Nuovo percorso pedonale, giochi inclusivi e sostituzione delle attrezzature vetuste. Sono alcuni degli interventi che riguarderanno la riqualificazione dell’area verde Madre di Dio a Macerata che è stata finanziata con un contributo straordinario della Regione Marche concesso dal Decreto del Settore Territori Interni, Parchi e Rete Ecologica Regionale. Il contributo regionale, di 32mila euro, si andrà a sommare al finanziamento comunale, di 18mila euro, per un intervento complessivo di 50mila euro.
L’intervento riguarda un parco cittadino molto frequentato dai giovani anche per la vicinanza dell’oratorio parrocchiale che è una realtà molto attiva e dinamica nel territorio, punto di riferimento per molte famiglie e centro di aggregazione per numerosi bambini e ragazzi di tutte le età.
“Siamo intervenuti su un parco dove erano presenti delle strutture vetuste che necessitavano, da tempo, di essere sostituite dando così una risposta agli abitanti della zona e promuovendo momenti di aggregazione e di inclusione – ha detto l’assessore con delega ai Parchi Pubblici Paolo Renna -. Un ringraziamento al consigliere regionale Simone Livi che ha deciso di destinare le risorse messe a disposizione dalla Regione Marche al Comune di Macerata”.
L’intervento presso i giardini prevede la formazione di un massetto compatto e regolare per il percorso pedonale e per i giochi che sarà realizzato nelle immediate vicinanze dei posteggi riservati alle persone con disabilità, l’installazione di attrezzature ludico-inclusive, due altalene di cui una inclusiva con il sedile a cesto e la realizzazione di una pavimentazione antitrauma in piastrelle e alveolare.
Si è svolta nella bella cornice di Villa Giustozzi, a Pollenza, la cerimonia di consegna dei diplomi agli alunni dell’ITE “Gentili” di Macerata tra i quali quelli del Progetto Sport che hanno iniziato la loro avventura cinque anni fa; oltre ai diplomati dell’anno scolastico 2022/2023 presenti anche i ragazzi che hanno sostenuto l’esame di Stato nel 2021/2022.
L’evento, condotto dalla dirigente Alessandra Gattari, ha visto molti ospiti chiamati per condividere il momento della consegna con le studentesse e gli studenti: Laura Sestili, in rappresentanza della provincia di Macerata, l’arbitro della serie A di calcio Juan Luca Sacchi, la maestra di scherma Carola Cicconetti, il presidente del Centro Nuoto Macerata Mauro Antonini e il suo braccio destro Franco Pallocchini.
Presenti ancora l’amministratore delegato della Cucine Lube Volley Civitanova Albino Massaccesi, il presidente del CONI provinciale Fabio Romagnoli, il presidente del Consiglio d’Istituto Massimo Marchionni, l’ex dirigente dell’ITE, il professor Pierfrancesco Castiglioni, la 114^ squadriglia Radar Remota di Potenza Picena con cui l’Istituto ha avviato una proficua collaborazione, per l’occasione rappresentata dal tenente Vernice e dal 1^ luogotenente Loliva.
Molto sentiti i ringraziamenti della professoressa Paola Galli, coordinatrice del Progetto Sport, che ha ricordato con orgoglio l’inizio di questo percorso, cinque anni fa con due classi , e che a settembre venturo ne vedrà ben sette nel totale di quelle dell’ITE.
Tra sorrisi, interventi scherzosi dei presenti e tanta emozione, di fronte ad una folta platea, la dirigente Gattari ha ringraziato tutte le figure che operano nell’Istituto fra cui gli assistenti amministrativi e i collaboratori scolastici.
Applausi ai docenti presenti all’evento e alle famiglie, nonché alle docenti coadiutrici Cinzia Cecchini e Federica Manoni, tutti impegnati nel condividere l’importanza della cooperazione nel processo educativo, per il bene comune della comunità scolastica.
La serata è proseguita all’insegna di un lieto momento conviviale allietato dal gruppo musicale “Route 77”, solida formazione con un vasto repertorio di alta caratura tra rock, blues e musica d’autore, magistralmente interpretato, tra gli altri, dalla splendida voce di Elisa Tartabini con la spalla di eccezione di Pierfrancesco Castiglioni, sul ritmo di un vulcanico Vando Scheggia.
Auto esce di strada, fa un volo di 6 metri e plana in un campo adiacente alla carreggiata: la giovane famiglia a bordo miracolata. È quanto avvenuto questa sera, intorno alle 21:30 in contrada Pace, a Macerata, lungo la strada provinciale potentina, in prossimità degli stabilimenti Cimar.
Immediato l'arrivo dei soccorsi sul posto. I sanitari del 118 sono intervenuti con ambulanze e un'automedica. Il bilancio finale è di tre feriti, non in gravi condizioni: padre, madre e figlio di un anno e mezzo.
Sono stati condotti al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata per accertamenti. Ancora da chiarire le cause del sinistro. I rilievi spettano alla polizia di Stato. Presenti, per la messa in sicurezza del tratto interessato dal sinistro, i vigili del fuoco del comando provinciale di Macerata.
"Con profondo dispiacere comunichiamo alla cittadinanza che il Parco di Villa Cozza resterà chiuso agli accessi esterni fino a data da destinarsi. Questa decisione è stata presa per garantire la conservazione e la tutela del nostro prezioso patrimonio arboreo, nonché per imprescindibili motivi di sicurezza”. Queste le parole di Amedeo Gravina, presidente IRCR Macerata.
“Gli interventi necessari sugli alberi monumentali, considerando la loro veneranda età, richiederanno un periodo di tempo prolungato per essere completati - aggiunge Gravina -. Questi alberi, testimoni silenziosi di storia e bellezza, rappresentano un'importante parte del nostro patrimonio culturale e ambientale. La loro preservazione è fondamentale per mantenere intatta la memoria della nostra storia e per proteggere l'ecosistema che si è sviluppato intorno a loro nel corso degli anni"
"Ma la sicurezza dei visitatori, dei dipendenti e degli esperti che lavorano all'interno del Parco è una priorità assoluta. Durante gli interventi di conservazione, ma non solo, potrebbero verificarsi situazioni delicate che richiedono la massima attenzione e precauzione”, conclude Gravina.
