MACERATA - Il Comando della Polizia Locale ha emesso due ordinanze per regolamentare temporaneamente la viabilità in città, a causa di lavori di manutenzione straordinaria e operazioni di pulizia. Interventi previsti nei prossimi giorni in via Mattei, dove verranno eseguiti lavori sul sottovia ferroviario, e nella zona di via Verdi e piazza XXV Aprile per lo spazzamento meccanizzato.
Per quanto riguarda via Mattei, l’ordinanza è valida dalle ore 8 alle 18 dei giorni 8, 9 e 10 luglio. I lavori, che interessano il sottovia della linea ferroviaria Civitanova–Albacina (km 29+430), prevedono la chiusura di una corsia per volta, a seconda dello stato di avanzamento dell’intervento. Il tratto compreso tra via Roma e via Tucci sarà chiuso al transito in direzione via Tucci, con divieto di circolazione eccetto che per i residenti di via Mattei, di contrada Fontescodella (dal civico 42 al 44) e per i mezzi delle ditte incaricate. L’accesso sarà consentito solo per raggiungere le proprietà private.
Sempre in via Mattei, ma in direzione opposta, è prevista la chiusura anche per chi proviene da via Tucci con direzione via Roma. Anche in questo caso, il divieto riguarda tutti tranne i proprietari dei terreni precedenti il sottovia e gli addetti ai lavori. La circolazione sarà interrotta fisicamente con uno sbarramento all’altezza dell’area di cantiere. Per i veicoli non autorizzati, il percorso alternativo prevede il transito da via Tucci, la galleria delle Fonti, contrada Fontezucca (esclusi gli autocarri) e via dei Velini, oppure da via Martiri delle Foibe fino a via dei Velini.
L’altra ordinanza riguarda invece via Verdi e piazza XXV Aprile, dove è programmato un intervento di pulizia stradale nella mattinata di mercoledì 10 luglio. Dalle ore 7 alle 12 sarà in vigore il divieto di sosta con rimozione forzata su ambo i lati di via Verdi (tra via Pianesi e piazza XXV Aprile) e su tutta l’area esterna al cantiere ferroviario della piazza, eccetto i veicoli impegnati nello spazzamento della carreggiata.
Marco Fioravanti, sindaco di Ascoli Piceno, è il primo cittadino più apprezzato d’Italia secondo il Governance Poll 2025, l’indagine annuale condotta dall’istituto demoscopico Noto Sondaggi per Il Sole 24 Ore. Con un consenso del 70%, Fioravanti – riconfermato lo scorso anno alla guida di una coalizione di centrodestra – conquista il vertice della classifica, scalzando dal primo posto Michele Guerra, sindaco di Parma (centrosinistra), che si ferma quest’anno al 65%, ma resta comunque in seconda posizione.
I sindaci marchigiani: gradimento alto, ma non mancano i segnali di flessione
Tra i sindaci delle Marche, spicca anche Paolo Calcinaro, primo cittadino civico di Fermo, che con un consenso del 60% si colloca al quinto posto nazionale, a pari merito con Mattia Palazzi (Mantova), Mario Conte (Treviso) e Pierluigi Biondi (L’Aquila). Tuttavia, per Calcinaro si registra un netto calo rispetto all’anno precedente: -11,4%.
Segue Sandro Parcaroli, sindaco di Macerata (centrodestra), che ottiene un gradimento del 55%, in crescita di 2,2 punti rispetto al 2024. Al 34° posto, troviamo anche Andrea Biancani, sindaco di Pesaro (centrosinistra), con lo stesso dato di Parcaroli (55%), ma in calo di 5,6 punti. Più in basso in classifica Daniele Silvetti, sindaco di Ancona (centrodestra), che si piazza al 69° posto con il 51,7% di gradimento, dato sostanzialmente stabile.
Gli altri sindaci in classifica
Al terzo posto, ex aequo con il 61%, si trovano i sindaci di Bari (Vito Leccese) e Napoli (Gaetano Manfredi), entrambi espressione del centrosinistra. Numerosi i primi cittadini appaiati nella nona posizione con il 59%: tra questi Clemente Mastella (Benevento), Jamil Sadegholva (Rimini), Valeria Cittadini (Rovigo), Chiara Frontini (Viterbo), Alan Fabbri (Ferrara), Beppe Sala (Milano) e Massimo Mezzetti (Modena).
Tra i sindaci delle grandi città, Matteo Lepore (Bologna) ottiene il 58° posto con il 53,5%, Stefano Lo Russo (Torino) è 72° con il 50,5%, Sara Funaro (Firenze) è 34ª con il 55%, mentre Roberto Gualtieri (Roma) è 89° con il 47%, in lieve miglioramento rispetto allo scorso anno.
Governatori: Fedriga ancora al top. Acquaroli 12° con il 50,5%
Tra i presidenti di Regione, svetta ancora Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia, centrodestra), che si conferma al primo posto con il 66,5%. Al secondo Luca Zaia (Veneto, centrodestra) con il 66%, mentre chiude il podio Alberto Cirio (Piemonte, 59%), anche lui centrodestra.
