La musica del Trio Dreidel è la musica del ricordo, una musica che viene da lontano, nel tempo e nello spazio, ma che racconta la forza di ripartire anche dopo la più grande delle tragedie.
Hanno suonato per il pubblico del Teatro Lauro Rossi ieri sera Marco Valabrega, Marco Camboni, Gianluca Casadei insieme alla cantante Yasemin Sannino, e lo hanno fatto per gli studenti maceratesi che ieri mattina hanno preso parte all'incontro organizzato all'ITE Gentili dal Convitto Nazionale 'Leopardi', Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra e Appassionata. Carla Sagretti, alla guida dell'Ambito territoriale provinciale dell’ufficio scolastico regionale, Annamaria Marcantonelli, rettrice del Convitto Nazionale 'Leopardi', e Daniela Gasparrini, presidentessa dell'associazione musicale Appassionata, hanno portato la riflessione sulla necessità che, per ricordare, si debbano conoscere i fatti e che la musica, anche attraverso l'educazione musicale, può superare qualunque confine.
"L'indifferenza è pericolosa, non siate indifferenti nei confronti di qualunque forma di razzismo", sono state le parole della Sannino ai ragazzi che battevano le mani al ritmo dell'Hava nagila, una fra le più note canzoni popolari ebraiche. Anche Daniela Meschini, docente e vicepresidente Anmig Macerata relatrice della mattinata presente insieme alla presidentessa dell'associazione Gilda Coacci, ha sottolineato come proprio i giovani si trovino spesso a dover scegliere da che parte stare, di fronte ad atti violenti come ad esempio il bullismo. E, rivolgendosi agli studenti, ha spiegato come lo sterminio del popolo ebreo non abbia risparmiato ragazzi e bambini e che, anzi, oltre un milione e mezzo ne sono stati vittima. Dunque, ha aggiunto, "quella della memoria non è una operazione di antiquariato, ma una scelta politica, morale, culturale di piena attualità".
L'ensemble Dreidel e Yasemin Sannino hanno eseguito una selezione dei brani di origine ashkenazita, sefardita e yiddish offrendo ai presenti uno spaccato intenso del coacervo di suggestioni mediorientali, arabe e mediterranee e, ancora, balcaniche e mitteleuropee proprie della cultura musicale ebraica.
La stagione dei Concerti di Appassionata, organizzata dall'associazione musicale Appassionata insieme all'assessorato alla Cultura del Comune di Macerata, prosegue martedì 25 febbraio alle ore 21 con il concerto del pianista Samson Tsoy e il Quartetto delle Marche. In programma musiche di Dvořák e Franck.
"Vogliamo farci promotori delle esigenze di chi vive il centro storico tutti i giorni" - afferma Gabriele Micarelli, il quale ha convocato al Verde Caffè nella serata del 10 febbraio alle ore 19.30, più di 180 commercianti ed esercenti maceratesi che hanno trovato nella loro cassetta postale una lettera apolitica e slegata a qualsiasi associazione di categoria, come ci tiene a precisare più volte lo stesso Micarelli, che li invitava a prendere parte alla discussione.
"Ho avuto questa idea una ventina di giorni fa, considerato il momento difficile dal punto di vista imprenditoriale per tutti coloro che posseggono un'attività a Macerata, soprattutto nel centro storico perchè per ripartire e migliorare bisogna iniziare dal cuore della città".
Continua Micarelli: "Abbiamo appurato che la difficoltà riscontrata per via delle molte chiusure aziendali o della scarsa appetibilità di vendita è un sentore condiviso da moltissimi, per questo noi vorremmo intraprendere questo percorso di ascolto al termine del quale stipulare un documento che sottoporremo all'attenzione di chi verrà eletto sindaco".
Noi vogliamo parlare della città, non ci interessa il partito politico di chi dovrà occuparsene, vogliamo solo che vengano ascoltati quelli che tutti i giorni vivono il centro storico e vivono la città.
Macerata infatti è ormai una città fantasma, c'è sempre meno richiesta e meno affluenza, mancano progetti ed iniziative per rilanciare il territorio. Lo scopo di questo dialogo al quale hanno partecipato più di 90 commercianti, è proprio quello di far fronte alla necessità di ridare vita alle attività e richiamare l'attenzione turistica e non all'interno dello spazio cittadino principale.
Pubblicato il bando di concorso per la seconda edizione del premio di Laurea destinato a tesi in materia di ambiente e rifiuti, promosso dall’azienda maceratese Orim SPA .
“Orim SPA, è da sempre sostenitrice dell’innovazione e della conoscenza quali strumenti di evoluzione per l’uomo , il nostro agire è trainato dall’etica e dal rispetto assoluto verso le persone e l’ambiente, affermano i vertici dell’azienda , per queste motivazioni continuiamo a premiare gli studenti più meritevoli delle facoltà di Ingegneria e di Giurisprudenza, perché crediamo che il futuro sia davvero nelle mani degli uomini di domani e con immenso ottimismo cerchiamo di fornire gli strumenti per un avvenire migliore in nome e ricordo di Andrea”.
Il bando è disponibile sul portale dell’ Università di Macerata (link http://giurisprudenza.unimc.it/it/utility/3447_2020.pdf ) ed è possibile inviare la propria candidatura fino al 24 Aprile 2020.
Narciso Ricotta è decisamente il candidato alle primarie del centro-sinistra che sta mettendo in atto la promozione elettorale più "aggressiva", in vista del voto previsto per domenica 16 febbraio.
L'attuale assessore ai lavori pubblici si sta, infatti, da giorni segnalando per una campagna piuttosto vivace, volta a mettere in luce la propria proposta politica. Per spiccare nella corsa a quattro che comprende anche la vice-sindaco Stefania Monteverde, il consigliere comunale David Miliozzi (unico a non aver mai ricoperto cariche nella Giunta Carancini) e Luciano Pantanetti, presidente del consiglio comunale, la strategia scelta è quella della massima esposizione possibile.
Ricotta, infatti, è già in pieno fermento con volantinaggio nelle cassette postali dei cittadini maceratesi e promozione massiccia via social, con annunci pubblicitari a pagamento mirati ad intercettare gli account dei cittadini via Facebook, come consigliano i più navigati spin-doctor.
