Venerdì 12 maggio torna Cabaret in Filarmonica. Sul palcoscenico del Teatro in via Gramsci a Macerata va in scena il one-man-show Michelle Gallucci con "Volevo essere una rockstar (ma ho perso i capelli)" per la regia di Paolo Figri, in cui l'attore comico di origini fermane - che ne è autore insieme a Domenico Lannutti - dà prova del suo bagaglio di tecniche mimiche, verbali, canore e d'improvvisazione.
"Volevo essere una rockstar parla della mia vita", spiega Gallucci, "ma anche di molte persone della mia generazione. Inizia ovviamente dal 1975 quando nasco e ogni racconto è inserito nel contesto musicale degli anni che passano e degli accadimenti personali. Il mio desiderio di diventare una rock star viene continuamente minato dagli eventi e da un grande, inaspettato nemico. Del resto, "È una lunga strada, fino alla cima, se vuoi fare rock 'n' roll", cantavano gli Ac/Dc, ma vale la pena percorrerla, perché tutti possono essere una rock star, tutti, tranne uno... Venite a scoprire chi è!".
La carriera di Michele Gallucci inizia nel 2001 come dj comico al fianco di Piero Massimo Macchini con cui forma ancora oggi una coppia comica consolidata. Si forma alle scuole di Improvvisazione teatrale della compagnia teatrale Improvvivo, della LIIT (Lega Italiana Improvvisazione Teatrale) e nella comicità con Domenico Lannutti. Con il trio “I Digeribili” partecipa per anni ai laboratori Zelig di Cesena, Rimini, Bellaria, Bologna e si esibisce anche allo Zelig di Milano. Protagonista del cortometraggio English Lessons con la regia di Alessandro Piersimoni, presentato al Babelgum Online Film Festival - concorso internazionale con Spike Lee presidente della giuria-, su migliaia di corti si è classificato tra i primi dieci. Dal 2010 partecipa come attore e autore alla realizzazione del progetto MarcheTube.
Cabaret in Filarmonica prevede alle 20 la cena a buffet firmata dal Catering Due Cigni, mentre dalle 21.30 è possibile assistere gratuitamente allo spettacolo fino a esaurimento posti. Sia per la cena sia per lo spettacolo è obbligatoria la prenotazione chiamando il 333-1721308.
Continuano le segnalazioni dei residenti di Macerata sulle pessime condizioni del manto stradale.
L'ultima segnalazione riguarda nello specifico il tratto di asfalto che scorre lungo la Via Francesco Mancini e arriva al palazzetto dello sport attraversando il passaggio a livello di Fontescodella.
"Via secondaria ma molto trafficata, strada di uscita dalla stazione nonché via principale - scrive un residente - per tutti gli studenti dell'Istituto Superiore I.T.A.S. che scelgono di non passare per Via Cioci. La strada quindi non è assolutamente da ignorare, tutt'altro. Abitando in zona ho avuto modo di vederne di tutte i colori: da macchine rotte a causa delle giganti buchi per finire a ragazzi che cadono con moto e rischiano di farsi seriamente male. Siamo esasperati da questa situazione".
Si chiude con il botto la stagione 2016-17 della Maceratese, l’annus horribilis a livello societario. Nell’ultima giornata di campionato la squadra allenata da Federico Giunti batte la capolista Venezia per 2 a 0 grazie ad una rete di Quadri su calcio di rigore ed al primo gol in Lega Pro di De Grazia. Da segnalare anche un palo colpito da Palmieri.
Per mantenere la categoria, l’obiettivo raggiunto sul campo da Quadri e compagni, la dirigenza dovrà mettere mano al portafoglio e ripianare i debiti. Il tempo stringe, per sistemare i conti e formalizzare l’iscrizione al prossimo campionato c’è tempo fino al 30 giugno.
La partita fra la Maceratese ed il Venezia si gioca in un clima irreale. Senza tifosi non era mai successo, almeno all’Helvia Recina, tanto meno per inadempienze societarie. Recentemente (stagione 2013-14) c’era stato un Maceratese-Fano giocato sul campo neutro di San Severino Marche a porte chiuse a causa del lancio di una bomba carta da parte di un tifoso biancorosso in quel di Giulianova.
“Macerata siamo noi”, “Grazie ragazzi”, “Questa terra non retrocede” cantano i tifosi biancorossi rimasti fuori dallo stadio, sistemati in via Famiglia Palmieri. Il lancio dei fumogeni nella siepe che cinge lo stadio da luogo ad un piccolo incendio che richiede l’intervento dei vigili del fuoco. Per il resto cori contro la società, l’avvocato Federico Valori.
In tribuna è presente il presidente dei lagunari, l’americano Joe Tacopina. Non c’è neanche stavolta il nuovo proprietario della Maceratese, il napoletano Claudio Liotti, tanto meno il direttore generale Alessio Matrecano.
Federico Giunti nell’undici titolare da spazio a Moscatelli, Mestre e Moroni, rispetto alla trasferta di Santarcangelo di Romagna restano fuori Forte, Malaccari e Turchetta.
I ritmi della partita sono compassati, ma le occasioni da rete non mancano. Al 2’ Moscatelli vola per deviare in angolo un sinistro a girare di Caccavallo dal limite dell’area. La Maceratese replica al 9’, Ventola serve Palmieri in contropiede, l’attaccante della Maceratese lanciato a rete viene steso al limite dell’area da Galli, l’arbitro punisce il fallo del difensore con il cartellino rosso.