Il primo esponente del centrosinistra è Eugenio Giani (Toscana), al quarto posto con il 58%, seguito da un terzetto di presidenti meridionali: Roberto Occhiuto (Calabria), Renato Schifani (Sicilia) e Vincenzo De Luca (Campania). Completano la top ten Michele De Pascale (Emilia-Romagna), Stefania Proietti (Umbria) e Attilio Fontana (Lombardia). Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche (centrodestra), si posiziona dodicesimo con un gradimento del 50,5% (in crescita rispetto al 2024 quando era ventesimo)
«Il trend generale è in calo rispetto al consenso elettorale – ha spiegato Antonio Noto, direttore di Noto Sondaggi – e anche chi si colloca in cima alla classifica spesso registra flessioni. Il Governance Poll non misura l’intenzione di voto ma il gradimento sull’operato degli amministratori locali, indipendentemente dal colore politico».
Il Governance Poll 2025 ha analizzato 97 capoluoghi di provincia e tutte le Regioni con elezione diretta, escludendo i comuni andati al voto nel 2025 o con sindaci decaduti. Le interviste si sono svolte tra aprile e giugno 2025 su un campione rappresentativo di 600 elettori per comune e 1.000 per regione.
Mercoledì 9 luglio il Tau Teatri Antichi Uniti intreccia i suoi percorsi con Buon’Estate e fa tappa a Macerata al Cortile di Palazzo Buonaccorsi – su iniziativa del Comune di Macerata con l’Amat, il contributo di Regione Marche e MiC - con Minotaurus. Ballata per mostro solo scrittura di scena e regia di Andrea Fazzini con Andrea Pierdicca.
Minotaurus è un melologo per voce e violoncello, tratto dall'omonima ballata di Friedrich Dürrenmatt, che rovescia il mito del Minotauro adottando il punto di vista del mostro, del diverso, dell'inconcepibile.
Un tema ricorrente negli scritti, ma anche nell’opera visiva dello scrittore svizzero, a cui fin da bambino il padre raccontava i miti al posto delle fiabe, influenzandone il modo di percepire e decifrare il mondo.
Il testo è stato rielaborato, sfrondandone le circonvoluzioni letterarie, per concentrarsi sugli aspetti ritmici, rituali e introspettivi, trasformando un racconto extradiegetico in un monologo proteiforme, a tratti struggente soliloquio, a tratti epica e ironica narrazione, a tratti ululato cosmico.
La polifonia vocale di Andrea Pierdicca è stata orchestrata da Andrea Fazzini in modo da perlustrare il labirinto interiore del Minotauro - né uomo né bestia né dio, innocente e colpevole - una danza della coscienza, còlta dall'origine prismatica al sublime spirare. Il violoncello di Giuseppe Franchellucci scava nel fiume del non-detto del testo, danza col mostro tra sonorità ancestrali e distorsioni di rivalsa, dando corpo ai doppi aleggianti tra le parole di Dürrenmatt.
La musica originale è di Giuseppe Franchellucci, la produzione dello spettacolo di Teatro Rebis, in collaborazione con Festival Macerata Racconta, Università degli studi di Macerata, ERDIS Marche, Regione Marche – Assessorato alla Cultura.
Un’altra settimana di grandi soddisfazioni per l’Atletica AVIS Macerata. Dopo l’oro di Beatrice Stagnaro nel lancio del disco allieve ai Campionati Italiani di Rieti della scorsa settimana, altre medaglie pesanti arrivano questa volta dallo Stadio Comunale Olimpico “Carlo Zecchini” di Grosseto dove dal 4 al 6 luglio sono andati in scena i Campionati Italiani Juniores e Promesse, cioè gare per atleti e atlete di 18-19 anni per gli Junior e 20-21-22 anni per le Promesse.
In due giornate di gare svolte con un caldo africano, temperature sopra i 35° C con elevato tasso di umidità, gli atleti avisini hanno conquistato un oro, un argento e un bronzo e altre ottime posizioni.
Il grande protagonista è sicuramente Augusto Cecchetti, il fortissimo lanciatore umbro proveniente dall’Atletica Libertas Città di Castello, società con cui l’Atletica Avis Macerata collabora da quasi 20 anni. Nella gara juniores del peso da 6 kg, il ragazzo, classe 2006, ha infilato una serie di lanci impressionante, andando a migliorare il suo PB per ben 2 volte con 17.74 prima e 17.77 subito dopo, misura che lo ha portato a vincere l’oro, mettendo in fila gli atleti Tommaso Russo dell’Atletica Libertas Unicusano di Livorno con 16.98 (primatista stagionale con 17.79) e l’ascolano Marco Nardocci dell’ASA Ascoli Piceno con 16.15.
Il giorno dopo Cecchetti ha cercato il bis nel lancio del disco 1,750 kg. Questa volta nulla ha potuto contro il primatista stagionale Francesco D’Angelo della Atletica Studentesca Rieti Andrea Milardi che vince la gara con 55.92 seguito appunto da Cecchetti con un lancio a 53.68, non poi così lontano dal suo personale. Un argento che comunque vale molto per l’atleta, una conferma delle ottime condizioni di chi ha già fatto il minimo per i prossimi Campionati Europei U20 che si svolgeranno a breve a Tampere in Finlandia e che lascia sperare quindi in una imminente convocazione in azzurro. Grande soddisfazione per il suo tecnico, Lorenzo Campanelli, che continua a sfornare atleti di valore dal settore lanci.
