Anas ha affidato altri due interventi su strade comunali e provinciali.
Nel dettaglio un primo appalto riguarda gli interventi di ripristino del corpo stradale ed opere complementari sullastrada comunale “del Poggio”, in provincia di Macerata, per un investimento di 1,7 milioni di euro, che è stato affidato all’impresa “Coget”. La durata dei lavori è di 365 giorni.
Un secondo intervento riguarda ripristino del corpo stradale in due tratti della strada provinciale 96 (dal km 2,380 al km 2,500 e dal Km 2,550 al km 3,000) in provincia di Macerata, per un investimento di 2,7 milioni di euro. I lavori saranno completati in 300 giorni e sono stati affidati al Raggruppamento temporaneo di imprese “Geotrentina Srl - Italbeton Srl”.
Cogliere il linguaggio delle emozioni per essere professionisti vincenti: si è svolto stamattina presso la sede di Confartigianato Imprese Macerata, proprio per approfondire questa importante tematica, il secondo incontro 2018 in tema di “Pne - Programmazione neuroestetica”, diretto ai centri estetici ed ai saloni di acconciatura.
Il corso di livello avanzato, ha avuto l’obiettivo di approfondire le tematiche della Pnei (programmazione neuroestetica) affrontate nel primo modulo, approfondendo interessanti argomenti quali la percezione, il criterio della “pancia”, danza benessere, cinema e coscienza.
Docente del corso è stato lo psicoterapeuta e reiky master Andrea Littera.
“Conoscere queste tematiche – ha detto il dottor Littera – è fondamentale per aumentare l’autostima dei professionisti del benessere e quella dei loro clienti, per incrementare la propria crescita personale e professionale, per accrescere la motivazione di titolari e collaboratori, per stabilire ed aumentare le relazioni, per scoprire nuove risorse interiori, per definire obiettivi e trovare nuove energie, aumentando la forza delle comunicazioni e quindi anche le vendite”.
“In uno scenario economico quale quello attuale – spiega la Presidente Provinciale Confartigianato Estetiste Rosetta Buldorini - un supporto professionalizzante sul versante della cosmetologia è fondamentale per far sì che le imprese del benessere sviluppino sempre più la propria professionalità, siano maggiormente competitive rispetto alle rinnovate esigenze della clientela ed abbiano gli strumenti per affrontare le complesse sfide del mercato”.
“Noi di Confartigianato lavoriamo al fine di comunicare, attraverso un’intensa attività di consulenza e promozione di corsi formativi, che flessibilità, formazione e promozione mirata sono le prime attività di strategia su cui devono investire le imprese proiettate alla crescita - afferma Eleonora D’Angelantonio, Responsabile Benessere Confartigianato Imprese Macerata. La nostra formazione è orientata su svariati versanti, sia quelli relativi al marketing ed alle strategie di vendita, che a quelli della neuroestetica, neurocosmesi e psicologia del benessere, che abbiamo iniziato ormai da tempo e che ha portato i nostri imprenditori del benessere a scoprire la grande importanza che queste tematiche hanno in relazione alla loro competitività aziendale”.
L’incontro è stato organizzato nell’ambito del programma formativo di Confartigianato del primo semestre 2018 per le imprese del benessere, che proseguirà con una serie di appuntamenti formativi che spazieranno dall’area marketing – finanza, a quella di psicologia della comunicazione e cosmetologia. Il prossimo appuntamento è fissato per il 7 maggio, con l’incontro “Gestione e finanza”, mentre il 4 giugno sarà la volta del corso “Receptionist”, ed infine il 4 luglio in cui si terrà l’incontro di chiusura “La nuova leadership”. I corsi saranno condotti da Silvano Di Bello, coach Beauty Training, azienda n° 1 in Italia di consulenza per saloni di acconciatura e centri estetici.
Tutti gli incontri si svolgeranno presso l’ Auditorium di Confartigianato Imprese Macerata, in via Pesaro, 21. Per info e adesioni: tel. 0733.366308 e – mail: e.dangelantonio@macerata.confartigianato.it
Con il saluto dell’assessore ai Servizi sociali, Marika Marcolini, il prossimo 19 aprile, alle 15.30 alla sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti e la visita a un luogo inesplorato di Macerata, ripartirà "Camminando", la serie di passeggiate storico – artistiche a favore della terza età.
Il progetto, che guida gli anziani nella riscoperta dei beni artistici e culturali del territorio, è promosso dal Comune di Macerata e si avvale delle guide turistiche della cooperativa Meridiana srl.
I nuovi appuntamenti saranno poi il 17 maggio a Sforzacosta con la visita a villa e boschetto Ricci e poi alla cantina La Murola a Mogliano, il 14 giugno le mete saranno il centro storico, le cisterne romane, il teatro dell'Aquila e il duomo di Fermo, il 21 giugno tutti alla Fattoria Lucangeli di Macerata per la rievocazione storica della trebbiatura, il 13 settembre a Monte San Martino per ammirare il suo centro storico, la Pinacoteca Ricci e la chiesa di San Martino, il 4 ottobre intera giornata a Rimini per godere del centro storico e del Tempio malatestiano e poi passeggiata nel cuore di Sant'Arcangelo di Romagna, il 15 novembre sarà la volta di Osimo dove si andrà anche al santuario Campocavallo e infine il 6 dicembre di nuovo a Macerata con le chiese santa Croce e della Pietà.
Le partenze saranno alle 14,30 da diversi punti della città: davanti alla sede della UBI Banca di corso Cairoli, Sferisterio, viale Leopardi all’altezza della ex Oviesse, davanti al liceo classico in corso Cavour, via Roma (concessionaria Calisti) e all’altezza dell’Eurospin.
Per partecipare è prevista una quota di partecipazione ed è necessario registrarsi presso la stazione degli autobus di piazza Pizzarello il giovedì precedente ogni gita dalle ore 15,30 alle ore 16,30. La prenotazione, massimo per 4 persone, va ripetuta di volta in volta. Eventuali momenti conviviali e ingressi ai monumenti sono a carico dei partecipanti. Info: tel. 0733 202942.
Accolti dall’assessore all’Ambiente Mario Iesari, sabato 14 aprile, gli eco-atleti di Keep Clean and Ride, l'iniziativa che unisce l'attività fisica all'impegno per la salvaguardia dell'ambiente, hanno fatto tappa a Borgo Ficana dove ha sede l’Ecomuseo, patrimonio culturale di case in terra cruda della rete Macerata Musei.
Il divulgatore ambientale e “rifiutologo” Roberto Cavallo, accompagnato dal triatleta e personal trainer Roberto Menicucci, sta risalendo in 8 tappe l’Italia attraversando 7 regioni del versante adriatico, dalla Puglia, passando per Abruzzo, Marche, Umbria, Toscana, Emilia Romagna fino al Veneto. Il percorso prevede un totale di oltre 1000 chilometri da percorrere in bici, per un dislivello positivo totale di oltre 18 mila metri. L’iniziativa che vede protagonisti i due sportivi ha l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione e i media sul fenomeno del littering, ponendo l’attenzione sull’origine di tali rifiuti. La scelta di incentrare l’evento sportivo negli eco-sistemi montano e marino, infatti, nasce dalla consapevolezza che oltre il 70% dell’inquinamento dei mari ha origine nell’entroterra.
