precedente step dei quarti di finale, la Real Elpidiense ha impressionato battendo 3-0 la Nuova Folgore, molto bene anche i padroni di casa della Maceratese vittoriosi 3-1 all’AFC Fermo. Equilibrio e grandi emozioni, con verdetti in entrambi i casi maturati ai calci di rigore, tra Jesina Aurora e Vigor Senigallia (campione in carica) e tra Treiese e Academy Civitanovese.
Nel pomeriggio di ieri, 24 giugno, gli agenti della squadra mobile della Questura di Macerata hanno arrestato una donna di 43 anni, senza fissa dimora, già nota alle forze dell’ordine per numerosi precedenti legati a reati contro il patrimonio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
L’arresto è stato eseguito in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata – Ufficio Esecuzioni Penali, che disponeva la revoca del decreto di sospensione e il ripristino dell’ordine di carcerazione. La donna, rintracciata nei pressi dei Giardini di via Isonzo, a Macerata,con l’ausilio della Squadra Volante, è stata condotta in carcere a Pesaro, dove dovrà scontare un anno di reclusione per fatti risalenti al 2020.
All’epoca, durante un controllo di polizia, la donna – in evidente stato di alterazione – era stata accompagnata al pronto soccorso per accertamenti sanitari, ma aveva reagito con frasi ingiuriose e minacciose rivolte agli agenti e al personale medico. Per quel comportamento era stata denunciata a piede libero per violenza, minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale.
Grave infortunio sul lavoro nel pomeriggio di oggi presso la Cioci Motors, concessionaria situata nella zona industriale di Sforzacosta, a Macerata, in via Giovanni XXIII. Un dipendente di una ditta di autodemolizioni, 67 anni, è rimasto coinvolto in un incidente mentre era impegnato nelle operazioni di carico di una vettura.
Secondo una prima ricostruzione, un gancio si sarebbe rotto improvvisamente, causando il movimento della vettura e il conseguente schiacciamento dell'operaio tra il cassone del camion e il mezzo stesso.
Immediato l'intervento dei soccorsi: sul posto sono arrivati i sanitari del 118, che hanno stabilizzato l’uomo sul luogo dell’incidente, e i vigili del fuoco del Comando provinciale. Considerata la dinamica e la serietà del trauma riportato, è stato disposto il trasferimento in eliambulanza all’ospedale regionale di Torrette di Ancona, in codice rosso. Presente anche il personale della prevenzione infortuni dell'Ast di Macerata, che ha effettuato i rilievi e avviato le verifiche del caso. A svolgere le indagini è la polizia locale di Macerata.
Lunedì 30 giugno Macerata celebra l’81° anniversario della Liberazione della città dal nazifascismo. Era infatti il 30 giugno del 1944 quando i partigiani del gruppo Bande Nicolò entrarono per primi nel territorio maceratese e issarono la loro bandiera sul Monumento ai Caduti.
L’Amministrazione celebrerà la ricorrenza presso il Monumento ai Caduti, a partire dalle 10:00, alla presenza del sindaco Sandro Parcaroli, del presidente dell’ANCR Macerata Mauro Radici, della direttrice dell’Istituto Storico di Macerata Annalisa Segna e del vice presidente ANPI - sezione di Macerata Giovanni Smargiassi. Al termine delle celebrazioni verrà deposta una corona in via delle Partigiane.
Parteciperanno il Comitato provinciale dell’Anpi, l’Istituto Storico di Macerata, i rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma e le massime autorità civili e militari. La cittadinanza è invitata a partecipare.
La storia della Pallavolo Macerata si è spesso intrecciata con l'Est Europa, da sempre fucina di talenti desiderosi di mettersi in gioco e confrontarsi nei vari livelli del campionato italiano, uno dei più belli e competitivi al mondo. Nell’estate 2018/2019 arrivò il bomber Igor Tiurin e, in quella stessa stagione, si unì anche il laterale bulgaro Todor Valchev, che contribuì ai play-off ad eliminazione diretta. Come dimenticare poi Samuil Valchinov e Todor Dimitrov, i nostri due condottieri che, con tutto il loro impegno, hanno reso possibile la salvezza durante la scorsa regular season.