Vincere il bronzo dopo due giorni con febbre a 39°C non è da tutti, ma solo lui poteva riuscirci, Federico Vitali. A coronare una stagione che sta mostrando sempre più il valore di questo atleta di Cingoli, la gara dei m 800 Promesse ha lasciato il pubblico con il fiato sospeso fino al traguardo. Quella di Vitali è stata una gara condotta con giudizio, tenendo la seconda posizione fino agli ultimi 250 m, poi il sorpasso e una cavalcata in progressione in curva per uscire primo sul rettilineo finale e continuare così fino agli ultimi 30 metri dove gli atleti in recupero hanno rimescolato le carte. Il passaggio sul traguardo vede i primi tre atleti chiusi in meno di 3 decimi in questo ordine: oro a Luca Santorum dell’Atletica Alto Garda e Ledro (1:48.29), argento a Marco Zunino dell’Atletica Arcobaleno Savona (1:48.53) e bronzo a Federico Vitali (1:48.56). Un pizzico di rimpianto per un oro assaporato, ma grande soddisfazione per una medaglia che fino a pochi giorni prima sembrava difficile da agguantare.
Ottimo quinto posto nella categoria promesse, con un grande risultato, quello della saltatrice in alto Ambra Compagnucci, che dopo un anno difficile torna in grande forma e migliora il suo PB salendo a 1.74, nuovo Record Sociale Promesse.
Tornano a casa con prestazioni sotto i loro standard tre atleti della categoria junior, ma con un’esperienza che sarà comunque utile nella loro crescita futura. Nicolò Rubini è 8° nei m 3000 e 16° nei m 5000, Sara Stagi è al 19° posto nel triplo e Nicolò Mondanelli chiude al 21° posto nel lancio del martello.
(Tutte le foto sono di FIDAL - Grana/Moscati)
"Dopo aver infastidito gli avventori di un bar, accompagnato al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata, un cittadino egiziano di ventitré anni ha dato in escandescenze aggredendo violentemente un medico e una infermiera” riferisce in una nota Fabio Angeloro, segretario provinciale UGL Salute Macerata il quale aggiunge: “Si tratta dell'ennesimo episodio ai danni del personale sanitario costantemente a rischio nel complicato compito di garantire l'assistenza ai cittadini. Chi è impegnato in un lavoro al servizio della comunità non può rischiare di essere coinvolto in episodi di violenza. L’inasprimento delle sanzioni nei confronti di chi compie atti così deprecabili è certamente uno strumento deterrente per provare a porre un freno alle aggressioni, ma non sufficiente. I fatti dimostrano che un intervento rapido e l’arresto possono non essere sufficienti. Bisogna fare di più sul lato della prevenzione, garantendo l'incolumità dei professionisti della sanità con l’apertura del posto di pubblica sicurezza dell’Ospedale di Macerata, attualmente attivo solo la mattina, 24 ore su 24 .Crediamo che questa sia un dovere istituzionale inderogabile" conclude Angeloro.
In quel di Grosseto Elisa Marini, atleta del Cus Macerata, ha fatto una bischerata grossa grossa…ha infatti trionfato nella gara di marcia sulla distanza dei 10 km e pertanto è diventata la nuova campionessa nazionale. Che impresa!
La 2006 ha dato vita ad una prestazione, a livello cronometrico, magari non eccelsa ma era in preventivo visto che la giovane si sta preparando per i prossimi Europei in Finlandia di inizio agosto. D'accordo con l'allenatore Diego Cacchiarelli non c'era dunque bisogno di forzare e cercare anche il riscontro relativo al tempo.
La Marini è stata avvantaggiata dal forfait all'ultimo della Di Fabio, assenza che ha reso la cussina la grande favorita. Elisa è stata brava a non farsi sovrastare dalla pressione e dal pronostico e ha condotto una gara pressoché perfetta a livello tattico, andando via con altre due avversarie subito nei primi 3 km. Poi, pian piano, ha fatto la selezione staccando le due modenesi ed ha tagliato il traguardo magnificamente in solitaria.
Il Cus Macerata aveva a Grosseto, nella stessa gara, anche Sofia Tomassoni, neo diciottenne. Sofia ha chiuso al settimo posto, risultato comunque di spessore considerando che la marciatrice è al primo anno nella categoria.
Questo 2025 è proprio magico per la Marini, un'annata (e non è finita, ci sono gli Europei…) che ha confermato come i problemi fisici appartengano al passato. Giusto a maggio ha debuttato con la Nazionale in Repubblica Ceca con un notevole 9° posto personale, contribuendo al bronzo del gruppo azzurro. Va ricordato infine che la Marini già vantava il titolo di campionessa italiana nella categoria Cadetti conseguito nel 2021 e nel 2023 si era classificata al terzo posto ai Campionati Italiani Allievi indoor.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa al diritto riconosciuto all’ex convivente della ripetizione di specifiche somme corrisposte al partner durante il periodo di convivenza. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana alla domanda posta da una lettrice di Macerata che chiede: “Terminata la convivenza si può ottenere la restituzione di quanto pagato per la costruzione di quella che sarebbe dovuta essere la casa familiare senza esserne il proprietario?”.
Il caso di specie ci offre l’occasione di far chiarezza su una questione estremamente attuale, sulla quale ha avuto modo di pronunciarsi la Corte di Cassazione, con l’ordinanza n.24721/2019, in accoglimento del ricorso posto in essere dall’ex convivente, affermando testualmente quanto segue: “L’accertamento in fatto che la dazione di denaro era rivolta al solo scopo di realizzare la casa familiare, destinata, nelle previsioni della ricorrente, a divenire comune, giustifica, ai sensi dell’art. 2033 c.c., il rimborso delle somme versate a titolo di concorso nelle spese di costruzione del manufatto rimasto in proprietà esclusiva dell’altro ex convivente, risultando tale contribuzione a tutti gli effetti, indebita”(Cass. Civ.; Sez. II; Sent. n. 2973/2016).
