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Quadri: "Serve un miracolo per salvare la Maceratese"

Quadri: "Serve un miracolo per salvare la Maceratese"

L’arrivo di Claudio Liotti questa mattina a Macerata ha consentito ai giocatori e allo staff tecnico della Maceratese di riscuotere gli stipendi relativi ai mesi di novembre e dicembre 2016. Senza la firma del nuovo amministratore unico non sarebbe stato possibile  girare nei conti correnti degli interessati una parte dei soldi dalla fideiussione escussa a Filippo Spalletta. Il tutto è avvenuto alla presenza dell’avvocato Paolucci della Lega Pro, il quale nel pomeriggio ha fatto visita alla squadra allo stadio Helvia Recina. "Tutta la fideiussione (350 mila euro totali ndr) è sufficiente per pagare anche il resto degli stipendi" ha assicurato l'avvocato Paolucci. 

E’ stato comunque un venerdì nero per la Maceratese. La decisione di far giocare la partita di domenica prossima all’Helvia Recina con il Venezia a porte chiuse impedirà ai tifosi biancorossi di salutare la squadra. “Per noi è un dispiacere – ha detto il capitano della Maceratese, Alberto Quadri – Ci tenevamo tanto a salutare il pubblico che ci ha accompagnato per tutto l’anno, poteva essere una bellissima vetrina, contro la squadra prima in classifica, probabilmente ci sarebbe stata un po’ più di gente allo stadio. Dispiace soprattutto per i nostri tifosi. La città, la società non fanno una bella figura. Per chi ha gestito la situazione non è una bella cosa. Mi dispiace tanto perché Macerata non merita tutto questo”.

Dal punto di vista tecnico avete fatto una stagione incredibile, nonostante i punti di penalizzazione la Maceratese si è salvata con due giornate di anticipo.

“Forse eravamo gli unici a crederci, questa è stata la nostra forza. Il gruppo ha sempre creduto nel lavoro che il mister ci ha fatto fare dall’inizio, siamo stracontenti di quello che siamo riusciti a fare dentro il campo. Purtroppo per quello che è successo fuori dal terreno di gioco, a meno di un miracolo, la vedo veramente dura. Non penso che ci siano le condizioni in questo momento”.

Come siete riusciti a compattarvi in questa stagione tra mille difficoltà?

“Perchè essenzialmente il gruppo, dal mister fino al magazziniere, è composto da persone per bene, che amano il lavoro che fanno, hanno messo la propria professione davanti a tutto. Per questo ci siamo riusciti. Se due o tre persone avessero preso strade diverse, sarebbe stata dura. Fortunatamente abbiamo remato tutti dalla stessa parte e siamo riusciti ad arrivare in fondo”. 

Per lei Quadri è una stagione da incorniciare, addirittura dieci i gol realizzati.

“Massimo ne avevo fatti cinque, sono felice, non mi sarei aspettato questo traguardo personale, grandi meriti li ha il gruppo. Ho avuto la possibilità di tirare tanti rigori, sono contento. Questa squadra è fatta da tutte persone che apprezzo, ho grande stima dell’allenatore, spero abbia una carriera importante”.

Cosa si porterà dietro di questa stagione a Macerata?

“A livello sportivo l’impresa che siamo riusciti a fare. Extra calcio dalle famiglie che mi hanno aiutato ad inserirmi nella città, alla scuola di mio figlio dove si è trovato veramente bene. E poi tante persone che mi hanno dato una mano. Questo è un dispiacere un più. Macerata è una città dove si può vivere bene, fare calcio sarebbe secondo me facile, si potrebbe fare con poco, invece è stato gestito tutto male dall’inizio e adesso ne paghiamo le conseguenze”.  

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