Ieri é stata la volta di un venticinquenne nigeriano. Gli uomini della Polizia di Stato lo hanno sorpreso davanti ad un supermercato mentre infastidiva i clienti. Sprovvisto di documenti, é stato identificato e successivamente rilasciato. Un piccolo episodio, quello avvenuto ieri a Macerata, che, però, conferma la presenza di alcuni soggetti sinora mai identificati, mentre è stata riscontrata l’assenza di soggetti sottoposti a controlli nelle scorse settimane da parte della Polizia.
Continuano, dunque, i controlli della Polizia di Stato disposti dal Questore Antonio Pignataro, davanti ai supermercati e centri commerciali di Macerata, finalizzati a debellare il fenomeno delle molestie dovuto alla presenza di persone che chiedono insistentemente denaro ai clienti.
Positivo il cambio di atteggiamento dei cittadini maceratesi i quali, contrariamente a quanto avveniva fino a qualche mese fa, oggi si rivolgono con fiducia alla Polizia di Stato per segnalare la presenza delle persone moleste davanti ai supermercati.
Il Questore Pignataro sottolinea: “Siamo al servizio di questa città, combatteremo ogni forma di illegatità”.
La Pallavolo Macerata sistema il proprio organico. I biancoverdi ufficializzano l’arrivo del libero Gabriele Condorelli. Classe 2001, nato a Catania, Condorelli ha vinto lo Scudetto di categoria con l’under 20 di Castellana ed è arrivato in finale con l’under 18. Il 17enne andrà ad inserirsi nell’organico maceratese a disposizione di coach Bosco e partirà come vice Gabbanelli. Prosegue dunque senza soste il mercato.
La CNA Territoriale di Macerata rifiuta nettamente la prospettiva di realizzazione di un nuovo centro commerciale a Piediripa, nell’area Valleverde.
Un deciso “no” al sorgere del nuovo centro, che si unisce al coro di grande contrarietà manifestata in questi giorni, sostenuta dalla consistente raccolta firme effettuata nelle ultime ore.
“Come CNA – dichiara il Presidente Territoriale Giorgio Ligliani - esprimiamo forte preoccupazione per il profilarsi della costruzione di questo centro commerciale. Come è noto, sarebbe un ulteriore centro commerciale, di cui siamo certi che il territorio non senta la necessità. Si tratterebbe di replicare, ancora una volta e in una zona già fortemente popolata di strutture simili, un modello di consumo ancora a vantaggio della grande distribuzione e a discapito delle botteghe, dei piccoli negozi, di un commercio diffuso. Senza dimenticare l’aspetto legato all’ulteriore consumo di suolo ”.
Una posizione, quella dell’associazione di categoria, legata alla delicatissima situazione socio economica, aggravata dal sisma e dalle sue conseguenze: “Riguardo l’utenza potenziale della nuova struttura, il sisma e le dinamiche che ne sono scaturite, l’hanno spostata più che altro verso la costa, per cui è difficile ipotizzare un riscontro reale in termini di affluenza che possa giustificare la realizzazione di un progetto di tale impatto”.
Ligliani ribadisce inoltre che “il modello di consumo che l’esplosione dei centri commerciali favorisce, finisce per penalizzare il commercio di prossimità, l’artigianato e le produzioni di qualità. Oltre ovviamente a contribuire allo svuotamento dei centri storici, uno scenario da scongiurare in maniera netta perché, nel lungo periodo, può mettere a rischio la sopravvivenza, oltre che del commercio, anche delle categorie di artigiani che vivono di manutenzioni dei centri storici stessi”.
Per la CNA di Macerata si tratta di conseguenze molto serie, portate da un paradigma di consumo e di commercio totalmente distante dall’universo produttivo che la nostra associazione di categoria rappresenta.
Siringhe in Viale Don Bosco. Questa la segnalazione di un cittadino che nella giornata di oggi ha inviato delle foto scattate in questa zona della città.
Nelle foto si vedono chiaramente delle siringe abbandonate ai bordi della strada: una situazione che è stata denunciata anche in altri luoghi a Macerata. Da qua l'indignazione, naturale, dei cittadini.
Questo matrimonio s'aveva da fare. Si può prendere in prestito il Manzoni, con tanto di modifica sostanziale, per raccontare le nozze tra uno dei locali del centro storico di Macerata, La Caffetteria di piazza Mazzini, e un caffè che tra le colline Maceratesi, precisamente da Camerino, lancia il suo brand.