Difatti, l’art. 2033 c.c. citato nella menzionata sentenza, prevendo espressamente che: “Chi ha eseguito un pagamento non dovuto, ha diritto di ripetere ciò che ha pagato […]”, disciplina l’istituto della ripetizione dell’indebito avente come suo fondamento, l’inesistenza dell’obbligazione adempiuta da una parte, o perché il vincolo obbligatorio non è mai sorto, o perché venuto meno successivamente, a seguito di annullamento, rescissione o inefficacia connessa ad una clausola risolutiva espressa. A tal proposito, occorre rilevare che sebbene la convivenza di fatto rappresenti ormai a tutti gli effetti una formazione sociale riconosciuta e tutelata dal nostro ordinamento giuridico, con la quale sorgono doveri di natura morale e sociale di ciascun convivente nei confronti dell'altro, per cui eventuali contribuzioni e prestazioni economiche eseguite durante il periodo di convivenza vengono sussunte, dalla coscienza sociale, fra i doveri connessi ad un consolidato rapporto affettivo, essendo generalmente ricondotte nell'alveo delle obbligazioni naturali ex art. 2034 c.c., è tuttavia necessario che tali prestazioni rese, trovino giustificazione nella solidarietà e nella reciproca assistenza fra i conviventi, sussistendo al contrario, un'inconciliabilità logico-giuridica fra convivenza more uxorio e arricchimento ingiustificato, il quale necessariamente investe le circostanze relative all’effettuazione di prestazioni di tipo economico, derivanti da un presunto vincolo obbligatorio, ma che risultino a posteriori non dovute, così giustificando la tutela giuridica e patrimoniale del soggetto leso, in presenza di atti dispositivi posti in essere a vantaggio di uno dei conviventi esulanti dal mero adempimento delle obbligazioni nascenti dal rapporto di convivenza e travalicanti i limiti di proporzionalità e adeguatezza.
Pertanto, in risposta alla domanda dalla nostra lettrice e in linea con la più autorevole e consolidata giurisprudenza di legittimità, si può affermare che: “Le attribuzioni patrimoniali a favore del convivente 'more uxorio' effettuate nel corso del rapporto configurano l'adempimento di una obbligazione naturale ex art. 2034 cod. civ., a condizione che siano rispettati i principi di proporzionalità e di adeguatezza; in caso di attribuzioni economico patrimoniali eseguite in corso di convivenza, a titolo di concorso alle spese di costruzione della casa familiare, si ha diritto al rimborso delle somme date se, terminata la convivenza, il conferimento non si concretizza nell’acquisto della proprietà del bene, esulando tale prestazione, dal mero adempimento di suddette obbligazioni” (Cassazione civile sez. VI, 15/02/2019, n.4659).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
È ufficiale: Marco Novello vestirà la maglia della Banca Macerata Fisiomed nella stagione 2025/26. Dopo anni da avversario temuto, l’opposto veneto classe 2002 arriva nelle Marche per rinforzare in maniera importante la diagonale d’attacco, affiancando in cabina di regia Matteo Pedron. Una coppia che promette spettacolo e potenza, pronta a infiammare il Banca Macerata Forum.
I numeri parlano chiaro: 26 partite giocate, 93 set disputati e 482 punti messi a segno nell’ultima stagione con la maglia della Campi Reali Cantù. Statistiche che gli sono valse il quarto posto assoluto nella classifica marcatori della Serie A2. Dati che confermano quanto Novello sia ormai una certezza della categoria, un attaccante solido e continuo, capace di fare la differenza.
Il suo percorso parte dal vivaio del Volley Treviso, dove conquista lo Scudetto Under 19. Dopo una stagione in Serie B (2020/21), il grande salto arriva con la Tinet Prata di Pordenone, con cui vince Coppa Italia A3 e campionato. Seguono le esperienze a Belluno e a Mantova, dove sfiora la promozione in A2 proprio contro Macerata, in una finale emozionante che ha segnato un momento chiave nella sua crescita personale e professionale.
“Essere l'opposto di una squadra che punta in alto comporta molte responsabilità – ha dichiarato il nuovo numero 5 biancorosso – ed è proprio questo il bello e il difficile del ruolo. Trasformerò la pressione in motivazione, voglio dare sempre il 100%.”
Il legame con Macerata non è nato per caso: “Sono quattro anni che la affronto come avversario, in A3 e in A2. È sempre stata una squadra combattiva, con tanta voglia di vincere. Ho deciso di accettare la proposta anche grazie ai racconti positivi di chi ha già vestito questa maglia.”
Non manca una riflessione sulla finale promozione persa con Mantova, che ha lasciato l’amaro in bocca ma anche un grande insegnamento: “Quel match point me lo ricorderò sempre. È stata una tappa importante per la mia maturazione. Anche senza vincere, abbiamo scritto una pagina importante per Mantova, che porterò sempre con me.”
Chi è Marco Novello fuori dal campo? “Un ragazzo semplice, con tanta voglia di lavorare, dare il massimo e, perché no, portare un po’ di grinta e simpatia. Il mio desiderio? Vedere il palazzetto pieno di tifosi il più possibile!”
È ripartita, venerdì 4 luglio, la rassegna di teatro dialettale “Dialetto per Diletto”, organizzata dal Centro Commerciale Val di Chienti di Macerata. Gli spettacoli, tutti a ingresso gratuito, si tengono ogni venerdì di luglio presso l’anfiteatro esterno del centro, con inizio alle ore 21.15.