Dopo il benvenuto e i saluti dell’Amministrazione comunale di Macerata portati dall’assessore Iesari, gli eco-atleti hanno incontrato anche i volontari del Servizio Civile Europeo Europeo che hanno illustrato le caratteristiche di Borgo Ficana ed hanno presentato il loro progetto centrato sulle politiche di diminuzione e valorizzazione dei rifiuti Second Chance realizzato dall'associazione Gruca onlus.
Sabato 21 aprile alle 21 arriva l’evento finale della XII edizione Winter di San Severino Blues, che ritorna nel bellissimo teatro ottocentesco della Filarmonica, in centro storico a Macerata, con l’ultima serata Club (cena+concerto) della stagione. Un evento imperdibile perché il protagonista della serata è Guy King, una delle più brillanti star mondiali del blues contemporaneo, nominato ai Blues Music Award 2017. Il chitarrista e cantante è nato in Israele, ma da quando aveva 21 anni si è stabilito a Chicago, dove, conquistando il pubblico dei migliori locali jazz e blues della città, ha iniziato una carriera che l’ha portato ad aprire i concerti di B.B.King e Buddy Guy, a girare tutto il mondo al ritmo di 250 concerti l’anno, partecipando a festival prestigiosi come Montreal Jazz festival, Chicago Blues festival, King Biscuit festival. Dopo il debutto discografico del 2009 con “Livin’ It”, nel 2016 ha pubblicato il suo quarto album, “Truth”, che nuovamente ha entusiasmato la critica per la sua originale miscela di blues, jazz e soul. L’unicità di Guy King sta proprio nel suo stile che, con un suono fresco, originale e sinuoso, conquista in tutte le situazioni: blues lenti, shuffles, groove funk, ritmi jazz o rhythm’n’blues. Nel suo originale stile chitarristico è riuscito ad unire il tocco tagliente di Albert King, l’eleganza di B.B.King e il fraseggio jazz di Wes Montgomery, riuscendo così ad appassionare sia gli amanti del blues che quelli del jazz. Guy King oltre ad essere un raffinato chitarrista è anche grande cantante, che affascina il pubblico con una voce profonda e controllata, come la sua musica.
Guy King chitarra/voce
guest Luca Giordano chitarra
Jan Korinek tastiere
Walter Monini basso
Gio Rossi batteria
Per martedì 17 aprile alle 21.15 al Teatro Don Bosco Unifestival porta in scena “Gobbosnob” di Gianni Aversano, che interpreta anche il protagonista, con Peppe Papa, Domenico De Luca e Andrea Soffiantini per la regia di Franco Palmieri. Il cuoco di casa Ranieri, che a Napoli segue giorno e notte Giacomo Leopardi durante gli ultimi quattro anni di vita nei suoi cambiamenti di abitazione e nei suoi smodati desideri, dialoga con un operaio di traslochi circa la quotidianità singolare del grande poeta. L’ingresso è gratuito e aperto a tutti.
La più alta poesia italiana del un genio mondiale “maledetto gobbo e snob” si ritrova immersa nella bassa, ma al contempo sincera e aperta, cultura di popolani. Questi, a modo loro, faranno sentire all’uomo Leopardi quel contatto e quella vitalità che sempre aveva desiderato. Tra aneddoti esilaranti e pittoresche interpretazioni delle poesie, si apprendono notizie sconosciute ai più, fino alla misteriosa morte e sepoltura.
Fino al 20 aprile 2018 Unifestival, il festival organizzato dagli studenti dell’Università di Macerata con il patrocinio del Comune di Macerata e dell’Erdis, propone concerti, spettacoli, mostre, dibattiti sul tema “La memoria del futuro”. Le iniziative sono aperte a tutti e a ingresso gratuito. Il programma completo può essere consultato on line sul sito unifestival.unimc.it.
Sessanta aziende presenti, oltre 600 studenti e laureati già iscritti, 12 workshop, 8 seminari, 1 tavola rotonda, stand e presentazioni aziendali: sono questi i primi numeri, ancora da confermare dal momento che le iscrizioni sono ancora aperte, del Career Day 2018 che l’Università di Camerino e Confindustria Macerata organizzano per l’intera giornata di giovedì 19 aprile presso il Relais Borgo Lanciano.
Il Career Day rappresenta la principale occasione di incontro tra studenti ed aziende. Laureandi, laureati e dottorandi avranno l’opportunità di incontrare le imprese, conoscere i responsabili delle Risorse Umane, sostenere colloqui conoscitivi e lasciare il proprio curriculum vitae.
Le aziende partecipanti avranno la possibilità di presentarsi, far conoscere la propria realtà e le opportunità offerte ai giovani laureati, raccogliere candidature per le posizioni di lavoro aperte.
“Il Career Day – ha dichiarato il rettore di Unicam, Claudio Pettinari – rappresenta senza dubbio uno dei momenti più importanti della vita universitaria dei nostri studenti e laureati. L’Ateneo è infatti da tempo impegnato in iniziative di placement che permettano la maggiore visibilità possibile dei curricula dei nostri laureati, nonché nell’offrire tutte quelle opportunità che permettano a studenti e laureati di avere elementi utili per una ricerca attiva delle opportunità di lavoro in una dimensione sia territoriale che europea. Voglio inoltre ringraziare Confindustria Macerata per questa importante sinergia, che attribuisce un sicuro valore aggiunto all’evento e offre maggiori opportunità di confronto e crescita a tutti i partecipanti”.
“Il Career Day rappresenta da anni un appuntamento fondamentale per il mondo imprenditoriale – ha affermato il presidente Piccola Industria di Confindustria Macerata, Domenico Ceci – un’occasione importante per avvicinare sempre di più i giovani all’ Industria e dare loro la possibilità di iniziare un percorso professionale facendosi conoscere tramite i propri curriculum ed i colloqui di orientamento, ringrazio a titolo personale e della Piccola Industria l’UNICAM per la collaborazione che da anni contraddistingue questo evento ed altri che organizziamo sul territorio”
Nel corso della mattinata, dopo i saluti istituzionali e la sessione di introduzione ai lavori, si terrà la premiazione dei vincitori del “Bando Fondazione Mike Bongiorno” rivolto agli studenti, alla presenza del Presidente della Fondazione Nicolò Bongiorno.
Il programma dettagliato è disponibile nel sito www.careerday2018.it
Il Premio "Abbiati" dell’Associazione Nazionale Critici Musicali a Ricci/Forte, vincitori nella categoria “migliore regia dell’anno” per Turandot di Giacomo Puccini, spettacolo inaugurale del Macerata Opera Festival 2017. Lo annuncia l'associazione Arena Sferisterio.
