Nell’ambito degli eventi in attesa di Sharper, la Notte europea dei ricercatori, Ariedo Braida sarà ospite all’Università di Macerata per l’incontro "Il Calcio, quale modello di business per una società vincente?".
Lunedì 25 settembre alle 17 il noto dirigente sportivo, insieme a Luigi Barbiero, Duccio Baglioni, Mario Cognigni, Emanuele Frontoni e Roberto Patrassi, interverrà sui temi che legano la dimensione calcistica a quella del business. Modera Francesca Spigarelli. L’iniziativa, a ingresso gratuito, si terrà nell’Orto dei Pensatori, in via Illuminati.
Dopo la carriera da calciatore, Ariedo Braida si è affermato come dirigente generale e sportivo di vari club lavorando per Monza, Udinese, Sampdoria e Cremonese. È conosciuto per aver costruito il Milan dei grandi campioni, Van Basten, Gullit e Rijkaard,e per aver ricoperto il ruolo di direttore sportivo, fino al 2019, anche nel Barcellona di Lionel Messi.
Dal 27 al 30 settembre debutta il Macerata Humanities Festival, un appuntamento, unico nel suo genere in Italia, che, come ha spiegato oggi il rettore Unimc John McCourt durante la presentazione, renderà Macerata un vero "hub delle humanities", mettendo al centro un approccio umanistico per offrire prospettive inedite sulla società e sul mondo.
Ad organizzarlo è l’Università di Macerata con il patrocinio della Regione Marche, del Comune di Macerata, grazie al contributo di Bper Banca, Simonelli Group e Cucine Lube. Tema di questa prima edizione è "La comunità che cresce". La manifestazione rientra nelle attività di disseminazione del Progetto Ecosistema "Vitality", finanziato con fondi specifici del Pnrr.
Oltre 70 eventi, quasi tutti a ingresso libero o su prenotazione: talk e incontri con autori e importanti protagonisti del mondo della cultura, mostre, laboratori, aperitivi tematici, programmi radiofonici, installazioni digitali interattive, teatro, concerti.
Nei primi due giorni, il Festival ospiterà anche la fiera nazionale delle University Press italiane "Books UP!", attualmente l’unica manifestazione in Italia dedicata all’editoria accademica. Nel pomeriggio del 29 settembre, in contemporanea con altre centinaia di città, si terrà anche la Notte europea dei ricercatori e delle ricercatrici, organizzata nell’ambito del progetto Sharper.
I NOMI - Sono tanti i nomi dei protagonisti per altrettanti momenti di dialogo, riflessione, approfondimento. Impossibile citarli tutti, ecco giusto un assaggio. La scrittrice Silvia Ballestra, candidata al Premio Strega 2023, sarà ospite nel pomeriggio del primo giorno per raccontare la figura di Joyce Lussu, partigiana, poetessa, traduttrice, scrittrice, “una donna formidabile, saggia e generosa, ricchissima di pensieri, intuizioni, toni, bellezza, forza, argomenti, intelligenza. La mia Joyce, la mia sibilla”.
Il giorno successivo, giovedì, ci sarà John Hooper, giornalista e scrittore britannico, corrispondente dall’Italia per "The Economist" e autore di “The Italians”, un ritratto vivido e sorprendente del popolo italiano. Per il pomeriggio di sabato 30 settembre si vira nel virtuale con Marco Filograsso, in arte Savyultras90, gamer e streamer professionista, per capire insieme la comunità dei giochi online, un fenomeno globale che coinvolge ogni giorno milioni di utenti in tutto il mondo.
LE MOSTRE - Mercoledì alle 20 nel cortile della sede in via Garibaldi sarà inaugurata la personale "Fotografia Umanista" di Paolo Cudini, operaio di professione, fotografo autodidatta e "poeta delle immagini per amore": sorrisi, lacrime, abbracci per rappresentare l’uomo nel suo contesto sociale, i suoi diritti, la sua dignità, i contatti umani.
Venerdì al Palazzo del Mutilato, taglio del nastro per "Attilio Ascarelli: dalle Fosse Ardeatine al Dna": la mostra, visitabile fino al 7 ottobre, ricorda il medico legale chiamato a dirigere le operazioni di recupero e identificazione delle vittime dell’eccidio nazista delle Fosse Ardeatine con una selezione estratta dal fondo archivistico e librario conservato dall’Università di Macerata.
GLI SPETTACOLI - Mercoledì 27 settembre al Teatro della Società Filarmonico Drammatica sarà di scena Cesare Catà, filosofo e performer. Tra le sue tante passioni c’è anche quella per l’isola d’Irlanda, sua seconda patria, dopo le Marche, dove si è dedicato allo studio della lingua e della letteratura irlandese. Con lui dialogherà il rettore John McCourt nella sua veste di docente di letteratura.
Giovedì 28 il Teatro Lauro Rossi accoglierà il concerto degli Utah, giovane gruppo marchigiano vincitore del premio del pubblico durante le audizioni di Musicultura. Venerdì, in conclusione anche della Notte dei Ricercatori, arriva a Macerata Serena Dandini: la nota conduttrice, scrittrice e autrice televisiva dialogherà sulle questioni di genere nell'orizzonte della comunità, non solo universitaria, ma più ampiamente umana.
Si chiude in grande stile sabato 30 settembre con un concerto a cura di Appassionata: al Teatro Lauro Rossi sarà protagonista il Quartetto Goldberg, vincitori del premio “Piero Farulli” al 42° Premio Abbiati. Formato da Jingzhi Zhang e Giacomo Lucato al violino, Matilde Simionato alla viola e Martino Simionato al violoncello, rappresenta una delle formazioni di punta del panorama cameristico nazionale.
TUTTI GLI APPUNTAMENTI - Le proposte del Macerata Humanities Festival non si fermano qui. Ogni giorno è possibile scegliere tra diverse proposte: poesia che si fa azione, arte che diventa meme, miti che sfumano nel fantasy, nuove frontiere della pedagogia, visite guidate ai luoghi d’arte e della città, spettacoli teatrali, laboratori per bambini e adolescenti in piazza o direttamente nelle scuole.
Ma anche intelligenza artificiale, dottorati di ricerca, dialogo interculturale, salvaguardia del territorio, del patrimonio artistico culturale e del made in Italy. Il programma completo può essere consultato sul sito www.unimc.it/mhf.
È stato presentato questa mattina, in conferenza stampa presso i locali dell'Ircr di piazza Mazzini, il progetto pilota di assistenza socio-sanitaria educativa territoriale (Pu.A.S.S.E. – Punto di Accesso Socio Sanitario Educativo). Il progetto vede la collaborazione tra il comune di Macerata, l’Azienda Pubblica Servizi alla Persona "Ircr Macerata” e l’Azienda Pluriservizi Macerata.
