Macerata

Mensa scolastica, "Un diritto irrinunciabile": colloquio tra Miur ed esperti

Mensa scolastica, "Un diritto irrinunciabile": colloquio tra Miur ed esperti

Mangiare a scuola è importante: la mensa scolastica è un bene comune, un dispositivo educativo, culturale e sociale, uno strumento di avviamento a sani stili di vita. Rappresenta inoltre una forma di sostegno, anche economico, alle famiglie. A sostenerlo è un gruppo di assessori, presidi ed esperti che hanno creato una task force per la mensa scolastica chiedendo il suo riavvio in coincidenza della riapertura della scuola a settembre. Tra i firmatari dell’iniziativa anche Paola Nicolini, professoressa di psicologia dello sviluppo e dell’educazione dell’Università di Macerata, da tempo attiva nel settore dell’educazione alimentare soprattutto attraverso il progetto Edueat che, con un approccio divertente, vuole favorire la conoscenza di cibi sostenibili e di qualità da parte dei bambini. La docente ha partecipato alla video conferenza di lunedì 11 maggio tra la task force e Giuseppe De Cristofaro, sottosegretario al Miur, per illustrare i punti chiave del documento “La mensa scolastica: un diritto irrinunciabile” e chiedere di rimettere subito al centro dell’agenda politica la refezione scolastica insieme alla scuola in modo da consentire la riorganizzazione del servizio. Per far ciò sarà fondamentale destinare risorse ai Comuni affinché possano adempiere agli investimenti strutturali necessari ad avviare il servizio rispettando le norme di sicurezza previste per l’emergenza sanitaria e alleggerire gli oneri alle famiglie in grave difficoltà economica. Queste le parole della professoressa Nicolini al termine: “Il sottosegretario De Cristofaro ha ascoltato, accolto e fatto sue le istanze espresse nel documento, invitando a ulteriori contatti con parlamentari e rappresentanti delle task force ministeriali per ampliare la piattaforma di discussione sottolineando il valore educativo, culturale e sociale della mensa scolastica”.

12/05/2020 13:32
Macerata, capriolo sfreccia per le strade di Collevario: la natura si riprende i suoi spazi (VIDEO)

Macerata, capriolo sfreccia per le strade di Collevario: la natura si riprende i suoi spazi (VIDEO)

L'emergenza Covid-19 e il conseguente stato di isolamento forzato a cui tutti gli italiani hanno dovuto attenersi hanno avuto un ulteriore aspetto positivo oltre a quello di rallentare la diffusione del virus, cioè consentire alla natura di riprendersi i suoi spazi. Non sono stati rari infatti gli avvistamenti negli ultimi 2 mesi, da parte dei lettori, di animali selvatici che gironzolavano in contesti urbani di abituale umana pertinenza, probabilmente rassicurati dalle strade meno affollate del solito e da uno stato di silenzio sicuramente più pronunciato. È successo anche questa mattina nella zona Collevario di Macerata dove un capriolo, probabilmente proveniente della campagna li vicino, ha sfrecciato per le vie del quartiere a tutta velocità davanti agli occhi stupite e meravigliati dei passanti che hanno quantomeno tentato di filmarlo. Una scena tanto divertente quanto significativa, perché questa pandemia ci ha fatto riflettere sulla questione non banale, che se l’uomo abbandonasse le città per qualche tempo, le ritroverebbe completamente rivoluzionate, con piante e animali in ogni dove, riscoprendo una realtà che contraddistingueva l'Italia solo qualche decennio fa.  

12/05/2020 11:05
Giornata internazionale dell'infermiere: "Tutti hanno compreso l'importanza di questi professionisti"

Giornata internazionale dell'infermiere: "Tutti hanno compreso l'importanza di questi professionisti"

Ogni anno il 12 maggio si festeggia  la figura dell’infermiere con la sua giornata internazionale. Il 2020 è anche l’anno dell’infermiere, come anche definito dall’OMS, perché coincide con il bicentenario della nascita di Florence Nightingale (12 maggio 1820) madre dell’infermieristica moderna. “Un anno in cui si erano fatti grandi programmi e si prevedevano grandi festeggiamenti in tutto il mondo. L’epidemia mondiale impedisce di festeggiare come si voleva ma sicuramente ha avuto il suo aspetto anche positivo. Infatti proprio nell’anno a lei dedicato, la figura dell’ infermiere è stata la protagonista della gestione dell’emergenza”, afferma Sandro Di Tuccio, Presidente dell’ordine degli infermieri di Macerata. “Tutti si sono resi conto dell’importanza di questi professionisti, si è presa coscienza del loro valore assoluto in tutti gli ambiti della sanità. C’è chi ha definito l’infermiere un eroe, chi un angelo, chi un martire, anche se in realtà è un professionista che fa il suo dovere fino alla fine senza se e senza ma da sempre non solo oggi. Comunque la gente ha capito il reale ruolo dell’infermiere. È già questo è un grande motivo di festeggiamento. Si è passati dallo status di paramedico, come spesso lo si è definito, a vero professionista con una sua ben precisa identità professionale, con ruoli e competenze ben delineate e con valori etici e morali sanciti da un proprio codice deontologico. Speriamo che il tempo valorizzi ancora di più la reale capacità dell’infermiere e possa sempre di più svolgere il suo lavoro in tutti gli ambiti dove è competente ma che speso gli sono preclusi. In ogni caso onorare questa figura è d’obbligo, sopratutto per quello che sta facendo in questi giorni bui”.

