Questa mattina è avvenuta la consegna ufficiale della fascia tricolore al neo eletto sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli. Sono state compiute tutte le operazioni d’ufficio e, visto quanto disposto dall’articolo 72 del decreto legislativo 267 del 2000, è stato eletto ufficialmente sindaco alle ore 10 di questa mattina.
Il neo primo cittadino, guardando la fascia tricolore, ha espresso una grande emozione sottolineando come quella fascia “mi da una grande forza di affrontare questi 5 anni con tanto amore per questa città”.
“Ho voglia di fare tante cose per Macerata e di portarla ad essere una tra le migliori città d’Italia e d’Europa – prosegue commosso Parcaroli -. Le vie si riempiranno di persone, la città rivivrà un periodo bellissimo. Spero di essere un sindaco che porterà queste cose ai cittadini e a questo territorio perché se lo meritano.”
“Questa è una città bellissima ma noi ci siamo appiattiti e dobbiamo tornare a sognare, non starò dentro il mio ufficio ma in mezzo alle persone – ribadisce il sindaco -. Con i miei collaboratori creerò una squadra fortissima ed uscirò in mezzo alla gente. Andrò ad Ancona e andrò se possibile a Bruxelles ed in tutto il territorio, sarò un sindaco che viaggia verso l’alto".
“Mi servirà l’aiuto di tutti” afferma in conclusione il sindaco Sandro Parcaroli, a cui chiediamo qual è stata la prima sensazione avuta quando ha realizzato di aver vinto le elezioni: “Una grande felicità - dice - e anche un grande desiderio di fare bene per questa città. Io voglio essere un grande sindaco”.
"Un genitore lavoratore potrà attivare lo smart working per tutto (o in parte) il periodo di quarantena del figlio under 14 convivente, a seguito di contatto verificatosi a scuola. Se la prestazione lavorativa non può essere svolta in modalità agile, uno dei due genitori in alternativa, potrà optare per un congedo straordinario retribuito al 50 per cento. Queste disposizioni si applicano fino al 31 dicembre 2020". A spiegarlo è Alessandro Moretti, coordinatore provinciale Cisl Fp Marche.
La quarantena del figlio “dovrà essere disposta dal Dipartimento di prevenzione della ASL territorialmente competente a seguito di contatto verificatosi all’interno del plesso scolastico - aggiunge -, così come previsto dall’articolo 5 del Decreto Legge 8 settembre 2020, n. 111 recante 'Disposizioni urgenti per far fronte a indifferibili esigenze finanziarie e di sostegno per l’avvio dell’anno scolastico, connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19' e pubblicato in Gazzetta ufficiale 8 settembre 2020, n. 223".
“Qualora la prestazione di lavoro sia incompatibile con lo smart working, o comunque in alternativa a questa misura, uno dei genitori può astenersi dal lavoro per tutto o parte del periodo corrispondente alla durata della quarantena del figlio – prosegue Alessandro Moretti – In tale ipotesi il congedo straordinario, coperto da contribuzione figurativa, viene retribuito con una indennità pari al 50% della retribuzione in godimento”.
“Inoltre – sottolinea Moretti - per i giorni in cui un genitore fruisce di una delle predette misure, ovvero svolge anche ad altro titolo l’attività di lavoro in modalità agile o comunque non svolge alcuna attività lavorativa, l’altro genitore non può fruire di alcuna di queste misure. Tali benefici sono riconosciuti per periodi compresi entro il 31 dicembre 2020, nel limite di spesa nazionale di 50 milioni di euro. Infine, per garantire la sostituzione del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico ed ausiliario delle istituzioni scolastiche che usufruisce delle predette misure di sostegno alla genitorialità, viene autorizzata la spesa di 1,5 milioni di euro”.
“La Cisl FP apprezza questa nuova ulteriore misura per sostenere la genitorialità, ma insistiamo sulla necessità di ricorrere a misure strutturali e permanenti valide quindi oltre la fine dell’emergenza pandemica”. Conclude Alessandro Moretti.
Una fotografia fra tutte ha destato la sorpresa degli osservatori nel corso dei festeggiamenti con cui Sandro Parcaroli ha celebrato la sua elezione a sindaco di Macerata.
È stata quella, in piazza Cesare Battisti, che ritraeva la calorosa stretta di mano tra l'uomo del centrodestra e il presidente della provincia, Antonio Pettinari, già segretario regionale dell'Udc: partito che, ricollocatosi nell'area originaria, ha fatto parte della coalizione vittoriosa.
Che ci faceva dunque Pettinari in piazza tra i sostenitori di Parcaroli, dopo aver accuratamente evitato la sua presenza in questi ultimi mesi di campagna elettorale?
Anche se lui ha cercato di sviare "i sospetti": "Passavo da queste parti ed è stato naturale salutare un amico come Parcaroli (ci ha detto con un sorriso)", ciò non è bastato a rimuovere del tutto il perfido dubbio che da settimane gira nelle segrete stanze della politica locale.
Per gli osservatori veniva tuttavia confermata la voce che da settimane girava (e da Parcaroli stesso a suo tempo smentita a metà) circa lo spostamento di Pettinari dal Palazzo di Corso della Repubblica al Palazzo Comunale: da presidente, seppure in scadenza di mandato il 31/12/2020, ad assessore comunale.
Segnatamente con la delega ai lavori pubblici, viabilità e trasporti, una specialità questa del presidente che dal 1985 (anno del suo ingresso in provincia come consigliere) ad oggi lo ha visto protagonista.
Inoltre, Pettinari è anche membro del Cda della società Quadrilatero Marche-Umbria Spa, dopo la nomina dell'ormai ex governatore delle Marche Luca Ceriscioli. Ricordiamo che l'elezione dell'ex segretario Udc in provincia nel 2011 venne propiziata da un patto D'Alema-Casini che diede origine al cosiddetto "Modello Marche". Un Modello presto tramontato e, alla fine dell'anno, per il popolare "Tonino" ci sarebbe stato il passo d'addio definitivo alla Provincia non essendo lui rieleggibile in quanto sindaco.
Pettinari, ex Tambroniano di ferro, è stato poi protagonista positivo della mancata devolution della Quadrilatero in Anas, con una delega ad hoc del presidente della Camera di Commercio Giuliano Bianchi, anch'essa socia come la Provincia della Spa voluta dal senatore Baldassarri.
