La Maceratese supera Montegiorgio in trasferta al “Tamburrini” e torna a vincere dopo tre sconfitte di fila, l’ultima pesante nel derby della settimana scorsa con la Civitanovese. Il gol di Tortelli a inizio ripresa decide da solo la gara e fissa il risultato finale sullo 0-1.
Il primo tempo scorre senza reti con le due formazioni che si affrontano a viso aperto: scontri al limite della regolarità connotano un gioco maschio e senza esclusione di colpi, con l’arbitro che perlopiù lascia correre e non sfodera neanche un cartellino fino al duplice fischio. Il parziale rimane fermo sullo 0-0.
La ripresa si apre con il sorpasso della Maceratese: piattone di Tortelli (12’) su calcio d’angolo di Di Ruocco che si insacca in rete per l’esultanza degli irriducibili biancorossi accorsi a supportare i propri beniamini. Il Montegiorgio non cede e parte all’assalto in cerca del pari.
La partita rimane aperta fino all’ultimo ma la Maceratese difende con le unghie e con i denti il vantaggio fino all’ultimo dei sei minuti di recupero e al triplice fischio esulta il tanto agognato ritorno al successo. Tre punti importanti che ridanno ossigeno alla squadra di mister Lattanzi.
Un vero e proprio sabato da record per Overtime, il Festival nazionale del giornalismo, del racconto e dell’etica sportiva, che in occasione della tradizionale serata di gala è sceso in campo con due autentiche leggende del giornalismo e dello spettacolo.
Pubblico delle grandi occasioni presente già dal tardo pomeriggio, con Federico Buffa a raccontare le sue passioni in ambito sportivo di fronte a un’Overtime Arena da tutto esaurito. Non certo una novità per lo storyteller più amato d’Italia, amico di lunga data del Festival e di Macerata, che in compagnia di Dario Ronzulli anche quest’anno ha deliziato la platea di piazza Cesare Battisti con il suo stile inconfondibile.
Spazio, nelle battute iniziali, alle affascinanti storie di calcio pionieristico, dedicate alle prime tappe della storia ultracentenaria del Genoa, con aneddoti unici com quello relativo alle cinque finali scudetto del 1925.
Dal calcio alle Olimpiadi, Federico Buffa ha poi passato in rassegna le Olimpiadi di Berlino 1936, confermandosi ancora una volta maestro nel raccontare storie in cui sport, cultura e società si legano a doppio filo. Tra sorprese e incursioni tra il pubblico, sono stati il Giappone - altra sua grande passione - e le sue vicende storiche e sportive a scrivere la parola fine sulla straordinaria enciclopedia di cultura sportiva firmata Federico Buffa, premiato per l’occasione da Banca Macerata.
Nel frattempo, in piazza della Libertà, il pubblico maceratese attendeva con impazienza l’apertura del Teatro Lauro Rossi, dove qualche ora più tardi Nino Frassica sarebbe salito sul palco per presentare “Paola. Una storia vera”.
"Quest’anno abbiamo scelto di raccontare lo sport e la cultura sportiva attraverso la passione, ottenendo una straordinaria risposta da parte del pubblico - afferma Michele Spagnuolo, direttore artistico di Overtime - Siamo entusiasti di poter contare su location straordinarie come un Teatro Lauro Rossi ancora una volta tutto esaurito, al pari di tutti gli altri appuntamenti di questa tredicesima edizione".
"Overtime è il festival che allena il corpo e la mente - ricorda Riccardo Sacchi, assessore comunale allo Sport, al Turismo e agli Eventi - e anche quest’anno ha proposto storie, racconti e interessanti approfondimenti a tema sport ai maceratesi e non solo. Come Amministrazione, vedere Macerata piena di pubblico e di entusiasmo ci riempie di orgoglio, confermando ancora una volta la bontà della scelta di puntare e investire su un prodotto culturale di altissimo livello".
Da vero e proprio showman consumato, il comico messinese si è raccontato con l’ironia che da sempre accompagna la sua carriera, rispondendo alle curiosità del giornalista Marco Ardemagni in costante equilibrio tra realtà e surreale. Applausi scroscianti da parte del pubblico, che al di là dei tradizionali appuntamenti della domenica quest’anno, eccezionalmente, continuerà ad ascoltare storie di sport e di cultura anche nella giornata di lunedì 9 ottobre.
L’edizione 2023 di Overtime, infatti, chiuderà ufficialmente i battenti nell’aula Verde del Polo Pantaleoni, dove dalle 16,30 Andrea Golsterin presenterà il suo libro “Il potere del pallone” in compagnia di Stefano Pollastrelli, Stefano Villamena, Francesca Spigarelli di Unimc e dell’arbitro Juan Luca Sacchi.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all’avvocato". Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa all'omicidio stradale e nello specifico la responsabilità penale del conducente per il sinistro occorso ad un pedone in fase di attraversamento del tratto stradale.
Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana alla domanda posta da un lettore di San Ginesio che chiede: "Quando il conducente può essere responsabile per omicidio stradale a seguito di investimento del pedone con condotta imprudente?".
Il caso di specie ci offre l’occasione di far chiarezza su una questione estremamente delicata, sulla quale ha avuto modo recentemente di pronunciarsi la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 34406/19, affermando espressamente quanto segue: “In tema di incidenti stradali, ciò che deve essere valutato nel caso concreto è la ragionevole prevedibilità della condotta della vittima e la possibilità di porre in essere le manovre di emergenza necessarie ad evitare l’evento, qualora il pericolo temuto si concretizzi a causa del comportamento imprudente altrui o della violazione delle norme di circolazione da parte della vittima” (Cass. Pen.; Sez. IV; sent. n. 34406; dep. il 29.07.2019).
A tal fine, l’indagine da compiere, involge l’analisi esegetica dell’articolato impianto normativo in materia di circolazione dei pedoni. Il pedone - colui che cammina a piedi - che utilizza la strada secondo la sua destinazione specifica (la circolazione) è, in quanto tale, soggetto ai doveri giuridici posti dal codice della strada (art. 1).
Il codice regola la materia in due norme, una - art. 190 - che disciplina il “comportamento dei pedoni” e l’altra - art. 191 - che stabilisce il "comportamento dei conducenti nei confronti dei pedoni".
Le due disposizioni vanno coordinate, perché il comportamento del conducente è complementare a quello del pedone. Il principio informatore della circolazione di cui all’art. 140 grava il conducente di tre obblighi comportamentali: 1) ispezionare costantemente la strada; 2) mantenere sempre il controllo del veicolo; 3) prevedere le ragionevoli situazioni di pericolo, in modo da non costituire intralcio o pericolo per gli altri utenti della strada.
Conseguentemente, per affermare la colpa esclusiva del pedone, deve realizzarsi una duplice condizione: a)che il conducente, per cause estranee alla diligenza e alla prudenza da lui osservate, si sia trovato nell’oggettiva impossibilità di avvistare il pedone e di osservarne tempestivamente i movimenti, attuati in modo improvviso e inatteso; b) che il conducente abbia osservato le norme della circolazione stradale e quelle di comune prudenza e diligenza.
"Ne deriva che per escludere la responsabilità del conducente da ogni addebito di colpa, generica o specifica, è necessario che la condotta del pedone si ponga come causa atipica ed eccezionale, da collocarsi nell’ambito del ragionevolmente non prevedibile" ( Cass. Pen., sez. IV; sent. n. 18321/19).
Pertanto in risposta alla domanda del nostro lettore, e in linea con la più autorevole giurisprudenza di legittimità in materia di responsabilità colposa del conducente, si può affermare che: "In tema di circolazione stradale, trova applicazione il principio secondo il quale l’utente della strada è responsabile anche del comportamento imprudente altrui, purché questo rientri nel limite della prevedibilità, dal momento che ciò che necessita di opportuna ponderazione è proprio la ragionevole prevedibilità della condotta realizzata dalla persona offesa, oltre alla possibilità di porre in essere la manovra di emergenza necessaria ad evitare l’evento, nel caso in cui il pericolo temuto si concretizzi" (Cass. Pen.; Sez. 4; sent. n. 5691, dep. 11/02/2016).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
In pochi sanno che in Europa esistono le 'Banche del Tempo'; una realtà dal nome evocativo e meritevole di approfondimento presente anche nella città di Macerata.