Nonostante l’uomo in meno il Venezia si rende nuovamente insidioso al 26’ con un calcio di punizione basso di Bentivoglio, Moscatelli non si fa sorprendere dal rimbalzo della palla. Un minuto dopo azione Quadri, Palmieri, De Grazia per la Maceratese, il sinistro rasoterra del numero 7 dei biancorossi viene parato a terra da Facchin.
Ad inizio ripresa Giunti fa esordire in prima squadra Lorenzo Marcantoni, attaccante classe 1999. Al 49’ la Maceratese va vicinissima al vantaggio, Palmieri arriva in corsa su un cross dalla metà campo e di testa manda la palla a stamparsi sul palo.
Ancora una grossa occasione da rete per la Maceratese al 57’, un colpo di testa da due passi di Moroni si spegne sul fondo. Nel frattempo Federico Giunti, che si era lamentato con l’arbitro, viene allontanato dalla panchina e si sistema in gradinata.
La Maceratese si porta in vantaggio al 67, Malaccari cade a terra in area stretto fra Strechie e Cernuto, l’arbitro assegna il calcio di rigore: sul dischetto degli undici metri la trasformazione di Quadri è esemplare, per il capitano si tratta dell’undicesimo gol in campionato.
I padroni di casa trovano il meritato raddoppio all’81’, dopo aver giocato tutto il secondo tempo in avanti: De Grazia corona la sua azione personale con un destro che scavalca Facchin e termina in fondo al sacco, 2 a 0.
Nelle battute finali Moreo di testa sfiora il bersaglio grosso, poi De Grazia va vicino alla doppietta personale, Facchin respinge d’istinto. Infine un sinistro di Bangoura fa la barba al palo dopo aver attraversato la linea di porta.
Finisce con i tifosi che chiamano a raccolta la squadra dietro la porta, scrosciano applausi “Orgogliosi di voi”, “Noi abbiamo undici leoni”. Infine foto di gruppo.
Poi cala il sipario.
Nel dopo partita l’allenatore del Venezia, Filippo Inzaghi, non si presenta in sala stampa perché influenzato. Il tecnico della Maceratese, Federico Giunti, viene accolto dall’applauso dei giornalisti locali presenti. “Non fate così, mi fate emozionare” dice l’allenatore di Città di Castello, che in mattinata aveva avuto la comunione del figlio.
“Maceratese e Venezia non avevano niente da chiedere a questa partita, noi ci abbiamo messo qualcosa di più, abbiamo meritato di vincere – dice Giunti - Peccato per i nostri tifosi che sono rimasti fuori, hanno visto la partita con una visuale un po’ offuscata. Abbiamo desiderato fortemente di giocare a porte aperte, evidentemente la nostra condanna è quella di subire fino alla fine, di fare anche figuracce nei confronti del mondo calcistico esterno. Accontentiamoci del risultato, è quello che ci interessa, i ragazzi vanno elogiati. Abbiamo fatto un percorso impensabile all’inizio, se le cose vengono fatte per bene, si possono ottenere grossi risultati”. La Maceratese ha fatto cinquanta punti sul campo, per diciassette partite non ha subito gol: “Abbiamo avuto la forza di insistere sul modo nostro di intendere il calcio, i difensori hanno acquisito consapevolezza nei loro mezzi”. Quale è lo stato d’animo che prova stasera? “Sono strafelice perché so che abbiamo fatto il nostro dovere, dal punto di vista tecnico la stagione è andata bene. Dispiace perché è finita, sono costretto a salutare delle persone con le quali mi sono trovato bene, ma il calcio è questo, si gira pagina. Un pensiero per i tifosi mi sento di dirlo perché spero che questa salvezza venga mantenuta. Anche oggi c’era una persona, che risponde al nome di Alessandro Chiaraluce, che è stata con noi tutto il giorno, ed è una di quelle persone che crede ancora di poter salvare questa società. Secondo me non è così facile, ma sarebbe un peccato per la Macerata sportiva perdere una realtà come questa”.
Maceratese (4-3-1-2): Moscatelli 6,5; Ventola 6,5 Marchetti 6 Gattari 6 Sabato 6,5; Mestre 6 (16’ st Malaccari ng) Quadri 7 De Grazia 7; Moroni 6 (25’ st Bangoura ng); Colombi 5,5 (1’ st Marcantoni 6) Palmieri 6. A disp. Forte, Gremizzi, Broli, Turchetta, Petrilli, Massei, Allegretti, Franchini, Perna. All. Giunti 6,5
Venezia (4-3-3): Facchin 6,5; Fabris 6 Cernuto 6 Domizzi 6 Galli 5; Serena 6 Bentivoglio 6 Acquadro ng (19’ pt Garofalo 6); Caccavallo 6 (30’ st Moreo ng) Ferrari 5,5 Tortori 5,5 (13’ dt Strechie ng). A disp. Soligo, Fabiano, Sambo, Pellicanò, Stulac, Geijo, Vicario, Zampano, Cicagna. All. Filippo Inzaghi 6
Arbitro: Gariglia di Pinerolo
Guardalinee: Di Giacinto e Micaroni
Rete: st. 22’ (rig) Quadri, 36’ De Grazia
Note: partita a porte chiuse per inadempienze societarie. Espulso: Galli al 9’ del primo tempo per fallo da ultimo uomo. Allontanato dalla panchina l’allenatore della Maceratese Giunti al 10’ del secondo tempo. Ammoniti: De Grazia (M), Marcantoni (M). Angoli 5 a 5 per . Recupero pt. 1’, st. 3’.