Continua ora la tradizione balcanica della società biancorossa che, con un colpo mirato, porta in biancorosso per la prossima stagione lo schiacciatore Rusi Zhelev. Originario di Stara Zagora, città situata nella parte centrale della Bulgaria - nella regione storica della Tracia - Rusi è un laterale di 23 anni, alto 197 cm.
Arriva per la prima volta in Italia dopo molti anni di esperienza nei campionati nazionali del suo Paese. Infatti, ha mosso i suoi primi passi nella pallavolo proprio nella società della sua città, la Beroe Stara Zagora, dove sono emerse fin da subito le sue qualità tecniche e umane, che lo hanno portato anche a indossare la fascia da capitano.
Con grande orgoglio racconta che la squadra è stata fondata nel 2016 e, partendo dal fondo delle divisioni del campionato bulgaro di pallavolo, ha contribuito al raggiungimento della semifinale nella scorsa stagione della Superlega bulgara. Solo il Levski Sofia, in gara 5, ha fermato il suo sogno di gloria.
Il talento di Rusi però non è passato inosservato: coach Blengini ha deciso di convocarlo come libero per la prima fase della Vnl (Volleyball Nations League), la massima competizione internazionale itinerante per nazionali. Un traguardo straordinario per lui, che certifica il valore di uno schiacciatore destinato a diventare una delle punte di diamante del nuovo roster biancorosso.
"Giocherò come libero per tutta l'estate con la nazionale. Nel primo torneo di Vnl, io e l’altro libero ci siamo divisi i compiti (di ricezione e difesa, ndr) durante la prima settimana - racconta Rusi -. Non so ancora come sarà nei prossimi match, ma sono qui per rappresentare il mio Paese. Anche se non è il mio ruolo naturale e queste sono state le mie prime partite con la ‘maglia diversa’, farò tutto ciò che serve per aiutare la squadra, in qualunque modo possibile.”
Persona di spessore, dentro e fuori dal campo, Rusi ha confidato anche di portare avanti parallelamente una carriera da ingegnere civile: una scelta impegnativa ma lungimirante, che gli garantirà maggiore sicurezza nel futuro: "Mi svegliavo alle 5 del mattino per guidare fino a Sofia, dove seguivo le lezioni universitarie per l’intera giornata. Tornavo poi a casa e mi preparavo per l’allenamento delle 19:30 con la squadra. Ripetere questa routine ogni settimana è stato davvero difficile… ancora oggi non so bene come riuscissi a gestire tutto".
In attesa della sua prossima partita con la nazionale, Rusi ha voluto condividere anche una riflessione sul suo ruolo e sul perché ha scelto proprio Macerata per continuare il suo percorso: "Sono uno schiacciatore, proprio perché in quel ruolo si fa un po' di tutto in campo. Mi descriverei come un giocatore completo, che dà tutto per lottare fino all’ultima palla. Ho giocato a lungo in Bulgaria, ma credo che il livello del campionato italiano sia diverso. Penso che la prossima Serie A2 sia paragonabile alla Superlega bulgara: sarà un’ottima occasione per crescere e maturare ancora. Ho scelto Macerata perché mi ha offerto tutto ciò che cercavo: una squadra di livello superiore rispetto alla mia precedente, con ambizioni, con possibilità di giocare, un buon allenatore e ottimi compagni di squadra. Davvero tutto quello che desideravo. Il mio obiettivo personale è vivere una stagione piena di risultati importanti, con partite dure, ma memorabili. Ovviamente, mi aspetto di riuscire a raggiungere i miei obiettivi e dimostrare di poter giocare al massimo del mio livello. So che ci saranno momenti difficili, ma è proprio questo che distingue un buon giocatore: la capacità di affrontare anche le situazioni complicate".
