Mancano pochi giorni al quarto sciopero globale per il clima di venerdì 29 novembre. Questa volta, i gruppi locali marchigiani di Fridays for Future hanno deciso di convergere in una piazza comune delle Marche, ad Ancona, per lanciare il loro messaggio.
"Ci rivolgiamo ai giovani, ai lavoratori, ai genitori, agli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado, agli studenti. Interrompere la routine per un giorno non è la fine del mondo, anzi potrebbe salvarlo - spiegano gli organizzatori -. Dopo le iniziative della scorsa settimana, l’azione di disturbo di mercoledì 20 novembre “I FALSI AMICI DEL PIANETA” al convegno di Greenwashing organizzato da Unimc con Confidustria dal titolo “Per un’economia amica del pianeta” e l’incontro sulla giustizia climatica e sociale di venerdì 22 all’interno del festival Cioccol’altro, abbiamo due appuntamenti di avvicinamento e preparazione allo sciopero. Mercoledì 26, si terrà una assemblea pubblica di preparazione delle azioni per il 29 novembre Block Friday e giovedì 27 la preparazioni di striscioni e cartelli da portare alla manifestazione. Entrambi gli appuntamenti sono al dipartimento di Filosofia nello Spazio occupazione climatica. Abbiamo organizzato il trasporto da Macerata ad Ancona in pullman gratuiti per chiunque volesse partecipare all’importante giornata del 29."
"Dopo le grandi mobilitazioni del 27 settembre che hanno visto manifestare milioni di persone in tutto il mondo, siamo ormai al quarto sciopero globale per il clima, siamo di nuovo pronti ad attraversare le piazze di tutta Italia - continuano gli organizzatori -. In concomitanza con la COP25 che si svolgerà a Madrid, con presidenza cilena, siamo di nuovo pronti a riprenderci le strade in tantissime e tantissimi, perché nonostante i proclami di governi e organi internazionali nulla sta cambiando realmente, perché vogliamo essere noi a cambiare il sistema che continua a distruggere la nostra vita nel nostro pianeta. Lo faremo in una giornata particolare, quella del “black friday”, simbolo del consumismo e di un sistema economico basato sul profitto a discapito dell’ambiente e delle persone. Lo faremo lanciando per il 29 novembre il “BLOCK FRIDAY”, giornata in cui bloccheremo le nostre città per mandare un messaggio chiaro ai maggiori responsabili dei cambiamenti climatici: cambiamo il sistema, non il clima!"
"Le nostre richieste sono chiare. Vogliamo giustizia climatica, che siano i ricchi e le grandi multinazionali inquinanti che hanno speculato sull’inquinamento della terra e sulle devastazioni ambientali a pagare il prezzo della riconversione ecologica e sistemica, che non siano aumentate le tasse sul consumo che impattano sulle classi popolari - continuano gli organizzatori -. Vogliamo intersezionalità; che il cambio di sistema riguardi tutte le forme di oppressione di cui esso è causa e per cui si caratterizza: quelle patriarcali, sessiste, razziste, colonialiste, machiste, oltre a quelle basate sulla logica dell’accumulazione e del profitto. Vogliamo la decarbonizzazione. Che si passi entro il 2025 alla produzione energetica totalmente rinnovabile e organizzata democraticamente con le realtà territoriali e venga assunto come obiettivo emissioni zero di CO2 entro il 2030 per l’Italia. Il budget di CO2 che possiamo emettere sta rapidamente consumandosi e restano poco più di 8 anni per restare sotto i 1.5°C. Vogliamo il futuro non il PIL. Che siano garantite le tutele a tutte quelle persone coinvolte nella transizione ecologica. Non accettiamo il ricatto tra lavoro, salute e tutela dell’ambiente. Vogliamo come unica grande opera la bonifica e la messa in sicurezza dei territori e siamo contrari a ogni grande opera inutile e dannosa. Vogliamo la dichiarazione di emergenza climatica ed ecologica nazionale, che non sia un’ulteriore opera di greenwashing ma uno strumento utile a spianare la strada per un'immediata conversione ecologica."
All’interno del progetto Inclusione 3.0, coordinato da Catia Giaconi, docente di didattica e pedagogia speciale, mercoledì 27 novembre alle 16 all’Auditorium UniMc si terrà la terza edizione del “Premio Inclusione 3.0” dell’Università di Macerata volto a valorizzare associazioni e organizzazioni che hanno realizzato progetti inclusivi. Ventiquattro sono le realtà a livello nazionale e internazionale premiate dal Comitato Scientifico composto da Catia Giaconi, Filippo Gomez Paloma, Roberta Caldin dell’Università di Bologna e presidente SiPes, Arianna Taddei, Beatriz Rodriguez dell’Università del Brasile, Noemi Del Bianco, Ilaria D’Angelo.
“Questa terza edizione rispecchia l’impegno dell’Ateneo nel campo dell’inclusione e dell’innovazione attraverso la valorizzazione delle terza missione e dell’internazionalizzazione. Tra le realtà che si sono presentate, diverse sono Associazioni Nazionali e, per la prima volta, diverse sono state le candidature di centri di ricerca internazionali” precisa Catia Giaconi. Due premi speciali sono stati conferiti al docu-reality di Rai2 “O anche no”, condotto da Paola Severini Melograni e diretto da Davide Frasnelli, per l’elevato impegno sociale nella sfida ai pregiudizi sulla disabilità e al “Progetto e Film Fuori Centro” di Sandro Fabiani, per aver saputo raccontare inclusione, progettualità e autonomia nel mondo della disabilità, attraverso attori speciali. Ecco i progetti premiati nelle diverse categorie.
Nella sezione “Tempo libero, Sport e inclusione” il Premio verrà conferito a: “Chivasso Rugby onlus” di Torino, “BodyFly special needs”di Pesaro, l’associazione sportiva dilettantistica “Liberi nel Vento” di Porto San Giorgio, “Una parte del mondo-Virtus Buonconvento” di Fermo. Per la categoria “Arti e Inclusione”: la “Compagnia Simona Bucci” di Firenze, Associazione “Fuori Posto. Festival di Teatri al Limite” di Roma, “Progetto teatrale inclusione” della Comunità San Claudio, “Museo Omero” di Ancona, “Museo Facile. Sistema Integrato di comunicazione e accessibilità culturale” dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, progetto di Community Museum “COSMOpoLIS” di Roma. Per “Tecnologie e inclusione”: il progetto “Alba” di Torino; Cost-Ludi, a cura dell’Università di Bergamo. Nella sezione “Lavoro e inclusione” saranno premiate: “Frolla” di Osimo, “Tuttoincluso” di Anffas Macerata; “Ceralacca - Centro di Documentazione per l’inclusione” gestita da otto ragazzi con sindrome di down, portata avanti da Aipd e Università di Perugia.
Nella sezione “Inclusione ed empowerment”: l’associazione Cbm Italia con il progetto “CoRSU”, per un nuovo reparto di terapia intensiva per la cura della Sepsi al servizio della popolazione vulnerabile dell’Uganda, realizzato con il patrocinio dell’ospedale di Milano; “I-Can: Independence, capabilities, Autonomy, Inclusion, in quanto centro per la vita indipendente per le persone con disabilità nella striscia di Gaza, promosso da EducAid; “Storie straordinarie al femminile ”, dell’associazione Agfh, Fano e dall’Università di Urbino, un progetto che mira a rendere protagoniste visibili le donne in vari ruoli; Il filo dalla torre, Roma, con il progetto “Siamo nonni blu. Nonni e nipoti con autismo” volto a migliorare le relazioni intergenerazionali.
Tra le realtà internazionali, verranno premiate: il “Centro Lida”, dell’Università Statale di San Paolo, Brasile, centro di eccellenza per studenti con disturbi specifici di apprendimento e disturbi dell’attenzione; il “Centro Strategic Alternative Learning Techniques” dell’Università dell’Arizona, Usa, per l’impegno nell’inclusione di studenti con difficoltà di apprendimento e disturbi dell’attenzione; il programma “Adaptive Athletics Program”, sempre dell’Università dell’Arizona in quanto è il più ampio programma di sport adattivo degli Stati Uniti (con sede universitaria), poiché vanta sette squadre agonistiche di atleti con disabilità.