Per quanto riguarda la sua origine, questa affonda le radici nel territorio della Gran Bretagna degli anni '80 dove nacque un movimento di piccole comunità che decisero di scambiarsi tempo, saperi e beni senza usare il denaro. Questa comunità no-profit risponde al nome di Lets, acronimo di Local Exchange Trading System e si è formata come reazione alla crisi sociale ed economica provocata dalle politiche neoliberiste, che hanno ridotto i servizi pubblici con conseguente aumento della povertà.
Un sistema che non è solo soluzione di emergenza, ma anche proposta di un’economia “alternativa”, imperniata sul principio di solidarietà e risocializzazione.
Successivamente, l’idea dei Lets si diffonde in altri paesi come la Francia, dove prende il nome di Sel, acronimo di Système d’Echange Local. Da questi sistemi francesi, che si connotano per un carattere meno politico dei Lets, è derivato il modello delle Banche del Tempo.
In Italia il primo progetto finalizzato a creare una Banca del Tempo nasce a Parma, nel 1992, per iniziativa di un dirigente sindacale, ma la prima vera Banca del tempo nasce a Sant'Arcangelo di Romagna, nel 1995.
Per saperne di più abbiamo intervistato Anna Capitani, la presidente di questa realtà maceratese che ha lavorato presso l’Università degli studi di Macerata e che ha dedicato la propria vita a scrivere raccolte in versi che hanno ottenuto importanti riconoscimenti letterari.
Ci ha spiegato com’è nata la Banca del Tempo a Macerata, mettendo in luce il principio su cui si regge che, in questo caso, coincide anche con la finalità: "Quando, con il vice presidente Alberto Rossi, all’incirca nel 2009, abbiamo fondato la Banca del Tempo lo abbiamo fatto con l’intento del mutuo soccorso, dell’aiuto. L’aspetto più importante della vita è proprio l’aiuto reciproco che ognuno di noi può ricevere e dare. Questa è la regola fondamentale della vita, che ne sostanzia la sua totalità. Allontanandosi da tutto questo non esiste più niente".
Entrando più nel merito del suo funzionamento, delle attività e servizi offerti, va detto che queste banche sono organizzate allo stesso modo degli istituti di credito con la differenza che le transazioni si basano sullo scambio del tempo, non su quello del denaro.
In sintesi chi aderisce, specifica quali attività e/o servizi intende svolgere e apre un proprio conto corrente dove anziché gli euro, si depositano le ore che si hanno a disposizione.
In questo modo dunque c’è un reciproco aiuto tra i soci; ad esempio chi ha offerto un servizio con un tot di ore, a sua volta, riceverà un corrispettivo credito temporale da spendere in base al servizio di cui ha bisogno. Tuttavia, non è necessario restituirlo univocamente alla persona che lo ha fornito: è la banca a gestire la circolazione attività-ore.
Ad esempio, "Giada" (nome di fantasia, ndr) apre un conto di x ore offrendosi come insegnante d’inglese. A questo punto la banca mette in contatto Giada con Carlo, altro socio, che ha bisogno di migliorare il suo inglese. E la signora Giada come recupera le ore messe a disposizione?
In base alla sua necessità, per esempio qualcuno che le poti le piante del suo giardino, la banca contatterà un socio disponibile a compiere questo servizio. Va specificato che "possono subentrare - spiega Anna Capitani - anche i familiari della persona per ricambiare lo scambio” e che il servizio offerto può essere “indipendente rispetto al ruolo, al mestiere che la persona riveste nella vita sociale e lavorativa”.
Nella fattispecie, per quanto concerne le attività svolte nel territorio di Macerata, la Banca del Tempo ha collaborato per un importante periodo, quando come referente ai servizi sociali c’era Brunetta Formica, con il Comune di Macerata sia in ambito sociale sia in quello culturale.
Per quanto riguarda quest’ultimo si è distinta per molte attività, tra cui l’organizzazione di eventi gravitanti attorno allo Sferisterio, all’opera lirica, alla lettura di poesie per un pubblico di bambini dai 0 ai 12 anni presso la Biblioteca Mozzi Borgetti, riscuotendo un notevole successo.
Inoltre, prestando particolare attenzione e sensibilità alla componente demografica del territorio, che vede una popolazione a maggioranza anziana, per circa cinque anni la banca ha fornito uno 'scambio' al comune di Macerata accompagnando gli anziani alle terme di Sarnano e di Tolentino. A bordo di ogni pullman vi erano due associati che seguivano le persone quando dovevano fare le cure dando così assistenza.
Tra le altre attività si possono citare i convegni organizzati nel difficile periodo pandemico, con gli interventi di medici, psicologi, avvocati, sui pericoli, non solo di salute, ma anche a livello psicologico, morale e alimentare in quel lungo e sofferto periodo. La presidente ci ha parlato anche di un progetto, svolto in collaborazione con la Regione Marche, in cui la Banca del tempo di Macerata ha avviato una collaborazione come partner con l’Ircr, all’epoca presieduto da Giuliano Centioni che diede una preziosa testimonianza sulla vita delle persone sole e anziane.
La società esiste dove esistono gli scambi e gli scambi che avvengono nella Banca del Tempo sono scambi dove la dimensione temporale si libera della visione standardizzata e si libra in direzione di un tempo ritrovato nell'altro, in sé stessi.
Una splendida serata quella di ieri, 6 ottobre, a teatro Lauro Rossi. Sul palco Ciro Ferrara e Pierluigi Pardo per raccontarsi e scambiarsi battute facendo sentire il pubblico coinvolto in ogni secondo. Una chiacchierata moderata da Marco Ardemagni, di Caterpillar Rai Radio 2, all’insegna dei ricordi e dei racconti di Ferrara, tra aneddoti calcistici e non.
Non sono di certo mancati i paragoni fra il calcio di 40 anni fa e quello moderno, sul quale, Ferrara, ha dichiarato che: “Le cose sono cambiate, per una serie di motivi e di interessi mutati nel tempo” e continua: “Ormai i calciatori vanno visti come delle piccole aziende”. Nonostante i radicali mutamenti che il mondo del calcio ha vissuto negli ultimi decenni, Ciro non si dice preoccupato, ma anzi curioso e speranzoso di vedere un continuo divenire di cambiamenti positivi.
Momento toccante per l’ex calciatore partenopeo quando si è aperta la parentesi Maradona. Commosso ha detto che Diego era una grande persona fuori dal campo: “Mi ha voluto al suo addio al mondo del calcio nel tempio di questo sport, alla Bombonera, a Buenos Aires” e aggiunge "è stato lo stesso che dopo 14 anni via da Napoli, è venuto apposta per festeggiare con me e con tutta la città il mio addio a questo sport”.
Nel pubblico presente anche Aldo Serena, ex attaccante di Inter, Milan e Juve, con il quale si è intrattenuto un piccolo sketch comico. Inutile dire che ci sia stata una standing ovation per il campione di Montebelluna.
Ancora molti gli appuntamenti di questo festival; stasera sul palco di piazza Cesare Battisti, alle 18, il giornalista e telecronista sportivo Federico Buffa che riconferma la sua all'Overtime. Invece alle 21:30, a Teatro Lauro Rossi, ci sarà il grande momento dell'attore e comico Nino Frassica.
Al via la decima edizione dell’Unifestival, che dopo il Covid torna in piazza dall’11 al 13 ottobre. Festival che animerà la città con appuntamenti pomeridiani e serali. Ci saranno concerti, spettacoli e mostre, che grazie al patrocinio del Comune di Macerata permetteranno l’accesso gratuito a tutti.
