Macerata

Filippo Davoli è il direttore artistico di DiGusto Italiano

Filippo Davoli è il direttore artistico di DiGusto Italiano

Il DiGusto Italiano, proseguendo nella propria attività, ha deciso di rilanciare ancora, dotandosi dello scrittore Filippo Davoli quale proprio Direttore Artistico.E se il tempo atmosferico dell’estate 2016 si mostra un po’ ballerino, il DiGusto punta invece fermamente a prolungare la bella stagione almeno fino all’inizio di settembre. È per questo motivo che, subito dopo Ferragosto, avrà inizio la minirassegna QUESTIONE DiGUSTOConcerti che spaziano dallo swing al country, letture di poesia, incontri con scrittori, “passeggiate” dentro il Melodramma, e altro ancora.Si tratta, in un certo senso, di una promessa mantenuta: forse qualcuno ricorderà che, all’atto dell’apertura del locale, Marco Guzzini (che ne è il coraggioso e bravo ideatore e gestore) parlò di un’opera d’arte, sia pure gastronomica, nel cuore del centro storico. Oggi, con questa serie di iniziative culturali, quella promessa trova un’ulteriore conferma.Il tutto nella consolidata cornice della piazza Cesare Battisti di Macerata, luogo che per sua natura sembra concepito per ospitare eventi di qualità.Questi gli appuntamenti già definiti: 22 agosto ore 21:00 – Concerto in esclusiva della Band “Ilzendelswing”, il cui omonimo cd è stato entusiasticamente recensito alcuni giorni fa su Repubblica. Un incrocio mirabile tra country swing americano e non solo. Leader Claudio Sanfilippo, insieme allo straordinario mandolino di Massimo Gatti, Max De Bernardi alla chitarra acustica e Icaro Gatti al contrabbasso.25 agosto ore 19:00 – “Melodramma, che poesia!” Tutta la poesia del melodramma nel racconto seduttivo e enciclopedico del giovane poeta e musicologo Emanuele Franceschetti.29 agosto ore 21:00 – “L’amore non è giusto!” Viaggio tra Mario Luzi e Giovanni Testori in compagnia del poeta Davide Rondoni.7 settembre ore 21:00 – “Chi ha detto che Pascoli è noioso?” Omaggio dell’attore Antonio Mingarelli alla poesia di Giovanni Pascoli15 settembre ore 19:00 e ore 21:00 – “Quel maledetto adorabile swing” Concerto in due set (per contentare sia i cultori dell’aperitivo che, successivamente, quelli della cena) ad opera di Fabrizio Caraceni (saxs), Carlo Fagiani Stella (flauto traverso), Tonino Monachesi (chitarra) e David Padella (contrabbasso).      

09/08/2016 11:02
Rubava in chiesa e rivendeva gli oggetti sacri ai "compro oro": marocchino in manette

Rubava in chiesa e rivendeva gli oggetti sacri ai "compro oro": marocchino in manette

I carabinieri del Nucleo Tutela patrimonio culturale, insieme ai colleghi della Legione Marche, hanno arrestato su ordine del gip del Tribunale di Ancona, Carlo Cimini, un cittadino marocchino regolare in Italia e residente in provincia di Macerata, ritenuto responsabile di una serie di furti nelle chiese della regione. L'accusa è di furto aggravato e riciclaggio.Le indagini sono state coordinate dal pm Rosario Lioniello. Le province più colpite dall'uomo, che agiva con la complicità della moglie italiana, sono Ancona, Ascoli Piceno e Macerata. Il marocchino modificava poi gli oggetti rubati (corone di santi, ex voto, monili in oro e altro) in modo da renderne difficile l'individuazione e vendeva attraverso i 'compro oro'. L'uomo e la moglie per non destare sospetti si portavano dietro i figli in tenera età. (ANSA)

09/08/2016 10:08
Fra "cagnare" e dilettantismo, ora la parola passa alle urne

Fra "cagnare" e dilettantismo, ora la parola passa alle urne

L’altro giorno, quando ho scritto che una volta trovato il candidato presidente, quelli del PD se ne sarebbero andati tutti al mare, qualcuno si è arrabbiato e mi ha maltrattato telefonicamente. Essendo stata una personale mia opinione, ho incassato in silenzio il rimprovero, accusando il colpo. Poi, nella mattinata di lunedì, ho visto il look del segretario provinciale Settimio Novelli ed ho avuto un sussulto di orgoglio. Indossava, infatti Novelli, in sede di presentazione delle liste elettorali, presso la sede dell’Amministrazione Provinciale, un paio di bermuda color kaki ed una polo con tanto di colletto alzato.  Sembrava il comandante Rommel pronto per la battaglia di El-Alamein. Peccato che ai piedi, al posto degli anfibi tattici, calzasse un paio di infradito. Sul portapacchi della macchina, parcheggiata ai giardini Diaz, un canotto quattro posti già gonfiato e pronto per l’uso.La presentazione delle liste scadeva a mezzogiorno, ma a mezzogiorno e un minuto già l’avevano buttata in cagnara, tanto che gli strilli si sentivano fin sotto le logge. Hanno strillato per una mezz'oretta buona e c’era più casino in provincia ieri mattina che l’altra sera alla notte dell’opera. Poi sono arrivati i guardiapesca e già, alla vista di una divisa, si sono dati tutti una calmata e per fortuna non è finita a cazzotti. Un peccato che non fossi lì sennò mi sarei divertito un casino. Però ho visto le fotografie e stavano tutti con i telefonini in mano. I giovani ultras della corrente renziana, avevano infatti organizzato una spedizione: tutti alla caccia del Mewtwo, un pokemon rarissimo, quasi introvabile. In quella circostanza si sono intruppati con Lippi e quelli della banda di Pettinari e ne è nata una franca, ma leale discussione, alla quale ha partecipato pure il senatore Morgoni che, casualmente, passava da quelle parti.Quindi i candidati sono due: Pettinari e la Formica. Di Pettinari, in realtà non si hanno più notizie. L’ultima volta che lo hanno visto vivo è stato giovedì scorso all’inaugurazione del ponte. Ha vistosi baffi bianchi, una calvizie pronunciata sui capelli anch’essi bianchi e faccia sorridente da perenne democristiano che la sa lunga. Se qualcuno lo vedesse lo segnali, cortesemente in redazione. L’esordio comunicativo della Formica è stato invece una gaffe colossale, giacché ha tenuto a far sapere all’urbe e all’orbe, che di cose da fare e di impegni ne ha già a scatafascio. Non si capisce allora perché si sia candidata? Così direbbe un anonimo, ma pragmatico assessore nei pressi di un piccolo comune, lassù sui monti Sibillini…Dunque la lista di Marche 2020, pensata solo nell’ottica contro Pettinari, è arrivata fuori tempo massimo ed è stata squalificata. Amen.Il centrodestra ha fatto una lista civica, almeno così dicono loro. Cioè un ossimoro. Imparata a dovere la lezione delle ultime amministrative, dove da soli hanno perso dappertutto, si sono presentati ancora da soli. Ovviamente nessuno dei sindaci promotori, al di là di trionfali dichiarazioni di circostanza, ci ha messo personalmente la faccia.  Sarà il loro canto del cigno. A settembre arriverà il nuovo corso, quello di Parisi, che li infilerà tutti in un sacchetto e li butterà nell’organico. Poi procederà in fretta al ricambio.Una lista inutile, si rivelerà molto verosimilmente, quella della montagna. Destinata a non raggiungere nemmeno il 4%, temo che non avrà eletti. Avrebbero dovuto osare di più ed allargarsi alla Comunità Montana di San Severino e perfino con Tolentino per avere un ruolo ed un peso adeguato. Sarà per la prossima volta, referendum permettendo.Allineati e coperti il PD e l’UDC dietro i rispettivi candidati. L’UDC ha valore aggiunto perché arruola qualche forzista dissidente, che al contrario dei tre moschettieri, ha annusato l’aria e alla Lega di Paolini preferisce i moderati. A questo punto vinca il migliore.Chi perde, però già è chiaro sin da adesso. Dentro il direttivo provinciale del PD hanno perso l’architetto Montalboddi ed il senatore Morgoni. Attendiamo che l’architetto Montalboddi stracci la tessera del suo partito, giacché aveva dichiarato che lo avrebbe fatto nel caso non fosse passato il sindaco di Monte San Giusto, Gentili. Il senatore Morgoni ha già perso sonoramente il round delle candidature. Voleva un renziano che più renziano non si può, invece ha dovuto ingoiare Ornella Formica. La Formica, sia detto a titolo di cronaca, a Colmurano venne vigorosamente osteggiata dai renziani locali durante la preparazione delle amministrative. Poi. Morgoni, nell’ipotesi, tutt’altro che remota, vincesse Pettinari, dovrebbe piegarsi ad un accordo con lui, che sarebbe  peggio delle forche caudine.Poi perde tutto il Partito Democratico provinciale che, nell’insieme, ha dato il peggio di sé. Ma di questo abbiamo già parlato.Se dovesse vincere la Formica, non so come andrebbe a finire. Finora Pettinari ha mantenuto un profilo bassissimo e assolutamente mai polemico. Sa, infatti, che è in vantaggio e con quelli del PD – che saranno maggioranza – dovrà trovare necessariamente un’intesa. Nel caso perdesse, invece, temo che scatenerà tutta la sua ira in Regione, chiedendone conto a Ceriscioli. In questo caso, personalmente, vedo in bilico l’assessorato maceratese del PD di Angelo Sciapichetti. Che al primo rimpasto di giunta potrebbe pure transitare verso l’UDC a riparazione del danno subìto.  Aspettiamo il responso delle urne.