Giovedì 28 novembre 2019, dalle ore 09.00, a Macerata nell’Aula Verde del Polo Pantaleoni, l’Università di Macerata organizza il secondo dei quattro workshop previsti all’interno del progetto “Challenge”, questa volta incentrato sul tema “Migrazioni, politiche e vulnerabilità: il lavoro sociale e le buone prassi”.
Il progetto Challenge, a valere sul Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (F.A.M.I.), di cui la Prefettura di Macerata è ente capofila, vede il partenariato dell’Università di Macerata oltreché dell’Università di Camerino, del Comune di Porto Recanati e dell’Ats On The road Onlus. L’obiettivo principale delle attività proposte è quello di strutturare modelli di governance più coordinati e funzionali del sistema dei servizi, attraverso la costituzione di reti stabili di cooperazione tra istituzioni e il rafforzamento delle capacità e delle competenze delle amministrazioni pubbliche coinvolte e dei portatori di interesse del territorio.
La giornata rientra tra gli incontri formativi proposti e vuole riflettere sulle politiche sociali, in un’ottica comparata, sul lavoro sociale e sulle situazioni di vulnerabilità, attraverso dati, strumenti e buone prassi messe in campo sul territorio.
A coordinare il workshop sarà Maria Letizia Zanier dell’Università di Macerata. Interverranno Eduardo Barberis dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”; Emmanuele Pavolini, direttore del Dipartimento di Scienze Politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali di Unimc; Gianni Giuli, direttore del Dipartimento di Dipendenze Patologiche dell’Area Vasta 3, e Silvia Agnani, sociologa del Dipartimento di Dipendenze Patologiche dell’Area Vasta 3; Pina Ferraro, assistente sociale specialista/sociologa; Barbara Paolinelli, responsabile Unità organizzativa Siproimi e Minori e famiglia Asp Ambito 9; Giovanni Santarelli, dirigente Servizio politiche sociali e sport Regione Marche; Carla Scarponi, coordinatore dirigente Ats 15; Sergio Pollutri, tecnologo di ricerca Istat.
Ad introdurre i lavori saranno il rettore Francesco Adornato, il prefetto Iolanda Rolli, il sindaco di Porto Recanati Roberto Mozzicafreddo, la vice presidente Ordias Marche Marika Di Prodi e il presidente del consiglio delle lauree in Servizi sociali Mariano Cingolani.
Il convegno è accreditato dalle classi L-36 e LM-62 del Dipartimento di Scienze Politiche, della Comunicazione e delle Relazioni internazionali e dalle classi LMG/01, L-39 ed LM-87 del Dipartimento di Giurisprudenza. Inoltre, il convegno è accreditato presso l’Ordias Marche.
Da mercoledì prossimo, 27 novembre, per quattro settimane e quindi fino al 18 dicembre, gli ambulanti del mercato che solitamente stazionano in piazza della Libertà, sposteranno momentaneamente la propria attività in corso Cavour.
Il trasferimento, deciso in accordo con l’Amministrazione comunale, è dovuto all’installazione della pista di pattinaggio nella piazza centrale in occasione delle festività natalizie.
Le bancarelle verranno sistemate a metà del lato sinistro di corso Cavour, con direzione Monumento ai caduti a salire verso i Cancelli. Per quanto riguarda il traffico veicolare non subirà alcuna modifica. L’arteria stradale, infatti, rimarrà aperta alla circolazione delle auto con le stesse modalità di sempre.
Un utente del Sert, nella tarda mattinata di oggi, quando erano circa le 12:30, è entrato presso il presidio ospedaliero di Macerata, con in mano un martello, e ha aggredito il direttore Gianni Giuli con un paio di martellate che hanno anche puntato alla testa del dottore. L'aggressore, subito dopo, è fuggito. Giuli è riuscito parzialmente a ripararsi dall'attacco grazie all'avvertimento di un'infermiera.
I sanitari del 118 hanno subito prestato soccorso al professionista per poi trasferirlo al pronto soccorso. L'uomo è comunque rimasto sempre cosciente.
I carabinieri intervenuti hanno rintracciato l'aggressore, un 36enne disoccupato residente a San Severino Marche, pochi minuti dopo il grave episodio di violenza. L'uomo è stato bloccato nei pressi della stazione ferroviaria, dopo aver tentato la fuga, ed è stato portato in caserma per un interrogatorio dove ha riconosciuto le proprie responsabilità. Ne è stato disposto l'arresto per lesioni pluriaggravate, violenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. Sarà trattenuto nelle camere di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Macerata sino all’udienza di convalida fissata per domani, martedì 26 novembre, nel corso della quale sarà difeso dall’Avv. Barbara Recanati del Foro di Macerata.
Gli accertamenti clinici e la TAC a cui Giuli si è sottoposto hanno dato esito negativo. Le sue condizioni non sarebbero gravi.
“L’Esistenza Ora” nasce a Macerata circa due anni fa per mano di Orietta Quarchioni, l’attuale presidente (in foto a destra). Con lei collaborano attivamente una ventina di volontari che hanno deciso di dedicare parte del loro tempo alle donne vittime di violenza. Tra questi ci sono il ‘braccio destro’ di Orietta, Giuseppina Governatori (in foto a sinistra), e l’avvocato Oberdan Pantana che contribuisce con il suo supporto legale. Tra i diversi casi seguiti, l’associazione si è occupata anche di Alina Emilia Pavel, la 30enne colpita circa un anno fa a Civitanova dall’ex compagno con l’acido e diversi fendenti. Insieme a Orietta e Giuseppina, abbiamo incontrato Paola (nome di fantasia, ndr) che ci ha raccontato la sua storia personale e che, grazie all’Associazione “L’Esistenza Ora”, è riuscita a dire basta alle violenze che da anni subiva dall’ex marito.
“Sono stata sposata per 15 anni. Due figli minori, un matrimonio come tutti gli altri segnato da alti e bassi fino al manifestarsi dei primi insulti e delle percosse: mio marito arrivò anche a minacciarmi di morte e mi buttò fuori casa con i nostri due figli piccoli - racconta Paola -. Dopo aver sopportato anni di maltrattamenti, violenze fisiche e verbali ho deciso di reagire e di prendere in mano la mia vita. Nello stesso momento però sono iniziate anche le minacce di morte e vivevo ogni giorno con la paura che qualcuno potesse portarmi via i bambini.”
“Il mio ex marito un giorno mi chiamò e mi disse ‘io ti ammazzo, ti metto sotto con la macchina’. Avevo la chiamata registrata e andai subito a denunciare tutto alla Polizia di Macerata dalla quale ho ricevuto una protezione massima e totale e che non finirò mai di ringraziare - continua Paola -. Per molto tempo però, la paura continuò perché iniziai anche a ricevere dei fogli con delle minacce direttamente a casa. Per un lungo periodo della mia vita non facevo altro che guardarmi alle spalle nonostante non ci fosse nessuno perché temevo che il mio ex marito potesse essere dietro di me e uccidermi da un momento all’altro. Nonostante sia passato del tempo, ancora non è facile vivere in totale serenità."
"Non sono mai andata in ospedale ma non perché non ne avessi bisogno ma per paura. L’ultima volta che lo fece picchiò tutti. Mi prese per il collo davanti a mia figlia di nemmeno cinque anni e capitò anche che mio figlio si mise in mezzo per proteggere me e le prese lui; non è bello far vivere ai figli situazioni del genere. Bisogna invece educarli sin da piccoli e far comprendere loro che l’amore non è possesso” prosegue Paola.