La direzione raccomanda fermamente a tutti i cittadini e visitatori di non accedere al Parco durante questo periodo di chiusura temporanea. L'accesso non sarà consentito per nessun motivo, né per passeggiare né per sostare.
Scontro tra moto e furgone all'incrocio: un diciottenne trasportato all’ospedale di Torrette. È il bilancio di un incidente avvenuto, intorno alle 16:30, in via Mazenta, a Macerata. Per cause in corso di ricostruzione, un furgone condotto da un uomo di 68 anni e un motociclo sul quale viaggiavano due giovani di 18 anni - un ragazzo e una ragazza - sono entrati in collisione.
Lanciato l’allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118. Gli operatori dell’emergenza, prestate le prime cure del caso, hanno allertato anche l’intervento dell'eliambulanza che, però, non è riuscita a completare l'atterraggio nella zona in cui è avvenuto il sinistro. Ad avere la peggio è stato il ragazzo alla guida della due ruote, trasferito in codice rosso all'ospedale regionale di Torrette in ambulanza.
La ragazza è stata, invece, condotta all'ospedale di Macerata in codice giallo. Nessuno dei due neo diciottenni si trova fortunatamente in pericolo di vita. Praticamente illeso l'uomo al volante dell’auto.
È il simbolo dello Sferisterio nel mondo, il miglior biglietto da visita da oltre trent’anni per l’originale spazio scenico di Macerata: “La traviata” di Verdi nell’allestimento con una grande parete specchiante ideato dallo scenografo Josef Svoboda proprio per il teatro marchigiano nel 1992.
Adesso “La traviata degli specchi”, come viene identificata comunemente, torna a riflettere le emozioni di Violetta e del pubblico nel programma della 59a edizione del Macerata Opera Festival da sabato 22 luglio, in replica domenica 30, e poi sabato 5 e domenica 13 agosto.
È la decima edizione di questo allestimento nello spazio dello Sferisterio che, prima di diventare nel 1921 uno dei più amati teatri italiani all’aperto – luogo di sperimentazione per registi e scenografi da Ken Russel a Pier Luigi Pizzi, da Graham Vick a Damiano Michieletto, da Francesco Micheli a Emma Dante – nell’Ottocento aveva accolto anche Giacomo Leopardi, “tifoso” della palla al bracciale, lo sport in voga all’epoca per il quale era stato costruito questo stadio. Da quella prima edizione della Traviata firmata da Svoboda dell’estate 1992, sancita anche dal Premio Abbiati della Critica musicale italiana, tra riproposte maceratesi e soprattutto viaggi in Italia e all’estero, il regista Henning Brockhaus, anche dopo la morte dell’artista ceco, ha rimontato lo spettacolo altre 40 volte: da Pechino a Seoul, da Nagoya a Melbourne e Baltimora, ma anche a Istanbul, Lubiana, Valencia e a Muscat (prima Traviata messa in scena nel sultanato dell’Oman). E poi in Italia, in spazi grandi o piccoli, dall’Opera di Roma, al Teatro Massimo di Palermo, al Teatro Lirico di Cagliari, al Regio di Torino, Firenze, Napoli, Catania, Parma, Genova, Trieste, Verona, Sassari, Busseto, Arezzo, Ascoli Piceno, Fermo e Jesi. Per questa cinquantesima edizione in locandina allo Sferisterio spicca un cast di grandi interpreti che sta radunando melomani da tutta Europa: il soprano Nino Machaidze nel personaggio di Violetta, il tenore Anthony Ciaramitaro come Alfredo e il baritono Roberto de Candia come Giorgio Germont. E ancora Mariangela Marini (Flora Bervoix), Silvia Giannetti (Annina), Carmine Riccio (Gastone), Alberto Petricca (Il barone Douphol), Stefano Marchisio (Il marchese d’Obigny), Gaetano Triscari (Il dottor Grenvil), Alessandro Pucci (Giuseppe), Gianni Paci (Un domestico di Flora), Gianluca Ercoli (Un commissionario). Sul podio della FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana salirà Domenico Longo con il Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini” diretto da Martino Faggiani; costumi di Giancarlo Colis, coreografie di Valentina Escobar, Luci di Brockhaus insieme a Fabrizio Gobbi. È lo stesso Brockhaus a parlare della longevità dello spettacolo: «La faccio in continuazione, eppure non mi annoia mai. E credo che non abbia perduto la sua freschezza e il suo impatto originari. Ovunque il pubblico rimane profondamente colpito, reagendo con lunghi applausi, in Turchia come in Corea, in Giappone, in Italia. A grandi linee è sempre il medesimo spettacolo, anche se i dettagli possono cambiare per adattarsi ai caratteri fisici degli interpreti vocali. Certo, qui a Macerata, all’aperto, le dimensioni della scenografia tornano quelle originali, con lo specchio che misura 24 metri di larghezza, 12 di altezza: solo a Pechino, dove hanno costruito un teatro con un palcoscenico smisurato, lo si è potuto utilizzare anche al chiuso. A Macerata, però, oltre allo specchio, gioca un ruolo essenziale la presenza, sul fondo, della parete altissima, imponente di mattoni. Al chiuso, è ovvio, tutto è più concentrato e intimo, all’aperto qualcosa fatalmente si perde, ma l’effetto finale, col rispecchiamento dell’uditorio, ne esce potenziato al massimo, contro lo sguardo che la vorrebbe controllare».
Il comandante della polizia locale Danilo Doria ha firmato un’ordinanza relativa alla nuova regolamentazione della circolazione stradale in contrada Corneto, nel tratto compreso tra l’incrocio con contrada Valteia e la SR 485 (Carrareccia), che entrerà in vigore a partire da lunedì 24 luglio, dopo la riapertura al transito dei veicoli al termine dei lavori di rifacimento della scarpata stradale e del fosso sottostante il ponte.
