L’Atletico Macerata acciuffa il pari all’ultimo respiro nello scontro diretto contro San Ginesio dopo essere passato immediatamente in svantaggio e senza aver sfruttato quella che poteva essere una propizia superiorità numerica occorsa al 70° minuto. Un palo di Piccioni e tante occasioni sciupate aumentano i rimpianti dei padroni di casa, ma non sono da meno le recriminazioni degli ospiti, trovatisi clamorosamente in vantaggio nei minuti recupero salvo vedersi raggiungere due minuti dopo da una provvidenziale zampata di Catalano. Un 2-2 che arride sicuramente più ai maceratesi, ma che non cambia la vita a nessuno.
La cronaca: pronti via e subito San Ginesio in vantaggio, punizione dalla tre-quarti, in ritardo la difesa di casa, indeciso Mastrocola, ne approfitta Francia che porta in vantaggio gli ospiti. 3 minuti sul cronometro e 0-1. Non si scoraggiano i padroni di casa che ci provano con Firmani prima e Zerani poi, ma devono aspettare il 26’ per trovare il pari, punizione dal lato destro dell’area di rigore, mischia furibonda, serie di carambole e palla in rete. Il tocco decisivo sembrerebbe di Firmani, ma davvero difficile da stabilire con certezza. Ci prova ancora l’Atletico senza creare pericoli concreti, le occasioni arrivano nella ripresa, a cavallo dell’espulsione di Settimi, arrivata al 70’ per doppio giallo. Prima Firmani lanciato in profondità appoggia per Piccioni che trova la risposta pronta di Minnucci, il rimpallo torna sui piedi del centravanti biancorosso che non riesce a inquadrare lo specchio. A seguire di nuovo Piccioni prova a scavalcare Minnucci con un pallonetto, ma la conclusione si stampa sul legno e la panchina ginesina tira un sospiro di sollievo. Al 91’ arriva la beffa per i padroni di casa: Forti controlla in qualche modo un rilancio della propria retroguardia e lascia partire un destro al volo che incoccia il palo interno e finisce in rete. San Ginesio in vantaggio e traguardo vicinissimo. Assalto all’arma bianca dei padroni di casa, Trifiletti guadagna una punizione da posizione favorevole, si allaccia con Bartolini ed entrambi vengono mandati anzitempo sotto la doccia. Dagli sviluppi del calcio piazzato si sviluppa un’altra mischia, la spunta Catalano che appoggia in rete e regala il pari ai suoi. Due minuti dopo arriva il triplice fischio della sig.ra Montalboddi che decreta il definitivo 2-2.
ATLETICO MACERATA: Mastrocola, Lucentini, Feliziani (74’ Fratini), Gigli (81’ Ngugi), Ortenzi, Cirilli (86’ Pascucci), Rocchi, Aliberti (63’ Catalano), Zerani, Firmani (71’ Trifiletti). All.Cencioni
SAN GINESIO: Minnucci, Bartolini, Segovia E., Segovia F., Rafanelli, Caponi, Francia, Settimi, Bonfranceschi (67’ Forti), Segovia R. (91’ Paparoni), Carradori (60’ Luconi). All.Giacovelli
Direttore di gara: Francesca Montalboddi di Macerata
Deborah Pantana risponde alle critiche secondo cui starebbe favorendo l'Avvocato Delle Fave: "Leggo su diversi giornali locali che sarei contro alcuni nomi evidenziati sempre dalla stampa locale, come candidati sindaco per "spingere" l' Avv. Delle Fave. Premessa la stima che ho per l'Avv. Delle Fave, professonista che non ha certo bisogno del mio "appoggio", io non sto "spingendo" nessuno se non per l'unità del centro destra. Tra l’altro ad oggi nessun nome è in discussione sul tavolo del centro destra. Dopo 23 anni la nostra area politica non è mai stata così unità come in questi ultimi mesi, soprattutto nel preservare questo obbiettivo raggiunto".
Aggiunge Pantana: "Sulla figura del sindaco, ripeto che a mio modesto parere deve essere espressione della Lega, scegliendo anche tra figure esterne al tavolo del centro destra perché per battere la sinistra è necessaria una persona moderata che possa risaltare alla città per le proprie capacità e qualità umane, deve essere un valore aggiunto per la coalizione di centro destra. Non ci possiamo più permettere brutte figure sarebbe la fine per tutti i rappresentanti del centro destra. Dobbiamo vincere, poi ognuno potrà dare il proprio contributo al cambiamento della città. Non possiamo permettere al centro sinistra di continuare con arroganza il loro sistema di potere".
Finisce in parità big match di Promozione tra l’Atletico Ascoli e la Maceratese.
Il subentrato Papa salva la squadra di mister Nocera, con un goal che fa morale, ma in realtà serve a poco ai biancorossi. I maceratesi, infatti, scivolano al quinto posto e restano a -13 dalla capolista.
Il match -
La prima conclusione pericolosa del primo tempo è per la squadra di casa al 15′ a rendersi con Giovannini che da punizione spara alto sopra la traversa.
Al 27′ ci prova l’Atletico Ascoli, ma un super Farroni dice no a Veccia. Qualche minuto dopo, Nocera è costretto a mandare in campo Rapagnani per sostituire l’infortunato Campana.
Insiste l’Atletico Ascoli, ma la Maceratese regge l’urto: si va negli spogliatoi sul risultato di parità.
Nella ripresa è l’Atletico Ascoli a rendersi subito pericoloso.