Secondo i rumors a volere l'attivissimo l'uomo politico di Santa Maria in Selva sarebbe soprattutto un imprenditore dell'entroterra maceratese, e con lui l'intera Lega. Ci saranno forse contrarietà da parte di alcuni settori della stessa Udc facenti capo a chi nel partito è stato competitor storico dell'attuale Presidente della Provincia. E forse anche da Forza Italia che aspira a una delega tanto importante in Giunta.
Passerà la proposta per Pettinari assessore comunale? C'è da dire in conclusione come il presidente della Provincia, dirigente comunale in pensione a Treia, fosse stato indicato a suo tempo (nonostante sue smentite, forse di circostanza) come un possibile candidato sindaco del centrodestra. Tutto questo accadeva a dicembre, e cioè prima dell'avvento di Andrea Marchiori e successivamente quello definitivo e vincente di Sandro Parcaroli, l'uomo della provvidenza per il 52,78% degli elettori maceratesi.
Una battaglia vinta? Di più: una rivoluzione.
Marche e Macerata al centro destra (non facciamo gli schizzinosi distinguendo Lega e centro destra, altrimenti questi ricominciano a bisticciare e si ritorna a votare a febbraio), il PD e molta parte della sua galassia frantumata, polverizzata, in ginocchio.
Eserciti di candidati lasciano il terreno per ritornare alle proprie faccende, ma per chi resta “dentro” la politica è giunto il momento di fare un paio di conti, e questo vale sia per i vincitori che per i vinti.
“Vae victis”, guai ai vinti, diremmo.
Vero, ma solo se non facciano subito autocritica e non comprendano che dalle nostre parti siamo davvero entrati nell’era del “niente sarà più come prima”.
Si parte dalla disfatta di Ancona.
Maurizio Mangialardi ha poco da recriminare.
Forse s’è troppo fidato dei guru della comunicazione che avevano contribuito alla vittoria di Bonaccini in Emilia Romagna, senza considerare che nelle Marche è meglio gustare una fumante porchetta nostrana che una piadina riscaldata.
Le belle narrazioni su Sanità, infrastrutture e sulla ricostruzione post sisma, non potevano celare gli errori dei Governi precedenti, per quanto si potessero raccontare con un modernissimo quanto subdolo marketing politico, una tecnica che ha fatto poca breccia nel cuore solido e concreto dei marchigiani.
Mangialardi ha coinvolto Sindaci, s’è speso in lungo e in largo, c’ha messo la faccia ed ha recuperato un gap notevole in partenza, frutto di errori ripetuti in serie dal PD, non ultimo quello di non ricandidare il Governatore uscente, il Professor Luca Ceriscioli, oggi unico vincitore morale della compagine di centro sinistra e che pertanto meriterebbe la Segreteria del partito come risarcimento per non aver avuto la possibilità del bis, una prassi che ha ripagato tutti gli altri Governatori italiani, da De Luca a Zaia, passando per Emiliano e Toti.
Autocritica? Ancora poca, in realtà.
Ci diranno che si riuniranno, che è troppo presto per analizzare con precisione il voto, che ci si deve rimboccare le maniche, e così via.
Ma non se ne andranno.
E allora ci ritorna ancora in mente la battuta di Nanni Moretti, il regista di “Ecce Bombo” che a Piazza Navona nel 2002 piena di “girotondini” tuonava contro l’Ulivo: “Con questa classe dirigente non vinceremo mai”.
E via con il solito sport di dare la colpa agli altri, una moda diffusa, dalla Cina per Trump, alla pioggia per Mazzarri quando allenava l’Inter, alle mezze stagioni che non ci sono più.
Accusare il Movimento Cinquestelle regionale di “narcisismo” - come ha detto lo stesso Mangialardi - per non aver stilato un accordo fotocopia del Governo Conte, è sembrato ai più un pò ingeneroso: primo perché, la somma dei due elettorati non sarebbe stata così “matematica”, e poi perché neanche questa mossa last minute avrebbe colmato i quasi 100mila voti di distanza dal neo Governatore Francesco Acquaroli.
Perché, invece, non averci provato in tempo con il Professor Sauro Longhi, che forse avrebbe rassicurato i grillini e garantito un accordo più equilibrato con il PD?
Per questo, più che narcisismo direi proprio “voto d’espressione”, quello del M5S, voto il cui risultato non può aver soddisfatto i pentastellati, che hanno registrato l’ennesima picchiata rispetto alle passate consultazioni elettorali.
A proposito di narcisismo, parliamo del nostro Narciso, il maceratese Ricotta che, a capo della coalizione di centro sinistra, s’è fermato al 32% circa di consensi, spianando la strada alla storica vittoria di Sandro Parcaroli, l’outsider imprenditore, sognatore, persona perbene e chi-più-ne-ha-più-ne-metta, il quale in meno di due mesi ha squassato il panorama politico di una cittadina gattopardesca.
Lo skyline politica della città capoluogo non sarà più lo stessa di prima: il cambiamento ha vinto.
Non era facile: perché un conto che si abbia la voglia di cambiare, un altro è che si abbia il coraggio per cambiare, facendo davvero voltare pagina a ciò che si considera vecchio ma che ancora permane inossidabile e insostituibile.
I cittadini hanno espresso la voglia di cambiare ed hanno quindi fatto il primo passo per una “nuova Macerata”.
Ma attenzione: questa voglia non ha schieramento politico e va coltivata giorno dopo giorno.
Perché, se il neo Sindaco è una figura nuova e la coalizione che guida governerà per la prima volta dopo 20 anni il Comune, anche tra i “vinti” abbiamo registrato una gran voglia di novità.
Basti solo citare due nomi: Cicarè e Sigona.
Il candidato Sindaco Alberto Cicarè ha sfiorato il 5% concentrandosi su green e sostenibilità, due tematiche che anche in altre compagini sono state premiate dai maceratesi e che, quindi, il neo eletto Sindaco non può non tenerne conto.
L’altra novità riguarda il risultato di Macerata Rinnova, la lista a supporto di Ricotta più votata in assoluto e plasticamente rappresentata da Marco Sigona, che ha saputo offrire “a sinistra” l’espressione chiara di ciò che chiedevano i cittadini: discontinuità nell’essere rappresentati da persone lontane dai partiti e che abbiano maturato, attraverso la loro vita professionale, una profonda passione civile da condividere.