Il fischio di inizio alle 14,30. Un fischio che ha rimbombato nel vuoto dello stadio Helvia Recina di Macerata. La finale della stagione regolare contro il Venezia si gioca a porte chiuse a causa dei debiti della società biancorossa con gli stewards.
Lungo via famiglia Palmieri, una cinquantina di tifosi che hanno cercato di stare vicini alla loro squadra sbirciando da lontano la partita. "Una tristezza infinita. Non riusciamo a godercela" ha detto un anziano tifoso.
Tuttavia una parvenza di normalità è stata data dai cori intonati dai tifosi della Curva Just. Non sono mancati fischi e contestazioni. È stato lanciato un fumogeno che ha incendiato una siepe, pronto l'intervento dei vigili del fuoco.
Rifiuti, siringhe e lacci emostatici trovati nei pressi del centro commerciale Corridomnia di Corridonia.
Una situazione di abbandono che un cittadino ha voluto mettere in evidenza pubblicando queste due foto su Facebook.
Tra reazioni di rabbia e indignazione c'è chi scrive "Ci vorrebbe maggior educazione" e chi, invece, sostiene che non sia una questione di educazione, ma di degrado.
In fila da stamattina per salutare il Pippo nazionale, allenatore del Venezia che oggi pomeriggio, alle 14.30 scenderà in campo contro la Maceratese. La partita si disputerà a porte chiuse.
Inzaghi ha abbracciato i tifosi, firmato autografi e si è rammaricato pubblicamente per la situazione che tifosi e giocatori della Maceratese sono costretti a vivere. "Un'ultima giornata di campionato - ha detto Pippo Inzaghi - che sarebbe dovuta essere una festa per entrambe le tifoserie. Giocare senza pubblico è una cosa triste per tutti".
La squadra del Venezia arriverà a Macerata scortato dalla stradale.
"Tra palco e realtà" è un'azione di prevenzione ideata e promossa dalla Polizia di Stato, dal Dipartimento Dipendenze Patologiche AV3 Asur Marche e dal Garante Regionale per l'Infanzia.
Il progetto è dedicato alla prevenzione dei comportamenti inadeguati e dei pericoli legati a Internet e nuovi media, quali dipendenze, cyberbullismo, predazione sessuale, gioco d'azzardo, acquisti illegali o pericolosi, abuso e cattivo uso dei social, estorsione dati sensibili. Un universo esteso e complicato di problematiche con cui quotidianamente tutti ci troviamo a fare i conti e in particolare su cui i più giovani rischiano di inciampare, con conseguenze che possono essere drammatiche quando sottovalutate. Lo dimostrano svariati casi di cronaca e il numero sempre maggiore di denunce per reati compiuti su "mezzi tecnologici".
Martedi’ 9 Maggio 2017, terzo appuntamento del progetto “Tra parco e realtà” con oltre 300 studenti dell’Istituto Tacito di Civitanova Marche che saliranno sul palco del Teatro Cecchetti di Civitanova Marche per rappresentare con recitazione, musica e video i pericoli della Rete e delle nuove tecnologie. Lo spettacolo inizierà, alle 09.15 per i compagni di scuola, e alle 21.15 verrà replicato anche alle famiglie ed per la cittadinanza.
Si chiude il campionato per la Roana Cbf Macerata che a Montevarchi conquista la vittoria numero 25 su un totale di 26 gare. Una stagione al limite della perfezione che sicuramente ha regalato tante gioie alla società maceratese che si appresta ad archiviare il campionato di B2 femminile per catapultarsi la prossima stagione in B1.
Ma prima ancora di pensare al futuro la società di Pietro Paolella si gode a soddisfazione di aver dominato il girone e aver centrato l'obiettivo prefissato la scorsa estate, il tutto grazie ad un gruppo di ragazze molto affiatato che ha sempre lavorato al massimo in palestra e lottato, soprattutto nelle partite che contano.
Una festa del volley questa sera al palazzetto toscano, dove le due società hanno onorato l'ultima partita di campionato con un 2 a 3 partita con ottimi scambi, sano agonismo e massima sportività. Le due formazioni hanno festeggiato insieme con una foto di rito e un rifresco da condividere a sugellare la bella serata di sport.
Coach Giganti ha dato spazio a tutte le sue giocatrici, tutte le ragazze che hanno contribuito a rendere realtà il sogno della società arancionera.
Per ora spazio ai festeggiamenti che continuano ininterrotti dal 22 aprile, ma presto si dovrà pensare a costruire questo nuovo futuro che si chiama serie B1.
Volley Arno Montevarchi (AR) - ROANA CBF HR MACERATA 2-3 25-18 \\ 25-21 \\ 16-25 \\ 16-25 \\ 09-15
Prosegue il progetto di pedonalizzazione messo in atto dall’amministrazione comunale di Macerata per valorizzare il centro storico. L’obiettivo è migliorare la qualità della vita dei residenti con la riduzione di smog e rumori, ma anche facilitare l’arrivo in centro.