Il rettore John McCourt insieme a Lina Crescimbeni, rappresentante del Comitato organizzatore di Unifestival, hanno sottolineato come “Your time, your space” sia il tema di questa edizione e di come l’Ateneo sia impegnato nella creazione di uno spazio dove gli studenti possano esprimersi liberamente e realizzare le loro aspirazioni.
L’obiettivo principale del festival è quello di mettere in pratica la proposta di incontro fra studenti universitari e la comunità locale, per favorire uno scambio di idee e stimolare i giovani alla vita sociale. Il programma dell’evento è disponibile sul sito dello stesso, unifestival.unimc.it. Nel pomeriggio di giovedì 12, si terrà anche la "Festa della matricola" per dare il benvenuto ai nuovi iscritti.
Ad intervenire sono stati anche i rappresentanti dei gruppi studenteschi, Sara Ferrante (Officina Universitaria), Giulia Benfatto (Obiettivo Studenti), Matteo Cattivera (Azione Universitaria) e Tommaso Lorenzini (SUM) che hanno ideato un programma variegato e coinvolgente.
Proposte degne di nota, come la mostra dedicata alla figura del magistrato siciliano Rosario Livatino ucciso dalla mafia nel 1990 e il laboratorio "In punta di rap" curato dal rapper/educatore Amir Issaa. Caraceni, in chiusura, ha tenuto a ricordare che, per l’occasione, verrà realizzato un hashtag (#unifestival2023) per essere più presenti sui social e arrivare a più persone possibili.
IL CARTELLONE COMPLETO
“Le nostre voci, le nostre battaglie” è l’articolata proposta di Officina Universitaria per porre l'accento sulla libertà di esporsi e esprimersi, in una Università che aspira ad essere comunità. Nella cornice di una mostra con “Testi Manifesti” e “Militanza Grafica”, si aprirà alla discussione con ospiti, tra cui Lorenzo Gasparrini, e docenti, per lasciare poi spazio alla musica e alle parole di Kenzie & Bleach.
Obiettivo Studenti rilancia con la mostra “Sub Tutela Dei. Il giudice Rosario Livatino”: un’esposizione multimediale, visitabile liberamente nel corridoio del Dipartimento di Giurisprudenza, che ricostruisce vita e pensiero del magistrato siciliano che ha operato per tutta la sua carriera nell'agrigentino, ucciso dalla mafia nel 1990 e beatificato il 9 maggio 2021.
Azione Universitaria pone l’accento su “L'Europa del domani: il futuro dell'UE in vista delle elezioni”: un dibattito con diversi ospiti provenienti dall'ambiente accademico e delle istituzioni per riflettere sulla Costituzione Europea non solo a livello politico e amministrativo, ma anche come compendio di valori comuni.
Sum, Studenti Universitari delle Marche, sposta invece l’attenzione sul tema del disagio giovanile con il talk "Your Place, Your Time, Your Mind" che vedrà interventi del servizio di ascolto psicologico e di alcuni psichiatri.
Ad arricchire il cartellone, sono le proposte presentate da studenti singoli. Come il laboratorio “In punta di rap”, che vedrà il rapper ed educatore Amir Issaa alternare momenti di riflessione e performance rap sul tema dei cambiamenti delle città, con un focus su migrazioni e climate change”.
E, ancora, tre spettacoli di forte suggestione: “Minotaurus. Ballata per mostro solo”, del Teatro Rebis, una lettura drammatizzata dall'omonimo poema di Friedrich Dürrenmatt, che perlustra il dedalo interiore del Minotauro, né uomo né bestia né dio, innocente e colpevole; “La via della Sibilla”, lo spettacolo che porta in scena la famosa leggenda della Sibilla appenninica tra teatro, fuoco e acrobazie; “Give me more space”, una performance artistica, esibizioni musicali e riflessione collettiva che coinvolgerà tutta la comunità studentesca per mettersi in gioco e manifestare la propria creatività.
Dopo il tutto esaurito della serata inaugurale di mercoledì, Overtime fa il bis con un giovedì sera all’insegna dei grandi nomi dello sport internazionale. Sul palco verde dell’Overtime Arena di piazza Cesare Battisti, il Festival nazionale del giornalismo, del racconto e dell’etica sportiva ha avuto l’onore di accogliere Sara Simeoni, campionissima olimpica che con il suo esempio, sportivo e umano, ha aperto la strada alle donne dello sport abbattendo tabù e pregiudizi.
In compagnia del giornalista e coautore Marco Franzelli e di Nazareno Rocchetti, artista nonché ex fisioterapista della Nazionale di atletica leggera, una delle sportive più amate di tutti i tempi ha presentato "Una vita in alto", libro vincitore del Premio Bancarella Sport 2023, condividendo aneddoti, passioni ed emozioni a cinque cerchi con il pubblico maceratese.
A confermare il forte legame tra Overtime e il territorio, nel corso della serata Sara Simeoni - campionessa nello sport come nella vita e omaggiata da Rocchetti con il premio "Artista del fuoco" - ha avuto modo di salutare un’altra saltatrice d’eccezione: Giulia Perugini, maceratese classe 1936 e detentrice del record mondiale W85.
Per chiudere al meglio il giovedì sera targato Overtime, il Teatro della Filarmonica ha accolto coach Dan Peterson, autentica leggenda del basket che prima di cimentarsi - con strepitoso successo - con il giornalismo ha scritto la storia della palla a spicchi italiana tra Virtus Bologna e Olimpia Milano.
Di fronte a una nutrita platea di sportivi e cestisti di ogni età, Peterson e il giornalista Gerardo De Vivo hanno ripercorso storie e ricordi legati al libro "La Mia Virtus", scritto dal mitico coach statunitense e dedicato agli anni trascorsi con le V Nere.
«Sono arrivato a Bologna da bravo dilettante e me ne sono andato da discreto professionista» ricorda Peterson, che nel corso della serata ha ripercorso la sua straordinaria carriera a partire dall'infanzia trascorsa in riva al lago Michigan, prima di congedarsi dal pubblico maceratese con un toccante saluto con la lingua dei segni degli indiani d'America.
In attesa di conoscere più da vicino, nella serata di oggi, alcuni tra i più grandi protagonisti del calcio anni ‘80 e ’90, il programma di Overtime proseguirà senza sosta anche nella giornata di domani, sabato 7 ottobre.
Si comincia alle 9 al Teatro Lauro Rossi, che ospiterà la terza edizione degli Aces International Video Awards, con la proiezione e premiazione dei video promozionali di candidatura a Regione/Città/Comuni/Isola/Comunità europee dello sport.
Successivamente, alle 13:30, spazio a "Passione carbonara", show cooking già sold out in programma da Maia Fucina Gourmet. Nel pomeriggio, alle 15:30, il giornalista Nicola Calzaretta e la direttrice Abamc Rossella Ghezzi inaugureranno la mostra "Passione da indossare" nella Galleria Gaba.Mc (via Gramsci, 55), mentre alle 16 la Galleria Antichi Forni ospiterà la presentazione de "Le nuove guerre del calcio. Gli affari delle corporation e la rivolta dei tifosi", con l’autore Marco Bellinazzo e il presidente onorario dell'Aquila 1927 Francesco Ghirelli.
Alle 17, poi, sul palco del Teatro della Filarmonica, l’autore Dario Ricci presenterà in compagnia del pugile Francesco Damiani il libro “Rocky Marciano. Sulle tracce del mito 1923-2023”, con degustazioni gratuite di vino della cantina Novaripa.
Nel frattempo, a partire dalle 15:30, il campo da rugby “Elia Longarini” di Villa Potenza farà da cornice all’incontro “Dritti alla meta: per non tornare indietro” e, a seguire, al tradizionale appuntamento con il Torneo Overtime Old Rugby - Memorial Elia Gaglione, promosso in collaborazione con Banca Macerata Rugby e giunto alla settima edizione.
