Arriva nel Piceno il tour di aiuto e di sostegno alimentare a favore degli animali terremotati che vivono nelle zone rosse del cratere promosso dall’Associazione Cinofila Cave Canem di Porto Sant’Elpidio e da Almo Nature, azienda di pet food che produce alimenti utilizzando ingredienti di qualità.
Dopo aver visitato la provincia di Macerata e di Fermo, il progetto solidale itinerante si conclude nella zona simbolo del terremoto: Arquata del Tronto. Qui, due anni dopo il sisma, l’emergenza resta totale: case letteralmente “sbriciolate”, macerie e distruzione hanno reso la città e le frazioni circostanti dei paesi fantasma. “Abbiamo voluto a tutti i costi venire in questi territori, quelli in assoluto più colpiti dal sisma. Tra permessi e autorizzazioni, è stata una vera sfida organizzare la consegna in quest’area, ma era impossibile non toccarla - spiega Costantino Finocchi, presidente dell’Associazione Cave Canem - Questa è ancora una zona di guerra con lo spettro del terremoto”.
I municipi non esistono più e i vari comuni sono in una sorta di commissariamento. L’unica struttura a presidiare la zona è il corpo nazionale dei vigili del fuoco ed è proprio grazie al loro aiuto che domenica 20 maggio, i volontari dell’Associazione Cinofila marchigiana Cave Canem sono riusciti a entrare ad Arquata del Tronto. Sotto la vigilanza di Fausto Lattanzi dei VVFF, i volontari dell’Associazione hanno consegnato nelle zone di Arquata, Pescara del Tronto e in tutte le piccole frazioni circostanti, una fornitura di mangime pari a 500 kg, una media di circa 4.000 pasti per cani e gatti donati da Almo Nature.
In questa zona del Piceno prima del sisma si viveva di poco, piccola agricoltura e piccola economia montana di allevamento e formaggi. Ora non più, ma le persone non possono abbandonare quel poco rimasto. L’iniziativa si propone di portare sostegno non solo ai centri SAE (soluzioni abitative di emergenza), ma di raggiungere anche le persone che vivono coi loro animali nelle tantissime frazioni circostanti, numerose e piccolissime e dimenticate perché difficilmente raggiungibili.
“Con quest’ultima consegna abbiamo raggiunto l’inferno nel pieno cratere. Oltre alla realizzazione delle casette si sono spostate poche pietre e le continue scosse non aiutano i lavori – commenta Camila Arza Garcia, inviato solidale di Almo Nature – Si respira aria di rassegnazione e disperazione perché per le persone è difficile trovare la speranza di un futuro, in una zona che non si sa ancora se potrà tornare a vivere. In tanti sono andati via e hanno abbandonato tutto, inclusi gli animali. È importante far vedere che c’è qualcuno pronto ad aiutare e a dare il proprio contributo per donare un po’ di speranza. Stiamo portando la nostra solidarietà a chi resiste ed è rimasto insieme al proprio compagno animale. Pensiamo e agiamo dal punto di vista degli animali, per questo per noi l’importante è sfamarli e agire sulle emergenze con LoveFood”.
LoveFood rientra nel progetto di Almo Nature, A Pet Is For Life, un impegno concreto volto a ridurre drasticamente l’abbandono di animali: non vogliamo lavorare solo sull’emergenza ma provare a essere attori di un cambiamento che passi dall’emergenza alla soluzione. È anche per questo che abbiamo lanciato AdoptMe, per offrire un mese di pappa gratuita, tramite i canili e gattili aderenti, a chi adotta consapevolmente un animale. Desideriamo e speriamo così di far crescere una comunità che ponga al centro il rispetto per l’animale che si porta a casa.
Un impegno, quello verso la natura, che ha portato gli azionisti di Almo Nature a scegliere di donare il 100% delle azioni della società Almo Nature spa, e delle sue filiali, a una Fondazione. A partire dal 2018 tutti i profitti (dividendi) generati dalla vendita dei suoi prodotti saranno unicamente utilizzati a favore degli animali e dell’ambiente. Con questa donazione, gli animali e la natura saranno i veri proprietari di Almo Nature. I clienti di Almo Nature - Fondazione Capellino partecipano in prima persona ai progetti, sostenendo le collaborazioni con associazioni come Cave Canem e tante altre che hanno bisogno di aiuto.
L’associazione Cinofila Cave Canem ha già in cantiere un prossimo progetto col quale tornerà nei paesi visitati con iniziative di vario genere. Un impegno preso che servirà per non dimenticare, per mantenere accesi i riflettori su questi territori e per restare vicino a chi avrà bisogno di aiuto.
Da CasaPound Macerata riceviamo
Nei giorni scorsi, la stampa locale ha pubblicato un articolo sul collettivo Antifa Macerata riportando il loro manifesto politico. Manifesto politico già pubblicato dallo stesso collettivo dopo la mobilitazione del 10 febbraio e rilanciato nel sito del CSA Sisma. Collettivo Antifa, orgogliosamente promotore della ormai nota pignatta antifascista del 25 aprile; CSA Sisma al centro delle mozioni presentate dai consiglieri di opposizione riguardo l'utilizzo degli spazi allo stesso concessi dall'amministrazione. In modo molto chiaro ed esplicito il manifesto assicura verso Casapound azioni dirette alla “...chiusura e il sabotaggio dalle loro sedi, all’occupazione popolare degli spazi pubblici in cui tenteranno di inscenare i loro eventi, dal bloccaggio e boicottaggio degli spazi commerciali che offriranno sale, alla sottrazione di ogni legittimità giuridica alle loro organizzazioni, dall'impedire l'apertura di nuove filiali al rendere innocui i loro referenti locali”.