“Il progetto di valorizzazione del centro storico è fondato sulla qualità della vita per tutti coloro che lo vivono dai residenti, ai commercianti, agli studenti ai lavoratori” sostiene il sindaco Romano Carancini. “Noi pensiamo che il centro non debba essere una strada di scorrimento ma un luogo di incontro da vivere e risiedere. Questo è il frutto di un percorso partecipato perché in questi anni abbiamo incontrato più volte residenti, commercianti e portatori di interesse. È nostro compito scegliere. Siamo sempre disponibili a valutare le scelte e a eventuali aggiustamenti, aperti al dialogo con spirito di confronto e serenità”, conclude il primo cittadino.
Dopo la messa a disposizione dei servizi di sosta necessari, ossia dei parcheggi in struttura intorno alle mura (parcheggio Centro storico, Garibaldi, Sferisterio) aperti 24 ore e nei giorni festivi e sempre disponibili con gli ascensori, ora si procede alla riorganizzazione delle zone sosta in centro per diminuire gli eccessivi flussi di auto e per organizzare le zone parcheggio dentro le mura.
Queste le principali novità. I residenti hanno accesso libero con il permesso (42euro/anno) e possono sostare in tutti gli spazi gialli tra cui via Gramsci; il numero degli spazi gialli a loro disposizione resta invariato; possono sostare negli spazi blu intorno alle mura, in via Armaroli e Rampa Zara con l’ulteriore e specifico permesso di 42euro.
Per chi arriva al centro storico, il modo migliore è usufruire dei parcheggi Centro storico, Garibaldi, Sferisterio al costo di 70 centesimi all’ora (massimo 3 euro/giorno); nel parcheggio di piazza Vittorio Veneto ci sono stalli blu per il servizio di sosta breve (a 2euro solo per un’ora) e che sono disponibili per la sosta libera in due fasce dalle 13 alle 15 e dalle 20 alle 8 del mattino; in via Armaroli sono disponibili i parcheggi blu e nel parcheggio coperto.
L’accesso al centro da via don Minzoni è riservato ai residenti e a chi possiede il permesso per lavoro.
Per chi ha necessità è sempre possibile entrare con un ticket di 3 euro all’ingresso di Rampa Zara con i nuovi parcometri e si può sostare per 30 minuti. Per controllare gli abusi sono operative le telecamere in entrata e in uscita. Nei prossimi giorni l’Amministrazione comunale incontrerà i residenti per ulteriori approfondimenti.
Ultimo allenamento della stagione per la Maceratese. Domani all’Helvia Recina è in programma la partita con il Venezia (fischio d’inizio alle ore 14,30) dopo di che l’allenatore Federico Giunti darà il rompete le righe. Contro la squadra di Pippo Inzaghi, che ha già vinto il campionato e la coppa Italia di Lega Pro il risultato avrà un significato simbolico. Resta l’amarezza di doverla giocare a porte chiuse.
“Sarà una non partita – dice Federico Giunti, allenatore della Maceratese – Non ci è stata data la possibilità di giocare davanti ai tifosi, quegli stessi che ci sono stati vicini dall’inizio dell’anno, che ci ha sostenuto in tanti momenti sapendo anche delle difficoltà che avremmo affrontato nel corso della stagione. Nessuno si immaginava un epilogo del genere, è un peccato. La nuova proprietà avrebbe potuto dare un segnale facendo giocare la partita a porte aperte, la situazione penso che sia già chiara da questo punto di vista. Per me la società non c’era prima e non c’è adesso, una persona che acquista una società di calcio e viene in città ma non si presenta alla squadra, ho i miei dubbi che possa avere intenzione di mettere a posto i conti della Maceratese”.
Giunti, in carriera ne avrà viste tante, ma come quest’anno forse mai.
“E’ stata una stagione costellata da tante false promesse, tante bugie, la prima dal punto di vista tecnico. La proprietà iniziale aveva detto di voler mettere a disposizione un altro budget per fare un altro tipo di squadra, poi le intenzioni si sono scoperte. Ho avuto la grandissima fortuna di avere dei ragazzi, e di questo devo dare atto anche al direttore sportivo Gianluca Stambazzi, che tra di loro si sono integrati bene, si sono capiti, conosciuti. E’ stata la nostra fortuna. L’aspetto tecnico all’inizio era quello più carente, ma non pensavamo che poi subentrasse quello più pesante dal punto di vista economico, del come affrontare le trasferte. Il comunicato della squadra della settimana scorsa è chiaro in questo senso. La pantomima sta continuando, perché una società non c’è, non si vede uno spiraglio, secondo me anche le poche persone che credono di poter salvare la Maceratese capiscono che non sarà assolutamente così. Prima Spalletta e poi Liotti non hanno avuto minimamente intenzione di permettere a questa società di poter vivere in futuro. Non so quello che succederà, mi dispiace tanto perché questa città ha passione, se non ci sono mai state tante persone allo stadio è perché c’erano problemi e la gente non è scema. Ringraziamo sia quelli che sono venuti alla partita sia chi è rimasto a casa, ma ha seguito le sorti della squadra. Sono affezionato a questa città, spero che quello che ho detto venga smentito dai fatti e che sia possibile vedere la Maceratese la stagione prossima dove l’abbiamo lasciata”.