12/05/2020 09:59
Macerata, l'ultimo saluto all'appuntato morto a causa del Coronavirus (FOTO)

Macerata, l'ultimo saluto all'appuntato morto a causa del Coronavirus (FOTO)

Questo pomeriggio, al centro funerario in via dei Velini a Macerata,  i militari dell'arma Carabinieri in divisa hanno portato l’ultimo saluto all’amico e collega Federico La Rotonda, ucciso dal coronavirus ad appena 59 anni (leggi qui l'articolo), leggendo anche i messaggi della moglie e del figlio che non avevavo potuto prendere parte al solenne momento per via delle restrioni. Tanta commozione e lacrime tra i militari schierati per un picchetto d’onore davanti alla salma, arrivata dall'Ospedale Torrette di Ancona dove l’appuntato scelto è deceduto,per una cerimonia a cui hanno potuto partecipare solo una quindicina di persone. Presenti al rito funebre anche il comandante della Legione Cc Marche, Fernando Nazzaro, il Prefetto, i responsabili delle Forze di Polizia della Provincia e il Sindaco.      

11/05/2020 20:14
Vendita cibo da asporto senza prenotazione, a Macerata ora si può: nuova ordinanza comunale

Vendita cibo da asporto senza prenotazione, a Macerata ora si può: nuova ordinanza comunale

A partire dalla mezzanotte di oggi, lunedì 11 maggio, sul territorio comunale è consentita la vendita di alimenti e bevande da asporto da parte degli esercizi commerciali e da parte delle attività anche artigianali, quali ad esempio rosticcerie, friggitorie, gelaterie, pasticcerie, pizzerie al taglio con esclusione degli esercizi e delle attività localizzati in aree o spazi pubblici in cui è vietato e/o interdetto l’accesso, anche senza previa ordinazione on-line o telefonica, limitatamente ai momenti in cui in prossimità degli esercizi stessi non siano presenti clienti in attesa del proprio turno precedentemente prenotato. Il tutto sempre e comunque nel rispetto del divieto di assembramento disposto dal Dpcm.  A stabilirlo un’ordinanza del sindaco Romano Carancini firmata oggi, che prevede anche che durante le varie fasi della vendita per asporto, gli esercenti devono garantire che gli ingressi per l’acquisto dei prodotti avvengano in modo il più possibile dilazionato, fermo restando l'obbligo di  rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, il divieto di consumo sul posto dei prodotti acquistati e il divieto di sostare nelle immediate vicinanze degli stessi, assicurando che il cliente permanga all’interno dei locali, per il tempo strettamente necessario alla scelta, alla consegna e al pagamento della merce. L’asporto è consentito anche in quegli esercizi di ristorazione per i quali sia prevista l’ordinazione e la consegna al cliente direttamente dal veicolo. L’Amministrazione comunale raccomanda agli esercenti interessati di fornire scrupolose e dettagliate informazioni preventive ai propri clienti - sia in fase di prenotazione telefonica/on-line che tramite appositi avvisi posti all'entrata dei locali e sulle pagine web e social ad essi dedicate - circa le modalità di effettuazione della vendita per asporto, in particolare con invito all'attento rispetto degli orari concordati per il ritiro dei prodotti, al fine di limitare il più possibile i rischi di assembramento connessi alla presenza di code all'esterno del locale, da effettuarsi eventualmente sempre nel rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro. 

11/05/2020 16:56
L'addio alla Veterinaria maceratese: Fiorella Patrassi non ce l'ha fatta

L'addio alla Veterinaria maceratese: Fiorella Patrassi non ce l'ha fatta

Una notizia che ha lasciato attoniti quanti la conoscevano o abbiano avuto occasione di collaborare con lei. La Dottoressa Fiorella Patrassi, 59 anni, notissima Dirigente Veterinaria della Asur 3 di Macerata, ZT9, si è spenta oggi.  Laureata in Medicina Veterinaria con specializzazioni in Ispezione degli Alimenti di origine animale e in diritto e Legislazione Veterinaria, lavorava al Servizio Igiene degli Alimenti di origine animale Lascia il marito Nafez Saquer e i figli Eleonora e Lorenzo, la cognata Stefania, i nipoti Mattia e Michele. La salma, composta al centro funerario città di Macerata, riceverà la benedizione martedì 12 alle ore 11 secondo i dettami imposti per il contenimento covid dalla diocesi di Macerata 

11/05/2020 15:20
Fase 2, weekend affollato in provincia di Macerata: 200 persone "invadono" l’Abbadia di Fiastra

Fase 2, weekend affollato in provincia di Macerata: 200 persone "invadono" l’Abbadia di Fiastra