A seguito degli eccezionali eventi alluvionali che si sono protratti da settembre 2022 sino a marzo 2023, infatti, ne è scaturito il danneggiamento del ponte stradale sul fosso Valteia posto lungo la strada comunale di Corneto per il quale si sono resi necessari degli interventi.
Sono state ricostruite le murature del ponte al fine di garantire la continuità degli archi di scarico, sono state realizzate le palancolate sulle pile danneggiate del ponte con retrostante getto armato in calcestruzzo, sono stati rafforzati gli argini a monte e a valle del ponte con scogliere di contenimento, si è proceduto alla riprofilatura degli argini a monte e a valle del ponte e alla sistemazione dell’impalcato stradale.
"Dopo l'immediata messa in sicurezza abbiamo provveduto a ripristinare la struttura del ponte avviando i lavori di somma urgenza non appena cessate le avverse condizioni meteorologiche - ha commentato l'assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori -.
Lo sforzo congiunto dell'Ufficio Ambiente e Tecnico ha evitato che il danneggiamento fosse irrimediabile e ha consentito di contenere anche i costi di ripristino. Attualmente il torrente è ancora attivo per cui i lavori previsti nell'alveo saranno effettuati nelle prossime settimane ma, intanto, abbiamo preferito ripristinare la viabilità anche per alleggerire quella su contrada Valteia che, in tutto questo periodo, è stata particolarmente sostenuta. L'invito agli automobilisti resta, comunque, quello di usare prudenza attenendosi alle prescrizioni previste nell'ordinanza della polizia locale".
Nel tratto in questione, vigerà il limite massimo di velocità di 50 chilometri orari per entrambe le direzioni di marcia dei veicoli e sarà posizionato il segnale di pericolo nella strettoia asimmetrica in prossimità del ponte, a circa 150 metri, per entrambe le direzioni di marcia. A 50 metri prima del ponte sarà previsto il limite massimo di velocità di 30 chilometri orari. La nuova regolamentazione prevede il diritto di precedenza nei sensi unici alternati per i veicoli che, provenienti dalla SR 485, si dirigono verso contrada Valteia (direzione periferia – centro città) e l’obbligo di dare precedenza nei sensi unici alternati per i veicoli che, provenienti da contrada Valteia, si dirigono verso la SR 485 (direzione centro città – periferia).
Venerdì 28 luglio il gruppo Emergency della Provincia di Macerata organizza un incontro pubblico con Roberto Maccaroni, responsabile sanitario della nave Life Support di Emergen e Michela Paschetto, Clinical Director di Emergency.
L’incontro avrà luogo presso il ristorante pizzeria Officina in via Ghino Valenti. a Macerata, con inizio alle ore 19:00. All’incontro, coordinato dalla volontaria Giovanna Ciarlantini, seguirà una cena a sostegno delle attività di Emergency.
Maccaroni, infermiere anconetano, dopo aver lavorato al pronto soccorso di Torrette, ha svolto la sua attività con Emergency in Sierra Leone, Libia, Sudan, Afghanistan e Yemen e, da dicembre, con incarico di leadership e operativo, è sulla Life Support in missioni di ricerca e di soccorso per salvare chi rischia di annegare nel Mediterraneo.
Michela Paschetto, infermiera piemontese, lavora per Emergency dal 2009, è stata coordinatore medico in Afghanistan, Iraq e Sudan. Attualmente svolge il ruolo di Clinical Director di tutti gli ospedali di Emergency nel mondo.
Dal dicembre 2022 la Life Support ha salvato dal naufragio oltre 600 persone, portandole in salvo, con grandi difficoltà, nei porti assegnati di Livorno Civitavecchia, Brindisi, Ortona, Marina di Carrara.
Per anni lo staff di Emergency ha svolto attività sanitarie sulle navi di altre Ong, contribuendo a salvare migliaia di esseri umani. Con la nave Life Support Emergency ha realizzato il progetto voluto da Gino Strada in coerenza con l’impegno umanitario della Ong per il diritto alla vita per tutti.
È in ricordo di Gino Strada, chirurgo e fondatore di Emergency che sulle murate della nave è scritta una sua frase «I diritti sono di tutti, altrimenti chiamateli privilegi».
Non è stata delusa l’attesa per la prima del Macerata Opera festival, ma tra l’entusiasmo del pubblico non è mancato qualche deluso. Abbiamo intercettato alcuni degli spettatori che erano appena usciti dallo Sferisterio al termine della serata dedicata alla Carmen di Bizet (link articolo).
In molti si sono detti estasiati dalla magica atmosfera che solo un’arena come lo Sferisterio è in grado di creare. Fra questi anche una coppia di tedeschi al loro primo soggiorno a Macerata, ma anche alla loro prima opera all’aperto. “Abbiamo acquistato i biglietti due giorni fa in maniera spontanea. È stata una bellissima serata che sicuramente ricorderemo”.
Abbiamo avuto il piacere di raccogliere un commento a caldo anche da parte di un elegantissimo John McCourt, rettore di Unimc: “Un grande inizio di questo meraviglioso festival, che senza dubbio saprà continuare su questi livelli anche nelle prossime serate”.
Non solo pareri positivi però, con qualche spettatore abbastanza contrariato rispetto alla prima uscita del Macerata Opera Festival. “Sono rimasto deluso, in particolar modo dalla regia e da alcune idee che non c’entrano nulla con l’opera”.
Queste le impressioni di un fedelissimo del Macerata Opera Festival proveniente da Torino (ci racconta di come quella di quest’anno sia la sua decima esperienza nella manifestazione). “Ho preferito la Carmen di Spirei di quattro anni fa. Spero di assistere ad una rappresentazione migliore sabato sera, quando ci sarà la Traviata, uno degli spettacoli più belli del MOF degli ultimi venti anni”,conclude.
Una Carmen dunque in grado di suscitare pareri emozionanti ma anche contrastanti. In fondo, senza dibattito, l’arte non sarebbe tale.