Rendere innocui i loro referenti locali! Stesse minacce sono indirizzate alla Lega. Accuse pesanti anche verso la sezioni dei media tradizionali (nel nostro territorio in particolare il Resto del Carlino e il Corriere Adriatico), le nuove pagine giornalistiche che sono emerse negli ultimi anni a livello locale (nel caso di Macerata, Cronache Maceratesi e Picchio News) e gli amministratori di gruppi di discussione sui social network.ritenuti colpevoli, a loro dire, di aver promosso e lasciato spazio a una cultura neofascista.
Ci dispiace dover ancora una volta essere costretti a sottolineare che Casapound non è un movimento eversivo, ha partecipato alle recenti consultazioni elettorali presentando il simbolo in tutta Italia, e non hanno bisogno della legittimazione di nessuno, tanto meno dei centri sociali e antifa. Esprime opinioni politiche sempre e solo su fatti contingenti con attività assolutamente legittime, democratiche, consentite e sempre autorizzate eppure sempre oggetto di attacchi e azioni violente dirette ad impedirne un sereno svolgimento. Casapound Macerata non si pone sullo stesso piano dei centri sociali.
Vuole entrare nelle istituzioni perché vede in queste l'unico strumento per provare a cambiare le cose e da queste, in questo momento in particolare, dalla Giunta Comunale di Macerata, chiede di conoscere: 1. cosa il collettivo Antifa Macerata intende con “...rendere innocui i loro referenti locali” 2. se la Giunta ed il Consiglio considerano questa come le altre frasi contenute nel manifesto intollerabili ed estranee al confronto democratico 3. Come si pone il sindaco riguardo suddetto manifesto politico anche in considerazione che la consigliera Ciarlantini è altresì esponente di primo piano del centro sociale di Macerata 4. Se la giunta ritiene opportuno continuare a dare spazi e sovvenzioni a chi insiste a fare politica in questi termini quando lo stesso sindaco ha ribadito più volte, anche nell'ultimo consiglio, che Macerata non ha bisogno di chi continua a seminare odio e portare avanti scelte e proposte “divisive”. Forse non è più sufficiente condannare e scandalizzarsi per la pignatta antifascista o i cori contro le Foibe ma di fatto continuare a sovvenzionare e strizzare l’occhio ai promotori di tali gesti.
Casapound Macerata continuerà ad essere presente nel territorio con eventi, banchetti e manifestazioni, per i quali chiederà come sempre le dovute autorizzazioni. Ci aspettiamo da parte del sindaco e di tutti gli esponenti di maggioranza, non solo un invito ad abbandonare toni e modi da guerriglia, ma l'assunzione di un impegno concreto atto a disincentivare, prevenire e condannare le azioni di tutti coloro che continueranno a sentirsi legittimati a fermare le iniziative politiche e sociali degli altri partiti con la violenza, creando un clima di scontro e di tensione, nel quale Casapound non vuole entrare, e che comporta solo l'impossibilità per i cittadini di godere in tranquillità della propria città costretti a schivare cordoni di polizia
Lunedì 28 maggio presso l’Istituto di Istruzione Superiore Ricci la Camera di commercio di Macerata, in collaborazione con il locale Comitato per la promozione dell’imprenditorialità femminile, organizza il primo appuntamento della manifestazione itinerante del 2018. L’obiettivo, in estrema sintesi, è informare le imprenditrici e offrire strumenti formativi a chi aspira a diventarlo, dare visibilità alle dinamiche che riguardano l'occupazione femminile e creare consenso sul tema delle pari opportunità.
“E’ un onore che ad aprire l’undicesima edizione del road show nazionale sull’imprenditorialità femminile – ha dichiarato il presidente dell’ente camerale Giuliano Bianchi – sia la nostra realtà. E lo faccia con un workshop dal titolo evocativo Impresa Rosa in Azione - Reti per l’Innovazione e l’Alternanza Scuola-Lavoro. Titolo che rimanda a temi chiave come la digitalizzazione e l’ orientamento, le competenze obbligatorie a cui sono chiamate a rispondere le Camere di commercio, nella nuova fase di ridisegno organizzativo . Nel corso della giornata – ha concluso Bianchi – presenteremo anche due misure molto interessanti: il bando voucher digitali e il bando per l’ alternanza scuola -lavoro ”
“Con entusiasmo collaboriamo attivamente alla proposizione di iniziative alla Camera di commercio – ha affermato la presidente del locale comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile Patrizia Tiranti –coniugando lo sviluppo dell’imprenditoria locale in ottica di genere. E con lo stesso entusiasmo abbiamo accolto l’idea della tappa perché pensiamo che questa giornata contribuisca a far conoscere a livello nazionale i risultati concreti del nostro impegno e anche ad avvicinare le giovani studentesse a dei settori finora ritenuti solo maschili. Così da favorire l’orientamento professionale, incoraggiare e rafforzare la fiducia delle ragazze nelle proprie capacità, sfruttando al meglio le opportunità del digitale”.
“Ancora una volta i tour di “Guide delle Marche” hanno fatto il pienone.
Grande successo per la visita guidata in notturna a Macerata “La luce nera del mistero” con 200 presenze che hanno scelto la proposta di “Guide delle Marche” per scoprire il volto meno noto di Macerata in occasione dell’evento nazionale “la notte dei musei” istituito dal Mibact.
Grazie alla collaborazione delle studentesse della “cattedra di educazione e interpretazione del patrimonio” dell’Università di Macerata e con il patrocinio di Confesercenti Macerata e Federagit Marche, i visitatori hanno potuto incontrare ed ascoltare le storie di alcuni personaggi della Macerata di un tempo.