“Appena chiesi la separazione mi resi conto che il mio ex marito aveva prelevato già tutti i nostri risparmi cointestati: ero rimasta senza nulla. Avevo messo delle firme di garanzia per lui, ho dovuto crescere i miei figli da sola, ho rinunciato a un lavoro e nel frattempo dovevo pagare i professionisti che mi stavano aiutando. Una situazione davvero tragica ed ero completamente da sola - racconta Paola -. Per le donne, lo dico per esperienza personale, è molto difficile denunciare perché c’è poca tutela e perché i carnefici, dopo pochi anni, tornano liberi. Servono condanne severe e durature altrimenti è normale che le vittime di violenza abbiano paura che tutto possa di nuovo ricominciare e quindi non denunciano.”
“Spesso capita anche che chi dovrebbe aiutare l’uomo che commette il reato o comunque cercare di portarlo sulla giusta via incita invece alla battaglia legale – la denuncia di Paola, Orietta e Giuseppina -. Ci si fa la guerra invece di cercare la pace e la tranquillità ed è davvero triste che questo avvenga soprattutto quando ci sono di mezzo dei bambini. Un professionista dovrebbe far comprendere al proprio cliente che se una storia finisce non bisogna ostinarsi, con la violenza, nel continuare a perseguire una strada sbagliata. Gli uomini devono essere in grado di accettare la fine di un rapporto e se non sono lucidi nel comprenderlo, chi sta loro vicino, dovrebbe aiutarli."
"Non si possono prendere le botte dalla mattina alla sera e rimanere in silenzio; il consiglio che voglio dare a chi è vittima di violenza è di denunciare, denunciare e denunciare” – conclude Paola rivolgendosi direttamente alle donne che hanno vissuto, o stanno vivendo, la sua stessa situazione.
“Le donne vittime di violenza che hanno bisogno del nostro aiuto si avvicinano all’associazione, in un primo momento, per un colloquio conoscitivo – spiegano Giuseppina e Orietta -. Da quel momento, cerchiamo di capire bene ciò che abbiamo davanti grazie all’aiuto di professionisti ed esperti come avvocati, psicologi e psicoterapeuti che collaborano con noi. I casi sono ogni volta diversi: c’è chi viene da noi perché ha denunciato, chi ancora non l’ha fatto, chi ha deciso di dire basta o chi invece ricade nella trappola. Poi decidiamo insieme il percorso più giusto da seguire.”
“Se dovessimo dare un consiglio alle donne vittime di violenza? Non dovete avere paura perché il silenzio uccide: denunciate sempre ogni tipo di maltrattamento – concludono Orietta e Giuseppina -. Le associazioni che possono aiutarvi a superare queste orribili situazioni e che non chiedono nulla in cambio ci sono; “L’Esistenza Ora” è una di queste. Grazie alla nostra rete di conoscenze in tutta Italia siamo anche in grado di portare via le donne vittime di violenza e ospitarle in case protette. Infine chiediamo alle istituzioni pene severe e nessuno sconto per chi commette tali atrocità.”
Per contattare l'associazione L'Esistenza Ora è possibile consultare la loro pagina Facebook (CLICCA QUI) o chiamare il numero 327-5536009
Si è svolto il 21 novembre scorso, presso la sede di Confindustria Macerata, un incontro tecnico di aggiornamento sul sistema degli ammortizzatori sociali, ordinari e straordinari, che ha visto la presenza, in qualità di relatori del dottor Fabio Cappello della Direzione Centrale Ammortizzatori Sociali dell'Inps e dell’avvocato Giulia Dongiovanni dell’Area Lavoro, Welfare e Capitale Umano di Confindustria Nazionale.
L’incontro, realizzato dall’Area Relazioni Industriali e Sindacali di Confindustria Macerata si è incentrato nella prima parte, curata dal Dott. Cappello, sull’approfondimento dei requisiti normativi e tecnico-operativi necessari ai fini dell’accoglimento della domanda di CIGO. Particolare attenzione è stata data all’importanza della corretta scelta della causale, al rispetto dei limiti temporali, alle modalità di istruttoria dell’istanza.
Nella seconda parte dell’incontro, tenuta dall’avvocato Giulia Dongiovanni, è stato posto l’accento sulle condizioni di richiesta di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, sulle diverse causali previste dalla disciplina vigente in materia, sulla durata massima di utilizzo degli ammortizzatori sociali e sulla loro possibile proroga.
Ampio spazio è stato dato poi al dibattito, condotto dal dotor. Giuseppe Carelli (Area Relazioni Industriali e Sindacali Confindustria Macerata), nel quale aziende, professionisti e relatori hanno potuto confrontarsi sulle problematiche relative alla materia trattata. Ha moderato l’incontro la dottoressa Elisabetta Cristallini (Area Relazioni Industriali e Sindacali Confindustria Macerata).
"Sono molto preoccupato per la situazione in cui verte Macerata, a partire dal centro cittadino, in particolare per le difficoltà che incontrano quotidianamente i nostri commercianti, i residenti e tutti coloro che vivono il centro storico, e su questo sostengo e promuovo alcune ricette e idee per migliorare e riportare vitalità e virtuosità in città." Così Mattia Orioli, coordinatore dei Nuovi Cristiani Democratici Uniti Macerata, spiegando che "a partire dalle frazioni, le periferie sino al centro storico, come ribadito in più occasioni, si possa notare oggettivamente, come la nostra città si sia nel tempo spenta, e come le difficoltà dei Maceratesi, sia come residenti, sia come lavoratori e qualsiasi altro tipo di attività, in particolare i commercianti, vivano una situazione di sofferenza, legata non solo alle varie questioni economiche di carattere generale, ma anche a questioni particolari, più legate ad una errata gestione della città, la quale vede sempre più una diminuzione demografica, una emigrazione giovanile rilevante su tutta la provincia, e un’evidente svuotamento di locali e spazi sfitti nel centro storico cittadino, confermati anche dalla chiusura di attività storiche presenti in città".
"Tra le varie idee che metto in campo per migliorare e cambiare la città - continua Orioli -, vi è il cavallo di battaglia che da tempo sostengo per il rilancio del centro cittadino, il parcheggio, sito nella zona di Rampa Zara, con l’ausilio di attracchi meccanizzati, e collegamento con la strada nord. Solo questo tipo di risposte concrete, possono dare impulso tangibile alla voglia di reinvestire e continuare a far vivere seriamente il nostro cuore cittadino, il centro. Nel frattempo, per aiutare i commercianti e per tamponare questa emorragia, propongo con buon senso, che si dia la possibilità di riapertura del centro cittadino ai mezzi, ragionando su un orario che potrebbe essere dalle ore 12.00 alle ore 15.00 e dalle ore 18.00 alle ore 21.00, questa soluzione temporanea sarebbe utile fino alla creazione del parcheggio suddetto, in grado di garantire facile accessibilità pedonale in centro e quindi maggiore dinamismo e vitalità allo stesso."
!Inoltre sostengo, come ricetta per la ripresa per il centro storico, una politica di ricerca di agevolazioni volta a riportare uffici ed enti e residenzialità, specialmente per le giovani famiglie, in modo da rendere di nuovo vivo e dinamico il nostro cuore storico, aiutandolo anche attraverso maggiori eventi, correlati da un più efficace marketing comunicativo di essi, affinché si possano moltiplicare le occasioni di vista e di permanenza in centro, il tutto però sorretto da un maggiore controllo, sicurezza e decoro, evitando eccessi a danno proprio dei residenti - conclude Orioli -. Insomma la mia volontà è di far tornare Macerata alle famose “vasche di persone per le vie del centro”, e sinergicamente lavorando per un recupero complessivo della città stessa, partendo dalle sue porte, le frazioni, la periferia, riscoprendo così una visone più organica, dinamica e vitale per la nostra città"-
Vetta della classifica del girone conquistata per il Bayer Cappuccini grazie alla bella vittoria (8 - 1) di sabato pomeriggio in casa dell'Osimo Five. Il risultato non è stato mai in discussione visto che i maceratesi hanno approcciato ottimamente la gara (4 - 0 il parziale del primo tempo) creando molto e lasciando rare occasioni agli osimani. Soddisfazione nella società del presidente Starnoni, ma umiltà e spirito di sacrificio rimangono inalterati per raggiungere l'obbiettivo finale. Il vento dell'est Bajrami ha soffiato forte nel Palamanuali di Osimo, con tre reti e l'autogol propiziato è l'uomo partita; però ogni giocatore del Bayer è stato fondamentale per portare a casa i tre punti da un campo difficile, si è vista l'unione del gruppo che facilita queste belle prestazioni.