Durante il trascorso week end, nell’attività di controllo del territorio di tutta la provincia, le numerose pattuglie dei Carabinieri presenti hanno riscontrato grande affluenza di persone soprattutto nelle località del litorale – a Civitanova e a Porto Recanati – e nei parchi e nei giardini pubblici. In particolare, all’Abbadia di Fiastra si è registrata la presenza di circa 200 persone, mentre un centinaio sono quelle identificate nelle aree montane di Sarnano, Sassotetto, Canfaito, Bolognola, lago di Fiastra e Apiro. La gente è uscita prevalentemente per fare attività motoria, passeggiate in bicicletta, jogging e per la spesa. Nel complesso, i movimenti della popolazione sono stati ordinati e con il previsto distanziamento sociale, anche se ancora molta gente in giro è confusa su ciò che è consentito e su ciò che è invece vietato fare. Tanti i motociclisti e i ciclisti della domenica in giro per le strade. Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Macerata sono intervenuti per 3 incidenti, a Cingoli tra un motociclista e un furgone, mentre ad Apiro, in 2 circostanze diverse 2 ciclisti sono stati investiti, uno è in buone condizioni, l’altro è stato ricoverato all’Ospedale di Jesi.  

11/05/2020 15:12
La lirica del Lauro Rossi in scena su Rai 5

La lirica del Lauro Rossi in scena su Rai 5

E' la prima opera firmata da Verdi l'offerta che Rai Cultura propone su Rai5 (canale 23) domani 12 maggio, ma non sarà una produzione qualsiasi bensì un allestimento che ha visto il palco a macerata alcuni anni fa. Alle 18.45, infatti, è di scena la lirica con la prima opera composta da Giuseppe Verdi, "Oberto, Conte di San Bonifacio" proposta nel contesto del percorso di Rai Cultura #lascuolanonsiferma L'edizione proposta da Rai5 è andata in scena al Teatro Lauro Rossi di Macerata nel 1999, per il Macerata Opera Festival, con la direzione di Daniele Callegari e la regia di Pier'Alli. Protagoniste le voci di Gabriella Colecchia, Fabio Sartori, Antonella Dalla Pozza, Michele Pertusi e Giovanna De Liso. La regia televisiva è di Paola Longobardo.  

11/05/2020 13:40
Macerata, parcheggio gratuito per gli operatori sanitari nei pressi dell'elisuperficie

Macerata, parcheggio gratuito per gli operatori sanitari nei pressi dell'elisuperficie

Da oggi, lunedì 11 maggio, fino a cessate emergenze, l’area di sosta adiacente all’elisuperficie  “Marco Esposito” in contrada Vallebona è a disposizione, gratuitamente, degli operatori sanitari che prestano servizio all’ospedale di Macerata. L’Amministrazione comunale, infatti, ha accolto positivamente la richiesta avanzata dal sindacato Fp Cgil  di garantire un ulteriore parcheggio a servizio di medici, infermieri e operatori socio sanitari impegnati in prima linea nell’emergenza epidemiologica da Covid 19.  Nell’area in questione, un’ordinanza emessa dal Comando della Polizia locale in via temporanea, stabilisce il divieto di sosta 0 – 24, dal lunedì al venerdì, eccetto per i veicoli che espongono l’apposito “pass – struttura sanitaria” e parcheggio libero il sabato e nei giorni festivi

11/05/2020 13:35
Il diritto nella pandemia: al via due seminari Unimc

Il diritto nella pandemia: al via due seminari Unimc

Nell'ambito dei corsi di dottorato in Scienze Giuridiche e in Diritto e Innovazione, giovedì e venerdì, 14 e 15 maggio 2020, si svolgeranno due webinar che affronteranno vari temi e problemi giuridici con riferimento alla situazione di emergenza causata dalla pandemia Covid 19. Venti docenti si confronteranno in una prospettiva interdisciplinare, toccando tematiche che spaziano dal diritto commerciale al diritto dell'Unione Europea, dal diritto costituzionale alla storia del diritto, dal diritto del lavoro al diritto penale, internazionale privato, dei trasporti, processuale, comparato, senza trascurare aspetti medico-legali e filosofici. Una panoramica ad ampio raggio, che costituirà un’occasione di confronto e di aggiornamento reciproco, destinata ai dottorandi e agli studenti interessati, nonché a professionisti e a chiunque vorrà seguire questa iniziativa, collegandosi sulla piattaforma Microsoft Teams. Il seminario è coordinato da Ermanno Calzolaio e sarà introdotto dal Rettore Francesco Adornato e dal coordinatore del dottorato Massimo Meccarelli.

11/05/2020 13:01
Coronavirus Marche, 10 i nuovi casi: soltanto uno in provincia di Macerata

Coronavirus Marche, 10 i nuovi casi: soltanto uno in provincia di Macerata

Il Gores come di consueto ha trasmesso la scheda relativa alle progressioni e agli esiti delle indagini di laboratorio delle ultime 24 ore. I tamponi risultati positivi al Covid-19 sono 10 sui 1012 analizzati: 8 nella provincia di Pesaro Urbino, 0 ad Ancona, 1 a Macerata, 0 a Fermo, 1 ad Ascoli Piceno. I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 6543 su un totale di 50206 campioni testati. Scende l'incidenza giornaliera del numero dei positivi rispetto alla giornata di ieri. Il rapporto totale tra tamponi effettuati ed il numero di positivi continua a scendere, oggi si attesta intorno al 13, 3%. Il numero complessivo dei pazienti dimessi e guariti è aumentato (2.352), e allo stesso tempo diminuiscono i contagiati ancora in isolamento domiciliare: ieri erano 2.937, mentre oggi 2.922.  Diminuisce anche il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali (dai 314 di ieri ai 305 di oggi) e altresì - rispetto il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva (dai 30 di ieri ai 28 di oggi): 6 di loro sono ospitati nelle strutture sanitarie maceratesi (2 a Civitanova Marche, 4 a Camerino). 