I partecipanti, provenienti da Macerata e dalla sua provincia con alcuni ospiti dall’Emilia Romagna, organizzati in tre folti gruppi, hanno ascoltato l’appassionante racconto in chiaroscuro che, dalla Chiesa di San Giorgio, attraverso l’antico quartiere ebraico, passando per piazza Oberdan e per il Castrum Sanctae Mariae Magdalene li ha condotti fino alla piazza della Libertà dove il tour si è concluso con grande soddisfazione degli stessi. Al termine della passeggiata i visitatori hanno approfittato dell’apertura straordinaria dei musei cittadini per vivere appieno il cuore della città”
Da anni l’arma dei Carabinieri incontra studenti di ogni ordine e grado per diffondere la “cultura della legalità”, attraverso il rapporto diretto e immediato tra gli stessi e con chi e’ chiamato ogni giorno a tutelarla. Quest’anno, il comando provinciale carabinieri del capoluogo, anche nell’ambito delle iniziative nate nel perimetro del tavolo “uniti contro le droghe” presieduto dal prefetto di macerata, ha organizzato un convegno sul tema della lotta alla droga coinvolgendo tre istituti superiori, il “Bramante Pannaggi” di Macerata, l’Istituto Agrario “Garibaldi” e l’I.p.s.i.a. “Corridoni” di Corridonia”, che ha anche una sede distaccata in città.L’idea lanciata dai Carabinieri, è stata accolta favorevolmente dai ragazzi, i quali, con il supporto degli insegnanti, in particolare le prof.sse Serafini Francesca e Meschini Daniela, hanno autonomamente svolto un percorso sul tema producendo varie opere che, sotto il titolo “patto con la vita”, saranno rappresentate il 23 maggio alle ore 9 presso il teatro “Don bosco” di Macerata, alla presenza delle autorità provinciali e locali.Alla giornata di riflessione parteciperanno con la loro testimonianza due importantissime realtà nazionali nel campo della prevenzione e del recupero di chi purtroppo rimane vittima di questa come di altre dipendenze.Prenderanno parte “virtualmente”, attraverso video-messaggi, e personalmente, personaggi attualmente in auge e vecchie glorie del calcio nazionale e per suggellare ancor più il rapporto con le istituzioni, nel pomeriggio del 23 maggio, alle 15, presso lo Stadio “Dei Pini” di Macerata, si svolgerà un triangolare di calcio tra le squadre dei tre istituti coinvolti. La squadra vincitrice sfiderà una compagine del comando provinciale Carabinieri di Macerata.L’evento è stato possibile anche grazie alla generosità della fondazione “Carima”, del comune di Macerata e della Croce rossa.
La seconda edizione di "Scarabò. Una città per educare" ha affermato il festival maceratese come una realtà solida e in crescita, confermando l'impatto positivo registrato l'anno precedente, nonché aumentando quest'anno il numero dei partecipanti.
Sono stati circa 450 bambini che hanno partecipato agli oltre 40 laboratori ed eventi in programma nel centro storico di Macerata.La direttrice e organizzatrice, Laura Copparoni, commenta con grande soddisfazione la buona riuscita dell'iniziativa, sia per i numeri riscontrati sia per le collaborazioni intrecciate ai fini della sua riuscita. Attività formative, molteplici esperienze di gioco, momenti ricreativi e soprattutto centinaia di sorrisi di genitori e figli hanno animato per due giorni Macerata trasformandola in una città educante al servizio della crescita dei propri cittadini.
I festival ha anche ospitato il laboratorio Urban Ticass, la caccia al tesoro ideata con i bambini di alcune classi dell'istituto Mestica e il progetto per la sostenibilità urbana Trans Urban Eu-China, che ha scelto il festival come caso di studio per poi replicarlo nel 2020 in Cina.Entusiasti per il risultato ottenuto, Laura Copparoni e l'associazione "Scarabò", confidando nel prosieguo dell'avventura, danno appuntamento al 2019.
A seguito dell’emergenza sisma iniziata ad agosto 2016, il Comando dei Vigili del Fuoco di Macerata è stato costantemente ed è tutt’ora impegnato nell’espletamento dei compiti istituzionali, con particolare riferimento all’attività di soccorso tecnico urgente, che in questo scenario di crisi sismica si è concretizzata principalmente nella realizzazione di opere provvisionali, demolizioni e assistenza alla popolazione.
Anteponendo comunque l’attività connessa al soccorso, nel corso di questi ultimi mesi, il Comando di Macerata, dopo aver espletato le prescritte procedure di verifica, ha dovuto gestire un'ulteriore emergenza, connessa alla parziale inagibilità delle proprie sedi di Macerata e di Camerino. A questo proposito, nei giorni scorsi il sindacato Usb aveva espresso preoccupazioni in merito alle sedi di Camerino e Macerata (qui il nostro articolo)
Grazie alla disponibilità e professionalità del personale specializzato, sono stati eseguiti lavori di messa in sicurezza e adottate idonee procedure gestionali finalizzate a garantire la parziale fruibilità degli immobili, nelle more dell’esecuzione dei lavori di adeguamento sismico.
Da ultimo, il Commissario Straordinario per il sisma, con ordinanza n.56 del 10.05.18, grazie all’impegno profuso dall’Amministrazione Provinciale, ente proprietario della sede centrale VVF di Macerata e dall’Agenzia del Demanio, ente proprietario del Distaccamento VVF di Camerino, ha inserito le sedi di Macerata e Camerino nel programma degli interventi di ricostruzione, riparazione e ripristino delle opere pubbliche in quanto edifici strategici.
Il Comando di Macerata fornisce la più ampia disponibilità agli Enti proprietari per collaborare all’attività di progettazione degli interventi di adeguamento sismico, nella certezza che sia tale attività che quella conseguente legata alla riparazione e al ripristino verranno realizzate nei tempi tecnici strettamente necessari.
In risposta alla Proposizione n. 55/2018 presentata dal consigliere Sacchi di Forza Italia e da altri consiglieri di minoranza in merito alla censura sull'operato del collettivo Antifa, in riferimento alla "Pignatta Antifascista" del 25 Aprile 2018, riceviamo e pubblichiamo dal Collettivo Antifa:
"Cari fantocci del Consiglio firmatari della Prop. N°55/2018,
nel vostro mondo gli strascichi indesiderati degli “inediti e sciagurati fatti di sangue susseguitisi a Macerata dalla fine di Gennaio” - ovvero un omicidio brutale e una strage neofascista - sono da individuarsi in un pupazzo. Sempre a beccarvi come galline che si litigano un verme, ora siete tutti concordi sulle priorità: trattare in consiglio la tragica vicenda del fantoccio di cartapesta, caduto sotto i colpi impietosi di fanciulli armati di bastoncini.