La cronaca: Nell'attesa di riavere a disposizione Palazzesi, che sta recuperando dall'infortunio, intuizione di mister Tirri nello schierare dall'inizio il ritrovato Motroni che ha mostrato qualità fisico-tecniche oltre ad aver dato il via alla sagra del gol con un sinistro in diagonale. I maceratesi esercitano una pressione costante facendo girare bene la palla, Bajrami sigla il 2-0 con il suo solito potente sinistro, propizia l'autorete di Persiani con un triangolo stretto con Bonfigli, poi realizza il 4-0 scaricando nel sette dopo una mischia in area. Negli ultimi dieci minuti del primo tempo i locali provano a reagire, l'occasione più ghiotta su punizione viene sventata da Giorgini con il corpo sulla linea di porta. Seconda frazione dove il Bayer si difende con ordine per poi sfruttare rapide ripartenze; da una di queste Bajrami cala il tris personale spegnendo ogni tentativo di recupero dell'Osimo Five che gioca quindi l'ultima carta a disposizione: il portiere di movimento. Tattica che produce la rete della bandiera con Giacché, ma Imeraj(preciso pallonetto da dietro centrocampo) e Bonfigli ( ruba palla e corre solitario verso il gol) approfittano dell'assenza nel suo posto naturale del portiere siglando il sette a uno. Il capitano Bonfigli con i suoi dribbling segna l'ultimo gol di giornata e con Guardati, aiutato dai pali, marchiano a fuoco lo score finale sul 8-1.
Nel prossimo turno un altro duro impegno per i maceratesi che riceveranno la visita di una delle squadre più in forma del momento, ovvero il Numana. Appuntamento venerdì 29 alle 21.45 nella palestra Don Bosco di Macerata.
BAYER CAPPUCCINI: Guardati, Nappi, El Ghouat, Giorgini, Motroni, Seferi, Imeraj, Bonfigli, Bajrami, Foresi, Tibaldi. All. Tirri
OSIMO FIVE: Cardinali, Monti, Serrani, Persiani, Carlini, Bravi, Giacché, Palombarani, Marabini, Giannacini. All. Campenni
Arbitro: Mancini di Fermo
RETI: al 6° Motroni(bc), al 14°, 20° e 39° Bajrami(bc), al 16° autogol Persiani(bc), al 41° Imeraj(bc), al 42° Giacché(of), al 45° e 47° Bonfigli(bc)
“La giunta PD maceratese non smentisce la sua fama di navigato croupier da gioco delle tre carte. Mentre parte della stampa indulge al puro gossip elettorale, il sindaco in scadenza Carancini ed il suo aspirante successore Ricotta, assessore ai lavori pubblici, sono pronti al blitz nel consiglio comunale del 25 novembre. Vogliono far approvare una variante al Piano Regolatore per regolarizzare una palazzina di proprietà della Nuova Via Trento, che avrebbe dovuto realizzare la bretella omonima e con cui il Comune ha un contezioso. In questo modo il Comune, condannato in arbitrato a risarcire ad NTV molti milioni di euro, potrebbe posticiparne il pagamento. Ad affermarlo è la Lega maceratese, tramite il consigliere comunale Andrea Marchiori.
“Carancini e Ricotta non sanno più che fare per liberarsi di questo scheletro nato e cresciuto tutto nell’armadio PD – continua Marchiori - e che rischia pure di trasformarsi in boomerang elettorale. Dal punto di vista urbanistico, tecnico e amministrativo la questione è stata gestita interamente dal PD sia come Giunta che come espressione del Consiglio di Amministrazione di NTV il cui Presidente è di nomina del Sindaco – spiega Andrea Marchiori – Una vicenda che darebbe già di per sé la misura delle bassezze che venti anni di cattiva politica PD hanno fatto digerire alla città se non fosse che, in finale di corsa, non vanno più tanto per il sottile e gettano fango sugli uffici pur di farla franca. Insomma, per raggiungere lo scopo non si sono limitati a rimescolare le carte, ma le vogliono pure truccare. Il Consiglio Comunale non sarà chiamato a votare esplicitamente una sanatoria, ma a correggere un errore fatto dall’ufficio tecnico comunale in epoca pre-Carancini . La Commissione Urbanistica chiamata a deliberare, infatti, è presieduta da Paola Ottaviani, già presidente del Consiglio di Amministrazione della Nuova Via Trento".
Riscatto doveva essere e riscatto è stato. La Roana CBF Helvia Recina Macerata batte l'Acqua & Sapone Roma Volley Club e chiude il girone di andata di regular season riprendendo il quarto posto con un 3-0 figlio di una prestazione di squadra positiva per approccio e per capacità di reagire alle difficoltà che non sono mancate né durante la partita né in settimana.
Di fronte al consueto 6+1 di Stefano Micoli, coach Luca Paniconi recupera in regia Lancellotti dopo l'infortunio di Torino e schiera Tajè al centro per Rita, costretta in panchina da un infortunio alla mano.
È proprio della new entry il turno al servizio che apre la sfida e indirizza subito il primo set (1 ace, 2 attacchi vincenti di Pomili e una fast sbagliata di Mastrodicasa), costringendo Micoli a chiamare il time out sul 4-0. Roana CBF che prosegue spedita fino all'11-5, quando Roma accelera e si rifà sotto con Toliver (attacco vincente ed ace) e Arciprete (pipe). Paniconi chiama time out e le padrone di casa riprendono il ritmo di inizio gara. Pericati in difesa concede pochissimo: 25% in attacco nel primo set per Roma, 44% per Macerata con Martinelli sugli scudi con 3 su 4 e un ace. Lancellotti alterna bene le soluzioni di attacco, Smirnova trova il muro out per il 16-9 ed è secondo time out per Roma. Ancora Smirnova per il 18-12 e con il palleggiatore in prima linea Paniconi apre il cambio Lancellotti-Peretti. La mossa è fruttuosa: il capitano prima e Tajè poi murano Pietrelli che lascia momentaneamente il posto a Liguori. Ancora Tajè a muro su Toliver firma il punto del 24-14 ed è proprio Toliver a sbagliare la diagonale che sancisce il 25-14 finale.
Avvio di secondo set piuttosto equilibrato. Sul 7-7 la Roana CBF allunga con due squilli di Kosareva ma le ospiti rintuzzano immediatamente. Smirnova rompe l’equilibrio con un attacco vincente per il 13-12. A stretto giro gli errori in attacco di Toliver e Mastrodicasa inducono Micoli a chiamare il time out. Le padrone di casa sembrano tenere il passo ma è Arciprete a sparigliare le carte, prima con un attacco vincente poi con un turno al servizio che mette in difficoltà la ricezione di casa con tanto di ace per il 18-19. È però Smirnova a interrompere la rotazione favorevole alle ospiti riportando subito la situazione in parità ed è proprio sul turno al servizio della russa che Martinelli, prima con un muro e poi con un attacco vincente offre a Macerata 3 palle set sul 24-21. Non basta però, perché le locali non trovano il colpo decisivo, ma sul 24 pari Pomili dà ancora una chance alla Roana CBF. Stavolta Roma con Pietrelli non trova il bersaglio, è 26-24 per Macerata.