Un nuovo importante riconoscimento per la programmazione artistica maceratese – si tratta del quinto Premio Abbiati, che arriva dopo quello a Leo Muscato per La bohème del 2012 – spesso protagonista del dibattito culturale internazionale; una vitalità e una lungimiranza che conferma l’importante cammino perseguito nell’ambito della più attuale ricerca teatrale e che non dimentica mai il valore civile ed educativo che sta alla base del teatro.
"Riceviamo la notizia del riconoscimento come miglior regia 2017 – scrivono Ricci/Forte – mentre ci troviamo a Zagabria, pronti ad affrontare un nuovo, magico, riallestimento di Turandot per il Teatro Nazionale Croato, e ne siamo orgogliosi e sopraffatti. Ci siamo avvicinati al mondo musicale con quel rispetto e approfondimento di senso che hanno accompagnato il nostro percorso in teatro in questi anni e siamo doppiamente grati alla giuria che, onorandoci con una ricompensa tanto ambita al nostro primo incontro con la Lirica, ci sproni così ad affrontare i novelli terreni di battaglia con rinnovato rigore e impegno creativo. Grazie a tutti i giurati che hanno reso autentica la frase di Shakespeare utilizzata nel finale della nostra Turandot “chi ha paura muore ogni giorno”: non abbiamo avuto timore di raccontare la nostra storia guardando dritto in fondo alla partitura di Giacomo Puccini… e gli enigmi si sono sciolti al sole di un’alba nuova".
Macerata si afferma anche per il “premio speciale Massimo Mila” a trent’anni dalla morte del celebre musicologo torinese, assegnato al volume “Mille e una Callas” curato da Luca Aversano e Jacopo Pellegrini ed edito da Quodlibet, presentato nel 2017 nell’ambito del Festival: "Ci rallegra – sottolinea il sindaco di Macerata e presidente dell’Associazione Arena Sferisterio Romano Carancini – che due frutti della vita intellettuale maceratese siano stati insigniti di questo autorevole riconoscimento: è la prova che la vera immagine della città e il suo spirito più autentico, tanto nel contesto territoriale quanto in prospettiva turistica, sono legati all’arte e alla produzione culturale, fiore all’occhiello della nostra comunità. Lo consideriamo un viatico positivo per la stagione a venire, affinché da essa si possano trarre ulteriori e ancora maggiori soddisfazioni".
Turandot – opera con cui si apriva “Oriente”, l’ultimo festival firmato dal direttore artistico Francesco Micheli – è andata in scena allo Sferisterio per quattro recite (21, 29 luglio - 4 e 13 agosto), precedute da un’anteprima under30; una nuova coproduzione con il Teatro Nazionale Croato di Zagabria che segnava il debutto nella regia d’opera del duo di autori-registi Ricci/Forte (Gianni Forte e Stefano Ricci), “fenomeno” teatrale degli ultimi anni, che ha riproposto l’ultimo lavoro di Puccini, come il compositore toscano chiedeva ai suoi librettisti, «una Turandot attraverso il cervello moderno». Uno spettacolo entrato subito negli annali del Macerata Opera Festival anche per i risultati di pubblico e incassi ottenuti, ancora più importanti perché verificatisi in un anno difficile per tutto il territorio dopo il pesante sciame sismico del 2016: per la prima volta infatti un’opera, questa Turandot, registrava quattro “tutto esaurito” consecutivi (8.987 presenze paganti), raggiunti immediatamente a ridosso del debutto e un incasso di circa 449.000 euro, fra i più alti raggiunti in anni recenti del Festival.
"L’assegnazione del Premio Abbiati al duo registico Ricci/Forte per la Turandot del Macerata Opera Festival – afferma il sovrintendente Luciano Messi – ci emoziona e ci fa sentire orgogliosi del nostro lavoro e meritori del sostegno sempre crescente di pubblico, istituzioni e privati. Profondo è il senso di gratitudine verso tutti coloro che, assieme al CdA, a me e a Francesco Micheli, hanno voluto, ideato e realizzato questo spettacolo. Stefano Ricci e Gianni Forte hanno saputo raccogliere appieno la sfida dello Sferisterio e trasformare l’unicità di questo luogo teatrale in un poderoso valore aggiunto. Vogliamo condividere il successo con il coproduttore Teatro Nazionale Croato di Zagabria, dove Turandot debutterà il 18 maggio nella sua versione al chiuso. La riconferma dello Sferisterio fra i principali palcoscenici operistici italiani è il più incoraggiante augurio in vista del prossimo festival, che annovera due spettacoli firmati da Graham Vick e Damiano Michieletto, registi premiati anche quest’anno in altre categorie".
Spettacolo forte, non tradizionale e ricco di sollecitazioni e piani di lettura differenti, ha suscitato anche non poche polemiche come spesso accade nel caso di messe in scena innovative e meno “tradizionali”. L’Oriente e la Cina di fantasia del primo Novecento sono così diventati un mondo contemporaneo ma senza tempo e luogo preciso, teatro di una favola e di una tremenda metafora che Turandot rivive dentro di sé: «è tutto dentro la sua testa – raccontavano Ricci/Forte – tramite una visione parallela abitata da personaggi che la protagonista stessa muove come una bambina fa con le sue bambole. Un rito infinito dentro un’aura visionaria. Un percorso d’iniziazione che si compirà con l’inserimento di un corpo estraneo: quello di Calaf, l’uomo che la costringerà a evadere dal suo spazio irreale per uscire finalmente alla luce del sole. Lo spazio mentale di Turandot è una distesa di ghiaccio sulla quale ogni forma di vita viene analizzata e catalogata per timore che possa espandersi (cosa che accadrebbe lasciandosi amare, donando sia un altro, diventando madre, soffrendo): un fiabesco castello di carte destinato a crollare quando la forza dell’amore busserà prepotente alle porte».
Il premio per Ricci/Forte arriva nel pieno della preparazione della nuova stagione festivaliera 2018 #verdesperanza, firmata dalla nuova direttrice artistica Barbara Minghetti che, insieme al sovrintendente Luciano Messi e al direttore musicale Francesco Lanzillotta, propone tre titoli significativi, Il flauto magico di Mozart, L’elisir d’amore di Donizetti e La traviata di Verdi: i primi due sono firmati da Graham Vick e Damiano Michieletto, registi spesso premiati con l’Abbiati così come Svoboda per la ormai leggendaria scenografia con gli specchi per l’opera verdiana.