Dieci giorni circa, tanto é passato da quando, nelle scorse settimane, i titolari de La Caffetteria hanno fatto conoscere il nuovo caffè attraverso una iniziativa che ha riscosso un successo oltre le più rosee aspettative. "La decisione di offrire a tutti il nostro nuovo caffè per un giorno - hanno spiegato - ci ha permesso di rafforzare il nome della nostra attività, che da sempre punta su prodotti di qualità assoluta, che vengono dal territorio o che si legano a doppio filo con il territorio, ed un caffè che nasce come brand di eccellenza di una azienda già molto nota nel settore della torrefazione".
Una azienda che ha sede in Emilia Romagna, ma che ha radici maceratesi, visto che i due titolari hanno mosso i primi passi proprio sotto i Sibillini. E sotto i Sibillini, precisamente a Camerino, é nata la linea di produzione Blacksoul. "Il nostro caffè Blacksoul - ha spiegato Fabio - é un prodotto di assoluta qualità, la cui distribuzione non tende alla quantità, ma anzi fa selezione. E La Caffetteria ci é sembrato il locale perfetto, vista la loro continua ricerca di materie prime di qualità, per essere anche nel capoluogo".
"Il progetto dell’Università di Macerata - ha detto il sindaco di Macerata Romano Carancini - per i locali dell’ex Upim può, anzi deve andare avanti perché questa è la volontà politica dell’amministrazione comunale, sindaco, giunta e consiglio comunale. A questo scopo abbiamo già provveduto a gennaio ad approvare una variante urbanistica necessaria per la realizzazione del progetto dell’Università. Dunque è evidente che la riqualificazione degli spazi dell’ex Upim è un beneficio e un’opportunità per tutti. Ribadisco, come già in precedenza dichiarato, che siamo a disposizione dell’Università e dei propri tecnici per trovare insieme soluzioni tecniche compatibili con l’uso di quegli spazi. Tra esse possiamo valutare ipotesi come: la realizzazione di alcuni pozzi di luce su Galleria del Commercio che possano attingere dall’esterno luce naturale, facilmente realizzabili con un impegno economico non gravoso e che, d’altro canto, potrebbero eventualmente beneficiare anche della partecipazione dell’amministrazione comunale di Macerata. In alternativa, una relazione integrativa al progetto già presentato dall’Università nella quale si illustri, in riferimento agli spazi destinati ad aule didattiche del piano seminterrato, che, per specifiche funzioni a cui saranno adibite ovvero per i tempi di turnazione degli studenti, le stesse risultano compatibili anche solo con l’utilizzo di luce artificiale. Indicazioni, peraltro, già prospettate all’Università dal nostro ufficio tecnico nella fase istruttoria, utili a realizzare il progetto. Resta chiaro che eravamo e siamo disponibili a valutare qualsiasi ulteriore soluzione che dovesse provenire dall’Ateneo. Aggiungo che ci sono ampiamente i tempi per chiudere con reciproca soddisfazione questa fase di interlocuzione tra Comune e Università. Non è questo il momento per altre dichiarazioni. Oggi è il tempo per costruire la città".
Preso a Macerata un latitante macedone. L'uomo è stato arrestato ieri dalla polizia ed era ricercato a livello internazionale, poiché accusato in Norvegia del reato di violenza sessuale nei confronti della figlia di soli otto anni e della ex moglie. Le violenze sono state continuate e sono state compiute per circa due anni. L’uomo, di nazionalità macedone, classe 1972, aveva anche degli alias, ossia utilizzava delle altre generalità, per non essere rintracciato nel territorio.
La Norvegia, acclarati i fatti, aveva emesso una sentenza definitiva di condanna e era scattato il mandato di arresto a livello internazionale.
La Squadra Mobile, appreso della possibilità che l’uomo potesse essere presente in questo territorio ha iniziato le indagini e per sette giorni sono stati svolti accertamenti ad ampio raggio sulle tracce dell’uomo, allargati anche al territorio calabrese, essendo risultato che l'uomo aveva avuto contatti con quel territorio.
La perseveranza degli investigatori ha consentito di individuare il luogo in cui il ricercato si nascondeva e dopo ore di appostamenti, anche occultati all’interno di attività commerciali del centro storico del capoluogo, nel pomeriggio di ieri è stato possibile bloccare il soggetto sul quale pende la condanna definitiva di anni 8 e sei mesi nonché la richiesta di estradizione verso la Norvegia al fine di poter scontare la pena definitiva.