Pirotecnico inizio di terzo set. Acqua & Sapone parte a sprone battuto. 0-4, Paniconi fiuta il pericolo è chiama time out. Al rientro Macerata rimette tutto a posto con Smirnova e con 3 break points consecutivi di Martinelli. Non basta perché Roma riallunga sul 4-9, anche per diversi errori in attacco delle maceratesi. Paniconi allora fa rifiatare Pomili sostituendola con Mazzon in banda. La nuova entrata aiuta le padrone di casa a rimettersi in carreggiata ed è il turno al servizio di Kosareva che sancisce il ritorno alla parità con l’ace del 14-14. La partita continua sul piano dell'equilibrio tra sorpassi e controsorpassi. Entra Peretti e trova il punto del 21-20 con un attacco di fino, rientra Lancellotti e trova l’ace del 23-21. La parola fine la mette Kosareva con un attacco e con una battuta da cui scaturisce l'errore in attacco di Arciprete.
“Eravamo molto consapevoli della difficoltà che avremmo avuto oggi – ha dichiarato coach Paniconi –, ancora di più dopo le difficoltà che abbiamo avuto in settimana e questo rende ancora più bella questa vittoria con questa prestazione. Per noi questa era una tappa fondamentale della stagione e l'affrontavamo con tante problematiche che si sono succedute in settimana. È stata un'ottima risposta sia sotto il profilo della determinazione che della qualità. Anche nel terzo set che poteva cambiare la partita, le ragazze sono rimaste sempre in gioco. Questo fa pensare di aver ripreso il ritmo di un paio di settimane fa".
La gara sarà trasmessa in differita da Radio Studio 7 TV martedì alle ore 21 sul canale 611 del digitale terrestre delle Marche ed in simulcast sulla web tv al link www.radiostudio7.net/tv.
ROANA CBF HELVIA RECINA MACERATA-ACQUA & SAPONE ROMA VOLLEY CLUB 3-0
ROANA CBF HELVIA RECINA MACERATA: Pomili 4, Martinelli 13, Spitoni ne, Lancellotti 1, Giubilato ne, Cacciamani (L2), Mazzon 2, Peretti 2, Smirnova 16, Pericati (L1), Rita ne, Kosareva 10, Nonnati ne, Tajè 9. All. Paniconi.
ACQUA E SAPONE ROMA VOLLEY CLUB: Mastrodicasa 1, Petrelli 11, Bucci (L2) ne, De Luca ne, Balboni, Cecconello 6, Quiligotti (L1), Liguori, Varani ne, Tosi ne, Arciprete 14, Pizzolato, Toliver 10. All. Micoli
ARBITRI: Marotta-Brancati
PARZIALI: 25-14 (21'), 26-24 (27'), 25-22 (25').
NOTE: Roana CBF 7 errori in battuta, 6 aces, 9 muri vincenti, 59% ricezione positiva (35% perfetta), 39% in attacco; Acqua & Sapone 7 errori in battuta, 2 aces, 3 muri vincenti, 54% ricezione positiva (32% perfetta), 33% in attacco.
Prestazione in crescendo per i biancorossi che vanno sotto al primo set, poi reagiscono e con il proseguire della partita si impongono sugli avversari. Sabaudia ha confermato quanto di positivo si era visto soprattutto nelle ultime uscite, la Menghi Macerata è riuscita invece a gestire i momenti difficili della gara e a reagire ad un contesto caldo come quello imposto dai tifosi del Pala Vitaletti. Seconda vittoria consecutiva per gli uomini di Di Pinto, che raggiungono quota 10 punti in classifica.
LA CRONACA – Per Sabaudia il coach Passaro sceglie Garofolo al centro, il palleggiatore Schettino, gli schiacciatori Sorrenti e Graziani, l’opposto Gradi e come libero Fortunato. La Menghi Macerata si presenta con Monopoli e Porcello, il libero Gabbanelli, Gabriele e Rizo, infine Nasari, sostituito poi da un ottimo Manuel Bruno. Dopo un buon inizio, Macereta subisce il recupero ed inizia una fase sofferta della gara, con gli avversari che, trascinati dal pubblico, scappano 13-7. Non si arrendono gli uomini di Di Pinto e inseguono, avvicinandosi 18-16. Nel finale di set però Sabaudia riesce a scappare e chiudere 25-19. Secondo set molto combattuto ma Macerata va avanti. Si gioca punto a punto fino al 16-18 poi i biancorossi allungano 20-24 e pareggiano i conti 21-25. La partita resta molto tirata ma di nuovo Macerata si porta avanti e riesce a mantenere il vantaggio. Al 20-24 sembra fatta, Sabaudia però reagisce e prova il recupero 22-24, interrotto da un errore in battuta che premia i biancorossi. Quarto set decisivo, stavolta la Menghi Macerata riesce subito a scappare 8-16 trascinata da Rizo e Gabriele. Sabaudia prova il recupero e si avvicina, poi Rizo con due schiacciate buca il muro e prende gli importanti punti del 14-19 e 15-21. Macerata gestisce e porta gli avversari all’errore finale che vale il 16-25.
Il tabellino:
SABAUDIA 1
MENGHI MACERATA 3
PARZIALI: 25-19, 21-25, 22-25, 16-25
Durata set: 30’, 31’, 33’, 26’. Totale: 120’
SABAUDIA: Katalan 6, Bisci, Gradi 11, Kouznetsov 2, Pilotto, Graziani 18, Sorrenti 15, Garofolo 8, Schettino, Fortunato. Allenatore: Passaro.
MENGHI MACERATA: Nasari, Porcello 6, Menichetti, Calonico 2, Gabriele 20, Bruno 10, Monopoli 3, Stella 3, Rizo 22, Gabbanelli. Allenatore: Di Pinto.
ARBITRI: Autuori, Capolongo.
Promozione - La Maceratese, con un indomito Chornopyshchuk, autore di due reti, trava un successo che le consente di restare in scia alla capolista Atletico Ascoli. Perde invece l’imbattibilità dopo 7 turni Portorecanati.
Partenza appannaggio dei biancorossi che dopo tre minuti vanno in gol con Chornopyshchuk di testa pescato però in posizione di fuorigioco. Ma il centravanti ucraino è il Al 4’ Massini si fa luce sulla fascia sinistra, entra in area e crossa, si accende una mischia a centro area che viene risolta da un piattone di Chornopyshchuk che non lascia scampo a Piangiarelli. Portorecanati che subisce il colpo e al Adriatici che subiscono il colpo e la Maceratese ne approfitta subito ancora sull’asse Massini-Chornopyshchuk con il centravanti ucraino che sigla la sua personale doppietta in quattro minuti.
Adriatici che nella prima della partita faticano enormemente a rendersi pericolosa verso la porta di Giustozzi, che viene chiamato in causa al 21’ su un calcio di punizione tirato da Monaco poco fuori l’area di rigore. Nel giro di due minuti attorno alla mezzora gli arancioni si rendono pericolosi verso la porta maceratese: prima un colpo di testa di Camilletti viene respinto d’istinto di piede dal portiere Giustozzi il quale si ripete poco dopo in una parata a terra su Leonardi all’interno dell’area piccola. Nella prima frazione di gioco c’è ancora tempo per una nuova azione pericolosa da parte della Rata con il solito Chornopyshchuk.
Seconda frazione di gioco che si apre sotto una pioggia battente allo stadio Helvia Recina.
A risvegliarla ci pensa Diarra con un’entrata pericolosissima che gli costa il secondo cartellino giallo e la giusta espulsione. Per Maceratese 25 minuti da giocare in inferiorità numerica pur in vantaggio 2-0. Marinelli inserisce Cesca e Papa per Cascianelli e Chornopyshchuk quest’ultimo applauditissimo dalla tifoseria. Al 30’ Monaco prova il tiro direttamente su calcio di punizione dai trenta metri con sfera che sibila vicina al palo alla sinistra di Giustozzi. Al 35’ si riapre la sfida con il goal degli ospiti: conclusione di Leonardi, difettosa respinta stavolta di Giustozzi ed il più lesto ad avventarsi sulla sfera è Mancini che a porta vuota segna il 2-1.
Nel finale di partita la Maceratese soffre anche se le folate in attacco degli arancioni sono poco lucide, nonostante la superiorità numerica. Maceratese che porta, quindi, a casa i 3 punti, pur con qualche patema d’animo di troppo e si conferma al secondo posto.