Al 9′ Canavessio atterra in area di rigore Giovannini, l’arbitro non ha dubbi e concede il penalty. A batterlo è lo stesso Giovannini che non sbaglia. L’Atletico Ascoli nel corso del secondo tempo, detta il ritmo del gioco acquisendo sempre più campo, mentre la Maceratese sembra incapace di reagire. Ma quando tutto sembra perduto, nei minuti di recupero Gabaldi crossa al centro per la testa del subentrato Papa che insacca per il definitivo 1-1. Un pareggio che tutto sommato non fa felici nessuna delle due compagini.
Confindustria Macerata esprime forte preoccupazione per il danno all’economia mondiale e nazionale legato alle conseguenze dell’epidemia del Coranavirus.
La fiera “Ambiente Francoforte” che si è tenuta dal 7 all'11 febbraio 2020 ha confermato quanto l’apprensione sia giustificata, in quanto si è rilevato un calo di visitatori importante, in alcuni padiglioni del 25% in altri addirittura del 50%, buyers del Nord America hanno disdetto gli appuntamenti e così molti altri proveniente dall’area Overseas o da anche Paesi europei persino dalla stessa Germania che ospitava l’evento.Questo nonostante siano state messe in atto tutte le misure precauzionali sia all’interno della Fiera che negli aeroporti.
Ma non preoccupa solo la mancata affluenza alla Fiera di Francoforte ma la tendenza che si sta delineando, è stata cancellata ad esempio un importante fiera: il Mobile World Congress di Barcellona (in programma dal 24 al 27 febbraio), fiera mondiale che non era stata mai annullata in 33 anni, erano attesi 2800 espositori. L’appuntamento è stato cancellato non solo per la preoccupazione della diffusione della malattia ma anche per la defezione dei marchi maggiori che dovevano partecipare e per il rischio altissimo dell’assenza di visitatori come è capitato a Francoforte. Fortissime sono le probabilità inoltre che segua la stessa sorte, cioè di essere annullata, la China Import and Export Fair (Fiera di Canton), è la fiera più antica e rappresentativa della Cina che dal 1957 si tiene ogni primavera ed autunno appunto a Canton. Inoltre Confindustria teme che appuntamenti futuri di Fiere che sono confermati, come il Micam che inizia domenica o il Salone del Mobile (21-26 aprile a Milano) possano replicare la scarsa affluenza dei visitatori. Di certo l’impatto economico di cancellazioni delle Fiere è drammatico e non semplice da gestire per le aziende che per partecipare sostengono costi elevati, oltre a ciò questi appuntamenti sono importanti vetrine per ogni impresa, per incontrare i buyers che hanno la possibilità di verificare dal vivo la qualità dei prodotti e le numerose innovazioni e la ricerca continua delle nostra Industria.
E’ tutto un sistema economico che sta pericolosamente traballando e per una causa che non era assolutamente prevedibile e che rischia di mettere a dura prova le imprese e tutta l’economia del Paese. La probabile assenza di visitatori/buyers alle Fiere, il danno di quelle annullate, il blocco delle forniture, lo stop del turismo sono solo alcuni degli esempi che mettono in serio pericolo tutto il nostro sistema economico che ha verso e con la Cina un mercato di eccellenza e di beni di lusso.Tenendo conto poi che la Cina ha visto negli ultimi dieci anni il PIL sempre in crescita e rappresenta la seconda economia più forte del mondo.E’ una Cina deserta quella odierna nelle strade come nei luoghi pubblici, grande parte della produzione è ferma, alcune fabbriche riprenderanno a marzo, negli uffici si lavora con la mascherina ed in condizioni veramente impossibili.Confindustria come sempre sostiene ed accompagna le imprese in particolare nelle fasi di criticità, ritiene però indispensabile un intervento politico, con provvedimenti eccezionali (come capita per il sisma o altri fenomeni distruttivi non ipotizzabili) per fare in modo che le industrie possano affrontare e superare questo gravissimo momento congiunturale, che mette a rischio seriamente tutto un sistema economico del Paese.
“Si sono svolte ieri pomeriggio agli Antichi Forni le ultime due conferenze collegate alla mostra fotografica Metamorfosi organizzata dagli “Amici del Liceo Galilei”.
La prima ha visto come relatore Giorgio Guidelli, giornalista del Quotidiano Nazionale, che ha ricordato la figura di Giuliano Mainini, molto conosciuto a Macerata per aver partecipato a numerose imprese alpinistiche. Guidelli è stato presentato al pubblico dalla professoressa Giuseppina Capodaglio, docente del Liceo Scientifico di Macerata. Le parole fluenti di Guidelli hanno sottolineato il meraviglioso carattere, l’umanità, la gioia di vivere che comunicava Mainini a chiunque lo conoscesse.
Tra il pubblico erano presenti anche vari soci del CAI di Macerata, che ha concesso il patrocinio alla manifestazione.
La seconda conferenza è stata tenuta da Massimo Nocelli, presidente del Circolo Fotografico della Provincia di Macerata, che ha parlato di Robert Capa, della sua fotografia bellica e dell’uso magistrale del mezzo fotografico.
Ad entrambi i conferenzieri il presidente degli Amici del Liceo Galilei, Stefano Perugini, ha consegnato il Catalogo della mostra fotografica Metamorfosi.
Le conferenze sono terminate, ma non la mostra che resterà aperta fino alle ore 20 di domenica 16 febbraio.
Dopo il lavoro di restauro eseguito dalla società “Restauro e dipinti di Maria Pia Topa e C” il dipinto raffigurante Padre Matteo Ricci è ritornato a splendere nei Musei civici di Palazzo Buonaccorsi.