11/05/2020 09:19
Macerata, Cotognini (UDC): "Creare un fondo di soccorso per le famiglie in difficoltà"

Macerata, Cotognini (UDC): "Creare un fondo di soccorso per le famiglie in difficoltà"

“L’ UDC maceratese – dice il nuovo Coordinatore Paolo Cotognini – prende favorevolmente atto del dibattito politico in corso sulle prospettive e sull’atteggiamento che l’Amministrazione cittadina dovrebbe avere in questo momento difficile, che rispondono alle medesime istanze delle quali anche l’UDC si è fatto carico e si farà carico nei mesi a venire”. “Destinare risorse, prima che altrove, al sostegno primario di chi, oggi, attraversa una crisi finanziaria e sociale per la quale la risposta non può essere rinviata a domani. È percezione comune che alcune fasce della popolazione e alcune specifiche realtà artigianali e commerciali stiano sostenendo in modo superiore ad altre il peso delle chiusure e delle prescrizioni: lo sforzo del Comune, che è indubbiamente il primo presidio sociale sul fronte della pandemia, dovrà sostenere chi, famiglie e piccoli commercianti e artigiani costretti alla temporanea chiusura prima di tutto, rappresenta una parte essenziale del tessuto sano della nostra società e che altrimenti resterebbe danneggiato in modo sproporzionato da una pandemia che aggredisce economicamente in modo disomogeneo, devastando alcune categorie e lasciandone quasi indenni altre”. "In questo senso un fondo di soccorso – spiega Cotognini - alimentato anche attingendo da altre risorse comunali per le quali sia possibile una diversa transitoria e emergenziale destinazione, appare uno strumento adeguato e pronto, tenuto conto del fatto che anche la tempestività di intervento in questo caso è esigenza primaria. Naturalmente l’importo e la consistenza dello stesso dovrà essere parametrata sia al bisogno effettivo, con funzione sussidiaria e non assistenzialistica, sia alle reali capacità di spesa del Comune, evitando disequilibri che necessiterebbero nel medio periodo di ulteriori dolorosi aggiustamenti.  Procedere a riduzioni fiscali e tributarie, ove le stesse saranno normativamente consentite, può essere un buon contributo alla causa, anche in questo caso nel rispetto dei vincoli di bilancio e delle disponibilità finanziarie visto che un minor gettito significa anche minor spesa sociale disponibile.   L’UDC in questa delicata fase preelettorale rilancia l’idea di un tavolo programmatico tra i cittadini di buona volontà che rivaluti il ruolo delle Frazioni per la città, sia nella prospettiva della grande rivoluzione sanitaria e di mobilità che il Nuovo Ospedale di Primo Livello necessariamente comporterà e che affronti il nodo viabilità anche con riferimento all’accesso al Centro storico, oggi che il problema non è l’eccesso di traffico ma la scarsità di accessi, con gli evidenti riflessi sulle attività del Centro.  Da ultimo l’UDC intende sottolineare e confermare l’importanza della gestione del riavvio dell’anno scolastico: a nessuno sfugge che molto dipenderà dalle scelte ministeriali, ma gli aspetti relativi al trasporto e all’assistenza dei bambini dovranno essere affrontati come priorità. La pandemia ha determinato, tra l’altro, anche la necessità, preso atto del rinvio della scadenza elettorale, che il riavvio sia governato da questa Amministrazione della quale l’UDC fa diligentemente parte in modo razionale, responsabile e, perché no, ‘coraggioso’. Ricordando, con il conforto di Papa Francesco, che non ci si salva da soli e che si riparte, sempre, dalle tutele e dalle attenzioni agli ultimi che, questa volta, possiamo identificare nei bambini e negli anziani, per i quali il Partito sta preparando un piano organico di intervento che prevede una gestione in co-governance con tutti gli operatori e con le associazioni che conoscono il settore e possono dare l’apporto fondamentale al buon esito del progetto”, conclude il coordinatore Udc.