Infine, Rusi ha dedicato un saluto speciale al Collettivo e ai suoi nuovi tifosi: "Здравей, Мачерата! Sono Rusi Zhelev, il vostro nuovo schiacciatore, e arrivo con le più grandi ambizioni per vivere una stagione meravigliosa insieme. Spero di vedere il palazzetto pieno a ogni singola partita e non vedo davvero l’ora di incontrarvi".
Benedetto dal vescovo Nazzareno Marconi, domenica 22 giugno, il nuovo Tabernacolo monumentale della Cattedrale dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista di Macerata. Un intervento che completa il recupero della chiesa a 400 anni dalla sua fondazione, nel 1625. Durante la celebrazione che ha visto la partecipazione delle confraternite del capoluogo per la Messa della Solennità del Corpus Domini, monsIgnor Marconi ha ricordato le parole di papa Leone XIV nel definire «un’unica sorgente» l’Altare e il Tabernacolo:
«Una sorgente di pace, di comunione, di condivisione e di carità – ha ricordato il vescovo –, non possiamo fare queste cose se non partendo dall’Altare e dal Tabernacolo. Sull’altare Gesù viene in mezzo a noi, nel Pane eucaristico che diventa reale presenza del Suo corpo risorto. Accanto c’è il Tabernacolo, ha detto il Papa, e se nell’altare Gesù viene nell’ostia santa, nel Tabernacolo Gesù resta. Restare – ha aggiunto ancora monsignor Marconi – è un grande segno di amore: questo è il messaggio del Tabernacolo, Gesù resta con noi tutti i giorni fino alla fine dei tempi».
Nelle parole del Papa il vescovo ha trovato una conferma e una benedizione speciale per la benedizione del nuovo Tabernacolo monumentale della Cattedrale: «Un Tabernacolo che completa il restauro della cattedrale – ha spiegato -, dobbiamo davvero ringraziare chi ha lavorato per questo con grande passione. Un’opera effettuata secondo lo stile e il progetto immaginato 400 anni fa pur non avendolo completato, ma è realizzato con tecniche e materiali moderni».
Ispirato, infatti, alle architetture effimere delle macchine barocche, a partire dai dati emersi dalle carte d’archivio, il Tabernacolo è stato progettato dall’Ufficio Tecnico Diocesano, guidato dall’architetto Giacomo Alimenti, con la collaborazione del designer Emilio Antinori ed eseguito dalla Publiform App srl e dalla Eures Arte srl con la partecipazione della professoressa Maria Teresina Angeletti.
Al termine della Messa si è svolta la partecipazione per le vie del Centro Storico con particolare devozione presso la Basilica della Mater Misericordiae. «La più piccola Basilica della devozione mariana al mondo – ha concluso il vescovo – perché è la piccolezza della nostra Chiesa che ci ricorda come Gesù si fa minuscolo nell’ostia per amore».
La Questura di Macerata accoglie l’ingresso del commissario della Polizia di Stato Matteo Falzetti, nuovo funzionario addetto all’Ufficio di Gabinetto.
Il questore, i funzionari e tutto il personale della questura hanno dato il benvenuto al nuovo dirigente, che porta con sé una solida formazione giuridica e un’esperienza maturata sul campo.
Abilitato all’esercizio della professione forense, Falzetti ha intrapreso la carriera nella Polizia di Stato nel 2018, dopo aver superato il concorso per vice ispettori. Ha prestato servizio inizialmente presso la questura di Roma, per poi essere assegnato a Macerata. Di recente ha concluso con successo il corso per funzionari presso la Scuola Superiore di Polizia, conseguendo anche un Master di II livello in “Organizzazione e politiche di pubblica sicurezza”, presso l’Università Luiss Guido Carli.
Le competenze giuridiche e operative maturate negli anni rappresentano un valore aggiunto per le attività di pianificazione strategica e coordinamento dell’Ufficio di Gabinetto, in un momento in cui la Questura è impegnata in un processo di costante rafforzamento della propria struttura organizzativa.