L’intervento di restauro del prezioso dipinto - che verrà riposizionato nella Sala del Trono del piano nobile del settecentesco immobile – è stato sostenuto dal contributo del Rotary Club Matteo Ricci attualmente presieduto presieduto da Andrea Cirilli.
Ieri sera, il ritorno dell’opera in mostra, è stato suggellato con un’iniziativa organizzata dal Comune di Macerata, Macerata Musei e il Rotary che ha visto il professor Filippo Mignini, docente dell’Università di Macerata nonché studioso ed esperto dell’illustre gesuita maceratese, in una lectio durante la quale ha descritto minuziosamente i vari ritratti esistenti di Padre Matteo Ricci sottolineandone caratteristiche e diversità fino ad arrivare alla descrizione minuziosa del dipinto appena ritornato alla luce.
Nell’intervento introduttivo il sindaco Romano Carancini dopo aver ringraziato il Rotary Club Matteo Ricci “per la preziosa collaborazione che in questi anni ha caratterizzato il rapporto con l’Amministrazione comunale e che ha portato, tra le altre iniziative, alla nuova illuminazione del Monumento ai caduti”, ha posto l’accento sulla grandezza di Padre Matteo Ricci e di quello che ha rappresentato e rappresenta ancora oggi: “Assistiamo - ha concluso - alla restituzione di una figura centrale per la nostra città e non solo di un dipinto”.
Annunciata invece dal vicesindaco e assessore alla Cultura Stefania Monteverde per i prossimi mesi la realizzazione di un percorso ricciano che da palazzo Buonaccorsi si snoderà fino alla Biblioteca comunale Mozzi Borgetti.
A concludere la serata le parole del presidente del Rotary Club Matteo Ricci Andrea Cirilli che ha ricordato la felice cooperazione tra il Club e il Comune di Macerata che portato, come in questo caso e grazie ad un piccolo contributo, al compimento di un progetto culturale importante per la città.
L’opera di restayling, come ha illustrato la restauratrice Maria Pia Topa che l’ha eseguita, ha permesso il recupero estetico del dipinto evidenziandone la lucentezza della cromia, compromessa dal tempo, e permettendo l’omogeneità di lettura dell’opera che rappresenta Matteo Ricci a figura intera, con la veste lunga dei letterati confuciani, mentre con la destra tiene un ventaglio e con la sinistra sorregge il monogramma dell'ordine, simboli dell’importante azione interculturale per il rispetto reciproco. L’opera fa parte delle collezioni civiche dedicate ai concittadini illustri e costituisce una rara e preziosa testimonianza della memoria del grande gesuita maceratese che è conosciuto in Cina come Li Madou, missionario, fondatore della moderna sinologia oltre che raffinato studioso di discipline scientifiche e letterarie.
Si apre il sipario del Teatro Lauro Rossi di Macerata sulle audizioni live della 31° edizione di Musicultura. Dal 20 febbraio al 7 marzo un’onda di artigiani della musica (alcune centinaia tra artisti in gara, musicisti e addetti ai lavori al seguito) sta per riversarsi da tutta Italia nella città di Macerata.
In programma undici serate di spettacolo live, dove il pubblico potrà accedere gratuitamente e conoscere le canzoni dei 53 artisti, tra band e solisti, selezionati sui 760 iscritti al Concorso.
Un viaggio tra le diverse realtà musicali del nostro paese che si snoderà in tre lunghi week: 20, 21, 22 e 23 febbraio; 27, 28, 29 febbraio e 1 marzo; 5, 6 e 7 marzo.
Sul palco del Teatro Lauro Rossi porteranno le loro testimonianze anche alcuni ospiti d’eccezione, ad aprire la serata inaugurale giovedì 20 febbraio sarà La Rappresentante di Lista, venerdì 21 febbraio Lucio Corsi, giovedì 27 febbraio Cristina Donà e giovedì 5 marzo Beatrice Antolini.
Il programma delle audizioni live è stato presentato in una conferenza stampa al Teatro Lauro Rossi dal Direttore Artistico di Musicultura Ezio Nannipieri alla presenza di Paola Promisqui, il Rettore dell’Università di Camerino Claudio Pettinari, il Professor Marcello La Matina dell’Università di Macerata e la Direttrice dell’Accademia delle Belle Arti di Macerata Rossella Ghezzi.
In apertura di conferenza stampa immancabile il ricordo a Piero Cesanelli, fondatore e amato direttore artistico di Musicultura, la moglie Paola Promisqui ha presentato un nuovo progetto in sua memoria, per diffondere la conoscenza della sua articolata personalità, delle sua opera di artista e delle sue grandi attività nel mondo della cultura.
L’iniziativa prevede la raccolta di documentazione e testimonianze artistiche da tutti coloro che avranno il piacere di contribuire tramite l’email caropiero@musicultura.it e i punti di raccolta che verranno messi a disposizione durante il Festival.
“Nel cammino annuale di Musicultura questa delle audizioni è la fase che mi intriga di più. Ogni sera può venirti a scuotere l’emozione di riconoscere sul nascere l’unicità del guizzo di un talento ancora sconosciuto” ha detto il direttore artistico di Musicultura Ezio Nannipieri “sono le prime audizioni senza Piero, senza colui che le ha inventate; a maggior ragione gli artisti che ci hanno affidato le loro canzoni troveranno qui il rispetto e l’appassionata attenzione di sempre”.