10/05/2020 19:54
Macerata Insieme pensa ai più piccoli: "Metterli al centro di ogni riflessione politica sulla città"

Macerata Insieme pensa ai più piccoli: "Metterli al centro di ogni riflessione politica sulla città"

Mettere al centro di ogni riflessione politica sulla città i bambini e i ragazzi.  Ascoltare le esigenze dei bambini e degli adolescenti per progettare gli interventi di carattere culturale, sociale ed educativo-formativo. Istituire al più presto un Consiglio Comunale dei bambini e una Consulta degli adolescenti. Sono le richieste all’ordine del giorno, che il gruppo Macerata Insieme farà nel prossimo Consiglio Comunale. Il consigliere David Miliozzi chiederà all’amministrazione comunale di “ripensare la città coinvolgendo attivamente i bambini e i ragazzi per consentire loro di riappropriarsi degli spazi pubblici in sicurezza e in autonomia”. “Predisporre una segnaletica in città che sia a misura di bambino cominciando dalla sostituzione dei cartelli di divieto di utilizzo dei giochi nei giardini e nei pubblici con messaggi e disegni realizzati dai bambini stessi per spiegare la necessità di tenere ancora quegli spazi chiusi. “Coordinare tutte le energie e le risorse del settore pubblico e privato, del terzo settore e dell’Università per mettere in moto un sistema di servizi culturali, educativi e sociali che possano dare slancio a una Macerata rinnovata, “città sostenibile e amica dei bambini e degli adolescenti”. Confrontarsi con tutte le realtà che si occupano di cultura, di sociale, di educazione e di formazione nella città per pianificare, progettare e realizzare insieme iniziative e servizi che tengano conto delle reali necessita dei bambini e degli adolescenti. Progettare, con obiettivi a lungo termine, e realizzare azioni di mobilità sostenibile, di riqualificazione urbanistica e di sostenibilità ambientale per il benessere di tutti i cittadini e, in particolare, di bambini e adolescenti”.    

10/05/2020 15:38
Macerata, "ci lascia con un vuoto angosciante": il ricordo dell'Arma del carabiniere vittima di Covid

Macerata, "ci lascia con un vuoto angosciante": il ricordo dell'Arma del carabiniere vittima di Covid

Aveva 59 anni e ieri pomeriggio, alle 18.30, all’Ospedale Torrette di Ancona, a causa delle complicanze connesse al covid-19, è morto Federico La Rotonda, addetto alla Stazione Carabinieri di Macerata. Nato a Genova e cresciuto a Santa Margherita Ligure (GE), Federico era figlio d’Arma: infatti, il papà Emilio – che è venuto a mancare a settembre del 2019 – era Appuntato dei Carabinieri. Federico segue le orme del papà e a 22 anni si arruola nell’Arma, precisamente il 7 giugno 1983. Dopo aver frequentato il 70° corso presso la Scuola Allievi Carabinieri di Campobasso, il successivo 22 ottobre viene destinato alla Stazione CC di Torino Mirafiori dove presta servizio per circa 1 anno e mezzo. Dopo aver lavorato in provincia di Torino tra il 1985 e il 1987, successivamente e fino al 1993 presta servizio presso la Stazione Carabinieri presso l’Arsenale della Marina Militare di La Spezia, dove viene promosso al grado di Carabiniere Scelto. Dal 30 maggio 1993 viene trasferito in provincia di Macerata, alla Stazione Carabinieri di Apiro dove vi rimane per 3 anni. Dal 28 maggio 1996 al novembre 2009 lavora presso il Nucleo Carabinieri Banca d’Italia di Macerata. Nel frattempo, nel giugno 1997 si sposa con la Signora Sabrina e il 29 giugno del 1999 nasce Mirko, loro figlio unico. Sempre nel 1999 Federico indossa il grado di Appuntato Scelto. Il 9 novembre 2009 viene trasferito alla Stazione CC di Montecassiano dove vi lavora per 3 anni, prima di giungere alla Stazione Carabinieri di Macerata esattamente il 15 ottobre 2012, fino al 17 aprile scorso. Proprio da quel giorno Federico si è ammalato, dapprima è stato ricoverato all’Ospedale di Macerata. Le sue condizioni si sono aggravate tanto da essere trasferito all’ospedale di Camerino in terapia intensiva e in prognosi riservata. Dalla sera del 7 maggio le cose purtroppo sono peggiorate e il giorno seguente è stato trasferito presso l’ospedale “Torrette” di Ancona,  dove si è spento nella serata di ieri.   Unanime il cordoglio di tutta l’Arma dei Carabinieri. Una vita, quella di Federico, dedicata al dovere, all'Istituzione e ai cittadini. Il 9 gennaio prossimo avrebbe compiuto 60 anni e si sarebbe congedato. Lo ricordano tutti come un Carabiniere dalle straordinarie qualità umane, sempre disponibile, generoso verso i colleghi e animato da un elevatissimo senso del dovere. Federico lascia la moglie Sabrina, il figlio Mirko e l’anziana mamma di 91 anni, che vive in provincia di Teramo. Il Colonnello Michele Roberti, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Macerata lo ricorda così: “Marito e padre devoto, un esemplare servitore dello Stato che sapeva svolgere il suo lavoro con grande umiltà e fermezza, ma senza mai perdere la capacità di dialogare con tutti. Uno di noi che se ne va e ci lascia con un vuoto angosciante. Il nostro commosso abbraccio va alla moglie Sabrina e al figlio Mirko”.

