Ultimo allenamento della stagione per la Maceratese. Domani all’Helvia Recina è in programma la partita con il Venezia (fischio d’inizio alle ore 14,30) dopo di che l’allenatore Federico Giunti darà il rompete le righe. Contro la squadra di Pippo Inzaghi, che ha già vinto il campionato e la coppa Italia di Lega Pro il risultato avrà un significato simbolico. Resta l’amarezza di doverla giocare a porte chiuse.
“Sarà una non partita – dice Federico Giunti, allenatore della Maceratese – Non ci è stata data la possibilità di giocare davanti ai tifosi, quegli stessi che ci sono stati vicini dall’inizio dell’anno, che ci ha sostenuto in tanti momenti sapendo anche delle difficoltà che avremmo affrontato nel corso della stagione. Nessuno si immaginava un epilogo del genere, è un peccato. La nuova proprietà avrebbe potuto dare un segnale facendo giocare la partita a porte aperte, la situazione penso che sia già chiara da questo punto di vista. Per me la società non c’era prima e non c’è adesso, una persona che acquista una società di calcio e viene in città ma non si presenta alla squadra, ho i miei dubbi che possa avere intenzione di mettere a posto i conti della Maceratese”.
Giunti, in carriera ne avrà viste tante, ma come quest’anno forse mai.
“E’ stata una stagione costellata da tante false promesse, tante bugie, la prima dal punto di vista tecnico. La proprietà iniziale aveva detto di voler mettere a disposizione un altro budget per fare un altro tipo di squadra, poi le intenzioni si sono scoperte. Ho avuto la grandissima fortuna di avere dei ragazzi, e di questo devo dare atto anche al direttore sportivo Gianluca Stambazzi, che tra di loro si sono integrati bene, si sono capiti, conosciuti. E’ stata la nostra fortuna. L’aspetto tecnico all’inizio era quello più carente, ma non pensavamo che poi subentrasse quello più pesante dal punto di vista economico, del come affrontare le trasferte. Il comunicato della squadra della settimana scorsa è chiaro in questo senso. La pantomima sta continuando, perché una società non c’è, non si vede uno spiraglio, secondo me anche le poche persone che credono di poter salvare la Maceratese capiscono che non sarà assolutamente così. Prima Spalletta e poi Liotti non hanno avuto minimamente intenzione di permettere a questa società di poter vivere in futuro. Non so quello che succederà, mi dispiace tanto perché questa città ha passione, se non ci sono mai state tante persone allo stadio è perché c’erano problemi e la gente non è scema. Ringraziamo sia quelli che sono venuti alla partita sia chi è rimasto a casa, ma ha seguito le sorti della squadra. Sono affezionato a questa città, spero che quello che ho detto venga smentito dai fatti e che sia possibile vedere la Maceratese la stagione prossima dove l’abbiamo lasciata”.
Vi siete allenati sempre con grande intensità, fino all’ultimo.
“Questa settimana ho dovuto un po’ mediare, abbiamo fatto i primi due giorni con una gran parte ludica, ieri e oggi abbiamo preparato bene la partita come sempre. Il Venezia non verrà qua a fare una passeggiata, avrebbe evitato volentieri di fare il viaggio perché ha già vinto tutto quello che c’era da vincere. Dobbiamo stare attenti, i giocatori del Venezia, quelli che hanno trovato meno spazio durante il campionato, stanno giocando al massimo delle loro possibilità, vogliono sfruttare l’occasione che sta dando loro l’allenatore. A me è rimasta un po’ addosso la sconfitta di Santarcangelo per il risultato, dopo i primi cinquantasette minuti fatti in quella maniera non pensavo che potesse finire in quel modo. L’inferiorità numerica ha destabilizzati i nostri piani, vorrei che domani si chiudesse nel migliore dei modi la stagione”.
Giocherà la squadra standard della Maceratese o ci saranno delle novità?
“Questa settimana ho provato a coinvolgere qualcun altro, domani almeno due o tre innesti all’inizio ci saranno. Ci sono giocatori che hanno dato tutto quello che avevano, è giusto dare spazio a chi ne ha avuto meno”.
Cosa si porterà dietro di questa esperienza di Macerata? Dove sarà il futuro di Giunti?
“Qualcuno ha apprezzato il lavoro che è stato fatto, ma direi una bugia se dicessi che ho già in mente cosa fare. Per il resto ho incontrato persone che ci hanno permesso a me ed ai miei collaboratori di stare sereni nonostante le difficoltà che ci gravitavano intorno. La città è vivibilissima, con le persone che hanno lavorato dietro le quinte, tutti i giorni insieme alla squadra, ho intrattenuti rapporti che vanno al di la dell’aspetto puramente calcistico. Sarà motivo per tornare a Macerata più volentieri”.
Questo l’elenco dei convocati e la probabile formazione:
MACERATESE (4-3-1-2): 22 Forte; 14 Ventola 5 Marchetti 6 Gattari 31 Sabato; 20 Mestre 8 Quadri 7 De Grazia; 10 Turchetta; 15 Allegretti 18 Marcantoni. A disp. 1 Moscatelli, 2 Gremizzi, 3 Broli, 9 Colombi, 11 Petrilli, 13 Massei, 16 Palmieri, 19 Malaccari, 21 Bangoura, 23 Franchini, 24 Perna, 26 Moroni. All. Giunti
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