Le proposte artistiche selezionate per le audizioni, a partire dagli oltre 1.500 brani inizialmente iscritti al concorso, sono 53. Al ritmo di 4/5 per sera i convocati presenteranno il proprio progetto artistico davanti alla giuria di Musicultura, a quella degli studenti dell’Università di Macerata e dell’Università di Camerino e di fronte al pubblico.
Eseguiranno, rigorosamente dal vivo, tre brani del proprio repertorio, per poi dialogare con i membri delle giurie medesime. Ogni serata vedrà l’assegnazione di due importanti riconoscimenti: il “Premio Medstore”, che andrà alla performance ritenuta più interessante dalla giuria di Musicultura, ed il “Premio Val di Chienti”, destinato invece all’artista preferito dagli spettatori in teatro. Gli show serali saranno disponibili anche in streaming sul profilo Facebook di Musicultura.
Al termine delle audizioni la giuria di Musicultura individuerà 15 dei 16 finalisti; un finalista sarà designato dalla giuria studentesca.
Nel prossimo mese di aprile gli artisti finalisti saranno protagonisti di un concerto al Teatro Persiani di Recanati, le loro canzoni andranno inoltre a comporre il CD compilation della XXXI edizione con etichetta CNI. Parallelamente i brani in questione godranno di un’ampia diffusione radiofonica nazionale, mentre un’apposita App Facebook consentirà di votare per designare due degli otto vincitori. I restanti sei vincitori saranno espressi dalle scelte insindacabili del prestigioso Comitato Artistico di Garanzia di Musicultura, che nell’edizione in corso è composto da Brunori Sas, Vasco Rossi, Sandro Veronesi, Claudio Baglioni, Francesca Archibugi, Giorgia, Enzo Avitabile, Enrico Ruggeri, Luca Carboni, Guido Catalano, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Gaetano Curreri, Frankie hi-nrg mc, Teresa De Sio, Niccolò Fabi, Dacia Maraini, Mariella Nava, Gino Paoli, Ron, Andrea Purgatori, Alessandro Carrera, Ennio Cavalli, Tosca, Paola Turci, Roberto Vecchioni, Willie Peyote.
Gli otto vincitori saranno protagonisti, insieme a prestigiosi ospiti italiani ed internazionali, delle tre serate di spettacolo conclusive del festival (18, 19 e 20 giugno), all’Arena Sferisterio di Macerata.
Lì sarà il voto del pubblico ad eleggere il vincitore assoluto del concorso, al quale andranno in premio 20.000 euro.
L'incidente è avvenuto attorno alle ore 18:00 del pomeriggio odierno a Casette Verdini, nel territorio comunale di Pollenza, lungo la statale. Un'auto e uno scooter si sono scontrate per ragioni ancora in corso di accertamento. Stando alle prime notizie, l'impatto sarebbe stato piuttosto spettacolare con il ciclomotore che sarebbe volato sopra l'autoveicolo in corsa per poi ricadere violentemente sull'asfalto.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118, che hanno soccorso l'uomo in sella allo scooter: risulta cosciente e lamenta un dolore alla spalla.
Presenti anche gli agenti delle forze dell'ordine, per regolare la circolazione stradale.
Aggiornamenti ore 18:42
L'uomo in sella allo scooter è stato trasportato in codice rosso all'ospedale di Macerata a causa dei vari traumi riportati in seguito all'incidente.
Oggi, 14 febbraio, è stato l'ultimo giorno di lavoro per Leonardo Corneli, assistente giudiziario che per tantissimi anni si è occupato della ricezione atti presso la Cancelleria civile. Per lui è arrivato il momento di godere della meritata pensione.
"Un collega esemplare - riferiscono tutti i dipendenti dell'ufficio del Giudice di Pace di Macerata, che ci tengono a salutarlo e ringraziarlo calorosamente -, sempre disponibile con tutti, avvocati e colleghi, anche oltre il dovuto. Da lunedì mancherà una colonna portante nel nostro ufficio".
“Da maceratese proprio non sopporto chi parla male di Macerata, chi dice che gli sembra una città morta e abbandonata. Mi fa ancora più arrabbiare se a dirlo è chi ha responsabilità e notorietà. Per un po’ di consenso fa solo del male alla nostra città”. Si è espressa in questi termini la candidata alle primarie del centrosinistra del Comune di Macerata, Stefania Monteverde, in un post apparso sulla sua pagina Facebook.
La critica, neanche troppo velata, è rivolta allo scenografo tre volte premio Oscar Dante Ferretti, il quale - nei giorni scorsi - in visita alla sua città natale assieme all'altro candidato alle primarie David Miliozzi, aveva definito Macerata “una città abbandonata”. Da qui la replica piccata dell'attuale vicesindaca e candidata per il post Carancini.
Sulla questione è intervenuto anche il commerciante Gabriele Micarelli, gestore del "Verde Caffé", il quale, nel corso di una riunione pubblica con altri esercenti, aveva fatto ricorso alla definizione di “città morta” per indicare come nel tempo Macerata abbia perduto e continui a perdere appetibilità sotto il profilo degli investimenti e del commercio (leggi qui).
“La nostra intenzione era e rimane – afferma Micarelli - proprio quella di proporre a chi verrà eletto un nostro documento di fattibilità perché questo meccanismo perverso possa essere invertito. Siamo i primi, infatti, ad amare Macerata, avendo scelto non solo di viverci ma anche di lavorarci e di investire aprendo esercizi commerciali e offrendo lavoro. Proprio questo amore totale per Macerata chiede che, a fronte di sintomi infausti, si corra dal medico per affrontarli nella maniera più efficace e risolutiva. Noi commercianti non intendiamo essere strumentalizzati, ma altresì ascoltati, da chi ha intenzione di proporsi come amministratore della nostra città".