Macerata diventa una delle capitali della lotta al cancro. La città marchigiana ospita per 3 giorni la terza tappa della nuova edizione del “Festival della prevenzione e innovazione in oncologia”. Un motorhome, cioè un pullman, sarà allestito dal 18 al 20 aprile, in Piazza Mazzini, dove gli oncologi dell’AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) forniranno consigli e informazioni sulla prevenzione, sull’innovazione terapeutica e sui progressi della ricerca in campo oncologico. Sono anche previste attività sportive in Piazza per coinvolgere i cittadini. “Nel 2017 nelle Marche sono stati stimati 9.650 nuovi casi di cancro, almeno 3.860, il 40% del totale, potrebbero essere evitati seguendo uno stile di vita sano (no al fumo, attività fisica costante e dieta corretta) - spiega Nicola Battelli, Direttore Oncologia dell’Ospedale di Macerata -. Il cancro rappresenta la patologia cronica su cui le campagne di prevenzione mostrano i maggiori benefici. Ma serve più impegno in questa direzione. Per questo lanciamo, sul modello dei festival della letteratura, la nuova edizione del ‘Festival della prevenzione e innovazione in oncologia’ per spiegare agli italiani il nuovo corso dell’oncologia, che spazia dai corretti stili di vita, agli screening, alle armi innovative fino alla riabilitazione, al reinserimento nel mondo del lavoro e al ritorno alla vita”. Pochi italiani seguono le regole di uno stile di vita sano. Anche nelle Marche emergono dati preoccupanti (Report del sistema di sorveglianza PASSI 2013-2016): il 24,5% dei cittadini è sedentario (32,5% Italia) e il 24,1% fuma (26,4% Italia). Superiore rispetto alla media nazionale il dato relativo al sovrappeso che riguarda infatti il 34% dei marchigiani (31,7% Italia). Ed è obeso l’8,3% dei cittadini (10,5% Italia).
I 5 tumori più frequenti nella Regione sono quelli del colon-retto (1.550 nuovi casi nel 2017), mammella (1.300), polmone (1.200), prostata (950) e stomaco (450). Si stima che nelle Marche vivano circa 77.720 cittadini dopo la diagnosi di tumore, una cifra in costante crescita. Oltre alle nuove terapie, anche gli screening svolgono un ruolo fondamentale nel miglioramento dei tassi di guarigione. Ma nella Regione pochi cittadini rispondono a questi fondamentali programmi di prevenzione: nel periodo 2013-2016, solo il 54,8% delle donne ha eseguito, all’interno di programmi organizzati, la mammografia, fondamentale per la diagnosi precoce del tumore del seno, e il 56,7% ha aderito al Pap test, per la diagnosi iniziale del tumore del collo dell’utero. Scarsa anche l’adesione al test per la ricerca del sangue occulto nelle feci, pari al 44,9%, per individuare in fase precoce il cancro del colon-retto.
“Oggi non possiamo più parlare di male incurabile – sottolinea Stefania Gori, Presidente nazionale AIOM e Direttore del Dipartimento Oncologico dell’Ospedale Sacro Cuore-Don Calabria di Negrar-Verona - perché accanto alle armi tradizionali (chirurgia, radioterapia e chemioterapia) abbiamo a disposizione terapie innovative molto efficaci come le terapie a bersaglio molecolare e l’immunoterapia che permettono di migliorare la sopravvivenza a lungo termine con una buona qualità di vita. Grazie alla diagnosi precoce e alle nuove armi, in Italia il 60% dei pazienti sconfigge la malattia. Il sistema sanitario deve saper rispondere alle esigenze di salute di questi cittadini, che spaziano dalla riabilitazione al ritorno alla vita attiva, agli affetti e al lavoro”.
La manifestazione itinerante, resa possibile grazie al sostegno di Bristol-Myers Squibb, tocca 20 città con eventi che dureranno tre giorni. A Macerata, durante il “Festival della prevenzione e innovazione in oncologia”, saranno raccolti sondaggi conoscitivi e saranno distribuiti ai cittadini opuscoli sulle principali regole della prevenzione oncologica e sulle nuove armi in grado di sconfiggere la malattia o di migliorare la sopravvivenza in modo significativo. Nelle tre giornate (il 18 aprile dalle 16 alle 18, il 19 e 20 aprile dalle 10 alle 18), all’interno del motorhome saranno disponibili gli oncologi dell’AIOM per fornire informazioni e consigli.
Ad aiutare medici e infermieri saranno presenti le associazioni di volontariato: Associazione AVULSS, Associazione Gigi Ghirotti, Associazione ANVOLT. La mattina di giovedì 19 aprile sarà presente il campione di motociclismo Piergiorgio Bontempi come testimonial del mondo dello sport che risponderà alle domande dei cittadini e porterà la sua esperienza sull’importanza degli stili di vita sani. Sono invitati a partecipare cittadini e pazienti di tutte le età.
Secondo appuntamento della trentaseiesima edizione della Rassegna di Nuova Musica firmata dal direttore artistico Gianluca Gentili: martedì 17 aprile al Teatro Lauro Rossi (ore 21.15) concerto di Tetraktis percussioni, uno degli ensemble più rappresentativi del panorama di musica nuova che torna a Macerata dopo la felice partecipazione all’opera Shi. Si faccia per il MOF 2017, con un organico allargato a sei percussionisti.
In programma Ionisation (1931), capolavoro del compositore francese naturalizzato statunitense Edgard Varèse nell’elaborazione per 6 esecutori di Georges Van Gucht, e ancora opere di John Cage (Third Construction, 1941), Steve Reich (Music for Pieces of Wood,1973) e Carlo Boccadoro (Aisha, 1993), Toccata (1942) di Carlos Chávez e Pulse (1939) di Henry Cowell.Proprio quest’ultimo brano di Henry Cowell fu composto nella prigione di San Quintino – dove Cowell rimase 4 anni in seguito ad una condanna subita per immoralità – ed è dedicato a John Cage e al suo complesso di percussioni. Il maceratese Boccadoro invece ha scritto Aisha tra il dicembre 1992 e il gennaio 1993, in memoria di Beppe Sciuto, un caro amico percussionista prematuramente scomparso. In lingua africana “Aisha” significa "Vita", e nelle intenzioni del compositore il brano riflette proprio sulla vitalità dell'amico scomparso piuttosto che esserne un'elegia funebre. Nonostante il titolo, però, non vi sono prestiti diretti dalle poliritmie africane. Spesso gli esecutori di questo pezzo devono suonare seguendo tempi e metri diversi tra loro, il che rende il pezzo di non facile esecuzione. Anche in Music for Pieces of Wood di Reich, composto dopo un viaggio di ricerca in Ghana, riecheggia lo stupore della scoperta del patrimonio musicale africano così come le figurazioni ritmiche di Third Construction di Cage derivano da quelle della musica di tradizione orale della Costa d’Avorio, studiate da Arthur Morris Jones, il cui volume Studies in African Music rappresenta un esempio pionieristico di letteratura etnomusicologica dedicata alla cultura tradizionale africana. La rassegna di Nuova Musica continua mercoledì 18 aprile con il concerto Ex Tenebris Lux Fulgebit, protagonisti due gruppi: uno strumentale, il Blumine Ensemble diretto da Caterina Centofante, e uno vocale specializzato nel canto gregoriano, la Schola Gregoriana Benedetto XVI di Bologna diretto da Nicola Belinazzo. Quindi giovedì 19 aprile, la Rassegna si sposta negli spazi dell’Ex Asilo Ricci, per una serata-omaggio al contrabbassista e compositore maceratese Stefano Scodanibbio. La XXXVI Rassegna di Nuova Musica è realizzata con il contributo del Comune di Macerata e con il supporto logistico/organizzativo dell’Associazione Arena Sferisterio; si avvale della collaborazione dell’UNIMC e dell’Accademia di Belle Arti di Macerata. Importante presenza è inoltre quella dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana con la quale il Festival ha realizzato negli ultimi anni numerosi progetti originali. Come avviene da tempo, anche i concerti del 2018 saranno registrati e trasmessi da Rai Radio3. I biglietti (Biglietteria dei teatri in piazza Mazzini e circuito online Vivaticket) hanno un costo di 5 euro (intero) e 3 euro (ridotto; gli studenti UNIMC potranno usufruire di ulteriori agevolazioni).Per l’appuntamento del 19 aprile all’Ex Asilo Ricci, considerato il limitato numeri di posti, si raccomanda l’acquisto del biglietto con anticipo.