Anche quest’anno la rassegna propone un ricco calendario di commedie in dialetto, messe in scena dalle migliori compagnie amatoriali del territorio. Partenza ieri sera con la compagnia Nuove Cappellette di Porto San Giorgio che ha presentato “Nuda per pochi soldi”. Venerdì 11 luglio sarà la volta de Gli Scacciapensieri di Montecassiano e Villa Potenza con “Adè cose dell’addru munnu”. Il 18 luglio salirà sul palco la compagnia La Nuova di Belmonte Piceno con “Li parendi de Roma”, mentre la chiusura della rassegna è affidata, venerdì 25 luglio, alla Filodrammatica Sangiustese con “Fluido Marchigiano”.
“Dialetto per Diletto” si conferma così un appuntamento amatissimo, capace di coniugare comicità, tradizione e cultura popolare.
La S.S. Maceratese riparte dai suoi giovani talenti per affrontare la prossima stagione in Serie D. Il club biancorosso ha ufficializzato la conferma di Edoardo Ruani, centrocampista classe 2003, e Mirco Cirulli, attaccante nato nel 2004, due giocatori cresciuti nel vivaio maceratese e protagonisti assoluti della promozione conquistata lo scorso anno.
Una scelta di continuità e identità, che testimonia la volontà della società di puntare su chi conosce profondamente il valore della maglia. Entrambi cresciuti a Macerata, nel corso della passata stagione hanno saputo imporsi con qualità e personalità nei momenti chiave del campionato.
"Sono contento di restare in una piazza come Macerata – ha dichiarato Ruani – per me che sono di qui è motivo d’orgoglio. Ora pensiamo alla prossima stagione cercando di portare in alto questi colori".
Sulla stessa lunghezza d’onda anche le parole di Cirulli: "Sono molto contento di poter proseguire anche in Serie D con la squadra della mia città. Sono entusiasta e carico, non vedo l’ora di cominciare a lavorare".
Due conferme che scaldano il cuore dei tifosi, e che rappresentano un tassello importante nella costruzione della rosa in vista di una stagione impegnativa ma ricca di entusiasmo.
(Foto Francesco Tartari per S.S. Maceratese)
Proseguono i controlli serrati da parte dei carabinieri nei centri della provincia: nella notte sono due le denunce per guida in stato di ebbrezza alcolica, una a Tolentino e una a Macerata, con un caso che ha coinvolto anche il possesso di droga e la fuga all'alt.
A Tolentino, i militari del Nucleo Radiomobile hanno deferito in stato di libertà un 28enne del posto, protagonista di una pericolosa fuga notturna. Intorno alle 2 di notte, durante un posto di controllo nel centro cittadino, l’uomo non si è fermato all’alt intimato dai militari, tentando di eludere il controllo. Ne è nato un inseguimento, che si è concluso dopo alcuni chilometri con il blocco del veicolo.
Durante i controlli, il giovane è risultato positivo all’alcol test, con un tasso pari a 1,24 g/l, ben oltre il limite consentito. Nello zaino del 28enne i carabinieri hanno inoltre trovato circa 5 grammi di hashish, ben occultati.
Per lui sono scattato: il ritiro immediato della patente di guida; la denuncia per guida in stato di ebbrezza e per inosservanza dell’alt; la segnalazione alla Prefettura per possesso di stupefacente. La sostanza rinvenuta è stata sequestrata.
A Macerata, invece, la Sezione Radiomobile della Compagnia ha fermato per un controllo un 31enne del posto, anche lui risultato positivo all’alcol test, con un tasso di 1,33 g/l. Il conducente è stato denunciato all’autorità Giudiziaria e la patente gli è stata ritirata per la successiva sospensione. Il veicolo è stato affidato a persona idonea.
Momenti di tensione nella notte appena trascorsa in pieno centro città, dove un uomo di origine straniera, pluripregiudicato, è stato arrestato dalla Polizia di Stato dopo aver minacciato e aggredito un noto commerciante del centro storico.
L’episodio è avvenuto attorno alla mezzanotte. Secondo quanto ricostruito, l’uomo avrebbe rivolto una richiesta di denaro all’esercente, che ha opposto un netto rifiuto. A quel punto l’aggressore ha impugnato una bottiglia di vetro, minacciando il commerciante e tentando addirittura di colpirlo.
L’esercente è riuscito a difendersi e a contattare immediatamente il 112. Sul posto è giunta in pochi minuti una pattuglia della Squadra Volante, che ha bloccato e immobilizzato l’aggressore, conducendolo poi in Questura per le procedure di rito.
Il commerciante, lievemente ferito, è stato soccorso dal personale sanitario del 118 e successivamente si è recato anche lui in Questura per sporgere denuncia.
Su disposizione dell’autorità giudiziaria, nella mattinata odierna l’uomo è stato trasferito presso la casa circondariale di Montacuto, in attesa delle valutazioni da parte del giudice.
Momenti di paura questa mattina in viale Indipendenza, dove una donna di 76 anni è stata investita da un’auto mentre stava attraversando la strada.
L’incidente è avvenuto poco prima delle 11. Alla guida del veicolo, una vettura di piccola cilindrata, c’era una donna di 35 anni, residente in zona. Non appena accaduto l’impatto, è stato lanciato l’allarme al 118.
Sul posto sono intervenuti tempestivamente i sanitari con un’ambulanza, insieme a una pattuglia della Polizia Locale, che ha effettuato i rilievi per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto.