09/08/2016 09:48
60 anni da Marcinelle: anche dal Maceratese un tragico tributo di sangue

60 anni da Marcinelle: anche dal Maceratese un tragico tributo di sangue

Sono passati 60 anni da uno dei più grandi incidenti sul lavoro che hanno coinvolto gli italiani all’estero. La mattina dell’8 agosto del 1956 a Marcinelle, in Belgio, nella miniera di carbone ci fu un incendio causato da un errore umano in cui persero la vita 262 persone delle 274 presenti.Tra le vittime 136 italiani, di cui 12 provenienti dalla nostra regione, il più anziano aveva 49 anni, il più giovane ne aveva appena 22. Molto giovane anche Nicola Dezi, originario di Macerata, nato il 6 marzo del 1930, con lui anche Dovilio Scortichini di Cingoli, nato il 6 giugno 1914.La Campana di Marcinelle, questa mattina alle 8.10 ha scandito 262 rintocchi, uno per ogni morto nell'incendio nella miniera di carbone di Bois du Caziers, uno anche in memoria del giovane Nicola e uno per Dovilio. Quello di Marcinelle fu “uno dei più sanguinosi incidenti sul lavoro della storia italiana ed europea. Una tragedia assurta a simbolo delle sofferenze, del coraggio e dell’abnegazione dei nostri concittadini che lottavano - attraverso il duro lavoro - per risollevare se stessi e le loro famiglie dalla devastazione del secondo conflitto mondiale” ricorda il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel messaggio affidato al presidente del Senato Pietro Grasso che ne ha dato lettura nel corso delle celebrazioni dei 60 anni della cittadina Belga, sobborgo di Charleroi.Nel 2001 è stata istituita ogni 8 agosto la Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo. Ma nessuno pagò per questa tragedia. Il 1 ottobre del 1959 il tribunale di Charleroi emise un verdetto di assoluzione per gli amministratori e i direttori della miniera: «nessuno è responsabile della tragedia». L'anno seguente, dopo la reazione dell'opinione pubblica e della stampa italiana, nel processo d'appello venne condannato a sei mesi di reclusione un ingegnere. E così, trovato un capro espiatorio, venne chiusa l'intera vicenda."Dopo 60 anni è ancora vivo il ricordo della tragedia di Marcinelle - afferma il presidente della Regione Luca Ceriscioli -. Ci rammenta che siamo stati un popolo di migranti, ci insegna il valore del lavoro e della sicurezza sul lavoro".

08/08/2016 17:31
Cisl Macerata: "Il ruolo della nuova Provincia tra servizio idrico, sanitario e progettazione europea"

Cisl Macerata: "Il ruolo della nuova Provincia tra servizio idrico, sanitario e progettazione europea"

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Silvia Spinaci responsabile Cisl di MacerataSul filo di lana, si è finalmente sciolto il nodo delle candidature per la nuova Provincia, dopo un bailamme di settimane che ha visto le forze politiche del territorio, non senza tensioni e strappi, concentrate pressoché esclusivamente sull’individuazione dei nomi da candidare alla carica di futuro Presidente.Chiuso il valzer delle poltrone, pensiamo sia necessario che, almeno ora, le forze politiche del territorio si confrontino sui temi che davvero interessano i cittadini, ossia su cosa dovrà fare la nuova Provincia e sul ruolo che essa potrà giocare per rafforzare l’amministrazione locale e la sua capacità di offrire servizi.All’indomani del 28 agosto avremo di fronte, infatti, un nuovo ente di area vasta che avrà poco o nulla a che fare con la “vecchia” Provincia. Un soggetto con limitate, sebbene importanti, funzioni fondamentali in materia di ambiente, strade, trasporti, edilizia scolastica, ma con potenzialità politiche e di governance che spetterà soprattutto alle forze politiche saper cogliere e sviluppare.Per la Cisl, la nuova Provincia si giocherà la sfida dell’innovazione soprattutto in tre aree: dovrà essere il luogo della sovracomunalità in cui i Comuni potranno confrontarsi per costruire progetti di riordino degli enti locali. Un territorio con 56 Comuni, di cui oltre il 70% sono sotto la soglia dei 5.000 abitanti e più del 30% non arriva a mille abitanti, ha l’urgenza di sfruttare a pieno un luogo dove progettare in forma condivisa percorsi di fusione e di gestione associata dei servizi comunali. Discorso analogo vale per l’aggregazione delle aziende del sistema dei servizi pubblici locali, come purtroppo dimostrano i ritardi e le difficoltà del passaggio al gestore unico del servizio idrico che stanno portando l’AATO3 a un passo dal commissariamento; dovrà porsi al servizio degli enti locali, mettendo a disposizione il proprio konw how per supportare i Comuni nell’esercizio delle loro funzioni e potenziarne le capacità: si pensi al ruolo che potrebbe avere la neonata stazione unica appaltante, alle possibilità che potrebbe offrire la creazione di un centro unico provinciale e integrato per la progettazione europea, ma anche al supporto che potrebbe essere offerto ai piccoli Comuni nell’area dei servizi tecnici e amministrativi; dovrà operare come cabina di regia integrata per la governance del territorio, in cui favorire la costruzione di reti tra soggetti politici, istituzionali, economici e sociali dell’area vasta. L’esclusione del maceratese dai Distretti Turistici, le difficoltà di costruire le sintesi politiche necessarie per una vera riorganizzazione sanitaria e per la realizzazione dell’ospedale unico, l’interlocuzione a volte non semplice con la Regione Marche sono solo i più recenti fatti che testimoniano l’esigenza di dotarci di una cabina di regia di questo genere.

08/08/2016 16:44
Acquaroli, Saltamartini e Paolini: i "tre moschettieri" provano a compattare il centrodestra

Acquaroli, Saltamartini e Paolini: i "tre moschettieri" provano a compattare il centrodestra