La Società Filarmonico-Drammatica compirà 210 anni il prossimo 12 dicembre, ma dimostra di sapersi rinnovare mantenendo la propria identità culturale. La scorsa settimana, a chiusura dell’anno sociale 2017-2018, la SFD ha apportato un significativo cambiamento al suo statuto, cosa che non avveniva dal 1920, e oggi può accogliere fra i suoi soci anche associazioni, enti e imprese.Una decisione, presa nell’ambito dell’ultima assemblea associativa, che dice molto di ciò che la Filarmonica si propone di rappresentare: un motore per il territorio maceratese. Dalla sua fondazione nel 1808 e fino a qualche giorno fa i soci - sia quelli ordinari sia gli onorari - potevano essere solo privati, persone fisiche. Oggi anche enti, imprese e associazioni possono entrare a far parte dello storico circolo in qualità di soci sostenitori. “Sono molto felice di aver raggiunto questo obiettivo dopo un decennio di tentativi”, sottolinea il presidente della Filarmonica di Macerata, Enrico Ruffini. Anche il sistema elettorale è stato modificato in modo da essere più trasparente e all’insegna di una più puntuale operatività.L’anno sociale si è chiuso con un altro dato rilevante: il numero dei soci è cresciuto di oltre il 20%, invertendo il trend negativo degli anni precedenti. Le nuovi iscrizioni, inoltre, provengono da giovani che hanno così contribuito ad abbassare l’età media dei soci.Un risultato raggiunto anche grazie al ricco calendario di eventi che si sono svolti a Palazzo Bourbon Del Monte nei mesi scorsi. Le porte della sede di via Gramsci si sono aperte per 41 eventi, che comprendono il Cabaret e la rassegna teatrale della Compagnia Filarmonico Drammatica come pure Overtime, Musicultura e Macerata Racconta, e che hanno richiamato una media di duecento persone a serata in una stagione invernale particolarmente difficile per la città.Oltre agli eventi ludici, sono stati molto partecipati anche quelli culturali realizzati in collaborazione con il Comune di Macerata, il FAI e l’associazione Le Casette: iniziative nelle quali sono stati affrontati temi di stringente attualità come l’uso e lo spaccio di sostanze illegali nel territorio maceratese, e la sicurezza come questione centrale non solo nella percezione della cittadinanza.L’attività della Filarmonica ora si sposta nella sede estiva di via Ghino Valenti.
Continua l’opera di costruzione del roster per la Pallavolo Macerata. La società biancoverde annuncia l’arrivo di Andrea Nasari, schiacciatore proveniente dalla Canottieri Ongina (serie B). Nasari, classe 1996, andrà a completare il pacchetto di schiacciatori, andando a giocarsi il posto con giocatori di grandissime qualità come Casoli e Tartaglione. Il ds Modica ha individuato in lui un buon jolly. Per lo schiacciatore l’opportunità di crescere vicino a giocatori esperti. Nasari va ad aggiungersi allo scacchiere di Bosco dove già ci sono l’alzatore Miscio, i centrali Bussolari e Molinari, il libero Gabbanelli e gli schiacciatori Casoli e Tartaglione.
Nella mattina di sabato 30 giugno, anticipando di qualche minuto la chiusura delle proprie attività, i commercianti si danno appuntamento in Piazza della Libertà, dove una delegazione chiederà di essere ricevuta dal Sindaco, per chiedere chiarimenti sulla vicenda del parco commerciale e argomentare il disappunto della categoria.
Dalla terza Finale Nazionale del Campionato di società maschile, quella che il regolamento chiama “Bronzo”, la squadra dell’Atletica AVIS Macerata è ritornata, dopo due intensissime giornate di gara, con un risultato complessivo molto importante: sarà in Finale anche il prossimo anno.Non era scontato, ma con quattro vittorie individuali, un secondo posto e altri ottimi risultati tecnici la squadra bianco-rossa, dopo aver vinto il campionato regionale assoluto, ha mantenuto alta la bandiera dell’Atletica Marchigiana con un importante settimo posto che la mantiene nella sfera nazionale.