10/05/2020 14:20
Il CUS Macerata riparte: uffici di nuovo aperti e torna in pista la sezione dell'atletica

Il CUS Macerata riparte: uffici di nuovo aperti e torna in pista la sezione dell'atletica

Dopo il periodo di stop forzato all’attività agonistica e socio-ricreativa a causa della pandemia legata al Covid-19, è iniziata la “Fase 2” anche al Centro Universitario Sportivo. Nella sede di via Salvatore Valerio sono stati riaperti gli uffici e da qualche giorno è tornata a pieno regime la sezione dell’atletica. L’ultima ad entrare nella polisportiva cussina è dunque la prima a ricominciare sotto gli allenamenti del responsabile di sezione Diego Cacchiarelli. In virtù delle nuove disposizioni che consentono la ripresa agli atleti di interesse nazionale, il Cus ha ottenuto il via libera per 3 dei suoi 9 ragazzi: Giulia Miconi, Alessandro Tanoni e Anastasia Giulioni. Tutti marciatori che si stanno preparando allo stadio Helvia Recina, ma anche in parchi e sul fondo tipico della loro difficile disciplina, quello della strada. Una bella notizia per il trio, per Cacchiarelli e per tutta la sezione. L’atletica peraltro potrebbe presto essere affiancata dal tennis. Il Cus infatti attende disposizioni da parte della Fit per ridare i campi alla squadra maschile e la possibilità di divertirsi agli appassionati. Del resto, lo sport è assolutamente uno dei meno a rischio contagio da virus. Infine, il presidente dell’Ente, Antonio de Introna, ha espresso l’intenzione di organizzare il tradizionale centro estivo per bambini e ragazzi. Si stanno studiando le formule migliori e il protocollo con le opportune misure igienico-sanitarie a garanzia della massima sicurezza per i partecipanti.

10/05/2020 13:50
APM "Vergogna": l'invito del Presidente Piergiacomi a fare beneficenza scatena l'ira dei dipendenti

APM "Vergogna": l'invito del Presidente Piergiacomi a fare beneficenza scatena l'ira dei dipendenti

"Emergenza Covid-19 - APM a sostegno delle famiglie in difficoltà", questo è il titolo del comunicato a firmato dal Presidente Giorgio Piergiacomi che da qualche giorno è stato affisso sulla bacheca dei dipendenti dell'APM, Azienda Pluriservizi Macerata spa. La nota dell’azienda è un invito a tutti i dipendenti ad autorizzare la trattenuta di un importo della retribuzione inerente al prossimo mese di giugno per poi devolvere la somma raccolta per l'acquisto di prodotti per l'infanzia e beni di prima necessità con buoni spendibili nelle tre farmacie comunali che sono sempre tra l’altro sotto l’egida dell'APM group. Non si è fatta attendere molto la risposta dei dipendenti e non è stata certo delle più serene, come si può chiaramente evincere dalla parola "Vergogna" scritta in fondo al comunicato. Una risposta forte che certifica il malcontento dei lavoratori del servizio di trasporto pubblico maceratese a cui dall'inizio dell'epidemia sono state ridotte drasticamente le ore di lavoro mensili, con un conseguente perdita in termini di retribuzione che in questo periodo diventa un pesante macigno da sopportare. Stando alle segnalazioni fatte da parte dei dipendenti dell’APM arrivate alla nostra redazione, sembra che l'iniziativa non abbia riscosso molto successo. Tant'è che quasi nessuno di loro ha aderito alla decurtazione volontaria del compenso per fini benefici, in quanto in totale dissonanza con la politica dell'azienda che ad inizio dell'emergenza sanitaria aveva ridotto i servizi del 75%,quindi ben più di quanto aveva disposto la Regione Marche (50%). La beneficenza e la solidarietà sono senza dubbio due strade nobili da perseguire, soprattutto in una fase così drammatica della nostra storia recente, ma in un caso come quello che vede coinvolti i collaboratori dell'APM, sarebbe buona cosa anche essere messi in condizione di aderire, ed è ovvio, che con stipendi già tagliati per via delle politiche aziendali, diventa quasi assurdo "invitarli" a fare donazioni. Forse il buon esempio potrebbe venire dall' "alto": con un impegno diretto da parte dei singoli (come ad esempio il direttore generale Stefano Cudini, il quale percepisce un compenso di circa 150 mila euro annui) considerando le diverse possibilità, non solamente limitandosi a raddoppiare le cifre donate dai lavoratori che è quantomeno la via più semplice, ma dai vertici dell'APM tutto tace. Gli unici sacrifici sono chiesti proprio ai loro dipendenti, ignorando del tutto il fatto che già da mesi li stanno affrontando con una invidiabile dignità.   AGGIORNAMENTO: LA REPLICA DEI DIPENDENTI DELL'APM CHE HANNO ADERITO ALL'INIZIATIVA   "Ci vediamo costretti ad intervenire per precisare che quanto pubblicato sul quotidiano locale online PICCHIO NEWS nella giornata del 10/05/2020 , non rappresenta in alcun modo la realtà ed il sentimento dei lavoratori del settore trasporti dell’APM Spa. Probabilmente qualche collega ha espresso quelle considerazioni al giornalista , ma da questo ,a generalizzare ed estendere a tutti o alla gran parte dei lavoratori questi argomenti e considerazioni, ce ne corre. La beneficienza è un azione individuale libera e spontanea che rafforza il senso di comunità, esattamente come la solidarietà, che sono valori positivi ,di cui in queste settimane, per fortuna, sono piene le cronache. Non è la prima volta che APM ed i suoi dipendenti decidono azioni di beneficienza anzi, in questa occasione ,alcuni di noi avevano sentito li bisogno di sollecitare la Società a farsi promotrice e partecipe. E’ vero che per alcuni mesi il nostro stipendio subirà una decurtazione salariale, anche significativa, ma questo non ci può far dimenticare i molti che vivono situazioni ben più gravi.   La solidarietà di chi, come molti di noi del gruppo settore trasporti, ha un valore aggiuntivo che compensa ampiamente la misura. In ogni caso nessuno è costretto! La sottoscrizione alla solidarietà è libera e volontaria" AGGIORNAMENTO: LA REPLICA DEI DIPENDENTI DELL'APM CHE HANNO ADERITO ALL'INIZIATIVA "Ci vediamo costretti ad intervenire per precisare che quanto pubblicato sul quotidiano locale online PICCHIO NEWS nella giornata del 10/05/2020 , non rappresenta in alcun modo la realtà ed il sentimento dei lavoratori del settore trasporti dell’APM Spa. Probabilmente qualche collega ha espresso quelle considerazioni al giornalista , ma da questo ,a generalizzare ed estendere a tutti o alla gran parte dei lavoratori questi argomenti e considerazioni, ce ne corre. La beneficienza è un azione individuale libera e spontanea che rafforza il senso di comunità, esattamente come la solidarietà, che sono valori positivi ,di cui in queste settimane, per fortuna, sono piene le cronache. Non è la prima volta che APM ed i suoi dipendenti decidono azioni di beneficienza anzi, in questa occasione ,alcuni di noi avevano sentito li bisogno di sollecitare la Società a farsi promotrice e partecipe. E’ vero che per alcuni mesi il nostro stipendio subirà una decurtazione salariale, anche significativa, ma questo non ci può far dimenticare i molti che vivono situazioni ben più gravi. La solidarietà di chi, come molti di noi del gruppo settore trasporti, ha un valore aggiuntivo che compensa ampiamente la misura. In ogni caso nessuno è costretto! La sottoscrizione alla solidarietà è libera e volontaria"