Sindaci, assessori, consiglieri comunali del centrodestra insieme per una lista identitaria alle elezioni della nuova provincia di Macerata. Con questo spirito, i sindaci di Cingoli e Potenza Picena, Filippo Saltamartini e Francesco Acquaroli, insieme al segretario regionale della Lega Nord, Rodolfo Paolini, hanno dato vita alla "lista civica di centrodestra" con la quale cercare di ottenere una rappresentanza nella prossima assise provinciale. La lista è stata salutata con "grande soddisfazione"dai suoi promotori, espressione delle anime del centrodestra: Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega Nord. E il senso di questa loro posizione è stato spiegato direttamente nella redazione di Picchio News. "Sono un sindaco con la tessera di Forza Italia, ma al di là delle sovrastrutture dei partiti abbiamo creato un'opportunità. L'idea è quella di dare sostanzialmente un’idea che sia indipendentemente dalle leadership: queste si costruiscono sul territorio con i fatti concreti. Per noi" ha detto Saltamartini "è motivo di grande soddisfazione poter contare su un numero elevato di consensi. Ho trovato negli amici di Fratelli di Italia e della Lega una grande coesione tra le forze politiche per creare un’alternativa al renzismo e al grillismo, che è poi quello che serve all’Italia".Sulla stessa lunghezza d'onda Rodolfo Paolini: "Questo nuovo passo ha un significato politico profondo. Uniti si può e si deve vincere e soprattutto vincere significa dare fiducia a quelli che non votano, perché noi perdiamo non per mancanza di voti ma perché la gente sfiduciata da tante sciocchezze fatte da taluni si rifugia nel non voto o nel grillismo, che forse è anche peggio, perché quest’ultimo, nei fatti, è il miglior amico di Renzi. È un piccolo punto di partenza e siamo certi che l’unità consolidata nei comitati per il no si consoliderà ancora di più alle elezioni politiche".Per Francesco Acquaroli "Questa è una compagine che raccoglie un consenso civico, sempre riferito al popolo del centrodestra, senza però la sottolineatura all’appartenenza ad un determinato partito politico. Il centrodestra viene da anni dove ci sono state disgregazioni che l’hanno penalizzato nella sua conformazione complessiva. Era importante che tutti quelli che si ritengono appartenenti al centrodestra, sia come partiti sia come simpatizzanti dei valori di riferimento della destra, trovassero un’opportunità per stare insieme e creare un’alternativa chiara e definita a quello che è il centrosinistra. Non poteva essere altrimenti quindi, che tutte le esperienze del territorio che si rifanno a questa visione e a questo tipo di appartenenza si sono delimitate in questa lista. È bello perché c’è stato un ritrovarsi insieme anche in maniera spontanea e chiara. Noi siamo aperti al dialogo con tutti nell’agire istituzionale però con una chiara collocazione: noi siamo il centrodestra. In questo momento dove si continua a parlare di alleanze possibili e immaginabili, in cui una parte del centro appoggia Renzi a livello nazionale e con quello che è successo lo scorso anno con le elezioni regionali, c’è stata tanta confusione. Invece in questa occasione il centrodestra, a tutti i livelli è unito, rimanendo aperto comunque agli altri. Oggi si consegnano le liste però le elezioni ci sono il 28 e questa può essere un’occasione per, speriamo, allargare le adesioni e il consenso. Hanno aderito i sindaci, oltre a noi di Potenzia Picena e Cingoli, di Sarnano, Esanatoglia, Montefano e Mogliano, e hanno firmato tanti consiglieri a Civitanova, a Recanati, a Montelupone, Monte San Giusto.Noi appoggiamo chi, anche non stando nei partiti è chiaramente di centrodestra, senza ma nè però. Parliamo con tutti, ci confrontiamo in maniera serena senza però dover scendere a compromessi con l’identità di centrodestra. Non facciamo la stampella degli altri. La nostra è una lista identitaria: alle ultime elezioni abbiamo dimostrato che nella provincia il centrodestra è vivo e ha raggiunto ottimi risultati. La presenza della lista fa definitivamente chiarezza. Questo è il momento per compattarsi, questi sono fatti non più chiacchiere, chi si identifica con questo schieramento si deve fare avanti e unirsi, altrimenti sono scuse, tatticismi e trasformismi, logiche di territorio". All'appello però mancano sindaci eletti con coalizioni di centrodestra come Marinelli a Castelraimondo o Pezzanesi a Tolentino. "Il sindaco di Tolentino è 'Pettinari ma non troppo', ma in questo momento o stai con noi e sei di centrodestra oppure fai tatticismo, quindi il sindaco di Tolentino non è di centrodestra e avrà fatto le sue valutazioni" dicono i "tre moschettieri" aprendo un dibattito che si preannuncia caldo all'interno della coalizione.

08/08/2016 16:06
Aspettando Medea tra buon vino e solidarietà

Aspettando Medea tra buon vino e solidarietà

Lo street food marchigiano incontra quello siriano assieme ai vini della provincia di Macerata per un ‘pre-opera’ all’insegna del sociale che celebra il dialogo e l’integrazione culturale tra i popoli del Mediterraneo.Giovedì 11 agosto a partire dalle 18:30, l’Istituto Marchigiano di Tutela Vini (IMT), in partnership con il Macerata Opera Festival, ‘porta in scena’ infatti un’anteprima enogastronomica aspettando Medea, lo spettacolo promosso a favore della campagna ‘Milioni di passi’ di Medici Senza Frontiere. Sarà proprio il Mediterraneo e l’integrazione culturale tra i popoli del bacino del Mare Nostrum il tema della 52^ edizione del Festival, ma anche il fil rouge che accompagnerà gli assaggi proposti in piazza Mazzini a Macerata dallo chef stellato Errico Recanati e dagli chef siriani dell’associazione Yalla Yalla: si spazia dai falafel di ceci alle polpette con carne 100% marchigiana, alle preparazioni a base di melanzana, in abbinamento a Verdicchio dei Castelli di Jesi, Verdicchio di Matelica, Vernaccia di Serrapetrona, Colli Maceratesi-Ribona e Igt Marche (costo delle degustazioni: € 10; € 8 se acquistato contestualmente al biglietto dello spettacolo).Per il direttore di IMT, Alberto Mazzoni “Con questa iniziativa celebriamo non solo il sodalizio tra enogastronomia e lirica, portando su un unico palco alcune tra le eccellenze delle Marche, ma anche quello tra cultura e sociale. Grazie alla nostra partnership con il Macerata Opera Festival possiamo infatti contribuire alla raccolta fondi in favore di Medici Senza Frontiere e abbracciare nel segno dell’enogastronomia diverse culture” 

08/08/2016 14:19
La provincia diventa Canterville: il fantasma della quinta lista aleggia fra Formica e Pettinari

La provincia diventa Canterville: il fantasma della quinta lista aleggia fra Formica e Pettinari