Contestualmente, il commissario capo Alessia Ausiello, attuale Capo di Gabinetto della Questura di Macerata, lascerà l’incarico per assumere un nuovo prestigioso ruolo presso la Questura di Roma.
La Questura rivolge alla dottoressa Ausiello un sentito ringraziamento per l’impegno e la professionalità dimostrati durante il suo incarico a Macerata, formulandole i migliori auguri per il proseguimento della carriera nella Capitale.
Si rafforza la rete internazionale della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute dell’Università di Camerino, grazie ad una serie di importanti incontri e attività in Giappone che hanno visto protagonisti nei giorni scorsi il Direttore della Scuola professor Gianni Sagratini ed il delegato all’internazionalizzazione della Scuola professor Giovanni Caprioli.
I due docenti si sono recati presso la Kansai Medical University di Osaka, dove hanno incontrato il professor Giuseppe Pezzotti, eminente ricercatore italiano residente in Giappone da oltre 40 anni. Già vice rettore del Technology Institute of Kyoto, Pezzotti è oggi affiliato alla Kansai University. L’incontro, preceduto da un primo contatto a cura del prorettore vicario Emanuele Tondi, ha confermato l’interesse comune per l’avvio di collaborazioni scientifiche e accademiche.
Il professorPezzotti, esperto di spettroscopia Raman, ha messo a disposizione la sua vasta esperienza interdisciplinare, che spazia dalla medicina ai materiali, dagli alimenti alle piante, fino al suolo e ai microrganismi, per future attività congiunte. È in fase di proposta un Memorandum of Understanding (MOU) per favorire progetti di ricerca condivisi e mobilità internazionale di studenti e dottorandi.
La delegazione Unicam ha, inoltre, preso parte al convegno internazionale "BioNet – Biodiversity Net for Life", ospitato nel Padiglione Italia all’Expo di Osaka, evento interamente dedicato al tema del cibo. Presenti numerose università italiane tra cui Urbino (organizzatore), Politecnica delle Marche, Macerata, Perugia, Teramo, L’Aquila, Molise e Gran Sasso Institute.
Nel corso del convegno, i professori Sagratini e Caprioli hanno presentato due relazioni sui progetti di ricerca attualmente in corso presso Unicam su tematiche dell’agroalimentare e della biodiversità, quali legumi, farina di ghianda e riduzione dello spreco alimentare nel settore ittico e nella filiera vitivinicola.
L’iniziativa ha visto anche la partecipazione dell’Ambasciatore d’Italia in Giappone Mario Vattani e ha incluso una degustazione di prodotti italiani a cura dell’Accademia del Tartufo, oltre a un test sensoriale su oli extravergine di oliva.
La missione è proseguita con un incontro presso la Ritsumeikan University di Kyoto, con cui Unicam ha già siglato un accordo di cooperazione, confermando l’impegno dell’ateneo nel costruire solide relazioni internazionali orientate alla ricerca scientifica e alla valorizzazione delle eccellenze italiane nel mondo.
"La presenza dei nostri docenti in Giappone e l’avvio di nuove collaborazioni - ha affermato il rettore Unicam Graziano Leoni - rappresentano una conferma della vocazione internazionale della nostra Università. Unicam crede fortemente nella cooperazione scientifica e formativa come motore di innovazione e crescita culturale e siamo orgogliosi di vedere il nostro ateneo riconosciuto e accolto da istituzioni di così alto profilo".
Dal 27 al 29 giugno, la Pro Loco TCT dà appuntamento a tutti gli amanti della musica e del divertimento nella suggestiva contrada San Giuseppe, in zona Collina, per la terza edizione di “Tra Chienti e Potenza – Tolentino Country”. Un weekend all’insegna dello spirito country, del buon cibo e della bellezza delle colline tolentinati.
Ogni sera sarà possibile gustare street food locale, partecipare a momenti di animazione e balli country curati dalla Wild Three Teachers Country Line Dance School, e mettersi alla prova con il mitico toro meccanico, sfidando amici e amiche in equilibrio e risate.