Il vostro evidente tentativo di acquisire prestigio o autorevolezza con mozioni disinformate e sconclusionate, così come le continue citazioni di voi stessi sui social network, non vi frutteranno alcuna credibilità. Questi vostri comportamenti svelano solamente il vostro continuo tentativo di strumentalizzare gli eventi per un ritorno elettorale. Risultate incapaci di affrontare o tantomeno risolvere questioni concrete, ma vi unite a quelli che in teoria criticate nello scandalizzarvi e nel richiedere una censura che viola ogni diritto a manifestare e occupare il suolo pubblico.
È chiaro che parlate del pupazzo perché non avete nulla di cui parlare. Quando sollevate un caso come questo, combattendo un fantoccio con fiera stupidità e cadendo in una provocazione orchestrata proprio con questo obiettivo, vi rendete ancora più ridicoli. Vestiti bene, pance e portafogli pieni, disquisite di “importanti” faccende come se aveste a cuore la città, ma ammantati della vostra autorità priva di autorevolezza, vi ingozzate a vicenda di parole vuote nel tentativo di accaparrarvi domani la poltrona che tanto criticate oggi. Risulta evidente che di questioni su cui riflettere ce ne sarebbero molte, e molto più serie, che invece nascondete perché credete erroneamente che i cittadini Maceratesi siano incapaci di vedere il vostro squallido trucchetto.
Quando avrete finito questa pantomima tragicomica vi invitiamo, al posto di invocare punizioni e cianciare di censure, a iniziare a farvi domande sulla società Maceratese che ha plasmato lo stragista e che lo supporta, inizialmente a mezza bocca e ora sempre di più. Infatti nulla nasce dal nulla e quelli che strepitano scandalizzati per un fantoccio di carta sono gli stessi che giustificano l’atto di vigliaccheria a mano armata di un neofascista.
Dovreste chiedervi perché gli accoglienti Maceratesi solidarizzano con uno stragista ad alta voce al bar e ricevono consensi, mentre sempre più persone, italiane e migranti, sono costrette ai margini della società. Dovreste provare a comprendere cosa significa oggi essere disoccupati, precari, lavoratori in nero, anziani con la pensione minima, ragazze madri: tutti impossibilitati a immaginarsi un futuro mentre le istituzioni continuano a diminuire servizi educativi, sanitari, sociali.
Potreste affrontare il problema dell’abuso di alcool e psicofarmaci e dell’aumento di suicidi nelle popolazioni terremotate. Potreste cercare di capire perché i vostri figli spendono la paghetta che gli date e i soldi della cresima in eroina, piuttosto che cercare di annichilire i disperati che gliela vendono (che è come cercare di eliminare il diabete chiudendo le pasticcerie).
La vostra pochezza non vi fungerà da alibi, la vostra paucità non vi scuserà di nulla. Il vostro vuoto non ci risucchierà".
Neanche gli organizzatori si aspettavano una sala così piena: è evidente che c'è una domanda per parlare di politica. All'assemblea dell'associazione Cittadini in Cammino, nata un anno fa in occasione del referendum costituzionale, c'era veramente un mondo trasversale fatto di amministratori, imprenditori, professori e semplici cittadini.
E' stato scelto come Presidente il professor Flavio Corradini, ex magnifico rettore dell'Università di Camerino: “Avevamo detto che la nostra associazione è trasversale e ho visto in sala cittadini anche di orientamenti diversi. Del resto siamo qui per dare voce alla società civile che vuole evidenziare una proposta riformista che guardi al bene del Paese e che possa aiutare la politica attraverso proposte e indicazioni. Questo soggetto è riformatore e laico e assolutamente apartitico”.
Monica Martarelli e Gabriele Maolo, i due portavoce che hanno dato la voce all'associazione fino all'assemblea, hanno ricordato le ragioni fondanti: “La politica ha bisogno di cittadini attivi e con una coscienza critica e che tornino a discutere di progetti”.
La discussione ed il confronto sono già attivi. Sulla chat dell'associazione e sul sito www.cittadinincammino.it c'è un blog ed un forum che favoriscono la discussione ed il confronto.
“Ma vogliamo andare oltre – ha detto Corradini nel suo intervento – perchè vorremmo studiare delle proposte su temi importanti come cultura, Europa, economia, pubblica amministrazione, ambiente e politiche sociali. Nostro compito sarà quello di raccogliere i contributi dei cittadini, confrontarci e studiare delle soluzioni. Sarà a questo punto che potremo indicare delle proposte anche concrete ai partiti. E non dico al partito perchè non siamo una costola di nessun partito, ma un punto di riferimento della politica”.
Sono stati molti gli interventi dei cittadini presenti. In tutti la richiesta di una politica vicina alla gente e che guardi ad un progetto di società a lungo termine. “Le riforme sono necessarie per rendere vicine e partecipate le istituzioni che ora rischiano di essere troppo distanti dai bisogni della gente.
La questione dei giovani e della politica è stata affrontata da Tommaso Leoni, coordinatore del gruppo giovani: “C'è una distanza preoccupante tra i giovani e la politica”. Per Leoni soltanto con una politica rigenerata e attenta ai cittadini si possono riprendere i termini del confronto in maniera positiva: “Se si torna a fare cultura, formazione ed informazione possiamo riavvicnare i giovani alla politica”.