Metodi innovativi, che permettono una maggiore personalizzazione del messaggio politico nonché la possibilità di capire come gli utenti reagiscono all'annuncio, attraverso tabelle di analisi elaborate da Facebook stesso.
Ma non vengono disdegnati neppure i classici metodi di promozione, come dimostra l'auto con altoparlante che, nei giorni scorsi, ha percorso tutte le vie del capoluogo per promuovere uno degli incontri pubblici che l'assessore Ricotta ha avuto con la cittadinanza.
Un attivismo che contrasta con la campagna elettorale più in sordina condotta, per necessità o per strategia, dagli altri candidati. Domenica si capirà quale sia stata la strategia vincente, in base al responso delle urne.
Ieri pomeriggio si è svolta agli Antichi Forni, nell’ambito della mostra fotografica "Metamorfosi" organizzata dagli “Amici del Liceo Galilei”, la conferenza a due voci di Romano Ruffini, storico ed ex operatore sanitario, e di Francesca Violoni, docente di Lettere presso il Liceo Scientifico Galilei di Macerata.
La prima parte della conferenza ha visto come protagonista la Violoni che ha letto con raffinata maestria poesie di Giovanni Antonelli, più volte ospite di manicomi sparsi sul territorio nazionale, spesso ricoverato proprio a Macerata.
Nella seconda parte Romano Ruffini ha tracciato, con dovizia di particolari, la storia della trasformazione (metamorfosi, appunto) dell’Ospedale Psichiatrico di Macerata fino alla sua chiusura in ottemperanza alla legge Basaglia.
Un folto ed attento pubblico ha partecipato con emozione alla dotta ed interessante conferenza.
Le prossime conferenze:
Giovedì 13 ore 17,30 – Fabrizio Gentili (Docente Liceo Scientifico Galilei) , coadiuvato da Jonathan Costantini e Diego Ciccarelli, alunni del Liceo Galilei, presenta “Visione, percezione e fotografia” Osserviamo la realtà o la nostra interpretazione della realtà?
Il prof. Gentili è un docente di fisica del Liceo Scientifico "G. Galilei" di Macerata ben conosciuto dal pubblico maceratese per le sue "conferenze-spettacolo" sui temi della Fisica. In questa sua nuova esperienza divulgativa è coadiuvato da due studenti del Liceo Scientifico: Jonathan Costantini e Diego Ciccarelli
Come funziona il nostro occhio? Come funzionano gli occhi degli altri animali? Osserviamo la realtà o la nostra interpretazione della realtà? Cosa è il punto cieco della retina? Cosa sono i miraggi e le illusioni ottiche? Esiste l’invisibilità? Quando scattiamo una fotografia spesso abbiamo delle brutte sorprese... Abbiamo scattato male o …?
Questo e tanto altro per concludere che quello che vediamo è... “il migliore dei mondi possibili”!
Venerdì 14 ore 15,00 – Giorgio Guidelli (Giornalista)
“Giuliano Mainini e l’invenzione del Sibillinismo”
Giorgio Guidelli lavora per i quotidiani della Poligrafici Editoriale, Qn-Resto del Carlino, Nazione e Giorno sin da giovanissimo. Ha guidato come capo anche diverse redazioni tra cui Macerata (tra il 2009 e il 2010), dopo un 'tour' italiano tra tutte le redazioni del Quotidiano. Ha contribuito alla nascita di uno dei primi quotidiani online d'Italia, quotidiano.net (che fa capo al gruppo editoriale) dagli inizi del 2000. La sua specialità è la cronaca nera e giudiziaria. Sugli anni di piombo in Italia e nelle Marche ha scritto sei saggi tra cui quello (L'auto insabbiata, la bara di Aldo Moro ritrovata dopo 30 anni) dove narra la sua riscoperta nel 2007 della R4 in cui fu trovato lo statista DC. Per il giornale ha seguito vari eventi legati ai viaggi dei papi oltre ovviamente alle imprese di montagna e dell'alpinismo, cui ha dedicato decine e decine di speciali e articoli.
Allo scialpinismo, all'alpinismo e all'arrampicata dedica il suo tempo libero con il CAI e racconta sul suo giornale novità e personaggi legati a questo mondo.
Come Giuliano Mainini e i suoi compagni di cordata maceratesi e ascolani nobilitarono i Sibillini. E come le nostre montagne divennero alpinistiche, conservando magia e tradizione. L'opera dei pionieri e divulgatori del nostro Appennino
Venerdì 14 ore 17,30 – Massimo Nocelli (Presidente Circolo Fotografico Provincia di Macerata)
“Robert Capa: Se la foto non è buona.. non eri abbastanza vicino”
Massimo Nocelli è il presidente del Circolo Fotografico della Provincia di Macerata. Appassionato fotografo e studioso della materia tiene spesso corsi di tecnica fotografica e monografie su grandi fotografi.
Robert Capa, icona della fotografia e del reportage bellico, viene esaminato storicamente ma anche, e soprattutto, dal punto di vista della tecnica fotografica e dello studio dell'inquadratura.
Intanto continua, con notevole afflusso di pubblico, la mostra fotografica “Metamorfosi – 1945-1975 Trent’anni di evoluzione della società attraverso le nostra fotografie”, della quale è disponibile il catalogo con tutte le fotografie esposte.
I tre giocatori alloggiano in un appartamento al quinto piano di un palazzo situato all’ombra della torre dell’acquedotto di Macerata, in Via Lorenzoni. Una zona residenziale, tranquilla e soleggiata. La casa ospita un marchigiano e due toscani, Claudio Stella, Federico Menichetti e Ian Poli (nella foto, a partire da sinistra). Per tutti e tre è il primo anno con la Menghi Macerata: il palleggiatore Stella ha 25 anni ed è di Ascoli Piceno; Menichetti è un centrale, è nato a Firenze e compirà a breve 23 anni; Poli è il più giovane in casa, ha 19 anni e gioca come schiacciatore. Nel salotto, tenuto in perfetto ordine, i ragazzi si siedono al tavolo, accanto ad un terrazzino che offre lo scorcio di un tipico panorama marchigiano, fatto di morbide colline.