Grande attesa, alle 18 sul palco dell’Overtime Arena, per il ritorno a Macerata di Federico Buffa, che racconterà le sue passioni in un evento promosso in collaborazione con Banca Macerata. Alle 19:30, invece, spazio alla presentazione de “L’ultimo tiro. Storie di chi non si è arreso a un destino di sconfitta” del giornalista Valerio Iafrate.
Gran finale affidato alla verve e all’irrefrenabile ironia di un autentico maestro della comicità italiana, Nino Frassica, che alle 21:30 promette di incantare la platea del Teatro Lauro Rossi nel presentare il libro "Paola. Una storia vera" insieme a Marco Ardemagni.
Sono stati ultimati in questi giorni, in vista dell’avvio dei campionati di pallavolo, gli interventi riguardanti il Banca Macerata Forum. Questa mattina, hanno effettuato un sopralluogo il sindaco Sandro Parcaroli, insieme all’assessore ai lavori pubblici Andrea Marchiori, all’assessore allo sport Riccardo Sacchi, al presidente Gianluca Tittarelli e al direttore generale Italo Vullo di Volley Banca Macerata, al dirigente Sandro Animento e al responsabile delle relazioni esterne Carlo Perri della Cbf Balducci Hr Macerata.
I lavori di manutenzione straordinaria, conclusi perfettamente secondo il cronoprogramma, sono consistiti nel riqualificare gli spogliatoi, l’infermeria, il magazzino, la sala massaggi e le uscite di sicurezza per un investimento complessivo di 444mila euro completamente finanziato dal bando ministeriale di "Rigenerazione Urbana".
"Con questo intervento, finanziato in toto da fondi ministeriali e che quindi non grava sul bilancio comunale, abbiamo eseguito un recupero e un restyling dell'esistente permettendo alla città di avere una struttura più moderna e adeguata - ha commentato il sindaco Sandro Parcaroli -. Macerata è ricca di società sportive che promuovono i sani e inclusivi valori dello sport e che meritano di avere delle strutture idonee alle rispettive attività sportive".
"In soli tre anni abbiamo dimostrato con i fatti di porre lo sport al centro della nostra attività amministrativa riuscendo a ottenere circa 9 milioni di euro di investimenti per l'impiantistica. Nello specifico, per quanto riguarda il palasport, abbiamo programmato e ultimato tre importanti interventi come il parcheggio, l’illuminazione e quest’ultimo senza mai interferire con lo svolgimento dell’attività agonistica" ha concluso Parcaroli.
"Non abbiamo bisogno, come già avvenuto all’indomani delle recenti elezioni politiche, di un ulteriore cambio di governance e di schermaglie politiche legate al posizionamento di forze politiche all’interno degli schieramenti". Così, in una nota, Confindustria Macerata esprime il proprio punto di vista sulla vicenda del rimpasto del Governo Regionale delle Marche, a seguito della riunione del Consiglio di Presidenza.
Confindustria Macerata si dice "molto preoccupata dell’andamento dell’economia" ed elenca le numerose problematiche, vedasi "l'impennata inflattiva, l’aumento dei tassi di interesse, il quadro congiunturale molto fragile nazionale ed europeo del manifatturiero, gli effetti negativi sulla propensione agli investimenti, la concorrenza del mercato cinese, il perdurare degli effetti del conflitto russo-ucraino sull'economia e le sfide da raccogliere in tema di transizione ecologica, digitale e di innovazione".
"Tutto ciò - si ribadisce da Confindustria - si inserisce in un contesto regionale fragile, in transizione verso le regioni meno ricche di questo Paese, alle prese comunque con problemi e progetti infrastrutturali importanti, finalmente in itinere, con la realizzazione di ulteriori progetti legati alla programmazione comunitaria Por Fesr 2021-2027 appena avviata e con l'eccezionalità di eventi climatici devastanti e l’impatto di un sisma che ha ulteriormente impoverito le aree interne della regione e per le quali non abbiamo ancora definito una strategia di rilancio e sviluppo".
Un contesto in cui "la continuità della strategia politica regionale e del governo del territorio ha un valore enorme non solo per la nostra comunità e per i nostri imprenditori, ma anche per gli investitori e per coloro che guardano comunque positivamente al nostro modello di sviluppo", ricorda il Consiglio di Presidenza di Confindustria Macerata che aggiunge: "Forse è il caso di ricordare l’incidenza delle attività produttive nelle Marche nella costruzione dei principali indicatori economici della Regione: dalle quote di fatturato e di valore aggiunto della manifattura rispetto al totale dell’economia regionale, al peso delle esportazioni e a quello degli occupati, a quello degli investimenti fissi lordi".
"Il tessuto produttivo di questa regione è profondo, la nostra comunità è solida; abbiamo bisogno di non perdere tempo, di raddoppiare gli sforzi per rendere questo nostro territorio ancora più forte e più coeso", si conclude nella nota.
Un bagno raffazzonato per 5 persone in una casa da massimo 3 inquilini; un congelatore da un ripiano dovrebbe essere, secondo un locatore, sufficiente per 4 persone che convivono; “stai tranquilla che prima del tuo subentro lo faremo aggiustare” è una delle mille promesse non mantenute da un proprietario di un appartamento affittato a studenti.
Erano i primi anni 2000 quando uno studente universitario, che decideva di trasferirsi a Macerata per studiare, pagava circa 150 euro per una stanza singola. Oggi, più di 20 anni dopo, lo stesso studente spende mediamente dalle 240 alle 280 euro. Senza contare l’ingente spesa per coprire le utenze. Insomma andare a vivere fuori, anche in una città di provincia come Macerata, per una famiglia con uno stipendio medio, può trasformarsi in un calvario economico.
Università di Macerata, meta gettonatissima fra gli studenti che, per la sua vasta offerta formativa, nel 2023 ha registrato più di 9500 iscritti tra matricole e non; quasi diecimila persone che da sole riescono a creare un indotto economico esorbitante. Analizzando i dati, oltre la metà è formata da "fuorisede"; il che significa che questi studenti trasferiscono la loro vita qui (molti di loro arrivano da lontanissimo, come Sicilia, Sardegna etc) e la prima cosa di cui hanno bisogno è proprio una stanza in affitto dove stare.
Ma facciamo un passo indietro.
Un diplomando termina il suo percorso scolastico orientativamente nella prima metà di luglio e, se avesse deciso di iscriversi ad una facoltà di Unimc, la ricerca di una casa dovrebbe iniziare immediatamente. A questo punto lo studente ha due alternative: provare ad ottenere una borsa di studio e, quindi, ricevere un alloggio in una delle strutture preposte dall’università oppure andare alla ricerca disperata di un posto letto in qualche appartamento. Nella prima ipotesi intercorre un fattore potenzialmente discriminante, quello dell’Isee. Questa questione si appoggia comodamente alla frase "in Italia per avere più possibilità devi essere povero".
Nella seconda ipotesi, invece, uno studente senza agevolazioni sa perfettamente, o forse è del tutto ignaro, che la sua ricerca non sarà cosa semplice.
Quello che tutti gli iscritti fanno, è consultare le bacheche online per gli annunci relativi alle case in affitto e qui inizia l’odissea. Si legge di case perfette, messe a nuovo, con foto allegate che confermano quanto scritto; poi però la realtà non sempre è la stessa.
La situazione tipo, che sovente si verifica, è la discrepanza fra prezzo di una stanza e condizioni offerte. Testimonianze ci raccontano di persone che hanno vissuto per lunghi mesi in modo quasi estremo, con muffa sulle pareti, scantinati affittati a prezzi d’attico, appartamenti fuorimano, mobilia sgarrupata. Inoltre, la mancanza di controllo sulle persone alle quali vengono affittate le stanze spesso dà luogo a situazioni spiacevoli in casa perché, per chi affitta, l'unico interesse è il profitto.