Una lunga trasferta attende la Menghi Macerata domenica, che per la 7° giornata di Serie A3 Credem Banca saranno ospiti dell’Avimecc Modica. Nonostante il penultimo posto in classifica, la squadra siciliana si presenta con due vittorie consecutive raccolte prima di questo incontro – rispettivamente il 3 a 0 a Leverano e il 3 a 2 casalingo ai danni di Corigliano-Rossano – che hanno interrotto un difficile inizio di ritorno.
All’andata l’Avimecc Modica riuscì anche a sorprendere la Menghi Macerata, che però proprio dopo quella sconfitta inanellò una serie di tre vittorie consecutive. Ora ne ha alle spalle già due, la rimonta di Palmi e il 3 a 0 inflitto alla Marpel Arena a Sabaudia, maturato grazie ad un’ottima prestazione, come ricorda il coach Adriano Di Pinto: “È stata una bella partita. Loro hanno un po’ mollato all’ultimo set, sotto 2 a 0, ma per il resto hanno dato battaglia. Nei primi due set sono partiti sempre forte, non a caso ho dovuto chiedere i time-out, poi i ragazzi sono stati bravi a reagire e restare concentrati. Bastava poco per far tornare Sabaudia in partita, invece sono rimasti concentrati”. Che squadra vedi in questo momento? “Sono molto determinati a fare il loro gioco, anche a Palmi, nonostante siamo andati in svantaggio, non è mancato il gioco nemmeno nei primi due set. È una fase positiva dove la squadra riesce ad esprimersi e oltre ai giocatori più esperti, sono molto contento per le prestazioni dei nostri schiacciatori Nasari e Bruno. Ci tengo poi a citare Valenti, che ha avuto bisogno di tempo per inserirsi ma ora ci sta dando una grande mano in fase difensiva”. All’andata Palmi riuscì a mettervi in difficoltà grazie ad una gara intensa. “Giocano bene, ad alti ritmi, è una squadra compatta che ha vinto il campionato di B e sta affrontando con entusiasmo questa avventura in Serie A. Noi dovremo giocare un'altra partita di grande concentrazione, abbiamo voglia di riscattare la sconfitta dell’andata”.
La partita tra Avimecc Modica e Menghi Macerata sarà visibile in diretta domenica a partire dalle 20.30 sul sito legavolley.tv.
Sedici appuntamenti nei musei civici per scoprire la storia e godere del patrimonio culturale artistico di Macerata con visite guidate ed incontri esperienziali. Domenica 16 febbraio, alle 16.30, si parte con l’evento “Ti racconto un’opera”: un focus su un’opera scelta tra quelle custodite nei Musei civici di Palazzo Buonaccorsi. A raccontare la sua storia e di chi l’ha realizzata gli operatori del museo.
Tutto il programma di Domeniche Cult:
MACERATA DALL’ALTO | Salire in cima alla Torre civica per gustarsi dall’alto il panorama delle colline maceratesi | 8 marzo | 5 aprile | 10 maggio 2020 / h 16.30
TI RACCONTO UN’OPERA | Un focus su una sola opera dei Musei civici di Palazzo Buonaccorsi raccontata dai nostri operatori | 16 febbraio | 15 marzo | 19 aprile | 17 maggio 2020 / h 16.30
HELVIA RECINA | Visite guidate per scoprire la storia dei resti della città romana di Helvia Recina 23 febbraio | 22 marzo | 26 aprile | 24 maggio 2020 / h 10-11-15-16
SOTTO IL CIELO DEGLI DEI | Nella penombra della Sala dell’Eneide, alla ricerca dei personaggi mitologici che popolano il soffitto | 1 marzo | 29 marzo | 3 maggio | 31 maggio 2020 / h 16.30
Costo 5 euro a persona, con Card Mc Cult 4 euro. Per info e prenotazioni macerata@sistemamuseo.it 0733256361 www.macerataculture.it
Domenica 16 febbraio, alle 17,15, dopo 85 anni dal suo debutto, torna al Teatro Lauro Rossi, con il patrocinio del Comune di Macerata, una commedia del grande poeta maceratese Mario Affede: “Zì Annetta”, un’opera scritta nel 1934, presentata una sola volta agli amanti del dialetto e dopo tanti anni torna sulla scena per merito del Teatro Club Amedeo Gubinelli con la regia di Alberto Pellegrino.
Si tratta di un evento storico - culturale di grande rilievo, riconosciuto anche dalla Facoltà delle Scienze Umanistiche dell’Università di Macerata, che ha trovato di estrema importanza gli aspetti linguistici del dialetto maceratese dei primi anni del ‘900. La conservazione dei dialetti è uno degli scopi del teatro in vernacolo ed è fonte di interesse per i tanti spettatori che tutto l’anno seguono le manifestazioni presenti su tutta la regione.
“Zì Annetta” è una commedia scritta con garbo, con maestria riconosciuta a Mario Affede che ci presenta uno dei tanti quadri familiari degli anni 30 del secolo scorso. A tratti è esilarante e molto divertente, ma soprattutto mette in luce le vere aspirazioni, i sentimenti, i valori di tante persone a noi lontane ma i cui insegnamenti non sono andati perduti, anzi, specie nella nostra provincia, sono presenti e preservati. La storia di Zi’ Annetta, di suo fratello Paulì, la figlia Ninetta, il Sor Tiodoro e gli altri personaggi della commedia lasceranno negli spettatori sensazioni di allegria ma, insieme, anche di velata nostalgia per un tempo che non potrà ritornare. Uno spettacolo di successo che farà conoscere ancor più la poesia di Mario Affede la cui biografia, in un breve libretto, sarà omaggio a tutti i presenti da parte degli organizzatori del Teatro Oreste Calabresi.