10/05/2020 13:08
Il condominio ai tempi del Coronavirus: flash mob e rumori molesti in quarantena

Il condominio ai tempi del Coronavirus: flash mob e rumori molesti in quarantena

Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante i rapporti tra condomini ai tempi del Coronavirus e nello specifico i comportamenti eccedenti che si tramutano in rumori molesti. Ecco la risposta dell’avvocato Oberdan Pantana, alla domanda posta da un lettore di Civitanova Marche che chiede: “In tempo di isolamento da Covid-19 sono diventati popolari i flash mob sul terrazzino di casa per cantare, applaudire, conversare a distanza e che possono essere anche fonte di disturbo per i vicini. Nonostante l'emergenza, queste condotte sono lecite? L'emergenza da Coronavirus ha modificato le abitudini di vita degli italiani, ora costretti a rimanere il più possibile all'interno delle mura domestiche per arginare la diffusione del virus. L'impossibilità di spostarsi da casa, se non per determinate ragioni di necessità, ha inevitabilmente ridotto i rapporti tra le persone, ora limitati alle conversazioni virtuali con gli amici e i parenti e agli occasionali incroci “a distanza” tra vicini di casa. Nonostante tali premesse, alla luce dell'attuale scenario di emergenza nazionale, ad oggi, non esistono disposizioni che hanno considerato lecite le “attività fonte di disturbo e rumore per i vicini del condominio”. Pertanto, nel caso in cui l'attività disturbante arrechi solo fastidio e immissioni intollerabili a danno di singoli condomini (si pensi ad esempio alla musica ad alto volume che danneggi solo i condomini confinanti con lo stabile in cui e non determini rumori fastidiosi all'interno dell'atrio condominiale), sono solo loro ad essere legittimati ad agire ed in questo caso civilmente, diversamente integra reato penale, ai sensi dell’art. 659 c.p., le urla e i rumori di un condomino le cui emissioni sonore siano potenzialmente idonee a disturbare un numero indiscriminato di persone secondo il parametro della normale tollerabilità, indipendentemente da quanti se ne possano in concreto lamentare (Cass. Pen., sez. II,1 marzo 2018, n. 9361). La pronuncia in esame ha avuto origine dal fatto che il Giudice, nel ritenere il singolo condomino responsabile del reato di cui all'art. 659 c.p. per avere mediante rumori, urla e schiamazzi durante l'orario notturno all'interno di un edificio condominiale disturbato il riposo dei condomini, desumendo dalla diffusività del rumore, percepibile al di fuori dell'edificio da cui proveniva, la sua la capacità di propagarsi all'interno dell'intero stabile condominiale, arrecando così potenziale disturbo ad un numero indeterminato di persone, costituite dai condomini residenti e da chiunque altro si trovasse in quel frangente nell'immobile, e non soltanto agli occupanti degli appartamenti ubicati in prossimità del luogo in cui il prevenuto stava dando sfogo ai suoi impeti iracondi. Pertanto, in risposta alla domanda del nostro lettore, si può affermare che il lockdown forzato non deve essere motivo di gestire la quarantena violando i principi generali di legge in tema di rumori, art. 844 c.c. e art. 659 c.p., altrimenti si rischia di andare incontro a delle responsabilità civili e/o penali. Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima  settimana.                                                                   