Presenti, in conferenza stampa, il sindaco Sandro Parcaroli, il vice sindaco e assessore alle Politiche Sociali Francesca D’Alessandro, il presidente Ircr Macerata Amedeo Gravina, il direttore generale Ircr Macerata Nazzareno Tartufoli e il presidente Apm Gianluca Micucci Cecchi.
Il progetto trova applicazione nel territorio comunale, in particolare all’interno di due quartieri, individuati in questa prima fase di sperimentazione per la loro composizione e per le loro caratteristiche specifiche: il quartiere Pace e la frazione di Piediripa. In entrambi sono presenti, accanto agli spazi destinati alla realizzazione di questo progetto, le farmacie comunali le quali rappresentano un punto di riferimento sanitario territoriale, già riconosciuto e frequentato dalla cittadinanza.
Il progetto tende a favorire l’integrazione socio-sanitaria nel territorio; facilitare l’accesso ai servizi, soprattutto per le persone più fragili; garantire un’informazione professionale e completa in grado di evitare il disorientamento del cittadino; favorire un approccio integrato in grado di prendere in carico la persona nella sua interezza, attraverso una valutazione professionale del bisogno; promuovere la prevenzione della salute.
Con il Punto di Accesso Socio Sanitario Educativo (Pu.A.S.S.E.) nasce un modello organizzativo dei servizi nuovo, integrato e multidisciplinare in grado di prendere in carico il cittadino a 360°, supportando il suo benessere, orientandolo nella complessità del mondo dei servizi e migliorando quindi la qualità di vita dell’intera comunità.
Un luogo fisico di prossimità in grado di facilitare l’accesso del cittadino alle cure primarie, primo contatto con il sistema di assistenza sanitaria, permettendo poi l’attivazione, laddove necessario, di trattamenti di natura sociale e/o educativa e/o sanitaria specifici per ogni singola persona.
All’interno del Pu.A.S.S.E. saranno garantiti: servizi informativi e di orientamento, servizi di cure primarie (MMG e PLS), servizio infermieristico di comunità, servizio sociale di comunità, programmi di screening, giornate di sensibilizzazione ed eventi formativi e sportello pedagogico e psicologico.
La società maceratese Kickboxing Macerata rappresenterà le Marche per le discipline sportive della Fsn FederKombat al Trofeo Coni 2023 per cadetti (10-14 anni) che si terrà in Basilicata, sulla Costa Ionica, dal 21 al 24 settembre.
Il maestro Paolo Pesci e l'allenatrice Monica Catini si dicono "molto fieri e motivati dei loro piccoli fighter" per questa "splendida avventura che li porterà a confrontarsi con tutte le regioni italiane per assaporare lo spirito olimpico che caratterizza l'evento, arrivato alla ottava edizione".
L'investitura speciale è avvenuta martedì presso il Palaprometeo di Ancona con il presidente della regione Marche Francesco Acquaroli e il presidente regionale Coni Marche Fabio Luna in presenza del maestro Paolo Pesci, dell'allenatrice Monica Catini e dei loro cadetti fighter Daniele Pesci, Alessandro Lucania, Sophie Vinciguerra e Lucrezia Petrelli, con loro anche il presidente regionale FederKombat Antonio Cipriani.
Una nuova attività ha aperto in piazza Del Popolo, a San Severino Marche. Alla presenza del primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, è stato inaugurato il nuovissimo Sara G. Atelier, un luogo in cui i sogni prendono forma. Si tratta di uno spazio dove la passione per i tessuti preziosi e le sapienti mani di Sara Galvani, la giovane titolare e stilista, si uniscono per creare accessori moda personalizzati e su misura.
Velette, fiocchi e fiori sbocciano su spille, collane, cappellini, pochette e clip per calzature, per soddisfare il desiderio di sentirsi originali e uniche nelle occasioni più importanti. Sara G. Atelier è anche presente su Instagram alla pagina saragflowers.
Operazione dei finanzieri del gruppo di Macerata: sequestrati oltre un chilo di infiorescenze di canapa indiana e circa 8.000 articoli per fumatori, privi dei requisiti di sicurezza. Il responsabile segnalato all’autorità giudiziaria, alla Camera di Commercio e all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Continua, senza sosta, l’attività di controllo economico del territorio delle Fiamme Gialle maceratesi, finalizzata alla prevenzione e repressione dei traffici illeciti. In tale contesto, l’attenzione dei finanzieri si è focalizzata sulla merce esposta alla vendita presso un esercizio commerciale, dove sono stati individuati circa 5.300 articoli utilizzati per tritare il tabacco o altre sostanze e fertilizzanti utilizzabili anche per la produzione di canapa indiana, privi delle informazioni minime previste dal "Codice del Consumo".
Pertanto si è proceduto al sequestro amministrativo, per violazione alla normativa inerente la sicurezza dei prodotti. Nel corso del controllo, inoltre, i militari hanno rinvenuto circa 2.600 articoli per fumatori (tra cui cartine arrotolate senza tabacco e filtri), soggetti ad imposta di consumo, che sono stati sottoposti a sequestro amministrativo per irregolarità ricadenti nel Testo Unico delle Accise, in quanto il commerciante è risultato sprovvisto della licenza per la vendita di generi di monopolio.
Presente all'interno del negozio oltre un chilo di infiorescenze di canapa indiana sfuse, risultate positive al drop test per la presenza di tetraidrocannabinolo (comunemente chiamato THC), noto principio attivo della sostanza psicotropa prodotta dai fiori di cannabis, e di conseguenza sono state sottoposte a sequestro.
Alla luce delle evidenze emerse, il titolare dell'esercizio commerciale, fermo restando la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento delle responsabilità, è stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata, nonché alla locale Camera di Commercio e all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, per i provvedimenti di rispettiva competenza sotto il profilo amministrativo.
Un evento straordinario di solidarietà e passione che mette assieme due realtà da sempre dialoganti, la musica jazz e il Pozzo. Mercoledì 20 settembre alle ore 21, infatti, lo storico locale maceratese ospiterà l’iniziativa lanciata dall'associazione Musicamdo, organizzatrice di storiche rassegne jazz, "Il Pozzo&Friends", un concerto di beneficenza per sostenere uno dei luoghi più iconici della città che sta lottando contro la minaccia di uno sfratto esecutivo.
La performance vedrà Stefano Conforti ai sassofoni, Fabrizio Caraceni al sax baritono, Tonino Monachesi alla chitarra, Alessandro Menichelli al piano, David Padella al contrabbasso e Roberto Bisello alla batteria.