Dominus della squadra a Sulmona è stato Giovanni Faloci che, con due perentorie vittorie, ha dato la giusta dritta alla manifestazione. Per lui 59,89 nel disco miglior risultato tecnico della manifestazione e 17.12 nel peso.Al termine delle due giornate di gara, che l’atleta ha voluto onorare con la sua proverbiale correttezza, grande attaccamento ai colori sociali e l’entusiasmo che lo caratterizzano, il forte discobolo ha raggiunto Fiumicino, destinazione Tarragona (SPA) per partecipare con nazionale assoluta alla 18^ Edizione dei Giochi del Mediterraneo, difendendo i colori dell’Italia.
Vittorie di Giacomo Brandi nella 5 km. marcia in 23’15”14 che, reduce dalla bella esperienza di Jesolo con la nazionale under 23, non ha voluto mancare l’appuntamento avisino, e di Emanuele Salvucci nel lancio del giavellotto che con 60,56 ha centrato il minimo di partecipazione per i campionati italiani assoluti in programma a Pescara a settembre.Si è difeso con onore Nicola Cesca nei 110 ostacoli agguantando un brillante argento e cedendo la prima posizione per soli due centesimi.Brillante la staffetta 4 x 100 composta da: Dennis Marinelli, Nicola Cesca, Andrea Corradini e Lorenzo Angelini che ha chiuso la prova con il quinto posto, ottenendo il pass per gli Assoluti in 42”03.
Prezioso quarto posto di Mattia Perugini nel salto con l’asta con la misura m. 4,20.Ottimo il 400 ostacoli di Jacopo Palmieri che si è migliorato sulla distanza con 56”64 chiudendo al settimo posto. Personal best di Andrea Corradini nei 400 corsi in 49”62 con un buon sesto posto e notevole la prova della 4 x 400 con Andrea Corradini, Nicola Cesca, Andrea Pietrella e Lorenzo Angelini in 3’21”74 con lo stesso piazzamento, di buon auspicio per i campionati regionali della prossima settimana dove si proverà a scendere di quel secondo che manca per andare a Pescara.
Importanti le prove di Ndiaga Dieng che ha doppiato 800-1500 in 1’57”74 e 4’10”81Il confronto è stato durissimo e utili sono state le prove di Nicholas Formiconi nel lungo con 6.33, di Barkinde Mamadou Diallo, esordiente nei 3000 siepi in 10’37”21 e da applausi la prova di Andrea Virgili nei 5000 che, caduto rovinosamente a 20 metri dal traguardo (accertata una piccola frattura al polso) ha saputo rialzarsi e concludere la gara, perché in un campionato di società non ci si può fermare. Vittoria finale della Pro-Patria Milano davanti alla formazione dell’ACSI Campidoglio Palatino di Roma, settima l’AVIS Macerata, ma la società avisina, con questo piazzamento, ha confermato la sua presenza nel campionato anche per il 2019.
Riceviamo e pubblichiamo da parte di Italia Nostra Onlus
"È probabilmente banale osservare che chiunque esprima un’opinione sulla realizzazione di una nuova struttura commerciale, quasi sempre avrà una posizione contraria, sia esso un singolo cittadino, sia esso un amministratore o un nostro rappresentante nelle istituzioni. Da tale assunto, due sono le cose che si possono desumere: la prima è che chi non si esprime è, presumibilmente, favorevole a questo tipo di iniziative, riuscendo ad essere, nel processo decisionale, sempre più “pesante” di chi è contrario; la seconda è che le questioni di carattere ambientale, i cui effetti si riverberano sulle persone in termini di benessere e salute, saranno sempre destinate a soccombere nei confronti di esigenze di tipo economico – finanziario. Se andiamo a vedere la storia recente (e meno recente) della gestione del nostro territorio è sempre andata più o meno così. A Macerata, la vicenda Giorgini in cui si impedì l’insediamento di una industria potenzialmente molto inquinante con l’imponente mobilitazione di cittadini e ambientalisti, è stata l’eccezione che conferma la regola: gli interessi collettivi sono sempre calpestati e piegati ai voleri dei pochi.Come è possibile che accada tutto questo, arrivando ad esiti a cui, almeno in apparenza, la maggioranza delle persone si dichiara contraria? La risposta è purtroppo complessa, non sintetizzabile in uno slogan altisonante con tanto di hashtag, e risiede nella natura dei due interessi in gioco, entrambi legittimi (appare utile precisarlo), e dal campo in cui essi si confrontano. Cercando di semplificare, potremmo dire che, per quanto riguarda gli interessi, da una