Sarebbe un peccato davvero se questi elementi di novità, questi segni concreti di voglia di cambiamento, proveniente dall’elettorato di entrambi gli schieramenti, andassero dispersi solo perché hanno fallito solo nei numeri la loro prima competizione politica.
Il campionato è lungo e ritirarsi dopo la prima giornata sarebbe davvero sciocco, perché la vera sfida ora è un’altra: essere all’altezza dell’esito rivoluzionario delle urne, dato che l’unica certezza per il futuro di Macerata e delle Marche è che si cambia sempre, e anche il cambiamento voluto oggi sarà da cambiare domani.
Approda ufficialmente al Matelica il centrocampista classe 1994 Riccardo Calcagni.
Nato a Perugia, la scorsa stagione in forza all’Arzignano Valchiampo, Calcagni, dopo aver effettuato il Settore Giovanile con la squadra della sua città, era arrivato all’U19 del Novara, prima di approdare tra i grandi inizialmente al San Sisto in Eccellenza, poi in Serie D al Deruta ed in seguito alla Lucchese con cui aveva vinto il campionato, approdando in Serie C.
Proprio con i toscani due buone stagioni alle spalle, prima dell’esperienza di tre anni al Pontedera, durante la quale aveva anche messo a segno un discreto numero di reti.
Infine, dallo scorso gennaio, l’approdo al club vicentino.
“Sono stato convinto subito dal Ds Micciola – ha dichiarato Calcagni - che mi ha illustrato il progetto della Società e mi ha conquistato. Siamo tutti ragazzi giovani e vogliosi di fare bene con l’obiettivo di dire la nostra in un campionato difficile con tante squadre blasonate. Ormai siamo vicini all’esordio e siamo più che mai carichi. Ci stiamo allenando bene, abbiamo subito una partita importante in uno stadio bellissimo, quindi dobbiamo arrivare preparati, sapendo l’avversario contro cui saremo chiamati a giocare. Noi ovviamente ce la metteremo tutta, poi sarà il campo a dare il suo verdetto”.
Si veste ufficialmente di biancorosso anche il difensore esterno classe 2000 Matteo Fracassini.
Nato a Perugia, dove ha svolto tutta la trafila del Settore Giovanile, Fracassini vanta già numerose esperienze da quando diciassettenne esordì in Serie D con la maglia del Villabiagio, prima di approdare l’anno dopo sempre in Serie D ma alla Jesina, con la quale colleziona ben 31 presenze.
Acquistato dall’Arezzo, nelle ultime due stagioni era stato mandato in prestito prima al Follonica Gavorrano e poi allo Sporting Club Trestina.
“Sono stato strafelice della chiamata del Matelica. Una ottima piazza – ha commentato Fracassini - una Società ambiziosa con la dirigenza, il mister, il direttore e tutti i compagni di squadra che mi hanno sin da subito accolto benissimo. Arrivo con grandissime motivazioni ed una voglia assoluta di ben figurare e cercare di mettere in mostra le mie qualità. L’ambiente ci mette nelle migliori condizioni per lavorare ed essere sereni. L’obiettivo è quello di far bene prima di tutto a livello di squadra, sperando anche di potersi togliere qualche soddisfazione a livello personale”.
Il Nuovo Cdu gioisce per l'elezione del neo Sindaco di Macerata Sandro Parcaroli (52,78% al primo turno) e si complimenta con il Coordinatore Provinciale Mattia Orioli per aver centrato questo importante obiettivo per la città di Macerata.
“Per un partito che si affaccia per la prima volta alle elezioni il risultato ottenuto è un buon inizio, e le tante preferenze personali di Orioli 141, ultimo dato aggiornato, dimostrano il suo radicamento in città” – afferma, in una nota, la dirigenza regionale del partito - .
Allo stato dell’arte in cui si riscontrano i dati elettorali emersi, tutto ciò non risulta essere sufficiente per avere un posizionamento in consiglio comunale, ma per il dato definitivo su questo esito si attende il responso finale della commissione elettorale.
“Il lavoro e la competenza di Mattia Orioli, nonché la pazienza nei rapporti umani, adoperata nel perseguire l'unità, i suoi sacrifici personali, anche economici, le energie messe in campo per comporre la lista del N.CDU, a sostegno di Parcaroli (lista composta da persone capaci, serie e per bene) ed il lavoro svolto per formulare un programma di rilancio, messo a disposizione di tutta la coalizione, hanno dato il frutto sperato e favorito la vittoria di Parcaroli” – spiegano gli esponenti del partito - .
“La dirigenza Regionale del N.CDU si complimenta con Mattia Orioli riconoscendogli una vittoria personale ed umana molto grande, purtroppo non completa se confermata, perché penalizzata elettoralmente dal metodo D'Hondt (metodo per ripartire i seggi in consiglio comunale).
Inoltre, la stessa dirigenza, ringrazia coralmente tutti quegli uomini e quelle donne di buona volontà che si sono spesi per sostenere i valori Cristiani e Democratici condivisi dal partito.
Questo sforzo di valori, persone, competenza e passione rappresenta un punto di partenza importante per una storia politica, ma anche per una amministrazione fortemente proiettata al cambiamento ed al futuro”.
Questa mattina, la Guardia di Finanza di Macerata ha celebrato la “Giornata della Memoria” in ricordo di tutte le vittime del dovere, della criminalità, del terrorismo e del servizio della Guardia di Finanza.
La “Giornata” è stata officiata da S.E. il Vescovo Nazzareno Marconi presso la Chiesa Santa Croce di Macerata, in concomitanza della ricorrenza di San Matteo, Patrono del Corpo della Guardia di Finanza, con una Santa Messa a beneficio dei militari in servizio e in congedo del Comando Provinciale, dei Reparti dipendenti e di un militare in servizio, vittima del dovere.
La funzione religiosa, svolta alla presenza del Sindaco neo-eletto Sandro Parcaroli, del Prefetto Flavio Ferdani e delle Autorità civili e militari della provincia, ha rappresentato un importante momento di meditazione interiore per le Fiamme Gialle maceratesi.
Il Comandante Provinciale, Col. t. SFP Ferdinando Falco, nel rivolgere un particolare ringraziamento al Vescovo, al Parroco ospitante, Don Pier Andrea Giochi, e agli intervenuti, ha rivolto un sentito pensiero a tutti i servitori dello Stato, vittime del dovere e in particolare ai finanzieri caduti in servizio.