Per anni palcoscenico di innumerevoli performance jazz di alto livello, luogo dove, grazie a Paolo Piangiarelli sono sfilate alcune delle leggende del jazz mondiale, il Pozzo si trova ora di fronte a una sfida esistenziale alla quale sta rispondendo la comunità di Macerata unita per mostrare il suo amore e il suo impegno per questo luogo intramontabile.
"Ci sono dei luoghi speciali pieni di storia, incontri, musica, dove molti di noi sono cresciuti - racconta Daniele Massimi, presidente di Musicamdo e direttore artistico di Macerata Jazz - luoghi che vanno serbati nonostante tutto perché fanno parte della memoria storica e culturale della città. Quello che possiamo fare è cercare di fare il nostro perché questa ricchezza non si spenga, non vada persa. Non si tratta semplicemente di sostenere il tessuto imprenditoriale del territorio per scongiurare l’ennesima chiusura del centro storico, ma di impegnarsi concretamente a tenere aperto un presidio fondamentale del jazz, un luogo di formazione, di cultura, di grande e intramontabile storia".
In questa serata eccezionale, alcuni musicisti si esibiranno gratuitamente in un concerto cui seguirà una jam session aperta a tutti coloro che vorranno contribuire musicalmente alla serata. L'obiettivo è chiaro: raccogliere fondi per sostenere Il Pozzo e garantire che continui a essere un faro di cultura e di jazz nel maceratese.
Il ricavato sarà destinato a coprire le spese necessarie per mantenere Il Pozzo vivo e vibrante. Durante la serata, sarà possibile proporre e discutere altre iniziative di sostegno nelle quali la comunità è invitata a condividere idee e proposte per assicurare che questo iconico locale rimanga un punto di riferimento per gli amanti del jazz.
Novità in ambito societario in casa Cbf Balducci Hr. Il club arancionero annuncia l’ingresso tra i dirigenti di Lorenzo Mattei, marchigiano di Treia e di lunga esperienza nel mondo del volley per aver arbitrato fino alla scorsa stagione sportiva ai massimi livelli nei campionati di Serie A sia femminile sia maschile. Appeso il fischietto al chiodo, Mattei inizia così una nuova avventura a livello dirigenziale con l’Helvia Recina Volley, dando man forte nelle attività della società maceratese.
"Con questa decisione abbiamo aggiunto un valore immenso alla nostra dirigenza - commenta il presidente di HR Volley - L’ex arbitro Lorenzo Mattei entra a far parte di questa famiglia, un grande piacere e privilegio. Personalmente l’ho visto crescere quando ero fiduciario della sezione di Macerata degli arbitri e da presidente di club non posso che ringraziarlo e congratularmi con lui per la scelta e per la mano che ci darà. Sicuramente sarà importante perché farà crescere questa Cbf Balducci Hr".
La Maceratese trova la prima sconfitta stagionale nel match contro Urbino, reduce dalla vittoria della scorsa settimana con la Civitanovese. A nulla serve la grinta dei biancorossi che non riescono a concretizzare le tante azioni create fin dall’inizio: Sartori (29’) spiazza l’estremo ospite su calcio di rigore, infila il terzo gol personale in due partite e decide il match.
Partita delicata per entrambe le formazioni che entra subito nel vivo, dando il via ad uno scontro a viso aperto. La Maceratese si porta subito in avanti a caccia del gol, ma l’estremo ducale blocca tutto: Petrucci sventa in più di un’occasione i tentativi dei biancorossi e permette ai suoi di trovare i primi spiragli.
A spezzare l’equilibrio è il fallo in area di Sensi che regala il rigore decisivo all’Urbino: Sartori dal dischetto non sbaglia e sigla l’1-0. I ragazzi di mister Lattanzi provano a recuperare ma il parziale non cambia fino al duplice fischio.
Inizio ripresa subito acceso, con la Maceratese che cerca in tutti i modi di recuperare ma viene fermata dalla buona guardia dei padroni di casa. La squadra di Lattanzi prova ad invertire il corso del match e l’ingresso di Di Ruocco e Perri sembra ridonarle nuova linfa vitale. Il risultato però rimane bloccato, complici lo sterile possesso palla degli ospiti e la granitica difesa dei locali.
La partita si chiude con una clamorosa chance in favore della Rata: Strano devia di testa il cross di Tortelli, ma viene murato da Petrucci che salva di nuovo il risultato. Triplice fischio che sancisce il definitivo 1-0.
"Avrei preferito aspettare la firma di tutte le carte prima di ufficializzare l’acquisto della ex-sede della Banca d’Italia in corso Matteotti. Preferisco comunicare con gli atti e non con gli annunci. È una trattativa ancora in corso con una delle istituzioni più prestigiose dello Stato, che sto seguendo personalmente". A dichiararlo è il rettore dell'Università di Macerata, John McCourt, nel fare chiarezza sulla trattativa di acquisto della sede maceratese della Banca d’Italia.
"Con la Banca d’Italia ho avuto un dialogo molto fruttuoso e un ascolto importante. Adesso aspettiamo il sì definitivo del Ministero dell’Università e della ricerca e lasciamo il tempo necessario al Demanio per verificare la congruità del prezzo concordato - aggiunge McCourt -. Non appena possibile poi, procederemo con la firma del contratto d’acquisto".
"Se tutto andrà per il verso giusto, sarà un’acquisizione di grande impatto per l’Università e per la città. È nostra intenzione - precisa il rettore - investire proprio nel cuore di Macerata, in una sede prestigiosa e con una forte attenzione alla sostenibilità, pianificando il riutilizzo di un palazzo bello, storico ma da anni fuori uso. L’operazione darà nuova linfa al centro storico e ci permetterà di raggruppare diverse attività al suo interno per una gestione più efficace".
"Acquistare un intero isolato di quasi 9 mila metri quadri è il segnale di un Ateneo dinamico, che guarda verso il futuro con fiducia, convinto di rafforzarsi nel territorio a beneficio delle future generazioni di studenti e della comunità tutta. Mi auguro che questo nostro gesto possa funzionare da traino per una necessaria rivitalizzazione del centro storico nei prossimi anni", conclude McCourt.
Matelica e Aurora Treia si dividono la posta in palio al termine di un incontro giocato ad alta intensità, valevole come seconda giornata del campionato di Promozione. I padroni di casa a caccia del primo successo stagionale e l’Aurora che vuole dare continuità alla vittoria dell’esordio.
Sono i biancorossi a schiacciare sull’accelleratore e dopo soli cinque minuti è Dell’Aquila ad avere sulla testa la palla del vantaggio. Il pallone però si perde a lato. Due minuti dopo l’Aurora prova ad approfittare di un calcio di punizione dal limite dell’area. Pucci calcia forte all’angolino ma sulla sua strada trova un superbo Ginestra che respinge la conclusione.