I biglietti per assistere allo spettacolo sono in vendita alla Biglietteria dei Teatri, piazza Mazzini 10 (tel. 0733/233508/230735) al costo di I settore / platea e palchi: intero € 12 – over 70 e associati € 10 – studenti € 6; II settore / palchi: intero € 10 – over 70 e associati € 8 – studenti € 6; Loggione: intero € 6.
La Fondazione Carima, in collaborazione con il Centro Servizi per il Volontariato delle Marche e Intesa Sanpaolo, ha organizzato un convegno di approfondimento, che si è svolto ieri all’Abbadia di Fiastra, sul Fondo di garanzia per le organizzazioni marchigiane del Terzo Settore promosso dalla Consulta tra le Fondazioni Casse di Risparmio delle Marche.
L’iniziativa è stata pensata per diffondere la conoscenza di questo strumento finanziario innovativo sul territorio provinciale e per spiegarne il funzionamento ai potenziali soggetti beneficiari.
I lavori sono stati aperti dalla Presidente della Fondazione Carima Rosaria Del Balzo Ruiti, che ha rimarcato l’importanza e il valore del mondo del volontariato nella società, senza il quale il nostro Paese si troverebbe in una situazione di grande difficoltà a causa delle numerose sacche di criticità esistenti.
“Oggi siamo alle prese con nuove emergenze sociali – ha dichiarato la presidente – ci aspettano quindi nuove sfide da affrontare e nuovi progetti da realizzare. Il Fondo di garanzia vuole sostenere il prezioso lavoro svolto dalle organizzazioni del Terzo Settore”.
Gli interventi dei relatori hanno illustrato la genesi del Fondo di garanzia e le modalità per accedere ai benefici garantiti dallo stesso, nonché l’importanza delle reti nella progettazione. Sono intervenuti sul tema Gianni Fermanelli (Segretario Generale Fondazione Carima), Alberto Neri (Direttore di Area Direzione Impact Intesa Sanpaolo Emilia Romagna, Marche e Abruzzo) e Daniele Antonozzi (Presidente delegazione provinciale CSV Marche).
È stato sottolineato inoltre come il territorio maceratese, in particolare, e quello marchigiano, in generale, sia particolarmente virtuoso in questo ambito grazie ad una forte presenza di associazioni, tra cui si evidenziano vere e proprie eccellenze. Il Fondo di garanzia, dunque, si rivolge alle realtà associative marchigiane, soprattutto di dimensioni medio-piccole poiché hanno maggiori difficoltà a reperire risorse, per dare loro fiducia e coraggio ad intraprendere nuove progettualità.
In concreto, il Fondo di garanzia è alimentato dalle risorse delle Fondazioni aderenti alla Consulta tra le Fondazioni Casse di Risparmio delle Marche – tra cui la Fondazione Carima che ha aderito con un impegno economico di quasi 100.000 euro attestandosi al secondo posto per entità del contributo – ed è volto ad agevolare il rilascio della garanzia fideiussoria in favore degli enti non profit che accedono a finanziamenti pubblici e privati.
Il CSV Marche, infatti, grazie all’attività svolta sul territorio dai propri sportelli, ha portato all’attenzione della Consulta la difficoltà delle organizzazioni del Terzo Settore a partecipare a bandi a valere su fondi europei, nazionali o regionali, perché gli stessi presuppongono dotazioni economico-patrimoniali o la presentazione di apposite fideiussioni, che non di rado comportano la necessità di prestare garanzie personali da parte degli amministratori.
Dalla partnership operativa tra le Fondazioni marchigiane e la Direzione Impact del Gruppo Intesa Sanpaolo è quindi scaturito un accordo per il rilascio di garanzia fideiussoria a beneficio degli enti del Terzo Settore tramite apposito fondo, che rimarrà attivo fino al 31/12/2024. L’importo massimo di ciascun impegno di firma sarà pari a 70.000 euro, per il quale il fondo garantirà la copertura dell’80% del credito vantato dalla banca nei confronti del beneficiario. In tal modo, le predette organizzazioni saranno nella condizione di poter partecipare a bandi e gestire progetti vincitori di bandi assegnatari di risorse.
I beneficiari sono dunque enti non profit, anche costituiti in forme aggregative, che abbiano sede legale e operativa nel territorio marchigiano, siano attivi da almeno due anni ovvero neocostituiti a seguito di un progetto di fusione o integrazione tra organizzazioni esistenti da almeno due anni, nonché in grado di comprovare l’assegnazione di un contributo relativo a bandi pubblici o privati inerenti al Terzo settore che richiedano l’emissione di un impegno di firma.
Colto da malore mentre è al bar con un collega: soccorso e sottoposto d’urgenza ad un angioplastica un avvocato maceratese.
Il legale, 59enne, era in compagnia di un collega nella zona di Santa Croce, quando all’improvviso ha incominciato ad accusare del malessere.
Un attimo di sosta in un bar e il collega più giovane vede che la persona che ha di fronte è pallida in volto e sta sudando molto. La descrizione dei fastidi basta per far capire al collega che non c’è un attimo da perdere. I soccorsi sono immediati, l’avvocato 59enne viene portato i al pronto soccorso e la diagnosi è quella di infarto.