Nello scenario suggestivo e unico dell'arena neoclassica dello Sferisterio si apre la stagione del Macerata Opera Festival con la prima della Carmen di Bizet. Tra il pubblico che abbiamo intervistato, in attesa dell'apertura dei cancelli, molti appassionati di musica e curiosi che si affacciano per la prima volta, sfoggiando i loro abiti più eleganti e sgargianti, che creano un'atmosfera festosa.
Dai capannelli di persone che affollano il piazzale antistante l'arena, spiccano anche ragazze con vestiti ispirati alla protagonista dell'opera, la seducente Carmen: abiti rossi fiammeggianti, a balze in raso, capelli raccolti e ventagli ad allontanare il caldo. Poi una platea di giovani provenienti dalle varie province delle Marche, curiosi di scoprire il fascino dell'opera e dello Sferisterio, che immortalano il momento in attesa di prendere il loro posto sugli spalti. La serata ha visto la partecipazione delle istituzioni locali, le quali hanno voluto sostenere e promuovere il festival come un'importante risorsa culturale ed economica che attrae turisti anche fuori dai confini nazionali.
Tra gli ospiti presenti il sindaco Sandro Parcaroli che ha posto l'accento sul prestigio ormai internazionale dell'evento: "Il Macerata Opera è qualcosa di bellissimo non solo per gli abitanti della provincia infatti i biglietti sono stati venduti anche a parecchi stranieri e questo è bello".
Tra gli intervistati anche rettore John McCourt: "Come membro del Cda cerco di dare il mio contributo è un'esperienza unica, che non si trova da nessuna parte perché si svolge all'aperto dove risuona un'acustica incredibile e perché c'è sempre un'innovazione, una sperimentazione dentro l'opera".
Infine lasciamo alle parole del direttore artistico Paolo Pinamonti il compito di guidarci lungo il filo rosso che attraversa questa inedita e sperimentale versione della Carmen: "Una Carmen che Daniele Menghini e Donato Renzetti hanno voluto legare allo spazio dello Sferisterio che fino ai primi anni del '900 ospitava corride, il gioco della pallacorda, tutti elementi che si legano anche alla Carmen di Bizet. La Carmen diventa l'emblema di tutto l'elemento dionisiaco, demoniaco come il toro che deve morire perché di fronte a ciò che ci inquieta non riusciamo a guardarlo in faccia e la nostra reazione è una reazione di violenza".
Dunque una serata che sembra promettere al pubblico un'occasione unica di spettacolo e riflessione da cui ne uscirà sicuramente meravigliato.
Il Comune di Macerata, vista la forte ondata di calore che sta interessando il territorio e con un’attenzione particolare verso le persone che sono esposte a un maggiore rischio di salute e di isolamento, ha promosso il progetto “Stai fresco” che prevede la predisposizione di zone di refrigerio fruibili dalla cittadinanza, in particolare dagli anziani.
IRCR Macerata ha messo a disposizione l’ampio salone della propria Sala Polivalente in piazza Mazzini 34, dotato di aria condizionata, all’interno del quale gli anziani possono trovare qualche ora di sollievo dal caldo torrido e, al contempo, svolgere attività ludico-ricreative insieme ai volontari del Servizio Civile con l’obiettivo di favorire la socialità e contrastare la solitudine che spesso caratterizza i mesi estivi.
La Sala Polivalente sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 18:00, non è necessaria la prenotazione e per tutte le informazioni si può chiamare lo 0733-263026. Le attività di animazione saranno decise sul momento con gli operatori, a seconda delle varie preferenze: è presente il “Libro Sospeso” – progetto dell’IRCR operativo già da qualche mese che permette di prelevare gratuitamente i libri regalati dai cittadini, leggerli a casa propria e restituirli – si potrà giocare a carte, fare altri giochi di socialità, chiacchierare, passare qualche ora insieme al fresco. Chi vuole potrà anche pranzare, a patto che porti tutto il necessario da casa; un’occasione per condividere anche momenti conviviali che favoriscono l’incontro e la conoscenza.
Anche la biblioteca comunale Mozzi Borgetti avrà una specifica funzione nel sostegno ed è stata, quindi, messa a disposizione la sala lettura, dove è presente l’aria condizionata; qui sarà possibile leggere quotidiani, libri e riviste e, per le persone anziane, prendere parte a un servizio di informazione digitale grazie al personale della biblioteca e ai volontari del Servizio civile. La biblioteca Mozzi Borgetti è aperta dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 18:30 e il sabato dalle 9:00 alle 13:00.
“In questi giorni di ondate di calore anomalo, abbiamo deciso di attivare le risorse e gli spazi comunali che abbiamo a disposizione per andare incontro alla comunità e, in particolare, alle persone fragili" – ha commentato il vice sindaco e assessore alle Politiche Sociali Francesca D’Alessandro -.
"In questo modo, oltre che offrire un servizio di supporto e assistenza, siamo in grado di favorire la socialità e intercettare situazioni di isolamento degli anziani che rimangono a casa in quanto le famiglie potrebbero essere fuori città per le ferie. In collaborazione con l’IRCR abbiamo quindi mostrato un’attenzione doverosa in una situazione delicata come quella del periodo estivo dove le fragilità tendono ad acuirsi sia per eventuali malesseri fisici che psicologici e di isolamento sociale”.
Il weekend inaugurale del Macerata Opera Festival, accanto ai debutti delle opere Carmen e La traviata, accoglie una iniziativa molto particolare, che funge da anteprima della terza produzione, Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti.
Venerdì 21 luglio, alle ore 21, al Teatro Lauro Rossi (che ricordiamo ha l’aria condizionata), torna a Macerata Francesco Micheli autore e interprete di Lucia Off, spettacolo di parole e musica dedicato proprio al capolavoro di Donizetti, una serata destinata a tutti, anche i non appassionati.
Già direttore artistico del Macerata Opera Festival dal 2012 al 2017, Francesco Micheli che oggi dirige il festival Donizetti Opera torna al Teatro Lauro Rossi con uno dei suoi format più noti.