Il tabellino:
MACERATESE (4-3-3): Giustozzi F. ; Mariani (dal 13’ s.t. Calamita ), Canavessio, Brack , Brugiapaglia, Jachetta (dal 45’ s.t. Rapagnani ), Campana, Diarra, Massini, (dal 19’ s.t. Postacchini ), Chornopyshchuk (dal 27’ s.t. Papa), Cascianelli (dal 25’ s.t. Cesca ). (Giovagnoli, Padella, Ghannaoui, Douglas). All. Marinelli.
PORTO RECANATI (4-3-1-2): Piangiarelli, Spaccesi, Monaco, Maruzzella, Gasparini (dal 18’ s.t. Mancini); Pantone ,Malaccari, Camilletti Ballarini (dal 25’ s.t. Filippetti ); Giansante (dal 1’ s.t. Ascani ), Leonardi (Bonifazi, Roselli, Angelici, Cionfrini, Prebibabj, Ismali). All.: Pavoni.
ARBITRO: Ubaldi di Fermo
MARCATORI: Chornopyshchuk al 4’ e 8’ p.t.; Mancini al 35’ s.t.
NOTE: spettatori 600 circa con nutrita presenza ospite. Espulso al 21’ s.t. Diarra.
Ammoniti: Malaccari, Mariani, Massini, Monaco, Diarra, Cesca, Postacchini. Angoli 2-3.
Una Paoloni incerottata (Tobaldi e Leoni in campo non al meglio e Calistri disponibile solo per la seconda linea) arriva ad un passo dall’impresa in quel di Collemarino ma, avanti 0-2 e 22-23 nel terzo, deve cedere alla rimonta della Bontempi Casa Netoip che, grazie ai colpi di Ferrini e Silvestrelli, ribalta il risultato vincendo il match al tie break.
IL MATCH
Coach Bernetti schiera in avvio Larizza in cabina di regia opposto a Tobaldi, Roberto Massei e Ciccarelli schiacciatori ricevitori, Lanciani ed Orazi centrali, Leoni nel ruolo di libero; risponde coach Giombini con la diagonale palleggiatore opposto formata da Albanesi e Magini, Ferrini e Angeli in banda, Rosa e Bizzarri al centro, Alessandro Giombini libero.
Parte bene la Paoloni Macerata con Tobaldi che blocca Ferrini prima di trovare l’ace che vale il 2-5; il pallonetto di Orazi ed un altro servizio vincente dell’opposto maceratese fan volare i biancorossi sul 2-7 costringendo Leondino Giombini al timeout. Due errori ospiti sommati all’attacco di seconda intenzione di Albanesi consentono alla Bontempi Casa Netoip di recuperare (6-7) ma l’attacco di Tobaldi insieme al triplo muro di Orazi rimettono la quinta alla Paoloni che scappa sul 6-11; la Paoloni è in grande spolvero in questa fase: l’ace di Roberto Massei (6-12) fa chiamare subito il secondo timeout a Leondino Giombini, la difesa di petto di super Leoni consente a Ciccarelli di siglare il 6-13 mentre il pallonetto di Larizza ed un altro punto dal servizio di Roberto Massei fan volare a +9 Macerata (6-15). Tobaldi, dopo un punto in attacco, sente di nuovo una fitta al ginocchio infortunato ed è costretto ad abbandonare il terreno di gioco in favore di Aguzzi; la Paoloni, nonostante i numerosi acciacchi, non molla e va a conquistare la prima frazione 15-25 chiusa dal primo tempo di Orazi.
Al cambio di campo Lanciani firma subito la “doppietta” (muro + ace) per lo 0-2 ma Angeli pareggia immediatamente 2-2; equilibrio fino all’8-8 quando il muro di Orazi e la battuta vincente di Lanciani regalano il +4 ai biancorossi (8-12). Silvestrelli, col suo mancino, e Bizzarri a muro riportano la Bontempi Casa Netoip sul -1 (14-15) con due punti consecutivi di Ferrini che consentono ai locali di ribaltare la situazione passando avanti 16-15 costringendo Bernetti a chiamare il suo primo timeout; al rientro in campo reagisce subito la Paoloni grazie a Ciccarelli (16-16) ed Aguzzi (17-18). Sul 20-20 rientra in campo capitan Tobaldi: la Paoloni spinge in attacco con Roberto Massei e Ciccarelli che siglano il 20-22, Orazi blocca Angeli per il 20-24 e poi, il centrale biancorosso, riserva lo stesso trattamento a Bizzarri chiudendo il secondo parziale 20-25 che vale il doppio vantaggio nel computo dei set per la Paoloni Macerata.
Il primo break del terzo periodo lo firma Bizzarri: due suoi muri su Aguzzi e Ciccarelli consentono ai locali di allungare sul 10-7; Tobaldi dal due e Lanciani di prima intenzione rilanciano Macerata (11-10) ma Ferrini risponde presente e regala il +3 ai suoi (13-10). Bizzarri ferma Lanciani per il 14-10 con i colpi di Ferrini che infiammano il PalaBrasili (17-13); il turno al servizio di Larizza crea non pochi grattacapi alla ricezione di casa ed insieme al muro di Tobaldi riporta la Paoloni in parità a quota 18. La Bontempi ci crede ed è ancora Ferrini a siglare il punto che permette alla sua squadra di andare sul 22-19 ma la Paoloni è dura a morire: Roberto Massei attacca per il 22-20 con l’ace di Gasparrini che riporta sotto la Paoloni sul 22-21. Un altro ottimo servizio del palleggiatore biancorosso consente ad Orazi in primo tempo di agguantare la parità a quota 22; la palla inizia a scottare e nessuna delle due formazioni si tira indietro regalando spettacolo al pubblico in tribuna: Roberto Massei, dal quattro, sigla il 22-23 ma Ferrini risponde colpo su colpo e trova il 23-23. Bizzarri blocca Roberto Massei per il 24-23 con Ferrini che chiude il terzo set 25-23 riaprendo così l’incontro.
La quarta frazione si apre con il muro di Bizzarri (3-1) ma lo stesso centrale anconetano è costretto ad uscire dal terreno di gioco nell’azione successiva dopo essersi infortunato nel tentativo di murare Tobaldi; Roberto Massei trova il servizio vincente che riporta in parità la Paoloni (4-4) ma è ancora Ferrini a regalare un break di vantaggio ai suoi (9-7) con Rosa che firma il muro che manda Ancona sul +3 (10-7). La Paoloni scende di qualità in ricezione e ne approfitta la squadra di casa con Galdenzi che blocca Tobaldi per il 14-9 mentre Angeli, dal quattro, sigla il +6 Bontempi Casa Netoip (15-9); Gaspparini, subentrato a Larizza, prova a scuotere i suoi firmando in pallonetto il 17-12 mentre un attacco di seconda di Albanesi fa volare la squadra di casa sul 21-13 con Ancona che si regala il tie break dopo aver conquistato la quarta frazione con il punteggio di 25-16.
L’ultima frazione si apre con un nuovo infortunio questa volta occorso a Lanciani costretto ad abbandonare anche lui il terreno di gioco dopo un contrasto a muro; Ferrini e Silvestrelli picchiano dalle bande portando la propria formazione sul 4-1 mentre Ciccarelli e l’errore in primo tempo di Rosa permettono alla Paoloni di accorciare 6-5. Silvestrelli da posto uno porta la sua squadra avanti al cambio di campo sul punteggio di 8-6 con il primo tempo di Galdenzi che regala nuovamente il +3 agli anconetani (9-6); Silvestrelli e Ferrini sono infermabili e lanciano Ancona sull’11-7 con lo stesso schiacciatore di casa che tira un altro missile da posto quattro siglando il 15-10 che regala il successo in rimonta ai ragazzi di Leondino Giombini.