La donna, ferita ma cosciente, è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Macerata per gli accertamenti del caso. Al momento non sono note le sue condizioni, ma non sarebbe in pericolo di vita.
MACERATA– Un malore improvviso si è rivelato fatale per un operaio di 51 anni delle Ferrovie dello Stato, colpito mentre era al lavoro lungo i binari, nella zona di contrada Boschetto, nella frazione di Sforzacosta.
La tragedia si è consumata nella tarda mattinata di oggi, intorno alle 11.45. Lanciato immediatamente l’allarme, sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, ma purtroppo ogni tentativo di rianimazione si è rivelato vano: il cuore dell’uomo non ha più ripreso a battere.
Sul luogo dell’accaduto anche la Polizia di Stato, che ha effettuato i rilievi per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. Secondo una prima ipotesi, l’operaio – originario di Trani – sarebbe stato colpito da un arresto cardiaco, forse favorito dalle temperature elevate che in questi giorni non danno tregua, mentre stava eseguendo lavori di manutenzione lungo la linea ferroviaria.
Ad occuparsi degli accertamenti è anche la Spsal di Macerata (Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro), intervenuta sul posto per verificare il rispetto delle norme di sicurezza.
L’episodio si inserisce in un contesto delicato: è infatti di recente attuazione un decreto della Regione Marche che, proprio per contrastare i rischi legati al caldo estremo, vieta lo svolgimento di attività lavorative all’aperto nelle ore più calde della giornata, tra le 12.30 e le 16.00. Anche questo aspetto sarà oggetto di valutazione da parte delle autorità competenti.
(In aggiornamento)
Macerata – Si accende lo scontro politico in città dopo l’incontro istituzionale con il ministro degli Affari Esteri e vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, tenutosi il 4 luglio nella Sala Consiliare del Comune. Un evento a porte chiuse, senza la presenza di tutti i consiglieri comunali, che ha scatenato forti critiche da parte della consigliera di maggioranza Sabrina De Padova (Gruppo Misto), che chiede ora chiarimenti formali e un cambio di rotta.
“Il Consiglio Comunale non è un club privato. Trasparenza e partecipazione devono tornare al centro”, ha dichiarato De Padova, definendo “una grave esclusione” la mancata convocazione dell’intero Consiglio per un incontro di tale rilevanza istituzionale.
Nella Sala Consiliare, oltre al ministro Tajani, erano presenti il presidente della Regione Francesco Acquaroli, il prefetto, il questore, il vescovo, la giunta comunale e i soli consiglieri di Forza Italia. Nessun invito sarebbe invece stato inoltrato agli altri rappresentanti eletti.
“È inaccettabile che un rappresentante del Governo venga accolto in forma riservata, escludendo chi è stato eletto per rappresentare i cittadini – ha denunciato la consigliera – La Sala Consiliare non è un salotto privato: è lo spazio della democrazia, simbolo della rappresentanza pubblica”.
De Padova chiede all’Amministrazione di chiarire tre punti fondamentali: le motivazioni dell’esclusione dei consiglieri, i criteri di selezione degli invitati, e la gestione dell’utilizzo della Sala Consiliare.
City brand da 30.000 euro nel mirino
Non meno accese le critiche sul fronte del nuovo city brand di Macerata, presentato il 26 giugno scorso e affidato allo studio grafico di Italo Lupi e Leonardo Sonnoli per un costo di 30.000 euro. Il progetto ha ricevuto forti contestazioni per l’assenza di partecipazione e per un risultato giudicato da più parti “distante dall’identità cittadina”.
“Un progetto poco rappresentativo e scarsamente condiviso”, lo ha definito De Padova, che propone un’alternativa: l’avvio di un percorso partecipativo gratuito, con il coinvolgimento di giovani creativi e dell’Accademia di Belle Arti, attraverso un concorso pubblico.“La città merita rispetto e condivisione”.
L’appello finale della consigliera è rivolto a tutto il Consiglio e alla Giunta comunale: “Serve un cambio di passo. Non si può pretendere di rappresentare i cittadini escludendone i rappresentanti. Né si può costruire un’identità urbana senza il contributo della comunità. Auspico che il Consiglio Comunale si esprima in modo chiaro su entrambi i fronti: per rispetto verso i cittadini e per salvaguardare la credibilità delle nostre istituzioni”.
L’Università di Macerata ha pubblicato un avviso di manifestazione di interesse per la costituzione, lo sviluppo e la direzione artistica del Coro UniMc. L’obiettivo è dare continuità a una realtà che rappresenta un’occasione di partecipazione e aggregazione per studenti, docenti e personale, nonché una risorsa culturale e simbolica nelle cerimonie ufficiali e nella vita dell’Ateneo.
L’incarico prevede la formazione e la guida del coro attraverso audizioni, percorsi teorico-pratici e prove settimanali durante l’anno accademico. Il coro parteciperà ai principali eventi istituzionali dell’Ateneo, come l’inaugurazione dell’anno accademico o il conferimento di lauree honoris causa.
L’avviso si rivolge a persone fisiche ed enti in grado di valorizzare l’aspetto formativo, inclusivo e partecipativo dell’esperienza corale, in linea con le politiche dell’Ateneo sul benessere e sull’accessibilità. Il compenso massimo previsto è pari a 7.000 euro, IVA esclusa, per un periodo di attività della durata massima di un anno.
La manifestazione di interesse dovrà essere presentata entro lunedì 21 luglio 2025. Tutte le informazioni e la documentazione sono disponibili sul sito istituzionale www.unimc.it.