L’ avvocato subisce a distanza di pochissimo un intervento di angioplastica ed è ora ricoverato all’Unità di terapia intensiva coronarica dell’ospedale di Macerata.
Il "mago Merlini" in un colpo solo distrugge, a pochi mesi dalle elezioni comunali, un anno di lavoro del centro destra, sfiducia gli elettori e manifesta tutta l’incapacità dell’attuale classe dirigente della Lega. Non c’è male, se non fosse Ricotta l’alternativa. Se fosse il primo di aprile, penseremmo al più famoso pesce. Invece, a qualche mese dalle elezioni comunali maceratesi, dopo un anno di riunioni, incontri, conferenze stampa e diversi ultimatum dati dal tavolo di centro destra, oggi viene comunicato il nulla. Anzi, viene comunicato che la Lega per un anno ha scherzato. Perché il loro interlocutore non è il tavolo degli alleati, ma la città... che però non li ha mai visti.
Un partito completamente assente sulle questioni locali. A dispetto della propria vocazione di partito del territorio. La Lega nella provincia e nel capoluogo è stata sempre assente. Non sono mai stati organizzati incontri per affrontare i problemi della città che sono anche i problemi di chi vi abita. Si è sempre data importanza al tavolo del centro destra ma ora dicono che hanno sbagliato tutto. E’ deludente vedere con quale facilità la Lega butta all’aria un percorso iniziato da molto tempo.
La semplicità con cui Merlini ha fatto questa comunicazione manifesta soltanto l’indifferenza che la Lega, e la sua attuale classe dirigente, ha nei confronti della città di Macerata. Oggi, con tutti che aspettano una risposta, a poche ore da una riunione che avrebbe dovuto individuare il candidato sindaco - esaurite tutte le scuse possibili accampate da fine anno ad oggi - l’incapacità e l’inesperienza si ergono come consigliere facendo affermare alla Lega che di quanto fatto non interessa, non comprendendo, tra l'altro, che il centro destra non è mai stato cosi tanto unito a disposizione delle giuste decisioni della Lega stessa.
A Merlini evidentemente non è bastata la lezione del 2019, poichè persevera. Il Sen. Arrigoni, oramai vicino alla fine del suo iter commissariale, non è da meno.
Non solo ha quasi sempre disertato il tavolo, mandando avanti i propri uomini (Yes men), ma oggi si permette persino di far saltare il banco. Nessun rispetto per gli alleati, per i maceratesi e per gli iscritti della Lega.
È tutto da rifare solo perché degli alleati si permettono di esprimere la propria opinione. Se queste sono le premesse, cosa farebbero questi leghisti dell’ultima ora nel caso di vittoria? Rimanderebbero Giunte? Non convocherebbero Consigli Comunali pur di non discutere ed affrontare i problemi con i propri alleati?
La situazione è demoralizzante e manifesta tutta l’incapacità di questa classe dirigente con mancanza di prove ma che ha ampiamente dimostrato di non essere capace di governare un tavolo, figuriamoci una città. Macerata si merita di più: non può essere schiava di questa Lega capace solo di buttare all’aria il lavoro di un anno per nulla, ovvietà.
Cosa propone il mago Merlini a pochi mesi dalle elezioni? Qual è l’alternativa al tavolo? Hanno compreso che si vota fra qualche mese?
E’ ora che la Lega chiarisca la propria posizione dicendo prima ai suoi alleati e poi alla cittadinanza quali sono le proprie intenzioni di partito e di coalizione.
Un Merlini non può fare primavera ma qui stiamo toccando il fondo della politica locale.
La domanda è spontanea: chi è la Lega a Macerata?
Con chi devono parlare gli alleati ed i cittadini?
Il super commissario Arrigoni ha organizzato il suo tour per la città?
Il super commissario ha cercato di includere il meglio delle “teste pensanti” maceratesi oppure ha solo pensato e voluto creare un suo ristretto staff di Yes men, in onore alla vecchia politica ?
Se questa è la proposta di Matteo Salvini per Macerata, i maceratesi diranno: "Grazie, è come se avessimo accettato!"
Oramai da tempo queste nostre terre conoscono con estrema delusione le capacità politiche della nuova classe dirigente della Lega. In provincia di Macerata, il Sen. Arrigoni ha perso ovunque gli è stato permesso di partecipare alla sfida elettorale locale. Sarà un caso ma le statistiche parlano chiaro e per lui sono impietose.
Matteo Salvini conosce quello che sta accadendo a Macerata? Alla Lega interessa vincere a Macerata? Speriamo che Salvini e la nuova Lega regionale possano finalmente prendere in mano la situazione locale. Aspettiamo con estrema ansia l'incontro del 20 nella speranza che il Capitano possa rimetterli sui giusti binari.
David Miliozzi scende nuovamente in piazza. Tutto pronto per il rush finale, in vista delle primarie che decreteranno il candidato sindaco del centrosinistra, programmate per domenica 16 febbraio.
Mliozzi e la lista a suo sostegno “Macerata insieme” incontreranno i cittadini, quest’oggi (14 febbraio), alle ore 12: 15, in piazza Pizzarello: “per dare voce a tutti i quartieri che non hanno avuto la cura che meritano”.