Raccontate la vostra giornata tipo. “I pomeriggi abbiamo gli allenamenti, mentre viviamo mattine un po’ diverse, quando sono libere”, spiega Poli, che aggiunge, “Io sono a scuola, frequento l’ultimo anno di ITIS a San Severino, quindi torno a casa direttamente per pranzo”. Anche Stella è impegnato con i libri, “Studio per l’Università, sono iscritto alla Facoltà di Agraria di Ancona, cerco di studiare almeno due ore la mattina”, mentre Menichetti “Dormo (ride ndr). Fino a dicembre però ho collaborato con il progetto della Pallavolo Macerata nelle scuole, è stata una bella esperienza”. Avete tutti orari diversi, come vi organizzate per il pranzo? “Ognuno fa da sé”, conferma Stella, “Invece per cena siamo insieme, spesso ci vediamo anche con gli altri compagni di squadra”. Cosa vi piace fare quando uscite? “Qualche sera fa siamo stati a Civitanova, tranne Ian” Sorride guardando il compagno, “Ho la sveglia presto per la scuola”, ammette a malincuore lo schiacciatore. “Oppure andiamo in centro a Macerata, quando c’è il “giovedì universitario”, continua Menichetti, “Capita anche di uscire con le ragazze dell’Helvia Recina Volley, si è creato un bel rapporto anche con loro”. Solo amicizie? “Sì sì, i loro dirigenti sono molto gelosi!”. “Tra di noi, usciamo almeno un paio di volte alla settimana”, fa eco Stella. “Se la partita va bene magari la domenica sera ci concediamo un’uscita”, aggiunge Menichetti. Fino ad oggi avevate vissuto altre esperienze al di fuori della vostra Regione? “Sono stato a Parma l’anno scorso”, racconta sempre il centrale, mentre per Poli “Questo è il mio terzo anno nelle Marche. Sono arrivato a 16 anni, sto concludendo qui le scuole, poi punto a proseguire nella carriera sportiva”. “È lui che conosceva Macerata meglio di tutti, ci ha fatto da guida i primi tempi”, spiegano Menichetti e Stella. Quali sono quindi le vostre impressioni sulla città, come vi state trovando? “Molto bene, Macerata offre un’atmosfera molto tranquilla”, concordano i tre ragazzi. “Qui vicino casa poi abbiamo tutto”, aggiunge Poli, “E siamo a pochi minuti dal centro”. “Il centro storico è molto bello”, ricorda Menichetti. Domenica invece, vi aspetta una lunga trasferta, una delle più lunghe. “Faremo un bel viaggio fino a Modica, prenderemo l’areo a Roma”, spiega Menichetti. “Non sarà il viaggio più lungo però, per arrivare ad Alessano ci abbiamo messo tredici ore!”, ricorda Poli. “Io spero solo che passi il vento di questi giorni, se no sull’aereo non ci salgo! Me la faccio a piedi piuttosto”, mette le mani avanti Stella. “Non possiamo lamentarci comunque, la società ci fa viaggiare sempre nel modo più comodo possibile. Anche quando andiamo in autobus e pure gli alberghi, non ci fanno mancare niente”, aggiunge Poli, con i compagni che confermano. “Ci aiuta ad arrivare alle partite concentrati e carichi, sarà così anche per Modica e speriamo di tornare a casa con una vittoria”.
Intorno alle 16:30 di questo pomeriggio una ragazza minorenne è stata investita da un'auto in Via Roma, a Macerata. Le cause del sinistro sono ancora in corso di accertamento. Sul posto i sanitari del 118 che hanno previsto il trasporto in ospedale della ragazza: le sue condizioni non risultano, comunque, essere gravi.
(Servizio in aggiornamento)
Presentati oggi i bandi Erasmus Unimc per il nuovo anno accademico e le ulteriori occasioni di mobilità studentesca finanziate dall’Ateneo.
Dallo studio alla laurea fino allo stage e alle attività di ricerca: l’Università di Macerata offre occasioni di esperienza all’estero in tutte le fasi più strategiche della vita accademica. E’ quanto emerso oggi durante la presentazione agli studenti dei nuovi bandi Erasmus dedicati allo studio e ai tirocini.
Oltre a questo l’Ateneo incentiva la mobilità con borse di studio per paesi extra Erasmus come Cina, Canada, Stati Uniti e Russia e per attività di ricerca tesi. In preparazione, anche il potenziamento del programma stage per i paesi non coperti dall’Erasmus.
“E’ un’esperienza formativa di grande importanza, che educa al pensiero interculturale" - ha commentato il rettore Francesco Adornato di fronte ai quasi duecento ragazzi che hanno affollato l’auditorium Unimc, dove sono stati accolti dalla delegata di Ateneo all’internazionalizzazione Benedetta Giovanola e dai delegati dei singoli Dipartimenti, che nei prossimi giorni proporranno ulteriori incontri informativi specifici.
Per l’anno accademico 2020/2021 il bando Erasmus Unimc mette a disposizione 825 posti-scambio per trascorrere dai 3 ai 12 mesi in una delle 185 Università partner dell’Ateneo presenti in 24 Paesi europei.
Le domande di partecipazione vanno inviate entro il 27 febbraio. A giorni uscirà anche il bando Traineeship per tirocini all’estero. Il 27 febbraio al teatro della Filarmonica, invece, sarà organizzata una giornata di benvenuto per gli studenti Erasmus in arrivo per il secondo semestre.
Comica papera del portiere fermano della Palmense durante la partita disputata all'Helvia Recina contro la Maceratese (leggi la cronaca), che finisce su Canale 5.
La figuraccia del portiere rossoverde Lorenzo Smerilli procura involontariamente il secondo gol della Maceratese, che sarà decisivo nell'incontro. Cristiano Militello, infatti, ieri sera inserisce la gaffe nella rubrica comica "Striscia lo Striscione" assegnandogli il primo posto nella graduatoria "Premio Frittata" (guarda il video).
Al secondo minuto di gioco della ripresa, infatti, Cocciaretto, placcato da Adami, passa la palla retrocedendo al proprio portiere. Smerilli inciampa nel tentare di prendere possesso palla, la quale supera la linea bianca e definisce la vittoria maceratese.
Nel frattempo la Maceratese ha ripreso la preparazione in vista del match di sabato prossimo al Picchio Village contro la capolista Atletico Ascoli. Per l'occasione Nocera recupera Campana che finisce di scontare il turno di squalifica ma il mister perde Massini, espulso nel finale di domenica scorsa.
Ieri il movimento provinciale “Uniti nel centro destra” che raccoglie al suo interno tre liste civiche, attraverso la capogruppo Deborah Pantana, ha partecipato alla riunione del tavolo del centro destra di Macerata.