Incastrato da un telefonino risultato rubato in provincia di Macerata. Così Soufiane Rahbi, marocchino di 34 anni residente a Cerreto d'Esi, due passi da Matelica, è stato espulso con decreto del ministro dell'Interno Marco Minniti per motivi di sicurezza nazionale.
L'uomo è stato bloccato dai carabinieri del Ros e del comando provinciale di Ancona ed è stato rimpatriato con un volo dall'aeroporto di Bologna. Il nome dell'uomo era emerso nel luglio del 2016 in seguito al sequestro di uno smartphone che, come appurato in un secondo momento, era stato rubato in provincia di Macerata.
Nel telefono i carabinieri hanno trovato diverso materiale riconducibile alla propaganda dell'Isis: un video di un uomo decapitato in Siria, un video contenente le indicazioni per realizzare un ordigno rudimentale a base di Tatp (triperossido di triacetone), sostanza estremamente instabile e largamente impiegata dalle organizzazioni terroristiche, un terzo video relativo ad un sermone di un imam dell'is. Il marocchino, inoltre, ha ripetutamente mostrato un atteggiamento antioccidentale e ha alterato il passaporto per ottenere il permesso di soggiorno.
Rainbow S.p.A. ha presentato la domanda di ammissione a quotazione delle proprie azioni ordinarie sul Mercato Telematico Azionario, se del caso, Segmento STAR organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., nell’ambito del proprio processo di initial public offering (l’“Operazione”).
La diffusione delle Azioni ai fini della quotazione delle stesse sul Mercato Telematico Azionario sarà realizzata mediante un collocamento rivolto esclusivamente ad investitori qualificati in Italia e istituzionali all'estero. Nel contesto dell’operazione, la Società ha altresì predisposto un Documento di Registrazione, una Nota Informativa sugli Strumenti Finanziari e una Nota di Sintesi che, congiuntamente e a seguito dell’approvazione da parte delle competenti Autorità, costituiranno il Prospetto relativo all’ammissione a quotazione delle Azioni in relazione ai quali è stata richiesta l’approvazione da parte di Consob.
È previsto che l’Offerta consista esclusivamente in un collocamento istituzionale riservato ad investitori qualificati in Italia e ad investitori istituzionali all’estero ai sensi della Regulation S dello United States Securities Act del 1933, come successivamente modificato (il “Securities Act”), e negli Stati Uniti d’America, limitatamente ai “Qualified Institutional Buyers” ai sensi della Rule 144A del Securities Act, con esclusione dei Paesi nei quali l’offerta di strumenti finanziari non sia consentita in assenza di autorizzazioni da parte delle competenti Autorità, salvo che nei limiti consentiti dalle leggi e dai regolamenti del Paese interessato. Le azioni ordinarie oggetto dell’Offerta saranno poste in vendita da Straffin S.r.l. e Viacom Holdings Italia S.r.l. che attualmente detengono, rispettivamente, il 70,38% e 29,62% del capitale sociale della Società. Il numero complessivo di Azioni oggetto dell’Offerta, in aggiunta ad altre condizioni della stessa, sarà determinato in prossimità dell’avvio dell’Offerta, nel cui contesto è inoltre prevista la concessione della cosiddetta opzione Greenshoe.
Si stima che l’Offerta, inclusa l’opzione Greenshoe, possa avere ad oggetto fino a massimo il 40% del capitale sociale di Rainbow. Si segnala che lo statuto sociale che sarà in vigore dalla data di avvio delle negoziazioni prevede l’istituto del voto maggiorato. È previsto che l’Operazione venga completata entro maggio 2018, compatibilmente con le condizioni di mercato e subordinatamente al rilascio del provvedimento di ammissione a quotazione da parte di Borsa Italiana S.p.A. e all’approvazione del Prospetto da parte di Consob. Si segnala inoltre, alla luce di quanto sopra, che la Società non sarà contendibile anche ad esito dell’offerta.
La Società, Straffin S.r.l. e Viacom Holdings Italia S.r.l. assumeranno impegni di lock-up, in linea con la prassi di mercato per questo tipo di operazioni. UniCredit Corporate & Investment Banking e Credit Suisse Securities (Europe) Limited agiscono in qualità di Joint Global Coordinator e Joint Bookrunner e UniCredit Corporate & Investment Banking anche in qualità di Sponsor. Kepler Cheuvreux agisce in qualità di Specialist nell’ambito della quotazione.
Il Gruppo Rainbow opera sin dal 1995 nel segmento dell’intrattenimento per bambini e teenager. L’attività del Gruppo Rainbow consiste nella creazione e nello sviluppo di contenuti sia animati, sia live action, nella realizzazione di prodotti televisivi e cinematografici ad essi ispirati, e nella loro successiva commercializzazione anche tramite concessione di licenze, nonché nell’attività di produzione animata per società terze che è stata integrata nel 2015 con l’acquisizione della società canadese Bardel Entertainment Inc.. Dal 2017, il Gruppo Rainbow, a seguito dell’acquisizione del Gruppo Iven, ha ampliato la propria offerta di prodotti televisivi e cinematografici dedicata ad adulti e famiglie, con i format TV e film library di proprietà di Colorado Film Production S.r.l. (società del Gruppo Iven) attiva sul mercato da oltre 30 anni. Il modello di business del Gruppo Rainbow si caratterizza da un lato per un elevato grado di integrazione verticale, che prevede la gestione diretta di tutto il processo di creazione dei contenuti, sino al controllo della loro commercializzazione sul mercato, e dall’altro per un elevato grado di flessibilità. Nel corso dei suoi oltre 20 anni di storia il Gruppo Rainbow ha creato e sviluppato diverse property, tra cui la principale Winx Club, che ad oggi vengono trasmesse in oltre 100 Paesi attraverso le diverse piattaforme di broadcasting e la cui popolarità permette al Gruppo Rainbow di avere oltre 500 contratti attivi con licenziatari a livello globale che sviluppano un ampio range di prodotti di molteplici categorie merceologiche.