Vi siete allenati sempre con grande intensità, fino all’ultimo.
“Questa settimana ho dovuto un po’ mediare, abbiamo fatto i primi due giorni con una gran parte ludica, ieri e oggi abbiamo preparato bene la partita come sempre. Il Venezia non verrà qua a fare una passeggiata, avrebbe evitato volentieri di fare il viaggio perché ha già vinto tutto quello che c’era da vincere. Dobbiamo stare attenti, i giocatori del Venezia, quelli che hanno trovato meno spazio durante il campionato, stanno giocando al massimo delle loro possibilità, vogliono sfruttare l’occasione che sta dando loro l’allenatore. A me è rimasta un po’ addosso la sconfitta di Santarcangelo per il risultato, dopo i primi cinquantasette minuti fatti in quella maniera non pensavo che potesse finire in quel modo. L’inferiorità numerica ha destabilizzati i nostri piani, vorrei che domani si chiudesse nel migliore dei modi la stagione”.
Giocherà la squadra standard della Maceratese o ci saranno delle novità?
“Questa settimana ho provato a coinvolgere qualcun altro, domani almeno due o tre innesti all’inizio ci saranno. Ci sono giocatori che hanno dato tutto quello che avevano, è giusto dare spazio a chi ne ha avuto meno”.
Cosa si porterà dietro di questa esperienza di Macerata? Dove sarà il futuro di Giunti?
“Qualcuno ha apprezzato il lavoro che è stato fatto, ma direi una bugia se dicessi che ho già in mente cosa fare. Per il resto ho incontrato persone che ci hanno permesso a me ed ai miei collaboratori di stare sereni nonostante le difficoltà che ci gravitavano intorno. La città è vivibilissima, con le persone che hanno lavorato dietro le quinte, tutti i giorni insieme alla squadra, ho intrattenuti rapporti che vanno al di la dell’aspetto puramente calcistico. Sarà motivo per tornare a Macerata più volentieri”.
Questo l’elenco dei convocati e la probabile formazione:
MACERATESE (4-3-1-2): 22 Forte; 14 Ventola 5 Marchetti 6 Gattari 31 Sabato; 20 Mestre 8 Quadri 7 De Grazia; 10 Turchetta; 15 Allegretti 18 Marcantoni. A disp. 1 Moscatelli, 2 Gremizzi, 3 Broli, 9 Colombi, 11 Petrilli, 13 Massei, 16 Palmieri, 19 Malaccari, 21 Bangoura, 23 Franchini, 24 Perna, 26 Moroni. All. Giunti
I carabinieri del Ros di Ancona, che indagano sui contatti avuti nelle Marche da un presunto trafficante d'armi di Ascoli Piceno con emissari russi, avrebbero individuato nel Maceratese collegamenti fra questa inchiesta e quella su Andrea 'Andy' Rocchelli, il fotografo pavese ucciso il 24 maggio 2014 a colpi d'arma da fuoco in Ucraina, dove si trovava insieme al suo interprete russo. Per la magistratura italiana la loro morte non sarebbe un 'danno collaterale' del conflitto all'epoca in atto in quel paese, ma un atto premeditato. Le indagini avrebbero punti di contatto con quelle condotte dai Ros di Ancona sul traffico d'armi messo in piedi dall'ascolano, detenuto in un carcere libico per traffico internazionale d'armi, lo stesso reato per cui è indagato dalla Procura di Ascoli. L'uomo risulta estraneo ai fatti riguardanti la morte di Rocchelli, ma in provincia di Macerata, secondo i Ros, potrebbe aver avuto, anche inconsapevolmente, contatti con soggetti coinvolti nella morte del fotografo (ANSA).
Creare il proprio giardino in un cappello, riciclando un vecchio pallone di calcio bucato oppure utilizzando la persiana di casa, magari nello spazio di 20 centimetri. E' l'idea al centro dell'iniziativa 'Giardini in un cappello e tra le persiane', ospite Alessandro Magagnini, il giovane vivaista premiato con l'Oscar Green della Coldiretti per l'innovazione che presenterà il suo libro. L'iniziativa, in programma domani pomeriggio, è organizzata dalla Coldiretti di Macerata nell'ambito del maximercato di Campana Amica. Ci saranno anche gli zampognari e la pasquella, il laboratorio di ricotta per i bambini e la 'disfida del ciauscolo'. Intanto è boom di presenze per il mercato di Campagna Amica con gli stand dei 40 produttori che propongono prodotti a km zero (ANSA).
Venerdi 12 maggio alle 17,30, nella Sala Castiglioni della Biblioteca comunale Mozzi Borgetti di Macerata sarà presentato il Diario di Guerra di Amerigo Buonaccorsi, conte di Castel San Pietro in Sabina.
Questo documento fu redatto con estrema precisione e ordine dal suo autore, il quale nel 1915 partì volontario per il fronte con la propria vettura, una Lancia, e con il meccanico di famiglia; per questo fatto fu subito arruolato nel corpo degli automobilisti, ed ebbe il compito di trasportare ( con la sua macchina ) capitani, colonnelli e generali dalle retrovie al fronte e viceversa.