Un programma impegnativo per Cittadini in Cammino. L’associazione promuove confronti e dibattiti con tutte le componenti della società, attività creative, ricreative e sociali, coinvolgimento e partecipazione attiva dei cittadini, delle comunità, favorendo sempre il protagonismo e il pluralismo dei partecipanti, dando spazi adeguati alle giovani generazioni e politiche giovanili di avvicinamento alla vita politica e culturale. Stimola e valorizza l’impegno, il senso civico dei cittadini e delle comunità, promuove l’ascolto diretto e le scelte politiche per il bene comune. Valorizza la cultura come investimento sociale ed economico del territorio, crescita di moderni sistemi produttivi, nuove professionalità e come fattore strategico per il benessere della persona. Collabora con altre associazioni, amministrazioni statali, enti locali e forze pubbliche e sociali per il raggiungimento degli obiettivi.
Per Cittadini in Cammino il nuovo consiglio direttivo è formato da Paolo Accattoli, Federico Bora, Carlo Mariano Calamita, Giuseppe Centanni, Flavio Corradini, Carla Datena, Tommaso Leoni, Monica Martarelli, Alba Mosca, Mario Montalboddi, Settimio Novelli, Andrea Perticarari, Rosita Platinetti, Fabiola Santini, Rita Soccio, Leonardo Virgili.
Presidente: Flavio Corradini
Vicepresidente Carla Datena
Tesoriere Rosita Platinetti
Coordinatore giovani: Tommaso Leoni
Collegio dei Probiviri: Gabriele Maolo, Giorgio Rilli e Giancarlo Sarnari
Aggiornamento del 23 maggio. Pare che Pepe sia stato avvistato in zona Collevario a Macerata. Chiunque abbia notizie può contattare il 3385983958.
AAA cercasi Pepe: Pappagallino inseparabile di 10 anni, si è allontanato il 19 maggio in zona Via Ghino Valenti/Via dei Velini, a Macerata. Chiunque dovesse avvistarlo è pregato di chiamare il numero 3385983958. È socievole e risponde se richiamato.
Durante il 31° Compleanno di Pinocchio, la Fondazione Nazionale Carlo Collodi attribuirà il riconoscimento “Amico di Pinocchio” a Francesca Chiusaroli per le attività di studio, ricerca e divulgazione condotte dalla docente dell’Università di Macerata in relazione al “Pinocchio in Emojitaliano”, pubblicato con Johanna Monti e Federico Sangati per i tipi di Apice libri.
Il riconoscimento viene assegnato ogni anno dalla Fondazione a personalità dell’arte, dell’editoria, del giornalismo, dello sport e del turismo che si sono distinte per le azioni a tema “Pinocchio” coerenti con le finalità dell’ente.
“Pinocchio in Emojitaliano” è una delle traduzioni più originali di Pinocchio, un testo letterario tra i più tradotti, un classico della letteratura italiana conosciuto in tutto il mondo e a tutti familiare. “Si tratta di un progetto – spiega Chiusaroli - che ha messo insieme nuove tecnologie e tradizione, ricerca accademica e mondo social. Il linguaggio degli emoji avvicina le generazioni e parla a tutto il mondo. Pinocchio è un simbolo universale. Sono molto felice che la Fondazione Collodi abbia seguito l’idea dal suo nascere fino a conferire questo riconoscimento”.
Il gruppo di ricercatori e docenti - Francesca Chiusaroli di Unimc, Johanna Monti dell’Orientale di Napoli e Federico Sangati, ricercatore indipendente - ha lavorato sulla traduzione del romanzo di Collodi in icone emoji insieme a un'intera comunità grazie a Twitter. Alla base ci sono gli studi di linguistica storica condotti dalla professoressa Chiusaroli sulle scritture pre-alfabetiche di epoca antica e, più ancora, sulle scritture di lingue artificiali che si svilupparono in Inghilterra nel XVII secolo. Gli emoji, per la qualità iconica e per la diffusione globale delle nuove tecnologie, sono quanto di più simile si possa trovare a un linguaggio comprensibile da tutti, anche se si tratta di un ideale più che di realtà.
Si chiama Lauretta Gianfelici, é di Macerata e ha scelto Facebook per raccontare la sua storia. Una testimonianza, la sua, che arriva insieme alla decisione di non nascondere il suo nome e il suo volto, grazie anche ad una associazione veneta che da anni indaga sui misteri italiani e sui legami tra associazioni segrete e organizzazioni criminali.
La donna, seguendo un testo, racconta di aver cominciato la sua battaglia ormai molti anni fa, a seguito della separazione dall'ex marito, coinvolto, a suo dire, in affari che la signora Lauretta definisce "poco puliti". Accuse pesanti, le sue, che l'avrebbero anche portata ad un taglio netto con la sua famiglia di origine e ad anni di isolamento. Culminati, addirittura, con una richiestra di Trattamento Sanitario Obbligatorio.
Il video é circolato anche su un gruppo dedicato a Pamela Mastropietro, ma che non é quello che la famiglia ha creato per comunicare le iniziative in memoria della ragazza, e sta inevitabilmente creando grande clamore a Macerata e non solo. Anche perché sembra voler mettere in collegamento tutte le vicende che hanno sconvolto il territorio dal gennaio scorso, dopo la barbara uccisione della ragazza romana allontanatasi dalla Comunità Pars di Corridonia. Dalla mafia nigeriana alle costole deviate della massoneria, passando per i giri di droga e prostituzione.
La signora Lauretta racconta di aver più volte denunciato fatti poco chiari avvenuti a Macerata, ma di non essere mai stata presa in considerazione.
"Chiediamo protezione. Se succederà qualcosa, se spariremo voi tutti sarete testimoni" l'appello lanciato nel video che sta facendo ora il giro della rete.
Spareggio vinto, semifinale raggiunta. Un 3-0 che scaccia i brutti pensieri (che poi tanto brutti non erano) di gara 2 in quel di Sarroch e spiana la strada del prossimo turno, in attesa dello spareggio di Lamezia che sancirà l’avversario della Medea Macerata.