Una riunione definita da Pantana "molto proficua".
Il movimento "Uniti nel centro destra" ritiene sia naturale "che la Lega esprima il candidato sindaco a Macerata, e ha chiesto che la stessa presenti una rosa di nomi sui quali iniziare una valutazione insieme a tutti gli alleati, che siano espressione sia della società civile che eletti nell’amminsitrazione comunale di Macerata".
"La Lega, quale forza trainante della coalizione, è giusto che abbia l’onere e l’onore di presentare una rosa di candidati sindaco - sostiene Pantana -, nella condivisione di un programma che fornisca una garanzia per tutte le anime che compongo il centro destra nella città. Bisogna avere il coraggio di individuare una rosa di candidati, interni ed esterni al tavolo, che possano portare realmente un valore elettorale aggiunto. L’unità del centro destra che arriva dopo piu’ di venti anni, dall’unica vittoria con Anna Menghi, sara’ da garanzia per il cambiamento".
Procedono a passo spedito i lavori in viale Martiri della Libertà. Lavori che oggi vedono dare il via alle opere di asfaltatura e iniziano a svelare quelle che sono state "promesse elettorali".
La triste realtà si contrappone alla ridondanza delle parole enfatiche dell'amministrazione a cui, in verità, in molti non avevano creduto sin da subito.
Se già l'abbattimento degli alberi di pino era apparsa decisamente irragionevole, la millantata volontà di aumentare i posti auto e la passeggiata in una via non proprio centrale aveva fatto etichettare come "bufala" l'operazione.
"Fà tutte 'se cose come se dicesse corri che devo andà via" aveva chiosato un avventore, con chiaro riferimento al sindaco Carancini, in uno dei primi casi in cui abbiamo provato a tastare il polso dei residenti.
Un disagio palese e profondo il loro, cresciuto di giorno in giorno, per una serie di prevaricazioni sulla memoria e sul lato pratico della vita di quartiere. Disagio che, troppo spesso, è ricaduto sugli operai ai quali dovrebbe, invece, essere rivolto il massimo plauso in quanto si sono fatti cuscinetto tra la popolazione "insorta" ed un'amministrazione un pò troppo fantasiosa, lavorando molto oltre l'usuale carico di lavoro e, nonostante le pressioni, riuscendo a realizzare un lavoro eccellente secondo i dettami dei progettisti.
Un progetto che ora sembra utopistico, visto come procede la sua realizzazione. Entriamo nel dettaglio.
I POSTI AUTO - Nel progetto enfatico presentato dall'assessore Ricotta veniva annunciata la disponibilità a fine lavori di ben 30 posti auto in più in una zona con grande carenza di parcheggi. Nella realtà, vengono cancellati tutti i posti auto davanti all'ostello Mortati (ex Scuola Madonna della Misericordia) all'incrocio tra viale Carradori e viale Martiri della Libertà.
Già solo questa modifica comporta la perdita di 32 posti auto che si sommano ai 16 (conteggi basati sul conto dei veicoli dalle foto ante lavori), che sono stati tagliati per realizzare una nuova fermata per il pulman di linea nei pressi del monumento della resistenza. Altri 10 posti circa sono stati fagocitati dalle isole di attraversamento, isolette progettate senza valutare stalli morti (ovvero passi vincolati tra pali e alberi non utilizzabili per stalli di sosta).
Al momento non è certo se verranno eliminati anche gli stalli davanti al Bar dei Pini. Operazione che comporterebbe la perdita di altri 5 posti auto. Un totale di circa 50/60 posti auto in meno e non 30 in più come prospettato.
ISOLE PEDONALI E PANCHINE - Nel progetto si faceva riferimento a piazzole di rinfranco, aree dove erano posizionate panchine ed illuminazione. Nella realtà nessuna piazzola è stata creata e le dimensioni dei marciapiedi non permetterebbe il loro posizionamento in nessun punto della via, fatto salvo lo spiazzo creato dinnanzi al collegio universitario, tanto da far ipotizzare ai mal pensanti che tutta l'opera sia stata fatta proprio per agevolare l'urbanistica del collegio visto che, ai fatti, è l'unica struttura ad aver tratto vantaggio dall'opera.
Nessuna panchina o passeggiata è stato realizzata nè potrà essere realizzata sulla base di quanto sin ora terminato.
PASSAGGIO PEDONALE PER IL CAMPO SPORTIVO - Il progetto prevedeva un passaggio pedonale rialzato per l'accesso all'impianto. Nella realtà dell'opera, niente è stato ancora realizzato. In ogni caso, la realizzazione del rialzo imporrà inevitabilmente un limite di velocità di 30 km/h su tutta la tratta con disagi evidenti.
Ma il maggior disagio verrà creato nei confronti del trasporto pubblico degli studenti e dei mezzi di pronto intervento che, proprio in quella via, hanno un percorso privilegiato per i soccorsi. La normativa vieta la realizzazione di rialzi (dissuasori) nelle vie di transito abituale dei mezzi di soccorso e pertanto anche questa notizia, a meno che non si voglia realizzare contra legem, è irrealizzabile.
Ribadiamo, nessun passaggio pedonale rialzato può essere realizzato in una via preferenziale di passaggio dei mezzi di soccorso.
Mentre stiamo scrivendo, si sta realizzando il rifacimento del manto stradale nel tratto di viale Martiri della Libertà, quindi ragionevolmente i lavori sono avviati al termine.
Nelle giornate passate abbiamo realizzato un cospicuo lavoro di documentazione fotografica dell'opera per testimoniare tutte le segnalazioni giunteci dai lettori (tranne quelle riguardanti gli ultimi giorni) e che saranno parte essenziale degli articoli che pubblicheremo nei giorni a venire.
Prosegue costante l’attività del Tavolo di Monitoraggio dei flussi di manodopera, previsto dalle prime normative sulla ricostruzione (art. 35, comma 8, d.l. 189/2016) e istituito in Prefettura con decreto dello scorso 30 marzo 2019.
Si è svolta ieri, infatti, una riunione del Tavolo nel corso della quale è stato presentato e condiviso da tutti i componenti il documento tecnico-operativo “badge elettronico” che regolamenta le attività di funzionamento e utilizzo del sistema informatico sperimentale, creato per la rilevazione delle presenze nei cantieri, in attuazione dell’accordo di collaborazione sottoscritto in data 17 dicembre 2019 presso la Prefettura di Macerata.