Ha quindi sottolineato come, pur essendosi insediato solo da pochi giorni, ha subito avuto modo di apprezzare, con grande compiacimento, la splendida sinergia che esiste fra tutti gli attori istituzionali: una comunità di intenti che sicuramente costituisce una marcia in più per la città.
Partendo poi dalla figura di San Matteo che, prima di rispondere alla chiamata di Gesù e di porsi alla Sua sequela, si occupava della riscossione dei tributi, il Comandante ha posto l’accento sul fatto che proprio dal Santo Patrono i finanzieri hanno ereditato la loro principale missione operativa, quella del contrasto all’evasione e alle frodi fiscali, attività indispensabile per garantire il corretto funzionamento di un moderno Stato sociale.
Infine, il Col. Falco ha concluso la cerimonia religiosa ringraziando tutte le Fiamme Gialle del Comando Provinciale per il grande impegno che da sempre, quotidianamente, profondono nel loro lavoro al servizio della collettività, augurando a loro e a tutti i presenti di saper spendere proficuamente le migliori energie, ciascuno nel proprio ambito di competenza, per assicurare a Macerata e a tutta la provincia un futuro di legalità, un futuro di sicurezza anche economico-finanziaria, un futuro di benessere.
Matteo Salvini tornerà domani a Macerata per festeggiare l'elezione del neo sindaco del centrodestra Sandro Parcaroli.
Il leader leghista è stato uno degli artefici della candidatura dell'imprenditore (decisiva una chiamata al telefono), che ha poi sbaragliato la concorrenza diventando primo citadino del capoluogo al primo turno. L'incontro è previsto intorno alle 15 nella sede del Comune.
in mattinata Salvini farà tappa ad Ancona, dove molto probabilmente si complimenterà col nuovo presidente regionale Francesco Acquaroli, rivendicando anche il ruolo decisivo della Lega nella vittoria alle elezioni. Probabile la richiesta di qualche assessorato di peso per il Carroccio.
"Dopo la storica conquista della Regione, dalle Marche un altro risultato che mi riempie d’orgoglio. Straordinaria vittoria a Macerata, con Sandro Parcaroli della Lega eletto sindaco al primo turno dopo vent’anni di amministrazioni di sinistra.
Congratulazioni e buon lavoro a lui e a tutta la squadra". Così Salvini in un post facebook.
Giuseppe Romano, storico commerciante del centro di Macerata, è stato uno dei maggiori sostenitori del neo eletto sindaco Sandro Parcaroli. Candidato con la lista della Lega, in questa giornata post elettorale ha voluto esprimere ancora una volta la sua felicità per la vittoria di Parcaroli e sottolineare come ci abbia messo la faccia ed il nome.
“Ci sono state sia impegno che dispendio di energie – queste le parole di Giuseppe Romano proprietario di due negozi di abbigliamento del centro storico -. Sandro Parcaroli l’ho portato come se fosse stato mio padre, l’ho preso in braccio davanti a tutti e, di conseguenza, sono sicuro che lui non abbandonerà i commercianti. Adesso aspettiamo gli esiti del primo consiglio e vediamo come andranno. Sono sicuro che il sindaco terrà presente tantissimo la nostra parola".
Una delle commercianti ha sottolineato il costante impegno che Giuseppe Romano ha messo come esercente del centro storico “mi dispiace per chi si lamenta e che non l’ha votato".
“Giuseppe ci ha messo la faccia fin dall’inizio ancora prima di Parcaroli, fin da quando c’era ancora Andrea Marchiori, portando avanti il discorso che si doveva cambiare aria – questi i complimenti di un altro commerciante -. Ha avuto il coraggio di mettersi in gioco lui stesso rischiando anche la clientela e la credibilità".
Il negoziante prosegue il suo elogio precisando che la determinazione di Giuseppe Romano non è cambiata neanche quando ci sono stati cambiamenti tra i candidati e che “ ha portato avanti l’idea che ce l’avremmo fatta”.
Le parole dei vari commercianti esprimono tutte lo stesso parere e cioè che si deve mettere in risalto una persona che vive il centro storico e che conosce le reali problematiche. Secondo l’opinione di alcuni, dato il fatto che Giuseppe Romano ha le sue attività nel centro storico da più di 20 anni, sa cosa c’è da fare e quali sono le priorità per far rinascere il centro di Macerata.
In conclusione un esercente afferma che “nello stabilire e nel creare un tavolo di lavoro sicuramente si ricorderanno di Giuseppe come una persona di riferimento ed informata sui fatti, perché conosce tutto nei minimi particolari. Non può venire qualcuno dall’esterno che non può sapere le poblematiche che viviamo noi riguardo centro storico ogni giorno. Sandro Parcaroli è un imprenditore e queste cose le sa benissimo".
Giuseppe Romano afferma infine che “io ci ho messo la faccia e il nome ma insieme a me, ci sono tutti i commercianti del centro storico, nessuno escluso".
Ultimi giorni per le aziende con posizioni aperte (di lavoro o tirocinio) per registrarsi al Virtual Career Day dell’Università di Macerata. Il termine è fissato al 25 settembre, ore 20.00. Sul sito www.unimc.it sono indicate le linee guida operative insieme ad ulteriori informazioni sulla procedura. Ad ottobre si terrà l’appuntamento annuale dedicato al Career Day, la giornata in cui gli studenti laureandi e laureati dell’Ateneo entrano in contatto con il mondo del lavoro. L’incontro, che mira alla creazione di opportunità professionali, quest’anno sarà virtuale nel rispetto delle norme sanitarie.
Negli anni precedenti, il Career Day ha riscosso un grande successo, sia tra gli oltre 300 studenti iscritti all’appuntamento che tra le 50 aziende che vi hanno aderito. L’evento è organizzato in collaborazione con le principali associazioni come Confindustria, Confartigianato, Eures, sportello regionale e rete europea per i servizi e per l’impegno. È in questa occasione che la didattica e la teoria si fondono con la realtà pratica, aiutando così i partecipanti a capire in che modo orientare il proprio futuro.
L’incontro prevede colloqui sia individuali che di gruppo, workshop, nonché l’opportunità di consegnare i propri curricula ai rappresentati delle aziende, entrando nel contesto lavorativo scelto tramite l’attivazione di tirocini extracurriculari.
Dal 5 al 23 ottobre gli studenti e per i laureati Unimc potranno registrarsi online all’evento.