Abbiamo ascoltato Alessandra che ci ha raccontato la sua avventura al limite dell’umano: "Due anni fa, appena diplomata, iniziai a cercare una casa a Macerata. Purtroppo, arrivai tardi e mi accontentai di una delle ultime stanze ancora disponibili. Era fra piazza Strambi e via Gioberti, ma più che fra, era sotto. Praticamente era un appartamento sotto il livello della strada dove le uniche finestre erano delle bocche di lupo sigillate con delle grate davanti per evitare che topi e altri animali potessero entrare”.
"Pagavo fin troppo, circa 260 euro per una stanza che a stento garantiva lo spazio per muovermi - aggiunge Alessandra -. Non avevo una vera scrivania ma una semplice tavola di legno inchiodata al muro che dovevo chiudere se volevo muovermi nell'esiguo spazio. L’appartamento era molto umido, con muffa a vista sulle pareti. Ogni mattina mi svegliavo e avevo le lenzuola umide, la condensa che colava sulle pareti e mi sentivo affannata a causa dell’aria viziata che ero costretta a respirare".
"Una situazione così per me era insostenibile dato che sono asmatica. Parlai con il proprietario per chiedergli la possibilità di installare un depuratore dell’aria. Non solo mi disse che non lo avrebbe mai acquistato, ma aggiunse anche che: ‘Questa è la casa, ti devi abituare altrimenti puoi andare via’. Ero disperata, sapevo che non potevo vivere così ma ero anche consapevole che non avrei trovato nulla a novembre inoltrato - sottolinea Alessandra -. L’apice lo toccai quando venni accusata dalle mie coinquiline di essere una che voleva fare solo polemica e che, se me ne fossi andata, avrei creato problemi economici per la divisione delle bollette. Da lì ad una settimana me ne andai di corsa. I due mesi e mezzo più lunghi della mia vita".
Per non parlare del carico che si aggiunge sugli studenti di sesso maschile, ai quali senza apparente motivo, più della metà degli appartamenti disponibili viene negata esclusivamente perché, appunto, studenti e non studentesse. Non è raro, infatti, leggere annunci dedicati solo ad un pubblico femminile. La motivazione data dai locatori: "I genitori preferiscono che non ci siano ragazzi in casa"; si inciampa nella ormai decaduta retorica che una ragazza sia più responsabile di un ragazzo.
E si potrebbe continuare a scrivere per righe e righe di situazioni analoghe. Questo articolo, però, non vuole diventare un elenco di eventi negativi destinati al dimenticatoio. Al contrario, vuole sensibilizzare la comunità dei locatori su una questione che dovrebbe essere scontata; quella di avere a che fare con esseri umani prima che con studenti sui quali si può lucrare. Diversamente, nel giro di poco tempo, tutto finirà in malora, creando dissapori fra i ragazzi che preferiranno sempre di più altre mete rispetto a Macerata.
A questo articolo ne seguiranno altri, perché la situazione affitti della città non riguarda solo gli studenti ma anche famiglie intere e lavoratori.
La città di Macerata in lutto per la scomparsa di Mauro Marzi. L’uomo aveva 65 anni e lottava da un anno contro una grave malattia che non gli ha lasciato scampo. Una grande passione la pallavolo, mantenuta per decenni in vari ruoli, l'impegno in politica e nell'attività sindacale nell'Unimc.
Marzi ha legato parte de la sua vita allo sport collaborando anche con altre importanti società maceratesi come la Cus Macerata, Pallavolo Macerata e la Lube Volley (di cui è stato secondo allenatore in Serie A nelle stagioni 1995/96 e 2000/01).
“Ha sempre vissuto l’impegno nel volley con grande passione, da giocatore prima e poi come allenatore – scrive in post su Facebook la società sportiva Pallavolo Macerata – Ha lasciato un indelebile ricordo, durante gli anni nei quali ha guidato le squadre giovanili e la prima squadra nel ruolo di secondo e primo allenatore”.
A esprimere il cordoglio anche il rettore dell’Università John McCourt che dalla pagina ufficiale scrive: “È con grande tristezza che abbiamo appreso dell’improvvisa e prematura scomparsa del nostro collega. Al figlio e a tutti i suoi cari va l’abbraccio sentito di tutta la Comunità universitaria”. Marzi lascia il figlio Giulio e la moglie Paola.
Da salotto buono della città a distesa di saracinesche abbassate: la sconfortante trasformazione di corso della Repubblica dove un tempo si faceva a gara per aprire e che ora appare più simile a una scena tratta da "Highlander". Non si può che definire così quei commercianti che ancora oggi mantengono vivo uno dei luoghi simbolo di Macerata, i cui scorci mozzafiato hanno riempito rullini e rullini di macchine fotografiche.
Dall'altro lato, quello degli sconfitti, l'ultima attività - in ordine di tempo - ad arrendersi è stata quella di Ottica Martinelli. Un punto vendita presente da oltre 50 anni in centro, tanto da diventarne parte integrante, da poter essere definito senza remore un pezzo di storia.
"Era il 1971 quando ho aperto qui, ero felicissimo - ricorda il titolare Giannalberto Martinelli - Purtroppo negli anni il centro storico è diventato un non luogo, un posto inadatto a sviluppare un’attività commerciale".
"Aver creato i parcheggi in piazza non ha portato nessun aumento di clientela - riflette -, anzi l'ha portata ancor di più lontano dal centro. Una scelta che si è rivelata un boomerang per noi commercianti. Ecco perché abbiamo preso la decisione di spostarci in via Roma, lì gli affari vanno meglio e i nostri clienti ci hanno seguito senza problemi".
Giannalberto non nasconde l’amarezza provata nel dover dire addio al suo storico negozio ed esprime il rammarico per essersi sentito quasi come "cacciato via dal centro". Una realtà in evidente dissonanza con la promessa elettorale di creare nel cuore di Macerata un "centro commerciale a cielo aperto" più volte paventata dal sindaco Sandro Parcaroli. Al massimo, tra breve, si potrà trovare - al posto delle vetrine addobbate - un nuovo negozio automatico h24, come recita uno sgualcito cartellone pubblicitario. Lo chiamano progresso, toccherà farsene una ragione. O forse no?
Debutto da incorniciare per Overtime, il Festival nazionale del giornalismo, del racconto e dell’etica sportiva che nella giornata di mercoledì ha dato ufficialmente il via a una tredicesima edizione come al solito ricca di appuntamenti e protagonisti dello sport.
Sul palco di un Teatro della Filarmonica tutto esaurito, il pubblico di Overtime ha potuto riabbracciare un grande amico del Festival, tornato anche quest'anno a Macerata per presentare l’ultimo atto di una premiatissima trilogia.
In compagnia di Marta Elena Casanova e de "La discesa degli dei", forte di una cultura sportiva pressoché sconfinata e dello stile narrativo inconfondibile che fa di lui un’autentica colonna del giornalismo italiano, Marino Bartoletti ha incantato la platea maceratese con le storie di grandi personaggi dello sport e dello spettacolo, guadagnandosi un’emozionante standing ovation riservata dal pubblico maceratese a uno dei volti più amati del Festival.
La passione per lo sport raccontata dalla viva voce dei protagonisti, da sempre la formula vincente di Overtime, che quest'anno ha potuto contare sul sostegno di Alperia e sulla straordinaria esperienza umana e professionale di mister Zdeněk Zeman.
Dai gradoni dei suoi stadi ai gradini della Filarmonica, il maestro boemo, accompagnato dal giornalista e coautore Andrea Di Caro, ha presentato "La bellezza non ha prezzo". Un libro che è anche un "regalo ai sentimenti", dedicato a 50 anni di carriera fatti di soddisfazioni, rispetto delle regole, grande passione per lo sport e nessun rimpianto.