Al 17’ ci prova Gobbi con una conclusione potente di prima che però sfiora il palo di pochi centimetri. Il Matelica aumenta il ritmo e inizia a schiacciare l’Aurora nella propria metà campo. Il vantaggio si concretizza al minuto 42’. Jachetta, raccoglie in area un pallone fornito su assist di rabona, e deposita alle spalle dell’incolpevole Frascarelli.
La squadra locale chiude la prima frazione di gara in vantaggio di una rete sugli ospiti. La ripresa si apre con le proteste dell’Aurora che reclama un fallo di mano in area sulla conclusione di Pucci. Il direttore di gara, a pochi metri dall’azione, lascia proseguire.
Al 51’ arriva il pari dell’Aurora Treia al termine di una azione corale. Perfetti inventa e Chornopyshchuck deposita in rete la palla che vale l’1 a 1. Il Matelica prova a riorganizzare la manovra e due minuti prova a riportarsi in vantaggio con un ispiratissimo Stroppa.
L’Aurora prova a sfruttare gli spazi lasciati aperti dai locali e sfiora il colpaccio prima con Pucci e poi con Chornopyshchuck ma un attento Ginestra tiene a galla i locali. Dopo tre minuti di recupero, il signor Chiarotti dichiara la fine delle ostilità con le due squadre che si dividono la posta in palio. Le due formazioni si ritroveranno mercoledì sera, allo Stadio “Capponi” di Treia, per il ritorno dei sedicesimi di Coppa Italia Promozione.
Un tempo ciascuno e un pareggio che, tutto sommato, accontenta entrambe le squadre anche in Cluentina-Palmense. Avvio di gara condizionato dal gran caldo e, di conseguenza, il ritmo fatica a decollare. Un paio di occasioni a testa (nessuna particolarmente pericolosa) con un leggero ma costante predominio territoriale dei padroni di casa.
Al 26’, sugli sviluppi di un corner battuto dalla Cluentina, un difensore ospite, nel tentativo di rinviare il pallone, colpisce in pieno Andrea Mancini entrato in anticipo: rigore netto e fredda trasformazione dello stesso Mancini.
Nel secondo tempo la gara si accende: merito della Palmense che alza il baricentro e costringe sovente la Cluentina nella propria metà campo. Al 58’ Ferranti sigla il gol del pari ma l’assist di Mauro lo trova in evidente posizione di fuorigioco: Sabbaouh annulla tra le proteste dei fermani.
L’ingresso in campo (67’) del velocissimo folletto Biondi rende la Palmense ancora più incisiva tanto che al 76’ arriva il meritato pareggio: calcio di punizione battuto magistralmente da Virgili che serve l’accorrente Wali il quale ribadisce in rete. Al minuto 84, altro cross di Virgili a servire Ferranti che, da due passi, calcia in porta ma Rocchi, con una respinta miracolosa, salva i biancorossi.
Allo scadere dei novanta minuti si fa rivedere la Cluentina con Cappelletti che salta in paio di avversari ma, giunto al limite dell’area, viene steso: punizione che Andrea Mancini calcia direttamente in porta ma stavolta è Osso a compiere il miracolo.
Nella successiva ripartenza della Palmense, Biondi è protagonista dell’ennesima scorribanda sulla fascia sinistra: cross al centro per Tassi che colpisce al volo ma Andrea Mancini si immola e respinge, palla al gambiano Wali e tiro potente che colpisce il palo alla sinistra di Rocchi.
Si è svolta nella serata di sabato l’inaugurazione di Vicolo Consalvi, il nuovo progetto di Public Art con interventi d’illuminazione artistica realizzati dal corso di Light Design dell’Accademia di Belle Arti di Macerata e finanziato dal comune di Macerata e dalla Regione Marche.
Vicolo Consalvi è un progetto che si pone in continuità con la Light Design Strategy, la convenzione commissionata dal comune di Macerata all’Accademia di Belle Arti, ideata e realizzata dal corso di Light Design e che ha già interessato, negli anni precedenti, le zone dello Sferisterio e di piazza della Libertà.
Il comune di Macerata ha partecipato con il progetto d’illuminazione artistica di Vicolo Consalvi, già assentita da parte della Soprintendenza regionale delle Belle Arti, al Bando della Regione Marche di assegnazione di contributi per installazioni artistiche di light design per la valorizzazione dei borghi e centri storici, annualità 2022, ed è risultato primo in graduatoria.
"Questo intervento – dichiara l’assessore alla Cultura della Regione Marche Chiara Biondi – è frutto della costruttiva collaborazione fra istituzioni e mette a frutto le competenze e conoscenze maturate all’interno dell’Accademia di Belle Arti di Macerata. In questo modo si attua quel processo chiave nelle società contemporanee che va sotto il nome di knowledge-transfer".
"Attraverso la creatività dell’arte restituiamo vicolo Consalvi ai maceratesi, uno spazio che, grazie a uno spettacolare gioco di luci, si anima e rivive – ha commentato il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli -. L’aspetto urbano e l’aspetto culturale, in questo progetto unico di light design realizzato dall’Accademia di Belle Arti e finanziato da Comune e Regione Marche, si uniscono in un connubio che va a valorizzare e dare nuova linfa vitale a uno spazio importante del centro storico".
Rossella Ghezzi, direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, dichiara: "Con orgoglio ci tengo a sottolineare il valore dell'intervento artistico di Vicolo Consalvi che assume una nuova dimensione visiva, valorizzata da frammenti e citazioni contemporanee appartenenti alla sfera della cultura e dell'arte. Un percorso che riflette sull'idea della bellezza che la luce straordinariamente esalta. Una linea che segna un percorso nuovo, colora la città come un potente segnale di passaggio volto a sollecitare profonde riflessioni. La luce scompone e rianima un luogo".
Alla guida del progetto ci sono i docenti del corso di Light Design dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, un gruppo di lavoro composto dalle professoresse Francesca Cecarini e Mascia Ignazi e dai professori Piergiorgio Capparucci e Rossano Girotti, cui si aggiunge il contributo dell’architetta Sara Cerquetti e dello studente Antonio Lelii.
Hanno inoltre collaborato al progetto gli studenti del corso di Pittura guidati dalla professoressa Federica Giulianini e il professor Emanuele Bajo per la documentazione fotografica. Per il Comune di Macerata l'intervento è stato promosso e coordinato dall’ingegnere Tristano Luchetti e dal Servizio Servizi Tecnici.
Il concept di Vicolo Consalvi si colloca nei più contemporanei progetti di Public Art, pratiche artistiche e di ricerca che hanno fatto dello spazio pubblico il luogo privilegiato d’interventi culturali e della partecipazione collettiva. Nella comunicazione diretta tra artista e cittadino, la Public Art è divenuta nel corso degli ultimi decenni sempre di più una forma di espressione culturale, dove fondamentale è la co-progettazione fra arte, architettura, il light design, urban design, landscape e interaction design.