Alla Paoloni Macerata resta l’amaro in bocca per aver disputato un’ottima prima parte di match senza però riuscire a chiudere l’incontro quando se ne è presentata l’occasione; i biancorossi conquistano però un punto che muove comunque la propria classifica. La banda di Francesco Bernetti e Giuliano Massei Sabato prossimo osserverà un turno di riposo che arriva come una manna dal cielo e sarà utile per cercare di recuperare l’infermeria ormai satura.
Serie B – Girone E – 6° Giornata
Bontempi Casa Netoip AN – Paoloni Macerata 3-2 (15-25 20-25 25-23 25-16 15-10)
Bontempi Casa Netoip AN: Rosa 3, Galdenzi 4, Bizzarri 10, A. Giombini (L), Silvestrelli 17, Albanesi 3, Angeli 7, Clementi, Ferrini (K) 27, Magini 1. Non entrati: Sabbatini, Bugari. All. L. Giombini – Bleve
Paoloni Macerata: R. Massei 11, Tobaldi (K) 12, Ciccarelli 11, Larizza 2, Gasparrini 3, Calistri, Lanciani 11, Leoni (L1), Orazi 15, Aguzzi 4, Montecchiari (L2), Persichini. Non entrati: Plesca, Uguccioni. All. Bernetti – G. Massei
Arbitri: Tramba Roberta (CH) – Renzi Emanuele (PE)
"Prevenzione, educazione, recupero: serve un impegno maggiore per scongiurare il verificarsi o il ripetersi di atti di violenza. Ci avviciniamo alla Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, un appuntamento che serve per rinnovare l’impegno che deve essere quotidiano e costante per il contrasto di fenomeni di violenza di genere e violenza domestica, rivolti quasi sempre nei confronti delle donne" ha osservato Elena Leonardi, capogruppo in Consiglio regionale di Fratelli d'Italia.
“Il Dipartimento nazionale tutela vittime di Fratelli d’Italia, di cui sono membro – ha spiegato la Leonardi – porta avanti, trasversalmente, numerose battaglie a difesa delle vittime, nell’ambito sia di violenze di genere, abusi, violenze psicologiche, ma anche a riguardo di vittime della strada, dell’amianto, della mafia, per dare voce a chi nella vita ha dovuto subire soprusi e ingiustizie e anche a chi, spesso, voce non ha più. Così quest’anno il Dipartimento si è fatto promotore di una proposta per l’istituzione dei cosiddetti “CTM”, centri di trattamento per uomini maltrattanti, già presenti in numerose regioni italiane e grandi città. Si tratta di centri che possono essere una formula per diffondere la prevenzione e l’educazione ma anche e soprattutto realtà che propongono attività multidisciplinari, con staff professionista composto da psicologi, psicoterapeuti, psichiatri ed educatori, rivolte sia a chi si è fatto colpevole di atti violenti, sia a chi sta subendo una violenza da parte di un famigliare, sia a persone preoccupate da situazioni perpetuate da persone conosciute, ma anche operatori del settore. L’obiettivo è anche quello di affiancare chi ha commesso un atto di violenza per scongiurare recidive o il verificarsi di conseguenze estreme. Dove questi percorsi sono stati già sperimentati infatti è stato possibile verificare nei soggetti maltrattanti una minore inclinazione alla violenza e alla recidivi."
"Qualcosa si muove anche nel panorama marchigiano: secondo il report annuale regionale, che sarà presentato in Consiglio giovedì prossimo e del quale sono relatrice di minoranza, nel 2018 sono state 534 le donne che si sono rivolte agli sportelli antiviolenza, 125 denunce in più rispetto al 2017, nel quale erano state 409. Un dato che stando al report non significa un aumento dei maltrattamenti ma una maggiore consapevolezza delle vittime che decidono di denunciare. Ma possiamo e dobbiamo fare di più. Per questo ho deciso di presentare al Consiglio una mozione per istituire un Centro anche nel territorio marchigiano, che dovrà essere parte integrante di una Rete regionale istituita da tutte le realtà impegnate nel contrasto alla Violenza di genere e che siano comunque fruibili da tutte le persone che autonomamente, perché riconoscono di avere un problema o perché indirizzati da professionisti o servizi sociali, vogliano provare a risolverlo”, ha concluso Elena Leonardi.
Le statistiche evidenziano dati allarmanti: ogni 72 ore in Italia una donna viene uccisa da una persona di sua conoscenza e 3 femminicidi su quattro avvengono in casa. Le mura domestiche che devono dare il senso di protezione, di amore e di solidarietà si rivelano luogo di violenza che non ha passaporto né classe sociale. In otto casi su dieci vittime e carnefici sono italiani.
“La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che viene celebrata domani 25 novembre - afferma il presidente della Provincia Antonio Pettinari - rappresenta un momento importante per sensibilizzare le persone su un problema molto grave. Il femminicidio è qualcosa di orribile, che toglie la parola, e purtroppo molto attuale. L’Istat ci dice che il fenomeno è in crescita: in pratica si uccide chi invece la vita la origina. Si nasce dalla donna e non capisco come possano accadere fatti così brutali che evidenziano tutta la crudezza di questo momento storico, senza tralasciare le violenze psicologiche, altrettanto gravissime. Questa non è una questione solo femminile, riguarda tutti perché mina le basi della comunità intera: è pertanto necessario agire sia a livello politico contro la violenza di genere, che a livello educativo con attività nelle scuole dirette alle nuove generazioni”.
Si è svolto nella giornata di ieri, sabato 23 novembre un importante evento legato alle arti marziali ed alla cultura cinese. Ospite del maestro Massimiliano Pallotti, responsabile tecnico della Asd Wuxing di Macerata, il Maestro Marcello Sidoti ha diretto un seminario sul tema del fansong (rilassamento) nella pratica marziale.
Il Maestro ha fornito una lettura trasversale di questo importante caposaldo della pratica, partendo dalla meditazione in piedi del palo eretto (zhan zhuang) per poi passare alla spinta delle mani ( tui shou) ed infine al combattimento (san shou) .
Gli allievi hanno mostrato un impegno costante e una partecipazione attiva per tutto il corso del seminario.
Accanto agli aspetti marziali ha suscitato un interesse particolare il concetto del benessere psicofisico connesso ad una attività regolare e guidata dalle corrette indicazioni metodiche . Da questo punto di vista ricordiamo che l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha riconosciuto ufficialmente gli effetti benefici e salutari derivanti dalla pratica del Tai Chi Chuan.
Il Maestro Sidoti, a tal riguardo, ha espresso la sua personale soddisfazione per i progetti messi in campo dal maestro Massimiliano Pallotti, che è presente con il suo progetto 'tai chi benessere' sia all'Università degli Studi di Macerata (con un corso al CUS) che all'Università per tutte le età che in corsi di formazione di per educatori materni infantili.
Presenti anche i maestri Andrea Bordi e Francesco Marinelli, con gli allievi delle sedi della WUXING di Piediripa e Recanati ed un gruppetto di praticanti di Tai chi giunti da fuori regione.
Il Maestro Marcello Sidoti, XIIa Generazione del Taijiquan stile Chen originale di Chenjiagou e IIa Generazione Wang Xian Quan Fa, è uno dei maggiori esperti di Taijiquan stile Chen, è Responsabile Nazionale e guida tecnica della Scuola Wang Xian Taiji Italy (Centro Studi Italiano Tai chi), ed è rappresentante del Gran Maestro Wang Xian in Italia.
Torna come ogni domenica la rubrica curata dall’avvocato Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate stante l’imminente Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre 2019, hanno interessato principalmente la tematica relativa alla tutela delle vittime di violenza di genere, modificata dalla recente introduzione del cosiddetto “Codice Rosso”.
Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di Civitanova Marche che chiede: “La circostanza che la vittima di atti persecutori possa avere momenti di avvicinamento con l’ex convivente stalker, è idonea a sollevare quest’ultimo dalla propria responsabilità penale?"