Il dolore che diventa rabbia, attraverso le parole di una madre che commenta quelle di una consigliere comunale. E’ l'estrema sintesi dello sfogo affidato a Facebook da Alessandra Verni, la mamma di pamela Mastropietro, che torna sulle dichiarazioni di Ninfa Contigiani. “Pamela non è morta per droga, signora Ninfa Contigiani – scrive - mia figlia aveva il terrore delle siringhe. Sono stati trovati i segni delle coltellate, sicuramente è stata violentata, visto che l’hanno ripulita con la candeggina, fatta a pezzi e messa in due valige. Perché? Perché, signora Cortigiani, afferma che non si tratta di femminicidio?”.
Domande e rabbia, quindi, con la famiglia Mastropietro che, in qualche modo, si aspettava un atteggiamento diverso dalle istituzioni cittadine. Una solidarietà che sembrasse concreta, più che di facciata. O, almeno, di risparmiare a una madre certe affermazioni.
“Quello che è successo a Pamela non è stato l’epilogo di una vicenda che l’ha uccisa in quanto donna. Quello che è successo a Pamela è l’epilogo tremendo, veramente tremendo, di un disagio che non è stato per tempo curato, ascoltato e non sufficientemente preso in carico, di una ragazza che aveva a che fare con la droga. La causa di quello che è successo a Pamela è la droga” – queste le parole di Ninfa Contigiani, il cui intervento può essere integralmente ascoltato qui.
Parole che Alessandra Verni non accetta e che sembrano far traboccare il vaso, passando all’esternazione dell’insofferenza maturata verso l’istituzione maceratese. “La morte di mia figlia é stata un omicidio atroce e disumano – prosegue la mamma di Pamela - non ho ancora conosciuto di persona il sindaco di Macerata, neanche alla fiaccolata svoltasi nella vostra cittadina. Eppure da primo cittadino avrebbe dovuto dare anche la sua vicinanza (non solo telefonica) data la mostruosità! Forse é il caso che piantiate una targa ed un albero in memoria di Pamela Mastropietro anche lì nella vostra Macerata, in via Spalato, ma non debbo dirlo io. Forse sarebbe stato almeno questo un bel gesto da parte di certe istituzioni. Per fortuna la verità sta uscendo fuori”.
L’ultima conferenza del ciclo: "Incontri sull'arte e dintorni", organizzata dall'Associazione "Amici di palazzo Buonaccorsi”, tratterà del patrimonio storico-artistico dell’entroterra maceratese: Visso, Castelsantangelo sul Nera e Ussita, che in età medievale e moderna era unificato amministrativamente nelle cinque guaite di Visso. Tale territorio, profondamente colpito dai recenti terremoti, è stato modellato culturalmente dalla presenza di insediamenti monastici, di conventi di ordini mendicanti e di santuari mariani. Le principali emergenze architettoniche, scultoree e pittoriche dell’area sono inoltre legate ai cammini di pellegrinaggio, che si sovrappongono alle rotte commerciali appenniniche. In età moderna, questo territorio di frontiera, caratterizzato da una produzione artistica talvolta attardata dal punto di vista stilistico, diviene il luogo di straordinarie elaborazioni iconografiche, che si manifestano nella produzione di immagini con soggetti spesso bizzarri, ma profondamente legati ai culti e alla vita religiosa che hanno plasmato il paesaggio culturale di queste terre. Nonostante la ricchezza di elementi tipici e caratterizzanti, tutta l’area già presentava forti elementi di vulnerabilità, tra i quali non va dimenticato e sottovalutato il mancato riconoscimento del valore storico del patrimonio con il conseguente ritardo negli studi. Situazione che il devastante terremoto del 2016 ha ulteriormente aggravato colpendo un’area già molto fragile che dunque ora reclama tutta la nostra attenzione e cura perché ne va della nostra cultura, ovvero di noi, del nostro essere custodi della memoria che dà senso al nostro “abitare su questa terra…”
Giuseppe Capriotti, dal 2008 è ricercatore all'Università di Macerata presso il Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo. Attualmente insegna Iconografia e Iconologia, Storia delle immagini e Geografia artistica. Ha tenuto seminari all’università di Grenoble, Francia, Zagabria, Croazia e Oviedo (Spagna). È stato visiting professor all’Università di Spalato, Croazia. Ha all'attivo numerose pubblicazioni, fra cui si segnalano L'alibi del mito. Un'altra autobiografia di Benvenuto Cellini (2013) e Lo scorpione sul petto. Iconografia antiebraica tra XV e XVI secolo alla periferia dello Stato Pontificio (2014). Nel 2018 ha curato insieme a Francesca Coltrinari la mostra di Loreto L'arte che salva. Immagini della predicazione fra '400 e '700. Crivelli, Lotto, Guercino.
Al termine dell’incontro saranno aperte le iscrizioni all’Associazione, o il loro rinnovo, e presentate le prossime iniziative in cantiere.
L'Helvia Recina fa suo il derby con il Chiesanuova e sale sul podio del girone B del campionato di Promozione. Di fronte ad un numeroso pubblico, decidono nella ripresa i gol di Campana e Di Crescenzo dopo un primo tempo ricco di emozioni e una ripresa controllata con grande autorità dall'Helvia. Sul piano tattico mister Carassai schiera Foglia a fianco di Capparuccia con Pagliarini dirottato sulla corsia di destra e il classe 2001 Massini titolare nel trio d'attacco completato da Marcoaldi e Perrella.
Sin dalle prime battute si vede come non sia una gara tattica e per deboli di cuore con le due squadre vogliose di superarsi e prevalere con il gioco. Al 7' una punizione di Badiali deviata dalla barriera costringe Natali alla prima parata decisiva di giornata. Un minuto dopo è Aquino a salvare in scivolata su incursione di Campana. Il Chiesanuova cresce in intensità a centrocampo e si fa vedere dalle parti di Recchi prima con un sinistro alto di Tittarelli replicato poco dopo da Santoni a ridosso del 15'.
Al 19' gran destro al volo di Rapaccini dal limite e paratona di Recchi che salva l'Helvia. Ci prova anche Tittarelli al 28' dopo una battaglia in area con i centrali arancio neri ma il destro è controllato da Recchi. Il primo tempo è a fasi alterne e al 29' è Massini a sfoderare un grande destro al volo dal limite dell'area com una parata da applausi di Natali.
In un minuto al 33' diventa protagonista il direttore di gara che prima nega un rigore solare all'Helvia per fallo su Badiali e sul fronte opposto assegna un penalty molto dubbio al Chiesanuova. Dal dischetto Santoni viene stoppato da Recchi (foto) che si supera poi anche sulla ribattuta ravvicinata di un giocatore ospite. Nel finale ci prova senza esito anche Marcoaldi e si va a riposo a reti bianche dopo tante emozioni.
Pronti via nella ripresa e Campana dopo trenta secondi sblocca la situazione con un gran destro da fuori area che trova l'angolo alto alla destra dell'incolpevole Natali.
Il Chiesanuova accusa il colpo del subitaneo svantaggio ma prova subito a reagire e in contropiede ha un paio di buone occasioni, prontamente sventate dalla difesa dell'Helvia. Gli ospiti spingono ma non trovano sbocchi nell'attenta retroguardia dell'Helvia con Tittarelli ben arginato dai centrali difensivi e Santoni costretto a girare al largo dall'area di rigore.