«Il calcio, per me, deve essere spettacolo - spiega mister Zeman - Voglio che la gente venga allo stadio e si diverta, al di là del risultato. La più grande soddisfazione? Uscire in trasferta tra gli applausi della gente, anche dopo una sconfitta. A Pescara sto bene, così come sono stato bene 12 anni fa. In squadra ci sono tanti ragazzi giovani che hanno talento e che, migliorando in questa stagione, spero possano fare un salto importante nella loro carriera».
A inaugurare domani, venerdì 6 ottobre, il cartellone eventi della giornata sarà la campionissima Sara Simeoni, che alle 9 incontrerà gli alunni dell’Ite Gentili in un incontro promosso in collaborazione con il Dipartimento Dipendenze patologiche AST Macerata e il progetto "La vita si suda".
A seguire, alle 10:30, Manuela Nicolosi, arbitro internazionale di calcio dal 2010 e testimonial del progetto "Allenarsi per il futuro", si confronterà con gli studenti a partire dalla sua esperienza professionale e di vita.
Nel frattempo, alle 10, nel Dipartimento Spocri Unimc (via Don Minzoni, 22/A) il social media manager del Cosenza Calcio Marco Michelin sarà ospite dell’incontro "La fantasia sui social che infiamma la passione sportiva", con il professor Giacomo Gistri (Unimc).
Si prosegue poi alle 11 in biblioteca Mozzi Borgetti con la presentazione de "Lo sport e l’arte di allenare i sogni", il libro di Simone Rosi, promossa in collaborazione con l’associazione I Fuoriclasse. Nel pomeriggio, alle 16 la Galleria Antichi Forni ospiterà la presentazione del libro "Ma che Coppa abbiamo noi. La maledizione europea della Juventus" di Giuseppe Pastore.
A seguire, Manuela "Manù" Benelli, la più titolata giocatrice di pallavolo della storia italiana, "Fuori dal corpo. La voglia e la forza di essere unici", preziosa testimonianza dei momenti salienti della sua carriera.
Alle 18, da Macerati, mister Giovanni Pagliari della Recanatese Calcio e il professor Emanuele Ciabocco discuteranno del rapporto tra calcio e passione, con la moderazione di Andrea Capretti e la degustazione gratuita di vini. Alla stessa ora, nella Galleria Antichi Forni, spazio al convegno "Sport, bandi e territori: come valorizzarsi, come promuoversi", con ospiti il professor Enrico Nicosia (Unime), il direttore artistico di Overtime Michele Spagnuolo (Unime), Vincenzo Lupattelli (Aces Europe), Marco Cardinaletti (Eurocube) e Stefano Belardinelli (Cus Camerino).
Non mancheranno poi appuntamenti dal sapore vintage, che celebreranno il fascino della Serie A degli anni '80 e '90: alle ore 19, in un evento in collaborazione con progetto Welfare Cult di Avis Marche, Aldo Serena presenterà la sua biografia, “I miei colpi di testa” sul palco dell’Overtime Arena. Alle 20, al Teatro della Filarmonica, spazio alla degustazione di vini prodotti dall’azienda "Chiamami quando piove" di Luigi Valori, riservate ai possessori di Donor Pass.
Gran finale in programma alle 21:30, quando al Teatro Lauro Rossi sarà di scena Ciro Ferrara, grande difensore ricordato dai tifosi del Napoli e della Juventus per i trofei conquistati e dagli attaccanti avversari per i suoi fulminanti anticipi. A dialogare con lui sarà il giornalista Pierluigi Pardo, ormai affezionatissimo ospite di Overtime.
Sferisterio Live sale sul gradino più altro del podio. A confermarlo sono i numeri che sfiorano le 20.000 presenze per i 10 concerti che si sono alternati, da giugno a ottobre, sul palcoscenico dell’arena maceratese, con ben 5 sold out, protagonisti, nell’ordine, The Lumineers, Simply Red, Deep Purple, David Garrett, Mr. Rain, Robert Plant, Madame, Massimo Ranieri e Venditti&DeGregori con due serate.
“Anche quest’anno mettiamo a segno un altro grande successo con Sferisterio Live che ha registrato numeri record con un grande coinvolgimento di pubblico e un enorme ritorno di immagine a livello nazionale e internazionale per Macerata e per lo Sferisterio – ha commentato il sindaco Sandro Parcaroli -. La kermesse ha saputo coniugare qualità e quantità ed è stata in grado, grazie ai dieci appuntamenti unici, di dare continuità lavorativa a un team di persone che si è spesa con passione ed energia nel progetto; un progetto pronto a crescere sempre più, di edizione in edizione”.
“Una stagione da incorniciare quella di Sferisterio Live 2023 - commenta l’assessore agli Eventi Riccardo Sacchi -. Visti i numeri possiamo affermare, senza alcun dubbio, che è stata un’edizione di cui l’Amministrazione comunale è particolarmente orgogliosa. Ha portato i brand di Macerata, dello Sferisterio e di Sferisterio Live oltre i confini nazionali, generando un indotto rilevante sia per il numero delle presenze che per la valorizzazione, anche economica, della città e dell’intero territorio. Sferisterio Live è diventato a tutti gli effetti un format in grado di camminare con le proprie gambe assumendo una propria identità, con un linguaggio musicale capace di intercettare i gusti di un pubblico eterogeneo e intergenerazionale che ha risposto con entusiasmo alla nostra offerta e che ha visto coinvolti musicisti apprezzati su palcoscenici internazionali”.
Per quanto riguarda Facebook e Instagram, 5.000 sono state le visite ai profili social dedicati alla kermesse, 235.000 le visualizzazioni dei contenuti e 2.700 le interazioni.
“Non appena calato il sipario sull’edizione 2023 di Sferisterio Live con un altro grande successo per il concerto di De Gregori e Vendititti, un’operazione assolutamente virtuosa, a costo zero e addirittura con un evidente ritorno economico che ha portato nelle casse dell’Associazione 95.000 euro tra servizi e fee per i biglietti venduti, nonché ulteriori giornate lavorative per le maestranze – conclude l’assessore Sacchi – stiamo già lavorando sulle proposte della prossima edizione che si preannuncia altrettanto sorprendente”.
Dopo il riuscitissimo primo appuntamento del festival "Colline da ri-scoprire. Un viaggio tra cultura, cibo e natura" a Ripe San Ginesio con l’evento "I fumi cotti", il prossimo fine settimana sarà la volta di Gualdo e della produzione del formaggio.
Sabato 7 e domenica 8 ottobre saranno tantissimi gli appuntamenti da non perdere, a partire dalla mostra mercato di prodotti tipici a cura di Copagri. Dalle ore 15 e per tutto il pomeriggio spettacoli itineranti e sarà possibile cenare con le tipicità del territorio presso lo stand gastronomico. Grande attesa anche per lo spettacolo, con ingresso libero e posti a sedere fino ad esaurimento, del poliedrico artista Max Giusti, a partire dalle ore 21:30 presso il Parco Comunale.
Domenica 8 ottobre invece, alle ore 9:00 apertura della Mostra Mercato di prodotti tipici e alle ore 10:00 il convegno del titolo "Il formaggio: storia, proprietà, innovazioni culinarie" alla presenza dello chef stellato Enrico Mazzaroni, il nutrizionista dottor Vincenzo Longobardi e la ricercatrice Unicam professoressa Laura Alessandrini.
Saranno presenti anche Giocondo Anzidei, responsabile presidi Slow Food Marche, e Andrea Passacantando, presidente regionale Copagri. Modererà il convegno il giornalista di Ètv Marche Maurizio Socci. Per tutta la giornata di domenica, oltre allo stand gastronomico, attrazioni per bambini, spettacolo itinerante, spettacolo di magia e contest artistici e fotografici.