Sestetti canonici da ambo le parti. Si inizia con un avvio di gara punto a punto, sul 7-6 Macerata allunga prima con una pipe di Di Meo, poi con un muro vincente sull’attacco ospite da posto 4. La ricezione della Medea, con Gabbanelli e Casoli, vanta un ottimo 80% nel primo set mentre l’attacco sardo si deve accontentare di un modesto 27%. Sul 16-14 Macerata piazza il break decisivo: muro out trovato da Scuffia, parallela di Di Meo, ace di Miscio, diagonale out di Genna, Romoli non passa dalla seconda linea. Scuffia mette il punto del 24-19, gli ospiti annullano 3 set ball costringendo coach Pasquali a chiamare il time-out. Al rientro delle squadre è capitan Casoli a mettere a terra il punto del 25-22.
Secondo set con Sarroch che comincia a forzare il servizio, la ricezione maceratese cala al 65% e incappa in 4 errori. Sul 6-6 i sardi allungano con un primo tempo di Corsini e un’invasione di Macerata, che però sul 9-8 ribalta la situazione, con due muri ad opera di Scuffia e Michael Molinari. Si viaggia sempre sul filo dell’equilibrio, sul 15-13 gli ospiti ribaltano la situazione con 3 punti consecutivi di Genna (un attacco vincente e 2 aces). Sarroch rimane avanti ma sul 18-20 Riccardo Romoli non passa da posto 2 e Casoli trova il muro out del pareggio. Lo stesso Casoli trova il punto del vantaggio. Di Meo mette a segno il punto del 24-21, un servizio out di Casoli annulla la prima palla set ma è Scuffia a mettere a terra la palla del 24-22.
Anche il terzo set è piuttosto tirato, Sarroch è avanti (7-8), ma Macerata arriva avanti sul 16-14 in quella che è una continua rincorsa. Sardi che accorciano ma è ancora Scuffia a muro a mantenere i padroni di casa sul +2. Non è finita, Corsini accorcia sul 18-17 e sul 19 pari Riccardo Romoli in attacco e ancora Corsini a muro su Alex Molinari rilanciano le ambizioni di Sarroch. Medea che però non si dà per vinta e Michael Molinari a muro dà a Macerata il punto del 22 pari. Un errore al servizio per parte per il 23-23, muro out dato a Macerata per il 23-24 ma Genna sbaglia ancora il servizio. I vantaggi premiano la Medea, prima il muro a due su Skuodis e poi con la rigiocata non riuscita sull’attacco di Casoli. 26-24 ed inizia la festa della Medea.
Orecchi puntati su Lamezia che ospita lo spareggio con Leverano. Lo spareggio con Sarroch sarà ritrasmesso in differita video da Radio Studio 7 sulla web tv della radio e in simulcast sul canale 611 del digitale terrestre, domenica 20 maggio alle ora 15 e alle 22.
MEDEA MACERATA-POLISPORTIVA SARROCH 3-0
MEDEA MACERATA: Molinari A. 3, Benedetti, Casoli 19, Miscio 1, Medei ne, Troiani, Molinari M. 4, Scuffia 13, Thiaw, Di Meo 12, Bussolari, Furiassi ne, Gabbanelli (L1), Valenti (L2) ne. All. Pasquali.
POLISPORTIVA SARROCH: Grugnetti ne, Bizzotto 1, Genna 10, Romoli M. 2, Grandi, Skuodis 7, Lai ne, Pau (L1), Romoli R. 10, Pintus (L2) ne, Donzella, Pisu 4, Corsini 9. All. Balletto.
ARBITRI: Pescatore-Di Tullio.
PARZIALI: 25-22 (27’), 25-22 (27’), 26-24 (31’)
NOTE: Medea 14 errori in battuta, 4 aces, 12 muri vincenti, 71% in ricezione (61% perfetta), 46% in attacco; Sarroch 14 errori in battuta, 2 aces, 5 muri vincenti, 55% in ricezione (48% perfetta), 39% in attacco.
Centoventi insegnanti di Scuola Primaria della provincia di Macerata hanno aderito al progetto “Scuola in movimento” che è stato coordinato dal Centro sportivo italiano nell’ambito di una più articolata programmazione di educazione alla salute - “Marche in movimento” - promossa dalla Regione d’intesa con il Miur, l’Asur, il Coni e lo stesso Csi.
“Scuola in movimento – spiega Andrea Fabiani, referente provinciale del progetto – ha formato gli insegnanti della Primaria su un metodo svizzero, di cui il Csi detiene i diritti in Italia, che favorisce l’attività motoria durante l’attività didattica. Inizialmente era previsto solo un corso di formazione a gennaio, ma visto l’interesse suscitato dall’iniziativa, con pareri più che favorevoli, è stata organizzata una seconda sessione in primavera. Infine, a conclusione dell’esperienza, c’è stata la consegna simbolica del kit del progetto presso l’Istituto comprensivo ‘Lucatelli’ di Tolentino”.
Nell’occasione è stata proposta una dimostrazione pratica in una delle classi prime che, grazie ai loro insegnanti, hanno già sperimentato “Scuola in movimento”. Con l’avvio del prossimo anno scolastico i 120 docenti formati saranno in grado di avviare subito, fin da settembre, il nuovo metodo che porta il bambino ad apprendere più facilmente attraverso il movimento del proprio corpo. Alla consegna del kit hanno partecipato i responsabili del Csi maceratese, Carlo Belvederesi; dell’Ufficio scolastico provinciale, Mauro Minnozzi; del Coni di Macerata, Giuseppe Illuminati; nonché la referente del Dipartimento di prevenzione dell’Area vasta 3 dell’Asur Marche, Rosanna Passatempo, oltre al Dirigente scolastico della “Lucatelli”, Mara Amico.
Incidente questa mattina intorno alle 11.30 all'altezza della rotatoria in via Roma a Macerata. A scontrarsi, per cause ancora in corso di accertamento, un'auto e una moto.
Ad avere la peggio è stato il ragazzo alla guida del mezzo a due ruote che ha riportato alcune lesioni, fortunatamente non gravi, a seguito dell'impatto con l'asfalto.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che lo hanno trasportato al pronto soccorso di Macerata per gli accertamenti di rito. Illeso il conducente dell'auto.