Saranno 20 i seggi in Consiglio Comunale che spetteranno di diritto alla coalizione di maggioranza del neosindaco Sandro Parcaroli. I posti saranno così suddivisi: alla Lega 9 seggi, a Fratelli d’Italia 4 così come alla civica di Sandro Parcaroli, a Forza Italia 2 mentre all’UDC andrà un seggio.
I nomi che siederanno in consiglio saranno quindi per la Lega: Francesco Luciani, Aldo Alessandrini, Andrea Blarasin, Laura Orazi, Laura Laviano, Claudio Carbonari, Paola Pippa, Giordano Ripa e Giovanni Pianesi. Paolo Renna, Francesca D’Alessandro, Pierfrancesco Castiglioni e Paolo Virgili per Fratelli d’Italia . Dalla civica di Parcaroli arrivano Silvano Iommi, Alessandro Bini, Gianluca Micucci Cecchi, Romina Leombruni. Per Forza Italia entrano Riccardo Sacchi e Sandro Montaguti. Per l’Udc Marco Caldarelli.
In merito ai nomi dell’opposizione che entreranno in consiglio, ci saranno scicuramente i tre candidati sindaco Narciso Ricotta, Roberto Cherubini e Alberto Cicarè ma Gabriele Micarelli in quanto non ha superato la soglia di sbarramento 3%.
Per i consiglieri di minoranza saranno 12 i seggi dedicati in consglio comunale che che saranno così distribuiti: 4 al Partito democratico che sarà rappresentato da Andrea Perticarari, Maurizio Del Gobbo, Ninfa Contigiani e Alessandro Marcolini, 1 a Macerata Rinnova con Elisabetta Garbati,1 a Macerata Insieme con David Miliozzi, 1 a “Macerata bene comune” con Stefania Monteverde e uno a Italia Viva Ulderico Orazi. Un seggio anche al Movimento 5 stelle che va al consigliere uscente Andrea Boccia.
Il più votato di questa tornata elettorale è stato Paolo Renna di Fratelli d’Italia con 332 preferenze , lo segue Francesca D’Alessandro (sempre di FdI) con 303 mentre il terzo classificato appartiene al fronte opposto, ovvero David Miliozzi con 261 voti.
Fratelli d’Italia oltre ai due più votati vede anche Pierfrancesco Castiglioni a 137 voti e Paolo Virgili a 93 voti. Nella Lega dopo Luciani ci sono Aldo Alessandrini con 176 voti, Andrea Blarasin 158, Laura Orazi 143, Laura Laviano 136, Claudio Carbonari 133, Paola Pippa 125, Giordano Ripa 115, Giovanni Pianesi 111. Nell’Udc Marco Caldarelli 157, Antonella Fornaro 95, Marco Foglia 77. Nella civica di Parcaroli a conquistare più preferenze è Silvano Iommi a 116 voti, seguito da Alessandro Bini a 111, Gianluca Micucci Cecchi 108, Romina Leombruni 93. Forza Italia oltre a Riccardo Sacchi ci sarà Sandro Montaguti a 102 voti. Non entra nel Palazzo Comunale nonostante le 107 preferenze, Mattia Orioli del Nuovo CDU, stessa sorte per Deborah Pantana del Popolo della Famiglia che raccoglie 28 voti, un flop confermato anche dallo 0 di Lauretta Gianfelici che all’alba di queste elezioni si era candidata a primo cittadino.
Nelle forze di opposizione Stefania Monteverde ha conquistato 181 voti mentre Elisabetta Garbati è prima di 'Macerata Rinnova' con 144. Nel Pd Andrea Perticarari ottiene con 179 voti. Il più votato del Movimento 5 stelle è stato Andrea Boccia con 90 preferenze.
Ecco, nel dettaglio, tutte le preferenze
Un’accoppiata micidiale i campionati italiani di categoria che si sono svolti negli ultimi fine settimana a Grosseto per le categorie junior e promesse e a Rieti per gli allievi; sei giornate di gara che hanno messo a dura prova l’organizzazione delle società sportive nel difficile periodo del Covid.
L’Atletica AVIS Macerata ha però tenuto botta con numerosi risultati tecnici e importanti progressi.
A Grosseto la società ha sorriso per l’argento di una ritrovata Elisabetta Vandi che dopo una prova interlocutoria agli assoluti di Padova ha imboccato la via del completo recupero lasciandosi alle spalle il difficile periodo invernale, durante il quale è stata costretta all’inattività da un problema tendineo al piede. E’ giunta seconda nei 400 della categoria promesse dietro a Rebecca Borga, vice campionessa italiana assoluta a Padova quindici giorni fa, che è anche di due anni più grande; 53”88 il crono dell’avisina, da poco in Fiamme Oro, che rientra in campo a pieno titolo vista anche la sua giovane età.
Un bronzo che brilla come un oro quello della giovanissima Greta Rastelli, primo anno junior, che allo stadio Zecchini ha agguantato un prezioso terzo posto dopo tre ravvicinatissimi turni di gara corsi rispettivamente in 12”09 in batteria, 12”06” in semifinale e 12”01 in finale per la gioia di Giorgio Berdini che l’allena a Fermo, grazie alla disponibilità della dirigenza dello “Sport Atletica Fermo”. Anche lei un talento ritrovato che ha saputo superare con calma e determinazione il periodo di inizio anno con problemi e che ha saputo rigenerarsi per l’appuntamento più importante.
Aveva un grande sogno Ndiaga Dieng, quello di essere in finale negli 800 promesse e per realizzarlo era necessario essere perfetti dal punto di vista tattico nella qualificazione, e l’avisino, allievo di Maurizio Iesari, ha corso la gara della vita in 1’51”68, sesto tempo delle qualificazioni, migliorato nella finale in 1’51”62 che rappresenta il nuovo record mondiale paralimpico. Per il forte atleta di Montecassiano, al secondo anno di categoria che progredendo molto rapidamente verso prestazioni tecniche di alto livello, si aprono nuovi orizzonti per il 2021, la stagione olimpica.
Brava Mara Marcic che ha saputo realizzare il personal best nell’alto nella gara più importante saltando m. 1.70, che è sempre una barriera, ottenendo un prezioso settimo posto, miglior risultato tecnico-agonistico in carriera per l’allieva di Massimo Mozzoni.
Hanno sfiorato la finale sia Riccardo Stagnaro nel giavellotto con la misura di m. 51,81 sia Sebastiano Compagnucci che si è migliorato nei 110 ostacoli con il tempo di 15”40.