Amerigo era anche un ottimo fotografo e durante gli anni del conflitto scattò e stampò di persona quasi 500 fotografie, che costituiscono la illustrazione visiva del suo diario: si deve al dottor Riccardo Sinigallia la loro scannerizzazione, che consentirà di vederne le migliori proiettate e commentate nel corso della conferenza.
Si deve, invece, alla dottoressa Elisabetta Biagini la trascrizione digitalizzata dell’opera, da lei casualmente scoperta e valorizzata, trascrizione cui ha sapientemente aggiunto in appendice un dizionario esplicativo dei termini di guerra usati dall’autore, una didascalia, e la fotografia di ogni pagina: senza questo interessamento e questo lavoro il diario forse non sarebbe divenuto un patrimonio culturale comune, per rimanere nobilmente silente tra le carte dei Buonaccorsi.
Amerigo fu uomo vivo, colto ed attivo, uno sportivo che ai primi del ‘900 andava a sciare a Saint Moritz e in Austria, ottimo cavallerizzo e fortemente gentiluomo, che secondo l’educazione ricevuta chiamava con semplicità casa il maestoso palazzo - gioiello in cui abitava.
Aprendo la conferenza Luciano Magnalbò, con la funzione di moderatore-conduttore, passerà in primo luogo la parola alla Vicesindaca di Macerata Stefania Monteverde e alla dottoressa Alessandra Sfrappini, dirigente comunale del Servizio Cultura; ringraziati poi e presentati al pubblico il dottor Sinigallia e la dottoressa Biagini per un applauso, scorrerà brevemente la storia della famiglia Buonaccorsi nell’ambito integrato della provincia di Macerata e della città di Roma. Le caratteristiche della vettura Lancia con cui Amerigo partì per la sua avventura verranno illustrate dal dott. Lucio Bugli, Presidente nazionale del Club Aprilia , e al Principe della Accademia dei Catenati, professoressa Angiola Maria Napolioni, spetterà il compito di far viaggiare il pubblico verso il Fronte in compagnia di Amerigo, del suo meccanico, e delle sue molte foto. Sarà presente alla manifestazione il conte Flavio Buonaccorsi, figlio dell’autore, con la propria famiglia.
Un centro estivo nell'orto-giardino delle Serre Meridiana per trascorre le vacanze immersi nella natura. È questa la sorpresa che Meridiana cooperativa sociale e l’associazione “Come un albero io cresco” stanno preparando quest’estate per i bambini della scuola dell’infanzia e primaria che desiderano passare le belle giornate in un modo un po’ diverso dal solito: entrando nel favoloso mondo delle piante e dei fiori, vivendo ogni giorno fantastiche esperienze diverse e imparando con ogni passo qualcosa di nuovo.
Dal 12 giugno al 28 luglio 2017, dalle ore 9.00 alle 18.00, nelle Serre Meridiana di Piediripa di Macerata prenderà vita un gioco-storia ricco di personaggi fantastici e magia, ambientato in epoche diverse e che darà la possibilità ai partecipanti di vivere una vera avventura giorno dopo giorno.
Inoltre, il programma quotidiano sarà pieno di tanti laboratorio diversi per imparare ogni volta qualcosa di nuovo. I bambini potranno cimentarsi nell’orticoltura, in cucina, metteranno alla prova le loro conoscenze di lingue straniere ed ancora scopriranno il cucito, l’intreccio, l’arte, il teatro e, non poteva mancare, faranno tanto sport. Il filo conduttore delle giornate sarà l’utilizzo costante di materiali naturali e di riciclo con l’obiettivo di stimolare la creatività, la fantasia, le capacità fine e grosso motoria e di sensibilizzare alla bellezza e al rispetto dell'ambiente. Ma non finisce qui perché grandi e piccini saranno invitati ad eventi in notturna e addirittura a godersi le belle giornate in piscina all'Asd Monte D'Olmo, mentre tutti i giorni i partecipanti potranno scoprire il cibo ispirato ai sapori della natura grazie al servizio pranzo, affidato al catering “Profumi e sapori” con gli chef Susanna e Fabio.
“Considerato il successo riscosso dai laboratori in serra in questi primi mesi del 2017, - afferma la presidente di Meridiana, Barbara Vittori - l’ottimo rapporto di collaborazione che si è instaurato con l’associazione "Come un albero io cresco" e sollecitati anche dalle numerose famiglie interessate, abbiamo deciso di aprire le nostre serre e gli ampi spazi all’aperto che le circonda ad un centro estivo. Il verde, i profumi, i colori e la professionalità dell’insegnante agronoma Annalisa Funari e della psicologa Helena Mataloni, insieme ad altri professionisti, offriranno ai bambini e ragazzi interessanti una bellissima esperienza da cui usciranno sicuramente arricchiti.”
Maceratese, monta la protesta dei tifosi. Il malcontento per le tristi vicende societarie sta sfociando in rabbia. Alla vigilia della partita con il Venezia, che si giocherà a porte chiuse, allo stadio Helvia Recina sono stati appesi due striscioni ed un volantino anonimo a dir poco inquietante (vedi foto).
Sui social network da ieri pomeriggio spopola l’appello da parte della tifoseria organizzata: “I tifosi della "Curva Just" invitano tutta la tifoseria, indistintamente dal settore di appartenenza, a ritrovarsi domenica, alle ore 13 presso il "Bar Due Fonti". Questo sfregio non può e non deve passare inosservato”.