La Diocesi di Macerata rende noto che oggi, 4 luglio 2025, alle ore 11, il vescovo Nazzareno Marconi ha presieduto il Rito di Benedizione per l’apertura del cantiere di lavoro presso la chiesa dell’Immacolata di Macerata. Il vescovo, per intercessione della Madre di Misericordia patrona della Diocesi, ha affidato al Signore i tecnici e gli operai e il buon esito del lavoro; ha inoltre chiesto alla Comunità Parrocchiale di accompagnarli con la preghiera. Al rito ha preso parte il parroco, don Andrea Leonesi, con i collaboratori pastorali e una rappresentanza dei parrocchiani.
Nel 2014 il complesso edilizio era stato oggetto di intervento, con il contributo 8xmille alla Chiesa Cattolica e con fondi propri della Parrocchia, consistente in opere di manutenzione straordinaria alla facciata della chiesa e nella rifunzionalizzazione della canonica.
Il nuovo stralcio di lavori, finanziato ai sensi dell’Ordinanza del Commissario Straordinario per la Ricostruzione post Sisma del Centro Italia 2016, n. 105 del 22.08.2020, è finalizzata alla riparazione dei danni sismici, ed in particolare al consolidamento strutturale del cassettonato che copre la tre navate; verranno inoltre revisionate le coperture delle navate laterali. Il progetto, inoltre, prevede il restauro dei modellati in stucco e la messa in sicurezza delle superfici pittoriche, ove compromesse. L’elegante soffitto a cassettoni, disegnato dall’Arch. Giuseppe Rossi, fu realizzato tra 1898 e il 1905, anno in cui il tempio venne consacrato il 19 agosto, benché i lavori di decorazione non fossero ancora compiuti.
L’intervento di restauro è stato progettato dall’Arch. Gabriele Cardarelli in collaborazione con l’Ing. Chiara Antolini, col coordinamento dell’Ufficio Sisma della Diocesi di Macerata, e verrà eseguito dall’ATI Edil 93 S.r.l. - Eures Arte S.r.l.
È prevista inoltre la partecipazione dell’impresa Eredi Paci Gerardo S.r.l. per le opere di rifunzionalizzazione degli impianti elettrici e speciali, che verranno eseguite grazie al contributo di fondi privati.
La Diocesi ringrazia l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione della Regione Marche e la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di Ascoli
Per tutta la durata dei lavori e a partire dal pomeriggio di oggi, 4 luglio, le celebrazioni eucaristiche saranno officiate presso l’aula liturgica adiacente alla chiesa nei giorni feriali e all’interno del cinema Excelsior nei giorni festivi, in entrambi i casi secondo gli orari consueti.
È stata presentata questa mattina la 61ª edizione del Macerata Opera Festival, in programma dal 18 luglio al 10 agosto 2025, che conferma la vocazione internazionale e la forte radicazione territoriale della manifestazione nello storico Sferisterio. Un festival che, come hanno sottolineato gli organizzatori, non è solo opera ma un contenitore culturale capace di coinvolgere scuole, famiglie, aziende e media nazionali e internazionali, con un indotto culturale e turistico ormai consolidato.
Dopo il successo del progetto scuole con quasi 16.000 giovani partecipanti e la ripartenza di iniziative inclusive come InclusivOpera, il festival entra nel vivo con l’attesissimo debutto della nuova produzione de La Vedova Allegra di Franz Lehár, affidata al regista francese Arnaud Bernard, che ritorna a Macerata dopo 25 anni. Bernard ha spiegato: “Conosco bene questo luogo e tanti amici con cui ho già lavorato. Voglio rispettare lo spazio, sfruttandone la larghezza, senza cadere nella volgarità o nell’intellettualismo. Quindici anni fa in Francia si tentò di riscrivere le operette in chiave chic, ma il pubblico non le amava. Noi invece abbiamo fatto la cosa più pericolosa oggi: rappresentare esattamente ciò che è scritto. Vogliamo rompere il muro, trovando poesia e spettacolarità".
Il coreografo Gianni Santucci ha aggiunto: “Non abbiamo stravolto il testo, ma valorizzato ogni virgola, senza cadere nel kitsch né nell’avanspettacolo. Il primo atto sarà molto elegante, il secondo poetico con coreografie particolari, il terzo invece spettacolare”.
La direzione musicale è affidata al giovane Marco Alibrando, che ha raccontato: “Da studente del conservatorio vidi una Vedova Allegra maldestra, che non mi convinse, ma riscoprendo la partitura ho trovato una raffinatezza incredibile, un cuore che batte a tempo di valzer con un respiro folkloristico che attraversa le musiche balcaniche”.
Un cast di voci giovani e talentuose interpreterà questa nuova produzione, a partire dal soprano Mihaela Marcu (Hanna Glawari), la veronese Cristin Arsenova (Valencienne), Alessandro Scotto di Luzio (Danilo), Valerio Borgioni (Camille) e Alberto Petricca (Barone Zeta).
Il Direttore Artistico Marco Vinco ha voluto rimarcare come l’opera sia tutt’altro che un mondo elitario: “Non serve alcuna preparazione per godere dell’opera: ce lo hanno dimostrato i 16.000 bambini che hanno partecipato ai nostri progetti. La Vedova Allegra è perfetta per avvicinare il pubblico: semplice, immediata, ma al tempo stesso raffinata”.
Lucia Chiatti, Sovrintendente, ha definito il progetto “un’iniziativa ambiziosa che si realizza solo lavorando coralmente per un obiettivo”, sottolineando la centralità di inclusione, accessibilità e il ruolo vitale delle mostre e delle attività collaterali.