Nell’altro grande evento i Campionati Italiani allievi svoltisi a Rieti la reginetta della manifestazione è stata la centista Sofia Stollavagli, velocista del vivaio avisino, di Pollenza, allieva di Sergio Biagetti, che con una stagione stupefacente migliorandosi letteralmente ad ogni gara, ha saputo portarsi al vertice della specialità aggiudicandosi un splendido bronzo. Cresce già nella batteria dei 100 piani scendendo a 12”19 e si migliora ancora in finale dove per definire seconda e terza posizione sono stati determinanti i millesimi di secondo e quindi, dopo la vincitrice Great Nnachi, CUS Torino, fuori portata con 11”86 l’avisina è terza con lo stesso tempo della seconda Gaya Bortello dell’Atletica Chieri, 12”13 per entrambe.
L’altro grande protagonista della manifestazione è stato il cingolano Federico Vitali nella gara degli 800 metri. Anche lui da Maurizio Iesari, vince a sorpresa la batteria con un gran tempo, 1’54”91, nuovo personale, necessario per superare il turno di una gara con ben 72 concorrenti in sei affollate batterie, ottenendo il secondo tempo assoluto. In una bella finale agguanta il quinto in posto, che è sicuramente un’eccellenza in 1’58”03, in una gara di difficile interpretazione tattica.
Sfiorano la finale sia Chiara Marangoni nel lancio del disco con m. 32,93 che Chiara Menotti nei 400 corsi in 1’00”79.
Allegate foto di Maurizio Iesari e Colombo FIDAL.
Il contraltare della festa in Piazza Cesare Battisti, dove Sandro Parcaroli ha brindato alla poltrona di Sindaco, l'ha fatto il commento "a caldo" degli sconfitti che, dalle loro sedi, hanno commentato il risultato dell'esito delle urne maceratesi: “Questo è un voto più politico che amministrativo – ha commentato il principale competitor Narciso Ricotta – si è tenuto più conto della voglia di un cambiamento a prescindere, piuttosto che di una valutazione dei programmi dei candidati. Credo abbia pesato soprattutto l’andamento delle elezioni regionali, il cui risultato ha fatto da traino a queste comunali – ha aggiunto – . Macerata negli ultimi anni ha subito delle forti ferite, mi riferisco al terremoto, ai casi Pamela e Traini, il fallimento Banca Marche e ultimo in ordine di tempo l’emergenza Covid. Purtroppo, è fisiologico scaricare queste paure e tensioni sulle spalle di chi ha amministrato in questi ultimi anni" – e sull’esito delle urne ha dichiarato – "rispettiamo pienamente l’esito del voto e auguriamo alla futura amministrazione un buon lavoro. Da parte nostra garantiremo un’opposizione seria, leale e costruttiva quindi da domani inizierà un nuovo lavoro ognuno nei rispettivi ruoli, ma nell’interesse della città”.
Umore leggeremente più sereno in casa "Strada Comune": "Il nostro obiettivo minimo era quello di ottenere un posto in consiglio comunale – ha affermato Alberto Cicarè – a livello generale il risultato delle urne a nostro avviso arriva abbastanza inaspettato, ma fa seguito all’ondata del centrodestra che si è riflettuta sul panorama maceratese – ed ha chiosato - lavoreremo in comune affinché le istanze delle persone possano rientrare all’interno delle istituzioni”.
"Indicativamente è quello che ci aspettavamo, ma c’è stupore per la vittoria di Parcaroli al primo turno – ha dichiarato Gabriele Micarelli di 'Macerata Lavora' – mi auguro che questo risultato faccia riflettere chi ha governato fino ad ora. Sono un pò deluso dai commercianti perché forse non hanno capito a pieno, l’importanza di far sedere nell’aula del Comune uno di noi però tutto crescerà piano pieno – ed ha concluso – mi auguro che i maceratesi ora possano partecipare un po' più attivamente alla vita politica della città, ma noi continueremo con il nostro progetto che come detto in fase di presentazione è a tutti gli effetti una start up”.
"Sono emozionato e felice. Ottenere una vittoria al primo turno non era affatto scontato ma ammetto di averlo desiderato da subito. Sapevo che il significato di un risultato così netto avrebbe dato ancor più forza al mio progetto politico per la città". Così parla il neo eletto Sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, a commento della sua elezione, avvenuta al primo turno con il superamento del 50% delle preferenze.
"Sono state settimane intense quelle di campagna appena trascorse durante le quali ho messo tutto me stesso nella profusione di un messaggio che fosse chiaro per tutti. Macerata è una città che ha bisogno di cambiare, di riprendere in mano il proprio destino per tornare ad essere quel capoluogo di provincia che, ad oggi, è solo sulla carta. Questa vittoria non è solo mia, è la vittoria di una squadra, che ringrazio per aver lavorato con me e accanto a me in questi mesi intensissimi.
Ho voluto da subito chiarire che non sono uno che gioca da solo. Io sono uno che lavora insieme agli altri, che prova soddisfazione nel veder crescere i propri collaboratori. Ed è questo, in effetti, che vorrò sempre sostenere, anche quando dovremo lavorare per governare la città".
"Sento nel cuore il peso di una grande responsabilità, quella di onorare il mandato che i maceratesi mi hanno conferito, riuscendo nell’impresa di trasformare Macerata nella città che desiderano. Non so davvero come ringraziare tutti per avermi dato fiducia e sostegno. Non posso contare le migliaia di messaggi che ho ricevuto in questi mesi, ma certamente erano già il germe di un grande cambiamento che stava avvenendo dentro il cuore dei cittadini, prima ancora che negli equilibri politici della città. La passione per Macerata ha fatto il resto. Io amo questa città, la amo come amo mia moglie e me ne prenderò cura. Sarò il Sindaco di tutti, non solo di coloro che mi hanno votato. Sarà mio dovere valorizzare le minoranze e farle sentire parte di un progetto ampio di rinascita della città".