Il progetto di light design ideato per Vicolo Consalvi a Macerata, concretizza propriamente il concetto di “percorso immersivo” urbano, attraverso installazioni creative legate ai concetti della light art, nazionale e internazionale, capaci di trasformare lo spazio in un ambiente artistico e creativo. Ogni intervento d’arte è, infatti, collegato all’espressività della luce, con riferimenti a lavori di light artist, poeti, scrittori e musicisti, che si possono approfondire utilizzando dispositivi mobili per scaricare la guida interattiva al progetto.
"125 anni non si festeggiano di certo tutti i giorni. Per questo abbiamo voluto dedicare una serata ai nostri soci, cuore pulsante della Banca, e incontrando, in una location meravigliosa, la nostra gente: famiglie, giovani, imprenditori, artigiani”.
È entusiasta, il direttore generale del Banco Marchigiano, Massimo Tombolini, al termine della serata con la quale sabato l’Istituto di credito con sede a Civitanova Marche ha celebrato lo storico anniversario del raggiungimento dei 125 anni di attività.
L’appuntamento allo Sferisterio di Macerata, con ospite Enrico Brignano, resterà a lungo impresso nei ricordi dei circa 2400 presenti. Una platea composta, come detto, dai soci dell’Istituto di credito civitanovese che hanno particolarmente gradito l’invito a partecipare e che, nei giorni scorsi, sono accorsi nelle filiali a prenotare per un evento che ha rispettato le aspettative ed è stato bello e divertente.
A sottolineare l’importanza della serata e la valenza acquisita dal Banco Marchigiano nel contesto creditizio, erano presenti ieri sera anche i vertici dei due grandi Gruppi Bancari di riferimento nel mondo del Credito Cooperativo, ovvero il Presidente Nazionale di Federcasse, Augusto Dell’Erba, e la Vice Presidente di Cassa Centrale Banca, Enrica Cavalli.
"Abbiamo festeggiato adeguatamente la lunga storia di questo Istituto di credito fortemente identitario per il territorio e che ha sempre saputo coniugare innovazione e appartenenza alla comunità – dice il presidente, Sandro Palombini – Consiglio di Amministrazione e Direttore Generale hanno pensato di sancire l’anniversario di una Banca che davvero affonda le proprie origini nella storia del territorio e, sempre più convintamente, ne ricopre un ruolo di riferimento per il supporto finanziario a famiglie, imprenditori e artigiani".
"Abbiamo festeggiato un compleanno così speciale, 125 candeline, con orgoglio e con tutti gli onori del caso – dice Marco Bindelli, Ad del Banco per i rapporti con il mondo delle Bcc – intendiamo continuare a fornire al territorio il supporto fatto di quelle relazioni e quella vicinanza caratteristiche del Credito Cooperativo".
La serata è stata caratterizzata anche dalle donazioni dei Soci e l’importo raccolto, raddoppiato dalla Banca per un importo finale di 25 mila euro, è stato devoluto in beneficenza alle associazioni “Il Baule dei Sogni” e “Brucaliffo”, aderenti alla Federazione Nazionale Clown Dottori e attive rispettivamente all’Ospedale Salesi di Ancona ed all’Ospedale San Salvatore dell’Aquila. Con il ricavato della serata verranno realizzati corsi per la formazione professionale di "Clown Dottori".
Condotta da Fabio Ambrosini, la serata è iniziata con i saluti da parte dei vertici della Banca e gli interventi da parte delle due Associazioni di volontariato che hanno ricordato in che consiste la loro attività, ringraziando di cuore per la donazione ricevuta ed emozionando la platea. Poi, sul palco è salito Enrico Brignano, autentico mattatore della serata che ha regalato uno spettacolo di grandi risate a tutti i presenti.
Da più di trent’anni c’è un simbolo che rappresenta lo Sferisterio nel mondo e che ogni volta stupisce e promuove al meglio il monumento maceratese sede degli spettacoli del Macerata Opera Festival: è La traviata di Giuseppe Verdi nell’allestimento ideato nel 1992 dallo scenografo Josef Svoboda che ha il suo punto di forza in una grande parete specchiante, soluzione da tutti ritenuta geniale sia dal punto di vista tecnico che drammaturgico, tanto da ottenere il Premio Abbiati della Critica Musicale Italiana e il titolo ormai comune di “Traviata degli specchi”.
Non è quindi un caso che il Rotary Club di Macerata abbia deciso di portare il video dello spettacolo, registrato allo Sferisterio nel 2021, fino in Cina come miglior biglietto da visita della città: ieri sera infatti la visione dell’opera è stata offerta a un pubblico selezionatissimo su un megaschermo di 28 metri quadrati acquistato per l’occasione e installato in una sala del Conrad Hilton Hotel di Shenyang, città commerciale della Cina, che ha ospitato la serata di Gala organizzata dal Rotary Club of Shenyang. La finalità della cena è stata ovviamente quella di raccogliere fondi a sostegno del Global Grant del Rotary Club Macerata a sostegno dell’infanzia abbandonata.
Durante la serata è stata anche proiettata la docu-clip dedicata alla storia dell’allestimento della “Traviata degli specchi”, realizzata durante il Macerata Opera Festival 2023 da Alia Simoncini a cura dell’ufficio stampa e comunicazione della manifestazione: nel video sono riportate le testimonianze di chi ha ha lavorato a questo allestimento sin dal primo anno come nel caso di Federico Rossi - capomacchinista dello Sferisterio da più di quart’anni - e Mauro De Santis, direttore di produzione e di palcoscenico del festival, che in questi anni ha più volte riproposto l’opera.
“La traviata degli specchi” è andata in scena per la decima volta la scorsa estate e dalla prima edizione della Traviata firmata da Svoboda dell’estate 1992, sancita anche dal Premio Abbiati della Critica musicale italiana, tra riproposte maceratesi e soprattutto viaggi in Italia e all’estero, il regista Henning Brockhaus, anche dopo la morte dell’artista ceco, ha rimontato lo spettacolo altre 40 volte: da Pechino a Seoul, da Nagoya a Melbourne e Baltimora, ma anche a Istanbul, Lubiana, Valencia e a Muscat (prima Traviata messa in scena nel sultanato dell’Oman). E poi in Italia, in spazi grandi o piccoli, dall’Opera di Roma, al Teatro Massimo di Palermo, al Teatro Lirico di Cagliari, al Regio di Torino, Firenze, Napoli, Catania, Parma, Genova, Trieste, Verona, Sassari, Busseto, Arezzo, Ascoli Piceno, Fermo e Jesi.