10/05/2020 10:00
Coronavirus, muore carabiniere 59enne in servizio a Macerata: il cordoglio dell'Arma

Coronavirus, muore carabiniere 59enne in servizio a Macerata: il cordoglio dell'Arma

Lutto nell’Arma dei carabinieri maceratese. L’appuntato scelto Federico La Rotonda ha perso oggi la vita a causa del Coronavirus. L’uomo, 59enne, si è spento all’ospedale Torrette di Ancona, dove era stato ricoverato. Era originario della Liguria, ma da circa trent’anni era in servizio nella provincia di Macerata. “L’Arma dei Carabinieri piange un altro figlio il cui respiro è stato portato via oggi dal COVID19” –  viene scritto sulla pagina facebook dell’Arma. L’Appuntato Scelto Federico La Rotonda aveva 59 anni ed era effettivo alla Stazione dei Carabinieri di Macerata, dove ogni giorno ha dedicato senza risparmio il suo servizio alla sicurezza dei cittadini. Tutti i Carabinieri si stringono in questo momento attorno alla moglie e al figlio, a cui non mancherà la nostra vicinanza”. Grande dolore per la famiglia e tra i militari per la scomparsa del collega.    

09/05/2020 21:25
Macerata, l'Avis dona dei tablet alla Casa di riposo: consentiranno agli ospiti di comunicare con i parenti

Macerata, l'Avis dona dei tablet alla Casa di riposo: consentiranno agli ospiti di comunicare con i parenti

Nuova e bella iniziativa dell’Avis Comunale Macerata in questo periodo delicato a livello sanitario. Una delegazione dell’associazione guidata dalla presidente Elisabetta Marcolini, il presidente onorario Gianni Ornelli e Francesca Cesaretti, si è recata alla Casa di Riposo di Villa Cozza consegnando 3 tablet di ultima generazione alla struttura residenziale per anziani, rappresentata per l’occasione dal direttore generale Francesco Prioglio e dalla responsabile Eleonora Morelli. Una donazione che consentirà ai familiari di restare più in contatto e accorciare le distanze imposte per poter fronteggiare la pandemia di covid-19. L'Azienda Ircr Macerata gestisce, oltre a Villa Cozza, altre 5 strutture in provincia e sin dall'inizio dell'emergenza ha attivato procedure precauzionali per limitare rischio di contagi, già dai primi di marzo limitando ad esempio gli accessi. Grazie a prevenzione, attenzione ed efficienza, ad oggi non si registrano casi positivi (su una popolazione anziana di oltre 250 unità)  ma naturalmente la concentrazione di tutto il personale rimane alta. Intanto, grazie alla donazione dell’Avis è stato ampliato il numero di tablet e smartphone, cosicché figli o nipoti possano non solo sentire ma anche vedere, attraverso uno schermo e le applicazioni video, i loro amati genitori o nonni. L’Avis all’inizio della pandemia aveva concretizzato un’altra iniziativa. Nel periodo in cui le mascherine erano introvabili, ne aveva date 250 al Dipartimento Immuno-Trasfusionale dell’ospedale di Macerata. “In questo periodo l’Avis sta attivandosi anche in modalità diverse dalla donazione del sangue -spiega Elisabetta Marcolini- e abbiamo pensato a questa azione di aiuto e sollievo sempre legati al concetto di cercare e fare il bene comune. A proposito del sangue, dopo il tipico calo dei primi mesi del nuovo anno, le donazioni sono tornate alte. Tutto del resto viene fatto nella massima sicurezza. Anche il plasma è importante. Non solo perché sembra la nuova frontiera contro il virus, ma perché, voglio ricordare, serve sempre, per i farmaci o altre terapie”.

09/05/2020 19:11
Mascherine Tricolore scendono in piazza per famiglie e lavoratori

Mascherine Tricolore scendono in piazza per famiglie e lavoratori

Tornano in piazza le Mascherine Tricolori a distanza di sicurezza ma ancora più determinate a sfidare il lockdown per chiedere con forza misure concrete a sostegno di lavoratori e famiglie. “Dopo l'azione che ci ha visti protagonisti in più di settanta piazze italiane – si legge nel comunicato diffuso dal movimento – siamo tornati in piazza contro chi evidentemente vuole milioni di disoccupati, di imprenditori falliti e di famiglie alla fame”. “La situazione è drammatica – continua il comunicato – e non intendiamo rimanere in silenzio a vedere fallire le nostre attività o vedere sfrattate le nostre famiglie. Siamo lavoratori, imprenditori, madri, padri, partite IVA: tutte persone che stanno ancora aspettando le misure di aiuto promesse da più di due mesi dal Governo Conte”. “Non abbiamo paura delle multe, stare in piazza è un diritto: non saranno repressioni e divieti a fermare la nostra voce”. “Il nostro obiettivo – conclude il comunicato -  è uno: combattere per difendere il futuro dell’Italia e delle nostre famiglie. Le mascherine che portiamo non sono un bavaglio ma un atto di accusa contro chi ha deciso colpevolmente di far fallire un’intera Nazione

09/05/2020 19:00
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