Il documento disciplina, nel dettaglio, l'utilizzo del badge elettronico per la rilevazione delle presenze nei cantieri della ricostruzione post sisma e il flusso dei dati che, una volta "aggregati", saranno messi a disposizione dell'Ufficio del Commissario Straordinario, secondo lo schema di sperimentazione seguente (clicca nell'immagine a fondo articolo per ingrandire lo schema, ndr):
Tutti i lavoratori autonomi e subordinati, compresi quelli in distacco, che lavoreranno nei cantieri della ricostruzione post sisma, indipendentemente dal Contratto collettivo nazionale di lavoro applicato, prima di accedere in cantiere, dovranno essere muniti di un badge elettronico personale di riconoscimento che conterrà i dati previsti dal D.lgs 81/2008 e sarà dotato di ologramma così come indicato dall'art 35 del D. Lgs 189/2016.
Ieri pomeriggio si è svolta agli Antichi Forni, nell’ambito della mostra fotografica Metamorfosi organizzata dagli “Amici del Liceo Galilei”, la conferenza di Lucio Bugli dal titolo “Evoluzione dell’automobile dal dopoguerra agli anni ’70”.
Bugli, Presidente del Registro Aprilia, ha presentato un excursus dal 1945 al 1975 dell'evoluzione delle auto con particolare riguardo alle differenze tra la produzione europea e quella americana sottolineando le grandi innovazioni tecnologiche verificatesi in tale periodo.
Nel pomeriggio di mercoledì 12 febbraio nuovo appuntamento, alle ore 17:30, con lo storico Romano Ruffini e con Francesca Violoni (Docente Liceo Scientifico Galilei) per “Metamorfosi dell’Ospedale Psichiatrico nel dopoguerra”. Durante la conferenza la prof.ssa Violoni leggerà delle poesie scritte da alcuni pazienti dell'ex manicomio provinciale di Macerata.
Resta aperta anche la mostra fotografica “Metamorfosi – 1945-1975 Trent’anni di evoluzione della società attraverso le nostra fotografie”, della quale è disponibile il catalogo con tutte le fotografie esposte, e che continua a far registrare ottimi numeri.
Si schianta con l'auto contro il guardrail e viene estratto dall'abitacolo dai Vigili del Fuoco. È quanto avvenuto nella serata di ieri, attorno alle ore 21:40 circa, in via Cincinelli, a Macerata. Un uomo ha perso, per ragioni in corso di accertamento, il controllo della propria autovettura finendo contro le barriere che delimitano la carreggiata stradale. Sul posto è immediatamente intervenuta una squadra dei vigili del fuoco, che ha liberato il conducente dall'auto per poi affidarlo alle cure del personale sanitario.
L'uomo è stato trasportato per accertamenti all'ospedale di Macerata.
Nella serata di oggi le forze del centro-destra di Macerata si sono nuovamente riunite in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera. L'incontro si è svolto a casa del consigliere comunale Maurizio Mosca, che - al tavolo - ha rappresentato le istanze della propria lista civica.
Presenti tutti i coordinatori comunali e provinciali dei principali partiti di coalizione (Lega, Fratelli d'Italia, Cdu, Forza Italia) e i responsabili delle liste civiche (Città Viva, Comitato Anna Menghi, Idea Macerata).
Al centro del dibattito, protrattosi per circa due ore, ci sono stati i punti programmatici della coalizione e soprattutto la discussione riguardante il candidato sindaco unitario.
La novità, in questo senso, riguarda la presa di posizione ufficiale della Lega, che ha comunicato agli alleati di volersi prendere carico della proposizione del nome del candidato sindaco. Verrà, pertanto, elaborata una ristretta rosa di nomi, tra cui cercare di trovare la massima convergenza.
Una rosa della quale, in ogni caso, faranno parte soltanto candidati che siano espressione diretta della Lega. La lista verrà svelata nel corso di un ulteriore incontro che si terrà in settimana, presumibilmente venerdì 14 febbraio.
Il seicentesco ritratto di padre Matteo Ricci custodito nei Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi torna a splendere grazie a un intervento di restauro con un progetto che vede insieme Comune di Macerata, Macerata Musei e Rotary Club "Matteo Ricci" di Macerata, che ha sostenuto il restauro per un importo di 1.800 euro. In occasione del ritorno in mostra dell’opera, il 14 febbraio, alle 17.30, a Palazzo Buonaccorsi si terrà un’iniziativa, cui è invitata tutta la cittadinanza, con una lectio del professor Filippo Mignini, studioso del gesuita cui si deve la pubblicazione e la traduzione di molte opere inedite ed un’attività di studio e diffusione della conoscenza dell’illustre gesuita maceratese.
Andrea Cirilli, attuale Presidente del Rotary Macerata “Matteo Ricci” sottolinea con viva soddisfazione la felice collaborazione tra il Rotary ed il Comune di Macerata: “La collaborazione è cresciuta grazie a tante iniziative fatte insieme come il rifacimento dell’illuminazione del Monumento ai Caduti. Il restauro del ritratto di Padre Matteo Ricci è solamente l’ultima di una felice attività di servizio alla città portata avanti dal Club."
Il restauro, eseguito da un’impresa del territorio "Restauri e dipinti S.a.s. di Mapia Pia Topa e C.", ha permesso il recupero estetico del dipinto evidenziandone la lucentezza della cromia, compromessa dal tempo, e permettendo l’omogeneità di lettura dell’opera che rappresenta Matteo Ricci a figura intera, con la veste lunga dei letterati confuciani, mentre con la destra tiene un ventaglio e con la sinistra sorregge il monogramma dell'ordine, simboli dell’importante azione interculturale per il rispetto reciproco. L’opera fa parte delle collezioni civiche dedicate ai concittadini illustri e costituisce una rara e preziosa testimonianza della memoria del grande gesuita maceratese che è conosciuto in Cina come Li Madou, missionario, fondatore della moderna sinologia oltre che raffinato studioso di discipline scientifiche e letterarie.
di Carlo Cambi
Ricordatevi di Luigi D’Aquino, generale napoletano che aduso a fare il pendolo tra le fazioni non ebbe gloria, ma determinò il corso della storia. E’ con questo ammonimento che accetto l’invito dell’amico Guido Picchio a svolgere qualche considerazione attorno alle prossime elezioni amministrative che manderanno – questo è l’unico risultato già certo – in archivio dieci anni di “signoria” di Romano Carancini avendo attenzione a ciò che accade – o non accade - nell’accampamento del Centrodestra.