parte c’è quello pubblico, l’interesse che riguarda tutti noi cittadini, diluito e suddiviso, diciamo così, tra un elevato numero di persone; di contro c’è l’interesse privato, concentrato nel diretto interessato o in un numero limitato di persone che su di esso investono le proprie energie e le proprie risorse. L’urbanistica, composta dai piani e dalle norme che regolano la gestione del territorio, invece, è l’insieme di regole e di tecniche con cui i due interessi dovrebbero contrapporsi, in maniera democratica e trasparente. Il condizionale è d’obbligo perché nella pratica, purtroppo, questa disciplina, creata per guidare un possibile sviluppo della città nel suo complesso, è ridotta a mero strumento a servizio di una “semplice” contrattazione. In essa l’ente pubblico partecipa quasi sempre senza l’utilizzo di nessun quadro complessivo condiviso (quindi senza obiettivi pubblici discussi e apertamente dichiarati), navigando a vista e contrapponendo alla forza dell’interesse privato solamente quella parte di interesse pubblico legato direttamente all’oggetto della trattativa.Da qui è facile intuire i diversi pesi che potranno essere assegnati, parlando ad esempio del processo decisionale per la pedonalizzazione di un centro storico, al commerciante che deve fatturare per portare avanti la propria attività o al residente, bisognoso “solamente” di poter camminare per i vicoli senza la preoccupazione di essere investito e respirando un’aria non troppo inquinata; come d’altronde si vince facile se si deve scommettere tra un’impresa edile che vuole demolire un villino liberty per ricostruirlo con volumetria supplementare per nuovi appartamenti ed il povero comitato di sparuti cittadini che si oppone per conservare la memoria storica di quella parte di città… Si opera, di fatto, una banalizzazione dell’interesse pubblico, scorporandolo in mille rivoli, rendendolo di fatto ininfluente di fronte alla nettezza dell’interesse del soggetto privato che via via si siede al tavolo delle trattative.Il Piano Regolatore Generale (il famoso PRG) è lo strumento che costituisce il quadro in cui si sanciscono queste contrattazioni semi-private e che a Macerata, occorre ricordarlo, ha in pancia una volumetria edificabile sufficiente a far insediare oltre 10.000 nuovi abitanti (quando la popolazione maceratese è ferma a 43.000, o giù di li, dagli anni 70 del secolo scorso) e che permette, tra le varie cose, proprio la realizzazione del centro commerciale di cui oggi si dibatte.È il PRG vigente, pertanto, che va ridisegnato, riformulandolo in tutte le sue componenti fondamentali, riducendone sensibilmente le potenzialità edificatorie e mettendo al centro la realizzazione di una città per tutti. Poco più di un anno fa, all’insediamento del nuovo rettore, l’università di Macerata avanzò una sua proposta, a cui anche Italia Nostra diede un suo piccolo contributo parlando di riqualificazione e di spazio pubblico: questo è stato il più recente e, forse, unico tentativo di iniziare a tratteggiare una possibile Macerata del futuro, non se ne ricordano altri.Delineare una Macerata del futuro e iniziare a ragionare in termini di realizzazione di un nuovo piano regolatore. Questi gli estremi di un percorso da intraprendere da parte di tutta la città, sia che si parli di amministratori, forze politiche, associazioni o singoli cittadini. Qua non ci sono buoni e cattivi, o sfruttatori e sfruttati. Perlomeno non solo. E a questo ridisegno della città, proprio per evitare che i pochi decidano per i molti, devono poter partecipare tutti: la definizione di un nuovo PRG potrebbe essere la sede di questa partecipazione e appare come il modo migliore per opporsi in maniera forte e credibile alla nuova lottizzazione commerciale e ad altre situazioni analoghe che, non dimentichiamocene, sono sempre presenti nell’attuale PRG, perenni spade di damocle sulle sorti dei nostri territori".
Si è tenuta martedì 26 giugno, presso la Nuvola Convention Center di Roma, l’Assemblea Nazionale di Confartigianato Imprese che ha visto anche la partecipazione di una folta delegazione dell’Associazione di Macerata, guidata dal Segretario Provinciale Giorgio Menichelli, Enzo Mengoni (Vice Presidente Provinciale), e Giuseppe Mazzarella (Presidente Regionale).