E' invece l'Helvia a sfiorare il raddoppio: il portiere ospite Natali al 71' prima si supera su un sinistro di Di Crescenzo e poi salva in uscita bassa su Badiali.
Il Chiesanuova cala alla distanza e l'Helvia chiude la pratica al minuto 84 con Di Crescenzo che sottomisura batte Natali su assist di Perrella.
Quarta vittoria di fila per l'Helvia che si dimostra in forma e scala la classifica portandosi al terzo posto e mettendo nel mirino il Potenza Picena, cinque lunghezze più avanti dopo il pari di Treia.
"Siamo stati bravia a reggere il confronto con una squadra forte come il Chiesanuova – le parole di mister Carassai a fine gara -. Sapevamo di dover concedere qualcosa a loro in avanti e per questo ho scelto una difesa più fisica ed esperta con Foglia al centro e Pagliarini a destra. E' una vittoria importante che arriva prima di una settimana intensa con la trasferta di Fermo, la finale di Coppa e la gara interna con l'Atletico Piceno. Bravi i miei ragazzi a non concedere niente nella ripresa e a gestire i momenti decisivi".
HELVIA RECINA: Recchi, Pagliarini, Montanari, Hoxha, Capparuccia, Foglia, Perrella, Campana Marcoaldi (70' Di Crescenzo), Badiali (85' Domizioli), Massini (81' Girotti). All: Carassai
CHIESANUOVA: Natali, Aringoli, Piccinini (83' Rango), Morettini, Aquino, Belelli, Rapaccini (65' Pasqui), Ferrini, Tittarelli, Santoni, Medei (90' Rosetti). All: Fondati
RETI: 46' Campana, 84' Di Crescenzo (HR)
AMMONITI: Marcoaldi (HR), Ferrini, Piccinini (CH)
ARBITRO: Latuga (PS)
Nell’Ambito del progetto DADA-Distretto Attività Diffuse Aggregative Internazionale, promosso dall’Associazione Culturale Ricreativa OZ di Macerata in qualità di capofila, con i partner Gruca Onlus, ESN Macerasmus, Strade d’Europa e Comune di Macerata, in occasione della Giornata Mondiale della Terra, domenica 22 Aprile sarà possibile visitare la mostra fotografica “Costruizoni in terra cruda nel mondo” presso gli spazi dell’Ecomuseo Villa Ficana, il borgo di case in terra di Macerata.
La mostra, organizzata in collaborazione con il CedTerra e con l’Ecomuseo Villa Ficana, vuol essere un momento di condivisione e conoscenza sulla terra cruda: secondo una stima dell’UNESCO circa la metà della popolazione mondiale vive in case costruite con la terra. E’ in terra cruda che le più antiche civiltà hanno edificato le loro città, da Gerico alla più antica città della storia Çatalhöyük in Turchia, da Chan Chan in Perù alla celebre Babilonia in Iraq. Diverse città moderne hanno mantenuto l’uso della terra, ad esempio Santa Fè negli Stati Uniti e il centro di Bogotà in Colombia. L’esposizione proporrà case e luoghi in cui la terra cruda è protagonista, immagini fotografiche scattate per il concorso “Le case di terra – Paesaggio di architetture” proposto da diversi anni dal CedTerra – Centro di Documentazione sulle Case di Terra Cruda che ha la sua sede a Casalincontrada (CH).
Il progetto DADA si avvale del cofinanziamento della Regione Marche e del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, è riservato ai giovani di età compresa tra i 16 e i 35 anni e intende contribuire allo sviluppo di un centro giovanile multiculturale di aggregazione, essere un punto di riferimento e di incontro tra i giovani maceratesi e i giovani stranieri che vivono in città, diventando a tutti gli effetti un’opportunità di crescita della cittadinanza attiva e creativa.
La mostra sarà visitabile gratuitamente presso l’Ecomuseo Villa Ficana, Borgo Santa Croce 87 a Macerata nel pomeriggio di Domenica 22 Aprile dalle 15.00 alle 19.00
Come sempre sarà anche possibile effettuare visite guidate del Borgo, alla scoperta dell’architettura in terra cruda di fine ‘800. Ulteriori informazioni sul sito www.progettodada.jimdo.it o sulla pagina facebook @progettodada
È la FORM a inaugurare la trentaseiesima edizione della Rassegna di Nuova Musica, firmata dal direttore artistico Gianluca Gentili: lunedì 16 aprile, alle 21, al Teatro Lauro Rossi di Macerata, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, diretta da Marco Berrini, e affiancata per l’occasione dal Vocalia Consort di Roma e dal Vox Poetica Ensemble di Fermo, presenta un programma dedicato interamente a pagine del compositore estone Arvo Pärt: The Deer's Cry per coro misto a cappella (2007); Berliner Messe per coro misto e orchestra d’archi (1990-2002); Da pacem Domine per coro misto e orchestra d’archi (2004) e Salve Regina per coro misto, celesta e orchestra d’archi (2001-2002).
Un omaggio quindi alla poetica del musicista contemporaneo, tra i più amati dal pubblico delle nuove generazioni, profondamente intrisa di misticismo, che reinterpreta il sacro all’interno di un confronto dialettico fra cultura e mistero, fra Occidente e Oriente, tradotto in una sofferta esperienza di vita attinente alla sfera del privato. La musica di Pärt, infatti, non risuona all’esterno ma “tintinna” nel corpo e nell’anima; fonde il contrappunto imitativo antico al minimalismo moderno per scavare ossessivamente, con ostinata volontà, dentro il suono e produrre così, sull’ascoltatore, straordinari effetti di incantamento e di ipnosi mistica.
Per la FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana si tratta del primo di tre concerti dedicati ad Arvo Pärt. I prossimi appuntamenti, tutti inseriti nella rete internazionale “ESTONIA 100” degli eventi culturali per le celebrazioni del centenario dell’indipendenza dell’Estonia, sono il 25 maggio ad Ascoli Piceno e il 26 maggio nella Basilica di Santa Maria in Aracoeli a Roma.
I biglietti per il concerto della 36° Rassegna di Nuova Musica al teatro Lauro Rossi hanno un costo di 5 euro (intero) e 3 euro (ridotto; gli studenti UNIMC potranno usufruire di ulteriori agevolazioni) e si possono acquistare presso la Biglietteria dei Teatri in piazza Mazzini e il circuito online Vivaticket.
La polizia stradale, al fine di scongiurare gli incidenti stradali, ha proseguito i controlli straordinari al fine di prevenire le “stragi del sabato sera”. Nel corso della nottata appena trascorsa tra sabato e domenica sono stati effettuati controlli a tappeto sulla guida in stato di ebrezza e sono state ritirate cinque patenti.