E per fortuna che le provincie erano state abolite e non contavano più niente... Spettacolo puro stamattina di fronte all'ufficio del segretario della provincia di Macerata, Silvano Marchegiani, per la presentazione delle liste e delle candidature alla presidenza dell'ente. Ma partiamo dalla cronaca spicciola e dai numeri: i candidati alla presidenza sono due, il sindaco di Colmurano Ornella Formica e il presidente uscente Antonio Pettinari. Le liste presentate, invece, sono quattro: una di riferimento al Partito Democratico in appoggio alla Formica, una di riferimento all'Udc in appoggio ad Antonio Pettinari, una bipartisan dei sindaci dell'Alto Maceratese e una "identitaria" che fa riferimento ad amministratori del centrodestra.Lista "Sindaci Insieme"Capolista Pasqui Gianluca (sindaco di Camerino), Baroni Mario (Muccia), Castelletti Claudio (Fiastra), Cecoli Pietro (Monte Cavallo), Citracca Massimo (Fiordimonte), Falcucci Mauro (Castelsantangelo Sul Nera), Gentili Cristina (Bolognola), Gentilucci Alessandro (Pieve Torina), Luciani Sandro (Pievebovigliana), Pazzaglini Giuliano (Visso), Ricottini Giancarlo (Acquacanina), Santamarianova Gabriele (Serravalle del Chienti).Lista "Per la nostra terra delle armonie"Antognozzi Tarcisio (San Severino), Ceresani Francesco (Tolentino), Ghezzi Valeriano (Monte San Martino), Elisei Giordano (Montecassiano), Lippi Leonardo (Cingoli), Marinelli Renzo (Castelraimondo), Massi Gentiloni Silverj Alessandro (Tolentino), Tacconi Ivano (Macerata), Torresi Giovanni Battista (Pioraco), Ubaldi Rosalba (Porto Recanati).Lista "Territori Maceratesi"Catena Leonardo (Montecassiano), Iezzi Lidia (Civitanova), Micozzi Paolo (Macerata), Marcolini Enrico (Macerata), Acquaroli Francesco (Morrovalle), Montesi Massimo (Matelica), Tamburrini Stefania (Corridonia), Scorcelli Mirco (Recanati).Lista "Civica di centrodestra"Zura Flavio (Mogliano), Bracaccini Francesco (Montefano), Brugnola Debora (Esanatoglia), Farina Giulio (Montecassiano), Leoni Giampiero (Mogliano), Renna Paolo (Macerata), Zura Puntaroni Luigi (San Severino). Ma cosa è successo fra le 11.55 e le 12.30 di oggi negli uffici della provincia? Pare che, ma la cosa sarebbe praticamente certa, in ballo ci fosse una quinta lista capitanata dal sindaco di Treia Franco Capponi. Che però - che sfiga - non sarebbe stata presentata in tempo. Anzi, non sarebbe stata presentata affatto perchè chi doveva portarla entro le dodici in provincia sarebbe arrivato in ritardo. Una lista "fantasma" dunque? Neanche troppo, perchè sembra che a farne parte erano Capponi Franco (Treia), Castellani Edi (Treia), Savi Alessia (Treia), Spolentini Adriano (Treia), Palmieri Fernando (Treia), Roselli Leonardo (Camporotondo). Sei candidati. Il numero minimo per presentare una lista. Al che sorge una domanda: ma perchè la lista di riferimento al Partito Democratico è composta da soli otto nomi? Ma lasciamo gli interrogativi alla fine. Si racconta, per i corridoi della provincia tramutati nel castello di Canterville, che aleggi ancora la presenza di questa fantomatica lista di cui tutti sanno ma nessuno parla. Nessuno, a parte i cavalieri, novelli ghostbusters, dell'Udc. Sì, perchè si mormora neanche troppo a bassa voce, che alle 11.59 nel corridoio antistante l'ufficio del segretario, si sia materializzato il senatore Mario Morgoni (Pd) il quale avrebbe, con una busta in mano, fatto capolino alla porta di Marchegiani come a dire "guarda che sono qua...". Malignità. Senza dubbio. Ma lasciamo il racconto, nella sua versione, all'assessore provinciale Leonardo Lippi."Noi abbiamo presentato la lista abbondantemente nei termini previsti. A quel punto, siamo rimasti per salutare i componenti delle altre liste. In fondo, è una competizione elettorale dove non ci sono nemici ma avversari. Sono arrivati i presentatori della lista di centrodestra, poi la lista dei sindaci della montagna e infine quella del Pd. Alle 12 meno un minuto, la funzionaria della provincia ha chiesto se fossero presenti altre persone che dovevano presentare delle liste, in quanto avrebbe fatto fede l'orario in cui il segretario avesse verificato la loro presenza all'interno della provincia. Alla porta ha bussato il senatore Morgoni chiedendo non so cosa al segretario ed è uscito con una busta in mano. Poi si è messo in un ufficio adiacente quello del segretario con altre due persone che conosco personalmente: l'assessore di Treia Davide Buschittari e il dipendente del Comune di Treia Francesco Foglia che sono arrivati intorno alle 12.10 circa (trafelati, ndr). Nel mentre, il consigliere comunale del Pd di Macerata, Alessia Scoccianti, faceva avanti e indietro dall'ufficio del segretario a quello in cui si trovavano Morgoni e i due treiesi. Posso affermare, anche perchè a sostengo c'è una documentazione fotografica difficilmente confutabile, che all'interno della stanza si stesse facendo attività burocratica come timbrare fogli e mettere firme. Insieme a lei c'era anche il nostro capogruppo Massimo Montesi. Poi è arrivato l'architetto Montalboddi della direzione provinciale del Pd. A un certo punto, la delegata presentatrice dell'Udc, Rosalba Ubaldi, ha fatto protocollare una lettera-esposto al segretario e alla Questura, nella quale si faceva presente che essendo trascorso il termine per la presentazione delle liste, qualsiasi altra presentazione sarebbe arrivata fuori tempo massimo e che non c'era nessuno titolato a presentarne altre. Devo sottolineare che il senatore Morgoni, non essendo consigliere comunale nè tantomeno sindaco, non avrebbe avuto alcun titolo a presentare nessuna lista. Una volta che la Ubaldi ha protocollato il suo esposto, l'assessore Buschittari ha bussato alla porta del segretario chiedendo se poteva presentare la lista, ma essendo trascorsi i termini e non essendoci nessuno prima di mezzogiorno, il segretario non poteva far altro che rispondere che avrebbe accolto la presentazione della lista che, però, poi sarebbe stata inevitabilmente non ammessa essendo decorsi i termini. E' evidente che questa lista faceva capo a Franco Capponi, altrimenti non si spiegherebbe la presenza dell'assessore Buschittari che, fra l'altro, è un iscritto Udc. Saranno loro, non certo io, a dover spiegare cosa sia successo. Però, vedendo che il Pd ha otto candidati, forse viene da pensare che quattordici dentro una lista da dodici non ci sarebbero entrati, quindi era meglio spacchettarla in due... Adesso bisognerà vedere quali teste di serie sono rimaste fuori".Ovviamente, ben diversa la versione del senatore Mario Morgoni, uscito dalle sale della provincia dopo le 13.30. Prima, lo stesso Morgoni era stato protagonista di un vivace faccia a faccia con Lippi che gli chiedeva conto della sua presenza negli uffici della provincia, chiedendo che la porta restasse aperta e arrivando ad invitare il senatore ad uscire, chiedendo l'intervento della Polizia Provinciale. "Io non devo rendere conto a nessuno. Stavo discutendo con delle persone nel rispetto delle regole, mentre qualcuno pretende di sapere quali erano i motivi e l'oggetto dell'incontro aprendo le porte e addirittura chiedendomi di uscire. Finchè si scherza va bene, ma non bisogna superare certi limiti. Io mi sono dato da fare e messo in prima linea per sostenere la lista del Pd e la candidatura alla presidenza dell'area vasta. Non devo spiegare niente: io mi confronto con tutti dal funzionario del Comune di Treia al segretario di Civitanova. Se un senatore della Repubblica del Pd non può parlare con un assessore dell'Udc è una nuova regola. Io non ho messo nè firme nè timbri. La candidatura di Ornella Formica alla guida dell'area vista, insieme alla lista guidata da un sindaco come Leonardo Catena rappresentativo del territorio, esprime il senso più profondo di questa realtà fatta di piccoli Comuni, di questo cambiamento importante che c'è stato dalla provincia all'area vasta. Meno politica e più rappresentazione diretta degli interessi dei territori: noi abbiamo cercato di farlo con le candidature. Ornella Formica, sindaco di Colmurano, capace di portare quelle problematiche che in provincia di Macerata sono le più importanti, diffuse e anche molto serie, è l'emblema di quella che è la nostra idea di area vasta: costruire dentro questo nuovo organismo una collaborazione che sia anche più ampia di quelli che sono i confini di partito. Chi tende ad esasperare la questione sotto l'aspetto politico, ignora che questo cambiamento normativo ha ridimensionato fortemente la connotazione politica della provincia e ha dato invece alla nuova area vasta una configurazione di carattere amministrativo-istituzionale. Ragionare in termini di una realtà che non c'è più, potrebbe essere molto dannoso per il nostro territorio. Bisogna lavorare in termini di collaborazione sui problemi, al di là di quella che è la dialettica politica".  

08/08/2016 14:04
Il "mal di pancia" di Kouko

Il "mal di pancia" di Kouko

Daniel Zinon Kouko ha il “mal di pancia”. Fosse stato per lui e per il suo procuratore, Marco Bellocchi, probabilmente non sarebbe rimasto a Macerata. Ma l’attaccante ivoriano aveva un altro anno di contratto con il sodalizio biancorosso (che scadrà il 30 giugno 2017) e la Maceratese lo ha confermato.L’ultimo degli invincibili, l’unico “superstite” degli eroi che hanno vinto lo storico campionato di serie D due anni fa, ha manifestato alla società l’intenzione di andarsene. E probabilmente sarà accontentato. Forse pure a stretto giro. Dipenderà dalle offerte.Kouko era diventato un’icona della Maceratese dopo il gol di testa con l’Olympia Agnonese che aveva decretato il ritorno dei biancorossi in terza serie a distanza di quarantadue anni. Nelle scorse settimane, prima del ritiro, aveva preferito evitare le interviste, parlare del suo futuro.Nell’amichevole con lo Spezia era rimasto in tribuna, a Campodarsego in Tim Cup aveva deluso. Idem sabato scorso a Modena con il Carpi. Kouko ha deciso di voler lasciare la Maceratese e quasi sicuramente sarà accontentato. All'inizio dello scorso campionato di Lega Pro, quando Daniel segnava gol a raffica, si era parlato dell’interessamento di qualche società di serie B (Avellino, ndr). Nel girone di ritorno però il giocatore ha vissuto una parabola discendente. Staremo a vedere.