Il sindaco di Macerata, Romano Carancini, nei giorni scorsi aveva manifestato il proprio sconcerto per lo stato di abbandono in cui versa la Maceratese, passata recentemente nelle mani del napoletano Claudio Liotti, ma anche un timore: "Non vorrei che questo porti problemi di ordine pubblico" ha detto Carancini.
“Una revoca campata in aria, illegittima”. È con queste parole che il consigliere regionale di Lega Nord Luigi Zura commenta l’episodio che lo ha visto protagonista questa mattina, venerdì 5 maggio, al Centro Fiere Villa Potenza.
Zura racconta: “Come da permesso ottenuto da una decina di giorni, stamattina intorno alle 8 ho allestito il gazebo con le bandiere e i volantini del partito all’ingresso del Centro Fiere Villa Potenza, dove si sta svolgendo la Rassegna Agricola Centro Italia. Verso le 11, un paio d’ore dopo che il sindaco Carancini aveva visto la mia presenza, forse apparsa ingombrante, i vigili del Comune mi hanno notificato la revoca della precedente autorizzazione a esporre il gazebo per occupazione di suolo pubblico. Una revoca illegittima, a cui è seguito un verbale, perché ovviamente io non ci ho pensato minimamente a smantellarlo. Mi sono mosso nel rispetto delle regole. È una revoca illegittima, campata in aria. È solo – sostiene – una questione politica”.
“La mia era solo una presenza politica, come ho fatto altrove – conclude Zura – negli anni passati. Niente di nuovo”.
L’arrivo di Claudio Liotti questa mattina a Macerata ha consentito ai giocatori e allo staff tecnico della Maceratese di riscuotere gli stipendi relativi ai mesi di novembre e dicembre 2016. Senza la firma del nuovo amministratore unico non sarebbe stato possibile girare nei conti correnti degli interessati una parte dei soldi dalla fideiussione escussa a Filippo Spalletta. Il tutto è avvenuto alla presenza dell’avvocato Paolucci della Lega Pro, il quale nel pomeriggio ha fatto visita alla squadra allo stadio Helvia Recina. "Tutta la fideiussione (350 mila euro totali ndr) è sufficiente per pagare anche il resto degli stipendi" ha assicurato l'avvocato Paolucci.
E’ stato comunque un venerdì nero per la Maceratese. La decisione di far giocare la partita di domenica prossima all’Helvia Recina con il Venezia a porte chiuse impedirà ai tifosi biancorossi di salutare la squadra. “Per noi è un dispiacere – ha detto il capitano della Maceratese, Alberto Quadri – Ci tenevamo tanto a salutare il pubblico che ci ha accompagnato per tutto l’anno, poteva essere una bellissima vetrina, contro la squadra prima in classifica, probabilmente ci sarebbe stata un po’ più di gente allo stadio. Dispiace soprattutto per i nostri tifosi. La città, la società non fanno una bella figura. Per chi ha gestito la situazione non è una bella cosa. Mi dispiace tanto perché Macerata non merita tutto questo”.
Dal punto di vista tecnico avete fatto una stagione incredibile, nonostante i punti di penalizzazione la Maceratese si è salvata con due giornate di anticipo.
“Forse eravamo gli unici a crederci, questa è stata la nostra forza. Il gruppo ha sempre creduto nel lavoro che il mister ci ha fatto fare dall’inizio, siamo stracontenti di quello che siamo riusciti a fare dentro il campo. Purtroppo per quello che è successo fuori dal terreno di gioco, a meno di un miracolo, la vedo veramente dura. Non penso che ci siano le condizioni in questo momento”.
Come siete riusciti a compattarvi in questa stagione tra mille difficoltà?
“Perchè essenzialmente il gruppo, dal mister fino al magazziniere, è composto da persone per bene, che amano il lavoro che fanno, hanno messo la propria professione davanti a tutto. Per questo ci siamo riusciti. Se due o tre persone avessero preso strade diverse, sarebbe stata dura. Fortunatamente abbiamo remato tutti dalla stessa parte e siamo riusciti ad arrivare in fondo”.
Per lei Quadri è una stagione da incorniciare, addirittura dieci i gol realizzati.
“Massimo ne avevo fatti cinque, sono felice, non mi sarei aspettato questo traguardo personale, grandi meriti li ha il gruppo. Ho avuto la possibilità di tirare tanti rigori, sono contento. Questa squadra è fatta da tutte persone che apprezzo, ho grande stima dell’allenatore, spero abbia una carriera importante”.
Cosa si porterà dietro di questa stagione a Macerata?
“A livello sportivo l’impresa che siamo riusciti a fare. Extra calcio dalle famiglie che mi hanno aiutato ad inserirmi nella città, alla scuola di mio figlio dove si è trovato veramente bene. E poi tante persone che mi hanno dato una mano. Questo è un dispiacere un più. Macerata è una città dove si può vivere bene, fare calcio sarebbe secondo me facile, si potrebbe fare con poco, invece è stato gestito tutto male dall’inizio e adesso ne paghiamo le conseguenze”.