Mecoledì mattina, al termine della conferenza stampa di presentazione della Volley Banca Macerata 2023/2024, si è svolto l’atto conclusivo della prima edizione del progetto Borsa di studio sport e scuola "Paolo Mercuri": i genitori di Paolo hanno consegnato due borse di studio a due giovani studentesse, Anna Pinzi del Convitto Nazionale "G. Leopardi" e Martina Bedini del Liceo Linguistico "G. Leopardi".
L'iniziativa è stata ideata la scorsa stagione dalla Pallavolo Macerata e da Banca Macerata ed è intitolata a Paolo Mercuri, un amico della società sportiva biancorossa, di cui è stato scout man e allenatore, e che è tragicamente scomparso due anni fa. Per celebrare una persona che ha dato tanto allo sport maceratese e ai giovani, è nata quindi l’idea della borsa di studio, da destinare a studentesse e studenti iscritti alle scuole secondarie di primo e secondo grado del comune di Macerata.
I partecipanti dovevano essere tutti impegnati nello sport come dilettanti o professionisti di qualsiasi categoria ed essersi distinti sia per i risultati ottenuti a scuola sia per quelli nell’attività sportiva durante l’anno scolastico. Le due borse di studio hanno ciascuna un valore di 500 euro e i premi sono costituiti da buoni regalo da utilizzare presso tutti gli esercizi commerciali del Centro Commerciale Val di Chienti di Piediripa di Macerata.
La selezione è stata difficile ma ha permesso di individuare due studentesse meritevoli: Anna Pinzi di 12 anni, che pratica la ginnastica aerobica con la società Ginnastica Macerata, dove è iscritta dal 2018, e vanta già un curriculum sportivo di tutto rispetto, con ottimi risultati e premi in gruppo e nel singolo; Martina Bedini ha 16 anni, è iscritta all’associazione sportiva Pallanuoto Tolentino "Npn Tolentino" dal 2015, con la quale gioca in Serie B e ha esordito con la nazionale. Entrambe accompagnano i successi sportivi con altrettanti meriti scolastici.
Durante la premiazione è intervenuta la responsabile dell’Area Commerciale di Banca Macerata, Debora Falcetta, per raccontare gli obiettivi della Banca con questo progetto: "Sono orgogliosa di poter consegnare queste borse di studio a due ragazze, che sono la testimonianza di come si possa conciliare lo sport con lo studio e che ci permettono quindi di parlare di una tripla sinergia: Banca, sport e scuola, che sono tra i principali motori della nostra società. Banca Macerata aspira a sostenere tutti coloro che con determinazione, tenacia e ambizione si impegnano per raggiungere obiettivi importanti".
Quindi il presidente della Pallavolo Macerata Gianluca Tittarelli ha aggiunto: "Ringrazio Banca Macerata per il sostegno in un’iniziativa così importante per noi. È un progetto nato dalla volontà di ricordare un amico come Paolo Mercuri e valorizzare in suo nome l’impegno nello sport: è la prima edizione, certamente la ripeteremo, abbiamo ricevuto tante domande per le borse e la scelta non è stata facile”.
Galeotto fu Overtime. Ai margini della serata di apertura del festival nazionale del giornalismo, del racconto e dell’etica sportiva - oramai un must della vita culturale della città - che ha visto come grande protagonista Zdeněk Zeman, non è sfuggito l’avvicinamento tra il sindaco di 'oggi' e quello di 'ieri', Sandro Parcaroli e Romano Carancini. Sorrisi, pacche sulle spalle e quei visi che quasi vanno a intersecarsi e a diventar tutt’uno come ritratto dallo scatto della macchina fotografica di Guido Picchio, a cui non sono sfuggite le inattese confidenzialità.
Un’immagine che si fa icona e rappresentazione del sentimento di delusione che cova sempre più, sotterraneo, in parte della cittadinanza maceratese verso la politica cittadina tutta. Da più parti, infatti, rimbalzano echi di insoddisfazione di chi credeva in un deciso cambio di rotta rispetto alle precedenti amministrazioni e, invece, sotto la gestione Parcaroli si è ritrovato a riscontrare elementi di continuità con quanto portato avanti dall'amministrazione Carancini.
I parallelismi affiorano anche per quanto riguarda la gestione dei rapporti politici all’interno della Giunta e della maggioranza. I moti di scontento e le conflittualità presenti all’interno della squadra di assessori di Parcaroli (ultimo dei quali il caso Iommi) vanno riportati a una responsabilità del sindaco. Non dissimile a quella che è ascrivibile a Romano Carancini che, per lungo tempo, ha subito l’influenza di Stefania Monteverde durante il proprio mandato decennale. Il paragone tra i due, ora, ha trovato anche un'immagine simbolo.
C’era anche una delegazione della Cbf Balducci Hr Macerata, composta dal presidente Pietro Paolella, dal direttore operativo Lucia Bosetti e dal capitano Alessia Fiesoli, tra i protagonisti della "Stagione stellare" della Lega Pallavolo Serie A Femminile: una presentazione ricca di emozioni andata in scena oggi nella prestigiosa Sala delle Colonne del Museo della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" di Milano.
Tanti ospiti si sono avvicendati sul palco dando metaforicamente il via ai Campionati di Serie A1 e Serie A2. L’evento, andato in onda su Rai Sport + HD a partire dalle 11, è stato condotto come sempre da Simona Rolandi e Consuelo Mangifesta.
Ad aprire le danze è stato il cantautore Giovanni Caccamo, che si è esibito con il suo brano "Il Cambiamento". Sono seguiti sul palco il direttore dello Sviluppo del Museo Giovanni Crupi e il Vicepresidente Fipav Luciano Cecchi, prima del presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile Mauro Fabris, che ha preceduto il Presidente del Coni Giovanni Malagò e l’amministratore delegato di Master Group Sport Giovanni Carnevali.
Poi, è stato il turno di diverse giocatrici di Serie A1 e Serie A2, le stelle della pallavolo femminile. Restando in tema spaziale, è intervenuto con un videomessaggio l’astronauta Luca Parmitano, che ha raccontato della sua vita da atleta, del gioco di squadra e della forza di gravità. Il microfono è passato poi ad Andrea Moccia, direttore editoriale del progetto multicanale Geopop, che ha spiegato, con l’aiuto di Cristina Chirichella, gli effetti che subisce il pallone a seguito del servizio, e nuovamente a Giovanni Caccamo, che ha presentato il suo progetto "Parola ai Giovani", in cui ha preso parte anche Paola Egonu.
Si è poi tornati alla pallavolo giocata, con la consegna dei premi relativi alla scorsa stagione: dal momento di celebrazione di Conegliano e di Daniele Santarelli a quelli delle neopromosse Trento e Roma. Infine, prima dell’intervento in chiusura del direttore generale della Lega Pallavolo Serie A Femminile Enzo Barbaro, un momento amarcord del Mondiale 1990 con Julio Velasco, Lorenzo Bernardi e Iacopo Volpi sul palco. In conclusione, l’appuntamento a tutti gli appassionati sul taraflex rosa: da sabato 7 ottobre parte ufficialmente la "stagione stellare" dei Campionati di Serie A.
La Regione Marche celebra con una serie di eventi il 60° della morte di Luigi Bartolini, il poliedrico artista, scrittore, poeta e incisore nato a Cupramontana nel 1892 e morto a Roma nel 1963. “L’anniversario è l’occasione per ricordare uno dei figli illustri delle Marche – spiega l’assessore alla Cultura Chiara Biondi alla presentazione pubblica - considerato, insieme a Giorgio Morandi e Giuseppe Viviani, tra i maggiori incisori italiani del Novecento.