Il caso di specie ci offre l’occasione di far chiarezza su una questione estremamente attuale, sulla quale ha avuto modo di pronunciarsi la Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 27466/2018, stabilendo il seguente principio di diritto: “In tema di atti persecutori ex art. 612 bis c.p., la prova dell'evento del delitto, in riferimento alla causazione nella persona offesa di un grave e perdurante stato di ansia o di paura, con alterazione delle proprie abitudini di vita, deve essere ancorata ad elementi sintomatici di tale turbamento psicologico ricavabili dalle dichiarazioni della stessa vittima del reato, dai suoi comportamenti conseguenti alla condotta posta in essere dall'agente la quale può esplicarsi con molteplici modalità, considerando tanto la sua astratta idoneità a causare l'evento, quanto il suo profilo concreto in riferimento alle effettive condizioni in cui è stata perpetrata; per cui al fine della configurabilità di tale delitto, data la sua natura abituale, deve essere accertato l’effetto della complessiva e reiterata condotta persecutoria del soggetto agente sulla psiche e lo stile di vita della vittima, in seguito al disagio progressivamente accumulato nel tempo, senza che rilevi l’eventuale atteggiamento conciliante della persona offesa” (Cass. Pen.; Sez. V; Sent. n.27466/2018).
Inoltre, l’art. 612 bis c.p. citato nella menzionata Sentenza, il quale punisce testualmente: “Chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l'incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita”, è stato oggetto delle modifiche apportate dal cosiddetto “Codice Rosso” elaborato al fine di garantire una maggiore tutela alle vittime di violenze di genere perpetrate soprattutto in contesti familiari, domestici e lavorativi.
A tal proposito, infatti, occorre rilevare che nel caso specifico del delitto di atti persecutori previsto ex art. 612 bis c.p., si è avuto un importante inasprimento di pena, passando ad una pena detentiva che va da un minimo di un anno, fino ad un massimo di 6 anni e 6 mesi, oltre all’introduzione di una vera e propria corsia preferenziale per lo svolgimento delle indagini relative a tali tipologie di delitti, prevedendo una misura speciale per l’audizione della vittima, la quale dovrà essere ascoltata dal Pubblico Ministero già entro i primi 3 giorni dall’iscrizione della notizia di reato, nonché la previsione di un incremento dei fondi annualmente stanziati a favore delle vittime di violenza, orfani di crimini domestici ed alle famiglie affidatarie, ed infine, la disciplina di un più arduo percorso di ammissione del condannato all’istituto della sospensione condizionale della pena, subordinandolo alla partecipazione a percorsi di recupero organizzati ad hoc da enti o associazioni che si occupano di assistenza psicologica e recupero di soggetti condannati per reati sessuali.
Pertanto, alla luce delle nuove disposizioni in materia di violenza sulle donne, in adesione alla più autorevole giurisprudenza di legittimità ed in risposta alla domanda della nostra lettrice si può affermare che: “Nell'ipotesi di atti persecutori commessi nei confronti della ex convivente, l'attendibilità e la forza persuasiva delle dichiarazioni rese dalla vittima del reato non sono inficiate dalla circostanza che all'interno del periodo di vessazione la persona offesa abbia vissuto momenti transitori di attenuazione del malessere in cui ha ripristinato il dialogo con il persecutore, atteso che l'ambivalenza dei sentimenti provati dalla persona offesa nei confronti dell'imputato non rende di per sé inattendibile la narrazione delle afflizioni subite, ricorrendo tutte le altre circostanze del reato.” (Cass. Pen.; Sez. V; Sent. n. 45141 del 17/09/2019).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Sette i feriti trasportati in ospedale: tra loro anche un bambino.
È il bilancio dell'incidente che si è verificato intorno alle 23:00 lungo la superstrada 77, in direzione mare, tra gli svincolo di Pollenza e Sforzacosta.
A rimanere coinvolte, per cause in corso di accertamento, tre auto; probabilmente un tamponamento la causa del sinistro.
Immediato l'arrivo sul posto dei sanitari del 118, con cinque ambulanze e l'automedica, dei vigili del fuoco di Macerata e Tolentino e della Polizia stradale di Civitanova. I pompieri hanno estratto dall'abitacolo alcune delle persone coinvolte nell'incidente.
Una di queste, quella che viaggiava a bordo della Fiat 16, è stata trasportata in codice rosso all'ospedale di Macerata. Trasferiti in ospedale anche madre, padre e un bambino, di circa un anno, che viaggiavano a bordo della Opel Astra: le loro condizioni non sarebbero gravi. È stata trasportata presso il nosocomio del capoluogo anche la seconda persona che si trovava a bordo della Fiat 16. Rimasta coinvolta anche una Fiat Bravo: una delle persone è stata trasportata al pronto soccorso.
La strada è momentaneamente chiusa al traffico per permettere le operazioni di messa in sicurezza dunque l'uscita consigliata è quella di Pollenza.
Tutti i conducenti dei veicoli coinvolti sono stati sottoposti al test alcolemico.
Giornata beffarda per l’Atletico Macerata che cade all’ultimo minuto, a domicilio, contro una coriacea Juventus Club Tolentino. Nel primo tempo gli uomini di Cencioni sembrerebbero averne di più e si rendono più volte pericolosi dalle parti di Salvucci, ma la scarsa precisione negli ultimi metri e un palo colpito da Miglietta negano il vantaggio ai padroni di casa. I ragazzi di mister Corvatta hanno il gran merito di non scomporsi mai e di ricacciare indietro con ordine le ondate maceratesi, riuscendo a pescare il jolly al 90’ con il neoentrato Pasotti che si invola in contropiede e fa impazzire di gioia i bianconeri.LA CRONACA
Ci prova subito Laconi con un bel destro al volo che non inquadra lo specchio. Rispondono subito i padroni di casa: Lombi crossa per Piccioni che incorna e manda di poco alto. Al 20’ ancora pericoloso l’Atletico sull’asse Lombi-Piccioni, questa volta il bomber colpisce debolmente e Salvucci neutralizza senza affanni. Due minuti dopo palo clamoroso di Miglietta che, splendidamente imbeccato da Mancini sull’out di sinistra, rientra sul destro e lascia partire un tiro a giro che incoccia il montante interno a Salvucci che viene battuto. Ripartenza pericolosa dell’Atletico al 33’ con Firmani che inventa per Lombi, il suo sinistro trova l’opposizione di Salvucci e sulla ribattuta si salva la retroguardia ospite. Vitali cerca l’eurogol a 38’ con una conclusione al volo dalla grande distanza che costringe Mastrocola a salvarsi in angolo. Squadre al riposo sullo 0-0.
La ripresa è decisamente più avara di emozioni rispetto alla prima frazione, le due compagini non riescono a costruire occasioni realmente pericolose: al 65’ il subentrato Traorè vanifica un clamoroso contropiede cincischiando al limite dell’area, all’81’ ci prova Ngugi, ma la sua conclusione viene deviata in angolo. All’89’ retropassaggio killer di Pelliccioni che costringe Salvucci al miracolo. Al 90’, approfittando di un Atletico sbilanciato alla ricerca del gol, Panunti serve Pasotti in profondità che si infila tra le maglie sfilacciate della retroguardia maceratese e a tu per tu con Mastrocola lo dribbla e appoggia comodamente in rete scatenando l’urlo bianconero. Dopo una manciata di minuti arriva il triplice fischio del signor Vagnoni che sancisce definitivamente lo 0-1.
ATLETICO MACERATA: Mastrocola, Rocchi, Fratini, Gigli, Ortenzi, Lucentini, Miglietta (76’ Loschiavone), Lombi, Piccioni (76’ Ngugi), Mancini, Firmani (54’ Trifiletti). All.Cencioni
JUVENTUS CLUB TOLENTINO: Salvucci, Mosca (61’ Appignanesi), Magagnini (51 Francia), Tarquini, Rossi (61’ Traorè), Pelliccioni, Falconi, Vitali, Laconi, Llaque Romero (88’ Panunti), Roccetti (83’ Pasotti). All.Corvatta
Direttore di gara: Marco Vagnoni di FermoNote: spettatori 100 ca.