08/08/2016 08:56
La Croce Verde sempre al fianco del Macerata Opera Festival

La Croce Verde sempre al fianco del Macerata Opera Festival

Può sempre capitare che durante uno spettacolo ci si senta male e si abbia bisogno di un aiuto – una semplice bottiglietta d’acqua o un vero e proprio soccorso – ma a chi rivolgersi quando ci si trova all’opera, durante uno spettacolo allo Sferisterio?La Croce Verde offre assistenza sanitaria durante le rappresentazioni della stagione lirica di Macerata, occupandosi sia del pubblico in sala sia degli artisti in palcoscenico. «C’è sempre bisogno di un’assistenza sanitaria - spiega il medico di sala Marco Sigona, responsabile del settore - Ci sono molti spettatori e molti artisti che spesso necessitano del nostro aiuto». I volontari non si limitano solo a soccorrere le persone colpite da malanni dell’ultimo momento, ma si dedicano anche all’assistenza verso i disabili e gli anziani che vogliono godere della bellezza dell’opera. Il dottor Sigona sottolinea: «Il tutto avviene senza che nessuno si accorga di nulla, perché ormai siamo esperti nel muoverci con estrema discrezione. E lo spettacolo funziona anche per questo». Tutto ciò rispecchia quello la Croce Verde fa al di fuori dell’Arena: servizio di emergenza, trasporto sanitario, assistenza, servizi alla persona. Particolarmente interessante, tra i vari progetti della Società Volontaria, la Casa della Salute presso il Centro Commerciale Val Di Chienti, uno spazio dove il pubblico può incontrare uno staff professionale per consulenze e consigli, progetto apprezzato e premiato persino a livello europeo. Dietro alla Croce Verde c’è un bel numero di volontari – di diversa età - che dedicano il loro tempo gratuitamente affinché tutto funzioni alla perfezione. Si tratta di circa 15 volontari ogni sera, un'equipe formata da un dottore, un infermiere rianimatore, tre volontari con certificazione bls-D (Basic Life Support Defibrillation) e 10 volontari comuni. La Croce Verde è stata presente anche durante la Notte dell'Opera lo scorso giovedì con postazioni fisse in Piazza della Libertà, Piazza Garibaldi e di fronte allo Sferisterio, eseguendo diversi soccorsi durante la serata e mostrando il supporto dato al Festival anche al di fuori del teatro.

07/08/2016 17:13
Tardella post Carpi: "Dobbiamo rivedere qualcosa. Kouko se ne andrà"

Tardella post Carpi: "Dobbiamo rivedere qualcosa. Kouko se ne andrà"

“Per me è stata una soddisfazione enorme giocare a Carpi contro una squadra che l’anno scorso faceva la serie A. Giocando anche discretamente, a parte qualcosa che va rivista”. A parlare è la presidente della Maceratese Maria Francesca Tardella.“Siamo partiti un po’ intimiditi, poi abbiamo capito cosa era giusto fare- continua il numero uno del sodalizio biancorosso -  Abbiamo giocato bene. C’è stato qualche svarione in difesa, ma sono cose che capitano. Per il resto ho visto un ottimo centrocampo, un buon attacco. De Grazia, Turchetta e Quadri mi sono piaciuti. Forte ha preso un gol per una sciocchezza, poi c’è stata l’autorete. Sotto di due reti non era facile. La squadra invece si è ripresa bene nel secondo tempo. Personalmente ho avuto delle ottime impressioni. E’ chiaro, stiamo in un girone di ferro in campionato, l’anno scorso siamo partiti con un’idea che è la stessa di adesso. Quest’anno è ancora più difficile, il budget è ancora più ridotto, speriamo che i tifosi della Maceratese lo capiscano e ci diano una mano”.C’erano più di cento tifosi della Maceratese a Modena il 6 di agosto per la partita di Tim Cup con il Carpi.“Quando abbiamo vinto il campionato di Eccellenza, per far tornare la gente allo stadio è stata davvero complessa. Dopo anni in cui alle partite della Maceratese assistevano trecento persone. Adesso siamo tanti però dobbiamo essere uniti. Per superare un ostacolo come è il campionato di quest’anno, giocheremo contro squadre bellissime. Penso al Parma, che ha un organico da serie B almeno. Se non l’unione fra tutte le componenti, se non c’è la voglia di venire a vedere la Maceratese e a sostenerla veramente sarà difficilissimo. A me piace quando i tifosi della Maceratese vengono a vederci, vuol dire che sono affezionati. Non lo fanno solo a chiacchiere e nelle pagine facebook. Onore al merito a chi viene”.La squadra ha bisogno di rinforzi.“La squadra va puntellata. A Carpi la difesa ha fatto due sciocchezze. Non è certo avvezzo Forte a fare errori del genere, né tanto meno difensori esperti come Gattari e Marchetti. Sicuramente qualcosa arriverà, mancano ancora un paio di innesti. L’ossatura della squadra però è questa e si vede bene. Domani dovrebbero arrivare un paio di ragazzi, stiamo seguendo anche un terzino che possa fare anche il centrale. Sarà un’annata difficile. Due occhi ai conti e uno alla squadra”.Kouko lascerà la Maceratese?“Probabilmente si”.La Maceratese debutterà all’Helvia Recina in campionato senza averci mai giocato.“Non vedo come sia possibile non avere il campo. Trovo tutta questa faccenda assolutamente sconcertante”.   

07/08/2016 16:07
Uno scrittore per strada a Macerata

Uno scrittore per strada a Macerata

Ieri pomeriggio, all'ombra del teatro Lauro Rossi, Walter Lazzarin si è fermato a scrivere a terra,  con una macchina da scrivere, che i più giovani non ne hanno ricordo, con una valigia a fare da scrivania e il suo ultimo libro appoggiato vicino a sè.Non è un senzatetto o un pazzo fuggito da  una casa di cura, Lazzarin è uno scrittore che ha deciso di promuovere la sua opera in maniera differente, attirando l'attenzione dei passanti. Da ottobre 2015 a settembre 2016, Walter Lazzarin viaggia per le strade d'Italia per promuovere il suo terzo libro: "Il drago non si droga".Scrittore per strada è una nuova forma di proposta culturale: si sviluppa attraverso il contatto diretto tra autore e lettore, per le strade e le piazze d’Italia. L’obiettivo è promuovere il romanzo in giro per il Paese, facendolo arrivare a più persone possibili; il sogno, però, è di contribuire a riavvicinare le persone alla narrativa.Trama "Il drago non si droga": Estate 1990. Giacomo ha quasi otto anni, è arrabbiato con la mamma e decide di scappare di casa insieme al drago di peluche. Non ha paura di scoprire cosa succede di notte nei giardini pubblici, non ha paura dei drogati che incontra, non lo spaventa neppure che uno di loro conosca il suo nome e la data di nascita. La mamma di Giacomo, invece, si spaventa parecchio quando si sveglia e si accorge che il figlio a casa non c’è. Tra pianti e risate, fughe e inseguimenti, i protagonisti di questa storia (compreso il drago) capiranno qual è il sapore della libertà.Walter Lazzarin è nato a Padova nel 1982. È laureato in Economia e in Filosofia. Nel 2011 ha esordito col romanzo "A volte un bacio", edito dal Foglio letterario. Con lo stesso editore, nel 2012 ha pubblicato "21 Lettere d’amore". Lo stesso anno ha vinto il secondo premio nel concorso internazionale Lettera d’amore. Nel 2013 è stato finalista del concorso Storie fantastiche, e nel 2014 ha vinto il contest Intervista con il padre, indetto da Leconte Editore. Dal 2015 gioca nella Nazionale Scrittori.Per chi volesse incontrarlo, lo scrittore sarà a Macerata anche nella giornata di oggi.

07/08/2016 13:18
La Maceratese saluta a testa alta la Tim Cup: il Carpi vince 3 a 2 - FOTO -