È poi l’autore del romanzo ‘Ladri di biciclette’ che ha offerto a Vittorio De Sica lo spunto per l’omonimo film del 1948”. “Lavorando in rete, modalità consolidata ed efficace del nostro operare, con i rappresentanti istituzionali dei principali luoghi marchigiani legati all’artista – aggiunge l’assessore Biondi – che sono Cupramontana, Urbino, Osimo, Camerino, con capofila il Comune di Macerata, abbiamo organizzato una serie di eventi che vogliono ridare ‘la vita a Bartolini, ben oltre l’effimera fugacità della fama’, come ha ben visto Vittorio Sgarbi, sottosegretario di Stato alla Cultura, da cui è nata l’idea accolta con entusiasmo dalla Regione. Un omaggio dovuto per riscoprire i legami con le Marche e far conoscere anche alle nuove generazioni un grande marchigiano”.
Le iniziative in programma per la riscoperta dell’autore sono state illustrate nel corso della conferenza stampa da Katiuscia Cassetta, assessore alla Cultura del Comune di Macerata, insieme a Enrico Giampieri, sindaco del Comune di Cupramontana, Antonella Nalli, assessore alla Cultura di Camerino, Mauro Pellegrini, assessore alla Cultura del Comune di Osimo ed Elisabetta Foschi del Comune di Urbino (in collegamento da remoto).
“In qualità di capofila dei Comuni chiamati a celebrare il 60° della morte di Luigi Bartolini – ha dichiarato Cassetta - Macerata è onorata di poter contribuire con la professionalità dei nostri servizi alla realizzazione di un progetto di rete che valorizza uno dei più importanti artisti della prima metà del Novecento italiano. Il comitato di studio presieduto da Vittorio Sgarbi e sostenuto da Luciana Bartolini, figlia dell’artista, ha dato vita a un importante momento di analisi e valorizzazione i cui risultati saranno presentati nel fitto calendario di iniziative promosse dalla Regione”.
“Questa ricorrenza – scrive Luciana Bartolini che ha espresso gratitudine alla Giunta Regionale e a tutti i membri coinvolti nel progetto per la promozione delle iniziative di celebrazione per i sessant’anni dalla morte del padre Luigi – è una preziosa occasione per sottolineare lo stretto legame tra la regione di origine, le Marche, e uno dei suoi interpreti più appassionati e profondi. Bartolini artista versatile, colto, in grado di governare tecniche e linguaggi diversi che le nuove generazioni potranno apprezzare attraverso una lettura contemporanea e innovativa”.
Mostre, convegni e incontri programmati tra il 2023 e 2024 per raccontare l’artista:
Osimo
CONFERENZA 7 ottobre 2023 - ore 17.30, Palazzo Campana Piazza Dante, 1 - Aula Magna: ‘La poesia di Luigi Bartolini in relazione con le esperienze poetiche contemporanee’ con la partecipazione di Francesca Bernardini, già docente di Letteratura italiana presso l'Università ‘La Sapienza’ di Roma.
Cupramontana
TAVOLA ROTONDA - 15 ottobre 2023 - ore 16.30 – 19.00; Teatro Concordia viale della Vittoria, 25: Luigi Bartolini, incisore, pittore, scrittore. Tavola rotonda nei sessant’anni della scomparsa’. Interverrà il Sottosegretario del Ministero della Cultura Vittorio Sgarbi.
Camerino
CONFERENZA - 24 ottobre 2023 - ore 16,30 , sede Comunale - Via Conti di Altino n. 19 - Sala consiliare: ‘Luigi Bartolini a Camerino. Professore innamorato e brigante gentile delle Muse’ relatore Francesco Maria Orsolini”.
Macerata
MOSTRA - 28 ottobre 2023 - 7 aprile 2024: Musei Civici Palazzo Buonaccorsi, via Don Minzoni 24 - Sale mostre : ‘Luigi Bartolini. Attraverso il colore’ a cura di Manuel Carrera.
Urbino,
MOSTRA - 30 Novembre 2023 – 1 aprile 2024, Palazzo Ducale, Sale del Castellare. ‘Al vivo nero: segni come poesia. Luigi Bartolini incisore’ a cura di Luca Cesari e Alessandro Tosi.
Storie di sport e di vita nella mattinata che inaugura ufficialmente la tredicesima edizione di Overtime. Come da tradizione, il Festival nazionale del giornalismo, del racconto e dell’etica sportiva ha scelto di partire dal territorio e dalle nuove generazioni.
Per l'occasione, infatti, gli studenti dell'Iis Garibaldi di Macerata hanno potuto conoscere più da vicino la splendida realtà paralimpica marchigiana, con gli esempi virtuosi di Luigi Casadei nel giavellotto e di Sabri Bedzeti nel basket a evidenziare l’importanza dei valori dello sport per non arrendersi di fronte alle difficoltà.
Sport ed etica protagonisti anche del secondo appuntamento di giornata, dedicato al libro “L’ultimo passo” di Andrea Olivieri, che di fronte a una platea giovane e curiosa ha ripercorso il suo percorso di rinascita dopo 6 anni di dipendenze da farmaci, mentre l’auditorium della biblioteca Mozzi Borgetti ha fatto da sfondo alla presentazione di “Bartali. Dalla giusta parte” con la partecipazione dell’illustratore Matteo Matteucci e della nipote Gioia Bartali.
In attesa di tagliare ufficialmente il nastro di questa edizione 2023 con l’inedita coppia d’assi Marino Bartoletti-Zdeněk Zeman, il programma di Overtime prosegue nella giornata di giovedì 5 settembre con i grandi protagonisti dello sport e del racconto sportivo italiano.
Ad aprire la mattinata sarà, naturalmente, la passione, tema scelto per l’edizione di quest’anno, declinata in chiave rosa nel convegno “La passione delle donne per lo sport”, promosso al Teatro della Filarmonica. Dalle ore 10, alla presenza del presidente regionale Coni Fabio Luna, la giornalista Marta Elena Casanova dialogherà con la vicepresidente Coni Claudia Giordani, la direttrice sportiva Roma Volley Club Barbara Rossi, la componente del Comitato nazionale Aia Katia Senesi e Lucia Blini, storico volto di Sport Mediaset, in un interessante dibattito tutto al femminile.
Donne e sport ancora protagonisti nel pomeriggio con la presentazione, alle ore 16, di "Volevo solo fare la calciatrice", con la calciatrice Alice Pignagnoli e il professor Gabriele Franza (Unimc) e, alle 17:30 al Teatro della Filarmonica, con la dottoressa Roberta Bruzzone. La nota criminologa sarà ospite di un incontro dal titolo “Guardami negli occhi”, promosso dall’assessorato alle Pari Opportunità nell’ambito dell’omonimo progetto per il contrasto alla violenza sulle donne.
Nel frattempo, alle 18 da Macerati, Marco Macina e l’autore Matteo Selleri presenteranno "Marco Macina. Era il più forte di tutti", con un intervento di Romina Leombruni del Centro Studi Minerva e una degustazione di vino.
Ancora una volta le donne protagonisti sul palco verde di Overtime Arena (piazza Cesare Battisti) con una campionissima dell’atletica internazionale. Sara Simeoni, che con il suo esempio ha aperto la strada alle donne nello sport ad alto livello, sarà ospite d’onore del tradizionale incontro organizzato da Overtime in collaborazione con il Dipartimento Dipendenze Patologiche AST Macerata.
La presentazione di “Una vita in alto”, libro scritto insieme a Marco Franzelli e vincitore della 60esima edizione del Premio Bancarella Sport 2023, vedrà tra i partecipanti anche l’ex fisioterapista della Nazionale di atletica leggera Nazareno Rocchetti e la maceratese classe 1936 Giulia Perugini, saltatrice detentrice del record mondiale W85, testimonianza di come la passione per lo sport non abbia età.
A chiudere il programma del giovedì targato Overtime, alla Filarmonica, sarà poi un altro grande maestro dello sport internazionale, tra i volti più celebri e vincenti della pallacanestro italiana. Intervistato da Gerardo De Vivo, Dan Peterson presenterà il volume "La mia Virtus", ripercorrendo - con passione, ovviamente - la sua esperienza alla giuda della squadra bolognese.