Per curiosa coincidenza della storia potrebbe verificarsi che si vada alle urne nell’imminenza di un anniversario troppo spesso negletto dalle nostre parti: la battaglia di Tolentino.
Nulla a che vede con il sindaco Pezzanesi, beninteso. Ché la proporzione degli eventi è assai diversa. Molti storici negano che lo scontro tra l’audace Re di Napoli, cognato (poi traditore) di Napoleone Bonaparte, e gli austriacanti sia stato l’embrione del Risorgimento. Io invece me ne sono fatto persuaso e dico che se il Murat una colpa ce l’ha è di non aver saputo cogliere l’attimo che la Storia gli aveva offerto. L’avesse fatto sarebbero mutati i destini suoi, ma soprattutto di gran parte delle genti d’Italia.
A Macerata in questi giorni accade lo stesso; mi auguro che il Centrodestra non disperda l’occasione che la storia gli propone. Sarebbe un danno per sé, ma soprattutto per i maceratesi.
Ebbene la battaglia di Tolentino come si dovrebbe ricordare si combattè tra il 2 e il 3 maggio 1815. Gli scontri ebbero inizio quando il Re di Napoli stava ancora a palazzo Torri (vedete com’è Macerata? Non c’è nulla - lapidi risorgimentali a parte- che illustri come quelle mura avite siano state teatro per due volte della Storia grande col passaggio di Napoleone e del cognato, poi ragionano di turismo e di cultura…mah) e fu nella mattina del 3 che stava per vincere quando, contesa La Rancia, fu D’Aquino a combinare il pasticcio. Inquadrò i napoletani rendendoli facile bersaglio dei soldati austriaci, non solo a Murat mandarono falsi messaggi ed egli decise di ritirarsi. L’esercito si squagliò e con esso la speranza della “liberazione” dell’Italia dalla forza straniera e dal giogo del papato.
Se ricordo questi eventi è perché attende il Centrodestra un altro 3 maggio.
C’è l’opportunità di ocogliere l’attimo di un Risorgimento della città scivolata prima a valle, pi in posizione marginale rispetto alla sua provincia, quasi raggrumata in rancoroso isolamento dal resto dei territori, incattivita in fazioni all’ombra delle quali si coltivano meschini e privatissimi interessi.
Macerata ha bisogno – indipendentemente dallo schieramento e dal condottiero – di tornare a essere città motrice del suo territorio, città promotrice di intelletto, città nutrice delle sue ambizioni guardando per prima cosa alle (scarse per consistenza purtroppo) nuove generazioni.
L’errore di Murat fu quello di ascoltare falsi messaggi, il fato gli mise accanto per la fase finale della guerra un generale che aveva avuto intese con la monarchia borbonica, ma soprattutto rivelò ciò che Napoleone sapeva benissimo: egli era uomo di invidiabile coraggio, ma privo di qualsiasi senso tattico. Aveva costruito la sua fortuna militare sulla forza d’urto della cavalleria, ma quando si trattava di organizzare un piano di battaglia non aveva idea di come condurre il campo.
Ora è tempo che io esca dalla metafora.
Lascio a chi legge di considerare chi possa vestire nel Centrodestra i panni di Gioacchino Murat, ma so per certo – lo si è letto sulle cronache cittadine – che a qualcuno nello schieramento di Centrodestra è venuto in mente di affidare le truppe a una riedizione di D’Aquino. Infarcendo di falsi messaggi l’indicazione medesima. Non si va lontano con simili generali.
Come Murat, qualche partito ritiene che basti lo sfondamento della cavalleria per aver ragione di linee avverse che hanno fatto dell’accerchiamento (e talvolta della circonvenzione) un’arte fino a rinserrare la città in un’autoreferenzialità da "ancien regime"!
Ciò che servirebbe a Macerata è una propensione alla ricostituzione del tessuto produttivo, al restauro del tessuto urbano, sociale ed economico, alla capacità progettuale complessiva, alla produzione culturale.
Ho in testa che il Centrodestra piuttosto che impastoiarsi in deboli e inconcludenti schermaglie interne che paiono più un prender o perder tempo in attesa non si sa di quale illuminazione messianica sulla scelta del candidato avrebbe dovuto stendere un programma comune e una volta fatto questo progetto vedere quale personalità meglio indossava questo abito. Che lo ricordo viene da abitare, perché il nuovo sindaco di Macerata dovrà indossare la città, dovrà portarla su di sé e accompagnarla di nuovo a sfilare sulla passerella del mondo.
E’ priva questa città di progetto economico, è priva di dialogo con il suo più potente motore intellettuale, l’Università, è priva di una proiezione futura.
I candidati alle primarie del Centrosinistra hanno squadernato sin qui visioni settoriali. Ciò che serve invece è una rifondazione della città in decisa rottura con i peggiori dieci anni della sua recente storia.
Si pensa, per dirne una, veramente che il centro storico languente sia solo una questione di ztl, di negozi che chiudono, di desertificazione demica? Quelli sono gli effetti, ma la causa prima è la perdita d’identità della città. Macerata è ora in cerca d’autore, Macerata ha bisogno di ritrovare una sua funzione e una ragione della sua coesione.
E poiché il centro è il luogo dell’identità urbana – intesa anche come comunità – avendo noi un’identità sdrucita è conseguenza che il centro perda peso e attrattiva. Del resto per chi ha governato sin qui era tatticamente comodo disperdere il senso di cittadinanza: è più facile governare delle monadi che non affrontare un’idea coesa e programmatica.
Ciò detto, veniamo al Centrodestra nelle sue - non troppo evidenti - manifestazioni, che si segnalano più per enunciazioni che per elaborazioni. Si culla la Lega nell’illusione che l’effetto-Salvini sia bastevole a garantirsi il successo. Se i conti si fanno sui risultati prima delle politiche e poi delle europee diciamo che sono malcontati.