"Lucia di Lammermoor è una delle opere più famose al mondo - spiega Francesco Micheli - un capolavoro noto ai quattro angoli del pianeta. In quest’opera scritta per il San Carlo di Napoli, l’ispirazione parte da un grande romanzo dell’Ottocento di Walter Scott, The Bride of Lammermoor e il racconto resta la forma di comunicazione più semplice e popolare da cui prendiamo le mosse, oltreché la più duttile per entrare nel cuore della violenza subita da Lucia, fino a condurla alla pazzia e all’omicidio".
"Ho iniziato a comporre il racconto chiedendomi: come è possibile che una creatura così pura e docile possa esplodere in una furia omicida così improvvisa e terribile? Il mondo ha bisogno di Gaetano Donizetti, oggi più di ieri - aggiunge Micheli -. Le opere del compositore bergamasco racchiudono una varietà di elementi che le rendono innovative e rivoluzionarie: i personaggi sono carichi di sentimenti estremi, giovani, vitali e mai arrendevoli; spesso vengono da paesi lontani e ci fanno scoprire come dall’Italia si osservi il resto del mondo".
"Simbolo della creatività donizettiana e di queste caratteristiche è Lucia di Lammermoor: titolo operistico romantico per eccellenza, immerso fra le nebbie, i castelli e i cimiteri di una Scozia medievale dilaniata dalle lotte fra i clan, narra la storia d’amore tenera e sincera di due adolescenti cresciuti troppo in fretta che si trasforma in tragedia", conclude Micheli.
Al mattino di venerdì 21 luglio, a mezzogiorno, secondo Aperitivo culturale dedicato all’opera donizettiana dal titolo "Sospiri ardenti, amare lacrime", le parole moderne di Lucia con la giornalista Carla Moreni in dialogo con Francesco Micheli.
Il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e la Struttura commissariale hanno sviluppato un progetto che vede coinvolte cinque stazioni, situate nelle quattro regioni del Centro Italia coinvolte dal sisma del 2009 e del 2016. Il progetto punta a valorizzare le stazioni presenti nel cratere affinché svolgano una funzione di "Hub" e si evolvano da luoghi di semplice passaggio o scambio, a centri vitali e attrattivi, dotati di servizi e funzioni utili sia ai residenti sia ai viaggiatori.
Di questa nuova iniziativa si è parlato oggi a Roma, presso la sede del Gruppo Ferrovie di Stato Italiane, nel corso di un incontro al quale hanno partecipato Guido Castelli, commissario straordinario per la riparazione e la Ricostruzione Sisma 2016, Fabrizio Dell'Orefice responsabile relazioni istituzionali Italia, Sara Venturoni direttore stazioni RFI e i rappresentanti di FS Sistemi Urbani e i primi cittadini delle cinque realtà coinvolte: il sindaco di Antrodoco, Alberto Guerrieri; il vice sindaco di Matelica Denis Cingolani; il sindaco di Popoli, Moriondo Santoro; il sindaco di Spoleto, Andrea Sisti e il sindaco di Urbisaglia, Paolo Francesco Giubileo.
"Grazie alla collaborazione tra struttura commissariale e Ferrovie dello Stato si è pensato di assegnare nuove funzioni alle stazioni del cratere. Non solo luoghi di passaggio e scambio, ma anche ambienti destinati a servizi di comunità - ha dichiarato il commissario Castelli -. All'interno del piano di riparazione che stiamo realizzando non investiamo soltanto nella rete stradale: anche quella su "ferro" è fondamentale per consentire la mobilità in ingresso e in uscita con maggiore facilità. Anche questo fa parte delle azioni che hanno la finalità di sostenere lo sviluppo e contrastare lo spopolamento dei nostri territori: vivere in luoghi più connessi, accessibili e fruibili è un diritto che dobbiamo garantire alle comunità del Centro Italia".
Lo stadio Domenico Vestuti di Salerno ha ospitato nel fine settimana la finale nazionale del Campionato di società di atletica master. Presente per le Marche la Sef Macerata che nonostante le molte assenze per infortuni ha coperto le 13 gare previste dal Regolamento della manifestazione e conquistato la 16^ posizione in classifica con la squadra femminile (1.125,50 i punti ottenuti) e la 22^ con la maschile (1.042 punti). Nella classifica combinata (maschile e femminile insieme) ha invece ottenuto un ottimo nono posto.
Per quanto riguarda le gare, nel settore femminile in evidenza le prestazioni di Maria Pia Luchetti (F75) nel lancio del disco (settima posizione in classifica con la misura di 16.01), di Paola Zerbini (F55) nel lancio del martello (nona posizione con un lancio di 30,77 metri), e di Patrizia Nardi (F70) nella marcia 3 chilometri (23.55.68 il tempo e decima posizione per lei).
Da segnalare anche l’ottimo risultato della staffetta 4x400 (F50), composta da Graziella Mercuri, Tiziana Tiberi, Magdalena Pandele e Chiara Morisi, che ha chiuso i quattro giri di pista con il tempo di 5.00.42. Buona posizione anche per la 4x100 (F55) composta da Silvia Bianco, Emanuela Stacchietti, Raffaela Rambozzi e Chiara Sperandio che ha fermato il crono a 1.06.35.
Sul fronte maschile un ottimo piazzamento per Andrea Paoli (M55) nel lancio del martello (38,93 la misura e 8^ posizione in classifica) e per i due marciatori della 3 chilometri Carlo Carletti (M60) e Giampaolo Persichini (M60) che hanno concluso la gara rispettivamente in 17.55.06 e 18.20.88 In evidenza anche la prestazione di Maurizio Riccitelli (M60) con un salto di 9.03 nella specialità del triplo e il buon risultato della 4x100 (M55) composta da Diego Cotichelli, Alessandro Tifi, Nunzio Spina e Roberto Mandolesi.