"Come ho sempre detto, per carattere non amo i conflitti, motivo per cui schivo le polemiche sterili quando si presentano lungo il cammino. Sono fiducioso che, messi da parte gli interessi personali, si possa lavorare tutti insieme per il bene comune. Credo molto in questo, come pure nel fatto che pensieri differenti, quando si fondono insieme per dar vita ad un’impresa, arricchiscano la nostra vita, facendoci fare la differenza sempre. Sarò forse un inguaribile ottimista, ma credo che proverò a mettere tutti al cospetto dell’unica ragione che conta, il bene di Macerata. Da domani, dopo qualche ora di meritato riposo, mi metterò al lavoro per la città. Salirò in Comune, affrontando con impegno e amore tutto quanto occorre per avviare il grande cantiere di opere che ho promesso e realizzerò".
"Il sentimento che prevale in questo momento nel mio cuore è la gratitudine, che è anche un valore della mia vita, che vorrò onorare fino all’ultimo, con azioni concrete a favore di tutti.
Da oggi inizia una nuova stagione politica per Macerata, ma anche una nuova pagina della sua storia, che mi ha insegnato molto in questi mesi. È il tempo di una rinascita collettiva, che compiremo tutti insieme. Come ho sempre detto, rifacendomi a Walt Disney, che di sogni ne ha realizzati parecchi, 'se puoi sognarlo puoi farlo'. Ecco, da domani, insieme a voi, io lo farò".
"Siamo riusciti ad interpretare la voglia di cambiamento che in questa regione è preponderante e lo abbiamo visto da quelli che sono i risultati". Queste l'analisi di Riccardo Augusto Marchetti, commissario regionale della Lega il giorno dopo il successo elettorale di Francesco Acquaroli nelle Marche.
“Siamo stati veramente incisivi grazie al lavoro dei nostri candidati e dei nostri eletti in province storicamente di sinistra – prosegue -. Questo significa che gli elettori che hanno votato a sinistra, col tempo, hanno deciso di dare fiducia alla Lega. I marchigiani hanno finalmente voltato pagina, scrivendo quella parte di storia che si sentiva nell'aria ormai da diverso tempo".
"Il lavoro vero non è finito ma inizia oggi e, già in previsione di questo, è stata fatta una lista di 30 candidati con figure che arrivassero da ogni territorio e da ogni esperienza professionale e politica. L’obiettivo - spiega Marchetti - era quello di garantire le figure migliori che, una volta elette, fossero in grado di governare, come merita, una regione straordinaria. Una Ferrari che viaggia con il freno a mano tirato. Oggi spetta alla Lega sganciare questo freno a mano e far correre finalmente forte e veloce la regione Marche”.
Marchetti anticipa come si organizzeranno incontri, sia con tutti i candidati sia con gli eletti, che serviranno a capire in che maniera la Lega andrà ad incidere all’interno del governo regionale. Per giovedì prossimo è prevista la presenza di Matteo Salvini ad Ancona.
“Verrà poi fatta una conferenza stampa in cui ricorderemo che la Lega è il primo partito di centrodestra e che siamo vicinissimi al Pd". Chiaro il riferimento a Fratelli d'Italia riguardo le gerarchie interne alla coalizione di centrodestra.
Presenti alla conferenza tutti i neo consiglieri regionali, che in ordine di provincia sono: Chiara Biondi e Mirko Bilò per Ancona, Andrea Maria Antonini per Ascoli Piceno, Mauro Lucentini per Fermo, Filippo Saltamartini e Renzo Marinelli per Macerata, Mirko Carloni e Luca Selfilippi per Pesaro.
“Riporteremo le Marche ad essere grandi anche più di come erano un tempo” conclude così il commissario regionale della Lega nelle Marche, Riccardo Augusto Marchetti.
A Macerata l’equinozio d’autunno non segna la fine dell’estate, ma l’inizio di una nuova primavera, la rinascita della città universitaria. Oggi, 22 settembre: primo giorno da matricole per tante ragazze e tanti ragazzi che sono tornati a popolare non solo le aule, ma quelle piazze e quei vicoli, rimasti di colpo orfani di tanta gioventù all’indomani dell’improvviso lockdown di marzo. Con le mascherine, i posti distanziati, i percorsi segnalati, telefonini e qr code di tracciamento a testimoniare una diversa normalità, la secolare vita accademica dell’Ateneo torna a scorrere nella sua accezione più vera, quella di una comunità che esiste e cresce attraverso le relazioni.
Tra i primi a riprendere le lezioni in presenza, lo stesso rettore Francesco Adornato, che si emoziona nel ritrovare i suoi studenti. “Una felicità assoluta – commenta -, una gioia da condividere con la città, perché noi non avevamo mai avuto dubbi sulla ripresa e sul fatto che gli studenti sarebbero tornati numerosi, come testimoniano le matricole nelle aule. Un fatto positivo e incoraggiante. La nostra parola chiave, quella di futuro, è stata declinata in una misura di solidarietà, di vicinanza, di futuro prossimo che, credo, abbia toccato delle corde emotive nelle famiglie. Il nostro augurio coincide con la nostra dimensione di accoglienza: per i ragazzi sarà un’esperienza indimenticabile, legata alla qualità degli studi, all’esperienza in città e all’attenzione che vogliamo dare loro”.
Nel primo giorno le lezioni pianificate sono state 74 per un totale di oltre 1600 studenti prenotati, provenienti anche da fuori regione: Abruzzo e Puglia prevalentemente, oltre a Lazio, Veneto, Lombardia. La necessità di mantenere il distanziamento ha ridotto la capienza della aule, utilizzate prevalentemente per le matricole, che, affrontando un percorso del tutto nuovo, hanno maggior bisogno di supporto in presenza. La strumentazione informatica, implementata durante le scorse settimane, ha permesso di trasmettere le lezioni in diretta streaming sul web quando necessario. Il nuovo sistema di prenotazione del posto in aula ha sostanzialmente retto la prova d’uso: i bug riscontrati sono in fase di correzione.
Per aiutare le famiglie a sostenere i costi dello studio a fronte degli effetti economici negativi del Covid, oltre ad ampliare la no tax area, l’Ateneo ha messo a disposizione più ulteriori aiuti economici: scadono a fine ottobre i bandi per 45 borse di studio di € 3.300 per le matricole fuori regione e per le 10 borse da € 3300 per studenti residenti in Italia che abbiano un diploma di laurea conseguito in un ateneo (italiano o straniero) diverso da UniMC.
“Confido - conclude il rettore - che sapremo insieme affrontare questo tempo complicato non rinunciando ad essere quella comunità coesa, aperta e solidale, che conosciamo e apprezziamo, ribadendo la nostra ostinata fiducia nel Futuro”.