Lo scorso martedì 5 settembre, in Piazza Mazzini a Macerata, si è tenuto l'evento "OH VITA!". La manifestazione ha avuto inizio alle 18.00, con la presentazione del progetto di grande rilevanza sociale, "DI.GI.TAL MIN.DS?", scelto da "Con i Bambini" nell'ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, realizzato dalla cooperativa "Il Faro" insieme alla Fondazione Piombini Sensini, all'IRCR e con il patrocinio del Comune di Macerata.
In seguito si è tenuta la firma del Patto Educativo di Comunità, un impegno condiviso da parte di tutti i cittadini per opportunità educative di qualità e per contrastare il disagio giovanile.
In contemporanea, Piazza Mazzini è stata animata da molti giochi multigenerazionali, abbracciando le diverse fasce d'età grazie alla collaborazione di diverse associazioni e al prezioso contributo dei volontari dei Salesiani di Macerata e della Maestra di danza della Scuola di Lingua Albanese a Macerata, Olta Shehu.
I bambini hanno partecipato a giochi tradizionali come la Campana, la Staffetta, la Corsa con i Sacchi, il Tiro alla Doppia Fune, Truccabimbi, danze tutti insieme e il lancio dei palloncini.
Infatti, uno degli obiettivi dell’evento è celebrare l'intergenerazionalità. "In questa festa si sono riunite generazioni diverse - si legge in nota stampa - e hanno dato vita, insieme, a un ecosistema sociale che si fonda sui valori dell’interconnessione della condivisione".
Per dare ulteriore risalto al tema della comunità nel suo ruolo educativo, intergenerazionale ed anche interculturale, "OH VITA!" ha inserito nel programma – alle 19.00 – la Conferenza intitolata “"Le Casette ai tempi dell’emigrazione balcanica".
"Un momento per ripercorrere insieme la nascita del Borgo attuata dai maceratesi insieme alla comunità albanese - continua - presente fin dal quattordicesimo secolo nel nostro territorio. Un esempio di come la storia della nostra città può diventare ricchezza per tutti, ma soprattutto di come può trasformarsi in un'opportunità di incontro informale e di scambio per tutte le generazioni".
L'incontro è stato avviato da Pierluigi Pianesi, presidente dell’associazione culturale “Le Casette": “Partecipiamo con piacere a questo evento che ha lo spessore di un avvenimento di rilevante impatto sul versante sociale, culturale ed educativo e ringraziamo per essere stati coinvolti. Per quanto di nostra competenza proponiamo alla cittadinanza un argomento storico che riguarda le origini delle Casette".
"Parliamo del secolo quattordicesimo e quindicesimo durante i quali si è manifestata un importante emigrazione balcanica in Italia - ha aggiunto - la popolazione albanese ha avuto sicuramente un ruolo non marginale nella nascita e sviluppo del nostro quartiere, motivo per cui abbiamo proposto all'associazione culturale Iliria di interagire con noi per portare a conoscenza di tutti quanto la solidarietà e lo scambio culturale siano fondanti per una comunità moderna e coesa”.
Ervin Cakerri, presidente dell’associazione culturale "Iliria Macerata", ha sottolineato l'importanza dell'evento oosì: “Oggi per la nostra comunità è un giorno importante, è il giorno della rinascita di una storia, ahimè, a pochi conosciuta, dormiente negli archivi, una storia che riprende vita grazie al preziosissimo lavoro svolto negli anni dall'associazione "Le Casette", rappresentata magnificamente dal dottor. Pianesi, persona di valore a cui vanno i nostri più sentiti ringraziamenti e ai professori Marco Moroni e Romano Ruffini, che tanto hanno lavorato in questi anni per scovare le fonti storiche di riferimento".
"La storia come per magia si ripete, oggi come diversi secoli fa, la comunità albanese è presente a Macerata, molti di loro vivono e lavorano proprio in Corso Cairoli, laddove i nostri antenati furono iniziatori e parte di un quartiere che nacque e si sviluppò grazie anche al loro contributo e che oggi conserva al meglio le proprie radici - ha concluso - Questa giornata è ancor più bella perché segna l'inizio di una preziosa collaborazione fra le nostre Associazioni, grazie anche all'importante sostegno degli organizzatori di questo evento ed a quello preziosissimo delle istituzioni locali. Essi sono tutti segni di speranza per realizzare in futuro nuovi progetti insieme, uniti ed ispirati dal rispetto reciproco, dall'amicizia e dalla solidarietà”.
L'intero evento è stato accompagnato dalla mostra di fotografia e pittura, realizzata dagli artisti Blerdi Fatusha e Jetmire Zendeli Jonuzi, componenti della comunità albanesi di oggi, i quali hanno presentato al meglio il tema "Rifugi dell’Anima: Un Dialogo Artistico", un'esposizione avvincente che crea un ponte tra due mondi artistici – la Fotografia e la Pittura - apparentemente distinti ma sorprendentemente interconnessi, dedicati alle varie emozioni che circondano la nostra vita.
Verso il rinnovo l'accordo tra l’Università di Macerata e l’Università Nicolaus Copernicus per il triplice titolo di laurea in Economia. In questi giorni il rettore John McCourt ha incontrato Aranka Ignasiak-Szulc, delegata ai rapporti internazionali per la Facoltà di Scienze economiche e management dell’Ateneo polacco, accompagnata dalla direttrice del Dipartimento di Economia e diritto di UniMc Elena Cedrola e dalla delegata ai rapporti internazionali del Dipartimento Nicoletta Marinelli (nella foto).
Un’occasione per porre le basi anche per future ulteriori collaborazioni. La docente ospite, esperta di politica economica e regionale, a Macerata nell'ambito del programma Erasmus+, ha lavorato con il Dipartimento di Economia e diritto, insieme agli altri coordinatori, al rinnovo dell’accordo per il corso di laurea magistrale in economia e finanza a triplo titolo congiunto tra gli Atenei di Macerata, di Angers in Francia e di Torun in Polonia.
Il percorso a triplo titolo della laurea magistrale in Finanza e mercati, attivo dal 2017, consente di studiare per almeno un semestre in ciascuna sede, conseguendo al termine del biennio tre titoli di laurea riconosciuti nei rispettivi Paesi. Le lezioni si tengono tutte in lingua inglese.
Nel pomeriggio di ieri, all’Asilo Ricci di Macerata, si è tenuto un incontro organizzato da Massimiliano Fraticelli, Antonello De Lucia e David Miliozzi sulla tematica “Macerata, tra Attualità e Prospettiva. Il destino delle città medie e piccole tra globalizzazione e tele lavoro”. L’evento, introdotto da Bruno Mandrelli, ha visto gli interventi di Enrico Brizioli, Carlo Cambi, Sabrina De Padova, Silvio Minetti, Marco Sigona e Massimiliano Sport Bianchini .