Giovedì 17 maggio, presso la sala "Franco Foschi" del Centro Nazionale Studi Leopardiani di Recanati, al termine di un seminario su "Giacomo Leopardi. Storia di un'anima - Tra verità biografica e finzione letteraria", è avvenuta la proclamazione dei vincitori della selezione regionale del "Premio Leopardi": si è aggiudicata il primo posto Giulia Nardi, della classe III A del Liceo “Leopardi” di Macerata.
Giulia ha ricevuto in premio delle preziose pubblicazioni e garantendosi l'accesso alla successiva fase nazionale, che si svolgerà venerdì 1 giugno nella stessa sede.
Giulia Nardi, presto impegnata nell’esame di maturità, ha quest’anno già conseguito altre vittorie in altre competizioni, fra cui certamina della lingua greca e latina di livello nazionale.
La Roana Cbf, ancora senza Paniconi, guidate da coach Carancini, perde al tie break contro la ColorMax Sikkens Altino. Dopo essersi portata in vantaggio 2 a 0 sulle padrone di casa non riesce nel colpaccio e crolla in un campo sicuramente ostico, sotto i colpi delle avversarie, ma nulla da recriminare alle orange, che hanno onorato fino all’ultimo punto il campionato e l’amore verso questa maglia, questa società e la tifoseria che le ha sempre sostenuto in ogni gara.
La gara contro la ColorMax Sikkens inizia con una grande pressione in battuta da parte delle padrone di casa, Macerata stringe i denti in ricezione e cerca di rimanere attaccata al punteggio, si gioca punto a punto con bellissimi scambi. Pomili e compagne provano in più di un’occasione di allungare ma Altino recupera ogni volta i mini break di due punti, fino al 9 a 9 poi le ospiti si sganciano da Altino e sul 10 a 13 la ColorMax chiede tempo per non lasciar andare via le avversarie: la reazione c’è ma la Roana Cbf sembra piu’ concentrata e non si lascia raggiungere. Sul 16 a 20 il mister Di Rocco si gioca anche il secondo time out ma le orange sono determinate e attaccano palloni indifendibili. Si chiude 21 a 25 con Grizzo che archivia il primo set.
Nel secondo parziale Altino infila subito tre punti, ma Macerata recupera subito lo svantaggio e poi allunga grazie al turno di battuta di Di Marino. Il sesto punto della Roana Cbf fa discutere la panchina delle locali, coach Di Rocco protesta oltre le righe e viene espulso, ma l’assenza dell’allenatore dà la spinta alle ragazze della ColorMax Sikkens di riportarsi in parità. Sull’8 a 8 Grizzo e compagne con carattere accelerano di nuovo nel turno di battuta di Rita, le locali sembrano aver staccato la spina per merito del gioco maceratese che si porta fino all'8 a 15. Nei playoff nulla è scontato, Altino si rifà sotto, decisa a non recitare solo il ruolo di comparsa in questa gara 3. Piano piano recupera qualche punto e accorciano sulla Roana Cbf, ma nonostante le continue interruzioni di gioco per asciugare il campo e per i tifosi locali che tentano l'invasione di campo, Peretti dà da mangiare alle sue bocche da fuoco che non la deludono e mettono a segno punti su punti fino alla conquista del set.
Terzo parziale con Altino che guida il gioco fino al 7 a 6, poi Di Marino riporta la sua squadra in parità prima e subito dopo allunga con un più due che dimostra la voglia di vincere della Roana Cbf. La ColorMax non è da meno e recupera lo svantaggio, si torna in equilibrio in un match ad altissimo livello tecnico ed agonistico. Nessuna delle due formazioni vuol cedere, la posta in palio è tropo alta. Altino si gioca il set dell'anno e allunga dal 19 pari fino al 21 a 19, Carancini interrompe con un time out e tornate in campo Malavolta e compagne si riportano in parità prima e poi sorpassano toccano per prima quota 22. Questa volta è Altino a chiedere tempo e Orazi riporta poi la parità, il finale si gioca ai vantaggi e un tocco di seconda della palleggiatore Ricci e un ace di Orazi regalano la vittoria di set 26 a 24 per la ColorMax Sikkens.
La Roana Cbf non pensa al set perso e apre con aggressività quello successivo, ma il piccolo vantaggio subito vanificato dalle locali: è ancora equilibrio e grande spettacolo. Le orange allungano di nuovo e si portano sul 6 a 9, poi il gioco si interrompe per un mancamento della palleggiatrice locale che dopo qualche minuto di paura si rialza ma viene sostituita. Si riprende la battaglia e le locali recuperano sulle maceratesi coprendo tutto il gap creato ad inizio set e con grande personalità Altino si porta in vantaggio fino al più 4 del 18 a 14. La ColorMax non si arresta e nonostante i cambi di mister Carancini le locali macinano punti fino alla fine del parziale vincendo 25 a 16.
Come in gara 1, ad Altino si gioca il tie break per aggiudicarsi partita e serie e visto l’equilibrio tra le due formazioni, probabilmente, non poteva essere diversamente. La ColorMax Sikkens parte bene, riprendendo lo stesso ritmo del quarto set, si porta subito sul 4 a 1, la Roana Cbf non si fa intimorire e si riporta in parità. La pipe di Orazi regala l’8 a 7 per Altino al cambio campo, risponde Bellucci con un perentorio mani out, non si molla: alla tensostruttura di Altino lo spettacolo è da togliere il fiato. Finale incerto, con scambi lunghissimi, le locali arrivano per prime al matchball e Carancini chiama time out sul 14 a 13 ma chiude Orazi, la maceratese con la maglia abruzzese che in questa gara si è dimostrata determinante per la ColorMax Sikkens.
Cala il sipario su un’annata comunque da considerarsi positiva. La Roanna Cbf ha perso una battaglia, ma la guerra, quella vera, quella a cui realmente aspira, deve ancora iniziare.