Accanto a La Vedova Allegra, torneranno due grandi successi delle precedenti stagioni: Rigoletto di Federico Grazzini (in chiave gothic-pop in un Luna Park abbandonato, dal 19 luglio) e Macbeth di Emma Dante (dal 26 luglio, con un cast d’eccezione e l’affascinante finale del 1847). Il programma si arricchirà anche di un grande evento di danza il 29 luglio con la Carmen della Compagnia Antonio Gades, spettacolo simbolo della danza flamenca creato insieme a Carlos Saura.
Il sindaco Sandro Parcaroli ha chiuso la conferenza con un ringraziamento a sponsor e mecenati, fra cui FINPROJECT, Banco Marchigiano, Mapei, Sardellini Costruzioni, Simonelli Group come accessibility partner, e il nuovo Tecnocredito Commerciale, per un contributo complessivo dal mondo imprenditoriale di circa 700.000 euro. Importante anche il sostegno dei 100Mecenati Art Bonus, che in nove anni hanno raccolto oltre 2,7 milioni di euro.
Con la riconferma di Radio Montecarlo e Classica HD come media partner e la presenza di giornalisti da tutta Europa e dal Nord America, il Macerata Opera Festival 2025 si preannuncia ancora una volta come un potente motore di cultura, inclusione e turismo per l’intero territorio marchigiano.
Il vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani in visita a Macerata. Un incontro “istituzionale” nella sala consiliare del Comune. Un premio in un teatro pubblico. Una cena in piazza. Sembra l’agenda di una giornata che dovrebbe riguardare l’intera comunità, e invece… il nulla. Nessuna comunicazione ufficiale, nessuna trasparenza, nessuna partecipazione. Un evento organizzato nel più totale riserbo.
Tajani, vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, sarà oggi a Macerata. Ma a saperlo – almeno fino a poche ore fa – era solo l’amministrazione comunale. Tra l’altro l’incontro in Comune è stato organizzato senza che tutti i consiglieri comunali venissero informati o invitati. Solo i consiglieri di Forza Italia, gli assessori, il prefetto e il vescovo. Gli altri? Tagliati fuori, come se la presenza del numero due del Governo fosse affare privato di una parte politica e non un momento di confronto per l’intera amministrazione e cittadinanza.
Ma il paradosso non finisce qui. Nel pomeriggio Tajani, insieme ad altri personaggi di spicco, riceverà un premio – di cui nessuno conosce nome, motivazione o valore – all’interno del teatro Lauro Rossi, spazio pubblico concesso ad un’associazione sconosciuta ai cittadini, per giunta non maceratese. Anche questo passaggio è gestito nel più totale silenzio. E per finire, una cena all’aperto in piazza Cesare Battisti. Anche questa rigorosamente per pochi.
In realtà, se vogliamo, una comunicazione sull'evento di premiazione da parte dell’ufficio stampa del comune di Macerata agli organi di stampa era arrivata, con una conferenza organizzata dal comune per martedì 1 luglio, ma improvvisamente annullata dopo poche ore dall’annuncio, senza specificare le motivazioni.
Come è possibile che un ministro degli Esteri venga in visita a Macerata e nessuno sappia nulla? E perché la partecipazione è stata limitata a pochi eletti, lasciando fuori buona parte dei rappresentanti istituzionali? Un’occasione di alto profilo che avrebbe meritato trasparenza e partecipazione, e invece lascia un senso di confusione, alimentando dubbi e interrogativi che la cittadinanza merita di vedere chiariti. Infondo, cosa c’è da nascondere?
Era dato per scontato ma adesso è anche ufficiale: Michele Zampolini sarà l’allenatore del Cus Macerata anche nel prossimo campionato di serie B di calcio a5 maschile.
Il tecnico maceratese, classe 1984, è stato confermato e, dopo aver condotto il giovane gruppo alla salvezza, guiderà i cussini nel quarto anno consecutivo nella categoria nazionale. Un binomio ormai stile coppia di fatto. Zampolini infatti si era già seduto sulla panchina della Prima squadra dal 2008 al 2020 e nuovamente nell’annata 2022-2023. Impersonifica l’intera sezione del futsal della polisportiva, anche perché responsabile del settore giovanile da tempo fucina di talenti e di pedine poi impiegate coi grandi.
“Sono felice – afferma Zampolini - è importante poter proseguire questo progetto tecnico. Ormai sono venti anni che il mio nome è legato a quello del Cus, la cosa mi fa assai piacere ma credo anche che tra un po’, magari quando ci trasferiremo nei nuovi impianti, sia giusto passare il testimone. Perché no ad un giovane, come fece il presidente De Introna quando diede fiducia a me e Bacosi”.
La rosa subirà modifiche?
“Poche, anzi pochissime. Al 90% saremo gli stessi”.
Cosa le ha lasciato l’ultima stagione culminata con la salvezza ai playout?
“In verità un po’ di insoddisfazione. Vero che l’obiettivo di inizio campionato era la salvezza, vero che nel momento chiave abbiamo avuto infortuni seri e a giocatori importanti, però secondo me potevamo fare meglio”.
Quindi cosa chiede e vuole per il prossimo anno?
“Mi aspetto un cambio di mentalità, tutti dovranno avere un approccio da professionismo. E in campo basta lasciare punti per strada, nell’ultimo torneo 6 dei 7 pareggi ad esempio li abbiamo subiti in rimonta negli ultimi secondi”.