C’è stato nell’imminenza di quelle consultazioni qualcosa di tremendo e di unico a Macerata e la reazione ha guidato d’impulso la matita elettorale. Ma il tempo ora è passato e la città per sua (positiva) natura è abituata non ai bruschi cambiamenti, a questa città – che non versò lacrime per Murat come successivamente elesse Garibaldi all’assemblea nazionale, ma come ultimo – non piacciono i sommovimenti, quanto piuttosto i convincimenti.
Dunque sarebbe urgente piuttosto che fare caminetti (fumosi) per decidere il candidato, aver fatto incontri pensosi per stendere un progetto di città. E cominciare un dialogo diuturno, sincero e profondo con la città. Bisogna avere un atteggiamento di razionale affetto per Macerata, non un prospetto muscolare!
Non è avvenuto per ora ed è sperabile che accada prima dell’annuncio ufficiale del comandante in capo. Vi è un’altra esigenza: non disperdere l’esercito. Il Centrodestra deve restare coeso anche a costo di siglare patti in anticipo tra le diverse componenti per poi dividere il successo. Guai se accadesse il contrario. E del pari non s’abbia fretta a designare il candidato, s’abbia costanza nel disegnare un programma articolato.
Il 16 febbraio il centrosinistra terrà le sue primarie e indicherà il suo conducator. Non resti il Centrodestra impiccato a quella circostanza, anche perché con tutta probabilità il competitor che emergerà dall’accolita del Pd porta per sua natura una data di scadenza. Insomma è prodotto deperibile!
Il Centrodestra deve avere la forza di indicare il "che fare", e poi "chi" avrà il compito di coordinare il progetto. E’ abbastanza evidente che dopo dieci anni di metodo Carancini se si vuole avere una reale prospettiva di vittoria non si può pensare di indicare un uomo solo al comando. Ed è il bisogno stesso della città che lo indica: c’è bisogno per rivitalizzare Macerata di una molteplicità di competenze a cui il Sindaco deve dare ascolto e sintesi.
E’ abbastanza imbarazzante che il Centrodestra non riesca a leggere la realtà fattuale che da sola s’incarica di indicare la strada per prevalere. E’ la città – o meglio il suo evidente impoverimento – a chiedere competenze plurali. Dunque, ogni possibile candidato e ogni diversa sensibilità che significa anche ogni diversa – quando c’è – identità culturale dello schieramento può e deve trovare nella composizione della lista una rappresentanza evidente. Piuttosto che dividersi sul candidato è bene che i diversi candidati s’intestino un pezzo di strada, un settore, una proposta, un’occasione di dialogo con la città. Tenendo conto che da sempre Macerata anticipa il quadro nazionale e fortemente è consonante alle vicende regionali.
Insomma, scimmiottando Guido Piovene, si può ben dire che anche a livello politico le Marche sono l’Italia e Macerata è le Marche. Dopo, e solo dopo, si sceglierà il Comandante che però senza il concerto dei suoi generali rischia di non avere sufficiente acume tattico e sostegno dell’intendenza.
Si dirà, "ma il tempo stringe". E io rispondo al Centrodestra: "usalo per dirci che città hai in mente". Poi che la interpreti Andrea Marchiori o qualcun altro avrà un valore secondario.
Ciò di cui il Centrodestra però deve tenere conto sono cinque caratteristiche che il candidato deve avere: autorevolezza, lungimiranza, popolarità, capacità di mediazione, intelletto programmatico. E’ possibile che queste doti non siano riunite in un solo nome. Ebbene, dove sta lo scandalo nel cercare fuori dalle coalizioni e delle fazioni, nella popolazione attiva, come nelle professioni, in chi suda il domani un simbolo?
Se il Centrodestra avesse confezionato l’abito (il programma) potrebbe aver lanciato un concorso per scegliere chi meglio lo indossa. Si dirà: non è stato fatto e quindi… E quindi male. Non è stato fatto, ma forse si può ancora fare. Io potrei qui fare dei nomi, anzi li faccio: Silvano Iommi, Paola Ballesi, Giuseppe Rivetti, qualche avvocato di grandissimo spessore umano e professionale.
Non cito esponenti di partito perché non voglio attizzare diatribe deleterie, ma insomma è noto a tutti che attorno al caminetto di Mosca c’è chi ha esperienza e amore per questa città da vendere e che forse meriterebbe di compiere oggi ciò che non fu consentito si compisse allora. Così come una candidatura al femminile darebbe un segno potente di discontinuità, capace di smentire “in res” la retorica della sinistra.
Del pari la composizione delle liste ci dirà se si ha la forza e la prospettiva di cambiare la città partendo dalle competenze dei cittadini. Credo che questo sia il quadro. Credo che studiarsi appena un po’ gli errori che vennero commessi nella battaglia di Tolentino servirebbe a capire come non ripeterli. Sapendo che Macerata ha indifferibile bisogno del suo Risorgimento. Se volete ve la dico più piana: presto che è tardi, ma anche occhio che la gattina frettolosa fece i gattini ciechi.
E davvero Macerata non ha bisogno di questo: da troppi anni naviga a vista e ora ha sbattuto contro il muro del declino.
Innegabili le preoccupazioni degli imprenditori maceratesi per le ripercussioni dell’effetto “coronavirus” sulle attività commerciali e sull’affluenza agli imminenti appuntamenti fieristici, dal16 al 19 febbraio al Micam ed al Mipel verranno presentati circa 70 marchi della Calzatura e delle Pelletterie; dal 19 al 21 febbraio sarà la volta di Lineapelle che vedrà la presenza di 30 marchi di Accessori per calzature e moda.
Ferme rassicurazioni sono arrivate però dall’Ente Fiera di Milano che ha comunicato che le attività si svolgeranno attenendosi scrupolosamente alle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, del Ministero della Salute, dell’Istituto Superiore di Sanità ed in ottemperanza alle normative vigenti. La Fiera si doterà inoltre di tutte le misure di prevenzione aggiuntive consigliate dalle organizzazioni sanitarie al fine di tutelare espositori e visitatori.
Un momento centrale quello delle fiere in cui le Aziende, per essere più competitive e rispondere alle attese di un mercato sempre più articolato ed esigente, hanno puntato oltre che sul prodotto, innalzando gli standard qualitativi e delle innovazioni stilistiche, anche e soprattutto su materiali nuovi, ecocompatibili, riciclabili, con particolare attenzione al total look, ai servizi post vendita e alle modalità di comunicazione con il consumatore finale.