I promotori dell’incontro hanno precisato che si è trattata di un’iniziativa aperta a tutti per trovare insieme quelle soluzioni che fino ad oggi non sembra si siano trovate; dunque non strettamente finalizzata a presentare un programma elettorale di un partito o una lista civica. A tal riguardo, il filo conduttore è stato quello di avviare una discussione definita “prepolitica” e che va al di là della polarizzazione destra-sinistra.
Un incontro che si è profilato come necessità di uno spazio di confronto in cui poter riflettere sugli errori, sulle mancanze delle linee politiche messe in campo finora e ancor prima come un’occasione per meditare sui cambiamenti sociali, sulla pluralità collettiva e su come questa possa trovare un’unità identitaria a partire da un interrogativo “Dove vogliamo andare?” (che riecheggia anche un interrogativo di pasoliniana memoria: “Dove va l’umanità?”) .
Antonello De Lucia, già coordinatore provinciale di Italia Viva, durante la presentazione ha introdotto il presupposto da cui è nata questa necessità di confronto: “La prima cosa da fare è la fotografia dell’esistente, capire dove siamo, che cos’è Macerata in questo momento, dov’è nel contesto territoriale macroscopico, sapendo allo stesso tempo cosa non è più; e sapendo questo una domanda è che cosa vogliamo che diventi domani. Oggi quello che vedo è una città ferma in cui si percepisce un’atmosfera asfittica. Dove sta andando la città?”.
Sulla scia di una domanda che impone una riflessione sul concetto di movimento e più nello specifico di mutamento, l’avvocato Bruno Mandrelli ha parlato della rapidità attuale attraverso cui cambiano e si avvicendano le situazioni e di come, per questo motivo, il modello di sviluppo della società in cui siamo cresciuti è in declino.
Da qui, ai fini di una messa in discussione e ridefinizione di un’azione politica, il bisogno di un terreno comune di condivisione e risoluzione dei problemi tra cui la chiusura del sistema di credito, la mancata sinergia con l’università, l’invecchiamento della popolazione, l’edilizia, l’esodo dei laureati fuori dai confini nazionali. Proprio L’Università e lo Sferisterio sono stati definiti come: “le ultime più grandi ricchezze che ci sono rimaste” e che possono essere un vero e proprio “volano di permanenza in questa città, di formazione culturale e tecnica a partire dai giovani”.
Ancora prima di molte possibili proposte, si è messo in evidenza il fatto che occorre partire da un sentimento “pre politico”, il quale, in questo caso, guarda al centro storico, alla sua topografia dell'intimità: “non solo come luogo di residenza per chi ci abita ma anche e soprattutto come luogo di elezione, di ritrovo spirituale di tutti i cittadini”.
A prendere la parola successivamente è stato Massimiliano Sport Bianchini, presidente dell’Arci macerata, che ha messo in luce la totale incapacità della politica territoriale di cogliere le importanti occasioni che possono provenire dal Terzo Settore: “La riforma del Terzo Settore va verso la logica assoluta di cambio di paradigma e attualmente nella città maceratese non esiste nessuna coprogettazione, nessuna coprogrammazione; cosa che, per esempio, a Fano c’è, ha aggiunto. Oggi a Macerata fanno un bando sulla cultura di 23.000 euro e non si riesce a cambiare lo statuto dello Sferisterio che è rimasto lo stesso degli anni ‘90. Non c’è alcuna forza di cambiamento, non c’è alcun patto di condivisione, di progettazione, di organizzazione futura per una città che dovrebbe avere opportunità molto più di altri”.
Carlo Cambi, noto giornalista presso le più importanti testate nazionali, ha ripreso la questione del centro storico della città imperniandola intorno al suo ruolo di riferimento identitario. Citando Marc Augé, secondo il quale servono le identità per sapere chi siamo, ha fornito un importante grimaldello critico, che va in direzione di un’autocoscienza aumentata: “Vorrei che ci fosse da parte di tutti i maceratesi, indipendentemente dal loro schieramento e dal colore politico, la presa in carico di una necessità di ricostruzione dell’identità della città. Che cosa vogliamo essere, Il luogo della cultura, della sanità avanzata, dell’intelligenza collettiva? Le amministrazioni hanno avuto molto peso nel determinare l’ancoraggio a una banale quotidianità della città”. Cambi ha poi ricordato l’illustre passato di Macerata, della sua Università in cui sono state elaborate alcune delle più importanti teorie economiche di questo paese, quelle di Maffeo Pantaleoni, il più raffinato chiosatore della teoria economica cosiddetta “marginalista”.
Il successivo intervento di Enrico Brizioli, direttore medico scientifico del Gruppo KOS, ha trattato la questione dell’urbanistica in relazione agli inevitabili mutamenti demografici e dunque ha fatto leva sulla necessità della ridefinizione e riprogettazione degli spazi di vita collettiva che devono fare i conti con un mancato ricambio generazionale, la migrazione dei giovani, l’integrazione non governata dei migranti che dovrebbe distribuirsi nelle fasce lavorative a che spesso finiscono in una ghettizzazione urbana dove si vive male. Quello maceratese è “un territorio che deve necessariamente essere ripensato perché il modello marchigiano non può più sostenere una progettualità di questo tipo”. Riguardo alla progettazione dello spazio ai fini di rendere Macerata distinguibile per il suo profilo di unicità e rilancio, Brizioli ha citato il progetto mancato (nonostante i fondi a disposizione) del nuovo ospedale, che avrebbe rilanciato fortemente la sanità e che, collocato lungo l’asse della ferrovia, avrebbe reso la città un importantissimo snodo.
Numeroso e partecipe il pubblico presente, che, chissà se in occasione delle nuove elezioni si troverà a votare una lista il cui programma politico conterrà quel "pre politico" interrogativo da cui tutto è scaturito: "Dove sta andando la città?"
È stato illustrato questa mattina, presso la Sala Cesanelli dello Sferisterio, il programma eventi 2023 delle nuove guide di Macerata Musei che si snoderà nei vari siti culturali della città dal 17 settembre all'8 ottobre.
La nuova collana di guide dedicate alle straordinarie strutture che compongono la rete museale cittadina rappresenta un prezioso strumento per gli appassionati d’arte, gli studiosi e tutti coloro che desiderano immergersi nella storia, nell’arte e nella cultura di Macerata.
La nuova raccolta editoriale è composta da sei volumi dedicati a Palazzo Buonaccorsi, alla Biblioteca civica Mozzi Borgetti, all’Ecomuseo delle Case di Terra Villa Ficana e al Museo civico di Storia Naturale; ognuna di queste strutture offre un’esperienza unica e affascinante che abbraccia diversi aspetti della cultura e del patrimonio della città.