Rilanciare le virtù della piccola impresa artigiana, che mai come quest’anno ha fatto registrare record importanti sul fronte del lavoro e dell’economia, a cominciare da apprendistato ed export. Questo il tema principale affrontato dal Presidente Nazionale Giorgio Merletti che ha parlato poi di formazione giovanile, fisco e innovazione, denunciando i vizi italiani e proponendo ai rappresentanti del Governo presenti, tra cui i Viceministri Luigi Di Maio e Matteo Salvini, un vero e proprio contratto di sette punti, semplici ed immediatamente applicabili: la modifica del Codice degli Appalti, la firma sul decreto delle nuove tariffe INAIL, la chiusura definitiva del disastroso SISTRI, la tutela della manifattura made in Italy, una tassazione reale per i giganti del web, la riduzione del costo dell’energia e la valorizzazione delle piccole imprese in ogni nuovo provvedimento introdotto in italiano, come da indicazioni europee.
“Partecipiamo ogni anno con grande orgoglio a questo appuntamento che sicuramente è uno dei più importanti nel calendario di Confartigianato – ha dichiarato il Presidente Provinciale di Confartigianato Imprese Macerata Renzo Leonori. Un’occasione per ribadire il valore del lavoro artigiano, che si fonde con la storia del nostro Paese e che ne è cardine fondamentale. Chiediamo impegno e responsabilità a questo nuovo Governo, confidando che possa garantire e tutelare gli interessi concreti e reali delle nostre imprese.”
"L'associazione commercianti in rappresentanza dei suoi iscritti, rimane basita di fronte all’atteggiamento ostile dimostrato dall'amministrazione comunale nei confronti di Unimc e a questa si sente solidale".Così l'associazione commercianti di Macerata.
"Ciò che veramente sfugge - continua l'associazione - è l'obbiettivo che il Comune si è prefisso relativamente al futuro del nostro centro storico. Quali i progetti? Quali le intenzioni? Prima non abbiamo compreso la volontà di creare un salotto vuoto ancora non arredato ma anzi carente di cura, ora non compendiamo il perché dell'inasprimento dei rapporti con quella che sembrava essere rimasta l'ultima risorsa della città sulla quale puntare: l'Università. Ci auguriamo quindi che le trattative tra i due enti riprendano al più presto, affinché i locali dell’ex Upim possano tornare a nuova vita, aumentando così il decoro del centro e contribuendo a quel tocco di maggiore vivacità che da soli, senza un sistema di rete, non si è in grado di aggiungere".
Da alcuni anni l’Accademia di Belle Arti collabora con assiduità e progetti di prima linea con il Macerata Opera Festival, non ultima la realizzazione dell’allestimento di Shi lo scorso anno. Questo rapporto nel segno dell’arte e della creatività si rinnova anche nel 2018 con una serie di iniziative legate al mondo della fotografia, dei social network e della scenografia. Accademia Social: sotto questo titolo la prestigiosa istituzione cittadina di alta formazione riunisce una serie di attività che arricchiscono la sezione “Visioni” del Macerata Opera Festival 2018, dedicata appunto a mostre, installazioni, creatività digitale.Al centro delle varie proposte dell’Accademia di Belle Arti, che coinvolgono in prima linea Il corso di fotografia, c’è l’idea di permettere agli spettatori di entrare a far parte di una mostra del festival, in linea con i presupposti di partecipazione diretta del pubblico che sono alla base della programmazione della nuova direttrice artistica del festival Barbara Minghetti. Si comincia con #verdecomeopera: lo spazio espositivo GABA.MC Young (via Gramsci 55, Macerata) diventerà un luogo social composto direttamente da tutte quelle foto che saranno postate su Instagram con l’hashtag #verdecomeopera. Sarà un modo per condividere la propria voglia di Verde.L’attività è già partita in questi giorni e gli studenti che per primi alimenteranno questi luoghi virtuali sono stati anche all’interno dello Sferisterio per catturare sensazioni e momenti legati a #verdecomeopera.Tutti gli scatti costituiranno quindi una videoinstallazione di immagini libere e in costante evoluzione; le migliori saranno stampate ed esposte continuativamente nel secondo spazio espositivo che diventerà una video-installazione di immagini “verdi”. Non poteva mancare l’apporto creativo dell’Accademia per nuove scenografie urbane durante il periodo del Macerata Opera Festival: saranno create tre installazioni permanenti in Piazza Mazzini, all’Emiciclo Torri e in Piazza Vittorio Veneto, per una città sempre più #verdesperanza. Infine ci sarà “Opera Verde”. Dal mese di luglio, per tutta la durata del Festival, le forme delle colline marchigiane verranno trasposte e rappresentate lungo le mura di cinta della città di Macerata, attraverso l’uso di materiali biodegradabili. Si tratta di un percorso sulla sostenibilità, sostenuto da Heracomm, realizzato attraverso originali scenografie urbane, che culminerà a Palazzo Buonaccorsi con The Invisible Nature (installazione di Rino Stefano Tagliaferro realizzata in collaborazione con Parma 360 Festival della creatività contemporanea e ma Capitale Italiana della Cultura 2020).