Una scommessa importante per la provincia di Macerata in cui il “Sistema Calzature”, insieme alla sua filiera di produttori di suole, accessori per calzature e pelletterie, con circa 9.000 addetti, sta attraversando e subendo da alcuni anni un cambiamento epocale, che ha messo in luce criticità oggi assolutamente non più compatibili con la nuova realtà globale in cui la competizione e il commercio internazionale, sono dominati sempre più dalla grande distribuzione, dalle griffes e da chi gestisce le grandi piattaforme Web.
In questo quadro, Matteo Piervincenzi, neo presidente della Sezione Imprenditori Calzaturieri di Confindustria Macerata, delinea le priorità inderogabili: la necessità di incentivare la crescita dimensionale tramite processi di aggregazione fra le imprese, una maggiore attenzione alle esigenze delle nuove realtà produttive che lavorano per i marchi internazionali, la promozione strutturata delle competenze e peculiarità del distretto e del territorio attraverso la ShoesValley, lo sviluppo delle opportunità legate alla Dichiarazione di area di crisi industriale complessa, la creazione di una piattaforma e-commerce territoriale e, soprattutto, la formazione per aiutare le imprese a gestire il cambiamento e per proteggere e valorizzare il nostro “Made in Italy”.
Ferma è la volontà di Piervincenzi, insieme al collega Valentino Fenni presidente della Sezione Calzature di Confindustria Centro Adriatico, di “incrementare sempre di più il confronto unitario con le Istituzioni, in particolare la Regione Marche e la Camera di Commercio delle Marche, interlocutori essenziali per assicurare alle piccole e medie imprese del principale distretto calzaturiero italiano, nuove prospettive di crescita, tutelando il prezioso lavoro dei propri addetti, incentivando con maggior forza nuovi percorsi di innovazione organizzativa e di approccio ai mercati. In questo modo si potrà essere più forti rispetto al mercato e più determinati per affrontare anche le gravi questioni internazionali che periodicamente interagiscono con le nostre attività, vedi guerre, instabilità politiche, dazi Usa, embargo con la Russia, Brexit e ora il coronavirus”.
Ieri pomeriggio si è svolta agli Antichi Forni, nell’ambito della mostra fotografica "Metamorfosi" organizzata dagli “Amici del Liceo Galilei”, una conferenza a due voci: Ninfa Contigiani (Docente UniMC) e Claudio Gaetani (Docente UniMC) hanno parlato di “Tracce di donne in città. Tra fotografia e spazi vissuti”.
La conferenza si è sviluppata soprattutto intorno ad una ventina di fotografie che i due oratori avevano selezionato tra le 400 foto in mostra. Il pubblico ha seguito con molto interesse le analisi critiche di Gaetani ed i riferimenti storico-sociologici dell’emancipazione femminile di quel periodo (1945-1975) illustrati dalla Contigiani.
Intanto continua, con notevole afflusso di pubblico, la mostra fotografica “Metamorfosi – 1945-1975 Trent’anni di evoluzione della società attraverso le nostra fotografie”, della quale è disponibile il catalogo con tutte le fotografie esposte.
Le prossime conferenze:
Martedì 11 ore 17,30 - Lucio Bugli (Presidente del Registro Aprilia)
“Evoluzione dell’automobile dal dopoguerra agli anni ’70”
Lucio Bugli: da sempre appassionato di motori, negli anni settanta si è avvicinato al motorismo storico tanto da entrare a far parte dell'Automotoclub Storico Italiano. Dell'ASI è stato consigliere federale per due legislazioni a cavallo fra gli anni 80 e 90 per poi diventare Presidente della Commissione Club dell'ASI stesso.
Da quattro anni ricopre la carica di Presidente del Registro Aprilia, club che riunisce gli appassionati del famoso modello di casa Lancia.
L'argomento della conferenza è un excursus dal 1945 al 1975 dell'evoluzione delle auto con particolare riguardo alle differenze tra la produzione europea e quella americana sottolineando le grandi innovazioni tecnologiche in tale periodo verificatesi.
Mercoledì 12 ore 17,30 – Romano Ruffini (Storico) con Francesca Violoni (Docente Liceo Scientifico Galilei)
“Metamorfosi dell’Ospedale Psichiatrico nel dopoguerra” con lettura di poesie
Romano Ruffini: storico ed ex operatore psichiatrico presso il manicomio Santa Croce di Macerata. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni. Tra queste alcune riguardano biografie di personaggi maceratesi, altre sono relative alla storia della medicina, in particolare della psichiatria: Istituzione degli ospizi per malati di mente nella Marca, «Studi maceratesi», vol. 27, Macerata, 1993; Alcune emergenze sanitarie a Macerata nel primo Novecento, «Studi maceratesi», vol. 37, Macerata, 2003; Provvedimenti per i malati di mente nel maceratese tra seconda occupazione napoleonica e Restaurazione, «Studi Maceratesi», vol. 38, Macerata, 2004, La Croce Verde nella storia di Macerata, Quaderni del Consiglio Regionale, Ancona, 2017, Le “officine” delle anomalie dell’intelletto nel territorio maceratese, in Intorno ad un tavolo, Ancona, 2018.
Francesca Violoni: docente di lettere presso il Liceo Scientifico "G. Galilei" di Macerata.
La conferenza: Niente come la psichiatria e le istituzioni psichiatriche hanno avuto continue metamorfosi. Dalle prime strutture per malati di mente del primo ottocento, caratterizzate dalla “terapia morale”, al manicomio di S. Croce centrato sulla ergoterapia e visto come “città alternativa”, all’organicismo della genesi delle malattie mentali e all’ipertrofia manicomiale, che toccò il suo apice durante l’ultima guerra mondiale. Dopo il conflitto, con l’avvento degli psicofarmaci, si apre una nuova fase della cura delle malattie mentali, ma rimane la problematica di una istituzione che produce “dementi asilari”. La critica all’istituzione fa nascere un movimento antiistituzionale con esperienze che dimostrano che questa istituzione si può superare. Questo avviene con la legge 180, che decreta la sua fine. Inizia la psichiatria senza manicomio e dal volto più umano: la metamorfosi continua ancora.
Durante la conferenza la professoressa Violoni leggerà delle poesie scritte da alcuni pazienti dell'ex manicomio provinciale di Macerata