Nel complesso una trasferta ancora una volta positiva per il club maceratese al cui successo hanno anche contribuito: Gabriella Belardinelli (F70 –martello e giavellotto), Francesca Giri (F50 – 200 metri), Graziella Mercuri (F55 - staffetta 4x400, 100 e 200 metri), Chiara Morisi (F50 - staffetta 4x400 e 1500 metri), Magdalena Pandele (F50 - 4x400 e 400 metri piani), Silvia Bianco (F60 – lungo triplo e staffetta 4x100), Chiara Sperandio (F40 – lungo, triplo e staffetta 4x100), Emanuela Stacchietti (M65 100 metri e 4x100), Daniela Radicetti (F55 – salto in alto), Raffaela Rambozzi (F55 – alto e staffetta 4x100), Carla Scattolini (F55 – 3000 metri) Etaferauh Sime (F50 – marcia 3 chilometri) Tiziana Tiberi (F45 – 4x400 e 800 metri), Federica Zampa (F40 – giavellotto e disco), Paola Zerbini (F55 – martello e peso), Diego Cotichelli (M45 – 400 e 800 metri), Luigi Duraccio (M55 . disco e peso), Gabriele Ferramondo (M65 – disco e martello), Alessandro Porro (M55 – giavellotto), Nunzio Spina (M65 – 200 metri e staffetta 4x100), Alessandro Tifi (M60 – salto in altro e staffetta 4x100), Roberto Mandolesi (M60 – 100 metri e staffetta 4x100).
Novità importante per il gruppo medico Fisiomed. Tutte le sedi (Sforzacosta, Corridonia, Tolentino, Civitanova) rimarranno aperte per l'intero mese di agosto, in modo da dare ai pazienti la possibilità di accedere ai molteplici servizi offerti senza interruzione, anche in un periodo in cui solitamente si chiude per le ferie estive. Questo perché, come ha detto l’amministratore Enrico Falistocco, "l’obiettivo principale è la tutela della salute dei cittadini".
La significativa iniziativa è stata illustrata questa mattina nel corso di una conferenza stampa in occasione della quale è stato anche presentato in anteprima il nuovo polo diagnostico Fisiomed sito in via Giovanni XXIII, a Sforzacosta. Elemento peculiare sarà l'utilizzo di macchinari all'avanguardia.
Accompagnati nella visita esclusiva all'interno dei locali, abbiamo potuto notare la risonanza magnetica 1.5 tesla ad alto campo, capace di eseguire gli esami in tempi molto più rapidi; la Tac 128 strati ad altissima definizione attraverso una riduzione delle dosi di raggi x; il cone beam dentalscan 3D; la mammografia 3D con tomosintesi che permette di vedere in maniera nitida e accurata il seno risultando allo stesso tempo meno doloroso e molto altro.
Si è poi parlato anche del restyling di Fisiomedlab, il primo laboratorio Analisi e Poliambulatorio Fisiomed a Civitanova Marche, che è consistito in una direzione sanitaria nuova con un ammodernamento dei macchinari e dei processi che vengono utilizzati per fare le analisi oltre al servizio ambulatoriale e diagnostico che offre già una vasta gamma di prestazioni specialistiche.
Infine, è intervenuto il giornalista medico e responsabile della comunicazione scientifica del gruppo Fisiomed, Fabrizio Scoccia, che ha posto l'accento sull'importanza dell'informazione medica nell'ottica della prevenzione che può essere di grande aiuto per la salute globale e sociale. A tal riguardo è stata annunciata un’iniziativa che riguarderebbe una serie di conferenze per portare avanti l’opera di divulgazione medico-scientifica anche nei piccoli comuni.
Un’arena dismessa inglobata nel muro dello Sferisterio, l’odore acre del sangue di un toro vinto dopo la corrida, un mondo ai margini che si nutre della “Karnem” dello stesso toro, le cui regole sono l’anticonformismo e l’anarchia, simboleggiate dalle maschere della Commedia dell’arte, ludiche e infernali: nasce da questi spunti la nuova produzione di Carmen, capolavoro di Georges Bizet che inaugura l’edizione numero 59 del Macerata Opera Festival giovedì 20 luglio alle ore 21 allo Sferisterio con la regia di Daniele Menghini in collaborazione con il drammaturgo Davide Carnevali; le scene sono di Davide Signorini, i costumi di Nika Campisi, le coreografie di Virginia Spallarossa, le luci di Gianni Bertoli e la drammaturgia dell’immagine di Martin Verdross.
Sul podio il direttore musicale del festival Donato Renzetti, interpreti vocali Ketevan Kemoklidze (Carmen), Ragaa Eldin (Don José), Fabrizio Beggi (Escamillo), Roberta Mantegna (Micaëla), Armando Gabba (Le Dancaïre), Saverio Fiore (Le Remendado), Paolo Ingrasciotta (Moralès), Andrea Concetti (Zuniga), Francesca Benitez (Frasquita), Alessandra Della Croce (Mercédès), Andrea Pistolesi (Un bohémien), Tina Chikvinidze (Une marchande) e l’attrice Valentina Picello. In buca la FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana, e ancor il Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini” diretto da Martino Faggiani, i Pueri Cantores “Zamberletti” diretti da Gian Luca Paolucci e la Banda Salvadei.
Le repliche, sempre alle ore 21, sono in programma domenica 23 e venerdì 28 luglio, quindi domenica 6 agosto. Per gli Under30 e per coloro che hanno partecipato al progetto “Lo Sferisterio a scuola” è riservata una anteprima martedì 18 luglio. Carmen, opera che annovera varie versioni tra cui scegliere, andrà in scena a Macerata in quella di Ernest Guiraud, amico e collega di Bizet morto poco dopo il debutto, cioè in francese ma con i parlati dell’originale trasformati in recitativi cantati.
Una scelta che il direttore Donato Renzetti fa derivare in parte dall’essere all’aperto: «l’equilibrio fonico garantito dai recitativi accompagnati dall’orchestra è senza dubbio preferibile al divario netto ed evidente causato dai parlati. In Carmen poi, la musica vive l’esperienza dell’attimo: leggera nei passaggi di danza (le canzoni di Carmen, il mirabile quintetto), leggerissima nel corteggiamento (l’aria del fiore), sfarzosa nei momenti pubblici legati alla festa e alla corrida, drammatica nella conclusione. Ma sempre senza strafare: e questo vale soprattutto per noi interpreti».