La polizia ha effettuato controlli a Civitanova Marche che hanno portato appunto al ritiro di 5 patenti per guida in stato di ebbrezza. I conducenti delle auto ai quali sono state ritirate le patenti sono infatti stati trovati con un tasso alcolemico superiore a quello consentito.
La Medea Macerata regola la Gibam Fano esorcizzando alla Marpel Arena la sconfitta al tie-break nel girone di andata con un secco 3-0 che tiene a distanza la Sa. Ma. Portomaggiore, 25-20, 25-23 e 25-10 i parziali a Macerata per una Medea che ha mostrato la differenza di valori in campo.
Padroni di casa che approcciano bene la partita portandosi sull’8-4. Fano si tiene in scia cercando di sfruttare la verve offensiva. Se però l’attacco ospite poggia prevalentemente sull’opposto Lucconi (12 attacchi per lui nel primo parziale, quasi la somma di quelli dei due schiacciatori Tallone e Mair e del centrale Stoico), Miscio dall’altra parte della rete varia più le soluzioni tra Scuffia, Di Meo e Casoli in banda e i primi tempi di Alex Molinari. 59% di efficacia offensiva per Macerata con Casoli sugli scudi con 5 su 5 (capitano che non a caso concluderà come top scorer di giornata). La Gibam tiene la scia per poi perdersi nel finale.
Fano in cerca di riscatto nel secondo set, riesce a tenere la testa avanti prima sul 7-8, poi sull’11-14 grazie anche ad un miglioramento a muro (3 punti, tutti a firma di Stoico) che manda a vuoto gli attacchi di Macerata. La Medea però non si scompone, si riaggancia subito all’avversario fino al sorpasso sul 16-15. Sul 22-19 Macerata trova con Casoli anche il punto numero 23 ma si vede sventolare un rosso che porta la situazione sul 23-20 con il servizio a Fano. Macerata arriva ai set ball sul 24-21, la Gibam ne annulla 2 ma non basta.
Il secondo set pesa anche sul morale di Fano che, subisce l’imbarcata nel terzo set, quello dove i giocatori di coach Radici commettono meno errori individuali ma dove fanno più fatica ad arginare gli attacchi di Macerata che cambia al centro con Michael Molinari al posto di Alex. Il nuovo entrato segna 2 su 2 nel terzo parziale, come il collega Bussolari. Bene anche in difesa con il libero Gabbanelli. A metà set già si è sul 16-3 per Macerata, con i giochi fatti con largo anticipo. Medea che continua la sua opera fino al perentorio 25-10 che mette il punto esclamativo su una vittoria che lascia ben poco da dire. Per Fano il rammarico di non essere riusciti a dare continuità di gioco (12 errori punto nel primo set, 10 nel secondo, 8 nel terzo), per Macerata un altro importante tassello in vista dell’insidiosissima trasferta infrasettimanale di Forlì.
MEDEA MACERATA-GIBAM FANO 3-1
MEDEA MACERATA: Molinari A. 2, Casoli 18, Miscio, Medei ne, Troiani, Molinari M. 2, Scuffia 10, Thiaw, Di Meo 7, Bussolari 6, Gabbanelli (L1), Valenti (L2) ne. All. Pasquali
GIBAM FANO: Giuliani 1, Mazzanti, Stoico 6, Lucconi 16, Uguccioni, Iannelli (L), Paoloni 2, Tallone 9, Pietropoli, Spinelli 2, Andruccioli ne, Mair 2. All. Radici
ARBITRI: Colucci-Varfaj
PARZIALI: 25-20 (22’), 25-23 (30’), 25-10 (20’).
Trasferta umbra da archiviare per la Roana Cbf HR Macerata. Le ragazze guidate da coach Luca Paniconi escono sconfitte 3-1 dal Pala Rota di Spoleto nella 10ª giornata di ritorno del Girone C di Serie B1. Una gara in cui gravano molto ai fini del successo finale i banali errori (17) commessi dalle maceratesi in fase di impostazione, le quali non riescono mai a tenere costante una ricezione che paga imprecisioni i 9 ace subiti. Non bastano i 16 punti messi a referto da Pomili per evitare una sconfitta dal doppio volto: amara o se si pensa all’occasione sciupata data la sconfitta della Videomusic Castelfranco di sotto in tre set a Moie, indolore invece, dato che la classifica recita ancora Roana Cbf avanti di due lunghezze sulle toscane.
Paniconi ripropone lo stesso sestetto con il qual e ha sconfitto la scorsa settimana Cesena, riproponendo capitan Giorgi in banda, al posto di una convalescente Bellucci. La partenza è tutta a marchio orange con la Roana Cbf che fugge via prima sul 9-6 e poi sul 17-12. Legittima dunque il vantaggio sino al 25.21 firmato da Di Marino. Nel secondo set Trevi scende in campo con le intenzioni chiarissime: riagguantare la sfida. Il 12-8 iniziale ne è la conferma, ma le ragazze di Paniconi son brave a reagire e a riequilibrare il set sino al 21-21 quando, un break di 2-0 spiana la strada alle umbre per pareggiare i conti nei set (25-23). Non c’è storia invece nel terzo set con Trevi che prende immediatamente il largo grazie al servizio di Tiberi che non consente alle maceratesi di poter attaccare convinzione. Il 6-0 è un fossato insuperabile per la Roana Cbf, costretta a sopperire lungo tutti i 22’ sino al 25-14. Nonostante il tracollo nel terzo set, le ragazze di Paniconi, sembrano aver assimilato la carica giusta dal proprio coach per disputare al meglio il quarto set e casomai riaprire i giochi. La carica però, dura solo qualche punto. Sul 2-5 la Lucky Wind approfitta degli errori commessi dalle avversarie per portarsi avanti 10-6. L’Helvia prova a restare in partita con Pomili e l’ingresso di Costagli, ma le umbre son brave a gestire il vantaggio accumulato, tanto da dare nel finale il colpo di grazia chiudendo avanti di 5 punti 25-20, costringendo le maceratesi ad arrendersi e a interrompere la propria striscia positiva di sei successi consecutivi.
LUCKY WIND GRANFRUTTATO TREVI - ROANA CBF HR MACERATA 3-1 (21-25, 25-23, 25-14, 20-25)
Trevi: Rumori (L1), Tiberi 10, Monaci 3, Gemma ne, Capezzali 21, Bozzi ne, Vujevic, Cruciani ne, Sabbatini (L2), Catena 12, Leorsini ne, Ubertini 11, Muzi 6. All. Tardioli.
Roana Cbf HR Macerata: Pomili 16, Armellini ne, Barzetti (L2), Costagli 2, Patrassi, Grilli 2, Bellucci 1, Peretti 5, Grizzo 9, Rita 8, Giorgi 10, Malavolta (L1), Di Marino 3. All. Paniconi
NOTE: Trevi: bs 13, ace 9, muri 5, errori 9, ricez. 45% (23% prf.), att. 39%. Macerata: bs 9, ace 2, muri 4, errori 17, ricez. 50% (24% prf.), att. 33%
PARZIALI: 28’, 33’, 22’, 26’
ARBITRI: Erman - Di Lorenzo