È stato presentato stamattina il percorso per la redazione del Piano urbano per la Mobilità Sostenibile. Quello che si prefigge l’Amministrazione comunale dovrebbe essere un Piano Urbano Mobilità Sostenibile affidato alla Società di ingegneria Sintagma S.r.l. di Perugia.
Lo strumento di pianificazione urbana nelle intenzioni dell'amministrazione comunale mira ad offrire un sistema di soluzioni alle esigenze di mobilità di tutti coloro che vivono nel territorio comunale con un’ottica che guarda ai cambiamenti che saranno determinati dai piani urbanistici, dalle evoluzioni nelle tecnologie della mobilità e negli stili di vita. I cittadini potranno partecipare alla definizione delle priorità del piano attraverso un questionario on line.Non più di due minuti il tempo necessario per rispondere alle domande e dare il proprio contributo fornendo informazioni importanti relative alle attuali scelte di mobilità, a valutazioni e aspettative sulle diverse soluzioni possibili.” Il questionario è rigorosamente anonimo e sarà compilabile fino alla fine di settembre.
La questione ha però provocato anche qualche mal di pancia, come si evince dal post pubblicato su Facebook da Robertino Perfetti che scrive: "Il Sindaco è stato incapace anche di scegliere i propri collaboratori 'assessori'. Infatti, oggi Ci chiede quali sono le 'priorità' riguardo alla mobilità. Incredibile, dopo esser stato consigliere e capogruppo PD in Comune e dopo ulteriori sei anni di governo ancora non ha capito! Peggio, hanno dato anche un incarico esterno alla Sintagma. Non ci posso credere!"
Pubblicità affisse sugli alberi, ma i cittadini non ci stanno.
A Macerata è stata infatti segnalata l'affissione di locandine pubblicitarie con chiodi sugli alberi secolari di Villa Cozza.
"Una gran bella stonatura" si legge sul Facebook. "Ferito anche il famoso cipresso di Guadalupe"
E i cittadini si chiedono se non si può porre rimedio alla situazione.
L’Acqua, elemento che sta all’origine di ogni forma di vita, è stato scelto come tema per festeggiare la nascita di una nuova Scuola a Macerata: l’Istituto San Giuseppe. La scuola ha una grande tradizione che si è adeguata a nuovi cambiamenti ed esigenze accogliendo un’importante sfida educativa per le future generazioni dei bambini di Macerata e di tutto il territorio.
L’acqua come simbolo di forza aggregante, relazionale, capace di creare e dare vita, pace. L’acqua come simbolo di salvezza ed armonia, capace di creare relazioni armoniose. Quelle stesse relazioni a cui si ispira tutto l’agire della Scuola San Giuseppe.
Un’occasione per festeggiare il I ciclo della Scuola Media e accogliere i nuovi bambini che da settembre frequenteranno la Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado che sarà gestita dalla San Giuseppe Soc. Coop Sociale Onlus. La società nata nel 2015 da una sfida di tanti genitori ed insegnanti in cui le suore hanno creduto per prime e che con generosità continueranno a sostenere anche ora che hanno ceduto il testimone.
Per l’occasione sarà presente un artista di fama internazionale: Giuseppe La Spada, un artista interdisciplinare, ispirato dalla natura, poesia e suono che ha una grande passione per il pensiero sistematico e che presenterà un suo nuovo progetto “We are drops”. Il progetto a cui artisti e scienziati da tutte le parti del mondo hanno lavorato insieme ai bambini per generare amore, stupore e consapevolezza in gocce piccole e grandi, per preservare e proteggere l'elemento Acqua nella sua bellezza e salubrità.
Un progetto che verrà sviluppato ed approfondito durante il corso del prossimo anno, una nuova sfida, quella di un sapere colto, curioso, aperto al mondo e ad esperienze inedite ed ai temi della sostenibilità e della contaminazione tra discipline limitrofe.