Oltre cento persone hanno partecipato giovedì pomeriggio, nella redazione di Picchio News in corso della Repubblica 10 a Macerata, alla presentazione del libro del giurista e professore di Diritto tributario a Unimc Giuseppe Rivetti, edito da Giuffrè Editori, dal titolo "Enti senza scopo di lucro. Terzo settore e impresa sociale - Profili di specialità tributaria tra attività no profit o for profit".
Rivetti ha dialogato con il direttore di Picchio News Roberto Scorcella del complesso universo degli enti senza scopo di lucro e le relative problematiche nel rapporto con la costruzione di innovativi modelli di welfare state. I diritti d'autore del testo saranno devoluti in beneficenza per progetti dedicati a bambini, come esplicitamente voluto dal professor Rivetti.
La registrazione integrale dell'evento sarà disponibile a partire dal pomeriggio di venerdì 5 maggio sul canale Youtube di Picchio News.
Si tratta del primo di una serie di incontri a carattere culturale promossi dalla redazione di Picchio News, con la supervisione dello stesso professor Rivetti: lunedì 8 maggio alle 18 è previsto il secondo appuntamento con il filosofo Diego Fusaro. Anche in questo caso, l'ingresso è aperto a tutti e al termine sarà offerto un aperitivo agli intervenuti.
"Diamoci una mano... sì, ma pulita" è il titolo della campagna di educazione sanitaria che il Collegio IPASVI di Macerata in collaborazione con l’UNIVPM polo di infermieristica di Macerata e con il patrocinio dell’ASUR AV3, promuove verso la cittadinanza. Il progetto, inserito alla IV edizione del “YFF (your future festival )” che va dall'8 al 13 maggio, riguarda la prevenzione delle infezioni che sono malattie causate da batteri, virus e più raramente da funghi e possono colpire qualsiasi organo, con conseguenze a volte anche letali .
I microrganismi responsabili di infezioni si trasmettono attraverso oggetti e superfici contaminate. L’azione più efficace della prevenzione è l’igiene delle mani, che può essere effettuata sia con il semplice lavaggio con acqua e sapone sia con l’utilizzo di gel polialcolici. Questi piccoli gesti sono per l uomo di grande aiuto nel prevenire le infezioni che , le evidenze scientifiche , dimostrano essere sempre più difficili combattere a causa della resistenza da parte dei microrganismi alla terapia antibiotica. Le infezioni colpiscono prevalentemente i soggetti più suscettibili (fragili, anziani, debilitati …ricoverati presso strutture sanitarie) ma possono essere contratte in qualsiasi ambiente e da qualsiasi individuo, anche se in buona salute
E’ importante, come raccomandato dall’OMS, educare tutta la popolazione per favorire l’adesione all’igiene delle mani, “bastano infatti piccoli gesti per ottenere grandi risultati".
La campagna inizia oggi, 5 maggio (giornata mondiale per l’igiene delle mani), e termina il 12 maggio (giornata mondiale dell’infermiere), durante questa settimana i rappresentanti infermieri del Collegio IPASVI, della direzione del presidio ospedaliero dell’ AV3 e gli studenti di infermieristica del polo di Macerata insieme ai tutor/ docenti saranno presenti.
Verranno consegnati depliant, guide informative, gadget. Si chiuderà la campagna il 12 maggio alle ore 21,30 con una rappresentazione teatrale della compagnia di Camporota “Don Valerio Fermanelli" presso il teatro di Treia, dedicata all’ infermiere e alla cittadinanza , l’ingresso sarà gratuito e nell’ occasione ci sarà una raccolta volontaria di fondi che saranno devoluti all’ Associazione Alzheimer Uniti Marche onlus .
Il prefetto di Macerata ha deciso, la partita fra la Maceratese ed il Venezia in programma domenica prossima (ore 14,30) allo stadio Helvia Recina si giocherà a porte chiuse. L’amministratore unico della SS Maceratese srl, Claudio Liotti, nonostante gli accordi telefonici intercorsi, ha disatteso il pagamento nei confronti della Top Security Guard, la società che gestisce il servizio stewarding in occasione delle partite casalinghe dei biancorossi.
Mauro Cesari, il titolare dell’Istituto di Vigilanza Privata con sede a Monteprandone, ha aspettato invano fino alle prime ore del pomeriggio l’arrivo dei soldi da parte del sodalizio biancorosso, necessari per sanare i debiti pregressi, maturati nel corso dei mesi da dicembre in poi. Dopo di che, considerati gli impegni del personale a propria disposizione, che in questo week end presterà servizio sia a Genova per Genoa-Inter che ad Ascoli Piceno per Ascoli-Benevento, lo stesso Cesari ha gettato la spugna.
“L’ultimatum è scaduto, non posso aspettare altro tempo. Ammesso che qualcuno si faccia avanti per pagare il dovuto, non ci sono più i tempi tecnici, non si riesce ad organizzare una partita in così poco tempo” ha detto Mauro Cesari.
Il pericolo che la Maceratese dovesse giocare a porte chiuse in occasione della partita con il Teramo era stato scongiurato poche settimane fa dall’intervento dei tifosi, che si erano adoperati per fare una colletta nella quale erano stati raccolti cinquemila euro.
Non era mai accaduto nella storia quasi centenaria della Maceratese che i tifosi biancorossi non potessero assistere alle partite casalinghe della propria squadra di calcio.