Il programma
Venerdì 27 giugno, a partire dalle ore 18:30, la manifestazione si apre con il concerto acustico dei Backroads, per un viaggio musicale tra sonorità americane e atmosfere da roadtrip.
Sabato 28 giugno, dalle ore 16:30, spazio ai più piccoli con le attività dell’associazione Ritagli di Cielo, che faranno volare coloratissimi aquiloni. Sempre sabato, alle 18:30, partenza per una camminata panoramica in collina con il gruppo Macerata Nordic Walking, seguita dal live energico dei Wild Guns. Domenica 29 giugno, di nuovo protagonisti i bambini con gli aquiloni e un’altra serata di balli country e animazione, ideale per tutta la famiglia.
L’evento è accessibile anche a persone con disabilità, per garantire inclusività e accoglienza a tutti i partecipanti.
Una festa tra natura e musica
Organizzato dalla Pro Loco TCT, con il patrocinio del Comune di Tolentino, dell’Assemblea Legislativa delle Marche, dell’Unione Montana dei Monti Azzurri e del Sistema Turistico Locale Monti Sibillini, l’evento è realizzato grazie alla collaborazione di media partner come Canale 16 e Multiradio, e con il supporto di numerosi sponsor locali.
“Tra Chienti e Potenza” è molto più di una festa: è un’occasione per riscoprire il territorio, vivere le colline in modo autentico e condividere serate spensierate all’insegna della musica, del buon cibo e dello stare insieme.
Dopo cinque stagioni intense alla guida del vivaio biancorosso, si dividono le strade fra Paolo Morresi e la S.S. Maceratese. Accadrà ufficialmente il prossimo 30 giugno, chiudendo così un ciclo iniziato nel 2020, segnato da crescita, passione e importanti risultati nel settore giovanile.
A comunicarlo è stata la società con una nota ufficiale: “La S.S. Maceratese comunica che, a partire dal 30 giugno 2025, Paolo Morresi non sarà più il responsabile del settore giovanile. A Paolo va il nostro più sentito ringraziamento per la passione, la professionalità e l’impegno profuso in questi 5 anni insieme”.
A pochi giorni dalla chiusura ufficiale del suo incarico, lo stesso Morresi ha voluto lasciare un messaggio di saluto e gratitudine, carico di emozione: "Il 30 giugno si chiude dopo 5 anni il mio percorso alla SS Maceratese. È giunto il momento dei saluti e dei ringraziamenti, forse il momento più triste ma sicuramente il più sincero. Ringrazio in primis il presidente Alberto Crocioni per avermi fatto entrare 5 anni fa ad allenare il settore giovanile della Rata e soprattutto per avermi dato l'incarico di Responsabile del Settore Giovanile per gli ultimi 3 anni. Lo ringrazierò sempre per l'immensa fiducia. Ringrazio poi tutti gli allenatori, lo staff, la segreteria, i dirigenti, gli autisti, i magazzinieri. Ringrazio i genitori che in questi anni ci hanno dato fiducia, e soprattutto tutti i ragazzi, che mi hanno dato tantissimi insegnamenti e hanno dimostrato un attaccamento alla maglia biancorossa che non si vedeva da tempo. Infine – ma non per importanza – saluto il mio amico di tante avventure e di tante scelte difficili e coraggiose: mister Alessandro Porro. Una persona speciale con la quale ho avuto il privilegio di condividere questo percorso. Avevo iniziato 5 anni fa con un sogno. Nel tempo si è evoluto in qualcosa che non avrei mai potuto immaginare. Grazie a tutti. Mollare mai 'È stato un viaggio bellissimo'".
A raccogliere il testimone sarà Matteo Siroti, recentemente nominato Direttore Sportivo del Settore Giovanile biancorosso, che coordinerà le attività del vivaio insieme agli allenatori e allo staff tecnico. Scelta interna dunque per la società, che guarda avanti nel segno della continuità e della valorizzazione del lavoro svolto in questi anni.