In un tempo incerto ed in un futuro in cui si cercheranno sempre più persone influenzate dall’arte, dalle discipline scientifiche ed umanistiche che sappiano pensare, creare e produrre idee e prodotti innovativi è molto importante offrire ai ragazzi ed insegnanti l’opportunità di uno scambio ed attenzione verso forme di bellezza oggettiva.
Sarà un momento di vera poesia e di riconoscimento per tutti quelli che hanno creduto nella scuola e che continueranno a sognare. Sarà soprattutto un momento di saluto commosso e profonda riconoscenza alle Suore di San Giuseppe che hanno donato tanto alla città di Macerata e a tutto il territorio per decenni.
Nuovi riconoscimenti per l’Università di Macerata, che anche quest’anno – insieme alla Emlyon Business School e alla East China Normal University - è stata tra gli organizzatori della conferenza internazionale China Goes Global, promossa dalla Chinese Globalization Association per mettere a confronto centinaia di accademici e imprenditori di tutto il mondo sulle tematiche connesse alla Cina che si globalizza. Giunta alla dodicesima edizione, che si è svolta nei giorni scorsi a Shanghai, la conferenza, lanciata ad Harvard, alla Kennedy School, si è spostata in Germania, Atlanta, Norvegia e, nel 2016, proprio a Macerata, rafforzando l’apertura internazionale del suo ateneo.
L’Università di Macerata è stata rappresentata dalla professoressa Francesca Spigarelli, direttrice del China Center di Unimc e membro del comitato organizzatore della conferenza, e dai giovani dottorandi Dominique Lepore - dottorato Eureka in Global Studies - e Lorenzo Compagnucci - dottorato Eureka in scienze giuridiche. I ricercatori di Unimc hanno presentato lavori scientifici sui processi di globalizzazione della Cina, rivolgendo l’attenzione a temi di grande attualità come la spinta alla supremazia cinese in termini di innovazione, l’attenzione per le industrie culturali e creative, il settore salute-benessere.
I lavori presentati sono stati valutati e premiati dal comitato scientifico che annualmente assegna riconoscimenti ai partecipanti per l’impegno profuso nell’attività di ricerca. In particolare, Lorenzo Compagnucci è stato premiato come miglior valutatore e revisore dei lavori inviati alla conferenza (“Best Reviewer”).
L’evento ha riscosso successo e forte interesse soprattutto da parte degli esponenti del mondo delle imprese: erano presenti i vertici di Fosun, gruppo tra i più attivi a livello internazionale, che ha acquisito, tra gli altri ClubMed nel settore del turismo e Lanvin nell’alta moda, e Geely, colosso del settore auto, che nel 2010 ha acquisito Volvo. Proseguendo il dialogo internazionale tra accademia e imprese, la prossima edizione della China Goes Global Conference si terrà negli Stati Uniti dal 30 settembre al 2 ottobre 2019 al Rollins College di Orlando in Florida
La società Helvia Recina Volley Macerata saluta con tutto l’amore, la gratitudine e l’affetto uno dei tasselli fondanti della Roana Cbf: il capitano Elisa Giorgi, un monumento di questa squadra, una figlia per questa società.
Elisa ha mosso i suoi primi palleggi con la maglia dell’Helvia, da sempre si è distinta per il suo modo di stare in palestra, dietro quel suo atteggiamento silenzioso e quasi timido nasconde una grande personalità: un sorriso sempre per tutti, la battuta pronta, la capacità di accogliere chiunque entrasse in squadra e un estro che anche ‘Ngapet le invidia, per non parlare delle sue capacità di tuffarsi per difendere ogni pallone: si è temuto per la sua incolumità a volte, eppure lei si è sempre rialzata, lei quella palla non l’ha mai fatta cadere.
Un’atleta straordinaria, un pezzo del cuore e della storia della squadra che con lei ha vissuto tantissime promozioni, festeggiato tante vittorie e superato i momenti difficili. La storia dell’Helvia Recina passa per le sue ginocchiere e per quel numero 12, stampato sulla schiena, che sempre ha indossato con onore.
L'intera Helvia Recina augura all'atleta un futuro ancora florido sul taraflex: ha molto da dare a questo sport e alle giovani atlete che incontrerà nella sua nuova avventura. La saluta con un nodo alla gola per bloccare l’emozione, come una madre che lascia la propria figlia partire per un nuovo viaggio. Sull’uscio della porta la squadra la vede partire con il cuore pieno dei ricordi, con la voglia di trattenerla ma con la consapevolezza che è giusto che faccia le sue esperienze