“Abbiamo presentato due mozioni sui cantieri abbandonati in città, richiedendone la mappatura, spiega il consigliere. Abbiamo insistito sul tema dei cantieri abbandonati di via del Piccinino, di via Trento, di Piediripa, Collevario, di via due Fonti, siamo andati a studiare le problematiche di ogni cantiere con esperti e giornalisti, abbiamo acceso il riflettore su un tema molto delicato, puntando l'attenzione sui tanti scheletri edilizi presenti in città”.
“E proprio in questi ultimi mesi, grazie all'Università di Macerata che ha acquistato lo scheletro di Piazza Pizzarello per fare un polo didattico, un intero quartiere verrà riqualificato.
È stata una delle più belle battaglie politiche da che ho combattuto in questi 5 anni di consiglio comunale. Nel frattempo tanti cittadini e cittadine hanno cominciato a credere in questo progetto, Macerata Insieme. L'entusiasmo di fare qualcosa di bello per la nostra città è tantissimo, cresce giorno dopo giorno. Ci siamo. Domenica si vota. Abbiamo una grande opportunità per rilanciare Macerata. Tutti insieme”.
Nella mattinata odierna, 14 febbraio 2020, Macerata e tutti coloro che quotidianamente la vivono e la frequentano, si sono svegliati trovando due striscioni apposti sotto il Monumento ai Caduti in Piazza della Vittoria recanti la scritta “Polveri sottili e solite facce: Cambiamo Aria”.
Strada Comune rivendica la paternità dell'iniziativa per sensibilizzare la popolazione su di un tema fondamentale per la salute ed il benessere di tutti noi, l’inquinamento della nostra città, troppo spesso sottaciuto nel dibattito pubblico.
Macerata infatti, secondo un rapporto di Legambiente è una di quelle città ad aver superato i limiti per le polveri sottili e l’ozono ma nonostante tali datti oggettivi l’Amministrazione Carancini ha da sempre negato che la nostra città fosse inquinata: questo perché i dati relativi al inquinamento atmosferico a Macerata vengono analizzati da un’unica centralina posizionata a Collevario, in una zona quasi agricola, lontana da fonti di inquinamento e dalle grandi arterie di collegamento.
Da qui la scelta di posizionare i nostri striscioni in uno degli snodi viari più trafficati e laddove un tempo era posizionata proprio una centralina di rilevamento dello smog. Il Monumento ai Caduti, inoltre, guarda verso Corso Cavour, che nella nostra visione di città, da semplice strada di scorrimento dovrà diventare uno spazio dedicato al commercio e al passeggio.
Affermano i membri di Strada Comune: "Noi di Strada Comune riteniamo che per un tema cosi delicato sia necessario un approccio totalmente diverso rispetto ai soliti noti che stanno governando la città da ormai troppi anni negando alla radice il problema. Proponiamo come prima mossa quella di avviare una rete di monitoraggio in modo tale da avere un quadro completo sulla situazione dell’inquinamento a Macerata così da poter programmare ed attuare le iniziative più opportune al fine di salvaguardare il bene comune più importante per tutti noi: la nostra salute".
Domenica 16 febbraio, alle 17.00, la commemorazione del filosofo Giordano Bruno al Palazzo Buonaccorsi.
Anche quest’anno infatti Macerata vuole rendere omaggio al filosofo Giordano Bruno nella ricorrenza della sua morte, avvenuta il 17 febbraio 1600 sul rogo di Campo de’ Fiori a Roma. In onore anche della lapide che alcuni studenti e cittadini maceratesi hanno posto il 1° luglio 1888 in una delle colonne esterne del Palazzo municipale di piazza della Libertà, si svolgerà nella suggestiva location del Palazzo Buonaccorsi un evento simbolico dedicato proprio alla commemorazione del pensatore.
Sulla scia degli incontri degli scorsi anni, ospite dell’evento sarà il Prof. Filippo Mignini, uno dei massimi conoscitori di Giordano Bruno, che terrà una lectio magistralis sull’importante filosofo divenuto simbolo del libero pensiero.
L’incontro, organizzato dalla Scuola Popolare di filosofia di Macerata, in collaborazione con il Comune di Macerata e Macerata Musei, è libero e aperto a tutti.
La Lega diserta il tavolo del centrodestra. Era convocata per le ore 18.00 del pomeriggio odierno l'ennesima riunione della coalizione del centrodestra maceratese per decidere il candidato sindaco unitario da proporre alle prossime elezioni comunali. Un incontro nel quale, tra l'altro, proprio la Lega avrebbe dovuto annunciare la rosa dei nomi da proporre alla coalizione.
Succede, però, che a 30 minuti dall'orario scelto per la convocazione del tavolo, la Lega scrive agli alleati un messaggio via WhatsApp in cui annuncia che - a causa delle "comunicazioni avvenute nei giorni scorsi" - non avrebbe partecipato allo stesso. "Rimaniamo stupiti, cosa dobbiamo pensare? - si domandano dal resto della coalizione - Chiediamo alla Lega, di chiarire le loro posizioni. Se e come intende proseguire un confronto con le altre forze o se invece intende proseguire da sola questo percorso".
"Questa chiarezza non è dovuta solo a noi che da mesi cerchiamo pazientemente di costruire - proseguono gli alleati -, ma a chi crede nella forza dell'unità del centrodestra come risposta al malgoverno della città. Oltretutto non è un segreto che per mesi abbiamo aspettato di condividere proprio insieme alla Lega programmi e uomini".
"Restiamo comunque a disposizione, al di là delle difficoltà che ci sono, in ogni tavolo elettorale per trovare la squadra migliore - concludono dal centrodestra, rivolgendosi alla Lega -, e portare a termine il percorso intrapreso nell'interesse della città".