La Maceratese saluta a testa alta la Tim Cup: il Carpi vince 3 a 2 - FOTO -

Un calcio di rigore ed un autogol spianano la strada al Carpi nella partita contro la Maceratese. Nel secondo turno eliminatorio di Tim Cup giocato a Modena per l’indisponibilità dello stadio “Sandro Cabassi” la squadra allenata da Fabrizio Castori si impone per 3 a 2 ed elimina dalla manifestazione la squadra allenata da Federico Giunti. Nel complesso la Maceratese ha destato una buona impressione in fase offensiva con Turchetta e l’ultimo arrivato Palmieri, male invece la difesa. I biancorossi sotto di tre reti nell’ultimo quarto d’ora hanno giocato con un uomo in più per l’espulsione di Blanchard e per poco non sono riusciti a rimontare il passivo anche a causa della sfortuna; un colpo di testa di Marchetti si è stampato sulla traversa. Il primo tentativo della partita è di Comi al 4’ con un colpo di testa alto su cross di ‪Catellani. All’ 8' Blanchard in girata non trova lo specchio della porta. La Maceratese sembra avere un leggero predominio territoriale, ma il Carpi al 10’ passa in vantaggio: Comi viene atterrato in area da Forte, sul dischetto degli undici metri Catellani fa 1 a 0. I padroni di casa continuano ad attaccare, al 18’ c’è un  tiro di Fedele, poi Di Gaudio mette alto di testa. La Maceratese va vicinissima al pareggio alla mezzora con un destro a giro di Turchetta che si incunea in area, ma la palla si spegne di poco sul fondo. La squadra di Federico Giunti è sfortunata, al 37’ Marchetti devia nella propria porta una palla ricacciata da Gattari che vale il 2 a 0 per i padroni di casa. Giunti non si scompone e resta seduto in panchina, mentre Forte ha da farsi perdonare il secondo errore. In apertura di ripresa il Carpi trova nuovamente la via della rete, ancora con Catellani, il numero dieci arma il destro e batte inesorabilmente Forte: 3 a 0 e partita virtualmente chiusa. Il Carpi va vicinissimo al poker al 59’ con un calcio di punizione a giro di Fedele a lato di poco. Cinque minuti dopo Catellani chiama alla parata Forte. Al 72’ un destro a spiovere del neo entrato De Marchi viene sventato alla grande da Forte. Il Carpi resta in dieci uomini al 73’ a causa dell’espulsione di Blanchard; doppio giallo. La Maceratese ne approfitta e all’87’ con l’ex Palmieri accorcia le distanze: 1 a 3. Al 92’ la Maceratese colpisce una clamorosa traversa con Marchetti, un minuto più tardi beneficia di un calcio di rigore per fallo di Letizia su Turchetta che Quadri dal dischetto realizza mettendo a segno il definitivo 2 a 3. La Maceratese saluta la Tim Cup a testa alta.CARPI: Colombi, Letizia, Sabbione, Gagliolo, Comi (71’ De Marchi), Catellani, Di Gaudio (68’ Poli), Pasciuti (76’ Mbaye),  Lollo, Romagnoli, Blanchard. A disposizione: Petkovic, Fedele, Bifulco, Jawo, Mastroianni. Allenatore: Castori MACERATESE: Forte, Franchini, Broli, Malaccari (69’ Ventola), Marchetti, Gattari, De Grazia, Quadri, Colombi (67’ Palmieri), Turchetta, Kouko. A disposizione: Moscatelli, Marco Massei, Di Sabatino, Bondioli, Amedeo Massei, Quadrini. All.: Giunti Arbitro: Piccinini di Forlì Reti: 11’ Catellani, 37' (aut) Marchetti, 47’ Catellani, 87’ Palmieri, 94’ (rig) Quadri Note: espulso Blanchard al 73’. Ammoniti Forte, Quadri, Blanchard, Marchetti, Letizia. Recupero 2+5

06/08/2016 17:54
Mariangela e la lirica: tra canto, insegnamento e quel bisogno incombente di comunicare

Mariangela e la lirica: tra canto, insegnamento e quel bisogno incombente di comunicare

Tanti sono i talent che negli ultimi anni spopolano in televisioni alla ricerca della nuova stella del pop. C’è invece chi gareggia per un’altra musica, quella che in questi giorni risuona per le vie di Macerata: la lirica, quell’arte che ha fatto grande l’Italia nel mondo.Questa è la storia di Mariangela Marini, insegnante di canto all'Associazione Musicale Cerquetelli di Cingoli, che pochi mesi fa è arrivata seconda al prestigioso Concorso per giovani cantanti lirici "Comunità Europea" 2016, organizzato dal Teatro lirico sperimentale di Spoleto "Belli" - Teatro Lirico dell'Umbria. A decretarne i vincitori (primo premio Alessandro Abis) una giuria internazionale, presieduta dal soprano Edda Moser, che dopo quattro giorni di selezioni e dopo aver ascoltato quasi cento concorrenti provenienti da tutta Europa, ha regalato a Mariangela uno dei giorni più belli della sua vita. Questo riconoscimento non le vale solo un’onorificenza ma soprattutto l’opportunità per 10 mesi suddivisi in 2 anni di usufruire di una borsa di studio per studiare e per poi arrivare al debutto in un primo ruolo. Debutterà a settembre con Ulrica in Un Ballo in Maschera di Giuseppe Verdi, un ruolo che si affronta solitamente in maturità ma, essendo un palcoscenico di giovani, la prova è alla sua portata e quindi ha accettatoLa sua dedizione per la lirica è nata dall'amore per la musica leggera e per la passione per il canto e il teatro di prosa che l’ha portato a frequentare il corso di Laurea in Mestieri della Musica e dello Spettacolo dell’Università degli Studi di Macerata, facoltà di Lettere. Lì ha conosciuto una ragazza che cantava e che le ha presentato l'insegnante Doriana Giuliodoro, che poi l’ha seguita negli anni a venire. Nel giro di pochissimi giorni ha deciso che voleva fare la cantante lirica.“Dopo un anno e mezzo sono entrata nel Coro Lirico Marchigiano che diretto da David Crescenzi” racconta il mezzosoprano Marini “dove ho mosso i primi passi sul palcoscenico. Da solista le prime esperienze invece sono venute col Progetto Sipario della Fondazione Pergolesi-Spontini ma la svolta è stata quando mi hanno ammesso al corso di alto perfezionamento Santa Cecilia Opera Studio dove, oltre all'aver avuto l'opportunità di studiare con la grandissima cantante Renata Scotto, ho incontrato degli insegnanti di grande competenza che tutt'ora seguo, prima fra tutti Anna Vandi e poi i pianisti Stefano Giannini e Fabio Centanni e il regista Cesare Scarton. Ho lavorato sodo perché all'inizio avevo alcuni problemi tecnici e, avendo iniziato tardi a studiare musica, leggevo lo spartito ancora un pò sommariamente, ma lì ho capito cos'era la disciplina e ho imparato anche a fare i conti con l'emotività. Un anno dopo è arrivata la vincita al primo concorso e poi tutto il resto.”Tutto il resto si chiama Riccardo Muti. Mariangela è stata selezionata con altri quattro cantanti su 250 per frequentare la Riccardo Muti Italian Opera Academy. Hanno lavorato per 10 giorni sotto la direzione di Muti per fare la Traviata e il 3 agosto hanno cantato diretti dal maestro. “È stata un'esperienza unica veramente. Lui è un genio assoluto dei nostri tempi. Un uomo di un carisma raro che sa comunicare la musica e attraverso la musica, anche ai non addetti ai lavori. Lavorare con lui è un insegnamento di vita e di musica insieme poiché riesce a dare carica emotiva a tutto ciò che interpreta, che poi è il motivo per cui i musicisti fanno musica, forse, cercare di trasmettere il loro carico emozionale nell'esecuzione”.Dopo la Traviata diretta da Muti, Mariangela farà ritorno a Spoleto e dovrà partecipare ad altre audizioni per portare avanti la sua carriera e continuare a studiare per migliorarsi sempre più.Non solo lirica nella sua vita. Da insegnante impartisce anche lezioni di canto moderno e musica leggera, così da poter coltivare anche l'altro aspetto della musica che altrimenti le mancherebbe. Ama molto stare con i suoi allievi e due di loro hanno anche vinto un premio ad Apiro (Eleonora Amantini e Clara Ultimi) e ne è fiera. La passione infondo è questo, un’energia che non si può contenere e che coinvolge chi ti è vicino.“Non so che cos'è la lirica,” conclude Mariangela “è tante cose. Posso dirti cos'è il canto per me: ha a che fare col bisogno incombente di comunicare qualcosa di misterioso di se stessi, nel caso del canto lirico ti porta al limite delle tue possibilità e quindi devi fare i conti con i tuoi limiti e spostarli anche, quando è necessario. Invece c'è una cosa che mi affascina molto della lirica e della musica classica, che oggi è definita musica di repertorio, e cioè che passano i secoli ma le emozioni e dell'uomo, per cose a lui care, sono le stesse di cui anni più tardi hanno parlato i Beatles, i Pink Floyd, David Bowie piuttosto che Bob Dylan o Springsteen.”  