Negli studi preliminari alla creazione del progetto, il regista Daniele Menghini – origini spoletine, poco più che trentenne e con nel suo bagaglio il successo per Il barbiere di Siviglia nel 2022 sempre allo Sferisterio – ha individuato una connessione impensata tra Carmen e lo Sferisterio: «Ho scoperto che fino agli anni Trenta del Novecento lo Sferisterio accoglieva la corrida. In origine, parlo dell’Ottocento, quando Macerata faceva parte dello Stato pontificio, lo spettacolo consisteva nella “giostra dei tori”, una lotta tra tori e cani, senza intervento dell’uomo. Erano manifestazioni legate al carnevale, uno sfogo offerto al popolo. Più tardi è invalso il modello importato dalla Spagna».
E nella tauromachia c’è il legame «tra l’opera e lo spazio che la accoglie, un’arena abbandonata, cadente, ricoperta e circondata di sabbia ed erbacce, con una carcassa di toro sul palcoscenico vegliata da Arlecchino. Il toro e la donna, soggetti connessi dalla comune appartenenza al mondo naturale, sono contraddistinti da un’energia infera, oscura (sia Carmen sia il toro hanno gli occhi neri), e sono rappresentanti del rimosso sociale, rientrano nella categoria del “diverso”, dell’escluso».
«La donna e l’animale come offerte sacrificali nel ciclo eterno della natura. Una lettura archetipica che sonda le radici del profondo. Un modo per guardare a Carmen senza schiacciarsi sui riferimenti all’attualità (il femminicidio, tra tutti). Il mondo degli zingari, dei contrabbandieri è il mondo del disordine, dell’istintuale, fin del bestiale. Don José è, invece, un rappresentante dell’ordine malgré soi: nella novella di Mérimée si è arruolato nei dragoni sotto falso nome perché, durante una rissa, ha ucciso un uomo; la caserma è diventata per lui un rifugio, ma la sua vera natura, impulsiva sanguigna, gli chiede conto ogni minuto di ciò che ha fatto, e l’energia demoniaca sprigionata da Carmen lo mette in uno stato di pericolo costante».
«Micaela è la portatrice sana del genere “opera”, è il porto sicuro da cui José (e noi con lui) mano a mano si allontana. Escamillo sta a metà tra i due mondi: è portato in trionfo dai rappresentanti dell’ordine come dagli emarginati, e siccome si trova intimamente coinvolto nel rito sacrificale del toro partecipa di un’energia che possiamo definire “dionisiaca”. È molto più vicino alla dimensione istintuale (quindi a Carmen) di Don José».
Sul legame Carmen-Sferisterio ha lavorato anche il drammaturgo Davide Carnevali – docente della Scuola “Paolo Grassi” di Milano, artista residente al Piccolo Teatro, autore pluripremiato in Europa e considerato tra i più interessanti del panorama teatrale di oggi – che spiega come l’arena maceratese «nella sua natura doppia e ambigua, è il luogo ideale per la Carmen. Un edificio nato per ospitare il gioco del pallone con il bracciale, convertito in teatro».
«Uno spazio ludico-sportivo che diviene luogo riservato alla rappresentazione e all’osservazione – perché questo è, etimologicamente, un “teatro”: un “osservatorio”. Il luogo privilegiato di quell’atto intellettuale che lo sguardo compie, posandosi sulle persone e sulle cose, per inquadrarle e com-prenderle. Da un lato, dunque, la dimensione festiva; dall’altro, contrapposta, quella culturale. Da un lato l’istinto; dall’altro la ragione. Il dionisiaco e l’apollineo. Il disordine e l’ordine. La vitalità nella sua espressione più libera, contro lo sguardo che la vorrebbe controllare».
La giornata di giovedì 20 luglio si aprirà alle ore 12 con il primo appuntamento della rassegna Aperitivi Culturali, organizzati dall’Associazione Sferisterio Cultura e curati da Cinzia Maroni. 'Il titolo dell’incontro è Tu es le diable, Carmen?' con il direttore Donato Renzetti, il regista Daniele Menghini e il drammaturgo Davide Carnevali. L’appuntamento avrà luogo nella sede tradizionale degli “Antichi forni” (piaggia della Torre) lungo le scalette che collegano piazza Mazzini e piazza della Libertà.
Molestie verbali a madre e figlia, poi le insegue: il questore dispone il divieto di accesso nelle aree urbane (Dacur) di Macerata per un 46enne di nazionalità rumena. L'episodio risale a martedì scorso, ma è stato reso noto soltanto oggi.
Le due donne sono state avvicinate dall'uomo lungo corso Cairoli. Era completamente ubriaco e dopo aver pronunciato frasi volgari e completamente disconnesse all'indirizzo delle due donne, le ha inseguite sino a quando madre e figlia non sono riuscite a trovare riparo in un esercizio commerciale di piazza Nazario Sauro, grazie alla collaborazione del titolare.
Contestualmente è stato allertato il 112 e, l'arrivo tempestivo delle Volante ha permesso l'identificazione del 46enne, già con precedenti di polizia. Prima di consegnare agli agenti il cellulare, con il quale nel frattempo aveva filmato le due donne, l'uomo ha reagito in maniera aggressiva nei loro confronti.
È stato, pertanto, denunciato in stato di libertà per molestie e violenza privata nei confronti delle due donne e per resistenza nei confronti dei poliziotti intervenuti. In seguito all’attività istruttoria della Divisione Polizia Anticrimine della Questura, il Questore di Macerata ha anche emesso nei suoi confronti un Dacur, divieto di accesso e stazionamento nei pressi del locale di piazza Nazario Sauro dove sono avvenuti i fatti, per almeno un anno.
Ricevuti oggi in rettorato gli atleti del Cus Macerata che si sono distinti ai recenti Campionati nazionali universitari di Camerino. Il rettore John McCourt, insieme al direttore generale Mauro Giustozzi, ha voluto congratularsi personalmente con i ragazzi, accompagnati dal presidente Antonio De Introna e dai dirigenti Cristiano Delcuratolo, Paolo Grassetti e Laura Moretti.