Presenti, all’evento di oggi, il sindaco Sandro Parcaroli, l’assessore alla cultura della regione Marche Chiara Biondi, l’assessore alla cultura del comune di Macerata Katiuscia Cassetta e il professore Andrea Rurale, lecturer del dipartimento di marketing dell’Università Bocconi di Milano.
Le guide della rete museale Macerata Musei sono disponibili gratuitamente presso le diverse strutture e saranno uno strumento prezioso per esplorare a fondo il patrimonio culturale della città. Sia i residenti che i visitatori avranno l’opportunità di apprezzare appieno l’arte, la storia e la natura che Macerata ha da offrire.
Durante la presentazione, è stato lanciato anche "Macerata Musei: la Bellezza che non t’aspetti", un nuovo progetto video - che si inserisce nel più ampio progetto di valorizzazione del patrimonio artistico e culturale della città - che racconta la Rete Museale di Macerata attraverso i suoi protagonisti: la narrazione mette in luce, luogo dopo luogo, l'identità di un territorio ancora da scoprire nella sua interezza. Un racconto fatto di immagini, gesti, momenti che si susseguono tra le meraviglie dei siti della città.
Il programma eventi partirà domenica 17 settembre, dalle 16:30 alle 19:30, all’Ecomuseo delle Case di Terra "Villa Ficana" (prenotazione consigliata al numero 0733-470761 o museovillaficana@gmail.com) e proseguirà sabato 23 settembre alle 17:00, e domenica 24 settembre alle 10:30, presso Palazzo Buonaccorsi (info e prenotazioni allo 0733-256361 o macerata@sistemamuseo.it ).
Sabato 30 settembre, alle 9:00, 10:00, 11:00 e 12:00, la presentazione si svolgerà presso la Biblioteca comunale Mozzi-Borgetti (prenotazione obbligatoria con un massimo di 15 persone a biblioteca@comune.macerata.it), mentre l'ultimo appuntamento sarà quello di domenica 8 ottobre, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00, presso il Museo Civico di Storia Naturale (prenotazione consigliata al numero 0733-256385 o museostorianaturale@comune.macerata.it).
Colpo di mercato della Cluentina: dal Casette Verdini arriva Mattia Ribichini. L'attaccante, classe '96 e bancario di professione, ha esordito in Eccellenza da giovanissimo (16 anni) con la maglia del Corridonia che ha indossato per quattro anni fino alla stagione 2015/16.
Nella stagione successiva si è trasferito al Porto Sant’Elpidio quindi, per due stagioni, alla Civitanovese in Promozione realizzando 13 reti nel primo campionato in rossoblù. Al Valdichienti in Eccellenza nel 2020/21 quindi di nuovo Corridonia poi una fugace esperienza di pochi mesi l’anno successivo al Matelica conclusa già a dicembre. Il resto della stagione lo ha visto impegnato con la maglia del Casette Verdini.
È una prima punta che ama giocare spalle alla porta ma può ricoprire tutti i ruoli del reparto avanzato. Da under, infatti, è stato spesso schierato come esterno offensivo ma, dall’esperienza di Civitanova in poi, ha sempre giocato da attaccante centrale.
"A Casette Verdini lascio tanti amici ma quest’anno non ho percepito una grande fiducia nei miei confronti mentre io a ventisette anni ho bisogno di più spazio; so che la Cluentina e il mister Pietro Canesin, al quale sono legato da una profonda stima, mi avevano cercato già in estate poi non se n’è fatto nulla. Arrivo in punta di piedi e mi metto a disposizione dell’allenatore e dei compagni ma, dopo un solo allenamento, mi sento già a casa: sono stato accolto benissimo, è proprio vero che la Cluentina è una grande famiglia. Ringrazio di vero cuore il presidente Marcolini, il mister e tutti i compagni, sono pronto a dare il massimo per questa nuova maglia", le prima parole di Ribichini.
Dal 18 al 22 settembre si svolgerà la XI edizione della Make Sense Campaign 2023, la campagna europea di educazione e sensibilizzazione alla prevenzione dei tumori testa-collo, promossa in Italia dall'Associazione di Oncologia cervico-cefalica (Aiocc).
Il motto dell’edizione italiana: «hai la testa a posto? 1 sintomo per 3 settimane, 3 settimane per 1 vita» pone l'attenzione sui sintomi dei carcinomi cervico-cefalici, spesso ignorati o associati a malattie stagionali, come un comune mal di gola o un raffreddore.
Si tratta del settimo tumore più comune in Europa, uno degli aspetti più problematici è la sua difficile identificazione: si manifesta, infatti, con sintomi comuni che tendiamo a ignorare o associare a malattie stagionali.
Una rapida comprensione delle avvisaglie della malattia è cruciale per una diagnosi precoce, in presenza della quale il tasso di sopravvivenza sale all'80-90%, contro un'aspettativa di vita di soli 5 anni per coloro che scoprono la malattia in fase avanzata.
Per quanto riguarda i sintomi gli esperti suggeriscono di tenere sempre a mente la regola 1 per 3, vale a dire se è presente anche solo uno di questi sintomi per tre settimane o più, è necessario rivolgersi al medico: dolore alla lingua, ulcere che non guariscono e/o macchie rosse o bianche in bocca; dolore alla gola; raucedine persistente; dolore e/o difficoltà a deglutire; gonfiore del collo; naso chiuso da un lato e/o perdita di sangue dal naso.
"Si tratta di patologie che colpiscono prevalentemente persone di più di 70 anni, anche se l’età media si sta abbassando - sottolinea l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini -. L'abuso di alcool e tabacco sono fattori di rischio. Hanno grande impatto sulla vita delle persone, ma oggi le cure disponibili hanno aumentato di molto l’aspettativa di vita: di qui l’importanza della diagnosi precoce. Invito, quindi, i cittadini ad aderire numerosi".
"Ringrazio il personale dell'Uoc di Otorinolaringoiatria e del gruppo oncologico multidisciplinare testa-collo della nostra Azienda Sanitaria Territoriale - dichiara il direttore generale Daniela Corsi - che effettuerà in questa occasione visite di screening gratuite presso gli ospedali di Civitanova e Macerata".
L'accesso allo screening sarà libero e gratuito e le visite verranno eseguite in ordine di arrivo. Di seguito il programma delle iniziative:
- Ospedale di Civitanova Marche, presso l'ambulatorio di otorinolaringoiatria al piano terra martedì 19 settembre, dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18;
- Ospedale di Macerata, presso l'ambulatorio di otorinolaringoiatria al primo piano mercoledì 20 settembre, dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18.