06/08/2016 14:50
L'ambasciatore italiano a Zagabria spettatore all'Otello

L'ambasciatore italiano a Zagabria spettatore all'Otello

Visita privata a Macerata per l’ambasciatore italiano a Zagabria, Adriano Chiodi Cianfrani che è stato ricevuto il 5 agosto in municipio dal sindaco Romano Carancini e dall’assessore alla Cultura Stefania Monteverde, prima di assistere in serata alla penultima rappresentazione di Otello all’arena Sferisterio.L’ambasciatore, insieme al sovrintendente dello Sferisterio Luciano Messi, si è fermato in conversazione con gli amministratori e ha voluto assistere, allo scoccare delle 18, al carillon dei Magi dell’antico orologio della torre civica.Tra gli argomenti su cui ci si è confrontati c’è la collaborazione tra il Macerata Opera Festival ed il Teatro Nazionale Croato di Zagabria che stanno chiudendo un accordo per portare una produzione del Mof nella capitale croata. Un progetto su cui si sta lavorando da alcuni mesi e che sarà definito dopo la pausa estiva.

06/08/2016 13:21
Settimana di cinema all'aperto, lunedì: Lo chiamavano Jeeg Robot

Settimana di cinema all'aperto, lunedì: Lo chiamavano Jeeg Robot

Lunedì 8 agosto inizia la seconda settimana di programmazione di Coventati cinema in cortile, la rassegna di film all’aperto inserita nel calendario di Macerata d’estate. Sboccia la città organizzata dal Comune di Macerata in collaborazione con il gruppo Multimovie.In programma Lo chiamavano Jeeg Robot, un film di Gabriele Mainetti, un superhero movie classico con Claudio Santamaria, Luca Marinelli, Ilenia Pastorelli e Stefano Ambrogi.Enzo Ceccotti non è nessuno, vive a Tor Bella Monaca e sbarca il lunario con piccoli furti sperando di non essere preso. Un giorno, proprio mentre scappa dalla polizia, si tuffa nel Tevere per nascondersi e cade per errore in un barile di materiale radioattivo. Ne uscirà completamente ricoperto di non si sa cosa, barcollante e mezzo morto. In compenso il giorno dopo però si risveglia dotato di forza e resistenza sovraumane. Mentre Enzo scopre cosa gli è successo e cerca di usare i poteri per fare soldi, a Roma c'è una vera lotta per il comando, alcuni clan provenienti da fuori stanno terrorizzando la città con attentati bombaroli e un piccolo pesce intenzionato a farsi strada minaccia la vicina di casa di Enzo, figlia di un suo amico morto da poco. La ragazza ora si è aggrappata a lui ed è così fissata con la serie animata Jeeg Robot da pensare che esista davvero. Tutto sta per esplodere, tutti hanno bisogno di un eroe.Martedì 9 agosto sarà la volta di Angry birds – Il film di Clay Kaytis e Fergal Reilly ispirato al celebre videogioco. Nell’isola degli ucellini sono tutti felici e contenti, distribuiscono abbracci e adorano stare in gruppo e fare festa, convinti che non esista altro mondo al di là dei confini della loro terra. Tutti tutti? Non proprio. Le eccezioni alla norma rispondono al nome di Terence, un gigante apparentemente muto, Bomb, dal piumaggio nero ed esplosivo, Chuck, giallo e velocissimo, e soprattutto Red, l'uccellino rosso di rabbia. Soprannominato “Sopracciglia”, Red è l'emarginato tra gli emarginati, tanto che la sua casa è persino fisicamente lontana dalle altre. Ma Red è anche una voce fuori dal coro, non certo un timido o un succube, e l'invasione dei maiali verdi offre l'occasione agli altri uccelli di capire che la sua voce andrebbe ascoltata più spesso, perché potrebbe andarne della loro sopravvivenza.Il 10 agosto per la sezione Mercoledì d’autore (ingresso a 4 euro), verrà proiettato Veloce come il vento di Masssimo Rovere liberamente ispirato alla vita del pilota di rally Carlo Capone con Stefano Accorsi e Matilda De Angelis. Giulia De Martino vive in una cascina nella campagna dell'Emilia Romagna con il fratellino Nico. Sua madre se ne è andata (più volte) di casa, e suo fratello maggiore Loris, una leggenda dell'automobilismo da rally, è diventato un "tossico di merda" parcheggiato in una roulotte. Quando anche il padre di Giulia, che aveva scommesso su di lei come futura campionessa di Gran Turismo usando come collaterale la cascina, la lascia sola, Giulia si trova a gestire lo sfratto incipiente, il fratellino spaesato e il fratellone avido dell'eredità paterna. Ma la vera eredità dei De Martino è quella benzina che scorre loro nelle vene insieme al sangue e quel talento di famiglia, ostinato e rabbioso, per le quattro ruote.Giovedì 11 agosto anteprima di New York Academy di Michael Damian con Keenan Kampa, Nichgolas Galitzine e Jane Seymour. Ruby è una ballerina classica, al suo primo giorno nella Grande Mela per frequentare il conservatorio di Manhattan. Johnny è un violinista di strada, che suona nella metropolitana. Uno scontro tra crew di hip hop, nei sotterranei della metro, crea scompiglio e offre ai due la possibilità di incontrarsi ma anche a un paio di ladri quella di sottrarre a Johnny il suo unico tesoro, il violino del nonno. Superando le differenze di carattere e di approccio, Ruby e Johnny partecipano ad un concorso della scuola per ballo e violino, con la speranza di ottenere l'iscrizione al conservatorio anche per il talentuoso ragazzo e il superamento dei suoi problemi col visto.Venerdì 12 agosto toccherà a Alice attraverso lo specchio di James Bobin, il sequel di Alice in wonderland di Tim Burton in questo caso in veste di produttore, con Johnny Depp. Dopo molto tempo passato a bordo della nave Wonderland, il capitano Alice Kingsleigh torna sulla terra ferma londinese, rigida e ottusa Alice, una sempre splendida Mia Wasikowska, lascerà presto la noia del mondo aristocratico per una nuova avventura. Attraverso uno specchio magico, con l'aiuto del Brucaliffo, tornerà dai suoi amici del Sottomondo, questa volta per salvare il Cappellaio Matto (Johnny Depp) e viaggiare nel tempo.In chiusura di settimana, sabato 13 agosto, verrà proiettato il film Il piano di Maggie. A cosa servono gli uomini di Rebecca Miller con Greta Gerwing, Julianne More ed Ethan Hawke.Maggie, insegnante di arte e management, ha un piano: avere un figlio da sola ma poi incontra John e il bambino lo fanno in due. Tre anni dopo però le cose non sembrano girare nel verso giusto. Antropologo che sogna di scrivere un romanzo di fiction, John ha lasciato per Maggie la moglie, accademica egocentrica da cui ha avuto due figli e con cui mantiene un legame morboso. Disamorata e convinta dell'amore ancora vivo tra i coniugi, Maggie ordisce un secondo piano: rimettere insieme la coppia. Tra ritiri in montagna e appartamenti in città, muove i fili di una vita che vorrebbe senza menzogna ma a cui finisce per mentire.L’inizio degli spettacoli nel cortile di Palazzo Conventati è fissato per le ore 21.30. Il prezzo del biglietto di ingresso è di 6 euro, ridotto 5 euro, per le prime e anteprime sarà invece di 7 euro. Per quanto riguarda le promozioni il biglietto sarà di 4 euro per le famiglie numerose con quattro o più componenti, 5 euro per i ragazzi fino a 18 anni e 4 euro il mercoledì.Info: www.comune.macerata.it

06/08/2016 13:19
L'avvocato Stefano Migliorelli è il nuovo coordinatore della Lega Nord di Macerata

L'avvocato Stefano Migliorelli è il nuovo coordinatore della Lega Nord di Macerata

Gettate le basi per il muovo coordinamento di Lega Nord di Macerata. Dopo i risultati ottenuti nelle elezioni del 2015 dove il partito ha raggiunto il 20% e in alcune città anche il 30%, si è reso necessario la ristrutturazione organizzativa per rendere più radicata la presenza nel territorio.La nomina di coordinatore è andata all’avvocato Stefano Migliorelli che questa mattina, durante la presentazione, ha ringraziato quanti hanno appoggiato la sua figura e lo sostengono nel lavoro che da qui ad un anno porterà alla struttura reale della militanza, “la vicinanza alla Lega a Macerata” spiega Migliorelli “mi ha favorevolmente stupito. Il partito ha una sua struttura dal nazionale al locale che noi rispettiamo e che ha retto alle intemperie passate, senza mai tradire le sue ideologie”. Tra i temi trattati dal nuovo coordinatore l’emergenza immigrazione, la mala gestione dell’accoglienza fatta di sprechi e speculazione: "la Lega si fa portatrice di questa denuncia non solo a parole, ma anche con i fatti".Proprio su questo tema scottante è intervenuto anche Luca Paolini, coordinatore regionale, “gli immigrati rendono più della droga” sostiene “noi siamo andato all’Hotel House, per verificare e denunciare la situazione di degrado in cui vivono le persone, con un’assenza assoluta delle onlus e delle cooperative. Perché? Perché non ci guadagnano, a differenza dell’accoglienza dove 35 euro ad immigrato fanno gola a molti”.Altro argomento discusso il referendum costituzionale. La Lega si schiera per il no insieme al centro destra e si sta adoperando per informare le persone scendendo in piazza e con le iniziative portate avanti dai propri comitati: “Vogliamo creare tante forze sul territorio per ostacolare Renzi che vuole imporre la sua politica simile a quella di Erdonag. Il suo governo sta facendo di tutto per far sì che pochi abbiano il potere. È necessaria una riforma costituzionale, ma che passi per un’assemblea costituente, non per un referendum che dice di voler abolire Provincie e Senato, ma che in realtà gli cambia solo forma.”