Missione compiuta per l'Helvia Recina sul campo del Monturano Campiglione. Vittoria doveva essere e vittoria è stata e con essa arriva la matematica qualifcazione ai playoff, obiettivo a lungo inseguito, quasi sfumato nel finale e poi raggiunto proprio in coda. Complice il pari tra Montefano e Potenza Picena gli arancio neri saranno dunque impegnati nel primo turno degli spareggi sul campo dei potentini, avendo chiuso al quinto posto a quota 51 punti in virtù degli scontri diretti sfavorevoli nei confronti del Montefano. Formazione al completo a Monte Urano, eccezion fatta per lo squalificato Hoxha, con i rientri di Foglia e Perrella dalla squalifica e Marcoaldi regolarmente al centro dell'attacco. Dall'altra parte una formazione fermana senza ambizioni di classifica che però parte meglio e nei primi minuti si rende pericolosa due volte con una girata sotto porta di Scoccia e un sinistro alto di Fabrizio Vallesi. L'Helvia è contratta e sente il peso della partita, concedendo spazi e qualche brivido ai locali ma al 14' riesce a costruire l'occasione più ghiotta con Maccioni che imbucato in area mette a lato di un soffio il diagonale con il destro.
Al 25' lo stesso Maccioni lavora un pallone al limite dell'area e lancia Montanari che di sinistro non lascia scampo a Rastelli per il vantaggio dell'Helvia e il suo nono centro stagionale. Con il vantaggio i ragazzi di Carassai crescono in tranquillità e autostima e dopo due soli minuti è Rastelli a salvare su una girata sotto misura di Badiali. Il Monturano Campiglione non reagisce al 30' arriva il raddoppio: cross con il contagiri dal fondo di Montanari e colpo di testa vincente di Marcoaldi. Unico sussulto dei locali al 35' con un colpo di testa di Viti che Recchi inchioda sulla linea di porta. Al 38' l'Helvia chiude il conto con Maccioni che firma il suo quinto centro sin campionato sempre di testa su cross di Marcoaldi.
La ripresa è pura accademia con il Monturano Campiglione già in vacanza e l'Helvia che sfiora due volte il poker con Girotti, deviazione decisiva sulla linea di Bosoni, e Di Crescenzo che si vede respingere la conclusione a porta vuota da un difensore sulla linea per un passivo che sarebbe stato troppo duro per i locali.
Obiettivo raggiunto per la grande soddisfazione dello staff tecnico e dirigenziale e di tutti i ragazzi, consapevoli che adesso viene il bello con la prima sfida playoff sul campo del Potenza Picena con un solo risultato a disposizione, la vittoria, in un derby che si preannuncia caldo e appassionante.
“Devo fare i complimenti ai ragazzi per questa stagione straordinaria – il commento di mister Carassai – perchè non era facile vincere la Coppa Italia e conquistare insieme l'accesso ai play off e ci siamo riusciti. Anche quando eravamo lontani dai play off ho sempre detto ai ragazzi di crederci e di provare a fare il massimo per noi stessi e per la società e abbiamo fatto alla fine qualcosa di importante. Ora ci prepariamo al meglio perchè vogliamo vincerli i play off e li affronteremo con la massima grinta e attenzione sapendo di dover vincere tutte le partite e che abbiamo i mezzi per farlo”.
MONTURANO CAMPIGLIONE: Rastelli, Renzi, Viti, Bosoni (80' Lucci), Barbabietolini (55' Saltarelli), Vallesi Paolo, Morlacco (84' Nepi), Scoccia, Vallesi Fabrizio, Bracalente, Ulissi. All: Bagalini
HELVIA RECINA: Recchi (87' Farroni), Pagliarini, Montanari, Campana, Capparuccia, Foglia (67' Piccioni), Perrella, Girotti (67' Mandorlini), Marcoaldi (70' Di Crescenzo), Badiali (84' De Angelis), Maccioni. All Carassai
RETI: 25' Montanari, 30' Marcoaldi, 38' Maccioni (HR)
AMMONITO: Campana (HR)
ARBITRO: Paradisi (PS)
"Fare squadra per fare calcio" è il titolo dell'appuntamento con le GIornate Biancorosse promosse dagli Amici della Rata. L'appuntamento è per mercoledì 23 maggio all'ex cinema Sferisterio, alle 17.30. Dopo i saluti del presidente Giovanni Orlandi, gli interventi di Lorenzo Minotti, bandiera del Parma Calcio, vice campione del Mondo a Usa '94, ex responsabile dell'area tecnica del Parma 1913; Pino Brizi, ex calciatore maceratese al cui verrà consegnato un riconoscimento per la prestigiosa carriera. Coordina Benedetto Verdinelli.
I Vincisgrassi, noto gruppo musicale maceratese, proporranno un nuovo inno per i biancorossi.
L’Usb Vvf unione sindacale di base dei vigili del fuoco Macerata, richiede "esami di vulnerabilità sismica degli stabili di Camerino (parte inagibile dell’autorimessa principale, e gravemente danneggiata nei locali interni) e Macerata".
"Non si può tralasciare a prescindere la sicurezza del lavoratore e l’importanza strategica dei vigili del fuoco e dei suoi stabili, troppo dimenticati e senza nessuna prospettiva di ripristino al momento, che sarà decisamente molto onerosa - scrivono dal coordinamento provinciale dal sindacato - Lo stabile di Camerino ha bisogno di una completa ricostruzione escluso la parte strutturale, che per la quale siamo a richiede l’esame in questione, mentre per Macerata non si sa ancora quando riprenderanno i lavori di costruzione della nuova ala e della sistemazione dei danni causati dal sisma. Non da meno sono la mancanza di mezzi che oramai sono vecchi e eccessivamente usurati dopo l’intenso lavoro per il sisma, da aggiungere anche una forte mancanza di personale e ritardi inaccettabili sui pagamenti accessori straordinario sisma".