"Vi ringrazio per l'impegno che porta onore all’Università di Macerata – ha detto il rettore -. Per noi siete ragione d'orgoglio. È una nostra priorità sostenere il Cus e lo sport in generale, che riveste una grande importanza per il benessere fisico e psicologico delle nostre studentesse e dei nostri studenti. Il Centro sta vivendo un momento di cambiamento non semplice. Tra noi c’è dialogo e collaborazione. Abbiamo avviato i lavori per il nuovo centro sportivo. Stiamo investendo molto per poter garantire una sede finalmente adeguata”.
All’incontro erano presenti, la medaglia d'oro per il ciclismo Federico Pirro, l’argento per il judo Riccardo Verdecchia e, in rappresentanza della squadra di Calcio a 5, medaglia d'argento, Giacomo Giuggiolini, Marco Astuti, Nicolò Pennesi, Lorenzo Nardi. Con loro, anche gli scacchisti Alessio Gattofani e Andrea Pagnanini, che, insieme a Federico Basili, Pietro Iuliano e Vittorio Rossi, capitanati da Cristiano Armellini, hanno ottenuto un onorevole quinto posto a pochi punti dal podio superando squadre forti come Camerino e Ancona1
Auto contro scooter: 64enne in sella al motociclo trasferito a Torrette in eliambulanza. È il bilancio di un incidente avvenuto, intorno alle 8, lungo la S.S. 485 a Piediripa di Macerata, nei pressi del negozio Trony.
Per cause in corso di accertamento da parte della polizia locale, una vettura e uno scooter sono entrati in collisione. Ad avere la peggio l’uomo sul due ruote che nell’impatto è stato disarcionato dal mezzo ed è finito a terra.
Lanciato l’allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118 e dei vigili del fuoco. Gli operatori dell’emergenza, prestate le prime cure del caso, hanno allertato l’eliambulanza che ha poi trasferito il ferito all’ospedale Torrette di Ancona.
Praticamente illesa, invece, la donna al volante dell’auto. Il tratto di strada interessato dal sinistro è stato chiuso in ambo le direzioni il tempo necessario per il completamento delle operazioni di soccorso. Sul posto anche il personale Anas.
Il caldo di questi giorni ,che sta tenendo in ostaggio Macerata e trasformando le sue vie e piazze in un dedalo deserto sotto un sole cocente (atteso domani il picco di 41 gradi), ha dato anche la possibilità alla redazione di Picchio News di recarsi al primo piano del comune in viale Trieste per entrare nella sede operativa di un'organizzazione poco conosciuta dai più: il COC (Centro Operativo Comunale). Ad accoglierci, e spiegarci nel dettaglio il funzionamento di questa struttura, è l'assessore Paolo Renna che si occupa di polizia locale, protezione civile, sicurezza e legalità, decoro urbano.
Partendo da una definizione più generale e tecnica, il COC è un organismo che ha il compito di coordinare le attività di protezione civile a livello comunale ed è costituito da un gruppo di lavoro che si occupa della pianificazione e gestione delle emergenze sul territorio. Ma nello specifico in che modo il coordinamento maceratese sta gestendo la situazione da bollino rosso di questi giorni? Davanti a un monitor in costante collegamento con la rete MIR (Meteo Idro Pluviometrica Regionale), che nella giornata di oggi -18 luglio- ha registrato un picco di 38.6 gradi, l'assessore ha spiegato che la struttura in questione esiste da sempre, in quanto obbligatoria per legge, ma che negli ultimi tre anni è stata portata al massimo delle sue potenzialità diventando molto più operativa e centralizzata.
Queste le parole di Renna: "Quello che noi facciamo è innanzitutto aprire formalmente, tramite la piattaforma Cohesion, un COC operativo, sia che sia allerta gialla, arancione o rossa – come in questi giorni di caldo- dopodiché la Regione Marche sa che noi restiamo operativi avviando così tutta una rete di collaborazioni ai fini di un intervento immediato". Inoltre per agevolare i lavori è stata creata una pagina dedicata alla protezione civile e allo stesso COC all'interno di Whatsapp, per cui "ogni volta che avviene un’emergenza, com'è stata ad esempio quella del terremoto, tutte le istituzioni e gli enti addetti alla gestione delle emergenze sono preallertati".
Inoltre, sempre nel caso di uno stato di allerta, per valorizzare il ruolo delle singole associazioni del territorio maceratese già esistenti, si è scelto di non costituire un unico gruppo comunale. Quest'ultime in ordine di grandezza sono Macerata Soccorso, il cui responsabile è Sauro Salvucci, CB Tigrotto, CB club maceratese, Associazione Nazionale Alpini e Aiace ( Associazione Italiana per l'Ambiente la Cultura le Emergenze).
Altre associazioni che, quando serve, offrono la loro collaborazione, oltre alla Croce Rossa e la Croce Verde, è il Cives Macerata ossia l’associazione di protezione civile formata da tutti infermieri professionisti attivi e il Cisom (Corpo italiano di soccorso dell’ordine di Malta) composto da volontari.
A proposito del rapporto tra quest'ultime e i cittadini, in particolare quelli più anziani, si è venuta a creare una sorta di fidelizzazione per cui, spiega sempre Paolo Renna, "un anziano di Sforzacosta che in una situazione di particolare bisogno, è abituato a rivolgersi a una di queste associazioni può tranquillamente continuare a farlo senza dover passare attraverso il COC, il quale viene comunque tenuto al corrente attraverso un allegato".
Renna ha parlato anche del suo progetto su cui sta lavorando da circa un anno che riguarda una App che s’installerebbe in automatico sul telefono appena si entra nel territorio del comune di Macerata per fornire tutte le informazioni utili in caso di una specifica situazione. In questo modo si verrebbe a creare un canale di comunicazione diretto e immediato che tiene costantemente informato il cittadino.