06/08/2016 12:01
Missione compiuta, adesso tutti al mare...

Missione compiuta, adesso tutti al mare...

Se il Partito Democratico chiude, in un estenuante venerdì di passione di agosto, sulla sindaca di Colmurano, Ornella Formica, restano comunque ancora tutti aperti i dubbi e le perplessità sulla gestione complessiva del dossier “Area Vasta.” Si parte molto male. Il comunicato stampa che ne annuncia la candidatura ufficiale e già allo stesso tempo un blitz ed un rebus. Un blitz perché arriva quasi all’una di notte e non prevede repliche o domande. Poi perché si parla di una acclamazione del massimo organo politico provinciale del PD e quindi di un sostegno di sindaci ed amministratori del centrosinistra, ma non si circoscrive il perimetro. Quindi di una volontà della stessa Formica di “massima apertura” nei confronti delle liste civiche ed anche del centrodestra. Cerchiamo di stare rigorosamente ai fatti ed agli atti.Un fatto è che il presidente uscente, Antonio Pettinari non si sia mai formalmente candidato. Né che lo abbia candidato nessuno. Tanto meno il suo partito. Un atto è il documento condiviso ed approvato dai segretari regionali della coalizione regionale, nella quale si auspicava la continuità della giunta uscente di centrosinistra, poiché aveva ben lavorato. Quindi il tavolo del centrosinistra regionale invitava a ricercare con determinazione una soluzione unitaria per il rinnovo dell’ente. Un altro fatto è la designazione a candidata “Presidente della Provincia” ratificata, per acclamazione, dalla direzione del Partito Democratico.Alle pressanti richieste di informazioni cui ho cercato di attingere stanotte, le risposte sono state tuttavia univoche e perentorie: leggiti il comunicato! Che sarebbe un altro atto. Nessuno, voleva aggiungere niente di più, né togliere qualcosa in meno. Bocche cucite e nottata persa.Insomma il punto è che non si capisce se la candidatura sia politica o istituzionale. Da quanto scritto parrebbe un ibrido. Si capisce invece che la Formica è la candidata diretta del PD. E non quella che il PD porterà alla valutazione e, eventualmente alla condivisione degli alleati di centrosinistra. E questa circostanza, credetemi, in politica non è un dettaglio.“La candidata – si legge in un passaggio – è sostenuta dai sindaci e dagli amministratori di centrosinistra.” Quindi, alla lettera, dovrei presumere pure da quelli di Uniti per le Marche, Popolari Marche-Udc, Socialisti, Liste civiche, Verdi, Idv e Centro Democratico. Oltre naturalmente al Partito Democratico. Se ciò fosse vero non si porrebbe nessuna questione. Temo, al contrario, che si sia combinato un altro grosso pasticcio. Che, ad esempio, si sia fatto e disfatto tutto politicamente esclusivamente in casa PD. E che adesso si voglia vendere all’esterno come un accordo tra sindaci ed amministratori. Indipendentemente dal colore politico. La faccia per questa operazione sarebbe stata individuata in quella della Formica. Che diventerebbe, a seconda dei casi, una faccia pulita e facilmente presentabile all’esterno, oppure un capro espiatorio, da sacrificare nelle consuete faide intestine che il PD provinciale mai si risparmia. Al punto in cui si era arrivati, il PD non aveva più tempo per ricominciare da zero. Doveva a tutti i costi presentare, al tavolo degli alleati, una propria candidatura: forte ed autorevole. Indiscrezioni dicono che il segretario provinciale Novelli avesse individuato in Romano Carancini la figura adatta. Che nel corso della mattinata di venerdì ci siano stati febbrili telefonate e tentativi di mediazione per far passare il sindaco di Macerata. Ma non c’è stato niente da fare. Particolarmente astiosi si sono rivelati, nei suoi confronti, gli stessi maceratesi ed i civitanovesi.  Partita chiusa dunque e tempo che scorreva inutilmente.Ieri però il PD doveva trovare a tutti i costi un candidato. Aveva questa urgenza, questa pressione, questa necessità vitale.  In ciascuno dei componenti della direzione c’era l’esigenza di chiudere in fretta questa fase e lasciare ad altri la gestione della successiva. L’accettazione della Formica, in molti di loro, è stata vissuta con un senso di liberazione quasi catartico. Le dichiarazioni a caldo di qualche autorevole esponente, se lette con la necessaria attenzione, ne sono la plastica rappresentazione. Hanno fatto, dunque, il loro dovere quelli della direzione provinciale del Partito Democratico. Possono andare  tutti a cena assieme. Messi da parte i rancori e gli sgambetti, possono pure scherzare come fossero vecchi ed uniti sodali. Da oggi non avranno più riunioni a cui presenziare. Nessun intervento da calibrare per dire la propria opinione. E nemmeno telefonate scomode a cui dover rispondere a mezza bocca (parlo anche di me…). Si sono guadagnati il loro meritato riposo. Le spettanti vacanze. Il tanto agognato mare, che stava lì in lontananza, ma loro chiusi a sudare nella landa deserta di Piediripa.Per questo, da stamattina presto, ho un tarlo che mi rode e che devo per forza condividere con voi: ma se stamattina viene giù il finimondo e tra un nubifragio e l’altro rischiamo pure l’alluvione, non sarà che tutto questo è un segno del cielo nei loro confronti??    

06/08/2016 10:25
Nicola Rizzoli a Macerata per l'Otello

Nicola Rizzoli a Macerata per l'Otello

Serata all'opera per l'arbitro internazionale Nicola Rizzoli. Il fischietto emiliano è arrivato a Macerata, ospite dell'amico Nicola Nicoletti, per assistere all'Otello in scena ieri sera allo Sferisterio.Prima dell'opera, Rizzoli e gli amici che lo hanno accompagnato, si sono fermati per uno spuntino in piazza fra gli immancabili autografi e selfie dei suoi tanti estimatori.

06/08/2016 10:14
"Innovation agents": riaperto il bando

"Innovation agents": riaperto il bando

La Camera di commercio di Macerata comunica che sono riaperti i termini di pubblicazione del bando “Innovation Agents – anno 2016” nel contesto delle attività previste dal progetto Wellfood Action finanziato dal Programma Ipa-Cbc Adriatico per una borsa di studio del valore complessivo di 6.000 euro per svolgere un progetto di innovazione di tre mesi presso imprese dei settori turistico ed agro-alimentare della provincia di Macerata.La domanda di partecipazione va presentata da giovani laureati entro il 26 agosto 2016 (ore 12). Tutti i documenti sono scaricabili dal sito web www.mc.camcom.itAttraverso tale bando si intende sostenere: l’avvio di percorsi di introduzione di innovazione da parte delle piccole e medie imprese dei settori turistico e agro-alimentare della provincia di Macerata e favorire nuove opportunità di occupazione per i giovani tecnologi.Le imprese della provincia di Macerata (nell’art.3 del bando sono riportati i requisiti delle aziende ospitanti) dei settori turistico e agro-alimentare (anche commercio di prodotti alimentari e bevande, secondo i codici Ateco 2007 riportati a pag.4 del bando) potranno usufruire del supporto dell’innovation agent per realizzare progetti di innovazione nel campo: a) della digitalizzazione, del marketing digitale, dell’e-commerce, dei social media per il rafforzamento della presenza sul web e per approfondire la conoscenza delle opportunità offerte dall’economia digitale; b) della innovazione tecnologica, di processo, di prodotto, organizzativa, specifica dei settori turistico e agro-alimentare (anche nel commercio di prodotti alimentari e bevande).

06/08/2016 09:07
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