Dopo oltre 20 anni il Comune di Macerata passa al centrodestra. Clamoroso exploit di Sandro Parcaroli al primo turno, che diviene ufficialmente il primo cittadino del capoluogo.
Con 33 sezioni scrutinate, il risultato è ormai assodato: la soglia del 50 % più uno delle preferenze è stata superata. Battuto nettamente il candidato sindaco ed ex consigliere uscente, Narciso Ricotta, fermo al 32%. Molto distaccati tutti gli altri.
Inizia la festa per il centrodestra in piazza Cesaro Battisti, tra baci e abbracci. Presente, tra gli altri, il nuovo presidente regionale Francesco Acquaroli, il coordinatore regionale di Forza Italia Francesco Battistoni, la riconfermata consigliera regionale Elena Leonardi e il presidente della Provincia Antonio Pettinari.
(In aggiornamento)
"Per me è un'emozione pazzesca, ma aspettiamo sino all'ultimo". È un Sandro Parcaroli felice, ma attendista, quello che rilascia le prime dichiarazioni in piazza Cesare Battisti, a Macerata. Le prime proiezioni lo danno in netto vantaggio sullo sfidante Narciso Ricotta, che sembra aver alzato bandiera bianca abbandonando la sua sede elettorale in corso Cairoli.
A circondarlo sono gli amici, la famiglia e gli alleati di coalizione Riccardo Sacchi (felice anche per il risultato ottenuto da Gianluca Pasqui alle Regionali) e Maurizio Mosca.
In un angolo della piazza si segnala la folta presenza delle "quote rosa" appartenenti sia alla lista personale del candidato sindaco che a quelle della coalizione del centrodestra, in fibrillazione per il cambiamento politico a cui Macerata sembra avviata.
"Ho notato nella mia campagna tante persone che dicevano 'speriamo' - sottolinea Parcaroli -, dai giovani alle persone più anziane. Mi hanno dato forza".
A suggellare il trionfo arriva anche il candidato del Movimento 5 Stelle Roberto Cherubini, che stringe la mano al suo avversario concedendo l'onore delle armi.
Sandro Parcaroli, candidato della coalizione di centrodestra, è stato eletto al primo turno sindaco di Macerata con 12.113 voti (52,78%) contro i 7.489 dell’avversario Narciso Ricotta, centrosinistra (32,63 %).
Parcaroli è il 42^ sindaco di Macerata, il secondo, dal dopoguerra, a capo di una coalizione di centrodestra dopo Anna Menghi che governò la città dal 1997 al 1999.
Parcaroli, 64 anni, imprenditore, sposato con Emanuela e padre di due figli, è stato eletto con l’appoggio di 7 liste: Sandro Parcaroli sindaco, UDC, Nuovo CDU Cristiani Democratici Uniti, Lega Salvini, Civici per il popolo della famiglia, Forza Italia Berlusconi per Parcaroli e Fratelli d’Italia.
Questi i risultati degli altri candidati in lizza: Roberto Cherubini 2,167 (9,44%) appoggiato dalle liste MaceratAmica, Macerata per l’Ambiente, Movimento 5 stelle, Alberto Cicarè 1.020 (4,44%) liste Potere al Popolo, Strada Comune e Gabriele Micarelli 159 (0,69%) lista Macerata Lavora.
Alle comunali hanno votato 23.616 maceratesi, il 63,35% dell’elettorato. Il nuovo sindaco entrerà nelle sue funzioni immediatamente dopo la sua proclamazione da parte dell’ufficio elettorale centrale, prevista nei prossimi giorni. Entro dieci giorni dovrà poi convocare la prima seduta del Consiglio comunale, da tenersi in uno dei successivi dieci giorni. (lb)
È Filippo Saltamartini il candidato consigliere più votato in provincia di Macerata. Il vicesindaco di Cingoli, che ha corso sotto il simbolo della Lega, ha ottenuto ben 3.817 preferenze di cui 1.854 nel suo comune dove ha portato il partito di Salvini al 52,58%. Secondo posto per Elena Leonardi, confermata in Consiglio regionale con Fratelli d'Italia grazie alle sue 3.737 preferenze raccolte in gran parte nei paesi che si affacciano sulla costa.
Sul gradino più basso del podio troviamo un altro esponente della Lega (che in provincia è stato il primo partito con una percentuale pari al 25,56%) come Renzo Marinelli, sindaco di Castelraimondo (3.710 voti).
Nel "Carroccio" ottimo risultato pure per Anna Menghi, premiata con 2.507 preferenze. Da segnalare anche i 2.224 voti ottenuti dall'assessore civitanovese Pierpaolo Borroni.
Nella coalizione di centro-destra il partito che esce peggio dalla tornata elettorale è Forza Italia, sebbene in provincia limiti i danni rispetto al dato regionale (7.33% contro il 5,89%). Flop clamoroso quello di Fabrizio Ciarapica che, dopo aver corso sino all'ultimo con Francesco Acquaroli per essere il candidato unitario del centro-destra alle Regionali, ha ottenuto soltanto 1.773 voti, dietro all'ex sindaco di Camerino Gianluca Pasqui che ha sfondato quota 2000 preferenze (2.203) e ambisce con concretezza ad un posto in Consiglio regionale.
Nell'Udc Luca Marconi arriva ad ottenere 1.185 preferenze.
Buon risultato anche per il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi che ha corso sotto le insegne dei Civitas Civici (lista che ottenuto soltanto il 2,8% a livello regionale, penultima nella coalizione), ottenendo 2.059 preferenze di cui 1.227 soltanto a Tolentino dove si è imposto nettamente come il candidato più votato.
Nel Partito Democratico la lotta interna si risolve a favore di Francesco Micucci (2.353 preferenze), che ha battuto il fotofinish di soli 6 voti il sindaco uscente di Macerata Romano Carancini (2.347).
Exploit, nella lista di Italia Viva, per Francesco Fiordomo che ha ottenuto 2.245 preferenze. Buoni numeri, nello stesso partito, per Flavio Corradini (1.718).
Nel Movimento Cinque Stelle il più votato è Gian Mario Mercorelli (845 preferenze), superato anche da Giancarlo Giulianelli (860), in corsa con la lista "Movimento per le Marche" in appoggio a Francesco Acquaroli.
Infine Venanzo Ronchetti, ex sindaco di Serravalle del Chienti, è il più votato nella lista RinasciMarche che sosteneva Maurizio Mangialardi (591 preferenze).